La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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27. Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
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Bibbia CEI 2008
Bibbia CEI 1974

1Viveva nella terra di Us un uomo chiamato Giobbe, integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male. [v. 2] 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e una servitù molto numerosa. Quest’uomo era il più grande fra tutti i figli d’oriente.

4I suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti per ognuno di loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno maledetto Dio nel loro cuore». Così era solito fare Giobbe ogni volta.

6Ora, un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro. 7Il Signore chiese a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo». 8Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male». [v. 9] 10Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra. [v. 11] 12Il Signore disse a Satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui». Satana si ritirò dalla presenza del Signore.

13Un giorno accadde che, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del fratello maggiore, 14un messaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi. [v. 15]

16Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è appiccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

[v. 17]

18Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore, 19quand’ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

[vv. 20-21]

22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.

1C'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo integro e retto, temeva Dio ed era alieno dal male. [v. 2] 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.

4Ora i suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta.

6Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. [v. 7] 8Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male». [v. 9] 10Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. 11Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!». 12Il Signore disse a satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui». Satana si allontanò dal Signore.

13Ora accadde che un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del fratello maggiore, 14un messaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi, [v. 15]

16Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

[v. 17]

18Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del loro fratello maggiore, 19quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

[vv. 20-21]

22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.

1Accadde, un giorno, che i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, e anche Satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. 2Il Signore chiese a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo». 3Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male. Egli è ancora saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui per rovinarlo, senza ragione». [vv. 4-7]

8Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. 9Allora sua moglie disse: «Rimani ancora saldo nella tua integrità? Maledici Dio e muori!». 10Ma egli le rispose: «Tu parli come parlerebbe una stolta! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare il male?».

In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.

[vv. 11-12] 13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti. Nessuno gli rivolgeva una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.

1Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. [v. 2] 3Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo». [v. 4] 5Ma stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!». [vv. 6-7]

8Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. 9Allora sua moglie disse: «Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori!». 10Ma egli le rispose: «Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?».

In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.

[v. 11] 12Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. 13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.

[vv. 1-2]

3«Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”.
[v. 4]
5Lo rivendichino la tenebra e l’ombra della morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo renda spaventoso l’oscurarsi del giorno!
[v. 6]
7Ecco, quella notte sia sterile,
e non entri giubilo in essa.
[v. 8]
9Si oscurino le stelle della sua alba,
aspetti la luce e non venga
né veda le palpebre dell’aurora,
[v. 10]
11Perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
12Perché due ginocchia mi hanno accolto,
e due mammelle mi allattarono?
[v. 13]
14con i re e i governanti della terra,
che ricostruiscono per sé le rovine,
15e con i prìncipi, che posseggono oro
e riempiono le case d’argento.
16Oppure, come aborto nascosto, più non sarei,
o come i bambini che non hanno visto la luce.
17Là i malvagi cessano di agitarsi,
e chi è sfinito trova riposo.
18Anche i prigionieri hanno pace,
non odono più la voce dell’aguzzino.
[v. 19]

20Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
[v. 21]
22che godono fino a esultare
e gioiscono quando trovano una tomba,
[vv. 23-26]

[vv. 1-2]

3Perisca il giorno in cui nacqui
e la notte in cui si disse: «È stato concepito un uomo!».
[vv. 4-6]
7Ecco, quella notte sia lugubre
e non entri giubilo in essa.
[v. 8]
9Si oscurino le stelle del suo crepuscolo,
speri la luce e non venga;
non veda schiudersi le palpebre dell'aurora,
[v. 10]
11E perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
12Perché due ginocchia mi hanno accolto,
e perché due mammelle, per allattarmi?
[vv. 13-14]
15o con i principi, che hanno oro
e riempiono le case d'argento.
[v. 16]
17Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi,
laggiù riposano gli sfiniti di forze.
18I prigionieri hanno pace insieme,
non sentono più la voce dell'aguzzino.
[v. 19]
20Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha l'amarezza nel cuore,
[vv. 21-26]

[vv. 1-3]

4le tue parole hanno sorretto chi vacillava
e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
[v. 5]
6La tua pietà non era forse la tua fiducia,
e la tua condotta integra la tua speranza?
7Ricordalo: quale innocente è mai perito
e quando mai uomini retti furono distrutti?
8Per quanto io ho visto, chi ara iniquità
e semina affanni, li raccoglie.
[vv. 9-12]

13Negli incubi delle visioni notturne,
quando il torpore grava sugli uomini,
[vv. 14-18]
19quanto più in coloro che abitano case di fango,
che nella polvere hanno il loro fondamento!
Come tarlo sono schiacciati,
20sono annientati fra il mattino e la sera,
senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
[v. 21]

[vv. 1-3]

4le tue parole hanno sorretto chi vacillava
e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
[v. 5]
6La tua pietà non era forse la tua fiducia
e la tua condotta integra, la tua speranza?
7Ricordalo: quale innocente è mai perito
e quando mai furon distrutti gli uomini retti?
8Per quanto io ho visto, chi coltiva iniquità,
chi semina affanni, li raccoglie.
[vv. 9-12]
13Nei fantasmi, tra visioni notturne,
quando grava sugli uomini il sonno,
[vv. 14-16]
17«Può il mortale essere giusto davanti a Dio
o innocente l'uomo davanti al suo creatore?
[vv. 18-19]
20annientati fra il mattino e la sera:
senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
[v. 21]

[v. 1]
2Poiché la collera uccide lo stolto
e l’invidia fa morire lo sciocco.
[v. 3]
4I suoi figli non sono mai al sicuro,
e in tribunale sono oppressi, senza difensore;
5l’affamato ne divora la messe,
anche se ridotta a spine, la porterà via
e gente assetata agognerà le sue sostanze.
[v. 6]
7ma è l’uomo che genera pene,
come le scintille volano in alto.

8Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
9a lui, che fa cose tanto grandi da non potersi indagare,
meraviglie da non potersi contare,
[vv. 10-13]
14Di giorno incappano nel buio,
in pieno sole brancolano come di notte.
15Egli invece salva il povero dalla spada della loro bocca
e dalla mano del violento.
16C’è speranza per il misero,
ma chi fa l’ingiustizia deve chiudere la bocca.
[vv. 17-19]
20nella carestia ti libererà dalla morte
e in guerra dal colpo della spada,
21sarai al riparo dal flagello della lingua,
né temerai quando giunge la rovina.
22Della rovina e della fame riderai
né temerai le bestie selvatiche;
23con le pietre del campo avrai un patto
e le bestie selvatiche saranno in pace con te.
[vv. 24-25]
26Te ne andrai alla tomba in piena maturità,
come un covone raccolto a suo tempo.
[v. 27]

[vv. 1-6]
7ma è l'uomo che genera pene,
come le scintille volano in alto.
8Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
9a lui, che fa cose grandi e incomprensibili,
meraviglie senza numero,
[v. 10]
11Colloca gli umili in alto
e gli afflitti solleva a prosperità;
[v. 12]
13coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia
e manda in rovina il consiglio degli scaltri.
14Di giorno incappano nel buio
e brancolano in pieno sole come di notte,
15mentre egli salva dalla loro spada l'oppresso,
e il meschino dalla mano del prepotente.
16C'è speranza per il misero
e l'ingiustizia chiude la bocca.
[vv. 17-19]
20nella carestia ti scamperà dalla morte
e in guerra dal colpo della spada;
21sarai al riparo dal flagello della lingua,
né temerai quando giunge la rovina.
22Della rovina e della fame ti riderai
né temerai le bestie selvatiche;
23con le pietre del campo avrai un patto
e le bestie selvatiche saranno in pace con te.
[vv. 24-25]
26Te ne andrai alla tomba in piena maturità,
come si ammucchia il grano a suo tempo.
[v. 27]

[vv. 1-3]

4perché le saette dell’Onnipotente mi stanno infitte,
sicché il mio spirito ne beve il veleno
e i terrori di Dio mi si schierano contro!
5Raglia forse l’asino selvatico con l’erba davanti
o muggisce il bue sopra il suo foraggio?
6Si mangia forse un cibo insipido, senza sale?
O che gusto c’è nel succo di malva?
[v. 7]
8Oh, mi accadesse quello che invoco
e Dio mi concedesse quello che spero!
[v. 9]
10Questo sarebbe il mio conforto,
e io gioirei, pur nell’angoscia senza pietà,
perché non ho rinnegato i decreti del Santo.
11Qual è la mia forza, perché io possa aspettare,
o qual è la mia fine, perché io debba pazientare?
[v. 12]
13Nulla c’è in me che mi sia di aiuto?
Ogni successo mi è precluso?

14A chi è sfinito dal dolore è dovuto l’affetto degli amici,
anche se ha abbandonato il timore di Dio.
15I miei fratelli sono incostanti come un torrente,
come l’alveo dei torrenti che scompaiono:
[vv. 16-18]
19le carovane di Tema li cercano con lo sguardo,
i viandanti di Saba sperano in essi:
20ma rimangono delusi d’aver sperato,
giunti fin là, ne restano confusi.
[vv. 21-23]
24Istruitemi e allora io tacerò,
fatemi capire in che cosa ho sbagliato.
25Che hanno di offensivo le mie sincere parole
e che cosa dimostrano le vostre accuse?
[v. 26]
27Persino su un orfano gettereste la sorte
e fareste affari a spese di un vostro amico.
[v. 28]
29Su, ricredetevi: non siate ingiusti!
Ricredetevi: io sono nel giusto!
30C’è forse iniquità sulla mia lingua
o il mio palato non sa distinguere il male?

[vv. 1-3]

4perché le saette dell'Onnipotente mi stanno infitte,
sì che il mio spirito ne beve il veleno
e terrori immani mi si schierano contro!
[v. 5]
6Si mangia forse un cibo insipido, senza sale?
O che gusto c'è nell'acqua di malva?
[v. 7]
8Oh, mi accadesse quello che invoco,
e Dio mi concedesse quello che spero!
[v. 9]
10Ciò sarebbe per me un qualche conforto
e gioirei, pur nell'angoscia senza pietà,
per non aver rinnegato i decreti del Santo.
11Qual la mia forza, perché io possa durare,
o qual la mia fine, perché prolunghi la vita?
[vv. 12-13]
14A chi è sfinito è dovuta pietà dagli amici,
anche se ha abbandonato il timore di Dio.
[vv. 15-18]
19le carovane di Tema guardano là,
i viandanti di Saba sperano in essi:
20ma rimangono delusi d'avere sperato,
giunti fin là, ne restano confusi.
[vv. 21-23]
24Istruitemi e allora io tacerò,
fatemi conoscere in che cosa ho sbagliato.
[vv. 25-28]
29Su, ricredetevi: non siate ingiusti!
Ricredetevi; la mia giustizia è ancora qui!
30C'è forse iniquità sulla mia lingua
o il mio palato non distingue più le sventure?

