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[v. 1] 2Intraprese molte guerre, si impadronì di fortezze e uccise i re della terra; 3arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si esaltò e si gonfiò di orgoglio. [vv. 4-8] 9dopo la sua morte tutti cinsero il diadema e dopo di loro i loro figli per molti anni e si moltiplicarono i mali sulla terra.
[vv. 10-14] 15e cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza; si unirono alle nazioni pagane e si vendettero per fare il male.
[vv. 16-19]
20Ritornò quindi Antioco dopo aver sconfitto l'Egitto nell'anno centoquarantatrè, si diresse contro Israele e mosse contro Gerusalemme con forze ingenti. [vv. 21-22] 23si impadronì dell'argento e dell'oro e d'ogni oggetto pregiato e asportò i tesori nascosti che riuscì a trovare; [vv. 24-27]
28Tremò la terra per i suoi abitanti
e tutta la casa di Giacobbe si vestì di vergogna.
[vv. 29-31] 32Trassero in schiavitù le donne e i bambini e si impossessarono dei greggi. [v. 33] 34Vi stabilirono una razza empia, uomini scellerati, che si fortificarono dentro, [vv. 35-38]
39Il suo santuario fu desolato come il deserto,
le sue feste si mutarono in lutto,
i suoi sabati in vergogna
il suo onore in disprezzo.
40Quanta era stata la sua gloria
altrettanto fu il suo disonore
e il suo splendore si cambiò in lutto.
[vv. 41-47] 48di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, [vv. 49-51] 52Anche molti del popolo si unirono a loro, tutti i traditori della legge, e commisero il male nella regione [vv. 53-61]
si fecero forza e animo a vicenda per non mangiare cibi immondi [vv. 63-64]
62Tuttavia molti in Israele[vv. 1-5] 6Viste le empietà che si commettevano in Giuda e Gerusalemme, [vv. 7-9]
10Qual popolo non ha invaso il suo regno
e non si è impadronito delle sue spoglie?
[vv. 11-13]
14Mattatia e i suoi figli si stracciarono le vesti, si vestirono di sacco e si misero in grande lutto.
[v. 15] 16Molti Israeliti andarono da loro; invece Mattatia e i suoi figli si raccolsero in disparte. 17I messaggeri del re si rivolsero a Mattatia e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole e stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli; [v. 18] 19Ma Mattatia rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli nei domini del re lo ascolteranno e ognuno si staccherà dal culto dei suoi padri e vorranno tutti aderire alle sue richieste, [vv. 20-22] 23Terminate queste parole, si avvicinò un Giudeo alla vista di tutti per sacrificare sull'altare in Modin secondo il decreto del re. [vv. 24-29]
si erano addensati i mali sopra di essi. 31Fu riferito agli uomini del re e alle milizie che stavano in Gerusalemme, nella città di Davide, che si erano raccolti laggiù in luoghi nascosti del deserto uomini che avevano stracciato l'editto del re. 32Molti corsero ad inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte a loro e si prepararono a dar battaglia in giorno di sabato. [vv. 33-34] 35Quelli si precipitarono all'assalto contro di loro. [vv. 36-41]
30con i loro figli, le loro mogli e i greggi, perché42In quel tempo si unì con loro un gruppo degli Asidei, i forti d'Israele, e quanti volevano mettersi a disposizione della legge; 43inoltre quanti fuggivano davanti alle sventure si univano a loro e divenivano loro rinforzo. [vv. 44-48]
49Intanto si avvicinava per Mattatia l'ora della morte ed egli disse ai figli: «Ora domina la superbia e l'ingiustizia, è il tempo della distruzione e dell'ira rabbiosa. [vv. 50-62] 63oggi è esaltato, domani non si trova più, perché ritorna alla sua polvere e i suoi calcoli falliscono. [vv. 64-68] 69Poi li benedisse e si riunì ai suoi padri. [v. 70]
[v. 1] 2lo aiutavano tutti i fratelli e quanti si erano legati al padre e conducevano la battaglia d'Israele con entusiasmo.
[vv. 3-5]
6Gli empi sbigottirono per paura di lui
e tutti i malfattori furono confusi
e si avviò la salvezza per mano di lui.
