La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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SELECT versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_2008.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_2008 JOIN bible_it_cei_2008 ON bible_it_cei_2008.id = versicles_bible_it_cei_2008.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (25) AND ( BINARY versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text_search LIKE '%in%');
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Bibbia CEI 2008

[v. 1]
2per conoscere la sapienza e l’istruzione,
per capire i detti intelligenti,
3per acquistare una saggia educazione,
equità, giustizia e rettitudine,
4per rendere accorti gli inesperti
e dare ai giovani conoscenza e riflessione.
[vv. 5-6]
7Il timore del Signore è principio della scienza;
gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione.

8Ascolta, figlio mio, l’istruzione di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre,
[vv. 9-10]
11Se ti dicono: «Vieni con noi,
complottiamo per spargere sangue,
insidiamo senza motivo l’innocente,
12inghiottiamoli vivi come fa il regno dei morti,
interi, come coloro che scendono nella fossa;
13troveremo ogni specie di beni preziosi,
riempiremo di bottino le nostre case,
14tu tirerai a sorte la tua parte insieme con noi,
una sola borsa avremo in comune»,
[v. 15]
16I loro passi infatti corrono verso il male
e si affrettano a spargere sangue.
[vv. 17-18]
19Tale è la fine di chi è avido di guadagno;
la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.

[vv. 20-21]
22«Fino a quando, o inesperti, amerete l’inesperienza
e gli spavaldi si compiaceranno delle loro spavalderie
e gli stolti avranno in odio la scienza?
[vv. 23-27]
28Allora mi invocheranno, ma io non risponderò,
mi cercheranno, ma non mi troveranno.
[vv. 29-31]
32Sì, lo smarrimento degli inesperti li ucciderà
e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire;
33ma chi ascolta me vivrà in pace
e sarà sicuro senza temere alcun male».

1Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti,
2tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
3se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
[vv. 4-6]
7Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
[v. 8]
9Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene,
[vv. 10-12]

13da coloro che abbandonano i retti sentieri
per camminare nelle vie delle tenebre,
[vv. 14-16]
17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l’alleanza con il suo Dio.
[vv. 18-19]
20In tal modo tu camminerai sulla strada dei buoni
e rimarrai nei sentieri dei giusti,
21perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno,
22i malvagi invece saranno sterminati dalla terra
e i perfidi ne saranno sradicati.

1Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
[v. 2]
3Bontà e fedeltà non ti abbandonino:
légale attorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
4e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
5Confida nel Signore con tutto il tuo cuore
e non affidarti alla tua intelligenza;
6riconoscilo in tutti i tuoi passi
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
[vv. 7-9]
10i tuoi granai si riempiranno oltre misura
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
[vv. 11-15]

16Lunghi giorni sono nella sua destra
e nella sua sinistra ricchezza e onore;
[v. 17]
18È un albero di vita per chi l’afferra,
e chi ad essa si stringe è beato.
19Il Signore ha fondato la terra con sapienza,
ha consolidato i cieli con intelligenza;
[v. 20]

21Figlio mio, custodisci il consiglio e la riflessione
né mai si allontanino dai tuoi occhi:
[v. 22]
23Allora camminerai sicuro per la tua strada
e il tuo piede non inciamperà.
[v. 24]
25Non temerai per uno spavento improvviso,
né per la rovina degli empi quando essa verrà,
[vv. 26-30]

31Non invidiare l’uomo violento
e non irritarti per tutti i suoi successi,
32perché il Signore ha in orrore il perverso,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
[vv. 33-34]
35I saggi erediteranno onore,
gli stolti invece riceveranno disprezzo.

1Ascoltate, o figli, l’istruzione di un padre
e fate attenzione a sviluppare l’intelligenza,
2poiché io vi do una buona dottrina;
non abbandonate il mio insegnamento.
[vv. 3-4]
5Acquista la sapienza, acquista l’intelligenza;
non dimenticare le parole della mia bocca
e non allontanartene mai.
[v. 6]
7Principio della sapienza: acquista la sapienza;
a costo di tutto ciò che possiedi, acquista l’intelligenza.
[vv. 8-10]

11Ti indico la via della sapienza,
ti guido per i sentieri della rettitudine.
12Quando camminerai non saranno intralciati i tuoi passi,
e se correrai, non inciamperai.
13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
custodiscila, perché essa è la tua vita.
[vv. 14-16]
17mangiano il pane dell’empietà
e bevono il vino della violenza.
18La strada dei giusti è come la luce dell’alba,
che aumenta lo splendore fino al meriggio.
19La via degli empi è come l’oscurità:
non sanno dove saranno spinti a cadere.

