1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
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[vv. 1-2]
3Quest’uomo saliva ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti a Silo, dove erano i due figli di Eli, Ofni e Fineès, sacerdoti del Signore.
4Venne il giorno in cui Elkanà offrì il sacrificio. Ora egli soleva dare alla moglie Peninnà e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti. 5Ad Anna invece dava una parte speciale, poiché egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo. 6La sua rivale per giunta l’affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo. 7Così avveniva ogni anno: mentre saliva alla casa del Signore, quella la mortificava; allora Anna si metteva a piangere e non voleva mangiare. 8Elkanà, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?».
[vv. 9b-28]
[vv. 1-26]
1I Filistei, catturata l’arca di Dio, la portarono da Eben-Ezer ad Asdod. 2I Filistei poi presero l’arca di Dio, la introdussero nel tempio di Dagon e la collocarono a fianco di Dagon. 3Il giorno dopo i cittadini di Asdod si alzarono, ed ecco che Dagon era caduto con la faccia a terra davanti all’arca del Signore; essi presero Dagon e lo rimisero al suo posto. 4Si alzarono il giorno dopo di buon mattino, ed ecco che Dagon era caduto con la faccia a terra davanti all’arca del Signore, mentre la testa di Dagon e le palme delle mani giacevano staccate sulla soglia; il resto di Dagon era intero. 5Per questo i sacerdoti di Dagon e quanti entrano nel tempio di Dagon ad Asdod non calpestano la soglia di Dagon ancora oggi. 6Allora incominciò a pesare la mano del Signore sugli abitanti di Asdod, li devastò e li colpì con bubboni, Asdod e il suo territorio. 7I cittadini di Asdod, vedendo che le cose si mettevano in tal modo, dissero: «Non rimanga con noi l’arca del Dio d’Israele, perché la sua mano è dura contro di noi e contro Dagon, nostro dio!». 8Allora, fatti radunare presso di loro tutti i prìncipi dei Filistei, dissero: «Che dobbiamo fare dell’arca del Dio d’Israele?». Risposero: «Si porti a Gat l’arca del Dio d’Israele». E portarono via l’arca del Dio d’Israele. 9Ma ecco, dopo che l’ebbero portata via, la mano del Signore fu sulla città e un terrore molto grande colpì gli abitanti della città, dal più piccolo al più grande, e scoppiarono loro dei bubboni. 10Allora mandarono l’arca di Dio a Ekron; ma all’arrivo dell’arca di Dio a Ekron, i cittadini protestarono: «Mi hanno portato qui l’arca del Dio d’Israele, per far morire me e il mio popolo!». 11Fatti perciò radunare tutti i prìncipi dei Filistei, dissero: «Mandate via l’arca del Dio d’Israele! Ritorni alla sua sede e non faccia morire me e il mio popolo». Infatti si era diffuso un terrore mortale in tutta la città, perché la mano di Dio era molto pesante. 12Quelli che non morivano erano colpiti da bubboni, e il gemito della città saliva al cielo.