[vv. 7-11]
si impadronirono delle loro spoglie e Giuda si riservò la spada di Apollonio e l'adoperò in guerra per tutto il tempo della sua vita. [vv. 13-14] 15Fece i preparativi e si unì a lui un forte gruppo di empi per aiutarlo a vendicarsi degli Israeliti. 16Si spinse fino alla salita di Bet-Coròn e Giuda gli andò incontro con piccola schiera. [vv. 17-26]
12Così27Quando il re Antioco seppe queste cose, si adirò furiosamente e diede ordine di radunare tutte le forze militari del suo regno: un esercito grande e potente. [v. 28] 29Ma si accorse che non bastavano le riserve del suo tesoro e che le entrate del paese erano poche a causa delle rivolte e delle rovine che aveva provocato nella regione per estirpare le tradizioni che erano in vigore dai tempi antichi; [v. 30] 31Allora si sentì grandemente angustiato e prese la decisione di invadere la Persia, per riscuotere i tributi di quelle province e ammassare molto denaro. [vv. 32-40]
si rifornirono molto di oro e di argento e di catene e vennero presso l'accampamento per acquistare come schiavi gli Israeliti. A quelle truppe si aggiunsero forze della Siria e di paesi stranieri. 42Giuda e i suoi fratelli videro che i mali si erano aggravati e che l'esercito era accampato nel loro territorio e vennero a conoscenza che il re aveva ordinato di attuare la distruzione totale del loro popolo. 43Allora si dissero l'un l'altro: «Facciamo risorgere il popolo dalla sua rovina e combattiamo per il nostro popolo e per i nostri luoghi santi». 44Si radunò l'assemblea per prepararsi alla battaglia e per pregare e chiedere pietà e misericordia.
41I mercanti della regione ne ebbero notizia e[v. 45]
46Si radunarono dunque e vennero in Masfa di fronte a Gerusalemme, perché nei tempi antichi Masfa era stato luogo di preghiera in Israele. 47In quel giorno digiunarono e si vestirono di sacco, si sparsero la cenere sul capo e si stracciarono le vesti. [vv. 48-51] 52Ecco i pagani si sono alleati contro di noi per distruggerci; tu sai quello che vanno macchinando contro di noi. [vv. 53-56] 57Poi levò il campo e si disposero a mezzogiorno di Emmaus. 58Giuda ordinò: «Cingetevi e siate forti e state preparati per l'alba di domani a dar battaglia a questi stranieri che si sono alleati per distruggere noi e il nostro santuario. [vv. 59-60]
1Gorgia prese allora cinquemila uomini e mille cavalli scelti e si levò il campo di notte [vv. 2-9] 10Alziamo la nostra voce al Cielo, perché ci usi benevolenza e si ricordi dell'alleanza con i nostri padri e voglia sconfiggere questo schieramento davanti a noi oggi; 11si accorgeranno tutti i popoli che c'è uno che riscatta e salva Israele». [vv. 12-19] 20Avevano visto infatti che i loro erano stati sconfitti e gli altri incendiavano il campo: il fumo che si scorgeva segnalava l'accaduto. 21Ed essi a quello spettacolo si sgomentarono grandemente; vedendo inoltre giù nella pianura lo schieramento di Giuda pronto all'attacco, [vv. 22-28]
si accamparono in Bet-Zur. Giuda mosse contro di essi con diecimila uomini. [vv. 30-36]
29Vennero nell'Idumea esi radunò tutto l'esercito e salirono al monte Sion. [v. 38] 39Allora si stracciarono le vesti, fecero grande pianto, si cosparsero di cenere, 40si prostrarono con la faccia a terra, fecero dare i segnali con le trombe e alzarono grida al Cielo. [vv. 41-51] 52Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioè il mese di Casleu, nell'anno centoquarantotto, [vv. 53-54] 55Tutto il popolo si prostrò con la faccia a terra e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio. [vv. 56-58] 59Poi Giuda e i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell'altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Casleu, con gioia e letizia. [vv. 60-61]