[vv. 1-3]
4Se mi corico dico: “Quando mi alzerò?”.
La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all’alba.
5Ricoperta di vermi e di croste polverose è la mia carne,
raggrinzita è la mia pelle e si dissolve.
[vv. 6-11]

12Sono io forse il mare oppure un mostro marino,
perché tu metta sopra di me una guardia?
[vv. 13-14]
15Preferirei morire soffocato,
la morte piuttosto che vivere in queste mie ossa.
[vv. 16-17]
18e lo scruti ogni mattina
e ad ogni istante lo metta alla prova?
19Fino a quando da me non toglierai lo sguardo
e non mi lascerai inghiottire la saliva?
[vv. 20-21]

[vv. 1-3]
4Se mi corico dico: «Quando mi alzerò?».
Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino all'alba.
5Ricoperta di vermi e croste è la mia carne,
raggrinzita è la mia pelle e si disfà.
6I miei giorni sono stati più veloci d'una spola,
sono finiti senza speranza.
[vv. 7-8]
9Una nube svanisce e se ne va,
così chi scende agl'inferi più non risale;
[vv. 10-11]
12Son io forse il mare oppure un mostro marino,
perché tu mi metta accanto una guardia?
[vv. 13-17]
18e lo scruti ogni mattina
e ad ogni istante lo metti alla prova?
19Fino a quando da me non toglierai lo sguardo
e non mi lascerai inghiottire la saliva?
[v. 20]
21Perché non cancelli il mio peccato
e non dimentichi la mia iniquità?
Ben presto giacerò nella polvere,
mi cercherai, ma più non sarò!

[v. 1]

2«Fino a quando dirai queste cose
e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?
[v. 3]
4Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha abbandonati in balìa delle loro colpe.
[v. 5]
6se puro e integro tu sarai,
allora egli veglierà su di te
e renderà prospera la dimora della tua giustizia;
[v. 7]
8Chiedilo infatti alle generazioni passate,
considera l’esperienza dei loro padri,
[vv. 9-11]
12Ancora verde, non buono per tagliarlo,
inaridirebbe prima di ogni altra erba.
[vv. 13-15]
16Rigoglioso si mostra in faccia al sole
e sopra il giardino si spandono i suoi rami,
17sul terreno sassoso s’intrecciano le sue radici
e tra le pietre si abbarbica.
18Ma se lo si strappa dal suo luogo,
questo lo rinnega: “Non ti ho mai visto!”.
19Ecco la gioia del suo destino
e dalla terra altri rispuntano.
20Dunque, Dio non rigetta l’uomo integro
e non sostiene la mano dei malfattori.
[vv. 21-22]

[v. 1]

2Fino a quando dirai queste cose
e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?
[v. 3]
4Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha messi in balìa della loro iniquità.
[v. 5]
6se puro e integro tu sei,
fin d'ora veglierà su di te
e ristabilirà la dimora della tua giustizia;
[v. 7]
8Chiedilo infatti alle generazioni passate,
poni mente all'esperienza dei loro padri,
[vv. 9-11]
12È ancora verde, non buono per tagliarlo,
e inaridisce prima d'ogn'altra erba.
13Tale il destino di chi dimentica Dio,
così svanisce la speranza dell'empio;
[vv. 14-15]
16Rigoglioso sia pure in faccia al sole
e sopra il giardino si spandano i suoi rami,
17sul terreno sassoso s'intreccino le sue radici,
tra le pietre attinga la vita.
18Se lo si toglie dal suo luogo,
questo lo rinnega: «Non t'ho mai visto!».
19Ecco la gioia del suo destino
e dalla terra altri rispuntano.
20Dunque, Dio non rigetta l'uomo integro,
e non sostiene la mano dei malfattori.
[vv. 21-22]

[v. 1]

2«In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?
3Se uno volesse disputare con lui,
non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille.
[vv. 4-7]
8Lui solo dispiega i cieli
e cammina sulle onde del mare.
[v. 9]
10Fa cose tanto grandi che non si possono indagare,
meraviglie che non si possono contare.
11Se mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non mi accorgo.
[vv. 12-18]

19Se si tratta di forza, è lui il potente;
se di giustizia, chi potrà citarlo in giudizio?
20Se avessi ragione, la mia bocca mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli mi dichiarerebbe colpevole.
21Benché innocente, non mi curo di me stesso,
detesto la mia vita!
22Per questo io dico che è la stessa cosa:
egli fa perire l’innocente e il reo!
23Se un flagello uccide all’improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
24La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei giudici;
chi, se non lui, può fare questo?
[vv. 25-27]
28mi spavento per tutti i miei dolori;
so bene che non mi dichiarerai innocente.
29Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
[v. 30]
31allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
32Poiché non è uomo come me, al quale io possa replicare:
“Presentiamoci alla pari in giudizio”.
[vv. 33-35]

[v. 1]

2In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione innanzi a Dio?
[vv. 3-7]
8Egli da solo stende i cieli
e cammina sulle onde del mare.
[v. 9]
10Fa cose tanto grandi da non potersi indagare,
meraviglie da non potersi contare.
11Ecco, mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non m'accorgo.
[vv. 12-15]
16Se io lo invocassi e mi rispondesse,
non crederei che voglia ascoltare la mia voce.
[vv. 17-19]
20Se avessi ragione, il mio parlare mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo.
21Sono innocente? Non lo so neppure io,
detesto la mia vita!
22Per questo io dico: «È la stessa cosa»:
egli fa perire l'innocente e il reo!
23Se un flagello uccide all'improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
24La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei suoi giudici;
se non lui, chi dunque sarà?
[vv. 25-27]
28mi spavento per tutti i miei dolori;
so bene che non mi dichiarerai innocente.
29Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
[v. 30]
31allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
32Poiché non è uomo come me, che io possa
rispondergli:
«Presentiamoci alla pari in giudizio».
[vv. 33-34]
35allora io potrò parlare senza temerlo,
perché così non sono in me stesso.

[vv. 1-5]
6perché tu debba scrutare la mia colpa
ed esaminare il mio peccato,
[v. 7]
8Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte: e ora vorresti distruggermi?
[vv. 9-10]
11Di pelle e di carne mi hai rivestito,
di ossa e di nervi mi hai intessuto.
[vv. 12-14]
15Se sono colpevole, guai a me!
Ma anche se sono giusto, non oso sollevare il capo,
sazio d’ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
[v. 16]
17rinnovi contro di me i tuoi testimoni,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre nuove mi stanno addosso.
[vv. 18-21]
22terra di oscurità e di disordine,
dove la luce è come le tenebre”».

[vv. 1-7]
8Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi?
9Ricordati che come argilla mi hai plasmato
e in polvere mi farai tornare.
[v. 10]
11Di pelle e di carne mi hai rivestito,
d'ossa e di nervi mi hai intessuto.
[vv. 12-14]
15Se sono colpevole, guai a me!
Se giusto, non oso sollevare la testa,
sazio d'ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
[v. 16]
17su di me rinnovi i tuoi attacchi,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre fresche mi assalgono.
[vv. 18-21]
22terra di caligine e di disordine,
dove la luce è come le tenebre.

[vv. 1-5]

6per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all’intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua colpa.
7Credi tu di poter scrutare l’intimo di Dio
o penetrare la perfezione dell’Onnipotente?
[vv. 8-9]
10Se egli assale e imprigiona
e chiama in giudizio, chi glielo può impedire?
11Egli conosce gli uomini fallaci;
quando scorge l’iniquità, non dovrebbe tenerne conto?
12L’uomo stolto diventerà giudizioso?
E un puledro di asino selvatico sarà generato uomo?

[v. 13]
14se allontanerai l’iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l’ingiustizia nelle tue tende,
[vv. 15-20]

[vv. 1-5]

6per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all'intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua
colpa.
7Credi tu di scrutare l'intimo di Dio
o di penetrare la perfezione dell'Onnipotente?
8È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda degli inferi: che ne sai?
[v. 9]
10Se egli assale e imprigiona
e chiama in giudizio, chi glielo può impedire?
11Egli conosce gli uomini fallaci,
vede l'iniquità e l'osserva:
12l'uomo stolto mette giudizio
e da ònagro indomito diventa docile.
[v. 13]
14se allontanerai l'iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l'ingiustizia nelle tue tende,
[vv. 15-20]

[vv. 1-3]

4Sono diventato il sarcasmo dei miei amici,
io che grido a Dio perché mi risponda;
sarcasmo, io che sono il giusto, l’integro!
5“Allo sventurato spetta il disprezzo”,
pensa la gente nella prosperità,
“spinte a colui che ha il piede tremante”.
6Le tende dei ladri sono tranquille,
c’è sicurezza per chi provoca Dio,
per chi riduce Dio in suo potere.
7Interroga pure le bestie e ti insegneranno,
gli uccelli del cielo e ti informeranno;
[vv. 8-9]
10Egli ha in mano l’anima di ogni vivente
e il soffio di ogni essere umano.
11L’orecchio non distingue forse le parole
e il palato non assapora i cibi?
12Nei canuti sta la saggezza
e in chi ha vita lunga la prudenza.

13In lui risiedono sapienza e forza,
a lui appartengono consiglio e prudenza!
[vv. 14-15]
16In lui risiedono potenza e sagacia,
da lui dipendono l’ingannato e l’ingannatore.
[v. 17]
18slaccia la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d’una corda.
[vv. 19-20]
21Sui potenti getta il disprezzo
e allenta la cintura dei forti.
[vv. 22-24]
25vanno a tastoni in un buio senza luce,
e barcollano come ubriachi.

