La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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Bibbia CEI 1974
Bibbia CEI 2008
2per conoscere la sapienza e la disciplina,
per capire i detti profondi,
[v. 3] 4per dare agli inesperti l'accortezza,
ai giovani conoscenza e riflessione.
5Ascolti il saggio e aumenterà il sapere,
e l'uomo accorto acquisterà il dono del consiglio,
[v. 6] 7Il timore del Signore è il principio della scienza;
gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione.

8Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre
e non disprezzare l'insegnamento di tua madre,
9perché saranno una corona graziosa sul tuo capo
e monili per il tuo collo.
10Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare,
non acconsentire!
11Se ti dicono: «Vieni con noi,
complottiamo per spargere sangue,
insidiamo impunemente l'innocente,
[v. 12]
13troveremo ogni specie di beni preziosi,
riempiremo di bottino le nostre case;
14tu getterai la sorte insieme con noi,
una sola borsa avremo in comune»,
15figlio mio, non andare per la loro strada,
tieni lontano il piede dai loro sentieri!
16I loro passi infatti corrono verso il male
e si affrettano a spargere il sangue.
17Invano si tende la rete
sotto gli occhi degli uccelli.
18Ma costoro complottano contro il proprio sangue,
pongono agguati contro se stessi.
[vv. 19-21]

22«Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza
e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe
e gli sciocchi avranno in odio la scienza?
[v. 23]
24Poiché vi ho chiamato e avete rifiutato,
ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione;
25avete trascurato ogni mio consiglio
e la mia esortazione non avete accolto;
[v. 26]
27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpirà l'angoscia e la tribolazione.
28Allora mi invocheranno, ma io non risponderò,
mi cercheranno, ma non mi troveranno.
29Poiché hanno odiato la sapienza
e non hanno amato il timore del Signore;
30non hanno accettato il mio consiglio
e hanno disprezzato tutte le mie esortazioni;
31mangeranno il frutto della loro condotta
e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni.
[vv. 32-33]

[v. 1]
2per conoscere la sapienza e l’istruzione,
per capire i detti intelligenti,
[v. 3]
4per rendere accorti gli inesperti
e dare ai giovani conoscenza e riflessione.
[vv. 5-6]
7Il timore del Signore è principio della scienza;
gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione.

8Ascolta, figlio mio, l’istruzione di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre,
9perché saranno corona graziosa sul tuo capo
e monili per il tuo collo.
10Figlio mio, se i malvagi ti vogliono sedurre,
tu non acconsentire!
11Se ti dicono: «Vieni con noi,
complottiamo per spargere sangue,
insidiamo senza motivo l’innocente,
12inghiottiamoli vivi come fa il regno dei morti,
interi, come coloro che scendono nella fossa;
13troveremo ogni specie di beni preziosi,
riempiremo di bottino le nostre case,
14tu tirerai a sorte la tua parte insieme con noi,
una sola borsa avremo in comune»,
15figlio mio, non andare per la loro strada,
tieniti lontano dai loro sentieri!
16I loro passi infatti corrono verso il male
e si affrettano a spargere sangue.
17Invano si tende la rete
sotto gli occhi di ogni sorta di uccelli.
18Ma costoro complottano contro il proprio sangue,
pongono agguati contro se stessi.
19Tale è la fine di chi è avido di guadagno;
la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.

[vv. 20-21]
22«Fino a quando, o inesperti, amerete l’inesperienza
e gli spavaldi si compiaceranno delle loro spavalderie
e gli stolti avranno in odio la scienza?
[v. 23]
24Perché vi ho chiamati ma avete rifiutato,
ho steso la mano e nessuno se ne è accorto.
25Avete trascurato ogni mio consiglio
e i miei rimproveri non li avete accolti;
[v. 26]
27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpiranno angoscia e tribolazione.
28Allora mi invocheranno, ma io non risponderò,
mi cercheranno, ma non mi troveranno.
29Perché hanno odiato la sapienza
e non hanno preferito il timore del Signore,
30non hanno accettato il mio consiglio
e hanno disprezzato ogni mio rimprovero;
31mangeranno perciò il frutto della loro condotta
e si sazieranno delle loro trame.
[vv. 32-33]

5allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la scienza di Dio,
6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca esce scienza e prudenza.
7Egli riserva ai giusti la sua protezione,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
[vv. 8-12] 13da coloro che abbandonano i retti sentieri
per camminare nelle vie delle tenebre,
14che godono nel fare il male,
gioiscono dei loro propositi perversi;
15i cui sentieri sono tortuosi
e le cui strade sono oblique,
[v. 16] 17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l'alleanza con il suo Dio.
18La sua casa conduce verso la morte
e verso il regno delle ombre i suoi sentieri.
19Quanti vanno da lei non fanno ritorno,
non raggiungono i sentieri della vita.
[v. 20] 21perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno,
22ma i malvagi saranno sterminati dalla terra,
gli infedeli ne saranno strappati.

[vv. 1-4]
5allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
7Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
[vv. 8-12]

13da coloro che abbandonano i retti sentieri
per camminare nelle vie delle tenebre,
14che godono nel fare il male
e gioiscono dei loro propositi perversi,
15i cui sentieri sono tortuosi
e le cui strade sono distorte;
16per salvarti dalla donna straniera,
dalla sconosciuta che ha parole seducenti,
17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l’alleanza con il suo Dio.
18La sua casa conduce verso la morte
e verso il regno delle ombre i suoi sentieri.
19Quanti vanno da lei non fanno ritorno,
non raggiungono i sentieri della vita.
[v. 20]
21perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno,
22i malvagi invece saranno sterminati dalla terra
e i perfidi ne saranno sradicati.

1Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
2perché lunghi giorni e anni di vita
e pace ti porteranno.
3Bontà e fedeltà non ti abbandonino;
lègale intorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
[v. 4]
5Confida nel Signore con tutto il cuore
e non appoggiarti sulla tua intelligenza;
[v. 6]
7Non credere di essere saggio,
temi il Signore e stà lontano dal male.
[v. 8]
9Onora il Signore con i tuoi averi
e con le primizie di tutti i tuoi raccolti;
10i tuoi granai si riempiranno di grano
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
11Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore
e non aver a noia la sua esortazione,
12perché il Signore corregge chi ama,
come un padre il figlio prediletto.

[vv. 13-15]
16Lunghi giorni sono nella sua destra
e nella sua sinistra ricchezza e onore;
17le sue vie sono vie deliziose
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
[v. 18]
19Il Signore ha fondato la terra con la sapienza,
ha consolidato i cieli con intelligenza;
20dalla sua scienza sono stati aperti gli abissi
e le nubi stillano rugiada.
21Figlio mio, conserva il consiglio e la riflessione,
né si allontanino mai dai tuoi occhi:
22saranno vita per te
e grazia per il tuo collo.
23Allora camminerai sicuro per la tua strada
e il tuo piede non inciamperà.
24Se ti coricherai, non avrai da temere;
se ti coricherai, il tuo sonno sarà dolce.
25Non temerai per uno spavento improvviso,
né per la rovina degli empi quando verrà,
26perché il Signore sarà la tua sicurezza,
preserverà il tuo piede dal laccio.
27Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno,
se è in tuo potere il farlo.
28Non dire al tuo prossimo:
«Và, ripassa, te lo darò domani»,
se tu hai ciò che ti chiede.
29Non tramare il male contro il tuo prossimo
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
30Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
31Non invidiare l'uomo violento
e non imitare affatto la sua condotta,
32perché il Signore ha in abominio il malvagio,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
33La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
[v. 34]
35I saggi possiederanno onore
ma gli stolti riceveranno ignominia.

1Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
2perché lunghi giorni e anni di vita
e tanta pace ti apporteranno.
3Bontà e fedeltà non ti abbandonino:
légale attorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
[v. 4]
5Confida nel Signore con tutto il tuo cuore
e non affidarti alla tua intelligenza;
6riconoscilo in tutti i tuoi passi
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
7Non crederti saggio ai tuoi occhi,
temi il Signore e sta’ lontano dal male:
[v. 8]
9Onora il Signore con i tuoi averi
e con le primizie di tutti i tuoi raccolti;
10i tuoi granai si riempiranno oltre misura
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
11Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore
e non aver a noia la sua correzione,
12perché il Signore corregge chi ama,
come un padre il figlio prediletto.

[vv. 13-14]
15La sapienza è più preziosa di ogni perla
e quanto puoi desiderare non l’eguaglia.
16Lunghi giorni sono nella sua destra
e nella sua sinistra ricchezza e onore;
17le sue vie sono vie deliziose
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
[v. 18]
19Il Signore ha fondato la terra con sapienza,
ha consolidato i cieli con intelligenza;
20con la sua scienza si aprirono gli abissi
e le nubi stillano rugiada.

21Figlio mio, custodisci il consiglio e la riflessione
né mai si allontanino dai tuoi occhi:
22saranno vita per te
e ornamento per il tuo collo.
23Allora camminerai sicuro per la tua strada
e il tuo piede non inciamperà.
24Quando ti coricherai, non avrai paura;
ti coricherai e il tuo sonno sarà dolce.
25Non temerai per uno spavento improvviso,
né per la rovina degli empi quando essa verrà,
26perché il Signore sarà la tua sicurezza
e preserverà il tuo piede dal laccio.

27Non negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo.
28Non dire al tuo prossimo:
«Va’, ripassa, te lo darò domani»,
se tu possiedi ciò che ti chiede.
29Non tramare il male contro il tuo prossimo,
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
30Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
31Non invidiare l’uomo violento
e non irritarti per tutti i suoi successi,
32perché il Signore ha in orrore il perverso,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
33La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
[v. 34]
35I saggi erediteranno onore,
gli stolti invece riceveranno disprezzo.

1Ascoltate, o figli, l'istruzione di un padre
e fate attenzione per conoscere la verità,
2poiché io vi do una buona dottrina;
non abbandonate il mio insegnamento.
3Anch'io sono stato un figlio per mio padre,
tenero e caro agli occhi di mia madre.
[v. 4]
5Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca
e non allontanartene mai.
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[vv. 7-9]
10Ascolta, figlio mio, e accogli le mie parole
ed esse moltiplicheranno gli anni della tua vita.
[v. 11]
12Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi,
e se corri, non inciamperai.
13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
pràticala, perché essa è la tua vita.
14Non battere la strada degli empi
e non procedere per la via dei malvagi.
15Evita quella strada, non passarvi,
stà lontano e passa oltre.
16Essi non dormono, se non fanno del male;
non si lasciano prendere dal sonno,
se non fanno cadere qualcuno;
17mangiano il pane dell'empietà
e bevono il vino della violenza.
18La strada dei giusti è come la luce dell'alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
19La via degli empi è come l'oscurità:
non sanno dove saranno spinti a cadere.
[v. 20]
21non perderli mai di vista,
custodiscili nel tuo cuore,
22perché essi sono vita per chi li trova
e salute per tutto il suo corpo.
[vv. 23-24]
25I tuoi occhi guardino diritto
e le tue pupille mirino diritto davanti a te.
26Bada alla strada dove metti il piede
e tutte le tue vie siano ben rassodate.
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano il piede dal male.

