21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
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21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
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27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
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ovvero presentando il libro e cercando la parola.
[vv. 1-2] 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.
[v. 4] 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta.
6Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. 7Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa». 8Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male». [v. 9] 10Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. [vv. 11-13]
essaggero venne da Giobbe e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi, 15quando i Sabei sono piombati su di essi e li hanno predati e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
14un m16Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
17Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande: si sono gettati sopra i cammelli e li hanno presi e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
[v. 18] 19quand'ecco un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti. Sono scampato io solo che ti racconto questo».
20Allora Giobbe si alzò e si stracciò le vesti, si rase il capo, cadde a terra, si prostrò [v. 21]
22In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.
1Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. [v. 2] 3Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male. Egli è ancor saldo nella sua integrità; tu mi hai spinto contro di lui, senza ragione, per rovinarlo». [vv. 4-7]
ese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. [v. 9] 10Ma egli le rispose: «Come parlerebbe una stolta tu hai parlato! Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremo accettare il male?».
8Giobbe prIn tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
[v. 11] 12Alzarono gli occhi da lontano ma non lo riconobbero e, dando in grida, si misero a piangere. Ognuno si stracciò le vesti e si cosparse il capo di polvere. 13Poi sedettero accanto a lui in terra, per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una parola, perché vedevano che molto grande era il suo dolore.
[v. 1] 2prese a dire:
[v. 3]
4Quel giorno sia tenebra,
non lo ricerchi Dio dall'alto,
né brilli mai su di esso la luce.
[v. 5]
6Quel giorno lo possieda il buio
non si aggiunga ai giorni dell'anno,
non entri nel conto dei mesi.
7Ecco, quella notte sia lugubre
e non entri giubilo in essa.
[vv. 8-16]
17Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi,
laggiù riposano gli sfiniti di forze.
[vv. 18-20]
21a quelli che aspettano la morte e non viene,
che la cercano più di un tesoro,
[vv. 22-26]
1Elifaz il Temanita prese la parola e disse:
[vv. 2-4]
5Ma ora questo accade a te e ti abbatti;
capita a te e ne sei sconvolto.
[vv. 6-10]
11Il leone è perito per mancanza di preda
e i figli della leonessa sono stati dispersi.
[vv. 12-13]
14terrore mi prese e spavento
e tutte le ossa mi fece tremare;
[vv. 15-16]
17«Può il mortale essere giusto davanti a Dio
o innocente l'uomo davanti al suo creatore?
[vv. 18-19]
20annientati fra il mattino e la sera:
senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
[v. 21]
[vv. 1-3]
4I suoi figli sono lungi dal prosperare,
sono oppressi alla porta, senza difensore;
5l'affamato ne divora la messe
e gente assetata ne succhia gli averi.
6Non esce certo dalla polvere la sventura
né germoglia dalla terra il dolore,
[v. 7]
8Io, invece, mi rivolgerei a Dio
e a Dio esporrei la mia causa:
[vv. 9-12]
13coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia
e manda in rovina il consiglio degli scaltri.
[v. 14]
15mentre egli salva dalla loro spada l'oppresso,
e il meschino dalla mano del prepotente.
[vv. 16-19]
20nella carestia ti scamperà dalla morte
e in guerra dal colpo della spada;
[v. 21]
22Della rovina e della fame ti riderai
né temerai le bestie selvatiche;
23con le pietre del campo avrai un patto
e le bestie selvatiche saranno in pace con te.
[vv. 24-26]
27Ecco, questo abbiamo osservato: è così.
Ascoltalo e sappilo per tuo bene.
[v. 1]
2Se ben si pesasse il mio cruccio
e sulla stessa bilancia si ponesse la mia sventura...
3certo sarebbe più pesante della sabbia del mare!
Per questo temerarie sono state le mie parole,
[vv. 4-6]
7Ciò che io ricusavo di toccare
questo è il ributtante mio cibo!
8Oh, mi accadesse quello che invoco,
e Dio mi concedesse quello che spero!
9Volesse Dio schiacciarmi,
stendere la mano e sopprimermi!
