La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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19. Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio
1. Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio
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3. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio
4. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio
5. Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio
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9. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio
10. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio
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12. Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio
13. Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio
14. Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio
15. Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio
16. Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio
17. Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio
18. Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio
19. Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio
20. Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio
21. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio
22. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio
23. Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio
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Bibbia CEI 2008
Bibbia CEI 1974

1Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d’Israele,
[vv. 2-5]
6per comprendere proverbi e allegorie,
le massime dei saggi e i loro enigmi.
[vv. 7-9]

10Figlio mio, se i malvagi ti vogliono sedurre,
tu non acconsentire!
[vv. 11-15]
16I loro passi infatti corrono verso il male
e si affrettano a spargere sangue.
[vv. 17-18]
19Tale è la fine di chi è avido di guadagno;
la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.

[v. 20]
21nei clamori della città essa chiama,
pronuncia i suoi detti alle porte della città:
22«Fino a quando, o inesperti, amerete l’inesperienza
e gli spavaldi si compiaceranno delle loro spavalderie
e gli stolti avranno in odio la scienza?
23Tornate alle mie esortazioni:
ecco, io effonderò il mio spirito su di voi
e vi manifesterò le mie parole.
[vv. 24-27]
28Allora mi invocheranno, ma io non risponderò,
mi cercheranno, ma non mi troveranno.
[vv. 29-32]
33ma chi ascolta me vivrà in pace
e sarà sicuro senza temere alcun male».

1Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele,
[vv. 2-5] 6per comprendere proverbi e allegorie,
le massime dei saggi e i loro enigmi.
[vv. 7-15]

16I loro passi infatti corrono verso il male
e si affrettano a spargere il sangue.
[vv. 17-18]
19Tale è la fine di chi si dà alla rapina;
la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.

[v. 20]
21dall'alto delle mura essa chiama,
pronunzia i suoi detti alle porte della città:
[v. 22]
23Volgetevi alle mie esortazioni:
ecco, io effonderò il mio spirito su di voi
e vi manifesterò le mie parole.
[vv. 24-27]
28Allora mi invocheranno, ma io non risponderò,
mi cercheranno, ma non mi troveranno.
[vv. 29-32]
33ma chi ascolta me vivrà tranquillo
e sicuro dal timore del male».

[v. 1]
2tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
3se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
[v. 4]
5allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
[vv. 7-8]
9Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene,
[vv. 10-11]

12per salvarti dalla via del male,
dall’uomo che parla di propositi perversi,
[v. 13]
14che godono nel fare il male
e gioiscono dei loro propositi perversi,
[v. 15]
16per salvarti dalla donna straniera,
dalla sconosciuta che ha parole seducenti,
17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l’alleanza con il suo Dio.
[vv. 18-19]
20In tal modo tu camminerai sulla strada dei buoni
e rimarrai nei sentieri dei giusti,
[v. 21]
22i malvagi invece saranno sterminati dalla terra
e i perfidi ne saranno sradicati.

[v. 1] 2tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
[vv. 3-4] 5allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la scienza di Dio,
6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca esce scienza e prudenza.
[vv. 7-8] 9Allora comprenderai l'equità e la giustizia,
e la rettitudine con tutte le vie del bene,
[vv. 10-11] 12per salvarti dalla via del male,
dall'uomo che parla di propositi perversi,
[v. 13] 14che godono nel fare il male,
gioiscono dei loro propositi perversi;
[v. 15] 16per salvarti dalla donna straniera,
dalla forestiera che ha parole seducenti,
17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l'alleanza con il suo Dio.
[vv. 18-21] 22ma i malvagi saranno sterminati dalla terra,
gli infedeli ne saranno strappati.

[vv. 1-2]
3Bontà e fedeltà non ti abbandonino:
légale attorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
[v. 4]
5Confida nel Signore con tutto il tuo cuore
e non affidarti alla tua intelligenza;
[v. 6]
7Non crederti saggio ai tuoi occhi,
temi il Signore e sta’ lontano dal male:
8sarà tutta salute per il tuo corpo
e refrigerio per le tue ossa.
[vv. 9-13]

14è una rendita che vale più dell’argento
e un provento superiore a quello dell’oro.
[vv. 15-16]
17le sue vie sono vie deliziose
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
18È un albero di vita per chi l’afferra,
e chi ad essa si stringe è beato.
[vv. 19-20]

21Figlio mio, custodisci il consiglio e la riflessione
né mai si allontanino dai tuoi occhi:
[v. 22]
23Allora camminerai sicuro per la tua strada
e il tuo piede non inciamperà.
[vv. 24-25]
26perché il Signore sarà la tua sicurezza
e preserverà il tuo piede dal laccio.

[v. 27]
28Non dire al tuo prossimo:
«Va’, ripassa, te lo darò domani»,
se tu possiedi ciò che ti chiede.
29Non tramare il male contro il tuo prossimo,
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
30Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
[vv. 31-32]
33La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
[vv. 34-35]

[vv. 1-2]
3Bontà e fedeltà non ti abbandonino;
lègale intorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
[vv. 4-6]
7Non credere di essere saggio,
temi il Signore e stà lontano dal male.
8Salute sarà per il tuo corpo
e un refrigerio per le tue ossa.
[vv. 9-12]

13Beato l'uomo che ha trovato la sapienz
e il mortale che ha acquistato la prudenza,
[vv. 14-16]
17le sue vie sono vie deliziose
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
18È un albero di vita per chi ad essa s'attiene
e chi ad essa si stringe è beato.
[v. 19]
20dalla sua scienza sono stati aperti gli abissi
e le nubi stillano rugiada.
21Figlio mio, conserva il consiglio e la riflessione,
né si allontanino mai dai tuoi occhi:
[v. 22]
23Allora camminerai sicuro per la tua strada
e il tuo piede non inciamperà.
[vv. 24-25]
26perché il Signore sarà la tua sicurezza,
preserverà il tuo piede dal laccio.
[v. 27]
28Non dire al tuo prossimo:
«Và, ripassa, te lo darò domani»,
se tu hai ciò che ti chiede.
29Non tramare il male contro il tuo prossimo
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
30Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
[v. 31]
32perché il Signore ha in abominio il malvagio,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
33La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
[vv. 34-35]

[vv. 1-4]
5Acquista la sapienza, acquista l’intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca
e non allontanartene mai.
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[v. 7]
8Stimala ed essa ti esalterà,
sarà la tua gloria, se l’abbraccerai.
[vv. 9-11]

12Quando camminerai non saranno intralciati i tuoi passi,
e se correrai, non inciamperai.
13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
custodiscila, perché essa è la tua vita.
14Non entrare nella strada degli empi
e non procedere per la via dei malvagi.
[v. 15]
16Essi non dormono, se non fanno del male,
non si lasciano prendere dal sonno;
se non fanno cadere qualcuno;
[v. 17]
18La strada dei giusti è come la luce dell’alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
[v. 19]

20Figlio mio, fa’ attenzione alle mie parole,
porgi l’orecchio ai miei detti;
[vv. 21-23]
24Tieni lontano da te la bocca bugiarda
e allontana da te le labbra perverse.
[v. 25]
26Bada alla strada dove metti il piede
e tutte le tue vie siano sicure.
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano dal male il tuo piede.

[vv. 1-4]
5Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca
e non allontanartene mai.
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[v. 7]
8Stimala ed essa ti esalterà,
sarà la tua gloria, se l'abbraccerai.
[vv. 9-11]
12Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi,
e se corri, non inciamperai.
13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
pràticala, perché essa è la tua vita.
14Non battere la strada degli empi
e non procedere per la via dei malvagi.
[v. 15]
16Essi non dormono, se non fanno del male;
non si lasciano prendere dal sonno,
se non fanno cadere qualcuno;
[v. 17]
18La strada dei giusti è come la luce dell'alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
[v. 19]
20Figlio mio, fà attenzione alle mie parole,
porgi l'orecchio ai miei detti;
[v. 21]
22perché essi sono vita per chi li trova
e salute per tutto il suo corpo.
[v. 23]
24Tieni lungi da te la bocca perversa
e allontana da te le labbra fallaci.
[v. 25]
26Bada alla strada dove metti il piede
e tutte le tue vie siano ben rassodate.
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano il piede dal male.