[vv. 1-3]

4Ludibrio del suo amico è diventato
chi grida a Dio perché gli risponda;
ludibrio il giusto, l'integro!
5«Per la sventura, disprezzo», pensa la gente prosperosa,
«spinte, a colui che ha il piede tremante».
6Le tende dei ladri sono tranquille,
c'è sicurezza per chi provoca Dio,
per chi vuol ridurre Dio in suo potere.
7Ma interroga pure le bestie, perché ti
ammaestrino,
gli uccelli del cielo, perché ti informino,
[vv. 8-9]
10Egli ha in mano l'anima di ogni vivente
e il soffio d'ogni carne umana.
11L'orecchio non distingue forse le parole
e il palato non assapora i cibi?
[v. 12]
13In lui risiede la sapienza e la forza,
a lui appartiene il consiglio e la prudenza!
[vv. 14-15]
16Da lui viene potenza e sagacia,
a lui appartiene l'ingannato e l'ingannatore.
[v. 17]
18scioglie la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d'una corda.
[vv. 19-20]
21Sui nobili spande il disprezzo
e allenta la cintura ai forti.
[vv. 22-23]
24Toglie il senno ai capi del paese
e li fa vagare per solitudini senza strade,
[v. 25]

[vv. 1-6]
7Vorreste forse dire il falso in difesa di Dio
e in suo favore parlare con inganno?
[v. 8]
9Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse?
Credete di ingannarlo, come s’inganna un uomo?
10Severamente vi redarguirà,
se in segreto sarete parziali.
11La sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
[vv. 12-17]
18Ecco, espongo la mia causa,
sono convinto che sarò dichiarato innocente.
[vv. 19-21]
22Interrogami pure e io risponderò,
oppure parlerò io e tu ribatterai.
[vv. 23-25]
26Tu scrivi infatti contro di me sentenze amare
e su di me fai ricadere i miei errori giovanili;
27tu poni in ceppi i miei piedi,
vai spiando tutti i miei passi
e rilevi le orme dei miei piedi.
28Intanto l’uomo si consuma come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.

[vv. 1-6]
7Volete forse in difesa di Dio dire il falso
e in suo favore parlare con inganno?
[v. 8]
9Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse?
Come s'inganna un uomo, credete di ingannarlo?
10Severamente vi redarguirà,
se in segreto gli siete parziali.
11Forse la sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
[vv. 12-17]
18Ecco, tutto ho preparato per il giudizio,
son convinto che sarò dichiarato innocente.
[vv. 19-21]
22poi interrogami pure e io risponderò
oppure parlerò io e tu mi risponderai.
[vv. 23-25]
26Poiché scrivi contro di me sentenze amare
e mi rinfacci i miei errori giovanili;
27tu metti i miei piedi in ceppi,
spii tutti i miei passi
e ti segni le orme dei miei piedi.
28Intanto io mi disfò come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.

1L’uomo, nato da donna,
ha vita breve e piena d’inquietudine;
[v. 2]
3Tu, sopra di lui tieni aperti i tuoi occhi,
e lo chiami a giudizio dinanzi a te?
[v. 4]
5Se i suoi giorni sono contati,
il numero dei suoi mesi dipende da te,
hai fissato un termine che non può oltrepassare.
[v. 6]
7È vero, per l’albero c’è speranza:
se viene tagliato, ancora si rinnova,
e i suoi germogli non cessano di crescere;
8se sotto terra invecchia la sua radice
e al suolo muore il suo tronco,
[v. 9]
10Invece l’uomo, se muore, giace inerte;
quando il mortale spira, dov’è mai?
[v. 11]
12ma l’uomo che giace non si alzerà più,
finché durano i cieli non si sveglierà
né più si desterà dal suo sonno.
13Oh, se tu volessi nascondermi nel regno dei morti,
occultarmi, finché sia passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14L’uomo che muore può forse rivivere?
Aspetterei tutti i giorni del mio duro servizio,
finché arrivi per me l’ora del cambio!
[vv. 15-16]
17in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio delitto
e tu ricopriresti la mia colpa.
18E invece, come un monte che cade si sfalda
e come una rupe si stacca dal suo posto,
[vv. 19-22]

1L'uomo, nato di donna,
breve di giorni e sazio di inquietudine,
[vv. 2-4]
5Se i suoi giorni sono contati,
se il numero dei suoi mesi dipende da te,
se hai fissato un termine che non può oltrepassare,
6distogli lo sguardo da lui e lascialo stare
finché abbia compiuto, come un salariato, la sua giornata!
[v. 7]
8se sotto terra invecchia la sua radice
e al suolo muore il suo tronco,
[v. 9]
10L'uomo invece, se muore, giace inerte,
quando il mortale spira, dov'è?
[v. 11]
12ma l'uomo che giace più non s'alzerà,
finché durano i cieli non si sveglierà,
né più si desterà dal suo sonno.
13Oh, se tu volessi nascondermi nella tomba,
occultarmi, finché sarà passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14Se l'uomo che muore potesse rivivere,
aspetterei tutti i giorni della mia milizia
finché arrivi per me l'ora del cambio!
[vv. 15-16]
17in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio misfatto
e tu cancelleresti la mia colpa.
18Ohimè! come un monte finisce in una frana
e come una rupe si stacca dal suo posto,
[vv. 19-22]

[v. 1]

2«Potrebbe il saggio rispondere con ragioni campate in aria
e riempirsi il ventre del vento d’oriente?
3Si difende egli con parole inutili
e con discorsi inconcludenti?
4Ma tu distruggi la religione
e abolisci la preghiera innanzi a Dio.
5Infatti la tua malizia istruisce la tua bocca
e scegli il linguaggio degli astuti.
[vv. 6-15]
16tanto meno un essere abominevole e corrotto,
l’uomo che beve l’iniquità come acqua.

[vv. 17-18]
19solo a loro fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[v. 20]
21Voci di spavento gli risuonano agli orecchi
e in piena pace si vede assalito dal predone.
22Non crede di potersi sottrarre alle tenebre,
egli si sente destinato alla spada.
23Abbandonato in pasto ai falchi,
sa che gli è preparata la rovina.
Un giorno tenebroso [vv. 24-26]
27poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi.
28Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
[vv. 29-31]
32Prima del tempo saranno disseccati,
i suoi rami non rinverdiranno più.
[vv. 33-34]
35Concepisce malizia e genera sventura
e nel suo seno alleva l’inganno».

[v. 1]

2Potrebbe il saggio rispondere con ragioni campate in aria
e riempirsi il ventre di vento d'oriente?
3Si difende egli con parole senza costrutto
e con discorsi inutili?
4Tu anzi distruggi la religione
e abolisci la preghiera innanzi a Dio.
5Sì, la tua malizia suggerisce alla tua bocca
e scegli il linguaggio degli astuti.
[vv. 6-15]
16quanto meno un essere abominevole e corrotto,
l'uomo, che beve l'iniquità come acqua.
[vv. 17-18]
19a essi soli fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[v. 20]
21Voci di spavento gli risuonano agli orecchi
e in piena pace si vede assalito dal predone.
22Non crede di potersi sottrarre alle tenebre,
egli si sente destinato alla spada.
23Destinato in pasto agli avvoltoi,
sa che gli è preparata la rovina.
[vv. 24-26]
27poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi.
28Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
[v. 29]
30Alle tenebre non sfuggirà,
la vampa seccherà i suoi germogli
e dal vento sarà involato il suo frutto.
31Non confidi in una vanità fallace,
perché sarà una rovina.
32La sua fronda sarà tagliata prima del tempo
e i suoi rami non rinverdiranno più.
[vv. 33-35]

[vv. 1-2]

3Non avranno termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere?
[v. 4]
5Vi potrei incoraggiare con la bocca
e il movimento delle mie labbra potrebbe darvi sollievo.
[vv. 6-7]
8e mi opprime.
Si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
[v. 9]
10Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
[vv. 11-18]

19Ecco, fin d’ora il mio testimone è nei cieli,
il mio difensore è lassù.
[vv. 20-22]

[vv. 1-2]

3Non avran termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere così?
[vv. 4-6]
7Ora però egli m'ha spossato, fiaccato,
tutto il mio vicinato mi è addosso;
8si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
[v. 9]
10Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
[v. 11]
12Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
[vv. 13-18]
19Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli,
il mio mallevadore è lassù;
[vv. 20-22]

[v. 1]
2Non sono con me i beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3Poni, ti prego, la mia cauzione presso di te;
chi altri, se no, mi stringerebbe la mano?
[v. 4]
5Come chi invita a pranzo gli amici,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono.
[vv. 6-7]
8Gli onesti ne rimangono stupiti
e l’innocente si sdegna contro l’empio.
[vv. 9-11]
12Essi cambiano la notte in giorno:
“La luce – dicono – è più vicina delle tenebre”.
[vv. 13-15]
16Caleranno le porte del regno dei morti,
e insieme nella polvere sprofonderemo?».

[v. 1]
2Non sono io in balìa di beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3Sii tu la mia garanzia presso di te!
Qual altro vorrebbe stringermi la destra?

[v. 4]
5Come chi invita gli amici a parte del suo pranzo,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono;
[vv. 6-7]
8Gli onesti ne rimangono stupiti
e l'innocente s'indigna contro l'empio.
[vv. 9-11]
12Cambiano la notte in giorno,
la luce - dicono - è più vicina delle tenebre.
[vv. 13-15]
16Scenderanno forse con me nella tomba
o caleremo insieme nella polvere!

[v. 1]

2«Quando porrai fine alle tue chiacchiere?
Rifletti bene e poi parleremo.
[vv. 3-5]
6La luce si offuscherà nella sua tenda
e la lucerna si estinguerà sopra di lui.
[v. 7]
8perché con i suoi piedi incapperà in una rete
e tra le maglie camminerà.
9Un laccio l’afferrerà per il calcagno,
un nodo scorsoio lo stringerà.
[vv. 10-11]
12Diventerà carestia la sua opulenza
e la rovina è ritta al suo fianco.
[v. 13]
14Sarà tolto dalla tenda in cui fidava,
per essere trascinato davanti al re dei terrori!
[vv. 15-17]
18Lo getteranno dalla luce nel buio
e dal mondo lo stermineranno.
[v. 19]
20Della sua fine stupirà l’occidente
e l’oriente ne avrà orrore.
21Ecco qual è la sorte dell’iniquo:
questa è la dimora di chi non riconosce Dio».

[v. 1]

2Quando porrai fine alle tue chiacchiere?
Rifletti bene e poi parleremo.
[vv. 3-5]
6La luce si offuscherà nella sua tenda
e la lucerna si estinguerà sopra di lui.
[v. 7]
8poiché incapperà in una rete con i suoi piedi
e sopra un tranello camminerà.
9Un laccio l'afferrerà per il calcagno,
un nodo scorsoio lo stringerà.
[v. 10]
11Lo spaventano da tutte le parti terrori
e lo inseguono alle calcagna.
12Diventerà carestia la sua opulenza
e la rovina è lì in piedi al suo fianco.
[v. 13]
14Sarà tolto dalla tenda in cui fidava,
per essere trascinato al re dei terrori!
[vv. 15-17]
18Lo getteranno dalla luce nel buio
e dal mondo lo stermineranno.
[v. 19]
20Della sua fine stupirà l'occidente
e l'oriente ne prenderà orrore.
21Ecco qual è la sorte dell'iniquo:
questa è la dimora di chi misconosce Dio.

