La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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SELECT versicles_bible_it_cei_1974.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_1974.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_1974 JOIN bible_it_cei_1974 ON bible_it_cei_1974.id = versicles_bible_it_cei_1974.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_1974.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (23) AND ( versicles_bible_it_cei_1974.versicle_text_search LIKE '%in%');
BoolCheckAllResults=1

Hai richiesto il libro intero Apocalisse e cercato i versetti contenenti la parola o frase in

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GbGiobbe (443), ApApocalisse (405)

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Bibbia CEI 1974

1C'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo integro e retto, temeva Dio ed era alieno dal male. [v. 2] 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.

4Ora i suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta.

6Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. [v. 7] 8Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male». [v. 9] 10Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. 11Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!». 12Il Signore disse a satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui». Satana si allontanò dal Signore.

13Ora accadde che un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del fratello maggiore, 14un messaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi, [v. 15]

16Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

[v. 17]

18Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del loro fratello maggiore, 19quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

[vv. 20-21]

22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.

1Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. [v. 2] 3Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo». [v. 4] 5Ma stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!». [vv. 6-7]

8Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. 9Allora sua moglie disse: «Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori!». [vv. 10-11]

12Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. 13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.

[vv. 1-2]

3Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: «È stato concepito un uomo!».
[vv. 4-6]
7Ecco, quella notte sia lugubre
e non entri giubilo in essa.
[v. 8]
9Si oscurino le stelle del suo crepuscolo,
speri la luce e non venga;
non veda schiudersi le palpebre dell'aurora,
[v. 10]
11E perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
12Perché due ginocchia mi hanno accolto,
e perché due mammelle, per allattarmi?
[vv. 13-14]
15o con i principi, che hanno oro
e riempiono le case d'argento.
[v. 16]
17Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi,
laggiù riposano gli sfiniti di forze.
18I prigionieri hanno pace insieme,
non sentono più la voce dell'aguzzino.
[v. 19]
20Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha l'amarezza nel cuore,
[vv. 21-26]

[vv. 1-3]

4le tue parole hanno sorretto chi vacillava
e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
[v. 5]
6La tua pietà non era forse la tua fiducia
e la tua condotta integra, la tua speranza?
7Ricordalo: quale innocente è mai perito
e quando mai furon distrutti gli uomini retti?
8Per quanto io ho visto, chi coltiva iniquità,
chi semina affanni, li raccoglie.
[vv. 9-12]
13Nei fantasmi, tra visioni notturne,
quando grava sugli uomini il sonno,
[vv. 14-16]
17«Può il mortale essere giusto davanti a Dio
o innocente l'uomo davanti al suo creatore?
[vv. 18-19]
20annientati fra il mattino e la sera:
senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
[v. 21]

[vv. 1-6]
7ma è l'uomo che genera pene,
come le scintille volano in alto.
8Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
9a lui, che fa cose grandi e incomprensibili,
meraviglie senza numero,
[v. 10]
11Colloca gli umili in alto
e gli afflitti solleva a prosperità;
[v. 12]
13coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia
e manda in rovina il consiglio degli scaltri.
14Di giorno incappano nel buio
e brancolano in pieno sole come di notte,
15mentre egli salva dalla loro spada l'oppresso,
e il meschino dalla mano del prepotente.
16C'è speranza per il misero
e l'ingiustizia chiude la bocca.
[vv. 17-19]
20nella carestia ti scamperà dalla morte
e in guerra dal colpo della spada;
21sarai al riparo dal flagello della lingua,
né temerai quando giunge la rovina.
22Della rovina e della fame ti riderai
né temerai le bestie selvatiche;
23con le pietre del campo avrai un patto
e le bestie selvatiche saranno in pace con te.
[vv. 24-25]
26Te ne andrai alla tomba in piena maturità,
come si ammucchia il grano a suo tempo.
[v. 27]

[vv. 1-3]

4perché le saette dell'Onnipotente mi stanno infitte,
sì che il mio spirito ne beve il veleno
e terrori immani mi si schierano contro!
[v. 5]
6Si mangia forse un cibo insipido, senza sale?
O che gusto c'è nell'acqua di malva?
[v. 7]
8Oh, mi accadesse quello che invoco,
e Dio mi concedesse quello che spero!
[v. 9]
10Ciò sarebbe per me un qualche conforto
e gioirei, pur nell'angoscia senza pietà,
per non aver rinnegato i decreti del Santo.
11Qual la mia forza, perché io possa durare,
o qual la mia fine, perché prolunghi la vita?
[vv. 12-13]
14A chi è sfinito è dovuta pietà dagli amici,
anche se ha abbandonato il timore di Dio.
[vv. 15-18]
19le carovane di Tema guardano là,
i viandanti di Saba sperano in essi:
20ma rimangono delusi d'avere sperato,
giunti fin là, ne restano confusi.
[vv. 21-23]
24Istruitemi e allora io tacerò,
fatemi conoscere in che cosa ho sbagliato.
[vv. 25-28]
29Su, ricredetevi: non siate ingiusti!
Ricredetevi; la mia giustizia è ancora qui!
30C'è forse iniquità sulla mia lingua
o il mio palato non distingue più le sventure?

