27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
8. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio |
9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
13. | Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio |
14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
24. | Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio |
25. | Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso |
26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
29. | Il suggerimento che viene presentato è scelto a caso. Se vuoi presentare uno specifico suggerimento aggiungi il parametro HintNumber all'URL, ad esempio "&HintNumber=7". Mostra il suggerimento n. 7 |
Hai richiesto Genesi 3; 2 Cronache 15; Siracide 5; Giovanni 2-4 e richiesto il libro intero Apocalisse e cercato i versetti contenenti le parole o frasi b e m
Hai cercato solo in Pr [anche dentro le parole, versioni Bibbia CEI 1974, Bibbia CEI 2008]
Hai trovato 906 versetti in 6 libri:
GnGenesi (24), 2Cr2 Cronache (19), PrProverbi (328), SirSiracide (15), GvGiovanni (115), ApApocalisse (405)
Forse ti può interessare vedere le citazioni ed effettuare la ricerca per paragrafi o per capitoli.
Puoi non cercare dentro le parole o tener conto degli accenti o tener conto delle maiuscole o usare solo la versione predefinita, CEI 2008.
1Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». 2Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
8Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». 10Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
11Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
12Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». 13Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
14Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
15Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stripe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
16Alla donna disse:
«Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma egli ti dominerà».
17All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare,
maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
18Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l'erba campestre.
19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
finchè tornerai alla terra,
perchè da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!».
20L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
21Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì.
22Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!». 23Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. 24Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita.
1Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». 2Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». 4Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
8Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». 10Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». 11Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». 12Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». 13Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
14Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
15Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
16Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».
17All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”,
maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
18Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
20L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
21Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.
22Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!». 23Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. 24Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.
1Lo spirito di Dio investì Azaria, figlio di Obed. 2Costui, uscito incontro ad Asa, gli disse: «Asa e voi tutti di Giuda e di Beniamino, ascoltatemi! Il Signore sarà con voi, se voi sarete con lui; se lo ricercherete, si lascerà trovare da voi, ma se lo abbandonerete, vi abbandonerà. 3Per lungo tempo in Israele non c'era il vero Dio, né un sacerdote che insegnasse, né una legge. 4Ma, nella miseria, egli fece ritorno al Signore, Dio di Israele; lo ricercarono ed Egli si lasciò trovare da loro. 5In quei tempi non c'era pace per nessuno, perché grandi perturbazioni c'erano fra gli abitanti dei vari paesi. 6Una nazione cozzava contro l'altra, una città contro l'altra, perché Dio li affliggeva con tribolazioni di ogni genere. 7Ma voi siate forti e le vostre mani non crollino, perché ci sarà un salario per il vostro lavoro».
8Quando Asa ebbe udito queste parole e la profezia, riprese animo. Eliminò gli idoli da tutto il paese di Giuda e di Beniamino e dalle città che egli aveva conquistate sulle montagne di Efraim; rinnovò l'altare del Signore, che si trovava di fronte al vestibolo del Signore. 9Radunò tutti gli abitanti di Giuda e di Beniamino e quanti, provenienti da Efraim, da Manàsse e da Simeone, abitavano in mezzo a loro come stranieri; difatti da Israele erano venuti da lui in grande numero, avendo constatato che il Signore era con lui.
10Si radunarono in Gerusalemme nel terzo mese dell'anno quindicesimo del regno di Asa. 11In quel giorno sacrificarono al Signore parte della preda che avevano riportata: settecento buoi e settemila pecore. 12Si obbligarono con un'alleanza a ricercare il Signore, Dio dei loro padri, con tutto il cuore e con tutta l'anima. 13Per chiunque, grande o piccolo, uomo o donna, non avesse ricercato il Signore, Dio di Israele, c'era la morte. 14Giurarono al Signore a voce alta e con acclamazioni, fra suoni di trombe e di corni. 15Tutto Giuda gioì per il giuramento, perché avevano giurato con tutto il cuore e avevano ricercato il Signore con tutto l'ardore e questi si era lasciato trovare da loro e aveva concesso la pace alle frontiere.
16Il re destituì dalla sua dignità di regina Maaca, madre di Asa, perché aveva eretto un abominio in onore di Asera. Asa demolì questo abominio, lo fece a pezzi e lo bruciò nel torrente Cedron. 17Ma non scomparvero le alture da Israele, anche se il cuore di Asa si mantenne integro per tutta la vita. 18Egli fece portare nel tempio le cose consacrate da suo padre e quelle consacrate da lui stesso, consistenti in argento, oro e vasellame. 19Non ci fu guerra fino all'anno trentacinquesimo del regno di Asa.
1Lo spirito di Dio investì Azaria, figlio di Oded. 2Costui, uscito incontro ad Asa, gli disse: «Asa e voi tutti di Giuda e di Beniamino, ascoltatemi! Il Signore sarà con voi, se voi sarete con lui; se lo ricercherete, si lascerà trovare da voi, ma se lo abbandonerete, vi abbandonerà. 3Per lungo tempo Israele non ebbe vero Dio, né un sacerdote che insegnasse, né una legge. 4Ma, nella miseria, egli fece ritorno al Signore, Dio d’Israele; lo cercarono ed egli si lasciò trovare da loro. 5In quei tempi non c’era pace per chi andava e veniva, perché fra gli abitanti dei vari paesi c’erano grandi terrori. 6Una nazione cozzava contro l’altra, una città contro l’altra, perché Dio li affliggeva con tribolazioni di ogni genere. 7Ma voi siate forti e le vostre mani non crollino, perché c’è una ricompensa per le vostre azioni».
8Quando Asa ebbe udito queste parole e la profezia, riprese animo. Eliminò gli idoli da tutto il territorio di Giuda e di Beniamino e dalle città che egli aveva conquistato sulle montagne di Èfraim; rinnovò l’altare del Signore, che si trovava di fronte al vestibolo del Signore. 9Radunò tutti gli abitanti di Giuda e di Beniamino e quanti, provenienti da Èfraim, da Manasse e da Simeone, abitavano in mezzo a loro come forestieri; difatti da Israele erano venuti da lui in grande numero, avendo constatato che il Signore, suo Dio, era con lui.
10Si radunarono a Gerusalemme nel terzo mese dell’anno quindicesimo del regno di Asa. 11In quel giorno sacrificarono al Signore parte della preda che avevano riportato: settecento giovenchi e settemila pecore. 12Si obbligarono con un’alleanza a ricercare il Signore, Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima. 13Per chiunque, grande o piccolo, uomo o donna, non avesse ricercato il Signore, Dio d’Israele, c’era la morte. 14Giurarono al Signore a voce alta e con acclamazioni, fra suoni di trombe e di corni. 15Tutto Giuda gioì per il giuramento, perché avevano giurato con tutto il loro cuore e avevano cercato il Signore con tutto il loro impegno, e questi si era lasciato trovare da loro e aveva concesso tregua alle frontiere.