[v. 1]

2«Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
3Sono dieci volte che mi insultate
e mi maltrattate in modo sfacciato.
[v. 4]
5Davvero voi pensate di prevalere su di me,
rinfacciandomi la mia vergogna?
[vv. 6-11]
12Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono tracciate la strada contro di me;
si sono accampate intorno alla mia tenda.
13I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino i miei familiari mi sono diventati estranei.
14Sono scomparsi vicini e conoscenti,
mi hanno dimenticato [vv. 15-17]
18Anche i ragazzi mi disprezzano:
se tento di alzarmi, mi coprono di insulti.
19Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
[vv. 20-22]
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
[vv. 25-27]
28Voi che dite: “Come lo perseguitiamo noi,
se la radice del suo danno è in lui?”,
29temete per voi la spada,
perché è la spada che punisce l’iniquità,
e saprete che c’è un giudice».

[v. 1]

2Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
3Son dieci volte che mi insultate
e mi maltrattate senza pudore.
[v. 4]
5Non è forse vero che credete di vincere contro di me,
rinfacciandomi la mia abiezione?
[vv. 6-11]
12Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono spianata la strada contro di me;
hanno posto l'assedio intorno alla mia tenda.
13I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino gli amici mi si sono fatti stranieri.
14Scomparsi sono vicini e conoscenti,
mi hanno dimenticato gli ospiti di casa;
[vv. 15-18]
19Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
[vv. 20-22]
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
[vv. 25-27]
28Poiché dite: «Come lo perseguitiamo noi,
se la radice del suo danno è in lui?»,
29temete per voi la spada,
poiché punitrice d'iniquità è la spada,
affinché sappiate che c'è un giudice.

[v. 1]

2«Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e c’è fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a replicare.
[vv. 4-5]
6Anche se si innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
[vv. 7-11]
12Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
13assaporandolo senza inghiottirlo,
se lo tratteneva in mezzo al suo palato,
14il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
gli si trasformerà in veleno di vipere.
[v. 15]
16Veleno di vipere ha succhiato,
una lingua di aspide lo ucciderà.
[vv. 17-18]
19perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
[vv. 20-21]
22Nel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
[vv. 23-26]
27Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
[vv. 28-29]

[v. 1]

2Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a
replicare.
[vv. 4-5]
6Anche se innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
[vv. 7-10]
11Le sue ossa erano ancora piene di giovinezza,
ma con lui giacciono nella polvere.
12Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
13assaporandolo senza inghiottirlo,
se lo tratteneva in mezzo al suo palato:
14il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
veleno d'aspidi gli sarà nell'intestino.
[v. 15]
16Veleno d'aspide ha succhiato,
una lingua di vipera lo uccide.
[vv. 17-18]
19perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
[vv. 20-21]
22Nel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
[vv. 23-26]
27Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
[vv. 28-29]

[vv. 1-6]

7Perché i malvagi continuano a vivere,
e invecchiando diventano più forti e più ricchi?
8La loro prole prospera insieme con loro,
i loro rampolli crescono sotto i loro occhi.
[vv. 9-10]
11Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi
e i loro figli danzano in festa.
[v. 12]
13Finiscono nel benessere i loro giorni
e scendono tranquilli nel regno dei morti.
[vv. 14-15]
16Essi hanno in mano il loro benessere
e il consiglio degli empi è lontano da lui.
17Quante volte si spegne la lucerna degli empi,
e la sventura piomba su di loro,
e infligge loro castighi con ira?
18Sono essi come paglia sollevata al vento
o come pula in preda all’uragano?
[v. 19]
20Veda con i suoi occhi la sua rovina
e beva dell’ira dell’Onnipotente!
21Che cosa gli importa infatti della sua casa quando è morto,
quando il numero dei suoi mesi è finito?
22S’insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri celesti?
23Uno muore in piena salute,
tutto tranquillo e prospero;
[v. 24]
25Un altro muore con l’amarezza in cuore,
senza aver mai assaporato la gioia.
26Eppure entrambi giacciono insieme nella polvere
e i vermi li ricoprono.
[v. 27]
28Infatti voi dite: “Dov’è la casa del nobile,
dove sono le tende degli empi?”.
[vv. 29-30]
31Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta
e di quel che ha fatto chi lo ripaga?
[v. 32]
33e gli sono lievi le zolle della valle.
Camminano dietro a lui tutti gli uomini
e innanzi a sé ha una folla senza numero.
34E voi vorreste consolarmi con argomenti vani!
Nelle vostre risposte non c’è altro che inganno».

[vv. 1-6]

7Perché vivono i malvagi,
invecchiano, anzi sono potenti e gagliardi?
8La loro prole prospera insieme con essi,
i loro rampolli crescono sotto i loro occhi.
[vv. 9-10]
11Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi
e i loro figli saltano in festa.
[v. 12]
13Finiscono nel benessere i loro giorni
e scendono tranquilli negli inferi.
[vv. 14-15]
16Non hanno forse in mano il loro benessere?
Il consiglio degli empi non è lungi da lui?
17Quante volte si spegne la lucerna degli empi,
o la sventura piomba su di loro,
e infliggerà loro castighi con ira?
18Diventano essi come paglia di fronte al vento
o come pula in preda all'uragano?
[v. 19]
20Veda con i suoi occhi la sua rovina
e beva dell'ira dell'Onnipotente!
21Che cosa gli importa infatti della sua casa dopo di sé,
quando il numero dei suoi mesi è finito?
22S'insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri di lassù?
23Uno muore in piena salute,
tutto tranquillo e prospero;
[v. 24]
25Un altro muore con l'amarezza in cuore
senza aver mai gustato il bene.
26Nella polvere giacciono insieme
e i vermi li ricoprono.
27Ecco, io conosco i vostri pensieri
e gli iniqui giudizi che fate contro di me!
28Infatti, voi dite: «Dov'è la casa del prepotente,
dove sono le tende degli empi?».
29Non avete interrogato quelli che viaggiano?
Non potete negare le loro prove,
[v. 30]
31Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta
e di quel che ha fatto chi lo ripaga?
[v. 32]
33e gli sono lievi le zolle della tomba.
Trae dietro di sé tutti gli uomini
e innanzi a sé una folla senza numero.
34Perché dunque mi consolate invano,
mentre delle vostre risposte non resta che inganno?

[vv. 1-2]

3Quale interesse ne viene all’Onnipotente che tu sia giusto,
o che vantaggio ha, se tieni una condotta integra?
4È forse per la tua pietà che ti punisce
e ti convoca in giudizio?
5O non piuttosto per la tua grande malvagità
e per le tue iniquità senza limite?
6Senza motivo infatti hai angariato i tuoi fratelli
e delle vesti hai spogliato gli ignudi.
[vv. 7-9]
10Ecco perché intorno a te ci sono lacci
e un improvviso spavento ti sorprende,
[vv. 11-18]
19I giusti vedranno e ne gioiranno
e l’innocente riderà di loro:
20“Finalmente sono annientati i loro averi
e il fuoco ha divorato la loro opulenza!”.
[vv. 21-22]
23Se ti rivolgerai all’Onnipotente, verrai ristabilito.
Se allontanerai l’iniquità dalla tua tenda,
[vv. 24-27]
28Quando deciderai una cosa, ti riuscirà
e sul tuo cammino brillerà la luce,
[v. 29]
30Egli libera chi è innocente,
e tu sarai liberato per la purezza delle tue mani».

[vv. 1-2]

3Quale interesse ne viene all'Onnipotente che tu sia giusto
o che vantaggio ha, se tieni una condotta integra?

4Forse per la tua pietà ti punisce
e ti convoca in giudizio?
5O non piuttosto per la tua grande malvagità
e per le tue iniquità senza limite?
6Senza motivo infatti hai angariato i tuoi fratelli
e delle vesti hai spogliato gli ignudi.
[vv. 7-9]
10Ecco perché d'intorno a te ci sono lacci
e un improvviso spavento ti sorprende.
[vv. 11-12]
13E tu dici: «Che cosa sa Dio?
Può giudicare attraverso la caligine?
[v. 14]
15Vuoi tu seguire il sentiero d'un tempo,
gia battuto da uomini empi,
[vv. 16-18]
19I giusti ora vedono e ne godono
e l'innocente si beffa di loro:
[vv. 20-22]
23Se ti rivolgerai all'Onnipotente con umiltà,
se allontanerai l'iniquità dalla tua tenda,
[vv. 24-27]
28Deciderai una cosa e ti riuscirà
e sul tuo cammino splenderà la luce.
[v. 29]
30Egli libera l'innocente;
tu sarai liberato per la purezza delle tue mani.

[vv. 1-2]

3Oh, potessi sapere dove trovarlo,
potessi giungere fin dove risiede!
[vv. 4-10]
11Alle sue orme si è attaccato il mio piede,
al suo cammino mi sono attenuto e non ho deviato;
[vv. 12-13]
14Egli esegue il decreto contro di me
come pure i molti altri che ha in mente.
[vv. 15-17]

[vv. 1-2]

3Oh, potessi sapere dove trovarlo,
potessi arrivare fino al suo trono!
[vv. 4-7]
8Ma se vado in avanti, egli non c'è,
se vado indietro, non lo sento.
9A sinistra lo cerco e non lo scorgo,
mi volgo a destra e non lo vedo.
[v. 10]
11Alle sue orme si è attaccato il mio piede,
al suo cammino mi sono attenuto e non ho deviato;
[vv. 12-13]
14Compie, certo, il mio destino
e di simili piani ne ha molti.
[vv. 15-16]
17non sono infatti perduto a causa della tenebra,
né a causa dell'oscurità che ricopre il mio volto.