[vv. 20-24]
25I tuoi occhi guardino sempre in avanti
e le tue pupille mirino diritto davanti a te.
[v. 26]
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano dal male il tuo piede.

1Figlio mio, fa’ attenzione alla mia sapienza
e porgi l’orecchio alla mia intelligenza,
[vv. 2-3]
4ma alla fine ella è amara come assenzio,
pungente come spada a doppio taglio.
[vv. 5-7]
8Tieni lontano da lei il tuo cammino
e non avvicinarti alla porta della sua casa,
9per non mettere in balìa di altri il tuo onore
e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele,
10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei,
e le tue fatiche non finiscano in casa di uno sconosciuto
11e tu non debba gemere alla fine,
quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne,
[vv. 12-13]
14Per poco non mi sono trovato nel colmo dei mali
in mezzo alla folla e all’assemblea».

[vv. 15-17]
18Sia benedetta la tua sorgente,
e tu trova gioia nella donna della tua giovinezza:
19cerva amabile, gazzella graziosa,
i suoi seni ti inebrino sempre,
sii sempre invaghito del suo amore!
20Perché, figlio mio, perderti per la straniera
e stringerti al petto di una sconosciuta?
[v. 21]
22L’empio è preda delle sue iniquità,
è tenuto stretto dalle funi del suo peccato.
[v. 23]

[vv. 1-5]

6Va’ dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
[vv. 7-8]
9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
10Un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
11e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.

12Il perverso, uomo iniquo,
cammina pronunciando parole tortuose,
[v. 13]
14Nel suo cuore il malvagio trama cose perverse,
in ogni tempo suscita liti.
15Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
ed egli, in un attimo, crollerà senza rimedio.

16Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in orrore:
17occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
18cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
[v. 19]

20Figlio mio, osserva il comando di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre.
[v. 21]
22Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno,
23perché il comando è una lampada
e l’insegnamento una luce
e un sentiero di vita l’istruzione che ti ammonisce:
[v. 24]
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
[vv. 26-27]
28o camminare sulle braci
senza scottarsi i piedi?
[vv. 29-31]
32Chi commette adulterio è un insensato,
agendo in tal modo rovina se stesso.
[vv. 33-35]

[v. 1]
2Osserva i miei precetti e vivrai,
il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi.
[v. 3]
4Di’ alla sapienza: «Tu sei mia sorella»,
e chiama amica l’intelligenza,
[v. 5]

6Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le inferriate,
7ecco, io vidi dei giovani inesperti,
e tra loro scorsi un adolescente dissennato.
8Passava per la piazza, rasente all’angolo,
e s’incamminava verso la casa di lei,
9all’imbrunire, al declinare del giorno,
all’apparire della notte e del buio.
10Ed ecco, gli si fa incontro una donna
in vesti di prostituta, che intende sedurlo.
11Ella è irrequieta e insolente,
non sa tenere i piedi in casa sua.
12Ora è per la strada, ora per le piazze,
ad ogni angolo sta in agguato.
13Lo afferra, lo bacia
e con sfacciataggine gli dice:
[v. 14]
15per questo sono uscita incontro a te
desiderosa di vederti, e ti ho trovato.
16Ho messo coperte soffici sul mio letto,
lenzuola ricamate di lino d’Egitto;
17ho profumato il mio giaciglio di mirra,
di àloe e di cinnamòmo.
18Vieni, inebriamoci d’amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
19poiché mio marito non è in casa,
è partito per un lungo viaggio,
[v. 20]
21Lo lusinga con tante moine,
lo seduce con labbra allettanti;
22egli incauto la segue,
come un bue condotto al macello,
come cervo adescato con un laccio,
23finché una freccia non gli trafigge il fegato,
come un uccello che si precipita nella rete
e non sa che la sua vita è in pericolo.
[vv. 24-27]

1La sapienza forse non chiama
e l’intelligenza non fa udire la sua voce?
[v. 2]
3presso le porte, all’ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa grida:
4«A voi, uomini, io mi rivolgo,
ai figli dell’uomo è diretta la mia voce.
5Imparate, inesperti, la prudenza
e voi, stolti, fatevi assennati.
[vv. 6-7]
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste,
niente in esse è tortuoso o perverso;
[v. 9]
10Accettate la mia istruzione e non l’argento,
la scienza anziché l’oro fino,
[vv. 11-13]
14A me appartengono consiglio e successo,
mia è l’intelligenza, mia è la potenza.
15Per mezzo mio regnano i re
e i prìncipi promulgano giusti decreti;
[vv. 16-18]
19Il mio frutto è migliore dell’oro più fino,
il mio prodotto è migliore dell’argento pregiato.
20Sulla via della giustizia io cammino
e per i sentieri dell’equità,
[v. 21]

22Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all’origine.
23Dall’eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
[v. 24]
25prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io fui generata,
[vv. 26-27]
28quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell’abisso,
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
30io ero con lui come artefice
ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante,
[vv. 31-36]

1La sapienza si è costruita la sua casa,
ha intagliato le sue sette colonne.
2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
[v. 3]
4«Chi è inesperto venga qui!».
A chi è privo di senno ella dice:
5«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
6Abbandonate l’inesperienza e vivrete,
andate diritti per la via dell’intelligenza».
[vv. 7-9]
10Principio della sapienza è il timore del Signore,
e conoscere il Santo è intelligenza.
[vv. 11-13]
14Sta seduta alla porta di casa,
su un trono, in un luogo alto della città,
15per invitare i passanti
che vanno diritti per la loro strada:
16«Chi è inesperto venga qui!».
E a chi è privo di senno ella dice:
[v. 17]
18Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e i suoi invitati scendono nel profondo del regno dei morti.

[vv. 1-2]

3Il Signore non lascia che il giusto soffra la fame,
ma respinge la cupidigia dei perfidi.
[vv. 4-6]
7La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi marcisce.
8Chi è saggio di cuore accetta i precetti,
chi è stolto di labbra va in rovina.
9Chi cammina nell’integrità va sicuro,
chi tiene vie tortuose sarà smascherato.
[vv. 10-12]
13Sulle labbra dell’intelligente si trova la sapienza,
ma il bastone è per la schiena dello stolto.
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.
15I beni del ricco sono la sua roccaforte,
la rovina dei poveri è la loro miseria.
[v. 16]
17Cammina verso la vita chi accetta la correzione,
chi trascura il rimprovero si smarrisce.
[vv. 18-19]
20Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
21Le labbra del giusto nutrono molti,
gli stolti invece muoiono per la loro stoltezza.
[vv. 22-23]
24Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25Passa la bufera e l’empio non c’è più,
il giusto invece resta saldo per sempre.
[vv. 26-28]
29La via del Signore è una fortezza per l’uomo integro,
ma è una rovina per i malfattori.
[v. 30]
31La bocca del giusto espande sapienza,
la lingua perversa sarà tagliata.
[v. 32]

[v. 1]
2Dove c’è insolenza c’è anche disonore,
ma la sapienza sta con gli umili.
3L’integrità guida gli uomini retti,
la malvagità è la rovina dei perfidi.
[vv. 4-8]
9Con la sua bocca il bugiardo rovina l’amico,
i giusti con la loro scienza si salvano.
10Della prosperità dei giusti la città si rallegra,
per la rovina dei malvagi si fa festa.
11La benedizione degli uomini retti fa prosperare una città,
le parole dei malvagi la distruggono.
[v. 12]
13Chi va in giro sparlando svela il segreto,
ma l’uomo fidato tiene nascosto ciò che sa.
14Dove manca una guida il popolo va in rovina;
la salvezza dipende dal numero dei consiglieri.
[v. 15]
16La donna avvenente ottiene onore,
gli uomini laboriosi ottengono ricchezze.
17Benefica se stesso chi è buono,
il crudele invece tormenta la sua carne.
18L’empio realizza opere fallaci,
per chi semina giustizia il salario è assicurato.
[v. 19]
20Un cuore perverso il Signore lo detesta:
egli si compiace di chi ha una condotta integra.
[vv. 21-23]
24C’è chi largheggia e la sua ricchezza aumenta,
c’è chi risparmia oltre misura e finisce nella miseria.
[vv. 25-26]
27Chi è sollecito del bene incontra favore
e chi cerca il male, male gli accadrà.
28Chi confida nella propria ricchezza cadrà,
i giusti invece rinverdiranno come foglie.
29Chi crea disordine in casa erediterà vento
e lo stolto sarà schiavo dell’uomo di senno.
[vv. 30-31]

