22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
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9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
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21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
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8Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre
e non disprezzare l'insegnamento di tua madre,
[vv. 9-10]
11Se ti dicono: «Vieni con noi,
complottiamo per spargere sangue,
insidiamo impunemente l'innocente,
12inghiottiamoli vivi come gli inferi,
interi, come coloro che scendon nella fossa;
13troveremo ogni specie di beni preziosi,
riempiremo di bottino le nostre case;
14tu getterai la sorte insieme con noi,
una sola borsa avremo in comune»,
[v. 15]
16I loro passi infatti corrono verso il male
e si affrettano a spargere il sangue.
[vv. 17-18]
19Tale è la fine di chi si dà alla rapina;
la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.
[vv. 20-21]
22«Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza
e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe
e gli sciocchi avranno in odio la scienza?
[vv. 23-27]
28Allora mi invocheranno, ma io non risponderò,
mi cercheranno, ma non mi troveranno.
[vv. 29-31]
32Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà
e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire;
[v. 33]
1Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
[v. 2]
3Bontà e fedeltà non ti abbandonino;
lègale intorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
4e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
5Confida nel Signore con tutto il cuore
e non appoggiarti sulla tua intelligenza;
6in tutti i tuoi passi pensa a lui
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
[vv. 7-9]
10i tuoi granai si riempiranno di grano
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
[vv. 11-15]
16Lunghi giorni sono nella sua destra
e nella sua sinistra ricchezza e onore;
[v. 17]
18È un albero di vita per chi ad essa s'attiene
e chi ad essa si stringe è beato.
19Il Signore ha fondato la terra con la sapienza,
ha consolidato i cieli con intelligenza;
[v. 20]
21Figlio mio, conserva il consiglio e la riflessione,
né si allontanino mai dai tuoi occhi:
[v. 22]
23Allora camminerai sicuro per la tua strada
e il tuo piede non inciamperà.
[v. 24]
25Non temerai per uno spavento improvviso,
né per la rovina degli empi quando verrà,
[v. 26]
27Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno,
se è in tuo potere il farlo.
[vv. 28-30]
31Non invidiare l'uomo violento
e non imitare affatto la sua condotta,
32perché il Signore ha in abominio il malvagio,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
[vv. 33-34]
35I saggi possiederanno onore
ma gli stolti riceveranno ignominia.
[v. 1]
2poiché io vi do una buona dottrina;
non abbandonate il mio insegnamento.
[vv. 3-4]
5Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca
e non allontanartene mai.
[v. 6]
7Principio della sapienza: acquista la sapienza;
a costo di tutto ciò che possiedi
acquista l'intelligenza.
[v. 8]
9Una corona di grazia porrà sul tuo capo,
con un diadema di gloria ti cingerà».
[v. 10]
11Ti indico la via della sapienza;
ti guido per i sentieri della rettitudine.
12Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi,
e se corri, non inciamperai.
13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
pràticala, perché essa è la tua vita.
[vv. 14-16]
17mangiano il pane dell'empietà
e bevono il vino della violenza.
18La strada dei giusti è come la luce dell'alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
19La via degli empi è come l'oscurità:
non sanno dove saranno spinti a cadere.
[vv. 20-24]
25I tuoi occhi guardino diritto
e le tue pupille mirino diritto davanti a te.
[v. 26]
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano il piede dal male.
1Figlio mio, fà attenzione alla mia sapienza
e porgi l'orecchio alla mia intelligenza,
[vv. 2-4]
5I suoi piedi scendono verso la morte,
i suoi passi conducono agli inferi.
[vv. 6-7]
8Tieni lontano da lei il tuo cammino
e non avvicinarti alla porta della sua casa,
9per non mettere in balìa di altri il tuo vigore
e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele,
10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei,
non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero
[v. 11]
12e dica: «Perché mai ho odiato la disciplina
e il mio cuore ha disprezzato la correzione?
[v. 13]
14Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all'assemblea».
[vv. 15-16]
17ma siano per te solo
e non per degli estranei insieme a te.
18Sia benedetta la tua sorgente;
trova gioia nella donna della tua giovinezza:
19cerva amabile, gazzella graziosa,
essa s'intrattenga con te;
le sue tenerezze ti inebrino sempre;
sii tu sempre invaghito del suo amore!
