La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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18. Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio
19. Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio
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Bibbia CEI 1974

[vv. 1-3]
4Prima di ogni cosa fu creata la sapienza
e la saggia prudenza è da sempre.
[vv. 5-8]

9Il timore del Signore è gloria e vanto,
gioia e corona di esultanza.
10Il timore del Signore allieta il cuore
e dà contentezza, gioia e lunga vita.
[vv. 11-13]
14Pienezza della sapienza è temere il Signore;
essa inebria di frutti i propri devoti.
15Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili,
i magazzini dei suoi frutti.
[v. 16]
17Dio ha visto e misurato la sapienza;
ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza;
ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.
[vv. 18-20]

21per qualche tempo terrà nascoste le parole
e le labbra di molti celebreranno la sua intelligenza.

[vv. 22-24]
25Non essere disobbediente al timore del Signore
e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore.
[vv. 26-28]
29perché non hai ricercato il timore del Signore
e il tuo cuore è pieno di inganno.

10Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato?
[vv. 11-15] 16Coloro che temono il Signore cercano di piacergli;
e coloro che lo amano si saziano della legge.
[vv. 17-18]

1Figli, ascoltatemi, sono vostro padre;
agite in modo da essere salvati.
[vv. 2-5]
6Chi riverisce il padre vivrà a lungo;
chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.
[v. 7]
8Onora tuo padre a fatti e a parole,
perché scenda su di te la sua benedizione.
[v. 9]
10Non vantarti del disonore di tuo padre,
perché il disonore del padre non è gloria per te;
11la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre,
vergogna per i figli è una madre nel disonore.
[vv. 12-14]
15Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te;
come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati.
[vv. 16-22]

23Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità,
poiché ti è stato mostrato
più di quanto comprende un'intelligenza umana.
[vv. 24-25]

26Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni,
il peccatore aggiungerà peccato a peccato.
[vv. 27-30]

4Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
5Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
[vv. 6-9] 10Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell'Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

11La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
12Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia.
[vv. 13-16]
17Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui,
e lo abbia provato con i suoi decreti;
[vv. 18-19]

20Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
[vv. 21-25]
26Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
27Non sottometterti a un uomo stolto,
e non essere parziale a favore di un potente.
[vv. 28-31]

[vv. 1-4]
5Non esser troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
6Non dire: «La sua misericordia è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui ci sono misericordia e ira,
il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
7Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
[vv. 8-13]

14Non meritare il titolo di calunniatore
e non tendere insidie con la lingua,
poiché la vergogna è per il ladro
e una condanna severa per l'uomo falso.
15Non far male né molto né poco,
e da amico non divenire nemico,

[vv. 1-2]
3divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti,
da renderti come un legno secco.
4Una passione malvagia rovina chi la possiede
e lo fa oggetto di scherno per i nemici.

[vv. 5-6]
7Se intendi farti un amico, mettilo alla prova;
e non fidarti subito di lui.
[vv. 8-11]
12Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e dalla tua presenza si nasconderà.
[vv. 13-15]
16Un amico fedele è un balsamo di vita,
lo troveranno quanti temono il Signore.
[vv. 17-20]

21per lui peserà come una pietra di prova,
non tarderà a gettarla via.
[vv. 22-28]
29I suoi ceppi saranno per te una protezione potente,
le sue catene una veste di gloria.
30Un ornamento d'oro ha su di sé,
i suoi legami sono fili di porpora violetta.
31Te ne rivestirai come di una veste di gloria,
te ne cingerai come di una corona magnifica.
[vv. 32-35]
36Se vedi una persona saggia, và presto da lei;
il tuo piede logori i gradini della sua porta.
37Rifletti sui precetti del Signore,
medita sempre sui suoi comandamenti;
egli renderà saldo il tuo cuore,
e il tuo desiderio di sapienza sarà soddisfatto.

[v. 1]
2Allontànati dall'iniquità ed essa si allontanerà da te.
[v. 3]
4Non domandare al Signore il potere
né al re un posto di onore.
[v. 5]
6Non cercare di divenire giudice,
che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia;
altrimenti temeresti alla presenza del potente
e getteresti una macchia sulla tua dirittura.
[v. 7]
8Non ti impigliare due volte nel peccato,
perché neppure di uno resterai impunito.
[v. 9]
10Non mancar di fiducia nella tua preghiera
e non trascurare di fare elemosina.
[v. 11]
12Non fabbricare menzogne contro tuo fratello
e neppure qualcosa di simile contro l'amico.
[vv. 13-17]
18Non cambiare un amico per interesse,
né un fratello fedele per l'oro di Ofir.
[v. 19]
20Non maltrattare uno schiavo che lavora fedelmente
né un mercenario che dà tutto se stesso.
[vv. 21-25]

26Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla;
ma di quella odiata non fidarti.

27Onora tuo padre con tutto il cuore
e non dimenticare i dolori di tua madre.
28Ricorda che essi ti hanno generato;
che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?

[vv. 29-30]
31Temi il Signore e onora il sacerdote,
consegna la sua parte, come ti è stato comandato:
primizie, sacrifici espiatori, offerta delle spalle,
vittima di santificazione e primizie delle cose sante.

[vv. 32-36]

[vv. 1-4]
5Non insultare un uomo convertito dal peccato,
ricòrdati che siamo tutti degni di pena.
6Non disprezzare un uomo quando è vecchio,
perché anche di noi alcuni invecchieranno.
7Non gioire per la morte di qualcuno;
ricòrdati che tutti moriremo.

8Non disdegnare i discorsi dei saggi,
medita piuttosto le loro massime,
perché da essi imparerai la dottrina
e potrai essere a servizio dei grandi.
9Non trascurare i discorsi dei vecchi,
perché anch'essi hanno imparato dai loro padri;
da essi imparerai l'accorgimento
e come rispondere a tempo opportuno.

[v. 10]
11Non ritirarti dalla presenza del violento,
perché egli non ponga un agguato contro di te.
12Non imprestare a un uomo più forte di te;
quello che gli hai prestato, consideralo come perduto.
13Non garantire oltre la tua possibilità;
se hai garantito, preòccupati di soddisfare.
[vv. 14-15]
16Non litigare con un irascibile
e non traversare con lui un luogo solitario,
perché ai suoi occhi il sangue è come nulla,
dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà.
[v. 17]
18Davanti a uno straniero non fare nulla di riservato,
perché non sai che cosa ne seguirà.
[v. 19]

[vv. 1-7]
8Distogli l'occhio da una donna bella,
non fissare una bellezza che non ti appartiene.
Per la bellezza di una donna molti sono periti;
per essa l'amore brucia come fuoco.
9Non sederti mai accanto a una donna sposata,
non frequentarla per bere insieme con lei
perché il tuo cuore non si innamori di lei
e per la tua passione tu non scivoli nella rovina.

[vv. 10-12]
13Tieniti lontano dall'uomo che ha il potere di uccidere
e non sperimenterai il timore della morte.
Se l'avvicini, stà attento a non sbagliare
perché egli non ti tolga la vita;
sappi che cammini in mezzo ai lacci
e ti muovi sull'orlo delle mura cittadine.
[vv. 14-16]
17Un lavoro per mano di esperti viene lodato,
ma il capo del popolo è saggio per il parlare.
[v. 18]

1Un governatore saggio educa il suo popolo,
l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata.
2Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;
quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti.
[vv. 3-7]

8L'impero passa da un popolo a un altro
a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze.
9Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere?
Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti.
[vv. 10-11]
12Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore,
tenere il proprio cuore lontano da chi l'ha creato.
[vv. 13-17]
18Non è fatta per gli uomini la superbia,
né per i nati di donna l'arroganza.