[v. 1]
2poiché io vi do una buona dottrina;
non abbandonate il mio insegnamento.
3Anch’io sono stato un figlio per mio padre,
tenero e caro agli occhi di mia madre.
[v. 4]
5Acquista la sapienza, acquista l’intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca
e non allontanartene mai.
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[vv. 7-9]

10Ascolta, figlio mio, e accogli le mie parole
e si moltiplicheranno gli anni della tua vita.
[v. 11]
12Quando camminerai non saranno intralciati i tuoi passi,
e se correrai, non inciamperai.
13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
custodiscila, perché essa è la tua vita.
14Non entrare nella strada degli empi
e non procedere per la via dei malvagi.
15Evita quella strada, non passarvi,
sta’ lontano e passa oltre.
16Essi non dormono, se non fanno del male,
non si lasciano prendere dal sonno;
se non fanno cadere qualcuno;
17mangiano il pane dell’empietà
e bevono il vino della violenza.
18La strada dei giusti è come la luce dell’alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
19La via degli empi è come l’oscurità:
non sanno dove saranno spinti a cadere.

[v. 20]
21non perderli di vista,
custodiscili dentro il tuo cuore,
22perché essi sono vita per chi li trova
e guarigione per tutto il suo corpo.
[v. 23]
24Tieni lontano da te la bocca bugiarda
e allontana da te le labbra perverse.
25I tuoi occhi guardino sempre in avanti
e le tue pupille mirino diritto davanti a te.
26Bada alla strada dove metti il piede
e tutte le tue vie siano sicure.
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano dal male il tuo piede.

[v. 1]
2perché tu possa seguire le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza.
3Stillano miele le labbra di una straniera
e più viscida dell'olio è la sua bocca;
[v. 4]
5I suoi piedi scendono verso la morte,
i suoi passi conducono agli inferi.
6Per timore che tu guardi al sentiero della vita,
le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura.
7Ora, figlio mio, ascoltami
e non allontanarti dalle parole della mia bocca.
8Tieni lontano da lei il tuo cammino
e non avvicinarti alla porta della sua casa,
9per non mettere in balìa di altri il tuo vigore
e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele,
10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei,
non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero
11e tu non gema sulla tua sorte,
quando verranno meno il tuo corpo e la tua carne,
[v. 12]
13Non ho ascoltato la voce dei miei maestri,
non ho prestato orecchio a chi m'istruiva.
14Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all'assemblea».
[v. 15]
16perché le tue sorgenti non scorrano al di fuori,
i tuoi ruscelli nelle pubbliche piazze,
17ma siano per te solo
e non per degli estranei insieme a te.
[v. 18]
19cerva amabile, gazzella graziosa,
essa s'intrattenga con te;
le sue tenerezze ti inebrino sempre;
sii tu sempre invaghito del suo amore!
[v. 20]
21Poiché gli occhi del Signore osservano le vie dell'uomo
ed egli vede tutti i suoi sentieri.
[vv. 22-23]

[v. 1]
2perché tu possa conservare le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza.
3Veramente le labbra di una straniera stillano miele,
e più viscida dell’olio è la sua bocca;
[v. 4]
5I suoi piedi scendono verso la morte,
i suoi passi conducono al regno dei morti,
6perché ella non bada alla via della vita,
i suoi sentieri si smarriscono e non se ne rende conto.
7Ora, figli, ascoltatemi
e non allontanatevi dalle parole della mia bocca.
8Tieni lontano da lei il tuo cammino
e non avvicinarti alla porta della sua casa,
9per non mettere in balìa di altri il tuo onore
e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele,
10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei,
e le tue fatiche non finiscano in casa di uno sconosciuto
11e tu non debba gemere alla fine,
quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne,
[v. 12]
13Non ho ascoltato la voce dei miei maestri,
non ho prestato orecchio a chi m’istruiva.
14Per poco non mi sono trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all’assemblea».

[v. 15]
16perché non si effondano al di fuori le tue sorgenti
e nelle piazze i tuoi ruscelli,
17ed essi siano per te solo
e non per degli estranei che sono con te.
[v. 18]
19cerva amabile, gazzella graziosa,
i suoi seni ti inebrino sempre,
sii sempre invaghito del suo amore!
20Perché, figlio mio, perderti per la straniera
e stringerti al petto di una sconosciuta?
21Poiché sono davanti agli occhi del Signore le vie dell’uomo,
egli bada a tutti i suoi sentieri.
[vv. 22-23]

1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
[vv. 2-3]
4non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
[vv. 5-6]

7Essa non ha né capo,
né sorvegliante, né padrone,
[v. 8]
9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
[vv. 10-15]

16Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in abominio:
17occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
[v. 19]

20Figlio mio, osserva il comando di tuo padre,
non disprezzare l'insegnamento di tua madre.
[v. 21]
22Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno;
[vv. 23-24]
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza;
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
[vv. 26-28]
29Così chi si accosta alla donna altrui,
chi la tocca, non resterà impunito.
30Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l'appetito quando ha fame;
[v. 31]
32Ma l'adultero è privo di senno;
solo chi vuole rovinare se stesso agisce così.
33Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
34poiché la gelosia accende lo sdegno del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta;
35non vorrà accettare alcun compenso,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.

1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
[vv. 2-3]
4non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
[vv. 5-6]

7Essa non ha né capo
né sorvegliante né padrone,
[v. 8]
9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
[vv. 10-15]

16Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in orrore:
17occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
[v. 19]

20Figlio mio, osserva il comando di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre.
[v. 21]
22Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno,
[v. 23]
24ti proteggeranno dalla donna altrui,
dalle parole seducenti della donna sconosciuta.
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
[vv. 26-28]
29Così chi si accosta alla donna altrui:
chi la tocca non resterà impunito.
30Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l’appetito quando ha fame;
[vv. 31-32]
33Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
34poiché la gelosia accende l’ira del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta.
35Egli non accetterà compenso alcuno,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.

[vv. 1-8]
9all'imbrunire, al declinare del giorno,
all'apparir della notte e del buio.
[v. 10]
11Essa è audace e insolente,
non sa tenere i piedi in casa sua.
[vv. 12-14]
15per questo sono uscita incontro a te
per cercarti e ti ho trovato.
[vv. 16-17]
18Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
19poiché mio marito non è in casa,
è partito per un lungo viaggio,
20ha portato con sé il sacchetto del denaro,
tornerà a casa il giorno del plenilunio».
[vv. 21-22]
23finché una freccia non gli lacera il fegato;
come un uccello che si precipita nella rete
e non sa che è in pericolo la sua vita.
[v. 24]
25Il tuo cuore non si volga verso le sue vie,
non aggirarti per i suoi sentieri,
26perché molti ne ha fatti cadere trafitti
ed erano vigorose tutte le sue vittime.
[v. 27]

[vv. 1-4]
5perché ti protegga dalla donna straniera,
dalla sconosciuta che ha parole seducenti.

[vv. 6-8]
9all’imbrunire, al declinare del giorno,
all’apparire della notte e del buio.
[v. 10]
11Ella è irrequieta e insolente,
non sa tenere i piedi in casa sua.
[vv. 12-14]
15per questo sono uscita incontro a te
desiderosa di vederti, e ti ho trovato.
16Ho messo coperte soffici sul mio letto,
lenzuola ricamate di lino d’Egitto;
[v. 17]
18Vieni, inebriamoci d’amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
19poiché mio marito non è in casa,
è partito per un lungo viaggio,
20ha portato con sé il sacchetto del denaro,
tornerà a casa il giorno del plenilunio».
[vv. 21-22]
23finché una freccia non gli trafigge il fegato,
come un uccello che si precipita nella rete
e non sa che la sua vita è in pericolo.
[v. 24]
25Il tuo cuore non si volga verso le sue vie,
non vagare per i suoi sentieri,
26perché molti ne ha fatti cadere trafitti
ed erano vigorose tutte le sue vittime.
27Strada del regno dei morti è la sua casa,
che scende nelle dimore della morte.

1La Sapienza forse non chiama
e la prudenza non fa udir la voce?
[vv. 2-5]
6Ascoltate, perché dirò cose elevate,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
[v. 7]
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste;
niente vi è in esse di fallace o perverso;
9tutte sono leali per chi le comprende
e rette per chi possiede la scienza.
10Accettate la mia istruzione e non l'argento,
la scienza anziché l'oro fino,
[vv. 11-12]

13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia, l'arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
14A me appartiene il consiglio e il buon senso,
io sono l'intelligenza, a me appartiene la potenza.
15Per mezzo mio regnano i re
e i magistrati emettono giusti decreti;
16per mezzo mio i capi comandano
e i grandi governano con giustizia.
17Io amo coloro che mi amano
e quelli che mi cercano mi troveranno.
18Presso di me c'è ricchezza e onore,
sicuro benessere ed equità.
19Il mio frutto val più dell'oro, dell'oro fino,
il mio provento più dell'argento scelto.
20Io cammino sulla via della giustizia
e per i sentieri dell'equità,
21per dotare di beni quanti mi amano
e riempire i loro forzieri.

22Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora.
23Dall'eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
24Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
25prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io sono stata generata.
26Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi,
né le prime zolle del mondo;
[vv. 27-28]
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia;
quando disponeva le fondamenta della terra,
30allora io ero con lui come architetto
ed ero la sua delizia ogni giorno,
dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
[v. 31]

32Ora, figli, ascoltatemi:
beati quelli che seguono le mie vie!
33Ascoltate l'esortazione e siate saggi,
non trascuratela!
34Beato l'uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire attentamente la soglia.
35Infatti, chi trova me trova la vita,
e ottiene favore dal Signore;
36ma chi pecca contro di me, danneggia se stesso;
quanti mi odiano amano la morte».