20Perché, figlio mio, invaghirti d'una straniera
e stringerti al petto di un'estranea?
[v. 21]
22L'empio è preda delle sue iniquità,
è catturato con le funi del suo peccato.
23Egli morirà per mancanza di disciplina,
si perderà per la sua grande stoltezza.
[vv. 1-5]
6Và dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
[vv. 7-8]
9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
10Un pò dormire, un pò sonnecchiare,
un pò incrociare le braccia per riposare
11e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo,
e l'indigenza, come un mendicante.
12Il perverso, uomo iniquo,
va con la bocca distorta,
[v. 13]
14Cova propositi malvagi nel cuore,
in ogni tempo suscita liti.
15Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
in un attimo crollerà senza rimedio.
16Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in abominio:
17occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
[v. 19]
20Figlio mio, osserva il comando di tuo padre,
non disprezzare l'insegnamento di tua madre.
[v. 21]
22Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno;
23poiché il comando è una lampada
e l'insegnamento una luce
e un sentiero di vita le correzioni della disciplina,
24per preservarti dalla donna altrui,
dalle lusinghe di una straniera.
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza;
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
[vv. 26-27]
28o camminare sulla brace
senza scottarsi i piedi?
[vv. 29-31]
32Ma l'adultero è privo di senno;
solo chi vuole rovinare se stesso agisce così.
[vv. 33-35]
[v. 1]
2Osserva i miei precetti e vivrai,
il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi.
[v. 3]
4Dì alla sapienza: «Tu sei mia sorella»,
e chiama amica l'intelligenza,
5perché ti preservi dalla donna forestiera,
dalla straniera che ha parole di lusinga.
6Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le grate,
7ecco vidi fra gli inesperti,
scorsi fra i giovani un dissennato.
8Passava per la piazza, accanto all'angolo della straniera,
e s'incamminava verso la casa di lei,
9all'imbrunire, al declinare del giorno,
all'apparir della notte e del buio.
10Ecco farglisi incontro una donna,
in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore.
11Essa è audace e insolente,
non sa tenere i piedi in casa sua.
12Ora è per la strada, ora per le piazze,
ad ogni angolo sta in agguato.
13Lo afferra, lo bacia
e con sfacciataggine gli dice:
[v. 14]
15per questo sono uscita incontro a te
per cercarti e ti ho trovato.
16Ho messo coperte soffici sul mio letto,
tela fine d'Egitto;
17ho profumato il mio giaciglio di mirra,
di aloè e di cinnamòmo.
18Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
19poiché mio marito non è in casa,
è partito per un lungo viaggio,
[v. 20]
21Lo lusinga con tante moine,
lo seduce con labbra lascive;
22egli incauto la segue,
come un bue va al macello;
come un cervo preso al laccio,
23finché una freccia non gli lacera il fegato;
come un uccello che si precipita nella rete
e non sa che è in pericolo la sua vita.
[vv. 24-26]
27La sua casa è la strada per gli inferi,
che scende nelle camere della morte.
[vv. 1-2]
3presso le porte, all'ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa esclama:
4«A voi, uomini, io mi rivolgo,
ai figli dell'uomo è diretta la mia voce.
5Imparate, inesperti, la prudenza
e voi, stolti, fatevi assennati.
[v. 6]
7perché la mia bocca proclama la verità
e abominio per le mie labbra è l'empietà.
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste;
niente vi è in esse di fallace o perverso;
[v. 9]
10Accettate la mia istruzione e non l'argento,
la scienza anziché l'oro fino,
[vv. 11-13]
14A me appartiene il consiglio e il buon senso,
io sono l'intelligenza, a me appartiene la potenza.
[vv. 15-18]
19Il mio frutto val più dell'oro, dell'oro fino,
il mio provento più dell'argento scelto.
20Io cammino sulla via della giustizia
e per i sentieri dell'equità,
[v. 21]
22Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora.
23Dall'eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
[v. 24]
25prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io sono stata generata.