37Così[v. 1] 2e decisero di eliminare quelli della stirpe di Giacobbe che si trovavano in mezzo a loro e cominciarono a uccidere e sopprimere gente in mezzo al popolo. 3Allora Giuda mosse guerra ai figli di Esaù nell'Idumea e nella Acrabattene, perché assediavano Israele; inflisse loro un grave colpo e li umiliò e si impadronì delle loro spoglie. 4Si ricordò poi della perfidia dei figli di Bean, che erano stati di laccio e inciampo per il popolo tendendo insidie nelle vie. 5Pressati da lui si rinchiusero nelle torri ed egli si accampò contro di loro, li votò allo sterminio e diede fuoco alle torri di quella città con quanti vi stavano. [vv. 6-8]
9Si allearono allora i pagani di Gàlaad contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli, ma questi fuggirono a Dàtema, nella fortezza, [v. 10] 11e si preparano a venire a espugnare la fortezza ove siamo rifugiati; Timòteo è a capo del loro esercito. 12Su, vieni a liberarci dalle mani di costoro, perché si è precipitata su di noi una moltitudine: [vv. 13-14]
si erano uniti contro di loro gli abitanti di Tolemàide, Tiro e Sidòne e tutta la parte pagana della Galilea per distruggerli. 16Quando Giuda e il popolo ebbero udito queste cose, si raccolse una grande assemblea per decidere che cosa fare per i loro fratelli posti nella tribolazione e attaccati dai pagani. [vv. 17-20]
15Dicevano che21Simone si recò in Galilea e sferrò molti attacchi contro i pagani e questi rimasero sconfitti davanti a lui; [vv. 22-24] 25S'imbatterono nei Nabatei, che vennero loro incontro pacificamente e narrarono tutte le vicende dei loro fratelli nella regione di Gàlaad, [vv. 26-27] 28Allora Giuda con il suo esercito tornò indietro subito per la via del deserto verso Bozra; prese la città e passò ogni maschio a fil di spada, s'impadronì di tutte le loro spoglie e incendiò la città. [v. 29] 30Verso il mattino alzarono gli occhi ed ecco gran folla che non si poteva contare issava scale e macchine per espugnare la fortezza e gia attaccava gli assediati. [vv. 31-33] 34Nell'esercito di Timòteo si sparse la notizia che c'era il Maccabeo e fuggirono davanti a lui; egli inflisse loro una grave sconfitta e ne rimasero uccisi in quel giorno circa ottomila. [vv. 35-36] 37Dopo questi fatti Timòteo raccolse un altro esercito e si accampò di fronte a Rafon al di là del torrente. [vv. 38-39] 40Timòteo disse ai comandanti del suo esercito, mentre Giuda e il suo esercito si avvicinavano al torrente: «Se passerà per primo contro di noi, non potremo resistergli, perché sarà molto potente contro di noi. 41Se invece si mostrerà titubante e porrà il campo al di là del fiume, andremo noi contro di lui e avremo la meglio». 42Quando Giuda si avvicinò al corso d'acqua, dispose gli scribi del popolo lungo il torrente con questi ordini: «Non permettete che alcuno si fermi, ma vengano tutti a combattere». [vv. 43-48]
si accampasse dov'era. 50I militari si fermarono e diedero l'assalto alla città tutto quel giorno e tutta la notte e la città dovette arrendersi. [vv. 51-57]
49Giuda fece annunciare a tutta la truppa che ciascunosi diressero a Iamnia. [vv. 59-63] 64si adunavano attorno a loro acclamandoli.
