15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
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19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
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23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
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1C'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe: uomo integro e retto, temeva Dio ed era alieno dal male. [v. 2] 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.
4Ora i suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta.
6Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. 7Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa». [vv. 8-9] 10Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. [v. 11] 12Il Signore disse a satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui». Satana si allontanò dal Signore.
[v. 13] 14un messaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi, 15quando i Sabei sono piombati su di essi e li hanno predati e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
[v. 16]
17Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande: si sono gettati sopra i cammelli e li hanno presi e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
[v. 18] 19quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
[v. 20] 21e disse:
«Nudo uscii dal seno di mia madre,
e nudo vi ritornerò.
Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,
sia benedetto il nome del Signore!».
22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.
1Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. 2Il Signore disse a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra che ho percorsa». 3Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo». [vv. 4-9]
da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?».
10Ma egli le rispose: «Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! SeIn tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
11Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo. 12Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. [v. 13]
[vv. 1-3]
4Quel giorno sia tenebra,
non lo ricerchi Dio dall'alto,
né brilli mai su di esso la luce.
[vv. 5-10]
11E perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
[vv. 12-14]
15o con i principi, che hanno oro
e riempiono le case d'argento.
[v. 16]
17Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi,
laggiù riposano gli sfiniti di forze.
[vv. 18-20]
21a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
22che godono alla vista di un tumulo,
gioiscono se possono trovare una tomba...
23a un uomo, la cui via è nascosta
e che Dio da ogni parte ha sbarrato?
[vv. 24-26]
[v. 1]
2Se si tenta di parlarti, ti sarà forse gravoso?
Ma chi può trattenere il discorso?
[vv. 3-8]
9A un soffio di Dio periscono
e dallo sfogo della sua ira sono annientati.
[v. 10]
11Il leone è perito per mancanza di preda
e i figli della leonessa sono stati dispersi.
[vv. 12-15]
16Stava là ritto uno, di cui non riconobbi l'aspetto,
un fantasma stava davanti ai miei occhi...
Un sussurro..., e una voce mi si fece sentire:
[vv. 17-18]
19quanto più a chi abita case di fango,
che nella polvere hanno il loro fondamento!
Come tarlo sono schiacciati,
[vv. 20-21]
[v. 1]
2Poiché allo stolto dà morte lo sdegno
e la collera fa morire lo sciocco.
[vv. 3-9]
10che dà la pioggia alla terra
e manda le acque sulle campagne.
[vv. 11-12]
13coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia
e manda in rovina il consiglio degli scaltri.
14Di giorno incappano nel buio
e brancolano in pieno sole come di notte,
[vv. 15-16]
17Felice l'uomo, che è corretto da Dio:
perciò tu non sdegnare la correzione
dell'Onnipotente,
[v. 18]
19Da sei tribolazioni ti libererà
e alla settima non ti toccherà il male;
[vv. 20-27]
[vv. 1-5]
6Si mangia forse un cibo insipido, senza sale?
O che gusto c'è nell'acqua di malva?
7Ciò che io ricusavo di toccare
questo è il ributtante mio cibo!
[vv. 8-11]
12La mia forza è forza di macigni?
La mia carne è forse di bronzo?
[v. 13]
14A chi è sfinito è dovuta pietà dagli amici,
anche se ha abbandonato il timore di Dio.
[vv. 15-18]
19le carovane di Tema guardano là,
i viandanti di Saba sperano in essi:
20ma rimangono delusi d'avere sperato,
giunti fin là, ne restano confusi.
[vv. 21-22]
23o «liberatemi dalle mani di un nemico»
o «dalle mani dei violenti riscattatemi»?
[v. 24]
25Che hanno di offensivo le giuste parole?
Ma che cosa dimostra la prova che viene da voi?
26Forse voi pensate a confutare parole,
e come sparsi al vento stimate i detti di un disperato!
[v. 27]
28Ma ora degnatevi di volgervi verso di me:
davanti a voi non mentirò.
[vv. 29-30]
1Non ha forse un duro lavoro l'uomo sulla terra
e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario?
[v. 2]
3così a me son toccati mesi d'illusione
e notti di dolore mi sono state assegnate.
4Se mi corico dico: «Quando mi alzerò?».
Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino all'alba.
5Ricoperta di vermi e croste è la mia carne,
raggrinzita è la mia pelle e si disfà.
6I miei giorni sono stati più veloci d'una spola,
sono finiti senza speranza.
[v. 7]
8Non mi scorgerà più l'occhio di chi mi vede:
i tuoi occhi saranno su di me e io più non sarò.
