21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
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5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
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10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
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16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
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19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
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[vv. 1-3]
4I suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti per ognuno di loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno maledetto Dio nel loro cuore». Così era solito fare Giobbe ogni volta.
6Ora, un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro. 7Il Signore chiese a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo». 8Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male». [v. 9] 10Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra. [v. 11] 12Il Signore disse a Satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui». Satana si ritirò dalla presenza del Signore.
[vv. 13-14] 15I Sabei hanno fatto irruzione, li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».
[v. 16]
17Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande: sono piombati sopra i cammelli e li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».
[vv. 18-19]
20Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello; si rase il capo, cadde a terra, si prostrò [v. 21]
22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.
[vv. 1-3]
4Ora i suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta.
6Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. 7Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa». 8Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male». [v. 9] 10Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. [v. 11] 12Il Signore disse a satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui». Satana si allontanò dal Signore.
[vv. 13-14] 15quando i Sabei sono piombati su di essi e li hanno predati e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
[v. 16]
17Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande: si sono gettati sopra i cammelli e li hanno presi e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
[vv. 18-19]
20Allora Giobbe si alzò e si stracciò le vesti, si rase il capo, cadde a terra, si prostrò [v. 21]
22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.
1Accadde, un giorno, che i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, e anche Satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. 2Il Signore chiese a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo». 3Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male. Egli è ancora saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui per rovinarlo, senza ragione». 4Satana rispose al Signore: «Pelle per pelle; tutto quello che possiede, l’uomo è pronto a darlo per la sua vita. [v. 5] 6Il Signore disse a Satana: «Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita».
[vv. 7-10]
11Tre amici di Giobbe vennero a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà, e si accordarono per andare a condividere il suo dolore e a consolarlo. 12Alzarono gli occhi da lontano, ma non lo riconobbero. Levarono la loro voce e si misero a piangere. Ognuno si stracciò il mantello e lanciò polvere verso il cielo sul proprio capo. 13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti. Nessuno gli rivolgeva una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.
1Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. 2Il Signore disse a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra che ho percorsa». 3Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo». 4Satana rispose al Signore: «Pelle per pelle; tutto quanto ha, l'uomo è pronto a darlo per la sua vita. [v. 5] 6Il Signore disse a satana: «Eccolo nelle tue mani! Soltanto risparmia la sua vita».
[vv. 7-10]
11Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo. 12Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. 13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.
[v. 1] 2Prese a dire:
[vv. 3-7]
8La maledicano quelli che imprecano il giorno,
che sono pronti a evocare Leviatàn.
[vv. 9-19]
20Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
21a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
22che godono fino a esultare
e gioiscono quando trovano una tomba,
23a un uomo, la cui via è nascosta
e che Dio ha sbarrato da ogni parte?
[vv. 24-26]
[v. 1] 2prese a dire:
[vv. 3-7]
8La maledicano quelli che imprecano al giorno,
che sono pronti a evocare Leviatan.
[vv. 9-19]
20Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha l'amarezza nel cuore,
21a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
[v. 22]
23a un uomo, la cui via è nascosta
e che Dio da ogni parte ha sbarrato?
[vv. 24-26]
1Elifaz di Teman prese a dire:
[v. 2]
3Ecco, sei stato maestro di molti
e a mani stanche hai ridato vigore;
[v. 4]
5Ma ora che questo accade a te, ti è gravoso;
capita a te e ne sei sconvolto.
[vv. 6-8]
9A un soffio di Dio periscono
e dallo sfogo della sua ira sono annientati.
[vv. 10-11]
12A me fu recata, furtiva, una parola
e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.
[vv. 13-21]
[vv. 1-2]
3Ecco, tu hai istruito molti
e a mani fiacche hai ridato vigore;
[v. 4]
5Ma ora questo accade a te e ti abbatti;
capita a te e ne sei sconvolto.
[vv. 6-8]
9A un soffio di Dio periscono
e dallo sfogo della sua ira sono annientati.
