La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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SELECT paragraphs_bible_it_cei_2008.paragraph_text AS text, paragraphs_bible_it_cei_2008.paragraph_sort AS paragraph_sort, books.sort AS book_sort FROM paragraphs_bible_it_cei_2008 JOIN books ON paragraphs_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (16) AND MATCH (paragraphs_bible_it_cei_2008.paragraph_text_search) AGAINST ('+o' IN BOOLEAN MODE);
BoolCheckAllResults=

Hai richiesto il libro intero Amos e cercato i paragrafi contenenti la parola o frase o

Hai cercato solo in Nee [cercando nei paragrafi, versione Bibbia CEI 2008]

Hai trovato 39 paragrafi in 2 libri:

NeeNeemia (8), AmAmos (31)

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Bibbia CEI 2008

1Parole di Neemia, figlio di Acalia. Nel mese di Chisleu dell’anno ventesimo, mentre ero nella cittadella di Susa, 2Anàni, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei, i superstiti che erano scampati alla deportazione, e riguardo a Gerusalemme. 3Essi mi dissero: «I superstiti che sono scampati alla deportazione sono là, nella provincia, in grande miseria e desolazione; le mura di Gerusalemme sono devastate e le sue porte consumate dal fuoco». 4Udite queste parole, mi sedetti e piansi; feci lutto per parecchi giorni, digiunando e pregando davanti al Dio del cielo. 5E dissi: «O Signore, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni l’alleanza e la fedeltà con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandi, 6sia il tuo orecchio attento, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera del tuo servo; io prego ora davanti a te giorno e notte per gli Israeliti, tuoi servi, confessando i peccati che noi Israeliti abbiamo commesso contro di te; anch’io e la casa di mio padre abbiamo peccato. 7Abbiamo gravemente peccato contro di te e non abbiamo osservato i comandi, le leggi e le norme che tu hai dato a Mosè, tuo servo. 8Ricòrdati della parola che hai affidato a Mosè, tuo servo: “Se sarete infedeli, io vi disperderò fra i popoli; 9ma se tornerete a me e osserverete i miei comandi e li eseguirete, anche se i vostri esiliati si trovassero all’estremità dell’orizzonte, io di là li raccoglierò e li ricondurrò al luogo che ho scelto per farvi dimorare il mio nome”. 10Ora questi sono tuoi servi e tuo popolo, che hai redento con la tua grande forza e con la tua mano potente. 11O Signore, sia il tuo orecchio attento alla preghiera del tuo servo e alla preghiera dei tuoi servi, che desiderano temere il tuo nome; concedi oggi buon successo al tuo servo e fa’ che trovi compassione presso quest’uomo».

[v. 11]

[c. 2]
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[vv. 1-35]

36Ascolta, o nostro Dio, come siamo disprezzati! Fa’ ricadere sul loro capo l’insulto e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù! 37Non coprire la loro colpa e non sia cancellato dalla tua vista il loro peccato, perché hanno offeso i costruttori.

[v. 38]

[vv. 1-10a]

10Da quel giorno la metà dei miei giovani lavorava e l’altra metà stava armata di lance, di scudi, di archi, di corazze; i preposti stavano dietro a tutta la casa di Giuda. 11Quelli che ricostruivano le mura e quelli che portavano o caricavano i pesi con una mano lavoravano e con l’altra tenevano la loro arma; 12tutti i costruttori, lavorando, portavano ciascuno la spada cinta ai fianchi. Il suonatore di corno stava accanto a me. 13Dissi allora ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: «L’opera è grande ed estesa e noi siamo sparsi sulle mura e distanti l’uno dall’altro. 14Dovunque udrete il suono del corno, raccoglietevi presso di noi; il nostro Dio combatterà per noi». 15Così continuavamo i lavori, mentre la metà di loro teneva impugnata la lancia, dal sorgere dell’alba allo spuntare delle stelle. 16Anche in quell’occasione dissi al popolo: «Ognuno con il suo aiutante passi la notte dentro Gerusalemme, così saranno per noi una guardia di notte e mano d’opera di giorno». 17Io, poi, i miei fratelli, i miei servi e gli uomini di guardia che mi seguivano non ci togliemmo mai le vesti; ognuno teneva l’arma a portata di mano.

