21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
8. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio |
9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
13. | Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio |
14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
24. | Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio |
25. | Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso |
26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
29. | Il suggerimento che viene presentato è scelto a caso. Se vuoi presentare uno specifico suggerimento aggiungi il parametro HintNumber all'URL, ad esempio "&HintNumber=7". Mostra il suggerimento n. 7 |
Hai richiesto il libro intero Abacuc e cercato i paragrafi contenenti le parole o frasi o e ab
Hai cercato solo in Rm [considerando gli accenti, anche dentro le parole, cercando nei paragrafi, versione Bibbia CEI 2008]
Hai trovato 49 paragrafi in 2 libri:
Forse ti può interessare effettuare la ricerca per versetti o per capitoli.
Puoi non cercare dentro le parole o non tener conto degli accenti o tener conto delle maiuscole o usare solo la versione predefinita, CEI 2008 o aggiungere la versione Bibbia CEI 1974 o usare solo la versione Bibbia CEI 1974.
Un termine di ricerca potrebbe essere un nome o un'abbreviazione di libro biblico: ab = Libro di Abacuc. Forse ti può interessare ricaricare la pagina presentando il libro invece di cercare la parola
ovvero presentando il libro e cercando la parola.
1Oracolo ricevuto in visione dal profeta Abacuc.
2Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
3Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
4Non ha più forza la legge
né mai si afferma il diritto.
Il malvagio infatti raggira il giusto
e il diritto ne esce stravolto.
5«Guardate fra le nazioni e osservate,
resterete stupiti e sbalorditi:
c’è chi compirà ai vostri giorni una cosa
che a raccontarla non sarebbe creduta.
6Ecco, io faccio sorgere i Caldei,
popolo feroce e impetuoso,
che percorre ampie regioni
per occupare dimore non sue.
7È feroce e terribile,
da lui sgorgano
il suo diritto e la sua grandezza.
8Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli,
più agili dei lupi di sera.
Balzano i suoi cavalieri, sono venuti da lontano,
volano come aquila che piomba per divorare.
9Tutti, il volto teso in avanti,
avanzano per conquistare.
E con violenza
ammassano i prigionieri come la sabbia.
10Si fa beffe dei re,
e dei capi se ne ride;
si fa gioco di ogni fortezza:
l’assedia e la conquista.
11Poi muta corso come il vento e passa oltre:
si fa un dio della propria forza!».
12Non sei tu fin da principio, Signore,
il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo!
Signore, tu lo hai scelto per far giustizia,
l’hai reso forte, o Roccia, per punire.
13Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l’oppressione,
perché, vedendo i perfidi, taci,
mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui?
14Tu tratti gli uomini come pesci del mare,
come animali che strisciano e non hanno padrone.
15Egli li prende tutti all’amo,
li pesca a strascico,
li raccoglie nella rete,
e contento ne gode.
16Perciò offre sacrifici alle sue sciàbiche
e brucia incenso alle sue reti,
perché, grazie a loro, la sua parte è abbondante
e il suo cibo succulento.
17Continuerà dunque a sguainare la spada
e a massacrare le nazioni senza pietà?
1Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
2Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
3È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
4Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».
5La ricchezza rende perfidi;
il superbo non sussisterà,
spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutte le nazioni,
raduna per sé tutti i popoli.
6Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Diranno:
«Guai a chi accumula ciò che non è suo,
– e fino a quando? –
e si carica di beni avuti in pegno!».
7Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,
non si sveglieranno e ti faranno tremare
e tu diverrai loro preda?
8Poiché tu hai saccheggiato molte genti,
gli altri popoli saccheggeranno te,
perché hai versato sangue umano
e hai fatto violenza a regioni,
alle città e ai loro abitanti.
9Guai a chi è avido di guadagni illeciti,
un male per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto
e sfuggire alla stretta della sventura.
10Hai decretato il disonore alla tua casa:
quando hai soppresso popoli numerosi
hai fatto del male contro te stesso.
11La pietra infatti griderà dalla parete
e la trave risponderà dal tavolato.
12Guai a chi costruisce una città sul sangue,
ne pone le fondamenta sull’iniquità.
13Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli si affannino per il fuoco
e le nazioni si affatichino invano?
14Poiché la terra si riempirà della conoscenza
della gloria del Signore,
come le acque ricoprono il mare.
15Guai a chi fa bere i suoi vicini
mischiando vino forte per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
16Ti sei saziato d’ignominia, non di gloria.
Bevi anche tu, e denùdati mostrando il prepuzio.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,
17poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
perché hai versato sangue umano
e hai fatto violenza a regioni,
alle città e ai loro abitanti.
18A che giova un idolo
scolpito da un artista?
O una statua fusa o un oracolo falso?
L’artista confida nella propria opera,
sebbene scolpisca idoli muti.
19Guai a chi dice al legno: «Svégliati»,
e alla pietra muta: «Àlzati».
Può essa dare un oracolo?
Ecco, è ricoperta d’oro e d’argento,
ma dentro non c’è soffio vitale.
20Ma il Signore sta nel suo tempio santo.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!
1Preghiera del profeta Abacuc, in tono di lamentazione.
2Signore, ho ascoltato il tuo annuncio,
Signore, ho avuto timore e rispetto della tua opera.
Nel corso degli anni falla rivivere,
falla conoscere nel corso degli anni.
Nello sdegno ricòrdati di avere clemenza.
3Dio viene da Teman, il Santo dal monte Paran.
La sua maestà ricopre i cieli,
delle sue lodi è piena la terra.
4Il suo splendore è come la luce,
bagliori di folgore escono dalle sue mani:
là si cela la sua potenza.
5Davanti a lui avanza la peste,
la febbre ardente segue i suoi passi.
6Si arresta e scuote la terra,
guarda e fa tremare le nazioni;
le montagne eterne vanno in frantumi,
e i colli antichi si abbassano,
i suoi sentieri nei secoli.
7Ho visto le tende di Cusan in preda a spavento,
sono agitati i padiglioni di Madian.
8Forse contro i fiumi, Signore,
contro i fiumi si accende la tua ira
o contro il mare è il tuo furore,
quando tu monti sopra i tuoi cavalli,
sopra i carri della tua vittoria?
9Del tutto snudato è il tuo arco,
saette sono le parole dei tuoi giuramenti.
Spacchi la terra: ecco torrenti;
10i monti ti vedono e tremano,
un uragano di acque si riversa,
l’abisso fa sentire la sua voce
e in alto alza le sue mani.
11Il sole, la luna rimasta nella sua dimora,
al bagliore delle tue frecce fuggono,
allo splendore folgorante della tua lancia.
12Sdegnato attraversi la terra,
adirato calpesti le nazioni.
13Sei uscito per salvare il tuo popolo,
per salvare il tuo consacrato.
Hai demolito la cima della casa del malvagio,
l’hai scalzata fino alle fondamenta.
14Con le sue stesse frecce hai trafitto il capo dei suoi guerrieri
che irrompevano per disperdermi
con la gioia di chi divora il povero di nascosto.
15Calpesti il mare con i tuoi cavalli,
mentre le grandi acque spumeggiano.
16Ho udito. Il mio intimo freme,
a questa voce trema il mio labbro,
la carie entra nelle mie ossa
e tremo a ogni passo,
perché attendo il giorno d’angoscia
che verrà contro il popolo che ci opprime.
17Il fico infatti non germoglierà,
nessun prodotto daranno le viti,
cesserà il raccolto dell’olivo,
i campi non daranno più cibo,
le greggi spariranno dagli ovili
e le stalle rimarranno senza buoi.
18Ma io gioirò nel Signore,
esulterò in Dio, mio salvatore.
19Il Signore Dio è la mia forza,
egli rende i miei piedi come quelli delle cerve
e sulle mie alture mi fa camminare.
Al maestro del coro. Per strumenti a corda.
1Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – 2che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture 3e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, 4costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; 5per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, 6e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, 7a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!
8Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché della vostra fede si parla nel mondo intero. 9Mi è testimone Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunciando il vangelo del Figlio suo, come io continuamente faccia memoria di voi, 10chiedendo sempre nelle mie preghiere che, in qualche modo, un giorno, per volontà di Dio, io abbia l’opportunità di venire da voi. 11Desidero infatti ardentemente vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale, perché ne siate fortificati, 12o meglio, per essere in mezzo a voi confortato mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io. 13Non voglio che ignoriate, fratelli, che più volte mi sono proposto di venire fino a voi – ma finora ne sono stato impedito – per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra le altre nazioni. 14Sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli ignoranti: 15sono quindi pronto, per quanto sta in me, ad annunciare il Vangelo anche a voi che siete a Roma.
[vv. 16b-23]
24Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, 25perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
26Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. 27Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. 28E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: 29sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, 30maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, 31insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. 32E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa.
[vv. 1-4]
5Se però la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Dio è forse ingiusto quando riversa su di noi la sua ira? Sto parlando alla maniera umana. 6Impossibile! Altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo? 7Ma se la verità di Dio abbondò nella mia menzogna, risplende di più per la sua gloria, perché anch’io sono giudicato ancora come peccatore? 8E non è come alcuni ci fanno dire: «Facciamo il male perché ne venga il bene»; essi ci calunniano ed è giusto che siano condannati.
9Che dunque? Siamo forse noi superiori? No! Infatti abbiamo già formulato l’accusa che, Giudei e Greci, tutti sono sotto il dominio del peccato, 10come sta scritto:
Non c’è nessun giusto, nemmeno uno,
11non c’è chi comprenda,
non c’è nessuno che cerchi Dio!
12Tutti hanno smarrito la via, insieme si sono corrotti;
non c’è chi compia il bene, non ce n’è neppure uno.
13La loro gola è un sepolcro spalancato,
tramavano inganni con la loro lingua,
veleno di serpenti è sotto le loro labbra,
14la loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.
15I loro piedi corrono a versare sangue;
16rovina e sciagura è sul loro cammino
17e la via della pace non l’hanno conosciuta.
18Non c’è timore di Dio davanti ai loro occhi.
[vv. 19b-20]
21Ora invece, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: 22giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, 23perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. 25È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati 26mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.
[vv. 27b-31]
1Che diremo dunque di Abramo, nostro progenitore secondo la carne? Che cosa ha ottenuto? 2Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. 3Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. 4A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; 5a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. 6Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
[vv. 7b-8]
9Ora, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia. 10Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non dopo la circoncisione, ma prima. 11Infatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la giustizia 12ed egli fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo provengono dalla circoncisione ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.
13Infatti non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede. 14Se dunque diventassero eredi coloro che provengono dalla Legge, sarebbe resa vana la fede e inefficace la promessa. 15La Legge infatti provoca l’ira; al contrario, dove non c’è Legge, non c’è nemmeno trasgressione. 16Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi – 17come sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono.
[vv. 18b-25]
1Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. 3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, 4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. 5La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
6Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. 7Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. 8Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. 10Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 11Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
[vv. 12b-14]
15Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti. 16E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. 17Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
[vv. 18b-19]
20La Legge poi sopravvenne perché abbondasse la caduta; ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia. 21Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
1Che diremo dunque? Rimaniamo nel peccato perché abbondi la grazia? 2È assurdo! Noi, che già siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere in esso? 3O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? 4Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. 5Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. 6Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. 7Infatti chi è morto, è liberato dal peccato.
[vv. 8b-23]
[vv. 1-13]
14Sappiamo infatti che la Legge è spirituale, mentre io sono carnale, venduto come schiavo del peccato. 15Non riesco a capire ciò che faccio: infatti io faccio non quello che voglio, ma quello che detesto. 16Ora, se faccio quello che non voglio, riconosco che la Legge è buona; 17quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. 18Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; 19infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. 20Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. 21Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. 22Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, 23ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. 24Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? 25Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mia ragione, servo la legge di Dio, con la mia carne invece la legge del peccato.