[vv. 10-11]
12A me fu recata, furtiva, una parola
e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.
[vv. 13-16]
17«Può il mortale essere giusto davanti a Dio
o innocente l'uomo davanti al suo creatore?
[v. 18]
19quanto più a chi abita case di fango,
che nella polvere hanno il loro fondamento!
Come tarlo sono schiacciati,
[vv. 20-21]
1Grida pure! Ti risponderà forse qualcuno?
E a chi fra i santi ti rivolgerai?
[vv. 2-4]
5l’affamato ne divora la messe,
anche se ridotta a spine, la porterà via
e gente assetata agognerà le sue sostanze.
[vv. 6-7]
8Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
9a lui, che fa cose tanto grandi da non potersi indagare,
meraviglie da non potersi contare,
[v. 10]
11Egli esalta gli umili
e solleva a prosperità gli afflitti;
[vv. 12-25]
26Te ne andrai alla tomba in piena maturità,
come un covone raccolto a suo tempo.
27Ecco, questo l’abbiamo studiato a fondo, ed è vero.
Ascoltalo e imparalo per il tuo bene».
1Chiama, dunque! Ti risponderà forse qualcuno?
E a chi fra i santi ti rivolgerai?
[vv. 2-7]
8Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
9a lui, che fa cose grandi e incomprensibili,
meraviglie senza numero,
[v. 10]
11Colloca gli umili in alto
e gli afflitti solleva a prosperità;
[vv. 12-25]
26Te ne andrai alla tomba in piena maturità,
come si ammucchia il grano a suo tempo.
[v. 27]
1Giobbe prese a dire:
[vv. 2-13]
14A chi è sfinito dal dolore è dovuto l’affetto degli amici,
anche se ha abbandonato il timore di Dio.
[vv. 15-26]
27Persino su un orfano gettereste la sorte
e fareste affari a spese di un vostro amico.
28Ma ora degnatevi di volgervi verso di me:
davanti a voi non mentirò.
[vv. 29-30]
[vv. 1-13]
14A chi è sfinito è dovuta pietà dagli amici,
anche se ha abbandonato il timore di Dio.
[vv. 15-25]
26Forse voi pensate a confutare parole,
e come sparsi al vento stimate i detti di un disperato!
27Anche sull'orfano gettereste la sorte
e a un vostro amico scavereste la fossa.
28Ma ora degnatevi di volgervi verso di me:
davanti a voi non mentirò.
[vv. 29-30]
[vv. 1-2]
3così a me sono toccati mesi d’illusione
e notti di affanno mi sono state assegnate.
[vv. 4-15]
16Mi sto consumando, non vivrò più a lungo.
Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni.
17Che cosa è l’uomo perché tu lo consideri grande
e a lui rivolga la tua attenzione
[v. 18]
19Fino a quando da me non toglierai lo sguardo
e non mi lascerai inghiottire la saliva?
20Se ho peccato, che cosa ho fatto a te,
o custode dell’uomo?
Perché mi hai preso a bersaglio
e sono diventato un peso per me?
[v. 21]
[vv. 1-2]
3così a me son toccati mesi d'illusione
e notti di dolore mi sono state assegnate.
[vv. 4-15]
16Io mi disfaccio, non vivrò più a lungo.
Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni.
17Che è quest'uomo che tu nei fai tanto conto
e a lui rivolgi la tua attenzione
[v. 18]
19Fino a quando da me non toglierai lo sguardo
e non mi lascerai inghiottire la saliva?
20Se ho peccato, che cosa ti ho fatto,
o custode dell'uomo?
Perché m'hai preso a bersaglio
e ti son diventato di peso?
[v. 21]
1Bildad di Suach prese a dire:
2«Fino a quando dirai queste cose
e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?
[vv. 3-22]
1Allora prese a dire Bildad il Suchita:
2Fino a quando dirai queste cose
e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?
[vv. 3-22]
1Giobbe prese a dire:
2«In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?
[v. 3]
4Egli è saggio di mente, potente di forza:
chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo?
