La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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SELECT versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_2008.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_2008 JOIN bible_it_cei_2008 ON bible_it_cei_2008.id = versicles_bible_it_cei_2008.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (25) AND ( versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text_search LIKE '%es%');
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SELECT versicles_bible_it_cei_1974.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_1974.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_1974 JOIN bible_it_cei_1974 ON bible_it_cei_1974.id = versicles_bible_it_cei_1974.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_1974.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (25) AND ( versicles_bible_it_cei_1974.versicle_text_search LIKE '%es%');
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Bibbia CEI 2008
Bibbia CEI 1974

[vv. 1-3]
4per rendere accorti gli inesperti
e dare ai giovani conoscenza e riflessione.
5Il saggio ascolti e accrescerà il sapere,
e chi è avveduto acquisterà destrezza,
[vv. 6-17]

18Ma costoro complottano contro il proprio sangue,
pongono agguati contro se stessi.
[vv. 19-20]

21nei clamori della città essa chiama,
pronuncia i suoi detti alle porte della città:
22«Fino a quando, o inesperti, amerete l’inesperienza
e gli spavaldi si compiaceranno delle loro spavalderie
e gli stolti avranno in odio la scienza?
23Tornate alle mie esortazioni:
ecco, io effonderò il mio spirito su di voi
e vi manifesterò le mie parole.
24Perché vi ho chiamati ma avete rifiutato,
ho steso la mano e nessuno se ne è accorto.
[vv. 25-26]
27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpiranno angoscia e tribolazione.
[vv. 28-31]
32Sì, lo smarrimento degli inesperti li ucciderà
e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire;
[v. 33]

4per dare agli inesperti l'accortezza,
ai giovani conoscenza e riflessione.
[vv. 5-17]

18Ma costoro complottano contro il proprio sangue,
pongono agguati contro se stessi.
[vv. 19-20]

21dall'alto delle mura essa chiama,
pronunzia i suoi detti alle porte della città:
22«Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza
e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe
e gli sciocchi avranno in odio la scienza?
23Volgetevi alle mie esortazioni:
ecco, io effonderò il mio spirito su di voi
e vi manifesterò le mie parole.
24Poiché vi ho chiamato e avete rifiutato,
ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione;
25avete trascurato ogni mio consiglio
e la mia esortazione non avete accolto;
[v. 26]
27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpirà l'angoscia e la tribolazione.
[vv. 28-29]
30non hanno accettato il mio consiglio
e hanno disprezzato tutte le mie esortazioni;
[v. 31]
32Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà
e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire;
[v. 33]

[vv. 1-3]
4se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
[v. 5]
6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
7Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
[vv. 8-10]

11La riflessione ti custodirà
e la prudenza veglierà su di te,
[vv. 12-20]
21perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno,
[v. 22]

4se la ricercherai come l'argento
e per essa scaverai come per i tesori,
[v. 5] 6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca esce scienza e prudenza.
[vv. 7-10] 11La riflessione ti custodirà
e l'intelligenza veglierà su di te,
[vv. 12-15] 16per salvarti dalla donna straniera,
dalla forestiera che ha parole seducenti,
[vv. 17-19] 20Per questo tu camminerai sulla strada dei buoni
e ti atterrai ai sentieri dei giusti,
21perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno,
[v. 22]

[vv. 1-3]
4e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
[vv. 5-14]

15La sapienza è più preziosa di ogni perla
e quanto puoi desiderare non l’eguaglia.
16Lunghi giorni sono nella sua destra
e nella sua sinistra ricchezza e onore;
17le sue vie sono vie deliziose
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
18È un albero di vita per chi l’afferra,
e chi ad essa si stringe è beato.
[vv. 19-20]

21Figlio mio, custodisci il consiglio e la riflessione
né mai si allontanino dai tuoi occhi:
[vv. 22-24]
25Non temerai per uno spavento improvviso,
né per la rovina degli empi quando essa verrà,
26perché il Signore sarà la tua sicurezza
e preserverà il tuo piede dal laccio.

[vv. 27-28]
29Non tramare il male contro il tuo prossimo,
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
30Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
31Non invidiare l’uomo violento
e non irritarti per tutti i suoi successi,
[vv. 32-35]

[vv. 1-3]
4e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
[vv. 5-6]
7Non credere di essere saggio,
temi il Signore e stà lontano dal male.
[vv. 8-10]
11Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore
e non aver a noia la sua esortazione,
[vv. 12-13]

14perché il suo possesso
è preferibile a quello dell'argento
e il suo provento a quello dell'oro.
15Essa è più preziosa delle perle
e neppure l'oggetto più caro la uguaglia.
16Lunghi giorni sono nella sua destra
e nella sua sinistra ricchezza e onore;
17le sue vie sono vie deliziose
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
18È un albero di vita per chi ad essa s'attiene
e chi ad essa si stringe è beato.
[vv. 19-20]
21Figlio mio, conserva il consiglio e la riflessione,
né si allontanino mai dai tuoi occhi:
[vv. 22-25]
26perché il Signore sarà la tua sicurezza,
preserverà il tuo piede dal laccio.
[vv. 27-28]
29Non tramare il male contro il tuo prossimo
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
30Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
[vv. 31-35]

[vv. 1-5]
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[v. 7]
8Stimala ed essa ti esalterà,
sarà la tua gloria, se l’abbraccerai.
[vv. 9-12]

13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
custodiscila, perché essa è la tua vita.
[vv. 14-15]
16Essi non dormono, se non fanno del male,
non si lasciano prendere dal sonno;
se non fanno cadere qualcuno;
[vv. 17-21]

22perché essi sono vita per chi li trova
e guarigione per tutto il suo corpo.
23Più di ogni cosa degna di cura custodisci il tuo cuore,
perché da esso sgorga la vita.
[vv. 24-26]
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano dal male il tuo piede.