[vv. 1-8]
9Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. 10Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. 11E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
12Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, 13perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. 14Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. 15E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». 16Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. 17E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
18Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. 19L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. 20La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza 21che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. 23Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. 24Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? 25Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
[vv. 26b-39]
[vv. 1-5]
6Tuttavia la parola di Dio non è venuta meno. Infatti non tutti i discendenti d’Israele sono Israele, 7né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli, ma: In Isacco ti sarà data una discendenza; 8cioè: non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come discendenza. 9Questa infatti è la parola della promessa: Io verrò in questo tempo e Sara avrà un figlio. 10E non è tutto: anche Rebecca ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre; 11quando essi non erano ancora nati e nulla avevano fatto di bene o di male – perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull’elezione, non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama –, 12le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al minore, 13come sta scritto:
[vv. 13b-27a]
Se anche il numero dei figli d’Israele
fosse come la sabbia del mare,
solo il resto sarà salvato;
28perché con pienezza e rapidità
il Signore compirà la sua parola sulla terra.
[vv. 29b-33]
1Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera salgono a Dio per la loro salvezza. 2Infatti rendo loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta conoscenza. 3Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. 4Ora, il termine della Legge è Cristo, perché la giustizia sia data a chiunque crede.
5Mosè descrive così la giustizia che viene dalla Legge: L’uomo che la mette in pratica, per mezzo di essa vivrà. 6Invece, la giustizia che viene dalla fede parla così: Non dire nel tuo cuore: Chi salirà al cielo? – per farne cioè discendere Cristo –; 7oppure: Chi scenderà nell’abisso? – per fare cioè risalire Cristo dai morti. 8Che cosa dice dunque? Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore, cioè la parola della fede che noi predichiamo. 9Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 11Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. 12Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. 13Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
[vv. 14b-21]
1Io domando dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch’io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. 2Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio.
[vv. 2b-18]
19Dirai certamente: i rami sono stati tagliati perché io vi fossi innestato! 20Bene; essi però sono stati tagliati per mancanza di fede, mentre tu rimani innestato grazie alla fede. Tu non insuperbirti, ma abbi timore! 21Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te!
[vv. 22b-27]
28Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, 29infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! 30Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, 31così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. 32Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
33O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! 34Infatti,
[vv. 34b-36]
[vv. 1-2]
3Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. 4Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, 5così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri. 6Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la fede; 7chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si dedichi all’insegnamento; 8chi esorta si dedichi all’esortazione. Chi dona, lo faccia con semplicità; chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.
[vv. 9b-13]
14Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. 15Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. 16Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi.
[vv. 17b-21]
1Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite. Infatti non c’è autorità se non da Dio: quelle che esistono sono stabilite da Dio. 2Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono attireranno su di sé la condanna. 3I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver paura dell’autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode, 4poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora devi temere, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi fa il male. 5Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza. 6Per questo infatti voi pagate anche le tasse: quelli che svolgono questo compito sono a servizio di Dio. 7Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi si devono le tasse, date le tasse; a chi l’imposta, l’imposta; a chi il timore, il timore; a chi il rispetto, il rispetto.
[vv. 8b-14]
1Noi, che siamo i forti, abbiamo il dovere di portare le infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. 2Ciascuno di noi cerchi di piacere al prossimo nel bene, per edificarlo. 3Anche Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma, come sta scritto: Gli insulti di chi ti insulta ricadano su di me. 4Tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza. 5E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, 6perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
[vv. 7b-12]
13Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.
[vv. 14b-33]
[vv. 1-2]
3Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. 4Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano. 5Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.
[vv. 5b-6]
7Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. 8Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel Signore. 9Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo Stachi. 10Salutate Apelle, che ha dato buona prova in Cristo. Salutate quelli della casa di Aristòbulo. 11Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narciso che credono nel Signore. 12Salutate Trifena e Trifosa, che hanno faticato per il Signore. Salutate la carissima Pèrside, che ha tanto faticato per il Signore. 13Salutate Rufo, prescelto nel Signore, e sua madre, che è una madre anche per me. 14Salutate Asìncrito, Flegonte, Erme, Pàtroba, Erma e i fratelli che sono con loro. 15Salutate Filòlogo e Giulia, Nereo e sua sorella e Olimpas e tutti i santi che sono con loro. 16Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo.
[vv. 17b-20]
21Vi saluta Timòteo mio collaboratore, e con lui Lucio, Giasone, Sosípatro, miei parenti. 22Anch’io, Terzo, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. 23Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto. 24[..]
[vv. 25b-27]