[vv. 10-17]
18Deviano dalle loro piste le carovane,
avanzano nel deserto e vi si perdono;
19le carovane di Tema guardano là,
i viandanti di Saba sperano in essi:
20ma rimangono delusi d'avere sperato,
giunti fin là, ne restano confusi.
[vv. 21-26]
27Anche sull'orfano gettereste la sorte
e a un vostro amico scavereste la fossa.
[vv. 28-30]
[vv. 1-2]
3così a me son toccati mesi d'illusione
e notti di dolore mi sono state assegnate.
[vv. 4-14]
15Preferirei essere soffocato,
la morte piuttosto che questi miei dolori!
[v. 16]
17Che è quest'uomo che tu nei fai tanto conto
e a lui rivolgi la tua attenzione
[vv. 18-19]
20Se ho peccato, che cosa ti ho fatto,
o custode dell'uomo?
Perché m'hai preso a bersaglio
e ti son diventato di peso?
21Perché non cancelli il mio peccato
e non dimentichi la mia iniquità?
Ben presto giacerò nella polvere,
mi cercherai, ma più non sarò!
1Allora prese a dire Bildad il Suchita:
2Fino a quando dirai queste cose
e vento impetuoso saranno le parole della tua bocca?
[v. 3]
4Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha messi in balìa della loro iniquità.
[vv. 5-7]
8Chiedilo infatti alle generazioni passate,
poni mente all'esperienza dei loro padri,
[v. 9]
10Essi forse non ti istruiranno e ti parleranno
traendo le parole dal cuore?
11Cresce forse il papiro fuori della palude
e si sviluppa forse il giunco senz'acqua?
[v. 12]
13Tale il destino di chi dimentica Dio,
così svanisce la speranza dell'empio;
[v. 14]
15si appoggi alla sua casa, essa non resiste,
vi si aggrappi, ma essa non regge.
[vv. 16-17]
18Se lo si toglie dal suo luogo,
questo lo rinnega: «Non t'ho mai visto!».
19Ecco la gioia del suo destino
e dalla terra altri rispuntano.
[vv. 20-22]
[vv. 1-2]
3Se uno volesse disputare con lui,
non gli risponderebbe una volta su mille.
[vv. 4-6]
7Comanda al sole ed esso non sorge
e alle stelle pone il suo sigillo.
[vv. 8-14]
15Se avessi anche ragione, non risponderei,
al mio giudice dovrei domandare pietà.
16Se io lo invocassi e mi rispondesse,
non crederei che voglia ascoltare la mia voce.
17Egli con una tempesta mi schiaccia,
moltiplica le mie piaghe senza ragione,
[vv. 18-19]
20Se avessi ragione, il mio parlare mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo.
21Sono innocente? Non lo so neppure io,
detesto la mia vita!
22Per questo io dico: «È la stessa cosa»:
egli fa perire l'innocente e il reo!
[vv. 23-26]
27Se dico: «Voglio dimenticare il mio gemito,
cambiare il mio volto ed essere lieto»,
[vv. 28-30]
31allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
32Poiché non è uomo come me, che io possa
rispondergli:
«Presentiamoci alla pari in giudizio».
[vv. 33-34]
35allora io potrò parlare senza temerlo,
perché così non sono in me stesso.
[vv. 1-6]
7pur sapendo ch'io non sono colpevole
e che nessuno mi può liberare dalla tua mano?
8Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi?
[vv. 9-10]
11Di pelle e di carne mi hai rivestito,
d'ossa e di nervi mi hai intessuto.
12Vita e benevolenza tu mi hai concesso
e la tua premura ha custodito il mio spirito.
13Eppure, questo nascondevi nel cuore,
so che questo avevi nel pensiero!
[v. 14]
15Se sono colpevole, guai a me!
Se giusto, non oso sollevare la testa,
sazio d'ignominia, come sono, ed ebbro di miseria.
[v. 16]
17su di me rinnovi i tuoi attacchi,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre fresche mi assalgono.
18Perché tu mi hai tratto dal seno materno?
Fossi morto e nessun occhio m'avesse mai visto!
19Sarei come se non fossi mai esistito;
dal ventre sarei stato portato alla tomba!
20E non son poca cosa i giorni della mia vita?