[v. 1]
2Chi è buono ottiene il favore del Signore,
il quale condanna il malintenzionato.
[vv. 3-5]
6Le parole degli empi sono insidie mortali,
ma la bocca degli uomini retti li salverà.
[v. 7]
8Un uomo è lodato in proporzione alla sua intelligenza,
ma chi ha il cuore perverso è disprezzato.
[vv. 9-10]
11Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere è proprio uno stolto.
[vv. 12-14]
15La via del malvagio è retta ai propri occhi,
il saggio, invece, ascolta il consiglio.
[v. 16]
17Chi dice la verità proclama la giustizia,
chi testimonia il falso favorisce l’inganno.
18C’è chi chiacchierando è come una spada tagliente,
ma la lingua dei saggi risana.
[v. 19]
20L’inganno è nel cuore di chi trama il male,
la gioia invece è di chi promuove la pace.
21Al giusto non può accadere alcun male,
i malvagi invece sono pieni di guai.
[vv. 22-23]
24La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra invece è destinata a servire.
[vv. 25-26]
27Il pigro non troverà selvaggina,
ma la persona industriosa possiede una fortuna.
[v. 28]

[vv. 1-2]
3Chi sorveglia la bocca preserva la sua vita,
chi spalanca le sue labbra va incontro alla rovina.
[vv. 4-5]
6La giustizia custodisce chi ha una condotta integra,
la malvagità manda in rovina il peccatore.
[v. 7]
8Riscatto della vita d’un uomo è la sua ricchezza,
ma il povero non avverte la minaccia.
[v. 9]
10L’insolenza provoca litigi,
ma la sapienza sta con chi accetta consigli.
11La ricchezza venuta dal nulla diminuisce,
chi la accumula a poco a poco, la fa aumentare.
[v. 12]
13Chi disprezza la parola si rende debitore,
chi rispetta un ordine viene ricompensato.
14L’insegnamento del saggio è fonte di vita
per sfuggire ai lacci della morte.
15Il senno procura favore,
ma il contegno dei perfidi porta alla rovina.
16La persona avveduta prima di agire riflette,
lo stolto mette in mostra la sua stupidità.
17Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele porta salute.
18Povertà e ignominia a chi rifiuta la correzione,
chi tiene conto del rimprovero sarà onorato.
[vv. 19-20]
21La sventura insegue i peccatori,
il bene è la ricompensa dei giusti.
[v. 22]
23Vi è cibo in abbondanza nei campi dei poveri,
ma può essere sottratto per mancanza di giustizia.
[v. 24]
25Il giusto mangia fino a saziarsi,
ma il ventre dei malvagi resta vuoto.

[v. 1]
2Cammina nella propria giustizia chi teme il Signore,
ma chi è traviato nelle proprie vie lo disprezza.
[vv. 3-4]
5Il testimone sincero non mentisce,
chi proferisce menzogne è testimone falso.
6Lo spavaldo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per l’intelligente.
7Stai lontano dall’uomo stolto:
in lui non troverai labbra sapienti.
8Il sapiente avveduto conosce la sua strada,
ma la stoltezza degli sciocchi è inganno.
[vv. 9-11]
12C’è una via che sembra diritta per l’uomo,
ma alla fine conduce su sentieri di morte.
13Anche nel riso il cuore prova dolore
e la gioia può finire in pena.
[v. 14]
15L’ingenuo crede a ogni parola,
ma chi è avveduto controlla i propri passi.
16Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto invece è impulsivo e si sente sicuro.
17Chi è pronto all’ira commette sciocchezze,
il malintenzionato si rende odioso.
18Gli inesperti ereditano la stoltezza,
gli accorti si coronano di scienza.
19I cattivi si inchinano davanti ai buoni,
i malvagi davanti alle porte del giusto.
[vv. 20-27]
28Un popolo numeroso è la gloria del re,
ma la scarsità di gente è la rovina del principe.
[v. 29]
30Un cuore tranquillo è la vita del corpo,
l’invidia è la carie delle ossa.
[vv. 31-32]
33In un cuore intelligente risiede la sapienza,
ma in mezzo agli stolti verrà riconosciuta?
[v. 34]
35Il favore del re è per il ministro intelligente,
la sua ira è per l’indegno.