[v. 1]
2I malvagi spostano i confini,
rubano le greggi e le conducono al pascolo;
3portano via l’asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.
4Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese devono nascondersi.
5Ecco, come asini selvatici nel deserto
escono per il loro lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di cibo,
la steppa offre pane per i loro figli.
[vv. 6-8]
9Strappano l’orfano dal seno della madre
e prendono in pegno il mantello del povero.
[vv. 10-13]
14Quando non c’è luce si alza l’omicida
per uccidere il misero e il povero;
nella notte va in giro come un ladro.
[vv. 15-16]
17infatti per loro l’alba è come spettro di morte,
poiché sono abituati ai terrori del buio fondo.
18Fuggono veloci sul filo dell’acqua;
maledetta è la loro porzione di campo sulla terra,
non si incamminano più per la strada delle vigne.
[v. 19]
20Lo dimenticherà il seno materno,
i vermi lo gusteranno,
non sarà più ricordato
e l’iniquità sarà spezzata come un albero.
[v. 21]
22Con la sua forza egli trascina i potenti,
risorge quando già disperava della vita.
[v. 23]
24Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono abbattuti, come tutti sono troncati via,
falciati come la testa di una spiga.
[v. 25]

[v. 1]
2I malvagi spostano i confini,
rubano le greggi e le menano al pascolo;
3portano via l'asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.
4Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese vanno a nascondersi.
5Eccoli, come ònagri nel deserto
escono per il lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di vitto;
la steppa offre loro cibo per i figli.
[vv. 6-8]
9Rapiscono con violenza l'orfano
e prendono in pegno ciò che copre il povero.
[vv. 10-19]
20Il seno che l'ha portato lo dimentica,
i vermi ne fanno la loro delizia,
non se ne conserva la memoria
ed è troncata come un albero l'iniquità.
[v. 21]
22Ma egli con la sua forza trascina i potenti,
sorge quando più non può contare sulla vita.
[v. 23]
24Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono buttati giù come tutti i mortali,
falciati come la testa di una spiga.
[v. 25]

[v. 1]

2«Dominio e terrore sono con lui,
che impone la pace nell’alto dei cieli.
[vv. 3-6]

[v. 1]

2V'è forse dominio e paura presso Colui
Che mantiene la pace nell'alto dei cieli?
[vv. 3-6]

[vv. 1-7]

8Rinchiude le acque dentro le nubi
e la nuvola non si squarcia sotto il loro peso.
[v. 9]
10Ha tracciato un cerchio sulle acque,
sino al confine tra la luce e le tenebre.
11Le colonne del cielo si scuotono,
alla sua minaccia sono prese da terrore.
[vv. 12-14]

[vv. 1-7]

8Rinchiude le acque dentro le nubi,
e le nubi non si squarciano sotto il loro peso.
[v. 9]
10Ha tracciato un cerchio sulle acque,
sino al confine tra la luce e le tenebre.
11Le colonne del cielo si scuotono,
sono prese da stupore alla sua minaccia.
12Con forza agita il mare
e con intelligenza doma Raab.
[v. 13]
14Ecco, questi non sono che i margini delle sue opere;
quanto lieve è il sussurro che noi ne percepiamo!
Ma il tuono della sua potenza chi può comprenderlo?

1Giobbe continuò il suo discorso dicendo:

[v. 2]
3finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l’alito di Dio nelle mie narici,
4mai le mie labbra diranno falsità
e mai la mia lingua mormorerà menzogna!
5Lontano da me darvi ragione;
fino alla morte non rinuncerò alla mia integrità.
[v. 6]
7Sia trattato come reo il mio nemico
e il mio avversario come un ingiusto.
8Che cosa infatti può sperare l’empio, quando finirà,
quando Dio gli toglierà la vita?
[v. 9]
10Troverà forse il suo conforto nell’Onnipotente?
Potrà invocare Dio in ogni momento?
[v. 11]
12Ecco, voi tutti lo vedete bene:
perché dunque vi perdete in cose vane?
[v. 13]
14Se ha molti figli, saranno destinati alla spada
e i suoi discendenti non avranno pane da sfamarsi;
[vv. 15-16]
17egli li prepara, ma il giusto li indosserà,
e l’argento lo erediterà l’innocente.
[vv. 18-23]

1Giobbe continuò a dire:

[v. 2]
3finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l'alito di Dio nelle mie narici,
4mai le mie labbra diranno falsità
e la mia lingua mai pronunzierà menzogna!
5Lungi da me che io mai vi dia ragione;
fino alla morte non rinunzierò alla mia integrità.
[v. 6]
7Sia trattato come reo il mio nemico
e il mio avversario come un ingiusto.
8Che cosa infatti può sperare l'empio, quando finirà,
quando Dio gli toglierà la vita?
[v. 9]
10Porrà forse la sua compiacenza nell'Onnipotente?
Potrà forse invocare Dio in ogni momento?
[v. 11]
12Ecco, voi tutti lo vedete;
perché dunque vi perdete in cose vane?

[vv. 13-16]
17egli le prepara, ma il giusto le indosserà
e l'argento lo spartirà l'innocente.
[vv. 18-19]
20Di giorno il terrore lo assale,
di notte se lo rapisce il turbine;
[vv. 21-23]

1Certo, l’argento ha le sue miniere
e l’oro un luogo dove si raffina.
[v. 2]
3L’uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all’estremo limite,
fino alle rocce nel buio più fondo.
4In luoghi remoti scavano gallerie
dimenticate dai passanti;
penzolano sospesi lontano dagli uomini.
[vv. 5-8]
9Contro la selce l’uomo stende la mano,
sconvolge i monti fin dalle radici.
[vv. 10-11]
12Ma la sapienza da dove si estrae?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
[v. 13]
14L’oceano dice: “Non è in me!”
e il mare dice: “Neppure presso di me!”.
[vv. 15-16]
17Non la eguagliano l’oro e il cristallo
né si permuta con vasi di oro fino.
[vv. 18-19]
20Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell’intelligenza dov’è?
[vv. 21-23]
24perché lui solo volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede tutto ciò che è sotto la volta del cielo.
[vv. 25-27]
28e disse all’uomo:
“Ecco, il timore del Signore, questo è sapienza,
evitare il male, questo è intelligenza”».

1Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.
[v. 2]
3L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.
[vv. 4-11]
12Ma la sapienza da dove si trae?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
[v. 13]
14L'abisso dice: «Non è in me!»
e il mare dice: «Neppure presso di me!».
[vv. 15-19]
20Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
[vv. 21-23]
24perché volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede quanto è sotto la volta del cielo.
25Quando diede al vento un peso
e ordinò alle acque entro una misura,
[vv. 26-27]
28e disse all'uomo:
«Ecco, temere Dio, questo è sapienza
e schivare il male, questo è intelligenza».

1Giobbe continuò il suo discorso dicendo:

2«Potessi tornare com’ero ai mesi andati,
ai giorni in cui Dio vegliava su di me,
3quando brillava la sua lucerna sopra il mio capo
e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre;
[vv. 4-7]
8vedendomi, i giovani si ritiravano
e i vecchi si alzavano in piedi,
[v. 9]
10la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
11infatti con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice,
con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza,
[v. 12]
13La benedizione del disperato scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
[vv. 14-15]
16Padre io ero per i poveri
ed esaminavo la causa dello sconosciuto,
[vv. 17-18]
19Le mie radici si estenderanno fino all’acqua
e la rugiada di notte si poserà sul mio ramo.
20La mia gloria si rinnoverà in me
e il mio arco si rinforzerà nella mia mano”.
21Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
[vv. 22-24]
25Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra le sue schiere
o come un consolatore di afflitti.

1Giobbe continuò a pronunziare le sue sentenze e disse:

2Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo,
ai giorni in cui Dio mi proteggeva,
3quando brillava la sua lucerna sopra il mio capo
e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre;
[vv. 4-5]
6quando mi lavavo in piedi nel latte
e la roccia mi versava ruscelli d'olio!
[v. 7]
8vedendomi, i giovani si ritiravano
e i vecchi si alzavano in piedi;
[v. 9]
10la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
[vv. 11-12]
13La benedizione del morente scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
[vv. 14-15]
16Padre io ero per i poveri
ed esaminavo la causa dello sconosciuto;
[vv. 17-19]
20La mia gloria sarà sempre nuova
e il mio arco si rinforzerà nella mia mano.
21Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
[vv. 22-24]
25Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra i soldati
o come un consolatore d'afflitti.

1Ora, invece, si burlano di me
i più giovani di me in età,
i cui padri non avrei degnato
di mettere tra i cani del mio gregge.
[v. 2]
3disfatti dall’indigenza e dalla fame,
brucano per l’arido deserto,
4da lungo tempo regione desolata,
raccogliendo erbe amare accanto ai cespugli
e radici di ginestra per loro cibo.
[v. 5]
6dimorano perciò in orrendi dirupi,
nelle grotte della terra e nelle rupi.
7In mezzo alle macchie urlano
accalcandosi sotto i roveti,
[v. 8]
9Ora, invece, io sono la loro canzone,
sono diventato la loro favola!
10Hanno orrore di me e mi schivano
né si trattengono dallo sputarmi in faccia!
11Egli infatti ha allentato il mio arco e mi ha abbattuto,
ed essi di fronte a me hanno rotto ogni freno.
12A destra insorge la plebaglia,
per far inciampare i miei piedi
e tracciare contro di me la strada dello sterminio.
13Hanno sconvolto il mio sentiero,
cospirando per la mia rovina,
e nessuno si oppone a loro.
14Irrompono come da una larga breccia,
sbucano in mezzo alle macerie.
[vv. 15-17]
18A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe come il collo della mia tunica.
[v. 19]
20Io grido a te, ma tu non mi rispondi,
insisto, ma tu non mi dai retta.
[vv. 21-23]
24Nella disgrazia non si tendono forse le braccia
e non si invoca aiuto nella sventura?
[vv. 25-27]
28Avanzo con il volto scuro, senza conforto,
nell’assemblea mi alzo per invocare aiuto.
[vv. 29-31]

1Ora invece si ridono di me
i più giovani di me in età,
i cui padri non avrei degnato
di mettere tra i cani del mio gregge.
[v. 2]
3disfatti dalla indigenza e dalla fame,
brucano per l'arido deserto,
4da lungo tempo regione desolata,
raccogliendo l'erba salsa accanto ai cespugli
e radici di ginestra per loro cibo.
[v. 5]
6sì che dimorano in valli orrende,
nelle caverne della terra e nelle rupi.
7In mezzo alle macchie urlano
e sotto i roveti si adunano;
[vv. 8-9]
10Hanno orrore di me e mi schivano
e non si astengono dallo sputarmi in faccia!
[v. 11]
12A destra insorge la ragazzaglia;
smuovono i miei passi
e appianano la strada contro di me per perdermi.
[v. 13]
14Avanzano come attraverso una larga breccia,
sbucano in mezzo alle macerie.
[vv. 15-17]
18A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe per l'accollatura della mia tunica.
[v. 19]
20Io grido a te, ma tu non mi rispondi,
insisto, ma tu non mi dai retta.
[vv. 21-23]
24Ma qui nessuno tende la mano alla preghiera,
né per la sua sventura invoca aiuto.
25Non ho pianto io forse con chi aveva i giorni duri
e non mi sono afflitto per l'indigente?
[vv. 26-27]
28Avanzo con il volto scuro, senza conforto,
nell'assemblea mi alzo per invocare aiuto.
[vv. 29-31]