1La sapienza forse non chiama
e l’intelligenza non fa udire la sua voce?
[vv. 2-5]
6Ascoltate, perché dirò cose rilevanti,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
[v. 7]
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste,
niente in esse è tortuoso o perverso;
9sono tutte chiare per chi le comprende
e rette per chi possiede la scienza.
10Accettate la mia istruzione e non l’argento,
la scienza anziché l’oro fino,
11perché la sapienza vale più delle perle
e quanto si può desiderare non l’eguaglia.
[v. 12]
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia e l’arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
14A me appartengono consiglio e successo,
mia è l’intelligenza, mia è la potenza.
15Per mezzo mio regnano i re
e i prìncipi promulgano giusti decreti;
16per mezzo mio i capi comandano
e i grandi governano con giustizia.
17Io amo coloro che mi amano,
e quelli che mi cercano mi trovano.
18Ricchezza e onore sono con me,
sicuro benessere e giustizia.
19Il mio frutto è migliore dell’oro più fino,
il mio prodotto è migliore dell’argento pregiato.
20Sulla via della giustizia io cammino
e per i sentieri dell’equità,
21per dotare di beni quanti mi amano
e riempire i loro tesori.

22Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all’origine.
23Dall’eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
24Quando non esistevano gli abissi, io fui generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua;
[v. 25]
26quando ancora non aveva fatto la terra e i campi
né le prime zolle del mondo.
[vv. 27-28]
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
30io ero con lui come artefice
ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante,
[v. 31]

32Ora, figli, ascoltatemi:
beati quelli che seguono le mie vie!
33Ascoltate l’esortazione e siate saggi,
non trascuratela!
34Beato l’uomo che mi ascolta,
vegliando ogni giorno alle mie porte,
per custodire gli stipiti della mia soglia.
35Infatti, chi trova me trova la vita
e ottiene il favore del Signore;
36ma chi pecca contro di me fa male a se stesso;
quanti mi odiano amano la morte».

[v. 1]
2Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino
e ha imbandito la tavola.
[v. 3]
4«Chi è inesperto accorra qui!».
A chi è privo di senno essa dice:
5«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
[vv. 6-7]

8Non rimproverare il beffardo per non farti odiare;
rimprovera il saggio ed egli ti amerà.
[vv. 9-10]
11Per mezzo mio si moltiplicano i tuoi giorni,
ti saranno aggiunti anni di vita.
[v. 12]

13Donna irrequieta è follia,
una sciocca che non sa nulla.
14Sta seduta alla porta di casa,
su un trono, in un luogo alto della città,
15per invitare i passanti
che vanno diritti per la loro strada:
16«Chi è inesperto venga qua!».
E a chi è privo di senno essa dice:
17«Le acque furtive sono dolci,
il pane preso di nascosto è gustoso».
18Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e che i suoi invitati
se ne vanno nel profondo degli inferi.

[v. 1]
2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
[v. 3]
4«Chi è inesperto venga qui!».
A chi è privo di senno ella dice:
5«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
[vv. 6-7]
8Non rimproverare lo spavaldo per non farti odiare;
rimprovera il saggio ed egli ti sarà grato.
[v. 9]
10Principio della sapienza è il timore del Signore,
e conoscere il Santo è intelligenza.
11Per mezzo mio si moltiplicheranno i tuoi giorni,
ti saranno aumentati gli anni di vita.
[v. 12]
13Donna follia è irrequieta,
sciocca e ignorante.
14Sta seduta alla porta di casa,
su un trono, in un luogo alto della città,
15per invitare i passanti
che vanno diritti per la loro strada:
16«Chi è inesperto venga qui!».
E a chi è privo di senno ella dice:
17«Le acque furtive sono dolci,
il pane preso di nascosto è gustoso».
18Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e i suoi invitati scendono nel profondo del regno dei morti.

[v. 1]

2Non giovano i tesori male acquistati,
mentre la giustizia libera dalla morte.
3Il Signore non lascia patir la fame al giusto,
ma delude la cupidigia degli empi.
4La mano pigra fa impoverire,
la mano operosa arricchisce.
5Chi raccoglie d'estate è previdente;
chi dorme al tempo della mietitura si disonora.
6Le benedizioni del Signore sul capo del giusto,
la bocca degli empi nasconde il sopruso.
7La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi svanisce.
[vv. 8-12]
13Sulle labbra dell'assennato si trova la sapienza,
per la schiena di chi è privo di senno il bastone.
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente.
15I beni del ricco sono la sua roccaforte,
la rovina dei poveri è la loro miseria.
16Il salario del giusto serve per la vita,
il guadagno dell'empio è per i vizi.
[v. 17]
18Placano l'odio le labbra sincere,
chi diffonde la calunnia è uno stolto.
19Nel molto parlare non manca la colpa,
chi frena le labbra è prudente.
[v. 20]
21Le labbra del giusto nutriscono molti,
gli stolti muoiono in miseria.
22La benedizione del Signore arricchisce,
non le aggiunge nulla la fatica.
[vv. 23-26]
27Il timore del Signore prolunga i giorni,
ma gli anni dei malvagi sono accorciati.
[v. 28]
29La via del Signore è una fortezza per l'uomo retto,
mentre è una rovina per i malfattori.
30Il giusto non vacillerà mai,
ma gli empi non dureranno sulla terra.
[v. 31]
32Le labbra del giusto stillano benevolenza,
la bocca degli empi perversità.

[v. 1]

2I tesori male acquistati non giovano,
ma la giustizia libera dalla morte.
3Il Signore non lascia che il giusto soffra la fame,
ma respinge la cupidigia dei perfidi.
4La mano pigra rende poveri,
la mano operosa arricchisce.
5Chi raccoglie d’estate è previdente
e chi dorme al tempo della mietitura è uno svergognato.
6Le benedizioni del Signore sul capo del giusto,
la bocca degli empi nasconde violenza.
7La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi marcisce.
[vv. 8-13]
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.
15I beni del ricco sono la sua roccaforte,
la rovina dei poveri è la loro miseria.
16Il salario del giusto serve per la vita,
il guadagno dell’empio è per i vizi.
[v. 17]
18Dissimulano l’odio le labbra bugiarde,
chi diffonde calunnie è uno stolto.
19Nel molto parlare non manca la colpa,
chi frena le labbra è saggio.
[v. 20]
21Le labbra del giusto nutrono molti,
gli stolti invece muoiono per la loro stoltezza.
22La benedizione del Signore arricchisce,
non vi aggiunge nulla la fatica.
[vv. 23-24]
25Passa la bufera e l’empio non c’è più,
il giusto invece resta saldo per sempre.
[v. 26]
27Il timore del Signore prolunga i giorni,
ma gli anni dei malvagi sono accorciati.
[v. 28]
29La via del Signore è una fortezza per l’uomo integro,
ma è una rovina per i malfattori.
30Il giusto non vacillerà mai,
ma gli empi non dureranno sulla terra.
[v. 31]
32Le labbra del giusto conoscono benevolenza,
la bocca degli empi cose perverse.

1La bilancia falsa è in abominio al Signore,
ma del peso esatto egli si compiace.
[vv. 2-3]
4Non serve la ricchezza nel giorno della collera,
ma la giustizia libera dalla morte.
[v. 5]
6La giustizia degli uomini retti li salva,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
[vv. 7-8]
9Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo,
ma i giusti si salvano con la scienza.
[vv. 10-11]
12Chi disprezza il suo prossimo è privo di senno,
l'uomo prudente invece tace.
[vv. 13-14]
15Chi garantisce per un estraneo si troverà male,
chi avversa le strette di mano a garanzia,
vive tranquillo.
16Una donna graziosa ottiene gloria,
ma gli uomini laboriosi acquistano ricchezza.
[vv. 17-19]
20I cuori depravati sono in abominio al Signore
che si compiace di chi ha una condotta integra.
21Certo non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti si salverà.
22Un anello d'oro al naso d'un porco,
tale è la donna bella ma priva di senno.
[vv. 23-25]
26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende.
[v. 27]
28Chi confida nella propria ricchezza cadrà;
i giusti invece verdeggeranno come foglie.
[vv. 29-30]
31Ecco, il giusto è ripagato sulla terra,
tanto più lo saranno l'empio e il peccatore.

1Il Signore aborrisce la bilancia falsa,
ma del peso esatto egli si compiace.
2Dove c’è insolenza c’è anche disonore,
ma la sapienza sta con gli umili.
[v. 3]
4Non giova la ricchezza nel giorno della collera,
ma la giustizia libera dalla morte.
[v. 5]
6La giustizia salva gli onesti,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
[vv. 7-8]
9Con la sua bocca il bugiardo rovina l’amico,
i giusti con la loro scienza si salvano.
[v. 10]
11La benedizione degli uomini retti fa prosperare una città,
le parole dei malvagi la distruggono.
12Disprezza il suo prossimo chi è privo di senno,
ma l’uomo prudente tace.
[vv. 13-15]
16La donna avvenente ottiene onore,
gli uomini laboriosi ottengono ricchezze.
17Benefica se stesso chi è buono,
il crudele invece tormenta la sua carne.
[vv. 18-19]
20Un cuore perverso il Signore lo detesta:
egli si compiace di chi ha una condotta integra.
21Certamente non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti sarà salva.
[vv. 22-25]
26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione sta sul capo di chi lo vende.
[v. 27]
28Chi confida nella propria ricchezza cadrà,
i giusti invece rinverdiranno come foglie.
29Chi crea disordine in casa erediterà vento
e lo stolto sarà schiavo dell’uomo di senno.
[vv. 30-31]

[v. 1]
2Il buono si attira il favore del Signore,
ma egli condanna l'intrigante.
3Non resta saldo l'uomo con l'empietà,
ma la radice dei giusti non sarà smossa.
4La donna perfetta è la corona del marito,
ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa.
5I pensieri dei giusti sono equità,
i propositi degli empi sono frode.
6Le parole degli empi sono agguati sanguinari,
ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà.
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti sta salda.
8Un uomo è lodato per il senno,
chi ha un cuore perverso è disprezzato.
[v. 9]
10Il giusto ha cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
11Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere è privo di senno.
12Le brame dell'empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti produce frutti.
[v. 13]
14Ognuno si sazia del frutto della sua bocca,
ma ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere.
[vv. 15-16]
17Chi aspira alla verità proclama la giustizia,
il falso testimone proclama l'inganno.
[vv. 18-19]
20Amarezza è nel cuore di chi trama il male,
gioia hanno i consiglieri di pace.
21Al giusto non può capitare alcun danno,
gli empi saranno pieni di mali.
22Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore
che si compiace di quanti agiscono con sincerità.
[v. 23]
24La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra sarà per il lavoro forzato.
25L'affanno deprime il cuore dell'uomo,
una parola buona lo allieta.
[v. 26]
27Il pigro non troverà selvaggina;
la diligenza è per l'uomo un bene prezioso.
[v. 28]

1Chi ama la correzione ama la scienza,
chi odia il rimprovero è uno stupido.
2Chi è buono ottiene il favore del Signore,
il quale condanna il malintenzionato.
3Non si consolida l’uomo con la malvagità,
ma la radice dei giusti non sarà smossa.
[v. 4]
5I pensieri dei giusti sono equità,
i propositi degli empi sono frode.
6Le parole degli empi sono insidie mortali,
ma la bocca degli uomini retti li salverà.
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti resta salda.
[v. 8]
9Un uomo di poco conto che ha un servitore
vale più di uno che si vanta, a cui manca il pane.
10Il giusto si prende cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
11Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere è proprio uno stolto.
12Le brame dell’empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti dà molto frutto.
[v. 13]
14Con il frutto della bocca ci si sazia di beni;
ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere.
[vv. 15-16]
17Chi dice la verità proclama la giustizia,
chi testimonia il falso favorisce l’inganno.
[vv. 18-19]
20L’inganno è nel cuore di chi trama il male,
la gioia invece è di chi promuove la pace.
21Al giusto non può accadere alcun male,
i malvagi invece sono pieni di guai.
22Le labbra bugiarde sono un obbrobrio per il Signore:
egli si compiace di chiunque fa la verità.
[v. 23]
24La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra invece è destinata a servire.
[vv. 25-26]
27Il pigro non troverà selvaggina,
ma la persona industriosa possiede una fortuna.
28Sui sentieri della giustizia si trova la vita,
la sua strada non va mai alla morte.