1Figlio mio, fa’ attenzione alla mia sapienza
e porgi l’orecchio alla mia intelligenza,
[vv. 2-3]
4ma alla fine ella è amara come assenzio,
pungente come spada a doppio taglio.
5I suoi piedi scendono verso la morte,
i suoi passi conducono al regno dei morti,
6perché ella non bada alla via della vita,
i suoi sentieri si smarriscono e non se ne rende conto.
7Ora, figli, ascoltatemi
e non allontanatevi dalle parole della mia bocca.
8Tieni lontano da lei il tuo cammino
e non avvicinarti alla porta della sua casa,
9per non mettere in balìa di altri il tuo onore
e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele,
[v. 10]
11e tu non debba gemere alla fine,
quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne,
[vv. 12-13]
14Per poco non mi sono trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all’assemblea».

15Bevi l’acqua della tua cisterna
e quella che zampilla dal tuo pozzo,
16perché non si effondano al di fuori le tue sorgenti
e nelle piazze i tuoi ruscelli,
[vv. 17-19]
20Perché, figlio mio, perderti per la straniera
e stringerti al petto di una sconosciuta?
[v. 21]
22L’empio è preda delle sue iniquità,
è tenuto stretto dalle funi del suo peccato.
[v. 23]

1Figlio mio, fà attenzione alla mia sapienza
e porgi l'orecchio alla mia intelligenza,
[vv. 2-5]
6Per timore che tu guardi al sentiero della vita,
le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura.
7Ora, figlio mio, ascoltami
e non allontanarti dalle parole della mia bocca.
8Tieni lontano da lei il tuo cammino
e non avvicinarti alla porta della sua casa,
9per non mettere in balìa di altri il tuo vigore
e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele,
[vv. 10-13]
14Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all'assemblea».
15Bevi l'acqua della tua cisterna
e quella che zampilla dal tuo pozzo,
16perché le tue sorgenti non scorrano al di fuori,
i tuoi ruscelli nelle pubbliche piazze,
[vv. 17-19]
20Perché, figlio mio, invaghirti d'una straniera
e stringerti al petto di un'estranea?
[vv. 21-23]

[v. 1]
2se ti sei legato con ciò che hai detto
e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
[v. 3]
4non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
5così potrai liberartene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.

6Va’ dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
[v. 7]
8eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
[vv. 10-13]

14Nel suo cuore il malvagio trama cose perverse,
in ogni tempo suscita liti.
[vv. 15-16]

17occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
19falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.

[v. 20]
21Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
[vv. 22-23]
24ti proteggeranno dalla donna altrui,
dalle parole seducenti della donna sconosciuta.
[vv. 25-28]
29Così chi si accosta alla donna altrui:
chi la tocca non resterà impunito.
[vv. 30-31]
32Chi commette adulterio è un insensato,
agendo in tal modo rovina se stesso.
[vv. 33-34]
35Egli non accetterà compenso alcuno,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.

[v. 1]
2se ti sei legato con le parole delle tue labbra
e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
[v. 3]
4non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
5lìberatene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.

6Và dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
[v. 7]
8eppure d'estate si provvede il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
[vv. 10-13]

14Cova propositi malvagi nel cuore,
in ogni tempo suscita liti.
[vv. 15-16]

17occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
19falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.

[v. 20]
21Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
[vv. 22-23]
24per preservarti dalla donna altrui,
dalle lusinghe di una straniera.
[vv. 25-28]
29Così chi si accosta alla donna altrui,
chi la tocca, non resterà impunito.
[vv. 30-34]
35non vorrà accettare alcun compenso,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.

[vv. 1-2]
3Légali alle tue dita,
scrivili sulla tavola del tuo cuore.
4Di’ alla sapienza: «Tu sei mia sorella»,
e chiama amica l’intelligenza,
5perché ti protegga dalla donna straniera,
dalla sconosciuta che ha parole seducenti.

6Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le inferriate,
[v. 7]
8Passava per la piazza, rasente all’angolo,
e s’incamminava verso la casa di lei,
9all’imbrunire, al declinare del giorno,
all’apparire della notte e del buio.
[vv. 10-16]
17ho profumato il mio giaciglio di mirra,
di àloe e di cinnamòmo.
18Vieni, inebriamoci d’amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
[vv. 19-20]
21Lo lusinga con tante moine,
lo seduce con labbra allettanti;
22egli incauto la segue,
come un bue condotto al macello,
come cervo adescato con un laccio,
[v. 23]
24Ora, figli, ascoltatemi
e fate attenzione alle parole della mia bocca.
[vv. 25-27]

[vv. 1-2]
3Lègali alle tue dita,
scrivili sulla tavola del tuo cuore.
4alla sapienza: «Tu sei mia sorella»,
e chiama amica l'intelligenza,
5perché ti preservi dalla donna forestiera,
dalla straniera che ha parole di lusinga.
6Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le grate,
[v. 7]
8Passava per la piazza, accanto all'angolo della straniera,
e s'incamminava verso la casa di lei,
9all'imbrunire, al declinare del giorno,
all'apparir della notte e del buio.
[vv. 10-16]
17ho profumato il mio giaciglio di mirra,
di aloè e di cinnamòmo.
18Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
[vv. 19-21]
22egli incauto la segue,
come un bue va al macello;
come un cervo preso al laccio,
[v. 23]
24Ora, figlio mio, ascoltami,
fà attenzione alle parole della mia bocca.
[vv. 25-27]

[v. 1]
2In cima alle alture, lungo la via,
nei crocicchi delle strade si apposta,
3presso le porte, all’ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa grida:
[vv. 4-5]
6Ascoltate, perché dirò cose rilevanti,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
[vv. 7-10]
11perché la sapienza vale più delle perle
e quanto si può desiderare non l’eguaglia.
[v. 12]
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia e l’arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
[vv. 14-21]

22Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all’origine.
23Dall’eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
[vv. 24-27]
28quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell’abisso,
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
[vv. 30-33]

34Beato l’uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire gli stipiti della mia soglia.
[v. 35]
36ma chi pecca contro di me fa male a se stesso;
quanti mi odiano amano la morte».

[v. 1]
2In cima alle alture, lungo la via,
nei crocicchi delle strade essa si è posta,
3presso le porte, all'ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa esclama:
[vv. 4-5]
6Ascoltate, perché dirò cose elevate,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
[v. 7]
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste;
niente vi è in esse di fallace o perverso;
9tutte sono leali per chi le comprende
e rette per chi possiede la scienza.
[v. 10]
11perché la scienza vale più delle perle
e nessuna cosa preziosa l'uguaglia».

[v. 12]
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia, l'arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
[vv. 14-18]
19Il mio frutto val più dell'oro, dell'oro fino,
il mio provento più dell'argento scelto.
[vv. 20-21]

22Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora.
23Dall'eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
[vv. 24-27]
28quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell'abisso;
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia;
quando disponeva le fondamenta della terra,
30allora io ero con lui come architetto
ed ero la sua delizia ogni giorno,
dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
[vv. 31-33]

34Beato l'uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire attentamente la soglia.
35Infatti, chi trova me trova la vita,
e ottiene favore dal Signore;
[v. 36]

[vv. 1-2]
3Ha mandato le sue ancelle a proclamare
sui punti più alti della città:
[vv. 4-6]
7Chi corregge lo spavaldo ne riceve disprezzo
e chi riprende il malvagio ne riceve oltraggio.
8Non rimproverare lo spavaldo per non farti odiare;
rimprovera il saggio ed egli ti sarà grato.
9Da’ consigli al saggio e diventerà ancora più saggio;
istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere.
[vv. 10-11]
12Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio,
se sei spavaldo, tu solo ne porterai la pena.
[v. 13]
14Sta seduta alla porta di casa,
su un trono, in un luogo alto della città,
[vv. 15-18]

[v. 1]
2Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino
e ha imbandito la tavola.
3Ha mandato le sue ancelle a proclamare
sui punti più alti della città:
[vv. 4-8]

9Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio;
istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina.
[vv. 10-13]

14Sta seduta alla porta di casa,
su un trono, in un luogo alto della città,
[vv. 15-18]

1Proverbi di Salomone.

