12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
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[vv. 1-2] 3Si cercò in tutto il territorio d’Israele una giovane bella e si trovò Abisàg, la Sunammita, e la condussero al re. [vv. 4-8]
al servizio del re. [vv. 10-12]
9Adonia un giorno immolò pecore, buoi e vitelli grassi presso la pietra Zochèlet, che è vicina alla fonte di Roghel. Invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giudaal re Davide e digli: “O re, mio signore, tu non hai forse giurato alla tua schiava dicendo: Salomone, tuo figlio, sarà re dopo di me, ed egli siederà sul mio trono? Perché allora è diventato re Adonia?”. 14Ecco, mentre tu starai ancora lì a parlare al re, io ti seguirò e completerò le tue parole».
13Va’, presentati15Betsabea si presentò al re, nella camera da letto; il re era molto vecchio, e Abisàg, la Sunammita, lo serviva. 16Betsabea si inchinò e si prostrò davanti al re. Il re poi le domandò: «Che hai?». [vv. 17-22]
al re: «Ecco, c’è il profeta Natan». Questi entrò alla presenza del re, davanti al quale si prostrò con la faccia a terra. [vv. 24-26] 27Questa cosa è forse avvenuta per ordine del re, mio signore? Perché non hai fatto sapere al tuo servo chi siederà sul trono del re, mio signore, dopo di lui?».
23Fu annunciato[vv. 28-29] 30Come ti ho giurato per il Signore, Dio d’Israele, dicendo: “Salomone, tuo figlio, sarà re dopo di me, ed egli siederà sul mio trono al mio posto”, così farò oggi». 31Betsabea si inchinò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re dicendo: «Viva il mio signore, il re Davide, per sempre!». [vv. 32-34] 35Quindi risalirete dietro a lui, che verrà a sedere sul mio trono e regnerà al mio posto. Poiché io ho designato lui a divenire capo su Israele e su Giuda». 36Benaià, figlio di Ioiadà, rispose al re: «Così sia! Anche il Signore, Dio del re, mio signore, decida allo stesso modo! [vv. 37-40]
41Lo sentì Adonia insieme agli invitati che erano con lui; essi avevano finito di mangiare. Ioab, udito il suono del corno, chiese: «Perché c’è clamore di città in tumulto?». 42Mentre parlava ecco giungere Giònata figlio del sacerdote Ebiatàr, al quale Adonia disse: «Vieni! Tu sei un valoroso e rechi certo buone notizie!». [vv. 43-49]
ai corni dell’altare. [vv. 51-52] 53Il re Salomone ordinò che lo facessero scendere dall’altare; quegli venne a prostrarsi davanti al re Salomone, poi Salomone gli disse: «Va’ a casa tua!».
50Adonia, che temeva Salomone, alzatosi, andò ad aggrapparsi[vv. 1-4]
5Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Seruià, cioè come egli ha trattato i due capi dell’esercito d’Israele, Abner, figlio di Ner, e Amasà, figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue di guerra, e mettendo sangue di guerra sulla sua cintura che era intorno ai suoi fianchi e sul suo sandalo che era ai suoi piedi. 6Agirai con la tua saggezza, e non permetterai che la sua vecchiaia scenda in pace agli inferi. [v. 7] 8Ed ecco accanto a te Simei, figlio di Ghera, Beniaminita, di Bacurìm; egli mi maledisse con una maledizione terribile nel giorno in cui andavo a Macanàim. Ma discese incontro a me al Giordano e gli giurai per il Signore: “Non ti farò morire di spada”. 9Ora però non lasciarlo impunito. Infatti tu sei un uomo saggio e sai ciò che gli dovrai fare. Farai scendere la sua canizie agli inferi con morte violenta».
[vv. 10-16]
al re Salomone, il quale nulla ti può negare, che mi conceda in moglie Abisàg, la Sunammita». 18Betsabea rispose: «Bene! Parlerò io stessa al re in tuo favore».
17Adonia disse: «Di’19Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare un trono per la madre del re. Questa gli sedette alla destra [vv. 20-25]
26Il re disse al sacerdote Ebiatàr: «Vattene ad Anatòt, nella tua campagna. Certo, tu sei degno di morte, ma oggi non ti faccio morire, perché tu hai portato l’arca del Signore Dio davanti a Davide, mio padre, e perché ti sei occupato di tutto quello di cui mio padre si occupava». [v. 27]
28La notizia arrivò a Ioab – Ioab si era schierato per Adonia, mentre non si era schierato per Assalonne – e allora Ioab fuggì nella tenda del Signore e si afferrò ai corni dell’altare. 29Fu riferito al re Salomone che Ioab era fuggito nella tenda del Signore e che stava al fianco dell’altare. Salomone inviò Benaià figlio di Ioiadà con quest’ordine: «Va’, colpiscilo!». 30Benaià andò nella tenda del Signore e disse a Ioab: «Così dice il re: “Esci!”». Quegli rispose: «No! Qui voglio morire!». Benaià riferì al re: «Ioab ha parlato così e così mi ha risposto». [vv. 31-34] 35Il re lo sostituì, nominando capo dell’esercito Benaià, figlio di Ioiadà, mentre mise il sacerdote Sadoc al posto di Ebiatàr.
