La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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SELECT versicles_bible_it_cei_1974.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_1974.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_1974 JOIN bible_it_cei_1974 ON bible_it_cei_1974.id = versicles_bible_it_cei_1974.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_1974.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (23) AND ( versicles_bible_it_cei_1974.versicle_text_search LIKE '%ro%');
BoolCheckAllResults=

Hai richiesto il libro intero Apocalisse e cercato i versetti contenenti la parola o frase ro

Hai cercato solo in Gb [anche dentro le parole, versione Bibbia CEI 1974]

Hai trovato 837 versetti in 2 libri:

GbGiobbe (432), ApApocalisse (405)

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Bibbia CEI 1974

1C'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo integro e retto, temeva Dio ed era alieno dal male. [v. 2] 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.

4Ora i suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta.

6Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. 7Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa». 8Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male». [v. 9] 10Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. [vv. 11-13]

14un messaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi, [v. 15]

16Mentr'egli ancora parlava, ent un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

17Mentr'egli ancora parlava, ent un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande: si sono gettati sopra i cammelli e li hanno presi e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

18Mentr'egli ancora parlava, ent un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del loro fratello maggiore, 19quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

20Allora Giobbe si alzò e si stracciò le vesti, si rase il capo, cadde a terra, si prost 21e disse:

«Nudo uscii dal seno di mia madre,
e nudo vi ritorne.
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,
sia benedetto il nome del Signore!».

[v. 22]

1Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. 2Il Signore disse a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra che ho percorsa». 3Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo». 4Satana rispose al Signore: «Pelle per pelle; tutto quanto ha, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita. [vv. 5-10]

11Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo. 12Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. 13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.

[vv. 1-7]

8La maledicano quelli che imprecano al giorno,
che sono pronti a evocare Leviatan.
9Si oscurino le stelle del suo crepuscolo,
speri la luce e non venga;
non veda schiudersi le palpebre dell'aurora,
[vv. 10-14]
15o con i principi, che hanno oro
e riempiono le case d'argento.
[vv. 16-18]
19Laggiù è il piccolo e il grande,
e lo schiavo è libero dal suo padrone.
[v. 20]
21a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
22che godono alla vista di un tumulo,
gioiscono se possono trovare una tomba...
[vv. 23-26]

1Elifaz il Temanita prese la parola e disse:

[vv. 2-3]
4le tue parole hanno sorretto chi vacillava
e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
[vv. 5-6]
7Ricordalo: quale innocente è mai perito
e quando mai furon distrutti gli uomini retti?
[vv. 8-11]
12A me fu recata, furtiva, una parola
e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.
[v. 13]
14terrore mi prese e spavento
e tutte le ossa mi fece tremare;
[v. 15]
16Stava là ritto uno, di cui non riconobbi l'aspetto,
un fantasma stava davanti ai miei occhi...
Un sussurro..., e una voce mi si fece sentire:
[vv. 17-18]
19quanto più a chi abita case di fango,
che nella polvere hanno il loro fondamento!
Come tarlo sono schiacciati,
[v. 20]
21La funicella della loro tenda

non viene forse strappata?
Muoiono senza saggezza!».

[vv. 1-3]
4I suoi figli sono lungi dal prosperare,
sono oppressi alla porta, senza difensore;
[vv. 5-8]
9a lui, che fa cose grandi e incomprensibili,
meraviglie senza numero,
[v. 10]
11Colloca gli umili in alto
e gli afflitti solleva a prosperità;
12rende vani i pensieri degli scaltri
e le loro mani non ne compiono i disegni;
13coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia
e manda in rovina il consiglio degli scaltri.
[v. 14]
15mentre egli salva dalla loro spada l'oppresso,
e il meschino dalla mano del prepotente.
16C'è speranza per il misero
e l'ingiustizia chiude la bocca.
[vv. 17-20]
21sarai al riparo dal flagello della lingua,
né temerai quando giunge la rovina.
22Della rovina e della fame ti riderai
né temerai le bestie selvatiche;
[v. 23]
24Conoscerai la prosperità della tua tenda,
visiterai la tua proprietà e non sarai deluso.
25Vedrai, numerosa, la prole,
i tuoi rampolli come l'erba dei prati.
[vv. 26-27]

[vv. 1-2]

3certo sarebbe più pesante della sabbia del mare!
Per questo temerarie sono state le mie parole,
4perché le saette dell'Onnipotente mi stanno infitte,
sì che il mio spirito ne beve il veleno
e terrori immani mi si schierano contro!
5Raglia forse il somaro con l'erba davanti
o muggisce il bue sopra il suo foraggio?
[vv. 6-7]
8Oh, mi accadesse quello che invoco,
e Dio mi concedesse quello che spero!
[vv. 9-10]
11Qual la mia forza, perché io possa durare,
o qual la mia fine, perché prolunghi la vita?
12La mia forza è forza di macigni?
La mia carne è forse di bronzo?
13Non v'è proprio aiuto per me?
Ogni soccorso mi è precluso?
[vv. 14-16]
17ma al tempo della siccità svaniscono
e all'arsura scompaiono dai loro letti.
18Deviano dalle loro piste le carovane,
avanzano nel deserto e vi si perdono;
19le carovane di Tema guardano là,
i viandanti di Saba sperano in essi:
[v. 20]
21Così ora voi siete per me:
vedete che faccio orrore e vi prende paura.
[vv. 22-23]
24Istruitemi e allora io tace,
fatemi conoscere in che cosa ho sbagliato.
25Che hanno di offensivo le giuste parole?
Ma che cosa dimostra la prova che viene da voi?
26Forse voi pensate a confutare parole,
e come sparsi al vento stimate i detti di un disperato!
27Anche sull'orfano gettereste la sorte
e a un vostro amico scavereste la fossa.
28Ma ora degnatevi di volgervi verso di me:
davanti a voi non menti.
[vv. 29-30]