Lasciami, sì ch'io possa respirare un poco
[vv. 21-22]
1Allora Zofar il Naamatita prese la parola e disse:
[vv. 2-4]
5Tuttavia, volesse Dio parlare
e aprire le labbra contro di te,
6per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all'intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua
colpa.
[vv. 7-18]
19Ti coricherai e nessuno ti disturberà,
molti anzi cercheranno i tuoi favori.
20Ma gli occhi dei malvagi languiranno,
ogni scampo è per essi perduto,
unica loro speranza è l'ultimo respiro!
[vv. 1-6]
7Ma interroga pure le bestie, perché ti
ammaestrino,
gli uccelli del cielo, perché ti informino,
8o i rettili della terra, perché ti istruiscano
o i pesci del mare perché te lo faccian sapere.
9Chi non sa, fra tutti questi esseri,
che la mano del Signore ha fatto questo?
[vv. 10-18]
19Fa andare scalzi i sacerdoti
e rovescia i potenti.
[vv. 20-22]
23Fa grandi i popoli e li lascia perire,
estende le nazioni e le abbandona.
24Toglie il senno ai capi del paese
e li fa vagare per solitudini senza strade,
[v. 25]
1Ecco, tutto questo ha visto il mio occhio,
l'ha udito il mio orecchio e l'ha compreso.
[vv. 2-4]
5Magari taceste del tutto!
sarebbe per voi un atto di sapienza!
6Ascoltate dunque la mia riprensione
e alla difesa delle mie labbra fate attenzione.
7Volete forse in difesa di Dio dire il falso
e in suo favore parlare con inganno?
8Vorreste trattarlo con parzialità
e farvi difensori di Dio?
[vv. 9-10]
11Forse la sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
12Sentenze di cenere sono i vostri moniti,
difese di argilla le vostre difese.
[vv. 13-15]
16Questo mi sarà pegno di vittoria,
perché un empio non si presenterebbe davanti a lui.
17Ascoltate bene le mie parole
e il mio esposto sia nei vostri orecchi.
[vv. 18-19]
20Solo, assicurami due cose
e allora non mi sottrarrò alla tua presenza;
[vv. 21-27]
28Intanto io mi disfò come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.
[vv. 1-2]
3Tu, sopra un tal essere tieni aperti i tuoi occhi
e lo chiami a giudizio presso di te?
4Chi può trarre il puro dall'immondo? Nessuno.
5Se i suoi giorni sono contati,
se il numero dei suoi mesi dipende da te,
se hai fissato un termine che non può oltrepassare,
[v. 6]
7Poiché anche per l'albero c'è speranza:
se viene tagliato, ancora ributta
e i suoi germogli non cessano di crescere;
[vv. 8-11]
12ma l'uomo che giace più non s'alzerà,
finché durano i cieli non si sveglierà,
né più si desterà dal suo sonno.
13Oh, se tu volessi nascondermi nella tomba,
occultarmi, finché sarà passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14Se l'uomo che muore potesse rivivere,
aspetterei tutti i giorni della mia milizia
finché arrivi per me l'ora del cambio!
15Mi chiameresti e io risponderei,
l'opera delle tue mani tu brameresti.
16Mentre ora tu conti i miei passi
non spieresti più il mio peccato:
17in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio misfatto
e tu cancelleresti la mia colpa.
[vv. 18-22]
1Elifaz il Temanita prese a dire:
[vv. 2-5]
6Non io, ma la tua bocca ti condanna
e le tue labbra attestano contro di te.
[v. 7]
8Hai avuto accesso ai segreti consigli di Dio
e ti sei appropriata tu solo la sapienza?
[vv. 9-15]
16quanto meno un essere abominevole e corrotto,
l'uomo, che beve l'iniquità come acqua.
[v. 17]
18quello che i saggi riferiscono,
non celato ad essi dai loro padri;
19a essi soli fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[vv. 20-21]
22Non crede di potersi sottrarre alle tenebre,
egli si sente destinato alla spada.
23Destinato in pasto agli avvoltoi,
sa che gli è preparata la rovina.