[vv. 19-23]
24Il nobile, il giudice e il potente sono onorati;
ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
[vv. 25-26]

27Meglio uno che lavora e abbonda di tutto
che chi va in giro vantandosi e manca di cibo.
[v. 28]
29Chi darà ragione a uno che si dà torto da sé?
Chi stimerà uno che si disprezza?
[vv. 30-31]

1La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa,
gli permetterà di sedere tra i grandi.
[vv. 2-6]

7Non biasimare prima di avere indagato,
prima rifletti e quindi condanna.
8Non rispondere prima di avere ascoltato,
in mezzo ai discorsi non intrometterti.
9Per una cosa di cui non hai bisogno non litigare,
non immischiarti nelle liti dei peccatori.
10Figlio, la tua attività non abbracci troppe cose;
se esageri, non sarai esente da colpa;
anche se corri, non arriverai e non riuscirai a scampare con la fuga.
[v. 11]

12C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di beni e ricco di miseria:
eppure il Signore lo guarda con benevolenza,
lo solleva dalla sua bassezza
[vv. 13-17]
18C'è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio;
ed ecco la parte della sua ricompensa:
[vv. 19-22]
23Non dire: «Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d'ora innanzi?».
24Non dire: «Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?».
[vv. 25-26]
27L'infelicità di un'ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
[vv. 28-29]

30Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo;
come una spia egli attende la tua caduta.
[v. 31]
32Con una scintilla di fuoco si riempie il braciere,
il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
[vv. 33-34]

[v. 1]
2Fà il bene al pio e ne avrai il contraccambio,
se non da lui, certo dall'Altissimo.
3Nessun beneficio a chi si ostina nel male
né a chi rifiuta di fare l'elemosina.
4Dà al pio e non aiutare il peccatore.
[vv. 5-6]
7Dà al buono e non aiutare il peccatore.

[vv. 8-10]
11Anche se si abbassa e cammina curvo,
stà attento e guardati da lui;
compòrtati con lui come chi pulisce uno specchio
e ti accorgerai che la sua ruggine non resiste a lungo.
[v. 12]
13Chi avrà pietà di un incantatore morso da un serpente e di quanti si avvicinano alle belve?
[vv. 14-15]
16Il nemico ha il dolce sulle labbra,
ma in cuore medita di gettarti in una fossa.
Il nemico avrà lacrime agli occhi,
ma se troverà l'occasione, non si sazierà del tuo sangue.
17Se ti capiterà il male, egli sarà là per il primo
e, con il pretesto di aiutarti, ti prenderà per il tallone.
[v. 18]

[v. 1]
2Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio farà società con una caldaia?
Questa l'urterà e quella andrà in frantumi.
3Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi.
4Se puoi essergli utile, approfitterà di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
[v. 5]
6Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà
e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole
e domanderà: «Di che cosa hai bisogno?».
[vv. 7-8]
9Quando un potente ti chiama, allontànati;
egli ti chiamerà sempre di più.
[v. 10]
11Non credere di trattare alla pari con lui
e non fidarti delle sue molte parole;
[vv. 12-25]
26Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa,
ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.

[v. 1]
2Beato chi non ha nulla da rimproverarsi
e chi non ha perduto la sua speranza.

[v. 3]
4Chi accumula a forza di privazioni accumula per altri,
con i suoi beni faran festa gli estranei.
[v. 5]
6Nessuno è peggiore di chi tormenta se stesso;
questa è la ricompensa della sua malizia.
[vv. 7-8]
9L'occhio dell'avaro non si accontenta di una parte,
l'insana cupidigia inaridisce l'anima sua.
[vv. 10-12]
13Prima di morire fà del bene all'amico,
secondo le tue possibilità sii con lui generoso.
14Non privarti di un giorno felice;
non ti sfugga alcuna parte di un buon desiderio.
[v. 15]
16Regala e accetta regali, distrai l'anima tua,
perché negli inferi non c'è gioia da ricercare.
17Ogni corpo invecchia come un abito,
è una legge da sempre: «Certo si muore!».
18Come foglie verdi su un albero frondoso:
le une lascia cadere, altre ne fa spuntare,
lo stesso avviene per le generazioni di carne e di sangue:
le une muoiono, altre ne nascono.
[vv. 19-24]

25alzerà la propria tenda presso di essa
e si riparerà in un rifugio di benessere;
[v. 26]
27da essa sarà protetto contro il caldo,
egli abiterà all'ombra della sua gloria.

[vv. 1-2]
3lo nutrirà con il pane dell'intelligenza,
e l'acqua della sapienza gli darà da bere.
4Egli si appoggerà su di lei e non vacillerà,
si affiderà a lei e non resterà confuso.
[v. 5]
6egli troverà contentezza e una corona di gioia
e otterrà fama perenne.
[vv. 7-11]

12Non dire: «Egli mi ha sviato»,
perché egli non ha bisogno di un peccatore.
13Il Signore odia ogni abominio,
esso non è voluto da chi teme Dio.
14Egli da principio creò l'uomo
e lo lasciò in balìa del suo proprio volere.
[vv. 15-19]
20Egli non ha comandato a nessuno di essere empio
e non ha dato a nessuno il permesso di peccare.

1Non desiderare una moltitudine di figli buoni a nulla,
non gioire per figli empi.
2Se aumentano di numero non gioire,
se sono privi del timore del Signore.
[v. 3]
4La città potrà ripopolarsi per opera di un solo assennato,
mentre la stirpe degli iniqui sarà distrutta.
[vv. 5-7]
8Non risparmiò i concittadini di Lot,
che egli aveva in orrore per la loro superbia.
9Non ebbe pietà di nazioni di perdizione,
che si erano esaltate per i loro peccati.
[v. 10]
11Ci fosse un solo uomo di dura cervice,
sarebbe strano se restasse impunito,
[vv. 12-18]

19Anche i monti e le fondamenta della terra
si scuotono di spavento quando egli li guarda.
20Ma nessuno riflette su queste cose;
al suo modo di agire chi ci bada?
[v. 21]
22«Chi a Dio annunzierà le opere di giustizia?
Ovvero chi le attende? L'alleanza infatti è lontana».
[vv. 23-27]

28Nessuna di loro urta la sua vicina,
mai disubbidiranno ad un suo comando.
[v. 29]
30Ne ricoprì la superficie con ogni genere di viventi
e ad essa faranno ritorno.

1Il Signore creò l'uomo dalla terra
e ad essa lo fa tornare di nuovo.
2Egli assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato,
diede loro il dominio di quanto è sulla terra.
3Secondo la sua natura li rivestì di forza,
e a sua immagine li formò.
[vv. 4-5]
6Li riempì di dottrina e d'intelligenza,
e indicò loro anche il bene e il male.
[vv. 7-11]
12Disse loro: «Guardatevi da ogni ingiustizia!»
e diede a ciascuno precetti verso il prossimo.

[vv. 13-17]
18Alla fine si leverà e renderà loro la ricompensa,
riverserà su di loro il contraccambio.
[v. 19]

20Ritorna al Signore e cessa di peccare,
prega davanti a lui e cessa di offendere.
[v. 21]
22Negli inferi infatti chi loderà l'Altissimo,
al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode?
23Da un morto, che non è più, la riconoscenza si perde,
chi è vivo e sano loda il Signore.
[vv. 24-25]
26Che c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare.
Così carne e sangue pensano al male.
[v. 27]

5Non c'è nulla da togliere e nulla da aggiungere;
non è possibile indagare le meraviglie del Signore.
[vv. 6-8]

9Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia
così questi pochi anni in un giorno dell'eternità.
10Per questo il Signore è paziente con gli uomini
e riversa su di essi la sua misericordia.
[vv. 11-13]
14Ha pietà di quanti accettano la dottrina
e di quanti sono zelanti per le sue decisioni.