[vv. 9-18]
19Fino a quando da me non toglierai lo sguardo
e non mi lascerai inghiottire la saliva?
20Se ho peccato, che cosa ti ho fatto,
o custode dell'uomo?
Perché m'hai preso a bersaglio
e ti son diventato di peso?
[v. 21]
[vv. 1-3]
4Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha messi in balìa della loro iniquità.
[v. 5]
6se puro e integro tu sei,
fin d'ora veglierà su di te
e ristabilirà la dimora della tua giustizia;
7piccola cosa sarà la tua condizione di prima,
di fronte alla grandezza che avrà la futura.
[v. 8]
9perché noi siamo di ieri e nulla sappiamo,
come un'ombra sono i nostri giorni sulla terra.
[vv. 10-11]
12È ancora verde, non buono per tagliarlo,
e inaridisce prima d'ogn'altra erba.
13Tale il destino di chi dimentica Dio,
così svanisce la speranza dell'empio;
14la sua fiducia è come un filo
e una tela di ragno è la sua sicurezza:
[vv. 15-20]
21Colmerà di nuovo la tua bocca di sorriso
e le tue labbra di gioia.
22I tuoi nemici saran coperti di vergogna
e la tenda degli empi più non sarà.
[vv. 1-3]
4Saggio di mente, potente per la forza,
chi s'è opposto a lui ed è rimasto salvo?
[vv. 5-7]
8Egli da solo stende i cieli
e cammina sulle onde del mare.
[v. 9]
10Fa cose tanto grandi da non potersi indagare,
meraviglie da non potersi contare.
11Ecco, mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non m'accorgo.
[v. 12]
13Dio non ritira la sua collera:
sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab.
14Tanto meno io potrei rispondergli,
trovare parole da dirgli!
[vv. 15-17]
18non mi lascia riprendere il fiato,
anzi mi sazia di amarezze.
19Se si tratta di forza, è lui che dà il vigore;
se di giustizia, chi potrà citarlo?
[vv. 20-24]
25I miei giorni passano più veloci d'un corriere,
fuggono senza godere alcun bene,
26volano come barche di giunchi,
come aquila che piomba sulla preda.
[vv. 27-33]
34Allontani da me la sua verga
sì che non mi spaventi il suo terrore:
[v. 35]
[vv. 1-3]
4Hai tu forse occhi di carne
o anche tu vedi come l'uomo?
5Sono forse i tuoi giorni come i giorni di un uomo,
i tuoi anni come i giorni di un mortale,
[vv. 6-10]
11Di pelle e di carne mi hai rivestito,
d'ossa e di nervi mi hai intessuto.
[vv. 12-14]
15Se sono colpevole, guai a me!
Se giusto, non oso sollevare la testa,
sazio d'ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
16Se la sollevo, tu come un leopardo mi dai la caccia
e torni a compiere prodigi contro di me,
17su di me rinnovi i tuoi attacchi,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre fresche mi assalgono.
[vv. 18-20]
21prima che me ne vada, senza ritornare,
verso la terra delle tenebre e dell'ombra di morte,
22terra di caligine e di disordine,
dove la luce è come le tenebre.
[vv. 1-3]
4Tu dici: «Pura è la mia condotta,
io sono irreprensibile agli occhi di lui».
5Tuttavia, volesse Dio parlare
e aprire le labbra contro di te,
[v. 6]
7Credi tu di scrutare l'intimo di Dio
o di penetrare la perfezione dell'Onnipotente?
[vv. 8-11]
12l'uomo stolto mette giudizio
e da ònagro indomito diventa docile.
[vv. 13-15]
16perché dimenticherai l'affanno
e te ne ricorderai come di acqua passata;
[vv. 17-20]
[vv. 1-2]
3Anch'io però ho senno come voi,
e non sono da meno di voi;
chi non sa cose simili?
[vv. 4-9]
10Egli ha in mano l'anima di ogni vivente
e il soffio d'ogni carne umana.
[vv. 11-15]
16Da lui viene potenza e sagacia,
a lui appartiene l'ingannato e l'ingannatore.
17Rende stolti i consiglieri della terra,
priva i giudici di senno;
18scioglie la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d'una corda.
[vv. 19-25]
[v. 1]
2Quel che sapete voi, lo so anch'io;
non sono da meno di voi.
[v. 3]
4Voi siete raffazzonatori di menzogne,
siete tutti medici da nulla.