1I Filistei, catturata l’arca di Dio, la portarono da Eben-Ezer ad Asdod. 2I Filistei poi presero l’arca di Dio, la introdussero nel tempio di Dagon e la collocarono a fianco di Dagon. 3Il giorno dopo i cittadini di Asdod si alzarono, ed ecco che Dagon era caduto con la faccia a terra davanti all’arca del Signore; essi presero Dagon e lo rimisero al suo posto. 4Si alzarono il giorno dopo di buon mattino, ed ecco che Dagon era caduto con la faccia a terra davanti all’arca del Signore, mentre la testa di Dagon e le palme delle mani giacevano staccate sulla soglia; il resto di Dagon era intero. 5Per questo i sacerdoti di Dagon e quanti entrano nel tempio di Dagon ad Asdod non calpestano la soglia di Dagon ancora oggi. 6Allora incominciò a pesare la mano del Signore sugli abitanti di Asdod, li devastò e li colpì con bubboni, Asdod e il suo territorio. 7I cittadini di Asdod, vedendo che le cose si mettevano in tal modo, dissero: «Non rimanga con noi l’arca del Dio d’Israele, perché la sua mano è dura contro di noi e contro Dagon, nostro dio!». 8Allora, fatti radunare presso di loro tutti i prìncipi dei Filistei, dissero: «Che dobbiamo fare dell’arca del Dio d’Israele?». Risposero: «Si porti a Gat l’arca del Dio d’Israele». E portarono via l’arca del Dio d’Israele. 9Ma ecco, dopo che l’ebbero portata via, la mano del Signore fu sulla città e un terrore molto grande colpì gli abitanti della città, dal più piccolo al più grande, e scoppiarono loro dei bubboni. 10Allora mandarono l’arca di Dio a Ekron; ma all’arrivo dell’arca di Dio a Ekron, i cittadini protestarono: «Mi hanno portato qui l’arca del Dio d’Israele, per far morire me e il mio popolo!». 11Fatti perciò radunare tutti i prìncipi dei Filistei, dissero: «Mandate via l’arca del Dio d’Israele! Ritorni alla sua sede e non faccia morire me e il mio popolo». Infatti si era diffuso un terrore mortale in tutta la città, perché la mano di Dio era molto pesante. 12Quelli che non morivano erano colpiti da bubboni, e il gemito della città saliva al cielo.
1L’arca del Signore rimase nel territorio dei Filistei sette mesi. 2Poi i Filistei convocarono i sacerdoti e gli indovini e dissero: «Che dobbiamo fare dell’arca del Signore? Indicateci il modo di rimandarla alla sua sede». 3Risposero: «Se intendete rimandare l’arca del Dio d’Israele, non rimandatela vuota, ma pagatele un tributo di riparazione per la colpa. Allora guarirete e vi sarà noto perché non si è ritirata da voi la sua mano». 4Chiesero: «Quale riparazione dobbiamo darle?». Risposero: «Secondo il numero dei prìncipi dei Filistei, cinque bubboni d’oro e cinque topi d’oro, perché unico è stato il flagello per tutti voi e per i vostri prìncipi. 5Fate dunque figure dei vostri bubboni e figure dei vostri topi, che infestano la terra, e date gloria al Dio d’Israele. Forse renderà più leggera la sua mano su di voi, sul vostro dio e sul vostro territorio. 6Perché ostinarvi come si sono ostinati gli Egiziani e il faraone? Non li hanno forse lasciati andare, dopo che egli infierì su di loro? 7Dunque fate un carro nuovo, poi prendete due mucche che allattano sulle quali non sia mai stato posto il giogo, e attaccate queste mucche al carro, togliendo loro i vitelli e riconducendoli alla stalla. 8Quindi prendete l’arca del Signore, collocatela sul carro e ponete gli oggetti d’oro che dovete darle in tributo di riparazione, in una cesta al suo fianco. Poi fatela partire e lasciate che se ne vada. 9E state a vedere: se salirà a Bet-Semes, per la via che porta al suo territorio, è lui che ci ha provocato tutti questi mali così grandi; se no, sapremo che non ci ha colpiti la sua mano, ma per caso ci è capitato questo». 10Quegli uomini fecero in tal modo. Presero due mucche che allattano, le attaccarono al carro e chiusero nella stalla i loro vitelli. 11Quindi collocarono l’arca del Signore, sul carro, con la cesta e i topi d’oro e le figure delle escrescenze. 12Le mucche andarono diritte per la strada di Bet-Semes, percorrendo sicure una sola via e muggendo, ma non piegarono né a destra né a sinistra. I prìncipi dei Filistei le seguirono sino al confine con Bet-Semes.