[vv. 1-3]
4Se mi corico dico: «Quando mi alzerò?».
Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino all'alba.
5Ricoperta di vermi e croste è la mia carne,
raggrinzita è la mia pelle e si disfà.
6I miei giorni sono stati più veloci d'una spola,
sono finiti senza speranza.
[vv. 7-8]
9Una nube svanisce e se ne va,
così chi scende agl'inferi più non risale;
[vv. 10-11]
12Son io forse il mare oppure un mostro marino,
perché tu mi metta accanto una guardia?
[vv. 13-17]
18e lo scruti ogni mattina
e ad ogni istante lo metti alla prova?
19Fino a quando da me non toglierai lo sguardo
e non mi lascerai inghiottire la saliva?
[v. 20]
21Perché non cancelli il mio peccato
e non dimentichi la mia iniquità?
Ben presto giacerò nella polvere,
mi cercherai, ma più non sarò!

[v. 1]

2Fino a quando dirai queste cose
e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?
[v. 3]
4Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha messi in balìa della loro iniquità.
[v. 5]
6se puro e integro tu sei,
fin d'ora veglierà su di te
e ristabilirà la dimora della tua giustizia;
[v. 7]
8Chiedilo infatti alle generazioni passate,
poni mente all'esperienza dei loro padri,
[vv. 9-11]
12È ancora verde, non buono per tagliarlo,
e inaridisce prima d'ogn'altra erba.
13Tale il destino di chi dimentica Dio,
così svanisce la speranza dell'empio;
[vv. 14-15]
16Rigoglioso sia pure in faccia al sole
e sopra il giardino si spandano i suoi rami,
17sul terreno sassoso s'intreccino le sue radici,
tra le pietre attinga la vita.
18Se lo si toglie dal suo luogo,
questo lo rinnega: «Non t'ho mai visto!».
19Ecco la gioia del suo destino
e dalla terra altri rispuntano.
20Dunque, Dio non rigetta l'uomo integro,
e non sostiene la mano dei malfattori.
[vv. 21-22]

[v. 1]

2In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione innanzi a Dio?
[vv. 3-7]
8Egli da solo stende i cieli
e cammina sulle onde del mare.
[v. 9]
10Fa cose tanto grandi da non potersi indagare,
meraviglie da non potersi contare.
11Ecco, mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non m'accorgo.
[vv. 12-15]
16Se io lo invocassi e mi rispondesse,
non crederei che voglia ascoltare la mia voce.
[vv. 17-19]
20Se avessi ragione, il mio parlare mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo.
21Sono innocente? Non lo so neppure io,
detesto la mia vita!
22Per questo io dico: «È la stessa cosa»:
egli fa perire l'innocente e il reo!
23Se un flagello uccide all'improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
24La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei suoi giudici;
se non lui, chi dunque sarà?
[vv. 25-27]
28mi spavento per tutti i miei dolori;
so bene che non mi dichiarerai innocente.
29Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
[v. 30]
31allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
32Poiché non è uomo come me, che io possa
rispondergli:
«Presentiamoci alla pari in giudizio».
[vv. 33-34]
35allora io potrò parlare senza temerlo,
perché così non sono in me stesso.

[vv. 1-7]
8Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi?
9Ricordati che come argilla mi hai plasmato
e in polvere mi farai tornare.
[v. 10]
11Di pelle e di carne mi hai rivestito,
d'ossa e di nervi mi hai intessuto.
[vv. 12-14]
15Se sono colpevole, guai a me!
Se giusto, non oso sollevare la testa,
sazio d'ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
[v. 16]
17su di me rinnovi i tuoi attacchi,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre fresche mi assalgono.
[vv. 18-21]
22terra di caligine e di disordine,
dove la luce è come le tenebre.

[vv. 1-5]

6per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all'intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua
colpa.
7Credi tu di scrutare l'intimo di Dio
o di penetrare la perfezione dell'Onnipotente?
8È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda degli inferi: che ne sai?
[v. 9]
10Se egli assale e imprigiona
e chiama in giudizio, chi glielo può impedire?
11Egli conosce gli uomini fallaci,
vede l'iniquità e l'osserva:
12l'uomo stolto mette giudizio
e da ònagro indomito diventa docile.
[v. 13]
14se allontanerai l'iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l'ingiustizia nelle tue tende,
[vv. 15-20]

[vv. 1-3]

4Ludibrio del suo amico è diventato
chi grida a Dio perché gli risponda;
ludibrio il giusto, l'integro!
5«Per la sventura, disprezzo», pensa la gente prosperosa,
«spinte, a colui che ha il piede tremante».
6Le tende dei ladri sono tranquille,
c'è sicurezza per chi provoca Dio,
per chi vuol ridurre Dio in suo potere.
7Ma interroga pure le bestie, perché ti
ammaestrino,
gli uccelli del cielo, perché ti informino,
[vv. 8-9]
10Egli ha in mano l'anima di ogni vivente
e il soffio d'ogni carne umana.
11L'orecchio non distingue forse le parole
e il palato non assapora i cibi?
[vv. 12-15]
16Da lui viene potenza e sagacia,
a lui appartiene l'ingannato e l'ingannatore.
[v. 17]
18scioglie la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d'una corda.
[vv. 19-20]
21Sui nobili spande il disprezzo
e allenta la cintura ai forti.
[vv. 22-23]
24Toglie il senno ai capi del paese
e li fa vagare per solitudini senza strade,
[v. 25]