1Il figlio saggio ama la disciplina,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero.
2Del frutto della sua bocca
l'uomo mangia ciò che è buono;
l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi.
[v. 3]
4Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito;
l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto.
5Il giusto odia la parola falsa,
l'empio calunnia e disonora.
[v. 6]
7C'è chi fa il ricco e non ha nulla;
c'è chi fa il povero e ha molti beni.
8Riscatto della vita d'un uomo è la sua ricchezza,
ma il povero non si accorge della minaccia.
[v. 9]
10L'insolenza provoca soltanto contese,
la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio.
11Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono,
chi le raduna a poco a poco le accresce.
[vv. 12-14]
15Un aspetto buono procura favore,
ma il contegno dei perfidi è rude.
[vv. 16-17]
18Povertà e ignominia a chi rifiuta l'istruzione,
chi tien conto del rimprovero sarà onorato.
[v. 19]
20Và con i saggi e saggio diventerai,
chi pratica gli stolti ne subirà danno.
[vv. 21-25]

1Il figlio saggio ama la correzione del padre,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero.
[vv. 2-3]
4Il pigro brama, ma non c’è nulla per il suo appetito,
mentre l’appetito dei laboriosi sarà soddisfatto.
5Il giusto odia la parola falsa,
l’empio disonora e diffama.
[v. 6]
7C’è chi fa il ricco e non ha nulla,
c’è chi fa il povero e possiede molti beni.
8Riscatto della vita d’un uomo è la sua ricchezza,
ma il povero non avverte la minaccia.
[vv. 9-14]
15Il senno procura favore,
ma il contegno dei perfidi porta alla rovina.
[vv. 16-17]
18Povertà e ignominia a chi rifiuta la correzione,
chi tiene conto del rimprovero sarà onorato.
[v. 19]
20Va’ con i saggi e saggio diventerai,
chi pratica gli stolti ne subirà danno.
[v. 21]
22L’uomo buono lascia eredi i figli dei figli,
è riservata al giusto la ricchezza del peccatore.
[vv. 23-24]
25Il giusto mangia fino a saziarsi,
ma il ventre dei malvagi resta vuoto.

[v. 1]
2Chi procede con rettitudine teme il Signore,
chi si scosta dalle sue vie lo disprezza.
3Nella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
4Senza buoi, niente grano,
l'abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro.
5Il testimone vero non mentisce,
quello falso spira menzogne.
6Il beffardo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per il prudente.
7Allontànati dall'uomo stolto,
e non ignorerai le labbra sapienti.
8La sapienza dell'accorto sta nel capire la sua via
ma la stoltezza degli sciocchi è inganno.
[v. 9]
10Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l'estraneo.
[v. 11]
12C'è una via che sembra diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
[vv. 13-15]
16Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto è insolente e presuntuoso.
[v. 17]
18Gli inesperti erediteranno la stoltezza,
i prudenti si coroneranno di scienza.
19I malvagi si inchinano davanti ai buoni,
gli empi davanti alle porte del giusto.
20Il povero è odioso anche al suo amico,
numerosi sono gli amici del ricco.
[v. 21]
22Non errano forse quelli che compiono il male?
Benevolenza e favore per quanti compiono il bene.
[vv. 23-25]
26Nel timore del Signore è la fiducia del forte;
per i suoi figli egli sarà un rifugio.
27Il timore del Signore è fonte di vita,
per evitare i lacci della morte.
[vv. 28-30]
31Chi opprime il povero offende il suo creatore,
chi ha pietà del misero lo onora.
[v. 32]
33In un cuore assennato risiede la sapienza,
ma in seno agli stolti può scoprirsi?
34La giustizia fa onore a una nazione,
ma il peccato segna il declino dei popoli.
35Il favore del re è per il ministro intelligente,
il suo sdegno è per chi lo disonora.

[v. 1]
2Cammina nella propria giustizia chi teme il Signore,
ma chi è traviato nelle proprie vie lo disprezza.
3Nella bocca dello stolto c’è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
4Se non ci sono buoi la greppia è vuota,
l’abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro.
5Il testimone sincero non mentisce,
chi proferisce menzogne è testimone falso.
6Lo spavaldo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per l’intelligente.
7Stai lontano dall’uomo stolto:
in lui non troverai labbra sapienti.
8Il sapiente avveduto conosce la sua strada,
ma la stoltezza degli sciocchi è inganno.
[v. 9]
10Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l’estraneo.
[vv. 11-13]
14Il perverso si sazia della sua condotta,
l’uomo buono delle sue opere.
[v. 15]
16Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto invece è impulsivo e si sente sicuro.
[v. 17]
18Gli inesperti ereditano la stoltezza,
gli accorti si coronano di scienza.
19I cattivi si inchinano davanti ai buoni,
i malvagi davanti alle porte del giusto.
20Il povero è odioso anche a chi gli è pari,
ma numerosi sono gli amici del ricco.
[v. 21]
22Non errano forse quelli che compiono il male?
Amore e fedeltà per quanti compiono il bene.
23In ogni fatica c’è un vantaggio,
ma le chiacchiere portano solo miseria.
[vv. 24-25]
26Nel timore del Signore sta la fiducia del forte;
anche per i suoi figli egli sarà un rifugio.
27Il timore del Signore è fonte di vita
per sfuggire ai lacci della morte.
[vv. 28-30]
31Chi opprime il povero offende il suo creatore,
chi ha pietà del misero lo onora.
[v. 32]
33In un cuore intelligente risiede la sapienza,
ma in mezzo agli stolti verrà riconosciuta?
[v. 34]
35Il favore del re è per il ministro intelligente,
la sua ira è per l’indegno.

[vv. 1-2]
3In ogni luogo sono gli occhi del Signore,
scrutano i malvagi e i buoni.
[vv. 4-6]
7Le labbra dei saggi diffondono la scienza,
non così il cuore degli stolti.
8Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore,
la supplica degli uomini retti gli è gradita.
9La condotta perversa è in abominio al Signore;
egli ama chi pratica la giustizia.
[v. 10]
11Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore,
tanto più i cuori dei figli dell'uomo.
12Lo spavaldo non vuol essere corretto,
egli non si accompagna con i saggi.
[vv. 13-20]
21La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno;
l'uomo prudente cammina diritto.
22Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle prese da molti consiglieri.
[v. 23]
24Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto,
per salvarlo dagli inferni che sono in basso.
25Il Signore abbatte la casa dei superbi
e rende saldi i confini della vedova.
26Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi,
ma gli sono gradite le parole benevole.
[vv. 27-28]
29Il Signore è lontano dagli empi,
ma egli ascolta la preghiera dei giusti.
30Uno sguardo luminoso allieta il cuore;
una notizia lieta rianima le ossa.
[v. 31]
32Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
chi ascolta il rimprovero acquista senno.
[v. 33]

[v. 1]
2Le parole dei saggi fanno gustare la scienza,
mentre la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
3Gli occhi del Signore arrivano dappertutto,
scrutano i malvagi e i buoni.
[vv. 4-5]
6Nella casa del giusto c’è abbondanza di beni,
sul guadagno dell’empio incombe il dissesto.
7Le labbra dei saggi diffondono la scienza,
non così il cuore degli stolti.
8Il sacrificio dei malvagi è un orrore per il Signore,
la preghiera dei buoni gli è gradita.
9Il Signore ha in orrore la condotta dei perversi,
egli ama chi pratica la giustizia.
[v. 10]
11Abisso e regno dei morti sono palesi davanti al Signore,
quanto più i cuori degli uomini!
12Lo spavaldo non vuole essere corretto,
egli non va in compagnia dei saggi.
[v. 13]
14Un cuore intelligente desidera imparare,
la bocca dello stolto si pasce della sua ignoranza.
15Tutti i giorni sono brutti per il povero,
per un cuore felice è sempre festa.
[vv. 16-20]
21La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno;
chi è prudente cammina diritto.
22Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle suggerite da molti consiglieri.
[v. 23]
24Per l’uomo assennato la strada della vita è verso l’alto,
per salvarlo dal regno dei morti che è in basso.
25Il Signore abbatte la casa dei superbi,
ma consolida il confine della vedova.
26Il Signore aborrisce i pensieri malvagi,
ma le parole benevole gli sono gradite.
[vv. 27-28]
29Il Signore è lontano dai malvagi,
ma ascolta la preghiera dei giusti.
30Uno sguardo luminoso dà gioia al cuore,
una notizia lieta rinvigorisce le ossa.
[v. 31]
32Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
ma chi ascolta il rimprovero acquista senno.
[v. 33]

1All'uomo appartengono i progetti della mente,
ma dal Signore viene la risposta.
2Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi,
ma chi scruta gli spiriti è il Signore.
3Affida al Signore la tua attività
e i tuoi progetti riusciranno.
4Il Signore ha fatto tutto per un fine,
anche l'empio per il giorno della sventura.
5È un abominio per il Signore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
con il timore del Signore si evita il male.
7Quando il Signore si compiace della condotta di un uomo,
riconcilia con lui anche i suoi nemici.
[v. 8]
9La mente dell'uomo pensa molto alla sua via,
ma il Signore dirige i suoi passi.
10Un oracolo è sulle labbra del re,
in giudizio la sua bocca non sbaglia.
11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
12È in abominio ai re commettere un'azione iniqua,
poiché il trono si consolida con la giustizia.
[vv. 13-19]
20Chi è prudente nella parola troverà il bene
e chi confida nel Signore è beato.
[vv. 21-23]
24Favo di miele sono le parole gentili,
dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo.
25C'è una via che pare diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
[vv. 26-28]
29L'uomo violento seduce il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
[vv. 30-32]
33Nel grembo si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.