[vv. 1-5]
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[v. 7]
8Stimala ed essa ti esalterà,
sarà la tua gloria, se l'abbraccerai.
[v. 9]
10Ascolta, figlio mio, e accogli le mie parole
ed esse moltiplicheranno gli anni della tua vita.
[vv. 11-12]
13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
pràticala, perché essa è la tua vita.
[vv. 14-15]
16Essi non dormono, se non fanno del male;
non si lasciano prendere dal sonno,
se non fanno cadere qualcuno;
[vv. 17-21]
22perché essi sono vita per chi li trova
e salute per tutto il suo corpo.
23Con ogni cura vigila sul cuore
perché da esso sgorga la vita.
[vv. 24-26]
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano il piede dal male.

[v. 1]
2perché tu possa conservare le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza.
[vv. 3-9]
10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei,
e le tue fatiche non finiscano in casa di uno sconosciuto
[vv. 11-12]
13Non ho ascoltato la voce dei miei maestri,
non ho prestato orecchio a chi m’istruiva.
[vv. 14-16]

17ed essi siano per te solo
e non per degli estranei che sono con te.
[vv. 18-23]

[v. 1]
2perché tu possa seguire le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza.
[vv. 3-5]
6Per timore che tu guardi al sentiero della vita,
le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura.
[vv. 7-9]
10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei,
non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero
[vv. 11-12]
13Non ho ascoltato la voce dei miei maestri,
non ho prestato orecchio a chi m'istruiva.
[vv. 14-16]
17ma siano per te solo
e non per degli estranei insieme a te.
[v. 18]
19cerva amabile, gazzella graziosa,
essa s'intrattenga con te;
le sue tenerezze ti inebrino sempre;
sii tu sempre invaghito del suo amore!
20Perché, figlio mio, invaghirti d'una straniera
e stringerti al petto di un'estranea?
[vv. 21-23]

1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
[vv. 2-6]

7Essa non ha né capo
né sorvegliante né padrone,
8eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
[vv. 9-14]

15Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
ed egli, in un attimo, crollerà senza rimedio.

[vv. 16-18]
19falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.

[vv. 20-21]
22Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno,
[vv. 23-24]
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
[v. 26]
27Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi i vestiti,
[v. 28]
29Così chi si accosta alla donna altrui:
chi la tocca non resterà impunito.
[v. 30]
31eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte
e consegnare tutti i beni della sua casa.
32Chi commette adulterio è un insensato,
agendo in tal modo rovina se stesso.
[vv. 33-35]

1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
[vv. 2-6]

7Essa non ha né capo,
né sorvegliante, né padrone,
8eppure d'estate si provvede il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
[vv. 9-14]

15Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
in un attimo crollerà senza rimedio.

[vv. 16-18]
19falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.

[vv. 20-21]
22Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno;
[v. 23]
24per preservarti dalla donna altrui,
dalle lusinghe di una straniera.
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza;
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
[v. 26]
27Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi le vesti
[v. 28]
29Così chi si accosta alla donna altrui,
chi la tocca, non resterà impunito.
[v. 30]
31eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte,
consegnare tutti i beni della sua casa.
32Ma l'adultero è privo di senno;
solo chi vuole rovinare se stesso agisce così.
[vv. 33-35]

1Figlio mio, custodisci le mie parole
e fa’ tesoro dei miei precetti.
[vv. 2-5]

6Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le inferriate,
7ecco, io vidi dei giovani inesperti,
e tra loro scorsi un adolescente dissennato.
[vv. 8-9]
10Ed ecco, gli si fa incontro una donna
in vesti di prostituta, che intende sedurlo.
[vv. 11-14]
15per questo sono uscita incontro a te
desiderosa di vederti, e ti ho trovato.
16Ho messo coperte soffici sul mio letto,
lenzuola ricamate di lino d’Egitto;
[vv. 17-21]
22egli incauto la segue,
come un bue condotto al macello,
come cervo adescato con un laccio,
[vv. 23-27]

1Figlio mio, custodisci le mie parole
e fà tesoro dei miei precetti.
[vv. 2-4]
5perché ti preservi dalla donna forestiera,
dalla straniera che ha parole di lusinga.
6Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le grate,
7ecco vidi fra gli inesperti,
scorsi fra i giovani un dissennato.
[vv. 8-9]
10Ecco farglisi incontro una donna,
in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore.
11Essa è audace e insolente,
non sa tenere i piedi in casa sua.
[vv. 12-14]
15per questo sono uscita incontro a te
per cercarti e ti ho trovato.
16Ho messo coperte soffici sul mio letto,
tela fine d'Egitto;
[vv. 17-21]
22egli incauto la segue,
come un bue va al macello;
come un cervo preso al laccio,
[vv. 23-27]

[vv. 1-2]
3presso le porte, all’ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa grida:
[v. 4]
5Imparate, inesperti, la prudenza
e voi, stolti, fatevi assennati.
[vv. 6-7]
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste,
niente in esse è tortuoso o perverso;
[vv. 9-10]
11perché la sapienza vale più delle perle
e quanto si può desiderare non l’eguaglia.
12Io, la sapienza, abito con la prudenza
e possiedo scienza e riflessione.
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia e l’arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
14A me appartengono consiglio e successo,
mia è l’intelligenza, mia è la potenza.
[vv. 15-17]
18Ricchezza e onore sono con me,
sicuro benessere e giustizia.
[vv. 19-20]
21per dotare di beni quanti mi amano
e riempire i loro tesori.

