20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
8. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio |
9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
13. | Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio |
14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
24. | Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio |
25. | Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso |
26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
29. | Il suggerimento che viene presentato è scelto a caso. Se vuoi presentare uno specifico suggerimento aggiungi il parametro HintNumber all'URL, ad esempio "&HintNumber=7". Mostra il suggerimento n. 7 |
Hai cercato i capitoli contenenti la parola o frase I [considerando maiuscole/minuscole, considerando gli accenti, cercando nei capitoli, versioni Bibbia CEI 2008, Bibbia CEI 1974]
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1Dopo la morte di Acab, Moab si ribellò a Israele.
2Acazia cadde dalla finestra della stanza superiore a Samaria e rimase ferito. Allora inviò messaggeri con quest’ordine: «Andate e interrogate Baal-Zebùb, dio di Ekron, per sapere se sopravviverò a questa mia infermità». 3Ma l’angelo del Signore disse a Elia, il Tisbita: «Su, va’ incontro ai messaggeri del re di Samaria e di’ loro: “Non c’è forse un Dio in Israele, perché dobbiate andare a consultare Baal-Zebùb, dio di Ekron? 4Pertanto così dice il Signore: Dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai”». Ed Elia se ne andò.
5I messaggeri ritornarono dal re, che domandò loro: «Perché siete tornati?». 6Gli dissero: «Ci è venuto incontro un uomo che ci ha detto: “Su, tornate dal re che vi ha inviati e ditegli: Così dice il Signore: Non c’è forse un Dio in Israele, perché tu debba mandare a consultare Baal-Zebùb, dio di Ekron? Pertanto, dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai”». 7Domandò loro: «Qual era l’aspetto dell’uomo che è salito incontro a voi e vi ha detto simili parole?». 8Risposero: «Era un uomo coperto di peli; una cintura di cuoio gli cingeva i fianchi». Egli disse: «Quello è Elia, il Tisbita!».
9Allora gli mandò un comandante di cinquanta con i suoi cinquanta uomini. Questi salì da lui, che era seduto sulla cima del monte, e gli disse: «Uomo di Dio, il re ha detto: “Scendi!”». 10Elia rispose al comandante dei cinquanta uomini: «Se sono uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta». Scese un fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta. 11Il re mandò da lui ancora un altro comandante di cinquanta con i suoi cinquanta uomini. Questi gli disse: «Uomo di Dio, ha detto il re: “Scendi subito”». 12Elia rispose loro: «Se sono uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta». Scese il fuoco di Dio dal cielo e divorò lui e i suoi cinquanta. 13Il re mandò ancora un terzo comandante di cinquanta con i suoi cinquanta uomini. Questo terzo comandante di cinquanta salì e, giunto, cadde in ginocchio davanti a Elia e lo supplicò: «Uomo di Dio, sia preziosa ai tuoi occhi la mia vita e la vita di questi tuoi cinquanta servi. 14Ecco, è sceso un fuoco dal cielo e ha divorato i due primi comandanti di cinquanta con i loro uomini. Ora la mia vita sia preziosa ai tuoi occhi».
15L’angelo del Signore disse a Elia: «Scendi con lui e non aver paura di lui». Si alzò e scese con lui dal re 16e gli disse: «Così dice il Signore: “Poiché hai mandato messaggeri a consultare Baal-Zebùb, dio di Ekron – non c’è forse un Dio in Israele per consultare la sua parola? –, per questo, dal letto, su cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai”». 17Difatti morì, secondo la parola del Signore pronunciata da Elia. Al suo posto divenne re suo fratello Ioram, nell’anno secondo di Ioram figlio di Giòsafat, re di Giuda, perché egli non aveva un figlio.
18Le altre gesta compiute da Acazia non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele?
1Dopo la morte di Acab Moab si ribellò a Israele.
2Acazia cadde dalla finestra del piano di sopra in Samaria e rimase ferito. Allora inviò messaggeri con quest'ordine: «Andate e interrogate Baal-Zebub, dio di Ekròn, per sapere se guarirò da questa infermità». 3Ora l'angelo del Signore disse a Elia il Tisbita: «Su, và incontro ai messaggeri del re di Samaria. Dì loro: Non c'è forse un Dio in Israele, perché andiate a interrogare Baal-Zebub, dio di Ekròn? 4Pertanto così dice il Signore: Dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma di certo morirai». Ed Elia se ne andò.
5I messaggeri ritornarono dal re, che domandò loro: «Perché siete tornati?». 6Gli dissero: «Ci è venuto incontro un uomo, che ci ha detto: Su, tornate dal re che vi ha inviati e ditegli: Così dice il Signore: Non c'è forse un Dio in Israele, perché tu mandi a interrogare Baal-Zebub, dio di Ekròn? Pertanto, dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma di certo morirai». 7Domandò loro: «Com'era l'uomo che vi è venuto incontro e vi ha detto simili parole?». 8Risposero: «Era un uomo peloso; una cintura di cuoio gli cingeva i fianchi». Egli disse: «Quello è Elia il Tisbita!».
9Allora gli mandò il capo di una cinquantina con i suoi cinquanta uomini. Questi andò da lui, che era seduto sulla cima del monte, e gli disse: «Uomo di Dio, il re ti ordina di scendere!». 10Elia rispose al capo della cinquantina: «Se sono uomo di Dio, scenda il fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta». Scese un fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta. 11Il re mandò da lui ancora un altro capo di una cinquantina con i suoi cinquanta uomini. Questi andò da lui e gli disse: «Uomo di Dio, il re ti ordina di scendere subito». 12Elia rispose: «Se sono uomo di Dio, scenda un fuoco dal cielo e divori te e i tuoi cinquanta». Scese un fuoco dal cielo e divorò quello con i suoi cinquanta. 13Il re mandò ancora un terzo capo con i suoi cinquanta uomini. Questo terzo capo di una cinquantina andò, si inginocchiò davanti ad Elia e supplicò: «Uomo di Dio, valgano qualche cosa ai tuoi occhi la mia vita e la vita di questi tuoi cinquanta servi. 14Ecco è sceso il fuoco dal cielo e ha divorato i due altri capi di cinquantina con i loro uomini. Ora la mia vita valga qualche cosa ai tuoi occhi».
15L'angelo del Signore disse a Elia: «Scendi con lui e non aver paura di lui». Si alzò e scese con lui dal re 16e gli disse: «Così dice il Signore: Poiché hai mandato messaggeri a consultare Baal-Zebub, dio di Ekròn, come se in Israele ci fosse, fuori di me, un Dio da interrogare, per questo, dal letto, su cui sei salito, non scenderai, ma certamente morirai». 17Difatti morì, secondo la predizione fatta dal Signore per mezzo di Elia e al suo posto divenne re suo fratello Ioram, nell'anno secondo di Ioram figlio di Giòsafat, re di Giuda, perché egli non aveva figli.
18Le altre gesta di Acazia, le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele.
1Quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. 2Elia disse a Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Scesero a Betel. 3I figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?». Ed egli rispose: «Lo so anch’io; tacete!». 4Elia gli disse: «Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò»; e andarono a Gerico. 5I figli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?». Rispose: «Lo so anch’io; tacete!». 6Elia gli disse: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme.
7Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. 8Elia prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. 9Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». 10Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà». 11Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. 13Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.
14Prese il mantello, che era caduto a Elia, e percosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elia?». Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Eliseo le attraversò. 15Se lo videro di fronte, i figli dei profeti di Gerico, e dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui. 16Gli dissero: «Ecco, fra i tuoi servi ci sono cinquanta uomini vigorosi; potrebbero andare a cercare il tuo signore nel caso che lo spirito del Signore l’abbia preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Egli disse: «Non mandateli!». 17Insistettero tanto con lui che egli disse: «Mandateli!». Mandarono cinquanta uomini, che cercarono per tre giorni, ma non lo trovarono. 18Tornarono da Eliseo, che stava a Gerico. Egli disse loro: «Non vi avevo forse detto: “Non andate”?».
19Gli uomini della città dissero a Eliseo: «Ecco, è bello soggiornare in questa città, come il mio signore può constatare, ma le acque sono cattive e la terra provoca aborti». 20Ed egli disse: «Prendetemi una scodella nuova e mettetevi del sale». Gliela portarono. 21Eliseo si recò alla sorgente delle acque e vi versò il sale, dicendo: «Così dice il Signore: “Rendo sane queste acque; da esse non verranno più né morte né aborti”». 22Le acque rimasero sane fino ad oggi, secondo la parola pronunciata da Eliseo.
23Di lì Eliseo salì a Betel. Mentre egli andava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: «Sali, calvo! Sali, calvo!». 24Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei bambini. 25Di là egli andò al monte Carmelo, e quindi tornò a Samaria.
1Poi, volendo Dio rapire in cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. 2Elia disse a Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Scesero fino a Betel. 3I figli dei profeti che erano a Betel andarono incontro a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore ti toglierà il tuo padrone?». Ed egli rispose: «Lo so anch'io, ma non lo dite». 4Elia gli disse: «Eliseo, rimani qui, perché il Signore mi manda a Gerico». Quegli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». Andarono a Gerico. 5I figli dei profeti che erano in Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore ti toglierà il tuo padrone?». Rispose: «Lo so anch'io, ma non lo dite». 6Elia gli disse: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Quegli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E tutti e due si incamminarono.
7Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono a distanza; loro due si fermarono sul Giordano. 8Elia prese il mantello, l'avvolse e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto. 9Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei». 10Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso». 11Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. 12Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d'Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. 13Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.
14Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall'altra parte. 15Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui. 16Gli dissero: «Ecco, fra i tuoi servi ci sono cinquanta uomini di valore; vadano a cercare il tuo padrone nel caso che lo spirito del Signore l'avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Egli disse: «Non mandateli!». 17Ma essi insistettero tanto che egli confuso disse: «Mandateli!». Mandarono cinquanta uomini che cercarono per tre giorni, ma non lo trovarono. 18Tornarono da Eliseo, che stava in Gerico. Egli disse loro: «Non vi avevo forse detto: Non andate?».
19Gli abitanti della città dissero a Eliseo: «Ecco è bello soggiornare in questa città, come tu stesso puoi constatare, signore, ma l'acqua è cattiva e la terra è sterile». 20Ed egli disse: «Prendetemi una pentola nuova e mettetevi del sale». Gliela portarono. 21Eliseo si recò alla sorgente dell'acqua e vi versò il sale, pronunziando queste parole: «Dice il Signore: Rendo sane queste acque; da esse non si diffonderanno più morte e sterilità». 22Le acque rimasero sane fino ad oggi, secondo la parola pronunziata da Eliseo.
23Di lì Eliseo andò a Betel. Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: «Vieni su, pelato; vieni su, calvo!». 24Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli. 25Di là egli andò al monte Carmelo e quindi tornò a Samaria.
1Ioram, figlio di Acab, divenne re su Israele a Samaria l’anno diciottesimo di Giòsafat, re di Giuda. Ioram regnò dodici anni. 2Fece ciò che è male agli occhi del Signore, ma non come suo padre e sua madre. Egli allontanò la stele di Baal, che aveva fatto suo padre. 3Ma restò legato, senza allontanarsene, ai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele.
4Il re di Moab, Mesa, era un allevatore di pecore. Egli inviava come tributo al re d’Israele centomila agnelli e la lana di centomila arieti. 5Ma alla morte di Acab il re di Moab si ribellò al re d’Israele. 6Un giorno il re Ioram uscì da Samaria e passò in rassegna tutto Israele. 7Dopo essere partito mandò a dire a Giòsafat, re di Giuda: «Il re di Moab si è ribellato contro di me; verresti con me alla guerra contro Moab?». Egli rispose: «Verrò; conta su di me come su di te, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi». 8«Per quale strada saliremo?», domandò Giòsafat. L’altro rispose: «Per la strada del deserto di Edom». 9Allora si avviarono in marcia il re d’Israele, il re di Giuda e il re di Edom. Girarono per sette giorni. Non c’era acqua per l’esercito né per le bestie che lo seguivano. 10Il re d’Israele disse: «Ohimè! Il Signore ha chiamato questi tre re per consegnarli nelle mani di Moab». 11Giòsafat disse: «Non c’è qui un profeta del Signore, per mezzo del quale possiamo consultare il Signore?». Rispose uno dei servi del re d’Israele: «C’è qui Eliseo, figlio di Safat, che versava l’acqua sulle mani di Elia». 12Giòsafat disse: «La parola del Signore è in lui». Scesero da lui il re d’Israele, Giòsafat e il re di Edom.
13Eliseo disse al re d’Israele: «Che cosa c’è tra me e te? Va’ dai profeti di tuo padre e dai profeti di tua madre!». Il re d’Israele gli disse: «No, perché il Signore ha chiamato questi tre re per consegnarli nelle mani di Moab». 14Eliseo disse: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, se non fosse per il rispetto che provo verso Giòsafat, re di Giuda, a te non avrei neppure badato, né ti avrei guardato. 15Ora andate a prendermi un suonatore di cetra». Mentre il suonatore suonava il suo strumento, la mano del Signore fu sopra Eliseo. 16Egli annunciò: «Così dice il Signore: “Scavate molte fosse in questo alveo”. 17Infatti così dice il Signore: “Voi non vedrete vento, non vedrete pioggia, eppure quest’alveo si riempirà d’acqua; berrete voi, il vostro bestiame minuto e i vostri giumenti”. 18Ciò è poca cosa agli occhi del Signore: egli consegnerà anche Moab nelle vostre mani. 19Voi colpirete tutte le città fortificate e tutte le città principali, abbatterete ogni albero buono e ostruirete tutte le sorgenti d’acqua, rovinerete tutti i campi riempiendoli di pietre». 20Al mattino, nell’ora dell’offerta del sacrificio, ecco venire acqua dalla direzione di Edom; la terra si riempì d’acqua.
21Tutti i Moabiti, udito che erano saliti i re per fare loro guerra, radunarono chiunque sapesse portare un’arma e si schierarono sulla frontiera. 22I Moabiti si alzarono presto al mattino, quando il sole splendeva sulle acque, e videro da lontano le acque rosse come sangue. 23Esclamarono: «Quello è sangue! I re si sono scontrati e l’uno ha ucciso l’altro. Ebbene, Moab, alla preda!». 24Andarono dunque nell’accampamento d’Israele. Ma gli Israeliti insorsero e sconfissero i Moabiti, che fuggirono davanti a loro. Li inseguirono e sconfissero i Moabiti. 25Demolirono le città, in ogni campo buono ognuno gettò la sua pietra fino a riempirlo, ostruirono tutte le sorgenti d’acqua e abbatterono ogni albero buono, fino a lasciare a Kir-Carèset solo le sue pietre: i frombolieri l’aggirarono e l’assalirono. 26Il re di Moab, visto che la guerra era superiore alle sue forze, prese con sé settecento uomini che maneggiavano la spada per aprirsi un passaggio verso il re di Edom, ma non ci riuscì. 27Allora prese il figlio primogenito, che doveva regnare dopo di lui, e l’offrì in olocausto sulle mura. Si scatenò una grande ira contro gli Israeliti, che si allontanarono da lui e tornarono nella loro terra.
1Ioram figlio di Acab divenne re d'Israele in Samaria l'anno diciotto di Giòsafat, re di Giuda. Ioram regnò dodici anni. 2Fece ciò che è male agli occhi del Signore, ma non come suo padre e sua madre. Egli allontanò la stele di Baal, eretta dal padre. 3Ma restò legato, senza allontanarsene, al peccato che Geroboamo, figlio di Nebàt, aveva fatto commettere a Israele.
4Mesa re di Moab era un allevatore di pecore. Egli inviava al re di Israele centomila agnelli e la lana di centomila arieti. 5Ma alla morte di Acab, Mesa si ribellò al re di Israele. 6Allora il re Ioram uscì da Samaria e passò in rassegna tutto Israele. 7Si mosse e mandò a dire a Giòsafat re di Giuda: «Il re di Moab si è ribellato contro di me; vuoi partecipare con me alla guerra contro Moab?». Quegli rispose: «Ci verrò; conta su di me come su di te, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi». 8«Per quale strada muoveremo?», domandò Giòsafat. L'altro rispose: «Per la strada del deserto di Edom». 9Allora si misero in marcia il re di Israele, il re di Giuda e il re di Edom. Girarono per sette giorni. Non c'era acqua per l'esercito né per le bestie che lo seguivano. 10Il re di Israele disse: «Ah, il Signore ha chiamato questi tre re per metterli nelle mani di Moab». 11Giòsafat disse: «Non c'è qui un profeta del Signore, per mezzo del quale possiamo consultare il Signore?». Rispose uno dei ministri del re di Israele: «C'è qui Eliseo, figlio di Safat, che versava l'acqua sulle mani di Elia». 12Giòsafat disse: «La parola del Signore è in lui». Scesero da costui il re di Israele, Giòsafat e il re di Edom.
13Eliseo disse al re di Israele: «Che c'è fra me e te? Và dai profeti di tuo padre e dai profeti di tua madre!». Il re di Israele gli disse: «No, perché il Signore ha chiamato noi tre re per metterci nelle mani di Moab». 14Eliseo disse: «Per la vita del Signore degli eserciti, alla cui presenza io sto, se non fosse per il rispetto che provo verso Giòsafat re di Giuda, a te non avrei neppure badato, né ti avrei guardato. 15Ora cercatemi un suonatore di cetra». Mentre il suonatore arpeggiava, cantando, la mano del Signore fu sopra Eliseo. 16Egli annunziò: «Dice il Signore: Scavate molte fosse in questa valle, 17perché dice il Signore: Voi non sentirete il vento né vedrete la pioggia, eppure questa valle si riempirà d'acqua; berrete voi, la vostra truppa e le vostre bestie da soma. 18Ciò è poca cosa agli occhi del Signore; egli metterà anche Moab nelle vostre mani. 19Voi distruggerete tutte le fortezze e tutte le città più importanti; abbatterete ogni albero e ostruirete tutte le sorgenti d'acqua; rovinerete ogni campo fertile riempiendolo di pietre». 20Al mattino, nell'ora dell'offerta, ecco scorrere l'acqua dalla direzione di Edom; la zona ne fu inondata.
21Tutti i Moabiti, saputo che erano venuti i re per fare loro guerra, arruolarono tutti gli uomini in età di maneggiare le armi e si schierarono sulla frontiera. 22Alzatisi presto al mattino, quando il sole splendeva sulle acque, i Moabiti videro da lontano le acque rosse come sangue. 23Esclamarono: «Questo è sangue! I re si sono azzuffati e l'uno ha ucciso l'altro. Ebbene, Moab, alla preda!». 24Andarono dunque nell'accampamento di Israele. Ma gli Israeliti si alzarono e sconfissero i Moabiti, che fuggirono davanti a loro. I vincitori si inoltrarono nel paese, incalzando e uccidendo i Moabiti. 25Ne demolirono le città; su tutti i campi fertili ognuno gettò una pietra e li riempirono; otturarono tutte le sorgenti d'acqua e tagliarono tutti gli alberi utili. Rimase soltanto Kir Careset; i frombolieri l'aggirarono e l'assalirono. 26Il re di Moab, visto che la guerra era insostenibile per lui, prese con sé settecento uomini che maneggiavano la spada per aprirsi un passaggio verso il re di Edom, ma non ci riuscì. 27Allora prese il figlio primogenito, che doveva regnare al suo posto, e l'offrì in olocausto sulle mura. Si scatenò una grande ira contro gli Israeliti, che si allontanarono da lui e tornarono nella loro regione.
1I figli dei profeti dissero a Eliseo: «Ecco, l’ambiente in cui abitiamo presso di te è troppo stretto per noi. 2Andiamo fino al Giordano, prendiamo lì una trave ciascuno e costruiamoci lì un locale dove abitare». Egli rispose: «Andate!». 3Uno disse: «Dégnati di venire anche tu con i tuoi servi». Egli rispose: «Verrò». 4E andò con loro. Giunti al Giordano, cominciarono a tagliare gli alberi. 5Ora, mentre uno abbatteva un tronco, il ferro della scure gli cadde nell’acqua. Egli gridò: «Oh, mio signore! Era stato preso in prestito!». 6L’uomo di Dio domandò: «Dov’è caduto?». Gli mostrò il posto. Eliseo allora tagliò un legno e lo gettò in quel punto e il ferro venne a galla. 7Disse: «Tiratelo su!». Quello stese la mano e lo prese.
8Il re di Aram combatteva contro Israele, e in un consiglio con i suoi ufficiali disse che si sarebbe accampato in un certo luogo. 9L’uomo di Dio mandò a dire al re d’Israele: «Guàrdati dal passare per quel luogo, perché là stanno scendendo gli Aramei». 10Il re d’Israele fece spedizioni nel luogo indicatogli dall’uomo di Dio e riguardo al quale egli l’aveva ammonito, e là se ne stette in guardia, non una né due volte soltanto. 11Molto turbato in cuor suo per questo fatto, il re di Aram convocò i suoi ufficiali e disse loro: «Non mi potete indicare chi dei nostri è a favore del re d’Israele?». 12Uno degli ufficiali rispose: «No, o re, mio signore, ma Eliseo, profeta d’Israele, riferisce al re d’Israele le parole che tu dici nella tua camera da letto». 13Quegli disse: «Andate a scoprire dov’è costui; lo manderò a prendere». Gli fu riferito: «Ecco, sta a Dotan». 14Egli mandò là cavalli, carri e una schiera consistente; vi giunsero di notte e circondarono la città.
15Il servitore dell’uomo di Dio si alzò presto e uscì. Ecco, una schiera circondava la città con cavalli e carri. Il suo servo gli disse: «Ohimè, mio signore! Come faremo?». 16Egli rispose: «Non temere, perché quelli che sono con noi sono più numerosi di quelli che sono con loro». 17Eliseo pregò così: «Signore, apri i suoi occhi perché veda». Il Signore aprì gli occhi del servo, che vide. Ecco, il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo.
18Poi scesero verso di lui, ed Eliseo pregò il Signore dicendo: «Colpisci questa gente di cecità!». E il Signore li colpì di cecità secondo la parola di Eliseo. 19Disse loro Eliseo: «Non è questa la strada e non è questa la città. Seguitemi e io vi condurrò dall’uomo che cercate». Egli li condusse a Samaria. 20Quando entrarono in Samaria, Eliseo disse: «Signore, apri gli occhi di costoro perché vedano!». Il Signore aprì i loro occhi ed essi videro. Erano in mezzo a Samaria!
21Quando li vide, il re d’Israele disse a Eliseo: «Li devo colpire, padre mio?». 22Egli rispose: «Non colpire! Sei forse solito colpire uno che hai fatto prigioniero con la tua spada e con il tuo arco? Piuttosto metti davanti a loro pane e acqua; mangino e bevano, poi se ne vadano dal loro signore». 23Si preparò per loro un grande pranzo. Dopo che ebbero mangiato e bevuto, li congedò ed essi se ne andarono dal loro signore. Le bande aramee non penetrarono più nella terra d’Israele.
24Dopo tali cose Ben-Adàd, re di Aram, radunò tutto il suo esercito e venne ad assediare Samaria. 25Ci fu una grande carestia a Samaria; la strinsero d’assedio fino al punto che una testa d’asino si vendeva a ottanta sicli d’argento e un quarto di qab di guano di colomba a cinque sicli. 26Mentre il re d’Israele passava sulle mura, una donna gli gridò: «Salvami, o re, mio signore!». 27Rispose: «No, il Signore ti salvi! Come ti posso salvare io? Forse con il prodotto dell’aia o con quello del torchio?». 28Poi il re aggiunse: «Che hai?». Quella rispose: «Questa donna mi ha detto: “Dammi tuo figlio perché lo mangiamo oggi. Mio figlio ce lo mangeremo domani”. 29Abbiamo cotto mio figlio e lo abbiamo mangiato. Il giorno dopo io le ho detto: “Dammi tuo figlio perché lo mangiamo”, ma essa ha nascosto suo figlio». 30Quando udì le parole della donna, il re si stracciò le vesti e mentre egli passava sulle mura il popolo vide che di sotto, aderente al corpo, portava il sacco. 31Egli disse: «Dio mi faccia questo e anche di peggio, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Safat, resterà su di lui».
32Eliseo stava seduto in casa e con lui sedevano gli anziani. Il re si fece precedere da un uomo. Prima che il messaggero arrivasse da lui, egli disse agli anziani: «Vedete che quel figlio di assassino manda uno a tagliarmi la testa! State attenti: quando arriverà il messaggero, chiudete la porta; tenetelo fermo sulla porta. Non c’è forse il rumore dei piedi del suo signore dietro di lui?». 33Stava ancora parlando con loro, quando il re scese da lui e gli disse: «Ecco, questa è la sventura che viene dal Signore; che cosa posso ancora sperare dal Signore?».