5Magari taceste del tutto!
sarebbe per voi un atto di sapienza!
[v. 6]
7Volete forse in difesa di Dio dire il falso
e in suo favore parlare con inganno?
8Vorreste trattarlo con parzialità
e farvi difensori di Dio?
9Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse?
Come s'inganna un uomo, credete di ingannarlo?
[v. 10]
11Forse la sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
12Sentenze di cenere sono i vostri moniti,
difese di argilla le vostre difese.
13Tacete, state lontani da me: parlerò io,
mi capiti quel che capiti.
[vv. 14-15]
16Questo mi sarà pegno di vittoria,
perché un empio non si presenterebbe davanti a lui.
[vv. 17-18]
19Chi vuol muover causa contro di me?
Perché allora tacerò, pronto a morire.
[v. 20]
21allontana da me la tua mano
e il tuo terrore più non mi spaventi;
[vv. 22-25]
26Poiché scrivi contro di me sentenze amare
e mi rinfacci i miei errori giovanili;
[v. 27]
28Intanto io mi disfò come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.
1L'uomo, nato di donna,
breve di giorni e sazio di inquietudine,
[v. 2]
3Tu, sopra un tal essere tieni aperti i tuoi occhi
e lo chiami a giudizio presso di te?
[v. 4]
5Se i suoi giorni sono contati,
se il numero dei suoi mesi dipende da te,
se hai fissato un termine che non può oltrepassare,
6distogli lo sguardo da lui e lascialo stare
finché abbia compiuto, come un salariato, la sua giornata!
7Poiché anche per l'albero c'è speranza:
se viene tagliato, ancora ributta
e i suoi germogli non cessano di crescere;
[vv. 8-12]
13Oh, se tu volessi nascondermi nella tomba,
occultarmi, finché sarà passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
[vv. 14-21]
22Soltanto i suoi dolori egli sente
e piange sopra di sé.
[v. 1]
2Potrebbe il saggio rispondere con ragioni campate in aria
e riempirsi il ventre di vento d'oriente?
[vv. 3-5]
6Non io, ma la tua bocca ti condanna
e le tue labbra attestano contro di te.
[v. 7]
8Hai avuto accesso ai segreti consigli di Dio
e ti sei appropriata tu solo la sapienza?
9Che cosa sai tu che noi non sappiamo?
Che cosa capisci che da noi non si comprenda?
10Anche fra di noi c'è il vecchio e c'è il canuto
più di tuo padre, carico d'anni.
11Poca cosa sono per te le consolazioni di Dio
e una parola moderata a te rivolta?
[vv. 12-13]
14Che cos'è l'uomo perché si ritenga puro,
perché si dica giusto un nato di donna?
[vv. 15-20]
21Voci di spavento gli risuonano agli orecchi
e in piena pace si vede assalito dal predone.
22Non crede di potersi sottrarre alle tenebre,
egli si sente destinato alla spada.
[vv. 23-25]
26correva contro di lui a testa alta,
al riparo del curvo spessore del suo scudo;
27poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi.
[vv. 28-35]
[v. 1]
2Ne ho udite gia molte di simili cose!
Siete tutti consolatori molesti.
[v. 3]
4Anch'io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
vi affogherei con parole
e scuoterei il mio capo su di voi.
[v. 5]
6Ma se parlo, non viene impedito il mio dolore;
se taccio, che cosa lo allontana da me?
[v. 7]
8si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
9La sua collera mi dilania e mi perseguita;
digrigna i denti contro di me,
il mio nemico su di me aguzza gli occhi.
10Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
[v. 11]
12Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
[vv. 13-18]
19Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli,
il mio mallevadore è lassù;
[vv. 20-22]
[v. 1]
2Non sono io in balìa di beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
3Sii tu la mia garanzia presso di te!
Qual altro vorrebbe stringermi la destra?
4Poiché hai privato di senno la loro mente,
per questo non li lascerai trionfare.
[v. 5]
6così son diventato ludibrio dei popoli
sono oggetto di scherno davanti a loro.
[vv. 7-9]
10Su, venite di nuovo tutti:
io non troverò un saggio fra di voi.
[vv. 11-16]
[vv. 1-5]
6La luce si offuscherà nella sua tenda
e la lucerna si estinguerà sopra di lui.
[vv. 7-10]
11Lo spaventano da tutte le parti terrori
e lo inseguono alle calcagna.
[vv. 12-15]
16Al di sotto, le sue radici si seccheranno,
sopra, saranno tagliati i suoi rami.