[c. 5]
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[c. 6]
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[vv. 1-5a]

«Alzatevi e benedite il Signore, vostro Dio,
da sempre e per sempre!
Benedicano il tuo nome glorioso,
esaltato al di sopra di ogni benedizione
e di ogni lode!
6Tu, tu solo sei il Signore,
tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli
e tutto il loro esercito,
la terra e quanto sta su di essa,
i mari e quanto è in essi;
tu fai vivere tutte queste cose
e l’esercito dei cieli ti adora.
7Tu sei il Signore Dio, che hai scelto Abram,
lo hai fatto uscire da Ur dei Caldei
e lo hai chiamato Abramo.
8Tu hai trovato il suo cuore fedele davanti a te
e hai stabilito con lui un’alleanza,
promettendo di dare la terra dei Cananei,
degli Ittiti, degli Amorrei, dei Perizziti,
dei Gebusei e dei Gergesei,
di darla a lui e alla sua discendenza;
hai mantenuto la tua parola, perché sei giusto.
9Tu hai visto l’afflizione dei nostri padri in Egitto
e hai ascoltato il loro grido presso il Mar Rosso;
10hai operato segni e prodigi contro il faraone,
contro tutti i suoi servi,
contro tutto il popolo della sua terra,
perché sapevi che li avevano trattati con durezza,
e ti sei fatto un nome che dura ancora oggi.
11Hai aperto il mare davanti a loro
ed essi sono passati in mezzo al mare sull’asciutto;
quelli che li inseguivano hai precipitato nell’abisso,
come una pietra in acque impetuose.
12Li hai guidati di giorno con una colonna di nube
e di notte con una colonna di fuoco,
per rischiarare loro la strada su cui camminare.
13Sei sceso sul monte Sinai
e hai parlato con loro dal cielo,
e hai dato loro norme giuste e leggi sicure,
statuti e comandi buoni;
14hai fatto loro conoscere il tuo santo sabato
e hai dato loro comandi, statuti e una legge
per mezzo di Mosè, tuo servo.
15Hai dato loro
pane del cielo per la loro fame
e hai fatto scaturire
acqua dalla rupe per la loro sete,
e hai detto loro di andare
a prendere in possesso la terra
che avevi giurato di dare loro.
16Ma essi, i nostri padri,
si sono comportati con superbia,
hanno indurito la loro cervice
e non hanno obbedito ai tuoi comandi.
17Si sono rifiutati di obbedire
e non si sono ricordati dei tuoi prodigi,
che tu avevi operato in loro favore;
hanno indurito la loro cervice
e nella loro ribellione si sono dati un capo
per tornare alla loro schiavitù.
Ma tu sei un Dio pronto a perdonare,
misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore
e non li hai abbandonati.
18Anche quando si sono fatti un vitello di metallo fuso
e hanno detto: “Ecco il tuo Dio
che ti ha fatto uscire dall’Egitto!”,
e ti hanno insultato gravemente,
19tu nella tua grande misericordia,
non li hai abbandonati nel deserto,
non hai ritirato da loro la colonna di nube di giorno,
per guidarli nel cammino,
né la colonna di fuoco di notte,
per rischiarare loro la strada su cui camminare.
20Hai concesso loro il tuo spirito buono per istruirli
e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche
e hai dato loro l’acqua per la loro sete.
21Per quarant’anni li hai nutriti nel deserto
e non è mancato loro nulla;
le loro vesti non si sono logorate
e i loro piedi non si sono gonfiati.
22Poi hai dato loro regni e popoli
e li hai divisi definendone i confini;
essi hanno posseduto la terra di Sicon
e la terra del re di Chesbon
e la terra di Og, re di Basan.
23Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo
e li hai introdotti nella terra
nella quale avevi comandato ai loro padri
di entrare per prenderne possesso.
24I figli sono entrati
e hanno preso in possesso la terra;
tu hai umiliato dinanzi a loro
gli abitanti della terra, i Cananei,
e li hai messi nelle loro mani
con i loro re e con i popoli della terra,
perché ne disponessero a loro piacere.
25Essi si sono impadroniti
di città fortificate e di una terra grassa
e hanno posseduto case piene di ogni bene,
cisterne scavate, vigne,
oliveti, alberi da frutto in abbondanza;
hanno mangiato e si sono saziati
e si sono ingrassati
e sono vissuti nelle delizie per la tua grande bontà.
26Ma poi hanno disobbedito,
si sono ribellati contro di te,
si sono gettati la tua legge dietro le spalle,
hanno ucciso i tuoi profeti,
che li ammonivano per farli tornare a te,
e ti hanno insultato gravemente.
27Perciò tu li hai messi nelle mani dei loro nemici,
che li hanno oppressi.
Ma nel tempo della loro angoscia
essi hanno gridato a te
e tu hai ascoltato dal cielo
e, nella tua grande misericordia,
tu hai dato loro salvatori,
che li hanno salvati dalle mani dei loro nemici.
28Ma quando avevano pace,
ritornavano a fare il male dinanzi a te,
perciò tu li abbandonavi
nelle mani dei loro nemici,
che li opprimevano;
poi quando ricominciavano a gridare a te,
tu ascoltavi dal cielo.
Così nella tua misericordia
più volte li hai liberati.
29Tu li ammonivi
per farli tornare alla tua legge,
ma essi si mostravano superbi
e non obbedivano ai tuoi comandi;
peccavano contro i tuoi decreti,
che fanno vivere chi li mette in pratica,
offrivano spalle ribelli,
indurivano la loro cervice e non obbedivano.
30Hai pazientato con loro molti anni
e li hai ammoniti con il tuo spirito
per mezzo dei tuoi profeti;
ma essi non hanno voluto prestare orecchio.
Allora li hai messi nelle mani
dei popoli di terre straniere.
31Però, nella tua grande compassione,
tu non li hai sterminati del tutto
e non li hai abbandonati,
perché sei un Dio misericordioso e pietoso.
32Ora, o nostro Dio, Dio grande, potente e tremendo,
che mantieni l’alleanza e la benevolenza,
non sembri poca cosa ai tuoi occhi
tutta la sventura che è piombata su di noi,
sui nostri re, sui nostri capi,
sui nostri sacerdoti, sui nostri profeti,
sui nostri padri, su tutto il tuo popolo,
dal tempo dei re d’Assiria fino ad oggi.
33Tu sei giusto per tutto quello che ci è accaduto,
poiché tu hai agito fedelmente,
mentre noi ci siamo comportati da malvagi.
34I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti, i nostri padri
non hanno messo in pratica la tua legge
e non hanno obbedito né ai comandi né agli ammonimenti
con i quali tu li ammonivi.
35Essi, mentre godevano del loro regno,
del grande benessere che tu largivi loro
e della terra vasta e fertile
che tu avevi messo a loro disposizione,
non ti hanno servito
e non hanno abbandonato le loro azioni malvagie.
36Oggi, eccoci schiavi;
e quanto alla terra che tu hai concesso ai nostri padri,
perché ne mangiassero i frutti e i beni,
ecco, in essa siamo schiavi.
37I suoi prodotti abbondanti sono per i re,
che hai posto su di noi a causa dei nostri peccati
e dispongono dei nostri corpi
e del nostro bestiame a loro piacimento,
e noi siamo in grande angoscia.