1I figli dei profeti dissero a Eliseo: «Ecco, il luogo in cui ci raduniamo alla tua presenza è troppo stretto per noi. 2Andiamo fino al Giordano; là prenderemo una trave per ciascuno e ci costruiremo una residenza». Quegli rispose: «Andate!». 3Uno disse: «Degnati di venire anche tu con i tuoi servi». Egli rispose: «Ci verrò». 4E andò con loro. Giunti al Giordano, tagliarono alcuni alberi. 5Ora, mentre uno abbatteva un tronco, il ferro dell'ascia gli cadde in acqua. Egli gridò: «Oh, mio signore! Era stato preso in prestito!». 6L'uomo di Dio domandò: «Dove è caduto?». Gli mostrò il posto. Eliseo, allora, tagliò un legno e lo gettò in quel punto e il ferro venne a galla. 7Disse: «Prendilo!». Quegli stese la mano e lo prese.
8Mentre il re di Aram era in guerra contro Israele, in un consiglio con i suoi ufficiali disse: «In quel tal posto sarà il mio accampamento». 9L'uomo di Dio mandò a dire al re di Israele: «Guardati dal passare per quel punto, perché là stanno scendendo gli Aramei». 10Il re di Israele mandò a esplorare il punto indicatogli dall'uomo di Dio. Questi l'avvertiva e il re si metteva in guardia; ciò accadde non una volta o due soltanto. 11Molto turbato in cuor suo per questo fatto, il re di Aram convocò i suoi ufficiali e disse loro: «Non mi potreste indicare chi dei nostri è per il re di Israele?». 12Uno degli ufficiali rispose: «No, re mio signore, perché Eliseo profeta di Israele riferisce al re di Israele quanto tu dici nella tua camera da letto». 13Quegli disse: «Andate, informatevi dove sia costui; io manderò a prenderlo». Gli fu riferito: «Ecco, sta in Dotan». 14Egli mandò là cavalli, carri e un bel numero di soldati; vi giunsero di notte e circondarono la città.
15Il giorno dopo, l'uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, uscì. Ecco, un esercito circondava la città con cavalli e carri. Il suo servo disse: «Ohimè, mio signore, come faremo?». 16Quegli rispose: «Non temere, perché i nostri sono più numerosi dei loro». 17Eliseo pregò così: «Signore, apri i suoi occhi; egli veda». Il Signore aprì gli occhi del servo, che vide. Ecco, il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno a Eliseo.
18Poiché gli Aramei scendevano verso di lui, Eliseo pregò il Signore: «Oh, colpisci questa gente di cecità!». E il Signore li colpì di cecità secondo la parola di Eliseo. 19Disse loro Eliseo: «Non è questa la strada e non è questa la città. Seguitemi e io vi condurrò dall'uomo che cercate». Egli li condusse in Samaria. 20Quando giunsero in Samaria, Eliseo disse: «Signore, apri i loro occhi; essi vedano!». Il Signore aprì i loro occhi ed essi videro. Erano in mezzo a Samaria!
21Il re di Israele quando li vide, disse a Eliseo: «Li devo uccidere, padre mio?». 22Quegli rispose: «Non ucciderli. Forse uccidi uno che hai fatto prigioniero con la spada e con l'arco? Piuttosto metti davanti a loro pane e acqua; mangino e bevano, poi se ne vadano dal loro padrone». 23Fu imbandito loro un gran banchetto. Dopo che ebbero mangiato e bevuto, li congedò ed essi se ne andarono dal loro padrone. Le bande aramee non penetrarono più nel paese di Israele.
24Dopo tali cose Ben-Hadàd, re di Aram, radunò tutto il suo esercito e venne ad assediare Samaria. 25Ci fu una carestia eccezionale in Samaria, mentre l'assedio si faceva più duro, tanto che una testa d'asino si vendeva ottanta sicli d'argento e un quarto di qab di tuberi cinque sicli. 26Mentre il re di Israele passava sulle mura, una donna gli gridò contro: «Aiuto, mio signore re!». 27Rispose: «Non ti aiuta neppure il Signore! Come potrei aiutarti io? Forse con il prodotto dell'aia o con quello del torchio?». 28Il re aggiunse: «Che hai?». Quella rispose: «Questa donna mi ha detto: Dammi tuo figlio; mangiamocelo oggi. Mio figlio ce lo mangeremo domani. 29Abbiamo cotto mio figlio e ce lo siamo mangiato. Il giorno dopo io le ho detto: Dammi tuo figlio; mangiamocelo, ma essa ha nascosto suo figlio». 30Quando udì le parole della donna, il re si stracciò le vesti. Mentre egli passava sulle mura, lo vide il popolo; ecco, aveva un sacco di sotto, sulla carne. 31Egli disse: «Dio mi faccia questo e anche di peggio, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Safat, resterà sulle sue spalle».
32Eliseo stava seduto in casa; con lui sedevano gli anziani. Il re si fece precedere da un uomo. Prima che arrivasse il messaggero, quegli disse agli anziani: «Avete visto? Quel figlio di assassino ordina che mi si tolga la vita. Fate attenzione! Quando arriva il messaggero, chiudete la porta; tenetelo fermo sulla porta. Forse dietro non si sente il rumore dei piedi del suo padrone?». 33Stava ancora parlando con loro, quando il re scese da lui e gli disse: «Tu vedi quanto male ci viene dal Signore; che aspetterò più io dal Signore?».
1Ma Eliseo disse: «Ascoltate la parola del Signore! Così dice il Signore: “A quest’ora, domani, alla porta di Samaria un sea di farina costerà un siclo e anche due sea di orzo costeranno un siclo”». 2Ma lo scudiero, al cui braccio il re si appoggiava, rispose all’uomo di Dio: «Già, il Signore apre le cateratte in cielo! Avverrà mai una cosa simile?». Ed egli replicò: «Ecco, tu lo vedrai con i tuoi occhi, ma non ne mangerai».
3Ora c’erano quattro lebbrosi sulla soglia della porta. Essi dicevano fra di loro: «Perché stiamo seduti qui ad aspettare la morte? 4Se decidiamo di andare in città, in città c’è la carestia e vi moriremo. Se stiamo qui, moriremo. Ora, su, passiamo all’accampamento degli Aramei: se ci lasceranno in vita, vivremo; se ci faranno morire, moriremo». 5Si alzarono al crepuscolo per andare all’accampamento degli Aramei e giunsero fino al limite del loro accampamento. Ebbene, là non c’era nessuno. 6Il Signore aveva fatto udire nell’accampamento degli Aramei rumore di carri, rumore di cavalli e rumore di un grande esercito. Essi si erano detti l’un l’altro: «Ecco, il re d’Israele ha assoldato contro di noi i re degli Ittiti e i re dell’Egitto, per mandarli contro di noi». 7Alzatisi, erano fuggiti al crepuscolo, lasciando le loro tende, i loro cavalli e i loro asini e l’accampamento com’era; erano fuggiti per salvarsi la vita. 8Quei lebbrosi, giunti al limite dell’accampamento, entrarono in una tenda e, dopo aver mangiato e bevuto, portarono via argento, oro e vesti, che andarono a nascondere. Ritornati, entrarono in un’altra tenda; portarono via tutto e andarono a nasconderlo.
9Ma poi si dissero l’un l’altro: «Non è giusto quello che facciamo; oggi è giorno di lieta notizia, mentre noi ce ne stiamo zitti. Se attendiamo fino alla luce del mattino, potrebbe sopraggiungerci un castigo. Andiamo ora, entriamo in città e annunciamolo alla reggia». 10Vi andarono; chiamarono i guardiani della città e riferirono loro: «Siamo andati nell’accampamento degli Aramei; ecco, non c’era nessuno né c’era voce umana, ma c’erano i cavalli legati e gli asini legati e le tende al loro posto». 11I guardiani allora gridarono e diedero la notizia all’interno della reggia.
12Il re si alzò nella notte e disse ai suoi ufficiali: «Vi dirò quello che hanno fatto a noi gli Aramei. Sapendo che siamo affamati, sono usciti dall’accampamento per nascondersi in campagna, dicendo: “Appena usciranno dalla città, li prenderemo vivi e poi entreremo in città”». 13Uno dei suoi ufficiali rispose: «Si prendano cinque dei cavalli superstiti che sono rimasti in questa città – avverrà di loro come di tutta la moltitudine d’Israele rimasta in città, come di tutta la moltitudine d’Israele che è perita – e mandiamo a vedere». 14Presero allora due carri con i cavalli; il re li mandò sulle tracce dell’esercito degli Aramei, dicendo: «Andate a vedere». 15Andarono sulle loro tracce fino al Giordano; ecco, tutta la strada era piena di abiti e di oggetti che gli Aramei avevano gettato via nella loro fuga precipitosa. I messaggeri tornarono e riferirono al re.
16Allora il popolo uscì e saccheggiò l’accampamento degli Aramei. Un sea di farina si vendette per un siclo, e due sea di orzo ugualmente per un siclo, secondo la parola del Signore. 17Il re aveva messo a guardia della porta lo scudiero, al cui braccio egli si appoggiava. Calpestato dalla folla presso la porta, quello morì come aveva detto l’uomo di Dio, quando aveva parlato al re che era sceso da lui. 18Avvenne come aveva detto l’uomo di Dio al re: «A quest’ora, domani, alla porta di Samaria due sea di orzo costeranno un siclo e anche un sea di farina costerà un siclo». 19Lo scudiero aveva risposto all’uomo di Dio: «Già, il Signore apre le cateratte in cielo! Avverrà mai una cosa simile?». E quegli aveva replicato: «Ecco, tu lo vedrai con i tuoi occhi, ma non ne mangerai». 20A lui capitò proprio questo: lo calpestò la folla alla porta ed egli morì.
1Ma Eliseo disse: «Ascolta la parola del Signore: Dice il Signore: A quest'ora, domani, alla porta di Samaria una sea di farina costerà un siclo e anche due sea di orzo costeranno un siclo». 2Ma lo scudiero, al cui braccio il re si appoggiava, rispose all'uomo di Dio: «Gia, il Signore apre le finestre in cielo! Avverrà mai una cosa simile?». Quegli disse: «Ecco, tu lo vedrai con gli occhi, ma non ne mangerai».
3Ora c'erano quattro lebbrosi davanti alla porta. Essi dicevano fra di loro: «Perché stiamo seduti qui ad attendere la morte? 4Se risolviamo di andare in città, in città c'è la fame e vi moriremo. Se stiamo qui, moriremo ugualmente. Ora, su, andiamo all'accampamento degli Aramei; se ci lasceranno in vita, vivremo; se ci uccideranno, moriremo». 5Si alzarono al crepuscolo per andare all'accampamento degli Aramei e giunsero fino al limite del loro campo. Ebbene, là non c'era nessuno. 6Il Signore aveva fatto udire nell'accampamento degli Aramei rumore di carri, scalpitio di cavalli e chiasso di un grande esercito. Essi si erano detti l'un l'altro: «Ecco, il re di Israele ha assoldato contro di noi i re degli Hittiti e i re dell'Egitto per assalirci». 7Alzatisi all'imbrunire, erano fuggiti, lasciando le loro tende, i loro cavalli e i loro asini e il campo come si trovava; erano fuggiti per mettersi in salvo. 8Quei lebbrosi, giunti al limite del campo, entrarono in una tenda e, dopo aver mangiato e bevuto, portarono via argento, oro e vesti, che andarono a nascondere. Ritornati, entrarono in un'altra tenda; portarono via tutto e andarono a nasconderlo.
9Si dissero: «Non è giusto quello che facciamo; oggi è giorno di buone notizie, mentre noi ce ne stiamo zitti. Se attendiamo fino all'alba di domani, potrebbe sopraggiungerci un castigo. Andiamo ora, entriamo in città e annunziamolo alla reggia». 10Vi andarono; chiamarono le guardie della città e riferirono loro: «Siamo andati nel campo degli Aramei; ecco, non c'era nessuno né si sentiva voce umana. C'erano cavalli e asini legati e le tende intatte». 11Le guardie allora gridarono e la notizia fu portata dentro la reggia.
12Il re si alzò di notte e disse ai suoi ufficiali: «Vi dirò quello che hanno fatto con noi gli Aramei. Sapendo che siamo affamati, hanno abbandonato il campo per nascondersi in campagna, dicendo: Appena usciranno dalla città, li prenderemo vivi e poi entreremo in città». 13Uno dei suoi ufficiali rispose: «Si prendano i cinque cavalli che sono rimasti in questa città, caso mai capiterà loro come alla moltitudine di Israele, e mandiamo a vedere». 14Presero allora due carri con i cavalli; il re li mandò a seguire l'esercito degli Aramei, dicendo: «Andate e vedete». 15Li seguirono fino al Giordano; ecco tutta la strada era piena di abiti e di oggetti che gli Aramei avevano gettato via nella fretta. I messaggeri tornarono e riferirono al re.
16Allora uscirono tutti e saccheggiarono il campo degli Aramei. Una sea di farina si vendette per un siclo, così pure due sea di orzo si vendettero per un siclo, secondo la parola del Signore. 17Il re aveva messo a guardia della porta lo scudiero, al cui braccio egli si appoggiava. Calpestato dalla folla presso la porta, quegli morì come aveva predetto l'uomo di Dio quando parlò al re che era sceso da lui. 18Difatti, dopo che l'uomo di Dio aveva detto al re: «A quest'ora, domani, alla porta di Samaria due sea di orzo costeranno un siclo e anche una sea di farina costerà un siclo», 19lo scudiero aveva risposto all'uomo di Dio: «Gia, Dio apre le finestre in cielo! Avverrà mai una cosa simile?». E quegli aveva detto: «Ecco, tu lo vedrai con gli occhi, ma non ne mangerai». 20A lui capitò proprio questo: lo calpestò la folla alla porta ed egli morì.
1Il profeta Eliseo chiamò uno dei figli dei profeti e gli disse: «Cingiti i fianchi, prendi in mano questo vasetto d’olio e va’ a Ramot di Gàlaad. 2Appena giunto là, cerca Ieu, figlio di Giòsafat, figlio di Nimsì. Entrato in casa, lo farai alzare tra i suoi fratelli e lo condurrai in una camera interna. 3Prenderai il vasetto dell’olio e lo verserai sulla sua testa, dicendo: “Così dice il Signore: Ti ungo re su Israele”. Poi aprirai la porta e fuggirai e non aspetterai». 4Il giovane, il servo del profeta, andò a Ramot di Gàlaad. 5Appena giunto, trovò i capi dell’esercito seduti insieme. Egli disse: «Ho una parola per te, comandante». Ieu disse: «Per chi fra tutti noi?». Ed egli rispose: «Per te, comandante». 6Si alzò ed entrò in casa, e quello gli versò l’olio sulla testa dicendogli: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Ti ungo re sul popolo del Signore, su Israele. 7Tu colpirai la casa di Acab, tuo signore; io vendicherò il sangue dei miei servi, i profeti, e il sangue di tutti i servi del Signore, sparso dalla mano di Gezabele. 8Tutta la casa di Acab perirà; io eliminerò ad Acab ogni maschio, schiavo o libero in Israele. 9Renderò la casa di Acab come la casa di Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasà, figlio di Achia. 10I cani divoreranno Gezabele nel campo di Izreèl; nessuno la seppellirà”». Quindi aprì la porta e fuggì.
11Quando Ieu uscì per raggiungere gli ufficiali del suo signore, gli domandarono: «Va tutto bene? Perché questo pazzo è venuto da te?». Egli disse loro: «Voi conoscete l’uomo e le sue chiacchiere». 12Gli dissero: «Non è vero! Su, raccontaci!». Egli disse: «Mi ha parlato così e così, affermando: “Così dice il Signore: Ti ungo re su Israele”». 13Allora si affrettarono e presero ciascuno il proprio mantello e lo stesero sui gradini sotto di lui, suonarono il corno e gridarono: «Ieu è re».
14Ieu, figlio di Giòsafat, figlio di Nimsì, congiurò contro Ioram. Ora Ioram aveva difeso con tutto Israele Ramot di Gàlaad di fronte a Cazaèl, re di Aram, 15poi il re Ioram era tornato a curarsi a Izreèl le ferite ricevute dagli Aramei nella guerra contro Cazaèl, re di Aram. Ieu disse: «Se tale è la vostra convinzione, nessuno fugga dalla città per andare ad annunciarlo a Izreèl». 16Ieu salì su un carro e partì per Izreèl, perché là giaceva malato Ioram e Acazia, re di Giuda, era sceso a visitarlo.
17La sentinella che stava sulla torre di Izreèl vide la schiera di Ieu che avanzava e disse: «Vedo una schiera». Ioram disse: «Prendi un cavaliere e mandalo loro incontro per domandare: “Tutto bene?”». 18Uno a cavallo andò loro incontro e disse: «Così dice il re: “Tutto bene?”». Ieu disse: «Che importa a te come vada? Passa dietro e seguimi». La sentinella riferì: «Il messaggero è arrivato da quelli, ma non torna indietro». 19Il re mandò un altro cavaliere che, giunto da quelli, disse: «Il re domanda: “Tutto bene?”». Ma Ieu disse: «Che importa a te come vada? Passa dietro e seguimi». 20La sentinella riferì: «È arrivato da quelli, ma non torna indietro. Il modo di guidare è come quello di Ieu, figlio di Nimsì: difatti guida all’impazzata».
21Ioram disse: «Attacca i cavalli». Attaccarono i cavalli al suo carro. Ioram, re d’Israele, e Acazia, re di Giuda, uscirono ognuno sul proprio carro. Uscirono incontro a Ieu, che trovarono nel campo di Nabot di Izreèl.
22Quando Ioram vide Ieu, gli domandò: «Tutto bene, Ieu?». Rispose: «Come può andare tutto bene fin quando durano le prostituzioni di Gezabele, tua madre, e le sue numerose magie?». 23Allora Ioram si volse indietro e fuggì, dicendo ad Acazia: «Tradimento, Acazia!». 24Ieu, impugnato l’arco, colpì Ioram tra le spalle. La freccia gli attraversò il cuore ed egli si accasciò sul carro. 25Ieu disse a Bidkar, suo scudiero: «Sollevalo, gettalo nel campo di Nabot di Izreèl. Ricòrdatelo: io e te eravamo con coloro che cavalcavano appaiati dietro Acab, suo padre, e il Signore proferì su di lui questo oracolo: 26“Non ho forse visto ieri il sangue di Nabot e il sangue dei suoi figli? Oracolo del Signore. Ti ripagherò in questo stesso campo. Oracolo del Signore”. Sollevalo e gettalo nel campo secondo la parola del Signore».
27Visto ciò, Acazia, re di Giuda, fuggì per la strada di Bet-Gan; Ieu l’inseguì e ordinò: «Colpite anche lui!». Lo colpirono sul carro nella salita di Gur, nelle vicinanze di Ibleàm. Egli fuggì a Meghiddo, dove morì. 28I suoi ufficiali lo portarono a Gerusalemme su un carro e lo seppellirono nel suo sepolcro, accanto ai suoi padri, nella Città di Davide.
29Acazia era divenuto re di Giuda nell’anno undicesimo di Ioram, figlio di Acab.
30Ieu arrivò a Izreèl. Appena lo seppe, Gezabele si truccò gli occhi con stibio, si ornò il capo e si affacciò alla finestra. 31Mentre Ieu arrivava alla porta, gli domandò: «Tutto bene, Zimrì, assassino del suo signore?». 32Ieu alzò lo sguardo verso la finestra e disse: «Chi è con me? Chi?». Due o tre cortigiani si affacciarono a guardarlo. 33Egli disse: «Gettàtela giù». La gettarono giù. Parte del suo sangue schizzò sul muro e sui cavalli, che la calpestarono. 34Poi Ieu entrò, mangiò e bevve; alla fine ordinò: «Andate a vedere quella maledetta e seppellitela, perché era figlia di re». 35Andati per seppellirla, non trovarono altro che il cranio, i piedi e le palme delle mani. 36Tornati, riferirono il fatto a Ieu, che disse: «È la parola del Signore, che aveva detto per mezzo del suo servo Elia, il Tisbita: “Nel campo di Izreèl i cani divoreranno la carne di Gezabele. 37E il cadavere di Gezabele sarà come letame sulla superficie della campagna nel campo di Izreèl, così che non si potrà più dire: Questa è Gezabele”».
1Il profeta Eliseo chiamò uno dei figli dei profeti e gli disse: «Cingiti i fianchi, prendi in mano questo vasetto d'olio e và in Ramot di Gàlaad. 2Appena giunto, cerca Ieu figlio di Giòsafat, figlio di Nimsi. Entrato in casa, lo farai alzare dal gruppo dei suoi compagni e lo condurrai in una camera interna. 3Prenderai il vasetto dell'olio e lo verserai sulla sua testa, dicendo: Dice il Signore: Ti ungo re su Israele. Poi aprirai la porta e fuggirai senza indugio». 4Il giovane andò a Ramot di Gàlaad. 5Appena giunto, trovò i capi dell'esercito seduti insieme. Egli disse: «Ho un messaggio per te, o capo». Ieu disse: «Per chi fra tutti noi?». Ed egli rispose: «Per te, o capo». 6Ieu si alzò ed entrò in una camera; quegli gli versò l'olio sulla testa dicendogli: «Dice il Signore, Dio di Israele: Ti ungo re sul popolo del Signore, su Israele. 7Tu demolirai la casa di Acab tuo signore; io vendicherò il sangue dei miei servi i profeti e il sangue di tutti i servi del Signore sparso da Gezabele. 8Tutta la casa di Acab perirà; io eliminerò nella famiglia di Acab ogni maschio, schiavo o libero in Israele. 9Renderò la casa di Acab come la casa di Geroboamo figlio di Nebàt, e come la casa di Baasa figlio di Achia. 10La stessa Gezabele sarà divorata dai cani nella campagna di Izreèl; nessuno la seppellirà». Quindi aprì la porta e fuggì.
11Quando Ieu si presentò agli ufficiali del suo padrone, costoro gli domandarono: «Va tutto bene? Perché questo pazzo è venuto da te?». Egli disse loro: «Voi conoscete l'uomo e le sue chiacchiere». 12Gli dissero: «Baie! Su, raccontacelo!». Egli disse: «Mi ha parlato così e così, affermando: Dice il Signore: Ti ungo re su Israele». 13Tutti presero in fretta i propri vestiti e li stesero sotto di lui sugli stessi gradini, suonarono la tromba e gridarono: «Ieu è re».
14Ieu figlio di Giòsafat, figlio di Nimsi, congiurò contro Ioram. (Ioram aveva difeso con tutto Israele Ramot di Gàlaad di fronte a Cazaèl, re di Aram, 15poi Ioram era tornato a curarsi in Izreèl le ferite ricevute dagli Aramei nella guerra contro Cazaèl, re di Aram). Ieu disse: «Se tale è il vostro sentimento, nessuno esca o fugga dalla città per andare ad annunziarlo in Izreèl». 16Ieu salì su un carro e partì per Izreèl, perché là giaceva malato Ioram e Acazia re di Giuda era sceso per visitarlo.
17La sentinella che stava sulla torre di Izreèl vide la truppa di Ieu che avanzava e disse: «Vedo una truppa». Ioram disse: «Prendi un cavaliere e mandalo loro incontro per domandare: Tutto bene?». 18Uno a cavallo andò loro incontro e disse: «Il re domanda: Tutto bene?». Ieu disse: «Che importa a te come vada? Passa dietro a me e seguimi». La sentinella riferì: «Il messaggero è arrivato da quelli, ma non torna indietro». 19Il re mandò un altro cavaliere che, giunto da quelli, disse: «Il re domanda: Tutto bene?». Ma Ieu disse: «Che importa a te come vada? Passa dietro a me e seguimi». 20La sentinella riferì: «È arrivato da quelli, ma non torna indietro. Il modo di guidare è quello di Ieu figlio di Nimsi; difatti guida all'impazzata».
21Ioram disse: «Attacca i cavalli». Appena fu pronto il suo carro, Ioram re di Israele, e Acazia re di Giuda, partirono, ognuno sul proprio carro. Andarono incontro a Ieu, che raggiunsero nel campo di Nabòt di Izreèl.
22Quando Ioram vide Ieu, gli domandò: «Tutto bene, Ieu?». Rispose: «Sì, tutto bene, finché durano le prostituzioni di Gezabele tua madre e le sue numerose magie». 23Allora Ioram si volse indietro e fuggì, dicendo ad Acazia: «Siamo traditi, Acazia!». 24Ieu, impugnato l'arco, colpì Ioram nel mezzo delle spalle. La freccia gli attraversò il cuore ed egli si accasciò sul carro. 25Ieu disse a Bidkar suo scudiero: «Sollevalo, gettalo nel campo che appartenne a Nabòt di Izreèl; mi ricordo che una volta, mentre io e te eravamo sullo stesso carro al seguito di suo padre Acab, il Signore proferì su di lui questo oracolo: 26Non ho forse visto ieri il sangue di Nabòt e il sangue dei suoi figli? Oracolo del Signore. Ti ripagherò in questo stesso campo. Oracolo del Signore. Sollevalo e gettalo nel campo secondo la parola del Signore».
