La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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19. Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio
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21. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio
22. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio
23. Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio
24. Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio
25. Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso
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27. Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
28. Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio
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SELECT versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_2008.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_2008 JOIN bible_it_cei_2008 ON bible_it_cei_2008.id = versicles_bible_it_cei_2008.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (29) AND ( versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text_search LIKE '%ro%');
BoolCheckAllResults=

Hai richiesto il libro intero Apocalisse e cercato i versetti contenenti la parola o frase ro

Hai cercato solo in Sir [anche dentro le parole, versione Bibbia CEI 2008]

Hai trovato 1085 versetti in 2 libri:

SirSiracide (680), ApApocalisse (405)

I versetti grigi tra parentesi quadra (tipo [1] o [3-7]) sono espandibili.
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Bibbia CEI 2008
Siracide 1,3.5.8.10-11.15-18.22.24-25.29; 2,2.4-5.13.15.17; 3,1-2.5.7-8.17-18.21.24.31-4,1.4.8.10.14.17-19.22.24-25.29; 5,5.7.9-14; 6,2.4.7.11-12.14.16.18-19.21.23-24.28-31.33; 7,6-7.9.12.14-15.17-19.23-24.28.32-34; 8,2-3.5.8-9.11.15.18; 9,6.8-9.18; 10,3.6.8.14-15.17.22-27.30; 11,3.5-6.8.10-11.14-16.19-23.25.29.31; 12,5.8-9.12.16-17; 13,2-4.6.8.11-12.18.20.22-23.26; 14,2-3.8-10.13.15.18.25-27; 15,2.6.8.12.14.19; 16,3.6-10.12.15.17.24-25.27-28; 17,2.5-8.11-16.19-20.23; 18,1.3.9.11-13.15-18.20.26.28.32-33; 19,2.4-5.7.10-12.14-19.21.28; 20,1-2.5.8-10.12-13.20.22-23.25.29-30.32; 21,5-6.8-10.15.17-18.21.23.25-26; 22,1-2.4-5.7-9.13.15.18.20-23.25.27-23,4.6.8-10.12-14.16.18.20.22.24; 24,1-2.4-5.9.13-15.17-18.21.23-24.29.31-33; 25,2-3.6-7.9-10.17.19.22-23; 26,1-4.10.17-18.20-21.25-28; 27,1.3.5-7.9-10.13-18.23.26.29-30; 28,2-4.7.10.13-17.19-21.23-24a.24b-29,6.8.10-11.13-14.18-30,3.5.9.11-12.14-15.17.19.23; 31,4-6.8-10.14-15.20.22.25-26.30-32,2.5-9.12.14-18.20; 33,1.5.7-12.14-16.21-22.25.30; 34,3-4.7.10.12.15.19.23-24.26.28-29; 35,8.10.14.16.19.21-24; 36,4.6-7.11.13.17-20.26-28; 37,5-7.11.16.18.24-25.28.30-31; 38,3.8.10.13-17.19.24-25.27-29.31-39,1.3.6.10.12-15.17.25-26.28.30-33; 40,1-4.10-11.13-14.18.25-27.30-41,1.6-7.9-12.14.16-17.19.21-42,1.3.5-6.8-9.11.14-15.18.20.24; 43,2-3.5.10.14.16.22-23.26; 44,1.3-4.6-15.17-23; 45,2-3.6-13.16-21.23.25-46,2.5-6.8.10-13.15.18.20-47,1.5-9.11.17-18.20.22-48,11.13-20.22-23.25-49,1.4-8.10-12.15-50,2.5-6.8-9.11-13.15-17.21.25.27; 51,1-2.5.10-17.20.22.25.27-281,3.5.8.10-11.15-18.22.24-25.29; 2,2.4-5.13.15.17; 3,1-2.5.7-8.17-18.21.24 ...

[vv. 1-2]
3L’altezza del cielo, la distesa della terra
e le profondità dell’abisso chi le potrà esplorare?
[v. 4]
5Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli,
le sue vie sono i comandamenti eterni.
[vv. 6-7]
8Uno solo è il sapiente e incute timore,
seduto sopra il suo trono.
[v. 9]
10a ogni mortale l’ha donata con generosità,
l’ha elargita a quelli che lo amano.
L’amore del Signore è sapienza che dà gloria,
a quanti egli appare, la dona perché lo contemplino.

11Il timore del Signore è gloria e vanto,
gioia e corona d’esultanza.
[vv. 12-14]

15Ha posto il suo nido tra gli uomini con fondamenta eterne,
abiterà fedelmente con i loro discendenti
16Pienezza di sapienza è temere il Signore;
essa inebria di frutti i propri fedeli.
17Riempirà loro la casa di beni desiderabili
e le dispense dei suoi prodotti.
18Corona di sapienza è il timore del Signore;
essa fa fiorire pace e buona salute.
L’una e l’altra sono doni di Dio per la pace
e si estende il vanto per coloro che lo amano.
[vv. 19-21]

22La collera ingiusta non si potrà scusare,
il traboccare della sua passione sarà causa di rovina.
[v. 23]
24Fino al momento opportuno terrà nascoste le sue parole
e le labbra di molti celebreranno la sua saggezza.

25Fra i tesori della sapienza ci sono massime sapienti,
ma per il peccatore è obbrobrio la pietà verso Dio.
[vv. 26-28]
29Non essere ipocrita davanti agli uomini
e fa’ attenzione alle parole che dici.
[v. 30]

[v. 1]
2Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della prova.
[v. 3]
4Accetta quanto ti capita
e sii paziente nelle vicende dolorose,
5perché l’oro si prova con il fuoco
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Nelle malattie e nella povertà confida in lui.
[vv. 6-12]

13Guai al cuore indolente che non ha fede,
perché non avrà protezione.
[v. 14]

15Quelli che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole,
quelli che lo amano seguono le sue vie.
[v. 16]
17Quelli che temono il Signore tengono pronti i loro cuori
e si umiliano al suo cospetto.
[v. 18]

1Figli, ascoltate me, vostro padre,
e agite in modo da essere salvati.
2Il Signore infatti ha glorificato il padre al di sopra dei figli
e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
[vv. 3-4]
5Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
[v. 6]
7Chi teme il Signore, onora il padre
e serve come padroni i suoi genitori.
8Con le azioni e con le parole onora tuo padre,
perché scenda su di te la sua benedizione,
[vv. 9-16]

17Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato più di un uomo generoso.
18Quanto più sei grande, tanto più fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
[vv. 19-20]
21Non cercare cose troppo difficili per te
e non scrutare cose troppo grandi per te.
[vv. 22-23]
24La presunzione ha fatto smarrire molti
e le cattive illusioni hanno fuorviato i loro pensieri.
[vv. 25-30]

31Chi ricambia il bene provvede all’avvenire,
al tempo della caduta troverà sostegno.

1Figlio, non rifiutare al povero il necessario per la vita,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
[vv. 2-3]
4Non respingere la supplica del povero,
non distogliere lo sguardo dall’indigente.
[vv. 5-7]
8Porgi il tuo orecchio al povero
e rendigli un saluto di pace con mitezza.
[v. 9]
10Sii come un padre per gli orfani,
come un marito per la loro madre:
sarai come un figlio dell’Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

[vv. 11-13]
14Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
[vv. 15-16]
17Dapprima lo condurrà per vie tortuose,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti;
18ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti.
19Se invece egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e lo consegnerà alla sua rovina.

[vv. 20-21]
22Non usare riguardi a tuo danno
e non arrossire a tua rovina.
[v. 23]
24poiché dalla parola si riconosce la sapienza
e l’istruzione dai detti della lingua.
25Non contrastare la verità,
ma arrossisci della tua ignoranza.
[vv. 26-28]
29Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente nelle opere.
[vv. 30-31]

[vv. 1-4]
5Non essere troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
[v. 6]
7Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
perché improvvisa scoppierà l’ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
[v. 8]

9Non ventilare il grano a ogni vento
e non camminare su qualsiasi sentiero:
così fa il peccatore che è bugiardo.
10Sii costante nelle tue convinzioni,
e una sola sia la tua parola.
11Sii pronto nell’ascoltare
e lento nel dare una risposta.
12Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo;
altrimenti metti la mano sulla tua bocca.
13Nel parlare ci può essere gloria o disonore:
la lingua dell’uomo è la sua rovina.

14Non procurarti la fama di maldicente
e non tendere insidie con la lingua,
poiché la vergogna è per il ladro
e una condanna severa per l’uomo bugiardo.

[v. 15]

[v. 1]

2Non ti abbandonare alla tua passione,
perché il tuo vigore non venga abbattuto come un toro;
[v. 3]
4Una passione malvagia rovina chi la possiede
e lo fa oggetto di scherno per i nemici.

[vv. 5-6]
7Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova
e non fidarti subito di lui.
[vv. 8-10]
11Nella tua fortuna sarà un altro te stesso
e parlerà liberamente con i tuoi servi.
12Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e si nasconderà dalla tua presenza.
[v. 13]
14Un amico fedele è rifugio sicuro:
chi lo trova, trova un tesoro.
[v. 15]
16Un amico fedele è medicina che dà vita:
lo troveranno quelli che temono il Signore.
[v. 17]

18Figlio, sin dalla giovinezza ricerca l’istruzione
e fino alla vecchiaia troverai la sapienza.
19Accòstati ad essa come uno che ara e che semina,
e resta in attesa dei suoi buoni frutti;
faticherai un po’ per coltivarla,
ma presto mangerai dei suoi prodotti.
[v. 20]
21per lui peserà come una pietra di prova
e non tarderà a gettarla via.
[v. 22]

23Ascolta, figlio, e accetta il mio pensiero,
e non rifiutare il mio consiglio.
24Introduci i tuoi piedi nei suoi ceppi,
il tuo collo nella sua catena.
[vv. 25-27]
28Alla fine in essa troverai riposo
ed essa si cambierà per te in gioia.
29I suoi ceppi saranno per te una protezione potente
e le sue catene una veste di gloria.
30Un ornamento d’oro ha su di sé
e i suoi legami sono fili di porpora.
31Te ne rivestirai come di una splendida veste,
te ne cingerai come di una corona magnifica.

[v. 32]
33Se ti è caro ascoltare, imparerai,
se porgerai l’orecchio, sarai saggio.
[vv. 34-37]

[vv. 1-5]
6Non cercare di divenire giudice
se ti manca la forza di estirpare l’ingiustizia,
perché temeresti di fronte al potente
e getteresti una macchia sulla tua retta condotta.
7Non fare soprusi contro l’assemblea della città
e non degradarti in mezzo al popolo.
[v. 8]
9Non dire: «Egli guarderà all’abbondanza dei miei doni,
e quando fa l’offerta al Dio altissimo, egli l’accetterà».
[vv. 10-11]
12Non seminare menzogne contro tuo fratello
e non fare qualcosa di simile all’amico.
[v. 13]
14Non parlare troppo nell’assemblea degli anziani
e non ripetere le parole della tua preghiera.
15Non disprezzare il lavoro faticoso,
in particolare l’agricoltura che Dio ha istituito.
[v. 16]
17Umìliati profondamente,
perché castigo dell’empio sono fuoco e vermi.

