18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
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5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
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10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
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[vv. 1-4] 5Dopo questo cadde ammalato e comprese che stava per morire. [vv. 6-13]
irono una palestra in Gerusalemme secondo le usanze dei pagani 15e cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza; si unirono alle nazioni pagane e si vendettero per fare il male.
14Essi costru[vv. 16-17] 18e venne a battaglia con Tolomeo re di Egitto. Tolomeo fu travolto davanti a lui e dovette fuggire e molti caddero colpiti a morte. [v. 19]
20Ritornò quindi Antioco dopo aver sconfitto l'Egitto nell'anno centoquarantatrè, si diresse contro Israele e mosse contro Gerusalemme con forze ingenti. [vv. 21-32]
irono attorno alla città di Davide un muro grande e massiccio, con torri solidissime, e questa divenne per loro una fortezza. 34Vi stabilirono una razza empia, uomini scellerati, che si fortificarono dentro, [vv. 35-37]
33Poi costru
38Fuggirono gli abitanti di Gerusalemme a causa loro
e la città divenne abitazione di stranieri;
divenne straniera alla sua gente
e i suoi figli l'abbandonarono.
[vv. 39-41]
irono a fare secondo gli ordini del re. 43Anche molti Israeliti accettarono di servirlo e sacrificarono agli idoli e profanarono il sabato. 44Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese, [vv. 45-47] 48di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, [vv. 49-51] 52Anche molti del popolo si unirono a loro, tutti i traditori della legge, e commisero il male nella regione [vv. 53-56]
42e ciascuno abbandonasse le proprie leggi. Tutti i popoli consentire alla legge, la sentenza del re lo condannava a morte. [vv. 58-59] 60Mettevano a morte, secondo gli ordini, le donne che avevano fatto circoncidere i loro figli, 61con i bambini appesi al collo e con i familiari e quelli che li avevano circoncisi. [v. 62] 63e preferirono morire pur di non contaminarsi con quei cibi e non disonorare la santa alleanza; così appunto morirono. 64Sopra Israele fu così scatenata un'ira veramente grande.
57Se qualcuno veniva trovato in possesso di una copia del libro dell'alleanza o ardiva obbed1In quei giorni Mattatia figlio di Giovanni, figlio di Simone, sacerdote della stirpe di Ioarìb, partì da Gerusalemme e venne a stabilirsi a Modin. [vv. 2-13]
14Mattatia e i suoi figli si stracciarono le vesti, si vestirono di sacco e si misero in grande lutto.
[vv. 15-18] 19Ma Mattatia rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli nei domini del re lo ascolteranno e ognuno si staccherà dal culto dei suoi padri e vorranno tutti aderire alle sue richieste, [vv. 20-28]
29Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero per dimorare nel deserto [vv. 30-31] 32Molti corsero ad inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte a loro e si prepararono a dar battaglia in giorno di sabato. [v. 33] 34Ma quelli risposero: «Non usciremo, né seguiremo gli ordini del re, profanando il giorno del sabato». [v. 35] 36Ma essi non risposero, né lanciarono pietra, né ostruirono i nascondigli, 37protestando: «Moriamo tutti nella nostra innocenza. Testimoniano per noi il cielo e la terra che ci fate morire ingiustamente». 38Così quelli mossero contro di loro a battaglia di sabato: essi morirono con le mogli e i figli e i loro greggi, in numero di circa mille persone.
[v. 39] 40Poi dissero tra di loro: «Se faremo tutti come hanno fatto i nostri fratelli e non combatteremo contro i pagani per la nostra vita e per le nostre leggi, ci faranno sparire in breve dalla terra». 41Presero in quel giorno questa decisione: «Noi combatteremo contro chiunque venga a darci battaglia in giorno di sabato e non moriremo tutti come sono morti i nostri fratelli nei nascondigli».