[vv. 22-23]
24Quando non esistevano gli abissi, io fui generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua;
[vv. 25-30]
31giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo.

[v. 32]
33Ascoltate l’esortazione e siate saggi,
non trascuratela!
[vv. 34-35]
36ma chi pecca contro di me fa male a se stesso;
quanti mi odiano amano la morte».

[v. 1]
2In cima alle alture, lungo la via,
nei crocicchi delle strade essa si è posta,
3presso le porte, all'ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa esclama:
[v. 4]
5Imparate, inesperti, la prudenza
e voi, stolti, fatevi assennati.
[vv. 6-7]
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste;
niente vi è in esse di fallace o perverso;
[vv. 9-10]
11perché la scienza vale più delle perle
e nessuna cosa preziosa l'uguaglia».

12Io, la Sapienza, possiedo la prudenza
e ho la scienza e la riflessione.
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia, l'arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
[vv. 14-17]
18Presso di me c'è ricchezza e onore,
sicuro benessere ed equità.
[vv. 19-23]

24Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
[vv. 25-30]
31dilettandomi sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.

[v. 32]
33Ascoltate l'esortazione e siate saggi,
non trascuratela!
[vv. 34-35]
36ma chi pecca contro di me, danneggia se stesso;
quanti mi odiano amano la morte».

[v. 1]
2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
[v. 3]
4«Chi è inesperto venga qui!».
A chi è privo di senno ella dice:
[v. 5]
6Abbandonate l’inesperienza e vivrete,
andate diritti per la via dell’intelligenza».
[vv. 7-15]
16«Chi è inesperto venga qui!».
E a chi è privo di senno ella dice:
17«Le acque furtive sono dolci,
il pane preso di nascosto è gustoso».
[v. 18]

[vv. 1-3]
4«Chi è inesperto accorra qui!».
A chi è privo di senno essa dice:
[vv. 5-15]

16«Chi è inesperto venga qua!».
E a chi è privo di senno essa dice:
17«Le acque furtive sono dolci,
il pane preso di nascosto è gustoso».
[v. 18]

[v. 1]

2I tesori male acquistati non giovano,
ma la giustizia libera dalla morte.
3Il Signore non lascia che il giusto soffra la fame,
ma respinge la cupidigia dei perfidi.
[v. 4]
5Chi raccoglie d’estate è previdente
e chi dorme al tempo della mietitura è uno svergognato.
[vv. 6-13]
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.
[vv. 15-23]
24Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25Passa la bufera e l’empio non c’è più,
il giusto invece resta saldo per sempre.
[vv. 26-27]
28L’attesa dei giusti è gioia,
ma la speranza degli empi svanirà.
[vv. 29-30]
31La bocca del giusto espande sapienza,
la lingua perversa sarà tagliata.
[v. 32]

[v. 1]

2Non giovano i tesori male acquistati,
mentre la giustizia libera dalla morte.
[vv. 3-4]
5Chi raccoglie d'estate è previdente;
chi dorme al tempo della mietitura si disonora.
[vv. 6-13]
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente.
[vv. 15-23]
24Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25Al passaggio della bufera l'empio cessa di essere,
ma il giusto resterà saldo per sempre.
[vv. 26-27]
28L'attesa dei giusti finirà in gioia,
ma la speranza degli empi svanirà.
[vv. 29-30]
31La bocca del giusto esprime la sapienza,
la lingua perversa sarà tagliata.
[v. 32]

1Il Signore aborrisce la bilancia falsa,
ma del peso esatto egli si compiace.
[vv. 2-4]
5La giustizia dell’uomo onesto gli spiana la via,
per la sua cattiveria cade il cattivo.
6La giustizia salva gli onesti,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
7Con la morte del malvagio svanisce ogni sua speranza,
l’attesa dei ricchi scompare.
[vv. 8-9]
10Della prosperità dei giusti la città si rallegra,
per la rovina dei malvagi si fa festa.
[vv. 11-14]
15Chi garantisce per un estraneo si troverà male,
chi rifiuta garanzie vive tranquillo.
[v. 16]
17Benefica se stesso chi è buono,
il crudele invece tormenta la sua carne.
[vv. 18-19]
20Un cuore perverso il Signore lo detesta:
egli si compiace di chi ha una condotta integra.
21Certamente non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti sarà salva.
[vv. 22-31]