[vv. 36-37] 38Simei disse al re: «Va bene! Come ha detto il re, mio signore, così farà il tuo servo». Simei dimorò in Gerusalemme per molto tempo. [vv. 39-44] 45Invece sarà benedetto il re Salomone e il trono di Davide sarà saldo per sempre davanti al Signore». [v. 46]
[vv. 1-6]
al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. 8Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. 9Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?». 10Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. [vv. 11-20]
7Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servoal mattino; ecco, non era il figlio che avevo partorito io». 22L’altra donna disse: «Non è così! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto». E quella, al contrario, diceva: «Non è così! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo». Discutevano così alla presenza del re. [v. 23] 24Allora il re ordinò: «Andate a prendermi una spada!». Portarono una spada davanti al re. [v. 25] 26La donna il cui figlio era vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: «Perdona, mio signore! Date a lei il bimbo vivo; non dovete farlo morire!».
21Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L’ho osservato beneL’altra disse: «Non sia né mio né tuo; tagliate!». [vv. 27-28]
[vv. 1-5] 6Achisar maggiordomo; Adoniràm, figlio di Abda, sovrintendente al lavoro coatto.
7Salomone aveva dodici prefetti su tutto Israele, i quali provvedevano al re e alla sua casa; ognuno aveva l’incarico di procurare il necessario per un mese all’anno. [vv. 8-20]
1Salomone dominava su tutti i regni, dal Fiume alla regione dei Filistei e al confine con l’Egitto. Gli portavano tributi e servivano Salomone tutti i giorni della sua vita.
[vv. 2-4] 5Giuda e Israele erano al sicuro; ognuno stava sotto la propria vite e sotto il proprio fico, da Dan fino a Bersabea, per tutti i giorni di Salomone.
[v. 6] 7Quei prefetti, ognuno per il suo mese, provvedevano quanto serviva al re Salomone e a quelli che erano ammessi alla sua tavola; non facevano mancare nulla. [vv. 8-14]
15Chiram, re di Tiro, mandò i suoi servi da Salomone, perché aveva sentito che l’avevano unto re al posto di suo padre; infatti Chiram era sempre stato amico di Davide. [v. 16] 17«Tu sai che Davide, mio padre, non ha potuto edificare un tempio al nome del Signore, suo Dio, a causa delle guerre che i nemici gli mossero da tutte le parti, finché il Signore non li prostrò sotto la pianta dei suoi piedi. [v. 18] 19Ecco, ho deciso di edificare un tempio al nome del Signore, mio Dio, come ha detto il Signore a Davide, mio padre: “Tuo figlio, che io porrò al tuo posto sul tuo trono, lui edificherà il tempio al mio nome”. [vv. 20-21]
al legname di cedro e al legname di cipresso. 23I miei servi lo caleranno dal Libano al mare; lo avvierò per mare a mo’ di zattere al luogo che mi indicherai. Là lo slegherò e tu lo prenderai. Quanto a provvedere al mantenimento della mia casa, tu soddisferai il mio desiderio». [vv. 24-27]
22Chiram mandò a dire a Salomone: «Ho ascoltato ciò che mi hai mandato a dire; io farò quanto tu desideri riguardoal mese: passavano un mese nel Libano e due mesi nelle loro case. Adoniràm sovrintendeva al lavoro coatto. [v. 29] 30senza contare gli incaricati dei prefetti di Salomone, che erano preposti ai lavori in numero di tremilatrecento e dirigevano il popolo che era occupato nei lavori.
28Li mandava a turno nel Libano, diecimila[vv. 31-32]
[vv. 1-2] 3Davanti all’aula del tempio vi era il vestibolo: era lungo venti cubiti, nel senso della larghezza del tempio, e profondo dieci cubiti davanti al tempio.
