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[vv. 1-9]
10Etiopia generò Nimrod: costui cominciò a essere potente sulla terra. [vv. 11-18]
A Eber nacquero due figli: uno si chiamò Peleg, perché ai suoi tempi si divise la terra, e il fratello si chiamò Ioktan. [vv. 20-54]
19[vv. 1-8]
9Figli che nacquero a Chesron: Ieracmeèl, Ram e Chelubài.
[vv. 10-20]
21In seguito Chesron si unì alla figlia di Machir, padre di Gàlaad; egli la sposò a sessant’anni ed essa gli partorì Segub. [vv. 22-23]
24Dopo la morte di Chesron, Caleb si unì a Èfrata, moglie di suo padre Chesron, la quale gli partorì Ascur, padre di Tekòa.
[vv. 25-54]
a Iabes: i Tiratei, i Simatei e i Sucatei. Questi sono i Keniti, discendenti da Cammat, padre della casa di Recab.
55e le famiglie degli scribi che abitavano1Questi furono i figli che nacquero a Davide a Ebron: il primogenito Amnon, nato da Achinòam di Izreèl; il secondo Daniele, nato da Abigàil di Carmel; [vv. 2-3] 4Sei gli nacquero a Ebron, dove egli regnò sette anni e sei mesi, mentre regnò trentatré anni a Gerusalemme. 5I seguenti gli nacquero a Gerusalemme: Simeà, Sobab, Natan e Salomone, ossia quattro figli natigli da Betsabea, figlia di Ammièl; [vv. 6-24]
[vv. 1-20]
21Figli di Sela, figlio di Giuda: Er, padre di Leca, Lada, padre di Maresà, e le famiglie dei lavoratori del bisso a Bet-Asbèa, 22Iokim, la gente di Cozebà, Ioas e Saraf, che dominarono in Moab e poi tornarono a Betlemme. Ma si tratta di fatti antichi. 23Erano vasai e abitavano a Netaìm e a Ghederà; abitavano là con il re, al suo servizio.
[vv. 24-27] 28Si stabilirono a Bersabea, a Moladà, a Casar-Sual, 29a Bila, a Esem, a Tolad, 30a Betuèl, a Corma, a Siklag, 31a Bet-Marcabòt, a Casar-Susìm, a Bet-Birì e a Saaràim. Queste furono le loro città fino al regno di Davide. [v. 32] 33e tutti i villaggi che erano intorno a queste città fino a Baal. Questa era la loro sede e questi i loro nomi nei registri genealogici.
[vv. 34-38] 39Andarono verso l’ingresso di Ghedor fino a oriente della valle, in cerca di pascoli per le loro greggi. [vv. 40-43]
[v. 1] 2Giuda infatti prevalse sui fratelli e un suo discendente divenne capo; tuttavia la primogenitura appartiene a Giuseppe.
[vv. 3-7]
a Baal-Meon. 9A oriente raggiungevano il limite del deserto che va dal fiume Eufrate in qua, perché le loro greggi erano numerose nel territorio di Gàlaad. [v. 10]
8e Bela, figlio di Azaz, figlio di Sema, figlio di Gioele, che dimorava ad Aroèr e si estendeva fino al Nebo e11I figli di Gad, di fronte a loro, dimoravano nella regione di Basan fino a Salca. [vv. 12-19]
a Dio, che li aiutò per la loro fiducia in lui e così gli Agareni e tutti i loro alleati furono consegnati nelle loro mani. [v. 21] 22poiché numerosi furono i feriti a morte, dato che la guerra era voluta da Dio. I vincitori si stabilirono nei territori dei vinti fino alla deportazione.
20Erano stati soccorsi contro costoro, perché durante l’assalto si erano rivolti23I figli di metà della tribù di Manasse abitavano nella regione che si estende da Basan a Baal-Ermon, a Senir e al monte Ermon; essi erano numerosi. [v. 24]
25Ma furono infedeli al Dio dei loro padri, prostituendosi agli dèi delle popolazioni della terra, che Dio aveva distrutte davanti a loro. 26Il Dio d’Israele eccitò lo spirito di Pul, re d’Assiria, cioè lo spirito di Tiglat-Pilèser, re d’Assiria, che deportò i Rubeniti, i Gaditi e metà della tribù di Manasse; li condusse a Chelach e presso il Cabor, ad Ara e al fiume di Gozan, ove rimangono ancora oggi.