1La bilancia falsa è in abominio al Signore,
ma del peso esatto egli si compiace.
2Viene la superbia, verrà anche l'obbrobrio,
mentre la saggezza è presso gli umili.
[vv. 3-4]
5La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via;
per la sua empietà cade l'empio.
6La giustizia degli uomini retti li salva,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
[vv. 7-9]
10Della prosperità dei giusti la città si rallegra,
per la scomparsa degli empi si fa festa.
[vv. 11-13]
14Senza una direzione un popolo decade,
il successo sta nel buon numero di consiglieri.
15Chi garantisce per un estraneo si troverà male,
chi avversa le strette di mano a garanzia,
vive tranquillo.
[v. 16]
17Benefica se stesso l'uomo misericordioso,
il crudele invece tormenta la sua stessa carne.
[vv. 18-20]
21Certo non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti si salverà.
[vv. 22-24]
25La persona benefica avrà successo
e chi disseta sarà dissetato.
[vv. 26-31]

[vv. 1-6]
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti resta salda.
[vv. 8-9]
10Il giusto si prende cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
[vv. 11-15]
16Lo stolto manifesta subito la sua collera,
ma chi è avveduto dissimula l’offesa.
17Chi dice la verità proclama la giustizia,
chi testimonia il falso favorisce l’inganno.
[v. 18]
19Il labbro veritiero resta saldo per sempre,
quello bugiardo per un istante solo.
[vv. 20-23]
24La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra invece è destinata a servire.
[vv. 25-28]

[vv. 1-2]
3Non resta saldo l'uomo con l'empietà,
ma la radice dei giusti non sarà smossa.
[vv. 4-8]
9Un uomo di poco conto che basta a se stesso
vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane.
10Il giusto ha cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
[vv. 11-15]
16Lo stolto manifesta subito la sua collera,
l'accorto dissimula l'offesa.
17Chi aspira alla verità proclama la giustizia,
il falso testimone proclama l'inganno.
[v. 18]
19La bocca verace resta ferma per sempre,
la lingua bugiarda per un istante solo.
[vv. 20-28]

[vv. 1-2]
3Chi sorveglia la bocca preserva la sua vita,
chi spalanca le sue labbra va incontro alla rovina.
[vv. 4-11]
12Un’attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
[vv. 13-16]
17Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele porta salute.
[v. 18]
19Desiderio appagato è dolcezza per l’anima;
fa orrore agli stolti evitare il male.
[vv. 20-22]
23Vi è cibo in abbondanza nei campi dei poveri,
ma può essere sottratto per mancanza di giustizia.
[v. 24]
25Il giusto mangia fino a saziarsi,
ma il ventre dei malvagi resta vuoto.

[vv. 1-9]
10L'insolenza provoca soltanto contese,
la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio.
11Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono,
chi le raduna a poco a poco le accresce.
12Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
[vv. 13-15]
16L'accorto agisce sempre con riflessione,
lo stolto mette in mostra la stoltezza.
17Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele apporta salute.
[v. 18]
19Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore,
ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male.
[v. 20]
21La sventura perseguita i peccatori,
il benessere ripagherà i giusti.
[v. 22]
23Il potente distrugge il podere dei poveri
e c'è chi è eliminato senza processo.
[vv. 24-25]

[vv. 1-4]
5Il testimone sincero non mentisce,
chi proferisce menzogne è testimone falso.
[vv. 6-9]
10Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l’estraneo.
[vv. 11-17]
18Gli inesperti ereditano la stoltezza,
gli accorti si coronano di scienza.
[vv. 19-24]
25È salvezza per molti il testimone veritiero,
ma chi proferisce menzogne è un impostore.
[vv. 26-33]
34La giustizia esalta una nazione,
ma il peccato è la vergogna dei popoli.
[v. 35]

[vv. 1-4]
5Il testimone vero non mentisce,
quello falso spira menzogne.
[vv. 6-9]
10Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l'estraneo.
11La casa degli empi rovinerà,
ma la tenda degli uomini retti avrà successo.
[vv. 12-15]
16Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto è insolente e presuntuoso.
17L'iracondo commette sciocchezze,
il riflessivo sopporta.
18Gli inesperti erediteranno la stoltezza,
i prudenti si coroneranno di scienza.
[vv. 19-24]
25Salvatore di vite è un testimone vero;
chi spaccia menzogne è un impostore.
[vv. 26-35]

[v. 1]
2Le parole dei saggi fanno gustare la scienza,
mentre la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
[vv. 3-5]
6Nella casa del giusto c’è abbondanza di beni,
sul guadagno dell’empio incombe il dissesto.
[vv. 7-10]
11Abisso e regno dei morti sono palesi davanti al Signore,
quanto più i cuori degli uomini!
12Lo spavaldo non vuole essere corretto,
egli non va in compagnia dei saggi.
13Un cuore lieto dà serenità al volto,
ma quando il cuore è triste, lo spirito è depresso.
14Un cuore intelligente desidera imparare,
la bocca dello stolto si pasce della sua ignoranza.
15Tutti i giorni sono brutti per il povero,
per un cuore felice è sempre festa.
16È meglio aver poco con il timore di Dio
che un grande tesoro con l’inquietudine.
[v. 17]
18Chi è collerico suscita contese,
chi è paziente calma le liti.
[vv. 19-21]
22Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle suggerite da molti consiglieri.
[vv. 23-26]
27Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti,
ma chi detesta i regali vivrà.
28La mente del giusto riflette prima di rispondere,
ma la bocca dei malvagi esprime cattiveria.
[vv. 29-31]
32Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
ma chi ascolta il rimprovero acquista senno.
[v. 33]