[vv. 5-35]
[v. 1]
2In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione innanzi a Dio?
[v. 3]
4Saggio di mente, potente per la forza,
chi s'è opposto a lui ed è rimasto salvo?
[vv. 5-35]
[v. 1]
2Dirò a Dio: “Non condannarmi!
Fammi sapere di che cosa mi accusi.
[vv. 3-14]
15Se sono colpevole, guai a me!
Ma anche se sono giusto, non oso sollevare il capo,
sazio d’ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
16Se lo sollevo, tu come un leone mi dai la caccia
e torni a compiere le tue prodezze contro di me,
[vv. 17-22]
[v. 1]
2Dirò a Dio: Non condannarmi!
Fammi sapere perché mi sei avversario.
[vv. 3-14]
15Se sono colpevole, guai a me!
Se giusto, non oso sollevare la testa,
sazio d'ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
16Se la sollevo, tu come un leopardo mi dai la caccia
e torni a compiere prodigi contro di me,
[vv. 17-22]
1Sofar di Naamà prese a dire:
2«A tante parole non si dovrà forse dare risposta?
O il loquace dovrà avere ragione?
[vv. 3-12]
13Ora, se tu a Dio dirigerai il cuore
e tenderai a lui le tue palme,
[vv. 14-20]
[v. 1]
2A tante parole non si darà risposta?
O il loquace dovrà aver ragione?
[vv. 3-12]
13Ora, se tu a Dio dirigerai il cuore
e tenderai a lui le tue palme,
[vv. 14-20]
1Giobbe prese a dire:
[vv. 2-3]
4Sono diventato il sarcasmo dei miei amici,
io che grido a Dio perché mi risponda;
sarcasmo, io che sono il giusto, l’integro!
5“Allo sventurato spetta il disprezzo”,
pensa la gente nella prosperità,
“spinte a colui che ha il piede tremante”.
[vv. 6-12]
13In lui risiedono sapienza e forza,
a lui appartengono consiglio e prudenza!
[vv. 14-19]
20Toglie la parola a chi si crede sicuro
e priva del senno i vegliardi.
[vv. 21-24]
25vanno a tastoni in un buio senza luce,
e barcollano come ubriachi.
[vv. 1-3]
4Ludibrio del suo amico è diventato
chi grida a Dio perché gli risponda;
ludibrio il giusto, l'integro!
5«Per la sventura, disprezzo», pensa la gente prosperosa,
«spinte, a colui che ha il piede tremante».
[vv. 6-12]
13In lui risiede la sapienza e la forza,
a lui appartiene il consiglio e la prudenza!
[vv. 14-15]
16Da lui viene potenza e sagacia,
a lui appartiene l'ingannato e l'ingannatore.
[vv. 17-24]
25vanno a tastoni per le tenebre, senza luce,
e barcollano come ubriachi.
[vv. 1-14]
15Mi uccida pure, io non aspetterò,
ma la mia condotta davanti a lui difenderò!
16Già questo sarebbe la mia salvezza,
perché davanti a lui l’empio non può presentarsi.
[vv. 17-24]
25Vuoi spaventare una foglia dispersa dal vento
e dare la caccia a una paglia secca?
[vv. 26-28]
[vv. 1-2]
3Ma io all'Onnipotente vorrei parlare,
a Dio vorrei fare rimostranze.
[vv. 4-14]
15Mi uccida pure, non me ne dolgo;
voglio solo difendere davanti a lui la mia condotta!
16Questo mi sarà pegno di vittoria,
perché un empio non si presenterebbe davanti a lui.
[vv. 17-18]
19Chi vuol muover causa contro di me?
Perché allora tacerò, pronto a morire.
[vv. 20-24]
25Vuoi spaventare una foglia dispersa dal vento
e dar la caccia a una paglia secca?
[vv. 26-28]
[vv. 1-2]
3Tu, sopra di lui tieni aperti i tuoi occhi,
e lo chiami a giudizio dinanzi a te?