[vv. 42-43] 44Così organizzarono un contingente di forze e percossero con ira i peccatori e gli uomini empi con furore; gli scampati fuggirono tra i pagani per salvarsi. 45Mattatia poi e i suoi amici andarono in giro a demolire gli altari 46e fecero circoncidere a forza tutti i bambini non circoncisi che trovarono nel territorio d'Israele; [vv. 47-48]
49Intanto si avvicinava per Mattatia l'ora della morte ed egli disse ai figli: «Ora domina la superbia e l'ingiustizia, è il tempo della distruzione e dell'ira rabbiosa. [vv. 50-61] 62Non abbiate paura delle parole dell'empio, perché la sua gloria andrà a finire ai rifiuti e ai vermi; [vv. 63-70]
[vv. 1-5]
6Gli empi sbigottirono per paura di lui
e tutti i malfattori furono confusi
e si avviò la salvezza per mano di lui.
[v. 7]
8Egli passò per le città di Giuda
e vi disperse gli empi
e distolse l'ira da Israele.
[vv. 9-10]
irono. 12Così si impadronirono delle loro spoglie e Giuda si riservò la spada di Apollonio e l'adoperò in guerra per tutto il tempo della sua vita. 13Quando Seron, comandante delle forze di Siria, seppe che Giuda aveva radunato un contingente e c'era con lui uno stuolo di fedeli e uomini preparati alla guerra, 14disse: «Mi farò un nome e mi coprirò di gloria nel regno combattendo Giuda e i suoi uomini che hanno disprezzato gli ordini del re». [vv. 15-23] 24lo inseguirono nella discesa di Bet-Coròn fino alla pianura. Di essi caddero circa ottocento uomini, gli altri fuggirono nella regione dei Filistei. [vv. 25-26]
11Giuda lo seppe e avanzò contro di lui, lo sconfisse e lo uccise; molti caddero colpiti a morte e i superstiti fugg27Quando il re Antioco seppe queste cose, si adirò furiosamente e diede ordine di radunare tutte le forze militari del suo regno: un esercito grande e potente. [v. 28] 29Ma si accorse che non bastavano le riserve del suo tesoro e che le entrate del paese erano poche a causa delle rivolte e delle rovine che aveva provocato nella regione per estirpare le tradizioni che erano in vigore dai tempi antichi; [vv. 30-31] 32Lasciò Lisia, uomo illustre e di stirpe regia, alla direzione degli affari del re dall'Eufrate fino ai confini dell'Egitto [vv. 33-35] 36di trasferire degli stranieri su tutti i loro monti e di distribuire le loro terre. [vv. 37-39]
irono con tutte le truppe e andarono ad accamparsi vicino ad Emmaus nella pianura. 41I mercanti della regione ne ebbero notizia e si rifornirono molto di oro e di argento e di catene e vennero presso l'accampamento per acquistare come schiavi gli Israeliti. A quelle truppe si aggiunsero forze della Siria e di paesi stranieri. [vv. 42-46]
40Questi partirono di sacco, si sparsero la cenere sul capo e si stracciarono le vesti. 48Aprirono il libro della legge per scoprirvi quanto i pagani cercavano di sapere dagli idoli dei loro dei. 49Portarono le vesti sacerdotali, le primizie e le decime e fecero venire avanti i Nazirei, che avevano compiuto i giorni del loro voto, [vv. 50-58] 59Del resto è meglio per noi morire in battaglia che vedere poi la rovina della nostra gente e del santuario. [v. 60]
47In quel giorno digiunarono e si vest[vv. 1-2] 3Ma Giuda lo venne a sapere e mosse anche lui con i suoi valorosi per assalire le forze del re che sostavano in Emmaus, [vv. 4-12] 13così uscirono dagli accampamenti per dar battaglia. Gli uomini di Giuda diedero fiato alle trombe 14e attaccarono. I pagani furono sconfitti e fuggirono verso la pianura, 15ma quelli che erano più indietro caddero tutti uccisi di spada. Li inseguirono fino a Ghezer e fino alle pianure dell'Idumea e di Asdod e di Iamnia; ne furono uccisi circa tremila. [vv. 16-21] 22fuggirono tutti nel territorio dei Filistei. [vv. 23-33]
irca cinquemila uomini del campo di Lisia. 35Vedendo Lisia lo scompiglio delle sue file, mentre alle schiere di Giuda cresceva il coraggio ed erano pronti a vivere o a morire gloriosamente, se ne tornò in Antiochia dove assoldò mercenari in maggior numero per venire di nuovo in Giudea.