1Non ha forse un duro lavoro l'uomo sulla terra
e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario?
[vv. 2-3]
4Se mi corico dico: «Quando mi alze?».
Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino all'alba.
5Ricoperta di vermi e croste è la mia carne,
raggrinzita è la mia pelle e si disfà.
[vv. 6-7]
8Non mi scorgerà più l'occhio di chi mi vede:
i tuoi occhi saranno su di me e io più non sa.
[vv. 9-10]
11Ma io non ter chiusa la mia bocca,
parle nell'angoscia del mio spirito,
mi lamente nell'amarezza del mio cuore!
12Son io forse il mare oppure un mostro marino,
perché tu mi metta accanto una guardia?
[vv. 13-15]
16Io mi disfaccio, non viv più a lungo.
Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni.
[v. 17]
18e lo scruti ogni mattina
e ad ogni istante lo metti alla prova?
[vv. 19-20]
21Perché non cancelli il mio peccato
e non dimentichi la mia iniquità?
Ben presto giace nella polvere,
mi cercherai, ma più non sa!

[v. 1]

2Fino a quando dirai queste cose
e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?
[v. 3]
4Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha messi in balìa della loro iniquità.
[v. 5]
6se puro e integro tu sei,
fin d'ora veglierà su di te
e ristabilirà la dimora della tua giustizia;
7piccola cosa sarà la tua condizione di prima,
di fronte alla grandezza che avrà la futura.
8Chiedilo infatti alle generazioni passate,
poni mente all'esperienza dei loro padri,
[v. 9]
10Essi forse non ti istruiranno e ti parleranno
traendo le parole dal cuore?
11Cresce forse il papiro fuori della palude
e si sviluppa forse il giunco senz'acqua?
[vv. 12-19]
20Dunque, Dio non rigetta l'uomo integro,
e non sostiene la mano dei malfattori.
[vv. 21-22]

[vv. 1-13]

14Tanto meno io potrei rispondergli,
trovare parole da dirgli!
[vv. 15-19]
20Se avessi ragione, il mio parlare mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo.
[vv. 21-22]
23Se un flagello uccide all'improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
[vv. 24-30]
31allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
[v. 32]
33Non c'è fra noi due un arbitro
che ponga la mano su noi due.
34Allontani da me la sua verga
sì che non mi spaventi il suo terrore:
35allora io pot parlare senza temerlo,
perché così non sono in me stesso.

1Stanco io sono della mia vita!
Da libero sfogo al mio lamento,
parle nell'amarezza del mio cuore.
2Di a Dio: Non condannarmi!
Fammi sapere perché mi sei avversario.
3È forse bene per te opprimermi,
disprezzare l'opera delle tue mani
e favorire i progetti dei malvagi?
[vv. 4-7]
8Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi?
[vv. 9-12]
13Eppure, questo nascondevi nel cuore,
so che questo avevi nel pensiero!
[v. 14]
15Se sono colpevole, guai a me!
Se giusto, non oso sollevare la testa,
sazio d'ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
16Se la sollevo, tu come un leopardo mi dai la caccia
e torni a compiere prodigi contro di me,
17su di me rinnovi i tuoi attacchi,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre fresche mi assalgono.
[vv. 18-22]

1Allora Zofar il Naamatita prese la parola e disse:

2A tante parole non si darà risposta?
O il loquace dovrà aver ragione?
3I tuoi sproloqui faranno tacere la gente?
Ti farai beffe, senza che alcuno ti svergogni?
[v. 4]
5Tuttavia, volesse Dio parlare
e aprire le labbra contro di te,
[vv. 6-7]
8È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda degli inferi: che ne sai?
[vv. 9-11]
12l'uomo stolto mette giudizio
e da ònagro indomito diventa docile.
[vv. 13-16]
17più del sole meridiano splenderà la tua vita,
l'oscurità sarà per te come l'aurora.
18Ti terrai sicuro per ciò che ti attende
e, guardandoti attorno, riposerai tranquillo.
[v. 19]
20Ma gli occhi dei malvagi languiranno,
ogni scampo è per essi perduto,
unica loro speranza è l'ultimo respiro!