27Visto ciò, Acazia re di Giuda fuggì per la strada di Bet-Gan; Ieu l'inseguì e ordinò: «Colpite anche costui». Lo colpirono sul carro nella salita di Gur, nelle vicinanze di Ibleam. Egli fuggì a Meghìddo, ove morì. 28I suoi ufficiali lo portarono a Gerusalemme su un carro e lo seppellirono nel suo sepolcro, vicino ai suoi padri, nella città di Davide.
29Acazia era divenuto re di Giuda nell'anno undecimo di Ioram, figlio di Acab.
30Ieu arrivò in Izreèl. Appena lo seppe, Gezabele si truccò gli occhi con stibio, si acconciò la capigliatura e si mise alla finestra. 31Mentre Ieu entrava per la porta, gli domando: «Tutto bene, o Zimri, assassino del suo padrone?». 32Ieu alzò lo sguardo alla finestra e disse: «Chi è con me? Chi?». Due o tre eunuchi si affacciarono a guardarlo. 33Egli disse: «Gettatela giù». La gettarono giù. Il suo sangue schizzò sul muro e sui cavalli. Ieu passò sul suo corpo, 34poi entrò, mangiò e bevve; alla fine ordinò: «Andate a vedere quella maledetta e seppellitela, perché era figlia di re». 35Andati per seppellirla, non trovarono altro che il cranio, i piedi e le palme delle mani. 36Tornati, riferirono il fatto a Ieu, che disse: «Si è avverata così la parola che il Signore aveva detta per mezzo del suo servo Elia il Tisbita: Nel campo di Izreèl i cani divoreranno la carne di Gezabele. 37E il cadavere di Gezabele nella campagna sarà come letame, perché non si possa dire: Questa è Gezabele».
1Acab aveva settanta figli a Samaria. Ieu scrisse lettere e le inviò a Samaria ai capi di Izreèl, agli anziani e ai tutori dei figli di Acab. In esse diceva: 2«Ora, quando giungerà a voi questa lettera – voi, infatti, avete con voi i figli del vostro signore, i carri, i cavalli, la città fortificata e le armi – 3scegliete il figlio migliore e più retto del vostro signore e ponetelo sul trono di suo padre; combattete per la casa del vostro signore». 4Quelli ebbero una grande paura e dissero: «Ecco, due re non hanno potuto resistergli; come potremmo resistergli noi?». 5Il maggiordomo, il prefetto della città, gli anziani e i tutori mandarono a Ieu questo messaggio: «Noi siamo tuoi servi; noi faremo quanto ci ordinerai. Non faremo re nessuno; fa’ quanto ti piace».
6Ieu scrisse loro una seconda lettera, dicendo: «Se siete dalla mia parte e se obbedite alla mia parola, prendete le teste dei figli del vostro signore e presentatevi a me domani a quest’ora a Izreèl». I figli del re erano settanta; vivevano con i grandi della città, che li allevavano. 7Ricevuta la lettera, quelli presero i figli del re e li ammazzarono tutti e settanta; quindi posero le loro teste in ceste e le mandarono da lui a Izreèl. 8Si presentò un messaggero che riferì a Ieu: «Hanno portato le teste dei figli del re». Egli disse: «Ponetele in due mucchi alla soglia della porta fino al mattino». 9Il mattino dopo uscì e stando in piedi disse a tutto il popolo: «Voi siete giusti; ecco, io ho congiurato contro il mio signore e l’ho ucciso. Ma chi ha colpito tutti questi? 10Riconoscete dunque che non è caduta in terra nessuna delle parole del Signore, annunciate per mezzo del suo servo Elia riguardo alla casa di Acab; il Signore ha attuato quanto aveva predetto per mezzo di Elia, suo servo». 11Ieu colpì poi tutti i superstiti della casa di Acab a Izreèl, tutti i suoi grandi, i suoi amici e i suoi sacerdoti, fino a non lasciargli alcun superstite.
12Poi si alzò, partì e si avviò verso Samaria. Mentre si trovava per la strada, nella località di Bet-Eked-dei-Pastori, 13Ieu trovò i fratelli di Acazia, re di Giuda. Egli domandò: «Voi, chi siete?». Risposero: «Siamo fratelli di Acazia; siamo scesi per salutare i figli del re e i figli della regina madre». 14Egli ordinò: «Prendeteli vivi». Li presero vivi, li ammazzarono presso la cisterna di Bet-Eked; erano quarantadue e non ne risparmiò neppure uno.
15Partito di lì, trovò Ionadàb, figlio di Recab, che gli veniva incontro; Ieu lo salutò e gli disse: «Il tuo cuore è retto come lo è il mio verso di te?». Ionadàb rispose: «Lo è». «Se lo è, dammi la mano». Ionadàb gliela diede. Ieu allora lo fece salire sul carro vicino a sé 16e gli disse: «Vieni con me per vedere il mio zelo per il Signore». Lo fece viaggiare con sé sul proprio carro. 17Entrò in Samaria e colpì tutti i superstiti della casa di Acab fino ad annientarli, secondo la parola che il Signore aveva comunicato a Elia.
18Ieu radunò tutto il popolo e disse loro: «Acab ha servito Baal un poco; Ieu lo servirà molto. 19Ora convocatemi tutti i profeti di Baal, tutti i suoi servitori e tutti i suoi sacerdoti: non ne manchi neppure uno, perché intendo offrire un grande sacrificio a Baal. Chi mancherà non sarà lasciato in vita». Ieu agiva con astuzia, per distruggere tutti i servitori di Baal. 20Ieu disse: «Convocate una festa solenne a Baal». La convocarono. 21Ieu inviò messaggeri per tutto Israele; si presentarono tutti i servitori di Baal e non mancò nessuno. Entrarono nel tempio di Baal, che si riempì da un’estremità all’altra. 22Ieu disse al guardarobiere: «Tira fuori le vesti per tutti i servitori di Baal», ed egli le tirò fuori. 23Ieu, accompagnato da Ionadàb figlio di Recab, entrò nel tempio di Baal e disse ai servitori di Baal: «Verificate bene che non ci sia qui fra voi nessuno dei servitori del Signore, ma che ci siano solo servitori di Baal».
24Entrarono quindi per compiere sacrifici e olocausti. Ieu però aveva posto all’esterno ottanta uomini dei suoi, ai quali aveva detto: «Se a qualcuno sfuggirà uno degli uomini che consegno nelle vostre mani, darà la sua vita al posto della vita di quello». 25Quando ebbe finito di compiere l’olocausto, Ieu disse alle guardie e agli scudieri: «Entrate, colpiteli. Nessuno scappi». Le guardie e gli scudieri li colpirono a fil di spada e li gettarono via. Poi le guardie e gli scudieri andarono fino alla cella del tempio di Baal. 26Portarono fuori le stele del tempio di Baal e le bruciarono. 27La stele di Baal la fecero a pezzi, poi demolirono il tempio di Baal e lo ridussero a latrina fino ad oggi.
28Ieu fece scomparire Baal da Israele. 29Ma Ieu non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele e non abbandonò i vitelli d’oro che erano a Betel e a Dan.
30Il Signore disse a Ieu: «Poiché hai agito bene, facendo ciò che è giusto ai miei occhi, e hai compiuto per la casa di Acab quanto era nel mio cuore, i tuoi figli, fino alla quarta generazione, siederanno sul trono d’Israele». 31Ma Ieu non si curò di seguire la legge del Signore, Dio d’Israele, con tutto il suo cuore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo aveva fatto commettere a Israele.
32In quel tempo il Signore cominciò a ridurre Israele; infatti Cazaèl sconfisse gli Israeliti in tutto il loro territorio: 33dal Giordano, verso oriente, occupò tutta la terra di Gàlaad, dei Gaditi, dei Rubeniti e dei Manassiti, da Aroèr, che è presso il torrente Arnon, fino al Gàlaad e al Basan.
34Le altre gesta di Ieu, tutte le sue azioni e la sua potenza, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele? 35Ieu si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono a Samaria. Al suo posto divenne re suo figlio Ioacàz. 36La durata del regno di Ieu su Israele, a Samaria, fu di ventotto anni.
1In Samaria c'erano settanta figli di Acab. Ieu scrisse lettere e le inviò in Samaria ai capi della città, agli anziani e ai tutori dei figli di Acab. In esse diceva: 2«Ora, quando giungerà a voi questa lettera - voi, infatti, avete con voi i figli del vostro signore, i carri, i cavalli, le fortezze e le armi - 3scegliete il figlio migliore e più capace del vostro signore e ponetelo sul trono del padre; combattete per la casa del vostro signore». 4Quelli ebbero una grande paura e dissero: «Ecco, due re non hanno potuto resistergli; come potremmo resistergli noi?». 5Il maggiordomo, il prefetto della città, gli anziani e i tutori mandarono a Ieu questo messaggio: «Noi siamo tuoi servi; noi faremo quanto ci ordinerai. Non nomineremo un re; fà quanto ti piace».
6Ieu scrisse loro quest'altra lettera: «Se siete dalla mia parte e se obbedite alla mia parola, prendete le teste dei figli del vostro signore e presentatevi a me domani a quest'ora in Izreèl». I figli del re erano settanta; vivevano con i grandi della città, che li allevavano. 7Ricevuta la lettera, quelli presero i figli del re e li uccisero - erano settanta -; quindi posero le loro teste in panieri e le mandarono da lui in Izreèl. 8Si presentò un messaggero che riferì a Ieu: «Hanno portato le teste dei figli del re». Egli disse: «Ponetele in due mucchi alla porta della città e ci restino fino a domani mattina». 9Il mattino dopo uscì, si fermò e disse a tutto il popolo: «Voi siete innocenti; ecco io ho congiurato contro il mio signore e l'ho ucciso. Ma chi ha colpito tutti questi? 10Constatate come neppure una parola che il Signore ha annunziato per mezzo del suo servo Elia, sia venuta meno; il Signore ha attuato quanto aveva predetto per mezzo di Elia, suo servo». 11Ieu uccise poi tutti i superstiti della famiglia di Acab in Izreèl, tutti i suoi grandi, i suoi amici e i suoi sacerdoti, fino a non lasciarne neppure uno.
12Quindi si alzò e partì per Samaria. Passando per Bet-Eked dei pastori, 13Ieu trovò i fratelli di Acazia, re di Giuda. Egli domandò: «Voi, chi siete?». Risposero: «Siamo fratelli di Acazia; siamo scesi per salutare i figli del re e i figli della regina». 14Egli ordinò: «Prendeteli vivi». Li presero vivi, li uccisero e li gettarono nel pozzo di Bet-Eked; erano quarantadue e non ne rimase neppure uno.
15Partito di lì, si imbattè in Ionadàb, figlio di Recàb, che gli veniva incontro; Ieu lo salutò e gli disse: «Il tuo cuore è retto verso di me, come il mio nei tuoi riguardi?». Ionadàb rispose: «Sì». «Se sì, dammi la mano». Ionadàb gliela diede. Ieu allora lo fece salire sul carro vicino a sé 16e gli disse: «Vieni con me e vedrai il mio zelo per il Signore». Lo portò con sé sul carro. 17Entrò in Samaria, ove uccise tutti i superstiti della casa di Acab fino ad annientarla, secondo la parola che il Signore aveva comunicata a Elia.
18Ieu radunò tutto il popolo e gli disse: «Acab ha servito Baal un poco; Ieu lo servirà molto. 19Ora convocatemi tutti i profeti di Baal, tutti i suoi fedeli e tutti i suoi sacerdoti; non ne manchi neppure uno, perché intendo offrire un grande sacrificio a Baal. Chi mancherà non sarà lasciato in vita». Ieu agiva con astuzia, per distruggere tutti i fedeli di Baal. 20Ieu disse: «Convocate una festa solenne per Baal». La convocarono. 21Ieu inviò messaggeri per tutto Israele; si presentarono tutti i fedeli di Baal - nessuno si astenne dal viaggio - e si radunarono nel tempio di Baal, che ne risultò pieno da un'estremità all'altra. 22Ieu disse al guardarobiere: «Tira fuori le vesti per tutti i fedeli di Baal». Ed egli le tirò fuori. 23Ieu, accompagnato da Ionadàb figlio di Recàb, entrò nel tempio di Baal e disse ai fedeli di Baal: «Badate bene che non ci sia fra di voi nessuno dei fedeli del Signore, ma solo fedeli di Baal».
24Mentre quelli si accingevano a compiere sacrifici e olocausti, Ieu fece uscire ottanta suoi uomini con la minaccia: «Se qualcuno farà fuggire uno degli uomini che io oggi metto nelle vostre mani, pagherà con la sua vita la vita di lui». 25Quando ebbe finito di compiere l'olocausto, Ieu disse alle guardie e agli scudieri: «Entrate, uccideteli. Nessuno scappi». Le guardie e gli scudieri li passarono a fil di spada e li gettarono perfino nella cella del tempio di Baal. 26Penetrati in essa, portarono fuori il palo sacro del tempio di Baal e lo bruciarono. 27Fecero a pezzi la stele di Baal, demolirono il tempio di Baal e lo ridussero un immondezzaio fino ad oggi.
28Ieu fece scomparire Baal da Israele. 29Ma Ieu non si allontanò dai peccati che Geroboamo figlio di Nebàt aveva fatto commettere a Israele e non abbandonò i vitelli d'oro che erano a Betel e in Dan.
30Il Signore disse a Ieu: «Perché ti sei compiaciuto di fare ciò che è giusto ai miei occhi e hai compiuto per la casa di Acab quanto era nella mia intenzione, i tuoi figli - fino alla quarta generazione - siederanno sul trono di Israele». 31Ma Ieu non si preoccupò di seguire la legge del Signore Dio di Israele con tutto il cuore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo aveva fatto commettere a Israele.
32In quel tempo il Signore cominciò a ridurre il territorio di Israele; Cazaèl sconfisse gli Israeliti in tutti i loro confini: 33dal Giordano, verso oriente, occupò tutta la regione di Gàlaad, dei Gaditi, dei Rubeniti e dei Manassiti, da Aroer, che è presso il torrente Arnon, a Gàlaad e a Basan.
34Le altre gesta di Ieu, tutte le sue azioni e le sue prodezze, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. 35Ieu si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono in Samaria. Al suo posto divenne re suo figlio Ioacaz. 36La durata del regno di Ieu su Israele, in Samaria, fu di ventotto anni.
1Atalia, madre di Acazia, visto che era morto suo figlio, si accinse a sterminare tutta la discendenza regale. 2Ma Ioseba, figlia del re Ioram e sorella di Acazia, prese Ioas, figlio di Acazia, sottraendolo ai figli del re destinati alla morte, e lo portò assieme alla sua nutrice nella camera dei letti; lo nascose così ad Atalia ed egli non fu messo a morte. 3Rimase nascosto presso di lei nel tempio del Signore per sei anni; intanto Atalia regnava sul paese.
4Il settimo anno Ioiadà mandò a chiamare i comandanti delle centinaia dei Carii e delle guardie e li fece venire presso di sé nel tempio del Signore. Egli concluse con loro un’alleanza, facendoli giurare nel tempio del Signore; quindi mostrò loro il figlio del re. 5Diede loro le seguenti disposizioni: «Questo è ciò che dovrete fare: la terza parte di voi che inizia il servizio di sabato per fare la guardia alla reggia, 6il terzo alla porta di Sur e il terzo alla porta dietro i cursori, farete insieme la guardia al tempio, 7mentre gli altri due gruppi di voi, tutti quelli che lasciano il servizio di sabato, faranno la guardia nel tempio al re. 8Circonderete il re, ognuno con l’arma in pugno, e chi tenta di penetrare nello schieramento sia messo a morte. Sarete con il re in tutti i suoi movimenti». 9I comandanti delle centinaia fecero quanto aveva disposto il sacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio il sabato e quelli che smontavano il sabato, e andarono dal sacerdote Ioiadà. 10Il sacerdote consegnò ai comandanti di centinaia lance e scudi, già appartenenti al re Davide, che erano nel tempio del Signore. 11Le guardie, ognuno con l’arma in pugno, si disposero dall’angolo destro del tempio fino all’angolo sinistro, lungo l’altare e l’edificio, in modo da circondare il re. 12Allora Ioiadà fece uscire il figlio del re e gli consegnò il diadema e il mandato; lo proclamarono re e lo unsero. Gli astanti batterono le mani e acclamarono: «Viva il re!».
13Quando sentì il clamore delle guardie e del popolo, Atalia si presentò al popolo nel tempio del Signore. 14Guardò, ed ecco che il re stava presso la colonna secondo l’usanza, i comandanti e i trombettieri erano presso il re, mentre tutto il popolo della terra era in festa e suonava le trombe. Atalia si stracciò le vesti e gridò: «Congiura, congiura!». 15Il sacerdote Ioiadà ordinò ai comandanti delle centinaia, preposti all’esercito: «Conducetela fuori in mezzo alle file e chiunque la segue venga ucciso di spada». Il sacerdote infatti aveva detto: «Non sia uccisa nel tempio del Signore». 16Le misero addosso le mani ed essa raggiunse la reggia attraverso l’ingresso dei Cavalli e là fu uccisa.
17Ioiadà concluse un’alleanza fra il Signore, il re e il popolo, affinché fosse il popolo del Signore, e così pure fra il re e il popolo. 18Tutto il popolo della terra entrò nel tempio di Baal e lo demolì, ne fece a pezzi completamente gli altari e le immagini e ammazzò Mattàn, sacerdote di Baal, davanti agli altari.
Il sacerdote Ioiadà mise sorveglianti al tempio del Signore. 19Egli prese i comandanti di centinaia, i Carii, le guardie e tutto il popolo della terra; costoro fecero scendere il re dal tempio del Signore e attraverso la porta delle Guardie lo condussero nella reggia, ove egli sedette sul trono regale. 20Tutto il popolo della terra era in festa e la città rimase tranquilla: Atalia era stata uccisa con la spada nella reggia.
1Atalia madre di Acazia, visto che era morto suo figlio, si propose di sterminare tutta la discendenza regale. 2Ma Ioseba, figlia del re Ioram e sorella di Acazia, sottrasse Ioas figlio di Acazia dal gruppo dei figli del re destinati alla morte e lo portò con la nutrice nella camera dei letti; lo nascose così ad Atalia ed egli non fu messo a morte. 3Rimase sei anni nascosto presso di lei nel tempio; intanto Atalia regnava sul paese.
4Il settimo anno Ioiada convocò i capi di centinaia dei Carii e delle guardie e li fece venire nel tempio. Egli concluse con loro un'alleanza, facendoli giurare nel tempio; quindi mostrò loro il figlio del re. 5Diede loro le seguenti disposizioni: «Questo farete: un terzo di quelli che fra di voi iniziano il servizio di sabato per fare la guardia alla reggia, 6un altro terzo alla porta di Sur e un terzo alla porta dietro i cursori; voi farete invece la guardia alla casa di Massach, 7gli altri due gruppi di voi, ossia quanti smontano il sabato, faranno la guardia al tempio. 8Circonderete il re, ognuno con la sua arma in pugno e chi tenta di penetrare nello schieramento sia messo a morte. Accompagnerete il re ovunque egli vada». 9I capi di centinaia fecero quanto aveva disposto il sacerdote Ioiada. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio e quelli che smontavano il sabato, e andarono dal sacerdote Ioiada. 10Il sacerdote consegnò ai capi di centinaia lance e scudi del re Davide, che erano nel deposito del tempio. 11Le guardie, ognuno con l'arma in pugno, si disposero dall'angolo meridionale del tempio fino all'angolo settentrionale, davanti all'altare e al tempio e intorno al re. 12Allora Ioiada fece uscire il figlio del re, gli impose il diadema e le insegne; lo proclamò re e lo unse. Gli astanti batterono le mani ed esclamarono: «Viva il re!».
13Atalia, sentito il clamore delle guardie e del popolo, si diresse verso la moltitudine nel tempio. 14Guardò: ecco, il re stava presso la colonna secondo l'usanza; i capi e i trombettieri erano intorno al re, mentre tutto il popolo del paese esultava e suonava le trombe. Atalia si stracciò le vesti e gridò: «Tradimento, tradimento!».
15Il sacerdote Ioiada ordinò ai capi dell'esercito: «Fatela uscire tra le file e chiunque la segua sia ucciso di spada». Il sacerdote infatti aveva stabilito che non venisse uccisa nel tempio del Signore. 16Le misero le mani addosso ed essa raggiunse la reggia attraverso l'ingresso dei Cavalli e là fu uccisa.
17Ioiada concluse un'alleanza fra il Signore, il re e il popolo, con cui questi si impegnò a essere il popolo del Signore; ci fu anche un'alleanza fra il re e il popolo. 18Tutto il popolo del paese penetrò nel tempio di Baal e lo demolì, frantumandone gli altari e le immagini: uccisero dinanzi agli altari lo stesso Mattan, sacerdote di Baal.
Il sacerdote Ioiada mise guardie intorno al tempio. 19Egli prese i capi di centinaia dei Carii e delle guardie e tutto il popolo del paese; costoro fecero scendere il re dal tempio e attraverso la porta delle Guardie lo condussero nella reggia, ove egli sedette sul trono regale. 20Tutto il popolo del paese fu in festa; la città restò tranquilla. Atalia fu uccisa con la spada nella reggia.
1Quando divenne re, Ioas aveva sette anni. 2Divenne re nell’anno settimo di Ieu e regnò quarant’anni a Gerusalemme. Sua madre, di Bersabea, si chiamava Sibìa. 3Ioas fece ciò che è retto agli occhi del Signore per tutta la sua vita, perché lo aveva istruito il sacerdote Ioiadà. 4Ma non scomparvero le alture, dal momento che il popolo sacrificava e offriva ancora incenso sulle alture.
5Ioas disse ai sacerdoti: «Tutto il denaro delle cose sacre, che viene portato nel tempio del Signore, il denaro corrente versato da ognuno come riscatto della persona e tutto il denaro delle libere offerte di ciascuno al tempio del Signore, 6lo ritirino per sé i sacerdoti, ognuno dai propri addetti; ed essi riparino le parti danneggiate del tempio, ovunque vi trovino danni».
7Ora nell’anno ventitreesimo del re Ioas i sacerdoti non avevano ancora riparato le parti danneggiate del tempio. 8Il re Ioas convocò il sacerdote Ioiadà con i sacerdoti e disse loro: «Perché non avete riparato le parti danneggiate del tempio? D’ora innanzi non dovrete più ritirare il denaro dai vostri addetti, ma lo consegnerete direttamente per le parti danneggiate del tempio». 9I sacerdoti acconsentirono a non ricevere più il denaro dal popolo e a non curare il restauro del tempio.
10Il sacerdote Ioiadà prese una cassa, vi fece un buco nel coperchio e la pose a lato dell’altare, a destra di chi entra nel tempio del Signore. I sacerdoti custodi della soglia depositavano ivi tutto il denaro portato al tempio del Signore. 11Quando vedevano che nella cassa c’era molto denaro, saliva lo scriba del re, insieme con il sommo sacerdote, ed essi raccoglievano e contavano il denaro trovato nel tempio del Signore. 12Consegnavano il denaro controllato nelle mani degli esecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore. Costoro lo distribuivano ai falegnami e ai costruttori che lavoravano nel tempio del Signore, 13ai muratori, agli scalpellini, per l’acquisto di legname e pietre da taglio, per riparare le parti danneggiate del tempio del Signore e per tutto quanto era necessario per riparare il tempio. 14Ma con il denaro portato al tempio del Signore non si dovevano fare nel tempio del Signore né coppe d’argento, né coltelli, né vasi per l’aspersione, né trombe, nessun oggetto d’oro o d’argento. 15Esso infatti era consegnato solo agli esecutori dei lavori, perché riparassero il tempio del Signore. 16Non si controllavano coloro nelle cui mani veniva consegnato il denaro da dare agli esecutori dei lavori, perché lavoravano con onestà. 17Il denaro del sacrificio di riparazione e del sacrificio per il peccato non era portato nel tempio del Signore, ma era per i sacerdoti.
18In quel tempo Cazaèl, re di Aram, salì per combattere contro Gat e la conquistò. Poi Cazaèl si accinse a salire a Gerusalemme. 19Ioas, re di Giuda, prese tutti gli oggetti consacrati da Giòsafat, da Ioram e da Acazia, suoi padri, re di Giuda, e quelli consacrati da lui stesso, insieme con tutto l’oro trovato nei tesori del tempio del Signore e della reggia; egli mandò tutto ciò a Cazaèl, re di Aram, che si allontanò da Gerusalemme.
20Le altre gesta di Ioas e tutte le sue azioni non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 21I suoi ufficiali si sollevarono organizzando una congiura; colpirono Ioas a Bet-Millo, nella discesa verso Silla. 22Iozabàd, figlio di Simeàt, e Iozabàd, figlio di Somer, suoi ufficiali, lo colpirono ed egli morì. Lo seppellirono con i suoi padri nella Città di Davide e al suo posto divenne re suo figlio Amasia.