34Poi sferrarono l'attacco da una parte e dall'altra e caddero davanti ai Giudei c[v. 36] 37Così si radunò tutto l'esercito e salirono al monte Sion. [vv. 38-43] 44Tennero consiglio per decidere che cosa fare circa l'altare degli olocausti, che era stato profanato. 45Vennero nella felice determinazione di demolirlo, perché non fosse loro di vergogna, essendo stato profanato dai pagani. Demolirono dunque l'altare [vv. 46-52] 53e offrirono il sacrificio secondo la legge sull'altare degli olocausti che avevano rinnovato. [vv. 54-55] 56Celebrarono la dedicazione dell'altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode. [vv. 57-58] 59Poi Giuda e i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell'altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Casleu, con gioia e letizia. [vv. 60-61]
1I popoli vicini, quando sentirono che era stato ricostruito l'altare e rinnovato il santuario come prima, fremettero di rabbia 2e decisero di eliminare quelli della stirpe di Giacobbe che si trovavano in mezzo a loro e cominciarono a uccidere e sopprimere gente in mezzo al popolo. [vv. 3-8]
9Si allearono allora i pagani di Gàlaad contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli, ma questi fuggirono a Dàtema, nella fortezza, [v. 10] 11e si preparano a venire a espugnare la fortezza ove siamo rifugiati; Timòteo è a capo del loro esercito. [v. 12] 13tutti i nostri fratelli che erano nel territorio di Tobia sono stati messi a morte, sono state condotte in schiavitù le loro mogli con i figli e gli averi e sono periti circa un migliaio di uomini».
[v. 14] 15Dicevano che si erano uniti contro di loro gli abitanti di Tolemàide, Tiro e Sidòne e tutta la parte pagana della Galilea per distruggerli. [vv. 16-21]
irca tremila uomini e Simone portò via le loro spoglie. [vv. 23-32] 33Irruppero in tre schiere alle loro spalle, diedero fiato alle trombe e innalzarono grida e invocazioni. 34Nell'esercito di Timòteo si sparse la notizia che c'era il Maccabeo e fuggirono davanti a lui; egli inflisse loro una grave sconfitta e ne rimasero uccisi in quel giorno circa ottomila. [vv. 35-37] 38Giuda mandò a esplorare il campo e gli riferirono: «Sono radunati con lui tutti gli stranieri che ci circondano: sono un esercito imponente. 39Anche gli Arabi sono assoldati come suoi ausiliari; sono accampati al di là del torrente e sono pronti a venire a battaglia con te». Giuda andò incontro a loro. [vv. 40-42] 43Passò per primo contro i nemici e tutto il popolo dietro di lui. I pagani furono travolti davanti a lui, gettarono le armi e fuggirono nel tempio di Karnàin. [vv. 44-47]
22egli li inseguì fino alle porte di Tolemàide. Caddero dei pagani cirgli. [vv. 49-53] 54Salirono il monte Sion in letizia e gioia e offrirono olocausti, perché senza aver perduto neppure uno di loro erano tornati felicemente.
48Giuda mandò a far loro proposte pacifiche dicendo: «Attraverseremo il tuo paese solo per tornare al nostro, nessuno vi farà alcun male, solo passeremo a piedi». Ma non vollero apr[vv. 55-56] 57e dissero: «Facciamoci onore anche noi e usciamo a combattere contro i pagani che ci circondano». 58Diedero ordine ai soldati che erano con loro e si diressero a Iamnia. [v. 59] 60Giuseppe e Azaria furono vinti e inseguiti fin nel territorio della Giudea e in quel giorno caddero circa duemila uomini del popolo di Israele. [v. 61] 62ma essi non erano della stirpe di quei valorosi, per le cui mani era stata compiuta la salvezza in Israele. [vv. 63-68]
[vv. 1-2] 3Allora vi si recò e cercava di impadronirsi della città e di depredarla, ma non vi riuscì, perché il suo piano fu risaputo dagli abitanti della città, 4che si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette partire di là con grande tristezza e tornare in Babilonia. [vv. 5-6] 7che inoltre avevano demolito l'idolo da lui innalzato sull'altare in Gerusalemme, che avevano circondato con mura alte come prima il santuario e anche Bet-Zur, che era una sua città. [v. 8] 9Rimase così molti giorni, perché si rinnovava in lui una forte depressione e credeva di morire. [vv. 10-19]
ire terrapieni e macchine. 21Ma alcuni di loro sfuggirono all'assedio e si unirono ad essi alcuni rinnegati d'Israele [v. 22] 23Noi siamo stati lieti di servire tuo padre e di comportarci secondo i suoi comandi e di obbedire ai suoi editti. [vv. 24-26] 27Se tu non sarai sollecito nel prevenirli, faranno peggio e non li potrai più arrestare».