[v. 1]

2È vero, sì, che voi siete la voce del popolo
e la sapienza morirà con voi!
3Anch'io pe ho senno come voi,
e non sono da meno di voi;
chi non sa cose simili?
4Ludibrio del suo amico è diventato
chi grida a Dio perché gli risponda;
ludibrio il giusto, l'integro!
5«Per la sventura, disprezzo», pensa la gente prosperosa,
«spinte, a colui che ha il piede tremante».
6Le tende dei ladri sono tranquille,
c'è sicurezza per chi provoca Dio,
per chi vuol ridurre Dio in suo potere.
7Ma interroga pure le bestie, perché ti
ammaestrino,
gli uccelli del cielo, perché ti informino,
[vv. 8-10]
11L'orecchio non distingue forse le parole
e il palato non assapora i cibi?
[vv. 12-17]
18scioglie la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d'una corda.
19Fa andare scalzi i sacerdoti
e rovescia i potenti.
[vv. 20-25]

[vv. 1-10]
11Forse la sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
[v. 12]
13Tacete, state lontani da me: parle io,
mi capiti quel che capiti.
[vv. 14-16]
17Ascoltate bene le mie parole
e il mio esposto sia nei vostri orecchi.
18Ecco, tutto ho preparato per il giudizio,
son convinto che sa dichiarato innocente.
19Chi vuol muover causa contro di me?
Perché allora tace, pronto a morire.
20Solo, assicurami due cose
e allora non mi sottrar alla tua presenza;
21allontana da me la tua mano
e il tuo terrore più non mi spaventi;
22poi interrogami pure e io risponde
oppure parle io e tu mi risponderai.
[vv. 23-25]
26Poiché scrivi contro di me sentenze amare
e mi rinfacci i miei errori giovanili;
[v. 27]
28Intanto io mi disfò come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.

[vv. 1-3]
4Chi può trarre il puro dall'immondo? Nessuno.
5Se i suoi giorni sono contati,
se il numero dei suoi mesi dipende da te,
se hai fissato un termine che non può oltrepassare,
[v. 6]
7Poiché anche per l'albero c'è speranza:
se viene tagliato, ancora ributta
e i suoi germogli non cessano di crescere;
8se sotto terra invecchia la sua radice
e al suolo muore il suo tronco,
[vv. 9-10]
11Potranno sparire le acque del mare
e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi,
[vv. 12-22]

[vv. 1-2]

3Si difende egli con parole senza costrutto
e con discorsi inutili?
[vv. 4-5]
6Non io, ma la tua bocca ti condanna
e le tue labbra attestano contro di te.
[v. 7]
8Hai avuto accesso ai segreti consigli di Dio
e ti sei appropriata tu solo la sapienza?
[vv. 9-10]
11Poca cosa sono per te le consolazioni di Dio
e una parola moderata a te rivolta?
[v. 12]
13quando volgi contro Dio il tuo animo
e fai uscire tali parole dalla tua bocca?
14Che cos'è l'uomo perché si ritenga puro,
perché si dica giusto un nato di donna?
[v. 15]
16quanto meno un essere abominevole e corrotto,
l'uomo, che beve l'iniquità come acqua.
17Voglio spiegartelo, ascoltami,
ti racconte quel che ho visto,
18quello che i saggi riferiscono,
non celato ad essi dai loro padri;
19a essi soli fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[vv. 20-22]
23Destinato in pasto agli avvoltoi,
sa che gli è preparata la rovina.
24Un giorno tenebroso lo spaventa,
la miseria e l'angoscia l'assalgono
come un re pronto all'attacco,
25perché ha steso contro Dio la sua mano,
ha osato farsi forte contro l'Onnipotente;
26correva contro di lui a testa alta,
al riparo del curvo spessore del suo scudo;
[v. 27]
28Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
[vv. 29-30]
31Non confidi in una vanità fallace,
perché sarà una rovina.
32La sua fronda sarà tagliata prima del tempo
e i suoi rami non rinverdiranno più.
[vv. 33-35]

[vv. 1-2]

3Non avran termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere così?
4Anch'io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
vi affogherei con parole
e scuoterei il mio capo su di voi.
[vv. 5-6]
7Ora pe egli m'ha spossato, fiaccato,
tutto il mio vicinato mi è addosso;
8si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
9La sua collera mi dilania e mi perseguita;
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico su di me aguzza gli occhi.
10Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
[v. 11]
12Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
[v. 13]
14mi apre ferita su ferita,
mi si avventa contro come un guerriero.
15Ho cucito un sacco sulla mia pelle
e ho prostrato la fronte nella polvere.
16La mia faccia è rossa per il pianto
e sulle mie palpebre v'è una fitta oscurità.
[vv. 17-22]

[v. 1]
2Non sono io in balìa di beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3Sii tu la mia garanzia presso di te!
Qual altro vorrebbe stringermi la destra?