[vv. 1-28]

29Il resto del popolo, i sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, gli oblati e quanti si erano separati dai popoli di terre straniere per aderire alla legge di Dio, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, quanti potevano intendere, 30si unirono ai loro fratelli più ragguardevoli e fecero un patto e un giuramento di camminare nella legge di Dio, data per mezzo di Mosè, servo di Dio, promettendo di osservare e mettere in pratica tutti i comandi del Signore, il Signore nostro, le sue norme e le sue leggi. 31E così non daremo le nostre figlie ai popoli della regione e non prenderemo le loro figlie per i nostri figli. 32Dai popoli della regione, che portano le mercanzie e ogni genere di grano in giorno di sabato per venderli, non faremo acquisti di sabato o in un giorno santo. Lasceremo in riposo la terra ogni settimo anno e condoneremo ogni debito. 33Ci siamo imposti per legge di dare ogni anno il terzo di un siclo per il servizio del tempio del nostro Dio: 34per i pani dell’offerta, per l’oblazione perenne, per l’olocausto perenne, nei sabati, nei noviluni, nelle feste, per le cose sacre, per i sacrifici per il peccato in vista dell’espiazione in favore d’Israele, e per ogni attività del tempio del nostro Dio. 35Sacerdoti, leviti e popolo, abbiamo tirato a sorte per l’offerta della legna da portare al tempio del nostro Dio, secondo i nostri casati, a tempi fissi, anno per anno, per bruciarla sull’altare del Signore, nostro Dio, come sta scritto nella legge, 36e per portare ogni anno al tempio del Signore le primizie del nostro suolo e le primizie di ogni frutto di qualunque pianta, 37come anche i primogeniti dei nostri figli e del nostro bestiame, secondo quanto sta scritto nella legge, e i primi parti del nostro bestiame grosso e minuto, per portarli al tempio del nostro Dio e ai sacerdoti che prestano servizio nel tempio del nostro Dio. 38Porteremo ai sacerdoti nelle stanze del tempio del nostro Dio le primizie della nostra farina, le nostre offerte, i frutti di qualunque albero, il vino e l’olio, e porteremo la decima del nostro suolo ai leviti. I leviti stessi preleveranno le decime in tutte le città del nostro lavoro. 39Un sacerdote, figlio di Aronne, sarà con i leviti quando i leviti preleveranno le decime e i leviti porteranno la decima della decima al tempio del nostro Dio nelle stanze del tesoro, 40perché in quelle stanze i figli d’Israele e i figli di Levi devono portare l’offerta prelevata sul frumento, sul vino e sull’olio; in quel luogo stanno gli utensili del santuario, i sacerdoti che prestano il servizio, i portieri e i cantori. Non trascureremo il tempio del nostro Dio.