[vv. 13b-21]
[vv. 1-5]
6Agli occhi di Samuele la proposta dispiacque, perché avevano detto: «Dacci un re che sia nostro giudice». Perciò Samuele pregò il Signore. 7Il Signore disse a Samuele: «Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro. 8Come hanno fatto dal giorno in cui li ho fatti salire dall’Egitto fino ad oggi, abbandonando me per seguire altri dèi, così stanno facendo anche a te. 9Ascolta pure la loro richiesta, però ammoniscili chiaramente e annuncia loro il diritto del re che regnerà su di loro».
[vv. 10b-22]
[vv. 1-10]
11Mentre essi salivano il pendio della città, trovarono delle ragazze che uscivano ad attingere acqua, e chiesero loro: «È qui il veggente?». 12Quelle risposero dicendo: «Sì, eccolo davanti a te. Ma fa’ presto: ora infatti è arrivato in città, perché oggi il popolo celebra un sacrificio sull’altura. 13Entrando in città lo troverete subito, prima che salga all’altura per il banchetto, perché il popolo non si mette a mangiare finché egli non sia arrivato; egli infatti deve benedire il sacrificio, e dopo gli invitati mangiano. Ora salite, perché lo troverete subito». 14Salirono dunque alla città. Mentre essi stavano per entrare in città, ecco che Samuele stava uscendo in direzione opposta per salire all’altura. 15Il Signore aveva rivelato all’orecchio di Samuele, un giorno prima che giungesse Saul: 16«Domani a quest’ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli salverà il mio popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo, essendo giunto fino a me il suo grido». 17Quando Samuele vide Saul, il Signore gli confermò: «Ecco l’uomo di cui ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo». 18Saul si accostò a Samuele in mezzo alla porta e gli chiese: «Indicami per favore la casa del veggente». 19Samuele rispose a Saul: «Sono io il veggente. Precedimi su, all’altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti darò indicazioni su tutto ciò che hai in mente. 20Riguardo poi alle tue asine smarrite tre giorni fa, non stare in pensiero, perché sono state ritrovate. A chi del resto appartiene quel che c’è di prezioso in Israele, se non a te e a tutta la casa di tuo padre?». 21Rispose Saul: «Non sono io forse un Beniaminita, della più piccola tribù d’Israele? E la mia famiglia non è forse la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché mi hai parlato in questo modo?». 22Ma Samuele prese Saul e il suo domestico e li fece entrare nella sala, e assegnò loro il posto a capo degli invitati, che erano una trentina. 23Quindi Samuele disse al cuoco: «Portami la porzione che ti avevo dato dicendoti: “Mettila da parte”». 24Il cuoco prese la coscia con la parte che le sta sopra, la pose davanti a Saul e disse: «Ecco, quel che è rimasto ti è posto davanti: mangia, perché è per questa circostanza che è stato conservato per te, quando si è detto: “Ho invitato il popolo”». Così quel giorno Saul mangiò con Samuele.
[vv. 25b-27]
1Samuele prese allora l’ampolla dell’olio e gliela versò sulla testa, poi lo baciò dicendo: «Non ti ha forse unto il Signore come capo sulla sua eredità? 2Oggi, quando sarai partito da me, troverai due uomini presso la tomba di Rachele, sul confine con Beniamino, a Selsach. Essi ti diranno: “Sono state ritrovate le asine che sei andato a cercare, ed ecco che tuo padre non bada più alla faccenda delle asine, ma è preoccupato di voi e va dicendo: Che cosa devo fare per mio figlio?”. 3Passerai di là e andrai oltre; quando arriverai alla Quercia di Tabor, vi troverai tre uomini che salgono a onorare Dio a Betel: uno porterà tre capretti, l’altro porterà tre pani rotondi, il terzo porterà un otre di vino. 4Ti domanderanno se stai bene e ti daranno due pani, che tu prenderai dalle loro mani. 5Giungerai poi a Gàbaa di Dio, dove c’è una guarnigione di Filistei ed entrando in città incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall’altura preceduti da arpe, tamburelli, flauti e cetre, che agiranno da profeti. 6Lo spirito del Signore irromperà anche su di te e ti metterai a fare il profeta insieme con loro, e sarai trasformato in un altro uomo. 7Quando questi segni che ti riguardano saranno accaduti, farai quanto vorrai, perché Dio sarà con te. 8Scenderai a Gàlgala, precedendomi, ed ecco, io ti raggiungerò per offrire olocausti e immolare sacrifici di comunione. Sette giorni aspetterai, finché io verrò da te e ti indicherò quello che dovrai fare».