[vv. 27-35] 36Giovanni generò Azaria, che fu sacerdote nel tempio costruito da Salomone a Gerusalemme. [vv. 37-41]
[vv. 1-16]
a Gerusalemme. Nel servizio si attenevano alla regola fissata per loro.
17Essi esercitarono l’ufficio di cantori davanti alla Dimora della tenda del convegno, finché Salomone non costruì il tempio del Signore[vv. 18-32]
33I loro fratelli leviti erano addetti a ogni servizio della Dimora nel tempio di Dio. [vv. 34-40]
a Caleb, figlio di Iefunnè. [vv. 42-62]
41ma i terreni della città e i suoi villaggi furono assegnatia oriente del Giordano, dalla tribù di Ruben: Beser nel deserto con i suoi pascoli, Iaas con i suoi pascoli, [vv. 64-66]
63oltre il Giordano di Gerico,[vv. 1-4] 5I loro fratelli, appartenenti a tutte le famiglie di Ìssacar, uomini valorosi, secondo il loro censimento erano ottantasettemila in tutto.
[vv. 6-20]
a razziarne il bestiame. [vv. 22-27] 28Loro proprietà e loro residenza furono Betel con le sue dipendenze, a oriente Naaràn, a occidente Ghezer con le sue dipendenze, Sichem con le sue dipendenze fino ad Aià con le sue dipendenze. [vv. 29-40]
21di cui fu figlio Zabad, di cui furono figli Sutèlach, Ezer ed Elad, uccisi dagli uomini di Gat, indigeni della regione, perché erano scesi[vv. 1-5]
6Questi furono i figli di Ecud, che erano capi di casato fra gli abitanti di Gheba e che furono deportati a Manàcat: [vv. 7-27]
a Gerusalemme.
28Questi erano capi di casato, secondo le loro genealogie; essi abitavano29A Gàbaon abitava il padre di Gàbaon, la cui moglie si chiamava Maacà. [vv. 30-31] 32Miklòt generò Simeà. Anche costoro, come già i loro fratelli, abitavano a Gerusalemme assieme a loro. [vv. 33-40]
1Tutti gli Israeliti furono registrati per genealogie e iscritti nel libro dei re d’Israele e di Giuda; per le loro colpe furono deportati a Babilonia. [v. 2]
3A Gerusalemme abitavano figli di Giuda, di Beniamino, di Èfraim e di Manasse.
[vv. 4-17]
a oriente. Costoro erano i portieri degli accampamenti dei figli di Levi. [vv. 19-26] 27Alloggiavano nelle adiacenze del tempio di Dio, perché a loro incombeva la sua custodia e la sua apertura ogni mattina. [vv. 28-33]
18e sta fino ad oggi alla porta del rea Gerusalemme.
34Questi erano i capi delle famiglie levitiche, secondo le loro genealogie; essi abitavano35A Gàbaon abitavano il padre di Gàbaon, Ieièl, la cui moglie si chiamava Maacà, [vv. 36-37] 38Miklòt generò Simeàm. Anche costoro, come già i loro fratelli, abitavano a Gerusalemme assieme a loro. [vv. 39-44]
[v. 1] 2I Filistei inseguirono molto da vicino Saul e i suoi figli, e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul. 3La battaglia si concentrò intorno a Saul: gli arcieri lo presero di mira con gli archi ed egli fu ferito gravemente dagli arcieri. 4Allora Saul disse al suo scudiero: «Sfodera la spada e trafiggimi, prima che vengano quegli incirconcisi a schernirmi». Ma lo scudiero non volle, perché era troppo spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si gettò sopra. [vv. 5-7] 8Il giorno dopo, i Filistei vennero a spogliare i cadaveri e trovarono Saul e i suoi figli caduti sul monte Gèlboe. 9Lo spogliarono, presero la testa e le armi e mandarono a dare il felice annuncio in giro nella terra dei Filistei, ai loro idoli e al popolo. [v. 10] 11Tutti gli abitanti di Iabes di Gàlaad vennero a sapere tutto quello che i Filistei avevano fatto a Saul. 12Tutti i loro guerrieri andarono a prendere il corpo di Saul e i corpi dei suoi figli e li portarono a Iabes; seppellirono le loro ossa sotto la quercia a Iabes e fecero digiuno per sette giorni.