[vv. 17-20]
21Ecco qual è la sorte dell'iniquo:
questa è la dimora di chi misconosce Dio.
[vv. 1-4]
5Non è forse vero che credete di vincere contro di me,
rinfacciandomi la mia abiezione?
[vv. 6-9]
10Mi ha disfatto da ogni parte e io sparisco,
mi ha strappato, come un albero, la speranza.
11Ha acceso contro di me la sua ira
e mi considera come suo nemico.
12Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono spianata la strada contro di me;
hanno posto l'assedio intorno alla mia tenda.
13I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino gli amici mi si sono fatti stranieri.
14Scomparsi sono vicini e conoscenti,
mi hanno dimenticato gli ospiti di casa;
15da estraneo mi trattano le mie ancelle,
un forestiero sono ai loro occhi.
[v. 16]
17Il mio fiato è ripugnante per mia moglie
e faccio schifo ai figli di mia madre.
18Anche i monelli hanno ribrezzo di me:
se tento d'alzarmi, mi danno la baia.
19Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
[v. 20]
21Pietà, pietà di me, almeno voi miei amici,
perché la mano di Dio mi ha percosso!
22Perché vi accanite contro di me, come Dio,
e non siete mai sazi della mia carne?
[v. 23]
24fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
[vv. 25-26]
27Io lo vedrò, io stesso,
e i miei occhi lo contempleranno non da straniero.
Le mie viscere si consumano dentro di me.
[v. 28]
29temete per voi la spada,
poiché punitrice d'iniquità è la spada,
affinché sappiate che c'è un giudice.
[v. 1]
2Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
[v. 3]
4Non sai tu che da sempre,
da quando l'uomo fu posto sulla terra,
5il trionfo degli empi è breve
e la gioia del perverso è d'un istante?
[vv. 6-10]
11Le sue ossa erano ancora piene di giovinezza,
ma con lui giacciono nella polvere.
[vv. 12-13]
14il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
veleno d'aspidi gli sarà nell'intestino.
[v. 15]
16Veleno d'aspide ha succhiato,
una lingua di vipera lo uccide.
17Non vedrà più ruscelli d'olio,
fiumi di miele e fior di latte;
[v. 18]
19perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
[vv. 20-21]
22Nel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
23Quando starà per riempire il suo ventre,
Dio scaglierà su di lui la fiamma del suo sdegno,
e gli farà piovere addosso brace.
24Se sfuggirà l'arma di ferro,
lo trafiggerà l'arco di bronzo:
[v. 25]
26tutte le tenebre gli sono riservate.
Lo divorerà un fuoco non acceso da un uomo,
esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda.
27Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
[v. 28]
29Questa è la sorte che Dio riserva all'uomo
perverso,
la parte a lui decretata da Dio.
[vv. 1-3]
4Forse io mi lamento di un uomo?
E perché non dovrei perder la pazienza?
[v. 5]
6Se io ci penso, ne sono turbato
e la mia carne è presa da un brivido.
[vv. 7-8]
9Le loro case sono tranquille e senza timori;
il bastone di Dio non pesa su di loro.
[vv. 10-11]
12Cantano al suono di timpani e di cetre,
si divertono al suono delle zampogne.
[v. 13]
14Eppure dicevano a Dio: «Allontanati da noi,
non vogliamo conoscer le tue vie.
[v. 15]
16Non hanno forse in mano il loro benessere?
Il consiglio degli empi non è lungi da lui?
17Quante volte si spegne la lucerna degli empi,
o la sventura piomba su di loro,
e infliggerà loro castighi con ira?
18Diventano essi come paglia di fronte al vento
o come pula in preda all'uragano?
[vv. 19-20]
21Che cosa gli importa infatti della sua casa dopo di sé,
quando il numero dei suoi mesi è finito?
22S'insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri di lassù?
[v. 23]
24i suoi fianchi sono coperti di grasso
e il midollo delle sue ossa è ben nutrito.
[vv. 25-26]
27Ecco, io conosco i vostri pensieri
e gli iniqui giudizi che fate contro di me!
[vv. 28-30]
31Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta
e di quel che ha fatto chi lo ripaga?
[v. 32]
33e gli sono lievi le zolle della tomba.
Trae dietro di sé tutti gli uomini
e innanzi a sé una folla senza numero.
[v. 34]
[vv. 1-6]
7Non hai dato da bere all'assetato
e all'affamato hai rifiutato il pane,
[vv. 8-9]
10Ecco perché d'intorno a te ci sono lacci
e un improvviso spavento ti sorprende.