1All’uomo appartengono i progetti del cuore,
ma dal Signore viene la risposta della lingua.
2Agli occhi dell’uomo tutte le sue opere sembrano pure,
ma chi scruta gli spiriti è il Signore.
3Affida al Signore le tue opere
e i tuoi progetti avranno efficacia.
4Il Signore ha fatto ogni cosa per il suo fine
e anche il malvagio per il giorno della sventura.
5Il Signore ha in orrore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
ma con il timore del Signore si evita il male.
7Se il Signore si compiace della condotta di un uomo,
lo riconcilia anche con i suoi nemici.
[v. 8]
9Il cuore dell’uomo elabora progetti,
ma è il Signore che rende saldi i suoi passi.

10L’oracolo è sulle labbra del re,
in giudizio la sua bocca non sbaglia.
11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
12È un orrore per i re commettere un’azione iniqua,
poiché il trono sta saldo con la giustizia.
[vv. 13-14]
15Se il volto del re è luminoso, c’è la vita:
il suo favore è come pioggia di primavera.

[vv. 16-19]
20Chi è prudente nel parlare troverà il bene,
ma chi confida nel Signore è beato.
[v. 21]
22Fonte di vita è il senno per chi lo possiede,
ma castigo degli stolti è la stoltezza.
[v. 23]
24Favo di miele sono le parole gentili,
dolce per il palato e medicina per le ossa.
[vv. 25-28]
29L’uomo violento inganna il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
[vv. 30-32]
33Nel cavo della veste si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.

[v. 1]
2Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all'eredità.
3Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.
4Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.
6Corona dei vecchi sono i figli dei figli,
onore dei figli i loro padri.
7Non conviene all'insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
8Il dono è come un talismano per il proprietario:
dovunque si volga ha successo.
[vv. 9-10]
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
12Meglio incontrare un'orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
[vv. 13-14]
15Assolvere il reo e condannare il giusto
sono due cose in abominio al Signore.
16A che serve il denaro in mano allo stolto?
Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno?
[v. 17]
18È privo di senno l'uomo che offre garanzie
e si dà come garante per il suo prossimo.
[v. 19]
20Un cuore perverso non troverà mai felicità,
una lingua tortuosa andrà in malora.
21Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non può certo gioire il padre di uno sciocco.
22Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
[v. 23]
24L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
[v. 25]
26Non sta bene multare chi ha ragione
e peggio ancora colpire gli innocenti.
27Chi è parco di parole possiede la scienza;
uno spirito calmo è un uomo intelligente.
[v. 28]

[v. 1]
2Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all’eredità.
3Il crogiuolo è per l’argento e il forno per l’oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.
4Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce per colui che va in rovina non resterà impunito.
6Corona dei vecchi sono i figli dei figli,
onore dei figli i loro padri.
7Non s’addice all’insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
8Il regalo di corruzione è come un talismano per chi lo possiede:
dovunque egli si volga ottiene successo.
[vv. 9-10]
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
12Meglio incontrare un’orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
13A chi rende male per bene
non si allontanerà la sventura dalla sua casa.
[v. 14]
15Assolvere il reo e condannare il giusto:
ecco due cose che il Signore ha in orrore.
16A che serve il denaro in mano allo stolto?
Per comprare la sapienza, se non ha senno?
[v. 17]
18È privo di senno l’uomo che dà la sua mano
e si fa garante per il suo prossimo.
[v. 19]
20Chi ha un cuore perverso non troverà mai felicità
e chi ha la lingua tortuosa cadrà in rovina.
21Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non gioirà il padre di uno sciocco.
22Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito depresso inaridisce le ossa.
[v. 23]
24L’uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
[v. 25]
26Certo non è bene punire chi ha ragione,
colpire gente perbene è contro la giustizia.
[vv. 27-28]

[v. 1]
2Lo stolto non ama la prudenza,
ma vuol solo far mostra dei suoi sentimenti.
3Con l'empietà viene il disprezzo,
con il disonore anche l'ignominia.
4Le parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda,
la fonte della sapienza è un torrente che straripa.
5Non è bene usar riguardi all'empio
per far torto al giusto in un giudizio.
6Le labbra dello stolto provocano liti
e la sua bocca gli provoca percosse.
7La bocca dello stolto è la sua rovina
e le sue labbra sono un laccio per la sua vita.
8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono in fondo alle viscere.
[v. 9]
10Torre fortissima è il nome del Signore:
il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.
11I beni del ricco sono la sua roccaforte,
come un'alta muraglia, a suo parere.
[vv. 12-13]
14Lo spirito dell'uomo lo sostiene nella malattia,
ma uno spirito afflitto chi lo solleverà?
[v. 15]
16Il dono fa largo all'uomo
e lo introduce alla presenza dei grandi.
[vv. 17-18]
19Un fratello offeso è più irriducibile d'una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
[v. 20]
21Morte e vita sono in potere della lingua
e chi l'accarezza ne mangerà i frutti.
22Chi ha trovato una moglie ha trovato una fortuna,
ha ottenuto il favore del Signore.
[v. 23]
24Ci sono compagni che conducono alla rovina,
ma anche amici più affezionati di un fratello.

[v. 1]
2Lo stolto non ama la prudenza,
ma vuole solo far mostra dei suoi sentimenti.
3Con la malvagità viene il disprezzo,
con il disonore anche l’ignominia.
4Le parole della bocca dell’uomo sono acqua profonda,
la fonte della sapienza è un torrente che straripa.
5Non è bene usare riguardi al malvagio
per far torto al giusto in un giudizio.
6Le labbra dello stolto suscitano liti
e la sua bocca gli provoca percosse.
7La bocca dello stolto è la sua rovina
e le sue labbra sono una trappola per la sua vita.
8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono fin nel più intimo.
[v. 9]
10Torre fortificata è il nome del Signore:
il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.
11I beni del ricco sono la sua roccaforte,
sono come un’alta muraglia nella sua immaginazione.
[vv. 12-13]
14Lo spirito dell’uomo lo sostiene nella malattia,
ma uno spirito depresso chi lo solleverà?
[v. 15]
16Il dono che l’uomo fa gli spiana la via
e lo introduce alla presenza dei grandi.
[vv. 17-18]
19Un fratello offeso è più inespugnabile d’una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
20Con il frutto della bocca ci si sazia il ventre,
ognuno si sazia con il prodotto delle sue labbra.
21Morte e vita sono in potere della lingua
e chi ne fa buon uso ne mangerà i frutti.
22Chi trova una moglie trova una fortuna
e ottiene il favore del Signore.
[v. 23]
24Ci sono compagni che si rovinano a vicenda,
ma anche amici più affezionati di un fratello.

[v. 1]
2Lo zelo senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi inciampa.
3La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo
e poi egli si adira contro il Signore.
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha.
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
6Molti sono gli adulatori dell'uomo generoso
e tutti sono amici di chi fa doni.
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8Chi acquista senno ama se stesso
e chi agisce con prudenza trova fortuna.
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11È avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno
ed è sua gloria passar sopra alle offese.
12Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone
e il suo favore è come la rugiada sull'erba.
13Un figlio stolto è una calamità per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14La casa e il patrimonio si ereditano dai padri,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
[vv. 15-16]
17Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore
che gli ripagherà la buona azione.
18Correggi tuo figlio finché c'è speranza,
ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo.
[vv. 19-20]
21Molte sono le idee nella mente dell'uomo,
ma solo il disegno del Signore resta saldo.
[v. 22]
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura.
24Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma stenta persino a riportarla alla bocca.
[v. 25]
26Chi rovina il padre e fa fuggire la madre
è un figlio disonorato e infame.
[vv. 27-28]
29Per i beffardi sono pronte le verghe
e il bastone per le spalle degli stolti.

1Meglio un povero dalla condotta integra
di uno dalle labbra perverse e che è stolto.
2Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi sbaglia strada.
3La stoltezza dell’uomo rovina la sua via,
ma poi egli si adira contro il Signore.
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato dall’amico che ha.
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
6Molti sono gli adulatori dell’uomo generoso,
e tutti sono amici di chi fa doni.
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8Chi acquista senno ama se stesso
e chi conserva la prudenza trova fortuna.
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
[v. 12]
13Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14La casa e il patrimonio si ereditano dal padre,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
[vv. 15-16]
17Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore,
che gli darà la sua ricompensa.
18Correggi tuo figlio, perché c’è speranza,
ma non lasciarti andare fino a farlo morire.
[v. 19]
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
21Molti sono i progetti nel cuore dell’uomo,
ma solo i disegni del Signore si compiono.
[v. 22]
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
24Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma non è capace di riportarla alla bocca.
[v. 25]
26Rovina il padre e fa fuggire la madre
un figlio disonorato e infame.
[vv. 27-28]
29Per gli spavaldi sono pronte le punizioni
e le percosse per la schiena degli stolti.

1Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;
chiunque se ne inebria non è saggio.
[vv. 2-3]
4Il pigro non ara d'autunno,
e alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
5Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l'uomo accorto le sa attingere.
6Molti si proclamano gente per bene,
ma una persona fidata chi la trova?
[vv. 7-8]
9Chi può dire: «Ho purificato il cuore,
sono mondo dal mio peccato?».
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose in abominio al Signore.
11Gia con i suoi giochi il fanciullo dimostra
se le sue azioni saranno pure e rette.
12L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede:
l'uno e l'altro ha fatto il Signore.
13Non amare il sonno per non diventare povero,
tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.
[v. 14]
15C'è oro e ci sono molte perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite.
16Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per un altro
e tienilo in pegno per gli estranei.
[vv. 17-18]
19Chi va in giro sparlando rivela un segreto,
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
[v. 20]
21I guadagni accumulati in fretta da principio
non saranno benedetti alla fine.
22Non dire: «Voglio ricambiare il male»,
confida nel Signore ed egli ti libererà.
23Il doppio peso è in abominio al Signore
e le bilance false non sono un bene.
24Dal Signore sono diretti i passi dell'uomo
e come può l'uomo comprender la propria via?
[vv. 25-26]
27Lo spirito dell'uomo è una fiaccola del Signore
che scruta tutti i segreti recessi del cuore.
28Bontà e fedeltà vegliano sul re,
sulla bontà è basato il suo trono.
[v. 29]
30Le ferite sanguinanti spurgano il male,
le percosse purificano i recessi del cuore.