[vv. 9b-16]
17Samuele convocò il popolo davanti a Dio a Mispa 18e disse agli Israeliti: «Dice il Signore, Dio d’Israele: Io ho fatto salire Israele dall’Egitto e l’ho liberato dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti i regni che vi affliggevano. 19Ma voi oggi avete ripudiato il vostro Dio, il quale solo vi salva da tutti i vostri mali e da tutte le tribolazioni. E gli avete detto: “Costituisci un re sopra di noi!”. Ora mettetevi davanti a Dio distinti per tribù e per casati». 20Samuele fece accostare ogni tribù d’Israele e fu sorteggiata la tribù di Beniamino. 21Fece poi accostare la tribù di Beniamino distinta per casati e fu sorteggiato il casato di Matrì e fu sorteggiato Saul figlio di Kis. Si misero a cercarlo, ma non lo si trovò. 22Allora consultarono di nuovo il Signore: «È venuto qui quell’uomo?». Disse il Signore: «Eccolo nascosto in mezzo ai bagagli». 23Corsero a prenderlo di là ed egli si collocò in mezzo al popolo: sopravanzava dalla spalla in su tutto il popolo. 24Samuele disse a tutto il popolo: «Vedete dunque chi il Signore ha eletto, perché non c’è nessuno in tutto il popolo come lui». Tutto il popolo proruppe in un grido: «Viva il re!». 25Samuele espose a tutto il popolo il diritto del regno e lo scrisse in un libro, che depositò davanti al Signore. Poi Samuele congedò tutto il popolo, perché ognuno tornasse a casa sua. 26Anche Saul tornò a casa, a Gàbaa, e lo seguirono uomini valorosi, ai quali Dio aveva toccato il cuore. 27Ma degli uomini perversi dissero: «Potrà forse salvarci costui?». Così lo disprezzarono e non vollero portargli alcun dono. Ma egli rimase in silenzio.
[vv. 1-5]
6Allora Samuele disse al popolo: «È il Signore che ha stabilito Mosè e Aronne, e che ha fatto salire i vostri padri dalla terra d’Egitto. 7Ora fatevi avanti, perché voglio giudicarvi davanti al Signore a causa di tutti i benefici che il Signore ha operato con voi e con i vostri padri. 8Quando Giacobbe andò in Egitto e i vostri padri gridarono al Signore, il Signore mandò loro Mosè e Aronne, che li fecero uscire dall’Egitto e li fecero risiedere in questo luogo. 9Ma essi dimenticarono il Signore, loro Dio, ed egli li consegnò in potere di Sìsara, capo dell’esercito di Asor, e in mano dei Filistei e in mano del re di Moab, che mossero loro guerra. 10Essi gridarono al Signore e dissero: “Abbiamo peccato, perché abbiamo abbandonato il Signore e abbiamo servito i Baal e le Astarti! Ma ora liberaci dalle mani dei nostri nemici e serviremo te”. 11Allora il Signore vi mandò Ierub-Baal e Barak e Iefte e Samuele, e vi liberò dalle mani dei nemici che vi circondavano e siete vissuti tranquilli. 12Eppure, quando avete visto che Nacas, re degli Ammoniti, muoveva contro di voi, mi avete detto: “No, un re regni sopra di noi”. Invece il Signore, vostro Dio, è vostro re. 13Ora ecco il re che avete scelto e che avevate chiesto. Ecco che il Signore ha posto un re sopra di voi. 14Dunque, se temerete il Signore, se lo servirete e ascolterete la sua voce e non sarete ribelli alla parola del Signore, voi e il re che regna su di voi sarete con il Signore, vostro Dio. 15Se invece non ascolterete la voce del Signore e sarete ribelli alla sua parola, la mano del Signore peserà su di voi e sui vostri padri. 16Fatevi avanti ancora e osservate questa grande cosa che il Signore sta per compiere sotto i vostri occhi. 17Non è forse questo il tempo della mietitura del grano? Ma io griderò al Signore ed egli manderà tuoni e pioggia. Così vi persuaderete e constaterete che grande è il male che avete fatto davanti al Signore chiedendo un re per voi».