58Diedero ordine ai soldati che erano con loro e[vv. 65-68]
[v. 1] 2che vi era un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature d'oro, corazze e armi, lasciate là da Alessandro figlio di Filippo, il re macedone, che aveva regnato per primo sui Greci. 3Allora vi si recò e cercava di impadronirsi della città e di depredarla, ma non vi riuscì, perché il suo piano fu risaputo dagli abitanti della città, 4che si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette partire di là con grande tristezza e tornare in Babilonia. [v. 5] 6che Lisia si era mosso con un esercito tra i più agguerriti ma era rimasto sconfitto davanti a loro e che quelli si erano rinforzati con armi e truppe e bottino ingente, riportato dagli accampamenti che avevano distrutti; [v. 7] 8Il re, sentendo queste novità, rimase sbigottito e scosso terribilmente; si mise a letto e cadde ammalato per la tristezza, perché non era avvenuto secondo i suoi desideri. 9Rimase così molti giorni, perché si rinnovava in lui una forte depressione e credeva di morire. [v. 10] 11ho pensato: in quale tribolazione sono giunto, in quale terribile agitazione sono caduto io che ero sì fortunato e benvoluto sul mio trono! [vv. 12-18]
si propose di eliminarli e radunò in assemblea tutto il popolo per stringerli d'assedio. 20Si organizzarono dunque e posero l'assedio attorno all'Acra nell'anno centocinquanta e Giuda fece costruire terrapieni e macchine. 21Ma alcuni di loro sfuggirono all'assedio e si unirono ad essi alcuni rinnegati d'Israele [vv. 22-23] 24A causa di questo i figli del nostro popolo hanno posto assedio alla fortezza e si sono estraniati da noi; inoltre uccidono quanti di noi capitano nelle loro mani e si dividono i nostri averi. [vv. 25-27]
19Giuda28Il re si adirò, quando ebbe sentito ciò, e radunò tutti i suoi amici, comandanti dell'esercito e della cavalleria. [vv. 29-32] 33Ma il re si mosse alle prime luci del mattino e trasferì lo schieramento con impeto lungo la strada di Bet-Zaccaria; le truppe si disposero a battaglia e suonarono le trombe. [vv. 34-35] 36questi in ogni caso si tenevano ai lati della bestia e, quando si muoveva, si spostavano insieme senza allontanarsi da essa. [v. 37] 38Il resto della cavalleria si dispose di qua e di là sui due fianchi dello schieramento, per terrorizzare i nemici e proteggere le falangi. [v. 39] 40Un distaccamento delle truppe del re si dispose sulle cime dei monti, un altro nella pianura e avanzavano sicuri e ordinati. [v. 41] 42Giuda con le sue truppe si avvicinò per attaccare lo schieramento e caddero nel campo del re seicento uomini. [vv. 43-44] 45Corse dunque là con coraggio attraverso la falange e colpiva a morte a destra e a sinistra, mentre i nemici si dividevano davanti a lui, ritirandosi sui due lati. 46Egli s'introdusse sotto l'elefante, lo infilò con la spada e lo uccise; quello cadde sopra di lui ed Eleàzaro morì.
47Ma vedendo la potenza delle forze del re e l'impeto delle milizie, i Giudei si ritirarono.
48Allora i reparti dell'esercito del re salirono per attaccarli a Gerusalemme e il re si accampò contro la Giudea e il monte Sion. [v. 49] 50Il re s'impadronì di Bet-Zur e vi pose un presidio a guardia. 51Intanto si accampò contro il santuario per molto tempo e allestì terrapieni e macchine, lanciafiamme e baliste, scorpioni per lanciar frecce e fionde. [vv. 52-53] 54Furono allora lasciati pochi uomini nel santuario, perché li aveva sorpresi la fame, e gli altri si dispersero ciascuno al suo paese.
[vv. 55-58] 59e permettiamo loro di seguire le loro tradizioni come prima; proprio per queste tradizioni che noi abbiamo cercato di distruggere, essi si sono irritati e hanno provocato tutto questo». [vv. 60-62] 63Poi partì in fretta e fece ritorno ad Antiochia; vi trovò Filippo padrone della città, gli fece guerra e s'impadronì della città con la forza.
1Nell'anno centocinquantuno Demetrio, figlio di Selèuco, evase da Roma e sbarcò con pochi uomini in una città della costa e là si proclamò re. [vv. 2-11]
Si radunò tuttavia presso Alcimo e Bàcchide un gruppo di scribi per chiedere il riconoscimento dei diritti. [vv. 13-17]
1218Allora la paura e il terrore si sparsero per tutto il popolo, perché tutti dicevano: «Non c'è in loro verità né giustizia, perché hanno trasgredito l'alleanza e il giuramento prestato». 19Bàcchide levò il campo da Gerusalemme e si accampò in Bet-Zait; mandò ad arrestare molti degli uomini che erano passati dalla sua parte e alcuni del popolo e li fece uccidere e gettare nel pozzo grande. [vv. 20-21] 22tutti i perturbatori del popolo si unirono a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele. [vv. 23-24]
25Quando Alcimo vide che Giuda e i suoi si erano rinforzati e che non avrebbe potuto resister loro, ritornò presso il re e mosse contro di loro accuse di misfatti.