[vv. 11-14]
15Vuoi tu seguire il sentiero d'un tempo,
gia battuto da uomini empi,
[v. 16]
17Dicevano a Dio: «Allontànati da noi!
Che cosa ci può fare l'Onnipotente?».
18Eppure egli aveva riempito le loro case di beni,
anche se i propositi degli empi erano lontani da lui.
19I giusti ora vedono e ne godono
e l'innocente si beffa di loro:
[vv. 20-23]
24se stimerai come polvere l'oro
e come ciottoli dei fiumi l'oro di Ofir,
[vv. 25-30]
[vv. 1-3]
4Esporrei davanti a lui la mia causa
e avrei piene le labbra di ragioni.
[v. 5]
6Con sfoggio di potenza discuterebbe con me?
Se almeno mi ascoltasse!
[vv. 7-13]
14Compie, certo, il mio destino
e di simili piani ne ha molti.
15Per questo davanti a lui sono atterrito,
ci penso e ho paura di lui.
[vv. 16-17]
[vv. 1-4]
5Eccoli, come ònagri nel deserto
escono per il lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di vitto;
la steppa offre loro cibo per i figli.
[v. 6]
7Nudi passan la notte, senza panni,
non hanno da coprirsi contro il freddo.
8Dagli scrosci dei monti sono bagnati,
per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce.
[vv. 9-15]
16Nelle tenebre forzano le case,
di giorno se ne stanno nascosti:
non vogliono saperne della luce;
17l'alba è per tutti loro come spettro di morte;
quando schiarisce, provano i terrori del buio fondo.
18Fuggono veloci di fronte al giorno;
maledetta è la loro porzione di campo sulla terra,
non si volgono più per la strada delle vigne.
[vv. 19-23]
24Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono buttati giù come tutti i mortali,
falciati come la testa di una spiga.
[v. 25]
[vv. 1-3]
4Come può giustificarsi un uomo davanti a Dio
e apparire puro un nato di donna?
5Ecco, la luna stessa manca di chiarore
e le stelle non sono pure ai suoi occhi:
[v. 6]
[vv. 1-3]
4A chi hai tu rivolto la parola
e qual è lo spirito che da te è uscito?
[vv. 5-10]
11Le colonne del cielo si scuotono,
sono prese da stupore alla sua minaccia.
[vv. 12-14]
[v. 1]
2Per la vita di Dio, che mi ha privato del mio
diritto,
per l'Onnipotente che mi ha amareggiato l'animo,
3finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l'alito di Dio nelle mie narici,
[v. 4]
5Lungi da me che io mai vi dia ragione;
fino alla morte non rinunzierò alla mia integrità.
[vv. 6-8]
9Ascolterà forse Dio il suo grido,
quando la sventura piomberà su di lui?
[v. 10]
11Io vi mostrerò la mano di Dio,
non vi celerò i pensieri dell'Onnipotente.
[vv. 12-13]
14Se ha molti figli, saranno per la spada
e i suoi discendenti non avranno pane da sfamarsi;
[vv. 15-17]
18Ha costruito la casa come fragile nido
e come una capanna fatta da un guardiano.
[v. 19]
20Di giorno il terrore lo assale,
di notte se lo rapisce il turbine;
21il vento d'oriente lo solleva e se ne va,
lo strappa lontano dal suo posto.
22Dio lo bersaglia senza pietà;
tenta di sfuggire alla sua mano.
23Si battono le mani contro di lui
e si fischia su di lui dal luogo dove abita.
[vv. 1-4]
5Una terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
[vv. 6-7]
8non battuto da bestie feroci,
né mai attraversato dal leopardo.
[vv. 9-11]
12Ma la sapienza da dove si trae?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
[v. 13]
14L'abisso dice: «Non è in me!»
e il mare dice: «Neppure presso di me!».
[v. 15]
16Non si acquista con l'oro di Ofir,
con il prezioso berillo o con lo zaffiro
17Non la pareggia l'oro e il cristallo,
né si permuta con vasi di oro puro.
[v. 18]
19Non la eguaglia il topazio d'Etiopia;
con l'oro puro non si può scambiare a peso.
20Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
21È nascosta agli occhi di ogni vivente
ed è ignota agli uccelli del cielo.
[vv. 22-28]
[v. 1]
2Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo,
ai giorni in cui Dio mi proteggeva,
[vv. 3-5]
6quando mi lavavo in piedi nel latte
e la roccia mi versava ruscelli d'olio!