[v. 1]
2La lingua dei saggi fa gustare la scienza,
la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
[vv. 3-5]
6Nella casa del giusto c'è abbondanza di beni,
sulla rendita dell'empio incombe il dissesto.
[vv. 7-11]
12Lo spavaldo non vuol essere corretto,
egli non si accompagna con i saggi.
13Un cuore lieto rende ilare il volto,
ma, quando il cuore è triste, lo spirito è depresso.
[v. 14]
15Tutti i giorni son brutti per l'afflitto,
per un cuore felice è sempre festa.
16Poco con il timore di Dio
è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine.
[v. 17]
18L'uomo collerico suscita litigi,
il lento all'ira seda le contese.
[vv. 19-21]
22Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle prese da molti consiglieri.
[vv. 23-26]
27Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti;
ma chi detesta i regali vivrà.
28La mente del giusto medita prima di rispondere,
la bocca degli empi esprime malvagità.
[vv. 29-31]
32Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
chi ascolta il rimprovero acquista senno.
[v. 33]

[vv. 1-4]
5Il Signore ha in orrore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
ma con il timore del Signore si evita il male.
[v. 7]
8È meglio avere poco con ones
che molte rendite senza giustizia.
[vv. 9-10]

11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
[vv. 12-13]
14L’ira del re è messaggera di morte,
ma il saggio la placherà.
[vv. 15-18]

19È meglio essere umili con i poveri
che spartire la preda con i superbi.
[vv. 20-22]
23Il cuore del saggio rende assennata la sua bocca
e sulle sue labbra fa crescere la dottrina.
[vv. 24-29]
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha già commesso il male.
31Diadema splendido è la canizie,
ed essa si trova sulla via della giustizia.
32È meglio la pazienza che la forza di un eroe,
chi domina se stesso vale più di chi conquista una città.
33Nel cavo della veste si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.

[vv. 1-4]
5È un abominio per il Signore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
con il timore del Signore si evita il male.
[v. 7]
8Poco con onestà è meglio
di molte rendite senza giustizia.
[vv. 9-10]
11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
[vv. 12-13]
14L'ira del re è messaggera di morte,
ma l'uomo saggio la placherà.
[v. 15]
16È molto meglio possedere la sapienza che l'oro,
il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento.
[vv. 17-29]
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha gia commesso il male.
31Corona magnifica è la canizie,
ed essa si trova sulla via della giustizia.
32Il paziente val più di un eroe,
chi domina se stesso val più di chi conquista una città.
[v. 33]

[vv. 1-3]
4Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce per colui che va in rovina non resterà impunito.
[vv. 6-7]
8Il regalo di corruzione è come un talismano per chi lo possiede:
dovunque egli si volga ottiene successo.
[vv. 9-10]
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
[vv. 12-13]
14Iniziare un litigio è come aprire una diga;
prima che la lite si esasperi, troncala.
[vv. 15-16]
17Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
[vv. 18-21]
22Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito depresso inaridisce le ossa.
[vv. 23-28]

1Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio
di una casa piena di banchetti festosi e di discordia.
[vv. 2-3]
4Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.
[vv. 6-7]
8Il dono è come un talismano per il proprietario:
dovunque si volga ha successo.
[vv. 9-10]
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
[vv. 12-13]
14Iniziare un litigio è come aprire una diga,
prima che la lite si esasperi, troncala.
[vv. 15-16]
17Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
[vv. 18-28]

[vv. 1-11]
12Prima della caduta il cuore dell’uomo si esalta,
prima della gloria c’è l’umiltà.
[v. 13]
14Lo spirito dell’uomo lo sostiene nella malattia,
ma uno spirito depresso chi lo solleverà?
[v. 15]
16Il dono che l’uomo fa gli spiana la via
e lo introduce alla presenza dei grandi.
[v. 17]
18La sorte fa cessare le contese
e decide fra i potenti.
19Un fratello offeso è più inespugnabile d’una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
[vv. 20-24]

1Chi si tiene appartato cerca pretesti
e con ogni mezzo attacca brighe.
[vv. 2-11]
12Prima della caduta il cuore dell'uomo si esalta,
ma l'umiltà viene prima della gloria.
[vv. 13-15]
16Il dono fa largo all'uomo
e lo introduce alla presenza dei grandi.
[v. 17]
18La sorte fa cessar le discussioni
e decide fra i potenti.
19Un fratello offeso è più irriducibile d'una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
[vv. 20-24]

[v. 1]
2Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi sbaglia strada.
[vv. 3-4]
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
[v. 6]
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8Chi acquista senno ama se stesso
e chi conserva la prudenza trova fortuna.
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
[v. 10]
11È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
[v. 12]
13Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
[vv. 14-15]
16Chi custodisce il precetto custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore,
che gli darà la sua ricompensa.
[v. 18]
19L’iracondo deve essere punito;
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
[vv. 21-22]
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
[v. 24]
25Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
[v. 26]
27Figlio mio, cessa di accogliere l’istruzione
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
[v. 29]