[vv. 26-28] 29Venne da Giuda e si salutarono a vicenda con segni di pace: ma i nemici stavano pronti per metter le mani su Giuda. [v. 30] 31Nicànore si accorse che il suo piano era stato scoperto e uscì all'attacco contro Giuda verso Cafarsalama. [vv. 32-38]
39Nicànore uscì da Gerusalemme, si accampò a Bet-Coròn e gli andò incontro l'esercito della Siria. [vv. 40-42] 43Si scontrarono gli eserciti in combattimento il tredici del mese di Adar e fu sconfitto l'esercito di Nicànore, anzi egli cadde in battaglia per primo. [vv. 44-45] 46Uscirono allora uomini da tutti i villaggi della Giudea all'intorno e li accerchiarono; essi si voltavano gli uni contro gli altri e caddero tutti di spada: non ne rimase neppure uno. [vv. 47-50]
1Giuda venne a conoscere la fama dei Romani: che essi erano molto potenti e favorivano tutti quelli che simpatizzavano per loro e accordavano amicizia a quanti si rivolgevano a loro e che erano forti e potenti. [vv. 2-4] 5Avevano poi sconfitto in guerra e sottomesso Filippo e Perseo re dei Chittim e quanti si erano sollevati contro di loro. [vv. 6-10] 11Gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenuto amicizia. [v. 12] 13Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono innalzati in potenza. 14Con tutti questi successi nessuno di loro si è imposto il diadema e non vestono la porpora per fregiarsene. [vv. 15-31]
si appelleranno contro di te, difenderemo i loro diritti e ti faremo guerra per mare e per terra».
32Se dunque[v. 1] 2Seguirono la via di Gàlgala e si accamparono sopra Mesalot in Arbèla; la occuparono prima e vi fecero morire molti uomini. [v. 3] 4Poi lo tolsero e si portarono a Berea con ventimila uomini e duemila cavalli. [v. 5] 6Quando videro la massa di un esercito così numeroso, ne rimasero sgomentati e molti si dileguarono dal campo e non rimasero che ottocento uomini. 7Giuda vide che il suo esercito si disgregava mentre la battaglia incalzava; si sentì venire meno il cuore, perché non aveva possibilità di radunare i suoi, [vv. 8-10] 11L'esercito nemico uscì dal campo schierandosi contro i Giudei: la cavalleria si divise in due ali e i frombolieri e gli arcieri precedevano lo schieramento; i più validi erano in prima fila e Bàcchide stava all'ala destra. 12La falange si mosse avanzando ai due lati e al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe. 13La terra fu scossa dal fragore degli eserciti; si scatenò la battaglia che durò dal mattino fino a sera. 14Giuda notò che Bàcchide e la parte più forte dell'esercito era a destra: allora si unirono a lui tutti i più coraggiosi [v. 15] 16Ma quelli dell'ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l'ala destra, si volsero sugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle. 17Così si accese la battaglia e caddero feriti a morte molti da una parte e dall'altra; [vv. 18-25]
si diedero a ricercare e braccare gli amici di Giuda e li condussero da Bàcchide, che si vendicava di loro e li scherniva. 27Ci fu grande tribolazione in Israele, come non si verificava da quando fra loro erano scomparsi i profeti. 28Allora tutti gli amici di Giuda si radunarono e dissero a Giònata: [vv. 29-32]
26Quellisi accamparono presso la cisterna di Asfar. 34Bàcchide lo seppe in giorno di sabato e si portò con tutto il suo esercito al di là del Giordano. [vv. 35-37] 38Si ricordarono allora del sangue del loro fratello Giovanni, perciò si mossero e si appostarono in un antro del monte. [vv. 39-46]
33Furono informati anche Giònata e Simone suo fratello e tutti i loro seguaci, ed essi fuggirono nel deserto di Tekòa esi attaccò battaglia. Giònata stese la mano per colpire Bàcchide, ma questi lo scansò e si tirò indietro. 48Allora Giònata e i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l'altra sponda; gli altri non passarono il Giordano per inseguirli. [vv. 49-53]
47E54Nell'anno centocinquantatrè, nel secondo mese, Alcimo ordinò di demolire il muro del cortile interno del santuario; così demoliva l'opera dei profeti. Si incominciò dunque a demolire. [vv. 55-59]
si mosse per venire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perché s'impadronissero di Giònata e dei suoi. Ma non riuscirono, perché era stata svelata la loro trama. [v. 61] 62Poi Giònata e Simone con i loro uomini si recarono fuori del paese a Bet-Basi nel deserto e ricostruirono le sue rovine e la fortificarono. [vv. 63-68] 69Si rivolse con rabbia contro quei rinnegati che l'avevano consigliato di venire nel paese. [vv. 70-72] 73Così si riposò la spada in Israele. Giònata risiedeva in Micmas e incominciò a governare il popolo e a far scomparire gli empi da Israele.
