17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
8. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio |
9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
13. | Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio |
14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
24. | Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio |
25. | Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso |
26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
29. | Il suggerimento che viene presentato è scelto a caso. Se vuoi presentare uno specifico suggerimento aggiungi il parametro HintNumber all'URL, ad esempio "&HintNumber=7". Mostra il suggerimento n. 7 |
Hai richiesto il libro intero Amos e cercato i paragrafi contenenti le parole o frasi mos, A e o
Hai cercato solo in Sap [considerando maiuscole/minuscole, considerando gli accenti, anche dentro le parole, cercando nei paragrafi, versione Bibbia CEI 1974]
Hai trovato 50 paragrafi in 2 libri:
SapSapienza (8), AmAmos (42)
Forse ti può interessare effettuare la ricerca per versetti o per capitoli.
Puoi non cercare dentro le parole o non tener conto degli accenti o non tener conto delle maiuscole o usare solo la versione predefinita, CEI 2008 o aggiungere la versione Bibbia CEI 2008 o usare solo la versione Bibbia CEI 2008.
1Amate la giustizia, voi che governate sulla terra,
rettamente pensate del Signore,
cercatelo con cuore semplice.
2Egli infatti si lascia trovare da quanti non lo tentano,
si mostra a coloro che non ricusano di credere in lui.
3I ragionamenti tortuosi allontanano da Dio;
l'onnipotenza, messa alla prova, caccia gli stolti.
4La sapienza non entra in un'anima che opera il male
né abita in un corpo schiavo del peccato.
5Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione,
se ne sta lontano dai discorsi insensati,
è cacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia.
6La sapienza è uno spirito amico degli uomini;
ma non lascerà impunito chi insulta con le labbra,
perché Dio è testimone dei suoi sentimenti
e osservatore verace del suo cuore
e ascolta le parole della sua bocca.
7Difatti lo spirito del Signore riempie l'universo
e, abbracciando ogni cosa, conosce ogni voce.
8Per questo non gli sfuggirà chi proferisce cose ingiuste,
la giustizia vendicatrice non lo risparmierà.
9Si indagherà infatti sui propositi dell'empio,
il suono delle sue parole giungerà fino al Signore
a condanna delle sue iniquità;
10poiché un orecchio geloso ascolta ogni cosa,
perfino il sussurro delle mormorazioni
non gli resta segreto.
11Guardatevi pertanto da un vano mormorare,
preservate la lingua dalla maldicenza,
perché neppure una parola segreta sarà senza effetto,
una bocca menzognera uccide l'anima.
12Non provocate la morte con gli errori della vostra vita,
non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani,
13perché Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
14Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza;
le creature del mondo sono sane,
in esse non c'è veleno di morte,
né gli inferi regnano sulla terra,
15perché la giustizia è immortale.
[v. 16]
1Meglio essere senza figli e avere la virtù,
poiché nel ricordo di questa c'è immortalità,
per il fatto che è riconosciuta da Dio e dagli uomini.
2Presente è imitata; assente è desiderata;
nell'eternità trionfa, cinta di corona,
per aver vinto nella gara di combattimenti senza macchia.
3La discendenza numerosa degli empi non servirà a nulla;
e dalle sue bastarde propaggini
non metterà profonde radici
né si consoliderà su una base sicura.
4Anche se per qualche tempo mette gemme sui rami,
i suoi germogli precari saranno scossi dal vento
e sradicati dalla violenza delle bufere.
5Si spezzeranno i ramoscelli ancora teneri;
il loro frutto sarà inutile, non maturo da mangiare,
e a nulla servirà.
6Infatti i figli nati da unioni illegali
attestano la perversità dei genitori nel giudizio di essi.
[vv. 7b-20]
1Allora il giusto starà con grande fiducia
di fronte a quanti lo hanno oppresso
e a quanti han disprezzato le sue sofferenze.
2Costoro vedendolo saran presi da terribile spavento,
saran presi da stupore per la sua salvezza inattesa.
3Pentiti, diranno fra di loro,
gemendo nello spirito tormentato:
4«Ecco colui che noi una volta abbiamo deriso
e che stolti abbiam preso a bersaglio del nostro scherno;
giudicammo la sua vita una pazzia
e la sua morte disonorevole.
5Perché ora è considerato tra i figli di Dio
e condivide la sorte dei santi?
6Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità;
la luce della giustizia non è brillata per noi,
né mai per noi si è alzato il sole.
7Ci siamo saziati nelle vie del male e della perdizione;
abbiamo percorso deserti impraticabili,
ma non abbiamo conosciuto la via del Signore.