[v. 1]
2Lo zelo senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi inciampa.
[vv. 3-4]
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
[v. 6]
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8Chi acquista senno ama se stesso
e chi agisce con prudenza trova fortuna.
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
[v. 10]
11È avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno
ed è sua gloria passar sopra alle offese.
[v. 12]
13Un figlio stolto è una calamità per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
[vv. 14-15]
16Chi custodisce il comando custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore
che gli ripagherà la buona azione.
[v. 18]
19Il violento deve essere punito,
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio in avvenire.
21Molte sono le idee nella mente dell'uomo,
ma solo il disegno del Signore resta saldo.
[vv. 22-26]
27Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione,
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca degli empi ingoia l'iniquità.
[v. 29]

1Il vino è beffardo, il liquore è tumultuoso;
chiunque si perde dietro ad esso non è saggio.
[v. 2]
3È una gloria evitare le contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
[vv. 4-9]
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose che il Signore aborrisce.
[vv. 11-14]
15C’è possesso di oro e moltitudine di perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra sapienti.
16Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
[v. 17]
18Pondera bene la tua strategia, consìgliati,
e fa’ la guerra con molta riflessione.
[vv. 19-22]
23Il Signore ha in orrore il doppio peso,
la bilancia falsa non è cosa buona.
24Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo:
come può l’essere umano conoscere la sua strada?
25È una trappola esclamare subito: «Sacro!»
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
[v. 26]
27Lampada del Signore è lo spirito dell’uomo:
essa scruta dentro, fin nell’intimo.
[vv. 28-30]

[vv. 1-2]
3È una gloria per l'uomo astenersi dalle contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
[vv. 4-9]
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose in abominio al Signore.
[vv. 11-15]
16Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per un altro
e tienilo in pegno per gli estranei.
[v. 17]
18Pondera bene i tuoi disegni, consigliandoti,
e fà la guerra con molta riflessione.
[vv. 19-22]
23Il doppio peso è in abominio al Signore
e le bilance false non sono un bene.
[v. 24]
25È un laccio per l'uomo esclamare subito: «Sacro!»
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
[v. 26]
27Lo spirito dell'uomo è una fiaccola del Signore
che scruta tutti i segreti recessi del cuore.
[vv. 28-29]
30Le ferite sanguinanti spurgano il male,
le percosse purificano i recessi del cuore.

[vv. 1-5]
6Accumulare tesori a forza di menzogne
è futilità effimera di chi cerca la morte.
[vv. 7-9]
10L’anima del malvagio desidera fare il male,
ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
11Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio;
egli acquista scienza quando il saggio viene istruito.
[vv. 12-18]
19Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
20Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio,
ma l’uomo stolto dilapida tutto.
[v. 21]
22Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
23Chi custodisce la bocca e la lingua
preserva se stesso dalle afflizioni.
24Il superbo arrogante si chiama spavaldo,
egli agisce nell’eccesso dell’insolenza.
25Il desiderio del pigro lo porta alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
[vv. 26-27]
28Il falso testimone perirà,
ma chi ascolta potrà parlare sempre.
[vv. 29-31]

[v. 1]
2Agli occhi dell'uomo tutte le sue vie sono rette,
ma chi pesa i cuori è il Signore.
[vv. 3-5]
6Accumular tesori a forza di menzogne
è vanità effimera di chi cerca la morte.
[vv. 7-9]
10L'anima del malvagio desidera far il male
e ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
11Quando il beffardo vien punito, l'inesperto diventa saggio
e quando il saggio viene istruito, accresce il sapere.
[vv. 12-18]
19Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
20Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio,
ma lo stolto dilapida tutto.
[v. 21]
22Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
23Chi custodisce la bocca e la lingua
preserva se stesso dai dispiaceri.
24Il superbo arrogante si chiama beffardo,
egli agisce nell'eccesso dell'insolenza.
25I desideri del pigro lo portano alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
[vv. 26-27]
28Il falso testimone perirà,
ma l'uomo che ascolta potrà parlare sempre.
[vv. 29-31]

[v. 1]
2Il ricco e il povero s’incontrano in questo:
il Signore ha creato l’uno e l’altro.
3L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
[v. 4]
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso se ne tiene lontano.
[v. 6]
7Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
[vv. 8-9]
10Scaccia lo spavaldo e la discordia se ne andrà:
cesseranno i litigi e gli insulti.
[vv. 11-12]
13Il pigro dice: «C’è un leone là fuori:
potrei essere ucciso in mezzo alla strada».
[vv. 14-25]

26Non essere di quelli che danno la mano
e si fanno garanti dei debiti altrui,
[vv. 27-29]

[vv. 1-2]
3L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
[v. 4]
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso sta lontano.
[v. 6]
7Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
[vv. 8-9]
10Scaccia il beffardo e la discordia se ne andrà
e cesseranno i litigi e gli insulti.
[vv. 11-20]

21perché tu sappia esprimere una parola giusta
e rispondere con parole sicure a chi ti interroga?
[vv. 22-25]
26Non essere di quelli che si fanno garanti
o che s'impegnano per debiti altrui,
[vv. 27-28]
29Hai visto un uomo sollecito nel lavoro?
Egli si sistemerà al servizio del re,
non resterà al servizio di persone oscure.