[c. 11]
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[c. 12]
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[vv. 1-13]

14Ricòrdati per questo di me, o mio Dio, e non cancellare la fedeltà con cui ho agito per il tempio del mio Dio e per il suo servizio!

15In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini durante il sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, e li portavano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a motivo del giorno in cui vendevano le derrate. 16C’erano anche alcuni di Tiro stabiliti in città che portavano pesce e ogni sorta di merci e le vendevano durante il sabato ai figli di Giuda e a Gerusalemme. 17Allora io rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: «Che cosa è mai questo male che fate, profanando il giorno del sabato? 18I nostri padri non hanno fatto così? Il nostro Dio per questo ha fatto cadere su noi e su questa città tutti questi mali. Voi accrescete l’ira contro Israele, profanando il sabato!». 19Non appena le porte di Gerusalemme comiciavano a essere nell’ombra, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fin dopo il sabato; collocai alcuni miei uomini alle porte: non doveva entrare nessun carico durante il sabato. 20Così i mercanti e i venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. 21Allora io protestai contro di loro e dissi: «Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un’altra volta, stenderò la mano contro di voi». Da quel momento non vennero più durante il sabato. 22Ordinai ai leviti di purificarsi e di venire a custodire le porte per santificare il giorno del sabato.

[v. 22]

23In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdod, di Ammon e di Moab; 24la metà dei loro figli parlava l’asdodeo, nessuno di loro sapeva parlare giudaico, ma solo la lingua di un popolo o dell’altro. 25Io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare su Dio: «Non darete le vostre figlie ai loro figli e non prenderete le loro figlie per i vostri figli o per voi stessi. 26Salomone, re d’Israele, non ha forse peccato appunto in questo? Certo, fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui: era amato dal suo Dio e Dio l’aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne straniere fecero peccare anche lui. 27Dovremmo dunque ascoltare voi e fare tutto questo grande male e prevaricare contro il nostro Dio sposando donne straniere?». 28Uno dei figli di Ioiadà, figlio di Eliasìb, il sommo sacerdote, era genero di Sanballàt, il Coronita; io lo cacciai via da me. 29Ricòrdati di loro, mio Dio, poiché hanno profanato il sacerdozio e l’alleanza dei sacerdoti e dei leviti. 30Così li purificai da ogni elemento straniero e ristabilii gli incarichi dei sacerdoti e dei leviti, ognuno al suo compito, 31quelli dell’offerta della legna ai tempi stabiliti, e delle primizie.

[v. 31]

1Parole di Amos, che era allevatore di pecore, di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d’Israele, due anni prima del terremoto.

2Egli disse:
«Il Signore ruggirà da Sion
e da Gerusalemme farà udire la sua voce;
saranno avvizziti i pascoli dei pastori,
sarà inaridita la cima del Carmelo».

3Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Damasco
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno trebbiato Gàlaad
con trebbie ferrate.
4Alla casa di Cazaèl manderò il fuoco
e divorerà i palazzi di Ben-Adàd;
5spezzerò il catenaccio di Damasco,
sterminerò chi siede sul trono di Bikat-Aven
e chi detiene lo scettro di Bet-Eden,
e il popolo di Aram sarà deportato in esilio a Kir»,
dice il Signore.

6Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Gaza
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno deportato popolazioni intere
per consegnarle a Edom.
7Manderò il fuoco alle mura di Gaza
e divorerà i suoi palazzi,
8sterminerò chi siede sul trono di Asdod
e chi detiene lo scettro di Àscalon;
rivolgerò la mia mano contro Ekron
e così perirà il resto dei Filistei»,
dice il Signore.

9Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Tiro
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno deportato popolazioni intere a Edom,
senza ricordare l’alleanza fraterna.
10Manderò il fuoco alle mura di Tiro
e divorerà i suoi palazzi».

11Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Edom
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché ha inseguito con la spada suo fratello
e ha soffocato la pietà verso di lui,
perché la sua ira ha sbranato senza fine
e ha conservato lo sdegno per sempre.
12Manderò il fuoco a Teman
e divorerà i palazzi di Bosra».

13Così dice il Signore:
«Per tre misfatti degli Ammoniti
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno sventrato le donne incinte di Gàlaad
per allargare il loro confine.
14Darò fuoco alle mura di Rabbà
e divorerà i suoi palazzi,
tra il fragore di un giorno di battaglia,
fra il turbine di un giorno di tempesta.
15Il loro re andrà in esilio,
egli insieme ai suoi comandanti»,
dice il Signore.

1Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Moab
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché ha bruciato le ossa del re di Edom
per ridurle in calce.
2Manderò il fuoco a Moab
e divorerà i palazzi di Keriòt
e Moab morirà nel tumulto,
al grido di guerra, al suono del corno.
3Eliminerò dal suo seno chi governa,
ucciderò, insieme con lui, tutti i suoi prìncipi»,
dice il Signore.

4Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Giuda
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno rifiutato la legge del Signore
e non ne hanno osservato i precetti,
si sono lasciati traviare dagli idoli
che i loro padri avevano seguito.
5Manderò il fuoco a Giuda
e divorerà i palazzi di Gerusalemme».

6Così dice il Signore:
«Per tre misfatti d’Israele
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno venduto il giusto per denaro
e il povero per un paio di sandali,
7essi che calpestano come la polvere della terra
la testa dei poveri
e fanno deviare il cammino dei miseri,
e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,
profanando così il mio santo nome.
8Su vesti prese come pegno si stendono
presso ogni altare
e bevono il vino confiscato come ammenda
nella casa del loro Dio.
9Eppure io ho sterminato davanti a loro l’Amorreo,
la cui statura era come quella dei cedri
e la forza come quella della quercia;
ho strappato i suoi frutti in alto
e le sue radici di sotto.
10Io vi ho fatto salire dalla terra d’Egitto
e vi ho condotto per quarant’anni nel deserto,
per darvi in possesso la terra dell’Amorreo.
11Ho fatto sorgere profeti fra i vostri figli
e nazirei fra i vostri giovani.
Non è forse così, o figli d’Israele?
Oracolo del Signore.
12Ma voi avete fatto bere vino ai nazirei
e ai profeti avete ordinato: “Non profetate!”.
13Ecco, vi farò affondare nella terra,
come affonda un carro
quando è tutto carico di covoni.
14Allora nemmeno l’uomo agile potrà più fuggire
né l’uomo forte usare la sua forza,
il prode non salverà la sua vita
15né l’arciere resisterà,
non si salverà il corridore
né il cavaliere salverà la sua vita.
16Il più coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo in quel giorno!».
Oracolo del Signore.

1Ascoltate questa parola,
che il Signore ha detto riguardo a voi,
figli d’Israele,
e riguardo a tutta la stirpe
che ho fatto salire dall’Egitto:
2«Soltanto voi ho conosciuto
tra tutte le stirpi della terra;
perciò io vi farò scontare
tutte le vostre colpe.

3Camminano forse due uomini insieme,
senza essersi messi d’accordo?
4Ruggisce forse il leone nella foresta,
se non ha qualche preda?
Il leoncello manda un grido dalla sua tana,
se non ha preso nulla?
5Si precipita forse un uccello a terra in una trappola,
senza che vi sia un’esca?
Scatta forse la trappola dal suolo,
se non ha preso qualche cosa?
6Risuona forse il corno nella città,
senza che il popolo si metta in allarme?
Avviene forse nella città una sventura,
che non sia causata dal Signore?
7In verità, il Signore non fa cosa alcuna
senza aver rivelato il suo piano
ai suoi servitori, i profeti.
8Ruggisce il leone:
chi non tremerà?
Il Signore Dio ha parlato:
chi non profeterà?

9Fatelo udire nei palazzi di Asdod
e nei palazzi della terra d’Egitto e dite:
“Adunatevi sui monti di Samaria
e osservate quanti disordini sono in essa
e quali violenze sono nel suo seno”.
10Non sanno agire con rettitudine
– oracolo del Signore –;
violenza e rapina accumulano nei loro palazzi».
11Perciò così dice il Signore Dio:
«Il nemico circonderà il paese,
sarà abbattuta la tua potenza
e i tuoi palazzi saranno saccheggiati».
12Così dice il Signore:
«Come il pastore strappa dalla bocca del leone
due zampe o il lobo d’un orecchio,
così scamperanno i figli d’Israele
che siedono a Samaria
nell’angolo di un letto,
sulla sponda di un divano.
13Ascoltate e attestatelo nella casa di Giacobbe,
oracolo del Signore Dio, Dio degli eserciti:
14Quando colpirò Israele
per i suoi misfatti,
colpirò gli altari di Betel;
saranno spezzati i corni dell’altare
e cadranno a terra.
15Demolirò la casa d’inverno
insieme con la casa d’estate,
e andranno in rovina le case d’avorio
e scompariranno i grandi palazzi».
Oracolo del Signore.