13Così Saul morì a causa della sua infedeltà al Signore, perché non ne aveva ascoltato la parola e perché aveva evocato uno spirito per consultarlo. 14Non aveva consultato il Signore; per questo il Signore lo fece morire e trasferì il regno a Davide, figlio di Iesse.
1Tutti gli Israeliti si raccolsero intorno a Davide a Ebron e gli dissero: «Ecco, noi siamo tue ossa e tua carne. [v. 2] 3Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore, ed essi unsero Davide re d’Israele, secondo la parola pronunciata dal Signore per mezzo di Samuele.
4Davide con tutto Israele andò a Gerusalemme, cioè Gebus, dove c’erano i Gebusei, abitanti della regione. 5Gli abitanti di Gebus dissero a Davide: «Tu qui non entrerai». Ma Davide espugnò la rocca di Sion, cioè la Città di Davide. [vv. 6-12]
a Pas-Dammìm. I Filistei vi si erano riuniti per combattere; c’era un campo pieno d’orzo e il popolo fuggì dinanzi ai Filistei. [vv. 14-15]
13Egli fu con Davidea Betlemme. [v. 17] 18I tre irruppero nel campo filisteo, attinsero l’acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide, il quale però non ne volle bere, ma la sparse in onore del Signore, 19dicendo: «Non sia mai, mio Dio, che io faccia una cosa simile! Dovrei bere il sangue di quegli uomini insieme con la loro vita? Difatti l’hanno portata a rischio della propria vita». Non la volle bere. Tali gesta compirono quei tre prodi.
16Davide era allora nel rifugio e c’era una postazione di Filistei[vv. 20-24]
a capo del suo corpo di guardia.
25Fu glorioso fra i Trenta, ma non giunse alla pari dei Tre. Davide lo mise[vv. 26-47]
1Questi sono gli uomini che raggiunsero Davide a Siklag, quando ancora fuggiva di fronte a Saul, figlio di Kis. Essi erano i prodi che l’aiutarono in guerra. [vv. 2-8]
9Dei Gaditi alcuni uomini passarono a Davide nella fortezza del deserto; erano uomini valorosi, guerrieri pronti a combattere, abili nell’uso dello scudo e della lancia, sembravano leoni ed erano agili come gazzelle sui monti: [vv. 10-15] 16Questi attraversarono il Giordano nel primo mese dell’anno, mentre era in piena su tutte le rive, e misero in fuga tutti gli abitanti della valle a oriente e a occidente.
[v. 17] 18Davide uscì loro incontro e presa la parola disse loro: «Se siete venuti da me con intenzioni pacifiche per aiutarmi, sono disposto a unirmi a voi; ma se venite per tradirmi e consegnarmi ai miei avversari, mentre non c’è violenza nelle mie mani, il Dio dei nostri padri veda e punisca». 19Allora lo spirito invase Amasài, capo dei Trenta:
«Per te, Davide,
e con te, figlio di Iesse.
Pace, pace a te,
e pace a chi ti aiuta,
perché il tuo Dio ti aiuta».
Davide li accolse e li costituì capi di schiere.
20Anche da Manasse alcuni passarono a Davide, mentre insieme con i Filistei marciava in guerra contro Saul. Egli però non li aiutò perché, essendosi consultati, i prìncipi dei Filistei lo rimandarono dicendo: «A danno delle nostre teste, egli passerebbe a Saul, suo signore». 21Mentre era diretto a Siklag, passarono dalla sua parte i manassiti Adnach, Iozabàd, Iediaèl, Michele, Iozabàd, Eliu e Silletài, capi di migliaia nella tribù di Manasse. [vv. 22-23]
24Ecco le cifre dei capi armati che passarono a Davide a Ebron per trasferire il regno da Saul a lui, secondo l’ordine del Signore.
[vv. 25-31]
32Di metà della tribù di Manàsse: diciottomila, che furono designati per nome, per andare a proclamare re Davide.