1Quando divenne re, Ioas aveva sette anni. 2Divenne re nell'anno settimo di Ieu e regnò quarant'anni in Gerusalemme. Sua madre, di Bersabea, si chiamava Sibia. 3Ioas fece ciò che è giusto agli occhi del Signore per tutta la sua vita, perché era stato educato dal sacerdote Ioiada. 4Ma non scomparvero le alture, infatti il popolo tuttora sacrificava e offriva incenso sulle alture.
5Ioas disse ai sacerdoti: «Tutto il denaro delle rendite sacre, che viene portato nel tempio del Signore, il denaro che uno versa per il proprio riscatto e tutto il denaro offerto spontaneamente al tempio, 6lo prendano i sacerdoti, ognuno dalla mano del proprio conoscente; con esso eseguiscano le riparazioni del tempio, ovunque appaiano necessarie».
7Ora nell'anno ventitrè del re Ioas i sacerdoti non avevano ancora eseguito le riparazioni nel tempio. 8Il re Ioas convocò il sacerdote Ioiada e gli altri sacerdoti e disse loro: «Perché non avete restaurato il tempio? D'ora innanzi non ritirerete più il denaro dai vostri conoscenti, ma lo consegnerete per il restauro del tempio». 9I sacerdoti acconsentirono a non ricevere più il denaro dal popolo e a non curare il restauro del tempio.
10Il sacerdote Ioiada prese una cassa, vi fece un buco nel coperchio e la pose a lato dell'altare, a destra di chi entra nel tempio. I sacerdoti custodi della soglia depositavano ivi tutto il denaro portato al tempio. 11Quando vedevano che nella cassa c'era molto denaro, veniva il segretario del re, insieme con il sommo sacerdote, che riducevano in verghe e contavano il denaro trovato nel tempio. 12Consegnavano il denaro controllato nelle mani degli esecutori dei lavori nel tempio. Costoro lo distribuivano ai falegnami e ai muratori, che lavoravano nel tempio, 13ai muratori, ai tagliapietre, ai fornitori del legname e delle pietre da taglio per il restauro dei danni nel tempio, insomma per quanto era necessario per riparare il tempio. 14Ma con il denaro portato al tempio del Signore non si dovevano fare né coppe d'argento, né strumenti musicali, né coltelli, né vassoi, né trombe, insomma nessun oggetto d'oro o d'argento. 15Esso era consegnato solo agli esecutori dei lavori, che l'usavano per restaurare il tempio. 16Coloro nelle cui mani si rimetteva il denaro perché lo dessero agli esecutori dei lavori non dovevano renderne conto, perché la loro condotta ispirava fiducia. 17Il denaro dei sacrifici per il delitto e per il peccato non era destinato al tempio, ma era lasciato ai sacerdoti.
18In quel tempo Cazaèl re di Aram mosse guerra contro Gat e la conquistò. Allora Cazaèl si preparò ad assalire Gerusalemme. 19Ioas re di Giuda prese tutti gli oggetti consacrati da Giòsafat, da Ioram e da Acazia, suoi antenati, re di Giuda, e quelli consacrati da lui stesso, insieme con tutto l'oro trovato nei tesori del tempio e della reggia; egli mandò tutto ciò a Cazaèl re di Aram, che si allontanò da Gerusalemme.
20Le altre gesta di Ioas e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 21I suoi ufficiali si sollevarono organizzando una congiura; uccisero Ioas a Bet-Millo, nella discesa verso Silla. 22Iozabàd figlio di Simeat e Iozabàd figlio di Somer, suoi ufficiali, lo colpirono ed egli morì. Lo seppellirono con i suoi padri nella città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Amazia.
1Nell’anno secondo di Ioas, figlio di Ioacàz, re d’Israele, Amasia, figlio di Ioas, divenne re di Giuda. 2Quando divenne re aveva venticinque anni; regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Ioaddàn. 3Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore, ma non come Davide, suo padre: fece come suo padre Ioas. 4Solo non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. 5Quando il regno fu saldo nelle sue mani, uccise i suoi ufficiali che avevano ucciso il re, suo padre. 6Ma non fece morire i figli degli uccisori, secondo quanto è scritto nel libro della legge di Mosè, ove il Signore prescrive: «Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri. Ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato». 7Egli sconfisse gli Edomiti nella valle del Sale, in tutto diecimila. In quella guerra occupò Sela e la chiamò Iokteèl, come è chiamata ancora oggi.
8Allora Amasia mandò messaggeri a Ioas, figlio di Ioacàz, figlio di Ieu, re d’Israele, per dirgli: «Vieni, affrontiamoci». 9Ioas, re d’Israele, fece rispondere ad Amasia, re di Giuda: «Il cardo del Libano mandò a dire al cedro del Libano: “Da’ in moglie tua figlia a mio figlio”. Ma passò una bestia selvatica del Libano e calpestò il cardo. 10Hai ben colpito Edom, e il tuo cuore ti ha esaltato. Sii glorioso, ma resta nella tua casa. Perché ti precipiti in una disfatta? Potresti soccombere tu e Giuda con te». 11Ma Amasia non lo ascoltò.
Allora Ioas, re d’Israele, si mosse; si affrontarono, lui e Amasia, re di Giuda, presso Bet-Semes, che appartiene a Giuda. 12Giuda fu sconfitto di fronte a Israele e ognuno fuggì nella propria tenda. 13Ioas, re d’Israele, fece prigioniero Amasia, re di Giuda, figlio di Ioas, figlio di Acazia, a Bet-Semes. Quindi, andato a Gerusalemme, aprì una breccia nelle mura di Gerusalemme dalla porta di Èfraim fino alla porta dell’Angolo, per quattrocento cubiti. 14Prese tutto l’oro e l’argento e tutti gli oggetti trovati nel tempio del Signore e nei tesori della reggia, e gli ostaggi, e tornò a Samaria.
15Le altre gesta che compì Ioas, la sua potenza e la guerra che combatté contro Amasia, re di Giuda, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele? 16Ioas si addormentò con i suoi padri, fu sepolto a Samaria con i re d’Israele e al suo posto divenne re suo figlio Geroboamo.
17Amasia, figlio di Ioas, re di Giuda, visse quindici anni dopo la morte di Ioas, figlio di Ioacàz, re d’Israele. 18Le altre gesta di Amasia non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda?
19Si ordì contro di lui una congiura a Gerusalemme. Egli fuggì a Lachis, ma lo fecero inseguire fino a Lachis, dove l’uccisero. 20Lo caricarono su cavalli e fu sepolto a Gerusalemme con i suoi padri nella Città di Davide. 21Tutto il popolo di Giuda prese Azaria, che aveva sedici anni, e lo fece re al posto di suo padre Amasia. 22Egli ricostruì Elat, riannettendola a Giuda, dopo che il re si era addormentato con i suoi padri.
23Nell’anno quindicesimo di Amasia, figlio di Ioas, re di Giuda, Geroboamo, figlio di Ioas, re d’Israele, divenne re a Samaria. Egli regnò quarantun anni. 24Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò da nessuno dei peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele. 25Egli recuperò a Israele il territorio dall’ingresso di Camat fino al mare dell’Araba, secondo la parola del Signore, Dio d’Israele, pronunciata per mezzo del suo servo, il profeta Giona, figlio di Amittài, di Gat-Chefer. 26Infatti il Signore aveva visto la miseria molto amara d’Israele: non c’era più né schiavo né libero e Israele non aveva chi l’aiutasse. 27Il Signore che aveva deciso di non cancellare il nome d’Israele sotto il cielo, li liberò per mezzo di Geroboamo, figlio di Ioas.
28Le altre gesta di Geroboamo, tutte le sue azioni e la potenza con cui combatté e con la quale recuperò a Israele Damasco e Camat, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele? 29Geroboamo si addormentò con i suoi padri, con i re d’Israele, e al suo posto divenne re suo figlio Zaccaria.
1Nell'anno secondo di Ioas figlio di Ioacaz, re di Israele, divenne re Amazia figlio di Ioas, re di Giuda. 2Quando divenne re aveva venticinque anni; regnò ventinove anni in Gerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Ioaddain. 3Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore, ma non come Davide suo antenato: agì in tutto come suo padre Ioas. 4Solo non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incensi sulle alture. 5Quando il regno fu saldo nelle sue mani, uccise gli ufficiali che avevano assassinato il re suo padre. 6Ma non uccise i figli degli assassini, secondo quanto è scritto nel libro della legge di Mosè, ove il Signore prescrive: «I padri non moriranno per i figli né i figli per i padri, perché ognuno morirà per il suo peccato». 7Egli sconfisse gli Idumei nella Valle del sale, uccidendone diecimila. In tale guerra occupò Sela e la chiamò Iokteèl, come è chiamata fino ad oggi.
8Allora Amazia mandò messaggeri a Ioas figlio di Ioacaz, figlio di Ieu, re di Israele, per dirgli: «Su, guardiamoci in faccia». 9Ioas re di Israele fece rispondere ad Amazia re di Giuda: «Il cardo del Libano mandò a dire al cedro del Libano: Dà in moglie tua figlia a mio figlio. Ora passò una bestia selvatica del Libano e calpestò il cardo. 10Tu hai sconfitto Edom, per questo il tuo cuore ti ha reso altero. Sii glorioso, ma resta nella tua casa. Perché provocare una calamità? Potresti precipitare tu e Giuda con te». 11Amazia non lo ascoltò. Allora Ioas re di Israele si mise in marcia; si guardarono in faccia, lui e Amazia re di Giuda, in Bet-Sèmes, che appartiene a Giuda. 12Giuda fu sconfitto di fronte a Israele e ognuno fuggì nella propria tenda. 13Ioas re di Israele in Bet-Sèmes fece prigioniero Amazia re di Giuda figlio di Ioas, figlio di Acazia. Quindi, andato in Gerusalemme, ne demolì le mura dalla porta di Efraim fino alla porta dell'Angolo per quattrocento cubiti. 14Prese tutto l'oro e l'argento e tutti gli oggetti trovati nel tempio e nei tesori della reggia, insieme con gli ostaggi, e tornò in Samaria.
15Le altre gesta di Ioas, le sue azioni, le sue prodezze e le sue guerre con Amazia re di Giuda sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. 16Ioas si addormentò con i suoi padri; fu sepolto in Samaria vicino ai re di Israele. Al suo posto divenne re suo figlio Geroboamo.
17Amazia figlio di Ioas, re di Giuda, dopo la morte di Ioas figlio di Ioacaz, re di Israele, visse quindici anni.
18Le altre gesta di Amazia sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 19Contro di lui si ordì una congiura in Gerusalemme. Egli fuggì a Lachis; lo fecero inseguire fino a Lachis e là l'uccisero. 20Trasportato su dei cavalli, fu sepolto con i suoi padri nella città di Davide. 21Tutto il popolo di Giuda prese Azaria, che aveva sedici anni, e lo proclamò re al posto di suo padre Amazia. 22Egli fortificò Elat, da lui riconquistata a Giuda dopo che il re si era addormentato con i suoi padri.
23Nell'anno quindici di Amazia figlio di Ioas, re di Giuda, in Samaria divenne re Geroboamo figlio di Ioas, re di Israele, per quarantun anni. 24Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò da nessuno dei peccati che Geroboamo figlio di Nebàt aveva fatto commettere a Israele. 25Egli ristabilì i confini di Israele dall'ingresso di Amat fino al mare dell'Araba secondo la parola del Signore Dio di Israele, pronunziata per mezzo del suo servo il profeta Giona figlio di Amittai, di Gat-Chefer, 26perché il Signore aveva visto l'estrema miseria di Israele, in cui non c'era più né schiavo né libero, né chi lo potesse soccorrere. 27Egli che aveva deciso di non far scomparire il nome di Israele sotto il cielo, li liberò per mezzo di Geroboamo figlio di Ioas.
28Le altre gesta di Geroboamo, le sue azioni e le sue prodezze in guerra, la sua riconquista di Damasco e di Amat in favore di Israele, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. 29Geroboamo si addormentò con i suoi padri; fu sepolto in Samaria con i re di Israele. Al suo posto divenne re suo figlio Zaccaria.
1Nell’anno ventisettesimo di Geroboamo, re d’Israele, divenne re Azaria, figlio di Amasia, re di Giuda. 2Quando divenne re aveva sedici anni; regnò a Gerusalemme cinquantadue anni. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Iecolia. 3Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come aveva fatto Amasia, suo padre. 4Ma non scomparvero le alture. Il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. 5Il Signore colpì il re, che divenne lebbroso fino al giorno della sua morte e abitò in una casa d’isolamento. Iotam, figlio del re, era a capo della reggia e governava il popolo della terra.
6Le altre gesta di Azaria e tutte le sue azioni, non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 7Azaria si addormentò con i suoi padri, lo seppellirono con i suoi padri nella Città di Davide e al suo posto divenne re suo figlio Iotam.
8Nell’anno trentottesimo di Azaria, re di Giuda, Zaccaria, figlio di Geroboamo, divenne re su Israele a Samaria. Egli regnò sei mesi. 9Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come l’avevano fatto i suoi padri; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele. 10Ma Sallum, figlio di Iabes, congiurò contro di lui, lo colpì a Ibleàm, lo fece morire e regnò al suo posto.
11Le altre gesta di Zaccaria sono descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele. 12Questa è la parola del Signore, che aveva rivolto a Ieu dicendo: «I tuoi figli siederanno sul trono d’Israele fino alla quarta generazione». E avvenne così.
13Sallum, figlio di Iabes, divenne re nell’anno trentanovesimo di Ozia, re di Giuda; regnò un mese a Samaria. 14Da Tirsa salì Menachèm, figlio di Gadì, entrò a Samaria e colpì Sallum, figlio di Iabes, lo fece morire e divenne re al suo posto.
15Le altre gesta di Sallum e la congiura da lui organizzata sono descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele. 16Allora Menachèm colpì Tifsach, tutto quello che era in essa e il suo territorio, a partire da Tirsa. Devastò tutto il suo territorio, perché non gli avevano aperto le porte, e sventrò tutte le donne incinte.
17Nell’anno trentanovesimo di Azaria, re di Giuda, Menachèm, figlio di Gadì, divenne re su Israele. Egli regnò dieci anni a Samaria. 18Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele in tutti i suoi giorni.
19Pul, re d’Assiria, invase il paese. Menachèm diede a Pul mille talenti d’argento, perché l’aiutasse a consolidare nelle sue mani il potere regale. 20Per quel denaro Menachèm impose una tassa su Israele, sulle persone facoltose, per poterlo dare al re d’Assiria; da ognuno richiese cinquanta sicli. Così il re d’Assiria se ne andò e non rimase là nel paese.
21Le altre gesta di Menachèm e tutte le sue azioni non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele? 22Menachèm si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Pekachia.
23Nell’anno cinquantesimo di Azaria, re di Giuda, Pekachia, figlio di Menachèm, divenne re su Israele a Samaria. Egli regnò due anni. 24Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele. 25Contro di lui congiurò Pekach, figlio di Romelia, suo scudiero. Lo colpì a Samaria nel torrione della reggia insieme ad Argob e ad Ariè, avendo con sé cinquanta uomini di Gàlaad; lo fece morire e divenne re al suo posto.
26Le altre gesta di Pekachia e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele.
27Nell’anno cinquantaduesimo di Azaria, re di Giuda, Pekach, figlio di Romelia, divenne re su Israele a Samaria. Egli regnò vent’anni. 28Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele.
29Nei giorni di Pekach, re d’Israele, venne Tiglat-Pilèser, re d’Assiria, che occupò Iion, Abel-Bet-Maacà, Ianòach, Kedes, Asor, il Gàlaad e la Galilea, tutta la terra di Nèftali, deportandone la popolazione in Assiria. 30Contro Pekach, figlio di Romelia, ordì una congiura Osea, figlio di Ela, che lo colpì e lo fece morire, divenendo re al suo posto, nell’anno ventesimo di Iotam, figlio di Ozia.
31Le altre gesta di Pekach e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re d’Israele.
32Nell’anno secondo di Pekach, figlio di Romelia, re d’Israele, divenne re Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda. 33Quando divenne re, aveva venticinque anni; regnò sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusà, figlia di Sadoc. 34Egli fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come aveva fatto Ozia, suo padre. 35Ma non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. Egli costruì la porta superiore del tempio del Signore.
36Le altre gesta che compì Iotam non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda?
37In quei giorni il Signore cominciò a far avanzare contro Giuda Resin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelia. 38Iotam si addormentò con i suoi padri, fu sepolto con i suoi padri nella Città di Davide, suo padre, e al suo posto divenne re suo figlio Acaz.
1Nell'anno ventisette di Geroboamo re di Israele, divenne re Azaria figlio di Amazia, re di Giuda. 2Quando divenne re aveva sedici anni; regnò in Gerusalemme cinquantadue anni. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Iecolia. 3Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, secondo quanto fece Amazia sua padre. 4Ma non scomparvero le alture. Il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. 5Il Signore colpì con la lebbra il re, che rimase lebbroso fino al giorno della sua morte in una casa appartata. Iotam figlio del re dirigeva la reggia e governava il popolo del paese.
6Le altre gesta di Azaria, tutte le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 7Azaria si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. Al suo posto divenne re suo figlio Iotam.
8Nell'anno trentotto di Azaria re di Giuda, in Samaria divenne re d'Israele per sei mesi Zaccaria, figlio di Geroboamo. 9Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come l'avevano fatto i suoi padri; non si allontanò dai peccati che Geroboamo figlio di Nebàt aveva fatto commettere a Israele. 10Ma Sallùm figlio di Iabes congiurò contro di lui, lo assalì in Ibleam, lo uccise e regnò al suo posto.
11Le altre gesta di Zaccaria, ecco, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. 12Così si avverò la parola che il Signore aveva predetta a Ieu quando disse: «I tuoi figli siederanno sul trono di Israele fino alla quarta generazione». E avvenne proprio così.
13Sallùm figlio di Iabes divenne re nell'anno trentanove di Ozia re di Giuda; regnò un mese in Samaria. 14Da Tirza avanzò Menachem figlio di Gadi, entrò in Samaria e sconfisse Sallùm, figlio di Iabes, l'uccise e divenne re al suo posto.
15Le altre gesta di Sallùm e la congiura da lui organizzata, ecco, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. 16In quel tempo Menachem, venendo da Tirza, espugnò Tifsach, uccise tutti i suoi abitanti e devastò tutto il suo territorio, perché non gli avevano aperto le porte e fece sventrare tutte le donne incinte.
17Nell'anno trentanove di Azaria re di Giuda, Menachem figlio di Gadi divenne re d'Israele e regnò dieci anni in Samaria. 18Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo figlio di Nebàt aveva fatto commettere a Israele. Durante il suo regno 19Pul re d'Assiria invase il paese. Menachem diede a Pul mille talenti d'argento perché l'aiutasse a consolidare la regalità. 20Menachem impose una tassa, per quel denaro, su Israele, sulle persone facoltose, sì da poterlo dare al re d'Assiria; da ognuno richiese cinquanta sicli. Così il re d'Assiria se ne andò e non rimase là nel paese.
21Le altre gesta di Menachem e tutte le sue azioni, ecco, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. 22Menachem si addormentò con i suoi padri e al suo posto divenne re suo figlio Pekachia.
23Nell'anno cinquanta di Azaria re di Giuda, divenne re Pekachia figlio di Menachem su Israele in Samaria; regnò due anni. 24Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebàt, aveva fatto commettere a Israele. 25Contro di lui congiurò Pekach figlio di Romelia, suo scudiero. L'uccise in Samaria nella torre della reggia insieme ad Argob e ad Arie e aveva con sé cinquanta uomini di Gàlaad; l'uccise e si proclamò re al suo posto.
26Le altre gesta di Pekachia e tutte le sue azioni, ecco, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele.
27Nell'anno cinquanta di Azaria re di Giuda, divenne re Pekach figlio di Romelia su Israele in Samaria; regnò vent'anni. 28Fece ciò che è male agli occhi del Signore; non si allontanò dai peccati che Geroboamo figlio di Nebàt aveva fatto commettere a Israele.
29Al tempo di Pekach re di Israele, venne Tiglat-Pilèzer re di Assiria, che occupò Ijjon, Abel-Bet-Maaca, Ianoach, Kedes, Cazor, Gàlaad e la Galilea e tutto il territorio di Nèftali, deportandone la popolazione in Assiria. 30Contro Pekach figlio di Romelia ordì una congiura Osea figlio di Ela, che lo assalì e lo uccise, divenendo re al suo posto, nell'anno venti di Iotam figlio di Ozia.
31Le altre gesta di Pekach e tutte le sue azioni, ecco sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele.
32Nell'anno secondo di Pekach figlio di Romelia, re di Israele, divenne re Iotam figlio di Ozia, re di Giuda. 33Quando divenne re, aveva venticinque anni; regnò sedici anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusa figlia di Zadòk. 34Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, imitando in tutto la condotta di Ozia suo padre. 35Ma non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. Egli costruì la porta superiore del tempio.
36Le altre gesta di Iotam, le sue azioni, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda.
37In quel tempo il Signore cominciò a mandare contro Giuda Rezin re di Aram e Pekach figlio di Romelia. 38Iotam si addormentò con i suoi padri, fu sepolto con essi nella città di Davide suo antenato e al suo posto divenne re suo figlio Acaz.
1Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore. 2Quindi mandò Eliakìm il maggiordomo, Sebna lo scriba e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia, figlio di Amoz, 3perché gli dicessero: «Così dice Ezechia: “Giorno di angoscia, di castigo e di disonore è questo, poiché i bimbi stanno per nascere, ma non c’è forza per partorire. 4Forse il Signore, tuo Dio, udrà tutte le parole del gran coppiere, che il re d’Assiria, suo signore, ha inviato per insultare il Dio vivente e lo castigherà per le parole che il Signore, tuo Dio, avrà udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane”».
5Così i ministri del re Ezechia andarono da Isaia. 6Disse loro Isaia: «Riferite al vostro signore: “Così dice il Signore: Non temere per le parole che hai udito e con le quali i ministri del re d’Assiria mi hanno ingiuriato. 7Ecco, io infonderò in lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nella sua terra, e nella sua terra io lo farò cadere di spada”».
8Il gran coppiere ritornò, ma trovò il re d’Assiria che combatteva contro Libna; infatti aveva udito che si era allontanato da Lachis, 9avendo avuto, riguardo a Tiraka, re d’Etiopia, questa notizia: «Ecco, è uscito per combattere contro di te».
Allora il re d’Assiria inviò di nuovo messaggeri a Ezechia dicendo: 10«Così direte a Ezechia, re di Giuda: “Non ti illuda il tuo Dio in cui confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata in mano al re d’Assiria. 11Ecco, tu sai quanto hanno fatto i re d’Assiria a tutti i territori, votandoli allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti? 12Gli dèi delle nazioni, che i miei padri hanno devastato, hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Resef e i figli di Eden che erano a Telassàr? 13Dove sono il re di Camat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Ivva?”».
14Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio del Signore, l’aprì davanti al Signore 15e pregò davanti al Signore: «Signore, Dio d’Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 16Porgi, Signore, il tuo orecchio e ascolta; apri, Signore, i tuoi occhi e guarda. Ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. 17È vero, Signore, i re d’Assiria hanno devastato le nazioni e la loro terra, 18hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo opera di mani d’uomo, legno e pietra: perciò li hanno distrutti. 19Ma ora, Signore, nostro Dio, salvaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu solo, o Signore, sei Dio».
20Allora Isaia, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib, re d’Assiria. 21Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui:
Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
22Chi hai insultato e ingiuriato?
Contro chi hai alzato la voce
e hai levato in alto i tuoi occhi?
Contro il Santo d’Israele!
23Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il mio Signore
e hai detto: Alla guida dei miei carri
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano:
ne ho reciso i cedri più alti,
i suoi cipressi migliori,
sono penetrato nel suo angolo più remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
24Io ho scavato e bevuto acque straniere,
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i fiumi d’Egitto.
25Non l’hai forse udito?
Da tempo ho preparato questo,
da giorni remoti io l’ho progettato;
ora lo eseguo.
E sarai tu a ridurre in mucchi di rovine
le città fortificate.
26I loro abitanti, stremati di forza,
erano atterriti e confusi,
erano erba del campo,
foglie verdi d’erbetta,
erba di tetti, grano riarso
prima di diventare messe.
27Ti sieda, esca o rientri,
io lo so.
28Poiché il tuo infuriarti contro di me
e il tuo fare arrogante
è salito ai miei orecchi,
porrò il mio anello alle tue narici
e il mio morso alle tue labbra;
ti farò tornare per la strada,
per la quale sei venuto”.
29Questo sarà per te il segno:
mangiate quest’anno il frutto dei semi caduti,
nel secondo anno ciò che nasce da sé,
nel terzo anno seminate e mietete,
piantate vigne e mangiatene il frutto.
30Il residuo superstite della casa di Giuda
continuerà a mettere radici in basso
e a fruttificare in alto.
31Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,
dal monte Sion un residuo.
Lo zelo del Signore farà questo.