[v. 24]
25perché ha steso contro Dio la sua mano,
ha osato farsi forte contro l'Onnipotente;
26correva contro di lui a testa alta,
al riparo del curvo spessore del suo scudo;
[v. 27]
28Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
[vv. 29-35]
[v. 1]
2Ne ho udite gia molte di simili cose!
Siete tutti consolatori molesti.
[vv. 3-4]
5Vi conforterei con la bocca
e il tremito delle mie labbra cesserebbe.
[vv. 6-7]
8si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
[vv. 9-18]
19Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli,
il mio mallevadore è lassù;
20miei avvocati presso Dio sono i miei lamenti,
mentre davanti a lui sparge lacrime il mio occhio,
[vv. 21-22]
[vv. 1-2]
3Sii tu la mia garanzia presso di te!
Qual altro vorrebbe stringermi la destra?
4Poiché hai privato di senno la loro mente,
per questo non li lascerai trionfare.
[vv. 5-7]
8Gli onesti ne rimangono stupiti
e l'innocente s'indigna contro l'empio.
[vv. 9-14]
15E la mia speranza dov'è?
Il mio benessere chi lo vedrà?
[v. 16]
1Bildad il Suchita prese a dire:
[v. 2]
3Perché considerarci come bestie,
ci fai passare per bruti ai tuoi occhi?
[vv. 4-5]
6La luce si offuscherà nella sua tenda
e la lucerna si estinguerà sopra di lui.
[vv. 7-9]
10Gli è nascosta per terra una fune
e gli è tesa una trappola sul sentiero.
[v. 11]
12Diventerà carestia la sua opulenza
e la rovina è lì in piedi al suo fianco.
[v. 13]
14Sarà tolto dalla tenda in cui fidava,
per essere trascinato al re dei terrori!
15Potresti abitare nella tenda che non è più sua;
sulla sua dimora si spargerà zolfo.
[vv. 16-20]
21Ecco qual è la sorte dell'iniquo:
questa è la dimora di chi misconosce Dio.
[vv. 1-7]
8Mi ha sbarrato la strada perché non passi
e sul mio sentiero ha disteso le tenebre.
[vv. 9-10]
11Ha acceso contro di me la sua ira
e mi considera come suo nemico.
[vv. 12-14]
15da estraneo mi trattano le mie ancelle,
un forestiero sono ai loro occhi.
[vv. 16-22]
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
[v. 25]
26Dopo che questa mia pelle sarà distrutta,
senza la mia carne, vedrò Dio.
27Io lo vedrò, io stesso,
e i miei occhi lo contempleranno non da straniero.
Le mie viscere si consumano dentro di me.
[vv. 28-29]
1Zofar il Naamatita prese a dire:
2Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
[vv. 3-9]
10I suoi figli dovranno risarcire i poveri,
le loro mani restituiranno le sue ricchezze.
[vv. 11-13]
14il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
veleno d'aspidi gli sarà nell'intestino.
[vv. 15-18]
19perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
20perché non ha saputo essere pago dei suoi beni,
con i suoi tesori non si salverà.
21Nulla è sfuggito alla sua voracità,
per questo non durerà il suo benessere.
[vv. 22-25]
26tutte le tenebre gli sono riservate.
Lo divorerà un fuoco non acceso da un uomo,
esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda.
[vv. 27-28]
29Questa è la sorte che Dio riserva all'uomo
perverso,
la parte a lui decretata da Dio.
[v. 1]
2Ascoltate bene la mia parola
e sia questo almeno il conforto che mi date.
[vv. 3-4]
5Statemi attenti e resterete stupiti,
mettetevi la mano sulla bocca.
6Se io ci penso, ne sono turbato
e la mia carne è presa da un brivido.
[v. 7]
8La loro prole prospera insieme con essi,
i loro rampolli crescono sotto i loro occhi.
9Le loro case sono tranquille e senza timori;
il bastone di Dio non pesa su di loro.
[v. 10]
11Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi
e i loro figli saltano in festa.
[v. 12]
13Finiscono nel benessere i loro giorni
e scendono tranquilli negli inferi.
[vv. 14-15]
16Non hanno forse in mano il loro benessere?
Il consiglio degli empi non è lungi da lui?
[v. 17]
18Diventano essi come paglia di fronte al vento
o come pula in preda all'uragano?
