La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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1. Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio
2. Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio
3. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio
4. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio
5. Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio
6. Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio
7. Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio
8. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio
9. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio
10. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio
11. L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio
12. Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio
13. Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio
14. Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio
15. Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio
16. Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio
17. Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio
18. Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio
19. Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio
20. Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio
21. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio
22. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio
23. Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio
24. Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio
25. Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso
26. Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
27. Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
28. Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio
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SELECT chapters_bible_it_cei_2008.book_chapter_text AS text, chapters_bible_it_cei_2008.book_chapter_sort, books.sort AS book_sort FROM chapters_bible_it_cei_2008 JOIN books ON chapters_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (29) AND ( chapters_bible_it_cei_2008.book_chapter_text_search LIKE '%b%') AND ( chapters_bible_it_cei_2008.book_chapter_text_search LIKE '%in%') AND ( chapters_bible_it_cei_2008.book_chapter_text_search LIKE '%agn%');
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SELECT chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text AS text, chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_sort, books.sort AS book_sort FROM chapters_bible_it_cei_1974 JOIN books ON chapters_bible_it_cei_1974.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (29) AND ( chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text_search LIKE '%b%') AND ( chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text_search LIKE '%in%') AND ( chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text_search LIKE '%agn%');
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Hai richiesto per capitoli Genesi 3; 2 Cronache 15; Siracide 5; Giovanni 2-4 e cercato i capitoli contenenti le parole o frasi b, in e agn

Hai cercato solo in Sir [considerando gli accenti, anche dentro le parole, cercando nei capitoli, versioni Bibbia CEI 2008, Bibbia CEI 1974]

Hai trovato 24 capitoli in 4 libri:

GnGenesi (1), 2Cr2 Cronache (1), SirSiracide (19), GvGiovanni (3)

I versetti grigi tra parentesi quadra (tipo [1] o [3-7]) sono espandibili.
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Bibbia CEI 2008
Bibbia CEI 1974
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1Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». 2Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». 4Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

8Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». 10Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». 11Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». 12Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». 13Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

14Allora il Signore Dio disse al serpente:

«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
15Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».

16Alla donna disse:

«Moltiplicherò i tuoi dolori
e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ed egli ti dominerà».

17All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”,

maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
18Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
finché non ritornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere ritornerai!».

20L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

21Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.

22Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!». 23Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. 24Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.

1Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». 2Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

8Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». 10Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».

11Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».

12Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». 13Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

14Allora il Signore Dio disse al serpente:

«Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
15Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stripe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».

16Alla donna disse:

«Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma egli ti dominerà».

17All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare,

maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
18Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l'erba campestre.
19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
finchè tornerai alla terra,
perchè da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!».

20L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.

21Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì.

22Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!». 23Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. 24Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita.

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1Lo spirito di Dio investì Azaria, figlio di Oded. 2Costui, uscito incontro ad Asa, gli disse: «Asa e voi tutti di Giuda e di Beniamino, ascoltatemi! Il Signore sarà con voi, se voi sarete con lui; se lo ricercherete, si lascerà trovare da voi, ma se lo abbandonerete, vi abbandonerà. 3Per lungo tempo Israele non ebbe vero Dio, né un sacerdote che insegnasse, né una legge. 4Ma, nella miseria, egli fece ritorno al Signore, Dio d’Israele; lo cercarono ed egli si lasciò trovare da loro. 5In quei tempi non c’era pace per chi andava e veniva, perché fra gli abitanti dei vari paesi c’erano grandi terrori. 6Una nazione cozzava contro l’altra, una città contro l’altra, perché Dio li affliggeva con tribolazioni di ogni genere. 7Ma voi siate forti e le vostre mani non crollino, perché c’è una ricompensa per le vostre azioni».

8Quando Asa ebbe udito queste parole e la profezia, riprese animo. Eliminò gli idoli da tutto il territorio di Giuda e di Beniamino e dalle città che egli aveva conquistato sulle montagne di Èfraim; rinnovò l’altare del Signore, che si trovava di fronte al vestibolo del Signore. 9Radunò tutti gli abitanti di Giuda e di Beniamino e quanti, provenienti da Èfraim, da Manasse e da Simeone, abitavano in mezzo a loro come forestieri; difatti da Israele erano venuti da lui in grande numero, avendo constatato che il Signore, suo Dio, era con lui.

10Si radunarono a Gerusalemme nel terzo mese dell’anno quindicesimo del regno di Asa. 11In quel giorno sacrificarono al Signore parte della preda che avevano riportato: settecento giovenchi e settemila pecore. 12Si obbligarono con un’alleanza a ricercare il Signore, Dio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima. 13Per chiunque, grande o piccolo, uomo o donna, non avesse ricercato il Signore, Dio d’Israele, c’era la morte. 14Giurarono al Signore a voce alta e con acclamazioni, fra suoni di trombe e di corni. 15Tutto Giuda gioì per il giuramento, perché avevano giurato con tutto il loro cuore e avevano cercato il Signore con tutto il loro impegno, e questi si era lasciato trovare da loro e aveva concesso tregua alle frontiere.

16Egli privò anche Maacà, madre del re Asa, del titolo di regina madre, perché ella aveva eretto ad Asera un’immagine infame; Asa demolì l’immagine infame, la fece a pezzi e la bruciò nella valle del torrente Cedron. 17Ma non scomparvero le alture da Israele, anche se il cuore di Asa si mantenne integro per tutta la sua vita. 18Fece portare nel tempio di Dio le offerte consacrate da suo padre e quelle consacrate da lui stesso, consistenti in argento, oro e utensili. 19Non ci fu guerra fino all’anno trentacinquesimo del regno di Asa.

1Lo spirito di Dio investì Azaria, figlio di Obed. 2Costui, uscito incontro ad Asa, gli disse: «Asa e voi tutti di Giuda e di Beniamino, ascoltatemi! Il Signore sarà con voi, se voi sarete con lui; se lo ricercherete, si lascerà trovare da voi, ma se lo abbandonerete, vi abbandonerà. 3Per lungo tempo in Israele non c'era il vero Dio, né un sacerdote che insegnasse, né una legge. 4Ma, nella miseria, egli fece ritorno al Signore, Dio di Israele; lo ricercarono ed Egli si lasciò trovare da loro. 5In quei tempi non c'era pace per nessuno, perché grandi perturbazioni c'erano fra gli abitanti dei vari paesi. 6Una nazione cozzava contro l'altra, una città contro l'altra, perché Dio li affliggeva con tribolazioni di ogni genere. 7Ma voi siate forti e le vostre mani non crollino, perché ci sarà un salario per il vostro lavoro».

8Quando Asa ebbe udito queste parole e la profezia, riprese animo. Eliminò gli idoli da tutto il paese di Giuda e di Beniamino e dalle città che egli aveva conquistate sulle montagne di Efraim; rinnovò l'altare del Signore, che si trovava di fronte al vestibolo del Signore. 9Radunò tutti gli abitanti di Giuda e di Beniamino e quanti, provenienti da Efraim, da Manàsse e da Simeone, abitavano in mezzo a loro come stranieri; difatti da Israele erano venuti da lui in grande numero, avendo constatato che il Signore era con lui.

10Si radunarono in Gerusalemme nel terzo mese dell'anno quindicesimo del regno di Asa. 11In quel giorno sacrificarono al Signore parte della preda che avevano riportata: settecento buoi e settemila pecore. 12Si obbligarono con un'alleanza a ricercare il Signore, Dio dei loro padri, con tutto il cuore e con tutta l'anima. 13Per chiunque, grande o piccolo, uomo o donna, non avesse ricercato il Signore, Dio di Israele, c'era la morte. 14Giurarono al Signore a voce alta e con acclamazioni, fra suoni di trombe e di corni. 15Tutto Giuda gioì per il giuramento, perché avevano giurato con tutto il cuore e avevano ricercato il Signore con tutto l'ardore e questi si era lasciato trovare da loro e aveva concesso la pace alle frontiere.

16Il re destituì dalla sua dignità di regina Maaca, madre di Asa, perché aveva eretto un abominio in onore di Asera. Asa demolì questo abominio, lo fece a pezzi e lo bruciò nel torrente Cedron. 17Ma non scomparvero le alture da Israele, anche se il cuore di Asa si mantenne integro per tutta la vita. 18Egli fece portare nel tempio le cose consacrate da suo padre e quelle consacrate da lui stesso, consistenti in argento, oro e vasellame. 19Non ci fu guerra fino all'anno trentacinquesimo del regno di Asa.

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1Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Basto a me stesso».
2Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
3Non dire: «Chi mi dominerà?»,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
4Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
5Non essere troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
6Non dire: «La sua compassione è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui c’è misericordia e ira,
e il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
7Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
perché improvvisa scoppierà l’ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
8Non confidare in ricchezze ingiuste:
non ti gioveranno nel giorno della sventura.

9Non ventilare il grano a ogni vento
e non camminare su qualsiasi sentiero:
così fa il peccatore che è bugiardo.
10Sii costante nelle tue convinzioni,
e una sola sia la tua parola.
11Sii pronto nell’ascoltare
e lento nel dare una risposta.
12Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo;
altrimenti metti la mano sulla tua bocca.
13Nel parlare ci può essere gloria o disonore:
la lingua dell’uomo è la sua rovina.

14Non procurarti la fama di maldicente
e non tendere insidie con la lingua,
poiché la vergogna è per il ladro
e una condanna severa per l’uomo bugiardo.

15Non sbagliare, né molto né poco,

1Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Questo mi basta».
2Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
3Non dire: «Chi mi dominerà?»,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
4Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
5Non esser troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
6Non dire: «La sua misericordia è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui ci sono misericordia e ira,
il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
7Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
8Non confidare in ricchezze ingiuste,
perché non ti gioveranno nel giorno della sventura.

9Non ventilare il grano a qualsiasi vento
e non camminare su qualsiasi sentiero.
10Sii costante nel tuo sentimento,
e unica sia la tua parola.
11Sii pronto nell'ascoltare,
lento nel proferire una risposta.
12Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo;
altrimenti mettiti la mano sulla bocca.
13Nel parlare ci può essere onore o disonore;
la lingua dell'uomo è la sua rovina.
14Non meritare il titolo di calunniatore
e non tendere insidie con la lingua,
poiché la vergogna è per il ladro
e una condanna severa per l'uomo falso.
15Non far male né molto né poco,
e da amico non divenire nemico,

1e da amico non diventare nemico.
La cattiva fama attira a sé vergogna e disprezzo:
così accade al peccatore che è bugiardo.

2Non ti abbandonare alla tua passione,
perché il tuo vigore non venga abbattuto come un toro;
3divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti,
e ti ridurrà come un legno secco.
4Una passione malvagia rovina chi la possiede
e lo fa oggetto di scherno per i nemici.

5Una bocca amabile moltiplica gli amici,
una lingua affabile le buone relazioni.
6Siano molti quelli che vivono in pace con te,
ma tuo consigliere uno su mille.
7Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova
e non fidarti subito di lui.
8C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
9C’è anche l’amico che si cambia in nemico
e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore.
10C’è l’amico compagno di tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
11Nella tua fortuna sarà un altro te stesso
e parlerà liberamente con i tuoi servi.
12Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e si nasconderà dalla tua presenza.
13Tieniti lontano dai tuoi nemici
e guàrdati anche dai tuoi amici.
14Un amico fedele è rifugio sicuro:
chi lo trova, trova un tesoro.
15Per un amico fedele non c’è prezzo,
non c’è misura per il suo valore.
16Un amico fedele è medicina che dà vita:
lo troveranno quelli che temono il Signore.
17Chi teme il Signore sa scegliere gli amici:
come è lui, tali saranno i suoi amici.

18Figlio, sin dalla giovinezza ricerca l’istruzione
e fino alla vecchiaia troverai la sapienza.
19Accòstati ad essa come uno che ara e che semina,
e resta in attesa dei suoi buoni frutti;
faticherai un po’ per coltivarla,
ma presto mangerai dei suoi prodotti.
20Quanto è difficile per lo stolto la sapienza!
L’insensato non vi si applica;
21per lui peserà come una pietra di prova
e non tarderà a gettarla via.
22La sapienza infatti è come dice il suo nome
e non si manifesta a molti.

23Ascolta, figlio, e accetta il mio pensiero,
e non rifiutare il mio consiglio.
24Introduci i tuoi piedi nei suoi ceppi,
il tuo collo nella sua catena.
25Piega la tua spalla e portala,
non infastidirti dei suoi legami.
26Avvicìnati ad essa con tutta l’anima
e con tutta la tua forza osserva le sue vie.
27Segui le sue orme, ricercala e ti si manifesterà,
e quando l’hai raggiunta, non lasciarla.
28Alla fine in essa troverai riposo
ed essa si cambierà per te in gioia.
29I suoi ceppi saranno per te una protezione potente
e le sue catene una veste di gloria.
30Un ornamento d’oro ha su di sé
e i suoi legami sono fili di porpora.
31Te ne rivestirai come di una splendida veste,
te ne cingerai come di una corona magnifica.

32Figlio, se lo vuoi, diventerai saggio,
se ci metti l’anima, sarai esperto in tutto.
33Se ti è caro ascoltare, imparerai,
se porgerai l’orecchio, sarai saggio.
34Frequenta le riunioni degli anziani,
e se qualcuno è saggio, unisciti a lui.
35Ascolta volentieri ogni discorso su Dio
e le massime sagge non ti sfuggano.
36Se vedi una persona saggia, va’ di buon mattino da lei,
il tuo piede logori i gradini della sua porta.
37Rifletti sui precetti del Signore,
medita sempre sui suoi comandamenti;
egli renderà saldo il tuo cuore,
e la sapienza che desideri ti sarà data.

1perché un cattivo nome si attira vergogna e disprezzo;
così accade al peccatore, falso nelle sue parole.
2Non ti abbandonare alla tua passione,
perché non ti strazi come un toro furioso;
3divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti,
sì da renderti come un legno secco.
4Una passione malvagia rovina chi la possiede
e lo fa oggetto di scherno per i nemici.

5Una bocca amabile moltiplica gli amici,
un linguaggio gentile attira i saluti.
6Siano in molti coloro che vivono in pace con te,
ma i tuoi consiglieri uno su mille.
7Se intendi farti un amico, mettilo alla prova;
e non fidarti subito di lui.
8C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
9C'è anche l'amico che si cambia in nemico
e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi.
10C'è l'amico compagno a tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
11Nella tua fortuna sarà come un altro te stesso,
e parlerà liberamente con i tuoi familiari.
12Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e dalla tua presenza si nasconderà.
13Tieniti lontano dai tuoi nemici,
e dai tuoi amici guàrdati.
14Un amico fedele è una protezione potente,
chi lo trova, trova un tesoro.
15Per un amico fedele, non c'è prezzo,
non c'è peso per il suo valore.
16Un amico fedele è un balsamo di vita,
lo troveranno quanti temono il Signore.
17Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia,
perché come uno è, così sarà il suo amico.