18Non cambiare un amico per interesse
né un vero fratello per l’oro di Ofir.
19Non disdegnare una sposa saggia e buona,
poiché la sua amabilità vale più dell’oro.
[vv. 20-22]
23Hai figli? Educali
e fa’ loro piegare il collo fin dalla giovinezza.
24Hai figlie? Vigila sul loro corpo
e non mostrare loro un volto troppo indulgente.
[vv. 25-27]

28Ricorda che essi ti hanno generato:
che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?

[vv. 29-31]

32Anche al povero tendi la tua mano,
perché sia perfetta la tua benedizione.
33La tua generosità si estenda a ogni vivente,
ma anche al morto non negare la tua pietà.
34Non evitare coloro che piangono
e con gli afflitti móstrati afflitto.
[vv. 35-36]

[v. 1]
2Non litigare con un uomo ricco,
perché non ti soverchi con il suo peso:
l’oro infatti ha corrotto molti
e ha fatto deviare il cuore dei re.
3Non contendere con un uomo chiacchierone
e non aggiungere legna al suo fuoco.
[v. 4]
5Non rimproverare un uomo che si converte dal peccato:
ricòrdati che tutti abbiamo delle colpe.

[vv. 6-7]
8Non disdegnare i discorsi dei saggi,
medita piuttosto le loro massime,
perché da loro imparerai la dottrina
e potrai metterti a servizio dei grandi.
9Non trascurare i discorsi dei vecchi,
perché anch’essi hanno imparato dai loro padri;
da loro imparerai il discernimento
e come rispondere nel momento del bisogno.

[v. 10]
11Non recedere dalla presenza del violento,
perché egli non tenda un agguato contro di te.
[vv. 12-14]
15Con un temerario non metterti in viaggio,
perché non ti sia di peso;
egli camminerà infatti secondo il suo capriccio
e con lui andrai in rovina per la sua stoltezza.
[vv. 16-17]
18Davanti a uno straniero non fare nulla di nascosto,
perché non sai che cosa ne seguirà.
[v. 19]

[vv. 1-5]
6Non perderti dietro alle prostitute,
per non dissipare il tuo patrimonio.
[v. 7]
8Distogli l’occhio da una donna avvenente,
non fissare una bellezza che non ti appartiene.
Per la bellezza di una donna molti si sono rovinati,
l’amore per lei brucia come un fuoco.
9Non sederti accanto a una donna sposata,
e con lei non frequentare banchetti bevendo vino,
perché il tuo cuore non corra dietro a lei
e per la passione tu non vada in rovina.

[vv. 10-17]
18Un uomo chiacchierone è temuto nella sua città,
chi non sa controllare le parole è detestato.

[vv. 1-2]
3Un re che non ha istruzione rovina il suo popolo,
una città prospera per il senno dei capi.
[vv. 4-5]

6Non irritarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi
e non fare nulla in preda all’ira.
[v. 7]
8Il regno passa da un popolo a un altro
a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze.
Niente è più empio dell’uomo che ama il denaro,
poiché egli si vende anche l’anima.
[vv. 9-13]

14Il Signore ha rovesciato i troni dei potenti,
al loro posto ha fatto sedere i miti.
15Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,
al loro posto ha piantato gli umili.
[v. 16]
17Le ha cancellate dal consorzio umano e le ha annientate,
ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
[vv. 18-21]

22Il ricco, il nobile, il povero:
loro vanto è il timore del Signore.
23Non è giusto disprezzare un povero che ha senno
e non conviene onorare un uomo peccatore.
24Il principe, il giudice e il potente sono onorati,
ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
25Uomini liberi serviranno uno schiavo sapiente
e chi ha senno non protesterà.

26Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro
e non gloriarti nel momento del tuo bisogno.
27Meglio uno che lavora e abbonda di tutto
di chi va in giro a vantarsi e manca di cibo.
[vv. 28-29]
30Un povero viene onorato per la sua scienza
e un ricco viene onorato per la sua ricchezza.
[v. 31]

[vv. 1-2]
3L’ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto è il migliore fra le cose dolci.
[v. 4]
5Molti sovrani sedettero sulla polvere,
mentre uno sconosciuto cinse il loro diadema.
6Molti potenti furono grandemente disonorati
e uomini illustri furono consegnati al potere altrui.

[v. 7]
8Non rispondere prima di aver ascoltato,
e non interrompere il discorso di un altro.
[v. 9]

10Figlio, le tue attività non riguardino troppe cose:
se le moltiplichi, non sarai esente da colpa;
se insegui una cosa, non l’afferrerai,
e anche se fuggi, non ti metterai in salvo.
11C’è chi fatica, si affanna e si stanca,
eppure resta sempre più indietro.
[vv. 12-13]

14Bene e male, vita e morte,
povertà e ricchezza provengono dal Signore.
15Sapienza, scienza e conoscenza della legge vengono dal Signore;
l’amore e la pratica delle opere buone provengono da lui.
16Errore e tenebre sono creati per i peccatori;
quanti si vantano del male, il male li accompagna nella vecchiaia.
[vv. 17-18]
19mentre dice: «Ho trovato riposo,
ora mi cibe dei miei beni»,
non sa quanto tempo ancora trascorrerà:
lascerà tutto ad altri e morirà.

20Persevera nel tuo impegno e dèdicati a esso,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
21Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e sii costante nella tua fatica,
perché è facile agli occhi del Signore
arricchire un povero all’improvviso.
22La benedizione del Signore è la ricompensa del giusto;
all’improvviso fiorirà la sua speranza.
23Non dire: «Di che cosa ho bisogno
e di quali beni dispor d’ora innanzi?».
[v. 24]
25Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura
e nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
[vv. 26-28]

29Non portare in casa tua qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie dell’imbroglione.
[v. 30]
31Cambiando il bene in male egli tende insidie,
troverà difetti anche nelle cose migliori. [vv. 32-34]

[vv. 1-4]
5Fa’ il bene al povero e non donare all’empio,
rifiutagli il pane e non dargliene,
perché egli non ne usi per dominarti;
il male che ne avrai sarà doppio
per tutti i benefici che gli avrai fatto.
[vv. 6-7]

8Nella prosperità l’amico non si può riconoscere
e nell’avversità il nemico non resterà nascosto.
9Quando uno prospera, i suoi nemici sono nel dolore,
ma quando uno è nei guai, anche l’amico se ne va.
[vv. 10-11]
12Non metterlo al tuo fianco,
perché egli non ti scavalchi e prenda il tuo posto;
non farlo sedere alla tua destra,
perché non ambisca il tuo seggio,
e alla fine tu riconosca la verità delle mie parole
e senta rimorso per i miei detti.
[vv. 13-15]
16Il nemico ha il dolce sulle labbra,
ma in cuore medita di gettarti in una fossa.
Il nemico avrà lacrime agli occhi,
ma se troverà l’occasione, non si sazierà del tuo sangue.
17Se ti càpita una disgrazia, lo troverai accanto a te,
e, fingendo di aiutarti, ti prenderà per il tallone.
[v. 18]

[v. 1]
2Non portare un peso troppo grave per te,
non associarti a uno più forte e più ricco di te.
Perché accostare una brocca alla pentola?
Se questa cozza, l’altra si spezza.
3Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero subisce ingiustizia e per di più deve scusarsi.
4Se gli sei utile, si approfitta di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
[v. 5]
6Se ha bisogno di te, ti imbroglierà,
ti sorriderà e ti farà sperare,
ti rivolgerà belle parole e chiederà: «Di che cosa hai bisogno?».
[v. 7]
8Sta’ attento a non lasciarti imbrogliare
e a non farti umiliare per la tua stoltezza.

[vv. 9-10]
11Non credere di trattare alla pari con lui
e non dare credito alle sue chiacchiere,
perché parla molto per metterti alla prova
e anche sorridendo indagherà su di te.
12Non ha pietà chi non mantiene la parola,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
[vv. 13-17]

18Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
[v. 19]
20Per il superbo l’umiltà è obbrobrio,
così per il ricco è obbrobrio il povero.
[v. 21]
22Il ricco che sbaglia ha molti difensori;
se dice sciocchezze, lo scusano.
Se sbaglia l’umile, lo si rimprovera;
anche se dice cose sagge, non ci si bada.
23Parla il ricco, tutti tacciono
e portano alle stelle il suo discorso.
Parla il povero e dicono: «Chi è costui?»;
se inciampa, l’aiutano a cadere.
[vv. 24-25]

26Segno di buon cuore è un volto sereno,
ma trovare dei proverbi è un lavoro faticoso.

[v. 1]
2Beato chi non ha nulla da rimproverarsi
e chi non ha perduto la sua speranza.
3A un uomo gretto non va bene la ricchezza,
a che cosa servono gli averi a un uomo avaro?

[vv. 4-7]
8È malvagio l’uomo dall’occhio invidioso,
volge lo sguardo altrove e disprezza la vita altrui.
9L’occhio dell’avaro non si accontenta della sua parte,
una malvagia ingiustizia gli inaridisce l’anima.
10Un occhio cattivo è invidioso anche del pane
ed è proprio questo che manca sulla sua tavola.

[vv. 11-12]
13Prima di morire fa’ del bene all’amico,
secondo le tue possibilità sii generoso con lui.
[v. 14]
15Non lascerai forse a un altro i frutti del tuo lavoro,
e le tue fatiche per essere divise fra gli eredi?
[vv. 16-17]
18Come foglie verdi su un albero frondoso,
alcune cadono e altre germogliano,
così sono le generazioni umane:
una muore e un’altra nasce.
[vv. 19-24]

25alza la propria tenda presso di lei
e si ripara in un rifugio di benessere,
26mette i propri figli sotto la sua protezione
e sotto i suoi rami soggiorna;
27da lei è protetto contro il caldo,
e nella sua gloria egli abita.