19«Dio serba per i loro figli il suo castigo...».
Ma lo faccia pagare piuttosto a lui stesso e lo senta!
[v. 20]
21Che cosa gli importa infatti della sua casa dopo di sé,
quando il numero dei suoi mesi è finito?
22S'insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri di lassù?
[vv. 23-33]
34Perché dunque mi consolate invano,
mentre delle vostre risposte non resta che inganno?
1Elifaz il Temanita prese a dire:
2Può forse l'uomo giovare a Dio,
se il saggio giova solo a se stesso?
3Quale interesse ne viene all'Onnipotente che tu sia giusto
o che vantaggio ha, se tieni una condotta integra?
[vv. 4-5]
6Senza motivo infatti hai angariato i tuoi fratelli
e delle vesti hai spogliato gli ignudi.
[vv. 7-26]
27Lo supplicherai ed egli t'esaudirà
e tu scioglierai i tuoi voti.
[vv. 28-30]
[vv. 1-2]
3Oh, potessi sapere dove trovarlo,
potessi arrivare fino al suo trono!
4Esporrei davanti a lui la mia causa
e avrei piene le labbra di ragioni.
[vv. 5-8]
9A sinistra lo cerco e non lo scorgo,
mi volgo a destra e non lo vedo.
10Poiché egli conosce la mia condotta,
se mi prova al crogiuolo, come oro puro io ne esco.
[vv. 11-13]
14Compie, certo, il mio destino
e di simili piani ne ha molti.
15Per questo davanti a lui sono atterrito,
ci penso e ho paura di lui.
[vv. 16-17]
[vv. 1-3]
4Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese vanno a nascondersi.
5Eccoli, come ònagri nel deserto
escono per il lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di vitto;
la steppa offre loro cibo per i figli.
[vv. 6-9]
10Ignudi se ne vanno, senza vesti
e affamati portano i covoni.
[v. 11]
12Dalla città si alza il gemito dei moribondi
e l'anima dei feriti grida aiuto:
Dio non presta attenzione alle loro preghiere.
[vv. 13-14]
15L'occhio dell'adultero spia il buio
e pensa: «Nessun occhio mi osserva!».
[vv. 16-23]
24Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono buttati giù come tutti i mortali,
falciati come la testa di una spiga.
[v. 25]
1Bildad il Suchita prese a dire:
2V'è forse dominio e paura presso Colui
Che mantiene la pace nell'alto dei cieli?
[vv. 3-4]
5Ecco, la luna stessa manca di chiarore
e le stelle non sono pure ai suoi occhi:
6quanto meno l'uomo, questo verme,
l'essere umano, questo bruco!
[vv. 1-2]
3Quanti buoni consigli hai dato all'ignorante
e con quanta abbondanza hai manifestato la saggezza!
[vv. 4-6]
7Egli stende il settentrione sopra il vuoto,
tiene sospesa la terra sopra il nulla.
8Rinchiude le acque dentro le nubi,
e le nubi non si squarciano sotto il loro peso.
[vv. 9-10]
11Le colonne del cielo si scuotono,
sono prese da stupore alla sua minaccia.
[vv. 12-13]
14Ecco, questi non sono che i margini delle sue opere;
quanto lieve è il sussurro che noi ne percepiamo!
Ma il tuono della sua potenza chi può comprenderlo?
[vv. 1-5]
6Mi terrò saldo nella mia giustizia senza cedere,
la mia coscienza non mi rimprovera nessuno dei miei giorni.
[vv. 7-12]
13Questa è la sorte che Dio riserva al malvagio
e la porzione che i violenti ricevono dall'Onnipotente.
[v. 14]
15i superstiti li seppellirà la peste
e le loro vedove non faranno lamento.
16Se ammassa argento come la polvere
e come fango si prepara vesti:
[vv. 17-23]
1Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.
[v. 2]
3L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.
4Forano pozzi lungi dall'abitato
coloro che perdono l'uso dei piedi:
pendono sospesi lontano dalla gente e vacillano.
[vv. 5-7]
8non battuto da bestie feroci,
né mai attraversato dal leopardo.