18Figlio, sin dalla giovinezza medita la disciplina,
conseguirai la sapienza fino alla canizie.
19Accòstati ad essa come chi ara e chi semina
e attendi i suoi ottimi frutti;
poiché faticherai un pò per coltivarla,
ma presto mangerai dei suoi prodotti.
20Essa è davvero aspra per gli stolti,
l'uomo senza coraggio non ci resiste;
21per lui peserà come una pietra di prova,
non tarderà a gettarla via.
22La sapienza infatti è come dice il suo nome,
ma non a molti essa è chiara.
23Ascolta, figlio, e accetta il mio parere;
non rigettare il mio consiglio.
24Introduci i tuoi piedi nei suoi ceppi,
il collo nella sua catena.
25Piega la tua spalla e portala,
non disdegnare i suoi legami.
26Avvicìnati ad essa con tutta l'anima
e con tutta la tua forza resta nelle sue vie.
27Seguine le orme e cercala, ti si manifesterà;
e una volta raggiunta, non lasciarla.
28Alla fine troverai in lei il riposo,
ed essa ti si cambierà in gioia.
29I suoi ceppi saranno per te una protezione potente,
le sue catene una veste di gloria.
30Un ornamento d'oro ha su di sé,
i suoi legami sono fili di porpora violetta.
31Te ne rivestirai come di una veste di gloria,
te ne cingerai come di una corona magnifica.
32Se lo vuoi, figlio, diventerai saggio;
applicandoti totalmente, diventerai abile.
33Se ti è caro ascoltare, imparerai;
se porgerai l'orecchio, sarai saggio.
34Frequenta le riunioni degli anziani;
qualcuno è saggio? Unisciti a lui.
35Ascolta volentieri ogni parola divina
e le massime sagge non ti sfuggano.
36Se vedi una persona saggia, và presto da lei;
il tuo piede logori i gradini della sua porta.
37Rifletti sui precetti del Signore,
medita sempre sui suoi comandamenti;
egli renderà saldo il tuo cuore,
e il tuo desiderio di sapienza sarà soddisfatto.

[c. 7]
[<< 7]
[<< 7]
[c. 8]
[<< 8]
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[c. 9]
[<< 9]
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[c. 10]
[<< 10]
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1La sapienza dell’umile gli farà tenere alta la testa
e lo farà sedere tra i grandi.
2Non lodare un uomo per la sua bellezza
e non detestare un uomo per il suo aspetto.
3L’ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto è il migliore fra le cose dolci.
4Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
perché stupende sono le opere del Signore,
eppure esse sono nascoste agli uomini.
5Molti sovrani sedettero sulla polvere,
mentre uno sconosciuto cinse il loro diadema.
6Molti potenti furono grandemente disonorati
e uomini illustri furono consegnati al potere altrui.

7Non biasimare prima di avere indagato,
prima rifletti e poi condanna.
8Non rispondere prima di aver ascoltato,
e non interrompere il discorso di un altro.
9Per una cosa di cui non hai bisogno, non litigare,
e non immischiarti nella lite dei peccatori.

10Figlio, le tue attività non riguardino troppe cose:
se le moltiplichi, non sarai esente da colpa;
se insegui una cosa, non l’afferrerai,
e anche se fuggi, non ti metterai in salvo.
11C’è chi fatica, si affanna e si stanca,
eppure resta sempre più indietro.
12C’è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di forza e ricco di miseria,
ma gli occhi del Signore lo guardano con benevolenza,
lo sollevano dalla sua povertà
13e gli fanno alzare la testa,
sì che molti ne restano stupiti.

14Bene e male, vita e morte,
povertà e ricchezza provengono dal Signore.
15Sapienza, scienza e conoscenza della legge vengono dal Signore;
l’amore e la pratica delle opere buone provengono da lui.
16Errore e tenebre sono creati per i peccatori;
quanti si vantano del male, il male li accompagna nella vecchiaia.
17Il dono del Signore è assicurato ai suoi fedeli
e la sua benevolenza li guida sempre sulla retta via.
18C’è chi diventa ricco perché sempre attento a risparmiare,
ed ecco la parte della sua ricompensa:
19mentre dice: «Ho trovato riposo,
ora mi ciberò dei miei beni»,
non sa quanto tempo ancora trascorrerà:
lascerà tutto ad altri e morirà.

20Persevera nel tuo impegno e dèdicati a esso,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
21Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e sii costante nella tua fatica,
perché è facile agli occhi del Signore
arricchire un povero all’improvviso.
22La benedizione del Signore è la ricompensa del giusto;
all’improvviso fiorirà la sua speranza.
23Non dire: «Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d’ora innanzi?».
24Non dire: «Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?».
25Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura
e nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
26È facile per il Signore nel giorno della morte
rendere all’uomo secondo la sua condotta.
27L’infelicità di un’ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
28Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo sarà conosciuto nei suoi figli.

29Non portare in casa tua qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie dell’imbroglione.
30Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo;
come una spia egli attende la tua caduta.
31Cambiando il bene in male egli tende insidie,
troverà difetti anche nelle cose migliori. 32Da una scintilla il fuoco si espande nei carboni,
così il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
33Guàrdati dal malvagio, perché egli prepara il male:
che non disonori per sempre anche te!
34Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa
e ti renderà estraneo ai tuoi.

1La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa,
gli permetterà di sedere tra i grandi.
2Non lodare un uomo per la sua bellezza
e non detestare un uomo per il suo aspetto.
3L'ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori.
4Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
poiché stupende sono le opere del Signore,
eppure sono nascoste agli uomini le opere sue.
5Molti sovrani sedettero sulla polvere
e uno sconosciuto cinse il loro diadema.
6Molti potenti furono umiliati profondamente;
uomini illustri furono consegnati in potere altrui.

7Non biasimare prima di avere indagato,
prima rifletti e quindi condanna.
8Non rispondere prima di avere ascoltato,
in mezzo ai discorsi non intrometterti.
9Per una cosa di cui non hai bisogno non litigare,
non immischiarti nelle liti dei peccatori.
10Figlio, la tua attività non abbracci troppe cose;
se esageri, non sarai esente da colpa;
anche se corri, non arriverai e non riuscirai a scampare con la fuga.
11C'è chi lavora, fatica e si affanna:
eppure resta tanto più indietro.

12C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di beni e ricco di miseria:
eppure il Signore lo guarda con benevolenza,
lo solleva dalla sua bassezza
13e lo fa stare a testa alta, sì che molti ne sono stupiti.
14Bene e male, vita e morte,
povertà e ricchezza, tutto proviene dal Signore.
15Sapienza, senno e conoscenza della legge vengono dal Signore;
carità e rettitudine sono dono del Signore.
16Errore e tenebre sono per gli empi
e il male resta per i malvagi.
17Il dono del Signore è assicurato ai pii
e il suo favore li rende felici per sempre.
18C'è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio;
ed ecco la parte della sua ricompensa:
19mentre dice: «Ho trovato riposo; ora mi godrò i miei beni»,
non sa quanto tempo ancora trascorrerà;
lascerà tutto ad altri e morirà.
20Stà fermo al tuo impegno e fanne la tua vita,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
21Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e persevera nella fatica,
perché è facile per il Signore
arricchire un povero all'improvviso.
22La benedizione del Signore è la ricompensa del pio;
in un istante Dio farà sbocciare la sua benedizione.
23Non dire: «Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d'ora innanzi?».
24Non dire: «Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?».
25Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura;
nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
26È facile per il Signore nel giorno della morte
rendere all'uomo secondo la sua condotta.
27L'infelicità di un'ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
28Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo si conosce veramente alla fine.

29Non portare in casa qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie del fraudolento.
30Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo;
come una spia egli attende la tua caduta.
31Cambiando il bene in male tende insidie,
troverà difetti anche nelle cose migliori.
32Con una scintilla di fuoco si riempie il braciere,
il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
33Guàrdati dal malvagio, poiché egli il male prepara,
che non contamini per sempre anche te.
34Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa
e ti renderà estraneo ai tuoi.

[c. 12]
[<< 12]
[<< 12]

1Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
2Non portare un peso troppo grave per te,
non associarti a uno più forte e più ricco di te.
Perché accostare una brocca alla pentola?
Se questa cozza, l’altra si spezza.
3Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero subisce ingiustizia e per di più deve scusarsi.
4Se gli sei utile, si approfitta di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
5Se possiedi, starà con te,
e ti impoverisce senza alcun rimorso.
6Se ha bisogno di te, ti imbroglierà,
ti sorriderà e ti farà sperare,
ti rivolgerà belle parole e chiederà: «Di che cosa hai bisogno?».
7Con i suoi banchetti ti farà vergognare,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte tanto.
Alla fine ti deriderà,
poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il suo capo davanti a te.
8Sta’ attento a non lasciarti imbrogliare
e a non farti umiliare per la tua stoltezza.

9Quando un potente ti chiama, allontànati,
ed egli insisterà nel chiamarti.
10Non essere invadente per non essere respinto,
non stare appartato per non essere dimenticato.
11Non credere di trattare alla pari con lui
e non dare credito alle sue chiacchiere,
perché parla molto per metterti alla prova
e anche sorridendo indagherà su di te.
12Non ha pietà chi non mantiene la parola,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
13Guàrdati e sta’ molto attento,
perché cammini sull’orlo del precipizio.
14Quando ascolti queste cose nel sonno, svégliati:
per tutta la tua vita ama il Signore
e invocalo per la tua salvezza.

15Ogni vivente ama il suo simile
e ogni uomo il suo vicino.
16Ogni essere si accoppia secondo la sua specie,
l’uomo si associa a chi gli è simile.
17Che cosa può esserci in comune tra il lupo e l’agnello?
Così tra il peccatore e il giusto.
18Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
19Sono preda dei leoni gli asini selvatici nel deserto,
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
20Per il superbo l’umiltà è obbrobrio,
così per il ricco è obbrobrio il povero.
21Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici,
ma l’umile che cade è respinto dagli amici.
22Il ricco che sbaglia ha molti difensori;
se dice sciocchezze, lo scusano.
Se sbaglia l’umile, lo si rimprovera;
anche se dice cose sagge, non ci si bada.
23Parla il ricco, tutti tacciono
e portano alle stelle il suo discorso.
Parla il povero e dicono: «Chi è costui?»;
se inciampa, l’aiutano a cadere.
24Buona è la ricchezza, se è senza peccato;
la povertà è cattiva sulla bocca dell’empio.

25Il cuore di un uomo cambia il suo volto
sia in bene sia in male.
26Segno di buon cuore è un volto sereno,
ma trovare dei proverbi è un lavoro faticoso.

1Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
2Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio farà società con una caldaia?
Questa l'urterà e quella andrà in frantumi.
3Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi.
4Se puoi essergli utile, approfitterà di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
5Se possiedi, vivrà con te;
ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena.
6Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà
e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole
e domanderà: «Di che cosa hai bisogno?».
7Ti farà arrossire con i suoi banchetti,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte.
Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il capo davanti a te.
8Stà attento a non lasciarti imbrogliare
né umiliare per la tua stoltezza.
9Quando un potente ti chiama, allontànati;
egli ti chiamerà sempre di più.
10Non essere invadente per non essere respinto,
ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato.
11Non credere di trattare alla pari con lui
e non fidarti delle sue molte parole;
12con la sua molta loquacità ti metterà alla prova
e quasi sorridendo ti esaminerà.
13Spietato chi non mantiene le parole,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
14Guardati e stà attento, perché cammini insieme alla tua rovina.
15Ogni creatura vivente ama il suo simile,
ogni uomo il suo vicino.
16Ogni essere si accoppia secondo la sua specie;
l'uomo si associa a chi gli è simile.
17Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e l'agnello?
Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
18Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
19Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto;
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
20La condizione umile è in abominio al superbo,
così il povero è in abominio al ricco.
21Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici;
se il povero cade, anche dagli amici è respinto.
22Se cade il ricco, molti lo aiutano;
dice cose insulse? Eppure lo si felicita.
Se cade il povero, lo si rimprovera;se dice cose assennate, non ci si bada. 23Parla il ricco, tutti tacciono
ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso.
Parla il povero e dicono: «Chi è costui?».
Se inciampa, l'aiutano a cadere.
24La ricchezza è buona, se è senza peccato;
la povertà è cattiva a detta dell'empio.
25Il cuore dell'uomo cambia il suo volto
o in bene o in male.
26Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa,
ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.

[c. 14]
[<< 14]
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1Chi teme il Signore farà tutto questo,
chi è saldo nella legge otterrà la sapienza.
2Ella gli andrà incontro come una madre,
lo accoglierà come una vergine sposa;
3lo nutrirà con il pane dell’intelligenza
e lo disseterà con l’acqua della sapienza.
4Egli si appoggerà a lei e non vacillerà,
a lei si affiderà e non resterà confuso.
5Ella lo innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprire bocca in mezzo all’assemblea.
6Troverà gioia e una corona di esultanza
e un nome eterno egli erediterà.
7Gli stolti non raggiungeranno mai la sapienza
e i peccatori non la contempleranno mai.
8Ella sta lontana dagli arroganti,
e i bugiardi non si ricorderanno di lei.
9La lode non si addice in bocca al peccatore,
perché non gli è stata concessa dal Signore.
10La lode infatti va celebrata con sapienza
ed è il Signore che la dirige.

11Non dire: «A causa del Signore sono venuto meno»,
perché egli non fa quello che detesta.
12Non dire: «Egli mi ha tratto in errore»,
perché non ha bisogno di un peccatore.
13Il Signore odia ogni abominio:
esso non è amato da quelli che lo temono.
14Da principio Dio creò l’uomo
e lo lasciò in balìa del suo proprio volere.
15Se tu vuoi, puoi osservare i comandamenti;
l’essere fedele dipende dalla tua buona volontà.
16Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
là dove vuoi tendi la tua mano.
17Davanti agli uomini stanno la vita e la morte:
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
18Grande infatti è la sapienza del Signore;
forte e potente, egli vede ogni cosa.
19I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
egli conosce ogni opera degli uomini.
20A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

1Così agirà chi teme il Signore;
chi è fedele alla legge otterrà anche la sapienza.
2Essa gli andrà incontro come una madre,
l'accoglierà come una vergine sposa;
3lo nutrirà con il pane dell'intelligenza,
e l'acqua della sapienza gli darà da bere.
4Egli si appoggerà su di lei e non vacillerà,
si affiderà a lei e non resterà confuso.
5Essa l'innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprir bocca in mezzo all'assemblea;
6egli troverà contentezza e una corona di gioia
e otterrà fama perenne.
7Gli insensati non conseguiranno mai la sapienza,
i peccatori non la contempleranno mai.
8Essa sta lontana dalla superbia,
i bugiardi non pensano ad essa.
9La sua lode non s'addice alla bocca del peccatore,
perché non gli è stata concessa dal Signore.
10La lode infatti va celebrata con sapienza;
è il Signore che la dirigerà.