[vv. 26-27]
28quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell'abisso;
[v. 29]
30allora io ero con lui come architetto
ed ero la sua delizia ogni giorno,
dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
[vv. 31-36]
1La Sapienza si è costruita la casa,
ha intagliato le sue sette colonne.
2Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino
e ha imbandito la tavola.
[v. 3]
4«Chi è inesperto accorra qui!».
A chi è privo di senno essa dice:
5«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
6Abbandonate la stoltezza e vivrete,
andate diritti per la via dell'intelligenza».
7Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo,
chi rimprovera l'empio se ne attira l'insulto.
[v. 8]
9Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio;
istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina.
10Fondamento della sapienza è il timore di Dio,
la scienza del Santo è intelligenza.
[vv. 11-13]
14Sta seduta alla porta di casa,
su un trono, in un luogo alto della città,
15per invitare i passanti
che vanno diritti per la loro strada:
16«Chi è inesperto venga qua!».
E a chi è privo di senno essa dice:
[v. 17]
18Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e che i suoi invitati
se ne vanno nel profondo degli inferi.
[vv. 1-6]
7La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi svanisce.
8L'assennato accetta i comandi,
il linguacciuto va in rovina.
9Chi cammina nell'integrità va sicuro,
chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto.
[vv. 10-13]
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente.
15I beni del ricco sono la sua roccaforte,
la rovina dei poveri è la loro miseria.
[v. 16]
17È sulla via della vita chi osserva la disciplina,
chi trascura la correzione si smarrisce.
18Placano l'odio le labbra sincere,
chi diffonde la calunnia è uno stolto.
[v. 19]
20Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
21Le labbra del giusto nutriscono molti,
gli stolti muoiono in miseria.
[vv. 22-23]
24Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
[vv. 25-27]
28L'attesa dei giusti finirà in gioia,
ma la speranza degli empi svanirà.
29La via del Signore è una fortezza per l'uomo retto,
mentre è una rovina per i malfattori.
[v. 30]
31La bocca del giusto esprime la sapienza,
la lingua perversa sarà tagliata.
[v. 32]
1La bilancia falsa è in abominio al Signore,
ma del peso esatto egli si compiace.
[v. 2]
3L'integrità degli uomini retti li guida,
la perversità dei perfidi li rovina.
[vv. 4-5]
6La giustizia degli uomini retti li salva,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
[vv. 7-8]
9Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo,
ma i giusti si salvano con la scienza.
[v. 10]
11Con la benedizione degli uomini retti
si innalza una città,
la bocca degli empi la demolisce.
12Chi disprezza il suo prossimo è privo di senno,
l'uomo prudente invece tace.
13Chi va in giro sparlando svela il segreto,
lo spirito fidato nasconde ogni cosa.
[vv. 14-15]
16Una donna graziosa ottiene gloria,
ma gli uomini laboriosi acquistano ricchezza.
17Benefica se stesso l'uomo misericordioso,
il crudele invece tormenta la sua stessa carne.
18L'empio realizza profitti fallaci,
ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro.
[v. 19]
20I cuori depravati sono in abominio al Signore
che si compiace di chi ha una condotta integra.
[vv. 21-23]
24C'è chi largheggia e la sua ricchezza aumenta,
c'è chi risparmia oltre misura e finisce nella miseria.
[v. 25]
26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende.
[v. 27]
28Chi confida nella propria ricchezza cadrà;
i giusti invece verdeggeranno come foglie.
29Chi crea disordine in casa erediterà vento
e lo stolto sarà schiavo dell'uomo saggio.
[vv. 30-31]
1Chi ama la disciplina ama la scienza,
chi odia la correzione è stolto.
2Il buono si attira il favore del Signore,
ma egli condanna l'intrigante.
[vv. 3-5]
6Le parole degli empi sono agguati sanguinari,
ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà.
[vv. 7-10]
11Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere è privo di senno.
[vv. 12-14]
15Lo stolto giudica diritta la sua condotta,
il saggio, invece, ascolta il consiglio.
[v. 16]
17Chi aspira alla verità proclama la giustizia,
il falso testimone proclama l'inganno.
18V'è chi parla senza riflettere: trafigge come una spada;
ma la lingua dei saggi risana.