32Perciò così dice il Signore riguardo al re d’Assiria:
“Non entrerà in questa città
né vi lancerà una freccia,
non l’affronterà con scudi
e contro essa non costruirà terrapieno.
33Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore.
34Proteggerò questa città per salvarla,
per amore di me e di Davide mio servo”».
35Ora in quella notte l’angelo del Signore uscì e colpì nell’accampamento degli Assiri centoottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, erano tutti cadaveri senza vita.
36Sennàcherib, re d’Assiria, levò le tende, partì e fece ritorno a Ninive, dove rimase. 37Mentre si prostrava nel tempio di Nisroc, suo dio, i suoi figli Adrammèlec e Sarèser lo colpirono di spada, mettendosi quindi al sicuro nella terra di Araràt. Al suo posto divenne re suo figlio Assarhàddon.
1Quando udì, il re Ezechia si lacerò le vesti, si coprì di sacco e andò nel tempio. 2Quindi mandò Eliadìm, il maggiordomo, Sebna lo scriba e gli anziani dei sacerdoti coperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz, 3perché gli dicessero: «Dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, poiché i bambini giungono al punto di venire alla luce, ma manca alla partoriente la forza di partorire. 4Forse il Signore tuo Dio ha udito le parole del gran coppiere, che il re d'Assiria suo signore ha inviato a insultare il Dio vivente e lo castigherà per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quelli che ancora sopravvivono».
5Così i ministri del re Ezechia andarono da Isaia. 6Disse loro Isaia: «Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere le cose che hai udite e con le quali i servitori del re d'Assiria mi hanno ingiuriato. 7Ecco io manderò in lui uno spirito tale che egli, appena avrà udito una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò perire di spada».
8Il gran coppiere ritornò e trovò il re d'Assiria che assaliva Libna, poiché aveva saputo che si era allontanato da Lachis. 9Appena Sennàcherib seppe che Tiraca re di Etiopia era uscito per muovergli guerra, inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli:
10«Direte a Ezechia, re di Giuda: Non ti inganni il Dio in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re d'Assiria. 11Ecco, tu sai ciò che hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che votarono allo sterminio. Soltanto tu ti salveresti? 12Gli dei delle nazioni che i miei padri distrussero hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e le genti di Eden in Telassàr? 13Dove sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Ena e di Ivva?».
14Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse, poi salì al tempio e, svolgendo lo scritto davanti al Signore, 15pregò: «Signore Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 16Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e vedi; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha fatto dire per insultare il Dio vivente. 17È vero, o Signore, che i re d'Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; 18hanno gettato i loro dei nel fuoco; quelli però, non erano dei, ma solo opera delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. 19Ora, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano, perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio».
20Allora Isaia figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: «Dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re d'Assiria. 21Questa è la parola che il Signore ha pronunziato contro di lui:
Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
22Chi hai insultato e schernito?
Contro chi hai alzato la voce
e hai elevato, superbo, i tuoi occhi?
Contro il Santo di Israele!
23Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il Signore
e hai detto: Con i miei carri numerosi
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano:
ne ho tagliato i cedri più alti,
i suoi cipressi più belli;
sono penetrato nel suo angolo più remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
24Io ho scavato e bevuto
acque straniere;
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i torrenti d'Egitto.
25Non hai forse udito? Da tempo
ho preparato questo;
da giorni remoti io l'ho progettato;
ora lo eseguisco.
Era deciso che tu riducessi un cumulo di rovine
le città fortificate;
26i loro abitanti impotenti
erano spaventati e confusi,
erano come l'erba dei campi,
come una giovane pianta verde,
come l'erba dei tetti,
bruciata dal vento d'oriente.
27Ti sieda, esca
o rientri, io ti conosco.
28Siccome infuri contro di me e la tua arroganza
è salita ai miei orecchi,
ti porrò il mio anello alle narici
e il mio morso alle labbra;
ti farò tornare per la strada,
per la quale sei venuto.
29Questo ti serva come segno:
si mangi quest'anno il frutto dei semi caduti,
nell'anno prossimo ciò che nasce da sé,
nel terzo anno semineranno e mieteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
30Il resto della casa di Giuda che scamperà
continuerà a mettere radici di sotto
e a dar frutto in alto.
31Poiché da Gerusalemme uscirà il resto,
dal monte Sion il residuo.
Lo zelo del Signore farà ciò.
32Perciò dice il Signore contro il re d'Assiria:
Non entrerà in questa città
e non vi lancerà una freccia,
non l'affronterà con scudi
e non vi costruirà terrapieno.
33Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore.
34Proteggerò questa città per salvarla,
per amore di me e di Davide mio servo».
35Ora in quella notte l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, quelli erano tutti morti.
36Sennàcherib re d'Assiria levò le tende, fece ritorno e rimase a Ninive. 37Mentre pregava nel tempio di Nisroch suo dio, Adram-Mèlech e Sarèzer suoi figli l'uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat. Al suo posto divenne re suo figlio Assarhàddon.
1Quando divenne re, Giosia aveva otto anni; regnò trentun anni a Gerusalemme. Sua madre, di Boskat, si chiamava Iedidà, figlia di Adaià. 2Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, seguendo in tutto la via di Davide, suo padre, senza deviare né a destra né a sinistra.
3Nell’anno diciottesimo del re Giosia, il re mandò Safan, figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio del Signore, dicendo: 4«Sali da Chelkia, il sommo sacerdote, perché metta assieme il denaro depositato nel tempio del Signore, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. 5Lo si dia in mano agli esecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore; costoro lo diano agli esecutori dei lavori che sono nel tempio del Signore, per riparare le parti danneggiate del tempio, 6ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori, per l’acquisto di legname e pietre da taglio per riparare il tempio. 7Tuttavia non si controlli il denaro consegnato nelle loro mani, perché lavorano con onestà».
8Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safan: «Ho trovato nel tempio del Signore il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safan, che lo lesse. 9Lo scriba Safan quindi andò dal re e lo informò dicendo: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l’hanno consegnato in mano agli esecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore». 10Poi lo scriba Safan annunciò al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safan lo lesse davanti al re.
11Udite le parole del libro della legge, il re si stracciò le vesti. 12Il re comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikàm figlio di Safan, ad Acbor, figlio di Michea, allo scriba Safan e ad Asaià, ministro del re: 13«Andate, consultate il Signore per me, per il popolo e per tutto Giuda, riguardo alle parole di questo libro ora trovato; grande infatti è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi, perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro, mettendo in pratica quanto è stato scritto per noi».
14Il sacerdote Chelkia, insieme con Achikàm, Acbor, Safan e Asaià, si recò dalla profetessa Culda, moglie di Sallum, figlio di Tikva, figlio di Carcas, custode delle vesti, la quale abitava nel secondo quartiere di Gerusalemme; essi parlarono con lei 15ed ella rispose loro: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Riferite all’uomo che vi ha inviati da me: 16Così dice il Signore: Ecco, io farò venire una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, conformemente a tutte le parole del libro che ha letto il re di Giuda, 17perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera si accenderà contro questo luogo e non si spegnerà!”. 18Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare il Signore, riferirete questo: “Così dice il Signore, Dio d’Israele: Quanto alle parole che hai udito, 19poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti al Signore, all’udire quanto ho proferito contro questo luogo e contro i suoi abitanti, per farne motivo di orrore e di maledizione, e ti sei stracciato le vesti e hai pianto davanti a me, anch’io ho ascoltato, oracolo del Signore! 20Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri e sarai loro riunito nel tuo sepolcro in pace e i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò venire su questo luogo”». Quelli riferirono il messaggio al re.
1Quando divenne re, Giosia aveva otto anni; regnò trentun anni in Gerusalemme. Sua madre, di Boscat, si chiamava Iedida figlia di Adaia. 2Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, imitando in tutto la condotta di Davide, suo antenato, senza deviare né a destra né a sinistra.
3Nell'anno diciotto del suo regno, Giosia mandò Safàn figlio di Asalia, figlio di Mesullàm, scriba, nel tempio dicendogli: 4«Và da Chelkia sommo sacerdote; egli raccolga il denaro portato nel tempio, che i custodi della soglia hanno raccolto dal popolo. 5Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, 6ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio. 7Non c'è bisogno di controllare il denaro consegnato nelle mani di costoro, perché la loro condotta ispira fiducia».
8Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: «Ho trovato nel tempio il libro della legge». Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. 9Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: «I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio». 10Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: «Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro». Safàn lo lesse davanti al re.
11Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. 12Egli comandò al sacerdote Chelkia, ad Achikam figlio di Safàn, ad Acbor figlio di Michea, allo scriba Safàn e ad Asaia ministro del re: 13«Andate, consultate il Signore per me, per il popolo e per tutto Giuda, intorno alle parole di questo libro ora trovato; difatti grande è la collera del Signore, che si è accesa contro di noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi».
14Il sacerdote Chelkia insieme con Achikam, Acbor, Safàn e Asaia andarono dalla profetessa Culda moglie di Sallùm, figlio di Tikva, figlio di Carcas, guardarobiere; essa abitava in Gerusalemme nel secondo quartiere. 15L'interrogarono ed essa rispose loro: «Dice il Signore Dio di Israele: Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: 16Così parla il Signore: Eccomi, io faccio piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, attuando tutte le parole del libro lette dal re di Giuda, 17perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dei per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera divamperà contro questo luogo e non si spegnerà! 18Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare il Signore, riferirete: Queste cose dice il Signore Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito,... 19poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti al Signore, udendo le mie parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che cioè diverranno una desolazione e una maledizione, ti sei lacerate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato. Oracolo del Signore. 20Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri; sarai composto nel tuo sepolcro in pace; i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò piombare su questo luogo». Quelli riferirono il messaggio al re.
1Il re mandò a radunare presso di sé tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. 2Il re salì al tempio del Signore; erano con lui tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Lesse alla loro presenza tutte le parole del libro dell’alleanza, trovato nel tempio del Signore. 3Il re, in piedi presso la colonna, concluse l’alleanza davanti al Signore, per seguire il Signore e osservare i suoi comandi, le istruzioni e le leggi con tutto il cuore e con tutta l’anima, per attuare le parole dell’alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all’alleanza.
4Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di portare fuori dal tempio del Signore tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutto l’esercito del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. 5Destituì i sacerdoti creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, ai segni dello zodiaco e a tutto l’esercito del cielo. 6Fece portare il palo sacro dal tempio del Signore fuori di Gerusalemme, al torrente Cedron; lo bruciò nel torrente Cedron, lo ridusse in polvere e gettò la polvere sul sepolcro dei figli del popolo. 7Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio del Signore, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. 8Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, rese impure le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l’altura dei satiri, che era all’ingresso della porta di Giosuè, governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.
9I sacerdoti delle alture non salivano più all’altare del Signore a Gerusalemme; tuttavia potevano mangiare pani azzimi in mezzo ai loro fratelli. 10Giosia rese impuro il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Innòm, perché nessuno vi facesse passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloc. 11Rimosse i cavalli che i re di Giuda avevano posto in onore del sole all’ingresso del tempio del Signore, presso la stanza del cortigiano Netan-Mèlec, che era accanto alla loggia, e diede alle fiamme i carri del sole. 12Demolì gli altari sulla terrazza della stanza superiore di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manasse nei due cortili del tempio del Signore; il re li frantumò e ne gettò in fretta la polvere nel torrente Cedron. 13Il re rese impure le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a destra del monte della Perdizione, erette da Salomone, re d’Israele, in onore di Astarte, obbrobrio di quelli di Sidone, in onore di Camos, obbrobrio dei Moabiti, e in onore di Milcom, abominio degli Ammoniti. 14Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.
15Quanto all’altare di Betel e all’altura eretta da Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto commettere peccati a Israele, lo demolì insieme con l’altura e bruciò l’altura; triturò, ridusse in polvere e bruciò il palo sacro.
16Giosia si voltò e vide i sepolcri che erano là sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull’altare, rendendolo impuro, secondo la parola del Signore, che aveva proclamato l’uomo di Dio quando Geroboamo, durante la festa, stava presso l’altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell’uomo di Dio che aveva proclamato queste cose, 17Giosia domandò: «Che cos’è quel cippo che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell’uomo di Dio che, partito da Giuda, proclamò queste cose che hai fatto riguardo all’altare di Betel». 18Egli disse: «Lasciatelo riposare; nessuno rimuova le sue ossa». Così preservarono le sue ossa, insieme con le ossa del profeta venuto dalla Samaria.
19Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re d’Israele nelle città della Samaria provocando a sdegno il Signore. Fece a loro riguardo quello che aveva fatto a Betel. 20Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture del luogo; su di essi bruciò ossa umane. Quindi ritornò a Gerusalemme.
21Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la Pasqua in onore del Signore, vostro Dio, come è scritto nel libro di questa alleanza». 22Difatti una Pasqua simile a questa non era mai stata celebrata dal tempo dei giudici che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re d’Israele e dei re di Giuda. 23Soltanto nell’anno diciottesimo del re Giosia questa Pasqua fu celebrata in onore del Signore a Gerusalemme.
24Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafìm, gli idoli e tutti gli obbrobri che erano comparsi nella terra di Giuda e a Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio del Signore. 25Prima di lui non era esistito un re che come lui si fosse convertito al Signore con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima e con tutta la sua forza, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non sorse uno come lui.
26Tuttavia il Signore non si ritirò dall’ardore della sua grande ira, che si era accesa contro Giuda a causa di tutte le prevaricazioni con cui Manasse l’aveva provocato. 27Perciò il Signore disse: «Anche Giuda allontanerò dalla mia presenza, come ho allontanato Israele; respingerò questa città, Gerusalemme, che avevo scelto, e il tempio di cui avevo detto: “Lì sarà il mio nome”».
28Le altre gesta di Giosia e tutte le sue azioni non sono forse descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda?
29Nei suoi giorni, il faraone Necao, re d’Egitto, marciò per raggiungere il re d’Assiria sul fiume Eufrate. Il re Giosia gli andò incontro, ma Necao lo uccise presso Meghiddo appena lo vide. 30I suoi ufficiali posero su un carro il morto per portarlo da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo della terra prese Ioacàz, figlio di Giosia, lo unse e lo proclamò re al posto di suo padre.
31Quando divenne re, Ioacàz aveva ventitré anni; regnò tre mesi a Gerusalemme. Sua madre era di Libna e si chiamava Camutàl, figlia di Geremia. 32Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri.
33Il faraone Necao lo fece prigioniero a Ribla, nel paese di Camat, perché non regnasse a Gerusalemme; alla terra egli impose un tributo di cento talenti d’argento e di un talento d’oro.
34Il faraone Necao nominò re Eliakìm, figlio di Giosia, al posto di Giosia, suo padre, cambiandogli il nome in Ioiakìm. Quindi prese Ioacàz. Questi andò in Egitto, ove morì. 35Ioiakìm consegnò l’argento e l’oro al faraone, in quanto aveva tassato la terra per consegnare il denaro secondo la disposizione del faraone. Con una tassa individuale, proporzionata ai beni, egli riscosse l’argento e l’oro dal popolo della terra per consegnarlo al faraone Necao.
36Quando divenne re, Ioiakìm aveva venticinque anni; regnò undici anni a Gerusalemme. Sua madre era di Ruma e si chiamava Zebidà, figlia di Pedaià. 37Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come avevano fatto i suoi padri.
1Per suo ordine si radunarono presso il re tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. 2Il re salì al tempio del Signore insieme con tutti gli uomini di Giuda e con tutti gli abitanti di Gerusalemme, con i sacerdoti, con i profeti e con tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Ivi fece leggere alla loro presenza le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio. 3Il re, in piedi presso la colonna, concluse un'alleanza davanti al Signore, impegnandosi a seguire il Signore e a osservarne i comandi, le leggi e i decreti con tutto il cuore e con tutta l'anima, mettendo in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro. Tutto il popolo aderì all'alleanza.
4Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di condurre fuori del tempio tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutta la milizia del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel. 5Destituì i sacerdoti, creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo. 6Fece portare il palo sacro dal tempio fuori di Gerusalemme, nel torrente Cedron, e là lo bruciò e ne fece gettar la cenere nel sepolcro dei figli del popolo. 7Demolì le case dei prostituti sacri, che erano nel tempio, e nelle quali le donne tessevano tende per Asera. 8Fece venire tutti i sacerdoti dalle città di Giuda, profanò le alture, dove i sacerdoti offrivano incenso, da Gheba a Bersabea; demolì l'altura dei satiri, che era davanti alla porta di Giosuè governatore della città, a sinistra di chi entra per la porta della città.
9Però i sacerdoti delle alture non salirono più all'altare del Signore in Gerusalemme, anche se mangiavano pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. 10Giosia profanò il Tofet, che si trovava nella valle di Ben-Hinnòn, perché nessuno vi facesse passare ancora il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Moloch. 11Fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio, nel locale dell'eunuco Netan-Mèlech, che era nei cortili, e diede alle fiamme i carri del sole. 12Demolì gli altari sulla terrazza del piano di sopra di Acaz, eretti dai re di Giuda, e gli altari eretti da Manàsse nei due cortili del tempio, li frantumò e ne gettò la polvere nel torrente Cedron. 13Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne, di Càmos, obbrobrio dei Moabiti, e di Milcom, abominio degli Ammoniti. 14Fece a pezzi le stele e tagliò i pali sacri, riempiendone il posto con ossa umane.
15Demolì anche l'altare di Betel e l'altura eretta da Geroboamo figlio di Nebàt, che aveva fatto commettere peccati a Israele; demolì quest'altare e l'altura; di quest'ultima frantumò le pietre, rendendole polvere; bruciò anche il palo sacro.
16Volgendo Giosia lo sguardo intorno vide i sepolcri che erano sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare profanandolo secondo le parole del Signore pronunziate dall'uomo di Dio quando Geroboamo durante la festa stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva preannunziato queste cose, 17Giosia domandò: «Che è quel monumento che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, preannunziò quanto tu hai fatto contro l'altare di Betel». 18Egli disse: «Lasciatelo in pace; nessuno rimuova le sue ossa». Le ossa di lui in tal modo furono risparmiate, insieme con le ossa del profeta venuto da Samaria.
19Giosia eliminò anche tutti i templi delle alture, costruiti dai re di Israele nelle città della Samaria per provocare a sdegno il Signore. In essi ripetè quanto aveva fatto a Betel. 20Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture locali e vi bruciò sopra ossa umane. Quindi ritornò in Gerusalemme.
21Il re ordinò a tutto il popolo: «Celebrate la pasqua per il Signore vostro Dio, con il rito descritto nel libro di questa alleanza». 22Difatti una pasqua simile non era mai stata celebrata dal tempo dei Giudici, che governarono Israele, ossia per tutto il periodo dei re di Israele e dei re di Giuda. 23In realtà, tale pasqua fu celebrata per il Signore, in Gerusalemme, solo nell'anno diciotto di Giosia.
24Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafim, gli idoli e tutti gli abomini, che erano nel paese di Giuda e in Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio. 25Prima di lui non era esistito un re che come lui si fosse convertito al Signore con tutto il cuore e con tutta l'anima e con tutta la forza, secondo tutta la legge di Mosè; dopo di lui non ne sorse un altro simile.
26Tuttavia il Signore non attenuò l'ardore della sua grande ira, che era divampata contro Giuda a causa di tutte le provocazioni di Manàsse. 27Perciò il Signore disse: «Anche Giuda allontanerò dalla mia presenza, come ho allontanato Israele; respingerò questa città, Gerusalemme, che mi ero scelta, e il tempio di cui avevo detto: Ivi sarà il mio nome».
28Le altre gesta di Giosia e tutte le sue azioni sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda.
29Durante il suo regno, il faraone Necao re di Egitto si mosse per soccorrere il re d'Assiria sul fiume Eufrate. Il re Giosia gli andò incontro, ma Necao l'uccise in Meghiddo al primo urto. 30I suoi ufficiali portarono su un carro il morto da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo del paese prese Ioacaz figlio di Giosia, lo unse e lo proclamò re al posto di suo padre.
31Quando divenne re, Ioacaz aveva trentitrè anni; regnò tre mesi in Gerusalemme. Sua madre, di Libna, si chiamava Camutàl, figlia di Geremia. 32Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto avevano fatto i suoi padri.
33Il faraone Necao l'imprigionò a Ribla, nel paese di Amat, per non farlo regnare in Gerusalemme; al paese egli impose un gravame di cento talenti d'argento e di un talento d'oro. 34Il faraone Necao nominò re Eliakìm figlio di Giosia, al posto di Giosia suo padre, cambiandogli il nome in Ioiakìm. Quindi prese Ioacaz e lo deportò in Egitto, ove morì. 35Ioiakìm consegnò l'argento e l'oro al faraone, avendo tassato il paese per pagare il denaro secondo la disposizione del faraone. Con una tassa individuale, proporzionata ai beni, egli riscosse l'argento e l'oro dal popolo del paese per consegnarlo al faraone Necao.
36Quando divenne re, Ioiakìm aveva venticinque anni; regnò undici anni in Gerusalemme. Sua madre, di Ruma, si chiamava Zebida, figlia di Pedaia. 37Fece ciò che è male agli occhi del Signore, secondo quanto avevano fatto i suoi padri.
1Nell’anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme, si accampò contro di essa e vi costruirono intorno opere d’assedio. 2La città rimase assediata fino all’undicesimo anno del re Sedecìa. 3Al quarto mese, il nove del mese, quando la fame dominava la città e non c’era più pane per il popolo della terra, 4fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono di notte per la via della porta tra le due mura, presso il giardino del re, e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell’Araba.
5I soldati dei Caldei inseguirono il re e lo raggiunsero nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse, allontanandosi da lui. 6Presero il re e lo condussero dal re di Babilonia a Ribla; si pronunciò la sentenza su di lui. 7I figli di Sedecìa furono ammazzati davanti ai suoi occhi; Nabucodònosor fece cavare gli occhi a Sedecìa, lo fece mettere in catene e lo condusse a Babilonia.
8Il settimo giorno del quinto mese – era l’anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia – Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. 9Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. 10Tutto l’esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme. 11Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della moltitudine. 12Il capo delle guardie lasciò parte dei poveri della terra come vignaioli e come agricoltori.
13I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio del Signore, i carrelli e il Mare di bronzo che erano nel tempio del Signore, e ne portarono il bronzo a Babilonia. 14Essi presero anche i recipienti, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli oggetti di bronzo che servivano al culto. 15Il capo delle guardie prese anche i bracieri e i vasi per l’aspersione, quanto era d’oro e d’argento. 16Quanto alle due colonne, all’unico Mare e ai carrelli, che aveva fatto Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi oggetti. 17L’altezza di una colonna era di diciotto cubiti, il capitello sopra di essa era di bronzo, e l’altezza del capitello era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c’erano un reticolo e melagrane, e il tutto era di bronzo. Così pure era l’altra colonna.
18Il capo delle guardie fece prigioniero Seraià, sacerdote capo, e Sofonia, sacerdote del secondo ordine, insieme ai tre custodi della soglia. 19Dalla città egli fece prigionieri un cortigiano, che era a capo dei soldati, cinque uomini fra gli intimi del re, i quali furono trovati nella città, lo scriba del comandante dell’esercito, che arruolava il popolo della terra, e sessanta uomini del popolo della terra, trovati nella città. 20Nabuzaradàn, capo delle guardie, li prese e li condusse al re di Babilonia, a Ribla. 21Il re di Babilonia li colpì e li fece morire a Ribla, nel paese di Camat. Così fu deportato Giuda dalla sua terra.
22Quanto al popolo rimasto nella terra di Giuda, lasciatovi da Nabucodònosor, re di Babilonia, gli fu posto a capo Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safan. 23Quando tutti i capi delle bande armate e i loro uomini udirono che il re di Babilonia aveva messo a capo Godolia, vennero da Godolia a Mispa. Essi erano: Ismaele, figlio di Netania, Giovanni, figlio di Karèach, Seraià, figlio di Tancùmet il Netofatita, e Iaazania, figlio del Maacatita, insieme con i loro uomini. 24Godolia giurò a loro e ai loro uomini e disse loro: «Non temete gli ufficiali dei Caldei; rimanete nella terra e servite il re di Babilonia e vi troverete bene».
25Nel settimo mese venne Ismaele, figlio di Netania, figlio di Elisamà, di stirpe regale, con dieci uomini; costoro colpirono a morte Godolia, e anche i Giudei e i Caldei che erano con lui a Mispa. 26Tutto il popolo, dal più piccolo al più grande, e i comandanti dei soldati si levarono per andare in Egitto, perché avevano paura dei Caldei.
27Ora, nell’anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, nel dodicesimo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodàc, re di Babilonia, nell’anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn, re di Giuda, e lo liberò dalla prigione. 28Gli parlò con benevolenza e pose il suo trono al di sopra del trono dei re che si trovavano con lui a Babilonia. 29Gli cambiò le vesti da prigioniero e Ioiachìn prese sempre cibo alla presenza di lui per tutti i giorni della sua vita. 30Dal re gli venne fornito il sostentamento abituale ogni giorno, per tutto il tempo della sua vita.
1Nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor re di Babilonia, con tutto l'esercito, marciò contro Gerusalemme, la circondò da tutte le parti e le costruì intorno opere d'assedio. 2La città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa. 3Al nono giorno del quarto mese, quando la fame dominava la città e non c'era più pane per la popolazione, 4fu aperta una breccia nelle mura della città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano tutt'intorno alla città, presero la via dell'Araba.
5I soldati dei Caldei inseguirono il re nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse abbandonandolo. 6Il re fu preso e condotto dal re di Babilonia a Ribla ove fu pronunziata contro di lui la sentenza. 7Furono uccisi alla presenza di Sedecìa i suoi figli e a lui Nabucodònosor fece cavare gli occhi, l'incatenò e lo condusse a Babilonia.
8Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno decimonono del re Nabucodònosor re di Babilonia - Nabuzardàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme, 9bruciò il tempio, la reggia e tutte le case di Gerusalemme, dando alle fiamme tutte le case di lusso. 10Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì il muro intorno a Gerusalemme. 11Nabuzardàn capo delle guardie deportò il resto del popolo che era stato lasciato in città, quanti erano passati disertori al re di Babilonia e il resto della moltitudine. 12Il capo delle guardie lasciò alcuni fra i più poveri del paese come vignaioli e come campagnoli. 13I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi e il bacino grande di bronzo, che erano ivi, e asportarono tutto il loro bronzo in Babilonia. 14Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, le coppe e tutte le suppellettili di bronzo che servivano al culto. 15Il capo delle guardie prese ancora i bracieri e i bacini, quanto era d'oro puro e quanto era d'argento puro. 16Quanto alle due colonne, al grande bacino e alle basi, tutto opera di Salomone per il tempio, non si poteva calcolare il peso del loro bronzo, cioè di tutti questi oggetti. 17Delle colonne, poi, ciascuna era alta diciotto cubiti ed era sormontata da un capitello di bronzo, la cui altezza era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolato e melagrane, tutto di bronzo; così pure era l'altra colonna.
18Il capo delle guardie prese Seraià, sacerdote capo, e Zofonia, sacerdote del secondo ordine, insieme con tre custodi della soglia. 19Dalla città egli prese un funzionario, che era a capo dei guerrieri, cinque uomini fra gli intimi del re, che furono trovati in città, il segretario del capo dell'esercito, che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese, che si trovavano in città. 20Nabuzardàn capo delle guardie li prese e li condusse al re di Babilonia, a Ribla. 21Il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Amat. Così fu deportato Giuda dal suo paese.
22Quanto al popolo che restava nel paese di Giuda, lasciatovi da Nabucodònosor re di Babilonia, gli fu posto a loro capo Godolia figlio di Achikam, figlio di Safàn. 23Quando tutti i capi delle bande armate e i loro uomini seppero che il re di Babilonia aveva fatto governatore Godolia, si presentarono a costui in Mizpà. Essi erano: Ismaele figlio di Netania, Giovanni figlio di Kareach, Seraia figlio di Tancumet, il Netofatita e Iaazania figlio del Maacateo, insieme con i loro uomini. 24Godolia giurò a loro e ai loro uomini: «Non temete da parte degli ufficiali dei Caldei; rimanete nel paese e servite il re di Babilonia; sarà per il vostro meglio».
25Nel settimo mese venne Ismaele figlio di Netania, figlio di Elisama, di stirpe regale, con dieci uomini; costoro colpirono a morte Godolia, i Giudei e i Caldei che erano con lui in Mizpà. 26Tutti, dal più piccolo al più grande, e tutti i capi delle bande armate si mossero per andare in Egitto, perché temevano da parte dei Caldei.
27Ora nell'anno trentasette della deportazione di Ioiachìn, re di Giuda, nel decimosecondo mese, il ventisette del mese, Evil-Merodach re di Babilonia, nell'anno in cui divenne re, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. 28Gli parlò con benevolenza, gli assegnò un seggio superiore ai seggi dei re che si trovavano con lui in Babilonia 29e gli fece cambiare le vesti che aveva portato nella prigione. Ioiachìn mangiò sempre dalla tavola del re per tutto il resto della sua vita. 30Il suo vitto quotidiano gli fu assicurato sempre dal re di Babilonia, finché visse.
1Questi sono i figli d’Israele: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Ìssacar, Zàbulon, 2Dan, Giuseppe, Beniamino, Nèftali, Gad e Aser.
3Figli di Giuda: Er, Onan, Sela; i tre gli nacquero dalla figlia di Sua la Cananea. Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso agli occhi del Signore, che perciò lo fece morire. 4Tamar, sua nuora, gli partorì Peres e Zerach. Totale dei figli di Giuda: cinque.
5Figli di Peres: Chesron e Camul.
6Figli di Zerach: Zimrì, Etan, Eman, Calcol e Darda; in tutto: cinque.
7Figli di Carmì: Acar, che provocò una disgrazia in Israele con la trasgressione dello sterminio. 8Figli di Etan: Azaria.
9Figli che nacquero a Chesron: Ieracmeèl, Ram e Chelubài.
10Ram generò Amminadàb; Amminadàb generò Nacson, capo dei figli di Giuda. 11Nacson generò Salma; Salma generò Booz. 12Booz generò Obed; Obed generò Iesse. 13Iesse generò Eliàb, il primogenito, Abinadàb, secondo, Simeà, terzo, 14Netanèl, quarto, Raddài, quinto, 15Osem, sesto, Davide, settimo. 16Loro sorelle furono: Seruià e Abigàil. Figli di Seruià furono Abisài, Ioab e Asaèl: tre. 17Abigàil partorì Amasà, il cui padre fu Ieter l’Ismaelita.
18Caleb, figlio di Chesron, dalla moglie Azubà ebbe Ieriòt. Questi sono i figli di lei: Ieser, Sobab e Ardon. 19Morta Azubà, Caleb prese in moglie Efrat, che gli partorì Cur. 20Cur generò Urì; Urì generò Besalèl.
21In seguito Chesron si unì alla figlia di Machir, padre di Gàlaad; egli la sposò a sessant’anni ed essa gli partorì Segub. 22Segub generò Iair, cui appartennero ventitré città nella regione di Gàlaad. 23Ghesur e Aram presero loro i villaggi di Iair con Kenat e le dipendenze: sessanta città. Tutti questi furono figli di Machir, padre di Gàlaad.
24Dopo la morte di Chesron, Caleb si unì a Èfrata, moglie di suo padre Chesron, la quale gli partorì Ascur, padre di Tekòa.
25I figli di Ieracmeèl, primogenito di Chesron, furono Ram, il primogenito, Buna, Oren, Osem, Achia. 26Ieracmeèl ebbe una seconda moglie che si chiamava Atarà e fu madre di Onam.
27I figli di Ram, primogenito di Ieracmeèl, furono Maas, Iamin ed Eker.
28I figli di Onam furono Sammài e Iada. Figli di Sammài: Nadab e Abisùr. 29La moglie di Abisùr si chiamava Abiàil e gli partorì Acban e Molid. 30Figli di Nadab furono Seled e Appàim. Seled morì senza figli. 31Figli di Appàim: Isèi; figli di Isèi: Sesan; figli di Sesan: Aclài. 32Figli di Iada, fratello di Sammài: Ieter e Giònata. Ieter morì senza figli. 33Figli di Giònata: Pelet e Zaza.
Questi furono i discendenti di Ieracmeèl.
34Sesan non ebbe figli, ma solo figlie; egli aveva uno schiavo egiziano chiamato Iarca. 35Sesan diede in moglie allo schiavo Iarca una figlia che gli partorì Attài. 36Attài generò Natan; Natan generò Zabad; 37Zabad generò Eflal; Eflal generò Obed; 38Obed generò Ieu; Ieu generò Azaria; 39Azaria generò Cheles; Cheles generò Elasà; 40Elasà generò Sismài; Sismài generò Sallum; 41Sallum generò Iekamia; Iekamia generò Elisamà.
42Figli di Caleb, fratello di Ieracmeèl, furono Mesa, suo primogenito, che fu padre di Zif; il figlio di Maresà fu padre di Ebron. 43Figli di Ebron: Core, Tappùach, Rekem e Sema. 44Sema generò Racam, padre di Iorkoàm; Rekem generò Sammài. 45Figlio di Sammài: Maon, che fu padre di Bet-Sur.
46Efa, concubina di Caleb, partorì Carran, Mosa e Gazez; Carran generò Gazez.
47Figli di Iadài: Reghem, Iotam, Ghesan, Pelet, Efa e Saaf.
48Maacà, concubina di Caleb, partorì Seber e Tircanà; 49partorì anche Saaf, padre di Madmannà, e Seva, padre di Macbenà e padre di Gàbaa. Figlia di Caleb fu Acsa.
50Questi furono i figli di Caleb.
Figli di Cur, primogenito di Èfrata: Sobal, padre di Kiriat-Iearìm, 51Salma, padre di Betlemme, Caref, padre di Bet-Gader. 52I figli di Sobal, padre di Kiriat-Iearìm, furono Reaià, la metà dei Manactei 53e le famiglie di Kiriat-Iearìm: gli Itrei, i Putei, i Sumatei e i Misraei. Da costoro derivarono i Soreatiti e gli Estaoliti.
54Figli di Salma: Betlemme, i Netofatiti, Atròt-Bet-Ioab e la metà dei Manactei, i Soriti 55e le famiglie degli scribi che abitavano a Iabes: i Tiratei, i Simatei e i Sucatei. Questi sono i Keniti, discendenti da Cammat, padre della casa di Recab.
1Questi sono i figli di Israele: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zàbulon, 2Dan, Giuseppe, Beniamino, Nèftali, Gad e Aser.
3Figli di Giuda: Er, Onan, Sela; i tre gli nacquero dalla figlia di Sua la Cananea. Er, primogenito di Giuda, era malvagio agli occhi del Signore, che perciò lo fece morire. 4Tamàr sua nuora gli partorì Perez e Zerach. Totale dei figli di Giuda: cinque.
5Figli di Perez: Chezròn e Camùl.
6Figli di Zerach: Zimri, Etan, Eman, Calcol e Darda; in tutto: cinque.
7Figli di Carmì: Acar, che provocò una disgrazia in Israele con la trasgressione dello sterminio. 8Figli di Etan: Azaria.
9Figli che nacquero a Chezròn: Ieracmèl, Ram e Chelubài. 10Ram generò Amminadàb; Amminadàb generò Nacsòn, capo dei figli di Giuda. 11Nacsòn generò Salmà; Salmà generò Booz. 12Booz generò Obed; Obed generò Iesse. 13Iesse generò Eliàb il primogenito, Abinadàb, secondo, Simèa, terzo, 14Netaneèl, quarto, Raddài, quinto, 15Ozem, sesto, Davide, settimo. 16Loro sorelle furono: Zeruià e Abigàil. Figli di Zeruià furono Abisài, Ioab e Asaèl: tre. 17Abigàil partorì Amasà, il cui padre fu Ieter l'Ismaelita.
18Caleb, figlio di Chezròn, dalla moglie Azubà ebbe Ieriòt. Questi sono i figli di lei: Ieser, Sobàb e Ardon. 19Morta Azubà, Caleb prese in moglie Efrat, che gli partorì Cur. 20Cur generò Uri; Uri generò Bezaleèl. 21Dopo Chezròn si unì alla figlia di Machir, padre di Gàlaad; egli la sposò a sessant'anni ed essa gli partorì Segùb.
22Segùb generò Iair, cui appartennero ventitrè città nella regione di Gàlaad. 23Ghesur e Aram presero loro i villaggi di Iair con Kenat e le dipendenze: sessanta città. Tutti questi furono figli di Machir, padre di Gàlaad. 24Dopo la morte di Chezròn, Caleb si unì a Efrata, moglie di suo padre Chezròn, la quale gli partorì Ascùr, padre di Tekòa.
25I figli di Ieracmèl, primogenito di Chezròn, furono Ram il primogenito, Buna, Oren, Achia. 26Ieracmèl ebbe una seconda moglie che si chiamava Atara e fu madre di Onam.
27I figli di Ram, primogenita di Ieracmèl, furono Maas, Iamin ed Eker.
28I figli di Onam furono Sammài e Iada. Figli di Sammài: Nadàb e Abisùr. 29La moglie di Abisùr si chiamava Abiàil e gli partorì Acbàn e Molìd. 30Figli di Nadàb furono Seled ed Efraim. Seled morì senza figli. 31Figli di Efraim: Isèi; figli di Isèi: Sesan; figli di Sesan: Aclài. 32Figli di Iada, fratello di Sammài: Ieter e Giònata. Ieter morì senza figli. 33Figli di Giònata: Pelet e Zaza. Questi furono i discendenti di Ieracmèl.
34Sesan non ebbe figli, ma solo figlie; egli aveva uno schiavo egiziano chiamato Iarcà. 35Sesan diede in moglie allo schiavo Iarcà una figlia, che gli partorì Attài. 36Attài generò Natàn; Natàn generò Zabad; 37Zabad generò Eflal; Eflal generò Obed; 38Obed generò Ieu; Ieu generò Azaria; 39Azaria generò Chelez; Chelez generò Eleasà; 40Eleasà generò Sismài; Sismài generò Sallùm; 41Sallùm generò Iekamià; Iekamià generò Elisamà.
42Figli di Caleb, fratello di Ieracmèl, furono Mesa, suo primogenito, che fu padre di Zif; il figlio di Maresà fu padre di Ebron. 43Figli di Ebron: Core, Tappùach, Rekem e Samài. 44Samài generò Ràcam, padre di Iorkoàm; Rekem generò Sammài. 45Figlio di Sammài: Maòn, che fu padre di Bet-Zur.
46Efa, concubina di Caleb, partorì Caràn, Moza e Gazez; Caran generò Gazez. 47Figli di Iadài: Reghem, Iotam, Ghesan, Pelet, Efa e Saàf. 48Maaca, concubina di Caleb, partorì Seber e Tircanà; 49partorì anche Saàf, padre di Madmannà, e Seva, padre di Macbenà e padre di Gàbaa. Figlia di Caleb fu Acsa.
50Questi furono i figli di Caleb.
Cur
Ben-Cur, primogenito di Efrata, Sobal, padre di Kiriat-Iearìm, 51Salma, padre di Betlemme, Haref, padre di Bet-Gader. 52Sobal, padre di Kiriat-Iearìm, ebbe come figli Reaia, Cazi e Manacàt. 53Le famiglie di Kiriat-Iearìm sono quelle di Ieter, di Put, di Suma e di Masra. Da costoro derivarono quelli di Zorea e di Estaòl.
54Figli di Salma: Betlemme, i Netofatiti, Atarot-Bet-Ioab e metà dei Manactei e degli Zoreatei. 55Le famiglie degli scribi che abitavano in Iabèz: i Tireatei, Simeatei e i Sucatei. Questi erano Keniti, discendenti da Cammat della famiglia di Recàb.
1Questi furono i figli che nacquero a Davide a Ebron: il primogenito Amnon, nato da Achinòam di Izreèl; il secondo Daniele, nato da Abigàil di Carmel; 2il terzo Assalonne, figlio di Maacà, figlia di Talmài, re di Ghesur; il quarto Adonia, figlio di Agghìt; 3il quinto Sefatia, nato da Abitàl; il sesto Itreàm, nato da sua moglie Egla. 4Sei gli nacquero a Ebron, dove egli regnò sette anni e sei mesi, mentre regnò trentatré anni a Gerusalemme. 5I seguenti gli nacquero a Gerusalemme: Simeà, Sobab, Natan e Salomone, ossia quattro figli natigli da Betsabea, figlia di Ammièl; 6inoltre Ibcar, Elisamà, Elifèlet, 7Noga, Nefeg, Iafìa, 8Elisamà, Eliadà ed Elifèlet, ossia nove figli. 9Tutti costoro furono figli di Davide, senza contare i figli delle sue concubine. Tamar era loro sorella.
10Figli di Salomone: Roboamo, di cui fu figlio Abia, di cui fu figlio Asa, di cui fu figlio Giòsafat, 11di cui fu figlio Ioram, di cui fu figlio Acazia, di cui fu figlio Ioas, 12di cui fu figlio Amazia, di cui fu figlio Azaria, di cui fu figlio Iotam, 13di cui fu figlio Acaz, di cui fu figlio Ezechia, di cui fu figlio Manasse, 14di cui fu figlio Amon, di cui fu figlio Giosia. 15Figli di Giosia: il primogenito Giovanni, il secondo Ioiakìm, il terzo Sedecìa, il quarto Sallum. 16Figli di Ioiakìm: Ieconìa, di cui fu figlio Sedecìa.
17Figli di Ieconìa, il prigioniero: Sealtièl, 18Malchiràm, Pedaià, Senassàr, Iekamia, Osamà e Nedabia. 19Figli di Pedaià: Zorobabele e Simei. Figli di Zorobabele: Mesullàm e Anania e Selomìt, loro sorella. 20Figli di Mesullàm: Casubà, Oel, Berechia, Casadia, Iusab-Chèsed: cinque figli. 21Figli di Anania: Pelatia, di cui fu figlio Isaia, di cui fu figlio Refaià, di cui fu figlio Arnan, di cui fu figlio Abdia, di cui fu figlio Secania. 22Figli di Secania: Semaià, Cattus, Igal, Barìach, Nearia e Safat: sei. 23Figli di Nearia: Elioenài, Ezechia e Azrikàm: tre. 24Figli di Elioenài: Odavia, Eliasìb, Pelaià, Akkub, Giovanni, Delaià e Anàni: sette.
1Questi sono i figli che nacquero a Davide in Ebron: il primogenito Amnòn, nato da Achinoàm di Izreèl; Daniele secondo, nato da Abigàil del Carmelo; 2Assalonne terzo, figlio di Maaca figlia di Talmài, re di Ghesur; Adonia quarto, figlio di Agghìt; 3Sefatìa quinto, nato da Abitàl; Itràm sesto, figlio della moglie Egla. 4Sei gli nacquero in Ebron, ove egli regnò sette anni e sei mesi, mentre regnò trentatrè anni in Gerusalemme. 5I seguenti gli nacquero in Gerusalemme: Simèa, Sobàb, Natàn e Salomone, ossia quattro figli natigli da Betsabea, figlia di Ammièl; 6inoltre Ibcàr, Elisàma, Elifèlet, 7Noga, Nefeg, Iafia, 8Elisamà, Eliadà ed Elifèlet, ossia nove figli. 9Tutti costoro furono figli di Davide, senza contare i figli delle sue concubine. Tamàr era loro sorella.
10Figli di Salomone: Roboamo, di cui fu figlio Abia, di cui fu figlio Asa, di cui fu figlio Giòsafat, 11di cui fu figlio Ioram, di cui fu figlio Acazia, di cui fu figlio Ioas, 12di cui fu figlio Amazia, di cui fu figlio Azaria, di cui fu figlio Iotam, 13di cui fu figlio Acaz, di cui fu figlio Ezechia, di cui fu figlio Manàsse, 14di cui fu figlio Amòn, di cui fu figlio Giosia. 15Figli di Giosia: Giovanni primogenito, Ioakìm secondo, Sedecìa terzo, Sallùm quarto. 16Figli di Ioakìm: Ieconia, di cui fu figlio Sedecìa.
17Figli di Ieconia, il prigioniero: Sealtièl, 18Malchiràm, Pedaià, Seneazzàr, Iekamià, Hosamà e Nedabia. 19Figli di Pedaià: Zorobabele e Simei. Figli di Zorobabele: Mesullàm e Anania e Selomìt, loro sorella. 20Figli di Mesullàm: Casubà, Oel, Berechia, Casadia, Iusab-Chèsed: cinque figli. 21Figli di Anania: Pelatia, di cui fu figlio Isaia, di cui fu figlio Refaià, di cui fu figlio Arnan, di cui fu figlio Abdia, di cui fu figlio Secania. 22Figli di Secania: Semaià, Cattùs, Igheal, Barìach, Naaria e Safàt: sei. 23Figli di Naaria: Elioenài, Ezechia e Azrikàm: tre. 24Figli di Elioenài: Odavià, Eliasìb, Pelaià, Akub, Giovanni, Delaià e Anani: sette.
1Figli di Ruben, primogenito d’Israele. Egli era il primogenito, ma, poiché aveva profanato il letto del padre, la primogenitura fu assegnata ai figli di Giuseppe, figlio d’Israele. Ma questa primogenitura non fu registrata. 2Giuda infatti prevalse sui fratelli e un suo discendente divenne capo; tuttavia la primogenitura appartiene a Giuseppe.
3Figli di Ruben, primogenito d’Israele: Enoc, Pallu, Chesron e Carmì.
4Figli di Gioele: Semaià, di cui fu figlio Gog, di cui fu figlio Simei, 5di cui fu figlio Mica, di cui fu figlio Reaià, di cui fu figlio Baal, 6di cui fu figlio Beerà, che fu deportato nella deportazione di Tiglat-Pilèser, re d’Assiria; egli era il capo dei Rubeniti. 7Suoi fratelli, secondo le loro famiglie, come sono iscritti nelle genealogie, furono: il primo Ieièl, quindi Zaccaria 8e Bela, figlio di Azaz, figlio di Sema, figlio di Gioele, che dimorava ad Aroèr e si estendeva fino al Nebo e a Baal-Meon. 9A oriente raggiungevano il limite del deserto che va dal fiume Eufrate in qua, perché le loro greggi erano numerose nel territorio di Gàlaad. 10Al tempo di Saul mossero guerra agli Agareni; caduti questi nelle loro mani, essi si stabilirono nelle loro tende su tutta la parte orientale di Gàlaad.
11I figli di Gad, di fronte a loro, dimoravano nella regione di Basan fino a Salca. 12Gioele, il primo, Safam, secondo, quindi Ianài e Safat in Basan. 13Loro fratelli, secondo i loro casati, furono Michele, Mesullàm, Seba, Iorài, Iacan, Zia ed Eber: sette. 14Costoro erano figli di Abicàil, figlio di Curì, figlio di Iaròach, figlio di Gàlaad, figlio di Michele, figlio di Iesisài, figlio di Iacdo, figlio di Buz. 15Achì, figlio di Abdièl, figlio di Gunì, era il capo del loro casato. 16Dimoravano in Gàlaad e in Basan e nelle loro dipendenze e in tutti i pascoli di Saron fino ai loro estremi confini. 17Tutti costoro furono registrati negli elenchi genealogici di Iotam, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, re d’Israele.
18I figli di Ruben, i Gaditi e metà della tribù di Manasse, gente valorosa, armata di scudo e di spada, tiratori di arco ed esperti della guerra, potevano uscire in campo in numero di quarantaquattromilasettecentosessanta. 19Essi attaccarono gli Agareni, Ietur, Nafis e Nodab. 20Erano stati soccorsi contro costoro, perché durante l’assalto si erano rivolti a Dio, che li aiutò per la loro fiducia in lui e così gli Agareni e tutti i loro alleati furono consegnati nelle loro mani. 21Essi razziarono il bestiame degli Agareni: cinquantamila cammelli, duecentocinquantamila pecore, duemila asini e centomila persone, 22poiché numerosi furono i feriti a morte, dato che la guerra era voluta da Dio. I vincitori si stabilirono nei territori dei vinti fino alla deportazione.
23I figli di metà della tribù di Manasse abitavano nella regione che si estende da Basan a Baal-Ermon, a Senir e al monte Ermon; essi erano numerosi. 24Questi sono i capi dei loro casati: Efer, Isì, Elièl, Azrièl, Geremia, Odavia e Iacdièl, uomini valorosi e famosi, capi dei loro casati.
25Ma furono infedeli al Dio dei loro padri, prostituendosi agli dèi delle popolazioni della terra, che Dio aveva distrutte davanti a loro. 26Il Dio d’Israele eccitò lo spirito di Pul, re d’Assiria, cioè lo spirito di Tiglat-Pilèser, re d’Assiria, che deportò i Rubeniti, i Gaditi e metà della tribù di Manasse; li condusse a Chelach e presso il Cabor, ad Ara e al fiume di Gozan, ove rimangono ancora oggi.
27Figli di Levi: Gherson, Keat e Merarì. 28Figli di Keat: Amram, Isar, Ebron e Uzzièl. 29Figli di Amram: Aronne, Mosè e Maria. Figli di Aronne: Nadab, Abiu, Eleàzaro e Itamàr. 30Eleàzaro generò Fineès; Fineès generò Abisùa; 31Abisùa generò Bukkì; Bukkì generò Uzzì; 32Uzzì generò Zerachia; Zerachia generò Meraiòt; 33Meraiòt generò Amaria; Amaria generò Achitùb; 34Achitùb generò Sadoc; Sadoc generò Achimàas; 35Achimàas generò Azaria; Azaria generò Giovanni; 36Giovanni generò Azaria, che fu sacerdote nel tempio costruito da Salomone a Gerusalemme. 37Azaria generò Amaria; Amaria generò Achitùb; 38Achitùb generò Sadoc; Sadoc generò Sallum; 39Sallum generò Chelkia; Chelkia generò Azaria; 40Azaria generò Seraià; Seraià generò Iosadàk. 41Iosadàk partì quando il Signore, per mezzo di Nabucodònosor, fece deportare Giuda e Gerusalemme.