[vv. 4-7] 8La porta del piano più basso era sul lato destro del tempio; attraverso una scala a chiocciola si saliva al piano di mezzo e dal piano di mezzo al terzo. [vv. 9-11] 12«Riguardo al tempio che stai edificando, se camminerai secondo le mie leggi, se eseguirai le mie norme e osserverai tutti i miei comandi, camminando in essi, io confermerò a tuo favore la mia parola, quella che ho annunciato a Davide tuo padre. 13Io abiterò in mezzo agli Israeliti; non abbandonerò il mio popolo Israele».
[v. 14] 15Costruì i muri del tempio all’interno con tavole di cedro, dal pavimento del tempio fino ai muri di copertura; rivestì di legno la parte interna e inoltre rivestì con tavole di cipresso il pavimento del tempio. 16Costruì i venti cubiti in fondo al tempio con tavole di cedro, dal pavimento fino ai muri; all’interno costruì il sacrario, cioè il Santo dei Santi. [vv. 17-20] 21Salomone rivestì l’interno della sala con oro purissimo e fece passare catene dorate davanti al sacrario che aveva rivestito d’oro. [vv. 22-38]
[vv. 1-6]
al soffitto.
7Fece anche il vestibolo del trono, ove esercitava la giustizia, cioè il vestibolo del giudizio; era coperto con legno di cedro dal pavimento8La reggia, dove abitava, fu costruita in modo simile a quest’opera, in un secondo cortile, all’interno rispetto al vestibolo; in modo simile a tale vestibolo fece anche una casa per la figlia del faraone, che Salomone aveva preso in moglie.
9Tutte queste costruzioni erano di pietre scelte, squadrate secondo misura, segate con la sega sul lato interno ed esterno, dalle fondamenta ai cornicioni e al di fuori fino al cortile maggiore. [vv. 10-11] 12Il cortile maggiore era tutto con tre file di pietre squadrate e una di travi di cedro; era simile al cortile interno del tempio del Signore e al vestibolo del tempio.
[vv. 13-19]
al di là del reticolo e vi erano duecento melagrane in file intorno a ogni capitello. [vv. 21-31]
20I capitelli sulle due colonne si innalzavano da dietro la concavitàal carrello e l’altezza di ogni ruota era di un cubito e mezzo. [vv. 33-39]
32Le quattro ruote erano sotto il telaio; i perni delle ruote erano fissati40Chiram fece i recipienti, le palette e i vasi per l’aspersione. Terminò di fare tutto il lavoro che aveva eseguito per il re Salomone riguardo al tempio del Signore: [vv. 41-44] 45i recipienti, le palette, i vasi per l’aspersione e tutti quegli utensili che Chiram aveva fatto al re Salomone per il tempio del Signore. Tutto era di bronzo rifinito. [vv. 46-48]
al sacrario, d’oro purissimo, i fiori, le lampade, gli smoccolatoi d’oro, [vv. 50-51]
49i cinque candelabri a destra e i cinque a sinistra di fronte[vv. 1-5] 6I sacerdoti introdussero l’arca dell’alleanza del Signore al suo posto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini. [v. 7] 8Le stanghe sporgevano e le punte delle stanghe si vedevano dal Santo di fronte al sacrario, ma non si vedevano di fuori. Vi sono ancora oggi. [vv. 9-16]
al nome del Signore, Dio d’Israele, 18ma il Signore disse a Davide, mio padre: “Poiché hai deciso di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene a deciderlo; 19solo che non costruirai tu la casa, ma tuo figlio, che uscirà dai tuoi fianchi, lui costruirà una casa al mio nome”. 20Il Signore ha attuato la parola che aveva pronunciato: sono succeduto infatti a Davide, mio padre, e siedo sul trono d’Israele, come aveva preannunciato il Signore, e ho costruito la casa al nome del Signore, Dio d’Israele. [vv. 21-25]
17Davide, mio padre, aveva deciso di costruire una casaal tuo servo Davide, mio padre!
26Ora, Signore, Dio d’Israele, si adempia la tua parola, che hai rivolto[vv. 27-30]
31Se uno pecca contro il suo prossimo e, perché gli è imposto un giuramento imprecatorio, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio, [v. 32]
33Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto di fronte al nemico perché ha peccato contro di te, ma si converte a te, loda il tuo nome, ti prega e ti supplica in questo tempio, 34tu ascolta nel cielo, perdona il peccato del tuo popolo Israele e fallo tornare sul suolo che hai dato ai loro padri.
[v. 35] 36tu ascolta nel cielo, perdona il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, ai quali indicherai la strada buona su cui camminare, e concedi la pioggia alla terra che hai dato in eredità al tuo popolo.
[vv. 37-39] 40perché ti temano tutti i giorni della loro vita sul suolo che hai dato ai nostri padri.