[vv. 15-16]
17Ecco, non vale una parola più di un ricco dono?
L'uomo caritatevole offre l'una e l'altro.
[v. 18]

19Prima di parlare, impara;
curati ancor prima di ammalarti.
[v. 20]
21Umìliati, prima di cadere malato,
e quando hai peccato, mostra il pentimento.
22Nulla ti impedisca di soddisfare a tempo un voto,
non aspettare fino alla morte per sdebitarti.
23Prima di fare un voto prepara te stesso,
non fare come un uomo che tenta il Signore.
24Pensa all'ira del giorno della morte,
al tempo della vendetta,
quando egli distoglierà lo sguardo da te.
25Pensa alla carestia nel tempo dell'abbondanza;
alla povertà e all'indigenza nei giorni di ricchezza.
[vv. 26-30]

31Se ti concedi la soddisfazione della passione,
essa ti renderà oggetto di scherno ai tuoi nemici.
32Non godere una vita di piaceri,
sua conseguenza è una doppia povertà.
[v. 33]

[vv. 1-3]

4Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero,
chi pecca danneggia se stesso.
[vv. 5-8]
9Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te
e all'occasione ti avrà in odio.
[vv. 10-14]

15Interroga l'amico, perché spesso si tratta di calunnia;
non credere a ogni parola.
16C'è chi sdrucciola, ma non di proposito;
e chi non ha peccato con la sua lingua?
17Interroga il tuo prossimo, prima di minacciarlo;
fà intervenire la legge dell'Altissimo.

18Tutta la sapienza è timore di Dio
e in ogni sapienza è la pratica della legge.
[vv. 19-20]
21Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato,
che uno molto intelligente ma trasgressore della legge.
[v. 22]
23C'è il malvagio curvo nella sua tristezza,
ma il suo intimo è pieno di inganno;
24abbassa il volto e finge di essere sordo,
ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento.
25E se per mancanza di forza gli è impedito di peccare,
all'occasione propizia farà del male.
26Dall'aspetto si conosce l'uomo;
dal volto si conosce l'uomo di senno.
27Il vestito di un uomo, la bocca sorridente
e la sua andatura rivelano quello che è.

14Il dono di uno stolto non ti gioverà,
perché i suoi occhi bramano ricevere più di quanto ha dato.
[vv. 15-16] 17Quelli che mangiano il mio pane sono lingue cattive».
Quanto spesso e quanti si burleranno di lui!

[vv. 18-20]
21C'è chi è impedito di peccare dalla miseria
e durante il riposo non avrà rimorsi.
22C'è chi si rovina per rispetto umano
e si rovina per la faccia di uno stolto.
[vv. 23-31]

2Come alla vista del serpente fuggi il peccato:
se ti avvicini, ti morderà.
Denti di leone sono i suoi denti,
capaci di distruggere vite umane.
[vv. 3-4] 5La preghiera del povero va dalla sua bocca agli orecchi di Dio,
il giudizio di lui verrà a suo favore.
6Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore,
ma chi teme il Signore si convertirà di cuore.
7Da lontano si riconosce il linguacciuto,
ma l'assennato conosce il suo scivolare.
[v. 8] 9Mucchio di stoppa è una riunione di iniqui;
la loro fine è una fiammata di fuoco.
[vv. 10-11]

12Non diventerà educato chi manca di capacità,
ma c'è anche una capacità che aumenta l'amarezza. 13La scienza del saggio cresce come una piena;
il suo consiglio è come una sorgente di vita.
[vv. 14-20]
21Ornamento d'oro è la disciplina per l'assennato;
è come un monile al braccio destro.
[vv. 22-23]
24È cattiva educazione d'un uomo origliare alla porta;
l'uomo prudente ne resterebbe confuso.
[vv. 25-28]

[v. 1]
2Il pigro è simile a una palla di sterco,
chi la raccoglie scuote la mano.

3Vergogna per un padre avere un figlio maleducato,
se si tratta di una figlia, è la sua rovina.
[vv. 4-12]

13guàrdati da lui, per non avere noie
e per non contaminarti al suo contatto.
Allontànati da lui e troverai pace,
non sarai seccato dalla sua insipienza.
14Che c'è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non «lo stolto»?
15Sabbia, sale, palla di ferro
sono più facili a portare che un insensato.
16Una travatura di legno ben connessa in una casa
non si scompagina in un terremoto,
così un cuore deciso dopo matura riflessione
non verrà meno al momento del pericolo.
[v. 17]
18Una palizzata posta su un'altura
di fronte al vento non resiste,
così un cuore meschino, basato sulle sue fantasie,
di fronte a qualsiasi timore non resiste.

[vv. 19-21]
22Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere, può esserci riconciliazione,
tranne il caso di insulto e di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scomparirà.
[vv. 23-24]
25Non mi vergognerò di proteggere un amico,
non mi nasconderò davanti a lui.
26Se mi succederà il male a causa sua,
chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui.

[v. 27]

[vv. 1-2]
3perché non si moltiplichino i miei errori
e non aumentino di numero i miei peccati,
io non cada davanti ai miei avversari
e il nemico non gioisca sul mio conto.
4Signore, padre e Dio della mia vita,
non mettermi in balìa di sguardi sfrontati
5e allontana da me la concupiscenza.
6Sensualità e libidine non s'impadroniscano di me;
a desideri vergognosi non mi abbandonare.

[vv. 7-9]
10Come uno schiavo interrogato di continuo
non sarà senza lividure,
così chi giura e ha sempre in bocca Dio
non sarà esente da peccato.
11Un uomo dai molti giuramenti si riempie di iniquità;
il flagello non si allontanerà dalla sua casa.
Se cade in fallo, il suo peccato è su di lui;
se non ne tiene conto, pecca due volte.
Se giura il falso non sarà giustificato,
la sua casa si riempirà di sventure.

12C'è un modo di parlare che si può paragonare alla morte;
non si trovi nella discendenza di Giacobbe.
Dagli uomini pii tutto ciò sia respinto,
così non si rotoleranno nei peccati.
13La tua bocca non si abitui a volgarità grossolane,
in esse infatti c'è motivo di peccato.
14Ricorda tuo padre e tua madre, quando siedi tra i grandi,
non dimenticarli mai davanti a costoro,
e per abitudine non dire sciocchezze;
potresti desiderare di non essere nato
e maledire il giorno della tua nascita.
[v. 15]
16Due specie di colpe moltiplicano i peccati, la terza provoca l'ira:
[vv. 17-18]
19Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini;
non sa che gli occhi del Signore
sono miriadi di volte più luminosi del sole;
essi vedono tutte le azioni degli uomini
e penetrano fin nei luoghi più segreti.
[vv. 20-21]

22Così della donna che abbandona suo marito,
e gli presenta eredi avuti da un estraneo.
23Prima di tutto ha disobbedito alle leggi dell'Altissimo,
in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito,
in terzo luogo si è macchiata di adulterio
e ha introdotto in casa figli di un estraneo.
[vv. 24-27]

4Ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
5Il giro del cielo da sola ho percorso,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
[v. 6] 7Fra tutti questi cercai un luogo di riposo,
in quale possedimento stabilirmi.
[vv. 8-13] 14Sono cresciuta come una palma in Engaddi,
come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura;
sono cresciuta come un platano.
15Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo;
come mirra scelta ho sparso buon odore;
come gàlbano, ònice e storàce,
come nuvola di incenso nella tenda.
16Come un terebinto ho esteso i rami
e i miei rami son rami di maestà e di bellezza.
17Io come una vite ho prodotto germogli graziosi
e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza.
[v. 18] 19Poiché il ricordo di me è più dolce del miele,
il possedermi è più dolce del favo di miele.
20Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me, avranno ancora sete.
[v. 21]

22Tutto questo è il libro dell'alleanza del Dio altissimo,
la legge che ci ha imposto Mosè,
l'eredità delle assemblee di Giacobbe.
23Essa trabocca di sapienza come il Pison
e come il Tigri nella stagione dei frutti nuovi;
[vv. 24-27]
28Io sono come un canale derivante da un fiume
e come un corso d'acqua sono uscita verso un giardino.
[vv. 29-32]

1Di tre cose mi compiaccio e mi faccio bella,
di fronte al Signore e agli uomini:
concordia di fratelli, amicizia tra vicini,
moglie e marito che vivono in piena armonia.
2Tre tipi di persone io detesto,
la loro vita è per me un grande orrore:
un povero superbo, un ricco bugiardo,
un vecchio adultero privo di senno.