1Figli di Ruben, primogenito di Israele. Egli era il primogenito, ma, poiché aveva profanato il letto del padre, la primogenitura fu assegnata ai figli di Giuseppe, figlio d'Israele. Ma nella registrazione non si tenne conto della primogenitura, 2perché Giuda ebbe il sopravvento sui fratelli, essendo il capo un suo discendente; tuttavia la primogenitura appartiene a Giuseppe.
3Figli di Ruben, primogenito di Israele: Enoch, Pallu, Chezròn e Carmi.
4Figli di Gioele: Semaià, di cui fu figlio Gog, di cui fu figlio Simei, 5di cui fu figlio Mica, di cui fu figlio Reaia, di cui fu figlio Baal, 6di cui fu figlio Beera, che fu deportato nella deportazione di Tiglat-Pilèzer, re d'Assiria; egli era il capo dei Rubeniti.
7Suoi fratelli, secondo le loro famiglie, come sono iscritti nelle genealogie, furono: primo Ieiel, quindi Zaccaria 8e Bela figlio di Azaz, figlio di Sema, figlio di Gioele, che dimorava in Aroer e fino al Nebo e a Baal-Meòn. 9A oriente si estendevano fra l'inizio del deserto che va dal fiume Eufrate in qua, perché i loro greggi erano numerosi nel paese di Gàlaad. 10Al tempo di Saul mossero guerra agli Agarèni; caduti questi nelle loro mani, essi si stabilirono nelle loro tende su tutta la parte orientale di Gàlaad.
11I figli di Gad dimoravano di fronte nella regione di Basàn fino a Salca. 12Gioele, il capo, Safàm, secondo, quindi Iaanài e Safat in Basàn. 13Loro fratelli, secondo i loro casati, furono Michele, Mesullàm, Seba, Iorài, Iaacàn, Zia ed Eber: sette. 14Costoro erano figli di Abicàil, figlio di Curì, figlio di Iaròach, figlio di Gàlaad, figlio di Michele, figlio di Iesisài, figlio di Iacdo, figlio di Buz. 15Achì, figlio di Abdièl, figlio di Guni, era il capo del loro casato. 16Dimoravano in Gàlaad e in Basàn e nelle loro dipendenze e in tutti i pascoli di Saron fino ai loro estremi confini. 17Tutti costoro furono registrati negli elenchi genealogici di Iotam re di Giuda e al tempo di Geroboamo, re di Israele.
18I figli di Ruben, i Gaditi e metà della tribù di Manàsse, gente valorosa, armata di scudo e di spada, tiratori di arco ed esperti della guerra, potevano uscire in campo in quarantaquattromilasettecentosessanta. 19Essi attaccarono gli Agarèni, Ietur, Nafis e Nodab. 20Essi furono aiutati contro costoro, perché durante l'assalto si erano rivolti a Dio, che li aiutò per la loro fiducia in lui e così gli Agarèni e tutti i loro alleati furono consegnati nelle loro mani. 21Essi razziarono il bestiame degli Agarèni: cinquantamila cammelli, duecentocinquantamila pecore, duemila asini e centomila persone, 22poiché numerosi furono i feriti a morte, dato che la guerra era voluta da Dio. I vincitori si stabilirono nei territori dei vinti fino alla deportazione.
23I figli di metà della tribù di Manàsse abitavano dalla regione di Basàn a Baal-Ermon, a Senir e al monte Ermon; essi erano numerosi. 24Questi sono i capi dei loro casati: Efer, Isèi, Elièl, Azrièl, Geremia, Odavìa e Iacdièl, uomini valorosi e famosi, capi dei loro casati.
25Ma furono infedeli al Dio dei loro padri, prostituendosi agli dei delle popolazioni indigene, che Dio aveva distrutte davanti a essi. 26Il Dio di Israele eccitò lo spirito di Pul re d'Assiria, cioè lo spirito di Tiglat-Pilèzer re d'Assiria, che deportò i Rubeniti, i Gaditi e metà della tribù di Manàsse; li condusse in Chelàch, presso Cabòr, fiume del Gozan, ove rimangono ancora.
27-6,1-Figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. 28-2-Figli di Keat: Amram, Isear, Ebron e Uzzièl. 29-3-Figli di Amram: Aronne, Mosè e Maria. Figli di Aronne: Nadàb, Abìu, Eleàzaro e Itamar. 30-4-Eleàzaro generò Pincas; Pincas generò Abisuà; 31-5-Abisuà generò Bukki; Bukki generò Uzzi; 32-6-Uzzi generò Zerachia; Zerachia generò Meraiòt; 33-7-Meraiòt generò Amaria; Amaria generò Achitòb; 34-8-Achitòb generò Zadòk; Zadòk generò Achimàaz; 35-9-Achimàaz generò Azaria; Azaria generò Giovanni; 36-10-Giovanni generò Azaria, che fu sacerdote nel tempio costruito da Salomone in Gerusalemme. 37-11-Azaria generò Amaria; Amaria generò Achitòb; 38-12-Achitòb generò Zadòk; Zadòk generò Sallùm; 39-13-Sallùm generò Chelkia; Chelkia generò Azaria; 40-14-Azaria generò Seraià; Seraià generò Iozadàk. 41-15-Iozadàk partì quando il Signore, per mezzo di Nabucodònosor, fece deportare Giuda e Gerusalemme.
1Figli di Levi: Ghersom, Keat e Merarì. 2Questi sono i nomi dei figli di Ghersom: Libnì e Simei. 3Figli di Keat: Amram, Isar, Ebron e Uzzièl. 4Figli di Merarì: Maclì e Musì. Queste sono le famiglie di Levi secondo i loro casati.
5Ghersom ebbe per figlio Libnì, di cui fu figlio Iacat, di cui fu figlio Zimmà, 6di cui fu figlio Iòach, di cui fu figlio Iddo, di cui fu figlio Zerach, di cui fu figlio Ieotrài.
7Figli di Keat: Amminadàb, di cui fu figlio Core, di cui fu figlio Assir, 8di cui fu figlio Elkanà, di cui fu figlio Abiasàf, di cui fu figlio Assir, 9di cui fu figlio Tacat, di cui fu figlio Urièl, di cui fu figlio Ozia, di cui fu figlio Saul. 10Figli di Elkanà: Amasài e Achimòt, 11di cui fu figlio Elkanà, di cui fu figlio Sufài, di cui fu figlio Nacat, 12di cui fu figlio Eliàb, di cui fu figlio Ierocàm, di cui fu figlio Elkanà. 13Figli di Samuele: Gioele primogenito e Abia secondo.
14Figli di Merarì: Maclì, di cui fu figlio Libnì, di cui fu figlio Simei, di cui fu figlio Uzzà, 15di cui fu figlio Simeà, di cui fu figlio Agghia, di cui fu figlio Asaià.
16Ecco coloro ai quali Davide affidò la direzione del canto nel tempio del Signore, dopo che vi ebbe sede l’arca. 17Essi esercitarono l’ufficio di cantori davanti alla Dimora della tenda del convegno, finché Salomone non costruì il tempio del Signore a Gerusalemme. Nel servizio si attenevano alla regola fissata per loro.
18Questi furono gli incaricati e questi i loro figli. Tra i Keatiti: Eman il cantore, figlio di Gioele, figlio di Samuele, 19figlio di Elkanà, figlio di Ierocàm, figlio di Elièl, figlio di Tòach, 20figlio di Suf, figlio di Elkanà, figlio di Macat, figlio di Amasài, 21figlio di Elkanà, figlio di Gioele, figlio di Azaria, figlio di Sofonia, 22figlio di Tacat, figlio di Assir, figlio di Abiasàf, figlio di Core, 23figlio di Isar, figlio di Keat, figlio di Levi, figlio d’Israele.
24Suo fratello era Asaf, che stava alla sua destra: Asaf, figlio di Berechia, figlio di Simeà, 25figlio di Michele, figlio di Baasea, figlio di Malchia, 26figlio di Etnì, figlio di Zerach, figlio di Adaià, 27figlio di Etan, figlio di Zimmà, figlio di Simei, 28figlio di Iacat, figlio di Ghersom, figlio di Levi.
29I figli di Merarì, loro fratelli, che stavano alla sinistra, erano Etan, figlio di Kisì, figlio di Abdì, figlio di Malluc, 30figlio di Casabia, figlio di Amasia, figlio di Chelkia, 31figlio di Amsì, figlio di Banì, figlio di Semer, 32figlio di Maclì, figlio di Musì, figlio di Merarì, figlio di Levi.
33I loro fratelli leviti erano addetti a ogni servizio della Dimora nel tempio di Dio. 34Aronne e i suoi figli bruciavano le offerte sull’altare dell’olocausto e sull’altare dell’incenso, curavano tutto il servizio nel Santo dei Santi e compivano il rito espiatorio per Israele, secondo quanto aveva comandato Mosè, servo di Dio.
35Questi sono i figli di Aronne: Eleàzaro, di cui fu figlio Fineès, di cui fu figlio Abisùa, 36di cui fu figlio Bukkì, di cui fu figlio Uzzì, di cui fu figlio Zerachia, 37di cui fu figlio Meraiòt, di cui fu figlio Amaria, di cui fu figlio Achitùb, 38di cui fu figlio Sadoc, di cui fu figlio Achimàas.
39Queste sono le loro residenze, secondo i loro attendamenti nei rispettivi territori. Ai figli di Aronne della famiglia dei Keatiti, che furono sorteggiati per primi, 40fu assegnata Ebron, nel territorio di Giuda, con i suoi pascoli vicini, 41ma i terreni della città e i suoi villaggi furono assegnati a Caleb, figlio di Iefunnè. 42Ai figli di Aronne furono assegnate come città di asilo Ebron, Libna con i suoi pascoli, Iattir, Estemòa con i suoi pascoli, 43Chilez con i suoi pascoli, Debir con i suoi pascoli, 44Asan con i suoi pascoli, Bet-Semes con i suoi pascoli 45e, nella tribù di Beniamino, Gheba con i suoi pascoli, Alèmet con i suoi pascoli, Anatòt con i suoi pascoli. Totale: tredici città con i loro pascoli.
46Agli altri figli di Keat, secondo le loro famiglie, furono assegnate in sorte dieci città prese dalla tribù di Èfraim, dalla tribù di Dan e dalla metà della tribù di Manasse. 47Ai figli di Ghersom, secondo le loro famiglie, furono assegnate tredici città prese dalla tribù di Ìssacar, dalla tribù di Aser, dalla tribù di Nèftali e dalla tribù di Manasse in Basan. 48Ai figli di Merarì, secondo le loro famiglie, furono assegnate in sorte dodici città prese dalla tribù di Ruben, dalla tribù di Gad e dalla tribù di Zàbulon.
49Gli Israeliti assegnarono ai leviti queste città con i loro pascoli. 50Queste città prese dalle tribù dei figli di Giuda, dei figli di Simeone e dei figli di Beniamino, le assegnarono in sorte dando loro il relativo nome.
51Alle famiglie dei figli di Keat furono assegnate in sorte città appartenenti alla tribù di Èfraim. 52Assegnarono loro come città di asilo Sichem con i suoi pascoli, sulle montagne di Èfraim, Ghezer con i suoi pascoli, 53Iokmeàm con i suoi pascoli, Bet-Oron con i suoi pascoli, 54Àialon con i suoi pascoli, Gat-Rimmon con i suoi pascoli 55e, dalla metà della tribù di Manasse, Aner con i suoi pascoli, Bileàm con i suoi pascoli. Queste città erano per la famiglia degli altri figli di Keat.
56Ai figli di Ghersom, secondo le loro famiglie, assegnarono in sorte dalla metà della tribù di Manasse: Golan in Basan con i suoi pascoli e Astaròt con i suoi pascoli; 57dalla tribù di Ìssacar: Kedes con i suoi pascoli, Daberàt con i suoi pascoli, 58Ramot con i suoi pascoli e Anem con i suoi pascoli; 59dalla tribù di Aser: Masal con i suoi pascoli, Abdon con i suoi pascoli, 60Cukok con i suoi pascoli e Recob con i suoi pascoli; 61dalla tribù di Nèftali: Kedes di Galilea con i suoi pascoli, Cammon con i suoi pascoli e Kiriatàim con i suoi pascoli.
62Agli altri figli di Merarì dalla tribù di Zàbulon furono assegnate: Rimmon con i suoi pascoli e Tabor con i suoi pascoli; 63oltre il Giordano di Gerico, a oriente del Giordano, dalla tribù di Ruben: Beser nel deserto con i suoi pascoli, Iaas con i suoi pascoli, 64Kedemòt con i suoi pascoli, Mefàat con i suoi pascoli; 65dalla tribù di Gad: Ramot in Gàlaad con i suoi pascoli, Macanàim con i suoi pascoli, 66Chesbon con i suoi pascoli e Iazer con i suoi pascoli.
1-16-Figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. 2-17-Questi sono i nomi dei figli di Gherson: Libni e Simei. 3-18-Figli di Keat: Amram, Izear, Ebron e Uzzièl. 4-19-Figli di Merari: Macli e Musi; queste sono le famiglie di Levi secondo i loro casati.
5-20-Gherson ebbe per figlio Libni, di cui fu figlio Iacàt, di cui fu figlio Zimma, 6-21-di cui fu figlio Ioach, di cui fu figlio Iddo, di cui fu figlio Zerach, di cui fu figlio Ieotrai.
7-22-Figli di Keat: Amminadàb, di cui fu figlio Core, di cui fu figlio Assir, 8-23-di cui fu figlio Elkana, di cui fu figlio Abiasaf, di cui fu figlio Assir, 9-24-di cui fu figlio Tacat, di cui fu figlio Urièl, di cui fu figlio Ozia, di cui fu figlio Saul. 10-25-Figli di Elkana: Amasai e Achimòt, 11-26-di cui fu figlio Elkana, di cui fu figlio Sufai, di cui fu figlio Nacat, 12-27-di cui fu figlio Eliàb, di cui fu figlio Ierocàm, di cui fu figlio Elkana. 13-28-Figli di Samuele: Gioele primogenito e Abia secondo.
14-29-Figli di Merari: Macli, di cui fu figlio Libni, di cui fu figlio Simei, di cui fu figlio Uzza, 15-30-di cui fu figlio Simeà, di cui fu figlio Agghìa, di cui fu figlio Asaià.
16-31-Ecco coloro ai quali Davide affidò la direzione del canto nel tempio dopo che l'arca aveva trovato una sistemazione. 17-32-Essi esercitarono l'ufficio di cantori davanti alla Dimora della tenda del convegno finché Salomone non costruì il tempio in Gerusalemme. Nel servizio si attenevano alla regola fissata per loro.
18-33-Questi furono gli incaricati e questi i loro figli. Dei Keatiti: Eman il cantore, figlio di Gioele, figlio di Samuele, 19-34-figlio di Elkana, figlio di Ierocàm, figlio di Elièl, figlio di Toach, 20-35-figlio di Zuf, figlio di Elkana, figlio di Macat, figlio di Amasài, 21-36-figlio di Elkana, figlio di Gioele, figlio di Azaria, figlio di Sofonia, 22-37-figlio di Tacat, figlio di Assir, figlio di Abiasaf, figlio di Core, 23-38-figlio di Izear, figlio di Keat, figlio di Levi, figlio di Israele.
24-39-Suo collega era Asaf, che stava alla sua destra: Asaf, figlio di Berechia, figlio di Simeà, 25-40-figlio di Michele, figlio di Baasea, figlio di Malchia, 26-41-figlio di Etni, figlio di Zerach, figlio di Adaià, 27-42-figlio di Etan, figlio di Zimma, figlio di Simei, 28-43-figlio di Iacat, figlio di Gherson, figlio di Levi.
29-44-I figli di Merari, loro colleghi, che stavano alla sinistra, erano Etan, figlio di Kisi, figlio di Abdi, figlio di Malluch, 30-45-figlio di Casabià, figlio di Amasia, figlio di Chilkia, 31-46-figlio di Amsi, figlio di Bani, figlio di Semer, 32-47-figlio di Macli, figlio di Musi, figlio di Merari, figlio di Levi.
33-48-I loro colleghi leviti, erano addetti a ogni servizio della Dimora nel tempio. 34-49-Aronne e i suoi figli presentavano le offerte sull'altare dell'olocausto e sull'altare dell'incenso, curavano tutto il servizio nel Santo dei santi e compivano il sacrificio espiatorio per Israele secondo quanto aveva comandato Mosè, servo di Dio.
35-50-Questi sono i figli di Aronne: Eleàzaro, di cui fu figlio Pincas, di cui fu figlio Abisuà, 36-51-di cui fu figlio Bukki, di cui fu figlio Uzzi, di cui fu figlio Zerachia, 37-52-di cui fu figlio Meraiòt, di cui fu figlio Amaria, di cui fu figlio Achitòb, 38-53-di cui fu figlio Zadòk, di cui fu figlio Achimàaz.
39-54-Queste sono le loro residenze, secondo le loro circoscrizioni nei loro territori. Ai figli di Aronne della famiglia dei Keatiti, che furono sorteggiati per primi, 40-55-fu assegnata Ebron nel paese di Giuda con i pascoli vicini, 41-56-ma il territorio della città e i suoi villaggi furono assegnati a Caleb, figlio di Iefunne. 42-57-Ai figli di Aronne furono assegnate Ebron, città di rifugio, Libna con i pascoli, Iattir, Estemoà con i pascoli, 43-58-Chilez con i pascoli, Debir con i pascoli, 44-59-Asan con i pascoli, Bet-Sèmes con i pascoli 45-60-e, nella tribù di Beniamino, Gheba con i pascoli, Alèmet con i pascoli, Anatòt con i pascoli. Totale: tredici città con i loro pascoli.
46-61-Agli altri figli di Keat, secondo le loro famiglie, furono assegnate in sorte dieci città prese dalla tribù di Efraim, dalla tribù di Dan e da metà della tribù di Manàsse. 47-62-Ai figli di Gherson, secondo le loro famiglie, furono assegnate tredici città prese dalla tribù di Issacar, dalla tribù di Aser, dalla tribù di Nèftali e dalla tribù di Manàsse in Basàn. 48-63-Ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, furono assegnate in sorte dodici città prese dalla tribù di Ruben, dalla tribù di Gad e dalla tribù di Zàbulon.
49-64-Gli Israeliti assegnarono ai leviti queste città con i pascoli. 50-65-Le suddette città prese dalle tribù dei figli di Giuda, dei figli di Simeone e dei figli di Beniamino, le assegnarono in sorte dando loro il relativo nome.
51-66-Alle famiglie dei figli di Keat furono assegnate in sorte città appartenenti alla tribù di Efraim. 52-67-Assegnarono loro Sichem città di rifugio, con i suoi pascoli, sulle montagne di Efraim, Ghezer con i pascoli, 53-68-Iokmeàm con i pascoli, Bet-Coròn con i pascoli, 54-69-Aialòn con i pascoli, Gat-Rimmòn con i pascoli 55-70-e, da metà della tribù di Manàsse, Taanach con i pascoli, Ibleàm con i pascoli. Le suddette città erano per la famiglia degli altri figli di Keat.
56-71-Ai figli di Gherson, secondo le loro famiglie assegnarono in sorte dalla metà della tribù di Manàsse: Golan in Basàn con i pascoli e Asaròt con i pascoli; 57-72-dalla tribù di Issacar: Kedes con i pascoli, Daberat con i pascoli, 58-73-Iarmut con i pascoli e Anem con i pascoli; 59-74-dalla tribù di Aser: Masal con i pascoli, Abdon con i pascoli, 60-75-Cukok con i pascoli e Recob con i pascoli; 61-76-dalla tribù di Nèftali: Kedes di Galilea con i pascoli, Cammòn con i pascoli e Kiriatàim con i pascoli.
62-77-Agli altri figli di Merari della tribù di Zàbulon furono assegnate: Rimmòn con i pascoli e Tabor con i pascoli; 63-78-oltre il Giordano di Gerico, a oriente del Giordano, dalla tribù di Ruben: Bezer nel deserto con i pascoli, Iaza con i pascoli, 64-79-Kedemòt con i pascoli, Mefaàt con i pascoli; 65-80-della tribù di Gad: Ramot di Gàlaad con i pascoli, Macanàim con i pascoli, 66-81-Chesbon con i pascoli e Iazer con i pascoli.
1Figli di Ìssacar: Tola, Pua, Iasub, Simron: quattro. 2Figli di Tola: Uzzì, Refaià, Ierièl, Iacmài, Ibsam, Samuele, capi dei casati di Tola, uomini valorosi nelle loro genealogie; al tempo di Davide il loro numero era di ventiduemilaseicento. 3Figli di Uzzì: Izrachia. Figli di Izrachia: Michele, Abdia, Gioele, Issia: in tutto cinque capi. 4Suddivisi secondo le loro genealogie e i loro casati, avevano trentaseimila uomini nelle loro schiere armate per la guerra, poiché abbondavano di mogli e di figli. 5I loro fratelli, appartenenti a tutte le famiglie di Ìssacar, uomini valorosi, secondo il loro censimento erano ottantasettemila in tutto.
6Figli di Beniamino: Bela, Becher e Iedaèl, tre. 7Figli di Bela: Esbon, Uzzì, Uzzièl, Ierimòt, Irì, cinque capi dei loro casati, uomini valorosi; secondo il loro censimento erano ventiduemilatrentaquattro. 8Figli di Becher: Zemirà, Ioas, Elièzer, Elioenài, Omri, Ieremòt, Abia, Anatòt e Alèmet; tutti costoro erano figli di Becher. 9Il loro censimento, eseguito secondo le loro genealogie in base ai capi dei loro casati, indicò ventimiladuecento uomini valorosi. 10Figli di Iediaèl: Bilan. Figli di Bilan: Ieus, Beniamino, Eud, Chenaanà, Zetan, Tarsis e Achisacàr. 11Tutti questi erano figli di Iediaèl, capi dei loro casati, uomini valorosi, in numero di diciassettemiladuecento, pronti per una spedizione militare e per combattere.
12Suppìm e Cuppìm, figli di Ir; Cusìm, figlio di Acher.
13Figli di Nèftali: Iacasièl, Gunì, Ieser e Sallum, figli di Bila.
14Figli di Manasse: Asrièl, partorito dalla concubina aramea che partorì anche Machir, padre di Gàlaad. 15Machir prese una moglie per Cuppìm e Suppìm; sua sorella si chiamava Maacà. Il secondo figlio si chiamava Selofcàd; Selofcàd aveva solo figlie. 16Maacà, moglie di Machir, partorì un figlio che chiamò Peres, mentre suo fratello si chiamava Seres; suoi figli erano Ulam e Rekem. 17Figlio di Ulam: Bedan. Questi furono i figli di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manasse. 18La sua sorella Ammolèket partorì Isod, Abièzer e Macla. 19Figli di Semidà furono Achiàn, Sichem, Lichì e Aniàm.
20Figli di Èfraim: Sutèlach, di cui fu figlio Bered, di cui fu figlio Tacat, di cui fu figlio Eladà, di cui fu figlio Tacat, 21di cui fu figlio Zabad, di cui furono figli Sutèlach, Ezer ed Elad, uccisi dagli uomini di Gat, indigeni della regione, perché erano scesi a razziarne il bestiame. 22Il loro padre Èfraim li pianse per molti giorni e i suoi fratelli vennero per consolarlo. 23Quindi si unì alla moglie, che rimase incinta e partorì un figlio che il padre chiamò Berià, perché nato con la sventura in casa. 24Figlia di Èfraim fu Seerà, la quale edificò Bet-Oron inferiore e superiore, e Uzzen-Seerà. 25Suo figlio fu anche Refach, di cui fu figlio Resef, di cui fu figlio Telach, di cui fu figlio Tacan, 26di cui fu figlio Ladan, di cui fu figlio Ammiùd, di cui fu figlio Elisamà, 27di cui fu figlio Nun, di cui fu figlio Giosuè. 28Loro proprietà e loro residenza furono Betel con le sue dipendenze, a oriente Naaràn, a occidente Ghezer con le sue dipendenze, Sichem con le sue dipendenze fino ad Aià con le sue dipendenze. 29Appartenevano ai figli di Manasse: Bet-Sean con le sue dipendenze, Taanac con le sue dipendenze, Meghiddo con le sue dipendenze, Dor con le sue dipendenze. In queste località abitavano i figli di Giuseppe, figlio d’Israele.