20Si organizzarono dunque e posero l'assedio attorno all'Acra nell'anno centocinquanta e Giuda fece costru28Il re si adirò, quando ebbe sentito ciò, e radunò tutti i suoi amici, comandanti dell'esercito e della cavalleria. [vv. 29-30] 31Passarono per l'Idumea e posero il campo contro Bet-Zur; attaccarono per molti giorni e allestirono macchine; ma quelli uscivano, le incendiavano e contrattaccavano con valore. [vv. 32-34] 35Distribuirono le bestie tra le falangi e affiancarono a ciascun elefante mille uomini protetti da corazze a maglia e da elmi di bronzo in testa e cinquecento cavalieri scelti disposti in ordine intorno a ciascuna bestia: [vv. 36-44] 45Corse dunque là con coraggio attraverso la falange e colpiva a morte a destra e a sinistra, mentre i nemici si dividevano davanti a lui, ritirandosi sui due lati. [v. 46]
47Ma vedendo la potenza delle forze del re e l'impeto delle milizie, i Giudei si ritirarono.
48Allora i reparti dell'esercito del re salirono per attaccarli a Gerusalemme e il re si accampò contro la Giudea e il monte Sion. 49Fece pace con quelli che erano in Bet-Zur, i quali uscirono dalla città, non avendo più vettovaglie per sostenere l'assedio: la terra infatti era nel riposo dell'anno sabbatico. [vv. 50-52] 53Ma non c'erano più viveri nei depositi poiché era in corso l'anno sabbatico e coloro che erano arrivati in Giudea per sfuggire ai pagani avevano consumato il resto delle provviste. [vv. 54-56]
ire e disse al re e ai comandanti dell'esercito e ai soldati: «Noi ci esauriamo di giorno in giorno: il cibo è scarso e il luogo che assediamo è ben munito, mentre gli affari del regno ci premono. [v. 58] 59e permettiamo loro di seguire le loro tradizioni come prima; proprio per queste tradizioni che noi abbiamo cercato di distruggere, essi si sono irritati e hanno provocato tutto questo». [v. 60] 61Il re e i capi giurarono davanti a loro ed essi a tali patti uscirono dalla fortezza. [vv. 62-63]
57Allora mostrò fretta e accennò di voler part[vv. 1-4]
5Allora andarono da lui tutti gli uomini perfidi ed empi d'Israele, guidati da Alcimo che aspirava al sommo sacerdozio. [v. 6] 7Ora manda un uomo fidato, che venga e prenda visione della rovina generale da quello procurata a noi e ai domini del re e provveda a punire quella famiglia e tutti i suoi sostenitori». [vv. 8-9] 10Così partirono e giunsero in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli per portare con inganno parole di pace. [v. 11] 12Si radunò tuttavia presso Alcimo e Bàcchide un gruppo di scribi per chiedere il riconoscimento dei diritti. [v. 13] 14Dicevano infatti: «Un uomo della stirpe di Aronne è venuto con i soldati, non ci farà certo del male». [vv. 15-21]
irono a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele. [vv. 23-31]
22tutti i perturbatori del popolo si unirca cinquecento uomini; gli altri ripararono nella città di Davide.