11Non dire: «Mi son ribellato per colpa del Signore»,
perché ciò che egli detesta, non devi farlo.
12Non dire: «Egli mi ha sviato»,
perché egli non ha bisogno di un peccatore.
13Il Signore odia ogni abominio,
esso non è voluto da chi teme Dio.
14Egli da principio creò l'uomo
e lo lasciò in balìa del suo proprio volere.
15Se vuoi, osserverai i comandamenti;
l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere.
16Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua;
là dove vuoi stenderai la tua mano.
17Davanti agli uomini stanno la vita e la morte;
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
18Grande infatti è la sapienza del Signore,
egli è onnipotente e vede tutto.
19I suoi occhi su coloro che lo temono,
egli conosce ogni azione degli uomini.
20Egli non ha comandato a nessuno di essere empio
e non ha dato a nessuno il permesso di peccare.

[c. 16]
[<< 16]
[<< 16]

1Il Signore creò l’uomo dalla terra
e ad essa di nuovo lo fece tornare.
2Egli assegnò loro giorni contati e un tempo definito,
dando loro potere su quanto essa contiene.
3Li rivestì di una forza pari alla sua
e a sua immagine li formò.
4In ogni vivente infuse il timore dell’uomo,
perché dominasse sulle bestie e sugli uccelli.
5Ricevettero l’uso delle cinque opere del Signore,
come sesta fu concessa loro in dono la ragione
e come settima la parola, interprete delle sue opere.
6Discernimento, lingua, occhi,
orecchi e cuore diede loro per pensare.
7Li riempì di scienza e d’intelligenza
e mostrò loro sia il bene che il male.
8Pose il timore di sé nei loro cuori,
per mostrare loro la grandezza delle sue opere,
e permise loro di gloriarsi nei secoli delle sue meraviglie.
10Loderanno il suo santo nome
9per narrare la grandezza delle sue opere.
11Pose davanti a loro la scienza
e diede loro in eredità la legge della vita,
affinché riconoscessero che sono mortali coloro che ora esistono.
12Stabilì con loro un’alleanza eterna
e fece loro conoscere i suoi decreti.

13I loro occhi videro la grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la sua voce maestosa.
14Disse loro: «Guardatevi da ogni ingiustizia!»
e a ciascuno ordinò di prendersi cura del prossimo.

15Le loro vie sono sempre davanti a lui,
non restano nascoste ai suoi occhi.
16Fin dalla giovinezza le loro vie vanno verso il male,
e non sanno cambiare i loro cuori di pietra in cuori di carne.
17Nel dividere i popoli di tutta la terra
su ogni popolo mise un capo,
ma porzione del Signore è Israele,
18che, come primogenito, egli nutre istruendolo
e, dispensandogli la luce del suo amore, mai abbandona.
19Tutte le loro opere sono davanti a lui come il sole,
e i suoi occhi scrutano sempre la loro condotta.
20A lui non sono nascoste le loro ingiustizie,
tutti i loro peccati sono davanti al Signore.
21Ma il Signore è buono e conosce le sue creature,
non le distrugge né le abbandona, ma le risparmia.
22La beneficenza di un uomo è per lui come un sigillo
e il bene fatto lo custodisce come la pupilla,
concedendo conversione ai suoi figli e alle sue figlie.
23Alla fine si leverà e renderà loro la ricompensa,
riverserà sul loro capo il contraccambio.
24Ma a chi si pente egli offre il ritorno,
conforta quelli che hanno perduto la speranza.

25Ritorna al Signore e abbandona il peccato,
prega davanti a lui e riduci gli ostacoli.
26Volgiti all’Altissimo e allontanati dall’ingiustizia;
egli infatti ti condurrà dalle tenebre alla luce della salvezza.
Devi odiare fortemente ciò che lui detesta.
27Negl’inferi infatti chi loderà l’Altissimo,
al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode?
28Da un morto, che non è più, non ci può essere lode,
chi è vivo e sano loda il Signore.
29Quanto è grande la misericordia del Signore,
il suo perdono per quanti si convertono a lui!
30Non vi può essere tutto negli uomini,
poiché un figlio dell’uomo non è immortale.
31Che cosa c’è di più luminoso del sole? Anch’esso scompare.
Così l’uomo, che è carne e sangue, volge la mente al male.
32Egli passa in rassegna l’esercito nel più alto dei cieli,
ma gli uomini sono tutti terra e cenere.

1Il Signore creò l'uomo dalla terra
e ad essa lo fa tornare di nuovo.
2Egli assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato,
diede loro il dominio di quanto è sulla terra.
3Secondo la sua natura li rivestì di forza,
e a sua immagine li formò.
4Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo,
perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli.
5Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore
diede loro perché ragionassero.
6Li riempì di dottrina e d'intelligenza,
e indicò loro anche il bene e il male.
7Pose lo sguardo nei loro cuori
per mostrar loro la grandezza delle sue opere.
8Loderanno il suo santo nome
per narrare la grandezza delle sue opere.
10Stabilì con loro un'alleanza eterna
e fece loro conoscere i suoi decreti.
9Inoltre pose davanti a loro la scienza
e diede loro in eredità la legge della vita.
11I loro occhi contemplarono la grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la magnificenza della sua voce.
12Disse loro: «Guardatevi da ogni ingiustizia!»
e diede a ciascuno precetti verso il prossimo.

13Le loro vie sono sempre davanti a lui,
non restano nascoste ai suoi occhi.
14Su ogni popolo mise un capo,
ma Israele è la porzione del Signore.
15Tutte le loro opere sono davanti a lui come il sole,
i suoi occhi osservano sempre la loro condotta.
16A lui non sono nascoste le loro ingiustizie,
tutti i loro peccati sono davanti al Signore.
17La beneficenza dell'uomo è per lui come un sigillo,
egli serberà la generosità come la propria pupilla.
18Alla fine si leverà e renderà loro la ricompensa,
riverserà su di loro il contraccambio.
19Ma a chi si pente egli offre il ritorno,
consola quanti vengono meno nella pazienza.

20Ritorna al Signore e cessa di peccare,
prega davanti a lui e cessa di offendere.
21Fà ritorno all'Altissimo e volta le spalle all'ingiustizia;
detesta interamente l'iniquità.
22Negli inferi infatti chi loderà l'Altissimo,
al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode?
23Da un morto, che non è più, la riconoscenza si perde,
chi è vivo e sano loda il Signore.
24Quanto è grande la misericordia del Signore,
il suo perdono per quanti si convertono a lui!
25L'uomo non può avere tutto,
poiché un figlio dell'uomo non è immortale.
26Che c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare.
Così carne e sangue pensano al male.
27Esso sorveglia le schiere dell'alto cielo,
ma gli uomini sono tutti terra e cenere.

[c. 18]
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[<< 18]
[c. 19]
[<< 19]
[<< 19]

1C’è un rimprovero che è fuori tempo,
c’è chi tace ed è prudente.
2Quanto è meglio rimproverare che covare l’ira!
3Chi si confessa colpevole evita l’umiliazione.
4Come un eunuco che vuol deflorare una ragazza,
così chi vuole fare giustizia con la violenza.
5C’è chi tace ed è ritenuto saggio,
e chi è riprovato per la troppa loquacità.
6C’è chi tace, perché non sa che cosa rispondere,
e c’è chi tace, perché conosce il momento opportuno.
7L’uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno,
il millantatore e lo stolto non ne tengono conto.
8Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole,
chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato.
Com’è bello quando chi è biasimato mostra pentimento,
perché così tu sfuggirai a un peccato volontario.

9Nelle disgrazie qualcuno può trovare un vantaggio,
ma c’è un profitto che si può cambiare in perdita.
10C’è una generosità che non ti arreca vantaggi
e c’è una generosità che rende il doppio.
11C’è un’umiliazione che viene dalla gloria
e c’è chi dall’abbattimento alza la testa.
12C’è chi compra molte cose con poco
e chi le paga sette volte il loro valore.
13Il saggio si rende amabile con le sue parole,
ma le cortesie degli stolti sono sciupate.

14Il dono di uno stolto non ti giova,
e ugualmente quello dell’invidioso, perché è frutto di costrizione;
i suoi occhi, infatti, sono molti invece di uno.
15Egli dà poco, ma rinfaccia molto;
apre la sua bocca come un banditore.
Oggi fa un prestito e domani lo richiede;
quanto è odioso un uomo del genere!
16Lo stolto dice: «Non ho un amico,
non c’è gratitudine al bene che faccio».
Quelli che mangiano il suo pane sono lingue cattive.
17Quanti si burleranno di lui, e quante volte!
Poiché non accoglie l’avere con spirito retto,
e il non avere gli è ugualmente indifferente.

18Meglio inciampare sul pavimento che con la lingua;
è così che la caduta dei cattivi giunge rapida.
19Un discorso inopportuno è come un racconto inopportuno:
è sempre sulla bocca dei maleducati.
20Non si accetta un proverbio dalla bocca dello stolto,
perché non lo dice mai a proposito.

21C’è chi è trattenuto dal peccare a causa della miseria
e quando riposa non avrà rimorsi.
22C’è chi si rovina per rispetto umano
e di fronte a uno stolto si dà perduto.
23C’è chi per rispetto umano fa promesse a un amico,
e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico.

24Brutta macchia nell’uomo la menzogna,
è sempre sulla bocca dei maldicenti.
25Meglio un ladro che un mentitore abituale,
tutti e due avranno in sorte la rovina.
26L’abitudine del bugiardo è un disonore,
la vergogna che si merita è sempre con lui.

27Chi è saggio nel parlare si apre una strada
e l’uomo prudente piace ai grandi.
28Chi lavora la terra accresce il suo raccolto,
chi piace ai grandi si fa perdonare i suoi torti.
29Regali e doni accecano gli occhi dei saggi,
come bavaglio sulla bocca soffocano i rimproveri.
30Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l’una e l’altro?
31Meglio l’uomo che nasconde la sua stoltezza
di quello che nasconde la sua sapienza.
32È meglio perseverare nella ricerca del Signore
che essere un libero auriga della propria vita.

1C'è un rimprovero che è fuori tempo,
c'è chi tace ed è prudente.
2Quanto è meglio rimproverare che covare l'ira!
3Chi si confessa colpevole evita l'umiliazione.
4Un eunuco che vuol deflorare una ragazza,
così chi vuol rendere giustizia con la violenza.
5C'è chi tace ed è ritenuto saggio,
e c'è chi è odiato per la sua loquacità.
6C'è chi tace, perché non sa che cosa rispondere,
e c'è chi tace, perché conosce il momento propizio.
7L'uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno,
il millantatore e lo stolto lo trascurano.
8Chi abbonda nel parlare si renderà abominevole;
chi vuole assolutamente imporsi sarà odiato. 9Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo,
mentre un profitto può essere una perdita.
10C'è una generosità, che non ti arreca vantaggi
e c'è una generosità che rende il doppio.
11C'è un'umiliazione che viene dalla gloria
e c'è chi dall'umiliazione alza la testa.
12C'è chi compra molte cose con poco,
e chi le paga sette volte il loro valore.
13Il saggio si rende amabile con le sue parole,
le cortesie degli stolti sono sciupate.
14Il dono di uno stolto non ti gioverà,
perché i suoi occhi bramano ricevere più di quanto ha dato.
15Egli darà poco, ma rinfaccerà molto;
aprirà la sua bocca come un banditore.
Oggi darà un prestito e domani richiederà; uomo odioso è costui.
16Lo stolto dice: «Non ho un amico,
non c'è gratitudine per i miei benefici.
17Quelli che mangiano il mio pane sono lingue cattive».
Quanto spesso e quanti si burleranno di lui!

18Meglio scivolare sul pavimento che con la lingua;
per questo la caduta dei cattivi giunge rapida.
19Un uomo senza grazia è un discorso inopportuno:
è sempre sulla bocca dei maleducati.
20Non si accetta una massima dalla bocca dello stolto,
perché non è mai detta a proposito.
21C'è chi è impedito di peccare dalla miseria
e durante il riposo non avrà rimorsi.
22C'è chi si rovina per rispetto umano
e si rovina per la faccia di uno stolto.
23C'è chi per rispetto umano fa promesse a un amico;
in tal modo se lo rende gratuitamente nemico.

24Brutta macchia nell'uomo la menzogna,
si trova sempre sulla bocca degli ignoranti.
25Meglio un ladro che un mentitore abituale,
ma tutti e due condivideranno la rovina.
26L'abitudine del bugiardo è un disonore,
la vergogna lo accompagnerà sempre.

27Il saggio si fa onore con i discorsi,
l'uomo prudente piace ai grandi.
28Chi lavora la terra accrescerà il raccolto;
chi piace ai grandi si fa perdonare l'ingiustizia.
29Regali e doni accecano gli occhi dei saggi,
come bavaglio sulla bocca, soffocano i rimproveri.
30Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l'una e l'altro?
31Fa meglio chi nasconde la stoltezza
che colui che nasconde la sapienza.

[c. 21]
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[c. 22]
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[c. 23]
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[c. 24]
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[c. 25]
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1Fortunato il marito di una brava moglie,
il numero dei suoi giorni sarà doppio.
2Una donna valorosa è la gioia del marito,
egli passerà in pace i suoi anni.
3Una brava moglie è davvero una fortuna,
viene assegnata a chi teme il Signore.
4Ricco o povero, il suo cuore è contento,
in ogni circostanza il suo volto è gioioso.