60Egli1Nell'anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antioco, s'imbarcò e occupò Tolemàide; vi fu riconosciuto re e cominciò a regnare. [vv. 2-4] 5Si ricorderà certo di tutti i mali che abbiamo causati a lui, ai suoi fratelli e al suo popolo». [vv. 6-21]
22Demetrio venne a sapere queste cose e si rattristò e disse: [vv. 23-35] 36Si potranno arruolare nell'esercito del re fino a tremila Giudei e sarà dato loro il soldo, come spetta a tutte le forze del re. [vv. 37-42] 43Chiunque si rifugerà nel tempio di Gerusalemme e nella sua zona con debiti da rendere al re o per qualunque motivo, sarà dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno. [vv. 44-51]
si era impadronito del mio territorio [vv. 53-56]
52«Poiché sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono dei miei padri, ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio - egli57Tolomeo partì dall'Egitto con la figlia Cleopatra e si recò a Tolemàide nell'anno centosessantadue. [vv. 58-59]
s'incontrò con i due re; offrì loro e ai loro amici oro e argento e molti doni e si guadagnò il loro favore. 61Si accordarono però contro di lui uomini pestiferi d'Israele, traditori della legge, per deporre contro di lui, ma il re non prestò loro ascolto. [vv. 62-63] 64Ora, quando i suoi accusatori videro gli onori che riceveva, come proclamava il banditore, e che era stato rivestito di porpora, si dileguarono tutti. [vv. 65-68]
60Egli andò con grande parata a Tolemàide esi accampò presso Iamnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio:
69Demetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollonio e questi raccolse un grande esercito,[vv. 70-74] 75Si accampò presso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la città, perché a Giaffa vi era un presidio di Apollonio. Le diedero l'assalto; [v. 76] 77Apollonio lo seppe e mise in campo tremila cavalli e molte truppe e si mosse verso Asdòd, come se intendesse fare quel percorso, ma subito si spinse nella pianura, poiché aveva una cavalleria numerosa sulla quale contava. [vv. 78-79] 80Giònata però si era accorto che c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe da mattina fino a sera. 81Ma le truppe tennero fermo come aveva ordinato Giònata, mentre i cavalli di quelli si stancarono. 82Allora Simone fece uscire le sue riserve e attaccò la falange e poiché la cavalleria ormai era esausta, quelli furono travolti e si diedero alla fuga; 83i cavalieri si dispersero nella pianura e gli altri si rifugiarono in Asdòd ed entrarono in Bret-Dagon, il tempio del loro idolo, in cerca di scampo. 84Giònata allora incendiò Asdòd e le città all'intorno, prese le loro spoglie e diede alle fiamme anche il tempio di Dagon e quanti vi si erano rifugiati. [v. 85] 86Poi Giònata tolse il campo di là e si accampò di fronte ad Ascalòna e i cittadini gli vennero incontro con grandi onori. [vv. 87-88] 89gli inviò la fibbia d'oro che si usa inviare ai parenti del re e gli diede in possesso Ekròn e tutto il suo territorio.