Il figlio saggio allieta il padre,
il figlio stolto contrista sua madre.
2I tesori male acquistati non giovano,
ma la giustizia libera dalla morte.
[vv. 3-4]
5Chi raccoglie d’estate è previdente
e chi dorme al tempo della mietitura è uno svergognato.
[vv. 6-15]
16Il salario del giusto serve per la vita,
il guadagno dell’empio è per i vizi.
[v. 17]
18Dissimulano l’odio le labbra bugiarde,
chi diffonde calunnie è uno stolto.
[v. 19]
20Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
[vv. 21-22]
23Per lo stolto compiere il male è un divertimento,
così coltivare la sapienza per l’uomo prudente.
24Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25Passa la bufera e l’empio non c’è più,
il giusto invece resta saldo per sempre.
[v. 26]
27Il timore del Signore prolunga i giorni,
ma gli anni dei malvagi sono accorciati.
[v. 28]
29La via del Signore è una fortezza per l’uomo integro,
ma è una rovina per i malfattori.
[vv. 30-32]

1Proverbi di Salomone.

Il figlio saggio rende lieto il padre;
il figlio stolto contrista la madre.
2Non giovano i tesori male acquistati,
mentre la giustizia libera dalla morte.
3Il Signore non lascia patir la fame al giusto,
ma delude la cupidigia degli empi.
[v. 4]
5Chi raccoglie d'estate è previdente;
chi dorme al tempo della mietitura si disonora.
[vv. 6-15]
16Il salario del giusto serve per la vita,
il guadagno dell'empio è per i vizi.
[v. 17]
18Placano l'odio le labbra sincere,
chi diffonde la calunnia è uno stolto.
[v. 19]
20Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
[vv. 21-22]
23È un divertimento per lo stolto compiere il male,
come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente.
24Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25Al passaggio della bufera l'empio cessa di essere,
ma il giusto resterà saldo per sempre.
[v. 26]
27Il timore del Signore prolunga i giorni,
ma gli anni dei malvagi sono accorciati.
[v. 28]
29La via del Signore è una fortezza per l'uomo retto,
mentre è una rovina per i malfattori.
[vv. 30-32]

1Il Signore aborrisce la bilancia falsa,
ma del peso esatto egli si compiace.
[v. 2]
3L’integrità guida gli uomini retti,
la malvagità è la rovina dei perfidi.
4Non giova la ricchezza nel giorno della collera,
ma la giustizia libera dalla morte.
[v. 5]
6La giustizia salva gli onesti,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
7Con la morte del malvagio svanisce ogni sua speranza,
l’attesa dei ricchi scompare.
8Il giusto è liberato dall’angoscia,
al suo posto subentra il malvagio.
9Con la sua bocca il bugiardo rovina l’amico,
i giusti con la loro scienza si salvano.
10Della prosperità dei giusti la città si rallegra,
per la rovina dei malvagi si fa festa.
11La benedizione degli uomini retti fa prosperare una città,
le parole dei malvagi la distruggono.
[vv. 12-13]
14Dove manca una guida il popolo va in rovina;
la salvezza dipende dal numero dei consiglieri.
15Chi garantisce per un estraneo si troverà male,
chi rifiuta garanzie vive tranquillo.
[vv. 16-17]
18L’empio realizza opere fallaci,
per chi semina giustizia il salario è assicurato.
19Chi pratica la giustizia si procura la vita,
chi persegue il male va verso la morte.
[v. 20]
21Certamente non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti sarà salva.
22Un anello d’oro al naso di un maiale,
tale è la donna bella ma senza cervello.
[vv. 23-25]
26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione sta sul capo di chi lo vende.
27Chi è sollecito del bene incontra favore
e chi cerca il male, male gli accadrà.
[vv. 28-29]
30Il frutto del giusto è un albero di vita,
il saggio conquista i cuori.
[v. 31]

1La bilancia falsa è in abominio al Signore,
ma del peso esatto egli si compiace.
[vv. 2-3]
4Non serve la ricchezza nel giorno della collera,
ma la giustizia libera dalla morte.
[v. 5]
6La giustizia degli uomini retti li salva,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
7Con la morte dell'empio svanisce ogni sua speranza,
la fiducia dei malvagi scompare.
8Il giusto sfugge all'angoscia,
al suo posto subentra l'empio.
9Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo,
ma i giusti si salvano con la scienza.
10Della prosperità dei giusti la città si rallegra,
per la scomparsa degli empi si fa festa.
11Con la benedizione degli uomini retti
si innalza una città,
la bocca degli empi la demolisce.
[vv. 12-14]
15Chi garantisce per un estraneo si troverà male,
chi avversa le strette di mano a garanzia,
vive tranquillo.
[vv. 16-17]
18L'empio realizza profitti fallaci,
ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro.
19Chi pratica la giustizia si procura la vita,
chi segue il male va verso la morte.
20I cuori depravati sono in abominio al Signore
che si compiace di chi ha una condotta integra.
21Certo non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti si salverà.
22Un anello d'oro al naso d'un porco,
tale è la donna bella ma priva di senno.
[vv. 23-25]
26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende.
27Chi è sollecito del bene trova il favore,
chi ricerca il male, male avrà.
[vv. 28-29]
30Il frutto del giusto è un albero di vita,
il saggio conquista gli animi.
[v. 31]

[v. 1]
2Chi è buono ottiene il favore del Signore,
il quale condanna il malintenzionato.
3Non si consolida l’uomo con la malvagità,
ma la radice dei giusti non sarà smossa.
[vv. 4-5]
6Le parole degli empi sono insidie mortali,
ma la bocca degli uomini retti li salverà.
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti resta salda.
8Un uomo è lodato in proporzione alla sua intelligenza,
ma chi ha il cuore perverso è disprezzato.
9Un uomo di poco conto che ha un servitore
vale più di uno che si vanta, a cui manca il pane.
[vv. 10-11]
12Le brame dell’empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti dà molto frutto.
13Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio,
ma il giusto sfugge a tale angoscia.
[v. 14]
15La via del malvagio è retta ai propri occhi,
il saggio, invece, ascolta il consiglio.
[v. 16]
17Chi dice la verità proclama la giustizia,
chi testimonia il falso favorisce l’inganno.
[v. 18]
19Il labbro veritiero resta saldo per sempre,
quello bugiardo per un istante solo.
20L’inganno è nel cuore di chi trama il male,
la gioia invece è di chi promuove la pace.
21Al giusto non può accadere alcun male,
i malvagi invece sono pieni di guai.
[vv. 22-24]
25L’afflizione deprime il cuore dell’uomo,
una parola buona lo allieta.
26Il giusto è guida sicura per il suo prossimo,
ma la via dei malvagi li porta fuori strada.
[v. 27]
28Sui sentieri della giustizia si trova la vita,
la sua strada non va mai alla morte.

[vv. 1-2]
3Non resta saldo l'uomo con l'empietà,
ma la radice dei giusti non sarà smossa.
[vv. 4-6]
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti sta salda.
[v. 8]
9Un uomo di poco conto che basta a se stesso
vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane.
[vv. 10-11]
12Le brame dell'empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti produce frutti.
13Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio,
ma il giusto sfuggirà a tale angoscia.
[vv. 14-16]
17Chi aspira alla verità proclama la giustizia,
il falso testimone proclama l'inganno.
[vv. 18-19]
20Amarezza è nel cuore di chi trama il male,
gioia hanno i consiglieri di pace.
21Al giusto non può capitare alcun danno,
gli empi saranno pieni di mali.
[vv. 22-24]
25L'affanno deprime il cuore dell'uomo,
una parola buona lo allieta.
[vv. 26-27]
28Nella strada della giustizia è la vita,
il sentiero dei perversi conduce alla morte.