[v. 3]
4Come s'addice il giudicare ai capelli bianchi,
e agli anziani intendersi di consigli!
[vv. 5-6]

7Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con le parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
8felice chi vive con una moglie assennata,
colui che non pecca con la sua lingua,
chi non deve servire a uno indegno di lui; [vv. 9-10]
11Il timore del Signore è più di ogni cosa;
chi lo possiede a chi potrà esser paragonato?

12Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore;
qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna;
[v. 13]
14Non c'è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico.
[v. 15]
16La malvagità di una donna ne àltera l'aspetto,
ne rende il volto tetro come quello di un orso.
[v. 17]
18Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna,
possa piombarle addosso la sorte del peccatore!
19Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio,
tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico.
20Non soccombere al fascino di una donna,
per una donna non ardere di passione.
21Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo
è una donna che mantiene il proprio marito.
[vv. 22-24]
25Non dare all'acqua un'uscita
né libertà di parlare a una donna malvagia.
[v. 26]

1Beato il marito di una donna virtuosa;
il numero dei suoi giorni sarà doppio.
[vv. 2-3]
4Ricco o povero il cuore di lui ne gioisce,
in ogni tempo il suo volto appare sereno.
5Tre cose teme il mio cuore,
per la quarta sono spaventato:
una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo
e una falsa accusa: tutto questo è peggiore della morte;
6ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un'altra
e il flagello della sua lingua si lega con tutti.
7Giogo di buoi sconnesso è una donna malvagia,
colui che la domina è come chi acchiappa uno scorpione.
8Gran motivo di sdegno una donna ubriaca,
non riuscirà a nascondere la vergogna.
9La scostumatezza di una donna è nell'eccitazione degli sguardi,
si riconosce dalle sue occhiate.
[vv. 10-12]
13La grazia di una donna allieta il marito,
la sua scienza gli rinvigorisce le ossa.
[v. 14]
15Grazia su grazia è una donna pudica,
non si può valutare il peso di un'anima modesta.
16Il sole risplende sulle montagne del Signore,
la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa.
[v. 17]
18Colonne d'oro su base d'argento,
tali sono gambe graziose su solidi piedi.

[v. 19]

20A stento un commerciante sarà esente da colpe,
un rivenditore non sarà immune dal peccato.

1Per amor del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire procede senza scrupoli.
[vv. 2-7]

8Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
[v. 9]
10Il leone sta in agguato della preda,
così il peccato di coloro che praticano l'ingiustizia.
[vv. 11-13]
14Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli,
e le loro questioni fan turare gli orecchi.
15Uno spargimento di sangue è la rissa dei superbi,
le loro invettive sono un ascolto penoso.

[vv. 16-18]
19Come un uccello, che ti sei fatto scappare di mano,
così hai lasciato andare il tuo amico e non lo riprenderai.
[vv. 20-26]

27Il male si riverserà su chi lo fa,
egli non saprà neppure da dove gli venga.
[vv. 28-30]

[vv. 1-5]
6Ricòrdati della tua fine e smetti di odiare,
ricòrdati della corruzione e della morte
e resta fedele ai comandamenti.
[vv. 7-9]

10Secondo la materia del fuoco, esso s'infiamma,
una rissa divampa secondo la sua violenza;
il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza,
la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.
[vv. 11-12]

13Maledici il delatore e l'uomo di doppia lingua,
perché fa perire molti che vivono in pace.
14Una lingua malèdica ha sconvolto molti,
li ha scacciati di nazione in nazione;
ha demolito forti città e ha rovinato casati potenti.
[vv. 15-16]
17Un colpo di frusta produce lividure,
ma un colpo di lingua rompe le ossa.
18Molti sono caduti a fil di spada,
ma non quanti sono periti per colpa della lingua.
[v. 19]
20Il suo giogo è un giogo di ferro;
le sue catene catene di bronzo.
[vv. 21-22]
23Quanti abbandonano il Signore in essa cadranno,
fra costoro divamperà senza spegnersi.
Si avventerà contro di loro come un leone
e come una pantera ne farà scempio.
[vv. 24-26]

1Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo,
chi lo soccorre di propria mano osserva i comandamenti.
2Dà in prestito al prossimo nel tempo del bisogno,
e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato.
[vv. 3-4]
5Prima di ricevere, ognuno bacia le mani del creditore,
parla con tono umile per ottenere gli averi dell'amico;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
restituisce piagnistei e incolpa le circostanze.
[v. 6]
7Molti perciò, per tale cattiveria, rifiutan di prestare:
hanno paura di perdere i beni senza ragione.

[vv. 8-11]
12Rinserra l'elemosina nei tuoi scrigni
ed essa ti libererà da ogni disgrazia.
13Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante,
combatterà per te di fronte al nemico.

[v. 14]
15Non dimenticare il favore di chi si è fatto garante,
poiché egli si è impegnato per te.
16Il peccatore dilapida i beni del suo garante,
l'ingrato di proposito abbandonerà chi l'ha salvato.
[vv. 17-20]

21Indispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito
e una casa che serva da riparo.
22È meglio vivere da povero sotto un tetto di tavole,
che godere di cibi sontuosi in case altrui.
[v. 23]
24Triste vita andare di casa in casa,
non potrai aprir bocca, dove sarai come straniero.
[v. 25]
26«Su, forestiero, apparecchia la tavola,
se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare».
[v. 27]
28Tali cose sono dure per un uomo che abbia intelligenza:
i rimproveri per l'ospitalità e gli insulti di un creditore.

1Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta,
per gioire di lui alla fine.
[vv. 2-3]
4Muore il padre? È come se non morisse,
perché lascia un suo simile dopo di sé.
5Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo,
in punto di morte non prova dolore.
6Di fronte ai nemici lascia un vendicatore,
per gli amici uno che sa ricompensarli.
[vv. 7-12]
13Educa tuo figlio e prenditi cura di lui,
così non dovrai affrontare la sua insolenza.

14Meglio un povero di aspetto sano e forte
che un ricco malato nel suo corpo.
15Salute e vigore valgono più di tutto l'oro,
un corpo robusto più di un'immensa fortuna.
16Non c'è ricchezza migliore della salute del corpo
e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore.
[vv. 17-18]
19A che serve all'idolo l'offerta di frutti?
Esso non mangia né sente il profumo;
così è il perseguitato dal Signore.
[vv. 20-21]

22La gioia del cuore è vita per l'uomo,
l'allegria di un uomo è lunga vita.
23Distrai la tua anima, consola il tuo cuore,
tieni lontana la malinconia.
La malinconia ha rovinato molti,
da essa non si ricava nulla di buono.
[vv. 24-25]

[vv. 1-4]
5Chi ama l'oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro per esso peccherà.
[vv. 6-9]
10Chi ha subìto la prova, risultando perfetto?
Sarà un titolo di gloria per lui.
Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito,
e potendo compiere il male, non lo ha fatto?
[v. 11]

12Hai davanti una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra».
[vv. 13-15]
16Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi;
non masticare con voracità per non renderti odioso.
[vv. 17-19]
20Sonno salubre con uno stomaco ben regolato,
al mattino si alza e il suo spirito è libero.
Travaglio di insonnia, coliche e vomiti
accompagnano l'uomo ingordo.
[vv. 21-23]
24La città mormora di chi è tirchio nei banchetti;
ed esatta è la testimonianza della sua avarizia.