[v. 1]
2Ella gli andrà incontro come una madre,
lo accoglierà come una vergine sposa;
[vv. 3-5]
6Troverà gioia e una corona di esultanza
e un nome eterno egli erediterà.
[v. 7]
8Ella sta lontana dagli arroganti,
e i bugiardi non si ricorderanno di lei.
[vv. 9-11]

12Non dire: «Egli mi ha tratto in errore»,
perché non ha bisogno di un peccatore.
[v. 13]
14Da principio Dio creò l’uomo
e lo lasciò in balìa del suo proprio volere.
[vv. 15-18]
19I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
[v. 20]

[vv. 1-2]
3Non contare sulla loro giovane età
e non confidare nel loro numero,
perché tu gemerai per un dolore prematuro
e d’improvviso conoscerai la loro fine;
poiché è preferibile uno a mille
e morire senza figli che averne di empi.
[vv. 4-5]

6Nell’assemblea dei peccatori un fuoco si accende,
contro un popolo ribelle è divampata l’ira.
7Egli non perdonò agli antichi giganti,
che si erano ribellati per la loro forza.
8Non risparmiò i concittadini di Lot,
che egli aveva in orrore per la loro superbia.
9Non ebbe pietà di un popolo maledetto,
che fu scacciato per i suoi peccati.
Tutto questo egli fece a nazioni dal cuore duro
e per il numero dei suoi santi non fu consolato.
10Così trattò i seicentomila fanti
che avevano congiurato per la durezza del loro cuore.
Flagellando, avendo pietà, percuotendo, guarendo,
il Signore ha custodito nella pietà e nell’istruzione.

[v. 11]
12Tanto grande è la sua misericordia, quanto grande il suo rimprovero;
egli giudicherà l’uomo secondo le sue opere.
[vv. 13-14]
15Il Signore ha indurito il faraone perché non lo riconoscesse,
perché fossero note le sue opere sotto il cielo.
[v. 16]

17Non dire: «Mi nasconde al Signore!
Lassù chi si ricorderà di me?
Fra tanta gente non sa riconosciuto,
chi sa io in mezzo a una creazione immensa?».
[vv. 18-23]

24Ascoltami, figlio, e impara la scienza,
e nel tuo cuore tieni conto delle mie parole.
25Manifeste con ponderazione la dottrina,
con cura annunce la scienza.

[v. 26]
27Ordinò per sempre le sue opere
e il loro dominio per le generazioni future.
Non soffrono né fame né stanchezza
e non interrompono il loro lavoro.
28Nessuna di loro urta la sua vicina,
mai disubbidiranno alla sua parola.
[vv. 29-30]

[v. 1]
2Egli assegnò loro giorni contati e un tempo definito,
dando loro potere su quanto essa contiene.
[vv. 3-4]
5Ricevettero l’uso delle cinque opere del Signore,
come sesta fu concessa loro in dono la ragione
e come settima la parola, interprete delle sue opere.
6Discernimento, lingua, occhi,
orecchi e cuore diede loro per pensare.
7Li riempì di scienza e d’intelligenza
e most loro sia il bene che il male.
8Pose il timore di sé nei loro cuori,
per mostrare loro la grandezza delle sue opere,
e permise loro di gloriarsi nei secoli delle sue meraviglie.
[vv. 10-9]
11Pose davanti a loro la scienza
e diede loro in eredità la legge della vita,
affinché riconoscessero che sono mortali coloro che ora esistono.
12Stabilì con loro un’alleanza eterna
e fece loro conoscere i suoi decreti.

13I loro occhi videro la grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la sua voce maestosa.
14Disse loro: «Guardatevi da ogni ingiustizia!»
e a ciascuno ordinò di prendersi cura del prossimo.

15Le loro vie sono sempre davanti a lui,
non restano nascoste ai suoi occhi.
16Fin dalla giovinezza le loro vie vanno verso il male,
e non sanno cambiare i loro cuori di pietra in cuori di carne.
[vv. 17-18]
19Tutte le loro opere sono davanti a lui come il sole,
e i suoi occhi scrutano sempre la loro condotta.
20A lui non sono nascoste le loro ingiustizie,
tutti i loro peccati sono davanti al Signore.
[vv. 21-22]
23Alla fine si leverà e renderà loro la ricompensa,
riverserà sul loro capo il contraccambio.
[vv. 24-32]

1Colui che vive in eterno ha creato l’intero universo.
[v. 2]
3Egli regge il mondo con il palmo della mano
e tutto obbedisce alla sua volontà;
con il suo potere egli è il re di tutte le cose
e in esse distingue il sacro dal profano.
[vv. 4-8]

9Quanto al numero dei giorni dell’uomo, cento anni sono già molti,
ma il sonno eterno di ognuno è imprevedibile a tutti.
[v. 10]
11Per questo il Signore è paziente verso di loro
ed effonde su di loro la sua misericordia.
12Vede e sa che la loro sorte è penosa,
perciò abbonda nel perdono.
13La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo,
la misericordia del Signore ogni essere vivente.
Egli rimprovera, corregge, ammaestra
e guida come un pastore il suo gregge.
[v. 14]

15Figlio, nel fare il bene non aggiungere rimproveri
e a ogni dono parole amare.
16La rugiada non mitiga forse il calore?
Così una parola è migliore del dono.
17Ecco, una parola non vale più di un dono ricco?
Ambedue si trovano nell’uomo caritatevole.
18Lo stolto rimprovera senza riguardo,
il dono dell’invidioso fa lacrimare gli occhi.

[v. 19]
20Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.
[vv. 21-25]
26Dal mattino alla sera il tempo cambia,
tutto è effimero davanti al Signore.

[v. 27]
28Ogni uomo assennato conosce la sapienza
e rende omaggio a colui che la trova.
[vv. 29-31]

32Non rallegrarti per i molti piaceri,
per non impoverirti con i loro costi.
33Non ridurti in miseria per i debiti dei banchetti,
quando non hai nulla nella borsa,
perché sarà un’insidia alla tua propria vita.

[v. 1]
2Vino e donne fanno deviare anche i saggi,
ancora più temerario è chi frequenta prostitute.
[v. 3]

4Chi si fida troppo presto, è di animo leggero,
chi pecca, danneggia se stesso.
5Chi si compiace del male, sarà condannato;
chi resiste ai piaceri, corona la propria vita.
[v. 6]
7Non ripetere mai la parola udita
e non ne avrai alcun danno.
[vv. 8-9]
10Hai udito una parola? Muoia con te!
Sta’ sicuro, non ti farà scoppiare.
11Per una parola va in doglie lo stolto,
come la partoriente per un bambino.
12Una freccia conficcata nella coscia:
tale una parola in seno allo stolto.

[v. 13]
14Chiedi conto al prossimo: forse non ha detto nulla,
e se ha detto qualcosa, perché non lo ripeta.
15Chiedi conto all’amico, perché spesso si tratta di calunnia;
non credere a ogni parola.
16C’è chi scivola, ma non di proposito;
e chi non ha peccato con la sua lingua?
17Chiedi conto al tuo prossimo, prima di minacciarlo;
da’ corso alla legge dell’Altissimo.
18Il timore del Signore è il principio dell’accoglienza,
la sapienza procura l’amore presso di lui.
19La conoscenza dei comandamenti del Signore è educazione alla vita,
chi fa ciò che gli è gradito raccoglie i frutti dell’albero dell’immortalità.

[v. 20]
21Il servo che dice al padrone: «Non fa ciò che ti piace»,
anche se dopo lo fa, irrita colui che gli dà da mangiare.
[vv. 22-27]
28E se per mancanza di forza gli è impedito di peccare,
all’occasione propizia farà del male.
[vv. 29-30]

1C’è un rimprovero che è fuori tempo,
c’è chi tace ed è prudente.
2Quanto è meglio rimproverare che covare l’ira!
[vv. 3-4]
5C’è chi tace ed è ritenuto saggio,
e chi è riprovato per la troppa loquacità.
[vv. 6-7]
8Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole,
chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato.
Com’è bello quando chi è biasimato mostra pentimento,
perché così tu sfuggirai a un peccato volontario.

9Nelle disgrazie qualcuno può trovare un vantaggio,
ma c’è un profitto che si può cambiare in perdita.
10C’è una generosità che non ti arreca vantaggi
e c’è una generosità che rende il doppio.
[v. 11]
12C’è chi compra molte cose con poco
e chi le paga sette volte il loro valore.
13Il saggio si rende amabile con le sue parole,
ma le cortesie degli stolti sono sciupate.

[vv. 14-19]

20Non si accetta un proverbio dalla bocca dello stolto,
perché non lo dice mai a proposito.

[v. 21]
22C’è chi si rovina per rispetto umano
e di fronte a uno stolto si dà perduto.
23C’è chi per rispetto umano fa promesse a un amico,
e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico.

[v. 24]
25Meglio un ladro che un mentitore abituale,
tutti e due avranno in sorte la rovina.
[vv. 26-28]

29Regali e doni accecano gli occhi dei saggi,
come bavaglio sulla bocca soffocano i rimproveri.
30Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l’una e l’altro?
[v. 31]
32È meglio perseverare nella ricerca del Signore
che essere un libero auriga della propria vita.

[vv. 1-4]
5La preghiera del povero sale agli orecchi di Dio
e il giudizio di lui sarà a suo favore.
6Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore,
ma chi teme il Signore si converte nel cuore.
[v. 7]
8Chi costruisce la sua casa con ricchezze altrui
è come chi ammucchia pietre per il sepolcro.
9Ammasso di stoppa è una riunione di iniqui,
la loro fine è una fiammata di fuoco.
10La via dei peccatori è ben lastricata,
ma al suo termine c’è il baratro infernale.

[vv. 11-14]
15Se un assennato ascolta un discorso intelligente,
lo approva e vi aggiunge dell’altro;
se l’ascolta un dissoluto, se ne dispiace
e lo getta via, dietro le spalle.
[v. 16]
17La parola del prudente è ricercata nell’assemblea,
sui suoi discorsi si riflette seriamente.

18Per lo stolto la sapienza è come casa in rovina,
e la scienza dell’insensato è un insieme di parole astruse.
[vv. 19-20]
21Come ornamento d’oro è l’istruzione per chi ha senno,
è come un monile al braccio destro.
[v. 22]
23Lo stolto spia dalla porta dentro una casa,
l’uomo educato invece se ne sta fuori.
[v. 24]
25Le labbra degli stolti raccontano sciocchezze,
ma le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia.
26Il cuore degli stolti sta sulla loro bocca,
mentre bocca dei saggi è il loro cuore.
[vv. 27-28]

1Il pigro è simile a una pietra insudiciata,
tutti fischiano in suo disprezzo.
2Il pigro è simile a una palla di sterco,
chi la raccoglie scuote la mano.

[v. 3]
4Una figlia sensata troverà marito,
la svergognata è un dolore per chi l’ha generata.
5La figlia sfacciata disonora il padre e il marito,
dall’uno e dall’altro sarà disprezzata.
[v. 6]
7I figli che hanno di che vivere con una vita onesta
fanno dimenticare l’umile origine dei loro genitori.
8I figli che millantano superbia e cattiva educazione
disonorano la nobiltà delle loro famiglie.