5Di tre cose il mio cuore ha paura,
e per la quarta sono spaventato:
una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo
e una falsa accusa, sono cose peggiori della morte;
6ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un’altra,
il flagello della sua lingua fa presa su tutti.
7Giogo di buoi sconnesso è una cattiva moglie,
chi la prende è come chi afferra uno scorpione.
8Motivo di grande sdegno è una donna che si ubriaca,
non riuscirà a nascondere la sua vergogna.
9Una donna sensuale ha lo sguardo eccitato,
la si riconosce dalle sue occhiate.
10Fa’ buona guardia a una figlia sfrenata,
perché non ne approfitti, se trova indulgenza.
11Guàrdati dalla donna che ha lo sguardo impudente,
non meravigliarti se poi ti fa del male.
12Come un viandante assetato apre la bocca
e beve qualsiasi acqua a lui vicina,
così ella siede davanti a ogni palo
e apre a qualsiasi freccia la faretra.

13La grazia di una donna allieta il marito,
il suo senno gli rinvigorisce le ossa.
14È un dono del Signore una donna silenziosa,
non c’è prezzo per una donna educata.
15Grazia su grazia è una donna pudica,
non si può valutare il pregio di una donna riservata.
16Il sole risplende nel più alto dei cieli,
la bellezza di una brava moglie nell’ornamento della casa.
17Lampada che brilla sul sacro candelabro,
così è la bellezza di un volto su una robusta statura.
18Colonne d’oro su base d’argento
sono gambe graziose su solidi piedi.

19Figlio, conserva sano il fiore dell’età
e non affidare la tua forza a donne straniere.
20Cerca nella pianura un campo fertile
per gettarvi il tuo seme, attendendo la progenie.
21Così i frutti che lascerai,
fieri della loro nobiltà, prospereranno.
22La donna pagata vale uno sputo,
se è sposata, è torre di morte per quanti la usano.
23La moglie empia l’avrà in sorte il peccatore,
quella pia sarà data a chi teme il Signore.
24La donna impudica cerca sempre il disonore,
una figlia pudica è riservata anche con il marito.
25La donna sfrontata viene stimata come un cane,
quella che ha pudore teme il Signore.
26La donna che onora il marito a tutti appare saggia,
quella orgogliosa che lo umilia sarà empia per tutti.
Felice il marito di una brava moglie,
il numero dei suoi giorni sarà raddoppiato.
27La donna che grida ed è chiacchierona
è come tromba di guerra che suona la carica.
L’uomo che si trova in simili condizioni
passa la vita tra rumori di guerra.

28Due cose rattristano il mio cuore,
e una terza mi provoca collera:
un guerriero che languisce nella miseria,
uomini saggi trattati con disprezzo
e chi passa dalla giustizia al peccato:
il Signore lo tiene pronto per la spada.

29È difficile che il commerciante sia esente da colpe
e il rivenditore sia indenne da peccato.

1Beato il marito di una donna virtuosa;
il numero dei suoi giorni sarà doppio.
2Una brava moglie è la gioia del marito,
questi trascorrerà gli anni in pace.
3Una donna virtuosa è una buona sorte,
viene assegnata a chi teme il Signore.
4Ricco o povero il cuore di lui ne gioisce,
in ogni tempo il suo volto appare sereno.
5Tre cose teme il mio cuore,
per la quarta sono spaventato:
una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo
e una falsa accusa: tutto questo è peggiore della morte;
6ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un'altra
e il flagello della sua lingua si lega con tutti.
7Giogo di buoi sconnesso è una donna malvagia,
colui che la domina è come chi acchiappa uno scorpione.
8Gran motivo di sdegno una donna ubriaca,
non riuscirà a nascondere la vergogna.
9La scostumatezza di una donna è nell'eccitazione degli sguardi,
si riconosce dalle sue occhiate.
10buona guardia a una figlia libertina,
perché non ne approfitti, se trova indulgenza.
11Guàrdati dal seguire un occhio impudente,
non meravigliarti se ti spinge verso il male.
12Come un viandante assetato apre la bocca
e beve qualsiasi acqua a lui vicina,
così essa siede davanti a ogni palo
e apre a qualsiasi freccia la faretra.
13La grazia di una donna allieta il marito,
la sua scienza gli rinvigorisce le ossa.
14È un dono del Signore una donna silenziosa,
non c'è compenso per una donna educata.
15Grazia su grazia è una donna pudica,
non si può valutare il peso di un'anima modesta.
16Il sole risplende sulle montagne del Signore,
la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa.
17Lampada che arde sul candelabro santo,
così la bellezza del volto su giusta statura.
18Colonne d'oro su base d'argento,
tali sono gambe graziose su solidi piedi.

19Due cose mi serrano il cuore, la terza mi provoca all'ira:
un guerriero che languisca nella miseria,
uomini saggi trattati con disprezzo,
chi passa dalla giustizia al peccato;
il Signore lo tiene pronto per la spada.

20A stento un commerciante sarà esente da colpe,
un rivenditore non sarà immune dal peccato.

[c. 27]
[<< 27]
[<< 27]
[c. 28]
[<< 28]
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1Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo,
chi lo sostiene con la sua mano osserva i comandamenti.
2Da’ in prestito al prossimo quando ha bisogno,
e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato.
3Mantieni la parola e sii leale con lui,
e in ogni momento troverai quello che ti occorre.
4Molti considerano il prestito come cosa trovata
e causano fastidi a coloro che li hanno aiutati.
5Prima di ricevere, uno bacia la mano del creditore
e parla con voce sommessa delle ricchezze altrui;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
trova delle scuse e incolpa le circostanze.
6Se paga, a stento riceve la metà,
e deve considerarla come una cosa trovata.
In caso contrario, spoglia il creditore dei suoi averi
e senza motivo se lo rende nemico;
maledizioni e ingiurie gli restituisce,
e invece della gloria gli rende disprezzo.
7Molti si rifiutano di prestare non per cattiveria,
ma per paura di essere derubati senza ragione.

8Tuttavia sii paziente con il misero,
e non fargli attendere troppo a lungo l’elemosina.
9Per amore del comandamento soccorri chi ha bisogno,
secondo la sua necessità non rimandarlo a mani vuote.
10Perdi pure denaro per un fratello e un amico,
non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra.
11Disponi dei beni secondo i comandamenti dell’Altissimo
e ti saranno più utili dell’oro.
12Riponi l’elemosina nei tuoi scrigni
ed essa ti libererà da ogni male.
13Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante,
essa combatterà per te di fronte al nemico.

14L’uomo buono garantisce per il prossimo,
ma chi ha perduto ogni vergogna lo abbandona.
15Non dimenticare il favore di chi si è fatto garante,
poiché egli si è impegnato per te.
16Il vizioso dilapida i beni del suo garante
17e l’ingrato di cuore abbandona chi l’ha salvato.
18La cauzione ha rovinato molta gente onesta,
li ha sballottati come onda del mare.
Ha mandato in esilio uomini potenti,
li ha costretti a vagare fra genti straniere.
19Un peccatore si precipita verso la garanzia,
va dietro ai guadagni e finisce in tribunale.
20Aiuta il tuo prossimo secondo la tua possibilità
e bada a te stesso per non rovinarti.

21Le prime necessità della vita sono acqua, pane e vestito,
e una casa che protegga l’intimità.
22Meglio vivere da povero sotto un riparo di tavole,
che godere di cibi sontuosi in casa d’altri.
23Sii contento del poco come del molto,
e non ti sentirai rinfacciare di essere forestiero.
24Brutta vita andare di casa in casa,
non potrai aprire bocca dove sarai forestiero.
25Dovrai accogliere gli ospiti, versare vino senza un grazie,
e oltre a ciò ascolterai parole amare:
26«Vieni, forestiero, apparecchia la tavola,
se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare».
27«Vattene via, forestiero, c’è uno più importante di te,
mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa».
28Per un uomo che ha intelligenza sono dure queste cose:
il rimprovero di essere forestiero e l’insulto di un creditore.

1Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo,
chi lo soccorre di propria mano osserva i comandamenti.
2in prestito al prossimo nel tempo del bisogno,
e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato.
3Mantieni la parola e sii leale con lui,
così troverai in ogni momento quanto ti occorre.
4Molti considerano il prestito come cosa trovata
e causano fastidi a coloro che li hanno aiutati.
5Prima di ricevere, ognuno bacia le mani del creditore,
parla con tono umile per ottenere gli averi dell'amico;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
restituisce piagnistei e incolpa le circostanze.
6Se riesce a pagare il creditore riceverà appena la metà,
e dovrà considerarla come una cosa trovata.
In caso contrario, il creditore sarà frodato dei suoi averi
e avrà senza motivo un nuovo nemico;
maledizioni e ingiurie gli restituirà,
renderà insulti invece dell'onore dovuto.
7Molti perciò, per tale cattiveria, rifiutan di prestare:
hanno paura di perdere i beni senza ragione.

8Tuttavia sii longanime con il misero,
e non fargli attender troppo l'elemosina.
9Per il comandamento soccorri il povero,
secondo la sua necessità non rimandarlo a mani vuote.
10Perdi pure denaro per un fratello e amico,
non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra.
11Sfrutta le ricchezze secondo i comandi dell'Altissimo;
ti saranno più utili dell'oro.
12Rinserra l'elemosina nei tuoi scrigni
ed essa ti libererà da ogni disgrazia.
13Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante,
combatterà per te di fronte al nemico.

14L'uomo buono garantisce per il prossimo,
chi ha perduto il pudore lo abbandona.
15Non dimenticare il favore di chi si è fatto garante,
poiché egli si è impegnato per te.
16Il peccatore dilapida i beni del suo garante,
l'ingrato di proposito abbandonerà chi l'ha salvato.
17La cauzione ha rovinato molta gente onesta,
li ha sballottati come onda del mare.
18Ha mandato in esilio uomini potenti,
costretti a errare fra genti straniere.
19Un peccatore che offre premurosamente garanzia
e ricerca guadagni, sarà coinvolto in processi.
20Aiuta il tuo prossimo secondo la tua possibilità
e bada a te stesso per non cadere.

21Indispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito
e una casa che serva da riparo.
22È meglio vivere da povero sotto un tetto di tavole,
che godere di cibi sontuosi in case altrui.
23Del poco come del molto sii contento,
così non udirai il disprezzo come straniero.
24Triste vita andare di casa in casa,
non potrai aprir bocca, dove sarai come straniero.
25Avrai ospiti, mescerai vino senza un grazie,
inoltre ascolterai cose amare:
26«Su, forestiero, apparecchia la tavola,
se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare».
27«Vattene, forestiero, cedi il posto a persona onorata;
mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa».
28Tali cose sono dure per un uomo che abbia intelligenza:
i rimproveri per l'ospitalità e gli insulti di un creditore.

[c. 30]
[<< 30]
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1L’insonnia del ricco consuma il corpo,
i suoi affanni gli tolgono il sonno.
2Le preoccupazioni dell’insonnia non lasciano dormire,
come una grave malattia bandiscono il sonno.
3Un ricco fatica nell’accumulare ricchezze,
e se riposa è per darsi ai piaceri.
4Un povero fatica nelle privazioni della vita,
ma se si riposa cade in miseria.
5Chi ama l’oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro ne sarà fuorviato.
6Molti sono andati in rovina a causa dell’oro,
e la loro rovina era davanti a loro.
7È una trappola per quanti ne sono infatuati,
e ogni insensato vi resta preso.
8Beato il ricco che si trova senza macchia
e che non corre dietro all’oro.
9Chi è costui? Lo proclameremo beato,
perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
11Per questo si consolideranno i suoi beni
e l’assemblea celebrerà le sue beneficenze.

12Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra!».
13Ricòrdati che è un male l’occhio cattivo.
Che cosa è stato creato peggiore dell’occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
14Non tendere la mano dove un altro volge lo sguardo
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
15A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
16Mangia da uomo frugale ciò che ti è posto dinanzi,
non masticare con voracità per non renderti odioso.
17Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a tendere la mano.

19Per un uomo educato il poco è sufficiente;
quando si corica non respira con affanno.
20Il sonno è salubre se lo stomaco è regolato,
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell’insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l’uomo ingordo.
21Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va’ a vomitare e ti sentirai sollevato.
22Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
23Molti lodano chi è sontuoso nei banchetti,
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
24La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.

25Non fare lo spavaldo con il vino,
perché il vino ha mandato molti in rovina.
26La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
27Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella dove manca il vino?
Fin dall’inizio è stato creato per la gioia degli uomini.
28Allegria del cuore e gioia dell’anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
29Amarezza dell’anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
30L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.

1L'insonnia per la ricchezza logora il corpo,
l'affanno per essa distoglie il sonno.
2L'affanno della veglia tien lontano l'assopirsi,
come una grave malattia bandisce il sonno.
3Un ricco fatica nell'accumulare ricchezze
e se smette, si ingolfa nei piaceri.
4Un povero fatica nelle privazioni della vita
e se smette, cade nell'indigenza.
5Chi ama l'oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro per esso peccherà.
6Molti sono andati in rovina a causa dell'oro,
il loro disastro era davanti a loro.
7È una trappola per quanti ne sono entusiasti,
ogni insensato vi resta preso.
8Beato il ricco, che si trova senza macchia
e che non corre dietro all'oro.
9Chi è costui? noi lo proclameremo beato:
difatti egli ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10Chi ha subìto la prova, risultando perfetto?
Sarà un titolo di gloria per lui.
Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito,
e potendo compiere il male, non lo ha fatto?
11Si consolideranno i suoi beni
e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze.

12Hai davanti una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra».
13Ricòrdati che l'occhio cattivo è un male.
Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio?
Per questo esso lacrima in ogni circostanza.
14Dove guarda l'ospite, non stendere la mano;
non intingere nel piatto insieme con lui.
15Giudica le esigenze del prossimo dalle tue;
e su ogni cosa rifletti.
16Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi;
non masticare con voracità per non renderti odioso.
17Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a stendere la mano.
19Quanto poco è sufficiente per un uomo educato,
una volta a letto non si sente soffocato.
20Sonno salubre con uno stomaco ben regolato,
al mattino si alza e il suo spirito è libero.
Travaglio di insonnia, coliche e vomiti
accompagnano l'uomo ingordo.
21Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, và a vomitare e sarai sollevato.
22Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le azioni sii moderato
e nessuna malattia ti coglierà.
23Molte labbra loderanno chi è splendido nei banchetti,
e vera è la testimonianza della sua munificenza.
24La città mormora di chi è tirchio nei banchetti;
ed esatta è la testimonianza della sua avarizia.

25Non fare il forte con il vino,
perché ha mandato molti in rovina.
26La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori in una sfida di arroganti.
27Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella di chi non ha vino?
Questo fu creato per la gioia degli uomini.
28Allegria del cuore e gioia dell'anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
29Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
30L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua letizia.
Non dirgli parola di rimprovero
e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve.