[vv. 1-5] 6Giònata andò incontro al re in Giaffa con grande apparato e si salutarono a vicenda e passarono la notte colà. [v. 7] 8Il re Tolomeo si impadronì di tutte le città della costa fino a Selèucia marittima e covava piani iniqui riguardo ad Alessandro. [vv. 9-12] 13Tolomeo entrò in Antiochia e cinse la corona dell'Asia; si pose in capo due corone, quella dell'Egitto e quella dell'Asia. 14Alessandro in quel frattempo era in Cilicia, perché si erano sollevati gli abitanti di quelle province. [vv. 15-17] 18Ma anche il re Tolomeo morì tre giorni dopo e quelli che egli aveva lasciato nelle fortezze furono sopraffatti da altri che si trovavano sulle fortezze stesse. [vv. 19-21]
si adirò; quando ne ebbe conferma, si mise subito in viaggio, venne a Tolemàide e scrisse a Giònata di sospendere l'assedio e di andargli incontro a Tolemàide al più presto per un colloquio. [v. 23] 24prese con sé argento e oro, vesti e molti altri doni e si recò dal re a Tolemàide e trovò favore presso di lui. [vv. 25-37]
22Sentendo la cosa, quegli38Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò le truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. [vv. 39-42] 43Ora però farai bene a inviarmi uomini che combattano con me, perché si sono ritirate le mie truppe». 44Giònata gli inviò ad Antiochia tremila degli uomini più forti; essi si recarono presso il re, e il re si rallegrò della loro venuta. 45I cittadini della capitale si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila uomini e volevano eliminare il re. 46Il re si rifugiò nel palazzo, ma i cittadini occuparono le vie della città e incominciarono i combattimenti. 47Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti a lui; poi si sparsero per la città e ne uccisero in quel giorno circa centomila; [v. 48] 49I cittadini videro che i Giudei si erano impadroniti della città a loro piacere e si persero d'animo e gridarono verso il re con voce supplichevole: [vv. 50-54]
Si raccolsero presso di lui tutte le milizie che Demetrio aveva licenziate e mossero guerra contro di lui ed egli fuggì e rimase sconfitto. 56Trifone catturò gli elefanti e si impadronì di Antiochia. [vv. 57-59] 60Giònata si diede a percorrere la provincia dell'Oltrefiume e le varie città e accorse a lui, come alleato, tutto l'esercito della Siria. Andò ad Ascalòna e i cittadini gli uscirono incontro a rendergli omaggio. [vv. 61-62] 63Giònata venne a sapere che i capi di Demetrio si trovavano presso Cades in Galilea con un numeroso esercito e con l'intenzione di distorglielo dall'impresa. 64Egli si mosse contro di loro, lasciando il fratello Simone nel paese. 65Simone si accampò contro Bet-Zur e l'assalì per molti giorni assediandola. [v. 66] 67Giònata a sua volta e il suo esercito si erano accampati presso il lago di Gennesaret e raggiunsero di buon mattino la pianura di Casòr. [vv. 68-70] 71Allora Giònata si stracciò le vesti, si cosparse il capo di polvere e si prostrò a pregare. [v. 72] 73I suoi che erano fuggiti, quando videro ciò, ritornarono a lui e con lui si diedero all'inseguimento fino a Cades dov'era il loro accampamento e là anch'essi si accamparono. [v. 74]
55[vv. 1-20]
Si è trovato in una scrittura, riguardante gli Spartani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo. [vv. 22-24]
21si mosse da Gerusalemme e andò loro incontro nella regione di Amat, perché non volle dar loro il tempo di entrare nel suo paese. [vv. 26-28] 29Giònata e i suoi uomini non si accorsero di nulla fino al mattino, perché continuavano a vedere il bagliore dei fuochi. 30Allora si diede a inseguire le loro tracce, ma non potè raggiungerli, perché avevano passato il fiume Elèutero. 31Giònata piegò sugli Arabi chiamati Zabadei, li assalì e si impadronì delle loro spoglie. 32Poi ripartì e andò a Damasco e si diede a percorrere tutto il paese. [vv. 33-36]
25EgliSi organizzarono dunque per ricostruire la città e poiché era rovinato parte del muro sul torrente dal lato orientale, Giònata allestì il cosiddetto Kafenata. [vv. 38-39]
37si mosse dunque e venne a Beisan. [v. 41] 42Trifone, vedendo che era venuto con numeroso esercito, si guardò bene dal mettergli le mani addosso. [vv. 43-47] 48Ma quando Giònata fu entrato in Tolemàide, i cittadini chiusero le porte e si impadronirono di lui e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui. [v. 49] 50Ma essi avevano sentito dire che Giònata era stato catturato e che era finita per lui e per quelli che erano con lui e, incoraggiatisi l'un l'altro, si presentarono inquadrati, pronti alla battaglia. [v. 51] 52Così tutti giunsero senza molestie in Giudea; fecero lutto per Giònata e per quelli della sua scorta e furono presi da grande timore. Tutto Israele si immerse in un lutto profondo. [v. 53]