1Ascoltate questa parola,
o vacche di Basan,
che siete sul monte di Samaria,
che opprimete i deboli, schiacciate i poveri
e dite ai vostri mariti: «Porta qua, beviamo!».
2Il Signore Dio ha giurato per la sua santità:
«Ecco, verranno per voi giorni
in cui sarete portate via con uncini
e le rimanenti di voi con arpioni da pesca.
3Uscirete per le brecce, una dopo l’altra,
e sarete cacciate oltre l’Ermon».
Oracolo del Signore.
4«Andate pure a Betel e peccate,
a Gàlgala e peccate ancora di più!
Offrite ogni mattina i vostri sacrifici
e ogni tre giorni le vostre decime.
5Offrite anche sacrifici di lode con pane lievitato
e proclamate ad alta voce le offerte spontanee,
perché così vi piace fare, o figli d’Israele».
Oracolo del Signore Dio.

6«Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti
in tutte le vostre città,
e con mancanza di pane
in tutti i vostri villaggi;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
7«Vi ho pure rifiutato la pioggia
tre mesi prima della mietitura,
facevo piovere sopra una città
e non sopra l’altra;
un campo era bagnato di pioggia,
mentre l’altro, su cui non pioveva, seccava.
8Due, tre città andavano barcollanti
verso un’altra città per bervi acqua,
senza potersi dissetare;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
9«Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio,
vi ho inaridito i giardini e le vigne;
i fichi e gli olivi li ha divorati la cavalletta;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
10«Ho mandato contro di voi la peste,
come un tempo contro l’Egitto,
ho ucciso di spada i vostri giovani,
mentre i vostri cavalli diventavano preda;
ho fatto salire il fetore dai vostri campi
fino alle vostre narici;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
11«Vi ho travolti
come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra,
eravate come un tizzone
strappato da un incendio;
ma non siete ritornati a me».
Oracolo del Signore.
12Perciò ti tratterò così, Israele!
Poiché questo devo fare di te:
prepàrati all’incontro con il tuo Dio, o Israele!
13Ecco colui che forma i monti e crea i venti,
che manifesta all’uomo qual è il suo pensiero,
che muta l’aurora in tenebre
e cammina sulle alture della terra,
Signore, Dio degli eserciti è il suo nome.

1Ascoltate questa parola,
questo lamento che io elevo su di voi,
o casa d’Israele!
2È caduta, non si alzerà più,
la vergine d’Israele;
è stesa al suolo,
nessuno la fa rialzare.
3Poiché così dice il Signore Dio:
«La città che mandava in guerra mille uomini
resterà con cento,
e la città che ne mandava cento
per la casa d’Israele, resterà con dieci».
4Poiché così dice il Signore alla casa d’Israele:
«Cercate me e vivrete!
5Non cercate Betel,
non andate a Gàlgala,
non passate a Bersabea,
perché Gàlgala andrà certo in esilio
e Betel sarà ridotta al nulla».
6Cercate il Signore e vivrete,
altrimenti egli, come un fuoco,
brucerà la casa di Giuseppe,
la divorerà e nessuno spegnerà Betel!
7Essi trasformano il diritto in assenzio
e gettano a terra la giustizia.
8Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione,
cambia il buio in chiarore del mattino
e il giorno nell’oscurità della notte,
colui che chiama a raccolta le acque del mare
e le riversa sulla terra,
Signore è il suo nome.
9Egli fa cadere la rovina sull’uomo potente
e fa giungere la devastazione sulle fortezze.
10Essi odiano chi fa giuste accuse in tribunale
e detestano chi testimonia secondo verità.
11Poiché voi schiacciate l’indigente
e gli estorcete una parte del grano,
voi che avete costruito case in pietra squadrata,
non le abiterete;
voi che avete innalzato vigne deliziose,
non ne berrete il vino.
12So infatti quanto numerosi sono i vostri misfatti,
quanto enormi i vostri peccati.
Essi sono ostili verso il giusto,
prendono compensi illeciti
e respingono i poveri nel tribunale.
13Perciò il prudente in questo tempo tacerà,
perché sarà un tempo di calamità.
14Cercate il bene e non il male,
se volete vivere,
e solo così il Signore, Dio degli eserciti,
sarà con voi, come voi dite.
15Odiate il male e amate il bene
e ristabilite nei tribunali il diritto;
forse il Signore, Dio degli eserciti,
avrà pietà del resto di Giuseppe.
16Perciò così dice il Signore,
Dio degli eserciti, il Signore:
«In tutte le piazze vi sarà lamento,
in tutte le strade si dirà: “Ohimè! ohimè!”.
Si chiameranno i contadini a fare il lutto
e quelli che conoscono la nenia a fare il lamento.
17In tutte le vigne vi sarà lamento,
quando io passerò in mezzo a te»,
dice il Signore.