19La bocca verace resta ferma per sempre,
la lingua bugiarda per un istante solo.
[vv. 20-21]
22Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore
che si compiace di quanti agiscono con sincerità.
[vv. 23-26]
27Il pigro non troverà selvaggina;
la diligenza è per l'uomo un bene prezioso.
[v. 28]
1Il figlio saggio ama la disciplina,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero.
[v. 2]
3Chi sorveglia la sua bocca conserva la vita,
chi apre troppo le labbra incontra la rovina.
[vv. 4-5]
6La giustizia custodisce chi ha una condotta integra,
il peccato manda in rovina l'empio.
[v. 7]
8Riscatto della vita d'un uomo è la sua ricchezza,
ma il povero non si accorge della minaccia.
[v. 9]
10L'insolenza provoca soltanto contese,
la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio.
11Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono,
chi le raduna a poco a poco le accresce.
[v. 12]
13Chi disprezza la parola si rovinerà,
chi rispetta un comando ne avrà premio.
14L'insegnamento del saggio è fonte di vita
per evitare i lacci della morte.
[v. 15]
16L'accorto agisce sempre con riflessione,
lo stolto mette in mostra la stoltezza.
17Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele apporta salute.
18Povertà e ignominia a chi rifiuta l'istruzione,
chi tien conto del rimprovero sarà onorato.
19Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore,
ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male.
[vv. 20-22]
23Il potente distrugge il podere dei poveri
e c'è chi è eliminato senza processo.
[vv. 24-25]
[v. 1]
2Chi procede con rettitudine teme il Signore,
chi si scosta dalle sue vie lo disprezza.
[vv. 3-5]
6Il beffardo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per il prudente.
[v. 7]
8La sapienza dell'accorto sta nel capire la sua via
ma la stoltezza degli sciocchi è inganno.
9Fra gli stolti risiede la colpa,
fra gli uomini retti la benevolenza.
[v. 10]
11La casa degli empi rovinerà,
ma la tenda degli uomini retti avrà successo.
12C'è una via che sembra diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
13Anche fra il riso il cuore prova dolore
e la gioia può finire in pena.
14Chi è instabile
si sazierà dei frutti della sua condotta,
l'uomo dabbene si sazierà delle sue opere.
15L'ingenuo crede quanto gli dici,
l'accorto controlla i propri passi.
16Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto è insolente e presuntuoso.
[v. 17]
18Gli inesperti erediteranno la stoltezza,
i prudenti si coroneranno di scienza.
19I malvagi si inchinano davanti ai buoni,
gli empi davanti alle porte del giusto.
[vv. 20-27]
28Un popolo numeroso è la gloria del re;
la scarsità di gente è la rovina del principe.
[v. 29]
30Un cuore tranquillo è la vita di tutto il corpo,
l'invidia è la carie delle ossa.
[v. 31]
32Dalla propria malvagità è travolto l'empio,
il giusto ha un rifugio nella propria integrità.
33In un cuore assennato risiede la sapienza,
ma in seno agli stolti può scoprirsi?
34La giustizia fa onore a una nazione,
ma il peccato segna il declino dei popoli.
35Il favore del re è per il ministro intelligente,
il suo sdegno è per chi lo disonora.
[v. 1]
2La lingua dei saggi fa gustare la scienza,
la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
[v. 3]
4Una lingua dolce è un albero di vita,
quella malevola è una ferita al cuore.
[v. 5]
6Nella casa del giusto c'è abbondanza di beni,
sulla rendita dell'empio incombe il dissesto.
[v. 7]
8Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore,
la supplica degli uomini retti gli è gradita.
9La condotta perversa è in abominio al Signore;
egli ama chi pratica la giustizia.
[v. 10]
11Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore,
tanto più i cuori dei figli dell'uomo.
[vv. 12-15]
16Poco con il timore di Dio
è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine.
[vv. 17-18]
19La via del pigro è come una siepe di spine,
la strada degli uomini retti è una strada appianata.
[v. 20]
21La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno;
l'uomo prudente cammina diritto.
[vv. 22-23]
24Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto,
per salvarlo dagli inferni che sono in basso.
25Il Signore abbatte la casa dei superbi
e rende saldi i confini della vedova.
26Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi,
ma gli sono gradite le parole benevole.
[vv. 27-29]
30Uno sguardo luminoso allieta il cuore;
una notizia lieta rianima le ossa.
31L'orecchio che ascolta un rimprovero salutare
avrà la dimora in mezzo ai saggi.
[vv. 32-33]
[vv. 1-3]
4Il Signore ha fatto tutto per un fine,
anche l'empio per il giorno della sventura.
5È un abominio per il Signore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
[vv. 6-9]
10Un oracolo è sulle labbra del re,
in giudizio la sua bocca non sbaglia.
[v. 11]
12È in abominio ai re commettere un'azione iniqua,
poiché il trono si consolida con la giustizia.
13Delle labbra giuste si compiace il re
e ama chi parla con rettitudine.
[vv. 14-15]
16È molto meglio possedere la sapienza che l'oro,
il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento.
17La strada degli uomini retti è evitare il male,
conserva la vita chi controlla la sua via.
18Prima della rovina viene l'orgoglio
e prima della caduta lo spirito altero.
[vv. 19-20]
21Sarà chiamato intelligente chi è saggio di mente;
il linguaggio dolce aumenta la dottrina.
[v. 22]
23Una mente saggia rende prudente la bocca
e sulle sue labbra aumenta la dottrina.
[v. 24]
25C'è una via che pare diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
[vv. 26-28]
29L'uomo violento seduce il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha gia commesso il male.
[v. 31]
32Il paziente val più di un eroe,
chi domina se stesso val più di chi conquista una città.
[v. 33]
[v. 1]
2Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all'eredità.
[v. 3]
4Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
[vv. 5-6]
7Non conviene all'insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
[vv. 8-9]
10Fa più una minaccia all'assennato
che cento percosse allo stolto.
[v. 11]
12Meglio incontrare un'orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
13Chi rende male per bene
vedrà sempre la sventura in casa.
[v. 14]
15Assolvere il reo e condannare il giusto
sono due cose in abominio al Signore.
16A che serve il denaro in mano allo stolto?
Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno?
[vv. 17-18]
19Chi ama la rissa ama il delitto,
chi alza troppo l'uscio cerca la rovina.
20Un cuore perverso non troverà mai felicità,
una lingua tortuosa andrà in malora.
[v. 21]
22Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
23L'iniquo accetta regali di sotto il mantello
per deviare il corso della giustizia.
24L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
[v. 25]
26Non sta bene multare chi ha ragione
e peggio ancora colpire gli innocenti.
27Chi è parco di parole possiede la scienza;
uno spirito calmo è un uomo intelligente.
28Anche lo stolto, se tace, passa per saggio
e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.
[vv. 1-2]
3Con l'empietà viene il disprezzo,
con il disonore anche l'ignominia.
[v. 4]
5Non è bene usar riguardi all'empio
per far torto al giusto in un giudizio.
[v. 6]
7La bocca dello stolto è la sua rovina
e le sue labbra sono un laccio per la sua vita.
8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono in fondo alle viscere.
9Chi è indolente nel lavoro
è fratello del dissipatore.
[vv. 10-14]
15La mente intelligente acquista la scienza,
l'orecchio dei saggi ricerca il sapere.
16Il dono fa largo all'uomo
e lo introduce alla presenza dei grandi.
17Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione,
ma viene il suo avversario e lo confuta.
[vv. 18-20]
21Morte e vita sono in potere della lingua
e chi l'accarezza ne mangerà i frutti.
[vv. 22-23]
24Ci sono compagni che conducono alla rovina,
ma anche amici più affezionati di un fratello.
1Meglio un povero di condotta integra
che un ricco di costumi perversi.
2Lo zelo senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi inciampa.
3La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo
e poi egli si adira contro il Signore.
[vv. 4-6]
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
[vv. 8-9]
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
[vv. 11-12]
13Un figlio stolto è una calamità per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
[v. 14]
15La pigrizia fa cadere in torpore,
l'indolente patirà la fame.
[vv. 16-17]
18Correggi tuo figlio finché c'è speranza,
ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo.
[v. 19]
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio in avvenire.