9Chi ammaestra uno stolto è come uno che incolla cocci,
che sveglia un dormiglione da un sonno profondo.
[vv. 10-12]
13Con uno stolto non prolungare il discorso,
e non frequentare l’insensato:
nella sua insipienza ti disprezzerà in ogni modo.
Guàrdati da lui, per non avere noie
e per non contaminarti al suo contatto.
Evitalo e troverai pace,
non sarai disgustato dalla sua insipienza.
[v. 14]
15Sabbia, sale e massa di ferro
si portano meglio che un insensato.

[vv. 16-17]
18Ciottoli posti su un’altura
di fronte al vento non resistono,
così un cuore meschino, basato su stolti pensieri,
non regge di fronte a un qualsiasi timore.

[v. 19]
20Chi scaglia un sasso contro gli uccelli li mette in fuga,
chi offende un amico rompe l’amicizia.
21Se hai sguainato la spada contro un amico,
non disperare: può esserci un ritorno.
22Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere: può esserci riconciliazione,
tranne il caso d’insulto, di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scompare.
23Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà,
per godere con lui nella sua prosperità.
Nel tempo della tribolazione restagli vicino,
per avere parte alla sua eredità.
L’apparenza infatti non è sempre da disprezzare
né deve meravigliare che un ricco non abbia senno.
[v. 24]
25Non mi vergogne di proteggere un amico,
non mi nasconde davanti a lui.
[v. 26]

27Chi porrà una guardia alla mia bocca,
e alle mie labbra un sigillo guardingo,
perché io non cada per colpa loro
e la mia lingua non sia la mia rovina?

1Signore, padre e padrone della mia vita,
non abbandonarmi al loro volere,
non lasciarmi cadere a causa loro.
2Chi fustigherà i miei pensieri
e chi insegnerà la sapienza al mio cuore,
perché non siano risparmiati i miei errori
e i loro peccati non restino impuniti,
3perché non si moltiplichino i miei errori
e non aumentino di numero i miei peccati,
e io non cada davanti ai miei avversari
e il nemico non gioisca su di me?
Per loro è lontana la speranza della tua misericordia.
4Signore, padre e Dio della mia vita,
non darmi l’arroganza degli occhi
[v. 5]
6Sensualità e libidine non s’impadroniscano di me,
a desideri vergognosi non mi abbandonare.

[v. 7]
8Il peccatore è vittima delle proprie labbra,
il maldicente e il superbo vi trovano inciampo.
9Non abituare la bocca al giuramento,
non abituarti a proferire il nome del Santo.
10Infatti, come un servo interrogato accuratamente
non mancherà di prendere lividure,
così chi giura e pronuncia il Nome di continuo
di certo non sarà esente da peccato.
[v. 11]

12C’è un modo di parlare paragonabile alla morte:
che non si trovi nella discendenza di Giacobbe!
Da tutto questo infatti staranno lontano i pii,
così non si rotoleranno nei peccati.
13Non abituare la tua bocca a grossolane volgarità,
in esse infatti c’è motivo di peccato.
14Ricorda tuo padre e tua madre
quando siedi tra i grandi,
perché non lo dimentichi davanti a loro
e per abitudine non dica sciocchezze,
e non giunga a desiderare di non essere nato
e maledica il giorno della tua nascita.
[v. 15]

16Due tipi di persone moltiplicano i peccati,
e un terzo provoca l’ira:
una passione ardente come fuoco acceso
non si spegnerà finché non sia consumata;
un uomo impudico nel suo corpo
non desisterà finché il fuoco non lo divori;
[v. 17]
18L’uomo infedele al proprio letto
dice fra sé: «Chi mi vede?
C’è buio intorno a me e le mura mi nascondono;
nessuno mi vede, perché temere?
Dei miei peccati non si ricorderà l’Altissimo».
[v. 19]
20Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note,
allo stesso modo anche dopo la creazione.
[v. 21]

22Così anche la donna che tradisce suo marito
e gli porta un erede avuto da un altro.
[v. 23]
24Costei sarà trascinata davanti all’assemblea
e si procederà a un’inchiesta sui suoi figli.
[vv. 25-28]

1La sapienza fa il proprio elogio,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
2Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria:
[v. 3]
4Io ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
5Ho percorso da sola il giro del cielo,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
[vv. 6-8]
9Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non ver meno.
[vv. 10-12]
13Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell’Ermon.
14Sono cresciuta come una palma in Engàddi
e come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura
e come un platano mi sono elevata.
15Come cinnamòmo e balsamo di aromi,
come mirra scelta ho sparso profumo,
come gàlbano, ònice e storace,
come nuvola d’incenso nella tenda.
[v. 16]
17Io come vite ho prodotto splendidi germogli
e i miei fiori danno frutti di gloria e ricchezza.
18Io sono la madre del bell’amore e del timore,
della conoscenza e della santa speranza;
eterna, sono donata a tutti i miei figli,
a coloro che sono scelti da lui.
[vv. 19-20]
21Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me avranno ancora sete.
[v. 22]

23Tutto questo è il libro dell’alleanza del Dio altissimo,
la legge che Mosè ci ha prescritto,
eredità per le assemblee di Giacobbe.
24Non cessate di rafforzarvi nel Signore,
aderite a lui perché vi dia vigore.
Il Signore onnipotente è l’unico Dio
e non c’è altro salvatore al di fuori di lui.
[vv. 25-28]
29Il suo pensiero infatti è più vasto del mare
e il suo consiglio è più profondo del grande abisso.

[v. 30]
31ho detto: «Innaffie il mio giardino
e irrighe la mia aiuola».
Ma ecco, il mio canale è diventato un fiume
e il mio fiume è diventato un mare.
32Fa ancora splendere la dottrina come l’aurora,
la fa brillare molto lontano.
33Riverse ancora l’insegnamento come profezia,
lo lasce alle generazioni future.
[v. 34]

[v. 1]
2Tre tipi di persone detesta l’anima mia,
la loro vita è per me un grande orrore:
il povero superbo, il ricco bugiardo,
il vecchio adultero privo di senno.

3Se non hai raccolto in gioventù,
che cosa vuoi trovare nella vecchiaia?
[vv. 4-5]
6Corona dei vecchi è un’esperienza molteplice,
loro vanto è temere il Signore.

7Nove situazioni ritengo felici nel mio cuore,
la decima la di con parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
[v. 8]
9felice chi ha trovato la prudenza,
chi parla a gente che l’ascolta;
10quanto è grande chi ha trovato la sapienza,
ma nessuno supera chi teme il Signore!
[vv. 11-16]

17La malvagità di una donna ne àltera l’aspetto,
rende il suo volto tetro come quello di un orso.
[v. 18]
19Ogni malizia è nulla di fronte alla malizia di una donna,
possa piombarle addosso la sorte del peccatore!
[vv. 20-21]
22Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo
è una donna che mantiene il proprio marito.
23Animo abbattuto e volto triste
e ferita al cuore è una donna malvagia;
mani inerti e ginocchia infiacchite,
tale è colei che non rende felice il proprio marito.
[vv. 24-26]

1Fortunato il marito di una brava moglie,
il numero dei suoi giorni sarà doppio.
2Una donna valorosa è la gioia del marito,
egli passerà in pace i suoi anni.
3Una brava moglie è davvero una fortuna,
viene assegnata a chi teme il Signore.
4Ricco o povero, il suo cuore è contento,
in ogni circostanza il suo volto è gioioso.

[vv. 5-9]
10Fa’ buona guardia a una figlia sfrenata,
perché non ne approfitti, se trova indulgenza.
[vv. 11-16]

17Lampada che brilla sul sacro candelabro,
così è la bellezza di un volto su una robusta statura.
18Colonne d’oro su base d’argento
sono gambe graziose su solidi piedi.

[v. 19]
20Cerca nella pianura un campo fertile
per gettarvi il tuo seme, attendendo la progenie.
21Così i frutti che lascerai,
fieri della loro nobiltà, prospereranno.
[vv. 22-24]
25La donna sfrontata viene stimata come un cane,
quella che ha pudore teme il Signore.
26La donna che onora il marito a tutti appare saggia,
quella orgogliosa che lo umilia sarà empia per tutti.
Felice il marito di una brava moglie,
il numero dei suoi giorni sarà raddoppiato.
27La donna che grida ed è chiacchierona
è come tromba di guerra che suona la carica.
L’uomo che si trova in simili condizioni
passa la vita tra rumori di guerra.

28Due cose rattristano il mio cuore,
e una terza mi provoca collera:
un guerriero che languisce nella miseria,
uomini saggi trattati con disprezzo
e chi passa dalla giustizia al peccato:
il Signore lo tiene pronto per la spada.

[v. 29]

1Per amore del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire volta lo sguardo.
[v. 2]
3Se non ti afferri con forza al timore del Signore,
la tua casa andrà presto in rovina.

[v. 4]
5I vasi del ceramista li mette a prova la fornace,
così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo.
6Il frutto dimostra come è coltivato l’albero,
così la parola rivela i pensieri del cuore.
7Non lodare nessuno prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini.

[v. 8]
9Gli uccelli sostano presso i loro simili,
la verità ritorna a quelli che fanno cose giuste.
10Il leone insidia la preda,
così il peccato coloro che fanno cose ingiuste.
[vv. 11-12]
13Il parlare degli stolti è un orrore,
essi ridono tra i bagordi del peccato.
14Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli,
e i loro litigi fanno turare gli orecchi.
15Spargimento di sangue è la rissa dei superbi,
ed è penoso ascoltare le loro invettive.

16Chi svela i segreti perde l’altrui fiducia
e non trova più un amico per il suo cuore.
17Ama l’amico e sii a lui fedele,
ma se hai svelato i suoi segreti,
non corrergli dietro,
18perché, come chi ha perduto uno che è morto,
così tu hai perduto l’amicizia del tuo prossimo.
[vv. 19-22]

23Davanti a te la sua bocca è dolce
e ammira i tuoi discorsi,
ma alle tue spalle cambierà il suo parlare
e porrà inciampo alle tue parole.
[vv. 24-25]
26Chi scava una fossa vi cade dentro,
chi tende un laccio vi resta preso.
[vv. 27-28]
29Sono presi al laccio quanti gioiscono per la caduta dei pii,
il dolore li consumerà prima della loro morte.

30Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.

[v. 1]
2Perdona l’offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
3Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
4Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile,
come può supplicare per i propri peccati?
[vv. 5-6]
7Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,
l’alleanza dell’Altissimo e dimentica gli errori altrui.