16Egli privò anche Maacà, madre del re Asa, del titolo di regina madre, perché ella aveva eretto ad Asera un’immagine infame; Asa demolì l’immagine infame, la fece a pezzi e la bruciò nella valle del torrente Cedron. 17Ma non scomparvero le alture da Israele, anche se il cuore di Asa si mantenne integro per tutta la sua vita. 18Fece portare nel tempio di Dio le offerte consacrate da suo padre e quelle consacrate da lui stesso, consistenti in argento, oro e utensili. 19Non ci fu guerra fino all’anno trentacinquesimo del regno di Asa.
13troveremo ogni specie di beni preziosi,
riempiremo di bottino le nostre case;
14tu getterai la sorte insieme con noi,
una sola borsa avremo in comune»,
[vv. 15-21]
22«Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza
e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe
e gli sciocchi avranno in odio la scienza?
[vv. 23-25]
26anch'io riderò delle vostre sventure,
mi farò beffe quando su di voi verrà la paura,
27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpirà l'angoscia e la tribolazione.
[vv. 28-31]
32Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà
e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire;
[v. 33]
1Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d’Israele,
[vv. 2-5]
6per comprendere proverbi e allegorie,
le massime dei saggi e i loro enigmi.
[vv. 7-12]
13troveremo ogni specie di beni preziosi,
riempiremo di bottino le nostre case,
14tu tirerai a sorte la tua parte insieme con noi,
una sola borsa avremo in comune»,
[vv. 15-25]
26anch’io riderò delle vostre sventure,
mi farò beffe quando su di voi verrà la paura,
27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpiranno angoscia e tribolazione.
[vv. 28-33]
[vv. 1-8]
9Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene,
[vv. 10-12]
13da coloro che abbandonano i retti sentieri
per camminare nelle vie delle tenebre,
[vv. 14-16]
17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l’alleanza con il suo Dio.
18La sua casa conduce verso la morte
e verso il regno delle ombre i suoi sentieri.
[v. 19]
20In tal modo tu camminerai sulla strada dei buoni
e rimarrai nei sentieri dei giusti,
21perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno,
[v. 22]
[vv. 1-3]
4e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
[vv. 5-9]
10i tuoi granai si riempiranno di grano
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
[vv. 11-12]
13Beato l'uomo che ha trovato la sapienz
e il mortale che ha acquistato la prudenza,
[vv. 14-31]
32perché il Signore ha in abominio il malvagio,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
33La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
34Dei beffardi egli si fa beffe
e agli umili concede la grazia.
[v. 35]
[vv. 1-3]
4e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
[vv. 5-9]
10i tuoi granai si riempiranno oltre misura
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
[vv. 11-12]
13Beato l’uomo che ha trovato la sapienza,
l’uomo che ottiene il discernimento:
[vv. 14-32]
33La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
34Dei beffardi egli si fa beffe
e agli umili concede la sua benevolenza.
[v. 35]
[v. 1]
2poiché io vi do una buona dottrina;
non abbandonate il mio insegnamento.
[vv. 3-4]
5Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca
e non allontanartene mai.
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[v. 7]
8Stimala ed essa ti esalterà,
sarà la tua gloria, se l'abbraccerai.
[vv. 9-13]
14Non battere la strada degli empi
e non procedere per la via dei malvagi.
[vv. 15-16]
17mangiano il pane dell'empietà
e bevono il vino della violenza.
18La strada dei giusti è come la luce dell'alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
[vv. 19-25]
26Bada alla strada dove metti il piede
e tutte le tue vie siano ben rassodate.
[v. 27]
[v. 1]
2poiché io vi do una buona dottrina;
non abbandonate il mio insegnamento.
[vv. 3-4]
5Acquista la sapienza, acquista l’intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca
e non allontanartene mai.
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[v. 7]
8Stimala ed essa ti esalterà,
sarà la tua gloria, se l’abbraccerai.
[vv. 9-16]
17mangiano il pane dell’empietà
e bevono il vino della violenza.
18La strada dei giusti è come la luce dell’alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
[vv. 19-25]
26Bada alla strada dove metti il piede
e tutte le tue vie siano sicure.
[v. 27]
[v. 1]
2perché tu possa seguire le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza.
3Stillano miele le labbra di una straniera
e più viscida dell'olio è la sua bocca;
[vv. 4-6]
7Ora, figlio mio, ascoltami
e non allontanarti dalle parole della mia bocca.
[v. 8]
9per non mettere in balìa di altri il tuo vigore
e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele,
[vv. 10-13]
14Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all'assemblea».
15Bevi l'acqua della tua cisterna
e quella che zampilla dal tuo pozzo,
[vv. 16-18]
19cerva amabile, gazzella graziosa,
essa s'intrattenga con te;
le sue tenerezze ti inebrino sempre;
sii tu sempre invaghito del suo amore!
[vv. 20-23]
[v. 1]
2perché tu possa conservare le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza.
3Veramente le labbra di una straniera stillano miele,
e più viscida dell’olio è la sua bocca;
[vv. 4-5]
6perché ella non bada alla via della vita,
i suoi sentieri si smarriscono e non se ne rende conto.
7Ora, figli, ascoltatemi
e non allontanatevi dalle parole della mia bocca.
[v. 8]
9per non mettere in balìa di altri il tuo onore
e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele,
[v. 10]
11e tu non debba gemere alla fine,
quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne,
12e tu debba dire: «Perché mai ho odiato l’istruzione
e il mio cuore ha disprezzato la correzione?
[v. 13]
14Per poco non mi sono trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all’assemblea».
15Bevi l’acqua della tua cisterna
e quella che zampilla dal tuo pozzo,
[vv. 16-18]
19cerva amabile, gazzella graziosa,
i suoi seni ti inebrino sempre,
sii sempre invaghito del suo amore!
[v. 20]
21Poiché sono davanti agli occhi del Signore le vie dell’uomo,
egli bada a tutti i suoi sentieri.
[vv. 22-23]
[vv. 1-2]
3figlio mio, fà così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
và, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
[v. 4]
5lìberatene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.
6Và dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
[v. 7]
8eppure d'estate si provvede il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
[v. 9]
10Un pò dormire, un pò sonnecchiare,
un pò incrociare le braccia per riposare
11e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo,
e l'indigenza, come un mendicante.
12Il perverso, uomo iniquo,
va con la bocca distorta,
[vv. 13-15]
16Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in abominio:
17occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
[vv. 18-27]
28o camminare sulla brace
senza scottarsi i piedi?
[v. 29]
30Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l'appetito quando ha fame;
[vv. 31-35]
[vv. 1-2]
3figlio mio, fa’ così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
va’, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
[v. 4]
5così potrai liberartene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.
6Va’ dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
[v. 7]
8eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
[v. 9]
10Un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
11e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.