8Che cosa ci ha giovato la nostra superbia?
Che cosa ci ha portato la ricchezza con la spavalderia?
9Tutto questo è passato come ombra
e come notizia fugace,
10come una nave che solca l'onda agitata,
del cui passaggio non si può trovare traccia,
né scia della sua carena sui flutti;
11oppure come un uccello che vola per l'aria
e non si trova alcun segno della sua corsa,
poiché l'aria leggera, percossa dal tocco delle penne
e divisa dall'impeto vigoroso,
è attraversata dalle ali in movimento,
ma dopo non si trova segno del suo passaggio;
12o come quando, scoccata una freccia al bersaglio,
l'aria si divide e ritorna subito su se stessa
e così non si può distinguere il suo tragitto:
13così anche noi, appena nati, siamo gia scomparsi,
non abbiamo avuto alcun segno di virtù da mostrare;
siamo stati consumati nella nostra malvagità».
14La speranza dell'empio è come pula portata dal vento,
come schiuma leggera sospinta dalla tempesta,
come fumo dal vento è dispersa,
si dilegua come il ricordo dell'ospite di un sol giorno.
[vv. 15b-23]
1Essa protesse il padre del mondo, formato per primo da Dio,
quando fu creato solo;
poi lo liberò dalla sua caduta
2e gli diede la forza per dominare su tutte le cose.
3Ma un ingiusto, allontanatosi da essa nella sua collera
perì per il suo furore fratricida.
4A causa sua la terra fu sommersa,
ma la sapienza di nuovo la salvò
pilotando il giusto e per mezzo di un semplice legno.
5Essa, quando le genti furono confuse,
concordi soltanto nella malvagità,
riconobbe il giusto
e lo conservò davanti a Dio senza macchia
e lo mantenne forte
nonostante la sua tenerezza per il figlio.
6E mentre perivano gli empi, salvò un giusto,
che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.
7Quale testimonianza di quella gente malvagia
esiste ancora una terra desolata, fumante
insieme con alberi che producono frutti immaturi
e a memoria di un'anima incredula,
s'innalza una colonna di sale.
8Allontanandosi dalla sapienza,
non solo ebbero il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché le loro colpe non rimanessero occulte.
9Ma la sapienza liberò i suoi devoti dalle sofferenze:
10essa condusse per diritti sentieri
il giusto in fuga dall'ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
gli diede successo nelle sue fatiche
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
11Lo assistette contro l'avarizia dei suoi avversari
e lo fece ricco;
12lo custodì dai nemici,
lo protesse da chi lo insidiava,
gli assegnò la vittoria in una lotta dura,
perché sapesse che la pietà è più potente di tutto.
13Essa non abbandonò il giusto venduto,
ma lo preservò dal peccato.
14Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e potere sui propri avversari,
smascherò come mendaci i suoi accusatori
e gli diede una gloria eterna.
[vv. 15b-21]
1Anche chi si dispone a navigare e a solcare onde selvagge
implora un legno più fragile della barca che lo porta.
2Questa, infatti, fu inventata dal desiderio di guadagni
e fu costruita da una saggezza artigiana;
3ma la tua provvidenza, o Padre, la guida
perché tu hai predisposto una strada anche nel mare,
un sentiero sicuro anche fra le onde,
4mostrando che puoi salvare da tutto,
sì che uno possa imbarcarsi anche senza esperienza.
5Tu non vuoi che le opere della tua sapienza siano inutili;
per questo gli uomini affidano le loro vite
anche a un minuscolo legno
e, attraversando i flutti con una zattera, scampano.
6Anche in principio, mentre perivano giganti superbi,
la speranza del mondo, rifugiatasi in una barca,
lasciò al mondo la semenza di nuove generazioni,
grazie alla tua mano che la guidava.
7È benedetto il legno con cui si compie un'opera giusta,
8ma maledetto l'idolo opera di mani e chi lo ha fatto;
questi perché lo ha lavorato,
quello perché, corruttibile, è detto dio.
9Perché sono ugualmente in odio a Dio
l'empio e la sua empietà;
10l'opera e l'artefice saranno ugualmente puniti.
11Perciò ci sarà un castigo anche per gli idoli dei pagani,
perché fra le creature di Dio son divenuti un abominio,
e scandalo per le anime degli uomini,
laccio per i piedi degli stolti.
[vv. 12b-31]
[vv. 1-4]
5Quando infatti li assalì il terribile furore delle bestie
e perirono per i morsi di tortuosi serpenti,
la tua collera non durò sino alla fine.