[c. 32]
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[c. 33]
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[c. 34]
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[c. 35]
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[c. 36]
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1Ogni amico dice: «Anch’io sono amico»,
ma c’è chi è amico solo di nome.
2Non è forse un dolore mortale
un compagno e amico che diventa nemico?
3O inclinazione al male, come ti sei insinuata
per ricoprire la terra di inganni?
4C’è chi si rallegra con l’amico quando tutto va bene,
ma al momento della tribolazione gli è ostile.
5C’è chi si affligge con l’amico per amore del proprio ventre,
ma di fronte alla battaglia prende lo scudo.
6Non dimenticarti dell’amico nell’animo tuo,
non scordarti di lui nella tua prosperità.

7Ogni consigliere esalta il consiglio che dà,
ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio.
8Guàrdati da chi vuole darti consiglio
e prima infórmati quali siano le sue necessità:
egli infatti darà consigli a suo vantaggio;
perché non abbia a gettare un laccio su di te
9e ti dica: «La tua via è buona»,
ma poi si tenga in disparte per vedere quel che ti succede.
10Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco
e nascondi le tue intenzioni a quanti ti invidiano.
11Non consigliarti con una donna sulla sua rivale
e con un pauroso sulla guerra,
con un mercante sul commercio
e con un compratore sulla vendita,
con un invidioso sulla riconoscenza
e con uno spietato sulla bontà di cuore,
con un pigro su una iniziativa qualsiasi
e con un salariato sul raccolto,
con uno schiavo pigro su un lavoro importante.
Non dipendere da costoro per nessun consiglio.
12Frequenta invece un uomo giusto,
di cui sai che osserva i comandamenti
e ha un animo simile al tuo,
perché se tu cadi, egli saprà compatirti.
13Attieniti al consiglio del tuo cuore,
perché nessuno ti è più fedele.
14Infatti la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire
meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
15Per tutte queste cose invoca l’Altissimo,
perché guidi la tua via secondo verità.

16Principio di ogni opera è la parola,
prima di ogni azione c’è la riflessione.
17Radice di ogni mutamento è il cuore,
18da cui derivano quattro scelte:
bene e male, vita e morte,
ma su tutto domina sempre la lingua.

19C’è l’esperto che insegna a molti,
ma è inutile a se stesso.
20C’è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso,
e finisce col mancare di ogni cibo;
21il Signore non gli ha concesso alcun favore,
perché è privo di ogni sapienza.
22C’è chi è saggio solo per se stesso
e i frutti della sua intelligenza si notano sul suo corpo.
23Un uomo saggio istruisce il suo popolo,
i frutti della sua intelligenza sono degni di fede.

24Un uomo saggio è colmato di benedizioni,
tutti quelli che lo vedono lo proclamano beato.
25La vita dell’uomo ha i giorni contati,
ma i giorni d’Israele sono senza numero.
26Il saggio ottiene fiducia tra il suo popolo,
e il suo nome vivrà per sempre.

27Figlio, per tutta la tua vita esamina te stesso,
vedi quello che ti nuoce e non concedertelo.
28Difatti non tutto conviene a tutti
e non tutti approvano ogni cosa.
29Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria
e non ti gettare sulle vivande,
30perché l’abuso dei cibi causa malattie
e l’ingordigia provoca le coliche.
31Molti sono morti per ingordigia,
chi invece si controlla vivrà a lungo.

1Ogni amico dice: «Anch'io ti sono amico»,
ma esiste l'amico che lo è solo di nome.
2Non è forse un dolore mortale
un compagno e un amico trasformatosi in nemico?
3O inclinazione malvagia, da dove sei balzata,
per ricoprire la terra con la tua malizia?
4Il compagno si rallegra con l'amico nella felicità,
ma al momento della disgrazia gli sarà ostile.
5Il compagno soffre con l'amico per ragioni di stomaco,
ma di fronte al conflitto prenderà lo scudo.
6Non ti dimenticare dell'amico dell'anima tua,
non scordarti di lui nella tua prosperità.

7Ogni consigliere suggerisce consigli,
ma c'è chi consiglia a proprio vantaggio.
8Guàrdati da un consigliere,
infòrmati quali siano le sue necessità
- egli nel consigliare penserà al suo interesse -
perché non getti la sorte su di te
9e dica: «La tua via è buona»,
poi si terrà in disparte per vedere quanto ti accadrà.
10Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco,
nascondi la tua intenzione a quanti ti invidiano.
11Non consigliarti con una donna sulla sua rivale,
con un pauroso sulla guerra,
con un mercante sul commercio,
con un compratore sulla vendita,
con un invidioso sulla riconoscenza,
con uno spietato sulla bontà di cuore,
con un pigro su un'iniziativa qualsiasi,
con un mercenario annuale sul raccolto,
con uno schiavo pigro su un gran lavoro;
non dipendere da costoro per nessun consiglio.
12Invece frequenta spesso un uomo pio,
che tu conosci come osservante dei comandamenti
e la cui anima è come la tua anima;
se tu inciampi, saprà compatirti.
13Segui il consiglio del tuo cuore,
perché nessuno ti sarà più fedele di lui.
14La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire
meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
15Al di sopra di tutto questo prega l'Altissimo
perché guidi la tua condotta secondo verità.

16Principio di ogni opera è la ragione,
prima di ogni azione è bene riflettere.
17Radice dei pensieri è il cuore,
queste quattro parti ne derivano:
18bene e male, vita e morte,
ma su tutto domina sempre la lingua.
19C'è l'uomo esperto maestro di molti,
ma inutile per se stesso.
20C'è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso,
a costui mancherà ogni nutrimento;
21non gli è stato concesso il favore del Signore,
poiché è privo di ogni sapienza.
22C'è chi è saggio solo per se stesso,
i frutti della sua scienza sono sicuri.
23Un uomo saggio istruisce il suo popolo,
dei frutti della sua intelligenza ci si può fidare.
24Un uomo saggio è colmato di benedizioni,
quanti lo vedono lo proclamano beato.
25La vita dell'uomo ha i giorni contati;
ma i giorni di Israele sono senza numero.
26Il saggio otterrà fiducia tra il suo popolo,
il suo nome vivrà per sempre.

27Figlio, nella tua vita prova te stesso,
vedi quanto ti nuoce e non concedertelo.
28Difatti non tutto conviene a tutti
e non tutti approvano ogni cosa.
29Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria,
non ti gettare sulle vivande,
30perchè l'abuso dei cibi causa malattie, l'ingordigia provoca coliche.
31Molti sono morti per ingordigia,
chi si controlla vivrà a lungo.

[c. 38]
[<< 38]
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1Egli ricerca la sapienza di tutti gli antichi
e si dedica allo studio delle profezie.
2Conserva i detti degli uomini famosi
e penetra le sottigliezze delle parabole,
3ricerca il senso recondito dei proverbi
e si occupa degli enigmi delle parabole.
4Svolge il suo compito fra i grandi,
lo si vede tra i capi,
viaggia in terre di popoli stranieri,
sperimentando il bene e il male in mezzo agli uomini.
5Gli sta a cuore alzarsi di buon mattino
per il Signore, che lo ha creato;
davanti all’Altissimo fa la sua supplica,
apre la sua bocca alla preghiera
e implora per i suoi peccati.
6Se il Signore, che è grande, vorrà,
egli sarà ricolmato di spirito d’intelligenza:
come pioggia effonderà le parole della sua sapienza
e nella preghiera renderà lode al Signore.
7Saprà orientare il suo consiglio e la sua scienza
e riflettere sui segreti di Dio.
8Manifesterà la dottrina del suo insegnamento,
si vanterà della legge dell’alleanza del Signore.
9Molti loderanno la sua intelligenza,
egli non sarà mai dimenticato;
non scomparirà il suo ricordo,
il suo nome vivrà di generazione in generazione.
10I popoli parleranno della sua sapienza,
l’assemblea proclamerà la sua lode.
11Se vivrà a lungo, lascerà un nome più famoso di mille altri
e quando morrà, avrà già fatto abbastanza per sé.

12Dopo aver riflettuto, parlerò ancora,
sono pieno come la luna nel plenilunio.
13Ascoltatemi, figli santi, e crescete
come una rosa che germoglia presso un torrente.
14Come incenso spargete buon profumo,
fate sbocciare fiori come il giglio,
alzate la voce e cantate insieme,
benedite il Signore per tutte le sue opere.
15Magnificate il suo nome
e proclamate la sua lode,
con i canti delle labbra e con le cetre,
e nella vostra acclamazione dite così:
16Quanto sono belle tutte le opere del Signore!
Ogni suo ordine si compirà a suo tempo!
17Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti sarà esaminato a suo tempo.
Alla sua parola l’acqua si arresta come una massa,
a un detto della sua bocca si aprono i serbatoi delle acque.
18A un suo comando si realizza quanto egli vuole,
e nessuno potrà sminuire la sua opera di salvezza.
19Le opere di ogni uomo sono davanti a lui,
non è possibile nascondersi ai suoi occhi;
20egli guarda da un’eternità all’altra,
nulla è straordinario davanti a lui.
21Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti è stato creato con uno scopo preciso.

22La sua benedizione si diffonde come un fiume
e come un diluvio inebria la terra.
23Così i popoli erediteranno la sua ira,
come trasformò le acque in deserto salato.
24Le sue vie sono diritte per i santi,
ma per gli empi sono piene d’inciampi.
25Per i buoni i beni furono creati sin da principio,
allo stesso modo i mali per i peccatori.
26Le cose di prima necessità per la vita dell’uomo sono:
acqua, fuoco, ferro, sale,
farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito.
27Tutte queste cose sono un bene per i buoni,
allo stesso modo si volgono in male per i peccatori.

28Ci sono venti creati per castigare
e nella loro furia rafforzano i loro flagelli;
quando verrà la fine, scateneranno violenza
e placheranno lo sdegno del loro creatore.
29Fuoco, grandine, fame e morte
sono tutte cose create per il castigo.
30Denti delle fiere, scorpioni, vipere
e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.
31Si rallegrano quando lui li comanda,
stanno pronti sulla terra secondo il bisogno
e al momento opportuno non trasgrediscono la sua parola.

32Di questo ero convinto fin dal principio,
vi ho riflettuto e l’ho messo per iscritto:
33«Le opere del Signore sono tutte buone;
egli provvederà a ogni necessità a suo tempo».
34Non bisogna dire: «Questo è peggiore di quello».
Tutto infatti al tempo giusto sarà riconosciuto buono.
35E ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca,
e benedite il nome del Signore.

1Differente è il caso di chi si applica
e medita la legge dell'Altissimo.
Egli indaga la sapienza di tutti gli antichi,
si dedica allo studio delle profezie.
2Conserva i detti degli uomini famosi,
penetra le sottigliezze delle parabole,
3indaga il senso recondito dei proverbi
e s'occupa degli enigmi delle parabole.
4Svolge il suo compito fra i grandi,
è presente alle riunioni dei capi,
viaggia fra genti straniere,
investigando il bene e il male in mezzo agli uomini.
5Di buon mattino rivolge il cuore
al Signore, che lo ha creato, prega davanti all'Altissimo,
apre la bocca alla preghiera, implora per i suoi peccati.
6Se questa è la volontà del Signore grande,
egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza,
come pioggia effonderà parole di sapienza,
nella preghiera renderà lode al Signore.
7Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza,
mediterà sui misteri di Dio.
8Farà brillare la dottrina del suo insegnamento,
si vanterà della legge dell'alleanza del Signore.
9Molti loderanno la sua intelligenza,
egli non sarà mai dimenticato,
non scomparirà il suo ricordo,
il suo nome vivrà di generazione in generazione.
10I popoli parleranno della sua sapienza,
l'assemblea proclamerà le sue lodi.
11Finché vive, lascerà un nome più noto di mille,
quando muore, avrà gia fatto abbastanza per sé.

12Esporrò ancora le mie riflessioni,
ne sono pieno come la luna a metà mese.
13Ascoltatemi, figli santi, e crescete
come una pianta di rose su un torrente.
14Come incenso spandete un buon profumo,
fate fiorire fiori come il giglio,
spargete profumo e intonate un canto di lode;
benedite il Signore per tutte le opere sue.
15Magnificate il suo nome;
proclamate le sue lodi
con i vostri canti e le vostre cetre;
così direte nella vostra lode:
16«Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore!
Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!».
Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?».
Tutte le cose saranno indagate a suo tempo.
17Alla sua parola l'acqua si ferma come un cumulo,
a un suo detto si aprono i serbatoi delle acque.
18A un suo comando si realizza quanto egli vuole;
nessuno può ostacolare il suo aiuto.
19Ogni azione umana è davanti a lui,
non è possibile nascondersi ai suoi occhi.
20Il suo sguardo passa da un'eternità all'altra,
nulla è straordinario davanti a lui.
21Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?»
poiché tutte le cose sono state create per un fine.
22La sua benedizione si diffonde come un fiume
e irriga come un'inondazione la terra.
23Così le genti sperimenteranno la sua ira,
come trasformò le acque in deserto salato.
24Le sue vie sono diritte per i santi,
ma per gli empi piene di inciampi.
25I beni per i buoni furon creati sin da principio,
ma anche i mali per i peccatori.
26Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono:
acqua, fuoco, ferro, sale,
farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito.
27Tutte queste cose per i pii sono beni,
ma per i peccatori diventano mali.
28Ci sono venti creati per castigo,
e nella loro furia rafforzano i loro flagelli;
quando verrà la fine, scateneranno violenza,
e placheranno lo sdegno del loro creatore.
29Fuoco, grandine, fame e morte
son tutte cose create per il castigo.
30Denti delle fiere, scorpioni e vipere,
e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.
31Esulteranno al comando divino;
sono pronte sulla terra per tutti i bisogni.
A tempo opportuno non trasgrediranno la parola.
32Per questo ero convinto fin dal principio,
vi ho riflettuto e l'ho messo per iscritto:
33«Tutte le opere del Signore sono buone;
egli provvederà tutto a suo tempo».
34Non c'è da dire: «Questo è peggiore di quello»,
a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona.
35Ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca
e benedite il nome del Signore.