[vv. 8-9]
10Il fuoco divampa in proporzione dell’esca,
così la lite s’accresce con l’ostinazione;
il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza,
la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.
[vv. 11-12]

13Maledici il calunniatore e l’uomo che è bugiardo,
perché hanno rovinato molti che stavano in pace.
14Le dicerie di una terza persona hanno sconvolto molti,
li hanno scacciati di nazione in nazione;
hanno demolito città fortificate
e rovinato casati potenti.
15Le dicerie di una terza persona hanno fatto ripudiare donne forti,
privandole del frutto delle loro fatiche.
16Chi a esse presta attenzione certo non troverà pace,
non vivrà tranquillo nella sua dimora.
17Un colpo di frusta produce lividure,
ma un colpo di lingua rompe le ossa.
[v. 18]
19Beato chi è al riparo da essa,
chi non è esposto al suo furore,
chi non ha trascinato il suo giogo
e non è stato legato con le sue catene.
20Il suo giogo è un giogo di ferro;
le sue catene sono catene di bronzo.
21Spaventosa è la morte che la lingua procura,
al confronto è preferibile il regno dei morti.
[v. 22]
23Quanti abbandonano il Signore in essa cadranno,
fra costoro divamperà senza spegnersi mai.
Si avventerà contro di loro come un leone
e come una pantera ne farà scempio.
24aEcco, recingi pure la tua proprietà con siepe spinosa,
[v. 25b]
24bMetti sotto chiave l’argento e l’oro,
25ama per le tue parole fa’ bilancia e peso.
26Sta’ attento a non scivolare a causa della lingua,
per non cadere di fronte a chi ti insidia.

1Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo,
chi lo sostiene con la sua mano osserva i comandamenti.
2Da’ in prestito al prossimo quando ha bisogno,
e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato.
3Mantieni la parola e sii leale con lui,
e in ogni momento troverai quello che ti occorre.
4Molti considerano il prestito come cosa trovata
e causano fastidi a coloro che li hanno aiutati.
5Prima di ricevere, uno bacia la mano del creditore
e parla con voce sommessa delle ricchezze altrui;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
trova delle scuse e incolpa le circostanze.
6Se paga, a stento riceve la metà,
e deve considerarla come una cosa trovata.
In caso contrario, spoglia il creditore dei suoi averi
e senza motivo se lo rende nemico;
maledizioni e ingiurie gli restituisce,
e invece della gloria gli rende disprezzo.
[v. 7]

8Tuttavia sii paziente con il misero,
e non fargli attendere troppo a lungo l’elemosina.
[v. 9]
10Perdi pure denaro per un fratello e un amico,
non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra.
11Disponi dei beni secondo i comandamenti dell’Altissimo
e ti saranno più utili dell’oro.
[v. 12]
13Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante,
essa combatterà per te di fronte al nemico.

14L’uomo buono garantisce per il prossimo,
ma chi ha perduto ogni vergogna lo abbandona.
[vv. 15-17]
18La cauzione ha rovinato molta gente onesta,
li ha sballottati come onda del mare.
Ha mandato in esilio uomini potenti,
li ha costretti a vagare fra genti straniere.
19Un peccatore si precipita verso la garanzia,
va dietro ai guadagni e finisce in tribunale.
20Aiuta il tuo prossimo secondo la tua possibilità
e bada a te stesso per non rovinarti.

21Le prime necessità della vita sono acqua, pane e vestito,
e una casa che protegga l’intimità.
22Meglio vivere da povero sotto un riparo di tavole,
che godere di cibi sontuosi in casa d’altri.
23Sii contento del poco come del molto,
e non ti sentirai rinfacciare di essere forestiero.
24Brutta vita andare di casa in casa,
non potrai aprire bocca dove sarai forestiero.
25Dovrai accogliere gli ospiti, versare vino senza un grazie,
e oltre a ciò ascolterai parole amare:
26«Vieni, forestiero, apparecchia la tavola,
se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare».
27«Vattene via, forestiero, c’è uno più importante di te,
mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa».
28Per un uomo che ha intelligenza sono dure queste cose:
il rimprovero di essere forestiero e l’insulto di un creditore.

1Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta per lui,
per gioire di lui alla fine.
2Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio
e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
3Chi istruisce il proprio figlio rende geloso il nemico
e davanti agli amici si rallegra.
[v. 4]
5Durante la vita egli gioisce nel contemplarlo,
in punto di morte non prova dolore.
[vv. 6-8]
9Vezzeggia il figlio ed egli ti riserverà delle sorprese,
scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
[v. 10]
11Non concedergli libertà in gioventù,
non prendere alla leggera i suoi errori.
12Piegagli il collo quando è giovane,
e battigli i fianchi finché è fanciullo,
perché poi intestardito non ti disobbedisca
e tu ne abbia un profondo dolore.
[v. 13]

14Meglio un povero di aspetto sano e forte
che un ricco malato nel suo corpo.
15Salute e vigore valgono più di tutto l’oro,
un corpo robusto più di un’immensa fortuna.

[v. 16]
17Meglio la morte che una vita amara,
il riposo eterno che una malattia cronica.
[v. 18]
19A che serve all’idolo l’offerta di frutti?
Esso non mangia né sente il profumo;
così è per colui che il Signore perséguita.
[vv. 20-22]

23Distraiti e consola il tuo cuore,
tieni lontana la profonda tristezza,
perché la tristezza ha rovinato molti
e in essa non c’è alcun vantaggio.
[vv. 24-25]

[vv. 1-3]
4Un povero fatica nelle privazioni della vita,
ma se si riposa cade in miseria.
5Chi ama l’oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro ne sarà fuorviato.
6Molti sono andati in rovina a causa dell’oro,
e la loro rovina era davanti a loro.
[v. 7]
8Beato il ricco che si trova senza macchia
e che non corre dietro all’oro.
9Chi è costui? Lo proclameremo beato,
perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
[vv. 11-13]

14Non tendere la mano dove un altro volge lo sguardo
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
15A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
[vv. 16-19]

20Il sonno è salubre se lo stomaco è regolato,
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell’insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l’uomo ingordo.
[v. 21]
22Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
[vv. 23-24]

25Non fare lo spavaldo con il vino,
perché il vino ha mandato molti in rovina.
26La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
[vv. 27-29]
30L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.

1Se ti hanno fatto capotavola, non esaltarti.
Compòrtati con gli altri come uno di loro.
Pensa a loro e poi mettiti a tavola;
2quando avrai compiuto il tuo dovere,
accòmodati per far festa con loro
e ricevere complimenti per le tue buone maniere.
[vv. 3-4]
5Sigillo di rubino su ornamento d’oro
è un concerto musicale in un banchetto.
6Sigillo di smeraldo in una guarnizione d’oro
è la melodia dei canti unita alla dolcezza del vino.
7Parla, o giovane, se c’è bisogno di te,
non più di due volte se sei interrogato.
8Compendia il tuo discorso, molte cose in poche parole;
compòrtati come uno che sa e che tace a un tempo.
9Fra i grandi non mostrarti presuntuoso,
e dove vi sono anziani, non ciarlare troppo.
[vv. 10-11]
12Là divèrtiti e fa’ quello che ti piace,
ma non peccare con parole arroganti.
[v. 13]

14Chi teme il Signore ne accetta l’istruzione,
chi lo ricerca di buon mattino trova il suo favore.
15Chi scruta la legge viene appagato,
ma l’ipocrita vi trova motivo di scandalo.
16Quelli che temono il Signore sanno giudicare,
i loro giudizi brillano come luce.
17Il peccatore non accetta critiche
e trova scuse a suo piacere.

18Chi è saggio non trascura la riflessione,
l’empio e il superbo non provano alcun timore.
[v. 19]
20Non camminare in una via piena di ostacoli
e non inciamperai in luoghi pietrosi.
[vv. 21-24]

1Chi teme il Signore non incorre in alcun male,
ma nella prova sarà ancora liberato.
[vv. 2-4]
5Ruota di carro è il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l’asse che gira.
[v. 6]

7Perché un giorno è più importante d’un altro,
se tutta la luce dell’anno viene dal sole?
8È perché sono stati distinti nel pensiero del Signore,
che ha diversificato le stagioni e le feste.
9Ha esaltato e santificato alcuni,
altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari.
10Anche gli uomini provengono tutti dalla polvere
e dalla terra fu creato Adamo.
11Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza,
ha diversificato le loro vie.
12Ha benedetto ed esaltato alcuni,
altri ha santificato e avvicinato a sé;
altri ha maledetto e umiliato
e ha rovesciato dalle loro posizioni.
[v. 13]
14Di fronte al male c’è il bene,
di fronte alla morte c’è la vita;
così di fronte all’uomo pio c’è il peccatore.
15Considera perciò tutte le opere dell’Altissimo:
a due a due, una di fronte all’altra.

16Anch’io, venuto per ultimo, mi sono tenuto desto,
come uno che racimola dietro i vendemmiatori:
[vv. 17-20]

21Finché vivi e in te c’è respiro,
non abbandonarti al potere di nessuno.
22È meglio che i figli chiedano a te,
piuttosto che tu debba volgere lo sguardo alle loro mani.
[vv. 23-24]

25Foraggio, bastone e pesi per l’asino;
pane, disciplina e lavoro per lo schiavo.
[vv. 26-29]
30Mettilo all’opera come gli conviene,
e se non obbedisce, stringigli i ceppi.
Ma non esagerare con nessuno
e non fare nulla contro la giustizia.
[vv. 31-33]

[vv. 1-2]
3Una cosa di fronte all’altra: tale è la visione dei sogni,
di fronte a un volto l’immagine di un volto.
4Dall’impuro che cosa potrà uscire di puro?
E dal falso che cosa potrà uscire di vero?
[vv. 5-6]
7I sogni hanno indotto molti in errore,
e andarono in rovina quelli che vi avevano sperato.
[vv. 8-9]

10Chi non ha avuto prove, poco conosce;
[v. 11]
12Ho visto molte cose nei miei viaggi,
il mio sapere è più che le mie parole.
[vv. 13-14]

15perché la loro speranza è posta in colui che li salva.
[vv. 16-18]
19Gli occhi del Signore sono su quelli che lo amano;
egli è protezione potente e sostegno vigoroso,
riparo dal vento infuocato e dal sole meridiano,
difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta.
[vv. 20-22]

23L’Altissimo non gradisce le offerte degli empi
né perdona i peccati secondo il numero delle vittime.
24Sacrifica un figlio davanti al proprio padre
chi offre un sacrificio con i beni dei poveri.
[v. 25]
26Uccide il prossimo chi gli toglie il nutrimento,
[v. 27]
28Uno edifica e l’altro abbatte:
che vantaggio ne ricavano, oltre la fatica?
29Uno prega e l’altro maledice:
quale delle due voci ascolterà il Signore?
[vv. 30-31]

[vv. 1-7]
8L’offerta del giusto arricchisce l’altare,
il suo profumo sale davanti all’Altissimo.
[v. 9]
10Glorifica il Signore con occhio contento,
non essere avaro nelle primizie delle tue mani.
[vv. 11-13]

14Non corromperlo con doni, perché non li accetterà,
[v. 15]
16Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell’oppresso.
[vv. 17-18]
19e il suo grido non si alza contro chi gliele fa versare?
[v. 20]
21La preghiera del povero attraversa le nubi
né si quieta finché non sia arrivata;
non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto
22e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità.
Il Signore certo non tarderà
né si mostrerà paziente verso di loro,
finché non abbia spezzato le reni agli spietati
23e si sia vendicato delle nazioni,
finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti
e frantumato lo scettro degli ingiusti,
24finché non abbia reso a ciascuno secondo il suo modo di agire
e giudicato le opere degli uomini secondo le loro intenzioni,
[vv. 25-26]

[vv. 1-3]
4Come davanti a loro ti sei mostrato santo in mezzo a noi,
così davanti a noi móstrati grande fra di loro.
[v. 5]
6Rinnova i segni e ripeti i prodigi,
7glorifica la tua mano e il tuo braccio destro.
[vv. 8-10]
11Sia consumato dall’ira del fuoco chi è sopravvissuto
e cadano in rovina quelli che maltrattano il tuo popolo.
[v. 12]
13Raduna tutte le tribù di Giacobbe,
rendi loro l’eredità come era al principio.
[vv. 14-16]
17Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio,
risveglia le profezie fatte nel tuo nome.
18Ricompensa coloro che perseverano in te,
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,
19secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo,
e riconoscano tutti quelli che abitano sulla terra
che tu sei il Signore, il Dio dei secoli.