[v. 25]
26La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori in una sfida di arroganti.
27Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella di chi non ha vino?
Questo fu creato per la gioia degli uomini.
[vv. 28-30]
31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua letizia.
Non dirgli parola di rimprovero
e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve.

1Ti hanno fatto capotavola? Non esaltarti;
comportati con gli altri come uno di loro.
Pensa a loro e poi mettiti a tavola;
[vv. 2-4]
5Sigillo di rubino in un anello d'oro
è un concerto musicale in un banchetto.
6Sigillo di smeraldo in una guarnizione d'oro
è la melodia dei canti unita alla dolcezza del vino.
7Parla, giovinetto, se è necessario,
ma appena un paio di volte, se interrogato.
[vv. 8-14]

15Chi indaga la legge ne sarà appagato,
ma l'ipocrita vi troverà motivo di scandalo.
[vv. 16-19]
20Non camminare in una via piena d'ostacoli,
per non inciampare contro i sassi.
21Non fidarti di una via senza inciampi,
[vv. 22-24]

1Chi teme il Signore non incorre in alcun male,
se subisce tentazioni, ne sarà liberato di nuovo.
[v. 2]
3L'uomo assennato ha fiducia nella legge,
la legge per lui è degna di fede come un oracolo.
[v. 4]
5Ruota di carro il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l'asse che gira.
[v. 6]

7Perché un giorno è più importante d'un altro?
Eppure la luce di ogni giorno dell'anno viene dal sole.
[vv. 8-12]
13Come l'argilla nelle mani del vasaio
che la forma a suo piacimento,
così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati,
per retribuirli secondo la sua giustizia.
14Di fronte al male c'è il bene, di fronte alla morte, la vita;
così di fronte al pio il peccatore.
15Considera perciò tutte le opere dell'Altissimo;
due a due, una di fronte all'altra.
[vv. 16-19]

20Al figlio e alla moglie, al fratello e all'amico
non dare un potere su di te finché sei in vita.
Non dare ad altri le tue ricchezze,
perché poi non ti penta e debba richiederle.
21Finché vivi e c'è respiro in te,
non abbandonarti in potere di nessuno.
[vv. 22-31]

32Se hai uno schiavo, trattalo come fratello,
perché ne avrai bisogno come di te stesso,
[v. 33]

[vv. 1-2]
3Questo dopo quello: tale la visione di sogni,
di fronte a un volto l'immagine di un volto.
4Dall'impuro che cosa potrà uscire di puro?
E dal falso che cosa potrà uscire di vero?
5Oracoli, auspici e sogni sono cose vane,
come vaneggia la mente di una donna in doglie.
[vv. 6-12]

13Lo spirito di coloro che temono il Signore vivrà,
perché la loro speranza è posta in colui che li salva.
14Chi teme il Signore non ha paura di nulla,
e non teme perché egli è la sua speranza.
15Beata l'anima di chi teme il Signore;
a chi si appoggia? Chi è il suo sostegno?
16Gli occhi del Signore sono su coloro che lo amano,
protezione potente e sostegno di forza,
riparo dal vento infuocato e riparo dal sole meridiano,
difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta;
[v. 17]

18Sacrificare il frutto dell'ingiustizia è un'offerta da burla;
i doni dei malvagi non sono graditi.
[vv. 19-24]
25Lavarsi dopo aver toccato un morto, poi toccarlo di nuovo:
quale utilità c'è in simile abluzione?
26Così l'uomo che digiuna per i suoi peccati
e poi va e li commette di nuovo.
Chi ascolterà la sua supplica?
Quale utilità c'è nella sua umiliazione?

1Chi osserva la legge moltiplica le offerte;
chi adempie i comandamenti offre un sacrificio di comunione.
2Chi serba riconoscenza offre fior di farina,
chi pratica l'elemosina fa sacrifici di lode.
[vv. 3-8] 9Dà all'Altissimo in base al dono da lui ricevuto,
di buon animo secondo la tua possibilità,
[v. 10]

11Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà,
non confidare su una vittima ingiusta,
12perché il Signore è giudice
e non v'è presso di lui preferenza di persone.
[vv. 13-23]
24Bella è la misericordia al tempo dell'afflizione,
come le nubi apportatrici di pioggia in tempo di siccità.

1Abbi pietà di noi, Signore Dio di tutto, e guarda,
infondi il tuo timore su tutte le nazioni.
[v. 2] 3Come ai loro occhi ti sei mostrato santo in mezzo a noi,
così ai nostri occhi mòstrati grande fra di loro.
4Ti riconoscano, come noi abbiamo riconosciuto
che non c'è un Dio fuori di te, Signore.
[vv. 5-8] 9Schiaccia le teste dei capi nemici
che dicono: «Non c'è nessuno fuori di noi».
10Raduna tutte le tribù di Giacobbe,
rendi loro il possesso come era al principio.
11Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome,
di Israele che hai trattato come un primogenito.
12Abbi pietà della tua città santa, di Gerusalemme tua stabile dimora.
[vv. 13-14] 15Ricompensa coloro che sperano in te,
i tuoi profeti siano degni di fede.
16Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi,
secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo.
[vv. 17-20]

21Una donna accetterà qualsiasi marito,
ma una giovane è migliore di un'altra.
22La bellezza di una donna allieta il volto;
e sorpassa ogni desiderio dell'uomo;
[v. 23]
24Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni,
un aiuto adatto a lui e una colonna d'appoggio.
[v. 25]
26Chi si fida di un ladro armato che corre di città in città?
[v. 27]

1Ogni amico dice: «Anch'io ti sono amico»,
ma esiste l'amico che lo è solo di nome.
[v. 2] 3O inclinazione malvagia, da dove sei balzata,
per ricoprire la terra con la tua malizia?
[v. 4] 5Il compagno soffre con l'amico per ragioni di stomaco,
ma di fronte al conflitto prenderà lo scudo.
6Non ti dimenticare dell'amico dell'anima tua,
non scordarti di lui nella tua prosperità.

[v. 7]
8Guàrdati da un consigliere,
infòrmati quali siano le sue necessità
- egli nel consigliare penserà al suo interesse -
perché non getti la sorte su di te
[v. 9]
10Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco,
nascondi la tua intenzione a quanti ti invidiano.
11Non consigliarti con una donna sulla sua rivale,
con un pauroso sulla guerra,
con un mercante sul commercio,
con un compratore sulla vendita,
con un invidioso sulla riconoscenza,
con uno spietato sulla bontà di cuore,
con un pigro su un'iniziativa qualsiasi,
con un mercenario annuale sul raccolto,
con uno schiavo pigro su un gran lavoro;
non dipendere da costoro per nessun consiglio.
[v. 12]
13Segui il consiglio del tuo cuore,
perché nessuno ti sarà più fedele di lui.
14La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire
meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
15Al di sopra di tutto questo prega l'Altissimo
perché guidi la tua condotta secondo verità.

16Principio di ogni opera è la ragione,
prima di ogni azione è bene riflettere.
[vv. 17-18]
19C'è l'uomo esperto maestro di molti,
ma inutile per se stesso.
[v. 20]
21non gli è stato concesso il favore del Signore,
poiché è privo di ogni sapienza.
[vv. 22-23]
24Un uomo saggio è colmato di benedizioni,
quanti lo vedono lo proclamano beato.
25La vita dell'uomo ha i giorni contati;
ma i giorni di Israele sono senza numero.
[vv. 26-31]

[vv. 1-4]
5L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno,
per rendere evidente la potenza di lui?
[vv. 6-7]
8Non verranno meno le sue opere!
Da lui proviene il benessere sulla terra.
[v. 9]
10Purìficati, lavati le mani;
monda il cuore da ogni peccato.
11Offri incenso e un memoriale di fior di farina
e sacrifici pingui secondo le tue possibilità.
12Fà poi passare il medico
- il Signore ha creato anche lui -
non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno.
[vv. 13-18]

19In una disgrazia resta a lungo il dolore,
una vita di miseria è dura al cuore.
[vv. 20-22]
23Nel riposo del morto lascia riposare anche il suo
ricordo;
consòlati di lui, ora che il suo spirito è partito.