1Il figlio saggio ama la correzione del padre,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero.
[v. 2]
3Chi sorveglia la bocca preserva la sua vita,
chi spalanca le sue labbra va incontro alla rovina.
[v. 4]
5Il giusto odia la parola falsa,
l’empio disonora e diffama.
6La giustizia custodisce chi ha una condotta integra,
la malvagità manda in rovina il peccatore.
[vv. 7-8]
9La luce dei giusti porta gioia,
la lampada dei malvagi si spegne.
[v. 10]
11La ricchezza venuta dal nulla diminuisce,
chi la accumula a poco a poco, la fa aumentare.
12Un’attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
[vv. 13-14]
15Il senno procura favore,
ma il contegno dei perfidi porta alla rovina.
[v. 16]
17Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele porta salute.
[v. 18]
19Desiderio appagato è dolcezza per l’anima;
fa orrore agli stolti evitare il male.
[vv. 20-21]
22L’uomo buono lascia eredi i figli dei figli,
è riservata al giusto la ricchezza del peccatore.
[vv. 23-24]
25Il giusto mangia fino a saziarsi,
ma il ventre dei malvagi resta vuoto.

1Il figlio saggio ama la disciplina,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero.
[vv. 2-4]
5Il giusto odia la parola falsa,
l'empio calunnia e disonora.
[vv. 6-8]
9La luce dei giusti allieta,
la lucerna degli empi si spegne.
[vv. 10-11]
12Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
[vv. 13-16]
17Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele apporta salute.
[v. 18]
19Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore,
ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male.
[vv. 20-21]
22L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti,
la proprietà del peccatore è riservata al giusto.
[vv. 23-25]

[vv. 1-2]
3Nella bocca dello stolto c’è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
[v. 4]
5Il testimone sincero non mentisce,
chi proferisce menzogne è testimone falso.
6Lo spavaldo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per l’intelligente.
7Stai lontano dall’uomo stolto:
in lui non troverai labbra sapienti.
[vv. 8-9]
10Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l’estraneo.
[v. 11]
12C’è una via che sembra diritta per l’uomo,
ma alla fine conduce su sentieri di morte.
[vv. 13-15]
16Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto invece è impulsivo e si sente sicuro.
17Chi è pronto all’ira commette sciocchezze,
il malintenzionato si rende odioso.
[v. 18]
19I cattivi si inchinano davanti ai buoni,
i malvagi davanti alle porte del giusto.
[vv. 20-21]
22Non errano forse quelli che compiono il male?
Amore e fedeltà per quanti compiono il bene.
[vv. 23-24]
25È salvezza per molti il testimone veritiero,
ma chi proferisce menzogne è un impostore.
[vv. 26-31]
32Dalla propria cattiveria è travolto il malvagio,
anche nella morte il giusto trova rifugio.
[v. 33]
34La giustizia esalta una nazione,
ma il peccato è la vergogna dei popoli.
[v. 35]

[v. 1]
2Chi procede con rettitudine teme il Signore,
chi si scosta dalle sue vie lo disprezza.
3Nella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
[v. 4]
5Il testimone vero non mentisce,
quello falso spira menzogne.
[v. 6]
7Allontànati dall'uomo stolto,
e non ignorerai le labbra sapienti.
[vv. 8-9]
10Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l'estraneo.
[v. 11]
12C'è una via che sembra diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
[vv. 13-15]
16Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto è insolente e presuntuoso.
[vv. 17-18]
19I malvagi si inchinano davanti ai buoni,
gli empi davanti alle porte del giusto.
20Il povero è odioso anche al suo amico,
numerosi sono gli amici del ricco.
[v. 21]
22Non errano forse quelli che compiono il male?
Benevolenza e favore per quanti compiono il bene.
[vv. 23-24]
25Salvatore di vite è un testimone vero;
chi spaccia menzogne è un impostore.
[vv. 26-31]
32Dalla propria malvagità è travolto l'empio,
il giusto ha un rifugio nella propria integrità.
[vv. 33-35]

1Una risposta gentile calma la collera,
una parola pungente eccita l’ira.
[v. 2]
3Gli occhi del Signore arrivano dappertutto,
scrutano i malvagi e i buoni.
4Una parola buona è un albero di vita,
quella malevola è una ferita al cuore.
[vv. 5-7]
8Il sacrificio dei malvagi è un orrore per il Signore,
la preghiera dei buoni gli è gradita.
[vv. 9-10]
11Abisso e regno dei morti sono palesi davanti al Signore,
quanto più i cuori degli uomini!
12Lo spavaldo non vuole essere corretto,
egli non va in compagnia dei saggi.
13Un cuore lieto dà serenità al volto,
ma quando il cuore è triste, lo spirito è depresso.
[vv. 14-17]
18Chi è collerico suscita contese,
chi è paziente calma le liti.
[v. 19]
20Il figlio saggio allieta il padre,
il figlio stolto disprezza sua madre.
[v. 21]
22Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle suggerite da molti consiglieri.
23È una gioia saper dare una risposta;
una parola detta al momento giusto è gradita!
24Per l’uomo assennato la strada della vita è verso l’alto,
per salvarlo dal regno dei morti che è in basso.
[v. 25]
26Il Signore aborrisce i pensieri malvagi,
ma le parole benevole gli sono gradite.
27Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti,
ma chi detesta i regali vivrà.
28La mente del giusto riflette prima di rispondere,
ma la bocca dei malvagi esprime cattiveria.
29Il Signore è lontano dai malvagi,
ma ascolta la preghiera dei giusti.
30Uno sguardo luminoso dà gioia al cuore,
una notizia lieta rinvigorisce le ossa.
31Chi ascolta un rimprovero salutare
potrà stare in mezzo ai saggi.
[vv. 32-33]

1Una risposta gentile calma la collera,
una parola pungente eccita l'ira.
[v. 2]
3In ogni luogo sono gli occhi del Signore,
scrutano i malvagi e i buoni.
4Una lingua dolce è un albero di vita,
quella malevola è una ferita al cuore.
[vv. 5-7]
8Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore,
la supplica degli uomini retti gli è gradita.
9La condotta perversa è in abominio al Signore;
egli ama chi pratica la giustizia.
[v. 10]
11Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore,
tanto più i cuori dei figli dell'uomo.
12Lo spavaldo non vuol essere corretto,
egli non si accompagna con i saggi.
[vv. 13-17]
18L'uomo collerico suscita litigi,
il lento all'ira seda le contese.
[v. 19]
20Il figlio saggio allieta il padre,
l'uomo stolto disprezza la madre.
[v. 21]
22Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle prese da molti consiglieri.
[v. 23]
24Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto,
per salvarlo dagli inferni che sono in basso.
25Il Signore abbatte la casa dei superbi
e rende saldi i confini della vedova.
26Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi,
ma gli sono gradite le parole benevole.
27Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti;
ma chi detesta i regali vivrà.
28La mente del giusto medita prima di rispondere,
la bocca degli empi esprime malvagità.
[v. 29]
30Uno sguardo luminoso allieta il cuore;
una notizia lieta rianima le ossa.
31L'orecchio che ascolta un rimprovero salutare
avrà la dimora in mezzo ai saggi.
[vv. 32-33]

1All’uomo appartengono i progetti del cuore,
ma dal Signore viene la risposta della lingua.
[v. 2]
3Affida al Signore le tue opere
e i tuoi progetti avranno efficacia.
4Il Signore ha fatto ogni cosa per il suo fine
e anche il malvagio per il giorno della sventura.
[v. 5]
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
ma con il timore del Signore si evita il male.
[vv. 7-8]
9Il cuore dell’uomo elabora progetti,
ma è il Signore che rende saldi i suoi passi.

[v. 10]
11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
12È un orrore per i re commettere un’azione iniqua,
poiché il trono sta saldo con la giustizia.
[vv. 13-15]

16Possedere la sapienza è molto meglio dell’oro,
acquisire l’intelligenza è preferibile all’argento.
17La strada degli uomini retti è evitare il male;
conserva la vita chi controlla la sua condotta.
[vv. 18-23]
24Favo di miele sono le parole gentili,
dolce per il palato e medicina per le ossa.
25C’è una via che sembra diritta per l’uomo,
ma alla fine conduce su sentieri di morte.
[vv. 26-27]
28L’uomo perverso provoca litigi,
chi calunnia divide gli amici.
[v. 29]
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha già commesso il male.
[v. 31]
32È meglio la pazienza che la forza di un eroe,
chi domina se stesso vale più di chi conquista una città.
33Nel cavo della veste si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.