[vv. 18b-25]
[vv. 1-7a]
Saul restava a Gàlgala, e tutto il popolo che era con lui s’impaurì. 8Aspettò tuttavia sette giorni per l’appuntamento fissato da Samuele. Ma Samuele non arrivava a Gàlgala e il popolo cominciò a disperdersi lontano da lui. 9Allora Saul diede ordine: «Portatemi l’olocausto e i sacrifici di comunione». Quindi offrì l’olocausto. 10Ed ecco, appena ebbe finito di offrire l’olocausto, giunse Samuele, e Saul gli uscì incontro per salutarlo. 11Samuele disse: «Che hai fatto?». Saul rispose: «Vedendo che il popolo si disperdeva lontano da me e tu non venivi all’appuntamento, mentre i Filistei si riunivano a Micmas, 12ho detto: “Ora scenderanno i Filistei contro di me a Gàlgala, mentre io non ho ancora placato il Signore”. Perciò mi sono fatto ardito e ho offerto l’olocausto». 13Rispose Samuele a Saul: «Hai agito da stolto, non osservando il comando che il Signore, tuo Dio, ti aveva dato, perché in questa occasione il Signore avrebbe reso stabile il tuo regno su Israele per sempre. 14Ora invece il tuo regno non durerà. Il Signore si è già scelto un uomo secondo il suo cuore e gli comanderà di essere capo del suo popolo, perché tu non hai osservato quanto ti aveva comandato il Signore». 15Samuele poi si alzò e salì da Gàlgala a Gàbaa di Beniamino; Saul contò la gente che si trovava con lui: erano seicento uomini.
[vv. 16b-23]
1Un giorno Giònata, figlio di Saul, disse al suo scudiero: «Su, portiamoci fino alla postazione dei Filistei che sta qui di fronte». Ma non disse nulla a suo padre. 2Saul se ne stava al limitare di Gàbaa, sotto il melograno che si trova a Migron; la gente che era con lui ammontava a circa seicento uomini. 3Achia, figlio di Achitùb, fratello di Icabòd, figlio di Fineès, figlio di Eli, sacerdote del Signore a Silo, portava l’efod e il popolo non sapeva che Giònata era partito. 4Tra i varchi che Giònata cercava per passare alla postazione dei Filistei, c’era un dente di roccia da una parte e un dente dall’altra parte: uno si chiamava Boses, l’altro Senne. 5Uno dei denti si ergeva di fronte a Micmas a settentrione, l’altro era di fronte a Gheba a meridione. 6Giònata disse allo scudiero: «Vieni, avviciniamoci alla postazione di questi incirconcisi; forse il Signore opererà per noi, perché non è difficile per il Signore salvare con molti o con pochi». 7Lo scudiero gli rispose: «Fa’ quanto hai nel cuore. Avvìati! Eccomi con te, come il tuo cuore desidera». 8Allora Giònata disse: «Ecco, noi ci avvicineremo a questi uomini e ci faremo vedere da loro. 9Se ci diranno: “Fermatevi finché vi raggiungiamo!”, restiamo in basso e non saliamo da loro. 10Se invece ci diranno: “Venite su da noi!”, saliamo, perché il Signore ce li ha consegnati nelle mani e questo sarà per noi il segno». 11Quindi i due si lasciarono scorgere dalla postazione filistea e i Filistei dissero: «Ecco gli Ebrei che escono dalle caverne dove si erano nascosti». 12Poi gli uomini della guarnigione dissero a Giònata e al suo scudiero: «Salite da noi: abbiamo una cosa da dirvi!». Giònata allora disse al suo scudiero: «Sali dopo di me, perché il Signore li ha consegnati nelle mani d’Israele». 13Giònata si arrampicava con le mani e con i piedi e lo scudiero lo seguiva; quelli cadevano davanti a Giònata e, dietro, lo scudiero li finiva. 14Questa fu la prima strage nella quale Giònata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini, in circa mezzo iugero di campo. 15Si sparse così il terrore nell’accampamento, nella campagna e tra tutto il popolo. Anche la guarnigione e gli uomini d’assalto furono atterriti. La terra tremò e ci fu un terrore divino.