6Per correzione furono spaventati per breve tempo,
avendo gia avuto un pegno di salvezza
a ricordare loro i decreti della tua legge.
7Infatti chi si volgeva a guardarlo
era salvato non da quel che vedeva,
ma solo da te, salvatore di tutti.
8Anche con ciò convincesti i nostri nemici
che tu sei colui che libera da ogni male.
9Gli egiziani infatti furono uccisi dai morsi
di cavallette e di mosche,
né si trovò un rimedio per la loro vita,
meritando di essere puniti con tali mezzi.
10Invece contro i tuoi figli
neppure i denti di serpenti velenosi prevalsero,
perché intervenne la tua misericordia a guarirli.
11Perché ricordassero le tue parole,
feriti dai morsi, erano subito guariti,
per timore che, caduti in un profondo oblio,
fossero esclusi dai tuoi benefici.
12Non li guarì né un'erba né un emolliente,
ma la tua parola, o Signore, la quale tutto risana.
13Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte;
conduci giù alle porte degli inferi e fai risalire.
14L'uomo può uccidere nella sua malvagità,
ma non far tornare uno spirito gia esalato,
né liberare un'anima gia accolta negli inferi.
1I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare,
per questo le anime grossolane furono tratte in errore.
2Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo,
incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte,
chiusi nelle case,
giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
3Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti,
sotto il velo opaco dell'oblio,
furono dispersi, colpiti da spavento terribile
e tutti agitati da fantasmi.
4Neppure il nascondiglio in cui si trovavano
li preservò dal timore,
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro,
fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano.
5Nessun fuoco, per quanto intenso riusciva a far luce,
neppure le luci splendenti degli astri
riuscivano a rischiarare quella cupa notte.
6Appariva loro solo una massa di fuoco,
improvvisa, spaventosa;
atterriti da quella fugace visione,
credevano ancora peggiori le cose viste.
7Fallivano i ritrovati della magia,
e la loro baldanzosa pretesa di sapienza.
8Promettevano di cacciare timori e inquietudini
dall'anima malata,
e cadevano malati per uno spavento ridicolo.
9Anche se nulla di spaventoso li atterriva,
spaventati al passare delle bestiole
e ai sibili dei rettili,
morivano di tremore,
rifiutando persino di guardare l'aria,
a cui nessuno può sottrarsi.
10La malvagità condannata dalla propria testimonianza
è qualcosa di vile
e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio.
11Il timore infatti
non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione;
12quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi,
tanto più grave si stima l'ignoranza
della causa che produce il tormento.
13Ma essi durante tale notte davvero impotente,
uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere,
intorpiditi da un medesimo sonno,
14ora erano agitati da fantasmi mostruosi,
ora paralizzati per l'abbattimento dell'anima;
poiché un terrore improvviso e inaspettato
si era riversato su di loro.
15Così chiunque, cadendo là dove si trovava,
era custodito chiuso in un carcere senza serrami,
16fosse un agricoltore o un pastore
o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari,
sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile,
perché tutti eran legati dalla stessa catena di tenebre.
17Il sibilare del vento,
il canto melodioso di uccelli tra folti rami,
il mormorio di impetuosa acqua corrente,
il cupo fragore di rocce cadenti,
18la corsa invisibile di animali imbizzarriti,
le urla di crudelissime belve ruggenti,
l'eco ripercossa delle cavità dei monti,
tutto li paralizzava e li riempiva di terrore.
19Tutto il mondo era illuminato di luce splendente
ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento.
20Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda,
immagine della tenebra che li avrebbe avvolti;
ma erano a se stessi più gravosi della tenebra.
1I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare,
per questo le anime grossolane furono tratte in errore.
2Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo,
incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte,
chiusi nelle case,
giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
3Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti,
sotto il velo opaco dell'oblio,
furono dispersi, colpiti da spavento terribile
e tutti agitati da fantasmi.
4Neppure il nascondiglio in cui si trovavano
li preservò dal timore,
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro,
fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano.
5Nessun fuoco, per quanto intenso riusciva a far luce,
neppure le luci splendenti degli astri
riuscivano a rischiarare quella cupa notte.
6Appariva loro solo una massa di fuoco,
improvvisa, spaventosa;
atterriti da quella fugace visione,
credevano ancora peggiori le cose viste.
7Fallivano i ritrovati della magia,
e la loro baldanzosa pretesa di sapienza.
8Promettevano di cacciare timori e inquietudini
dall'anima malata,
e cadevano malati per uno spavento ridicolo.