32Caddero dalla parte di Nicànore c[vv. 33-38]
39Nicànore uscì da Gerusalemme, si accampò a Bet-Coròn e gli andò incontro l'esercito della Siria. [v. 40] 41«Quando gli ufficiali del re assiro dissero bestemmie, venne il tuo angelo e ne abbattè centottantacinquemila: [vv. 42-43] 44Quando i suoi soldati videro che Nicànore era caduto, gettarono le armi e fuggirono. 45Li inseguirono per una giornata di cammino da Adasa fino a Ghezer e suonavano le trombe dietro a loro per dare l'allarme. 46Uscirono allora uomini da tutti i villaggi della Giudea all'intorno e li accerchiarono; essi si voltavano gli uni contro gli altri e caddero tutti di spada: non ne rimase neppure uno. [vv. 47-48] 49Stabilirono di celebrare ogni anno questo giorno il tredici di Adar. [v. 50]
[vv. 1-2] 3Aveva saputo quanto avevano compiuto nella Spagna per impadronirsi delle miniere di oro e di argento che vi sono; [vv. 4-18]
ire: [vv. 20-24]
19Andarono fino a Roma con viaggio lunghissimo, entrarono nel senato e incominciarono a dirà loro l'occasione; 26ai nemici non forniranno né procureranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma, ma manterranno i loro impegni senza compenso. 27Allo stesso modo se capiterà prima una guerra al popolo dei Giudei, combatteranno con loro i Romani con tutto l'animo, come permetteranno loro le circostanze; 28ai nemici non forniranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma; osserveranno questi impegni senza frode. [vv. 29-31] 32Se dunque si appelleranno contro di te, difenderemo i loro diritti e ti faremo guerra per mare e per terra».
25il popolo dei Giudei combatterà al loro fianco con piena lealtà come sugger[v. 1] 2Seguirono la via di Gàlgala e si accamparono sopra Mesalot in Arbèla; la occuparono prima e vi fecero morire molti uomini. [vv. 3-6] 7Giuda vide che il suo esercito si disgregava mentre la battaglia incalzava; si sentì venire meno il cuore, perché non aveva possibilità di radunare i suoi, [v. 8] 9Ma lo dissuadevano dicendo: «Non riusciremo ora se non a mettere in salvo noi stessi, ma torneremo poi con i nostri fratelli e combatteremo; da soli siamo troppo pochi». 10Giuda disse: «Non sia mai che facciamo una cosa simile, fuggire da loro; se è giunta la nostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non lasciamo ombra alla nostra gloria». [vv. 11-13] 14Giuda notò che Bàcchide e la parte più forte dell'esercito era a destra: allora si unirono a lui tutti i più coraggiosi [vv. 15-17] 18cadde anche Giuda e gli altri fuggirono.
19Giònata e Simone raccolsero Giuda loro fratello e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri in Modin. [vv. 20-32]
irono nel deserto di Tekòa e si accamparono presso la cisterna di Asfar. [v. 34] 35Giònata inviò suo fratello, capo della turba, a chiedere ai Nabatei suoi amici di custodire presso di sé i loro equipaggiamenti che erano abbondanti. [v. 36] 37Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone suo fratello: «I figli di Iambri hanno una grande festa di nozze e conducono a Nàdabat la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne». [vv. 38-44]
33Furono informati anche Giònata e Simone suo fratello e tutti i loro seguaci, ed essi fuggire. [v. 46] 47E si attaccò battaglia. Giònata stese la mano per colpire Bàcchide, ma questi lo scansò e si tirò indietro. 48Allora Giònata e i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l'altra sponda; gli altri non passarono il Giordano per inseguirli. 49Dalla parte di Bàcchide caddero in quella giornata circa duemila uomini.