[vv. 12-16]
17occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
[vv. 18-25]
26poiché, se la prostituta cerca il pane,
la donna sposata ambisce una vita preziosa.
[v. 27]
28o camminare sulle braci
senza scottarsi i piedi?
[v. 29]
30Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l’appetito quando ha fame;
[vv. 31-35]
[vv. 1-8]
9all'imbrunire, al declinare del giorno,
all'apparir della notte e del buio.
[vv. 10-17]
18Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
[vv. 19-20]
21Lo lusinga con tante moine,
lo seduce con labbra lascive;
22egli incauto la segue,
come un bue va al macello;
come un cervo preso al laccio,
[v. 23]
24Ora, figlio mio, ascoltami,
fà attenzione alle parole della mia bocca.
[vv. 25-27]
[vv. 1-8]
9all’imbrunire, al declinare del giorno,
all’apparire della notte e del buio.
[vv. 10-17]
18Vieni, inebriamoci d’amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
[vv. 19-20]
21Lo lusinga con tante moine,
lo seduce con labbra allettanti;
22egli incauto la segue,
come un bue condotto al macello,
come cervo adescato con un laccio,
[v. 23]
24Ora, figli, ascoltatemi
e fate attenzione alle parole della mia bocca.
[vv. 25-27]
[vv. 1-5]
6Ascoltate, perché dirò cose elevate,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
7perché la mia bocca proclama la verità
e abominio per le mie labbra è l'empietà.
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste;
niente vi è in esse di fallace o perverso;
[vv. 9-12]
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia, l'arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
14A me appartiene il consiglio e il buon senso,
io sono l'intelligenza, a me appartiene la potenza.
[vv. 15-17]
18Presso di me c'è ricchezza e onore,
sicuro benessere ed equità.
[vv. 19-20]
21per dotare di beni quanti mi amano
e riempire i loro forzieri.
[vv. 22-24]
25prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io sono stata generata.
[vv. 26-28]
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia;
quando disponeva le fondamenta della terra,
[v. 30]
31dilettandomi sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.
32Ora, figli, ascoltatemi:
beati quelli che seguono le mie vie!
[v. 33]
34Beato l'uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire attentamente la soglia.
[vv. 35-36]
[vv. 1-5]
6Ascoltate, perché dirò cose rilevanti,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
7perché la mia bocca proclama la verità
e l’empietà è orrore per le mie labbra.
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste,
niente in esse è tortuoso o perverso;
[vv. 9-12]
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia e l’arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
[vv. 14-17]
18Ricchezza e onore sono con me,
sicuro benessere e giustizia.
[vv. 19-20]
21per dotare di beni quanti mi amano
e riempire i loro tesori.
[vv. 22-24]
25prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io fui generata,
[vv. 26-28]
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
[v. 30]
31giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo.
32Ora, figli, ascoltatemi:
beati quelli che seguono le mie vie!
[v. 33]
34Beato l’uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire gli stipiti della mia soglia.
[vv. 35-36]
[v. 1]
2Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino
e ha imbandito la tavola.
[vv. 3-4]
5«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
[v. 6]
7Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo,
chi rimprovera l'empio se ne attira l'insulto.
8Non rimproverare il beffardo per non farti odiare;
rimprovera il saggio ed egli ti amerà.
[vv. 9-17]
18Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e che i suoi invitati
se ne vanno nel profondo degli inferi.
[v. 1]
2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
[vv. 3-4]
5«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
[vv. 6-17]
18Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e i suoi invitati scendono nel profondo del regno dei morti.
1Proverbi di Salomone.
Il figlio saggio rende lieto il padre;
il figlio stolto contrista la madre.
2Non giovano i tesori male acquistati,
mentre la giustizia libera dalla morte.
[vv. 3-5]
6Le benedizioni del Signore sul capo del giusto,
la bocca degli empi nasconde il sopruso.
7La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi svanisce.
[vv. 8-10]
11Fonte di vita è la bocca del giusto,
la bocca degli empi nasconde violenza.
[vv. 12-13]
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente.
15I beni del ricco sono la sua roccaforte,
la rovina dei poveri è la loro miseria.
[vv. 16-18]
19Nel molto parlare non manca la colpa,
chi frena le labbra è prudente.
20Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
21Le labbra del giusto nutriscono molti,
gli stolti muoiono in miseria.
[vv. 22-24]
25Al passaggio della bufera l'empio cessa di essere,
ma il giusto resterà saldo per sempre.
[vv. 26-30]
31La bocca del giusto esprime la sapienza,
la lingua perversa sarà tagliata.
32Le labbra del giusto stillano benevolenza,
la bocca degli empi perversità.
1Proverbi di Salomone.
Il figlio saggio allieta il padre,
il figlio stolto contrista sua madre.
2I tesori male acquistati non giovano,
ma la giustizia libera dalla morte.
[vv. 3-5]
6Le benedizioni del Signore sul capo del giusto,
la bocca degli empi nasconde violenza.
7La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi marcisce.
[vv. 8-10]
11Fonte di vita è la bocca del giusto,
la bocca degli empi nasconde violenza.
[v. 12]
13Sulle labbra dell’intelligente si trova la sapienza,
ma il bastone è per la schiena dello stolto.
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.
15I beni del ricco sono la sua roccaforte,
la rovina dei poveri è la loro miseria.
[vv. 16-17]
18Dissimulano l’odio le labbra bugiarde,
chi diffonde calunnie è uno stolto.
19Nel molto parlare non manca la colpa,
chi frena le labbra è saggio.
20Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
21Le labbra del giusto nutrono molti,
gli stolti invece muoiono per la loro stoltezza.
[vv. 22-24]
25Passa la bufera e l’empio non c’è più,
il giusto invece resta saldo per sempre.
[vv. 26-31]
32Le labbra del giusto conoscono benevolenza,
la bocca degli empi cose perverse.
1La bilancia falsa è in abominio al Signore,
ma del peso esatto egli si compiace.
2Viene la superbia, verrà anche l'obbrobrio,
mentre la saggezza è presso gli umili.
[v. 3]
4Non serve la ricchezza nel giorno della collera,
ma la giustizia libera dalla morte.
[vv. 5-7]
8Il giusto sfugge all'angoscia,
al suo posto subentra l'empio.
9Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo,
ma i giusti si salvano con la scienza.
[v. 10]
11Con la benedizione degli uomini retti
si innalza una città,
la bocca degli empi la demolisce.
[vv. 12-13]
14Senza una direzione un popolo decade,
il successo sta nel buon numero di consiglieri.
[v. 15]
16Una donna graziosa ottiene gloria,
ma gli uomini laboriosi acquistano ricchezza.
17Benefica se stesso l'uomo misericordioso,
il crudele invece tormenta la sua stessa carne.