[vv. 33-38]
39Tutti costoro, guerrieri pronti a marciare, con cuore leale si recarono a Ebron per proclamare Davide re su tutto Israele; anche tutto il resto d’Israele era concorde nel proclamare re Davide. [vv. 40-41]
[v. 1] 2A tutta l’assemblea d’Israele Davide disse: «Se vi sembra bene e se il Signore, nostro Dio, lo consente, comunichiamo ai nostri fratelli rimasti in tutti i territori d’Israele, ai sacerdoti e ai leviti nelle città dei loro pascoli, di radunarsi presso di noi. [vv. 3-5]
a Baalà, verso Kiriat-Iearìm, che apparteneva a Giuda, per far salire di là l’arca di Dio, sulla quale si proclama il nome del Signore, che siede sui cherubini. [v. 7] 8Davide e tutto Israele danzavano davanti a Dio con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, tamburelli, cimbali e trombe. [v. 9] 10L’ira del Signore si accese contro Uzzà e lo colpì perché aveva steso la mano sull’arca, e morì sul posto, davanti a Dio. [vv. 11-14]
6Davide con tutto Israele salì1Chiram, re di Tiro, inviò messaggeri a Davide con legno di cedro, muratori e carpentieri per costruirgli una casa. [v. 2]
3Davide prese altre mogli a Gerusalemme e generò altri figli e figlie. 4I nomi di quelli che gli furono generati a Gerusalemme sono: Sammùa, Sobab, Natan, Salomone, [vv. 5-10]
a Baal-Perasìm, dove Davide li sconfisse. Davide disse: «Dio ha aperto per mio mezzo una breccia tra i miei nemici, come una breccia aperta dalle acque». Per questo chiamò quel luogo Baal-Perasìm. [v. 12]
11Quelli vennero13I Filistei tornarono di nuovo a invadere la valle. [v. 14] 15Quando sentirai un rumore di passi sulla cima di Becaìm, allora uscirai a combattere, perché Dio uscirà davanti a te, per colpire l’accampamento dei Filistei». 16Davide fece come Dio gli aveva ordinato e colpì l’accampamento dei Filistei da Gàbaon fino a Ghezer. [v. 17]
[vv. 1-2]
3Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme, per far salire l’arca del Signore nel posto che le aveva preparato. [vv. 4-24]
25Davide, gli anziani d’Israele e i comandanti di migliaia procedettero con gioia a far salire l’arca dell’alleanza del Signore dalla casa di Obed-Edom. [vv. 26-29]
1Introdussero dunque l’arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantato per essa; offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti a Dio. [v. 2] 3Distribuì a tutti gli Israeliti, uomini e donne, una pagnotta di pane, una porzione di carne arrostita e una schiacciata di uva passa.
[vv. 4-8]
9A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
[vv. 10-15]
16l’alleanza stabilita con Abramo
e il suo giuramento a Isacco.
[vv. 17-19]
20e se ne andavano di nazione in nazione
e da un regno a un altro popolo,
[vv. 21-23]
24In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
[vv. 25-26]
27Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e gioia nella sua dimora.
[vv. 28-29]
30Tremi davanti a lui tutta la terra.
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
[vv. 31-32]
33Acclamino gli alberi della foresta
davanti al Signore che viene
a giudicare la terra.
[vv. 34-39]
a Israele. [vv. 41-42] 43Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua, e Davide tornò per benedire la sua famiglia.
40perché offrissero olocausti al Signore sull’altare degli olocausti per sempre, al mattino e alla sera, e compissero quanto è scritto nella legge che il Signore aveva imposto[v. 1] 2Natan rispose a Davide: «Fa’ quanto hai in cuor tuo, perché Dio è con te».
3Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola di Dio: 4«Va’ e di’ a Davide, mio servo: Così dice il Signore: “Non mi costruirai tu la casa per la mia dimora. [v. 5] 6Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutto Israele, ho forse mai detto ad alcuno dei giudici d’Israele, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo: Perché non mi avete edificato una casa di cedro?”.
[v. 7] 8Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome come quello dei grandi che sono sulla terra. [v. 9] 10come dai giorni in cui avevo stabilito dei giudici sopra il mio popolo Israele. Umilierò tutti i tuoi nemici e ti annuncio: una casa costruirà a te il Signore. [vv. 11-14] 15Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.
16Allora il re Davide andò a presentarsi davanti al Signore e disse: «Chi sono io, Signore Dio, e che cos’è la mia casa, perché tu mi abbia condotto fin qui? [vv. 17-20] 21E chi è come il tuo popolo, come Israele, unica nazione sulla terra che Dio è venuto a riscattare come popolo per sé e per procurarsi un nome grande e stabile? Tu hai scacciato le nazioni davanti al tuo popolo, che tu hai riscattato dalla nazione d’Egitto. [vv. 22-23] 24Il tuo nome sia saldo e sia magnificato per sempre così: “Il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, è Dio per Israele!”. La casa di Davide, tuo servo, sia stabile davanti a te! [vv. 25-26] 27Dégnati dunque di benedire ora la casa del tuo servo, perché sia sempre dinanzi a te! Poiché quanto tu, Signore, benedici, è sempre benedetto».