[vv. 1-6]
7Volete forse in difesa di Dio dire il falso
e in suo favore parlare con inganno?
[v. 8]
9Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse?
Come s'inganna un uomo, credete di ingannarlo?
10Severamente vi redarguirà,
se in segreto gli siete parziali.
11Forse la sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
[vv. 12-17]
18Ecco, tutto ho preparato per il giudizio,
son convinto che sarò dichiarato innocente.
[vv. 19-21]
22poi interrogami pure e io risponderò
oppure parlerò io e tu mi risponderai.
[vv. 23-25]
26Poiché scrivi contro di me sentenze amare
e mi rinfacci i miei errori giovanili;
27tu metti i miei piedi in ceppi,
spii tutti i miei passi
e ti segni le orme dei miei piedi.
[v. 28]

1L'uomo, nato di donna,
breve di giorni e sazio di inquietudine,
[vv. 2-4]
5Se i suoi giorni sono contati,
se il numero dei suoi mesi dipende da te,
se hai fissato un termine che non può oltrepassare,
6distogli lo sguardo da lui e lascialo stare
finché abbia compiuto, come un salariato, la sua giornata!
[v. 7]
8se sotto terra invecchia la sua radice
e al suolo muore il suo tronco,
[v. 9]
10L'uomo invece, se muore, giace inerte,
quando il mortale spira, dov'è?
[v. 11]
12ma l'uomo che giace più non s'alzerà,
finché durano i cieli non si sveglierà,
né più si desterà dal suo sonno.
13Oh, se tu volessi nascondermi nella tomba,
occultarmi, finché sarà passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14Se l'uomo che muore potesse rivivere,
aspetterei tutti i giorni della mia milizia
finché arrivi per me l'ora del cambio!
[vv. 15-16]
17in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio misfatto
e tu cancelleresti la mia colpa.
18Ohimè! come un monte finisce in una frana
e come una rupe si stacca dal suo posto,
[vv. 19-22]

[v. 1]

2Potrebbe il saggio rispondere con ragioni campate in aria
e riempirsi il ventre di vento d'oriente?
3Si difende egli con parole senza costrutto
e con discorsi inutili?
4Tu anzi distruggi la religione
e abolisci la preghiera innanzi a Dio.
5Sì, la tua malizia suggerisce alla tua bocca
e scegli il linguaggio degli astuti.
[vv. 6-15]
16quanto meno un essere abominevole e corrotto,
l'uomo, che beve l'iniquità come acqua.
[vv. 17-18]
19a essi soli fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[v. 20]
21Voci di spavento gli risuonano agli orecchi
e in piena pace si vede assalito dal predone.
22Non crede di potersi sottrarre alle tenebre,
egli si sente destinato alla spada.
23Destinato in pasto agli avvoltoi,
sa che gli è preparata la rovina.
[vv. 24-26]
27poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi.
28Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
[v. 29]
30Alle tenebre non sfuggirà,
la vampa seccherà i suoi germogli
e dal vento sarà involato il suo frutto.
31Non confidi in una vanità fallace,
perché sarà una rovina.
32La sua fronda sarà tagliata prima del tempo
e i suoi rami non rinverdiranno più.
[vv. 33-35]

[vv. 1-2]

3Non avran termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere così?
[vv. 4-6]
7Ora però egli m'ha spossato, fiaccato,
tutto il mio vicinato mi è addosso;
8si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
[v. 9]
10Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
[v. 11]
12Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
[vv. 13-18]
19Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli,
il mio mallevadore è lassù;
[vv. 20-22]

[v. 1]
2Non sono io in balìa di beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3Sii tu la mia garanzia presso di te!
Qual altro vorrebbe stringermi la destra?

[v. 4]
5Come chi invita gli amici a parte del suo pranzo,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono;
[vv. 6-7]
8Gli onesti ne rimangono stupiti
e l'innocente s'indigna contro l'empio.
[vv. 9-11]
12Cambiano la notte in giorno,
la luce - dicono - è più vicina delle tenebre.
[vv. 13-15]
16Scenderanno forse con me nella tomba
o caleremo insieme nella polvere!

[v. 1]

2Quando porrai fine alle tue chiacchiere?
Rifletti bene e poi parleremo.
[vv. 3-5]
6La luce si offuscherà nella sua tenda
e la lucerna si estinguerà sopra di lui.
[v. 7]
8poiché incapperà in una rete con i suoi piedi
e sopra un tranello camminerà.
9Un laccio l'afferrerà per il calcagno,
un nodo scorsoio lo stringerà.
[v. 10]
11Lo spaventano da tutte le parti terrori
e lo inseguono alle calcagna.
12Diventerà carestia la sua opulenza
e la rovina è lì in piedi al suo fianco.
[v. 13]
14Sarà tolto dalla tenda in cui fidava,
per essere trascinato al re dei terrori!
[vv. 15-17]
18Lo getteranno dalla luce nel buio
e dal mondo lo stermineranno.
[v. 19]
20Della sua fine stupirà l'occidente
e l'oriente ne prenderà orrore.
21Ecco qual è la sorte dell'iniquo:
questa è la dimora di chi misconosce Dio.