[vv. 4-22]
[vv. 1-2]
3Tu, sopra un tal essere tieni aperti i tuoi occhi
e lo chiami a giudizio presso di te?
[vv. 4-22]
1Elifaz di Teman prese a dire:
[vv. 2-3]
4Ma tu distruggi la religione
e abolisci la preghiera innanzi a Dio.
[vv. 5-8]
9Che cosa sai tu, che noi non sappiamo?
Che cosa capisci, che non sia chiaro anche a noi?
[v. 10]
11Poca cosa sono per te le consolazioni di Dio
e una parola moderata rivolta a te?
[vv. 12-18]
19solo a loro fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[vv. 20-25]
26correva contro di lui a testa alta,
al riparo del curvo spessore del suo scudo,
[v. 27]
28Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
[vv. 29-35]
1Elifaz il Temanita prese a dire:
[vv. 2-3]
4Tu anzi distruggi la religione
e abolisci la preghiera innanzi a Dio.
[vv. 5-10]
11Poca cosa sono per te le consolazioni di Dio
e una parola moderata a te rivolta?
[vv. 12-18]
19a essi soli fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[vv. 20-25]
26correva contro di lui a testa alta,
al riparo del curvo spessore del suo scudo;
[v. 27]
28Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
[vv. 29-35]
1Giobbe prese a dire:
[v. 2]
3Non avranno termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere?
[vv. 4-12]
13I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge le reni senza pietà,
versa a terra il mio fiele,
[vv. 14-19]
20I miei amici mi scherniscono,
rivolto a Dio, versa lacrime il mio occhio,
[vv. 21-22]
[vv. 1-2]
3Non avran termine le parole campate in aria?
O che cosa ti spinge a rispondere così?
[vv. 4-12]
13I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge i fianchi senza pietà,
versa a terra il mio fiele,
[vv. 14-19]
20miei avvocati presso Dio sono i miei lamenti,
mentre davanti a lui sparge lacrime il mio occhio,
21perché difenda l'uomo davanti a Dio,
come un mortale fa con un suo amico;
[v. 22]
[vv. 1-4]
5Come chi invita a pranzo gli amici,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono.
6Mi ha fatto diventare la favola dei popoli,
sono oggetto di scherno davanti a loro.
[vv. 7-16]
[vv. 1-4]
5Come chi invita gli amici a parte del suo pranzo,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono;
6così son diventato ludibrio dei popoli
sono oggetto di scherno davanti a loro.
[vv. 7-16]
1Giobbe prese a dire:
2«Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
[vv. 3-29]
[v. 1]
2Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
[vv. 3-29]
1Sofar di Naamà prese a dire:
2«Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e c’è fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a replicare.
[vv. 4-8]
9L’occhio avvezzo a vederlo più non lo vedrà
né più lo scorgerà la sua casa.
[vv. 10-29]
1Zofar il Naamatita prese a dire:
2Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a
replicare.
[vv. 4-8]
9L'occhio avvezzo a vederlo più non lo vedrà,
né più lo scorgerà la sua dimora.
[vv. 10-28]
29Questa è la sorte che Dio riserva all'uomo
perverso,
la parte a lui decretata da Dio.
1Giobbe prese a dire:
[vv. 2-6]
7Perché i malvagi continuano a vivere,
e invecchiando diventano più forti e più ricchi?
[vv. 8-13]
14Eppure dicevano a Dio: “Allontànati da noi,
non vogliamo conoscere le tue vie.
[vv. 15-21]
22S’insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri celesti?
[vv. 23-28]
29Perché non avete chiesto a chi ha viaggiato
e non avete considerato attentamente le loro prove?
[vv. 30-32]
33e gli sono lievi le zolle della valle.
Camminano dietro a lui tutti gli uomini
e innanzi a sé ha una folla senza numero.
[v. 34]
[vv. 1-13]
14Eppure dicevano a Dio: «Allontanati da noi,
non vogliamo conoscer le tue vie.
[vv. 15-18]
19«Dio serba per i loro figli il suo castigo...».
Ma lo faccia pagare piuttosto a lui stesso e lo senta!
[vv. 20-21]
22S'insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri di lassù?
[vv. 23-32]
33e gli sono lievi le zolle della tomba.
Trae dietro di sé tutti gli uomini
e innanzi a sé una folla senza numero.
[v. 34]
1Elifaz di Teman prese a dire:
2«Può forse l’uomo giovare a Dio,
dato che il saggio può giovare solo a se stesso?
[vv. 3-8]
9Le vedove rimandavi a mani vuote
e spezzavi le braccia degli orfani.
10Ecco perché intorno a te ci sono lacci
e un improvviso spavento ti sorprende,
[vv. 11-16]
17Dicevano a Dio: “Allontànati da noi!
Che cosa può fare a noi l’Onnipotente?”.
[vv. 18-25]
26Allora sì, nell’Onnipotente ti delizierai
e a Dio alzerai il tuo volto.
[vv. 27-30]
1Elifaz il Temanita prese a dire:
2Può forse l'uomo giovare a Dio,
se il saggio giova solo a se stesso?
[vv. 3-8]
9Le vedove hai rimandato a mani vuote
e le braccia degli orfani hai rotto.
10Ecco perché d'intorno a te ci sono lacci
e un improvviso spavento ti sorprende.
[vv. 11-16]
17Dicevano a Dio: «Allontànati da noi!
Che cosa ci può fare l'Onnipotente?».
[vv. 18-24]
25allora sarà l'Onnipotente il tuo oro
e sarà per te argento a mucchi.
26Allora sì, nell'Onnipotente ti delizierai
e alzerai a Dio la tua faccia.
[vv. 27-30]
1Giobbe prese a dire:
[vv. 2-3]
4Davanti a lui esporrei la mia causa
e avrei piene le labbra di ragioni.
[vv. 5-7]
8Ma se vado a oriente, egli non c’è,
se vado a occidente, non lo sento.
9A settentrione lo cerco e non lo scorgo,
mi volgo a mezzogiorno e non lo vedo.
[vv. 10-14]
15Per questo davanti a lui io allibisco,
al solo pensarci mi viene paura.
[v. 16]
17ma non è a causa della tenebra che io perisco,
né a causa dell’oscurità che ricopre il mio volto.
[vv. 1-3]
4Esporrei davanti a lui la mia causa
e avrei piene le labbra di ragioni.
5Verrei a sapere le parole che mi risponde
e capirei che cosa mi deve dire.
[vv. 6-8]
9A sinistra lo cerco e non lo scorgo,
mi volgo a destra e non lo vedo.
[vv. 10-14]
15Per questo davanti a lui sono atterrito,
ci penso e ho paura di lui.
[v. 16]
17non sono infatti perduto a causa della tenebra,
né a causa dell'oscurità che ricopre il mio volto.
[vv. 1-11]
12Dalla città si alza il gemito dei moribondi
e l’anima dei feriti grida aiuto,
ma Dio non bada a queste suppliche.
[vv. 13-24]
25Non è forse così? Chi può smentirmi
e ridurre a nulla le mie parole?».
[vv. 1-3]
4Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese vanno a nascondersi.
[vv. 5-24]
25Non è forse così? Chi può smentirmi
e ridurre a nulla le mie parole?
1Bildad di Suach prese a dire:
[vv. 2-3]
4Come può essere giusto un uomo davanti a Dio
e come può essere puro un nato da donna?
[vv. 5-6]
1Bildad il Suchita prese a dire:
[vv. 2-3]
4Come può giustificarsi un uomo davanti a Dio
e apparire puro un nato di donna?
[vv. 5-6]
1Giobbe prese a dire:
[vv. 2-3]
4A chi hai rivolto le tue parole
e l’ispirazione da chi ti è venuta?
[v. 5]
6Davanti a lui nudo è il regno dei morti
e senza velo è l’abisso.
[vv. 7-14]
[vv. 1-3]
4A chi hai tu rivolto la parola
e qual è lo spirito che da te è uscito?