[vv. 41-43]
44Quando il tuo popolo uscirà in guerra contro i suoi nemici, seguendo la via sulla quale l’avrai mandato, e pregheranno il Signore rivolti verso la città che tu hai scelto e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome, [vv. 45-47]
ai loro padri, verso la città che tu hai scelto e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome, [v. 49] 50Perdona al tuo popolo, che ha peccato contro di te, tutte le loro ribellioni con cui si sono ribellati contro di te, e rendili oggetto di compassione davanti ai loro deportatori, affinché abbiano di loro misericordia, [vv. 51-53]
48se torneranno a te con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nella terra dei nemici che li avranno deportati, e ti supplicheranno rivolti verso la loro terra che tu hai dato54Quando Salomone ebbe finito di rivolgere al Signore questa preghiera e questa supplica, si alzò davanti all’altare del Signore, dove era inginocchiato con le palme tese verso il cielo, [vv. 55-57] 58ma volga piuttosto i nostri cuori verso di lui, perché seguiamo tutte le sue vie e osserviamo i comandi, le leggi e le norme che ha ordinato ai nostri padri. 59Queste mie parole, usate da me per supplicare il Signore, siano presenti davanti al Signore, nostro Dio, giorno e notte, perché renda giustizia al suo servo e a Israele, suo popolo, secondo le necessità di ogni giorno, [v. 60] 61Il vostro cuore sarà tutto dedito al Signore, nostro Dio, perché cammini secondo le sue leggi e osservi i suoi comandi, come avviene oggi».
62Il re e tutto Israele con lui offrirono un sacrificio davanti al Signore. 63Salomone immolò al Signore, in sacrificio di comunione, ventiduemila giovenchi e centoventimila pecore; così il re e tutti gli Israeliti dedicarono il tempio del Signore. 64In quel giorno il re consacrò il centro del cortile che era di fronte al tempio del Signore; infatti lì offrì l’olocausto, l’offerta e il grasso dei sacrifici di comunione, perché l’altare di bronzo, che era davanti al Signore, era troppo piccolo per contenere l’olocausto, l’offerta e il grasso dei sacrifici di comunione.
65In quel tempo Salomone celebrò la festa davanti al Signore, nostro Dio, per sette giorni: tutto Israele, dall’ingresso di Camat al torrente d’Egitto, un’assemblea molto grande, era con lui. [v. 66]
[vv. 1-6] 7allora eliminerò Israele dalla terra che ho dato loro, rigetterò da me il tempio che ho consacrato al mio nome; Israele diventerà la favola e lo zimbello di tutti i popoli. [vv. 8-13]
al re centoventi talenti d’oro.
14Chiram aveva mandato[vv. 15-20] 21e cioè i loro discendenti rimasti dopo di loro nella terra, coloro che gli Israeliti non avevano potuto votare allo sterminio, Salomone li arruolò per il lavoro coatto da schiavi, come è ancora oggi. [vv. 22-24]
25Tre volte all’anno Salomone offriva olocausti e sacrifici di comunione sull’altare che aveva costruito per il Signore e bruciava incenso su quello che era davanti al Signore. Così terminò il tempio.
[vv. 26-27] 28Andarono in Ofir e di là presero quattrocentoventi talenti d’oro e li portarono al re Salomone.
1La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, dovuta al nome del Signore, venne per metterlo alla prova con enigmi. [v. 2] 3Salomone le chiarì tutto quanto ella gli diceva; non ci fu parola tanto nascosta al re che egli non potesse spiegarle.
[vv. 4-5] 6Quindi disse al re: «Era vero, dunque, quanto avevo sentito nel mio paese sul tuo conto e sulla tua sapienza! [vv. 7-9]
10Ella diede al re centoventi talenti d’oro, aromi in gran quantità e pietre preziose. Non arrivarono più tanti aromi quanti ne aveva dati la regina di Saba al re Salomone. [vv. 11-20]
21Tutti i vasi per le bevande del re Salomone erano d’oro, tutti gli arredi del palazzo della Foresta del Libano erano d’oro fino; nessuno era in argento, poiché ai giorni di Salomone non valeva nulla. [vv. 22-28]
ai re di Aram.
29Un carro, importato da Musri, costava seicento sicli d’argento, un cavallo centocinquanta. In tal modo ne importavano per fornirli a tutti i re degli Ittiti e[v. 1] 2provenienti dai popoli di cui aveva detto il Signore agli Israeliti: «Non andate da loro ed essi non vengano da voi, perché certo faranno deviare i vostri cuori dietro i loro dèi». Salomone si legò a loro per amore. [vv. 3-5] 6Salomone commise il male agli occhi del Signore e non seguì pienamente il Signore come Davide, suo padre.