1All'uomo appartengono i progetti della mente,
ma dal Signore viene la risposta.
[v. 2]
3Affida al Signore la tua attività
e i tuoi progetti riusciranno.
[vv. 4-5]
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
con il timore del Signore si evita il male.
[vv. 7-8]
9La mente dell'uomo pensa molto alla sua via,
ma il Signore dirige i suoi passi.
[v. 10]
11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
[vv. 12-15]
16È molto meglio possedere la sapienza che l'oro,
il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento.
17La strada degli uomini retti è evitare il male,
conserva la vita chi controlla la sua via.
18Prima della rovina viene l'orgoglio
e prima della caduta lo spirito altero.
[vv. 19-24]
25C'è una via che pare diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
[vv. 26-27]
28L'uomo ambiguo provoca litigi,
chi calunnia divide gli amici.
[v. 29]
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha gia commesso il male.
[v. 31]
32Il paziente val più di un eroe,
chi domina se stesso val più di chi conquista una città.
33Nel grembo si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.

[v. 1]
2Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all’eredità.
[v. 3]
4Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
[vv. 5-6]
7Non s’addice all’insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
8Il regalo di corruzione è come un talismano per chi lo possiede:
dovunque egli si volga ottiene successo.
[v. 9]
10Fa più effetto un rimprovero all’assennato
che cento percosse allo stolto.
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
12Meglio incontrare un’orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
13A chi rende male per bene
non si allontanerà la sventura dalla sua casa.
14Iniziare un litigio è come aprire una diga;
prima che la lite si esasperi, troncala.
[v. 15]
16A che serve il denaro in mano allo stolto?
Per comprare la sapienza, se non ha senno?
[vv. 17-21]
22Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito depresso inaridisce le ossa.
23L’iniquo accetta regali sotto banco
per deviare il corso della giustizia.
24L’uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
[vv. 25-26]
27Chi è parco di parole possiede la scienza
e chi è di spirito calmo è un uomo prudente.
[v. 28]

[v. 1]
2Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all'eredità.
[v. 3]
4Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.
[v. 6]
7Non conviene all'insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
8Il dono è come un talismano per il proprietario:
dovunque si volga ha successo.
[v. 9]
10Fa più una minaccia all'assennato
che cento percosse allo stolto.
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
12Meglio incontrare un'orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
13Chi rende male per bene
vedrà sempre la sventura in casa.
14Iniziare un litigio è come aprire una diga,
prima che la lite si esasperi, troncala.
15Assolvere il reo e condannare il giusto
sono due cose in abominio al Signore.
16A che serve il denaro in mano allo stolto?
Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno?
[vv. 17-18]
19Chi ama la rissa ama il delitto,
chi alza troppo l'uscio cerca la rovina.
20Un cuore perverso non troverà mai felicità,
una lingua tortuosa andrà in malora.
[v. 21]
22Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
23L'iniquo accetta regali di sotto il mantello
per deviare il corso della giustizia.
24L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
[vv. 25-26]
27Chi è parco di parole possiede la scienza;
uno spirito calmo è un uomo intelligente.
[v. 28]

[vv. 1-2]
3Con la malvagità viene il disprezzo,
con il disonore anche l’ignominia.
[v. 4]
5Non è bene usare riguardi al malvagio
per far torto al giusto in un giudizio.
[vv. 6-7]
8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono fin nel più intimo.
[v. 9]
10Torre fortificata è il nome del Signore:
il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.
11I beni del ricco sono la sua roccaforte,
sono come un’alta muraglia nella sua immaginazione.
12Prima della caduta il cuore dell’uomo si esalta,
prima della gloria c’è l’umiltà.
[v. 13]
14Lo spirito dell’uomo lo sostiene nella malattia,
ma uno spirito depresso chi lo solleverà?
[v. 15]
16Il dono che l’uomo fa gli spiana la via
e lo introduce alla presenza dei grandi.
[vv. 17-24]

[vv. 1-4]
5Non è bene usar riguardi all'empio
per far torto al giusto in un giudizio.
[vv. 6-7]
8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono in fondo alle viscere.
[v. 9]
10Torre fortissima è il nome del Signore:
il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.
11I beni del ricco sono la sua roccaforte,
come un'alta muraglia, a suo parere.
12Prima della caduta il cuore dell'uomo si esalta,
ma l'umiltà viene prima della gloria.
[v. 13]
14Lo spirito dell'uomo lo sostiene nella malattia,
ma uno spirito afflitto chi lo solleverà?
[v. 15]
16Il dono fa largo all'uomo
e lo introduce alla presenza dei grandi.
[vv. 17-23]
24Ci sono compagni che conducono alla rovina,
ma anche amici più affezionati di un fratello.

1Meglio un povero dalla condotta integra
di uno dalle labbra perverse e che è stolto.
[vv. 2-3]
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato dall’amico che ha.
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
[v. 6]
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
[v. 8]
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
[vv. 12-13]
14La casa e il patrimonio si ereditano dal padre,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
[vv. 15-16]
17Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore,
che gli darà la sua ricompensa.
[vv. 18-19]
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
[vv. 21-22]
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
24Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma non è capace di riportarla alla bocca.
25Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
[v. 26]
27Figlio mio, cessa di accogliere l’istruzione
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
29Per gli spavaldi sono pronte le punizioni
e le percosse per la schiena degli stolti.

[vv. 1-2]
3La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo
e poi egli si adira contro il Signore.
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha.
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
[v. 6]
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
[v. 8]
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11È avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno
ed è sua gloria passar sopra alle offese.
12Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone
e il suo favore è come la rugiada sull'erba.
13Un figlio stolto è una calamità per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
[vv. 14-16]
17Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore
che gli ripagherà la buona azione.
[vv. 18-20]
21Molte sono le idee nella mente dell'uomo,
ma solo il disegno del Signore resta saldo.
[v. 22]
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura.
24Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma stenta persino a riportarla alla bocca.
[vv. 25-26]
27Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione,
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
[v. 28]
29Per i beffardi sono pronte le verghe
e il bastone per le spalle degli stolti.

[vv. 1-3]
4Il pigro non ara d’autunno:
alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
[vv. 5-7]
8Il re che siede in tribunale
con il suo sguardo dissipa ogni male.
9Chi può dire: «Ho la coscienza pulita,
sono puro dal mio peccato?».
[vv. 10-11]
12L’orecchio che ascolta e l’occhio che vede:
l’uno e l’altro li ha fatti il Signore.
[v. 13]
14«Robaccia, robaccia» dice chi compra,
ma quando se ne va, allora se ne vanta.
[vv. 15-19]
20Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lampada nel cuore delle tenebre.
21Un’eredità accumulata in fretta all’inizio
non sarà benedetta alla fine.
22Non dire: «Renderò male per male»;
confida nel Signore ed egli ti libererà.
23Il Signore ha in orrore il doppio peso,
la bilancia falsa non è cosa buona.
[vv. 24-25]
26Un re saggio disperde i malvagi
e con la ruota li stritola come paglia.
[vv. 27-29]
30Le ferite sanguinanti leniscono il male,
le percosse purificano fin nell’intimo.

[v. 1]
2La collera del re è simile al ruggito del leone;
chiunque lo eccita rischia la vita.
3È una gloria per l'uomo astenersi dalle contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
4Il pigro non ara d'autunno,
e alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
[vv. 5-7]
8Il re che siede in tribunale
dissipa ogni male con il suo sguardo.
9Chi può dire: «Ho purificato il cuore,
sono mondo dal mio peccato?».
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose in abominio al Signore.
[v. 11]
12L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede:
l'uno e l'altro ha fatto il Signore.
[v. 13]
14«Robaccia, robaccia» dice chi compra:
ma mentre se ne va, allora se ne vanta.
[v. 15]
16Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per un altro
e tienilo in pegno per gli estranei.
17È piacevole all'uomo il pane procurato con frode,
ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia.
[vv. 18-19]
20Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lucerna nel cuore delle tenebre.
21I guadagni accumulati in fretta da principio
non saranno benedetti alla fine.
22Non dire: «Voglio ricambiare il male»,
confida nel Signore ed egli ti libererà.
23Il doppio peso è in abominio al Signore
e le bilance false non sono un bene.
24Dal Signore sono diretti i passi dell'uomo
e come può l'uomo comprender la propria via?
[v. 25]
26Un re saggio passa al vaglio i malvagi
e ritorna su di loro con la ruota.
[vv. 27-29]
30Le ferite sanguinanti spurgano il male,
le percosse purificano i recessi del cuore.

1Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
[v. 2]
3Praticare la giustizia e l’equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
4Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna dei malvagi è il peccato.
[vv. 5-6]
7La violenza dei malvagi li travolge,
perché rifiutano di praticare la giustizia.
[vv. 8-9]
10L’anima del malvagio desidera fare il male,
ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
11Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio;
egli acquista scienza quando il saggio viene istruito.
12Il giusto osserva la casa del malvagio
e precipita i malvagi nella sventura.
13Chi chiude l’orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
14Un dono fatto in segreto calma la collera,
un regalo di nascosto placa il furore violento.
15È una gioia per il giusto quando è fatta giustizia,
mentre è un terrore per i malfattori.
16L’uomo che si scosta dalla via della saggezza,
riposerà nell’assemblea delle ombre dei morti.
[v. 17]
18Il malvagio serve da riscatto per il giusto
e il perfido per gli uomini retti.
[vv. 19-21]
22Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
23Chi custodisce la bocca e la lingua
preserva se stesso dalle afflizioni.
24Il superbo arrogante si chiama spavaldo,
egli agisce nell’eccesso dell’insolenza.
25Il desiderio del pigro lo porta alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
26L’empio indulge tutto il giorno alla cupidigia,
mentre il giusto dona senza risparmiare.
27Il sacrificio dei malvagi è un orrore,
tanto più se offerto con cattiva intenzione.
28Il falso testimone perirà,
ma chi ascolta potrà parlare sempre.
29Il malvagio assume un’aria sfrontata,
l’uomo retto controlla la propria condotta.
30Non c’è sapienza, non c’è prudenza,
non c’è consiglio di fronte al Signore.
31Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.

1Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore:lo dirige dovunque egli vuole.
[v. 2]
3Praticare la giustizia e l'equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
4Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna degli empi, è il peccato.
[vv. 5-7]
8La via dell'uomo criminale è tortuosa,
ma l'innocente è retto nel suo agire.
[v. 9]
10L'anima del malvagio desidera far il male
e ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
[vv. 11-12]
13Chi chiude l'orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
14Un regalo fatto in segreto calma la collera,
un dono di sotto mano placa il furore violento.
15È una gioia per il giusto che sia fatta giustizia,
mentre è un terrore per i malfattori.
16L'uomo che si scosta dalla via della saggezza,
riposerà nell'assemblea delle ombre dei morti.
[v. 17]
18Il malvagio serve da riscatto per il giusto
e il perfido per gli uomini retti.
[vv. 19-21]
22Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
[vv. 23-24]
25I desideri del pigro lo portano alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
26Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia,
mentre il giusto dona senza risparmiare.
[v. 27]
28Il falso testimone perirà,
ma l'uomo che ascolta potrà parlare sempre.
[v. 29]
30Non c'è sapienza, non c'è prudenza,
non c'è consiglio di fronte al Signore.
31Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.

1Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze
e la benevolenza altrui vale più dell’argento e dell’oro.
2Il ricco e il povero s’incontrano in questo:
il Signore ha creato l’uno e l’altro.
[vv. 3-5]
6Indirizza il giovane sulla via da seguire;
neppure da vecchio se ne allontanerà.
[vv. 7-8]
9Chi è generoso sarà benedetto,
perché egli dona del suo pane al povero.
10Scaccia lo spavaldo e la discordia se ne andrà:
cesseranno i litigi e gli insulti.
[v. 11]
12Gli occhi del Signore custodiscono la scienza:
in tal modo egli confonde le parole del perfido.
13Il pigro dice: «C’è un leone là fuori:
potrei essere ucciso in mezzo alla strada».
14La bocca delle straniere è una fossa profonda:
vi cade colui che è in ira al Signore.
15La stoltezza è legata al cuore del fanciullo,
ma il bastone della correzione l’allontana da lui.
[v. 16]

17Porgi l’orecchio e ascolta le parole dei sapienti,
applica la tua mente alla mia istruzione:
[vv. 18-21]

22Non depredare il povero perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
[vv. 23-24]
25per non abituarti alle sue maniere
e procurarti una trappola per la tua vita.
26Non essere di quelli che danno la mano
e si fanno garanti dei debiti altrui,
[vv. 27-28]
29Hai visto un uomo sollecito nel lavoro?
Egli starà al servizio del re
e non al servizio di gente oscura!

1Un buon nome val più di grandi ricchezze
e la benevolenza altrui più dell'argento e dell'oro.
2Il ricco e il povero si incontrano,
il Signore ha creato l'uno e l'altro.
[vv. 3-5]
6Abitua il giovane secondo la via da seguire;
neppure da vecchio se ne allontanerà.
[vv. 7-8]
9Chi ha l'occhio generoso sarà benedetto,
perché egli dona del suo pane al povero.
[vv. 10-12]
13Il pigro dice: «C'è un leone là fuori:
sarei ucciso in mezzo alla strada».
14La bocca delle straniere è una fossa profonda,
chi è in ira al Signore vi cade.
15La stoltezza è legata al cuore del fanciullo,
ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui.
[v. 16]

17Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei sapienti
e applica la tua mente alla mia istruzione,
[vv. 18-21]
22Non depredare il povero, perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
[vv. 23-25]
26Non essere di quelli che si fanno garanti
o che s'impegnano per debiti altrui,
[vv. 27-28]
29Hai visto un uomo sollecito nel lavoro?
Egli si sistemerà al servizio del re,
non resterà al servizio di persone oscure.

[v. 1]
2mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
3Non bramare le sue ghiottonerie,
perché sono un cibo fallace.
[v. 4]
5Su di esse volano i tuoi occhi
ma già non ci sono più:
perché mettono ali come aquila e volano verso il cielo.
[vv. 6-11]

12Apri il tuo cuore alla correzione
e il tuo orecchio ai discorsi sapienti.
13Non risparmiare al fanciullo la correzione,
perché se lo percuoti con il bastone non morirà;
14anzi, se lo percuoti con il bastone,
lo salverai dal regno dei morti.

[vv. 15-24]
25Gioiscano tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
[vv. 26-29]

30Per quelli che si perdono dietro al vino,
per quelli che assaporano bevande inebrianti.
[vv. 31-32]
33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di giacere in cima all’albero maestro.
35«Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell’altro!».

[v. 1]
2mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
3Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
[v. 4]
5appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa gia non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
[v. 6]
7perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
[vv. 8-11]
12Piega il cuore alla correzione
e l'orecchio ai discorsi sapienti.
13Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
14anzi, se lo batti con la verga,
lo salverai dagli inferi.
[vv. 15-24]
25Gioisca tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
[vv. 26-29]
30Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
[vv. 31-32]
33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
35«Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro».