45Ecco abbiamo i nemici di fronte a noi e alle spalle, dall'uno e dall'altro lato l'acqua del Giordano o la palude o la boscaglia, non c'è possibilità di sfugg50Bàcchide tornò in Gerusalemme ed edificò fortezze in tutta la Giudea: le fortezze di Gerico, Emmaus, Bet-Coròn, Betel, Tamnata, Piraton e Tefon con mura alte, porte e sbarre e [vv. 51-53]
54Nell'anno centocinquantatrè, nel secondo mese, Alcimo ordinò di demolire il muro del cortile interno del santuario; così demoliva l'opera dei profeti. Si incominciò dunque a demolire. [vv. 55-57]
58Tutti gli empi tennero questo consiglio: «Ecco Giònata e i suoi vivono tranquilli e sicuri. Noi dunque faremo venire Bàcchide e li catturerà tutti in una sola notte». [v. 59] 60Egli si mosse per venire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perché s'impadronissero di Giònata e dei suoi. Ma non riuscirono, perché era stata svelata la loro trama. [v. 61] 62Poi Giònata e Simone con i loro uomini si recarono fuori del paese a Bet-Basi nel deserto e ricostruirono le sue rovine e la fortificarono. [vv. 63-65] 66Battè Odomèra con i suoi fratelli e i figli di Fasiron nel loro attendamento. Cominciarono così a battersi e aumentarono di forze. [vv. 67-68] 69Si rivolse con rabbia contro quei rinnegati che l'avevano consigliato di venire nel paese. [vv. 70-72] 73Così si riposò la spada in Israele. Giònata risiedeva in Micmas e incominciò a governare il popolo e a far scomparire gli empi da Israele.
[vv. 1-5] 6Gli concesse facoltà di raccogliere milizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato e gli fece restituire gli ostaggi che erano nell'Acra. [v. 7] 8Questi ebbero grande timore quando sentirono che il re gli aveva concesso facoltà di arruolare milizie. 9Quelli dell'Acra restituirono gli ostaggi ed egli li rese ai loro genitori. 10Giònata pose la residenza in Gerusalemme e incominciò a ricostruire e rinnovare la città. [v. 11] 12Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bàcchide fuggirono; [vv. 13-18]
ire di te che sei uomo forte e potente e disposto ad essere nostro amico. [vv. 20-39]
19Abbiamo sentito diritti del re sulle località più convenienti. [vv. 41-45]
40Io personalmente assegno ogni anno quindicimila sicli d'argento prelevati dai d46Quando Giònata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestarono fede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquità da lui compiute contro Israele e quanto li avesse fatti soffrire. 47Ma preferirono Alessandro, perché questi era stato il primo ad avviare trattative di pace, e gli furono sempre alleati.
[vv. 48-53]
irò a te e a lei doni degni di te».
54concludiamo tra di noi amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offr[vv. 55-58]
59Il re Alessandro scrisse a Giònata di venirgli incontro. [vv. 60-61] 62Il re invece diede ordine di far deporre a Giònata le sue vesti e di rivestirlo della porpora e l'ordine fu eseguito. [vv. 63-68]
iria ad Apollonio e questi raccolse un grande esercito, si accampò presso Iamnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio:
69Demetrio affidò il governo della Celes[vv. 70-71] 72Infòrmati e sappi chi sono io e chi sono gli altri miei alleati. Questi ti diranno: Non potrete tener saldo il piede davanti a noi, perché gia due volte sono stati da noi sconfitti i tuoi padri nella loro terra. [v. 73] 74Quando Giònata intese le parole di Apollonio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e uscì da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo. [v. 75] 76i cittadini spaventati aprirono e Giònata fu padrone di Giaffa. [v. 77] 78Giònata lo inseguì alle spalle in direzione di Asdòd e gli eserciti attaccarono battaglia. [v. 79] 80Giònata però si era accorto che c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe da mattina fino a sera. [v. 81] 82Allora Simone fece uscire le sue riserve e attaccò la falange e poiché la cavalleria ormai era esausta, quelli furono travolti e si diedero alla fuga; [vv. 83-84] 85Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini. [vv. 86-89]
1Il re d'Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi e cercava di impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno. 2Venne in Siria con dimostrazioni pacifiche e tutte le città gli aprivano le porte e gli andavano incontro, perché era ordine del re Alessandro di andargli incontro, essendo suo suocero. [vv. 3-8] 9Mandò un'ambasciata a dire al re Demetrio: «Su, concludiamo un'alleanza fra noi: io ti darò mia figlia, che Alessandro ha in moglie, e la possibilità di rientrare nel regno di tuo padre. [v. 10] 11Lo calunniò perché egli aspirava al suo regno; [vv. 12-21]
irò; quando ne ebbe conferma, si mise subito in viaggio, venne a Tolemàide e scrisse a Giònata di sospendere l'assedio e di andargli incontro a Tolemàide al più presto per un colloquio. [vv. 23-32]
22Sentendo la cosa, quegli si adiritti, per la loro benevolenza nei nostri riguardi. 34Abbiamo assegnato a loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-42]
33Abbiamo deciso di beneficare il popolo dei Giudici nostri amici e rispettosi dei nostri dirate le mie truppe». [v. 44] 45I cittadini della capitale si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila uomini e volevano eliminare il re. [v. 46] 47Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti a lui; poi si sparsero per la città e ne uccisero in quel giorno circa centomila; [vv. 48-52] 53Ma rinnegò quanto aveva detto, cambiò rapporti con Giònata e non corrispose alla benevolenza che questi gli aveva dimostrata e lo fece soffrire molto.