40ma sospettava che Giònata glielo impedisse e, nel caso, gli muovesse guerra. Perciò cercava di averlo nelle mani e di eliminarlo;[vv. 1-5] 6Anzi io difenderò il mio popolo e il santuario e le vostre mogli e i figli vostri, poiché si sono radunati tutti i pagani per sterminarci, spinti dall'odio». 7Lo spirito del popolo si infiammò all'udire queste parole; [vv. 8-11]
12Intanto Trifone si mosse da Tolemàide con ingenti forze per venire in Giudea e aveva con sé Giònata come prigioniero. 13Simone a sua volta si accampò in Adida di fronte alla pianura. 14Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Giònata suo fratello e che si accingeva a muovergli guerra, perciò mandò messaggeri a proporgli: [v. 15] 16Ora, mandaci cento talenti d'argento e due dei suoi figli in ostaggio, perché una volta liberato non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà». 17Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mandò ugualmente a prendere l'argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo, [vv. 18-19] 20Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Adòra. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva. [v. 21] 22Trifone allestì tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima, e così a causa della neve non potè andare. Perciò si mosse e andò in Gàlaad. [vv. 23-28]
si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare. [vv. 30-31]
29Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite chesi fece re al suo posto, si mise in capo la corona dell'Asia e procurò grandi rovine al paese. [vv. 33-38]
32esi riscuoteva in Gerusalemme, non sia più riscosso. [vv. 40-43]
39Vi condoniamo le mancanze e le colpe fino ad oggi e la corona che ci dovete; se altrosi lanciarono nella città e si produsse in città un grande trambusto. [vv. 45-53]
44I soldati della torre mobile[vv. 1-6]
7Raccolse una turba di prigionieri
e s'impadronì di Ghezer, di Bet-Zur e dell'Acra;
8spazzò via da essa le immondezze,
e nessuno gli si oppose.
In pace si diedero a coltivare la loro terra;
il suolo dava i suoi prodotti
e gli alberi della campagna i loro frutti.
9I vecchi sedevano nelle piazze,
tutti s'interessavano al bene
i giovani indossavano splendide vesti
e armature di guerra.
[vv. 10-15]
16Si sparse fino a Roma e a Sparta la notizia che era morto Giònata e se ne rattristarono molto. [vv. 17-28]
29Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo. [vv. 30-31]
32Simone allora si oppose e si battè per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario. [vv. 33-34]
35Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. 36Nei suoi giorni si riuscì felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella città di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità. [vv. 37-45]
46Piacque a tutto il popolo sancire che Simone si comportasse secondo questi decreti. [vv. 47-49]
[vv. 1-2] 3Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. [vv. 4-9]
10Nell'anno centosettantaquattro Antioco entrò nella terra dei suoi padri e si schierarono con lui tutte le milizie, così che pochi rimasero con Trifone. 11Antioco si diede ad inseguirlo e quegli dovette fuggire e venne fino a Dora situata sul mare, 12perché vedeva che i mali si addensavano su di lui, mentre le truppe lo abbandonavano. [vv. 13-26]
si inimicò con lui. [vv. 28-31] 32Atenobio, l'amico del re, si recò in Gerusalemme e vide la gloria di Simone, il vasellame con lavori in oro e argento e il suo grande fasto, e ne rimase meravigliato; poi gli riferì le parole del re. [vv. 33-35] 36Atenobio non gli rispose parola, ma tornò indispettito presso il re, al quale riferì quelle parole e la gloria di Simone e quanto aveva visto. Il re si adirò furiosamente.
27Ma Antioco non volle accettare niente, anzi ritirò quanto aveva prima concesso a Simone e[vv. 37-39] 40Cendebèo si recò a Iamnia e cominciò a molestare il popolo, a invadere la Giudea, a far prigionieri tra il popolo e metterli a morte. [v. 41]
[vv. 1-7] 8Poi diedero fiato alle trombe: Cendebèo e il suo schieramento furono respinti; molti della loro parte caddero colpiti a morte e i superstiti si rifugiarono nella fortezza. [vv. 9-12]
si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. 14Simone era in visita alle città della regione e si interessava delle loro necessità. Venne allora in Gerico insieme con Mattatia e Giuda suoi figli, nell'anno centosettantasette, nell'undicesimo mese, cioè il mese di Sabat. [v. 15] 16Quando Simone e i figli furono inebriati, Tolomeo e i suoi uomini si alzarono, impugnarono le armi, si scagliarono contro Simone nella sala del banchetto e trucidarono lui, i due figli e alcuni suoi servi. [vv. 17-24]
13Il suo cuore