1Il vino è beffardo, il liquore è tumultuoso;
chiunque si perde dietro ad esso non è saggio.
[vv. 2-3]
4Il pigro non ara d’autunno:
alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
5Acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l’uomo accorto le sa attingere.
6Molti proclamano la propria bontà,
ma una persona fidata chi la trova?
[vv. 7-8]
9Chi può dire: «Ho la coscienza pulita,
sono puro dal mio peccato?».
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose che il Signore aborrisce.
[v. 11]
12L’orecchio che ascolta e l’occhio che vede:
l’uno e l’altro li ha fatti il Signore.
13Non amare il sonno per non diventare povero,
tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.
[v. 14]
15C’è possesso di oro e moltitudine di perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra sapienti.
16Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
[vv. 17-18]
19Chi va in giro sparlando svela il segreto;
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
[v. 20]
21Un’eredità accumulata in fretta all’inizio
non sarà benedetta alla fine.
22Non dire: «Renderò male per male»;
confida nel Signore ed egli ti libererà.
23Il Signore ha in orrore il doppio peso,
la bilancia falsa non è cosa buona.
24Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo:
come può l’essere umano conoscere la sua strada?
[vv. 25-26]
27Lampada del Signore è lo spirito dell’uomo:
essa scruta dentro, fin nell’intimo.
28Bontà e fedeltà vegliano sul re,
sulla giustizia è basato il suo trono.
[v. 29]
30Le ferite sanguinanti leniscono il male,
le percosse purificano fin nell’intimo.

1Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore:lo dirige dovunque egli vuole.
2Agli occhi dell'uomo tutte le sue vie sono rette,
ma chi pesa i cuori è il Signore.
3Praticare la giustizia e l'equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
[v. 4]
5I piani dell'uomo diligente si risolvono in profitto,
ma chi è precipitoso va verso l'indigenza.
[v. 6]
7La violenza degli empi li travolge,
perché rifiutano di praticare la giustizia.
8La via dell'uomo criminale è tortuosa,
ma l'innocente è retto nel suo agire.
[v. 9]
10L'anima del malvagio desidera far il male
e ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
[vv. 11-12]
13Chi chiude l'orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
14Un regalo fatto in segreto calma la collera,
un dono di sotto mano placa il furore violento.
[vv. 15-16]
17Diventerà indigente chi ama i piaceri
e chi ama vino e profumi non arricchirà.
[vv. 18-19]
20Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio,
ma lo stolto dilapida tutto.
[vv. 21-24]
25I desideri del pigro lo portano alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
[vv. 26-29]
30Non c'è sapienza, non c'è prudenza,
non c'è consiglio di fronte al Signore.
31Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.

1Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
2Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta,
ma chi scruta i cuori è il Signore.
3Praticare la giustizia e l’equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
[v. 4]
5I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto,
ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza.
[v. 6]
7La violenza dei malvagi li travolge,
perché rifiutano di praticare la giustizia.
8La via di un uomo colpevole è tortuosa,
ma l’innocente è retto nel suo agire.
[v. 9]
10L’anima del malvagio desidera fare il male,
ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
[vv. 11-12]
13Chi chiude l’orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
14Un dono fatto in segreto calma la collera,
un regalo di nascosto placa il furore violento.
[vv. 15-16]
17Diventerà indigente chi ama i piaceri,
chi ama vino e profumi non si arricchirà.
[vv. 18-19]
20Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio,
ma l’uomo stolto dilapida tutto.
[vv. 21-24]
25Il desiderio del pigro lo porta alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
26L’empio indulge tutto il giorno alla cupidigia,
mentre il giusto dona senza risparmiare.
[vv. 27-29]
30Non c’è sapienza, non c’è prudenza,
non c’è consiglio di fronte al Signore.
31Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.

1Un buon nome val più di grandi ricchezze
e la benevolenza altrui più dell'argento e dell'oro.
2Il ricco e il povero si incontrano,
il Signore ha creato l'uno e l'altro.
3L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
4Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio,
la ricchezza, l'onore e la vita.
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso sta lontano.
[vv. 6-9]
10Scaccia il beffardo e la discordia se ne andrà
e cesseranno i litigi e gli insulti.
11Il Signore ama chi è puro di cuore
e chi ha la grazia sulle labbra è amico del re.
12Gli occhi del Signore proteggono la scienza
ed egli confonde le parole del perfido.
[v. 13]
14La bocca delle straniere è una fossa profonda,
chi è in ira al Signore vi cade.
[v. 15]
16Opprimere il povero non fa che arricchirlo,
dare a un ricco non fa che impoverirlo.

[vv. 17-18]
19Perché la tua fiducia sia riposta nel Signore,
voglio indicarti oggi la tua strada.
20Non ti ho scritto forse trenta
tra consigli e istruzioni,
[v. 21]
22Non depredare il povero, perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
23perché il Signore difenderà la loro causa
e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati.
24Non ti associare a un collerico
e non praticare un uomo iracondo,
25per non imparare i suoi costumi
e procurarti una trappola per la tua vita.
26Non essere di quelli che si fanno garanti
o che s'impegnano per debiti altrui,
27perché, se poi non avrai da pagare,
ti si toglierà il letto di sotto a te.
28Non spostare il confine antico,
posto dai tuoi padri.
29Hai visto un uomo sollecito nel lavoro?
Egli si sistemerà al servizio del re,
non resterà al servizio di persone oscure.

1Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze
e la benevolenza altrui vale più dell’argento e dell’oro.
2Il ricco e il povero s’incontrano in questo:
il Signore ha creato l’uno e l’altro.
3L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
4Frutti dell’umiltà sono il timore di Dio,
la ricchezza, l’onore e la vita.
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso se ne tiene lontano.
[vv. 6-9]
10Scaccia lo spavaldo e la discordia se ne andrà:
cesseranno i litigi e gli insulti.
[v. 11]
12Gli occhi del Signore custodiscono la scienza:
in tal modo egli confonde le parole del perfido.
[v. 13]
14La bocca delle straniere è una fossa profonda:
vi cade colui che è in ira al Signore.
[v. 15]
16Chi opprime il povero non fa che arricchirlo,
chi dà a un ricco non fa che impoverirsi.

[v. 17]
18ti saranno piacevoli se le custodirai nel tuo intimo,
se le terrai pronte sulle tue labbra.
19Perché sia riposta nel Signore la tua fiducia,
oggi le faccio conoscere a te.
[v. 20]
21perché tu sappia riferire in modo conveniente parole di verità
e possa riportarle a quelli che ti mandano.

22Non depredare il povero perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
23perché il Signore difenderà la loro causa
e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati.
24Non ti associare a un collerico
e non praticare un uomo iracondo,
25per non abituarti alle sue maniere
e procurarti una trappola per la tua vita.
26Non essere di quelli che danno la mano
e si fanno garanti dei debiti altrui,
27perché, se poi non avrai da pagare,
si dovrebbe togliere il letto di sotto a te.
28Non spostare il confine antico,
che è stato posto dai tuoi padri.
29Hai visto un uomo sollecito nel lavoro?
Egli starà al servizio del re
e non al servizio di gente oscura!

[vv. 1-2]
3Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
4Non affannarti per arricchire,
rinunzia a un simile pensiero;
5appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa gia non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
6Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo
e non desiderare le sue ghiottonerie,
7perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
[v. 8]
9Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
10Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
[vv. 11-12]
13Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
[vv. 14-15]
16Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
18perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà delusa.
[v. 19]
20Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
21perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
22Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
23Acquista il vero bene e non cederlo,
la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza.
[vv. 24-29]
30Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
31Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nella coppa
e scende giù piano piano;
[v. 32]
33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
[v. 34]
35«Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro».

1Quando siedi a mangiare con uno che ha autorità,
bada bene a ciò che ti è messo davanti;
[v. 2]
3Non bramare le sue ghiottonerie,
perché sono un cibo fallace.
4Non affannarti per accumulare ricchezze,
sii intelligente e rinuncia.
5Su di esse volano i tuoi occhi
ma già non ci sono più:
perché mettono ali come aquila e volano verso il cielo.
6Non mangiare il pane dell’avaro
e non bramare le sue ghiottonerie,
7perché, come uno che pensa solo a se stesso,
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
[v. 8]

9Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
10Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
[vv. 11-12]
13Non risparmiare al fanciullo la correzione,
perché se lo percuoti con il bastone non morirà;
14anzi, se lo percuoti con il bastone,
lo salverai dal regno dei morti.

[v. 15]
16Esulterò dentro di me,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17Non invidiare in cuor tuo i peccatori,
ma resta sempre nel timore del Signore,
18perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
[v. 19]
20Non essere fra quelli che s’inebriano di vino
né fra coloro che sono ingordi di carne,
21perché l’ubriacone e l’ingordo impoveriranno
e di stracci li rivestirà la sonnolenza.
22Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
23Acquista la verità e non rivenderla,
la sapienza, l’educazione e la prudenza.
[v. 24]
25Gioiscano tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
26Fa’ bene attenzione a me, figlio mio,
e piacciano ai tuoi occhi le mie vie:
[vv. 27-29]

30Per quelli che si perdono dietro al vino,
per quelli che assaporano bevande inebrianti.
31Non guardare il vino come rosseggia,
come scintilla nella coppa
e come scorre morbidamente;
[v. 32]
33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
[v. 34]
35«Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell’altro!».