43Ora però farai bene a inviarmi uomini che combattano con me, perché si sono rit[vv. 54-57] 58Gli inviò vasi d'oro e un servizio da tavola con la facoltà di bere in quei vasi, di vestire la porpora e portare la fibbia d'oro. 59Nominò anche Simone suo fratello comandante dalla Scala di Tiro fino ai confini dell'Egitto. 60Giònata si diede a percorrere la provincia dell'Oltrefiume e le varie città e accorse a lui, come alleato, tutto l'esercito della Siria. Andò ad Ascalòna e i cittadini gli uscirono incontro a rendergli omaggio. [vv. 61-69] 70Tutti gli uomini di Giònata fuggirono, nessuno di loro rimase se non Mattatia figlio di Assalonne e Giuda figlio di Calfi, comandanti di contingenti dell'esercito. [vv. 71-73] 74Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila. Giònata tornò poi in Gerusalemme.
1Giònata, vedendo che le circostanze gli erano propizie, scelse uomini adatti e li inviò a Roma per ristabilire e rinnovare l'amicizia con quel popolo. [v. 2] 3Partirono dunque per Roma e là entrarono nel consiglio e dissero: «Giònata sommo sacerdote e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare la comune amicizia e l'alleanza come la prima volta». [vv. 4-12]
ircondati da tante oppressioni e molte guerre: ci hanno combattuti i re dei paesi vicini, [vv. 14-20]
13Noi invece siamo stati cirpe di Abramo. [vv. 22-29]
21Si è trovato in una scrittura, riguardante gli Spartani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stire le loro tracce, ma non potè raggiungerli, perché avevano passato il fiume Elèutero. [vv. 31-34]
30Allora si diede a insegu35Quando Giònata fu di ritorno, radunò in assemblea gli anziani del popolo e deliberò con loro di costruire fortezze in Giudea, [v. 36] 37Si organizzarono dunque per ricostruire la città e poiché era rovinato parte del muro sul torrente dal lato orientale, Giònata allestì il cosiddetto Kafenata. [vv. 38-42]
irgli come a lui stesso. [v. 44] 45Su, dovresti rimandarli alle loro case; tu scegli per te pochi uomini che ti accompagnino e vieni con me a Tolemàide e io la consegnerò a te insieme con le altre fortezze e il resto dell'esercito e tutti i funzionari, poi tornerò indietro e partirò: sono venuto appunto per questo». [vv. 46-47] 48Ma quando Giònata fu entrato in Tolemàide, i cittadini chiusero le porte e si impadronirono di lui e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui. [v. 49] 50Ma essi avevano sentito dire che Giònata era stato catturato e che era finita per lui e per quelli che erano con lui e, incoraggiatisi l'un l'altro, si presentarono inquadrati, pronti alla battaglia. [vv. 51-53]
43Anzi lo ricevette con molti onori, lo presentò a tutti i suoi amici, gli offrì doni e ordinò ai suoi amici e alle sue truppe di obbed1Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a schiacciarla; [vv. 2-6] 7Lo spirito del popolo si infiammò all'udire queste parole; [vv. 8-11]
12Intanto Trifone si mosse da Tolemàide con ingenti forze per venire in Giudea e aveva con sé Giònata come prigioniero. [vv. 13-16] 17Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mandò ugualmente a prendere l'argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo, [vv. 18-19] 20Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Adòra. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva. 21Quelli dell'Acra intanto inviarono messaggeri a Trifone sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie. [vv. 22-27]
iramidi, l'una di fronte all'altra, per il padre, per la madre e per i quattro fratelli. [vv. 29-42]
28Poi dispose sette p43In quel tempo Simone pose il campo contro Ghezer, la circondò di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la città e abbattè una torre impadronendosene. [v. 44] 45I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, con le vesti stracciate, e supplicarono a gran voce per indurre Simone a dar loro la destra [vv. 46-48]
49Ora quelli dell'Acra in Gerusalemme, messi nell'impossibilità di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano terribilmente affamati e buon numero di essi moriva di fame. [vv. 50-53]
[vv. 1-22]
23È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e di inserire il testo del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo».