[vv. 18-19]
20I cuori depravati sono in abominio al Signore
che si compiace di chi ha una condotta integra.
[v. 21]
22Un anello d'oro al naso d'un porco,
tale è la donna bella ma priva di senno.
23La brama dei giusti è solo il bene,
la speranza degli empi svanisce.
[vv. 24-25]
26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende.
27Chi è sollecito del bene trova il favore,
chi ricerca il male, male avrà.
[vv. 28-29]
30Il frutto del giusto è un albero di vita,
il saggio conquista gli animi.
[v. 31]
1Il Signore aborrisce la bilancia falsa,
ma del peso esatto egli si compiace.
[vv. 2-3]
4Non giova la ricchezza nel giorno della collera,
ma la giustizia libera dalla morte.
[vv. 5-7]
8Il giusto è liberato dall’angoscia,
al suo posto subentra il malvagio.
9Con la sua bocca il bugiardo rovina l’amico,
i giusti con la loro scienza si salvano.
[v. 10]
11La benedizione degli uomini retti fa prosperare una città,
le parole dei malvagi la distruggono.
[vv. 12-15]
16La donna avvenente ottiene onore,
gli uomini laboriosi ottengono ricchezze.
17Benefica se stesso chi è buono,
il crudele invece tormenta la sua carne.
[vv. 18-21]
22Un anello d’oro al naso di un maiale,
tale è la donna bella ma senza cervello.
23La brama dei giusti è solo il bene,
la speranza degli empi è la collera.
[vv. 24-25]
26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione sta sul capo di chi lo vende.
27Chi è sollecito del bene incontra favore
e chi cerca il male, male gli accadrà.
[vv. 28-31]
[v. 1]
2Il buono si attira il favore del Signore,
ma egli condanna l'intrigante.
[vv. 3-5]
6Le parole degli empi sono agguati sanguinari,
ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà.
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti sta salda.
[v. 8]
9Un uomo di poco conto che basta a se stesso
vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane.
10Il giusto ha cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
[v. 11]
12Le brame dell'empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti produce frutti.
13Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio,
ma il giusto sfuggirà a tale angoscia.
14Ognuno si sazia del frutto della sua bocca,
ma ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere.
[v. 15]
16Lo stolto manifesta subito la sua collera,
l'accorto dissimula l'offesa.
[vv. 17-18]
19La bocca verace resta ferma per sempre,
la lingua bugiarda per un istante solo.
[vv. 20-21]
22Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore
che si compiace di quanti agiscono con sincerità.
[vv. 23-24]
25L'affanno deprime il cuore dell'uomo,
una parola buona lo allieta.
[v. 26]
27Il pigro non troverà selvaggina;
la diligenza è per l'uomo un bene prezioso.
[v. 28]
[v. 1]
2Chi è buono ottiene il favore del Signore,
il quale condanna il malintenzionato.
[vv. 3-5]
6Le parole degli empi sono insidie mortali,
ma la bocca degli uomini retti li salverà.
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti resta salda.
[vv. 8-9]
10Il giusto si prende cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
[v. 11]
12Le brame dell’empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti dà molto frutto.
13Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio,
ma il giusto sfugge a tale angoscia.
[vv. 14-15]
16Lo stolto manifesta subito la sua collera,
ma chi è avveduto dissimula l’offesa.
[vv. 17-18]
19Il labbro veritiero resta saldo per sempre,
quello bugiardo per un istante solo.
[vv. 20-21]
22Le labbra bugiarde sono un obbrobrio per il Signore:
egli si compiace di chiunque fa la verità.
[vv. 23-24]
25L’afflizione deprime il cuore dell’uomo,
una parola buona lo allieta.
[vv. 26-28]
[v. 1]
2Del frutto della sua bocca
l'uomo mangia ciò che è buono;
l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi.
[v. 3]
4Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito;
l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto.
[vv. 5-6]
7C'è chi fa il ricco e non ha nulla;
c'è chi fa il povero e ha molti beni.
[vv. 8-11]
12Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
[vv. 13-14]
15Un aspetto buono procura favore,
ma il contegno dei perfidi è rude.
[vv. 16-18]
19Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore,
ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male.
[vv. 20-21]
22L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti,
la proprietà del peccatore è riservata al giusto.
[v. 23]
24Chi risparmia il bastone odia suo figlio,
chi lo ama è pronto a correggerlo.
[v. 25]
[v. 1]
2Con il frutto della bocca ci si nutre di beni,
ma l’appetito dei perfidi si ciba di violenza.
[v. 3]
4Il pigro brama, ma non c’è nulla per il suo appetito,
mentre l’appetito dei laboriosi sarà soddisfatto.
[vv. 5-6]
7C’è chi fa il ricco e non ha nulla,
c’è chi fa il povero e possiede molti beni.
[vv. 8-11]
12Un’attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
13Chi disprezza la parola si rende debitore,
chi rispetta un ordine viene ricompensato.
[vv. 14-20]
21La sventura insegue i peccatori,
il bene è la ricompensa dei giusti.
22L’uomo buono lascia eredi i figli dei figli,
è riservata al giusto la ricchezza del peccatore.
23Vi è cibo in abbondanza nei campi dei poveri,
ma può essere sottratto per mancanza di giustizia.
24Chi risparmia il bastone odia suo figlio,
chi lo ama è pronto a correggerlo.
[v. 25]
[vv. 1-2]
3Nella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
[vv. 4-5]
6Il beffardo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per il prudente.
7Allontànati dall'uomo stolto,
e non ignorerai le labbra sapienti.
[v. 8]
9Fra gli stolti risiede la colpa,
fra gli uomini retti la benevolenza.
[vv. 10-11]
12C'è una via che sembra diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
[v. 13]
14Chi è instabile
si sazierà dei frutti della sua condotta,
l'uomo dabbene si sazierà delle sue opere.
[vv. 15-18]
19I malvagi si inchinano davanti ai buoni,
gli empi davanti alle porte del giusto.
[v. 20]
21Chi disprezza il prossimo pecca,
beato chi ha pietà degli umili.
22Non errano forse quelli che compiono il male?
Benevolenza e favore per quanti compiono il bene.
[vv. 23-35]
[vv. 1-2]
3Nella bocca dello stolto c’è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
[vv. 4-6]
7Stai lontano dall’uomo stolto:
in lui non troverai labbra sapienti.
[v. 8]
9Tra gli stolti risiede la colpa,
tra i giusti dimora la benevolenza.
[v. 10]
11La casa degli empi sarà abbattuta,
ma la tenda dei giusti prospererà.
12C’è una via che sembra diritta per l’uomo,
ma alla fine conduce su sentieri di morte.
[v. 13]
14Il perverso si sazia della sua condotta,
l’uomo buono delle sue opere.
[vv. 15-18]
19I cattivi si inchinano davanti ai buoni,
i malvagi davanti alle porte del giusto.