20Il ventre consuma ogni cibo,
eppure un cibo è preferibile a un altro.
[vv. 21-25]
26Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni,
un aiuto adatto a lui e una colonna d’appoggio.
27Dove non esiste siepe, la proprietà viene saccheggiata,
dove non c’è donna, l’uomo geme randagio.
28Chi si fida di un agile ladro che corre di città in città?
Così è per l’uomo che non ha un nido
e che si corica là dove lo coglie la notte.

[vv. 1-4]
5C’è chi si affligge con l’amico per amore del proprio ventre,
ma di fronte alla battaglia prende lo scudo.
6Non dimenticarti dell’amico nell’animo tuo,
non scordarti di lui nella tua prosperità.

7Ogni consigliere esalta il consiglio che dà,
ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio.
[vv. 8-10]
11Non consigliarti con una donna sulla sua rivale
e con un pauroso sulla guerra,
con un mercante sul commercio
e con un compratore sulla vendita,
con un invidioso sulla riconoscenza
e con uno spietato sulla bontà di cuore,
con un pigro su una iniziativa qualsiasi
e con un salariato sul raccolto,
con uno schiavo pigro su un lavoro importante.
Non dipendere da costoro per nessun consiglio.
[vv. 12-15]

16Principio di ogni opera è la parola,
prima di ogni azione c’è la riflessione.
[v. 17]
18da cui derivano quattro scelte:
bene e male, vita e morte,
ma su tutto domina sempre la lingua.

[vv. 19-23]

24Un uomo saggio è colmato di benedizioni,
tutti quelli che lo vedono lo proclamano beato.
25La vita dell’uomo ha i giorni contati,
ma i giorni d’Israele sono senza numero.
[vv. 26-27]

28Difatti non tutto conviene a tutti
e non tutti approvano ogni cosa.
[v. 29]
30perché l’abuso dei cibi causa malattie
e l’ingordigia provoca le coliche.
31Molti sono morti per ingordigia,
chi invece si controlla vivrà a lungo.

[vv. 1-2]
3La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,
egli è ammirato anche tra i grandi.
[vv. 4-7]
8con queste il farmacista prepara le misture.
Certo non verranno meno le opere del Signore;
da lui proviene il benessere sulla terra.

[v. 9]
10Allontana l’errore, regola le tue mani,
purifica il cuore da ogni peccato.
[vv. 11-12]
13Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani;
14anch’essi infatti pregano il Signore
perché conceda loro di dare sollievo
e guarigione per salvare la vita.
15Chi pecca contro il proprio creatore
cada nelle mani del medico.

16Figlio, versa lacrime sul morto,
e come uno che soffre profondamente inizia il lamento;
poi seppelliscine il corpo secondo le sue volontà
e non trascurare la sua tomba.
17Piangi amaramente e alza il tuo caldo lamento,
il lutto sia proporzionato alla sua dignità,
un giorno o due per evitare maldicenze,
poi consólati del tuo dolore.
[v. 18]
19Nella disgrazia resta il dolore,
una vita da povero è maledizione del cuore.
[vv. 20-23]

24La sapienza dello scriba sta nel piacere del tempo libero,
chi si dedica poco all’attività pratica diventerà saggio.
25Come potrà divenire saggio chi maneggia l’aratro
e si vanta di brandire un pungolo,
spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro
e parla solo di vitelli?
[v. 26]
27Così ogni artigiano e costruttore
che passa la notte come il giorno:
quelli che incidono immagini per sigilli
e con pazienza cercano di variare le figure,
dedicano il cuore a riprodurre bene il disegno
e stanno svegli per terminare il lavoro.
28Così il fabbro che siede vicino all’incudine
ed è intento al lavoro del ferro:
la vampa del fuoco gli strugge le carni,
e col calore della fornace deve lottare;
il rumore del martello gli assorda gli orecchi,
i suoi occhi sono fissi sul modello di un oggetto,
dedica il suo cuore a finire il lavoro
e sta sveglio per rifinirlo alla perfezione.
29Così il vasaio che è seduto al suo lavoro
e con i suoi piedi gira la ruota,
è sempre in ansia per il suo lavoro,
si affatica a produrre in gran quantità.
[v. 30]

31Tutti costoro confidano nelle proprie mani,
e ognuno è abile nel proprio mestiere.
32Senza di loro non si costruisce una città,
nessuno potrebbe soggiornarvi o circolarvi.
Ma essi non sono ricercati per il consiglio del popolo,
33nell’assemblea non hanno un posto speciale,
non siedono sul seggio del giudice
e non conoscono le disposizioni della legge.
Non fanno brillare né l’istruzione né il diritto,
non compaiono tra gli autori di proverbi,
34ma essi consolidano la costruzione del mondo,
e il mestiere che fanno è la loro preghiera.

Differente è il caso di chi si applica
a meditare la legge dell’Altissimo.

1Egli ricerca la sapienza di tutti gli antichi
e si dedica allo studio delle profezie.
[v. 2]
3ricerca il senso recondito dei proverbi
e si occupa degli enigmi delle parabole.
[vv. 4-5]
6Se il Signore, che è grande, vorrà,
egli sarà ricolmato di spirito d’intelligenza:
come pioggia effonderà le parole della sua sapienza
e nella preghiera renderà lode al Signore.
[vv. 7-9]
10I popoli parleranno della sua sapienza,
l’assemblea proclamerà la sua lode.
[v. 11]

12Dopo aver riflettuto, parle ancora,
sono pieno come la luna nel plenilunio.
13Ascoltatemi, figli santi, e crescete
come una rosa che germoglia presso un torrente.
14Come incenso spargete buon profumo,
fate sbocciare fiori come il giglio,
alzate la voce e cantate insieme,
benedite il Signore per tutte le sue opere.
15Magnificate il suo nome
e proclamate la sua lode,
con i canti delle labbra e con le cetre,
e nella vostra acclamazione dite così:
[v. 16]
17Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti sarà esaminato a suo tempo.
Alla sua parola l’acqua si arresta come una massa,
a un detto della sua bocca si aprono i serbatoi delle acque.
[vv. 18-24]

25Per i buoni i beni furono creati sin da principio,
allo stesso modo i mali per i peccatori.
26Le cose di prima necessità per la vita dell’uomo sono:
acqua, fuoco, ferro, sale,
farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito.
[v. 27]

28Ci sono venti creati per castigare
e nella loro furia rafforzano i loro flagelli;
quando verrà la fine, scateneranno violenza
e placheranno lo sdegno del loro creatore.
[v. 29]
30Denti delle fiere, scorpioni, vipere
e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.
31Si rallegrano quando lui li comanda,
stanno pronti sulla terra secondo il bisogno
e al momento opportuno non trasgrediscono la sua parola.

32Di questo ero convinto fin dal principio,
vi ho riflettuto e l’ho messo per iscritto:
33«Le opere del Signore sono tutte buone;
egli provvederà a ogni necessità a suo tempo».
[vv. 34-35]

1Grandi pene sono destinate a ogni uomo
e un giogo pesante sta sui figli di Adamo,
dal giorno della loro uscita dal grembo materno
fino al giorno del ritorno alla madre di tutti.
2Il pensiero dell’attesa e il giorno della fine
provocano le loro riflessioni e il timore del cuore.
3Da chi siede su un trono glorioso
fino a chi è umiliato su terra e su cenere,
4da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
[vv. 5-9]
10Questi mali sono stati creati per gli empi,
per loro causa venne anche il diluvio.
11Tutto quello che proviene dalla terra alla terra ritorna,
quanto viene dalle acque rifluisce nel mare.

[v. 12]
13Le ricchezze degli ingiusti si prosciugheranno come un torrente,
si disperderanno come tuono che echeggia durante l’uragano.
14Se gli ingiusti dovranno alzare le mani, ci si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
[vv. 15-17]

18La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore è dolce,
ma più ancora lo è per chi trova un tesoro.
[vv. 19-24]
25Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma più ancora è stimato un consiglio.
26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla,
con esso non c’è bisogno di cercare un altro aiuto.
27Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni
e protegge più di qualsiasi gloria.
[vv. 28-29]
30Il mendicare è dolce nella bocca dello sfrontato,
ma dentro di lui c’è un fuoco che brucia.

1O morte, com’è amaro il tuo ricordo
per l’uomo che vive sereno nella sua agiatezza,
per l’uomo senza assilli e fortunato in tutto
e ancora in forze per provare il piacere.
[vv. 2-5]

6L’eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina,
con la loro discendenza continuerà il disonore.
7Contro un padre empio imprecano i figli,
perché a causa sua sono disonorati.
[v. 8]
9Se vi moltiplicate, è per la rovina,
se nascete, nascete per la maledizione,
e se morite, la maledizione sarà la vostra sorte.
10Quanto è dalla terra alla terra ritornerà,
così gli empi passano dalla maledizione alla rovina.