4Poiché hai privato di senno la loro mente,
per questo non li lascerai trionfare.
[v. 5]
6così son diventato ludibrio dei popoli
sono oggetto di scherno davanti a loro.
[v. 7]
8Gli onesti ne rimangono stupiti
e l'innocente s'indigna contro l'empio.
[v. 9]
10Su, venite di nuovo tutti:
io non trove un saggio fra di voi.
11I miei giorni sono passati, svaniti i miei progetti,
i voti del mio cuore.
[vv. 12-13]
14Al sepolcro io grido: «Padre mio sei tu!»
e ai vermi: «Madre mia, sorelle mie voi siete!».
[vv. 15-16]

[vv. 1-3]

4Tu che ti rodi l'anima nel tuo furore,
forse per causa tua sarà abbandonata la terra
e le rupi si staccheranno dal loro posto?
[vv. 5-6]
7Il suo energico passo s'accorcerà
e i suoi progetti lo faran precipitare,
[vv. 8-9]
10Gli è nascosta per terra una fune
e gli è tesa una trappola sul sentiero.
11Lo spaventano da tutte le parti terrori
e lo inseguono alle calcagna.
12Diventerà carestia la sua opulenza
e la rovina è lì in piedi al suo fianco.
13Un malanno divorerà la sua pelle,
roderà le sue membra il primogenito della morte.
14Sarà tolto dalla tenda in cui fidava,
per essere trascinato al re dei terrori!
[vv. 15-19]
20Della sua fine stupirà l'occidente
e l'oriente ne prenderà orrore.
[v. 21]

[v. 1]

2Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
[v. 3]
4È poi vero che io abbia mancato
e che persista nel mio errore?
5Non è forse vero che credete di vincere contro di me,
rinfacciandomi la mia abiezione?
[v. 6]
7Ecco, grido contro la violenza, ma non ho risposta,
chiedo aiuto, ma non c'è giustizia!
8Mi ha sbarrato la strada perché non passi
e sul mio sentiero ha disteso le tenebre.
9Mi ha spogliato della mia gloria
e mi ha tolto dal capo la corona.
10Mi ha disfatto da ogni parte e io sparisco,
mi ha strappato, come un albero, la speranza.
11Ha acceso contro di me la sua ira
e mi considera come suo nemico.
12Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono spianata la strada contro di me;
hanno posto l'assedio intorno alla mia tenda.
[vv. 13-14]
15da estraneo mi trattano le mie ancelle,
un forestiero sono ai loro occhi.
[vv. 16-18]
19Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
[vv. 20-21]
22Perché vi accanite contro di me, come Dio,
e non siete mai sazi della mia carne?
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
[v. 25]
26Dopo che questa mia pelle sarà distrutta,
senza la mia carne, ved Dio.
27Io lo ved, io stesso,
e i miei occhi lo contempleranno non da straniero.
Le mie viscere si consumano dentro di me.
[vv. 28-29]

[v. 1]

2Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a
replicare.
[vv. 4-7]
8Svanirà come un sogno, e non si troverà più,
si dileguerà come visione notturna.
[v. 9]
10I suoi figli dovranno risarcire i poveri,
le loro mani restituiranno le sue ricchezze.
[vv. 11-21]
22Nel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
[v. 23]
24Se sfuggirà l'arma di ferro,
lo trafiggerà l'arco di bronzo:
25gli uscirà il dardo dalla schiena,
una spada lucente dal fegato.
Lo assaliranno i terrori;
[v. 26]
27Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
[vv. 28-29]

[v. 1]

2Ascoltate bene la mia parola
e sia questo almeno il conforto che mi date.
[vv. 3-7]
8La loro prole prospera insieme con essi,
i loro rampolli crescono sotto i loro occhi.
9Le loro case sono tranquille e senza timori;
il bastone di Dio non pesa su di loro.
10Il loro toro feconda e non falla,
la vacca partorisce e non abortisce.
11Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi
e i loro figli saltano in festa.
[v. 12]
13Finiscono nel benessere i loro giorni
e scendono tranquilli negli inferi.
[vv. 14-15]
16Non hanno forse in mano il loro benessere?
Il consiglio degli empi non è lungi da lui?
17Quante volte si spegne la lucerna degli empi,
o la sventura piomba su di loro,
e infliggerà loro castighi con ira?
18Diventano essi come paglia di fronte al vento
o come pula in preda all'uragano?
19«Dio serba per i loro figli il suo castigo...».
Ma lo faccia pagare piuttosto a lui stesso e lo senta!
20Veda con i suoi occhi la sua rovina
e beva dell'ira dell'Onnipotente!
21Che cosa gli importa infatti della sua casa dopo di sé,
quando il numero dei suoi mesi è finito?
[v. 22]
23Uno muore in piena salute,
tutto tranquillo e prospero;
[v. 24]
25Un altro muore con l'amarezza in cuore
senza aver mai gustato il bene.
26Nella polvere giacciono insieme
e i vermi li ricoprono.
27Ecco, io conosco i vostri pensieri
e gli iniqui giudizi che fate contro di me!
[v. 28]
29Non avete interrogato quelli che viaggiano?
Non potete negare le loro prove,
[v. 30]
31Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta
e di quel che ha fatto chi lo ripaga?
32Egli sarà portato al sepolcro,
sul suo tumulo si veglia
33e gli sono lievi le zolle della tomba.
Trae dietro di sé tutti gli uomini
e innanzi a sé una folla senza numero.
[v. 34]

[vv. 1-8]