[vv. 24-28]
29Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo. [vv. 30-34]
35Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. [vv. 36-43]
44né doveva essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea; [v. 45]
46Piacque a tutto il popolo sancire che Simone si comportasse secondo questi decreti. [vv. 47-49]
[vv. 1-2] 3Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. 4È mia volontà sbarcare nella regione, per punire coloro che hanno rovinato il nostro paese e desolato molte città nel mio regno. [vv. 5-7] 8Quanto devi al re e i debiti che potrai avere verso il re in avvenire da ora e sempre ti sono rimessi. [vv. 9-10]
irlo e quegli dovette fuggire e venne fino a Dora situata sul mare, [vv. 12-13] 14Egli circondò la città mentre le navi attaccarono dal mare; fece così pressione contro la città dalla terra e dal mare, non lasciando più entrare né uscire nessuno.
11Antioco si diede ad insegu[vv. 15-22]
irene. [v. 24]
23e a tutti i paesi: a Sampsame, agli Spartani, a Delo, a Mindo, a Sicione, alla Caria, a Samo, alla Pamfilia, alla Lidia, ad Alicarnasso, a Rodi, a Faselide, a Coo, a Side, ad Arado, a Gortina, a Cnido, a Cipro e a C25Antioco dunque teneva il campo contro Dora da due giorni, lanciando continuamente contro di essa le schiere e costruendo macchine; aveva precluso a Trifone ogni possibilità di uscire ed entrare. [v. 26] 27Ma Antioco non volle accettare niente, anzi ritirò quanto aveva prima concesso a Simone e si inimicò con lui. [vv. 28-32] 33Simone gli rispose: «Non abbiamo occupato terra straniera né ci siamo impossessati di beni altrui ma dell'eredità dei nostri padri, che fu posseduta dai nostri nemici senza alcun diritto nel tempo passato. [vv. 34-35] 36Atenobio non gli rispose parola, ma tornò indispettito presso il re, al quale riferì quelle parole e la gloria di Simone e quanto aveva visto. Il re si adirò furiosamente.
[vv. 37-38] 39Poi gli ordinò di accamparsi in vista della Giudea e gli ordinò di ricostruire Cedron, rinforzando le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto coninuò la caccia a Trifone. [v. 40] 41Egli ricostruì Cedron e vi dispose la cavalleria e la truppa perché potessero uscire e battere le strade della Giudea, come gli aveva ordinato il re.
[vv. 1-3] 4Giovanni arruolò nella regione ventimila uomini esperti nelle armi e cavalieri; partirono contro Cendebèo e passarono la notte in Modin. 5Alzatisi il mattino, proseguirono per la pianura ed ecco venire incontro a loro un esercito ingente, fanti e cavalleria; ma un torrente li separava. [vv. 6-9] 10I nemici fuggirono nelle torri esistenti nelle campagne di Asdòd, ma egli vi appiccò il fuoco. Restarono sul campo circa duemila nemici. Poi Giovanni ritornò in Giudea senza molestie.
[vv. 11-12] 13Il suo cuore si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. [vv. 14-24]