[v. 5]
6Nuda è la tomba davanti a lui
e senza velo è l'abisso.
[vv. 7-14]
[vv. 1-28]
[vv. 1-18]
19Non la eguaglia il topazio d'Etiopia;
con l'oro puro non si può scambiare a peso.
[vv. 20-28]
[vv. 1-23]
24Se a loro sorridevo, non osavano crederlo,
non si lasciavano sfuggire la benevolenza del mio volto.
[v. 25]
1Giobbe continuò a pronunziare le sue sentenze e disse:
[vv. 2-21]
22Dopo le mie parole non replicavano
e su di loro scendevano goccia a goccia i miei detti.
[v. 23]
24Se a loro sorridevo, non osavano crederlo,
né turbavano la serenità del mio volto.
[v. 25]
[v. 1]
2Anche la forza delle loro mani a che mi giova?
Hanno perduto ogni vigore;
[vv. 3-4]
5Espulsi dalla società,
si grida dietro a loro come al ladro;
[vv. 6-10]
11Egli infatti ha allentato il mio arco e mi ha abbattuto,
ed essi di fronte a me hanno rotto ogni freno.
12A destra insorge la plebaglia,
per far inciampare i miei piedi
e tracciare contro di me la strada dello sterminio.
13Hanno sconvolto il mio sentiero,
cospirando per la mia rovina,
e nessuno si oppone a loro.
[vv. 14-17]
18A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe come il collo della mia tunica.
[v. 19]
20Io grido a te, ma tu non mi rispondi,
insisto, ma tu non mi dai retta.
[v. 21]
22mi sollevi e mi poni a cavallo del vento
e mi fai sballottare dalla bufera.
[vv. 23-31]
[v. 1]
2Anche la forza delle loro mani a che mi giova?
Hanno perduto ogni vigore;
[vv. 3-4]
5Cacciati via dal consorzio umano,
a loro si grida dietro come al ladro;
[vv. 6-10]
11Poiché egli ha allentato il mio arco e mi ha abbattuto,
essi han rigettato davanti a me ogni freno.
12A destra insorge la ragazzaglia;
smuovono i miei passi
e appianano la strada contro di me per perdermi.
13Hanno demolito il mio sentiero,
cospirando per la mia disfatta
e nessuno si oppone a loro.
[vv. 14-17]
18A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe per l'accollatura della mia tunica.
[v. 19]
20Io grido a te, ma tu non mi rispondi,
insisto, ma tu non mi dai retta.
[v. 21]
22mi sollevi e mi poni a cavallo del vento
e mi fai sballottare dalla bufera.
[vv. 23-31]
[vv. 1-14]
15Chi ha fatto me nel ventre materno,
non ha fatto anche lui?
Non fu lo stesso a formarci nel grembo?
[vv. 16-30]
31La gente della mia tenda esclamava:
“A chi non ha dato le sue carni per saziarsi?”.
[vv. 32-34]
38Se contro di me grida la mia terra
e i suoi solchi piangono a una sola voce,
[vv. 39-36]
37Gli renderò conto di tutti i miei passi,
mi presenterei a lui come un principe».
[v. 40b]
[vv. 1-14]
15Chi ha fatto me nel seno materno, non ha fatto anche lui?
Non fu lo stesso a formarci nel seno?
[vv. 16-30]
31Non diceva forse la gente della mia tenda:
«A chi non ha dato delle sue carni per saziarsi?».
[vv. 32-36]
37Il numero dei miei passi gli manifesterei
e mi presenterei a lui come sovrano.
[vv. 38-40b]
1Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto. 2Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché si considerava giusto di fronte a Dio; [vv. 3-5]
6Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, prese a dire:
«Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato, per rispetto,
a manifestarvi il mio sapere.
[vv. 7-12]
13Non venite a dire: “Abbiamo trovato noi la sapienza,
Dio solo può vincerlo, non un uomo!”.
14Egli non ha rivolto a me le sue parole,
e io non gli risponderò con i vostri argomenti.