[v. 7] 8Allo stesso modo fece per tutte le sue donne straniere, che offrivano incenso e sacrifici ai loro dèi.
[vv. 9-18]
agli occhi del faraone, tanto che gli diede in moglie la sorella della propria moglie, la sorella di Tacpenès, la regina madre. [v. 20] 21Quando Adad seppe in Egitto che Davide si era addormentato con i suoi padri e che era morto Ioab, capo dell’esercito, disse al faraone: «Lasciami partire; voglio andare nella mia terra». [vv. 22-24]
19Adad trovò grande favoreal male fatto da Adad; detestò Israele e regnò su Aram.
25Fu avversario d’Israele per tutta la vita di Salomone, e questo oltre26Anche Geroboamo, figlio dell’efraimita Nebat, di Seredà – sua madre, una vedova, si chiamava Seruà –, mentre era al servizio di Salomone, alzò la mano contro il re. [vv. 27-32] 33Ciò avverrà perché mi hanno abbandonato e si sono prostrati davanti ad Astarte, dea di quelli di Sidone, a Camos, dio dei Moabiti, e a Milcom, dio degli Ammoniti, e non hanno camminato sulle mie vie, compiendo ciò che è retto ai miei occhi, osservando le mie leggi e le mie norme come Davide, suo padre. [vv. 34-37] 38Se ascolterai quanto ti comanderò, se seguirai le mie vie e farai ciò che è retto ai miei occhi, osservando le mie leggi e i miei comandi, come ha fatto Davide, mio servo, io sarò con te e ti edificherò una casa stabile come l’ho edificata per Davide. Ti consegnerò Israele; [vv. 39-42]
al suo posto divenne re suo figlio Roboamo.
43Salomone si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide, suo padre;[vv. 1-5]
6Il re Roboamo si consigliò con gli anziani che erano stati al servizio di Salomone, suo padre, durante la sua vita, domandando: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?». [v. 7] 8Ma egli trascurò il consiglio che gli anziani gli avevano dato e si consultò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio. [v. 9] 10I giovani che erano cresciuti con lui gli dissero: «Per rispondere al popolo che si è rivolto a te dicendo: “Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, tu alleggeriscilo!”, di’ loro così:
“Il mio mignolo è più grosso dei fianchi di mio padre.
[vv. 11-12]
al popolo, respingendo il consiglio che gli anziani gli avevano dato; [vv. 14-15]
13Il re rispose duramenteal re questa risposta:
16Tutto Israele, visto che il re non li ascoltava, diede«Che parte abbiamo con Davide?
Noi non abbiamo eredità con il figlio di Iesse!
Alle tue tende, Israele!
Ora pensa alla tua casa, Davide!».
Israele se ne andò alle sue tende. [v. 17] 18Il re Roboamo mandò Adoràm, che era sovrintendente al lavoro coatto, ma tutti gli Israeliti lo lapidarono ed egli morì. Allora il re Roboamo salì in fretta sul carro per fuggire a Gerusalemme. [vv. 19-22]
al resto del popolo: [vv. 24-27]
23«Riferisci a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino eal popolo: «Siete già saliti troppe volte a Gerusalemme! Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti hanno fatto salire dalla terra d’Egitto». [v. 29] 30Questo fatto portò al peccato; il popolo, infatti, andava sino a Dan per prostrarsi davanti a uno di quelli.