24La sapienza dello scriba si deve alle sue ore di
quiete;
chi ha poca attività diventerà saggio.
25Come potrà divenir saggio chi maneggia l'aratro
e si vanta di brandire un pungolo?
Spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro
e parla solo di vitelli?
[v. 26]
27Così ogni artigiano e ogni artista
che passa la notte come il giorno:
quelli che incidono incisioni per sigilli
e con pazienza cercano di variare l'intaglio;
pongono mente a ritrarre bene il disegno
e stanno svegli per terminare il lavoro.
[vv. 28-31]
32Senza di loro sarebbe impossibile costruire una città;
gli uomini non potrebbero né abitarvi né circolare.
[v. 33]
34Non fanno brillare né l'istruzione né il diritto,
non compaiono tra gli autori di proverbi;
ma sostengono le cose materiali,
e la loro preghiera riguarda i lavori del mestiere.

1Differente è il caso di chi si applica
e medita la legge dell'Altissimo.
Egli indaga la sapienza di tutti gli antichi,
si dedica allo studio delle profezie.
[vv. 2-4]
5Di buon mattino rivolge il cuore
al Signore, che lo ha creato, prega davanti all'Altissimo,
apre la bocca alla preghiera, implora per i suoi peccati.
6Se questa è la volontà del Signore grande,
egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza,
come pioggia effonderà parole di sapienza,
nella preghiera renderà lode al Signore.
7Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza,
mediterà sui misteri di Dio.
[v. 8]
9Molti loderanno la sua intelligenza,
egli non sarà mai dimenticato,
non scomparirà il suo ricordo,
il suo nome vivrà di generazione in generazione.
[v. 10]
11Finché vive, lascerà un nome più noto di mille,
quando muore, avrà gia fatto abbastanza per sé.

[v. 12]
13Ascoltatemi, figli santi, e crescete
come una pianta di rose su un torrente.
14Come incenso spandete un buon profumo,
fate fiorire fiori come il giglio,
spargete profumo e intonate un canto di lode;
benedite il Signore per tutte le opere sue.
[v. 15]
16«Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore!
Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!».
Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?».
Tutte le cose saranno indagate a suo tempo.
[vv. 17-19]
20Il suo sguardo passa da un'eternità all'altra,
nulla è straordinario davanti a lui.
21Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?»
poiché tutte le cose sono state create per un fine.
[vv. 22-23]
24Le sue vie sono diritte per i santi,
ma per gli empi piene di inciampi.
25I beni per i buoni furon creati sin da principio,
ma anche i mali per i peccatori.
26Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono:
acqua, fuoco, ferro, sale,
farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito.
[vv. 27-33]
34Non c'è da dire: «Questo è peggiore di quello»,
a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona.
[v. 35]

1Una sorte penosa è disposta per ogni uomo,
un giogo pesante grava sui figli di Adamo,
dal giorno della loro nascita dal grembo materno
al giorno del loro ritorno alla madre comune.
2Materia alle loro riflessioni e ansietà per il loro cuore
offrono il pensiero di ciò che li attende e il giorno della fine.
3Da chi siede su un trono glorioso
fino al misero che giace sulla terra e sulla cenere;
4da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
non c'è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
[v. 5]
6Per un poco, un istante, riposa;
quindi nel sonno, come in un giorno di guardia,
è sconvolto dai fantasmi del suo cuore,
come chi è scampato da una battaglia.
[v. 7]
8È sorte di ogni essere vivente, dall'uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
[vv. 9-15]

16Il giunco su ogni corso d'acqua e sugli argini di un fiume
sarà tagliato prima di ogni altra erba.
17La bontà è come un giardino di benedizioni,
la misericordia dura sempre.
18La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore sarà dolce,
ma più ancora lo sarà per chi trova un tesoro.
19I figli e la fondazione di una città assicurano un
nome,
ma più ancora sarà stimata una donna senza macchia.
[v. 20]
21Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora di essi una voce soave.
22L'occhio desidera grazia e bellezza,
ma più ancora di esse il verde dei campi.
23Il compagno e l'amico si incontrano a tempo opportuno,
ma più ancora di essi moglie e marito.
[v. 24]
25Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma ancora di più si apprezza un consiglio.
26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora di esse il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla;
con esso non c'è bisogno di cercare aiuto.
27Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni;
la sua protezione vale più di qualsiasi altra gloria.

28Figlio, non vivere da mendicante.
È meglio morire che mendicare.
[vv. 29-30]

1O morte, come è amaro il tuo pensiero
per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza,
per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto,
ancora in grado di gustare il cibo!
2O morte, è gradita la tua sentenza
all'uomo indigente e privo di forze,
vecchio decrepito e preoccupato di tutto,
al ribelle che ha perduto la pazienza!
[vv. 3-7]

8Guai a voi, uomini empi,
che avete abbandonato la legge di Dio altissimo!
[vv. 9-11]
12Abbi cura del nome, perché esso ti resterà
più di mille grandi tesori d'oro.
13I giorni di una vita felice sono contati,
ma un buon nome dura sempre.

[v. 14]
15Meglio chi nasconde la sua stoltezza
di chi nasconde la sua sapienza.
[vv. 16-19]
20di venir meno al giuramento e all'alleanza,
di piegare i gomiti sul pane,
21del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato,
di non rispondere a quanti salutano,
[v. 22]

3dei conti con il socio e con i compagni di viaggio,
del dono di un'eredità agli amici,
4dell'esattezza della bilancia e dei pesi,
dell'acquisto di molte o poche cose,
5della contrattazione sul prezzo con i commercianti,
della frequente correzione dei figli
e del far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro.
[vv. 6-7] 8Non vergognarti di correggere l'insensato e lo stolto
e il vecchio decrepito che disputa con i giovani;
sarai così veramente assennato
e approvato da ogni vivente.

[vv. 9-10]
11Su una figlia indocile rafforza la vigilanza,
perché non ti renda scherno dei nemici,
oggetto di chiacchiere in città e favola della gente,
da farti vergognare davanti a tutti.

[v. 12]
13perché dagli abiti esce fuori la tignola
e dalla donna malizia di donna.
14Meglio la cattiveria di un uomo che la bontà di una donna,
una donna che porta vergogna fino allo scherno.

[vv. 15-16]
17Neppure i santi del Signore sono in grado
di narrare tutte le sue meraviglie,
ciò che il Signore onnipotente ha stabilito
perché l'universo stesse saldo a sua gloria.
[v. 18]
19annunziando le cose passate e future
e svelando le tracce di quelle nascoste.
[v. 20]
21Ha ordinato le meraviglie della sua sapienza,
poiché egli è da sempre e per sempre.
Nulla può essergli aggiunto e nulla tolto,
non ha bisogno di alcun consigliere.
[vv. 22-23]
24Tutte sono a coppia, una di fronte all'altra,
egli non ha fatto nulla di incompleto.
[v. 25]

1Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento,
spettacolo celeste in una visione di gloria!
[v. 2]
3A mezzogiorno dissecca la terra,
e di fronte al suo calore chi può resistere?
4Si soffia nella fornace per ottenere calore,
il sole brucia i monti tre volte tanto;
emettendo vampe di fuoco,
facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi.
[vv. 5-7]

8Da essa il mese prende nome,
mirabilmente crescendo secondo le fasi.
È un'insegna per le milizie nell'alto
splendendo nel firmamento del cielo.