[v. 20]
21Chi disprezza il prossimo pecca,
beato chi ha pietà degli umili.
22Non errano forse quelli che compiono il male?
Amore e fedeltà per quanti compiono il bene.
[vv. 23-35]
[v. 1]
2La lingua dei saggi fa gustare la scienza,
la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
3In ogni luogo sono gli occhi del Signore,
scrutano i malvagi e i buoni.
4Una lingua dolce è un albero di vita,
quella malevola è una ferita al cuore.
[v. 5]
6Nella casa del giusto c'è abbondanza di beni,
sulla rendita dell'empio incombe il dissesto.
[v. 7]
8Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore,
la supplica degli uomini retti gli è gradita.
9La condotta perversa è in abominio al Signore;
egli ama chi pratica la giustizia.
10Punizione severa per chi abbandona il retto sentiero,
chi odia la correzione morirà.
11Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore,
tanto più i cuori dei figli dell'uomo.
[vv. 12-13]
14Una mente retta ricerca il sapere,
la bocca degli stolti si pasce di stoltezza.
15Tutti i giorni son brutti per l'afflitto,
per un cuore felice è sempre festa.
[v. 16]
17Un piatto di verdura con l'amore
è meglio di un bue grasso con l'odio.
[vv. 18-23]
24Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto,
per salvarlo dagli inferni che sono in basso.
[v. 25]
26Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi,
ma gli sono gradite le parole benevole.
[v. 27]
28La mente del giusto medita prima di rispondere,
la bocca degli empi esprime malvagità.
[vv. 29-33]
[v. 1]
2Le parole dei saggi fanno gustare la scienza,
mentre la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
3Gli occhi del Signore arrivano dappertutto,
scrutano i malvagi e i buoni.
4Una parola buona è un albero di vita,
quella malevola è una ferita al cuore.
[v. 5]
6Nella casa del giusto c’è abbondanza di beni,
sul guadagno dell’empio incombe il dissesto.
[v. 7]
8Il sacrificio dei malvagi è un orrore per il Signore,
la preghiera dei buoni gli è gradita.
[v. 9]
10Correzione severa per chi abbandona il retto sentiero;
chi rifiuta i rimproveri morirà!
11Abisso e regno dei morti sono palesi davanti al Signore,
quanto più i cuori degli uomini!
[vv. 12-13]
14Un cuore intelligente desidera imparare,
la bocca dello stolto si pasce della sua ignoranza.
15Tutti i giorni sono brutti per il povero,
per un cuore felice è sempre festa.
[v. 16]
17È meglio un piatto di verdura con l’amore
che un bue grasso con l’odio.
[vv. 18-23]
24Per l’uomo assennato la strada della vita è verso l’alto,
per salvarlo dal regno dei morti che è in basso.
25Il Signore abbatte la casa dei superbi,
ma consolida il confine della vedova.
26Il Signore aborrisce i pensieri malvagi,
ma le parole benevole gli sono gradite.
[v. 27]
28La mente del giusto riflette prima di rispondere,
ma la bocca dei malvagi esprime cattiveria.
[vv. 29-33]
[v. 1]
2Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi,
ma chi scruta gli spiriti è il Signore.
[vv. 3-4]
5È un abominio per il Signore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
con il timore del Signore si evita il male.
[vv. 7-11]
12È in abominio ai re commettere un'azione iniqua,
poiché il trono si consolida con la giustizia.
13Delle labbra giuste si compiace il re
e ama chi parla con rettitudine.
[v. 14]
15Nello splendore del volto del re è la vita,
il suo favore è come nube di primavera.
16È molto meglio possedere la sapienza che l'oro,
il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento.
[vv. 17-18]
19È meglio abbassarsi con gli umili
che spartire la preda con i superbi.
[vv. 20-22]
23Una mente saggia rende prudente la bocca
e sulle sue labbra aumenta la dottrina.
[v. 24]
25C'è una via che pare diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
26L'appetito del lavoratore lavora per lui,
perché la sua bocca lo stimola.
27L'uomo perverso produce la sciagura,
sulle sue labbra c'è come un fuoco ardente.
28L'uomo ambiguo provoca litigi,
chi calunnia divide gli amici.
29L'uomo violento seduce il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha gia commesso il male.
[vv. 31-32]
33Nel grembo si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.
[v. 1]
2Agli occhi dell’uomo tutte le sue opere sembrano pure,
ma chi scruta gli spiriti è il Signore.
[vv. 3-4]
5Il Signore ha in orrore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
ma con il timore del Signore si evita il male.
[vv. 7-8]
9Il cuore dell’uomo elabora progetti,
ma è il Signore che rende saldi i suoi passi.
[vv. 10-15]
16Possedere la sapienza è molto meglio dell’oro,
acquisire l’intelligenza è preferibile all’argento.
[vv. 17-18]
19È meglio essere umili con i poveri
che spartire la preda con i superbi.
20Chi è prudente nel parlare troverà il bene,
ma chi confida nel Signore è beato.
[vv. 21-24]
25C’è una via che sembra diritta per l’uomo,
ma alla fine conduce su sentieri di morte.
26La brama fa lavorare chi lavora,
è la sua bocca che lo sprona.
27L’uomo iniquo ordisce la sciagura,
sulle sue labbra c’è come un fuoco ardente.
[v. 28]
29L’uomo violento inganna il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha già commesso il male.
[vv. 31-33]
1Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio
di una casa piena di banchetti festosi e di discordia.
[vv. 2-3]
4Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
[vv. 5-10]
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
[v. 12]
13Chi rende male per bene
vedrà sempre la sventura in casa.
[v. 14]
15Assolvere il reo e condannare il giusto
sono due cose in abominio al Signore.
[v. 16]
17Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
[vv. 18-25]
26Non sta bene multare chi ha ragione
e peggio ancora colpire gli innocenti.
[vv. 27-28]
1Meglio un tozzo di pane secco con tranquillità
che una casa piena di banchetti con discordia.
[vv. 2-3]
4Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
[vv. 5-10]
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
[v. 12]
13A chi rende male per bene
non si allontanerà la sventura dalla sua casa.
[vv. 14-16]
17Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
[vv. 18-28]
1Chi si tiene appartato cerca pretesti
e con ogni mezzo attacca brighe.
[vv. 2-3]
4Le parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda,
la fonte della sapienza è un torrente che straripa.
5Non è bene usar riguardi all'empio
per far torto al giusto in un giudizio.
[vv. 6-7]
8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono in fondo alle viscere.
[vv. 9-10]
11I beni del ricco sono la sua roccaforte,
come un'alta muraglia, a suo parere.
[vv. 12-16]
17Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione,
ma viene il suo avversario e lo confuta.
[v. 18]
19Un fratello offeso è più irriducibile d'una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
20Con la bocca l'uomo sazia il suo stomaco
egli si sazia con il prodotto delle labbra.