1Non invidiare gli uomini malvagi,
non desiderare di stare con loro;
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[v. 3]
4con la scienza si riempiono le sue stanze
di tutti i beni preziosi e deliziosi.
5Un uomo saggio vale più di uno forte,
un uomo sapiente più di uno pieno di vigore,
[v. 6]
7È troppo alta la sapienza per lo stolto,
alla porta della città egli non potrà aprir bocca.
[vv. 8-9]
10Se ti avvilisci nel giorno della sventura,
ben poca è la tua forza.
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
12Se dici: «Ecco, io non ne so nulla»,
forse colui che pesa i cuori non lo comprende?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
13Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono
e dolce sarà il favo al tuo palato.
14Sappi che tale è la sapienza per te:
se l'acquisti, avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
15Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma gli empi soccombono nella sventura.
17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
18perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la collera.
19Non irritarti per i malvagi
e non invidiare gli empi,
20perché non ci sarà avvenire per il malvagio
e la lucerna degli empi si estinguerà.
21Temi il Signore, figlio mio, e il re;
non ribellarti né all'uno né all'altro,
22perché improvvisa sorgerà la loro vendetta
e chi sa quale scempio faranno l'uno e l'altro? IV. APPENDICE ALLA RACCOLTA DEI SAGGI 23Anche queste sono parole dei saggi.
Aver preferenze personali in giudizio non è bene.
24Se uno dice all'empio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno,
25mentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia,
su di loro si riverserà la benedizione.
[vv. 26-27]
28Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo
e non ingannare con le labbra.
29Non dire: «Come ha fatto a me così io farò a lui,
renderò a ciascuno come si merita».
30Sono passato vicino al campo di un pigro,
alla vigna di un uomo insensato:
31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
[vv. 32-34]

1Non invidiare le persone malvagie,
non desiderare di stare con loro,
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[v. 3]
4con la scienza si riempiono le sue stanze
di tutti i beni preziosi e deliziosi.
[vv. 5-6]
7È troppo alta la sapienza per lo stolto,
alla porta della città egli non potrà aprire bocca.
[vv. 8-9]
10Se te ne stai indolente nel giorno della sventura,
ben poca è la tua forza.
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
12Se tu dicessi: «Io non lo sapevo»,
credi che non l’intenda colui che pesa i cuori?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
13Mangia il miele, figlio mio, perché è buono
e il favo è dolce al tuo palato.
14Sappi che tale è la sapienza per te;
se la trovi, avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
15Non insidiare, come un malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma i malvagi soccombono nella sventura.
17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
18perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la sua collera.
19Non irritarti per i malfattori
e non invidiare i malvagi,
20perché non ci sarà avvenire per il cattivo
e la lampada dei malvagi si spegnerà.
21Figlio mio, temi il Signore e il re,
e con i ribelli non immischiarti,
22perché improvviso sorgerà il loro castigo
e la rovina mandata da entrambi chi la conosce?

23Anche queste sono parole dei saggi.
Avere preferenze personali in giudizio non è bene.
24Chi dice al malvagio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo detesteranno;
[vv. 25-27]
28Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo,
non ingannare con le labbra.
29Non dire: «Come ha fatto a me così io farò a lui,
renderò a ciascuno come si merita».

30Sono passato vicino al campo di un pigro,
alla vigna di un uomo insensato:
31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
[vv. 32-34]

1Anche questi sono proverbi di Salomone,
trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.
[v. 2]
3I cieli per la loro altezza,
la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
[v. 4]
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
6Non darti arie davanti al re
e non metterti al posto dei grandi,
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»
piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore.
Quanto i tuoi occhi hanno visto
8non metterlo subito fuori in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
9Discuti la tua causa con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui;
[vv. 10-11]
12Come anello d'oro e collana d'oro fino
è un saggio che ammonisce un orecchio attento.
13Come fresco di neve al tempo della mietitura,
è un messaggero verace per chi lo manda;
egli rinfranca l'animo del suo signore.
14Nuvole e vento, ma senza pioggia,
tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa.
[v. 15]
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché non si stanchi di te e ti prenda in odio.
[v. 18]
19Qual dente cariato e piede slogato
tale è la fiducia dell'uomo
sleale nel giorno della sventura,
20è togliersi le vesti in un giorno rigido.
Aceto su una piaga viva,
tali sono i canti per un cuore afflitto.
[v. 21]
22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo
e il Signore ti ricompenserà.
23La tramontana porta la pioggia,
un parlare in segreto provoca lo sdegno sul volto.
[v. 24]
25Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
[v. 26]
27Mangiare troppo miele non è bene,
né lasciarsi prendere da parole adulatrici.
28Una città smantellata o senza mura
tale è l'uomo che non sa dominare la collera.

1Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.

[v. 2]
3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
[v. 4]
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
6Non darti arie davanti al re
e non metterti al posto dei grandi,
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»,
piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante.
Ciò che i tuoi occhi hanno visto,
8non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
9La tua causa discutila con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui,
10perché chi ti ascolta non ti biasimi
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
[vv. 11-12]
13Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l’animo del suo signore.
14Nuvole e vento, ma senza pioggia,
tale è l’uomo che si vanta di regali che non fa.
[v. 15]
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché, stanco di te, non ti prenda in odio.
[v. 18]
19Quale dente cariato e quale piede slogato,
tale è l’appoggio del perfido nel giorno della sventura.
20Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo
e come chi versa aceto su una piaga viva,
tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.
[v. 21]
22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo
e il Signore ti ricompenserà.
23La tramontana porta la pioggia,
la lingua maldicente provoca lo sdegno sul volto.
[v. 24]
25Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
[v. 26]
27Mangiare troppo miele non è bene,
né cercare onori eccessivi.
28Una città smantellata, senza mura,
tale è chi non sa dominare se stesso.

1Come la neve d'estate e la pioggia alla mietitura,
così l'onore non conviene allo stolto.
2Come il passero che svolazza, come la rondine che vola,
così una maledizione senza motivo non avverrà.
3La frusta per il cavallo, la cavezza per l'asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
4Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza
per non divenire anche tu simile a lui.
5Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza
perché egli non si creda saggio.
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
7Malferme sono le gambe dello zoppo,
così una massima sulla bocca degli stolti.
8Come chi lega il sasso alla fionda,
così chi attribuisce onori a uno stolto.
9Una spina penetrata nella mano d'un ubriaco,
tale è una massima sulla bocca degli stolti.
10Arciere che ferisce tutti i passanti,
tale è chi assume uno stolto o un ubriaco.
[v. 11]
12Hai visto un uomo che si crede saggio?
È meglio sperare in uno stolto che in lui.
[vv. 13-14]
15Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma dura fatica a portarla alla bocca.
16Il pigro si crede saggio
più di sette persone che rispondono con senno.
17Prende un cane per le orecchie
chi si intromette in una lite che non lo riguarda.
[v. 18]
19così è quell'uomo che inganna il suo prossimo
e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!».
20Per mancanza di legna il fuoco si spegne;
se non c'è il delatore, il litigio si calma.
[v. 21]
22Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi,
esse scendono in fondo alle viscere.
23Come vernice d'argento sopra un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
[v. 24]
25anche se usa espressioni melliflue, non ti fidare,
perché egli ha sette abomini nel cuore.
[vv. 26-28]

1Come neve d’estate e pioggia alla mietitura,
così l’onore non conviene allo stolto.
2Come passero che svolazza, come rondine che volteggia,
così una maledizione immotivata non ha effetto.
3La frusta per il cavallo, la cavezza per l’asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
4Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza,
per non divenire anche tu simile a lui.
5Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza,
perché egli non si creda saggio.
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
7Come pendono le gambe da uno zoppo,
così una massima sulla bocca dello stolto.
8Come chi lega una pietra alla fionda,
così chi attribuisce onori a uno stolto.
9Come ramo spinoso in mano a un ubriaco,
così una massima sulla bocca dello stolto.
[vv. 10-11]
12Hai visto un uomo che è saggio ai suoi occhi?
C’è più da sperare da uno stolto che da lui.

[vv. 13-14]
15Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma dura fatica a riportarla alla bocca.
16Il pigro si crede più saggio
di sette persone che rispondono con senno.

[vv. 17-18]
19così è colui che inganna il suo prossimo
e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!».
20Per mancanza di legna il fuoco si spegne;
se non c’è il calunniatore, il litigio si calma.
[v. 21]
22Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi,
che scendono fin nell’intimo.
23Come patina d’argento su un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
[v. 24]
25anche se usa espressioni melliflue, non credergli,
perché nel cuore egli ha sette obbrobri.
[vv. 26-28]

1Non ti vantare del domani,
perché non sai neppure che cosa genera l'oggi.
2Ti lodi un altro e non la tua bocca,
un estraneo e non le tue labbra.
[vv. 3-5]
6Leali sono le ferite di un amico,
fallaci i baci di un nemico.
[v. 7]
8Come un uccello che vola lontano dal nido
così è l'uomo che va errando lontano dalla dimora.
9Il profumo e l'incenso allietano il cuore,
la dolcezza di un amico rassicura l'anima.
10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello
nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
[v. 11]
12L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
13Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per uno straniero
e tienilo in pegno per gli sconosciuti.
14Benedire il prossimo di buon mattino ad alta voce
gli sarà imputato come una maledizione.
15Il gocciolar continuo in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa, si rassomigliano:
16chi la vuol trattenere, trattiene il vento
e raccoglie l'olio con la mano destra.
17Il ferro si aguzza con il ferro
e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno.
18Il guardiano di un fico ne mangia i frutti,
chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori.
19Come un volto differisce da un altro,
così i cuori degli uomini differiscono fra di loro.
20Come gli inferi e l'abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell'uomo.
[v. 21]
22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non scuoteresti da lui la sua stoltezza.
[v. 23]
24perché non sono perenni le ricchezze,
né un tesoro si trasmette di generazione in generazione.
25Si toglie il fieno, apparisce l'erba nuova
e si raccolgono i foraggi dei monti;
26gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
[v. 27]

1Non vantarti del domani,
perché non sai neppure che cosa genera l’oggi.
2Ti lodi un estraneo e non la tua bocca,
uno sconosciuto e non le tue labbra.
[vv. 3-5]

6Leali sono le ferite di un amico,
ingannevoli i baci di un nemico.
[v. 7]
8Come un uccello che vola lontano dal nido,
così è l’uomo che va errando lontano da casa.
9Profumo e incenso allietano il cuore
e il consiglio dell’amico addolcisce l’animo.
10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
[v. 11]
12L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo,
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,
sarà considerato come se lo maledicesse.
15Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa si rassomigliano:
16chi vuole trattenerla, trattiene il vento
e raccoglie l’olio con la mano destra.
17Il ferro si aguzza con il ferro
e l’uomo aguzza l’ingegno del suo compagno.
18Chi custodisce un fico ne mangia i frutti,
chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori.
[v. 19]
20Come il regno dei morti e l’abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell’uomo.
21Come il crogiuolo è per l’argento e il forno è per l’oro,
così l’uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.
[v. 23]
24perché le ricchezze non sono eterne
e una corona non dura per sempre.
25Tolto il fieno, ricresce l’erba nuova
e si raccolgono i foraggi sui monti;
26gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
27le capre ti danno latte abbondante per nutrire te,
per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche.