1Grandi pene sono destinate a ogni uomo
e un giogo pesante sta sui figli di Adamo,
dal giorno della loro uscita dal grembo materno
fino al giorno del ritorno alla madre di tutti.
2Il pensiero dell’attesa e il giorno della fine
provocano le loro riflessioni e il timore del cuore.
3Da chi siede su un trono glorioso
fino a chi è umiliato su terra e su cenere,
4da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
5non c’è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
Anche durante il riposo nel letto
il sogno notturno turba i suoi pensieri:
6per un poco, come niente, sta nel riposo
e subito nel sonno si affatica come di giorno,
è sconvolto dalla visione del suo cuore,
come chi è scampato da una battaglia.
7Al momento di mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell’irreale timore.
8Così è per ogni essere vivente, dall’uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
9morte, sangue, contese, spada,
disgrazie, fame, calamità, flagelli.
10Questi mali sono stati creati per gli empi,
per loro causa venne anche il diluvio.
11Tutto quello che proviene dalla terra alla terra ritorna,
quanto viene dalle acque rifluisce nel mare.

12Ogni corruzione e ogni ingiustizia sparirà,
ma la fedeltà resterà per sempre.
13Le ricchezze degli ingiusti si prosciugheranno come un torrente,
si disperderanno come tuono che echeggia durante l’uragano.
14Se gli ingiusti dovranno alzare le mani, ci si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
15La stirpe degli empi non moltiplica i suoi rami,
le radici impure sono sopra una pietra dura.
16Il giunco su ogni corso d’acqua o sugli argini di un fiume
viene tagliato prima di ogni altra erba.
17Un atto di bontà è come un giardino di benedizioni,
l’elemosina dura per sempre.

18La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore è dolce,
ma più ancora lo è per chi trova un tesoro.
19I figli e la fondazione di una città consolidano un nome,
ma più ancora è apprezzata una donna irreprensibile.
20Vino e musica rallegrano il cuore,
ma più ancora l’amore della sapienza.
21Il flauto e l’arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora una voce soave.
22L’occhio desidera grazia e bellezza,
ma più ancora il verde dei campi.
23Il compagno e l’amico s’incontrano a tempo opportuno,
ma più ancora moglie e marito.
24Fratelli e soccorritori aiutano nella tribolazione,
ma più ancora l’elemosina.
25Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma più ancora è stimato un consiglio.
26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla,
con esso non c’è bisogno di cercare un altro aiuto.
27Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni
e protegge più di qualsiasi gloria.
28Figlio, non vivere una vita da mendicante:
è meglio morire piuttosto che mendicare.
29Un uomo che guarda alla tavola altrui
ha una vita che non si può chiamare tale;
si contaminerà con cibi estranei,
l’uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
30Il mendicare è dolce nella bocca dello sfrontato,
ma dentro di lui c’è un fuoco che brucia.

1Una sorte penosa è disposta per ogni uomo,
un giogo pesante grava sui figli di Adamo,
dal giorno della loro nascita dal grembo materno
al giorno del loro ritorno alla madre comune.
2Materia alle loro riflessioni e ansietà per il loro cuore
offrono il pensiero di ciò che li attende e il giorno della fine.
3Da chi siede su un trono glorioso
fino al misero che giace sulla terra e sulla cenere;
4da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
non c'è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
5Durante il riposo nel letto il sogno notturno turba le sue cognizioni.
6Per un poco, un istante, riposa;
quindi nel sonno, come in un giorno di guardia,
è sconvolto dai fantasmi del suo cuore,
come chi è scampato da una battaglia.
7Mentre sta per mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell'irreale timore.
8È sorte di ogni essere vivente, dall'uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
9morte, sangue, contese, spada,
disgrazie, fame, calamità, flagelli.
10Questi mali sono stati creati per i malvagi,
per loro causa si ebbe anche il diluvio.
11Quanto è dalla terra alla terra ritorna;
quanto è dalle acque rifluisce nel mare.

12Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno,
mentre la lealtà resterà sempre.
13Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un torrente,
come un grande tuono rimbomba via durante la pioggia.
14Come l'ingiusto aprendo le mani si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
15La stirpe degli empi non aumenterà i suoi rami,
le radici impure saranno sopra una pietra dura.
16Il giunco su ogni corso d'acqua e sugli argini di un fiume
sarà tagliato prima di ogni altra erba.
17La bontà è come un giardino di benedizioni,
la misericordia dura sempre.
18La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore sarà dolce,
ma più ancora lo sarà per chi trova un tesoro.
19I figli e la fondazione di una città assicurano un
nome,
ma più ancora sarà stimata una donna senza macchia.
20Vino e musica rallegrano il cuore,
ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza.
21Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora di essi una voce soave.
22L'occhio desidera grazia e bellezza,
ma più ancora di esse il verde dei campi.
23Il compagno e l'amico si incontrano a tempo opportuno,
ma più ancora di essi moglie e marito.
24I fratelli e un aiuto servono nell'afflizione,
ma più ancora salverà la carità.
25Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma ancora di più si apprezza un consiglio.
26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora di esse il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla;
con esso non c'è bisogno di cercare aiuto.
27Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni;
la sua protezione vale più di qualsiasi altra gloria.

28Figlio, non vivere da mendicante.
È meglio morire che mendicare.
29Un uomo che guarda alla tavola altrui
ha una vita che non si può chiamar tale.
Si contaminerà con cibi stranieri;
l'uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
30Nella bocca sarà dolce il mendicare per un impudente,
ma nel suo ventre brucerà come fuoco.

1O morte, com’è amaro il tuo ricordo
per l’uomo che vive sereno nella sua agiatezza,
per l’uomo senza assilli e fortunato in tutto
e ancora in forze per provare il piacere.
2O morte, è gradita la tua sentenza
all’uomo indigente e privo di forze,
al vecchio decrepito e preoccupato di tutto,
a colui che è indocile e ha perduto ogni speranza.
3Non temere la sentenza della morte,
ricòrdati di chi ti ha preceduto e di chi ti seguirà.
4Questo è il decreto del Signore per ogni uomo;
perché ribellarsi al volere dell’Altissimo?
Siano dieci, cento, mille anni:
negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita.

5Figli d’infamia sono i figli dei peccatori,
frequentano le case degli empi.
6L’eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina,
con la loro discendenza continuerà il disonore.
7Contro un padre empio imprecano i figli,
perché a causa sua sono disonorati.
8Guai a voi, uomini empi,
che avete abbandonato la legge dell’Altissimo!
9Se vi moltiplicate, è per la rovina,
se nascete, nascete per la maledizione,
e se morite, la maledizione sarà la vostra sorte.
10Quanto è dalla terra alla terra ritornerà,
così gli empi passano dalla maledizione alla rovina.

11Il lutto degli uomini riguarda i loro corpi,
la cattiva fama dei peccatori sarà cancellata.
12Abbi cura del tuo nome, perché esso sopravviverà a te
più di mille grandi tesori d’oro.
13I giorni di una vita felice sono contati,
ma il buon nome dura per sempre.

14Figli, custodite l’istruzione in pace;
ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,
a che cosa servono entrambi?
15Meglio l’uomo che nasconde la sua stoltezza
di quello che nasconde la sua sapienza.
16Perciò provate vergogna per le cose che qui di seguito vi indico:
non è bene infatti vergognarsi di qualsiasi cosa,
come non si può approvare sempre tutto.
17Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre,
della menzogna davanti al capo e al potente,
18del delitto davanti al giudice e al magistrato,
dell’empietà davanti all’assemblea e al popolo,
dell’ingiustizia davanti al compagno e all’amico,
19del furto davanti all’ambiente dove abiti,
di Dio, che è veritiero, e dell’alleanza,
di piegare i gomiti sopra i pani, a tavola,
di essere scortese quando ricevi e quando dai,
20di non rispondere a quanti salutano,
dello sguardo su una donna scostumata,
21del rifiuto fatto a un parente,
dell’appropriazione di eredità o donazione,
del desiderio per una donna sposata,
22della relazione con la sua schiava
– non accostarti al suo letto –,
di dire parole ingiuriose davanti agli amici
e, dopo aver donato, di rinfacciare un regalo,

1O morte, come è amaro il tuo pensiero
per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza,
per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto,
ancora in grado di gustare il cibo!
2O morte, è gradita la tua sentenza
all'uomo indigente e privo di forze,
vecchio decrepito e preoccupato di tutto,
al ribelle che ha perduto la pazienza!
3Non temere la sentenza della morte,
ricòrdati dei tuoi predecessori e successori.
4Questo è il decreto del Signore per ogni uomo;
perché ribellarsi al volere dell'Altissimo?
Siano dieci, cento, mille anni;
negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita.

5Figli abominevoli sono i figli dei peccatori,
una stirpe empia è nella dimora dei malvagi.
6L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina,
con la loro discendenza continuerà il disonore.
7Contro un padre empio imprecano i figli,
perché sono disprezzati a causa sua.
8Guai a voi, uomini empi,
che avete abbandonato la legge di Dio altissimo!
9Quando nascete, nascete per la maledizione;
quando morite, erediterete la maledizione.
10Quanto è dalla terra ritornerà alla terra,
così gli empi dalla maledizione alla distruzione.
11Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri,
il nome non buono dei peccatori sarà cancellato.
12Abbi cura del nome, perché esso ti resterà
più di mille grandi tesori d'oro.
13I giorni di una vita felice sono contati,
ma un buon nome dura sempre.

14Figli, custodite l'istruzione in pace;
ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,
l'una e l'altro a che servono?
15Meglio chi nasconde la sua stoltezza
di chi nasconde la sua sapienza.
16Pertanto provate vergogna in vista della mia parola,
perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna;
non tutti stimano secondo verità tutte le cose.
17Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre
della menzogna davanti a un capo e a un potente,
18del delitto davanti a un giudice e a un magistrato,
dell'empietà davanti all'assemblea del popolo,
19della slealtà davanti al compagno e all'amico,
del furto nell'ambiente in cui ti trovi,
20di venir meno al giuramento e all'alleanza,
di piegare i gomiti sul pane,
21del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato,
di non rispondere a quanti salutano,
22dello sguardo su una donna scostumata,
del rifiuto fatto a un parente,

1di ripetere quanto hai udito
e di rivelare parole segrete.
Allora saprai veramente che cos’è la vergogna
e incontrerai favore presso ogni uomo.

Delle cose seguenti non ti vergognare
e non peccare per rispetto umano:
2della legge dell’Altissimo e dell’alleanza,
della sentenza che giustifica l’empio,
3dei conti con il socio e con i compagni di viaggio,
di dare agli altri l’eredità che spetta loro,
4dell’esattezza della bilancia e dei pesi,
di fare acquisti, grandi o piccoli che siano,
5della contrattazione sul prezzo dei commercianti,
della frequente correzione dei figli
e di far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro.
6Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo,
dove ci sono troppe mani usa la chiave.
7Qualunque cosa depositi, contala e pesala,
il dare e l’avere sia tutto per iscritto.
8Non vergognarti di correggere l’insensato e lo stolto
e il vecchio molto avanti negli anni accusato di fornicazione;
così sarai veramente assennato
e approvato da ogni vivente.

9Per il padre una figlia è un’inquietudine segreta,
il pensiero di lei allontana il sonno:
nella sua giovinezza, perché non sfiorisca,
una volta accasata, perché non sia ripudiata,
10finché è vergine, perché non sia sedotta
e resti incinta nella casa paterna,
quando è maritata, perché non cada in colpa,
quando è accasata, perché non sia sterile.
11Su una figlia ribelle rafforza la vigilanza,
perché non ti renda scherno dei nemici,
motivo di chiacchiere in città e di rimprovero fra la gente,
così da farti vergognare davanti a tutti.
12Non considerare nessuno solo per la sua bellezza
e non sederti insieme con le donne,
13perché dagli abiti esce fuori la tignola
e dalla donna malizia di donna.
14Meglio la cattiveria di un uomo che la compiacenza di una donna,
una donna impudente è un obbrobrio.

15Ricorderò ora le opere del Signore
e descriverò quello che ho visto.
Per le parole del Signore sussistono le sue opere,
e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.
16Il sole che risplende vede tutto,
della gloria del Signore sono piene le sue opere.
17Neppure ai santi del Signore è dato
di narrare tutte le sue meraviglie,
che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito
perché l’universo stesse saldo nella sua gloria.
18Egli scruta l’abisso e il cuore,
e penetra tutti i loro segreti.
L’Altissimo conosce tutta la scienza
e osserva i segni dei tempi,
19annunciando le cose passate e future
e svelando le tracce di quelle nascoste.
20Nessun pensiero gli sfugge,
neppure una parola gli è nascosta.
21Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza,
egli solo è da sempre e per sempre:
nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto,
non ha bisogno di alcun consigliere.
22Quanto sono amabili tutte le sue opere!
E appena una scintilla se ne può osservare.
23Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre
per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono.
24Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra,
egli non ha fatto nulla d’incompleto.
25L’una conferma i pregi dell’altra:
chi si sazierà di contemplare la sua gloria?

1Non ti vergognare delle cose seguenti
e non peccare per rispetto umano:
2della legge dell'Altissimo né dell'alleanza,
della sentenza per assolvere l'empio,
3dei conti con il socio e con i compagni di viaggio,
del dono di un'eredità agli amici,
4dell'esattezza della bilancia e dei pesi,
dell'acquisto di molte o poche cose,
5della contrattazione sul prezzo con i commercianti,
della frequente correzione dei figli
e del far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro.
6Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo,
dove ci sono troppe mani usa la chiave.
7Qualunque cosa depositi, contala e pesala;
il dare e l'avere sia tutto per iscritto.
8Non vergognarti di correggere l'insensato e lo stolto
e il vecchio decrepito che disputa con i giovani;
sarai così veramente assennato
e approvato da ogni vivente.

9Una figlia è per il padre un'inquietudine segreta,
la preoccupazione per lei allontana il sonno:
nella sua giovinezza, perché non sfiorisca,
una volta accasata, perché non sia ripudiata.
10Finché è ragazza, si teme che sia sedotta
e che resti incinta nella casa paterna;
quando è con un marito, che cada in colpa,
quando è accasata, che sia sterile.
11Su una figlia indocile rafforza la vigilanza,
perché non ti renda scherno dei nemici,
oggetto di chiacchiere in città e favola della gente,
sì da farti vergognare davanti a tutti.

12Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo,
non segga a ciarlare insieme con le altre donne,
13perché dagli abiti esce fuori la tignola
e dalla donna malizia di donna.
14Meglio la cattiveria di un uomo che la bontà di una donna,
una donna che porta vergogna fino allo scherno.