[vv. 7-12]
13La benedizione del morente scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
14Mi ero rivestito di giustizia come di un vestimento;
come mantello e turbante era la mia equità.
[vv. 15-18]
19La mia radice avrà adito alle acque
e la rugiada cadrà di notte sul mio ramo.
[vv. 20-21]
22Dopo le mie parole non replicavano
e su di loro scendevano goccia a goccia i miei detti.
[vv. 23-24]
25Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra i soldati
o come un consolatore d'afflitti.
1Ora invece si ridono di me
i più giovani di me in età,
i cui padri non avrei degnato
di mettere tra i cani del mio gregge.
[vv. 2-3]
4da lungo tempo regione desolata,
raccogliendo l'erba salsa accanto ai cespugli
e radici di ginestra per loro cibo.
[vv. 5-9]
10Hanno orrore di me e mi schivano
e non si astengono dallo sputarmi in faccia!
[v. 11]
12A destra insorge la ragazzaglia;
smuovono i miei passi
e appianano la strada contro di me per perdermi.
[vv. 13-14]
15I terrori si sono volti contro di me;
si è dileguata, come vento, la mia grandezza
e come nube è passata la mia felicità.
16Ora mi consumo
e mi colgono giorni d'afflizione.
17Di notte mi sento trafiggere le ossa
e i dolori che mi rodono non mi danno riposo.
[vv. 18-20]
21Tu sei un duro avversario verso di me
e con la forza delle tue mani mi perseguiti;
[vv. 22-26]
27Le mie viscere ribollono senza posa
e giorni d'affanno mi assalgono.
[vv. 28-30]
31La mia cetra serve per lamenti
e il mio flauto per la voce di chi piange.
1Avevo stretto con gli occhi un patto
di non fissare neppure una vergine.
2Che parte mi assegna Dio di lassù
e che porzione mi assegna l'Onnipotente dall'alto?
[vv. 3-8]
9Se il mio cuore fu sedotto da una donna
e ho spiato alla porta del mio prossimo,
[v. 10]
11difatti quello è uno scandalo,
un delitto da deferire ai giudici,
[vv. 12-16]
17mai da solo ho mangiato il mio tozzo di pane,
senza che ne mangiasse l'orfano,
18poiché Dio, come un padre, mi ha allevato fin
dall'infanzia
e fin dal ventre di mia madre mi ha guidato.
19Se mai ho visto un misero privo di vesti
o un povero che non aveva di che coprirsi,
[vv. 20-22]
23perché mi incute timore la mano di Dio
e davanti alla sua maestà non posso resistere.
[vv. 24-27]
28anche questo sarebbe stato un delitto da tribunale,
perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.
[v. 29]
30io che non ho permesso alla mia lingua di peccare,
augurando la sua morte con imprecazioni?
[vv. 31-33]
34come se temessi molto la folla,
e il disprezzo delle tribù mi spaventasse,
sì da starmene zitto senza uscire di casa.
[vv. 35-37]
38Se contro di me grida la mia terra
e i suoi solchi piangono con essa;
[v. 39]
40in luogo di frumento, getti spine
ed erbaccia l posto dell'orzo.
Quando Giobbe ebbe finito di parlare,
40bQuando Giobbe ebbe finito di parlare,
6Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse:
Giovane io sono di anni
e voi siete gia canuti;
per questo ho esitato per rispetto
a manifestare a voi il mio sapere.
[vv. 7-10]
11Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri argomenti.
Finché andavate in cerca di argomenti
12su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto convincere Giobbe,
nessuno tra di voi risponde ai suoi detti.
[vv. 13-17]
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è dentro di me.
19Ecco, dentro di me c'è come vino senza sfogo,
come vino che squarcia gli otri nuovi.
[vv. 20-22]
[vv. 1-3]
4Lo spirito di Dio mi ha creato
e il soffio dell'Onnipotente mi dà vita.
[v. 5]
6Ecco, io sono come te di fronte a Dio
e anch'io sono stato tratto dal fango:
7ecco, nulla hai da temere da me,
né graverò su di te la mano.
[vv. 8-9]
10ma egli contro di me trova pretesti
e mi stima suo nemico;
[vv. 11-12]
13Perché ti lamenti di lui,
se non risponde ad ogni tua parola?