1Quando siedi a mangiare con uno che ha autorità,
bada bene a ciò che ti è messo davanti;
[vv. 2-4]
5Su di esse volano i tuoi occhi
ma già non ci sono più:
perché mettono ali come aquila e volano verso il cielo.
[v. 6]
7perché, come uno che pensa solo a se stesso,
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
[vv. 8-15]

16Esulterò dentro di me,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17Non invidiare in cuor tuo i peccatori,
ma resta sempre nel timore del Signore,
[vv. 18-19]
20Non essere fra quelli che s’inebriano di vino
né fra coloro che sono ingordi di carne,
21perché l’ubriacone e l’ingordo impoveriranno
e di stracci li rivestirà la sonnolenza.
[vv. 22-27]
28Ella si apposta come un ladro
e fra gli uomini fa crescere il numero dei traditori.

[vv. 29-32]
33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di giacere in cima all’albero maestro.
[v. 35]

[vv. 1-2]
3Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
[v. 4]
5appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa gia non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
6Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo
e non desiderare le sue ghiottonerie,
[vv. 7-15]
16Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
[vv. 18-19]
20Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
21perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
[vv. 22-27]
28Essa si apposta come un ladro
e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi.
[vv. 29-32]
33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
[v. 35]

1Non invidiare le persone malvagie,
non desiderare di stare con loro,
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[vv. 3-4]
5Il saggio cresce in potenza
e chi è esperto aumenta di forza.
[vv. 6-7]
8Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.
[vv. 9-11]
12Se tu dicessi: «Io non lo sapevo»,
credi che non l’intenda colui che pesa i cuori?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
[vv. 13-22]

23Anche queste sono parole dei saggi.
Avere preferenze personali in giudizio non è bene.
24Chi dice al malvagio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo detesteranno;
[vv. 25-27]
28Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo,
non ingannare con le labbra.
[vv. 29-30]

31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
32Ho osservato e ho riflettuto,
ho visto e ho tratto questa lezione:
[vv. 33-34]

1Non invidiare gli uomini malvagi,
non desiderare di stare con loro;
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[vv. 3-7]
8Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.
[vv. 9-11]
12Se dici: «Ecco, io non ne so nulla»,
forse colui che pesa i cuori non lo comprende?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
[vv. 13-19]
20perché non ci sarà avvenire per il malvagio
e la lucerna degli empi si estinguerà.
[vv. 21-22]
23Anche queste sono parole dei saggi.
Aver preferenze personali in giudizio non è bene.
24Se uno dice all'empio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno,
[vv. 25-27]
28Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo
e non ingannare con le labbra.
[vv. 29-30]
31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
32Osservando, riflettevo
e, vedendo, ho tratto questa lezione:
[vv. 33-34]

1Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.

2È gloria di Dio nascondere le cose,
è gloria dei re investigarle.
3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
[v. 4]
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
[v. 6]
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»,
piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante.
Ciò che i tuoi occhi hanno visto,
8non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
[vv. 9-10]
11Come mele d’oro su vassoio d’argento cesellato,
è una parola detta a suo tempo.
[v. 12]
13Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l’animo del suo signore.
[vv. 14-15]
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
[vv. 17-24]
25Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
[v. 26]
27Mangiare troppo miele non è bene,
né cercare onori eccessivi.
28Una città smantellata, senza mura,
tale è chi non sa dominare se stesso.

1Anche questi sono proverbi di Salomone,
trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.
2È gloria di Dio nascondere le cose,
è gloria dei re investigarle.
3I cieli per la loro altezza,
la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
[v. 4]
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
[v. 6]
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»
piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore.
Quanto i tuoi occhi hanno visto
8non metterlo subito fuori in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
[vv. 9-12]
13Come fresco di neve al tempo della mietitura,
è un messaggero verace per chi lo manda;
egli rinfranca l'animo del suo signore.
[vv. 14-15]
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
[vv. 17-19]
20è togliersi le vesti in un giorno rigido.
Aceto su una piaga viva,
tali sono i canti per un cuore afflitto.
[vv. 21-24]
25Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
[vv. 26-28]

1Come neve d’estate e pioggia alla mietitura,
così l’onore non conviene allo stolto.
[vv. 2-5]
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
[vv. 7-24]

25anche se usa espressioni melliflue, non credergli,
perché nel cuore egli ha sette obbrobri.
[vv. 26-28]

1Come la neve d'estate e la pioggia alla mietitura,
così l'onore non conviene allo stolto.
[vv. 2-5]
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
[vv. 7-21]
22Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi,
esse scendono in fondo alle viscere.
[vv. 23-24]
25anche se usa espressioni melliflue, non ti fidare,
perché egli ha sette abomini nel cuore.
[vv. 26-28]

[v. 1]
2Ti lodi un estraneo e non la tua bocca,
uno sconosciuto e non le tue labbra.
3La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più d’entrambi la collera dello stolto.
4L’ira è crudele, il furore è impetuoso,
ma alla gelosia chi può resistere?

[vv. 5-11]
12L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo,
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,
sarà considerato come se lo maledicesse.
15Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa si rassomigliano:
16chi vuole trattenerla, trattiene il vento
e raccoglie l’olio con la mano destra.
[vv. 17-21]
22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.
[vv. 23-24]
25Tolto il fieno, ricresce l’erba nuova
e si raccolgono i foraggi sui monti;
26gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
27le capre ti danno latte abbondante per nutrire te,
per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche.