9Anche se nulla di spaventoso li atterriva,
spaventati al passare delle bestiole
e ai sibili dei rettili,
morivano di tremore,
rifiutando persino di guardare l'aria,
a cui nessuno può sottrarsi.
10La malvagità condannata dalla propria testimonianza
è qualcosa di vile
e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio.
11Il timore infatti
non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione;
12quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi,
tanto più grave si stima l'ignoranza
della causa che produce il tormento.
13Ma essi durante tale notte davvero impotente,
uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere,
intorpiditi da un medesimo sonno,
14ora erano agitati da fantasmi mostruosi,
ora paralizzati per l'abbattimento dell'anima;
poiché un terrore improvviso e inaspettato
si era riversato su di loro.
15Così chiunque, cadendo là dove si trovava,
era custodito chiuso in un carcere senza serrami,
16fosse un agricoltore o un pastore
o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari,
sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile,
perché tutti eran legati dalla stessa catena di tenebre.
17Il sibilare del vento,
il canto melodioso di uccelli tra folti rami,
il mormorio di impetuosa acqua corrente,
il cupo fragore di rocce cadenti,
18la corsa invisibile di animali imbizzarriti,
le urla di crudelissime belve ruggenti,
l'eco ripercossa delle cavità dei monti,
tutto li paralizzava e li riempiva di terrore.
19Tutto il mondo era illuminato di luce splendente
ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento.
20Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda,
immagine della tenebra che li avrebbe avvolti;
ma erano a se stessi più gravosi della tenebra.
[vv. 1-4]
5Poiché essi avevan deciso di uccidere i neonati dei santi
- e un solo bambino fu esposto e salvato -
per castigo eliminasti una moltitudine di loro figli
e li facesti perire tutti insieme nell'acqua impetuosa.
6Quella notte fu preannunziata ai nostri padri,
perché sapendo a quali promesse avevano creduto,
stessero di buon animo.
7Il tuo popolo si attendeva
la salvezza dei giusti come lo sterminio dei nemici.
8Difatti come punisti gli avversari,
così ci rendesti gloriosi, chiamandoci a te.
9I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
i santi avrebbero partecipato ugualmente
ai beni e ai pericoli,
intonando prima i canti di lode dei padri.
10Faceva eco il grido confuso dei nemici
e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli.
11Con la stessa pena lo schiavo
era punito insieme con il padrone,
il popolano soffriva le stesse pene del re.
12Tutti insieme, nello stesso modo,
ebbero innumerevoli morti,
e i vivi non bastavano a seppellirli
perché in un istante perì la loro più nobile prole.
13Quelli rimasti increduli a tutto per via delle loro magie,
alla morte dei primogeniti confessarono
che questo popolo è figlio di Dio.
14Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose,
e la notte era a metà del suo corso,
15la tua parola onnipotente dal cielo,
dal tuo trono regale, guerriero implacabile,
si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio,
portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile.
16Fermatasi, riempì tutto di morte;
toccava il cielo e camminava sulla terra.
17Allora improvvisi fantasmi di sogni terribili
li atterrivano;
timori impensabili piombarono su di loro.
18Cadendo mezzi morti qua e là,
ognuno mostrava la causa della morte.
19I loro sogni terrificanti li avevano preavvisati,
perché non morissero ignorando
il motivo delle loro sofferenze.
[vv. 20b-25]
1Parole di Amos, che era pecoraio di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della Giudea, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto.
2Egli disse:
«Il Signore ruggisce da Sion
e da Gerusalemme fa udir la sua voce;
sono desolate le steppe dei pastori,
è inaridita la cima del Carmelo».
3Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Damasco
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perchè hanno trebbiato
con trebbie ferrate Gàlaad.
4Alla casa di Cazaèl darò fuoco
e divorerà i palazzi di Ben-Hadàd;
5spezzerò il catenaccio di Damasco,
sterminerò gli abitanti di Biqat-Avèn
e chi detiene lo scettro di Bet-Eden
e il popolo di Aram andrà schiavo a Kir»,
dice il Signore.
6Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Gaza
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perchè hanno deportato popolazioni intere
per consegnarle a Edom;
7appiccherò il fuoco alle mura di Gaza
e divorerà i suoi palazzi,
8estirperò da Asdòd chi siede sul trono
e da Ascalòna chi vi tiene lo scettro;
rivolgerò la mano contro Ekròn
e così perirà il resto dei Filistei»,
dice il Signore.
9Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Tiro
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perchè hanno deportato popolazioni intere a Edom,
senza ricordare l'alleanza fraterna;
10appiccherò il fuoco alle mura di Tiro
e divorerà i suoi palazzi».
11Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Edom
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perchè ha inseguito con la spada suo fratello
e ha soffocato la pietà verso di lui,
perchè ha continuato l'ira senza fine
e ha conservato lo sdegno per sempre;
12appiccherò il fuoco a Teman
e divorerà i palazzi di Bozra».
13Così dice il Signore:
«Per tre misfatti degli Ammoniti
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perchè hanno sventrato le donne incinte di Gàlaad
per allargare il loro confine;
14appiccherò il fuoco alle mura di Rabbà
e divorerà i suoi palazzi
tra il fragore di un giorno di battaglia,
fra il turbine di un giorno di tempesta;
15il loro re andrà in esilio,
egli insieme ai suoi capi»,
dice il Signore.
1Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Moab
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perchè ha bruciato le ossa del re di Edom
per ridurle in calce;
2appiccherò il fuoco a Moab
e divorerà i palazzi di Keriòt
e Moab morirà nel tumulto,
al grido di guerra, al suono del corno;
3farò sparire da lui il giudice
e tutti i suoi capi ucciderò insieme con lui»,
dice il Signore.
4Così dice il Signore:
«Per tre misfatti di Giuda
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perchè hanno disprezzato la legge del Signore
e non ne hanno osservato i decreti;
si son lasciati traviare dai loro idoli
che i loro padri avevano seguito;
5appiccherò il fuoco a Giuda
e divorerà i palazzi di Gerusalemme».
6Così dice il Signore:
«Per tre misfatti d'Israele
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perchè hanno venduto il giusto per denaro
e il povero per un paio di sandali;
7essi che calpestano come la polvere della terra
la testa dei poveri
e fanno deviare il cammino dei miseri;
e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,
profanando così il mio santo nome.
8Su vesti prese come pegno si stendono
presso ogni altare
e bevono il vino confiscato come ammenda
nella casa del loro Dio.
9Eppure io ho sterminato davanti a loro l'Amorreo,
la cui statura era come quella dei cedri,
e la forza come quella della quercia;
ho strappato i suoi frutti in alto
e le sue radici di sotto.
10Io vi ho fatti uscire dal paese di Egitto
e vi ho condotti per quarant'anni nel deserto,
per darvi in possesso il paese dell'Amorreo.
11Ho fatto sorgere profeti tra i vostri figli
e nazirei fra i vostri giovani.
Non è forse così, o Israeliti?».
Oracolo del Signore.
12«Ma voi avete fatto bere vino ai nazirei
e ai profeti avete ordinato: Non profetate!
13Ebbene, io vi affonderò nella terra
come affonda un carro
quando è tutto carico di paglia.
14Allora nemmeno l'uomo agile potrà più fuggire,
nè l'uomo forte usare la sua forza;
il prode non potrà salvare la sua vita
15né l'arciere resisterà;
non scamperà il corridore,
nè si salverà il cavaliere.
16Il più coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo in quel giorno!».
Oracolo del Signore.
3Camminano forse due uomini insieme
senza essersi messi d'accordo?
4Ruggisce forse il leone nella foresta,
se non ha qualche preda?
Il leoncello manda un grido dalla sua tana
se non ha preso nulla?
5Cade forse l'uccello a terra,
se non gli è stata tesa un'insidia?
Scatta forse la tagliola dal suolo,
se non ha preso qualche cosa?
6Risuona forse la tromba nella città,
senza che il popolo si metta in allarme?
Avviene forse nella città una sventura,
che non sia causata dal Signore?
7In verità, il Signore non fa cosa alcuna
senza aver rivelato il suo consiglio
ai suoi servitori, i profeti.
8Ruggisce il leone:
chi mai non trema?
Il Signore Dio ha parlato:
chi può non profetare?
9Fatelo udire nei palazzi di Asdòd
e nei palazzi del paese d'Egitto e dite:
Adunatevi sui monti di Samaria
e osservate quanti disordini sono in essa,
e quali violenze sono nel suo seno.
10Non sanno agire con rettitudine,
dice il Signore,
violenza e rapina accumulano nei loro palazzi.
11Perciò così dice il Signore Dio:
Il nemico circonderà il paese,
sarà abbattuta la tua potenza
e i tuoi palazzi saranno saccheggiati.
12Così dice il Signore:
Come il pastore strappa dalla bocca del leone
due zampe o il lobo d'un orecchio,
così scamperanno gli Israeliti che abitano a Samaria
su un cantuccio di divano
o su una coperta da letto.