[vv. 14-20]
21quando la sua carne si consuma a vista d'occhio
e le ossa, che non si vedevano prima, spuntano fuori,
[v. 22]
23Ma se vi è un angelo presso di lui,
un protettore solo fra mille,
per mostrare all'uomo il suo dovere,
24abbia pietà di lui e dica:
«Scampalo dallo scender nella fossa,
ho trovato il riscatto»,
[vv. 25-31]
32ma se hai qualcosa da dire, rispondimi,
parla, perché vorrei darti ragione;
[v. 33]
[vv. 1-3]
4Esploriamo noi ciò che è giusto,
indaghiamo fra di noi quale sia il bene:
[vv. 5-9]
10Perciò ascoltatemi, uomini di senno:
lungi da Dio l'iniquità
e dall'Onnipotente l'ingiustizia!
[v. 11]
12In verità, Dio non agisce da ingiusto
e l'Onnipotente non sovverte il diritto!
[vv. 13-25]
26come malvagi li percuote,
li colpisce alla vista di tutti;
27perché si sono allontanati da lui
e di tutte le sue vie non si sono curati,
28sì da far giungere fino a lui il grido
dell'oppresso e fargli udire il lamento dei poveri.
[vv. 29-32]
33Forse, secondo le tue idee dovrebbe ricompensare,
perché tu rifiuti il suo giudizio?
Poiché tu devi scegliere, non io,
dì, dunque, quello che sai.
34Gli uomini di senno mi diranno
con l'uomo saggio che mi ascolta:
35«Giobbe non parla con sapienza
e le sue parole sono prive di senno».
36Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
[v. 37]
[v. 1]
2Ti pare di aver pensato cosa giusta,
quando dicesti: «Ho ragione davanti a Dio»?
[vv. 3-4]
5Contempla il cielo e osserva,
considera le nubi: sono più alte di te.
[vv. 6-7]
8Su un uomo come te ricade la tua malizia,
su un figlio d'uomo la tua giustizia!
[v. 9]
10ma non si dice: «Dov'è quel Dio che mi ha creato,
che concede nella notte canti di gioia;
[v. 11]
12Si grida, allora, ma egli non risponde
di fronte alla superbia dei malvagi.
[vv. 13-16]
[v. 1]
2Abbi un pò di pazienza e io te lo dimostrerò,
perché in difesa di Dio c'è altro da dire.
3Prenderò da lontano il mio sapere
e renderò giustizia al mio creatore,
4poiché non è certo menzogna il mio parlare:
un uomo di perfetta scienza è qui con te.
5Ecco, Dio è grande e non si ritratta,
egli è grande per fermezza di cuore.
[vv. 6-11]
12Ma se non vorranno ascoltare,
di morte violenta periranno,
spireranno senza neppure saperlo.
13I perversi di cuore accumulano l'ira;
non invocano aiuto, quando Dio li avvince in catene:
[vv. 14-15]
16Anche te intende sottrarre dal morso dell'angustia:
avrai in cambio un luogo ampio, non ristretto
e la tua tavola sarà colma di vivande grasse.
17Ma se colmi la misura con giudizi da empio,
giudizio e condanna ti seguiranno.
[v. 18]
19Può forse farti uscire dall'angustia il tuo grido,
con tutti i tentativi di forza?
[v. 20]
21Bada di non volgerti all'iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.
[v. 22]
23Chi mai gli ha imposto il suo modo d'agire
o chi mai ha potuto dirgli: «Hai agito male?».
[v. 24]
25Ogni uomo la contempla,
il mortale la mira da lontano.
[vv. 26-29]
30Ecco, espande sopra di esso il suo vapore
e copre le profondità del mare.
[v. 31]
32Arma le mani di folgori
e le scaglia contro il bersaglio.
33Lo annunzia il suo fragore,
riserva d'ira contro l'iniquità.
[vv. 1-3]
4dietro di esso brontola il tuono,
mugghia con il suo fragore maestoso
e nulla arresta i fulmini,
da quando si è udita la sua voce;
[vv. 5-9]
10Al soffio di Dio si forma il ghiaccio
e la distesa dell'acqua si congela.
11Carica di umidità le nuvole
e le nubi ne diffondono le folgori.
[v. 12]
13Le manda o per castigo della terra
o in segno di bontà.
14Porgi l'orecchio a questo, Giobbe, soffèrmati
e considera le meraviglie di Dio.
[v. 15]
16Conosci tu come la nube si libri in aria,
i prodigi di colui che tutto sa?
[v. 17]
18Hai tu forse disteso con lui il firmamento,
solido come specchio di metallo fuso?
[vv. 19-22]
23L}Onnipotente noi non lo possiamo raggiungere,
sublime in potenza e rettitudine
e grande per giustizia: egli non ha da rispondere.