16Le vedette di Saul a Gàbaa di Beniamino guardarono e videro la moltitudine in agitazione che fuggiva qua e là. 17Allora Saul disse alla gente che era con lui: «Su, controllate e vedete chi sia partito da noi». Controllarono, ed ecco non c’erano né Giònata né il suo scudiero. 18Saul disse ad Achia: «Avvicina l’arca di Dio». Infatti in quel giorno c’era l’arca di Dio con gli Israeliti. 19Mentre Saul parlava al sacerdote, il tumulto nel campo filisteo andava propagandosi e crescendo. Saul disse al sacerdote: «Ritira la mano». 20Saul e la gente che era con lui alzarono grida e mossero all’attacco, ed ecco trovarono che la spada dell’uno si rivolgeva contro l’altro, in una confusione molto grande. 21Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all’accampamento, cominciarono anch’essi a stare dalla parte degli Israeliti che erano con Saul e Giònata. 22Inoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Èfraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono con loro nella battaglia. 23Così il Signore in quel giorno salvò Israele e la battaglia si estese fino a Bet-Aven.
[vv. 24b-52]
[vv. 1-33]
34Samuele andò quindi a Rama e Saul salì a casa sua, a Gàbaa di Saul. 35Samuele non rivide più Saul fino al giorno della sua morte; ma Samuele piangeva per Saul, perché il Signore si era pentito di aver fatto regnare Saul su Israele.
[vv. 1-12]
13Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis, re di Gat. 14Allora cambiò comportamento ai loro occhi e faceva il folle tra le loro mani: tracciava segni strani sulle porte e lasciava colare la saliva sulla barba. 15Achis disse ai ministri: «Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perché lo avete condotto da me? 16Non ho abbastanza pazzi io, perché mi conduciate anche costui per fare il pazzo davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?».
1Davide da quel luogo salì ad abitare nei luoghi impervi di Engàddi. 2Quando Saul tornò dall’azione contro i Filistei, gli riferirono: «Ecco, Davide è nel deserto di Engàddi». 3Saul scelse tremila uomini valorosi in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide e dei suoi uomini di fronte alle Rocce dei Caprioli. 4Arrivò ai recinti delle greggi lungo la strada, ove c’era una caverna. Saul vi entrò per coprire i suoi piedi, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna. 5Gli uomini di Davide gli dissero: «Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: “Vedi, pongo nelle tue mani il tuo nemico: trattalo come vuoi”». Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. 6Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. 7Poi disse ai suoi uomini: «Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore». 8Davide a stento dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via.
[vv. 9b-16]
17Quando Davide ebbe finito di rivolgere a Saul queste parole, Saul disse: «È questa la tua voce, Davide, figlio mio?». Saul alzò la voce e pianse. 18Poi continuò rivolto a Davide: «Tu sei più giusto di me, perché mi hai reso il bene, mentre io ti ho reso il male. 19Oggi mi hai dimostrato che agisci bene con me e che il Signore mi aveva abbandonato nelle tue mani e tu non mi hai ucciso. 20Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare sulla buona strada? Il Signore ti ricompensi per quanto hai fatto a me oggi. 21Ora, ecco, sono persuaso che certamente regnerai e che sarà saldo nelle tue mani il regno d’Israele. 22Ma tu giurami ora per il Signore che non eliminerai dopo di me la mia discendenza e non cancellerai il mio nome dalla casa di mio padre». 23Davide giurò a Saul. Saul tornò a casa, mentre Davide con i suoi uomini salì al rifugio.
[v. 1]
2Vi era a Maon un uomo che possedeva beni a Carmel; costui era molto ricco, aveva tremila pecore e mille capre e si trovava a Carmel per tosare il gregge. 3Quest’uomo si chiamava Nabal e sua moglie Abigàil. La donna era assennata e di bell’aspetto, ma il marito era rude e di brutte maniere; era un Calebita. 4Davide nel deserto sentì che Nabal era alla tosatura del gregge. 5Allora Davide inviò dieci domestici; Davide disse a questi domestici: «Salite a Carmel, andate da Nabal e chiedetegli a mio nome se sta bene. 6Voi direte così al mio fratello: “Pace a te e pace alla tua casa e pace a quanto ti appartiene! 7Ho sentito appunto che stanno facendo per te la tosatura. Ebbene, quando i tuoi pastori sono stati con noi, non abbiamo recato loro alcuna offesa e niente è stato loro sottratto finché sono stati a Carmel. 8Interroga i tuoi domestici e ti informeranno. Questi domestici trovino grazia ai tuoi occhi, perché siamo giunti in un giorno lieto. Da’, ti prego, quanto puoi dare ai tuoi servi e al tuo figlio Davide”». 9I domestici di Davide andarono e fecero a Nabal tutto quel discorso a nome di Davide e attesero. 10Ma Nabal rispose ai servi di Davide: «Chi è Davide e chi è il figlio di Iesse? Oggi sono troppi i servi che vanno via dai loro padroni. 11Devo prendere il pane, l’acqua e la carne che ho preparato per i tosatori e darli a gente che non so da dove venga?». 12I domestici di Davide rifecero la strada, tornarono indietro e gli riferirono tutto questo discorso. 13Allora Davide disse ai suoi uomini: «Cingete tutti la spada!». Tutti cinsero la spada e Davide cinse la sua e partirono dietro a Davide circa quattrocento uomini. Duecento rimasero a guardia dei bagagli.
[vv. 14b-35]
36Abigàil tornò da Nabal: questi teneva in casa un banchetto come un banchetto da re. Il suo cuore era soddisfatto ed egli era fin troppo ubriaco. Ella non gli disse né tanto né poco fino allo spuntar del giorno. 37Il mattino dopo, quando Nabal ebbe smaltito il vino, la moglie gli narrò la faccenda. Allora il cuore gli si tramortì nel petto ed egli rimase come una pietra. 38Dieci giorni dopo il Signore colpì Nabal ed egli morì. 39Quando Davide sentì che Nabal era morto, esclamò: «Benedetto il Signore che ha difeso la mia causa per l’ingiuria fattami da Nabal e ha trattenuto il suo servo dal male e ha rivolto sul capo di Nabal la sua cattiveria». Poi Davide mandò messaggeri e annunciò ad Abigàil che voleva prenderla in moglie. 40I servi di Davide andarono a Carmel e le dissero: «Davide ci ha mandato a prenderti, perché tu sia sua moglie». 41Ella si alzò, si prostrò con la faccia a terra e disse: «Ecco, la tua schiava diventerà una serva per lavare i piedi ai servi del mio signore». 42Abigàil si preparò in fretta, poi salì su un asino e, seguita dalle sue cinque ancelle, tenne dietro ai messaggeri di Davide e divenne sua moglie. 43Davide aveva preso anche Achinòam di Izreèl e furono tutte e due sue mogli. 44Saul aveva dato sua figlia Mical, già moglie di Davide, a Paltì figlio di Lais, che era di Gallìm.
[vv. 1-11]
12La donna vide Samuele e proruppe in un forte grido e disse a Saul: «Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!». 13Le rispose il re: «Non aver paura! Che cosa vedi?». La donna disse a Saul: «Vedo un essere divino che sale dalla terra». 14Le domandò: «Che aspetto ha?». Rispose: «È un uomo anziano che sale ed è avvolto in un mantello». Saul comprese che era veramente Samuele e s’inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. 15Allora Samuele disse a Saul: «Perché mi hai disturbato evocandomi?». Saul rispose: «Sono in grande angustia. I Filistei mi muovono guerra e Dio si è allontanato da me: non mi ha più risposto, né attraverso i profeti né attraverso i sogni; perciò ti ho chiamato, perché tu mi manifesti quello che devo fare». 16Samuele rispose: «Perché mi vuoi consultare, quando il Signore si è allontanato da te ed è divenuto tuo nemico? 17Il Signore ha fatto quello che ha detto per mezzo mio. Il Signore ha strappato da te il regno e l’ha dato a un altro, a Davide. 18Poiché non hai ascoltato la voce del Signore e non hai dato corso all’ardore della sua ira contro Amalèk, per questo il Signore ti ha trattato oggi in questo modo. 19Il Signore metterà Israele insieme con te nelle mani dei Filistei. Domani tu e i tuoi figli sarete con me; il Signore metterà anche le schiere d’Israele in mano ai Filistei». 20All’istante Saul cadde a terra lungo disteso, pieno di terrore per le parole di Samuele; inoltre era già senza forze perché non aveva mangiato nulla tutto quel giorno e tutta quella notte. 21Allora la donna si accostò a Saul e, vedendolo sconvolto, gli disse: «Ecco, la tua serva ha ascoltato la tua voce. Ho esposto al pericolo la mia vita per ascoltare la parola che tu mi hai detto. 22Ma ora ascolta anche tu la voce della tua serva. Voglio darti un pezzo di pane: mangia e così riprenderai le forze, perché devi rimetterti in viaggio». 23Egli rifiutava e diceva: «Non mangio». Ma i suoi servi insieme alla donna lo costrinsero ed egli ascoltò la loro voce. Si alzò da terra e sedette sul letto. 24La donna aveva in casa un vitello da ingrasso; si affrettò a ucciderlo, poi prese la farina, la impastò e gli fece cuocere pani azzimi. 25Mise tutto davanti a Saul e ai suoi servi. Essi mangiarono, poi si alzarono e partirono quella stessa notte.
[vv. 1-5]
6Achis chiamò Davide e gli disse: «Per la vita del Signore, tu sei retto e io vedrei bene che tu vada e venga con le mie schiere, perché non ho trovato in te alcun male, da quando sei arrivato fino ad oggi. Ma non sei gradito agli occhi dei prìncipi. 7Quindi torna e va’ in pace, così non farai cosa sgradita agli occhi dei prìncipi dei Filistei». 8Rispose Davide ad Achis: «Che cosa ho fatto e che cosa hai trovato nel tuo servo, da quando sono stato alla tua presenza fino ad oggi, perché io non possa venire a combattere contro i nemici del re, mio signore?». 9Rispose Achis a Davide: «So bene che tu mi sei prezioso come un messaggero di Dio; ma i capi dei Filistei mi hanno detto: “Non deve venire con noi a combattere”. 10Àlzati dunque domani mattina con i servi del tuo signore che sono venuti con te. Alzatevi presto e allo spuntar del giorno partite». 11Il mattino dopo Davide e i suoi uomini si alzarono presto e partirono, tornando nel territorio dei Filistei. I Filistei salirono a Izreèl.