28Consigliatosi, il re preparò due vitelli d’oro e disse[v. 31] 32Geroboamo istituì una festa nell’ottavo mese, il quindici del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda. Egli stesso salì all’altare; così fece a Betel per sacrificare ai vitelli che aveva eretto, e a Betel stabilì sacerdoti dei templi da lui eretti sulle alture. [v. 33]
[vv. 1-7] 8L’uomo di Dio rispose al re: «Anche se mi darai metà della tua casa, non verrò con te e non mangerò pane né berrò acqua in questo luogo, [vv. 9-10]
11Ora abitava a Betel un vecchio profeta, al quale i figli andarono a raccontare quanto aveva fatto quel giorno l’uomo di Dio a Betel; essi raccontarono al loro padre anche le parole che quello aveva detto al re. [v. 12] 13Ed egli disse ai suoi figli: «Sellatemi l’asino!». Gli sellarono l’asino ed egli vi montò sopra. [vv. 14-19]
20Mentre essi stavano seduti a tavola, la parola del Signore fu rivolta al profeta che aveva fatto tornare indietro l’altro, [vv. 21-23] 24Egli partì e un leone lo trovò per strada e l’uccise; il suo cadavere rimase steso sulla strada, mentre l’asino se ne stava là vicino e anche il leone stava vicino al cadavere. 25Ora alcuni passanti videro il cadavere steso sulla strada e il leone che se ne stava vicino al cadavere. Essi andarono e divulgarono il fatto nella città ove dimorava il vecchio profeta. 26Avendolo udito, il profeta che l’aveva fatto ritornare dalla strada disse: «Quello è un uomo di Dio che si è ribellato alla voce del Signore; per questo il Signore l’ha consegnato al leone, che l’ha fatto a pezzi e l’ha fatto morire, secondo la parola che gli aveva detto il Signore». 27Egli aggiunse ai figli: «Sellatemi l’asino». Quando l’asino fu sellato, [vv. 28-30] 31Dopo averlo sepolto, disse ai figli: «Alla mia morte mi seppellirete nel sepolcro in cui è stato sepolto l’uomo di Dio; porrete le mie ossa vicino alle sue, [vv. 32-34]
[vv. 1-7]
ai miei occhi, [vv. 9-14] 15Inoltre il Signore percuoterà Israele, come una canna agitata dall’acqua. Eliminerà Israele da questa terra buona che ha dato ai loro padri e li disperderà oltre il Fiume, perché si sono eretti i loro pali sacri, provocando così il Signore. [vv. 16-19]
8ho strappato il regno dalla casa di Davide e l’ho consegnato a te. Ma tu non sei stato come il mio servo Davide, che osservò i miei comandi e mi seguì con tutto il suo cuore, facendo solo ciò che è retto davantial suo posto divenne re suo figlio Nadab.
20La durata del regno di Geroboamo fu di ventidue anni; egli si addormentò con i suoi padri e[v. 21] 22Giuda fece ciò che è male agli occhi del Signore; essi provocarono il Signore a gelosia più di quanto avevano fatto i loro padri, con i peccati da loro commessi. [v. 23] 24Inoltre nella terra c’erano prostituti sacri. Essi commisero tutti gli abomini dei popoli che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti.
[vv. 25-26] 27Il re Roboamo li sostituì con scudi di bronzo, che affidò ai comandanti delle guardie addette alle porte della reggia. [vv. 28-31]
[vv. 1-4] 5perché Davide aveva fatto ciò che è retto agli occhi del Signore e non aveva deviato da quanto il Signore aveva ordinato, durante tutta la sua vita, se si eccettua il caso di Uria l’Ittita.
[vv. 6-7] 8Abiam si addormentò con i suoi padri; lo seppellirono nella Città di Davide e al suo posto divenne re suo figlio Asa.
[vv. 9-10] 11Asa fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come Davide, suo padre. [vv. 12-17]
ai suoi ministri, che li portarono per ordine del re Asa a Ben-Adàd, figlio di Tabrimmòn, figlio di Cheziòn, re di Aram, residente a Damasco, con questa proposta: [vv. 19-22]
18Asa prese tutto l’argento e l’oro rimasti nei tesori del tempio del Signore e nei tesori della reggia, li consegnò23Tutte le altre gesta di Asa, tutta la sua potenza e tutte le sue azioni, le città che egli edificò, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda? Tuttavia nella sua vecchiaia fu ammalato ai piedi. 24Asa si addormentò con i suoi padri, fu sepolto con i suoi padri nella Città di Davide, suo padre, e al suo posto divenne re suo figlio Giòsafat.
[v. 25] 26Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di suo padre e il peccato che questi aveva fatto commettere a Israele. 27Contro di lui congiurò Baasà, figlio di Achia, della casa di Ìssacar; Baasà lo colpì a Ghibbetòn, che apparteneva ai Filistei, mentre Nadab e tutto Israele assediavano Ghibbetòn. 28Baasà lo fece morire nell’anno terzo di Asa, re di Giuda, e divenne re al suo posto. [vv. 29-33]
agli occhi del Signore, seguendo la via di Geroboamo e il peccato che questi aveva fatto commettere a Israele.
34Egli fece ciò che è male[vv. 1-5]
al suo posto divenne re suo figlio Ela.
6Baasà si addormentò con i suoi padri; fu sepolto a Tirsa e7Attraverso il profeta Ieu, figlio di Anàni, la parola del Signore fu rivolta a Baasà e alla sua casa, per tutto il male che aveva commesso agli occhi del Signore, irritandolo con le opere delle sue mani, tanto che la sua casa era diventata come quella di Geroboamo, e perché egli aveva colpito quella casa.