13Ascoltate e attestatelo nella casa di Giacobbe,
dice il Signore Dio, Dio degli eserciti:
14Quando farò giustizia
dei misfatti d'Israele,
io infierirò contro gli altari di Betel;
saranno spezzati i corni dell'altare
e cadranno a terra.
15Demolirò la casa d'inverno
insieme con al sua casa d'estate
e andranno in rovina le case d'avorio
e scompariranno i grandi palazzi.
Oracolo del Signore.
1Ascoltate queste parole,
o vacche di Basàn,
che siete sul monte di Samaria,
che opprimete i deboli, schiacciate i poveri
e dite ai vostri mariti: Porta qua, beviamo!
2Il Signore Dio ha giurato per la sua santità:
Ecco, verranno per voi giorni,
in cui sarete prese con ami
e le rimanenti di voi con arpioni da pesca.
3Uscirete per le brecce, una dopo l'altra
e sarete cacciate oltre l'Ermon,
oracolo del Signore.
4Andate pure a Betel e peccate!
A Gàlgala e peccate ancora di più!
Offrite ogni mattina i vostri sacrifici
e ogni tre giorni le vostre decime.
5Offrite anche sacrifici di grazie con lievito
e proclamate ad alta voce le offerte spontanee
perchè così vi piace di fare, o Israeliti,
dice il Signore.
6Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti
in tutte le vostre città
e con mancanza di pane
in tutti i vostri villaggi:
e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
7Vi ho pure rifiutato la pioggia
tre mesi prima della mietitura;
facevo piovere sopra una città
e non sopra l'altra;
un campo era bagnato di pioggia,
mentre l'altro, su cui non pioveva, seccava;
8due, tre città si muovevano titubanti
verso un'altra città per bervi acqua,
senza potersi dissetare:
e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
9Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio,
vi ho inaridito i giardini e le vigne;
i fichi, gli oliveti li ha divorati la cavalletta:
e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
10Ho mandato contro di voi la peste,
come un tempo contro l'Egitto;
ho ucciso di spada i vostri giovani,
mentre i vostri cavalli diventavano preda;
ho fatto salire il fetore dei vostri campi
fino alle vostre narici:
e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
11Vi ho travolti
come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra;
eravate come un tizzone
strappato da un incendio:
e non siete ritornati a me
dice il Signore.
12Perciò ti tratterò così, Israele!
Poichè questo devo fare di te,
prepàrati all'incontro con il tuo Dio, o Israele!
13Ecco colui che forma i monti e crea i venti,
che manifesta all'uomo qual è il suo pensiero,
che fa l'alba e le tenebre
e cammina sulle alture della terra,
Signore, Dio degli eserciti è il suo nome.
1Ascoltate queste parole,
questo lamento che io pronunzio su di voi,
o casa di Israele!
2È caduta, non si alzerà più,
la vergine d'Israele;
è stesa al suolo,
nessuno la fa rialzare.
3Poiché così dice il Signore Dio:
La città che usciva con mille uomini
resterà con cento
e la città di cento
resterà con dieci, nella casa d'Israele.
4Poiché così dice il Signore alla casa d'Israele:
Cercate me e vivrete!
5Non rivolgetevi a Betel,
non andate a Gàlgala,
non passate a Bersabea,
perchè Gàlgala andrà tutta in esilio
e Betel sarà ridotta al nulla.
6Cercate il Signore e vivrete,
perchè egli non irrompa come fuoco
sulla casa di Giuseppe e la consumi
e nessuno spenga Betel!
7Essi trasformano il diritto in veleno
e gettano a terra la giustizia.
8Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione,
cambia il buio in chiarore del mattino
e stende sul giorno l'oscurità della notte;
colui che comanda alle acque del mare
e le spande sulla terra,
Signore è il suo nome.
9Egli fa cadere la rovina sulle fortezze
e fa giungere la devastazione sulle cittadelle.
10Essi odiano chi ammonisce alla porta
e hanno in abominio chi parla secondo verità.
11Poiché voi schiacciate l'indigente
e gli estorcete una parte del grano,
voi che avete costruito case in pietra squadrata,
non le abiterete;
vigne deliziose avete piantato,
ma non ne berrete il vino,
12perché so che numerosi sono i vostri misfatti,
enormi i vostri peccati.
Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense
e respingono i poveri nel tribunale.
13Perciò il prudente in questo tempo tacerà,
perchè sarà un tempo di sventura.
14Cercate il bene e non il male,
se volete vivere,
e così il Signore, Dio degli eserciti,
sia con voi, come voi dite.