[vv. 9-12]
13L'uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
14L'abisso dice: «Non è in me!»
e il mare dice: «Neppure presso di me!».
15Non si scambia con l'oro più scelto,
né per comprarla si pesa l'argento.
[vv. 16-18]
19Non la eguaglia il topazio d'Etiopia;
con l'oro puro non si può scambiare a peso.
[vv. 20-23]
24perché volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede quanto è sotto la volta del cielo.
25Quando diede al vento un peso
e ordinò alle acque entro una misura,
[v. 26]
27allora la vide e la misurò,
la comprese e la scrutò appieno
28e disse all'uomo:
«Ecco, temere Dio, questo è sapienza
e schivare il male, questo è intelligenza».
[v. 1]
2Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo,
ai giorni in cui Dio mi proteggeva,
[vv. 3-9]
10la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
11con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice,
con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza,
[vv. 12-13]
14Mi ero rivestito di giustizia come di un vestimento;
come mantello e turbante era la mia equità.
[v. 15]
16Padre io ero per i poveri
ed esaminavo la causa dello sconosciuto;
[vv. 17-20]
21Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
[vv. 22-25]
[vv. 1-2]
3disfatti dalla indigenza e dalla fame,
brucano per l'arido deserto,
4da lungo tempo regione desolata,
raccogliendo l'erba salsa accanto ai cespugli
e radici di ginestra per loro cibo.
[vv. 5-7]
8razza ignobile, anzi razza senza nome,
sono calpestati più della terra.
[vv. 9-10]
11Poiché egli ha allentato il mio arco e mi ha abbattuto,
essi han rigettato davanti a me ogni freno.
12A destra insorge la ragazzaglia;
smuovono i miei passi
e appianano la strada contro di me per perdermi.
13Hanno demolito il mio sentiero,
cospirando per la mia disfatta
e nessuno si oppone a loro.
[vv. 14-17]
18A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe per l'accollatura della mia tunica.
[vv. 19-23]
24Ma qui nessuno tende la mano alla preghiera,
né per la sua sventura invoca aiuto.
[vv. 25-31]
[vv. 1-5]
6mi pesi pure sulla bilancia della giustizia
e Dio riconoscerà la mia integrità.
[vv. 7-13]
14che farei, quando Dio si alzerà,
e, quando farà l'inchiesta, che risponderei?
15Chi ha fatto me nel seno materno, non ha fatto anche lui?
Non fu lo stesso a formarci nel seno?
[vv. 16-18]
19Se mai ho visto un misero privo di vesti
o un povero che non aveva di che coprirsi,
[vv. 20-22]
23perché mi incute timore la mano di Dio
e davanti alla sua maestà non posso resistere.
[vv. 24-27]
28anche questo sarebbe stato un delitto da tribunale,
perché avrei rinnegato Dio che sta in alto.
29Ho gioito forse della disgrazia del mio nemico
e ho esultato perché lo colpiva la sventura,
30io che non ho permesso alla mia lingua di peccare,
augurando la sua morte con imprecazioni?
[vv. 31-33]
34come se temessi molto la folla,
e il disprezzo delle tribù mi spaventasse,
sì da starmene zitto senza uscire di casa.
35Oh, avessi uno che mi ascoltasse!
Ecco qui la mia firma! L'Onnipotente mi risponda!
Il documento scritto dal mio avversario
[v. 36]
37Il numero dei miei passi gli manifesterei
e mi presenterei a lui come sovrano.
38Se contro di me grida la mia terra
e i suoi solchi piangono con essa;
[vv. 39-40b]
6Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse:
Giovane io sono di anni
e voi siete gia canuti;
per questo ho esitato per rispetto
a manifestare a voi il mio sapere.
[v. 7]
8Ma certo essa è un soffio nell'uomo;
l'ispirazione dell'Onnipotente lo fa intelligente.
[v. 9]
10Per questo io oso dire: Ascoltatemi;
anch'io esporrò il mio sapere.
11Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri argomenti.
Finché andavate in cerca di argomenti
12su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto convincere Giobbe,
nessuno tra di voi risponde ai suoi detti.