[vv. 8-9] 10arrivò Zimrì, lo colpì e lo fece morire nell’anno ventisettesimo di Asa, re di Giuda, e divenne re al suo posto. [vv. 11-14]
15Nell’anno ventisettesimo di Asa, re di Giuda, Zimrì divenne re per sette giorni a Tirsa, mentre il popolo era accampato contro Ghibbetòn, che apparteneva ai Filistei. [vv. 16-18] 19Ciò avvenne a causa dei suoi peccati, che aveva commesso compiendo ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di Geroboamo e il peccato con cui aveva fatto peccare Israele.
[vv. 20-24]
agli occhi del Signore, fece peggio di tutti quelli prima di lui. [vv. 26-27]
25Omri fece ciò che è maleal suo posto divenne re suo figlio Acab.
28Omri si addormentò con i suoi padri; fu sepolto a Samaria e[v. 29] 30Acab, figlio di Omri, fece ciò che è male agli occhi del Signore, più di tutti quelli prima di lui. [vv. 31-34]
[vv. 1-4]
al torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. 6I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.
5Egli partì e fece secondo la parola del Signore; andò a stabilirsi accanto[vv. 7-13] 14poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”». [vv. 15-24]
[vv. 1-7]
al tuo signore: “C’è qui Elia”». [vv. 9-10] 11Ora tu dici: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia!”. [v. 12] 13Non fu riferito forse al mio signore ciò che ho fatto quando Gezabele uccideva i profeti del Signore, come io nascosi cento profeti, cinquanta alla volta, in una caverna e procurai loro pane e acqua? 14E ora tu comandi: “Va’ a dire al tuo signore: C’è qui Elia”? Egli mi ucciderà». [vv. 15-21]
8Gli rispose: «Lo sono; va’ a direal popolo: «Io sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. [vv. 23-24]
22Elia disse ancora25Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi il giovenco e fate voi per primi, perché voi siete più numerosi. Invocate il nome del vostro dio, ma senza appiccare il fuoco». [vv. 26-28] 29Passato il mezzogiorno, quelli ancora agirono da profeti fino al momento dell’offerta del sacrificio, ma non vi fu né voce né risposta né un segno d’attenzione.
[v. 30] 31Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale era stata rivolta questa parola del Signore: «Israele sarà il tuo nome». [vv. 32-39] 40Elia disse loro: «Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi neppure uno!». Li afferrarono. Elia li fece scendere al torrente Kison, ove li ammazzò.
[vv. 41-42] 43Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c’è nulla!». Elia disse: «Tornaci ancora per sette volte». [vv. 44-46]
[vv. 1-7] 8Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
[vv. 9-10] 11Gli disse: «Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. [vv. 12-15]
al tuo posto. [vv. 17-20]
16Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsì, come re su Israele e ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profetaal popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.
21Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede[vv. 1-5] 6Domani, a quest’ora, manderò da te i miei servi che perquisiranno la tua casa e le case dei tuoi servi; essi prenderanno tutto ciò che è prezioso agli occhi tuoi e lo porteranno via”». 7Il re d’Israele convocò tutti gli anziani del paese, ai quali disse: «Sappiate e vedete come costui ci voglia fare del male. Difatti mi ha mandato a chiedere le mie donne e i miei figli, il mio argento e il mio oro e io non gli ho opposto rifiuto». [v. 8] 9Egli disse ai messaggeri di Ben-Adàd: «Dite al re, mio signore: “Quanto hai imposto prima al tuo servo lo farò, ma la nuova richiesta non posso soddisfarla”». I messaggeri andarono a riferire la risposta. [vv. 10-11] 12Nell’udire questa risposta – egli stava insieme con i re a bere sotto le tende – disse ai suoi ufficiali: «Circondate la città!». Ed essi la circondarono.
[vv. 13-21]
22Allora il profeta si avvicinò al re d’Israele e gli disse: «Su, sii forte; sappi e vedi quanto dovrai fare, perché l’anno prossimo il re di Aram salirà contro di te».