[v. 1]

2Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
3Son dieci volte che mi insultate
e mi maltrattate senza pudore.
[v. 4]
5Non è forse vero che credete di vincere contro di me,
rinfacciandomi la mia abiezione?
[vv. 6-11]
12Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono spianata la strada contro di me;
hanno posto l'assedio intorno alla mia tenda.
13I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino gli amici mi si sono fatti stranieri.
14Scomparsi sono vicini e conoscenti,
mi hanno dimenticato gli ospiti di casa;
[vv. 15-18]
19Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
[vv. 20-22]
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
[vv. 25-27]
28Poiché dite: «Come lo perseguitiamo noi,
se la radice del suo danno è in lui?»,
29temete per voi la spada,
poiché punitrice d'iniquità è la spada,
affinché sappiate che c'è un giudice.

[v. 1]

2Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a
replicare.
[vv. 4-5]
6Anche se innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
[vv. 7-10]
11Le sue ossa erano ancora piene di giovinezza,
ma con lui giacciono nella polvere.
12Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
13assaporandolo senza inghiottirlo,
se lo tratteneva in mezzo al suo palato:
14il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
veleno d'aspidi gli sarà nell'intestino.
[v. 15]
16Veleno d'aspide ha succhiato,
una lingua di vipera lo uccide.
[vv. 17-18]
19perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
[vv. 20-21]
22Nel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
[vv. 23-26]
27Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
[vv. 28-29]

[vv. 1-6]

7Perché vivono i malvagi,
invecchiano, anzi sono potenti e gagliardi?
8La loro prole prospera insieme con essi,
i loro rampolli crescono sotto i loro occhi.
[vv. 9-10]
11Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi
e i loro figli saltano in festa.
[v. 12]
13Finiscono nel benessere i loro giorni
e scendono tranquilli negli inferi.
[vv. 14-15]
16Non hanno forse in mano il loro benessere?
Il consiglio degli empi non è lungi da lui?
17Quante volte si spegne la lucerna degli empi,
o la sventura piomba su di loro,
e infliggerà loro castighi con ira?
18Diventano essi come paglia di fronte al vento
o come pula in preda all'uragano?
[v. 19]
20Veda con i suoi occhi la sua rovina
e beva dell'ira dell'Onnipotente!
21Che cosa gli importa infatti della sua casa dopo di sé,
quando il numero dei suoi mesi è finito?
22S'insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri di lassù?
23Uno muore in piena salute,
tutto tranquillo e prospero;
[v. 24]
25Un altro muore con l'amarezza in cuore
senza aver mai gustato il bene.
26Nella polvere giacciono insieme
e i vermi li ricoprono.
27Ecco, io conosco i vostri pensieri
e gli iniqui giudizi che fate contro di me!
[v. 28]
29Non avete interrogato quelli che viaggiano?
Non potete negare le loro prove,
[v. 30]
31Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta
e di quel che ha fatto chi lo ripaga?
[v. 32]
33e gli sono lievi le zolle della tomba.
Trae dietro di sé tutti gli uomini
e innanzi a sé una folla senza numero.
34Perché dunque mi consolate invano,
mentre delle vostre risposte non resta che inganno?

[vv. 1-2]

3Quale interesse ne viene all'Onnipotente che tu sia giusto
o che vantaggio ha, se tieni una condotta integra?

4Forse per la tua pietà ti punisce
e ti convoca in giudizio?
5O non piuttosto per la tua grande malvagità
e per le tue iniquità senza limite?
6Senza motivo infatti hai angariato i tuoi fratelli
e delle vesti hai spogliato gli ignudi.
[vv. 7-9]
10Ecco perché d'intorno a te ci sono lacci
e un improvviso spavento ti sorprende.
[vv. 11-12]
13E tu dici: «Che cosa sa Dio?
Può giudicare attraverso la caligine?
[v. 14]
15Vuoi tu seguire il sentiero d'un tempo,
gia battuto da uomini empi,
[vv. 16-18]
19I giusti ora vedono e ne godono
e l'innocente si beffa di loro:
[vv. 20-22]
23Se ti rivolgerai all'Onnipotente con umiltà,
se allontanerai l'iniquità dalla tua tenda,
[vv. 24-27]
28Deciderai una cosa e ti riuscirà
e sul tuo cammino splenderà la luce.
[v. 29]
30Egli libera l'innocente;
tu sarai liberato per la purezza delle tue mani.

[vv. 1-2]

3Oh, potessi sapere dove trovarlo,
potessi arrivare fino al suo trono!
[vv. 4-7]
8Ma se vado in avanti, egli non c'è,
se vado indietro, non lo sento.
9A sinistra lo cerco e non lo scorgo,
mi volgo a destra e non lo vedo.
[v. 10]
11Alle sue orme si è attaccato il mio piede,
al suo cammino mi sono attenuto e non ho deviato;
[vv. 12-13]
14Compie, certo, il mio destino
e di simili piani ne ha molti.
[vv. 15-16]
17non sono infatti perduto a causa della tenebra,
né a causa dell'oscurità che ricopre il mio volto.