[vv. 1-3] 4Davide gli prese mille carri, settemila cavalieri e ventimila fanti. Davide poi fece tagliare i garretti a tutti i cavalli, risparmiandone un centinaio. [vv. 5-6] 7Davide prese ai servi di Adadèzer gli scudi d’oro e li portò a Gerusalemme. [vv. 8-10] 11Il re Davide consacrò anche quelli al Signore, insieme con l’argento e l’oro che aveva tolto a tutti gli altri popoli, agli Edomiti, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei e agli Amaleciti. [vv. 12-13]
14Davide regnò su tutto Israele e rese giustizia con retti giudizi a tutto il suo popolo. [vv. 15-17]
[v. 1] 2Davide disse: «Manterrò fedeltà a Canun, figlio di Nacas, perché anche suo padre la mantenne a me». Davide mandò messaggeri a consolarlo per suo padre. I ministri di Davide andarono nel territorio degli Ammoniti da Canun per consolarlo. 3Ma i capi degli Ammoniti dissero a Canun: «Forse Davide intende onorare tuo padre ai tuoi occhi, mandandoti dei consolatori? Questi suoi ministri non sono venuti forse da te per spiare la regione, per perlustrarla e per ispezionarla?». 4Canun allora prese i ministri di Davide, li fece radere, fece tagliare le loro vesti a metà fino alle natiche, poi li rimandò. 5Alcuni vennero a riferire a Davide la sorte di quegli uomini. Il re mandò qualcuno a incontrarli, perché quegli uomini si vergognavano moltissimo. Il re fece dire loro: «Rimanete a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete».
[v. 6] 7Assoldarono trentaduemila carri e il re di Maacà con le sue truppe. Questi vennero e si accamparono di fronte a Màdaba; frattanto gli Ammoniti si erano radunati dalle loro città e si erano mossi per la guerra.
[v. 8] 9Gli Ammoniti uscirono e si disposero a battaglia davanti alla città, mentre i re alleati stavano da parte, nella campagna. [v. 10] 11e affidò il resto dell’esercito a suo fratello Abisài, ed essi si schierarono contro gli Ammoniti. 12Disse: «Se gli Aramei saranno più forti di me, tu mi verrai a salvare; se invece gli Ammoniti saranno più forti di te, io salverò te. 13Sii forte e dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Dio. Il Signore faccia quello che a lui piacerà».
14Poi Ioab con la gente che aveva con sé attaccò battaglia con gli Aramei, i quali fuggirono davanti a lui. 15Quando gli Ammoniti videro che gli Aramei erano fuggiti, fuggirono di fronte ad Abisài, fratello di Ioab, e rientrarono in città. Ioab allora venne a Gerusalemme.
16Gli Aramei, vedendo che erano stati sconfitti da Israele, mandarono a chiamare gli Aramei che erano al di là del Fiume; Sofac, comandante dell’esercito di Adadèzer, era alla loro testa. 17La cosa fu riferita a Davide, che radunò tutto Israele e attraversò il Giordano. Li raggiunse e si schierò davanti a loro; Davide si dispose alla battaglia di fronte agli Aramei, ed essi si scontrarono con lui. 18Ma gli Aramei fuggirono davanti a Israele: Davide uccise degli Aramei settemila cavalieri e quarantamila fanti; uccise anche Sofac, comandante dell’esercito. 19I vassalli di Adadèzer, quando si videro sconfitti da Israele, fecero la pace con Davide e gli rimasero sottoposti. Gli Aramei non vollero più venire a salvare gli Ammoniti.
1All’inizio dell’anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Ioab, alla testa di un forte esercito, devastò il territorio degli Ammoniti, quindi andò ad assediare Rabbà, mentre Davide rimaneva a Gerusalemme. Ioab occupò e distrusse Rabbà. [v. 2] 3Ne fece uscire gli abitanti e li impiegò alle seghe, ai picconi di ferro e alle asce. Allo stesso modo Davide trattò tutte le città degli Ammoniti. Poi Davide tornò a Gerusalemme con tutta la sua gente.