[vv. 21-23]
24Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma stenta persino a riportarla alla bocca.
25Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto,
rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione.
26Chi rovina il padre e fa fuggire la madre
è un figlio disonorato e infame.
[v. 27]
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca degli empi ingoia l'iniquità.
[v. 29]
1Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;
chiunque se ne inebria non è saggio.
[vv. 2-4]
5Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l'uomo accorto le sa attingere.
[v. 6]
7Il giusto si regola secondo la sua integrità;
beati i figli che lascia dietro di sé!
8Il re che siede in tribunale
dissipa ogni male con il suo sguardo.
[v. 9]
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose in abominio al Signore.
[vv. 11-15]
16Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per un altro
e tienilo in pegno per gli estranei.
[vv. 17-18]
19Chi va in giro sparlando rivela un segreto,
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
[v. 20]
21I guadagni accumulati in fretta da principio
non saranno benedetti alla fine.
[v. 22]
23Il doppio peso è in abominio al Signore
e le bilance false non sono un bene.
[vv. 24-29]
30Le ferite sanguinanti spurgano il male,
le percosse purificano i recessi del cuore.
1Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore:lo dirige dovunque egli vuole.
[vv. 2-4]
5I piani dell'uomo diligente si risolvono in profitto,
ma chi è precipitoso va verso l'indigenza.
[vv. 6-7]
8La via dell'uomo criminale è tortuosa,
ma l'innocente è retto nel suo agire.
9È meglio abitare su un angolo del tetto
che avere una moglie litigiosa e casa in comune.
[v. 10]
11Quando il beffardo vien punito, l'inesperto diventa saggio
e quando il saggio viene istruito, accresce il sapere.
[v. 12]
13Chi chiude l'orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
14Un regalo fatto in segreto calma la collera,
un dono di sotto mano placa il furore violento.
[vv. 15-16]
17Diventerà indigente chi ama i piaceri
e chi ama vino e profumi non arricchirà.
18Il malvagio serve da riscatto per il giusto
e il perfido per gli uomini retti.
19Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
[vv. 20-21]
22Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
23Chi custodisce la bocca e la lingua
preserva se stesso dai dispiaceri.
24Il superbo arrogante si chiama beffardo,
egli agisce nell'eccesso dell'insolenza.
[v. 25]
26Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia,
mentre il giusto dona senza risparmiare.
27Il sacrificio degli empi è un abominio,
tanto più se offerto con cattiva intenzione.
[vv. 28-31]
[v. 1]
2Il ricco e il povero si incontrano,
il Signore ha creato l'uno e l'altro.
3L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
[v. 4]
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso sta lontano.
[v. 6]
7Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
8Chi semina l'ingiustizia raccoglie la miseria
e il bastone a servizio della sua collera svanirà.
[v. 9]
10Scaccia il beffardo e la discordia se ne andrà
e cesseranno i litigi e gli insulti.
[vv. 11-12]
13Il pigro dice: «C'è un leone là fuori:
sarei ucciso in mezzo alla strada».
14La bocca delle straniere è una fossa profonda,
chi è in ira al Signore vi cade.
[vv. 15-17]
18perché ti sarà piacevole custodirle nel tuo intimo
e averle tutte insieme pronte sulle labbra.
19Perché la tua fiducia sia riposta nel Signore,
voglio indicarti oggi la tua strada.
[v. 20]
21perché tu sappia esprimere una parola giusta
e rispondere con parole sicure a chi ti interroga?
22Non depredare il povero, perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
[vv. 23-27]
28Non spostare il confine antico,
posto dai tuoi padri.
[v. 29]
[vv. 1-3]
4Non affannarti per arricchire,
rinunzia a un simile pensiero;
[vv. 5-9]
10Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
[vv. 11-13]
14anzi, se lo batti con la verga,
lo salverai dagli inferi.
[vv. 15-16]
17Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
[v. 18]
19Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il cuore per la via retta.
20Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
[vv. 21-22]
23Acquista il vero bene e non cederlo,
la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza.
[vv. 24-27]
28Essa si apposta come un ladro
e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi.