[vv. 15-22]
6Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse:
Giovane io sono di anni
e voi siete gia canuti;
per questo ho esitato per rispetto
a manifestare a voi il mio sapere.
[vv. 7-8]
9Non sono i molti anni a dar la sapienza,
né sempre i vecchi distinguono ciò che è giusto.
[vv. 10-22]
[vv. 1-4]
5Se puoi, rispondimi,
prepàrati, tieniti pronto davanti a me.
6Ecco, io sono come te di fronte a Dio,
anch’io sono stato formato dal fango:
[vv. 7-20]
21dimagrisce a vista d’occhio
e le ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori,
22la sua anima si avvicina alla fossa
e la sua vita a coloro che infliggono la morte.
[vv. 23-33]
[vv. 1-4]
5Se puoi, rispondimi,
prepàrati davanti a me, stà pronto.
6Ecco, io sono come te di fronte a Dio
e anch'io sono stato tratto dal fango:
[vv. 7-20]
21quando la sua carne si consuma a vista d'occhio
e le ossa, che non si vedevano prima, spuntano fuori,
[vv. 22-33]
1Eliu prese a dire:
[vv. 2-8]
9Infatti egli ha detto: “Non giova all’uomo
essere gradito a Dio”.
[vv. 10-13]
14Se egli pensasse solo a se stesso
e a sé ritraesse il suo spirito e il suo soffio,
[vv. 15-17]
18Lui che dice a un re: “Iniquo!”
e ai prìncipi: “Malvagi!”,
[vv. 19-22]
23Poiché non si fissa una data all’uomo
per comparire davanti a Dio in giudizio:
[vv. 24-27]
28facendo salire fino a lui il grido degli oppressi,
ed egli udì perciò il lamento dei poveri.
[vv. 29-30]
31A Dio si può dire questo:
“Mi sono ingannato, non farò più del male.
[vv. 32-33]
34Gli uomini di senno mi diranno
insieme a ogni saggio che mi ascolta:
[vv. 35-37]
1Eliu continuò a dire:
[vv. 2-13]
14Se egli richiamasse il suo spirito a sè
e a sé ritraesse il suo soffio,
[vv. 15-22]
23Poiché non si pone all'uomo un termine
per comparire davanti a Dio in giudizio:
[vv. 24-27]
28sì da far giungere fino a lui il grido
dell'oppresso e fargli udire il lamento dei poveri.
[vv. 29-30]
31Si può dunque dire a Dio:
«Porto la pena, senza aver fatto il male;
[vv. 32-36]
37perché aggiunge al suo peccato la rivolta,
in mezzo a noi batte le mani
e moltiplica le parole contro Dio.
1Eliu prese a dire:
2«Ti pare di aver pensato correttamente,
quando dicesti: “Sono giusto davanti a Dio”?
3Tu dici infatti: “A che serve?
Quale guadagno ho a non peccare?”.
4Voglio replicare a te
e ai tuoi amici insieme con te.
[vv. 5-11]
12Si grida, allora, ma egli non risponde
a causa della superbia dei malvagi.
[v. 13]
14ancor meno quando tu dici che non lo vedi,
che la tua causa sta innanzi a lui e tu in lui speri,
[v. 15]
16Giobbe dunque apre a vuoto la sua bocca
e accumula chiacchiere senza senso».
1Eliu riprese a dire:
2Ti pare di aver pensato cosa giusta,
quando dicesti: «Ho ragione davanti a Dio»?
[v. 3]
4Risponderò a te con discorsi
e ai tuoi amici insieme con te.
[vv. 5-13]
14più ancora quando tu dici che non lo vedi,
che la tua causa sta innanzi a lui e tu in lui speri;
[vv. 15-16]
1Eliu continuò a dire:
[vv. 2-18]
19Varrà forse davanti a lui il tuo grido d’aiuto nell’angustia
o tutte le tue risorse di energia?
[vv. 20-33]
1Eliu continuò a dire:
[vv. 2-33]
[vv. 1-13]
14Porgi l’orecchio a questo, Giobbe,
férmati e considera le meraviglie di Dio.