[v. 1]
2Ti lodi un altro e non la tua bocca,
un estraneo e non le tue labbra.
3La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più dell'una e dell'altra
lo è il fastidio dello stolto.
4La collera è crudele, l'ira è impetuosa;
ma chi può resistere alla gelosia?
[vv. 5-11]
12L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
13Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per uno straniero
e tienilo in pegno per gli sconosciuti.
[vv. 14-15]
16chi la vuol trattenere, trattiene il vento
e raccoglie l'olio con la mano destra.
[vv. 17-21]
22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non scuoteresti da lui la sua stoltezza.
[v. 23]
24perché non sono perenni le ricchezze,
né un tesoro si trasmette di generazione in generazione.
[v. 25]
26gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
[v. 27]

1Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi,
ma con un uomo intelligente e saggio l’ordine si mantiene.
[vv. 3-7]

8Chi accresce il patrimonio con l’usura e l’interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
[v. 9]
10Chi fa deviare i giusti per la via del male,
nel suo tranello lui stesso cadrà,
mentre gli integri erediteranno il bene.
[v. 11]
12Grande è l’onore quando esultano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua.
13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo,
chi le confessa e le abbandona troverà misericordia.
[vv. 14-19]
20L’uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
ma per un tozzo di pane si può prevaricare.
[vv. 22-27]
28Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono;
se essi periscono, dominano i giusti.

1L'empio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2Per i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni,
ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene.
[vv. 3-7]
8Chi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
[v. 9]
10Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada,
cadrà egli stesso nella fossa,
mentre gli integri possederanno fortune.
[vv. 11-12]
13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo;
chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza.
[vv. 14-15]
16Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni,
ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni.
17Un uomo perseguitato per omicidio
fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre.
[vv. 18-19]
20L'uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
per un pezzo di pane si pecca.
[vv. 22-24]
25L'uomo avido suscita litigi,
ma chi confida nel Signore avrà successo.
[vv. 26-27]
28Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono,
se essi periscono, sono potenti i giusti.

[vv. 1-3]
4Il re con la giustizia rende prospero il paese,
quello che aggrava le imposte lo rovina.
[v. 5]
6Con la sua trasgressione l’iniquo si prepara un trabocchetto,
mentre il giusto giubila e si rallegra.
[vv. 7-9]
10Gli uomini sanguinari odiano l’onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
[vv. 11-12]
13Il povero e l’oppressore s’incontrano in questo:
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
[v. 14]
15La verga e la correzione danno sapienza,
ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre.
[vv. 16-23]
24Chi spartisce con un ladro odia se stesso:
egli sente la maledizione, ma non rivela nulla.
[vv. 25-27]

1L'uomo che, rimproverato, resta di dura cervice
sarà spezzato all'improvviso e senza rimedio.
[vv. 2-3]
4Il re con la giustizia rende prospero il paese,
l'uomo che fa esazioni eccessive lo rovina.
[vv. 5-9]
10Gli uomini sanguinari odiano l'onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
[vv. 11-14]
15La verga e la correzione danno sapienza,
ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre.
[vv. 16-23]
24Chi è complice del ladro, odia se stesso,
egli sente l'imprecazione, ma non denuncia nulla.
[vv. 25-27]

1Detti di Agur, figlio di Iakè, da Massa.

Dice quest’uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
[vv. 2-3]
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
[vv. 5-9]
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non venga punito.
[vv. 11-23]

24Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono più saggi dei saggi:
25le formiche sono un popolo senza forza,
eppure si provvedono il cibo durante l’estate;
[vv. 26-28]
29Tre cose hanno un portamento magnifico,
anzi quattro hanno un’andatura maestosa:
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
31il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
32Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
33poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue
e spremendo la collera ne esce la lite.

1Detti di Agùr figlio di Iakè, da Massa.
Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
[vv. 2-3]
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
[vv. 5-7]
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza;
ma fammi avere il cibo necessario,
[v. 9]
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena.
[vv. 11-23]

24Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono i più saggi dei saggi:
25le formiche, popolo senza forza,
che si provvedono il cibo durante l'estate;
[vv. 26-28]
29Tre esseri hanno un portamento maestoso,
anzi quattro sono eleganti nel camminare:
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
31il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
32Se ti sei esaltato per stoltezza
e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
33poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue,
spremendo la collera ne esce la lite.

1Parole di Lemuèl, re di Massa, che apprese da sua madre.

[vv. 2-3]
4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti,
[vv. 5-7]
8Apri la bocca in favore del muto,
in difesa di tutti gli sventurati.
[vv. 9-14]

Vau15Si alza quando è ancora notte,
distribuisce il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-20]
Lamed21Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi familiari hanno doppio vestito.
Mem22Si è procurata delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
[vv. 23-24]
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e fiduciosa va incontro all’avvenire.
[vv. 26-27]

Kof28Sorgono i suoi figli e ne esaltano le doti,
suo marito ne tesse l’elogio:
Res29«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
[vv. 30-31]

[vv. 1-7]
8Apri la bocca in favore del muto
in difesa di tutti gli sventurati.
[vv. 9-11]

Ghimel12Essa gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
[vv. 13-14]
Vau15Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-20]
Lamed21Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
Mem22Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
Nun23Suo marito è stimato alle porte della città
dove siede con gli anziani del paese.
[v. 24]
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell'avvenire.
[vv. 26-28]
Res29«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
[v. 30]
Tau31Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.

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