24Perciò gli uomini lo temono:
a lui la venerazione di tutti i saggi di mente.
1Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:
[vv. 2-4]
5Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai,
o chi ha teso su di essa la misura?
[v. 6]
7mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e plaudivano tutti i figli di Dio?
[v. 8]
9quando lo circondavo di nubi per veste
e per fasce di caligine folta?
[vv. 10-11]
12Da quando vivi, hai mai comandato al mattino
e assegnato il posto all'aurora,
[v. 13]
14Si trasforma come creta da sigillo
e si colora come un vestito.
[vv. 15-23]
24Per quali vie si espande la luce,
si diffonde il vento d'oriente sulla terra?
[vv. 25-28]
29Dal seno di chi è uscito il ghiaccio
e la brina del cielo chi l'ha generata?
[v. 30]
31Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi
o sciogliere i vincoli di Orione?
[vv. 32-33]
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
e farti coprire da un rovescio di acqua?
[vv. 35-38]
39Vai tu a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncini,
[v. 40]
41Chi prepara al corvo il suo pasto,
quando i suoi nati gridano verso Dio
e vagano qua e là per mancanza di cibo?
[vv. 1-3]
4Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
[vv. 5-7]
8Gira per le montagne, sua pastura,
e va in cerca di quanto è verde.
[vv. 9-10]
11Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande
e a lui affiderai le tue fatiche?
12Conterai su di lui, che torni
e raduni la tua messe sulla tua aia?
13L'ala dello struzzo batte festante,
ma è forse penna e piuma di cicogna?
[vv. 14-18]
19Puoi tu dare la forza al cavallo
e vestire di fremiti il suo collo?
[vv. 20-22]
23Su di lui risuona la faretra,
il luccicar della lancia e del dardo.
[v. 24]
25Al primo squillo grida: «Aah!...»
e da lontano fiuta la battaglia,
gli urli dei capi, il fragor della mischia.
[vv. 26-27]
28Abita le rocce e passa la notte
sui denti di rupe o sui picchi.
29Di lassù spia la preda,
lontano scrutano i suoi occhi.
[v. 30]
[v. 1]
2Il censore vorrà ancora contendere con l'Onnipotente?
L'accusatore di Dio risponda!
[vv. 3-5]
6Allora il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine e disse:
[vv. 7-8]
9Hai tu un braccio come quello di Dio
e puoi tuonare con voce pari alla sua?
10Ornati pure di maestà e di sublimità,
rivestiti di splendore e di gloria;
[vv. 11-14]
15Ecco, l'ippopotamo, che io ho creato al pari di te,
mangia l'erba come il bue.
[vv. 16-17]
18le sue vertebre, tubi di bronzo,
le sue ossa come spranghe di ferro.
19Esso è la prima delle opere di Dio;
il suo creatore lo ha fornito di difesa.
[v. 20]
21Sotto le piante di loto si sdraia,
nel folto del canneto della palude.
22Lo ricoprono d'ombra i loti selvatici,
lo circondano i salici del torrente.
[vv. 23-29]
30Lo metteranno in vendita le compagnie di pesca,
se lo divideranno i commercianti?
31Crivellerai di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
32Metti su di lui la mano:
al ricordo della lotta, non rimproverai!
[v. 1]
2Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
[v. 3]
4Non tacerò la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
5Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle
e nella sua doppia corazza chi può penetrare?
[v. 6]
7Il suo dorso è a lamine di scudi,
saldate con stretto suggello;
8l'una con l'altra si toccano,
sì che aria fra di esse non passa:
[vv. 9-10]
11Dalla sua bocca partono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
12Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia, che bolle sul fuoco.
[vv. 13-14]
15Le giogaie della sua carne son ben compatte,
sono ben salde su di lui, non si muovono.
[vv. 16-22]
23Fa ribollire come pentola il gorgo,
fa del mare come un vaso da unguenti.
[vv. 24-26]
[vv. 1-6]
7Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz il Temanita: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. 8Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinchè io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».
9Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita andarono e fecero come loro aveva detto il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe.
10Dio ristabilì Giobbe nello stato di prima, avendo egli pregato per i suoi amici; accrebbe anzi del doppio quanto Giobbe aveva posseduto. 11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro.
12Il Signore benedisse la nuova condizione di Giobbe più della prima ed egli possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. [v. 13] 14A una mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Fiala di stibio. 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli.
16Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli e nipoti di quattro generazioni. 17Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni.