1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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[vv. 1-2] 3arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra ammutolì davanti a lui; ma egli si esaltò e il suo cuore montò in superbia. [vv. 4-29]
a morte molta gente in Israele. [vv. 31-52]
30e rivolse loro con perfidia parole di pace ed essi gli prestarono fede. Ma all’improvviso piombò sulla città, le inflisse colpi crudeli e misea nascondersi in ogni possibile rifugio.
53e costrinsero Israele[vv. 54-61] 62Tuttavia molti in Israele si fecero forza e animo a vicenda per non mangiare cibi impuri [vv. 63-64]
[vv. 1-29]
a morte molta gente in Israele. [vv. 31-52]
30e rivolse loro con perfidia parole di pace ed essi gli prestarono fede. Ma all'improvviso piombò sulla città, le inflisse colpi crudeli e misea nascondersi in ogni possibile rifugio.
53e ridussero Israele[vv. 54-56] 57Se qualcuno veniva trovato in possesso di una copia del libro dell'alleanza o ardiva obbedire alla legge, la sentenza del re lo condannava a morte. [vv. 58-61] 62Tuttavia molti in Israele si fecero forza e animo a vicenda per non mangiare cibi immondi [vv. 63-64]
[vv. 1-5] 6Viste le azioni sacrileghe che si commettevano in Giuda e a Gerusalemme, [vv. 7-16]
a Mattatia e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole, stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli. 18Su, fatti avanti per primo e adempi il comando del re, come hanno fatto tutti i popoli e gli uomini di Giuda e quelli rimasti a Gerusalemme; così tu e i tuoi figli passerete nel numero degli amici del re e tu e i tuoi figli avrete in premio oro e argento e doni in quantità». [vv. 19-30]
17I messaggeri del re si rivolseroa Gerusalemme, nella Città di Davide, che laggiù, in luoghi nascosti del deserto, si erano raccolti uomini che avevano infranto l’editto del re. 32Molti corsero a inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte a loro e si prepararono a dare battaglia in giorno di sabato. [vv. 33-40]
31Fu riferito agli uomini del re e alle milizie che stavanoin quel giorno stesso questa decisione: «Combatteremo contro chiunque venga a darci battaglia in giorno di sabato e non moriremo tutti come sono morti i nostri fratelli nei nascondigli».
41Presero42Allora si unì a loro il gruppo degli Asidei, uomini di grande valore in Israele, tutti impegnati a difendere la legge; [vv. 43-44] 45Mattatia, poi, e i suoi amici andarono in giro a demolire gli altari [vv. 46-70]
[vv. 1-16]
a Mattatia e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole e stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli; [vv. 18-31]
17I messaggeri del re si rivolseroa loro e si prepararono a dar battaglia in giorno di sabato. [vv. 33-37] 38Così quelli mossero contro di loro a battaglia di sabato: essi morirono con le mogli e i figli e i loro greggi, in numero di circa mille persone.
32Molti corsero ad inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte[vv. 39-40] 41Presero in quel giorno questa decisione: «Noi combatteremo contro chiunque venga a darci battaglia in giorno di sabato e non moriremo tutti come sono morti i nostri fratelli nei nascondigli».
[vv. 42-44] 45Mattatia poi e i suoi amici andarono in giro a demolire gli altari [vv. 46-70]
[vv. 1-17]
in mano a pochi e non c’è differenza per il Cielo tra salvare per mezzo di molti e salvare per mezzo di pochi; [vv. 19-28]
18Giuda rispose: «Non è impossibile che molti cadanoa causa delle rivolte e delle rovine che aveva provocato nella regione, per estirpare le tradizioni che erano in vigore dai tempi antichi; [vv. 30-45]
29Ma si accorse che non bastavano le riserve delle sue casse e che le entrate del paese erano poche,46Si radunarono dunque e vennero a Masfa di fronte a Gerusalemme, perché nei tempi antichi a Masfa c’era un luogo di preghiera in Israele. [vv. 47-60]
[vv. 1-17]
in mano a pochi e non c'è differenza per il Cielo tra il salvare per mezzo di molti e il salvare per mezzo di pochi; [vv. 19-28]
18Giuda rispose: «Non è impossibile che molti cadanoa causa delle rivolte e delle rovine che aveva provocato nella regione per estirpare le tradizioni che erano in vigore dai tempi antichi; [vv. 30-45]
29Ma si accorse che non bastavano le riserve del suo tesoro e che le entrate del paese erano poche46Si radunarono dunque e vennero in Masfa di fronte a Gerusalemme, perché nei tempi antichi Masfa era stato luogo di preghiera in Israele. [vv. 47-60]
[vv. 1-22]
a depredare il campo e raccolsero oro e argento in quantità e stoffe tinte di porpora viola e porpora marina e grandi ricchezze. [vv. 24-26]
23Allora Giuda ritornòin Israele non erano andate come egli voleva e l’esito non era stato conforme a quanto il re aveva comandato.
27Sentendo ciò, egli fu preso da turbamento e scoraggiamento, perché le cose[vv. 28-34] 35Vedendo Lisia lo scompiglio delle sue file, mentre nelle schiere di Giuda cresceva il coraggio ed erano pronti a vivere o a morire gloriosamente, se ne tornò in Antiòchia dove assoldò mercenari in maggior numero per venire di nuovo in Giudea.
[vv. 36-45] 46e riposero le pietre sul monte del tempio in luogo conveniente, finché fosse comparso un profeta a decidere di esse. [vv. 47-61]
[vv. 1-2] 3Ma Giuda lo venne a sapere e mosse anche lui con i suoi valorosi per assalire le forze del re che sostavano in Emmaus, [vv. 4-17] 18ora voi state pronti ad opporvi ai nemici e a combatterli; in seguito farete tranquillamente bottino». [vv. 19-22] 23Allora Giuda ritornò a depredare il campo e raccolsero oro e argento in quantità e stoffe tinte di porpora viola e porpora marina e grandi ricchezze. [vv. 24-34]
a vivere o a morire gloriosamente, se ne tornò in Antiochia dove assoldò mercenari in maggior numero per venire di nuovo in Giudea.
35Vedendo Lisia lo scompiglio delle sue file, mentre alle schiere di Giuda cresceva il coraggio ed erano pronti[vv. 36-45] 46e riposero le pietre sul monte del tempio in luogo conveniente finché fosse comparso un profeta a decidere di esse. [vv. 47-59] 60Edificarono in quel tempo intorno al monte Sion mura alte e torri solide, perché i pagani non tornassero a calpestarlo come avevano fatto la prima volta. [v. 61]
[v. 1] 2e decisero di eliminare quelli della stirpe di Giacobbe che si trovavano in mezzo a loro, e cominciarono a uccidere e a sopprimere gente in mezzo al popolo. [vv. 3-12]
a morte, sono state condotte in schiavitù le loro mogli con i figli e con i loro beni, e sono periti circa un migliaio di uomini».
13e tutti i nostri fratelli che erano nel territorio di Tubia sono stati messi[vv. 14-19] 20Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Gàlaad.
21Simone si recò in Galilea e sferrò molti attacchi contro i pagani, e questi rimasero sconfitti davanti a lui; [vv. 22-33]
a sapere che c’era il Maccabeo; fuggirono davanti a lui, che inflisse loro una grave sconfitta; ne rimasero uccisi in quel giorno circa ottomila. [vv. 35-45]
34L’esercito di Timòteo vennea Efron, grande città posta sul percorso, particolarmente fortificata, che non era possibile evitare da nessuna parte e bisognava passarvi in mezzo. [vv. 47-54]
46Arrivarono55Nel tempo in cui Giuda e Giònata erano rimasti in Gàlaad, e Simone, loro fratello, in Galilea di fronte a Tolemàide, [vv. 56-66]
in battaglia alcuni sacerdoti i quali, smaniosi di eroismi, erano usciti a combattere sconsideratamente. 68Giuda piegò su Azoto, terra dei Filistei: distrusse i loro altari, bruciò le statue dei loro dèi, mise a sacco la loro città e fece ritorno in Giudea.