11Il lutto degli uomini riguarda i loro corpi,
la cattiva fama dei peccatori sarà cancellata.
12Abbi cura del tuo nome, perché esso sopravviverà a te
più di mille grandi tesori d’oro.
[v. 13]

14Figli, custodite l’istruzione in pace;
ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,
a che cosa servono entrambi?
[v. 15]
16Perciò provate vergogna per le cose che qui di seguito vi indico:
non è bene infatti vergognarsi di qualsiasi cosa,
come non si può approvare sempre tutto.
17Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre,
della menzogna davanti al capo e al potente,
[v. 18]
19del furto davanti all’ambiente dove abiti,
di Dio, che è veritiero, e dell’alleanza,
di piegare i gomiti sopra i pani, a tavola,
di essere scortese quando ricevi e quando dai,
[v. 20]
21del rifiuto fatto a un parente,
dell’appropriazione di eredità o donazione,
del desiderio per una donna sposata,
22della relazione con la sua schiava
– non accostarti al suo letto –,
di dire parole ingiuriose davanti agli amici
e, dopo aver donato, di rinfacciare un regalo,

1di ripetere quanto hai udito
e di rivelare parole segrete.
Allora saprai veramente che cos’è la vergogna
e incontrerai favore presso ogni uomo.

Delle cose seguenti non ti vergognare
e non peccare per rispetto umano:
[v. 2]
3dei conti con il socio e con i compagni di viaggio,
di dare agli altri l’eredità che spetta loro,
[v. 4]
5della contrattazione sul prezzo dei commercianti,
della frequente correzione dei figli
e di far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro.
6Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo,
dove ci sono troppe mani usa la chiave.
[v. 7]
8Non vergognarti di correggere l’insensato e lo stolto
e il vecchio molto avanti negli anni accusato di fornicazione;
così sarai veramente assennato
e approvato da ogni vivente.

9Per il padre una figlia è un’inquietudine segreta,
il pensiero di lei allontana il sonno:
nella sua giovinezza, perché non sfiorisca,
una volta accasata, perché non sia ripudiata,
[v. 10]
11Su una figlia ribelle rafforza la vigilanza,
perché non ti renda scherno dei nemici,
motivo di chiacchiere in città e di rimprovero fra la gente,
così da farti vergognare davanti a tutti.
[vv. 12-13]
14Meglio la cattiveria di un uomo che la compiacenza di una donna,
una donna impudente è un obbrobrio.

15Ricorde ora le opere del Signore
e descrive quello che ho visto.
Per le parole del Signore sussistono le sue opere,
e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.
[vv. 16-17]
18Egli scruta l’abisso e il cuore,
e penetra tutti i loro segreti.
L’Altissimo conosce tutta la scienza
e osserva i segni dei tempi,
[v. 19]
20Nessun pensiero gli sfugge,
neppure una parola gli è nascosta.
[vv. 21-23]
24Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra,
egli non ha fatto nulla d’incompleto.
[v. 25]

[v. 1]
2Il sole, quando appare nel suo sorgere, proclama:
«Che meraviglia è l’opera dell’Altissimo!».
3A mezzogiorno dissecca la terra
e di fronte al suo calore chi può resistere?
[v. 4]
5Grande è il Signore che lo ha creato
e con le sue parole ne affretta il corso.

[vv. 6-9]

10Stanno agli ordini di colui che è santo, secondo il suo decreto,
non abbandonano le loro postazioni di guardia.

[vv. 11-13]

14per esso si aprono i tesori celesti
e le nubi volano via come uccelli.
[vv. 15-17a]
16e al suo apparire sussultano i monti;
secondo il suo volere soffia lo scirocco,
[vv. 17b-21]
22Rimedio di tutto è un annuvolamento improvviso,
l’arrivo della rugiada ristora dal caldo.

23Con la sua parola egli ha domato l’abisso
e vi ha piantato le isole.
[vv. 24-25]
26Per lui il suo messaggero compie un felice cammino,
e per la sua parola tutto sta insieme.

[vv. 27-33]

1Facciamo ora l’elogio di uomini illustri,
dei padri nostri nelle loro generazioni.
[v. 2]
3Signori nei loro regni,
uomini rinomati per la loro potenza,
consiglieri per la loro intelligenza
e annunciatori nelle profezie.
4Capi del popolo con le loro decisioni
e con l’intelligenza della sapienza popolare;
saggi discorsi erano nel loro insegnamento.
[v. 5]
6Uomini ricchi, dotati di forza,
che vivevano in pace nelle loro dimore.
7Tutti costoro furono onorati dai loro contemporanei,
furono un vanto ai loro tempi.
8Di loro, alcuni lasciarono un nome,
perché se ne celebrasse la lode.
9Di altri non sussiste memoria,
svanirono come se non fossero esistiti,
furono come se non fossero mai stati,
e così pure i loro figli dopo di loro.
10Questi invece furono uomini di fede,
e le loro opere giuste non sono dimenticate.
11Nella loro discendenza dimora
una preziosa eredità: i loro posteri.
12La loro discendenza resta fedele alle alleanze
e grazie a loro anche i loro figli.
13Per sempre rimarrà la loro discendenza
e la loro gloria non sarà offuscata.
14I loro corpi furono sepolti in pace,
ma il loro nome vive per sempre.
15I popoli parlano della loro sapienza,
l’assemblea ne proclama la lode.

[v. 16]

17Noè fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell’ira fu segno di riconciliazione;
per mezzo suo un resto sopravvisse sulla terra,
quando ci fu il diluvio.
18Alleanze eterne furono stabilite con lui,
perché con il diluvio non fosse distrutto ogni vivente.

19Abramo fu grande padre di una moltitudine di nazioni,
nessuno fu trovato simile a lui nella gloria.
20Egli custodì la legge dell’Altissimo,
con lui ent in alleanza.
Stabilì l’alleanza nella propria carne
e nella prova fu trovato degno di fede.
21Per questo Dio gli promise con giuramento
di benedire le nazioni nella sua discendenza,
di moltiplicarlo come la polvere della terra,
di innalzare la sua discendenza come gli astri
e di dar loro un’eredità
da mare a mare
e dal fiume fino all’estremità della terra.

22Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa
grazie ad Abramo, suo padre.
23La benedizione di tutti gli uomini e la sua alleanza
Dio fece posare sul capo di Giacobbe;
lo confermò nelle sue benedizioni,
gli diede il paese in eredità:
lo divise in varie parti,
assegnandole alle dodici tribù.

Da lui fece sorgere un uomo mite,
che incont favore agli occhi di tutti,

[v. 1]
2Gli diede gloria pari a quella dei santi
e lo rese grande fra i terrori dei nemici.
3Per le sue parole fece cessare i prodigi
e lo glorificò davanti ai re;
gli diede autorità sul suo popolo
e gli most parte della sua gloria.
[vv. 4-5]

6Egli innalzò Aronne, santo come lui,
suo fratello, della tribù di Levi.
7Stabilì con lui un’alleanza perenne
e lo fece sacerdote per il popolo.
Lo ono con splendidi ornamenti
e gli fece indossare una veste di gloria.
8Lo rivestì con il massimo degli onori,
lo coronò con paramenti di potenza:
calzoni, tunica ed efod.
9Lo avvolse con melagrane
e numerosi campanelli d’oro all’intorno,
che suonassero al muovere dei suoi passi,
diffondendo il tintinnio nel tempio,
come memoriale per i figli del suo popolo.
10Lo avvolse con una veste sacra d’oro,
violetto e porpora, opera di ricamatore,
con il pettorale del giudizio, con i segni della verità
11e con tessuto di scarlatto filato, opera d’artista,
con pietre preziose, incise come sigilli,
incastonate sull’oro, opera d’intagliatore,
quale memoriale, con le parole incise
secondo il numero delle tribù d’Israele.
12Sopra il turbante gli pose una corona d’oro
con incisa l’iscrizione sacra,
insegna d’onore, lavoro vigoroso,
ornamento delizioso per gli occhi.
13Prima di lui non si erano viste cose tanto belle,
mai uno straniero le ha indossate,
ma soltanto i suoi figli
e i suoi discendenti per sempre.
[vv. 14-15]
16Lo scelse fra tutti i viventi
perché offrisse sacrifici al Signore,
incenso e profumo come memoriale,
e perché compisse l’espiazione per il popolo.
17Nei suoi comandamenti
gli diede il potere di pronunciare giudizi,
perché insegnasse a Giacobbe le sue testimonianze
e illuminasse Israele nella sua legge.
18Contro di lui insorsero uomini stranieri
e furono gelosi di lui nel deserto:
erano gli uomini di Datan e di Abin
e quelli dell’assemblea di Core, furiosi e violenti.
19Il Signore vide e se ne indignò;
essi finirono annientati nella furia della sua ira.
Egli compì prodigi a loro danno,
per distruggerli con il fuoco della sua fiamma.
20E aumentò la gloria di Aronne,
gli assegnò un’eredità:
gli riservò le primizie dei frutti,
gli assicu anzitutto pane in abbondanza.
21Si nutrono infatti delle vittime offerte al Signore,
che egli ha assegnato a lui e ai suoi discendenti.
[v. 22]

23Fineès, figlio di Eleàzaro, fu il terzo nella gloria,
per il suo zelo nel timore del Signore,
per la sua fermezza quando il popolo si ribellò,
per la bontà coraggiosa della sua anima;
egli fece espiazione per Israele.
[v. 24]
25Per l’alleanza fatta con Davide,
figlio di Iesse, della tribù di Giuda,
l’eredità del re passa solo di figlio in figlio,
l’eredità di Aronne invece passa a tutta la sua discendenza.
26Vi infonda Dio sapienza nel cuore,
per giudicare il suo popolo con giustizia,
perché non svanisca la loro prosperità
e la loro gloria duri per sempre.

1Valoroso in guerra fu Giosuè, figlio di Nun,
successore di Mosè nell’ufficio profetico;
secondo il suo nome,
egli fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,
compiendo la vendetta contro i nemici insorti,
per assegnare l’eredità a Israele.
2Com’era glorioso quando alzava le sue braccia
e brandiva la spada contro le città!
[vv. 3-4]
5Egli invocò l’Altissimo, il Sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore grande
con una grandinata di pietre poderose.
6Egli piombò sulla nazione nemica
e nella discesa distrusse gli avversari,
perché le nazioni conoscessero tutte le sue armi
e che la loro guerra era contro il Signore.
Egli infatti marciò dietro al Sovrano
[v. 7]
8Solo loro due furono salvati
fra i seicentomila fanti,
per far entrare il popolo nell’eredità,
nella terra in cui scorrono latte e miele.
[v. 9]
10affinché tutti i figli d’Israele sapessero
che è bene seguire il Signore.

11Ci sono poi i giudici, ciascuno con il suo nome:
di coloro il cui cuore non commise infedeltà
e di quanti non si allontanarono dal Signore,
sia il loro ricordo in benedizione!
12Le loro ossa rifioriscano dalla loro tomba
e il loro nome si rinnovi nei figli,
perché essi sono già glorificati.