[vv. 15-21]
22Dal settentrione giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
[vv. 23-24]
[vv. 1-13]
14Porgi l'orecchio a questo, Giobbe, soffèrmati
e considera le meraviglie di Dio.
[vv. 15-21]
22Dal nord giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
[v. 23]
24Perciò gli uomini lo temono:
a lui la venerazione di tutti i saggi di mente.
1Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
[vv. 2-14]
15e sia negata ai malvagi la loro luce
e sia spezzato il braccio che si alza a colpire?
[vv. 16-31]
32Puoi tu far spuntare a suo tempo le costellazioni
o guidare l’Orsa insieme con i suoi figli?
[vv. 33-38]
39Sei forse tu che vai a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncelli,
[vv. 40-41]
1Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:
[vv. 2-14]
15È sottratta ai malvagi la loro luce
ed è spezzato il braccio che si alza a colpire.
[vv. 16-31]
32Fai tu spuntare a suo tempo la stella del mattino
o puoi guidare l'Orsa insieme con i suoi figli?
[vv. 33-38]
39Vai tu a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncini,
[vv. 40-41]
[vv. 1-8]
9Forse il bufalo acconsente a servirti
o a passare la notte presso la tua greppia?
10Puoi forse legare il bufalo al solco con le corde,
o fargli arare le valli dietro a te?
[vv. 11-30]
[vv. 1-8]
9Il bufalo si lascerà piegare a servirti
o a passar la notte presso la tua greppia?
10Potrai legarlo con la corda per fare il solco
o fargli erpicare le valli dietro a te?
11Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande
e a lui affiderai le tue fatiche?
[vv. 12-30]
1Il Signore prese a dire a Giobbe:
[v. 2]
3Giobbe prese a dire al Signore:
[vv. 4-5]
6Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
[v. 7]
8Oseresti tu cancellare il mio giudizio,
dare a me il torto per avere tu la ragione?
[vv. 9-19]
20Gli portano in cibo i prodotti dei monti,
mentre tutte le bestie della campagna si trastullano attorno a lui.
[vv. 21-31]
32Prova a mettere su di lui la tua mano:
al solo ricordo della lotta, non ci riproverai!
1Il Signore riprese e disse a Giobbe:
[vv. 2-5]
6Allora il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine e disse:
[vv. 7-32]
1Ecco, davanti a lui ogni sicurezza viene meno,
al solo vederlo si resta abbattuti.
[vv. 2-8]
9ciascuna aderisce a quella vicina,
sono compatte e non possono staccarsi.
[vv. 10-13]
14Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre il terrore.
[vv. 15-24]
25Nessuno sulla terra è pari a lui,
creato per non aver paura.
[v. 26]
[v. 1]
2Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
[vv. 3-6]
7Il suo dorso è a lamine di scudi,
saldate con stretto suggello;
[vv. 8-13]
14Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre la paura.
[vv. 15-23]
24Dietro a sé produce una bianca scia
e l'abisso appare canuto.
25Nessuno sulla terra è pari a lui,
fatto per non aver paura.
[v. 26]
1Giobbe prese a dire al Signore:
[vv. 2-6]
7Dopo che il Signore ebbe rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz di Teman: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. 8Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».
[vv. 9-10]
a trovarlo; banchettarono con lui in casa sua, condivisero il suo dolore e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui, e ognuno gli regalò una somma di denaro e un anello d’oro.
11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero[vv. 12-14] 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell’eredità insieme con i loro fratelli.
[vv. 16-17]
[vv. 1-2]
3Chi è colui che, senza aver scienza,
può oscurare il tuo consiglio?
Ho esposto dunque senza discernimento
cose troppo superiori a me, che io non comprendo.
[vv. 4-6]
7Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz il Temanita: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. 8Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinchè io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».
[vv. 9-10]
a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro.
11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero[vv. 12-13] 14A una mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Fiala di stibio. 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli.
[vv. 16-17]