[vv. 13-15]
16Ho atteso, ma poiché non parlano più,
poiché stanno lì senza risposta,
17voglio anch'io dire la mia parte,
anch'io esporrò il mio parere;
[vv. 18-20]
21Non guarderò in faccia ad alcuno,
non adulerò nessuno,
[v. 22]
[vv. 1-9]
10ma egli contro di me trova pretesti
e mi stima suo nemico;
[v. 11]
12Ecco, in questo ti rispondo: non hai ragione.
Dio è infatti più grande dell'uomo.
[vv. 13-17]
18per preservarne l'anima dalla fossa
e la sua vita dalla morte violenta.
[vv. 19-22]
23Ma se vi è un angelo presso di lui,
un protettore solo fra mille,
per mostrare all'uomo il suo dovere,
[v. 24]
25allora la sua carne sarà più fresca che in gioventù,
tornerà ai giorni della sua adolescenza:
26supplicherà Dio e questi gli userà benevolenza,
gli mostrerà il suo volto in giubilo,
e renderà all'uomo la sua giustizia.
[vv. 27-28]
29Ecco, tutto questo fa Dio,
due volte, tre volte con l'uomo,
[vv. 30-33]
[vv. 1-3]
4Esploriamo noi ciò che è giusto,
indaghiamo fra di noi quale sia il bene:
[vv. 5-8]
9Poiché egli ha detto: «Non giova all'uomo
essere in buona grazia con Dio».
[vv. 10-13]
14Se egli richiamasse il suo spirito a sè
e a sé ritraesse il suo soffio,
[v. 15]
16Se hai intelletto, ascolta bene questo,
porgi l'orecchio al suono delle mie parole.
[vv. 17-23]
24egli fiacca i potenti, senza fare inchieste,
e colloca altri al loro posto.
[vv. 25-27]
28sì da far giungere fino a lui il grido
dell'oppresso e fargli udire il lamento dei poveri.
[vv. 29-31]
32se ho peccato, mostramelo;
se ho commesso l'iniquità, non lo farò più»?
[vv. 33-35]
36Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
[v. 37]
1Eliu riprese a dire:
2Ti pare di aver pensato cosa giusta,
quando dicesti: «Ho ragione davanti a Dio»?
[vv. 3-8]
9Si grida per la gravità dell'oppressione,
si invoca aiuto sotto il braccio dei potenti,
[v. 10]
11che ci rende più istruiti delle bestie selvatiche,
che ci fa più saggi degli uccelli del cielo?».
[v. 12]
13Certo è falso dire: «Dio non ascolta
e l'Onnipotente non presta attenzione»;
[vv. 14-16]
[v. 1]
2Abbi un pò di pazienza e io te lo dimostrerò,
perché in difesa di Dio c'è altro da dire.
[vv. 3-6]
7Non toglie gli occhi dai giusti,
li fa sedere sul trono con i re
e li esalta per sempre.
8Se talvolta essi sono avvinti in catene,
se sono stretti dai lacci dell'afflizione,
[vv. 9-10]
11Se ascoltano e si sottomettono,
chiuderanno i loro giorni nel benessere
e i loro anni nelle delizie.
[vv. 12-17]
18La collera non ti trasporti alla bestemmia,
l'abbondanza dell'espiazione non ti faccia fuorviare.
[vv. 19-20]
21Bada di non volgerti all'iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.
[vv. 22-23]
24Ricordati che devi esaltare la sua opera,
che altri uomini hanno cantato.
[vv. 25-28]
29Chi inoltre può comprendere la distesa delle nubi,
i fragori della sua dimora?
30Ecco, espande sopra di esso il suo vapore
e copre le profondità del mare.
[vv. 31-33]
1Per questo mi batte forte il cuore
e mi balza fuori dal petto.
2Udite, udite, il rumore della sua voce,
il fragore che esce dalla sua bocca.
[v. 3]
4dietro di esso brontola il tuono,
mugghia con il suo fragore maestoso
e nulla arresta i fulmini,
da quando si è udita la sua voce;
[vv. 5-9]
10Al soffio di Dio si forma il ghiaccio
e la distesa dell'acqua si congela.
[v. 11]
12Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguiscano quanto comanda loro
sul mondo intero.