1Non invidiare le persone malvagie,
non desiderare di stare con loro,
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
3Con la sapienza si costruisce una casa
e con la prudenza la si rende salda;
[vv. 4-5]
6Perché con le strategie si fa la guerra
e la vittoria dipende dal numero dei consiglieri.
7È troppo alta la sapienza per lo stolto,
alla porta della città egli non potrà aprire bocca.
8Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.
9Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è aborrito da tutti.
[v. 10]
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
[v. 12]
13Mangia il miele, figlio mio, perché è buono
e il favo è dolce al tuo palato.
14Sappi che tale è la sapienza per te;
se la trovi, avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
15Non insidiare, come un malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma i malvagi soccombono nella sventura.
17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
18perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la sua collera.
19Non irritarti per i malfattori
e non invidiare i malvagi,
20perché non ci sarà avvenire per il cattivo
e la lampada dei malvagi si spegnerà.
[vv. 21-22]

23Anche queste sono parole dei saggi.
Avere preferenze personali in giudizio non è bene.
24Chi dice al malvagio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo detesteranno;
[vv. 25-29]

30Sono passato vicino al campo di un pigro,
alla vigna di un uomo insensato:
[vv. 31-34]

1Non invidiare gli uomini malvagi,
non desiderare di stare con loro;
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
3Con la sapienza si costruisce la casa
e con la prudenza la si rende salda;
[v. 4]
5Un uomo saggio vale più di uno forte,
un uomo sapiente più di uno pieno di vigore,
[v. 6]
7È troppo alta la sapienza per lo stolto,
alla porta della città egli non potrà aprir bocca.
8Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.
9Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è l'abominio degli uomini.
[v. 10]
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
[v. 12]
13Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono
e dolce sarà il favo al tuo palato.
14Sappi che tale è la sapienza per te:
se l'acquisti, avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
15Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma gli empi soccombono nella sventura.
17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
18perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la collera.
19Non irritarti per i malvagi
e non invidiare gli empi,
20perché non ci sarà avvenire per il malvagio
e la lucerna degli empi si estinguerà.
21Temi il Signore, figlio mio, e il re;
non ribellarti né all'uno né all'altro,
22perché improvvisa sorgerà la loro vendetta
e chi sa quale scempio faranno l'uno e l'altro? IV. APPENDICE ALLA RACCOLTA DEI SAGGI 23Anche queste sono parole dei saggi.
Aver preferenze personali in giudizio non è bene.
24Se uno dice all'empio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno,
[vv. 25-27]
28Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo
e non ingannare con le labbra.
[v. 29]
30Sono passato vicino al campo di un pigro,
alla vigna di un uomo insensato:
[vv. 31-34]

1Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.

[v. 2]
3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
4Togli le scorie dall’argento
e l’orafo ne farà un bel vaso;
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
6Non darti arie davanti al re
e non metterti al posto dei grandi,
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»,
piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante.
Ciò che i tuoi occhi hanno visto,
8non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
9La tua causa discutila con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui,
[vv. 10-12]
13Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l’animo del suo signore.
14Nuvole e vento, ma senza pioggia,
tale è l’uomo che si vanta di regali che non fa.
[vv. 15-17]
18Mazza, spada e freccia acuta
è colui che depone il falso contro il suo prossimo.
19Quale dente cariato e quale piede slogato,
tale è l’appoggio del perfido nel giorno della sventura.
20Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo
e come chi versa aceto su una piaga viva,
tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.
[vv. 21-22]
23La tramontana porta la pioggia,
la lingua maldicente provoca lo sdegno sul volto.
[vv. 24-25]
26Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte al malvagio.
[v. 27]
28Una città smantellata, senza mura,
tale è chi non sa dominare se stesso.

1Anche questi sono proverbi di Salomone,
trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.
[v. 2]
3I cieli per la loro altezza,
la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
4Togli le scorie dall'argento
e l'orafo ne farà un bel vaso;
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
6Non darti arie davanti al re
e non metterti al posto dei grandi,
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»
piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore.
Quanto i tuoi occhi hanno visto
8non metterlo subito fuori in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
9Discuti la tua causa con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui;
10altrimenti chi ti ascolta ti biasimerebbe
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
[vv. 11-12]
13Come fresco di neve al tempo della mietitura,
è un messaggero verace per chi lo manda;
egli rinfranca l'animo del suo signore.
14Nuvole e vento, ma senza pioggia,
tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa.
[vv. 15-17]
18Mazza, spada e freccia acuta
è colui che depone il falso contro il suo prossimo.
19Qual dente cariato e piede slogato
tale è la fiducia dell'uomo
sleale nel giorno della sventura,
20è togliersi le vesti in un giorno rigido.
Aceto su una piaga viva,
tali sono i canti per un cuore afflitto.
[vv. 21-25]
26Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio.
[v. 27]
28Una città smantellata o senza mura
tale è l'uomo che non sa dominare la collera.

1Come neve d’estate e pioggia alla mietitura,
così l’onore non conviene allo stolto.
2Come passero che svolazza, come rondine che volteggia,
così una maledizione immotivata non ha effetto.
3La frusta per il cavallo, la cavezza per l’asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
4Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza,
per non divenire anche tu simile a lui.
5Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza,
perché egli non si creda saggio.
[vv. 6-7]
8Come chi lega una pietra alla fionda,
così chi attribuisce onori a uno stolto.
[vv. 9-10]
11Come il cane torna al suo vomito,
così lo stolto ripete le sue stoltezze.
[vv. 12-14]

15Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma dura fatica a riportarla alla bocca.
[v. 16]

17È simile a chi prende un cane per le orecchie
un passante che si intromette nella lite di un altro.
[vv. 18-19]
20Per mancanza di legna il fuoco si spegne;
se non c’è il calunniatore, il litigio si calma.
21Mantice per il carbone e legna per il fuoco,
tale è l’attaccabrighe per attizzare le liti.
22Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi,
che scendono fin nell’intimo.
23Come patina d’argento su un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
[vv. 24-25]
26Chi odia si nasconde con astuzia,
ma la sua malizia apparirà pubblicamente.
[vv. 27-28]

1Come la neve d'estate e la pioggia alla mietitura,
così l'onore non conviene allo stolto.
2Come il passero che svolazza, come la rondine che vola,
così una maledizione senza motivo non avverrà.
3La frusta per il cavallo, la cavezza per l'asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
4Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza
per non divenire anche tu simile a lui.
5Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza
perché egli non si creda saggio.
[v. 6]
7Malferme sono le gambe dello zoppo,
così una massima sulla bocca degli stolti.
8Come chi lega il sasso alla fionda,
così chi attribuisce onori a uno stolto.
9Una spina penetrata nella mano d'un ubriaco,
tale è una massima sulla bocca degli stolti.
10Arciere che ferisce tutti i passanti,
tale è chi assume uno stolto o un ubriaco.
11Come il cane torna al suo vomito,
così lo stolto ripete le sue stoltezze.
[vv. 12-14]
15Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma dura fatica a portarla alla bocca.
[vv. 16-19]
20Per mancanza di legna il fuoco si spegne;
se non c'è il delatore, il litigio si calma.
21Mantice per il carbone e legna per il fuoco,
tale è l'attaccabrighe per rattizzar le liti.
22Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi,
esse scendono in fondo alle viscere.
23Come vernice d'argento sopra un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
[vv. 24-25]
26L'odio si copre di simulazione,
ma la sua malizia apparirà pubblicamente.
[vv. 27-28]

[vv. 1-3]
4L’ira è crudele, il furore è impetuoso,
ma alla gelosia chi può resistere?

[v. 5]
6Leali sono le ferite di un amico,
ingannevoli i baci di un nemico.
[v. 7]
8Come un uccello che vola lontano dal nido,
così è l’uomo che va errando lontano da casa.
9Profumo e incenso allietano il cuore
e il consiglio dell’amico addolcisce l’animo.
[v. 10]
11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore;
così avrò di che rispondere a colui che mi insulta.
[vv. 12-13]
14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,
sarà considerato come se lo maledicesse.
[vv. 15-18]
19Come nell’acqua un volto riflette un volto,
così il cuore dell’uomo si riflette nell’altro.
[v. 20]
21Come il crogiuolo è per l’argento e il forno è per l’oro,
così l’uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.
[vv. 23-27]

[v. 1]
2Ti lodi un altro e non la tua bocca,
un estraneo e non le tue labbra.
3La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più dell'una e dell'altra
lo è il fastidio dello stolto.
4La collera è crudele, l'ira è impetuosa;
ma chi può resistere alla gelosia?
[v. 5]
6Leali sono le ferite di un amico,
fallaci i baci di un nemico.
[v. 7]
8Come un uccello che vola lontano dal nido
così è l'uomo che va errando lontano dalla dimora.
9Il profumo e l'incenso allietano il cuore,
la dolcezza di un amico rassicura l'anima.
[v. 10]
11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore
e avrò di che rispondere a colui che mi insulta.
[vv. 12-13]
14Benedire il prossimo di buon mattino ad alta voce
gli sarà imputato come una maledizione.
[vv. 15-18]
19Come un volto differisce da un altro,
così i cuori degli uomini differiscono fra di loro.
[v. 20]
21Come il crogiuolo è per l'argento
e il fornello per l'oro,
così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
[vv. 22-27]

1Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
[v. 2]
3Un povero che opprime i miseri
è come pioggia torrenziale che non porta pane.
4Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio,
quelli che la osservano gli si mettono contro.
5I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
6Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.