[v. 9]
10Si comportano secondo gli ordini del Santo,
non si stancano al loro posto di sentinelle.

[v. 11]
12Avvolge il cielo con un cerchio di gloria,
l'hanno teso le mani dell'Altissimo.

[vv. 13-14]
15Con potenza condensa le nubi,
che si polverizzano in chicchi di grandine.
[vv. 16a-16b]
17bcosì anche l'uragano del nord e il turbine di vento.
[v. 18]
19Riversa sulla terra la brina come il sale,
che gelandosi forma come tante punte di spine.
20Soffia la gelida tramontana,
sull'acqua si condensa il ghiaccio;
esso si posa sull'intera massa d'acqua,
che si riveste come di corazza.
[v. 21]
22Il rimedio di tutto, un annuvolamento improvviso,
l'arrivo della rugiada ristora dal caldo.
[vv. 23-24]
25là ci sono anche cose singolari e stupende,
esseri viventi di ogni specie e mostri marini.
[vv. 26-27]
28Come potremmo avere la forza per lodarlo?
Egli, il Grande, al di sopra di tutte le sue opere.
[vv. 29-31]
32Ci sono molte cose nascoste più grandi di queste;
noi contempliamo solo poche delle sue opere.
[v. 33]

[vv. 1-4]
5Inventori di melodie musicali
e compositori di canti poetici.
6Uomini ricchi dotati di forza,
vissuti in pace nelle loro dimore.
[v. 7]
8Di loro alcuni lasciarono un nome,
che ancora è ricordato con lode.
9Di altri non sussiste memoria;
svanirono come se non fossero esistiti;
furono come se non fossero mai stati,
loro e i loro figli dopo di essi.
[vv. 10-18]

19Abramo fu grande antenato di molti popoli,
nessuno ci fu simile a lui nella gloria.
[v. 20]
21Per questo Dio gli promise con giuramento
di benedire i popoli nella sua discendenza,
di moltiplicarlo come la polvere della terra,
di innalzare la sua discendenza come gli astri
e di dar loro un'eredità da uno all'altro mare,
dal fiume fino all'estremità della terra.

22Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa
a causa di Abramo suo padre.
23Dio fece posare sulla testa di Giacobbe
la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza;
lo confermò nelle sue benedizioni,
a lui diede il paese in eredità e lo divise in varie parti,
assegnandole alle dodici tribù.

1Da lui fece sorgere un uomo di pietà,
che riscosse una stima universale
e fu amato da Dio e dagli uomini:
Mosè, il cui ricordo è benedizione.
[vv. 2-4]
5Gli fece udire la sua voce;
lo introdusse nella nube oscura
e gli diede a faccia a faccia i comandamenti,
legge di vita e di intelligenza,
perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza,
i suoi decreti a Israele.

6Egli innalzò Aronne, santo come lui,
suo fratello, della tribù di Levi.
7Stabilì con lui un'alleanza perenne
e gli diede il sacerdozio tra il popolo.
Lo onorò con splendidi ornamenti
e gli fece indossare una veste di gloria.
[v. 8]
9All'orlo della sua veste pose melagrane,
e numerosi campanelli d'oro all'intorno,
che suonassero al muovere dei suoi passi,
diffondendo il tintinnio nel tempio,
come richiamo per i figli del suo popolo.
10L'ornò con una veste sacra, d'oro,
violetto e porpora, capolavoro di ricamo;
con il pettorale del giudizio, con i segni della verità,
e con tessuto di lino scarlatto, capolavoro di artista;
11con pietre preziose, incise come sigilli,
su castoni d'oro, capolavoro di intagliatore,
quale memoriale con le parole incise
secondo il numero delle tribù di Israele.
12Sopra il turbante gli pose una corona d'oro
con incisa l'iscrizione sacra,
insegna d'onore, lavoro stupendo,
ornamento delizioso per gli occhi.
13Prima di lui non si erano viste cose simili,
mai un estraneo le ha indossate;
esse sono riservate solo ai suoi figli
e ai suoi discendenti per sempre.
[v. 14]
15Mosè lo consacrò e l'unse con l'olio santo.
Costituì un'alleanza perenne per lui
e per i suoi discendenti, finché dura il cielo:
quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio
e benedire il popolo nel nome del Signore.
[vv. 16-17]
18Contro di lui insorsero uomini estranei
e furono gelosi di lui nel deserto;
erano gli uomini di Datan e di Abiron
e quelli della banda di Core, furiosi e violenti.
[v. 19]
20E aumentò la gloria di Aronne,
gli assegnò un patrimonio, gli riservò le primizie dei frutti,
dandogli innanzi tutto pane in abbondanza.
[vv. 21-22]

23Pincas, figlio di Eleazaro, fu il terzo nella gloria
per il suo zelo nel timore del Signore
per la sua fermezza quando il popolo si ribellò,
egli infatti intervenne con generoso coraggio
e placò Dio in favore di Israele.
24Per questo fu stabilita con lui un'alleanza di pace,
perché presiedesse al santuario e al popolo;
così a lui e alla sua discendenza fu riservata
la dignità del sacerdozio per sempre.
25Ci fu anche un'alleanza con Davide,
figlio di Iesse, della tribù di Giuda;
la successione reale dal padre a uno solo dei figli,
la successione di Aronne, a tutta la sua discendenza.
[v. 26]

1Valoroso in guerra Giosuè figlio di Nun,
successore di Mosè nell'ufficio profetico;
egli, secondo il significato del suo nome,
fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,
compiendo la vendetta contro i nemici insorti,
per assegnare il possesso a Israele.
[v. 2]
3Chi prima di lui era stato così saldo?
Egli guidava le guerre del Signore.
[v. 4]
5Egli invocò l'Altissimo sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore onnipotente
scagliando chicchi di grandine di grande potenza.
[v. 6]

7Rimase infatti fedele all'Onnipotente
e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa
con Caleb, figlio di Iefunne,
opponendosi all'assemblea,
impedendo che il popolo peccasse
e dominando le maligne mormorazioni.
[vv. 8-12]

13Samuele, amato dal suo Signore,
di cui fu profeta, istituì la monarchia
e consacrò i principi del suo popolo.
[vv. 14-15]
16Egli invocò il Signore onnipotente,
quando i nemici lo premevano all'intorno,
con l'offerta di un agnello da latte.
[vv. 17-18]
19Prima dell'ora del suo eterno sonno,
così attestò davanti al Signore e al suo Messia:
«Denari e neanche dei sandali,
da alcun vivente ho accettato» e nessuno potè contraddirlo.
[v. 20]

1Dopo di questi sorse Natan,
per profetizzare al tempo di Davide.

[vv. 2-3]
4Nella giovinezza non ha forse ucciso il gigante
e cancellata l'ignominia dal popolo,
scagliando con la fionda la pietra,
che abbattè la tracotanza di Golia?
5Poiché aveva invocato il Signore altissimo,
egli concesse alla sua destra la forza
di eliminare un potente guerriero
e riaffermare la potenza del suo popolo.
6Così l'esaltarono per i suoi diecimila,
lo lodarono nei canti del Signore
e gli offrirono un diadema di gloria.
[v. 7]
8In ogni sua opera glorificò
il Santo altissimo con parole di lode;
cantò inni a lui con tutto il cuore
e amò colui che l'aveva creato.
[v. 9]
10conferì splendore alle feste,
abbellì le solennità fino alla perfezione,
facendo lodare il nome santo di Dio
ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
11Il Signore gli perdonò i suoi peccati,
innalzò la sua potenza per sempre,
gli concesse un'alleanza regale
e un trono di gloria in Israele.