15Ricorderò ora le opere del Signore
e descriverò quanto ho visto.
Con le parole del Signore sono state create le sue opere.
16Il sole con il suo splendore illumina tutto,
della gloria del Signore è piena la sua opera.
17Neppure i santi del Signore sono in grado
di narrare tutte le sue meraviglie,
ciò che il Signore onnipotente ha stabilito
perché l'universo stesse saldo a sua gloria.
18Egli scruta l'abisso e il cuore
e penetra tutti i loro segreti.
L'Altissimo conosce tutta la scienza
e osserva i segni dei tempi,
19annunziando le cose passate e future
e svelando le tracce di quelle nascoste.
20Nessun pensiero gli sfugge,
neppure una parola gli è nascosta.
21Ha ordinato le meraviglie della sua sapienza,
poiché egli è da sempre e per sempre.
Nulla può essergli aggiunto e nulla tolto,
non ha bisogno di alcun consigliere.
22Quanto sono amabili tutte le sue opere!
E appena una scintilla se ne può osservare.
23Tutte queste cose vivono e resteranno per sempre
in tutte le circostanze e tutte gli obbediscono.
24Tutte sono a coppia, una di fronte all'altra,
egli non ha fatto nulla di incompleto.
25L'una conferma i meriti dell'altra,
chi si sazierà nel contemplare la sua gloria?

1Vanto del cielo è il limpido firmamento,
spettacolo celeste in una visione di gloria.
2Il sole, quando appare nel suo sorgere, proclama:
«Che meraviglia è l’opera dell’Altissimo!».
3A mezzogiorno dissecca la terra
e di fronte al suo calore chi può resistere?
4Si soffia nella fornace nei lavori a caldo,
ma il sole brucia i monti tre volte tanto;
emettendo vampe di fuoco,
facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi.
5Grande è il Signore che lo ha creato
e con le sue parole ne affretta il corso.

6Anche la luna, sempre puntuale nelle sue fasi,
regola i mesi e indica il tempo.
7Viene dalla luna l’indicazione di ogni festa,
fonte di luce che decresce fino a scomparire.
8Da essa il mese prende nome,
mirabilmente crescendo secondo le sue fasi.
È un’insegna per le schiere in alto,
splendendo nel firmamento del cielo.

9Bellezza del cielo è la gloria degli astri,
ornamento che brilla nelle altezze del Signore.
10Stanno agli ordini di colui che è santo, secondo il suo decreto,
non abbandonano le loro postazioni di guardia.

11Osserva l’arcobaleno e benedici colui che lo ha fatto:
quanto è bello nel suo splendore!
12Avvolge il cielo con un cerchio di gloria,
lo hanno teso le mani dell’Altissimo.

13Con il suo comando fa cadere la neve
e fa guizzare i fulmini secondo il suo giudizio:
14per esso si aprono i tesori celesti
e le nubi volano via come uccelli.
15Con la sua potenza egli condensa le nuvole
e si sminuzzano i chicchi di grandine.
17aIl rumore del suo tuono fa tremare la terra,
16e al suo apparire sussultano i monti;
secondo il suo volere soffia lo scirocco,
17bcosì anche l’uragano del settentrione e il turbine dei venti.
Egli sparge la neve come uccelli che discendono,
come locusta che si posa è la sua caduta.
18L’occhio ammira la bellezza del suo candore
e il cuore stupisce nel vederla fioccare.
19Riversa sulla terra la brina come sale,
che gelandosi forma punte di spine.
20Soffia la gelida tramontana,
sull’acqua si condensa il ghiaccio;
esso si posa sull’intera massa d’acqua,
che si riveste come di corazza.
21Egli divora i monti e brucia il deserto;
come fosse fuoco, inaridisce l’erba.
22Rimedio di tutto è un annuvolamento improvviso,
l’arrivo della rugiada ristora dal caldo.

23Con la sua parola egli ha domato l’abisso
e vi ha piantato le isole.
24I naviganti del mare ne descrivono i pericoli,
a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti;
25là ci sono opere singolari e stupende,
esseri viventi di ogni specie e mostri marini.
26Per lui il suo messaggero compie un felice cammino,
e per la sua parola tutto sta insieme.

27Potremmo dire molte cose e mai finiremmo,
ma la conclusione del discorso sia: «Egli è il tutto!».
28Come potremmo avere la forza per lodarlo?
Egli infatti, il Grande, è al di sopra di tutte le sue opere.
29Il Signore è terribile e molto grande,
meravigliosa è la sua potenza.
30Nel glorificare il Signore, esaltatelo
quanto più potete, perché non sarà mai abbastanza.
Nell’esaltarlo moltiplicate la vostra forza,
non stancatevi, perché non finirete mai.
31Chi lo ha contemplato e lo descriverà?
Chi può magnificarlo come egli è?
32Vi sono molte cose nascoste più grandi di queste:
noi contempliamo solo una parte delle sue opere.
33Il Signore infatti ha creato ogni cosa
e ha dato la sapienza ai suoi fedeli.

1Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento,
spettacolo celeste in una visione di gloria!
2Il sole mentre appare nel suo sorgere proclama:
«Che meraviglia è l'opera dell'Altissimo!».
3A mezzogiorno dissecca la terra,
e di fronte al suo calore chi può resistere?
4Si soffia nella fornace per ottenere calore,
il sole brucia i monti tre volte tanto;
emettendo vampe di fuoco,
facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi.
5Grande è il Signore che l'ha creato
e con la parola ne affretta il rapido corso.

6Anche la luna sempre puntuale nelle sue fasi
regola i mesi e determina il tempo.
7Dalla luna dipende l'indicazione delle feste,
luminare che decresce fino alla sua scomparsa.
8Da essa il mese prende nome,
mirabilmente crescendo secondo le fasi.
È un'insegna per le milizie nell'alto
splendendo nel firmamento del cielo.

9Bellezza del cielo la gloria degli astri,
ornamento splendente nelle altezze del Signore.
10Si comportano secondo gli ordini del Santo,
non si stancano al loro posto di sentinelle.

11Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto,
è bellissimo nel suo splendore.
12Avvolge il cielo con un cerchio di gloria,
l'hanno teso le mani dell'Altissimo.

13Con un comando invia la neve,
fa guizzare i fulmini del suo giudizio.
14Così si aprono i depositi
e le nubi volano via come uccelli.
15Con potenza condensa le nubi,
che si polverizzano in chicchi di grandine.
16aAl suo apparire sussultano i monti;
17ail rumore del suo tuono fa tremare la terra.
16bSecondo il suo volere soffia lo scirocco,
17bcosì anche l'uragano del nord e il turbine di vento.
18Fa scendere la neve come uccelli che si posano,
come cavallette che si posano è la sua discesa;
l'occhio ammira la bellezza del suo candore
e il cuore stupisce nel vederla fioccare.
19Riversa sulla terra la brina come il sale,
che gelandosi forma come tante punte di spine.
20Soffia la gelida tramontana,
sull'acqua si condensa il ghiaccio;
esso si posa sull'intera massa d'acqua,
che si riveste come di corazza.
21Inaridisce i monti e brucia il deserto;
divora l'erba come un fuoco.
22Il rimedio di tutto, un annuvolamento improvviso,
l'arrivo della rugiada ristora dal caldo.
23Dio con la sua parola ha domato l'abisso
e vi ha piantato isole.
24I naviganti parlano dei pericoli del mare,
a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti;
25là ci sono anche cose singolari e stupende,
esseri viventi di ogni specie e mostri marini.
26Per lui il messaggero cammina facilmente,
tutto procede secondo la sua parola.
27Potremmo dir molte cose e mai finiremmo;
ma per concludere: «Egli è tutto!».
28Come potremmo avere la forza per lodarlo?
Egli, il Grande, al di sopra di tutte le sue opere.
29Il Signore è terribile e molto grande,
e meravigliosa è la sua potenza.
30Nel glorificare il Signore esaltatelo
quanto potete, perché ancora più alto sarà.
Nell'innalzarlo moltiplicate la vostra forza,
non stancatevi, perché mai finirete.
31Chi lo ha contemplato e lo descriverà?
Chi può magnificarlo come egli è?
32Ci sono molte cose nascoste più grandi di queste;
noi contempliamo solo poche delle sue opere.
33Il Signore infatti ha creato ogni cosa,
ha dato la sapienza ai pii.

[c. 44]
[<< 44]
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1amato da Dio e dagli uomini:
Mosè, il cui ricordo è in benedizione.
2Gli diede gloria pari a quella dei santi
e lo rese grande fra i terrori dei nemici.
3Per le sue parole fece cessare i prodigi
e lo glorificò davanti ai re;
gli diede autorità sul suo popolo
e gli mostrò parte della sua gloria.
4Lo santificò nella fedeltà e nella mitezza,
lo scelse fra tutti gli uomini.
5Gli fece udire la sua voce,
lo fece entrare nella nube oscura
e gli diede faccia a faccia i comandamenti,
legge di vita e d’intelligenza,
perché insegnasse a Giacobbe l’alleanza,
i suoi decreti a Israele.

6Egli innalzò Aronne, santo come lui,
suo fratello, della tribù di Levi.
7Stabilì con lui un’alleanza perenne
e lo fece sacerdote per il popolo.
Lo onorò con splendidi ornamenti
e gli fece indossare una veste di gloria.
8Lo rivestì con il massimo degli onori,
lo coronò con paramenti di potenza:
calzoni, tunica ed efod.
9Lo avvolse con melagrane
e numerosi campanelli d’oro all’intorno,
che suonassero al muovere dei suoi passi,
diffondendo il tintinnio nel tempio,
come memoriale per i figli del suo popolo.
10Lo avvolse con una veste sacra d’oro,
violetto e porpora, opera di ricamatore,
con il pettorale del giudizio, con i segni della verità
11e con tessuto di scarlatto filato, opera d’artista,
con pietre preziose, incise come sigilli,
incastonate sull’oro, opera d’intagliatore,
quale memoriale, con le parole incise
secondo il numero delle tribù d’Israele.
12Sopra il turbante gli pose una corona d’oro
con incisa l’iscrizione sacra,
insegna d’onore, lavoro vigoroso,
ornamento delizioso per gli occhi.
13Prima di lui non si erano viste cose tanto belle,
mai uno straniero le ha indossate,
ma soltanto i suoi figli
e i suoi discendenti per sempre.
14I suoi sacrifici vengono interamente bruciati,
due volte al giorno, senza interruzione.
15Mosè riempì le sue mani
e lo unse con olio santo.
Ciò divenne un’alleanza perenne per lui
e per i suoi discendenti, finché dura il cielo:
quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio
e benedire il popolo nel suo nome.
16Lo scelse fra tutti i viventi
perché offrisse sacrifici al Signore,
incenso e profumo come memoriale,
e perché compisse l’espiazione per il popolo.
17Nei suoi comandamenti
gli diede il potere di pronunciare giudizi,
perché insegnasse a Giacobbe le sue testimonianze
e illuminasse Israele nella sua legge.
18Contro di lui insorsero uomini stranieri
e furono gelosi di lui nel deserto:
erano gli uomini di Datan e di Abiròn
e quelli dell’assemblea di Core, furiosi e violenti.
19Il Signore vide e se ne indignò;
essi finirono annientati nella furia della sua ira.
Egli compì prodigi a loro danno,
per distruggerli con il fuoco della sua fiamma.
20E aumentò la gloria di Aronne,
gli assegnò un’eredità:
gli riservò le primizie dei frutti,
gli assicurò anzitutto pane in abbondanza.
21Si nutrono infatti delle vittime offerte al Signore,
che egli ha assegnato a lui e ai suoi discendenti.
22Tuttavia non ha eredità nella terra del popolo,
non c’è porzione per lui in mezzo al popolo,
perché il Signore è la sua parte e la sua eredità.

23Fineès, figlio di Eleàzaro, fu il terzo nella gloria,
per il suo zelo nel timore del Signore,
per la sua fermezza quando il popolo si ribellò,
per la bontà coraggiosa della sua anima;
egli fece espiazione per Israele.
24Per questo con lui fu stabilita un’alleanza di pace,
perché presiedesse al santuario e al popolo;
così a lui e alla sua discendenza fu riservata
la dignità del sacerdozio per sempre.
25Per l’alleanza fatta con Davide,
figlio di Iesse, della tribù di Giuda,
l’eredità del re passa solo di figlio in figlio,
l’eredità di Aronne invece passa a tutta la sua discendenza.
26Vi infonda Dio sapienza nel cuore,
per giudicare il suo popolo con giustizia,
perché non svanisca la loro prosperità
e la loro gloria duri per sempre.

1Da lui fece sorgere un uomo di pietà,
che riscosse una stima universale
e fu amato da Dio e dagli uomini:
Mosè, il cui ricordo è benedizione.
2Lo rese glorioso come i santi
e lo rese grande a timore dei nemici.
3Per la sua parola fece cessare i prodigi
e lo glorificò davanti ai re;
gli diede autorità sul suo popolo
e gli mostrò una parte della sua gloria.
4Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine;
lo scelse fra tutti i viventi.
5Gli fece udire la sua voce;
lo introdusse nella nube oscura
e gli diede a faccia a faccia i comandamenti,
legge di vita e di intelligenza,
perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza,
i suoi decreti a Israele.