[vv. 7-8]
9Chi allontana l’orecchio per non ascoltare la legge,
persino la sua preghiera è spregevole.
10Chi fa deviare i giusti per la via del male,
nel suo tranello lui stesso cadrà,
mentre gli integri erediteranno il bene.
11Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo valuta per quello che è.
12Grande è l’onore quando esultano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua.
[v. 13]
14Beato l’uomo che sempre teme,
ma chi indurisce il cuore cadrà nel male.
15Leone ruggente e orso affamato,
tale è un cattivo governatore su un popolo povero.
[v. 16]
17Un uomo che è perseguito per omicidio
fuggirà fino alla tomba: non lo si trattenga!
18Chi procede con rettitudine sarà salvato,
chi va per vie tortuose cadrà all’improvviso.
[v. 19]
20L’uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
ma per un tozzo di pane si può prevaricare.
[v. 22]
23Chi corregge un altro troverà alla fine più favore
di chi ha una lingua adulatrice.
[vv. 24-25]
26Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi cammina nella saggezza sarà salvato.
27Per chi dona al povero non c’è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
28Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono;
se essi periscono, dominano i giusti.

[vv. 1-2]
3Un uomo empio che opprime i miseri
è una pioggia torrenziale che non porta pane.
[v. 4]
5I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
6Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.
[vv. 7-8]
9Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge,
anche la sua preghiera è in abominio.
[vv. 10-11]
12Grande è la gioia quando trionfano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde.
[v. 13]
14Beato l'uomo che teme sempre,
chi indurisce il cuore cadrà nel male.
15Leone ruggente e orso affamato,
tale è il malvagio che domina su un popolo povero.
[v. 16]
17Un uomo perseguitato per omicidio
fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre.
18Chi procede con rettitudine sarà salvato,
chi va per vie tortuose cadrà ad un tratto.
[v. 19]
20L'uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
per un pezzo di pane si pecca.
22L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire
e non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
23Chi corregge un altro troverà in fine più favore
di chi ha una lingua adulatrice.
[vv. 24-25]
26Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi si comporta con saggezza sarà salvato.
27Per chi dà al povero non c'è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
28Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono,
se essi periscono, sono potenti i giusti.

1Chi disprezza i rimproveri con ostinazione
sarà rovinato all’improvviso, senza rimedio.
2Quando dominano i giusti, il popolo gioisce,
quando governano i malvagi, il popolo geme.
3Chi ama la sapienza allieta il padre,
ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio.
[vv. 4-5]
6Con la sua trasgressione l’iniquo si prepara un trabocchetto,
mentre il giusto giubila e si rallegra.
7Il giusto riconosce il diritto dei miseri,
il malvagio invece non intende ragione.
[vv. 8-10]
11Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo,
il saggio alla fine lo sa calmare.
12Se un principe dà ascolto alle menzogne,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
[v. 13]
14Se un re giudica i poveri con equità,
il suo trono è saldo per sempre.
[v. 15]
16Quando dominano i malvagi, dominano anche i delitti,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
[vv. 17-20]
21Chi accarezza lo schiavo fin dall’infanzia,
alla fine se lo vedrà contro.
[vv. 22-23]
24Chi spartisce con un ladro odia se stesso:
egli sente la maledizione, ma non rivela nulla.
25Chi teme gli uomini si mette in una trappola,
ma chi confida nel Signore è al sicuro.
[v. 26]
27L’iniquo è un orrore per i giusti
e gli uomini retti sono un orrore per i malvagi.

1L'uomo che, rimproverato, resta di dura cervice
sarà spezzato all'improvviso e senza rimedio.
[v. 2]
3Chi ama la sapienza allieta il padre,
ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio.
[vv. 4-5]
6Sotto i passi del malvagio c'è un trabocchetto,
mentre il giusto corre ed è contento.
[vv. 7-10]
11Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo,
il saggio alla fine lo sa calmare.
12Se un principe dà ascolto alle menzogne,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
[v. 13]
14Un re che giudichi i poveri con equità
rende saldo il suo trono per sempre.
[v. 15]
16Quando governano i malvagi, i delitti abbondano,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
[vv. 17-20]
21Chi accarezza lo schiavo fin dall'infanzia,
alla fine costui diventerà insolente.
[vv. 22-24]
25Il temere gli uomini pone in una trappola;
ma chi confida nel Signore è al sicuro.
[v. 26]
27L'iniquo è un abominio per i giusti
e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi.

[vv. 1-3]

4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
[v. 5]
6Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
[v. 7]
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza,
ma fammi avere il mio pezzo di pane,
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non venga punito.
11C’è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
[v. 12]
13C’è gente dagli occhi così alteri
e dalle ciglia così altezzose!
14C’è gente i cui denti sono spade
e le cui mascelle sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e togliere i poveri di mezzo agli uomini.

[vv. 15-16]
17L’occhio che guarda con scherno il padre
e si rifiuta di ubbidire alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
[v. 18]
19la via dell’aquila nel cielo,
la via del serpente sulla roccia,
la via della nave in alto mare,
la via dell’uomo in una giovane donna.
20Così si comporta la donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: «Non ho fatto nulla di male!».
[vv. 21-26]
27le cavallette non hanno un re,
eppure marciano tutte ben schierate;
28la lucertola si può prendere con le mani,
eppure penetra anche nei palazzi dei re.
[v. 29]
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
31il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
32Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
[v. 33]

[vv. 1-3]
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
[v. 5]
6Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
[v. 7]
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza;
ma fammi avere il cibo necessario,
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all'indigenza, non rubi
e profani il nome del mio Dio.
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena.
11C'è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
[v. 12]
13C'è gente dagli occhi così alteri
e dalle ciglia così altezzose!
14C'è gente i cui denti sono spade
e i cui molari sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e i poveri in mezzo agli uomini.

[vv. 15-16]
17L'occhio che guarda con scherno il padre
e disprezza l'obbedienza alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
[v. 18]
19il sentiero dell'aquila nell'aria,
il sentiero del serpente sulla roccia,
il sentiero della nave in alto mare,
il sentiero dell'uomo in una giovane.
20Tale è la condotta della donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: «Non ho fatto niente di male!».
[vv. 21-26]
27le cavallette, che non hanno un re,
eppure marciano tutte insieme schierate;
28la lucertola, che si può prender con le mani,
ma penetra anche nei palazzi dei re.
[v. 29]
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
31il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
32Se ti sei esaltato per stoltezza
e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
[v. 33]

[vv. 1-2]

3Non concedere alle donne il tuo vigore,
né i tuoi fianchi a quelle che corrompono i re.
[vv. 4-8]
9Apri la bocca e giudica con equità,
rendi giustizia all’infelice e al povero.

Alef10Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
[vv. 11-12]

Dalet13Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
He14È simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Vau15Si alza quando è ancora notte,
distribuisce il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-18]
Iod19Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Caf20Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
[vv. 21-22]
Nun23Suo marito è stimato alle porte della città,
quando siede in giudizio con gli anziani del luogo.
Samec24Confeziona tuniche e le vende
e fornisce cinture al mercante.
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e fiduciosa va incontro all’avvenire.
[vv. 26-27]

Kof28Sorgono i suoi figli e ne esaltano le doti,
suo marito ne tesse l’elogio:
[vv. 29-30]
Tau31Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.

[vv. 1-2]
3Non dare il tuo vigore alle donne,
né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re.
[vv. 4-8]
9Apri la bocca e giudica con equità
e rendi giustizia all'infelice e al povero.

Alef10Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
[vv. 11-12]
Dalet13Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
He14Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Vau15Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-18]
Iod19Stende la sua mano alla conocchia
e mena il fuso con le dita.
Caf20Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
[vv. 21-22]
Nun23Suo marito è stimato alle porte della città
dove siede con gli anziani del paese.
Samech24Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
[vv. 25-29]
Sin30Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Tau31Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.

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