67In quel giorno caddero[v. 1] 2e decisero di eliminare quelli della stirpe di Giacobbe che si trovavano in mezzo a loro e cominciarono a uccidere e sopprimere gente in mezzo al popolo. [vv. 3-12]
a morte, sono state condotte in schiavitù le loro mogli con i figli e gli averi e sono periti circa un migliaio di uomini».
13tutti i nostri fratelli che erano nel territorio di Tobia sono stati messi[vv. 14-19] 20Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Gàlaad.
21Simone si recò in Galilea e sferrò molti attacchi contro i pagani e questi rimasero sconfitti davanti a lui; [vv. 22-33] 34Nell'esercito di Timòteo si sparse la notizia che c'era il Maccabeo e fuggirono davanti a lui; egli inflisse loro una grave sconfitta e ne rimasero uccisi in quel giorno circa ottomila. [vv. 35-45]
46Arrivarono a Efron, città posta sul percorso, grande e particolarmente forte, che non era possibile evitare da nessuna parte e bisognava passarvi in mezzo. [vv. 47-54]
55Nel tempo in cui Giuda e Giònata erano rimasti in Gàlaad e Simone loro fratello in Galilea di fronte a Tolemàide, [vv. 56-66]
in battaglia sacerdoti, i quali, smaniosi di eroismi, erano usciti a combattere inconsideratamente. 68Giuda piegò su Asdod, terra dei Filistei: distrusse i loro altari, bruciò le statue dei loro dei, mise a sacco la loro città e fece ritorno in Giudea.
67In quel giorno caddero[vv. 1-3] 4che si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette ritirarsi con grande tristezza e tornare a Babilonia. [vv. 5-12] 13Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono questi mali; ed ecco, muoio nella più profonda tristezza in paese straniero». [vv. 14-34]
a ciascun elefante mille uomini, protetti da corazze a maglia e da elmi di bronzo in testa, e cinquecento cavalieri scelti, disposti in ordine intorno a ciascuna bestia: [vv. 36-54]
35Distribuirono le bestie tra le falangi e affiancarono55Lisia poi venne a sapere che Filippo, al quale il re Antioco, ancora in vita, aveva affidato l’incarico di educare Antioco, suo figlio, destinato al regno, [vv. 56-63]
[vv. 1-3] 4che si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette partire di là con grande tristezza e tornare in Babilonia. [vv. 5-11] 12Ora mi ricordo dei mali che ho fatto in Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d'oro e d'argento che vi erano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. 13Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono questi mali: ed ecco muoio nella più nera tristezza in paese straniero».
[vv. 14-34]
a ciascun elefante mille uomini protetti da corazze a maglia e da elmi di bronzo in testa e cinquecento cavalieri scelti disposti in ordine intorno a ciascuna bestia: [vv. 36-54]
35Distribuirono le bestie tra le falangi e affiancarono55Lisia poi venne a sapere che Filippo, designato dal re Antioco, ancora in vita, per educare Antioco suo figlio e prepararlo al regno, [vv. 56-63]
[vv. 1-9]
in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli, per portare con inganno parole di pace. [vv. 11-18]
10Così partirono e giunseroa Bet-Zait; mandò ad arrestare molti degli uomini che erano passati dalla sua parte e alcuni del popolo, e li fece uccidere e gettare in un grande pozzo. [vv. 20-50]
19Bàcchide poi levò il campo da Gerusalemme e si accampò[vv. 1-9]
in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli per portare con inganno parole di pace. [vv. 11-26]
10Così partirono e giunseroin Gerusalemme con truppe ingenti e mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli con inganno a far queste proposte di pace: [vv. 28-50]
27Nicànore venne[vv. 1-9] 10ma la cosa era stata da loro risaputa, e avevano mandato contro di loro un solo generale, erano venuti a battaglia con loro e molti caddero uccisi; avevano condotto in schiavitù le loro mogli e i loro figli e avevano saccheggiato i loro beni, avevano conquistato il paese, avevano abbattuto le loro fortezze e li avevano resi soggetti fino ad oggi. [vv. 11-15] 16Affidano il comando e il governo di tutti i loro domìni a uno di loro per un anno e tutti obbediscono a quello solo e non c’è in loro invidia né gelosia.