9Le vedove hai rimandato a mani vuote
e le braccia degli orfani hai rotto.
10Ecco perché d'intorno a te ci sono lacci
e un improvviso spavento ti sorprende.
[vv. 11-14]
15Vuoi tu seguire il sentiero d'un tempo,
gia battuto da uomini empi,
16che prima del tempo furono portati via,
quando un fiume si era riversato sulle loro fondamenta?
[v. 17]
18Eppure egli aveva riempito le loro case di beni,
anche se i propositi degli empi erano lontani da lui.
19I giusti ora vedono e ne godono
e l'innocente si beffa di loro:
20«Sì, certo è stata annientata la loro fortuna
e il fuoco ne ha divorati gli avanzi!».
[v. 21]
22Accogli la legge dalla sua bocca
e poni le sue parole nel tuo cuore.
[v. 23]
24se stimerai come polvere l'oro
e come ciottoli dei fiumi l'oro di Ofir,
25allora sarà l'Onnipotente il tuo oro
e sarà per te argento a mucchi.
[vv. 26-30]

[v. 1]

2Ancor oggi il mio lamento è amaro
e la sua mano grava sopra i miei gemiti.
3Oh, potessi sapere dove trovarlo,
potessi arrivare fino al suo trono!
[v. 4]
5Verrei a sapere le parole che mi risponde
e capirei che cosa mi deve dire.
[vv. 6-7]
8Ma se vado in avanti, egli non c'è,
se vado indietro, non lo sento.
[v. 9]
10Poiché egli conosce la mia condotta,
se mi prova al crogiuolo, come oro puro io ne esco.
[vv. 11-17]

[vv. 1-4]
5Eccoli, come ònagri nel deserto
escono per il lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di vitto;
la steppa offre loro cibo per i figli.
6Mietono nel campo non loro;
racimolano la vigna del malvagio.
7Nudi passan la notte, senza panni,
non hanno da coprirsi contro il freddo.
8Dagli scrosci dei monti sono bagnati,
per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce.
9Rapiscono con violenza l'orfano
e prendono in pegno ciò che copre il povero.
[v. 10]
11Tra i filari frangono le olive,
pigiano l'uva e soffrono la sete.
12Dalla città si alza il gemito dei moribondi
e l'anima dei feriti grida aiuto:
Dio non presta attenzione alle loro preghiere.
[v. 13]
14Quando non c'è luce, si alza l'omicida
per uccidere il misero e il povero;
nella notte si aggira il ladro
e si mette un velo sul volto.
15L'occhio dell'adultero spia il buio
e pensa: «Nessun occhio mi osserva!».
[v. 16]
17l'alba è per tutti loro come spettro di morte;
quando schiarisce, provano i terrori del buio fondo.
18Fuggono veloci di fronte al giorno;
maledetta è la loro porzione di campo sulla terra,
non si volgono più per la strada delle vigne.
[v. 19]
20Il seno che l'ha portato lo dimentica,
i vermi ne fanno la loro delizia,
non se ne conserva la memoria
ed è troncata come un albero l'iniquità.
[vv. 21-24]
25Non è forse così? Chi può smentirmi
e ridurre a nulla le mie parole?

[vv. 1-3]

4Come può giustificarsi un uomo davanti a Dio
e apparire puro un nato di donna?
5Ecco, la luna stessa manca di chiarore
e le stelle non sono pure ai suoi occhi:
[v. 6]

[vv. 1-3]

4A chi hai tu rivolto la parola
e qual è lo spirito che da te è uscito?
5I morti tremano sotto terra,
come pure le acque e i loro abitanti.
[vv. 6-7]

8Rinchiude le acque dentro le nubi,
e le nubi non si squarciano sotto il loro peso.
9Copre la vista del suo trono
stendendovi sopra la sua nube.
[vv. 10-13]
14Ecco, questi non sono che i margini delle sue opere;
quanto lieve è il sussurro che noi ne percepiamo!
Ma il tuono della sua potenza chi può comprenderlo?

[vv. 1-3]

4mai le mie labbra diranno falsità
e la mia lingua mai pronunzierà menzogna!
5Lungi da me che io mai vi dia ragione;
fino alla morte non rinunzie alla mia integrità.
6Mi ter saldo nella mia giustizia senza cedere,
la mia coscienza non mi rimprovera nessuno dei miei giorni.
[vv. 7-10]
11Io vi mostre la mano di Dio,
non vi cele i pensieri dell'Onnipotente.
[vv. 12-14]

15i superstiti li seppellirà la peste
e le loro vedove non faranno lamento.
[vv. 16-19]
20Di giorno il terrore lo assale,
di notte se lo rapisce il turbine;
[vv. 21-22]
23Si battono le mani contro di lui
e si fischia su di lui dal luogo dove abita.

1Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.
2Il ferro si cava dal suolo
e la pietra fusa libera il rame.
3L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.
4Forano pozzi lungi dall'abitato
coloro che perdono l'uso dei piedi:
pendono sospesi lontano dalla gente e vacillano.
[v. 5]
6Le sue pietre contengono zaffiri
e oro la sua polvere.
7L'uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l'occhio dell'aquila,
8non battuto da bestie feroci,
né mai attraversato dal leopardo.
9Contro la selce l'uomo porta la mano,
sconvolge le montagne:
10nelle rocce scava gallerie
e su quanto è prezioso posa l'occhio:
[vv. 11-12]
13L'uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
[v. 14]
15Non si scambia con l'oro più scelto,
né per comprarla si pesa l'argento.
16Non si acquista con l'oro di Ofir,
con il prezioso berillo o con lo zaffiro
17Non la pareggia l'oro e il cristallo,
né si permuta con vasi di oro puro.
[v. 18]
19Non la eguaglia il topazio d'Etiopia;
con l'oro puro non si può scambiare a peso.
[vv. 20-22]
23Dio solo ne conosce la via,
lui solo sa dove si trovi,
[v. 24]
25Quando diede al vento un peso
e ordinò alle acque entro una misura,
[v. 26]
27allora la vide e la misu,
la comprese e la scrutò appieno
[v. 28]