[vv. 21-24]
1Chi si tiene appartato cerca il suo piacere
e con ogni stratagemma attacca brighe.
[vv. 2-3]
4Le parole della bocca dell’uomo sono acqua profonda,
la fonte della sapienza è un torrente che straripa.
5Non è bene usare riguardi al malvagio
per far torto al giusto in un giudizio.
[vv. 6-7]
8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono fin nel più intimo.
[vv. 9-10]
11I beni del ricco sono la sua roccaforte,
sono come un’alta muraglia nella sua immaginazione.
[vv. 12-16]
17Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione,
ma viene il suo avversario e lo confuta.
[v. 18]
19Un fratello offeso è più inespugnabile d’una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
[v. 20]
21Morte e vita sono in potere della lingua
e chi ne fa buon uso ne mangerà i frutti.
[vv. 22-24]
[v. 1]
2Lo zelo senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi inciampa.
[v. 3]
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha.
[vv. 5-11]
12Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone
e il suo favore è come la rugiada sull'erba.
[vv. 13-21]
22Il pregio dell'uomo è la sua bontà,
meglio un povero che un bugiardo.
[v. 23]
24Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma stenta persino a riportarla alla bocca.
25Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto,
rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione.
[vv. 26-27]
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca degli empi ingoia l'iniquità.
[v. 29]
1Meglio un povero dalla condotta integra
di uno dalle labbra perverse e che è stolto.
[vv. 2-3]
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato dall’amico che ha.
[vv. 5-11]
12L’ira del re è come ruggito di leone,
come rugiada sull’erba è la sua benevolenza.
[vv. 13-21]
22Il pregio dell’uomo è la sua bontà;
meglio un povero che un bugiardo.
[v. 23]
24Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma non è capace di riportarla alla bocca.
[vv. 25-27]
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
[v. 29]
1Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;
chiunque se ne inebria non è saggio.
[v. 2]
3È una gloria per l'uomo astenersi dalle contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
[vv. 4-5]
6Molti si proclamano gente per bene,
ma una persona fidata chi la trova?
[v. 7]
8Il re che siede in tribunale
dissipa ogni male con il suo sguardo.
[v. 9]
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose in abominio al Signore.
[vv. 11-13]
14«Robaccia, robaccia» dice chi compra:
ma mentre se ne va, allora se ne vanta.
15C'è oro e ci sono molte perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite.
[v. 16]
17È piacevole all'uomo il pane procurato con frode,
ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia.
18Pondera bene i tuoi disegni, consigliandoti,
e fà la guerra con molta riflessione.
19Chi va in giro sparlando rivela un segreto,
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
20Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lucerna nel cuore delle tenebre.
21I guadagni accumulati in fretta da principio
non saranno benedetti alla fine.
22Non dire: «Voglio ricambiare il male»,
confida nel Signore ed egli ti libererà.
23Il doppio peso è in abominio al Signore
e le bilance false non sono un bene.
[v. 24]
25È un laccio per l'uomo esclamare subito: «Sacro!»
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
[vv. 26-30]
1Il vino è beffardo, il liquore è tumultuoso;
chiunque si perde dietro ad esso non è saggio.
[vv. 2-5]
6Molti proclamano la propria bontà,
ma una persona fidata chi la trova?
7Chi cammina nella sua integrità è giusto;
beati i figli che lascia dietro di sé!
8Il re che siede in tribunale
con il suo sguardo dissipa ogni male.
[v. 9]
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose che il Signore aborrisce.
[vv. 11-13]
14«Robaccia, robaccia» dice chi compra,
ma quando se ne va, allora se ne vanta.
15C’è possesso di oro e moltitudine di perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra sapienti.
[v. 16]
17È piacevole il pane procurato con frode,
ma poi la bocca sarà piena di granelli di sabbia.
18Pondera bene la tua strategia, consìgliati,
e fa’ la guerra con molta riflessione.
19Chi va in giro sparlando svela il segreto;
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
20Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lampada nel cuore delle tenebre.
21Un’eredità accumulata in fretta all’inizio
non sarà benedetta alla fine.
22Non dire: «Renderò male per male»;
confida nel Signore ed egli ti libererà.
[vv. 23-24]
25È una trappola esclamare subito: «Sacro!»
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
[vv. 26-30]
[vv. 1-3]
4Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna degli empi, è il peccato.
[vv. 5-8]
9È meglio abitare su un angolo del tetto
che avere una moglie litigiosa e casa in comune.
[vv. 10-15]
16L'uomo che si scosta dalla via della saggezza,
riposerà nell'assemblea delle ombre dei morti.
[vv. 17-18]
19Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
[vv. 20-23]
24Il superbo arrogante si chiama beffardo,
egli agisce nell'eccesso dell'insolenza.
[vv. 25-26]
27Il sacrificio degli empi è un abominio,
tanto più se offerto con cattiva intenzione.
[vv. 28-30]
31Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.
[v. 1]
2Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta,
ma chi scruta i cuori è il Signore.
[v. 3]
4Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna dei malvagi è il peccato.
[vv. 5-8]
9È meglio abitare su un angolo del tetto
che avere casa in comune con una moglie litigiosa.
[vv. 10-15]
16L’uomo che si scosta dalla via della saggezza,
riposerà nell’assemblea delle ombre dei morti.
[vv. 17-18]
19Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
[vv. 20-23]
24Il superbo arrogante si chiama spavaldo,
egli agisce nell’eccesso dell’insolenza.
[vv. 25-30]
31Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.
1Un buon nome val più di grandi ricchezze
e la benevolenza altrui più dell'argento e dell'oro.
[vv. 2-7]
8Chi semina l'ingiustizia raccoglie la miseria
e il bastone a servizio della sua collera svanirà.
[vv. 9-10]
11Il Signore ama chi è puro di cuore
e chi ha la grazia sulle labbra è amico del re.
[vv. 12-14]
15La stoltezza è legata al cuore del fanciullo,
ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui.
[vv. 16-17]
18perché ti sarà piacevole custodirle nel tuo intimo
e averle tutte insieme pronte sulle labbra.
[vv. 19-21]
22Non depredare il povero, perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
[vv. 23-25]
26Non essere di quelli che si fanno garanti
o che s'impegnano per debiti altrui,
[vv. 27-29]
1Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze
e la benevolenza altrui vale più dell’argento e dell’oro.
[vv. 2-7]
8Chi semina ingiustizia raccoglie miseria
e il bastone che usa nella sua collera svanirà.
[vv. 9-10]
11Chi ama la schiettezza del cuore
e la benevolenza sulle labbra, sarà amico del re.
[vv. 12-14]
15La stoltezza è legata al cuore del fanciullo,
ma il bastone della correzione l’allontana da lui.