[vv. 17-32]
[vv. 1-5] 6Venne a sapere che Antioco, il grande re dell'Asia, era sceso in guerra contro di loro con centoventi elefanti e cavalleria e carri e un'esercito immenso e fu sconfitto da loro, [vv. 7-9] 10ma la cosa fu da loro risaputa e mandarono contro di quelli un solo generale; vennero a battaglia con loro e ne caddero uccisi molti; i Romani condussero in schiavitù le loro mogli e i loro figli e saccheggiarono i loro beni, conquistarono il paese e abbatterono le loro fortezze e li resero soggetti fino ad oggi. [vv. 11-15] 16Affidano il comando e il governo di tutti i loro domìni a uno di loro per un anno e tutti obbediscono a quel solo e non c'è in loro invidia né gelosia.
[vv. 17-32]
[vv. 1-8] 9Ma lo dissuadevano dicendo: «Per il momento non riusciremo a fare altro che metterci in salvo, ma torneremo poi con i nostri fratelli e combatteremo contro di loro; da soli siamo troppo pochi». [vv. 10-26]
in Israele, come non si verificava dal giorno in cui non era più apparso un profeta in mezzo a loro. [vv. 28-33]
27Ci fu grande tribolazionea sapere in giorno di sabato e si portò anche lui con tutto il suo esercito al di là del Giordano. [vv. 35-39] 40Balzando sopra di loro dall’appostamento in cui si trovavano, li trucidarono; molti caddero colpiti a morte mentre gli altri ripararono sul monte, ed essi presero le loro spoglie. [vv. 41-49]
34Bàcchide però lo vennea Gerusalemme ed edificò fortezze in tutta la Giudea: le fortezze di Gerico, Èmmaus, Bet-Oron, Betel, Tamnata, Piratòn e Tefon, con mura alte, porte e sbarre, e [vv. 51-67]
50Bàcchide poi tornòin grande angustia, perché il suo piano e la sua impresa erano andati a vuoto. 69Si rivolse con rabbia contro quegli iniqui, che l’avevano consigliato di venire in quella regione, e ne mandò a morte molti; poi decise di ritornare nella sua terra. [vv. 70-72] 73Così si riposò la spada in Israele. Giònata si stabilì a Micmas. Incominciò a governare il popolo e fece sparire i rinnegati da Israele.
68Poi attaccarono Bàcchide, che fu da loro sconfitto, e lo posero[vv. 1-8] 9Ma lo dissuadevano dicendo: «Non riusciremo ora se non a mettere in salvo noi stessi, ma torneremo poi con i nostri fratelli e combatteremo; da soli siamo troppo pochi». [vv. 10-67]
in grande disappunto, perché il suo piano e la sua impresa erano andati a vuoto. [vv. 69-72] 73Così si riposò la spada in Israele. Giònata risiedeva in Micmas e incominciò a governare il popolo e a far scomparire gli empi da Israele.
68Poi attaccarono Bàcchide, che fu sconfitto, e lo gettarono[vv. 1-29]
in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza parte del grano e la metà dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre. [vv. 31-53]
30Rinuncio anche da oggiin sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te».
54Ora, perciò, concludiamo tra noi un patto di amicizia; tu concedimi[vv. 55-57]
a Tolemàide, secondo lo stile dei re, in grande sfarzo.
58Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebrò le sue nozze[vv. 59-62] 63Il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: «Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui, per qualunque motivo, e nessuno gli rechi molestia in alcun modo». [vv. 64-65] 66Così Giònata tornò a Gerusalemme in pace e gioia.
[vv. 67-72]
a un esercito come il nostro in pianura, ove non c’è roccia né scoglio né luogo in cui rifugiarsi». [vv. 74-89]
73Così ora non potrai resistere alla cavalleria e[vv. 1-6] 7Giònata venne in Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli dell'Acra. [vv. 8-9] 10Giònata pose la residenza in Gerusalemme e incominciò a ricostruire e rinnovare la città. [vv. 11-29]
in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza parte del grano e la metà dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre. [v. 31] 32Rinuncio anche al potere sull'Acra in Gerusalemme e la concedo al sommo sacerdote perché vi stabilisca uomini da lui scelti a presidiarla. [vv. 33-53]
30Rinuncio anche da oggiin sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te».