1Giobbe continuò a pronunziare le sue sentenze e disse:

2Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo,
ai giorni in cui Dio mi proteggeva,
[v. 3]
4com'ero ai giorni del mio autunno,
quando Dio proteggeva la mia tenda,
[v. 5]
6quando mi lavavo in piedi nel latte
e la roccia mi versava ruscelli d'olio!
[vv. 7-9]
10la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
[v. 11]
12perché soccorrevo il povero che chiedeva aiuto,
l'orfano che ne era privo.
[v. 13]
14Mi ero rivestito di giustizia come di un vestimento;
come mantello e turbante era la mia equità.
15Io ero gli occhi per il cieco,
ero i piedi per lo zoppo.
16Padre io ero per i poveri
ed esaminavo la causa dello sconosciuto;
17rompevo la mascella al perverso
e dai suoi denti strappavo la preda.
18Pensavo: «Spire nel mio nido
e moltipliche come sabbia i miei giorni».
[vv. 19-21]
22Dopo le mie parole non replicavano
e su di loro scendevano goccia a goccia i miei detti.
[v. 23]
24Se a loro sorridevo, non osavano crederlo,
né turbavano la serenità del mio volto.
25Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra i soldati
o come un consolatore d'afflitti.

[v. 1]
2Anche la forza delle loro mani a che mi giova?
Hanno perduto ogni vigore;
[v. 3]
4da lungo tempo regione desolata,
raccogliendo l'erba salsa accanto ai cespugli
e radici di ginestra per loro cibo.
5Cacciati via dal consorzio umano,
a loro si grida dietro come al ladro;
[v. 6]
7In mezzo alle macchie urlano
e sotto i roveti si adunano;
[v. 8]
9Ora io sono la loro canzone,
sono diventato la loro favola!
10Hanno orrore di me e mi schivano
e non si astengono dallo sputarmi in faccia!
[v. 11]
12A destra insorge la ragazzaglia;
smuovono i miei passi
e appianano la strada contro di me per perdermi.
13Hanno demolito il mio sentiero,
cospirando per la mia disfatta
e nessuno si oppone a loro.
[v. 14]
15I terrori si sono volti contro di me;
si è dileguata, come vento, la mia grandezza
e come nube è passata la mia felicità.
[v. 16]
17Di notte mi sento trafiggere le ossa
e i dolori che mi rodono non mi danno riposo.
[vv. 18-20]
21Tu sei un duro avversario verso di me
e con la forza delle tue mani mi perseguiti;
[vv. 22-27]
28Avanzo con il volto scuro, senza conforto,
nell'assemblea mi alzo per invocare aiuto.
[vv. 29-31]

[vv. 1-2]
3Non è forse la rovina riservata all'iniquo
e la sventura per chi compie il male?
[v. 4]
5Se ho agito con falsità
e il mio piede si è affrettato verso la frode,
[vv. 6-7]
8io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
9Se il mio cuore fu sedotto da una donna
e ho spiato alla porta del mio prossimo,
10mia moglie macini per un altro
e altri ne abusino;
[vv. 11-15]
16Mai ho rifiutato quanto brama il povero,
né ho lasciato languire gli occhi della vedova;
[vv. 17-18]
19Se mai ho visto un misero privo di vesti
o un povero che non aveva di che coprirsi,
[v. 20]
21se contro un innocente ho alzato la mano,
perché vedevo alla porta chi mi spalleggiava,
22mi si stacchi la spalla dalla nuca
e si rompa al gomito il mio braccio,
[v. 23]
24Se ho riposto la mia speranza nell'oro
e all'oro fino ho detto: «Tu sei la mia fiducia»;
[vv. 25-31]
32All'aperto non passava la notte lo straniero
e al viandante aprivo le mie porte.
[vv. 33-36]
37Il numero dei miei passi gli manifesterei
e mi presenterei a lui come sovrano.
38Se contro di me grida la mia terra
e i suoi solchi piangono con essa;
[vv. 39-40b]

1quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perchè egli si riteneva giusto. 2Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché pretendeva d'aver ragione di fronte a Dio; 3si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole. 4Pe Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età. [v. 5]

6Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse:

Giovane io sono di anni
e voi siete gia canuti;
per questo ho esitato per rispetto
a manifestare a voi il mio sapere.
[vv. 7-9]
10Per questo io oso dire: Ascoltatemi;
anch'io espor il mio sapere.
11Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri argomenti.
Finché andavate in cerca di argomenti
[v. 12]
13Non dite: Noi abbiamo trovato la sapienza,
ma lo confuti Dio, non l'uomo!
14Egli non mi ha rivolto parole,
e io non gli risponde con le vostre parole.
15Sono vinti, non rispondono più,
mancano loro le parole.
[v. 16]
17voglio anch'io dire la mia parte,
anch'io espor il mio parere;
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è dentro di me.
19Ecco, dentro di me c'è come vino senza sfogo,
come vino che squarcia gli otri nuovi.
20Parle e mi sfoghe,
apri le labbra e risponde.
21Non guarde in faccia ad alcuno,
non adule nessuno,
[v. 22]