[vv. 16-17]
18ti saranno piacevoli se le custodirai nel tuo intimo,
se le terrai pronte sulle tue labbra.
[vv. 19-21]
22Non depredare il povero perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
[vv. 23-24]
25per non abituarti alle sue maniere
e procurarti una trappola per la tua vita.
26Non essere di quelli che danno la mano
e si fanno garanti dei debiti altrui,
[vv. 27-29]
1Quando siedi a mangiare con un potente,
considera bene che cosa hai davanti;
[vv. 2-6]
7perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
8Il boccone che hai mangiato rigetterai
e avrai sprecato le tue parole gentili.
[vv. 9-12]
13Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
[vv. 14-15]
16Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
[vv. 17-20]
21perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
[vv. 22-25]
26Fà bene attenzione a me, figlio mio,
e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli:
[vv. 27-33]
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
35«Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro».
1Quando siedi a mangiare con uno che ha autorità,
bada bene a ciò che ti è messo davanti;
[v. 2]
3Non bramare le sue ghiottonerie,
perché sono un cibo fallace.
[vv. 4-5]
6Non mangiare il pane dell’avaro
e non bramare le sue ghiottonerie,
7perché, come uno che pensa solo a se stesso,
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
8Vomiterai il boccone che hai mangiato
e rovinerai le tue parole gentili.
[vv. 9-12]
13Non risparmiare al fanciullo la correzione,
perché se lo percuoti con il bastone non morirà;
14anzi, se lo percuoti con il bastone,
lo salverai dal regno dei morti.
[v. 15]
16Esulterò dentro di me,
quando le tue labbra diranno parole rette.
[vv. 17-20]
21perché l’ubriacone e l’ingordo impoveriranno
e di stracci li rivestirà la sonnolenza.
[vv. 22-25]
26Fa’ bene attenzione a me, figlio mio,
e piacciano ai tuoi occhi le mie vie:
[vv. 27-28]
29Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi?
A chi gli occhi torbidi?
[v. 30]
31Non guardare il vino come rosseggia,
come scintilla nella coppa
e come scorre morbidamente;
[vv. 32-33]
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di giacere in cima all’albero maestro.
35«Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell’altro!».
[v. 1]
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[v. 3]
4con la scienza si riempiono le sue stanze
di tutti i beni preziosi e deliziosi.
[vv. 5-8]
9Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è l'abominio degli uomini.
[v. 10]
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
[v. 12]
13Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono
e dolce sarà il favo al tuo palato.
[v. 14]
15Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma gli empi soccombono nella sventura.
17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
[vv. 18-20]
21Temi il Signore, figlio mio, e il re;
non ribellarti né all'uno né all'altro,
[vv. 22-24]
25mentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia,
su di loro si riverserà la benedizione.
[vv. 26-27]
28Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo
e non ingannare con le labbra.
[vv. 29-32]
33un pò dormire, un pò sonnecchiare,
un pò incrociare le braccia per riposare
[v. 34]
[v. 1]
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[v. 3]
4con la scienza si riempiono le sue stanze
di tutti i beni preziosi e deliziosi.
[vv. 5-10]
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
[v. 12]
13Mangia il miele, figlio mio, perché è buono
e il favo è dolce al tuo palato.
[v. 14]
15Non insidiare, come un malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma i malvagi soccombono nella sventura.
17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
[vv. 18-20]
21Figlio mio, temi il Signore e il re,
e con i ribelli non immischiarti,
22perché improvviso sorgerà il loro castigo
e la rovina mandata da entrambi chi la conosce?
[vv. 23-27]
28Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo,
non ingannare con le labbra.
[vv. 29-32]
33un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
34e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.
1Anche questi sono proverbi di Salomone,
trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.
[vv. 2-4]
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
[vv. 6-7]
8non metterlo subito fuori in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
[v. 9]
10altrimenti chi ti ascolta ti biasimerebbe
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
[vv. 11-15]
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
[vv. 17-20]
21Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare,
se ha sete, dagli acqua da bere;
22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo
e il Signore ti ricompenserà.
[v. 23]
24Abitare su un angolo del tetto è meglio
di una moglie litigiosa e una casa in comune.
25Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
26Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio.
27Mangiare troppo miele non è bene,
né lasciarsi prendere da parole adulatrici.
[v. 28]
1Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.
[vv. 2-4]
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
[vv. 6-7]
8non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
[v. 9]
10perché chi ti ascolta non ti biasimi
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
[vv. 11-15]
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
[vv. 17-20]
21Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare,
se ha sete, dagli acqua da bere,
22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo
e il Signore ti ricompenserà.
[v. 23]
24È meglio abitare su un angolo del tetto,
che avere casa in comune con una moglie litigiosa.
25Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
26Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte al malvagio.
27Mangiare troppo miele non è bene,
né cercare onori eccessivi.
[v. 28]
[vv. 1-5]
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
7Malferme sono le gambe dello zoppo,
così una massima sulla bocca degli stolti.
8Come chi lega il sasso alla fionda,
così chi attribuisce onori a uno stolto.
9Una spina penetrata nella mano d'un ubriaco,
tale è una massima sulla bocca degli stolti.
10Arciere che ferisce tutti i passanti,
tale è chi assume uno stolto o un ubriaco.
[vv. 11-14]
15Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma dura fatica a portarla alla bocca.
[vv. 16-20]
21Mantice per il carbone e legna per il fuoco,
tale è l'attaccabrighe per rattizzar le liti.
22Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi,
esse scendono in fondo alle viscere.
23Come vernice d'argento sopra un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
24Chi odia si maschera con le labbra,
ma nel suo intimo cova il tradimento;
25anche se usa espressioni melliflue, non ti fidare,
perché egli ha sette abomini nel cuore.
26L'odio si copre di simulazione,
ma la sua malizia apparirà pubblicamente.
[vv. 27-28]
[vv. 1-5]
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
7Come pendono le gambe da uno zoppo,
così una massima sulla bocca dello stolto.
8Come chi lega una pietra alla fionda,
così chi attribuisce onori a uno stolto.
9Come ramo spinoso in mano a un ubriaco,
così una massima sulla bocca dello stolto.
[vv. 10-14]
15Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma dura fatica a riportarla alla bocca.
[vv. 16-20]
21Mantice per il carbone e legna per il fuoco,
tale è l’attaccabrighe per attizzare le liti.
22Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi,
che scendono fin nell’intimo.
23Come patina d’argento su un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
24Chi odia si maschera con le labbra,
ma nel suo intimo cova inganni;
25anche se usa espressioni melliflue, non credergli,
perché nel cuore egli ha sette obbrobri.
26Chi odia si nasconde con astuzia,
ma la sua malizia apparirà pubblicamente.
[v. 27]
28Una lingua bugiarda fa molti danni,
una bocca adulatrice produce rovina.
[vv. 1-2]
3La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più dell'una e dell'altra
lo è il fastidio dello stolto.