54concludiamo tra di noi amicizia; tu concedimi[vv. 55-62]
a sé e disse ai suoi ufficiali: «Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui per qualunque motivo e nessuno gli rechi molestia in alcun modo». [vv. 64-65] 66Così Giònata tornò a Gerusalemme in pace e gioia.
63Il re lo fece sedere accanto[vv. 67-72]
a un esercito come il nostro in pianura, ove non c'è roccia né scoglio né luogo in cui rifugiarsi». [vv. 74-89]
73Così ora non potrai resistere alla cavalleria e[vv. 1-8] 9Mandò ambasciatori a dire al re Demetrio: «Su, concludiamo un’alleanza fra noi: io ti darò mia figlia che Alessandro ha in moglie, e regnerai nel regno di tuo padre. [vv. 10-21]
in viaggio, venne a Tolemàide e scrisse a Giònata di sospendere l’assedio e di andargli incontro a Tolemàide al più presto per un colloquio. [vv. 23-33]
22Sentendo la cosa, quegli si adirò; quando ne ebbe conferma, si mise subitoin favore di quanti offrono sacrifici a Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-36] 37Sia dunque vostra cura preparare una copia della presente e rimetterla a Giònata, perché sia esposta sul monte santo in luogo visibile”».
34Abbiamo assegnato loro il territorio della Giudea e i tre distretti di Afèrema, Lod e Ramatàim; restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze[vv. 38-40] 41Giònata intanto mandò a chiedere al re Demetrio che richiamasse da Gerusalemme gli occupanti della Cittadella e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta con Israele. [vv. 42-73]
in quel giorno furono circa tremila. Giònata tornò poi a Gerusalemme.
74Gli stranieri caduti[vv. 1-5] 6Giònata andò incontro al re in Giaffa con grande apparato e si salutarono a vicenda e passarono la notte colà. [vv. 7-8] 9Mandò un'ambasciata a dire al re Demetrio: «Su, concludiamo un'alleanza fra noi: io ti darò mia figlia, che Alessandro ha in moglie, e la possibilità di rientrare nel regno di tuo padre. [vv. 10-21]
in viaggio, venne a Tolemàide e scrisse a Giònata di sospendere l'assedio e di andargli incontro a Tolemàide al più presto per un colloquio. [vv. 23-33]
22Sentendo la cosa, quegli si adirò; quando ne ebbe conferma, si mise subitoa loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-36] 37Sia dunque vostra cura preparare una copia della presente e rimetterla a Giònata perché sia esposta sul monte santo in luogo visibile».
34Abbiamo assegnato38Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò le truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. [vv. 39-40] 41Giònata intanto mandò a chiedere al re che richiamasse gli occupanti dell'Acra in Gerusalemme e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta con Israele. [vv. 42-46] 47Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti a lui; poi si sparsero per la città e ne uccisero in quel giorno circa centomila; [vv. 48-62]
a sapere che i capi di Demetrio si trovavano presso Cades in Galilea con un numeroso esercito e con l'intenzione di distorglielo dall'impresa. [vv. 64-74]
63Giònata venne[vv. 1-6]
in passato era stata spedita una lettera a Onia, sommo sacerdote, da parte di Areo, che regnava fra di voi, con l’attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa. [vv. 8-9] 10ci siamo indotti a questa missione per rinnovare la fratellanza e l’amicizia con voi, in modo da non diventare per voi degli estranei; molti anni infatti sono passati da quando mandaste messaggeri a noi. [vv. 11-22]
7Giàa voi”. Abbiamo quindi ordinato che vi sia riferito in questo senso».
23Noi intanto vi rispondiamo: “Il vostro bestiame e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono[vv. 24-47]
in Tolemàide, i cittadini chiusero le porte, lo catturarono e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui. [vv. 49-52] 53Tutte le nazioni intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: «Non hanno più né capo né sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e così cancelleremo dagli uomini il loro ricordo».
48Ma appena Giònata fu entrato[vv. 1-9]
a questa missione per rinnovare la fraternità e l'amicizia con voi in modo da non diventare per voi degli estranei; molti anni infatti sono passati da quando mandaste messaggeri a noi. [vv. 11-22]
10ci siamo indottia voi. Abbiamo quindi disposto perché vi sia riferito in questo senso».