[v. 29]
30Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
31Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nella coppa
e scende giù piano piano;
32finirà con il morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
[v. 33]
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
[v. 35]
1Non invidiare gli uomini malvagi,
non desiderare di stare con loro;
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[vv. 3-8]
9Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è l'abominio degli uomini.
[v. 10]
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
[vv. 12-14]
15Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
[vv. 16-18]
19Non irritarti per i malvagi
e non invidiare gli empi,
20perché non ci sarà avvenire per il malvagio
e la lucerna degli empi si estinguerà.
[vv. 21-22]
23Anche queste sono parole dei saggi.
Aver preferenze personali in giudizio non è bene.
24Se uno dice all'empio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno,
[vv. 25-27]
28Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo
e non ingannare con le labbra.
[v. 29]
30Sono passato vicino al campo di un pigro,
alla vigna di un uomo insensato:
31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
[v. 32]
33un pò dormire, un pò sonnecchiare,
un pò incrociare le braccia per riposare
34e intanto viene passeggiando la miseria
e l'indigenza come un accattone.
1Anche questi sono proverbi di Salomone,
trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.
2È gloria di Dio nascondere le cose,
è gloria dei re investigarle.
3I cieli per la loro altezza,
la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
[vv. 4-7]
8non metterlo subito fuori in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
9Discuti la tua causa con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui;
[vv. 10-11]
12Come anello d'oro e collana d'oro fino
è un saggio che ammonisce un orecchio attento.
13Come fresco di neve al tempo della mietitura,
è un messaggero verace per chi lo manda;
egli rinfranca l'animo del suo signore.
[v. 14]
15Con la pazienza il giudice si lascia persuadere,
una lingua dolce spezza le ossa.
[v. 16]
17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché non si stanchi di te e ti prenda in odio.
[vv. 18-19]
20è togliersi le vesti in un giorno rigido.
Aceto su una piaga viva,
tali sono i canti per un cuore afflitto.
[vv. 21-22]
23La tramontana porta la pioggia,
un parlare in segreto provoca lo sdegno sul volto.
24Abitare su un angolo del tetto è meglio
di una moglie litigiosa e una casa in comune.
[v. 25]
26Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio.
[v. 27]
28Una città smantellata o senza mura
tale è l'uomo che non sa dominare la collera.
[v. 1]
2Come il passero che svolazza, come la rondine che vola,
così una maledizione senza motivo non avverrà.
3La frusta per il cavallo, la cavezza per l'asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
[vv. 4-5]
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
[vv. 7-8]
9Una spina penetrata nella mano d'un ubriaco,
tale è una massima sulla bocca degli stolti.
[vv. 10-11]
12Hai visto un uomo che si crede saggio?
È meglio sperare in uno stolto che in lui.
[v. 13]
14La porta gira sui cardini,
così il pigro sul suo letto.
[vv. 15-16]
17Prende un cane per le orecchie
chi si intromette in una lite che non lo riguarda.
[v. 18]
19così è quell'uomo che inganna il suo prossimo
e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!».
[vv. 20-21]
22Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi,
esse scendono in fondo alle viscere.
23Come vernice d'argento sopra un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
24Chi odia si maschera con le labbra,
ma nel suo intimo cova il tradimento;
25anche se usa espressioni melliflue, non ti fidare,
perché egli ha sette abomini nel cuore.
[vv. 26-27]
28Una lingua bugiarda odia la verità,
una bocca adulatrice produce rovina.
[vv. 1-8]
9Il profumo e l'incenso allietano il cuore,
la dolcezza di un amico rassicura l'anima.
10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello
nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore
e avrò di che rispondere a colui che mi insulta.
12L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
13Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per uno straniero
e tienilo in pegno per gli sconosciuti.
14Benedire il prossimo di buon mattino ad alta voce
gli sarà imputato come una maledizione.
15Il gocciolar continuo in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa, si rassomigliano:
[v. 16]
17Il ferro si aguzza con il ferro
e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno.
[v. 18]
19Come un volto differisce da un altro,
così i cuori degli uomini differiscono fra di loro.
20Come gli inferi e l'abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell'uomo.
[vv. 21-23]
24perché non sono perenni le ricchezze,
né un tesoro si trasmette di generazione in generazione.
[vv. 25-27]
1L'empio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2Per i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni,
ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene.