4Dopo questo, ci fu una battaglia con i Filistei, a Ghezer. Allora Sibbecài di Cusa uccise Sippài, dei discendenti dei Refaìm. I Filistei furono soggiogati.
[v. 5]
6Ci fu un’altra battaglia a Gat, dove c’era un uomo di grande statura, con le dita a sei a sei, in tutto ventiquattro, e anche lui era discendente di Rafa. [v. 7] 8Questi erano i discendenti di Rafa, a Gat. Essi caddero per mano di Davide e dei suoi uomini.
1Satana insorse contro Israele e incitò Davide a censire Israele. 2Davide disse a Ioab e ai capi del popolo: «Andate, contate gli Israeliti da Bersabea a Dan; quindi portatemene il conto, così che io conosca il loro numero». 3Ioab disse a Davide: «Il Signore aumenti il suo popolo cento volte più di quello che è! Ma, o re, mio signore, essi non sono tutti sudditi del mio signore? Perché il mio signore vuole questa inchiesta? Perché dovrebbe cadere tale colpa su Israele?». 4Ma l’ordine del re prevalse su Ioab. Questi partì e percorse tutto Israele, quindi tornò a Gerusalemme. 5Ioab consegnò a Davide il totale del censimento del popolo: c’erano in tutto Israele un milione e centomila uomini in grado di maneggiare la spada; in Giuda risultarono quattrocentosettantamila uomini in grado di maneggiare la spada. [vv. 6-7]
a Dio: «Ho peccato molto facendo una cosa simile. Ti prego, togli la colpa del tuo servo, poiché io ho commesso una grande stoltezza».
8Davide disse9Il Signore disse a Gad, veggente di Davide: 10«Va’, riferisci a Davide: Così dice il Signore: “Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò”». [v. 11] 12fra tre anni di carestia, tre mesi di fuga di fronte al tuo nemico, sotto l’incubo della spada dei tuoi nemici, e tre giorni della spada del Signore, con la peste che si diffonde sulla terra e l’angelo del Signore che porta lo sterminio in tutto il territorio d’Israele”. Ora vedi che cosa io debba riferire a chi mi ha mandato». 13Davide rispose a Gad: «Sono in grande angustia. Ebbene, che io cada nelle mani del Signore, perché la sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini». [v. 14] 15Dio mandò un angelo a Gerusalemme per devastarla. Ma, nell’atto di devastare, il Signore guardò e si pentì di quel male. Egli disse all’angelo devastatore: «Ora basta! Ritira la mano».
L’angelo del Signore stava ritto presso l’aia di Ornan il Gebuseo. 16Davide, alzàti gli occhi, vide l’angelo del Signore ritto fra terra e cielo, con la spada sguainata in mano, tesa verso Gerusalemme. Allora Davide e gli anziani, coperti di sacco, si prostrarono con la faccia a terra. 17Davide disse a Dio: «Non sono forse stato io a ordinare il censimento del popolo? Io ho peccato e ho commesso il male; ma queste pecore che cosa hanno fatto? Signore, mio Dio, sì, la tua mano venga contro di me e contro la casa di mio padre, ma non colpisca il tuo popolo».
18L’angelo del Signore ordinò a Gad di riferire a Davide che salisse a innalzare un altare al Signore nell’aia di Ornan il Gebuseo. [vv. 19-20] 21quando gli si avvicinò Davide. Ornan guardò e, riconosciuto Davide, uscì dall’aia, prostrandosi con la faccia a terra davanti a Davide. 22Davide disse a Ornan: «Cedimi il terreno dell’aia, perché io vi costruisca un altare al Signore; cedimelo per tutto il suo valore, così che il flagello si allontani dal popolo». 23Ornan disse a Davide: «Prenditelo; il re mio signore ne faccia quello che vuole. Vedi, io ti do anche i giovenchi per gli olocausti, le trebbie per la legna e il grano per l’offerta; tutto io ti offro». 24Ma il re Davide disse a Ornan: «No! Lo voglio acquistare per tutto il suo valore; non presenterò al Signore una cosa che appartiene a te offrendo un olocausto gratuitamente». 25E così Davide diede a Ornan seicento sicli d’oro per il terreno.