[v. 1]
2I malvagi spostano i confini,
rubano le greggi e le menano al pascolo;
3portano via l'asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.
4Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese vanno a nascondersi.
5Eccoli, come ònagri nel deserto
escono per il lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di vitto;
la steppa offre loro cibo per i figli.
[vv. 6-8]
9Rapiscono con violenza l'orfano
e prendono in pegno ciò che copre il povero.
[vv. 10-19]
20Il seno che l'ha portato lo dimentica,
i vermi ne fanno la loro delizia,
non se ne conserva la memoria
ed è troncata come un albero l'iniquità.
[v. 21]
22Ma egli con la sua forza trascina i potenti,
sorge quando più non può contare sulla vita.
[v. 23]
24Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono buttati giù come tutti i mortali,
falciati come la testa di una spiga.
[v. 25]

[v. 1]

2V'è forse dominio e paura presso Colui
Che mantiene la pace nell'alto dei cieli?
[vv. 3-6]

[vv. 1-7]

8Rinchiude le acque dentro le nubi,
e le nubi non si squarciano sotto il loro peso.
[v. 9]
10Ha tracciato un cerchio sulle acque,
sino al confine tra la luce e le tenebre.
11Le colonne del cielo si scuotono,
sono prese da stupore alla sua minaccia.
12Con forza agita il mare
e con intelligenza doma Raab.
[v. 13]
14Ecco, questi non sono che i margini delle sue opere;
quanto lieve è il sussurro che noi ne percepiamo!
Ma il tuono della sua potenza chi può comprenderlo?

1Giobbe continuò a dire:

[v. 2]
3finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l'alito di Dio nelle mie narici,
4mai le mie labbra diranno falsità
e la mia lingua mai pronunzierà menzogna!
5Lungi da me che io mai vi dia ragione;
fino alla morte non rinunzierò alla mia integrità.
[v. 6]
7Sia trattato come reo il mio nemico
e il mio avversario come un ingiusto.
8Che cosa infatti può sperare l'empio, quando finirà,
quando Dio gli toglierà la vita?
[v. 9]
10Porrà forse la sua compiacenza nell'Onnipotente?
Potrà forse invocare Dio in ogni momento?
[v. 11]
12Ecco, voi tutti lo vedete;
perché dunque vi perdete in cose vane?

[vv. 13-16]
17egli le prepara, ma il giusto le indosserà
e l'argento lo spartirà l'innocente.
[vv. 18-19]
20Di giorno il terrore lo assale,
di notte se lo rapisce il turbine;
[vv. 21-23]

1Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.
[v. 2]
3L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.
[vv. 4-11]
12Ma la sapienza da dove si trae?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
[v. 13]
14L'abisso dice: «Non è in me!»
e il mare dice: «Neppure presso di me!».
[vv. 15-19]
20Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
[vv. 21-23]
24perché volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede quanto è sotto la volta del cielo.
25Quando diede al vento un peso
e ordinò alle acque entro una misura,
[vv. 26-27]
28e disse all'uomo:
«Ecco, temere Dio, questo è sapienza
e schivare il male, questo è intelligenza».

1Giobbe continuò a pronunziare le sue sentenze e disse:

2Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo,
ai giorni in cui Dio mi proteggeva,
3quando brillava la sua lucerna sopra il mio capo
e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre;
[vv. 4-5]
6quando mi lavavo in piedi nel latte
e la roccia mi versava ruscelli d'olio!
[v. 7]
8vedendomi, i giovani si ritiravano
e i vecchi si alzavano in piedi;
[v. 9]
10la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
[vv. 11-12]
13La benedizione del morente scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
[vv. 14-15]
16Padre io ero per i poveri
ed esaminavo la causa dello sconosciuto;
[vv. 17-19]
20La mia gloria sarà sempre nuova
e il mio arco si rinforzerà nella mia mano.
21Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
[vv. 22-25]

1Ora invece si ridono di me
i più giovani di me in età,
i cui padri non avrei degnato
di mettere tra i cani del mio gregge.
[v. 2]
3disfatti dalla indigenza e dalla fame,
brucano per l'arido deserto,
4da lungo tempo regione desolata,
raccogliendo l'erba salsa accanto ai cespugli
e radici di ginestra per loro cibo.
[v. 5]
6sì che dimorano in valli orrende,
nelle caverne della terra e nelle rupi.
[vv. 7-9]
10Hanno orrore di me e mi schivano
e non si astengono dallo sputarmi in faccia!
[v. 11]
12A destra insorge la ragazzaglia;
smuovono i miei passi
e appianano la strada contro di me per perdermi.
[v. 13]
14Avanzano come attraverso una larga breccia,
sbucano in mezzo alle macerie.
[vv. 15-17]
18A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe per l'accollatura della mia tunica.
[v. 19]
20Io grido a te, ma tu non mi rispondi,
insisto, ma tu non mi dai retta.
[vv. 21-23]
24Ma qui nessuno tende la mano alla preghiera,
né per la sua sventura invoca aiuto.
25Non ho pianto io forse con chi aveva i giorni duri
e non mi sono afflitto per l'indigente?
[vv. 26-27]
28Avanzo con il volto scuro, senza conforto,
nell'assemblea mi alzo per invocare aiuto.
[vv. 29-31]

1Avevo stretto con gli occhi un patto
di non fissare neppure una vergine.
[v. 2]
3Non è forse la rovina riservata all'iniquo
e la sventura per chi compie il male?
[vv. 4-5]
6mi pesi pure sulla bilancia della giustizia
e Dio riconoscerà la mia integrità.
[v. 7]
8io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
[v. 9]
10mia moglie macini per un altro
e altri ne abusino;
[v. 11]
12quello è un fuoco che divora fino alla distruzione
e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
13Se ho negato i diritti del mio schiavo
e della schiava in lite con me,
14che farei, quando Dio si alzerà,
e, quando farà l'inchiesta, che risponderei?
[vv. 15-17]
18poiché Dio, come un padre, mi ha allevato fin
dall'infanzia
e fin dal ventre di mia madre mi ha guidato.
[vv. 19-20]
21se contro un innocente ho alzato la mano,
perché vedevo alla porta chi mi spalleggiava,
[v. 22]
23perché mi incute timore la mano di Dio
e davanti alla sua maestà non posso resistere.
24Se ho riposto la mia speranza nell'oro
e all'oro fino ho detto: «Tu sei la mia fiducia»;
[vv. 25-26]
27si è lasciato sedurre in segreto il mio cuore
e con la mano alla bocca ho mandato un bacio,
28anche questo sarebbe stato un delitto da tribunale,
perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.
[v. 29]
30io che non ho permesso alla mia lingua di peccare,
augurando la sua morte con imprecazioni?
[vv. 31-32]
33Non ho nascosto, alla maniera degli uomini, la mia colpa,
tenendo celato il mio delitto in petto,
[vv. 34-35]
36vorrei certo portarlo sulle mie spalle
e cingerlo come mio diadema!
[vv. 37-39]
40in luogo di frumento, getti spine
ed erbaccia l posto dell'orzo.

Quando Giobbe ebbe finito di parlare,

40bQuando Giobbe ebbe finito di parlare,

1quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perchè egli si riteneva giusto. [vv. 2-3] 4Però Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età. 5Quando dunque vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.

[v. 6]

7Pensavo: Parlerà l'età
e i canuti insegneranno la sapienza.
8Ma certo essa è un soffio nell'uomo;
l'ispirazione dell'Onnipotente lo fa intelligente.
9Non sono i molti anni a dar la sapienza,
né sempre i vecchi distinguono ciò che è giusto.
[v. 10]
11Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri argomenti.
Finché andavate in cerca di argomenti
12su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto convincere Giobbe,
nessuno tra di voi risponde ai suoi detti.
[vv. 13-14]
15Sono vinti, non rispondono più,
mancano loro le parole.
[vv. 16-17]
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è dentro di me.
19Ecco, dentro di me c'è come vino senza sfogo,
come vino che squarcia gli otri nuovi.
[v. 20]
21Non guarderò in faccia ad alcuno,
non adulerò nessuno,
22perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi eliminerebbe.

[v. 1]
2Ecco, io apro la bocca,
parla la mia lingua entro il mio palato.
[vv. 3-10]
11pone in ceppi i miei piedi
e spia tutti i miei passi!».
12Ecco, in questo ti rispondo: non hai ragione.
Dio è infatti più grande dell'uomo.
[v. 13]
14Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
15Parla nel sogno, visione notturna,
quando cade il sopore sugli uomini
e si addormentano sul loro giaciglio;
16apre allora l'orecchio degli uomini
e con apparizioni li spaventa,
[vv. 17-18]
19Lo corregge con il dolore nel suo letto
e con la tortura continua delle ossa;
[vv. 20-21]
22quando egli si avvicina alla fossa
e la sua vita alla dimora dei morti.
[vv. 23-24]
25allora la sua carne sarà più fresca che in gioventù,
tornerà ai giorni della sua adolescenza:
26supplicherà Dio e questi gli userà benevolenza,
gli mostrerà il suo volto in giubilo,
e renderà all'uomo la sua giustizia.
27Egli si rivolgerà agli uomini e dirà:
«Avevo peccato e violato la giustizia,
ma egli non mi ha punito per quel che meritavo;
[vv. 28-29]
30per sottrarre l'anima sua dalla fossa
e illuminarla con la luce dei viventi.
[vv. 31-32]
33se no, tu ascoltami
e io ti insegnerò la sapienza.