[vv. 1-5]
6Nella casa del giusto c’è abbondanza di beni,
sul guadagno dell’empio incombe il dissesto.
[vv. 7-8]
9Il Signore ha in orrore la condotta dei perversi,
egli ama chi pratica la giustizia.
[v. 10]
11Abisso e regno dei morti sono palesi davanti al Signore,
quanto più i cuori degli uomini!
12Lo spavaldo non vuole essere corretto,
egli non va in compagnia dei saggi.
[v. 13]
14Un cuore intelligente desidera imparare,
la bocca dello stolto si pasce della sua ignoranza.
[v. 15]
16È meglio aver poco con il timore di Dio
che un grande tesoro con l’inquietudine.
[vv. 17-18]
19La strada del pigro è come una siepe di spine,
il sentiero dei retti è scorrevole.
[v. 20]
21La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno;
chi è prudente cammina diritto.
[vv. 22-23]
24Per l’uomo assennato la strada della vita è verso l’alto,
per salvarlo dal regno dei morti che è in basso.
25Il Signore abbatte la casa dei superbi,
ma consolida il confine della vedova.
[vv. 26-29]
30Uno sguardo luminoso dà gioia al cuore,
una notizia lieta rinvigorisce le ossa.
31Chi ascolta un rimprovero salutare
potrà stare in mezzo ai saggi.
[vv. 32-33]

1All’uomo appartengono i progetti del cuore,
ma dal Signore viene la risposta della lingua.
[vv. 2-3]
4Il Signore ha fatto ogni cosa per il suo fine
e anche il malvagio per il giorno della sventura.
5Il Signore ha in orrore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
[vv. 6-9]

10L’oracolo è sulle labbra del re,
in giudizio la sua bocca non sbaglia.
[v. 11]
12È un orrore per i re commettere un’azione iniqua,
poiché il trono sta saldo con la giustizia.
13Il re si compiace di chi dice la verità,
egli ama chi parla con rettitudine.
[v. 14]
15Se il volto del re è luminoso, c’è la vita:
il suo favore è come pioggia di primavera.

16Possedere la sapienza è molto meglio dell’oro,
acquisire l’intelligenza è preferibile all’argento.
17La strada degli uomini retti è evitare il male;
conserva la vita chi controlla la sua condotta.
18Prima della rovina viene l’orgoglio
e prima della caduta c’è l’arroganza.
[vv. 19-20]
21Chi è saggio di cuore è ritenuto intelligente;
il linguaggio dolce aumenta la dottrina.
[v. 22]
23Il cuore del saggio rende assennata la sua bocca
e sulle sue labbra fa crescere la dottrina.
24Favo di miele sono le parole gentili,
dolce per il palato e medicina per le ossa.
25C’è una via che sembra diritta per l’uomo,
ma alla fine conduce su sentieri di morte.
[v. 26]
27L’uomo iniquo ordisce la sciagura,
sulle sue labbra c’è come un fuoco ardente.
[v. 28]
29L’uomo violento inganna il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha già commesso il male.
[v. 31]
32È meglio la pazienza che la forza di un eroe,
chi domina se stesso vale più di chi conquista una città.
[v. 33]

[v. 1]
2Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all’eredità.
[v. 3]
4Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce per colui che va in rovina non resterà impunito.
[v. 6]
7Non s’addice all’insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
[vv. 8-11]
12Meglio incontrare un’orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
[vv. 13-14]
15Assolvere il reo e condannare il giusto:
ecco due cose che il Signore ha in orrore.
16A che serve il denaro in mano allo stolto?
Per comprare la sapienza, se non ha senno?
[vv. 17-18]
19Chi ama la rissa ama il delitto,
chi ingrandisce la sua porta cerca la rovina.
20Chi ha un cuore perverso non troverà mai felicità
e chi ha la lingua tortuosa cadrà in rovina.
[v. 21]
22Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito depresso inaridisce le ossa.
23L’iniquo accetta regali sotto banco
per deviare il corso della giustizia.
24L’uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
[vv. 25-27]
28Anche lo stolto, se tace, passa per saggio,
e per intelligente se tiene chiuse le labbra.

[vv. 1-2]
3Con la malvagità viene il disprezzo,
con il disonore anche l’ignominia.
[v. 4]
5Non è bene usare riguardi al malvagio
per far torto al giusto in un giudizio.
[v. 6]
7La bocca dello stolto è la sua rovina
e le sue labbra sono una trappola per la sua vita.
8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono fin nel più intimo.
9Chi è già indolente nel suo lavoro
è fratello del dissipatore.
[v. 10]
11I beni del ricco sono la sua roccaforte,
sono come un’alta muraglia nella sua immaginazione.
[vv. 12-14]
15Il cuore intelligente acquista la scienza,
l’orecchio dei saggi ricerca il sapere.
16Il dono che l’uomo fa gli spiana la via
e lo introduce alla presenza dei grandi.
17Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione,
ma viene il suo avversario e lo confuta.
[v. 18]
19Un fratello offeso è più inespugnabile d’una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
[v. 20]
21Morte e vita sono in potere della lingua
e chi ne fa buon uso ne mangerà i frutti.
[vv. 22-23]
24Ci sono compagni che si rovinano a vicenda,
ma anche amici più affezionati di un fratello.