[vv. 26-28] 29La Dimora del Signore, eretta da Mosè nel deserto, e l’altare dell’olocausto in quel tempo stavano sull’altura che era a Gàbaon; 30ma Davide non osava recarsi là a consultare Dio, perché si era molto spaventato di fronte alla spada dell’angelo del Signore.
[vv. 1-3]
a Davide molto legno di cedro. [vv. 5-6]
4Il legno di cedro non si contava, poiché quelli di Sidone e di Tiro avevano portato7Davide disse a Salomone: «Figlio mio, io avevo deciso di costruire una casa al nome del Signore, mio Dio. 8Ma mi fu rivolta questa parola del Signore: “Tu hai versato troppo sangue e hai fatto grandi guerre; per questo non costruirai una casa al mio nome, perché hai versato troppo sangue sulla terra davanti a me. 9Ecco, ti nascerà un figlio, che sarà uomo di pace; io gli concederò la tranquillità da parte di tutti i suoi nemici che lo circondano. Egli si chiamerà Salomone. Nei suoi giorni io concederò pace e tranquillità a Israele. [v. 10] 11Ora, figlio mio, il Signore sia con te perché tu riesca a costruire una casa al Signore, tuo Dio, come ti ha promesso. 12Ebbene, il Signore ti conceda senno e intelligenza, ti ponga a capo d’Israele per osservare la legge del Signore, tuo Dio. 13Allora riuscirai, se cercherai di praticare le leggi e le norme che il Signore ha prescritto a Mosè per Israele. Sii forte e coraggioso; non temere e non abbatterti. [vv. 14-16]
17Davide comandò a tutti i capi d’Israele di aiutare Salomone, suo figlio. [v. 18] 19Ora perciò dedicatevi con il vostro cuore e con la vostra anima alla ricerca del Signore, vostro Dio. Su, costruite il santuario del Signore, vostro Dio, per introdurre l’arca dell’alleanza del Signore e gli oggetti consacrati a Dio nella casa che sarà eretta al nome del Signore».
[vv. 1-13]
a Mosè, uomo di Dio, i suoi figli furono annoverati nella tribù di Levi. [vv. 15-24]
14Riguardoa Gerusalemme per sempre. [vv. 26-27] 28Perciò il loro posto era a fianco dei figli di Aronne per il servizio del tempio del Signore, relativamente ai cortili, alle stanze, alla purificazione di ogni cosa sacra e all’attività per il servizio del tempio di Dio, 29al pane dell’offerta, alla farina, all’offerta, alle focacce non lievitate, alle cose che dovevano essere preparate nella teglia e ben stemperate, e a tutte le misure di capacità e di lunghezza. [vv. 30-32]
25Infatti Davide aveva detto: «Il Signore, Dio d’Israele, ha concesso la tranquillità al suo popolo e si è stabilito[vv. 1-4]
a sorte, questi come quelli, perché c’erano prìncipi del santuario e prìncipi di Dio sia tra i figli di Eleàzaro che tra i figli di Itamàr. [v. 6]
5Li divisero7La prima sorte toccò a Ioiarìb, la seconda a Iedaià, 8la terza a Carim, la quarta a Seorìm, 9la quinta a Malchia, la sesta a Miamìn, [v. 10] 11la nona a Giosuè, la decima a Secania, 12l’undecima a Eliasìb, la dodicesima a Iakim, 13la tredicesima a Cuppà, la quattordicesima a Is-Baal, 14la quindicesima a Bilga, la sedicesima a Immer, 15la diciassettesima a Chezir, la diciottesima a Appisès, 16la diciannovesima a Petachia, la ventesima a Ezechiele, 17la ventunesima a Iachin, la ventiduesima a Gamul, 18la ventitreesima a Delaià, la ventiquattresima a Maazia. [vv. 19-20]
a Recabia, il capo dei figli di Recabia era Issia. [vv. 22-31]
21Quanto[vv. 1-4]
a Eman quattordici figli e tre figlie. [vv. 6-8]
5Tutti costoro erano figli di Eman, veggente del re, secondo la promessa di Dio di esaltare la sua potenza. Dio infatti concesse9La prima sorte toccò, per Asaf, a Giuseppe; secondo fu Godolia, con i fratelli e i figli: dodici; [vv. 10-31]
[vv. 1-5]
6A Semaià, suo figlio, nacquero figli che dominavano nel loro casato perché erano uomini valorosi. [vv. 7-13]
14Per il lato orientale la sorte toccò a Selemia; a Zaccaria, suo figlio, consigliere assennato, per sorteggio toccò il lato settentrionale, 15a Obed-Edom quello meridionale, ai suoi figli toccarono i magazzini. 16Il lato occidentale con la porta Sallèchet, sulla via della salita, toccò a Suppìm e a Cosa. Un posto di guardia era accanto all’altro. [v. 17] 18Alla loggia a occidente, ce n’erano quattro per la strada e due per la loggia. [vv. 19-30]
a Iazer di Gàlaad. 32Tra i fratelli di Ieria, uomini valorosi, c’erano duemilasettecento capi di casato. Il re Davide diede a costoro autorità sui Rubeniti, sui Gaditi e su metà della tribù di Manasse per tutte le questioni riguardanti Dio e quelle riguardanti il re.