23Noi intanto vi rispondiamo: I vostri armenti e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono[vv. 24-47]
in Tolemàide, i cittadini chiusero le porte e si impadronirono di lui e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui. [vv. 49-52] 53Tutti i popoli intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: «Non hanno più né capo né sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e cancelleremo anche il loro ricordo dagli uomini».
48Ma quando Giònata fu entrato1Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a devastarla. [vv. 2-15]
in ostaggio, perché, una volta liberato, non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà». [vv. 17-21] 22Trifone allestì tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima e così a causa della neve non poté andare. Perciò si mosse e andò in Gàlaad. [vv. 23-28]
16Ora, mandaci cento talenti d’argento e due dei suoi figlia perenne memoria e presso i trofei navi scolpite, che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare. [vv. 30-46]
29Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armia patti con loro e non combatté oltre contro di loro; ma li scacciò dalla città, purificò le case nelle quali c’erano idoli, e così entrò in città con canti di lode e di ringraziamento. [vv. 48-53]
47Simone venne1Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a schiacciarla; [vv. 2-12]
a sua volta si accampò in Adida di fronte alla pianura. [vv. 14-15] 16Ora, mandaci cento talenti d'argento e due dei suoi figli in ostaggio, perché una volta liberato non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà». [vv. 17-21] 22Trifone allestì tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima, e così a causa della neve non potè andare. Perciò si mosse e andò in Gàlaad. [vv. 23-24]
13Simone25Simone mandò a prendere le ossa di Giònata suo fratello e lo seppellì in Modin, città dei suoi padri. [vv. 26-28] 29Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare. [vv. 30-46]
a patti con loro e non combattè oltre contro di loro; ma li scacciò dalla città, purificò le case nelle quali c'erano idoli, e così entrò in città con canti di lode e di ringraziamento. [v. 48]
47Simone venne49Ora quelli dell'Acra in Gerusalemme, messi nell'impossibilità di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano terribilmente affamati e buon numero di essi moriva di fame. [vv. 50-53]
[vv. 1-49]
[vv. 1-35]
36Nei suoi giorni si riuscì felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella città di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità. [vv. 37-49]
[vv. 1-18]
a chi entri in guerra con loro. [vv. 20-27]
19Ci è sembrato bene perciò scrivere ai re dei vari paesi, perché non facciano loro del male, né facciano guerra alle loro città o alla loro regione, né combattano insiemea trattare con lui in questi termini: «Voi occupate Giaffa, Ghezer e la Cittadella di Gerusalemme, tutte città del mio regno. [vv. 29-31] 32Atenòbio, l’amico del re, si recò a Gerusalemme e vide la gloria di Simone, il vasellame con lavori in oro e argento e il suo grande fasto e ne rimase meravigliato. Gli riferì le parole del re, [vv. 33-38]
28Poi gli inviò Atenòbio, uno dei suoi amici,in vista della Giudea e gli ordinò di ricostruire Cedron, rinforzandone le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto continuò la caccia a Trifone. [vv. 40-41]
39Poi gli ordinò di accamparsi[vv. 1-18]
a noi di scrivere ai re dei vari paesi, perché non procurino loro del male, né facciano guerra alle loro città o alla loro regione, né prestino alleanza a chi entri in guerra con loro. [vv. 20-27]
19È piaciutoa trattare con lui in questi termini: «Voi occupate Giaffa, Ghezer e l'Acra in Gerusalemme, tutte città del mio regno. [vv. 29-38]
28Poi gli inviò Atenobio, uno dei suoi amici,in vista della Giudea e gli ordinò di ricostruire Cedron, rinforzando le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto coninuò la caccia a Trifone. [vv. 40-41]
39Poi gli ordinò di accamparsi[vv. 1-13]
in visita alle città della regione e si interessava delle loro necessità. Venne allora a Gerico insieme con Mattatia e Giuda, suoi figli, nell’anno centosettantasette, nell’undicesimo mese, cioè il mese di Sebat. [vv. 15-24]
14Simone era[vv. 1-24]