1Meglio un povero dalla condotta integra
di uno dalle labbra perverse e che è stolto.
[v. 2]
3La stoltezza dell’uomo rovina la sua via,
ma poi egli si adira contro il Signore.
[vv. 4-6]
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
[vv. 8-9]
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
[v. 12]
13Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
[v. 14]
15La pigrizia fa cadere in torpore,
e chi è indolente patirà la fame.
[vv. 16-17]
18Correggi tuo figlio, perché c’è speranza,
ma non lasciarti andare fino a farlo morire.
[v. 19]
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
[vv. 21-24]
25Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
26Rovina il padre e fa fuggire la madre
un figlio disonorato e infame.
[v. 27]
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
[v. 29]

1Il vino è beffardo, il liquore è tumultuoso;
chiunque si perde dietro ad esso non è saggio.
[vv. 2-4]
5Acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l’uomo accorto le sa attingere.
[v. 6]
7Chi cammina nella sua integrità è giusto;
beati i figli che lascia dietro di sé!
8Il re che siede in tribunale
con il suo sguardo dissipa ogni male.
[vv. 9-14]
15C’è possesso di oro e moltitudine di perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra sapienti.
16Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
[vv. 17-18]
19Chi va in giro sparlando svela il segreto;
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
[v. 20]
21Un’eredità accumulata in fretta all’inizio
non sarà benedetta alla fine.
[v. 22]
23Il Signore ha in orrore il doppio peso,
la bilancia falsa non è cosa buona.
[vv. 24-26]
27Lampada del Signore è lo spirito dell’uomo:
essa scruta dentro, fin nell’intimo.
[vv. 28-29]
30Le ferite sanguinanti leniscono il male,
le percosse purificano fin nell’intimo.

1Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
[vv. 2-4]
5I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto,
ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza.
[vv. 6-7]
8La via di un uomo colpevole è tortuosa,
ma l’innocente è retto nel suo agire.
9È meglio abitare su un angolo del tetto
che avere casa in comune con una moglie litigiosa.
[v. 10]
11Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio;
egli acquista scienza quando il saggio viene istruito.
[v. 12]
13Chi chiude l’orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
14Un dono fatto in segreto calma la collera,
un regalo di nascosto placa il furore violento.
[vv. 15-16]
17Diventerà indigente chi ama i piaceri,
chi ama vino e profumi non si arricchirà.
18Il malvagio serve da riscatto per il giusto
e il perfido per gli uomini retti.
19Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
[vv. 20-21]
22Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
23Chi custodisce la bocca e la lingua
preserva se stesso dalle afflizioni.
24Il superbo arrogante si chiama spavaldo,
egli agisce nell’eccesso dell’insolenza.
[v. 25]
26L’empio indulge tutto il giorno alla cupidigia,
mentre il giusto dona senza risparmiare.
27Il sacrificio dei malvagi è un orrore,
tanto più se offerto con cattiva intenzione.
[vv. 28-31]

[v. 1]
2Il ricco e il povero s’incontrano in questo:
il Signore ha creato l’uno e l’altro.
3L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
[v. 4]
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso se ne tiene lontano.
[v. 6]
7Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
8Chi semina ingiustizia raccoglie miseria
e il bastone che usa nella sua collera svanirà.
[v. 9]
10Scaccia lo spavaldo e la discordia se ne andrà:
cesseranno i litigi e gli insulti.
[v. 11]
12Gli occhi del Signore custodiscono la scienza:
in tal modo egli confonde le parole del perfido.
13Il pigro dice: «C’è un leone là fuori:
potrei essere ucciso in mezzo alla strada».
14La bocca delle straniere è una fossa profonda:
vi cade colui che è in ira al Signore.
[vv. 15-17]

18ti saranno piacevoli se le custodirai nel tuo intimo,
se le terrai pronte sulle tue labbra.
[v. 19]
20Ecco, ho scritto per te trenta massime,
in materia di consigli e di saggezza,
21perché tu sappia riferire in modo conveniente parole di verità
e possa riportarle a quelli che ti mandano.

22Non depredare il povero perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
[vv. 23-27]
28Non spostare il confine antico,
che è stato posto dai tuoi padri.
[v. 29]

[vv. 1-3]
4Non affannarti per accumulare ricchezze,
sii intelligente e rinuncia.
[vv. 5-7]
8Vomiterai il boccone che hai mangiato
e rovinerai le tue parole gentili.