[v. 13]
14Porgi l'orecchio a questo, Giobbe, soffèrmati
e considera le meraviglie di Dio.
[vv. 15-16]
17Come le tue vesti siano calde
quando non soffia l'austro e la terra riposa?
18Hai tu forse disteso con lui il firmamento,
solido come specchio di metallo fuso?
[vv. 19-21]
22Dal nord giunge un aureo chiarore,
intorno a Dio è tremenda maestà.
[vv. 23-24]
[vv. 1-4]
5Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai,
o chi ha teso su di essa la misura?
[vv. 6-8]
9quando lo circondavo di nubi per veste
e per fasce di caligine folta?
10Poi gli ho fissato un limite
e gli ho messo chiavistello e porte
[vv. 11-12]
13perché essa afferri i lembi della terra
e ne scuota i malvagi?
14Si trasforma come creta da sigillo
e si colora come un vestito.
[vv. 15-17]
18Hai tu considerato le distese della terra?
Dillo, se sai tutto questo!
[vv. 19-23]
24Per quali vie si espande la luce,
si diffonde il vento d'oriente sulla terra?
[v. 25]
26per far piovere sopra una terra senza uomini,
su un deserto dove non c'è nessuno,
27per dissetare regioni desolate e squallide
e far germogliare erbe nella steppa?
[vv. 28-33]
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
e farti coprire da un rovescio di acqua?
[vv. 35-38]
39Vai tu a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncini,
[vv. 40-41]
[v. 1]
2Conti tu i mesi della loro gravidanza
e sai tu quando devono figliare?
[v. 3]
4Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
[vv. 5-8]
9Il bufalo si lascerà piegare a servirti
o a passar la notte presso la tua greppia?
[vv. 10-11]
12Conterai su di lui, che torni
e raduni la tua messe sulla tua aia?
13L'ala dello struzzo batte festante,
ma è forse penna e piuma di cicogna?
[v. 14]
15Dimentica che un piede può schiacciarle,
una bestia selvatica calpestarle.
[vv. 16-18]
19Puoi tu dare la forza al cavallo
e vestire di fremiti il suo collo?
[vv. 20-29]
30I suoi aquilotti succhiano il sangue
e dove sono cadaveri, là essa si trova.
1Il Signore riprese e disse a Giobbe:
[vv. 2-3]
4Ecco, sono ben meschino: che ti posso rispondere?
Mi metto la mano sulla bocca.
[vv. 5-7]
8Oseresti proprio cancellare il mio guidizio
e farmi torto per avere tu ragione?
[v. 9]
10Ornati pure di maestà e di sublimità,
rivestiti di splendore e di gloria;
[vv. 11-13]
14anch'io ti loderò,
perché hai trionfato con la destra.
[vv. 15-18]
19Esso è la prima delle opere di Dio;
il suo creatore lo ha fornito di difesa.
20I monti gli offrono i loro prodotti
e là tutte le bestie della campagna si trastullano.
[vv. 21-24]
25Puoi tu pescare il Leviatan con l'amo
e tener ferma la sua lingua con una corda,
[vv. 26-29]
30Lo metteranno in vendita le compagnie di pesca,
se lo divideranno i commercianti?
31Crivellerai di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
[v. 32]
[v. 1]
2Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
3Chi mai lo ha assalito e si è salvato?
Nessuno sotto tutto il cielo.
[vv. 4-7]
8l'una con l'altra si toccano,
sì che aria fra di esse non passa:
[vv. 9-11]
12Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia, che bolle sul fuoco.
13Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
[vv. 14-16]
17Quando si alza, si spaventano i forti
e per il terrore restano smarriti.
[vv. 18-24]
25Nessuno sulla terra è pari a lui,
fatto per non aver paura.
26Lo teme ogni essere più altero;
egli è il re su tutte le fiere più superbe.
[v. 1]
2Comprendo che puoi tutto
e che nessuna cosa è impossibile per te.
3Chi è colui che, senza aver scienza,
può oscurare il tuo consiglio?
Ho esposto dunque senza discernimento
cose troppo superiori a me, che io non comprendo.
[vv. 4-6]
7Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz il Temanita: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. [vv. 8-15]
16Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli e nipoti di quattro generazioni. [v. 17]