1Ascolta dunque, Giobbe, i miei discorsi,
ad ogni mia parola porgi l'orecchio.
2Ecco, io apro la bocca,
parla la mia lingua entro il mio palato.
3Il mio cuore dirà sagge parole
e le mie labbra parleranno chiaramente.
[v. 4]
5Se puoi, rispondimi,
prepàrati davanti a me, stà pronto.
6Ecco, io sono come te di fronte a Dio
e anch'io sono stato tratto dal fango:
7ecco, nulla hai da temere da me,
né grave su di te la mano.
[v. 8]
9«Puro son io, senza peccato,
io sono mondo, non ho colpa;
10ma egli contro di me trova pretesti
e mi stima suo nemico;
[vv. 11-12]
13Perché ti lamenti di lui,
se non risponde ad ogni tua parola?
14Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
15Parla nel sogno, visione notturna,
quando cade il sopore sugli uomini
e si addormentano sul loro giaciglio;
[vv. 16-22]
23Ma se vi è un angelo presso di lui,
un protettore solo fra mille,
per mostrare all'uomo il suo dovere,
24abbia pietà di lui e dica:
«Scampalo dallo scender nella fossa,
ho trovato il riscatto»,
[vv. 25-30]
31Attendi, Giobbe, ascoltami,
taci e io parle:
[v. 32]
33se no, tu ascoltami
e io ti insegne la sapienza.

[v. 1]

2Ascoltate, saggi, le mie parole
e voi, sapienti, porgetemi l'orecchio,
3Perché l'orecchio distingue le parole,
come il palato assapora i cibi.
[vv. 4-5]
6contro il mio diritto passo per menzognero,
inguaribile è la mia piaga benché senza colpa».
[vv. 7-10]

11Poiché egli ripaga l'uomo secondo il suo operato
e fa trovare ad ognuno secondo la sua condotta.
[v. 12]
13Chi mai gli ha affidato la terra
e chi ha disposto il mondo intero?
[vv. 14-15]
16Se hai intelletto, ascolta bene questo,
porgi l'orecchio al suono delle mie parole.
[vv. 17-18]
19lui che non usa parzialità con i potenti
e non preferisce al povero il ricco,
perché tutti costoro sono opera delle sue mani?
[vv. 20-23]
24egli fiacca i potenti, senza fare inchieste,
e colloca altri al loro posto.
25Poiché conosce le loro opere,
li travolge nella notte e sono schiacciati;
[vv. 26-31]
32se ho peccato, mostramelo;
se ho commesso l'iniquità, non lo fa più»?
[vv. 33-34]
35«Giobbe non parla con sapienza
e le sue parole sono prive di senno».
[v. 36]
37perché aggiunge al suo peccato la rivolta,
in mezzo a noi batte le mani
e moltiplica le parole contro Dio.

[vv. 1-3]

4Risponde a te con discorsi
e ai tuoi amici insieme con te.
[vv. 5-11]
12Si grida, allora, ma egli non risponde
di fronte alla superbia dei malvagi.
[vv. 13-16]

[v. 1]

2Abbi un pò di pazienza e io te lo dimostre,
perché in difesa di Dio c'è altro da dire.
3Prende da lontano il mio sapere
e rende giustizia al mio creatore,
[vv. 4-6]
7Non toglie gli occhi dai giusti,
li fa sedere sul trono con i re
e li esalta per sempre.
[v. 8]
9fa loro conoscere le opere loro
e i loro falli, perché superbi;
10apre loro gli orecchi per la correzione
e ordina che si allontanino dalla iniquità.
11Se ascoltano e si sottomettono,
chiuderanno i loro giorni nel benessere
e i loro anni nelle delizie.
[vv. 12-13]
14si spegne in gioventù la loro anima,
e la loro vita all'età dei dissoluti.
15Ma egli libera il povero con l'afflizione,
gli apre l'udito con la sventura.
[vv. 16-19]
20Non sospirare quella notte,
in cui i popoli vanno al loro luogo.
21Bada di non volgerti all'iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.

[vv. 22-25]
26Ecco, Dio è così grande, che non lo
comprendiamo:
il numero dei suoi anni è incalcolabile.
[v. 27]
28che le nubi riversano
e grondano sull'uomo in grande quantità.
[v. 29]
30Ecco, espande sopra di esso il suo vapore
e copre le profondità del mare.
[v. 31]
32Arma le mani di folgori
e le scaglia contro il bersaglio.
33Lo annunzia il suo fragore,
riserva d'ira contro l'iniquità.