18Guai a coloro che attendono il giorno del Signore!
Che cosa sarà per voi il giorno del Signore?
Tenebre e non luce!
19Come quando uno fugge davanti al leone
e s’imbatte in un orso;
come quando entra in casa,
appoggia la mano sul muro
e un serpente lo morde.
20Non sarà forse tenebra, non luce,
il giorno del Signore?
Oscurità, senza splendore alcuno?

1Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Questi notabili della prima tra le nazioni,
ai quali si rivolge la casa d’Israele!
2Andate a vedere la città di Calne,
da lì andate a Camat, la grande,
e scendete a Gat dei Filistei:
siete voi forse migliori di quei regni
o il loro territorio è più grande del vostro?
3Voi credete di ritardare il giorno fatale
e invece affrettate il regno della violenza.
4Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
5Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
6bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
7Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.
8Ha giurato il Signore Dio, per se stesso!
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
«Detesto l’orgoglio di Giacobbe,
odio i suoi palazzi,
consegnerò al nemico la città e quanto contiene».
9Se sopravvivranno in una sola casa dieci uomini,
anch’essi moriranno.
10Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo,
per portare via le ossa dalla casa;
dirà a chi è in fondo alla casa:
«C’è ancora qualcuno con te?».
L’altro risponderà: «No».
Ed egli dirà: «Silenzio!»,
perché non si pronunci il nome del Signore.
11Poiché ecco: il Signore comanda
di fare a pezzi la casa grande,
e quella piccola di ridurla in frantumi.
12Corrono forse i cavalli sulla roccia
e si ara il mare con i buoi?
Poiché voi cambiate il diritto in veleno
e il frutto della giustizia in assenzio.
13Voi vi compiacete di Lodebàr dicendo:
«Non abbiamo forse conquistato Karnàim con la nostra forza?».
14«Ora, ecco, io susciterò contro di voi, casa d’Israele
– oracolo del Signore, Dio degli eserciti –,
un popolo che vi opprimerà dall’ingresso di Camat
fino al torrente dell’Araba».

1Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Questi notabili della prima tra le nazioni,
ai quali si rivolge la casa d’Israele!
2Andate a vedere la città di Calne,
da lì andate a Camat, la grande,
e scendete a Gat dei Filistei:
siete voi forse migliori di quei regni
o il loro territorio è più grande del vostro?
3Voi credete di ritardare il giorno fatale
e invece affrettate il regno della violenza.
4Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
5Canterellano al suono dell’arpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
6bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
7Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l’orgia dei dissoluti.
8Ha giurato il Signore Dio, per se stesso!
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
«Detesto l’orgoglio di Giacobbe,
odio i suoi palazzi,
consegnerò al nemico la città e quanto contiene».
9Se sopravvivranno in una sola casa dieci uomini,
anch’essi moriranno.
10Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo,
per portare via le ossa dalla casa;
dirà a chi è in fondo alla casa:
«C’è ancora qualcuno con te?».
L’altro risponderà: «No».
Ed egli dirà: «Silenzio!»,
perché non si pronunci il nome del Signore.
11Poiché ecco: il Signore comanda
di fare a pezzi la casa grande,
e quella piccola di ridurla in frantumi.
12Corrono forse i cavalli sulla roccia
e si ara il mare con i buoi?
Poiché voi cambiate il diritto in veleno
e il frutto della giustizia in assenzio.
13Voi vi compiacete di Lodebàr dicendo:
«Non abbiamo forse conquistato Karnàim con la nostra forza?».
14«Ora, ecco, io susciterò contro di voi, casa d’Israele
– oracolo del Signore, Dio degli eserciti –,
un popolo che vi opprimerà dall’ingresso di Camat
fino al torrente dell’Araba».

1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: quando cominciava a germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura per il re, egli formava uno sciame di cavallette. 2Quando quelle stavano per finire di divorare l’erba della regione, io dissi: «Signore Dio, perdona! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo». 3Il Signore allora si ravvide: «Questo non avverrà», disse il Signore.

4Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava a una lite per mezzo del fuoco che consumava il grande abisso e divorava la campagna. 5Io dissi: «Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo». 6Il Signore allora si ravvide: «Neanche questo avverrà», disse il Signore Dio.

7Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un filo a piombo in mano. 8Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Amos?». Io risposi: «Un filo a piombo». Il Signore mi disse: «Io pongo un filo a piombo in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. 9Saranno demolite le alture d’Isacco e saranno ridotti in rovina i santuari d’Israele, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo».

10Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d’Israele: «Amos congiura contro di te, in mezzo alla casa d’Israele; il paese non può sopportare le sue parole, 11poiché così dice Amos: “Di spada morirà Geroboamo, e Israele sarà condotto in esilio lontano dalla sua terra”». 12Amasia disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritirati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, 13ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno». 14Amos rispose ad Amasia e disse:

«Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
15Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele.

16Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: “Non profetizzare contro Israele, non parlare contro la casa d’Isacco”. 17Ebbene, dice il Signore: “Tua moglie diventerà una prostituta nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà divisa con la corda in più proprietà; tu morirai in terra impura e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra”».

1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio:
era un canestro di frutta matura.
2Egli domandò: «Che cosa vedi, Amos?».
Io risposi: «Un canestro di frutta matura».
Il Signore mi disse:
«È maturata la fine per il mio popolo, Israele;
non gli perdonerò più.
3In quel giorno i canti del tempio diventeranno lamenti.
Oracolo del Signore Dio.
Numerosi i cadaveri,
gettati dovunque.
Silenzio!

4Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
5voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
6per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
7Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
«Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere.
8Non trema forse per questo la terra,
sono in lutto tutti i suoi abitanti,
si solleva tutta come il Nilo,
si agita e si abbassa come il Nilo d’Egitto?

9In quel giorno
– oracolo del Signore Dio –
farò tramontare il sole a mezzogiorno
e oscurerò la terra in pieno giorno!
10Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento:
farò vestire ad ogni fianco il sacco,
farò radere tutte le teste:
ne farò come un lutto per un figlio unico
e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.
11Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore Dio –
in cui manderò la fame nel paese;
non fame di pane né sete di acqua,
ma di ascoltare le parole del Signore».
12Allora andranno errando da un mare all’altro
e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore,
ma non la troveranno.
13In quel giorno verranno meno per la sete
le belle fanciulle e i giovani.
14Quelli che giurano per il peccato di Samaria
e dicono: «Viva il tuo Dio, Dan!»,
oppure: «Viva la via sacra per Bersabea!»,
cadranno senza più rialzarsi!

1Vidi il Signore che stava sopra l’altare e diceva:
«Colpisci con forza i capitelli
e siano scossi gli architravi,
falli cadere sulla testa di tutti
e io ucciderò il resto con la spada;
nessuno di loro riuscirà a fuggire,
nessuno di loro scamperà.
2Anche se si rifugiassero negli inferi,
di là li prenderà la mia mano;
se salissero al cielo,
di là li tirerò giù;
3se si nascondessero in cima al Carmelo,
là li scoverò e li prenderò;
se si occultassero al mio sguardo in fondo al mare,
là comanderò al serpente di morderli;
4se andassero in schiavitù davanti ai loro nemici,
là comanderò alla spada di ucciderli.
Io volgerò il mio sguardo su di loro
in male e non in bene».
5Il Signore, Dio degli eserciti,
colpisce la terra ed essa vacilla
e sono in lutto tutti i suoi abitanti;
essa si solleva tutta come il Nilo
e si abbassa come il Nilo d’Egitto.
6Egli costruisce nei cieli il suo palazzo
e fonda la sua volta sulla terra;
egli chiama a raccolta le acque del mare
e le riversa sulla terra.
Signore è il suo nome.

7«Non siete voi per me come gli Etiopi,
figli d’Israele?
Oracolo del Signore.
Non sono io che ho fatto uscire Israele dal paese d’Egitto,
i Filistei da Caftor e gli Aramei da Kir?
8Ecco, lo sguardo del Signore Dio
è rivolto contro il regno peccatore:
io lo sterminerò dalla terra,
ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe.
Oracolo del Signore.
9Ecco, infatti, io darò ordini
e scuoterò, fra tutti i popoli, la casa d’Israele
come si scuote il setaccio
e non cade un sassolino per terra.
10Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo,
essi che dicevano: “Non si avvicinerà,
non giungerà fino a noi la sventura”.

11In quel giorno rialzerò la capanna di Davide,
che è cadente;
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò come ai tempi antichi,
12perché conquistino il resto di Edom
e tutte le nazioni
sulle quali è stato invocato il mio nome.
Oracolo del Signore, che farà tutto questo.
13Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore –
in cui chi ara s’incontrerà con chi miete
e chi pigia l’uva con chi getta il seme;
i monti stilleranno il vino nuovo
e le colline si scioglieranno.
14Muterò le sorti del mio popolo Israele,
ricostruiranno le città devastate
e vi abiteranno,
pianteranno vigne e ne berranno il vino,
coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.
15Li pianterò nella loro terra
e non saranno mai divelti da quel suolo
che io ho dato loro»,
dice il Signore, tuo Dio.

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