13Samuele, amato dal suo Signore,
profeta del Signore, istituì la monarchia
e unse dei prìncipi sul suo popolo.
[v. 14]
15Per la sua fedeltà si dimost profeta
e per le sue parole fu riconosciuto veggente degno di fede.
[vv. 16-17]
18sterminò i capi degli abitanti di Tiro
e tutti i prìncipi dei Filistei.
[v. 19]
20Ancora dopo che si fu addormentato profetizzò,
predicendo al re la sua fine;
anche dal sepolcro levò la sua voce
per cancellare con una profezia l’iniquità del popolo.

1Dopo di lui sorse Natan,
per profetizzare nei giorni di Davide.
[vv. 2-4]
5Egli aveva invocato il Signore, l’Altissimo,
che concesse alla sua destra la forza
di eliminare un potente guerriero
e innalzare la potenza del suo popolo.
6Così lo esaltarono per i suoi diecimila,
lo lodarono nelle benedizioni del Signore
offrendogli un diadema di gloria.
7Egli infatti sterminò i nemici all’intorno
e annientò i Filistei, suoi avversari;
distrusse la loro potenza fino ad oggi.
8In ogni sua opera celeb il Santo,
l’Altissimo, con parole di lode;
cantò inni a lui con tutto il suo cuore
e amò colui che lo aveva creato.
9Introdusse musici davanti all’altare
e con i loro suoni rese dolci le melodie.
Ogni giorno essi eseguono le loro musiche.
[v. 10]
11Il Signore perdonò i suoi peccati,
innalzò la sua potenza per sempre,
gli concesse un’alleanza regale
e un trono di gloria in Israele.

[vv. 12-16]
17Per i canti, i proverbi, le sentenze
e per i responsi ti ammirarono i popoli.
18Nel nome del Signore Dio,
che è chiamato Dio d’Israele,
hai accumulato l’oro come stagno,
hai ammassato l’argento come piombo.
[v. 19]
20Hai macchiato la tua gloria
e hai profanato la tua discendenza,
così da attirare l’ira divina sui tuoi figli
ed essere colpito per la tua stoltezza.
[v. 21]
22Ma il Signore non ha rinnegato la sua misericordia,
non ha lasciato cadere nessuna delle sue parole.
Non ha fatto perire la posterità del suo eletto
e non ha distrutto la stirpe di colui che lo aveva amato.
Egli concesse un resto a Giacobbe
e a Davide un germoglio nato da lui.

23Salomone andò a riposare con i suoi padri
e dopo di sé lasciò un discendente,
stoltezza del popolo e privo di senno,
Roboamo, che si alienò il popolo con le sue decisioni,
e Geroboamo, figlio di Nabat, che indusse Israele a peccare
e aprì a Èfraim la via del peccato.
24Le loro colpe si moltiplicarono
tanto da farli esiliare dal proprio paese.
25Essi commisero ogni genere di malvagità,
finché non giunse su di loro la vendetta.

1Allora sorse Elia profeta, come un fuoco;
la sua parola bruciava come fiaccola.
2Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
3Per la parola del Signore chiuse il cielo
e così fece scendere per tre volte il fuoco.
4Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
5Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte
e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo;
6tu hai fatto precipitare re nella perdizione,
e uomini gloriosi dal loro letto.
7Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero,
sull’Oreb sentenze di condanna.
8Hai unto re per la vendetta
e profeti come tuoi successori.
9Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco,
su un carro di cavalli di fuoco;
10tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,
per placare l’ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore del padre verso il figlio
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
11Beati coloro che ti hanno visto
e si sono addormentati nell’amore,
perché è certo che anche noi vivremo.

[v. 12]
13Nulla fu troppo grande per lui,
e nel sepolcro il suo corpo profetizzò.
14Nella sua vita compì prodigi,
e dopo la morte meravigliose furono le sue opere.

15Con tutto ciò il popolo non si convertì
e non rinnegò i suoi peccati,
finché non fu deportato dal proprio paese
e disperso su tutta la terra.
Rimase soltanto un piccolissimo popolo
e un principe della casa di Davide.
16Alcuni di loro fecero ciò che è gradito a Dio,
ma altri moltiplicarono i peccati.

17Ezechia fortificò la sua città
e portò l’acqua nel suo interno;
con il ferro scavò un canale nella roccia
e costruì cisterne per l’acqua.
18Nei suoi giorni Sennàcherib fece una spedizione
e mandò Rapsache;
alzò la sua mano contro Sion
e si vantò spavaldamente nella sua superbia.
19Allora si agitarono loro i cuori e le mani,
soffrirono come le partorienti.
20Invocarono il Signore misericordioso,
tendendo le loro mani verso di lui.
Il Santo li ascoltò subito dal cielo
e li libe per mezzo di Isaia.
[v. 21]
22perché Ezechia aveva fatto quanto è gradito al Signore
e aveva seguito con fermezza le vie di Davide, suo padre,
come gli aveva indicato il profeta Isaia,
grande e degno di fede nella sua visione.
23Nei suoi giorni il sole retrocedette
ed egli prolungò la vita del re.
[v. 24]
25Egli manifestò il futuro sino alla fine dei tempi,
le cose nascoste prima che accadessero.

1Il ricordo di Giosia è come una mistura d’incenso,
preparata dall’arte del profumiere.
In ogni bocca è dolce come il miele,
come musica in un banchetto.
[vv. 2-3]

4Se si eccettuano Davide, Ezechia e Giosia,
tutti agirono perversamente;
poiché avevano abbandonato la legge dell’Altissimo,
i re di Giuda scomparvero.
5Lasciarono infatti il loro potere ad altri,
la loro gloria a una nazione straniera.
6I nemici incendiarono l’eletta città del santuario,
resero deserte le sue strade,
7secondo la parola di Geremia, che essi pe maltrattarono,
benché fosse stato consacrato profeta nel seno materno,
per estirpare, distruggere e mandare in rovina,
ma anche per costruire e piantare.

8Ezechiele contemplò una visione di gloria,
che Dio gli most sul carro dei cherubini.
[v. 9]
10Le ossa dei dodici profeti
rifioriscano dalla loro tomba,
perché essi hanno consolato Giacobbe,
lo hanno riscattato con la loro confidente speranza.

11Come elogiare Zorobabele?
Egli è come un sigillo nella mano destra;
12così anche Giosuè figlio di Iosedek:
nei loro giorni hanno riedificato la casa,
hanno elevato al Signore un tempio santo,
destinato a una gloria eterna.
[vv. 13-14]

15Non nacque un altro uomo come Giuseppe,
guida dei fratelli, sostegno del popolo;
perfino le sue ossa furono onorate.
16Sem e Set furono glorificati fra gli uomini,
ma, nella creazione, superiore a ogni vivente è Adamo.

1Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote,
nella sua vita ripa il tempio
e nei suoi giorni consolidò il santuario.
2Da lui furono poste le fondamenta del doppio muro,
l’elevato contrafforte della cinta del tempio.
[vv. 3-4]
5Com’era glorioso quando si affacciava dal tempio,
quando usciva dal santuario dietro il velo!
6Come astro mattutino in mezzo alle nubi,
come la luna nei giorni in cui è piena,
[v. 7]
8come rosa fiorita nei giorni di primavera,
come giglio lungo i corsi d’acqua,
come germoglio del Libano nei giorni d’estate,
9come fuoco e incenso su un braciere,
come vaso d’oro massiccio,
ornato con ogni specie di pietre preziose,
[v. 10]
11Quando indossava i paramenti gloriosi,
egli era rivestito di perfetto splendore,
quando saliva il santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l’intero santuario.
12Quando riceveva le parti delle vittime dalle mani dei sacerdoti,
egli stava presso il braciere dell’altare:
intorno a lui c’era la corona di fratelli,
simili a fronde di cedri nel Libano,
che lo circondavano come fusti di palme;
13tutti i figli di Aronne nella loro gloria,
e con le offerte del Signore nelle loro mani,
stavano davanti a tutta l’assemblea d’Israele,
[v. 14]
15Egli stendeva la sua mano sulla coppa
e versava sangue di uva,
lo spargeva alle basi dell’altare
come profumo soave all’Altissimo, re di tutte le cose.
16Allora i figli di Aronne alzavano la voce,
suonavano le trombe di metallo lavorato
e facevano udire un suono potente
come memoriale davanti all’Altissimo.
17Allora tutto il popolo insieme si affrettava
e si prostravano con la faccia a terra,
per adorare il loro Signore,
Dio onnipotente e altissimo.
[vv. 18-20]
21Tutti si prostravano di nuovo
per ricevere la benedizione dell’Altissimo.

[vv. 22-24]

25Contro due popoli la mia anima è irritata,
il terzo non è neppure un popolo:
[v. 26]

27Una dottrina d’intelligenza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù, figlio di Sira, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
[vv. 28-29]

1Ti lode, Signore, re,
e ti cante, Dio, mio salvatore,
lode il tuo nome,
2perché sei stato mio riparo e mio aiuto,
salvando il mio corpo dalla perdizione,
dal laccio di una lingua calunniatrice,
dalle labbra di quelli che proferiscono menzogna,
e di fronte a quanti mi circondavano
sei stato il mio aiuto [vv. 3-4]
5dal profondo del seno degl’inferi,
dalla lingua impura e dalla parola falsa
[vv. 6-9]
10Esclamai: «Signore, padre del mio signore,
non mi abbandonare nei giorni della tribolazione,
quando sono senz’aiuto, nel tempo dell’arroganza.
11Io lode incessantemente il tuo nome,
cante inni a te con riconoscenza».
La mia supplica fu esaudita:
12tu infatti mi salvasti dalla rovina
e mi strappasti da una cattiva condizione.
Per questo ti lode e ti cante,
e benedi il nome del Signore.

13Quand’ero ancora giovane, prima di andare errando,
ricercai assiduamente la sapienza nella mia preghiera.
14Davanti al tempio ho pregato per essa,
e sino alla fine la ricerche.
15Del suo fiorire, come uva vicina a maturare,
il mio cuore si ralleg.
Il mio piede s’incamminò per la via retta,
fin da giovane ho seguìto la sua traccia.
16Chinai un poco l’orecchio, l’accolsi
e vi trovai per me un insegnamento abbondante.
17Con essa feci progresso;
onore chi mi ha concesso la sapienza.
[vv. 18-19]
20A essa ho rivolto la mia anima
e l’ho trovata nella purezza.
In essa ho acquistato senno fin da principio,
per questo non l’abbandone.
[v. 21]
22Il Signore mi ha dato come mia ricompensa una lingua
e con essa non cesse di lodarlo.
[vv. 23-24]
25Ho aperto la mia bocca e ho parlato:
«Acquistatela per voi senza denaro.
[v. 26]
27Con i vostri occhi vedete che ho faticato poco
e ho trovato per me un grande tesoro.
28Acquistate l’istruzione con grande quantità d’argento
e con essa otterrete molto oro.
[vv. 29-30]

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