[v. 9]
10Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
[vv. 11-16]

17Non invidiare in cuor tuo i peccatori,
ma resta sempre nel timore del Signore,
[v. 18]
19Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il tuo cuore sulla via retta.
20Non essere fra quelli che s’inebriano di vino
né fra coloro che sono ingordi di carne,
21perché l’ubriacone e l’ingordo impoveriranno
e di stracci li rivestirà la sonnolenza.
[vv. 22-27]
28Ella si apposta come un ladro
e fra gli uomini fa crescere il numero dei traditori.

[v. 29]
30Per quelli che si perdono dietro al vino,
per quelli che assaporano bevande inebrianti.
31Non guardare il vino come rosseggia,
come scintilla nella coppa
e come scorre morbidamente;
32finirà per morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
[v. 33]
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di giacere in cima all’albero maestro.
[v. 35]

1Non invidiare le persone malvagie,
non desiderare di stare con loro,
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[vv. 3-4]
5Il saggio cresce in potenza
e chi è esperto aumenta di forza.
[vv. 6-9]
10Se te ne stai indolente nel giorno della sventura,
ben poca è la tua forza.
11Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
12Se tu dicessi: «Io non lo sapevo»,
credi che non l’intenda colui che pesa i cuori?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
[vv. 13-14]
15Non insidiare, come un malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
[vv. 16-18]
19Non irritarti per i malfattori
e non invidiare i malvagi,
[vv. 20-21]
22perché improvviso sorgerà il loro castigo
e la rovina mandata da entrambi chi la conosce?

23Anche queste sono parole dei saggi.
Avere preferenze personali in giudizio non è bene.
24Chi dice al malvagio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo detesteranno;
25a chi invece lo punisce tutto andrà bene,
su di lui si riverserà la benedizione.
[vv. 26-27]
28Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo,
non ingannare con le labbra.
[v. 29]

30Sono passato vicino al campo di un pigro,
alla vigna di un uomo insensato:
31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
[v. 32]
33un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
34e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.

1Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.

2È gloria di Dio nascondere le cose,
è gloria dei re investigarle.
3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
[vv. 4-7]
8non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
9La tua causa discutila con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui,
[vv. 10-12]
13Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l’animo del suo signore.
[v. 14]
15Con la pazienza il giudice si lascia persuadere,
una lingua dolce spezza le ossa.
[v. 16]
17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché, stanco di te, non ti prenda in odio.
[vv. 18-19]
20Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo
e come chi versa aceto su una piaga viva,
tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.
[vv. 21-22]
23La tramontana porta la pioggia,
la lingua maldicente provoca lo sdegno sul volto.
24È meglio abitare su un angolo del tetto,
che avere casa in comune con una moglie litigiosa.
[v. 25]
26Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte al malvagio.
[v. 27]
28Una città smantellata, senza mura,
tale è chi non sa dominare se stesso.

[v. 1]
2Come passero che svolazza, come rondine che volteggia,
così una maledizione immotivata non ha effetto.
3La frusta per il cavallo, la cavezza per l’asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
[vv. 4-5]
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
[vv. 7-8]
9Come ramo spinoso in mano a un ubriaco,
così una massima sulla bocca dello stolto.
[vv. 10-13]

14La porta gira sui cardini,
così il pigro sul suo letto.
[vv. 15-16]

17È simile a chi prende un cane per le orecchie
un passante che si intromette nella lite di un altro.
[v. 18]
19così è colui che inganna il suo prossimo
e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!».
[vv. 20-21]
22Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi,
che scendono fin nell’intimo.
23Come patina d’argento su un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
24Chi odia si maschera con le labbra,
ma nel suo intimo cova inganni;
[vv. 25-27]
28Una lingua bugiarda fa molti danni,
una bocca adulatrice produce rovina.

[vv. 1-5]

6Leali sono le ferite di un amico,
ingannevoli i baci di un nemico.
[vv. 7-8]
9Profumo e incenso allietano il cuore
e il consiglio dell’amico addolcisce l’animo.
10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore;
così avrò di che rispondere a colui che mi insulta.
12L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo,
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,
sarà considerato come se lo maledicesse.
15Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa si rassomigliano:
[v. 16]
17Il ferro si aguzza con il ferro
e l’uomo aguzza l’ingegno del suo compagno.
[vv. 18-27]

1Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi,
ma con un uomo intelligente e saggio l’ordine si mantiene.
[vv. 3-5]
6Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.