1L'empio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2Per i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni,
ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene.
3Un uomo empio che opprime i miseri
è una pioggia torrenziale che non porta pane.
4Quelli che violano la legge lodano l'empio,
ma quanti osservano la legge gli muovono guerra.
5I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
6Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.
7Chi osserva la legge è un figlio intelligente,
chi frequenta i crapuloni disonora suo padre.
[v. 8]
9Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge,
anche la sua preghiera è in abominio.
10Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada,
cadrà egli stesso nella fossa,
mentre gli integri possederanno fortune.
[v. 11]
12Grande è la gioia quando trionfano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde.
13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo;
chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza.
[vv. 14-15]
16Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni,
ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni.
17Un uomo perseguitato per omicidio
fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre.
[vv. 18-19]
20L'uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
per un pezzo di pane si pecca.
22L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire
e non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
[v. 23]
24Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è compagno dell'assassino.
25L'uomo avido suscita litigi,
ma chi confida nel Signore avrà successo.
26Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi si comporta con saggezza sarà salvato.
27Per chi dà al povero non c'è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
28Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono,
se essi periscono, sono potenti i giusti.

1Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi,
ma con un uomo intelligente e saggio l’ordine si mantiene.
3Un povero che opprime i miseri
è come pioggia torrenziale che non porta pane.
4Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio,
quelli che la osservano gli si mettono contro.
5I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
6Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.

7Osserva la legge il figlio intelligente,
chi frequenta gli ingordi disonora suo padre.
[v. 8]
9Chi allontana l’orecchio per non ascoltare la legge,
persino la sua preghiera è spregevole.
10Chi fa deviare i giusti per la via del male,
nel suo tranello lui stesso cadrà,
mentre gli integri erediteranno il bene.
[v. 11]
12Grande è l’onore quando esultano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua.
13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo,
chi le confessa e le abbandona troverà misericordia.
[vv. 14-15]
16Un principe privo di senno moltiplica le angherie,
ma chi odia il lucro prolungherà i suoi giorni.
17Un uomo che è perseguito per omicidio
fuggirà fino alla tomba: non lo si trattenga!
[vv. 18-19]
20L’uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
ma per un tozzo di pane si può prevaricare.
22L’avaro è impaziente di arricchire,
ma non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
[v. 23]
24Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è simile a un assassino.
25L’avido suscita litigi,
ma chi confida nel Signore sarà arricchito.
26Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi cammina nella saggezza sarà salvato.
27Per chi dona al povero non c’è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
28Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono;
se essi periscono, dominano i giusti.

[v. 1]
2Quando comandano i giusti, il popolo gioisce,
quando governano gli empi, il popolo geme.
[vv. 3-6]
7Il giusto si prende a cuore la causa dei miseri,
ma l'empio non intende ragione.
8I beffardi mettono sottosopra una città,
mentre i saggi placano la collera.
9Se un saggio discute con uno stolto,
si agiti o rida, non vi sarà conclusione.
10Gli uomini sanguinari odiano l'onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
[v. 11]
12Se un principe dà ascolto alle menzogne,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
13Il povero e l'usuraio si incontrano;
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
14Un re che giudichi i poveri con equità
rende saldo il suo trono per sempre.
15La verga e la correzione danno sapienza,
ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre.
16Quando governano i malvagi, i delitti abbondano,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
[vv. 17-18]
19Lo schiavo non si corregge a parole,
comprende, infatti, ma non obbedisce.
20Hai visto un uomo precipitoso nel parlare?
C'è più da sperare in uno stolto che in lui.
[vv. 21-22]
23L'orgoglio dell'uomo ne provoca l'umiliazione,
l'umile di cuore ottiene onori.
24Chi è complice del ladro, odia se stesso,
egli sente l'imprecazione, ma non denuncia nulla.
25Il temere gli uomini pone in una trappola;
ma chi confida nel Signore è al sicuro.
26Molti ricercano il favore del principe,
ma è il Signore che giudica ognuno.
27L'iniquo è un abominio per i giusti
e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi.

[v. 1]
2Quando dominano i giusti, il popolo gioisce,
quando governano i malvagi, il popolo geme.
[vv. 3-6]
7Il giusto riconosce il diritto dei miseri,
il malvagio invece non intende ragione.
8Gli uomini senza scrupoli sovvertono una città,
mentre i saggi placano la collera.
9Se un saggio entra in causa con uno stolto,
si agiti o rida, non troverà riposo.
10Gli uomini sanguinari odiano l’onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
[v. 11]
12Se un principe dà ascolto alle menzogne,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
13Il povero e l’oppressore s’incontrano in questo:
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
14Se un re giudica i poveri con equità,
il suo trono è saldo per sempre.
15La verga e la correzione danno sapienza,
ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre.
16Quando dominano i malvagi, dominano anche i delitti,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
[v. 17]
18Quando non c’è visione profetica, il popolo è sfrenato;
beato invece chi osserva la legge.
19Lo schiavo non si corregge a parole:
comprende, infatti, ma non obbedisce.
20Hai visto un uomo precipitoso nel parlare?
C’è più da sperare da uno stolto che da lui.
[vv. 21-22]
23L’orgoglio dell’uomo ne provoca l’umiliazione,
l’umile di cuore ottiene onori.
24Chi spartisce con un ladro odia se stesso:
egli sente la maledizione, ma non rivela nulla.
25Chi teme gli uomini si mette in una trappola,
ma chi confida nel Signore è al sicuro.
26Molti ricercano il favore di chi comanda,
ma è il Signore che giudica ognuno.
27L’iniquo è un orrore per i giusti
e gli uomini retti sono un orrore per i malvagi.

1Detti di Agùr figlio di Iakè, da Massa.
Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
2perché io sono il più ignorante degli uomini
e non ho intelligenza umana;
3non ho imparato la sapienza
e ignoro la scienza del Santo.
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
5Ogni parola di Dio è appurata;
egli è uno scudo per chi ricorre a lui.
6Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
7Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza;
ma fammi avere il cibo necessario,
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all'indigenza, non rubi
e profani il nome del mio Dio.
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena.
11C'è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
12C'è gente che si crede pura,
ma non si è lavata della sua lordura.
[v. 13]
14C'è gente i cui denti sono spade
e i cui molari sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e i poveri in mezzo agli uomini.

15La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!».
Tre cose non si saziano mai,
anzi quattro non dicono mai: «Basta!»:
[v. 16]
17L'occhio che guarda con scherno il padre
e disprezza l'obbedienza alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
18Tre cose mi sono difficili,
anzi quattro, che io non comprendo:
[v. 19]
20Tale è la condotta della donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: «Non ho fatto niente di male!».
21Per tre cose freme la terra,
anzi quattro cose non può sopportare:
22uno schiavo che diventi re,
uno stolto che abbia viveri in abbondanza,
[v. 23]
24Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono i più saggi dei saggi:
25le formiche, popolo senza forza,
che si provvedono il cibo durante l'estate;
26gli iràci, popolo imbelle,
ma che hanno la tana sulle rupi;
27le cavallette, che non hanno un re,
eppure marciano tutte insieme schierate;
[v. 28]
29Tre esseri hanno un portamento maestoso,
anzi quattro sono eleganti nel camminare:
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
[v. 31]
32Se ti sei esaltato per stoltezza
e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
[v. 33]

1Detti di Agur, figlio di Iakè, da Massa.

Dice quest’uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
2perché io sono il più stupido degli uomini
e non ho intelligenza umana;
3non ho imparato la sapienza
e la scienza del Santo non l’ho conosciuta.
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
[v. 5]
6Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
7Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza,
ma fammi avere il mio pezzo di pane,
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non venga punito.
11C’è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
12C’è gente che si crede pura,
ma non si è lavata della sua lordura.
[v. 13]
14C’è gente i cui denti sono spade
e le cui mascelle sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e togliere i poveri di mezzo agli uomini.

15La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!».
Tre cose non si saziano mai,
anzi quattro non dicono mai: «Basta!»:
16il regno dei morti, il grembo sterile,
la terra mai sazia d’acqua
e il fuoco che mai dice: «Basta!».
17L’occhio che guarda con scherno il padre
e si rifiuta di ubbidire alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
18Tre cose sono troppo ardue per me,
anzi quattro, che non comprendo affatto:
[v. 19]
20Così si comporta la donna adultera:
mangia e si pulisce la bocca
e dice: «Non ho fatto nulla di male!».
21Per tre cose freme la terra,
anzi quattro non può sopportare:
22uno schiavo che diventa re
e uno stolto che si sazia di pane,
[v. 23]
24Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono più saggi dei saggi:
25le formiche sono un popolo senza forza,
eppure si provvedono il cibo durante l’estate;
26gli iràci sono un popolo imbelle,
eppure hanno la tana sulle rupi;
27le cavallette non hanno un re,
eppure marciano tutte ben schierate;
[v. 28]
29Tre cose hanno un portamento magnifico,
anzi quattro hanno un’andatura maestosa:
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
[v. 31]
32Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
[v. 33]

1Parole di Lemuèl, re di Massa,
che sua madre gli inseg.
[v. 2]
3Non dare il tuo vigore alle donne,
né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re.
4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai principi bramare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti
e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti.
6Date bevande inebrianti a chi sta per perire
e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore.
7Beva e dimentichi la sua povertà
e non si ricordi più delle sue pene.
[vv. 8-10]

Bet11In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Ghimel12Essa gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Dalet13Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
He14Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Vau15Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-17]
Tet18È soddisfatta, perché il suo traffico va bene,
neppure di notte si spegne la sua lucerna.
Iod19Stende la sua mano alla conocchia
e mena il fuso con le dita.
Caf20Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
Lamed21Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
Mem22Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
[v. 23]
Samech24Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell'avvenire.
[v. 26]
Sade27Sorveglia l'andamento della casa;
il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
Kof28I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l'elogio:
Res29«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
[v. 30]
Tau31Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.

[vv. 1-2]

3Non concedere alle donne il tuo vigore,
né i tuoi fianchi a quelle che corrompono i re.
4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino ciò che hanno decretato
e tradiscano il diritto di tutti gli infelici.
6Date bevande inebrianti a chi si sente venir meno
e il vino a chi ha l’amarezza nel cuore:
7beva e dimentichi la sua povertà
e non si ricordi più delle sue pene.
[vv. 8-10]

Bet11In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Ghimel12Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.

Dalet13Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
He14È simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Vau15Si alza quando è ancora notte,
distribuisce il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-17]
Tet18È soddisfatta, perché i suoi affari vanno bene;
neppure di notte si spegne la sua lampada.
Iod19Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Caf20Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Lamed21Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi familiari hanno doppio vestito.
Mem22Si è procurata delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
[vv. 23-24]
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e fiduciosa va incontro all’avvenire.
[v. 26]
Sade27Sorveglia l’andamento della sua casa
e non mangia il pane della pigrizia.

Kof28Sorgono i suoi figli e ne esaltano le doti,
suo marito ne tesse l’elogio:
Res29«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
Sin30Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Tau31Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.

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