1Eliu continuò a dire:

[v. 2]
3Perché l'orecchio distingue le parole,
come il palato assapora i cibi.
4Esploriamo noi ciò che è giusto,
indaghiamo fra di noi quale sia il bene:
[v. 5]
6contro il mio diritto passo per menzognero,
inguaribile è la mia piaga benché senza colpa».
7Chi è come Giobbe
che beve, come l'acqua, l'insulto,

8che fa la strada in compagnia dei malfattori,
andando con uomini iniqui?
9Poiché egli ha detto: «Non giova all'uomo
essere in buona grazia con Dio».
10Perciò ascoltatemi, uomini di senno:
lungi da Dio l'iniquità
e dall'Onnipotente l'ingiustizia!
[v. 11]
12In verità, Dio non agisce da ingiusto
e l'Onnipotente non sovverte il diritto!
13Chi mai gli ha affidato la terra
e chi ha disposto il mondo intero?
[v. 14]
15ogni carne morirebbe all'istante
e l'uomo ritornerebbe in polvere.
16Se hai intelletto, ascolta bene questo,
porgi l'orecchio al suono delle mie parole.
[v. 17]
18lui che dice ad un re: «Iniquo!»
e ai principi: «Malvagi!»,
[vv. 19-22]
23Poiché non si pone all'uomo un termine
per comparire davanti a Dio in giudizio:
24egli fiacca i potenti, senza fare inchieste,
e colloca altri al loro posto.
[vv. 25-27]
28sì da far giungere fino a lui il grido
dell'oppresso e fargli udire il lamento dei poveri.
29Se egli tace, chi lo può condannare?
Se vela la faccia, chi lo può vedere?
Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia,
30perché non regni un uomo perverso,
perché il popolo non abbia inciampi.
[v. 31]
32se ho peccato, mostramelo;
se ho commesso l'iniquità, non lo farò più»?
[v. 33]
34Gli uomini di senno mi diranno
con l'uomo saggio che mi ascolta:
[v. 35]
36Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
37perché aggiunge al suo peccato la rivolta,
in mezzo a noi batte le mani
e moltiplica le parole contro Dio.

[vv. 1-3]

4Risponderò a te con discorsi
e ai tuoi amici insieme con te.
[vv. 5-8]
9Si grida per la gravità dell'oppressione,
si invoca aiuto sotto il braccio dei potenti,
[vv. 10-13]
14più ancora quando tu dici che non lo vedi,
che la tua causa sta innanzi a lui e tu in lui speri;
15così pure quando dici che la sua ira non punisce
né si cura molto dell'iniquità.
16Giobbe dunque apre invano la sua bocca
e senza cognizione moltiplica le chiacchiere.

1Eliu continuò a dire:

2Abbi un pò di pazienza e io te lo dimostrerò,
perché in difesa di Dio c'è altro da dire.
[vv. 3-5]
6Non lascia vivere l'iniquo
e rende giustizia ai miseri.
[v. 7]
8Se talvolta essi sono avvinti in catene,
se sono stretti dai lacci dell'afflizione,
[v. 9]
10apre loro gli orecchi per la correzione
e ordina che si allontanino dalla iniquità.
[vv. 11-12]
13I perversi di cuore accumulano l'ira;
non invocano aiuto, quando Dio li avvince in catene:
14si spegne in gioventù la loro anima,
e la loro vita all'età dei dissoluti.
[v. 15]
16Anche te intende sottrarre dal morso dell'angustia:
avrai in cambio un luogo ampio, non ristretto
e la tua tavola sarà colma di vivande grasse.
[vv. 17-19]
20Non sospirare quella notte,
in cui i popoli vanno al loro luogo.
21Bada di non volgerti all'iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.

[vv. 22-23]
24Ricordati che devi esaltare la sua opera,
che altri uomini hanno cantato.
[v. 25]
26Ecco, Dio è così grande, che non lo
comprendiamo:
il numero dei suoi anni è incalcolabile.
27Egli attrae in alto le gocce dell'acqua
e scioglie in pioggia i suoi vapori,
28che le nubi riversano
e grondano sull'uomo in grande quantità.
29Chi inoltre può comprendere la distesa delle nubi,
i fragori della sua dimora?
[v. 30]
31In tal modo sostenta i popoli
e offre alimento in abbondanza.
[v. 32]
33Lo annunzia il suo fragore,
riserva d'ira contro l'iniquità.

[vv. 1-3]
4dietro di esso brontola il tuono,
mugghia con il suo fragore maestoso
e nulla arresta i fulmini,
da quando si è udita la sua voce;
[v. 5]
6Egli infatti dice alla neve: «Cadi sulla terra»
e alle piogge dirotte: «Siate violente».
7Rinchiude ogni uomo in casa sotto sigillo,
perché tutti riconoscano la sua opera.
[vv. 8-11]
12Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguiscano quanto comanda loro
sul mondo intero.
13Le manda o per castigo della terra
o in segno di bontà.
[vv. 14-15]
16Conosci tu come la nube si libri in aria,
i prodigi di colui che tutto sa?
[vv. 17-19]
20Gli si può forse ordinare: «Parlerò io?».
O un uomo può dire che è sopraffatto?
21Ora diventa invisibile la luce,
oscurata in mezzo alle nubi:
ma tira il vento e le spazza via.
22Dal nord giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
23L}Onnipotente noi non lo possiamo raggiungere,
sublime in potenza e rettitudine
e grande per giustizia: egli non ha da rispondere.
24Perciò gli uomini lo temono:
a lui la venerazione di tutti i saggi di mente.

1Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:

2Chi è costui che oscura il consiglio
con parole insipienti?
3Cingiti i fianchi come un prode,
io t'interrogherò e tu mi istruirai.
4Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra?
Dillo, se hai tanta intelligenza!
[vv. 5-6]
7mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e plaudivano tutti i figli di Dio?
[v. 8]
9quando lo circondavo di nubi per veste
e per fasce di caligine folta?
[v. 10]
11e ho detto: «Fin qui giungerai e non oltre
e qui s'infrangerà l'orgoglio delle tue onde».
12Da quando vivi, hai mai comandato al mattino
e assegnato il posto all'aurora,
[vv. 13-16]
17Ti sono state indicate le porte della morte
e hai visto le porte dell'ombra funerea?
[vv. 18-19]
20perché tu le conduca al loro dominio
o almeno tu sappia avviarle verso la loro casa?
[v. 21]
22Sei mai giunto ai serbatoi della neve,
hai mai visto i serbatoi della grandine,
[vv. 23-25]
26per far piovere sopra una terra senza uomini,
su un deserto dove non c'è nessuno,
[vv. 27-28]

29Dal seno di chi è uscito il ghiaccio
e la brina del cielo chi l'ha generata?
30Come pietra le acque induriscono
e la faccia dell'abisso si raggela.
31Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi
o sciogliere i vincoli di Orione?
32Fai tu spuntare a suo tempo la stella del mattino
o puoi guidare l'Orsa insieme con i suoi figli?
[v. 33]
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
e farti coprire da un rovescio di acqua?
35Scagli tu i fulmini e partono
dicendoti: «Eccoci!»?
36Chi ha elargito all'ibis la sapienza
o chi ha dato al gallo intelligenza?
[v. 37]
38quando si fonde la polvere in una massa
e le zolle si attaccano insieme?
39Vai tu a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncini,
40quando sono accovacciati nelle tane
o stanno in agguato fra le macchie?
[v. 41]

[vv. 1-2]
3Si curvano e depongono i figli,
metton fine alle loro doglie.
4Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
5Chi lascia libero l'asino selvatico
e chi scioglie i legami dell'ònagro,
[vv. 6-7]
8Gira per le montagne, sua pastura,
e va in cerca di quanto è verde.
[vv. 9-13]
14Abbandona infatti alla terra le uova
e sulla polvere le lascia riscaldare.
[v. 15]
16Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi,
della sua inutile fatica non si affanna,
17perché Dio gli ha negato la saggezza
e non gli ha dato in sorte discernimento.
[vv. 18-19]
20Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo?
Il suo alto nitrito incute spavento.
21Scalpita nella valle giulivo
e con impeto va incontro alle armi.
[vv. 22-25]
26Forse per il tuo senno si alza in volo lo sparviero
e spiega le ali verso il sud?
27O al tuo comando l'aquila s'innalza
e pone il suo nido sulle alture?
[vv. 28-30]

[vv. 1-3]
4Ecco, sono ben meschino: che ti posso rispondere?
Mi metto la mano sulla bocca.
5Ho parlato una volta, ma non replicherò.
ho parlato due volte, ma non continuerò.

6Allora il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine e disse:
7Cingiti i fianchi come un prode:
io t'interrogherò e tu mi istruirai.
[vv. 8-11]
12mira ogni superbo e umilialo,
schiaccia i malvagi ovunque si trovino;
13nascondili nella polvere tutti insieme,
rinchiudili nella polvere tutti insieme,
[vv. 14-16]

17Rizza la coda come un cedro,
i nervi delle sue cosce s'intrecciano saldi,
[vv. 18-22]
23Ecco, si gonfi pure il fiume: egli non trema,
è calmo, anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca.
[v. 24]

25Puoi tu pescare il Leviatan con l'amo
e tener ferma la sua lingua con una corda,
26ficcargli un giunco nelle narici
e forargli la mascella con un uncino?
[vv. 27-29]
30Lo metteranno in vendita le compagnie di pesca,
se lo divideranno i commercianti?
31Crivellerai di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
[v. 32]

[vv. 1-3]
4Non tacerò la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
[vv. 5-6]
7Il suo dorso è a lamine di scudi,
saldate con stretto suggello;
[v. 8]
9ognuna aderisce alla vicina,
sono compatte e non possono separarsi.
[v. 10]
11Dalla sua bocca partono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
[v. 12]
13Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
14Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre la paura.
[v. 15]
16Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la pietra inferiore della macina.
[v. 17]
18La spada che lo raggiunge non vi si infigge,
né lancia, né freccia né giavellotto;
[v. 19]
20Non lo mette in fuga la freccia,
in pula si cambian per lui le pietre della fionda.
[vv. 21-26]

[vv. 1-3]

4«Ascoltami e io parlerò,
io t'interrogherò e tu istruiscimi».
[vv. 5-7]

8Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinchè io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».

[vv. 9-10]

11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro.

12Il Signore benedisse la nuova condizione di Giobbe più della prima ed egli possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. [vv. 13-14] 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli.

[vv. 16-17]

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