12Dopo di lui sorse un figlio saggio,
che, in grazia sua, ebbe un vasto regno.
13Salomone regnò in tempo di pace,
Dio dispose che tutto fosse tranquillo all'intorno
perché costruisse una casa al suo nome
e preparasse un santuario perenne.
14Come fosti saggio nella giovinezza,
versando copiosa intelligenza come acqua d'un fiume!
15La tua scienza ricoprì la terra,
riempiendola di sentenze difficili.
[vv. 16-17]
18Nel nome del Signore Dio,
che è chiamato Dio di Israele,
accumulasti l'oro quasi fosse stagno,
come il piombo rendesti abbondante l'argento.
[v. 19]
20Così deturpasti la tua gloria e profanasti la tua discendenza,
da attirare l'ira divina sui tuoi figli
e sofferenze con la tua follia.
[v. 21]
22Ma il Signore non rinnegherà la sua misericordia
e non permetterà che venga meno alcuna delle sue parole.
Non farà perire la posterità del suo eletto
né distruggerà la stirpe di colui che lo amò.
Concesse un resto a Giacobbe
e a Davide un germoglio nato dalla sua stirpe.

23Salomone andò a riposare con i suoi padri,
lasciando dopo di sé un discendente,
stoltezza del popolo e privo di senno,
Roboàmo, che si alienò il popolo con i suoi consigli.

24Geroboàmo figlio di Nabàt fece peccare Israele
e aprì a Efraim la via del peccato;
le loro colpe si moltiplicarono assai,
da farli esiliare dal proprio paese.
25Essi commisero ogni genere di malvagità
finché non giunse su di loro la vendetta.

[v. 1]
2Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
[v. 3]
4Come ti rendesti famoso, Elia, con i prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
[vv. 5-6]
7Sentisti sul Sinai rimproveri,
sull'Oreb sentenze di vendetta.
[v. 8]
9Fosti assunto in un turbine di fuoco
su un carro di cavalli di fuoco,
10designato a rimproverare i tempi futuri
per placare l'ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore dei padri verso i figli
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
[vv. 11-15]

16Rimase soltanto un popolo poco numeroso
con un principe della casa di Davide.
Alcuni di costoro fecero ciò che è gradito a Dio,
ma altri moltiplicarono i peccati.

[vv. 17-19]
20Invocarono il Signore misericordioso,
stendendo le mani verso di lui.
Il Santo li ascoltò subito dal cielo
e li liberò per mezzo di Isaia.
[v. 21]

22perché Ezechia aveva fatto quanto è gradito al Signore,
e seguito con fermezza le vie di Davide suo antenato,
come gli additava il profeta Isaia,
grande e verace nella visione.
[v. 23]
24Con grande ispirazione vide gli ultimi tempi,
e consolò gli afflitti di Sion.
[v. 25]

1Il ricordo di Giosia è una mistura di incenso,
preparata dall'arte del profumiere.
In ognibocca è dolce come il miele,
come musica in un banchetto.
[v. 2]
3Diresse il suo cuore verso il Signore,
in un'epoca di iniqui riaffermò la pietà.

4Se si eccettuano Davide, Ezechia e Giosia,
tutti commisero peccati;
poiché avevano abbandonato la legge dell'Altissimo,
i re di Giuda scomparvero.
[vv. 5-6]
7secondo la parola di Geremia, che essi maltrattarono
benché fosse stato consacrato profeta nel seno materno,
per estirpare, distruggere e mandare in rovina,
ma anche per costruire e piantare.
8Ezechiele contemplò una visione di gloria,
che Dio gli mostrò sul carro dei cherubini.
[vv. 9-11]

12Così anche Giosuè figlio di Iozedèk;
essi nei loro giorni riedificarono il tempio
ed elevarono al Signore un tempio santo,
destinato a una gloria eterna.

13Anche la memoria di Neemia durerà a lungo;
egli rialzò le nostre mura demolite
e vi pose porte e sbarre; fece risorgere le nostre case.

[vv. 14-16]

1Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote,
nella sua vita riparò il tempio,
e nei suoi giorni fortificò il santuario.
2Da lui furon poste le fondamenta del doppio rialzo,
l'alto contrafforte della cinta del tempio.
[v. 3]
4Premuroso di impedire la caduta del suo popolo,
fortificò la città contro un assedio.
[vv. 5-6]
7come il sole sfolgorante sul tempio dell'Altissimo,
come l'arcobaleno splendente fra nubi di gloria,
8come il fiore delle rose nella stagione di primavera,
come un giglio lungo un corso d'acqua,
come un germoglio d'albero d'incenso nella stagione estiva
9come fuoco e incenso su un braciere,
come un vaso d'oro massiccio,
ornato con ogni specie di pietre preziose,
10come un ulivo verdeggiante pieno di frutti,
e come un cipresso svettante tra le nuvole.
11Quando indossava i paramenti solenni,
quando si rivestiva con gli ornamenti più belli,
salendo i gradini del santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l'intero santuario.
12Quando riceveva le parti delle vittime
dalle mani dei sacerdoti,
mentre stava presso il braciere dell'altare,
circondato dalla corona dei fratelli
come fronde di cedri nel Libano,
e lo circondavano come fusti di palme,
13mentre tutti i figli di Aronne nella loro gloria,
con le offerte del Signore nelle mani,
stavano davanti a tutta l'assemblea di Israele,
[v. 14]
15Egli stendeva la mano sulla coppa
e versava succo di uva,
lo spargeva alle basi dell'altare
come profumo soave all'Altissimo, re di tutte le cose.
16Allora i figli di Aronne alzavano la voce,
suonavano le trombe di metallo lavorato
e facevano udire un suono potente
come richiamo davanti all'Altissimo.
[v. 17]
18I cantori intonavano canti di lodi,
il loro canto era addolcito da una musica melodiosa.
[v. 19]
20Allora, scendendo, egli alzava le mani
su tutta l'assemblea dei figli di Israele
per dare con le sue labbra la benedizione del Signore,
gloriandosi del nome di lui.
21Tutti si prostravano di nuovo
per ricevere la benedizione dell'Altissimo.

[vv. 22-26]

27Una dottrina di sapienza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù figlio di Sirach, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
[vv. 28-29]

[v. 1]
2perché fosti mio protettore e mio aiuto
e hai liberato il mio corpo dalla perdizione,
dal laccio di una lingua calunniatrice,
dalle labbra che proferiscono menzogne;
di fronte a quanti mi circondavano
sei stato il mio aiuto e mi hai liberato,
3secondo la tua grande misericordia e per il tuo nome,
dai morsi di chi stava per divorarmi,
dalla mano di quanti insidiavano alla mia vita,
dalle molte tribolazioni di cui soffrivo,
4dal soffocamento di una fiamma avvolgente,
e dal fuoco che non avevo acceso,
[v. 5]
6Una calunnia di lingua ingiusta era giunta al re.
La mia anima era vicina alla morte,
la mia vita era alle porte degli inferi.
[v. 7]
8Allora mi ricordai delle tue misericordie, Signore,
e delle tue opere che sono da sempre,
perché tu liberi quanti sperano in te,
li salvi dalla mano dei nemici.
[vv. 9-10]
11La mia supplica fu esaudita;
tu mi salvasti infatti dalla rovina
e mi strappasti da una cattiva situazione.
[v. 12]

13Quando ero ancora giovane, prima di viaggiare,
ricercai assiduamente la sapienza nella preghiera.
[vv. 14-17]
18Sì, ho deciso di metterla in pratica;
sono stato zelante nel bene, non resterò confuso.
[v. 19]
20A lei rivolsi il mio desiderio,
e la trovai nella purezza.
In essa acquistai senno fin da principio;
per questo non la abbandonerò.
[vv. 21-28]
29Si diletti l'anima vostra della misericordia del Signore;
non vogliate vergognarvi di lodarlo.
[v. 30]

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