[vv. 4-5]
6Leali sono le ferite di un amico,
fallaci i baci di un nemico.
[vv. 7-9]
10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello
nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
[vv. 11-13]
14Benedire il prossimo di buon mattino ad alta voce
gli sarà imputato come una maledizione.
[vv. 15-19]
20Come gli inferi e l'abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell'uomo.
21Come il crogiuolo è per l'argento
e il fornello per l'oro,
così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
[v. 22]
23Preòccupati del tuo gregge,
abbi cura delle tue mandrie,
[v. 24]
25Si toglie il fieno, apparisce l'erba nuova
e si raccolgono i foraggi dei monti;
[v. 26]
27le capre latte abbondante per il cibo
e per vitto della tua famiglia.
e per mantenere le tue schiave.
[vv. 1-2]
3La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più d’entrambi la collera dello stolto.
[vv. 4-5]
6Leali sono le ferite di un amico,
ingannevoli i baci di un nemico.
[vv. 7-9]
10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
[vv. 11-13]
14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,
sarà considerato come se lo maledicesse.
[vv. 15-19]
20Come il regno dei morti e l’abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell’uomo.
21Come il crogiuolo è per l’argento e il forno è per l’oro,
così l’uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.
23Preòccupati dello stato del tuo gregge,
abbi cura delle tue mandrie,
[v. 24]
25Tolto il fieno, ricresce l’erba nuova
e si raccolgono i foraggi sui monti;
[v. 26]
27le capre ti danno latte abbondante per nutrire te,
per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche.
[vv. 1-8]
9Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge,
anche la sua preghiera è in abominio.
[v. 10]
11Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo scruta bene.
[vv. 12-13]
14Beato l'uomo che teme sempre,
chi indurisce il cuore cadrà nel male.
[vv. 15-16]
17Un uomo perseguitato per omicidio
fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre.
[vv. 18-19]
20L'uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa.
[v. 21]
22L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire
e non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
[v. 23]
24Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è compagno dell'assassino.
[vv. 25-28]
[v. 1]
2Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi,
ma con un uomo intelligente e saggio l’ordine si mantiene.
[vv. 3-9]
10Chi fa deviare i giusti per la via del male,
nel suo tranello lui stesso cadrà,
mentre gli integri erediteranno il bene.
[vv. 11-12]
13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo,
chi le confessa e le abbandona troverà misericordia.
14Beato l’uomo che sempre teme,
ma chi indurisce il cuore cadrà nel male.
[vv. 15-16]
17Un uomo che è perseguito per omicidio
fuggirà fino alla tomba: non lo si trattenga!
[vv. 18-19]
20L’uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
ma per un tozzo di pane si può prevaricare.
22L’avaro è impaziente di arricchire,
ma non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
[v. 23]
24Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è simile a un assassino.
[vv. 25-28]
[vv. 1-5]
6Sotto i passi del malvagio c'è un trabocchetto,
mentre il giusto corre ed è contento.
[v. 7]
8I beffardi mettono sottosopra una città,
mentre i saggi placano la collera.
[vv. 9-15]
16Quando governano i malvagi, i delitti abbondano,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
[vv. 17-18]
19Lo schiavo non si corregge a parole,
comprende, infatti, ma non obbedisce.
[vv. 20-26]
27L'iniquo è un abominio per i giusti
e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi.
[vv. 1-5]
6Con la sua trasgressione l’iniquo si prepara un trabocchetto,
mentre il giusto giubila e si rallegra.
[vv. 7-18]
19Lo schiavo non si corregge a parole:
comprende, infatti, ma non obbedisce.
[vv. 20-27]
[vv. 1-7]
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza;
ma fammi avere il cibo necessario,
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all'indigenza, non rubi
e profani il nome del mio Dio.
[v. 10]
11C'è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
[vv. 12-14]
15La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!».
Tre cose non si saziano mai,
anzi quattro non dicono mai: «Basta!»:
16gli inferi, il grembo sterile,
la terra mai sazia d'acqua
e il fuoco che mai dice: «Basta!».
17L'occhio che guarda con scherno il padre
e disprezza l'obbedienza alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
[vv. 18-19]
20Tale è la condotta della donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: «Non ho fatto niente di male!».
[vv. 21-24]
25le formiche, popolo senza forza,
che si provvedono il cibo durante l'estate;
26gli iràci, popolo imbelle,
ma che hanno la tana sulle rupi;
[vv. 27-31]
32Se ti sei esaltato per stoltezza
e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
33poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue,
spremendo la collera ne esce la lite.
[vv. 1-8]
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.
[v. 10]
11C’è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
[vv. 12-14]
15La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!».
Tre cose non si saziano mai,
anzi quattro non dicono mai: «Basta!»:
16il regno dei morti, il grembo sterile,
la terra mai sazia d’acqua
e il fuoco che mai dice: «Basta!».
17L’occhio che guarda con scherno il padre
e si rifiuta di ubbidire alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
[vv. 18-19]
20Così si comporta la donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: «Non ho fatto nulla di male!».
[vv. 21-24]
25le formiche sono un popolo senza forza,
eppure si provvedono il cibo durante l’estate;
26gli iràci sono un popolo imbelle,
eppure hanno la tana sulle rupi;
27le cavallette non hanno un re,
eppure marciano tutte ben schierate;
[vv. 28-31]
32Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
33poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue
e spremendo la collera ne esce la lite.
[vv. 1-3]
4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai principi bramare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti
e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti.
6Date bevande inebrianti a chi sta per perire
e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore.
7Beva e dimentichi la sua povertà
e non si ricordi più delle sue pene.
8Apri la bocca in favore del muto
in difesa di tutti gli sventurati.
[vv. 9-10]
Bet11In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
[vv. 12-14]
Vau15Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-27]
Kof28I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l'elogio:
[v. 29]
Sin30Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
[v. 31]
[v. 1]
2Che mai, figlio mio! Che mai, figlio del mio grembo!
Che mai, figlio dei miei voti!
[v. 3]
4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino ciò che hanno decretato
e tradiscano il diritto di tutti gli infelici.
6Date bevande inebrianti a chi si sente venir meno
e il vino a chi ha l’amarezza nel cuore:
7beva e dimentichi la sua povertà
e non si ricordi più delle sue pene.
8Apri la bocca in favore del muto,
in difesa di tutti gli sventurati.
[vv. 9-10]
Bet11In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
[vv. 12-14]
Vau15Si alza quando è ancora notte,
distribuisce il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-17]
Tet18È soddisfatta, perché i suoi affari vanno bene;
neppure di notte si spegne la sua lampada.
[vv. 19-25]
Pe26Apre la bocca con saggezza
e la sua lingua ha solo insegnamenti di bontà.
[vv. 27-29]
Sin30Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
[v. 31]