7Osserva la legge il figlio intelligente,
chi frequenta gli ingordi disonora suo padre.
8Chi accresce il patrimonio con l’usura e l’interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
9Chi allontana l’orecchio per non ascoltare la legge,
persino la sua preghiera è spregevole.
10Chi fa deviare i giusti per la via del male,
nel suo tranello lui stesso cadrà,
mentre gli integri erediteranno il bene.
11Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo valuta per quello che è.
[vv. 12-13]
14Beato l’uomo che sempre teme,
ma chi indurisce il cuore cadrà nel male.
[v. 15]
16Un principe privo di senno moltiplica le angherie,
ma chi odia il lucro prolungherà i suoi giorni.
17Un uomo che è perseguito per omicidio
fuggirà fino alla tomba: non lo si trattenga!
18Chi procede con rettitudine sarà salvato,
chi va per vie tortuose cadrà all’improvviso.
19Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere si sazia di miseria.
[vv. 20-22]
23Chi corregge un altro troverà alla fine più favore
di chi ha una lingua adulatrice.
24Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è simile a un assassino.
[v. 25]
26Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi cammina nella saggezza sarà salvato.
27Per chi dona al povero non c’è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
28Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono;
se essi periscono, dominano i giusti.

1Chi disprezza i rimproveri con ostinazione
sarà rovinato all’improvviso, senza rimedio.
2Quando dominano i giusti, il popolo gioisce,
quando governano i malvagi, il popolo geme.
[v. 3]
4Il re con la giustizia rende prospero il paese,
quello che aggrava le imposte lo rovina.
[v. 5]
6Con la sua trasgressione l’iniquo si prepara un trabocchetto,
mentre il giusto giubila e si rallegra.
7Il giusto riconosce il diritto dei miseri,
il malvagio invece non intende ragione.
8Gli uomini senza scrupoli sovvertono una città,
mentre i saggi placano la collera.
9Se un saggio entra in causa con uno stolto,
si agiti o rida, non troverà riposo.
10Gli uomini sanguinari odiano l’onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
11Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo,
il saggio alla fine lo sa calmare.
12Se un principe dà ascolto alle menzogne,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
13Il povero e l’oppressore s’incontrano in questo:
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
[vv. 14-15]
16Quando dominano i malvagi, dominano anche i delitti,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
[v. 17]
18Quando non c’è visione profetica, il popolo è sfrenato;
beato invece chi osserva la legge.
19Lo schiavo non si corregge a parole:
comprende, infatti, ma non obbedisce.
[v. 20]
21Chi accarezza lo schiavo fin dall’infanzia,
alla fine se lo vedrà contro.
[vv. 22-24]
25Chi teme gli uomini si mette in una trappola,
ma chi confida nel Signore è al sicuro.
[v. 26]
27L’iniquo è un orrore per i giusti
e gli uomini retti sono un orrore per i malvagi.

[v. 1]

2perché io sono il più stupido degli uomini
e non ho intelligenza umana;
[v. 3]
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
5Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
[vv. 6-8]
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.
[vv. 10-13]
14C’è gente i cui denti sono spade
e le cui mascelle sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e togliere i poveri di mezzo agli uomini.

[vv. 15-18]
19la via dell’aquila nel cielo,
la via del serpente sulla roccia,
la via della nave in alto mare,
la via dell’uomo in una giovane donna.
[vv. 20-29]
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
[vv. 31-33]

[vv. 1-3]

4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino ciò che hanno decretato
e tradiscano il diritto di tutti gli infelici.
6Date bevande inebrianti a chi si sente venir meno
e il vino a chi ha l’amarezza nel cuore:
[v. 7]
8Apri la bocca in favore del muto,
in difesa di tutti gli sventurati.
9Apri la bocca e giudica con equità,
rendi giustizia all’infelice e al povero.

[vv. 10-12]

Dalet13Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
[v. 14]
Vau15Si alza quando è ancora notte,
distribuisce il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
Zain16Pensa a un campo e lo acquista
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
Het17Si cinge forte i fianchi
e rafforza le sue braccia.
[vv. 18-21]
Mem22Si è procurata delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
Nun23Suo marito è stimato alle porte della città,
quando siede in giudizio con gli anziani del luogo.
Samec24Confeziona tuniche e le vende
e fornisce cinture al mercante.
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e fiduciosa va incontro all’avvenire.
Pe26Apre la bocca con saggezza
e la sua lingua ha solo insegnamenti di bontà.
[vv. 27-29]

Sin30Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Tau31Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.

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