15Odiate il male e amate il bene
e ristabilite nei tribunali il diritto;
forse il Signore, Dio degli eserciti,
avrà pietà del resto di Giuseppe.
16Perciò così dice il Signore,
Dio degli eserciti, il Signore:
In tutte le piazze vi sarà lamento,
in tutte le strade si dirà: Ah! ah!
Si chiamerà l'agricoltore a fare il lutto
e a fare il lamento quelli che conoscono la nenia.
17In tutte le vigne vi sarà lamento,
perchè io passerò in mezzo a te,
dice il Signore.
18Guai a coloro che attendono il giorno del Signore!
Che sarà per voi il giorno del Signore?
Sarà tenebre e non luce.
19Come quando uno fugge davanti al leone
e s'imbatte in un orso;
entra in casa, appoggia la mano sul muro
e un serpente lo morde.
20Non sarà forse tenebra e non luce
il giorno del Signore,
e oscurità senza splendore alcuno?
21Io detesto, respingo le vostre feste
e non gradisco le vostre riunioni;
22anche se voi mi offrite olocausti,
io non gradisco i vostri doni
e le vittime grasse come pacificazione
io non le guardo.
23Lontano da me il frastuono dei tuoi canti:
il suono delle tue arpe non posso sentirlo!
24Piuttosto scorra come acqua il diritto
e la giustizia come un torrente perenne.
25Mi avete forse offerto vittime
e oblazioni nel deserto
per quarant'anni, o Israeliti?
26Voi avete innalzato Siccùt vostro re
e Chiiòn vostro idolo,
la stella dei vostri dei che vi siete fatti.
27Ora, io vi manderò in esilio
al di là di Damasco, dice il Signore,
il cui nome è Dio degli eserciti.
1Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Questi notabili della prima tra le nazioni,
ai quali si recano gli Israeliti!
2Passate a Calnè e guardate,
andate di lì ad Amat la grande
e scendete a Gat dei Filistei:
siete voi forse migliori di quei regni
o è più grande il vostro territorio del loro?
3Voi credete di ritardare il giorno fatale
e affrettate il sopravvento della violenza.
4Essi su letti d'avorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
5Canterellano al suono dell'arpa,
si pareggiano a David negli strumenti musicali;
6bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
7Perciò andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l'orgia dei buontemponi.
8Ha giurato il Signore Dio, per se stesso!
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
Detesto l'orgoglio di Giacobbe,
odio i suoi palazzi,
consegnerò la città e quanto contiene.
9Se sopravviveranno in una sola casa dieci uomini,
anch'essi moriranno.
10Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo,
portando via le ossa dalla casa,
egli dirà a chi è in fondo alla casa:
«Ce n'è ancora con te?».
L'altro risponderà: «No».
Quegli dirà: «Zitto!»: non si deve menzionare
il nome del Signore.
11Poiché ecco: il Signore comanda
di fare a pezzi la casa grande
e quella piccola di ridurla in frantumi.
12Corrono forse i cavalli sulle rocce
e si ara il mare con i buoi?
Poichè voi cambiate il diritto in veleno
e il frutto della giustizia in assenzio.
13Voi vi compiacete di Lo-debàr dicendo:
«Non è per il nostro valore che abbiam preso Karnàim?».
14Ora ecco, io susciterò contro di voi, gente d'Israele,
- oracolo del Signore, Dio degli eserciti -
un popolo che vi opprimerà dall'ingresso di Amat
fino al torrente dell'Araba.
1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: egli formava uno sciame di cavallette quando cominciava a germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura del re. 2Quando quelle stavano per finire di divorare l'erba della regione, io dissi: «Signore Dio, perdona, come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo». 3Il Signore si impietosì: «Questo non avverrà», disse il Signore.
4Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava per il castigo il fuoco che consumava il grande abisso e divorava la campagna. 5Io dissi: «Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo». 6Il Signore se ne pentì: «Neanche questo avverrà», disse il Signore.
7Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un piombino in mano. 8Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Amos?». Io risposi: «Un piombino». Il Signore mi disse: «Io pongo un piombino in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. 9Saranno demolite le alture d'Isacco e i santuari d'Israele saranno ridotti in rovine, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboàmo».
10Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re di Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa di Israele; il paese non può sopportare le sue parole, 11poiché così dice Amos: Di spada morirà Geroboàmo e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese». 12Amasia disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritirati verso il paese di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, 13ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno». 14Amos rispose ad Amasia:
«Non ero profeta, né figlio di profeta;
ero un pastore e raccoglitore di sicomori;
15Il Signore mi prese
di dietro al bestiame e il Signore mi disse:
Và, profetizza al mio popolo Israele.
16Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: Non profetizzare contro Israele, né predicare contro la casa di Isacco. 17Ebbene, dice il Signore: Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra sarà spartita con la corda, tu morirai in terra immonda e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra».
1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio:
era un canestro di frutta matura.
2Egli domandò: «Che vedi Amos?».
Io risposi: «Un canestro di frutta matura».
Il Signore mi disse:
È maturata la fine per il mio popolo, Israele;
non gli perdonerò più.
3In quel giorno urleranno le cantanti del tempio,
oracolo del Signore Dio.
Numerosi i cadaveri, gettati dovunque. Silenzio!
4Ascoltate questo, voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
5voi che dite: «Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo le misure e aumentando il siclo
e usando bilance false,
6per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano».
7Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
certo non dimenticherò mai le loro opere.
8Non forse per questo trema la terra,
sono in lutto tutti i suoi abitanti,
si solleva tutta come il Nilo,
si agita e si riabbassa come il fiume d'Egitto?
9In quel giorno - oracolo del Signore Dio -
farò tramontare il sole a mezzodì
e oscurerò la terra in pieno giorno!
10Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento:
farò vestire ad ogni fianco il sacco,
renderò calva ogni testa:
ne farò come un lutto per un figlio unico
e la sua fine sarà come un giorno d'amarezza.
11Ecco, verranno giorni,
- dice il Signore Dio -
in cui manderò la fame nel paese,
non fame di pane, né sete di acqua,
ma d'ascoltare la parola del Signore.
12Allora andranno errando da un mare all'altro
e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore,
ma non la troveranno.
13In quel giorno appassiranno le belle fanciulle
e i giovani per la sete.
14Quelli che giurano per il peccato di Samaria
e dicono: «Per la vita del tuo dio, Dan!»
oppure: «Per la vita del tuo diletto, Bersabea!»,
cadranno senza più rialzarsi!
1Vidi il Signore che stava presso l'altare e mi diceva:
«Percuoti il capitello
e siano scossi gli architravi,
spezza la testa di tutti
e io ucciderò il resto con la spada;
nessuno di essi riuscirà a fuggire,
nessuno di essi scamperà.
2Anche se penetrano negli inferi,
di là li strapperà la mia mano;
se salgono al cielo, di là li tirerò giù;
3se si nascondono in vetta al Carmelo,
di là li scoverò e li prenderò;
se si occultano al mio sguardo in fondo al mare,
là comanderò al serpente di morderli;
4se vanno in schiavitù davanti ai loro nemici,
là comanderò alla spada di ucciderli.
Io volgerò gli occhi su di loro
per il male e non per il bene».
5Il Signore, Dio degli eserciti,
colpisce la terra ed essa si fonde
e tutti i suoi abitanti prendono il lutto;
essa si solleva tutta come il Nilo
e si abbassa come il fiume d'Egitto.
6Egli costruisce nel cielo il suo soglio
e fonda la sua volta sulla terra;
egli chiama le acque del mare
e le riversa sulla terra;
Signore è il suo nome.
7Non siete voi per me come gli Etiopi,
Israeliti? Parola del Signore.
Non io ho fatto uscire Israele dal paese d'Egitto,
i Filistei da Caftòr e gli Aramei da Kir?
8Ecco, lo sguardo del Signore Dio
è rivolto contro il regno peccatore:
io lo sterminerò dalla terra,
ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe,
oracolo del Signore.
9Ecco infatti, io darò ordini
e scuoterò, fra tutti i popoli, la casa d'Israele
come si scuote il setaccio
e non cade un sassolino per terra.
10Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo,
essi che dicevano: «Non si avvicinerà,
non giungerà fino a noi la sventura».
11In quel giorno rialzerò la capanna di Davide,
che è caduta;
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò come ai tempi antichi,
12perché conquistino il resto di Edom
e tutte le nazioni
sulle quali è stato invocato il mio nome,
dice il Signore, che farà tutto questo.
13Ecco, verranno giorni,
- dice il Signore -
in cui chi ara s'incontrerà con chi miete
e chi pigia l'uva con chi getta il seme;
dai monti stillerà il vino nuovo
e colerà giù per le colline.
14Farò tornare gli esuli del mio popolo Israele,
e ricostruiranno le città devastate
e vi abiteranno;
pianteranno vigne e ne berranno il vino;
coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.
15Li pianterò nella loro terra
e non saranno mai divelti da quel suolo
che io ho concesso loro,
dice il Signore tuo Dio.