1Ho stretto un patto con i miei occhi,
di non fissare lo sguardo su una vergine.
2E invece, quale sorte mi assegna Dio di lassù
e quale eredità mi riserva l’Onnipotente dall’alto?
3Non è forse la rovina riservata all’iniquo
e la sventura per chi compie il male?
[vv. 4-5]
6mi pesi pure sulla bilancia della giustizia
e Dio riconosca la mia integrità.
[v. 7]
8io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
9Se il mio cuore si lasciò sedurre da una donna
e sono stato in agguato alla porta del mio prossimo,
10mia moglie macini per un estraneo
e altri si corichino con lei;
11difatti quella è un’infamia,
un delitto da denunciare,
12quello è un fuoco che divora fino alla distruzione
e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
13Se ho negato i diritti del mio schiavo
e della schiava in lite con me,
14che cosa farei, quando Dio si alzasse per giudicare,
e che cosa risponderei, quando aprisse l’inquisitoria?
[vv. 15-17]
18– poiché fin dall’infanzia come un padre io l’ho allevato
e, appena generato, gli ho fatto da guida –,
19se mai ho visto un misero senza vestito
o un indigente che non aveva di che coprirsi,
[v. 20]
21se contro l’orfano ho alzato la mano,
perché avevo in tribunale chi mi favoriva,
[v. 22]
23perché mi incute timore il castigo di Dio
e davanti alla sua maestà non posso resistere.
24Se ho riposto la mia speranza nell’oro
e all’oro fino ho detto: “Tu sei la mia fiducia”,
[vv. 25-26]
27si è lasciato sedurre in segreto il mio cuore
e con la mano alla bocca ho mandato un bacio,
28anche questo sarebbe stato un delitto da denunciare,
perché avrei rinnegato Dio, che sta in alto.
[v. 29]
30Ho permesso alla mia lingua di peccare,
augurandogli la morte con imprecazioni?
[vv. 31-39]
40ain luogo di frumento mi crescano spini
ed erbaccia al posto dell’orzo.
[v. 35]
36vorrei certo portarlo sulle mie spalle
e cingerlo come mio diadema!
37Gli renderò conto di tutti i miei passi,
mi presenterei a lui come un principe».

40bSono finite le parole di Giobbe.

1Avevo stretto con gli occhi un patto
di non fissare neppure una vergine.
[v. 2]
3Non è forse la rovina riservata all'iniquo
e la sventura per chi compie il male?
[vv. 4-5]
6mi pesi pure sulla bilancia della giustizia
e Dio riconoscerà la mia integrità.
[v. 7]
8io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
[v. 9]
10mia moglie macini per un altro
e altri ne abusino;
[v. 11]
12quello è un fuoco che divora fino alla distruzione
e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
13Se ho negato i diritti del mio schiavo
e della schiava in lite con me,
14che farei, quando Dio si alzerà,
e, quando farà l'inchiesta, che risponderei?
[vv. 15-17]
18poiché Dio, come un padre, mi ha allevato fin
dall'infanzia
e fin dal ventre di mia madre mi ha guidato.
[vv. 19-20]
21se contro un innocente ho alzato la mano,
perché vedevo alla porta chi mi spalleggiava,
[v. 22]
23perché mi incute timore la mano di Dio
e davanti alla sua maestà non posso resistere.
24Se ho riposto la mia speranza nell'oro
e all'oro fino ho detto: «Tu sei la mia fiducia»;
[vv. 25-26]
27si è lasciato sedurre in segreto il mio cuore
e con la mano alla bocca ho mandato un bacio,
28anche questo sarebbe stato un delitto da tribunale,
perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.
[v. 29]
30io che non ho permesso alla mia lingua di peccare,
augurando la sua morte con imprecazioni?
[vv. 31-32]
33Non ho nascosto, alla maniera degli uomini, la mia colpa,
tenendo celato il mio delitto in petto,
[vv. 34-35]
36vorrei certo portarlo sulle mie spalle
e cingerlo come mio diadema!
[vv. 37-39]
40in luogo di frumento, getti spine
ed erbaccia l posto dell'orzo.

Quando Giobbe ebbe finito di parlare,

40bQuando Giobbe ebbe finito di parlare,

1Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto. [vv. 2-3] 4Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età. 5Quando vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.

[v. 6]

7Pensavo: “Parlerà l’età
e gli anni numerosi insegneranno la sapienza”.
8Ma è lo spirito che è nell’uomo,
è il soffio dell’Onnipotente che lo fa intelligente.
[vv. 9-10]
11Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l’orecchio ai vostri ragionamenti.
Finché andavate in cerca di argomenti,
[v. 12]
13Non venite a dire: “Abbiamo trovato noi la sapienza,
Dio solo può vincerlo, non un uomo!”.
[vv. 14-17]
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è nel mio ventre.
19Ecco, il mio ventre è come vino senza aria di sfogo,
come otri nuovi sta per scoppiare.
[v. 20]
21Non guarderò in faccia ad alcuno,
e non adulerò nessuno,
22perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi annienterebbe.

1quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perchè egli si riteneva giusto. [vv. 2-3] 4Però Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età. 5Quando dunque vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.

[v. 6]

7Pensavo: Parlerà l'età
e i canuti insegneranno la sapienza.
8Ma certo essa è un soffio nell'uomo;
l'ispirazione dell'Onnipotente lo fa intelligente.
9Non sono i molti anni a dar la sapienza,
né sempre i vecchi distinguono ciò che è giusto.
[v. 10]
11Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri argomenti.
Finché andavate in cerca di argomenti
12su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto convincere Giobbe,
nessuno tra di voi risponde ai suoi detti.
[vv. 13-14]
15Sono vinti, non rispondono più,
mancano loro le parole.
[vv. 16-17]
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è dentro di me.
19Ecco, dentro di me c'è come vino senza sfogo,
come vino che squarcia gli otri nuovi.
[v. 20]
21Non guarderò in faccia ad alcuno,
non adulerò nessuno,
22perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi eliminerebbe.

[v. 1]
2Ecco, io apro la bocca,
parla la mia lingua entro il mio palato.
[vv. 3-7]
8Tu hai detto in mia presenza
e il suono delle tue parole ho udito:
[vv. 9-10]
11pone in ceppi i miei piedi
e spia tutti i miei passi!”.

12Ecco, in questo non hai ragione, ti rispondo:
Dio, infatti, è più grande dell’uomo.
[v. 13]
14Dio può parlare in un modo
o in un altro, ma non vi si presta attenzione.
15Nel sogno, nella visione notturna,
quando cade il torpore sugli uomini,
nel sonno sul giaciglio,
16allora apre l’orecchio degli uomini
e per la loro correzione li spaventa,
[v. 17]
18per preservare la sua anima dalla fossa
e la sua vita dal canale infernale.
19Talvolta egli lo corregge con dolori nel suo letto
e con la tortura continua delle ossa.
[vv. 20-21]
22la sua anima si avvicina alla fossa
e la sua vita a coloro che infliggono la morte.
[vv. 23-24]
25allora la sua carne sarà più florida che in gioventù,
ed egli tornerà ai giorni della sua adolescenza.
[v. 26]
27Egli si rivolgerà agli uomini e dirà:
“Avevo peccato e violato la giustizia,
ma egli non mi ha ripagato per quel che meritavo;
[vv. 28-29]
30per far ritornare la sua anima dalla fossa
e illuminarla con la luce dei viventi.
31Porgi l’orecchio, Giobbe, ascoltami,
sta’ in silenzio e parlerò io;
[v. 32]
33Altrimenti, ascoltami,
sta’ in silenzio e io ti insegnerò la sapienza».

[v. 1]
2Ecco, io apro la bocca,
parla la mia lingua entro il mio palato.
[vv. 3-10]
11pone in ceppi i miei piedi
e spia tutti i miei passi!».
12Ecco, in questo ti rispondo: non hai ragione.
Dio è infatti più grande dell'uomo.
[v. 13]
14Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
15Parla nel sogno, visione notturna,
quando cade il sopore sugli uomini
e si addormentano sul loro giaciglio;
16apre allora l'orecchio degli uomini
e con apparizioni li spaventa,
[vv. 17-18]
19Lo corregge con il dolore nel suo letto
e con la tortura continua delle ossa;
[vv. 20-21]
22quando egli si avvicina alla fossa
e la sua vita alla dimora dei morti.
[vv. 23-24]
25allora la sua carne sarà più fresca che in gioventù,
tornerà ai giorni della sua adolescenza:
26supplicherà Dio e questi gli userà benevolenza,
gli mostrerà il suo volto in giubilo,
e renderà all'uomo la sua giustizia.
27Egli si rivolgerà agli uomini e dirà:
«Avevo peccato e violato la giustizia,
ma egli non mi ha punito per quel che meritavo;
[vv. 28-29]
30per sottrarre l'anima sua dalla fossa
e illuminarla con la luce dei viventi.
[vv. 31-32]
33se no, tu ascoltami
e io ti insegnerò la sapienza.

[vv. 1-2]

3perché come l’orecchio distingue le parole
e il palato assapora i cibi,
4così noi esploriamo ciò che è giusto,
indaghiamo tra noi ciò che è bene.
[v. 5]
6contro il mio diritto passo per menzognero,
inguaribile è la mia piaga, benché senza colpa”.
7Quale uomo è come Giobbe
che beve, come l’acqua, l’insulto,
8che cammina in compagnia dei malfattori,
andando con uomini iniqui?
9Infatti egli ha detto: “Non giova all’uomo
essere gradito a Dio”.