[vv. 1-3]
4dietro di esso brontola il tuono,
mugghia con il suo fragore maestoso
e nulla arresta i fulmini,
da quando si è udita la sua voce;
[v. 5]
6Egli infatti dice alla neve: «Cadi sulla terra»
e alle piogge dirotte: «Siate violente».
[v. 7]
8Le fiere si ritirano nei loro ripari
e nelle loro tane si accovacciano.
[vv. 9-11]
12Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguiscano quanto comanda loro
sul mondo intero.
[vv. 13-14]
15Sai tu come Dio le diriga
e come la sua nube produca il lampo?
16Conosci tu come la nube si libri in aria,
i prodigi di colui che tutto sa?
17Come le tue vesti siano calde
quando non soffia l'austro e la terra riposa?
[vv. 18-19]
20Gli si può forse ordinare: «Parle io?».
O un uomo può dire che è sopraffatto?
[v. 21]
22Dal nord giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
[vv. 23-24]

[v. 1]

2Chi è costui che oscura il consiglio
con parole insipienti?
3Cingiti i fianchi come un prode,
io t'interroghe e tu mi istruirai.
[vv. 4-6]
7mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e plaudivano tutti i figli di Dio?
8Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando erompeva uscendo dal seno materno,
[vv. 9-11]
12Da quando vivi, hai mai comandato al mattino
e assegnato il posto all'aurora,
[vv. 13-14]
15È sottratta ai malvagi la loro luce
ed è spezzato il braccio che si alza a colpire.
[vv. 16-19]
20perché tu le conduca al loro dominio
o almeno tu sappia avviarle verso la loro casa?
21Certo, tu lo sai, perché allora eri nato
e il numero dei tuoi giorni è assai grande!
[vv. 22-33]

34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
e farti coprire da un rovescio di acqua?
[vv. 35-41]

[v. 1]
2Conti tu i mesi della loro gravidanza
e sai tu quando devono figliare?
3Si curvano e depongono i figli,
metton fine alle loro doglie.
4Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
5Chi lascia libero l'asino selvatico
e chi scioglie i legami dell'ònagro,
[vv. 6-9]
10Potrai legarlo con la corda per fare il solco
o fargli erpicare le valli dietro a te?
[vv. 11-15]
16Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi,
della sua inutile fatica non si affanna,
[vv. 17-20]
21Scalpita nella valle giulivo
e con impeto va incontro alle armi.
22Sprezza la paura, non teme,
né retrocede davanti alla spada.
[v. 23]
24Strepitando, fremendo, divora lo spazio
e al suono della tromba più non si tiene.
[v. 25]
26Forse per il tuo senno si alza in volo lo sparviero
e spiega le ali verso il sud?
[v. 27]
28Abita le rocce e passa la notte
sui denti di rupe o sui picchi.
[v. 29]
30I suoi aquilotti succhiano il sangue
e dove sono cadaveri, là essa si trova.

[vv. 1-4]
5Ho parlato una volta, ma non repliche.
ho parlato due volte, ma non continue.

[v. 6]
7Cingiti i fianchi come un prode:
io t'interroghe e tu mi istruirai.
8Oseresti proprio cancellare il mio guidizio
e farmi torto per avere tu ragione?
[vv. 9-10]
11diffondi i furori della tua collera,
mira ogni superbo e abbattilo,
12mira ogni superbo e umilialo,
schiaccia i malvagi ovunque si trovino;
[v. 13]
14anch'io ti lode,
perché hai trionfato con la destra.

[vv. 15-16]
17Rizza la coda come un cedro,
i nervi delle sue cosce s'intrecciano saldi,
18le sue vertebre, tubi di bronzo,
le sue ossa come spranghe di ferro.
[v. 19]
20I monti gli offrono i loro prodotti
e là tutte le bestie della campagna si trastullano.
[v. 21]
22Lo ricoprono d'ombra i loti selvatici,
lo circondano i salici del torrente.
[vv. 23-26]

27Ti farà forse molte suppliche
e ti rivolgerà dolci parole?
[v. 28]
29Scherzerai con lui come un passero,
legandolo per le tue fanciulle?
[vv. 30-31]
32Metti su di lui la mano:
al ricordo della lotta, non rimproverai!

[v. 1]
2Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
[v. 3]
4Non tace la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
[v. 5]
6Le porte della sua bocca chi mai ha aperto?
Intorno ai suoi denti è il terrore!
[vv. 7-9]
10Il suo starnuto irradia luce
e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
[vv. 11-15]
16Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la pietra inferiore della macina.
17Quando si alza, si spaventano i forti
e per il terrore restano smarriti.
[v. 18]
19stima il ferro come paglia,
il bronzo come legno tarlato.
[vv. 20-23]
24Dietro a sé produce una bianca scia
e l'abisso appare canuto.
[v. 25]
26Lo teme ogni essere più altero;
egli è il re su tutte le fiere più superbe.

[vv. 1-2]

3Chi è colui che, senza aver scienza,
può oscurare il tuo consiglio?
Ho esposto dunque senza discernimento
cose troppo superiori a me, che io non comprendo.
4«Ascoltami e io parle,
io t'interroghe e tu istruiscimi».
[v. 5]
6Perciò mi ricredo
e ne provo pentimento sopra polvere e cenere.

7Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz il Temanita: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. [v. 8]

9Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita andarono e fecero come loro aveva detto il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe.

[v. 10] 11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro.

[vv. 12-14] 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli.

16Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli e nipoti di quattro generazioni. [v. 17]

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