31Fra i discendenti di Ebron c’era Ieria, il capo degli Ebroniti, secondo le loro generazioni e i loro casati; nell’anno quarantesimo del regno di Davide si fecero ricerche e fra loro si trovarono uomini valorosi1Davide convocò tutti i comandanti d’Israele, i capi delle tribù e i comandanti delle varie classi al servizio del re, i comandanti di migliaia, i comandanti di centinaia, i sovrintendenti a tutti i beni e a tutto il bestiame del re e dei suoi figli, insieme con i cortigiani, i prodi e ogni soldato valoroso in Israele. [vv. 2-10]
11Davide diede a Salomone, suo figlio, il modello del vestibolo e degli edifici, delle stanze per i tesori, dei piani superiori e delle camere interne e del luogo per il propiziatorio, 12inoltre il modello di quanto aveva in animo riguardo ai cortili del tempio del Signore, a tutte le stanze laterali, ai tesori del tempio di Dio e ai tesori delle cose consacrate, 13alle classi dei sacerdoti e dei leviti e a tutta l’attività per il servizio del tempio del Signore e a tutti gli arredi usati nel tempio del Signore. 14Quanto a tutti gli oggetti d’oro, gli consegnò l’oro, indicando il peso dell’oro di ciascun oggetto destinato al culto e il peso dell’argento di ciascun oggetto di culto; [vv. 15-19]
20Davide disse a Salomone, suo figlio: «Sii forte e coraggioso; mettiti al lavoro, non temere e non abbatterti, perché il Signore Dio, il mio Dio, è con te. Non ti lascerà e non ti abbandonerà finché tu non abbia terminato tutto il lavoro per il tempio del Signore. [v. 21]
1Il re Davide disse a tutta l’assemblea: «Salomone, mio figlio, il solo che Dio ha scelto, è giovane e inesperto, mentre l’impresa è grandiosa, perché l’edificio non è per un uomo ma per il Signore Dio. [v. 2] 3Inoltre, per il mio amore per il tempio del mio Dio, quanto possiedo in oro e in argento lo dono per il tempio del mio Dio, oltre a quanto ho preparato per il santuario: [vv. 4-11]
12Da te provengono la ricchezza e la gloria,
tu domini tutto;
nella tua mano c’è forza e potenza,
con la tua mano dai a tutti ricchezza e potere.
[vv. 13-14]
a te e ospiti come tutti i nostri padri. Come un’ombra sono i nostri giorni sulla terra e non c’è speranza. [vv. 16-18] 19A Salomone, mio figlio, concedi un cuore sincero, perché custodisca i tuoi comandi, le tue istruzioni e le tue norme, perché esegua tutto ciò e costruisca l’edificio per il quale io ho fatto i preparativi».
15Noi siamo forestieri davanti20Davide disse a tutta l’assemblea: «Benedite dunque il Signore, vostro Dio!». Tutta l’assemblea benedisse il Signore, Dio dei loro padri; si inginocchiarono e si prostrarono davanti al Signore e al re.
21Offrirono sacrifici al Signore e gli bruciarono olocausti il giorno dopo: mille giovenchi, mille arieti, mille agnelli con le loro libagioni, oltre a numerosi sacrifici per tutto Israele. [vv. 22-26]
a Ebron regnò sette anni e a Gerusalemme regnò trentatré anni. [vv. 28-29]
27La durata del suo regno su Israele fu di quarant’anni:a lui, a Israele e a tutti i regni del mondo.
30con tutta la storia del suo regno, della sua potenza e di quanto in quei tempi accadde