10Perciò ascoltatemi, voi che siete uomini di senno:
lontano da Dio l’iniquità
e dall’Onnipotente l’ingiustizia!
11Egli infatti ricompensa l’uomo secondo le sue opere,
retribuisce ciascuno secondo la sua condotta.
12In verità, Dio non agisce da ingiusto
e l’Onnipotente non sovverte il diritto!
[vv. 13-14]
15ogni carne morirebbe all’istante
e l’uomo ritornerebbe in polvere.
16Se sei intelligente, ascolta bene questo,
porgi l’orecchio al suono delle mie parole.
[v. 17]
18Lui che dice a un re: “Iniquo!”
e ai prìncipi: “Malvagi!”,
[v. 19]
20In un istante muoiono e nel cuore della notte
sono colpiti i potenti e periscono.
Senza sforzo egli rimuove i tiranni,
[vv. 21-22]
23Poiché non si fissa una data all’uomo
per comparire davanti a Dio in giudizio:
24egli abbatte i potenti, senza fare indagini,
e colloca altri al loro posto.
[vv. 25-27]
28facendo salire fino a lui il grido degli oppressi,
ed egli udì perciò il lamento dei poveri.
29Se egli rimane inattivo, chi può condannarlo?
Se nasconde il suo volto, chi può vederlo?
Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia,
[v. 30]

31A Dio si può dire questo:
“Mi sono ingannato, non farò più del male.
32Al di là di quello che vedo, istruiscimi tu.
Se ho commesso iniquità, non persisterò”.
[v. 33]
34Gli uomini di senno mi diranno
insieme a ogni saggio che mi ascolta:
[v. 35]
36Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
[v. 37]

1Eliu continuò a dire:

[v. 2]
3Perché l'orecchio distingue le parole,
come il palato assapora i cibi.
4Esploriamo noi ciò che è giusto,
indaghiamo fra di noi quale sia il bene:
[v. 5]
6contro il mio diritto passo per menzognero,
inguaribile è la mia piaga benché senza colpa».
7Chi è come Giobbe
che beve, come l'acqua, l'insulto,

8che fa la strada in compagnia dei malfattori,
andando con uomini iniqui?
9Poiché egli ha detto: «Non giova all'uomo
essere in buona grazia con Dio».
10Perciò ascoltatemi, uomini di senno:
lungi da Dio l'iniquità
e dall'Onnipotente l'ingiustizia!
[v. 11]
12In verità, Dio non agisce da ingiusto
e l'Onnipotente non sovverte il diritto!
13Chi mai gli ha affidato la terra
e chi ha disposto il mondo intero?
[v. 14]
15ogni carne morirebbe all'istante
e l'uomo ritornerebbe in polvere.
16Se hai intelletto, ascolta bene questo,
porgi l'orecchio al suono delle mie parole.
[v. 17]
18lui che dice ad un re: «Iniquo!»
e ai principi: «Malvagi!»,
[v. 19]
20In un istante muoiono e nel cuore della notte
sono colpiti i potenti e periscono;
e senza sforzo rimuove i tiranni,
[vv. 21-22]
23Poiché non si pone all'uomo un termine
per comparire davanti a Dio in giudizio:
24egli fiacca i potenti, senza fare inchieste,
e colloca altri al loro posto.
[vv. 25-27]
28sì da far giungere fino a lui il grido
dell'oppresso e fargli udire il lamento dei poveri.
29Se egli tace, chi lo può condannare?
Se vela la faccia, chi lo può vedere?
Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia,
30perché non regni un uomo perverso,
perché il popolo non abbia inciampi.
[v. 31]
32se ho peccato, mostramelo;
se ho commesso l'iniquità, non lo farò più»?
[v. 33]
34Gli uomini di senno mi diranno
con l'uomo saggio che mi ascolta:
[v. 35]
36Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
37perché aggiunge al suo peccato la rivolta,
in mezzo a noi batte le mani
e moltiplica le parole contro Dio.

[vv. 1-2]

3Tu dici infatti: “A che serve?
Quale guadagno ho a non peccare?”.
4Voglio replicare a te
e ai tuoi amici insieme con te.
[vv. 5-8]
9Si grida sotto il peso dell’oppressione,
si invoca aiuto contro il braccio dei potenti,
[vv. 10-12]
13È inutile: Dio non ascolta
e l’Onnipotente non vi presta attenzione;
14ancor meno quando tu dici che non lo vedi,
che la tua causa sta innanzi a lui e tu in lui speri,
15e così pure quando dici che la sua ira non punisce
né si cura molto dell’iniquità.
[v. 16]

[vv. 1-3]

4Risponderò a te con discorsi
e ai tuoi amici insieme con te.
[vv. 5-8]
9Si grida per la gravità dell'oppressione,
si invoca aiuto sotto il braccio dei potenti,
[vv. 10-13]
14più ancora quando tu dici che non lo vedi,
che la tua causa sta innanzi a lui e tu in lui speri;
15così pure quando dici che la sua ira non punisce
né si cura molto dell'iniquità.
16Giobbe dunque apre invano la sua bocca
e senza cognizione moltiplica le chiacchiere.

1Eliu continuò a dire:

2«Abbi un po’ di pazienza e io ti istruirò,
perché c’è altro da dire in difesa di Dio.
[vv. 3-5]
6Non lascia vivere l’iniquo
e rende giustizia ai miseri.
[v. 7]
8Se sono avvinti in catene,
o sono stretti dai lacci dell’afflizione,
[vv. 9-10]
11Se ascoltano e si sottomettono,
termineranno i loro giorni nel benessere
e i loro anni fra le delizie.
12Ma se non ascoltano,
passeranno attraverso il canale infernale
e spireranno senza rendersene conto.
13I perversi di cuore si abbandonano all’ira,
non invocano aiuto, quando Dio li incatena.
14Si spegne in gioventù la loro vita,
la loro esistenza come quella dei prostituti.
[vv. 15-16]

17Ma se di giudizio iniquo sei pieno,
giudizio e condanna ti seguiranno.
18Fa’ che l’ira non ti spinga allo scherno,
e che il prezzo eccessivo del riscatto non ti faccia deviare.
[vv. 19-20]
21Bada di non volgerti all’iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.

[vv. 22-25]
26Ecco, Dio è così grande che non lo comprendiamo,
è incalcolabile il numero dei suoi anni.
27Egli attrae in alto le gocce d’acqua
e scioglie in pioggia i suoi vapori
28che le nubi rovesciano,
grondano sull’uomo in quantità.
[vv. 29-30]
31In tal modo alimenta i popoli
e offre loro cibo in abbondanza.
[v. 32]
33Il suo fragore lo annuncia,
la sua ira si accende contro l’iniquità.

1Eliu continuò a dire:

2Abbi un pò di pazienza e io te lo dimostrerò,
perché in difesa di Dio c'è altro da dire.
[vv. 3-5]
6Non lascia vivere l'iniquo
e rende giustizia ai miseri.
[v. 7]
8Se talvolta essi sono avvinti in catene,
se sono stretti dai lacci dell'afflizione,
[v. 9]
10apre loro gli orecchi per la correzione
e ordina che si allontanino dalla iniquità.
[vv. 11-12]
13I perversi di cuore accumulano l'ira;
non invocano aiuto, quando Dio li avvince in catene:
14si spegne in gioventù la loro anima,
e la loro vita all'età dei dissoluti.
[v. 15]
16Anche te intende sottrarre dal morso dell'angustia:
avrai in cambio un luogo ampio, non ristretto
e la tua tavola sarà colma di vivande grasse.
[vv. 17-19]
20Non sospirare quella notte,
in cui i popoli vanno al loro luogo.
21Bada di non volgerti all'iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.

[vv. 22-23]
24Ricordati che devi esaltare la sua opera,
che altri uomini hanno cantato.
[v. 25]
26Ecco, Dio è così grande, che non lo
comprendiamo:
il numero dei suoi anni è incalcolabile.
27Egli attrae in alto le gocce dell'acqua
e scioglie in pioggia i suoi vapori,
28che le nubi riversano
e grondano sull'uomo in grande quantità.
29Chi inoltre può comprendere la distesa delle nubi,
i fragori della sua dimora?
[v. 30]
31In tal modo sostenta i popoli
e offre alimento in abbondanza.
[v. 32]
33Lo annunzia il suo fragore,
riserva d'ira contro l'iniquità.

[vv. 1-5]
6Egli infatti dice alla neve: “Cadi sulla terra”
e alle piogge torrenziali: “Siate violente”.
[vv. 7-11]
12Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguano quanto comanda loro
su tutta la faccia della terra.
13Egli le manda o per castigo del mondo
o in segno di bontà.
[vv. 14-15]
16Conosci tu come le nuvole si muovono in aria?
Sono i prodigi di colui che ha una scienza perfetta.
17Sai tu perché le tue vesti sono roventi,
quando la terra è in letargo sotto il soffio dello scirocco?
[v. 18]
19Facci sapere che cosa possiamo dirgli!
Noi non siamo in grado di esprimerci perché avvolti nelle tenebre.
20Gli viene forse riferito se io parlo,
o, se uno parla, ne viene informato?
21All’improvviso la luce diventa invisibile,
oscurata dalle nubi:
poi soffia il vento e le spazza via.
22Dal settentrione giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
23L’Onnipotente noi non possiamo raggiungerlo,
sublime in potenza e rettitudine,
grande per giustizia: egli non opprime.
24Perciò lo temono tutti gli uomini,
ma egli non considera quelli che si credono sapienti!».

[vv. 1-3]
4dietro di esso brontola il tuono,
mugghia con il suo fragore maestoso
e nulla arresta i fulmini,
da quando si è udita la sua voce;
[v. 5]
6Egli infatti dice alla neve: «Cadi sulla terra»
e alle piogge dirotte: «Siate violente».
7Rinchiude ogni uomo in casa sotto sigillo,
perché tutti riconoscano la sua opera.
[vv. 8-11]
12Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguiscano quanto comanda loro
sul mondo intero.
13Le manda o per castigo della terra
o in segno di bontà.
[vv. 14-15]
16Conosci tu come la nube si libri in aria,
i prodigi di colui che tutto sa?
[vv. 17-18]
19Insegnaci che cosa dobbiamo dirgli.
Noi non parleremo per l'oscurità.
20Gli si può forse ordinare: «Parlerò io?».
O un uomo può dire che è sopraffatto?
21Ora diventa invisibile la luce,
oscurata in mezzo alle nubi:
ma tira il vento e le spazza via.
22Dal nord giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
23L}Onnipotente noi non lo possiamo raggiungere,
sublime in potenza e rettitudine
e grande per giustizia: egli non ha da rispondere.
24Perciò gli uomini lo temono:
a lui la venerazione di tutti i saggi di mente.

1Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:

[v. 2]
3Cingiti i fianchi come un prode:
io t’interrogherò e tu mi istruirai!
4Quando ponevo le fondamenta della terra, tu dov’eri?
Dimmelo, se sei tanto intelligente!
[vv. 5-6]
7mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e acclamavano tutti i figli di Dio?

[vv. 8-10]
11dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?

12Da quando vivi, hai mai comandato al mattino
e assegnato il posto all’aurora,
[v. 13]
14ed essa prenda forma come creta premuta da sigillo
e si tinga come un vestito,
[vv. 15-19]
20perché tu le possa ricondurre dentro i loro confini
e sappia insegnare loro la via di casa?
[v. 21]
22Sei mai giunto fino ai depositi della neve,
hai mai visto i serbatoi della grandine,
[v. 23]
24Per quali vie si diffonde la luce,
da dove il vento d’oriente invade la terra?

[vv. 25-28]
29Dal qual grembo esce il ghiaccio
e la brina del cielo chi la genera,
30quando come pietra le acque si induriscono
e la faccia dell’abisso si raggela?

31Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi
o sciogliere i vincoli di Orione?
32Puoi tu far spuntare a suo tempo le costellazioni
o guidare l’Orsa insieme con i suoi figli?
[v. 33]
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
per farti inondare da una massa d’acqua?
35Scagli tu i fulmini ed essi partono
dicendoti: “Eccoci!”?
36Chi mai ha elargito all’ibis la sapienza
o chi ha dato al gallo intelligenza?
37Chi mai è in grado di contare con esattezza le nubi
e chi può riversare gli otri del cielo,
38quando la polvere del suolo diventa fango
e le zolle si attaccano insieme?

[v. 39]
40quando sono accovacciati nelle tane
o stanno in agguato nei nascondigli?
[v. 41]

1Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:

2Chi è costui che oscura il consiglio
con parole insipienti?
3Cingiti i fianchi come un prode,
io t'interrogherò e tu mi istruirai.
4Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra?
Dillo, se hai tanta intelligenza!
[vv. 5-6]
7mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e plaudivano tutti i figli di Dio?
[v. 8]
9quando lo circondavo di nubi per veste
e per fasce di caligine folta?
[v. 10]
11e ho detto: «Fin qui giungerai e non oltre
e qui s'infrangerà l'orgoglio delle tue onde».
12Da quando vivi, hai mai comandato al mattino
e assegnato il posto all'aurora,
[vv. 13-16]
17Ti sono state indicate le porte della morte
e hai visto le porte dell'ombra funerea?
[vv. 18-19]
20perché tu le conduca al loro dominio
o almeno tu sappia avviarle verso la loro casa?
[v. 21]
22Sei mai giunto ai serbatoi della neve,
hai mai visto i serbatoi della grandine,
[vv. 23-25]
26per far piovere sopra una terra senza uomini,
su un deserto dove non c'è nessuno,
[vv. 27-28]

29Dal seno di chi è uscito il ghiaccio
e la brina del cielo chi l'ha generata?
30Come pietra le acque induriscono
e la faccia dell'abisso si raggela.
31Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi
o sciogliere i vincoli di Orione?
32Fai tu spuntare a suo tempo la stella del mattino
o puoi guidare l'Orsa insieme con i suoi figli?
[v. 33]
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
e farti coprire da un rovescio di acqua?
35Scagli tu i fulmini e partono
dicendoti: «Eccoci!»?
36Chi ha elargito all'ibis la sapienza
o chi ha dato al gallo intelligenza?
[v. 37]
38quando si fonde la polvere in una massa
e le zolle si attaccano insieme?
39Vai tu a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncini,
40quando sono accovacciati nelle tane
o stanno in agguato fra le macchie?
[v. 41]

[vv. 1-4]

5Chi lascia libero l’asino selvatico
e chi ne scioglie i legami?
[vv. 6-7]
8Gira per le montagne, sua pastura,
e va in cerca di quanto è verde.

[vv. 9-13]

14Depone infatti sulla terra le uova
e nella sabbia le lascia riscaldare.
[v. 15]
16Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi,
della sua inutile fatica non si preoccupa,
17perché Dio gli ha negato la saggezza
e non gli ha dato in sorte l’intelligenza.
18Ma quando balza in alto,
si beffa del cavallo e del suo cavaliere.

19Puoi dare la forza al cavallo
e rivestire di criniera il suo collo?
[v. 20]
21Scalpita nella valle baldanzoso
e con impeto va incontro alle armi.
[v. 22]
23Su di lui tintinna la faretra,
luccica la lancia e il giavellotto.
[vv. 24-25]

26È forse per il tuo ingegno che spicca il volo lo sparviero
e distende le ali verso il meridione?
27O al tuo comando l’aquila s’innalza
e costruisce il suo nido sulle alture?
[vv. 28-30]

[vv. 1-2]
3Si curvano e depongono i figli,
metton fine alle loro doglie.
4Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
5Chi lascia libero l'asino selvatico
e chi scioglie i legami dell'ònagro,
[vv. 6-7]
8Gira per le montagne, sua pastura,
e va in cerca di quanto è verde.
[vv. 9-13]
14Abbandona infatti alla terra le uova
e sulla polvere le lascia riscaldare.
[v. 15]
16Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi,
della sua inutile fatica non si affanna,
17perché Dio gli ha negato la saggezza
e non gli ha dato in sorte discernimento.
[vv. 18-19]
20Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo?
Il suo alto nitrito incute spavento.
21Scalpita nella valle giulivo
e con impeto va incontro alle armi.
[vv. 22-25]
26Forse per il tuo senno si alza in volo lo sparviero
e spiega le ali verso il sud?
27O al tuo comando l'aquila s'innalza
e pone il suo nido sulle alture?
[vv. 28-30]

[vv. 1-4]

5Ho parlato una volta, ma non replicherò,
due volte ho parlato, ma non continuerò».

6Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:

7«Cingiti i fianchi come un prode:
io t’interrogherò e tu mi istruirai!
[vv. 8-11]
12guarda ogni superbo e umilialo,
schiaccia i malvagi ovunque si trovino;
13sprofondali nella polvere tutti insieme
e rinchiudi i loro volti nel buio!
[vv. 14-16]

17Rizza la coda come un cedro,
i nervi delle sue cosce s’intrecciano saldi,
[v. 18]
19Esso è la prima delle opere di Dio;
solo il suo creatore può minacciarlo con la spada.
20Gli portano in cibo i prodotti dei monti,
mentre tutte le bestie della campagna si trastullano attorno a lui.
[vv. 21-22]
23Ecco, se il fiume si ingrossa, egli non si agita,
anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca, resta calmo.
24Chi mai può afferrarlo per gli occhi,
o forargli le narici con un uncino?

25Puoi tu pescare il Leviatàn con l’amo
e tenere ferma la sua lingua con una corda,
[vv. 26-28]
29Scherzerai con lui come un passero,
legandolo per le tue bambine?
[v. 30]
31Crivellerai tu di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
[v. 32]

[vv. 1-3]
4Ecco, sono ben meschino: che ti posso rispondere?
Mi metto la mano sulla bocca.
5Ho parlato una volta, ma non replicherò.
ho parlato due volte, ma non continuerò.

6Allora il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine e disse:
7Cingiti i fianchi come un prode:
io t'interrogherò e tu mi istruirai.
[vv. 8-11]
12mira ogni superbo e umilialo,
schiaccia i malvagi ovunque si trovino;
13nascondili nella polvere tutti insieme,
rinchiudili nella polvere tutti insieme,
[vv. 14-16]

17Rizza la coda come un cedro,
i nervi delle sue cosce s'intrecciano saldi,
[vv. 18-22]
23Ecco, si gonfi pure il fiume: egli non trema,
è calmo, anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca.
[v. 24]

25Puoi tu pescare il Leviatan con l'amo
e tener ferma la sua lingua con una corda,
26ficcargli un giunco nelle narici
e forargli la mascella con un uncino?
[vv. 27-29]
30Lo metteranno in vendita le compagnie di pesca,
se lo divideranno i commercianti?
31Crivellerai di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
[v. 32]

[vv. 1-8]
9ciascuna aderisce a quella vicina,
sono compatte e non possono staccarsi.
[v. 10]
11Dalla sua bocca erompono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
12Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia infuocata e bollente.
13Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
14Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre il terrore.
[v. 15]
16Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la macina inferiore.
[vv. 17-19]
20Non lo mette in fuga la freccia,
per lui le pietre della fionda sono come stoppia.
[vv. 21-22]
23Fa ribollire come pentola il fondo marino,
fa gorgogliare il mare come un vaso caldo di unguenti.
[vv. 24-25]
26Egli domina tutto ciò che superbo s’innalza,
è sovrano su tutte le bestie feroci».

[vv. 1-3]
4Non tacerò la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
[v. 5]
6Le porte della sua bocca chi mai ha aperto?
Intorno ai suoi denti è il terrore!
7Il suo dorso è a lamine di scudi,
saldate con stretto suggello;
[v. 8]
9ognuna aderisce alla vicina,
sono compatte e non possono separarsi.
[v. 10]
11Dalla sua bocca partono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
[v. 12]
13Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
14Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre la paura.
[v. 15]
16Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la pietra inferiore della macina.
[v. 17]
18La spada che lo raggiunge non vi si infigge,
né lancia, né freccia né giavellotto;
[v. 19]
20Non lo mette in fuga la freccia,
in pula si cambian per lui le pietre della fionda.
[vv. 21-26]

[vv. 1-3]

4Ascoltami e io parlerò,
io t’interrogherò e tu mi istruirai!
[vv. 5-7]

8Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».

[v. 9]

10Il Signore ristabilì la sorte di Giobbe, dopo che egli ebbe pregato per i suoi amici. Infatti il Signore raddoppiò quanto Giobbe aveva posseduto. 11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo; banchettarono con lui in casa sua, condivisero il suo dolore e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui, e ognuno gli regalò una somma di denaro e un anello d’oro.

12Il Signore benedisse il futuro di Giobbe più del suo passato. Così possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. [vv. 13-14] 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell’eredità insieme con i loro fratelli.

[vv. 16-17]

[vv. 1-3]

4«Ascoltami e io parlerò,
io t'interrogherò e tu istruiscimi».
[vv. 5-7]

8Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinchè io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».

[vv. 9-10]

11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro.

12Il Signore benedisse la nuova condizione di Giobbe più della prima ed egli possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. [vv. 13-14] 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli.

[vv. 16-17]

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