[vv. 23-27]
28Un uomo di Dio si avvicinò al re d’Israele e gli disse: «Così dice il Signore: “Poiché gli Aramei hanno affermato: Il Signore è Dio dei monti e non Dio delle valli, io metterò in mano tua tutta questa moltitudine immensa; così saprete che io sono il Signore”». 29Per sette giorni stettero accampati gli uni di fronte agli altri. Al settimo giorno si arrivò alla battaglia. Gli Israeliti in un giorno uccisero centomila fanti aramei. [v. 30]
ai fianchi e mettiamoci corde sulla testa e usciamo incontro al re d’Israele. Forse ti lascerà in vita». 32Si legarono sacchi ai fianchi e corde sulla testa, quindi si presentarono al re d’Israele e dissero: «Il tuo servo Ben-Adàd dice: “Possa io vivere!”». Quello domandò: «È ancora vivo? Egli è mio fratello!». [vv. 33-34]
31I suoi servi gli dissero: «Ecco, abbiamo sentito che i re della casa d’Israele sono re clementi. Indossiamo sacchi35Allora uno dei figli dei profeti disse al compagno per ordine del Signore: «Colpiscimi!». L’uomo si rifiutò di colpirlo. [vv. 36-37] 38Il profeta andò ad attendere il re sulla strada, dopo essersi reso irriconoscibile con una benda agli occhi. [vv. 39-41] 42Costui gli disse: «Così dice il Signore: “Poiché hai lasciato andare libero quell’uomo da me votato allo sterminio, la tua vita sostituirà la sua, il tuo popolo sostituirà il suo popolo”». [v. 43]
1In seguito avvenne questo episodio. Nabot di Izreèl possedeva una vigna che era a Izreèl, vicino al palazzo di Acab, re di Samaria. 2Acab disse a Nabot: «Cedimi la tua vigna; ne farò un orto, perché è confinante con la mia casa. Al suo posto ti darò una vigna migliore di quella, oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzo che vale». [vv. 3-7]
8Ella scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le spedì agli anziani e ai notabili della città, che abitavano vicino a Nabot. [vv. 9-12] 13Giunsero i due uomini perversi, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Lo condussero fuori della città e lo lapidarono ed egli morì. [vv. 14-19]
agli occhi del Signore. [vv. 21-24]
20Acab disse a Elia: «Mi hai dunque trovato, o mio nemico?». Quello soggiunse: «Ti ho trovato, perché ti sei venduto per fare ciò che è male25In realtà nessuno si è mai venduto per fare il male agli occhi del Signore come Acab, perché sua moglie Gezabele l’aveva istigato. 26Commise molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei, che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti.
[vv. 27-29]
[vv. 1-2] 3Ora il re d’Israele aveva detto ai suoi ufficiali: «Non sapete che Ramot di Gàlaad è nostra? Eppure noi ce ne stiamo inerti, senza riprenderla dalla mano del re di Aram». 4Disse a Giòsafat: «Verresti con me a combattere per Ramot di Gàlaad?». Giòsafat rispose al re d’Israele: «Conta su di me come su te stesso, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi».
5Giòsafat disse al re d’Israele: «Consulta, per favore, oggi stesso la parola del Signore». 6Il re d’Israele radunò i profeti, quattrocento persone, e domandò loro: «Devo andare in guerra contro Ramot di Gàlaad o devo rinunciare?». Risposero: «Attacca; il Signore la metterà in mano al re». [vv. 7-11]
allo stesso modo: «Assali Ramot di Gàlaad, avrai successo. Il Signore la metterà in mano al re».
12Tutti i profeti profetizzavano[vv. 13-14] 15Si presentò al re, che gli domandò: «Michea, dobbiamo andare in guerra contro Ramot di Gàlaad o rinunciare?». Gli rispose: «Attaccala e avrai successo; il Signore la metterà nella mano del re». [vv. 16-20]
al Signore, disse: “Lo ingannerò io”. “Come?”, gli domandò il Signore. [vv. 22-30]
21Si fece avanti uno spirito che, presentatosiai comandanti dei suoi carri, che erano trentadue: «Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma unicamente contro il re d’Israele». [vv. 32-33]
31Il re di Aram aveva ordinato34Ma un uomo tese a caso l’arco e colpì il re d’Israele fra le maglie dell’armatura e la corazza. Il re disse al suo cocchiere: «Gira, portami fuori della mischia, perché sono ferito». 35La battaglia infuriò in quel giorno; il re stette sul suo carro di fronte agli Aramei. Alla sera morì; il sangue della sua ferita era colato sul fondo del carro. [vv. 36-39]
al suo posto divenne re suo figlio Acazia.
40Acab si addormentò con i suoi padri e[vv. 41-42] 43Seguì in tutto la via di Asa, suo padre, non si allontanò da essa, facendo ciò che è retto agli occhi del Signore. [vv. 44-46]
al tempo di suo padre Asa.
47Egli spazzò via dalla terra il resto dei prostituti sacri, che era rimasto[vv. 48-50]
51Giòsafat si addormentò con i suoi padri, fu sepolto con i suoi padri nella Città di Davide, suo padre, e al suo posto divenne re suo figlio Ioram.
[v. 52] 53Fece ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di suo padre, quella di sua madre e quella di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. [v. 54]