[vv. 3-5]
6Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.
7Chi osserva la legge è un figlio intelligente,
chi frequenta i crapuloni disonora suo padre.
8Chi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
9Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge,
anche la sua preghiera è in abominio.
10Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada,
cadrà egli stesso nella fossa,
mentre gli integri possederanno fortune.
11Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo scruta bene.
[v. 12]
13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo;
chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza.
14Beato l'uomo che teme sempre,
chi indurisce il cuore cadrà nel male.
15Leone ruggente e orso affamato,
tale è il malvagio che domina su un popolo povero.
16Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni,
ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni.
17Un uomo perseguitato per omicidio
fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre.
18Chi procede con rettitudine sarà salvato,
chi va per vie tortuose cadrà ad un tratto.
19Chi lavora la sua terra si sazierà di pane,
chi insegue chimere si sazierà di miseria.
20L'uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa.
[vv. 21-22]
23Chi corregge un altro troverà in fine più favore
di chi ha una lingua adulatrice.
24Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è compagno dell'assassino.
[vv. 25-26]
27Per chi dà al povero non c'è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
[v. 28]
[vv. 1-3]
4Il re con la giustizia rende prospero il paese,
l'uomo che fa esazioni eccessive lo rovina.
[vv. 5-6]
7Il giusto si prende a cuore la causa dei miseri,
ma l'empio non intende ragione.
[vv. 8-9]
10Gli uomini sanguinari odiano l'onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
11Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo,
il saggio alla fine lo sa calmare.
12Se un principe dà ascolto alle menzogne,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
13Il povero e l'usuraio si incontrano;
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
[vv. 14-15]
16Quando governano i malvagi, i delitti abbondano,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
[vv. 17-18]
19Lo schiavo non si corregge a parole,
comprende, infatti, ma non obbedisce.
20Hai visto un uomo precipitoso nel parlare?
C'è più da sperare in uno stolto che in lui.
21Chi accarezza lo schiavo fin dall'infanzia,
alla fine costui diventerà insolente.
[vv. 22-24]
25Il temere gli uomini pone in una trappola;
ma chi confida nel Signore è al sicuro.
26Molti ricercano il favore del principe,
ma è il Signore che giudica ognuno.
27L'iniquo è un abominio per i giusti
e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi.
[v. 1]
2perché io sono il più ignorante degli uomini
e non ho intelligenza umana;
[v. 3]
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
[vv. 5-8]
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all'indigenza, non rubi
e profani il nome del mio Dio.
[vv. 10-13]
14C'è gente i cui denti sono spade
e i cui molari sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e i poveri in mezzo agli uomini.
[v. 15]
16gli inferi, il grembo sterile,
la terra mai sazia d'acqua
e il fuoco che mai dice: «Basta!».
[vv. 17-18]
19il sentiero dell'aquila nell'aria,
il sentiero del serpente sulla roccia,
il sentiero della nave in alto mare,
il sentiero dell'uomo in una giovane.
[vv. 20-21]
22uno schiavo che diventi re,
uno stolto che abbia viveri in abbondanza,
[vv. 23-26]
27le cavallette, che non hanno un re,
eppure marciano tutte insieme schierate;
[v. 28]
29Tre esseri hanno un portamento maestoso,
anzi quattro sono eleganti nel camminare:
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
[vv. 31-33]
1Parole di Lemuèl, re di Massa,
che sua madre gli insegnò.
[vv. 2-3]
4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai principi bramare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti
e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti.
6Date bevande inebrianti a chi sta per perire
e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore.
[v. 7]
8Apri la bocca in favore del muto
in difesa di tutti gli sventurati.
9Apri la bocca e giudica con equità
e rendi giustizia all'infelice e al povero.
[vv. 10-12]
Dalet13Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
[v. 14]
Vau15Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
Zain16Pensa ad un campo e lo compra
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
Het17Si cinge con energia i fianchi
e spiega la forza delle sue braccia.
[vv. 18-21]
Mem22Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
[v. 23]
Samech24Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell'avvenire.
Pe26Apre la bocca con saggezza
e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà.
[vv. 27-29]
Sin30Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Tau31Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.