6Egli innalzò Aronne, santo come lui,
suo fratello, della tribù di Levi.
7Stabilì con lui un'alleanza perenne
e gli diede il sacerdozio tra il popolo.
Lo onorò con splendidi ornamenti
e gli fece indossare una veste di gloria.
8Lo rivestì con tutta la magnificenza,
lo adornò con paramenti maestosi:
calzoni, tunica e manto.
9All'orlo della sua veste pose melagrane,
e numerosi campanelli d'oro all'intorno,
che suonassero al muovere dei suoi passi,
diffondendo il tintinnio nel tempio,
come richiamo per i figli del suo popolo.
10L'ornò con una veste sacra, d'oro,
violetto e porpora, capolavoro di ricamo;
con il pettorale del giudizio, con i segni della verità,
e con tessuto di lino scarlatto, capolavoro di artista;
11con pietre preziose, incise come sigilli,
su castoni d'oro, capolavoro di intagliatore,
quale memoriale con le parole incise
secondo il numero delle tribù di Israele.
12Sopra il turbante gli pose una corona d'oro
con incisa l'iscrizione sacra,
insegna d'onore, lavoro stupendo,
ornamento delizioso per gli occhi.
13Prima di lui non si erano viste cose simili,
mai un estraneo le ha indossate;
esse sono riservate solo ai suoi figli
e ai suoi discendenti per sempre.
14I suoi sacrifici vengono tutti bruciati,
due volte al giorno, senza interruzione.
15Mosè lo consacrò e l'unse con l'olio santo.
Costituì un'alleanza perenne per lui
e per i suoi discendenti, finché dura il cielo:
quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio
e benedire il popolo nel nome del Signore.
16Il Signore lo scelse tra tutti i viventi
perché gli offrisse sacrifici,
incenso e profumo come memoriale
e perché compisse l'espiazione per il suo popolo.
17Gli affidò i suoi comandamenti,
il potere sulle prescrizioni del diritto,
perché insegnasse a Giacobbe i decreti
e illuminasse Israele nella sua legge.
18Contro di lui insorsero uomini estranei
e furono gelosi di lui nel deserto;
erano gli uomini di Datan e di Abiron
e quelli della banda di Core, furiosi e violenti.
19Il Signore vide e se ne indignò;
essi finirono annientati nella furia della sua ira.
Egli compì prodigi a loro danno
per distruggerli con il fuoco della sua fiamma.
20E aumentò la gloria di Aronne,
gli assegnò un patrimonio, gli riservò le primizie dei frutti,
dandogli innanzi tutto pane in abbondanza.
21Si nutrono infatti delle vittime offerte al Signore
che egli ha assegnato ad Aronne e ai suoi discendenti.
22Tuttavia non ha un patrimonio nel paese del popolo,
non c'è porzione per lui in mezzo al popolo,
perché il Signore è la sua parte e la sua eredità.

23Pincas, figlio di Eleazaro, fu il terzo nella gloria
per il suo zelo nel timore del Signore
per la sua fermezza quando il popolo si ribellò,
egli infatti intervenne con generoso coraggio
e placò Dio in favore di Israele.
24Per questo fu stabilita con lui un'alleanza di pace,
perché presiedesse al santuario e al popolo;
così a lui e alla sua discendenza fu riservata
la dignità del sacerdozio per sempre.
25Ci fu anche un'alleanza con Davide,
figlio di Iesse, della tribù di Giuda;
la successione reale dal padre a uno solo dei figli,
la successione di Aronne, a tutta la sua discendenza.
26Vi infonda Dio sapienza nel cuore
per governare il popolo con giustizia,
perché non scompaiano le virtù dei padri
e la loro gloria nelle varie generazioni.

1Valoroso in guerra fu Giosuè, figlio di Nun,
successore di Mosè nell’ufficio profetico;
secondo il suo nome,
egli fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,
compiendo la vendetta contro i nemici insorti,
per assegnare l’eredità a Israele.
2Com’era glorioso quando alzava le sue braccia
e brandiva la spada contro le città!
3Chi prima di lui era stato così saldo?
Egli guidava le guerre del Signore.
4Al suo comando non si arrestò forse il sole
e un giorno divenne lungo come due?
5Egli invocò l’Altissimo, il Sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore grande
con una grandinata di pietre poderose.
6Egli piombò sulla nazione nemica
e nella discesa distrusse gli avversari,
perché le nazioni conoscessero tutte le sue armi
e che la loro guerra era contro il Signore.
Egli infatti marciò dietro al Sovrano
7e nei giorni di Mosè compì un’opera di misericordia:
egli e Caleb, figlio di Iefunnè,
opponendosi all’assemblea,
impedendo che il popolo peccasse
e calmando le maligne mormorazioni.
8Solo loro due furono salvati
fra i seicentomila fanti,
per far entrare il popolo nell’eredità,
nella terra in cui scorrono latte e miele.
9Il Signore concesse a Caleb una forza
che l’assistette sino alla vecchiaia,
perché raggiungesse le alture del paese;
così la sua discendenza possedette l’eredità,
10affinché tutti i figli d’Israele sapessero
che è bene seguire il Signore.

11Ci sono poi i giudici, ciascuno con il suo nome:
di coloro il cui cuore non commise infedeltà
e di quanti non si allontanarono dal Signore,
sia il loro ricordo in benedizione!
12Le loro ossa rifioriscano dalla loro tomba
e il loro nome si rinnovi nei figli,
perché essi sono già glorificati.

13Samuele, amato dal suo Signore,
profeta del Signore, istituì la monarchia
e unse dei prìncipi sul suo popolo.
14Secondo la legge del Signore governò l’assemblea
e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe.
15Per la sua fedeltà si dimostrò profeta
e per le sue parole fu riconosciuto veggente degno di fede.
16Egli invocò il Signore, il Sovrano,
quando i nemici lo premevano all’intorno,
con l’offerta di un agnello da latte.
17Il Signore tuonò dal cielo
e con grande fragore fece udire la sua voce;
18sterminò i capi degli abitanti di Tiro
e tutti i prìncipi dei Filistei.
19Prima dell’ora del suo sonno eterno
attestò davanti al Signore e al suo unto:
«Né denari né sandali
ho preso da alcuno»,
e nessuno poté contraddirlo.
20Ancora dopo che si fu addormentato profetizzò,
predicendo al re la sua fine;
anche dal sepolcro levò la sua voce
per cancellare con una profezia l’iniquità del popolo.

1Valoroso in guerra Giosuè figlio di Nun,
successore di Mosè nell'ufficio profetico;
egli, secondo il significato del suo nome,
fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,
compiendo la vendetta contro i nemici insorti,
per assegnare il possesso a Israele.
2Come era glorioso quando alzava le braccia
e brandiva la spada contro le città!
3Chi prima di lui era stato così saldo?
Egli guidava le guerre del Signore.
4Al suo comando non si arrestò forse il sole
e un giorno divenne lungo come due?
5Egli invocò l'Altissimo sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore onnipotente
scagliando chicchi di grandine di grande potenza.
6Egli piombò sul popolo nemico
e nella discesa distrusse gli avversari,
perché le genti conoscessero la sua forza
e che il loro avversario era il Signore.

7Rimase infatti fedele all'Onnipotente
e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa
con Caleb, figlio di Iefunne,
opponendosi all'assemblea,
impedendo che il popolo peccasse
e dominando le maligne mormorazioni.
8Questi due soli si salvarono
fra i seicentomila fanti,
per introdurre Israele nella sua eredità,
nella terra in cui scorrono latte e miele.
9Il Signore concesse a Caleb una forza
che l'assistette sino alla vecchiaia,
perché raggiungesse le alture del paese,
che la sua discendenza potè conservare in eredità,
10sì che tutti gli Israeliti sapessero
che è bene seguire il Signore.

11Quanto ai Giudici, ciascuno con il suo nome,
coloro il cui cuore non commise infedeltà
né si allontanarono dal Signore,
sia il loro ricordo in benedizione!
12Le loro ossa rifioriscano dalle tombe
e il loro nome si perpetui sui figli,
poiché essi sono gia glorificati.

13Samuele, amato dal suo Signore,
di cui fu profeta, istituì la monarchia
e consacrò i principi del suo popolo.
14Secondo la legge del Signore governò la comunità
e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe.
15Per la sua fedeltà si dimostrò profeta,
con le parole fu riconosciuto veggente verace.
16Egli invocò il Signore onnipotente,
quando i nemici lo premevano all'intorno,
con l'offerta di un agnello da latte.
17Il Signore tuonò dal cielo;
con grande fragore fece udire la voce,
18sterminò i capi dei nemici
e tutti i principi dei Filistei.
19Prima dell'ora del suo eterno sonno,
così attestò davanti al Signore e al suo Messia:
«Denari e neanche dei sandali,
da alcun vivente ho accettato» e nessuno potè contraddirlo.
20Perfino dopo la sua morte profetizzò,
predicendo al re la sua fine;
anche dal sepolcro levò ancora la voce
per allontanare in una profezia l'iniquità dal popolo.

1Dopo di lui sorse Natan,
per profetizzare nei giorni di Davide.
2Come dal sacrificio di comunione si preleva il grasso,
così Davide fu scelto tra i figli d’Israele.
3Egli scherzò con leoni come con capretti,
con gli orsi come con agnelli.
4Nella sua giovinezza non ha forse ucciso il gigante
e cancellato l’ignominia dal popolo,
alzando la mano con la pietra nella fionda
e abbattendo la tracotanza di Golia?
5Egli aveva invocato il Signore, l’Altissimo,
che concesse alla sua destra la forza
di eliminare un potente guerriero
e innalzare la potenza del suo popolo.
6Così lo esaltarono per i suoi diecimila,
lo lodarono nelle benedizioni del Signore
offrendogli un diadema di gloria.
7Egli infatti sterminò i nemici all’intorno
e annientò i Filistei, suoi avversari;
distrusse la loro potenza fino ad oggi.
8In ogni sua opera celebrò il Santo,
l’Altissimo, con parole di lode;
cantò inni a lui con tutto il suo cuore
e amò colui che lo aveva creato.
9Introdusse musici davanti all’altare
e con i loro suoni rese dolci le melodie.
Ogni giorno essi eseguono le loro musiche.
10Conferì splendore alle feste,
abbellì i giorni festivi fino alla perfezione,
facendo lodare il nome santo del Signore
ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
11Il Signore perdonò i suoi peccati,
innalzò la sua potenza per sempre,
gli concesse un’alleanza regale
e un trono di gloria in Israele.

12Dopo di lui sorse un figlio saggio,
che, grazie a lui, abitò in un vasto territorio.
13Salomone regnò nei giorni di pace,
per lui Dio concesse tranquillità all’intorno,
perché costruisse una casa per il suo nome
e preparasse un santuario per sempre.
14Come fosti saggio nella tua giovinezza
e fosti colmo d’intelligenza come un fiume!
15La tua fama ricoprì la terra,
che tu riempisti di sentenze difficili.
16Il tuo nome giunse lontano, fino alle isole,
e fosti amato nella tua pace.
17Per i canti, i proverbi, le sentenze
e per i responsi ti ammirarono i popoli.
18Nel nome del Signore Dio,
che è chiamato Dio d’Israele,
hai accumulato l’oro come stagno,
hai ammassato l’argento come piombo.
19Ma hai steso i tuoi fianchi accanto alle donne
e ne fosti dominato nel tuo corpo.
20Hai macchiato la tua gloria
e hai profanato la tua discendenza,
così da attirare l’ira divina sui tuoi figli
ed essere colpito per la tua stoltezza.
21Perciò fu diviso in due il tuo dominio
e da Èfraim ebbe inizio un regno ribelle.
22Ma il Signore non ha rinnegato la sua misericordia,
non ha lasciato cadere nessuna delle sue parole.
Non ha fatto perire la posterità del suo eletto
e non ha distrutto la stirpe di colui che lo aveva amato.
Egli concesse un resto a Giacobbe
e a Davide un germoglio nato da lui.

23Salomone andò a riposare con i suoi padri
e dopo di sé lasciò un discendente,
stoltezza del popolo e privo di senno,
Roboamo, che si alienò il popolo con le sue decisioni,
e Geroboamo, figlio di Nabat, che indusse Israele a peccare
e aprì a Èfraim la via del peccato.
24Le loro colpe si moltiplicarono
tanto da farli esiliare dal proprio paese.
25Essi commisero ogni genere di malvagità,
finché non giunse su di loro la vendetta.

1Dopo di questi sorse Natan,
per profetizzare al tempo di Davide.

2Come il grasso si preleva nel sacrificio pacifico,
così Davide dagli Israeliti.
3Egli scherzò con leoni quasi fossero capretti,
con gli orsi quasi fossero agnelli.
4Nella giovinezza non ha forse ucciso il gigante
e cancellata l'ignominia dal popolo,
scagliando con la fionda la pietra,
che abbattè la tracotanza di Golia?
5Poiché aveva invocato il Signore altissimo,
egli concesse alla sua destra la forza
di eliminare un potente guerriero
e riaffermare la potenza del suo popolo.
6Così l'esaltarono per i suoi diecimila,
lo lodarono nei canti del Signore
e gli offrirono un diadema di gloria.
7Egli infatti sterminò i nemici all'intorno
e annientò i Filistei, suoi avversari;
distrusse la loro potenza fino ad oggi.
8In ogni sua opera glorificò
il Santo altissimo con parole di lode;
cantò inni a lui con tutto il cuore
e amò colui che l'aveva creato.
9Introdusse musicanti davanti all'altare;
raddolcendo i canti con i loro suoni;
10conferì splendore alle feste,
abbellì le solennità fino alla perfezione,
facendo lodare il nome santo di Dio
ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
11Il Signore gli perdonò i suoi peccati,
innalzò la sua potenza per sempre,
gli concesse un'alleanza regale
e un trono di gloria in Israele.

12Dopo di lui sorse un figlio saggio,
che, in grazia sua, ebbe un vasto regno.
13Salomone regnò in tempo di pace,
Dio dispose che tutto fosse tranquillo all'intorno
perché costruisse una casa al suo nome
e preparasse un santuario perenne.
14Come fosti saggio nella giovinezza,
versando copiosa intelligenza come acqua d'un fiume!
15La tua scienza ricoprì la terra,
riempiendola di sentenze difficili.
16Il tuo nome giunse fino alle isole lontane;
fosti amato nella tua pace.
17Per i tuoi canti, i tuoi proverbi, le tue massime
e per le tue risposte ti ammirarono i popoli.
18Nel nome del Signore Dio,
che è chiamato Dio di Israele,
accumulasti l'oro quasi fosse stagno,
come il piombo rendesti abbondante l'argento.
19Ma accostasti i tuoi fianchi alle donne,
e ne fosti dominato nel corpo.
20Così deturpasti la tua gloria e profanasti la tua discendenza,
sì da attirare l'ira divina sui tuoi figli
e sofferenze con la tua follia.
21Il regno fu diviso in due
e in Efraim si instaurò un potere ribelle.
22Ma il Signore non rinnegherà la sua misericordia
e non permetterà che venga meno alcuna delle sue parole.
Non farà perire la posterità del suo eletto
né distruggerà la stirpe di colui che lo amò.
Concesse un resto a Giacobbe
e a Davide un germoglio nato dalla sua stirpe.

23Salomone andò a riposare con i suoi padri,
lasciando dopo di sé un discendente,
stoltezza del popolo e privo di senno,
Roboàmo, che si alienò il popolo con i suoi consigli.

24Geroboàmo figlio di Nabàt fece peccare Israele
e aprì a Efraim la via del peccato;
le loro colpe si moltiplicarono assai,
sì da farli esiliare dal proprio paese.
25Essi commisero ogni genere di malvagità
finché non giunse su di loro la vendetta.

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