30Figli di Aser: Imna, Isva, Isvì, Berià e la loro sorella Serach. 31Figli di Berià: Cheber e Malchièl, padre di Birzàit. 32Cheber generò Iaflet, Semer, Cotam e Suà loro sorella. 33Figli di Iaflet: Pasac, Bimal e Asvat; questi furono i figli di Iaflet. 34Figli di Semer, suo fratello: Roga, Cubba e Aram. 35Figli di Chelem, suo fratello: Sofach, Imna, Seles e Amal. 36Figli di Sofach: Suach, Carnefer, Sual, Berì, Imra, 37Beser, Od, Sammà, Silsa, Itran e Beerà. 38Figli di Ieter: Iefunnè, Pispa e Ara. 39Figli di Ullà: Arach, Cannièl e Risià. 40Tutti costoro furono figli di Aser, capi di casato, uomini scelti e valorosi, capi tra i prìncipi. Nel loro censimento, eseguito in base alla capacità militare, risultò il numero ventiseimila.
1Figli di Issacar: Tola, Pua, Iasub, Simron: quattro. 2Figli di Tola: Uzzi, Refaià, Ierièl. Iacmài, Ibsam, Samuele, capi dei casati di Tola, uomini valorosi. Nel censimento al tempo di Davide il loro numero era di ventiduemilaseicento. 3Figli di Uzzi: Izrachia. Figli di Izrachia: Michele, Abdia, Gioele... Issia: cinque, tutti capi. 4Secondo il censimento, eseguito per casati, avevano trentaseimila uomini nelle loro schiere armate per la guerra, poiché abbondavano di mogli e di figli. 5I loro fratelli, appartenenti a tutti i clan di Issacar, uomini valorosi, nel censimento erano ottantasettemila in tutto.
6Figli di Beniamino: Bela, Beker e Iedaièl; tre. 7Figli di Bela: Ezbon, Uzzi, Uzzièl, Ierimòt, Iri, cinque capi dei loro casati, uomini valorosi; ne furono censiti ventiduemilatrentaquattro. 8Figli di Beker: Zemira, Ioas, Eliezer, Elioenài, Omri, Ieremòt, Abia, Anatòt e Alèmet; tutti costoro erano figli di Beker. 9Il loro censimento, eseguito secondo le loro genealogie in base ai capi dei loro casati, indicò ventimiladuecento uomini valorosi. 10Figli di Iedaièl: Bilan. Figli di Bilan: Ieus, Beniamino, Eud, Kenaana, Zetan, Tarsìs e Achisàcar. 11Tutti questi erano figli di Iedaièl, capi dei loro casati, uomini valorosi, in numero di diciassettemiladuecento, pronti per una spedizione militare e per combattere.
12Suppim e Cuppim, figli di Ir; Cusim, figlio di Acher.
13Figli di Nèftali: Iacazièl, Guni, Iezer e Sallùm, figli di Bila.
14Figli di Manàsse: Asrièl..., quelli che gli aveva partoriti la concubina aramea: Machir, padre di Gàlaad. 15Machir prese una moglie per Cuppim e Suppim; sua sorella si chiamava Maaca. Il secondo figlio si chiamava Zelofcàd; Zelofcàd aveva figlie. 16Maaca, moglie di Machir, partorì un figlio che chiamò Peres, mentre suo fratello si chiamava Seres; suoi figli erano Ulam e Rekem. 17Figli di Ulam: Bedan. Questi furono i figli di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse. 18La sua sorella Ammolèket partorì Iseod, Abièzer e Macla. 19Figli di Semidà furono Achian, Seken, Likchi e Aniam.
20Figli di Efraim: Sutèlach, di cui fu figlio Bered, di cui fu figlio Tacat, di cui fu figlio Eleadà, di cui fu figlio Tacat, 21di cui fu figlio Zabad, di cui furono figli Sutèlach, Ezer ed Elead, uccisi dagli uomini di Gat, indigeni della regione, perché erano scesi a razziarne il bestiame. 22Il loro padre Efraim li pianse per molti giorni e i suoi fratelli vennero per consolarlo. 23Quindi si unì alla moglie che rimase incinta e partorì un figlio che il padre chiamò Beria, perché nato con la sventura in casa. 24Figlia di Efraim fu Seera, la quale edificò Bet-Coròn inferiore e superiore e Uzen-Seera. 25Suo figlio fu anche Refach, di cui fu figlio Resef, di cui fu figlio Telach, di cui fu figlio Tacan, 26di cui fu figlio Laadan, di cui fu figlio Amiùd, di cui fu figlio Elisamà, 27di cui fu figlio Nun, di cui fu figlio Giosuè. 28Loro proprietà e loro domicilio furono Betel con le dipendenze, a oriente Naaran, a occidente Ghezer con le dipendenze, Sichem con le dipendenze fino ad Aiia con le dipendenze. 29Appartenevano ai figli di Manàsse: Beisan con le dipendenze, Tàanach con le dipendenze e Dor con le dipendenze. In queste località abitavano i figli di Giuseppe, figlio di Israele.
30Figli di Aser: Imna, Isva, Isvi, Beria e Serach loro sorella. 31Figli di Beria: Cheber e Malchiel, padre di Birzait. 32Cheber generò Iaflet, Semer, Cotam e Suà loro sorella. 33Figli di Iaflet: Pasach, Bimeàl e Asvat; questi furono i figli di Iaflet. 34Figli di Semer suo fratello: Roga, Cubba e Aram. 35Figli di Chelem suo fratello: Zofach, Imna, Seles e Amal. 36Figli di Zofach: Such, Carnefer, Sual, Beri, Imra, 37Bezer, Od, Sammà, Silsa, Itran e Beera. 38Figli di Ieter: Iefunne, Pispa e Ara. 39Figli di Ulla: Arach, Caniel e Rizia. 40Tutti costoro furono figli di Aser, capi di casati, uomini scelti e valorosi, capi tra i principi. Nel loro censimento, eseguito in base alla capacità militare, risultò il numero ventiseimila.
1Beniamino generò Bela suo primogenito, Asbel secondo, Achiràm terzo, 2Noca quarto e Rafa quinto. 3Bela ebbe come figli Addar, Ghera, padre di Ecud, 4Abisùa, Naamàn, Acòach, 5Ghera, Sepufàn e Curam.
6Questi furono i figli di Ecud, che erano capi di casato fra gli abitanti di Gheba e che furono deportati a Manàcat: 7Naamàn, Achia e Ghera, che li deportò e generò Uzzà e Achicùd.
8Sacaràim ebbe figli nel territorio di Moab, dopo aver ripudiato le mogli Cusìm e Baarà. 9Da Codes, sua moglie, generò Iobab, Sibìa, Mesa, Malcam, 10Ieus, Sachìa e Mirma. Questi furono i suoi figli, capi di casato.
11Da Cusìm generò Abitùb ed Elpàal. 12Figli di Elpàal: Eber, Misam e Semed, che costruì Ono e Lod con le sue dipendenze.
13Berià e Sema, che furono capi di casato fra gli abitanti di Àialon, misero in fuga gli abitanti di Gat. 14Loro fratelli: Sasak e Ieremòt.
15Zebadia, Arad, Eder, 16Michele, Ispa e Ioca erano figli di Berià. 17Zebadia, Mesullàm, Chizkì, Cheber, 18Ismerài, Izlia e Iobab erano figli di Elpàal. 19Iakim, Zikrì, Zabdì, 20Elienài, Silletài, Elièl, 21Adaià, Beraià e Simrat erano figli di Simei. 22Ispan, Eber, Elièl, 23Abdon, Zikrì, Canan, 24Anania, Elam, Antotia, 25Ifdia e Penuèl erano figli di Sasak. 26Samserài, Secaria, Atalia, 27Iaaresia, Elia e Zikrì erano figli di Ierocàm. 28Questi erano capi di casato, secondo le loro genealogie; essi abitavano a Gerusalemme.
29A Gàbaon abitava il padre di Gàbaon, la cui moglie si chiamava Maacà. 30Suo figlio primogenito era Abdon, poi Sur, Kis, Baal, Ner, Nadab, 31Ghedor, Achio, Zeker e Miklòt. 32Miklòt generò Simeà. Anche costoro, come già i loro fratelli, abitavano a Gerusalemme assieme a loro. 33Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malchisùa, Abinadàb e Is-Baal. 34Figlio di Giònata fu Merib-Baal; Merib-Baal generò Mica. 35Figli di Mica: Piton, Melec, Tarea e Acaz. 36Acaz generò Ioaddà; Ioaddà generò Alèmet, Azmàvet e Zimrì; Zimrì generò Mosa. 37Mosa generò Bineà, di cui fu figlio Rafa, di cui fu figlio Elasà, di cui fu figlio Asel. 38Asel ebbe sei figli, che si chiamavano Azrikàm, Bocru, Ismaele, Searia, Abdia e Canan; tutti questi erano figli di Asel. 39Figli di Esek, suo fratello: Ulam suo primogenito, Ieus secondo, Elifèlet terzo. 40I figli di Ulam erano uomini valorosi e tiratori di arco. Ebbero numerosi figli e nipoti: centocinquanta.
Tutti questi erano discendenti di Beniamino.
1Beniamino generò Bela suo primogenito, Asbel secondo, Achiràm terzo, 2Noca quarto e Rafa quinto. 3Bela ebbe i figli Addar, Ghera padre di Ecud, 4Abisua, Naaman, Acoach, 5Ghera, Sepufàn e Curam.
6Questi furono i figli di Ecud, che erano capi di casati fra gli abitanti di Gheba e che furono deportati in Manàcat. 7Naaman, Achia e Ghera, che li deportò e generò Uzza e Achiud.
8Sacaràim ebbe figli nei campi di Moab, dopo aver ripudiato le mogli Cusim e Baara. 9Da Codes, sua moglie, generò Iobab, Zibia, Mesa, Melcam, 10Jeus, Sachia e Mirma. Questi furono i suoi figli, capi di casati.
11Da Cusim generò Abitùb ed Elpaal. 12Figli di Elpaal: Eber, Miseam e Semed, che costruì Ono e Lidda con le dipendenze.
13Beria e Sema, che furono capi di casati fra gli abitanti di Aialon, misero in fuga gli abitanti di Gat. 14Loro fratelli: Sasak e Ieremòt.
15Zebadia, Arad, Ader, 16Michele, Ispa e Ioca erano figli di Beria. 17Zebadia, Mesullàm, Chizki, Cheber, 18Ismerai, Izlia e Iobab erano figli di Elpaal. 19Iakim, Zikri, Zabdi, 20Elienài, Silletài, Elièl, 21Adaià, Beraià e Simrat erano figli di Simei. 22Ispan, Eber, Eliel, 23Abdon, Zikri, Canàn, 24Anania, Elam, Antotia, 25Ifdia e Penuèl erano figli di Sasak. 26Samserài, Secaria, Atalia, 27Iaaresia, Elia e Zikri erano figli di Ierocàm. 28Questi erano capi di casati, secondo le loro genealogie; essi abitavano in Gerusalemme.
29In Gàbaon abitava il padre di Gàbaon; sua moglie si chiamava Maaca; 30il primogenito era Abdon, poi Zur, Kis, Baal, Ner, Nadàb, 31Ghedor, Achio, Zeker e Miklòt. 32Miklòt generò Simeà. Anche costoro abitavano in Gerusalemme accanto ai fratelli.
33Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malkisùa, Abinadàb e Is-Bàal. 34Figlio di Giònata fu Merib-Bàal; Merib-Bàal generò Mica. 35Figli di Mica: Piton, Melech, Tarea e Acaz. 36Acaz generò Ioadda; Ioadda generò Alèmet, Azmàvet e Zimrì; Zimrì generò Moza. 37Moza generò Binea, di cui fu figlio Refaia, di cui fu figlio Eleasà, di cui fu figlio Azel. 38Azel ebbe sei figli, che si chiamavano Azrikàm, Bocru, Ismaele, Searia, Abdia e Canan; tutti questi erano figli di Azel. 39Figli di Esek suo fratello: Ulam suo primogenito, Ieus secondo, Elifèlet terzo. 40I figli di Ulam erano uomini valorosi e tiratori di arco. Ebbero numerosi figli e nipoti: centocinquanta. Tutti questi erano discendenti di Beniamino.
1Tutti gli Israeliti furono registrati per genealogie e iscritti nel libro dei re d’Israele e di Giuda; per le loro colpe furono deportati a Babilonia. 2I primi abitanti che si erano ristabiliti nelle loro proprietà, nelle loro città, erano Israeliti, sacerdoti, leviti e oblati.
3A Gerusalemme abitavano figli di Giuda, di Beniamino, di Èfraim e di Manasse.
4Utài, figlio di Ammiùd, figlio di Omri, figlio di Imrì, figlio di Banì dei figli di Peres, figlio di Giuda. 5Tra i Siloniti: Asaià il primogenito e i suoi figli. 6Tra i figli di Zerach: Ieuèl. Con i loro fratelli erano seicentonovanta in tutto.
7Tra i figli di Beniamino: Sallu, figlio di Mesullàm, figlio di Odavia, figlio di Assenuà, 8Ibnia, figlio di Ierocàm, Ela, figlio di Uzzì, figlio di Micrì, e Mesullàm, figlio di Sefatia, figlio di Reuèl, figlio di Ibnia. 9I loro fratelli, secondo le loro genealogie, erano novecentocinquantasei; tutti costoro erano capi di casato.
10Tra i sacerdoti: Iedaià, Ioiarìb, Iachin 11e Azaria, figlio di Chelkia, figlio di Mesullàm, figlio di Sadoc, figlio di Meraiòt, figlio di Achitùb, capo del tempio di Dio, 12Adaià, figlio di Ierocàm, figlio di Pascur, figlio di Malchia, e Masài, figlio di Adièl, figlio di Iaczerà, figlio di Mesullàm, figlio di Mesillemìt, figlio di Immer. 13I loro fratelli, capi dei loro casati, erano millesettecentosessanta, uomini abili in ogni lavoro per il servizio del tempio di Dio.
14Dei leviti: Semaià, figlio di Cassub, figlio di Azrikàm, figlio di Casabia dei figli di Merarì, 15Bakbakkàr, Cheres, Galal, Mattania, figlio di Mica, figlio di Zikrì, figlio di Asaf, 16Abdia, figlio di Semaià, figlio di Galal, figlio di Iedutùn, e Berechia, figlio di Asa, figlio di Elkanà, che abitava nei villaggi dei Netofatiti.
17Dei portieri: Sallum, Akkub, Talmon, Achimàn e i loro fratelli. Sallum era il capo 18e sta fino ad oggi alla porta del re a oriente. Costoro erano i portieri degli accampamenti dei figli di Levi. 19Sallum, figlio di Cori, figlio di Ebiasàf, figlio di Core, e i suoi fratelli, i Coriti, del suo casato, attendevano al servizio liturgico; erano custodi della soglia della tenda e i loro padri custodivano l’ingresso nell’accampamento del Signore. 20Fineès, figlio di Eleàzaro, era un tempo il loro capo, il Signore sia con lui! 21Zaccaria, figlio di Meselemia, custodiva la porta della tenda del convegno. 22Tutti costoro, scelti come custodi della soglia, erano duecentododici; erano iscritti nelle genealogie secondo i loro villaggi. Li avevano stabiliti nell’ufficio per la loro fedeltà Davide e il veggente Samuele. 23Essi e i loro figli avevano la responsabilità delle porte nel tempio del Signore, cioè nella casa della tenda. 24C’erano portieri ai quattro lati: oriente, occidente, settentrione e meridione. 25I loro fratelli, che abitavano nei loro villaggi, di tanto in tanto dovevano andare con loro per sette giorni. 26Poiché erano sempre in funzione, quei quattro portieri maggiori, che erano leviti, controllavano le stanze e i tesori del tempio di Dio. 27Alloggiavano nelle adiacenze del tempio di Dio, perché a loro incombeva la sua custodia e la sua apertura ogni mattina. 28Di essi alcuni controllavano gli oggetti per il culto, che contavano quando li portavano dentro e quando li riportavano fuori. 29Alcuni erano incaricati degli arredi, di tutti gli oggetti del santuario, della farina, del vino, dell’olio, dell’incenso e degli aromi. 30Alcuni tra i figli dei sacerdoti preparavano le sostanze aromatiche per i profumi.
31Il levita Mattitia, primogenito di Sallum il Corita, per la sua fedeltà era incaricato di ciò che si preparava nei tegami. 32Tra i figli dei Keatiti, alcuni loro fratelli badavano ai pani dell’offerta da disporre ogni sabato.
33Questi erano i cantori, capi di casato levitici; vivevano liberi da altri compiti nelle stanze del tempio, perché giorno e notte erano in attività. 34Questi erano i capi delle famiglie levitiche, secondo le loro genealogie; essi abitavano a Gerusalemme.
35A Gàbaon abitavano il padre di Gàbaon, Ieièl, la cui moglie si chiamava Maacà, 36suo figlio primogenito Abdon, poi Sur, Kis, Baal, Ner, Nadab, 37Ghedor, Achio, Zaccaria e Miklòt. 38Miklòt generò Simeàm. Anche costoro, come già i loro fratelli, abitavano a Gerusalemme assieme a loro. 39Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malchisùa, Abinadàb e Is-Baal. 40Figlio di Giònata fu Merib-Baal; Merib-Baal generò Mica. 41Figli di Mica: Piton, Melec e Tacrea. 42Acaz generò Iara; Iara generò Alèmet, Azmàvet e Zimrì; Zimrì generò Mosa. 43Mosa generò Bineà, di cui fu figlio Refaià, di cui fu figlio Elasà, di cui fu figlio Asel. 44Asel ebbe sei figli, che si chiamavano Azrikàm, Bocru, Ismaele, Searia, Abdia e Canan; questi erano figli di Asel.
1Tutti gli Israeliti furono registrati per genealogie e iscritti nel libro dei re di Israele e di Giuda; per le loro colpe furono deportati in Babilonia. 2I primi abitanti che si erano ristabiliti nelle loro proprietà, nelle loro città, erano Israeliti, sacerdoti, leviti e oblati.
3In Gerusalemme abitavano figli di Giuda, di Beniamino, di Efraim e di Manàsse. 4Figli di Giuda: Utai, figlio di Ammiud, figlio di Omri, figlio di Imri, figlio di Bani dei figli di Perez, figlio di Giuda. 5Dei Siloniti: Asaia il primogenito e i suoi figli. 6Dei figli di Zerach: Ieuèl e seicentonovanta suoi fratelli.
7Dei figli di Beniamino: Sallu figlio di Mesullàm, figlio di Odavia, figlio di Assenua, 8Ibnia, figlio di Ierocam, Ela, figlio di Uzzi, figlio di Micri, e Mesullàm, figlio di Sefatia, figlio di Reuel, figlio di Ibnia. 9I loro fratelli, secondo le loro genealogie, erano novecentocinquantasei; tutti costoro erano capi delle loro famiglie.
10Dei sacerdoti: Iedaia, Ioarib, Iachin 11e Azaria, figlio di Chelkia, figlio di Mesullàm, figlio di Zadòk, figlio di Meraiòt, figlio di Achitùb, capo del tempio, 12Adaia, figlio di Ierocam, figlio di Pascur, figlio di Malchia, e Maasai, figlio di Adièl, figlio di Iaczèra, figlio di Mesullàm, figlio di Mesillemìt, figlio di Immer. 13I loro fratelli, capi dei loro casati, erano millesettecentosessanta, uomini abili in ogni lavoro per il servizio del tempio.
14Dei Leviti: Semaia, figlio di Cassub, figlio di Azrikam, figlio di Casabià dei figli di Merari, 15Bakbakar, Cheresh, Galal, Mattania, figlio di Mica, figlio di Zikri, figlio di Asaf, 16Abdia, figlio di Semaia, figlio di Galal, figlio di Idutun, e Berechia, figlio di Asa, figlio di Elkana, che abitava nei villaggi dei Netofatiti.
17Dei portieri: Sallùm, Akkub, Talmon, Achiman e i loro fratelli. Sallùm era il capo 18e sta fino ad oggi alla porta del re a oriente. Costoro erano i portieri degli accampamenti dei figli di Levi: 19Sallùm figlio di Kore, figlio di Ebiasàf, figlio di Korach, e i suoi fratelli, i Korachiti, della casa di suo padre, attendevano al servizio liturgico; erano custodi della soglia della tenda; i loro padri custodivano l'ingresso nell'accampamento del Signore. 20Pincas, figlio di Eleàzaro, prima era loro capo - il Signore sia con lui! -. 21Zaccaria, figlio di Meselemia, custodiva la porta della tenda del convegno. 22Tutti costoro, scelti come custodi della soglia, erano duecentododici; erano iscritti nelle genealogie nei loro villaggi. Li avevano stabiliti nell'ufficio per la loro fedeltà Davide e il veggente Samuele. 23Essi e i loro figli avevano la responsabilità delle porte nel tempio, cioè nella casa della tenda. 24C'erano portieri ai quattro lati: oriente, occidente, settentrione e meridione. 25I loro fratelli, che abitavano nei loro villaggi, talvolta dovevano andare con loro per sette giorni. 26Poiché erano sempre in funzione, quei quattro capiportieri - essi erano leviti - controllavano le stanze e i tesori del tempio. 27Alloggiavano intorno al tempio, perché a loro incombeva la sua custodia e la sua apertura ogni mattina. 28Di essi alcuni controllavano gli arredi liturgici, che contavano quando li portavano dentro e quando li riportavano fuori. 29Alcuni erano incaricati degli arredi, di tutti gli oggetti del santuario, della farina, del vino, dell'olio e degli aromi. 30Alcuni figli dei sacerdoti preparavano le sostanze aromatiche per i profumi.
31Il levita Mattatia, primogenito di Sallùm il Korachita, per la sua fedeltà era incaricato di ciò che si preparava nei tegami. 32Tra i figli dei Keatiti, alcuni loro fratelli badavano ai pani dell'offerta da disporre ogni sabato.
33Questi erano i cantori, capi di casati levitici; liberi da altri compiti, abitavano nelle stanze del tempio, perché giorno e notte erano in attività. 34Questi erano i capi delle famiglie levitiche secondo le loro genealogie; essi abitavano in Gerusalemme.
35In Gàbaon abitavano il padre di Gàbaon, Ieiel, la cui moglie si chiamava Maaca. 36Suo figlio primogenito era Abdon, quindi Zur, Kis, Baal, Ner, Nadàb, 37Ghedor, Achio, Zaccaria e Miklòt. 38Miklòt generò Simeàm. Anch'essi abitavano in Gerusalemme con i fratelli, di fronte a loro. 39Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malchisùa, Abinadàb e Is-Bàal. 40Figlio di Giònata: Merib-Bàal; Merib-Bàal generò Mica. 41Figli di Mica: Piton, Melek e Tacrea. 42Acaz generò Iaara; Iaara generò Alèmet, Azmàvet e Zimrì; Zimrì generò Moza. 43Moza generò Binea, di cui fu figlio Refaia, di cui fu figlio Eleasa, di cui fu figlio Azel. 44Azel ebbe sei figli, che si chiamavano Azrikam, Bocru, Ismaele, Searia, Abdia e Canan; questi erano figli di Azel.
1I Filistei attaccarono Israele, ma gli uomini d’Israele fuggirono davanti ai Filistei e caddero trafitti da loro sul monte Gèlboe. 2I Filistei inseguirono molto da vicino Saul e i suoi figli, e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul. 3La battaglia si concentrò intorno a Saul: gli arcieri lo presero di mira con gli archi ed egli fu ferito gravemente dagli arcieri. 4Allora Saul disse al suo scudiero: «Sfodera la spada e trafiggimi, prima che vengano quegli incirconcisi a schernirmi». Ma lo scudiero non volle, perché era troppo spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si gettò sopra. 5Quando lo scudiero vide che Saul era morto, si gettò anche lui sulla spada e morì. 6Così morì Saul con i suoi tre figli; tutta la sua famiglia morì insieme. 7Quando tutti gli Israeliti della valle videro che i loro erano in fuga e che erano morti Saul e i suoi figli, abbandonarono le loro città e fuggirono. Vennero i Filistei e vi si stabilirono. 8Il giorno dopo, i Filistei vennero a spogliare i cadaveri e trovarono Saul e i suoi figli caduti sul monte Gèlboe. 9Lo spogliarono, presero la testa e le armi e mandarono a dare il felice annuncio in giro nella terra dei Filistei, ai loro idoli e al popolo. 10Deposero le sue armi nel tempio del loro dio e appesero il suo teschio nel tempio di Dagon. 11Tutti gli abitanti di Iabes di Gàlaad vennero a sapere tutto quello che i Filistei avevano fatto a Saul. 12Tutti i loro guerrieri andarono a prendere il corpo di Saul e i corpi dei suoi figli e li portarono a Iabes; seppellirono le loro ossa sotto la quercia a Iabes e fecero digiuno per sette giorni.
13Così Saul morì a causa della sua infedeltà al Signore, perché non ne aveva ascoltato la parola e perché aveva evocato uno spirito per consultarlo. 14Non aveva consultato il Signore; per questo il Signore lo fece morire e trasferì il regno a Davide, figlio di Iesse.
1I Filistei attaccarono Israele; gli Israeliti fuggirono davanti ai Filistei e caddero, colpiti a morte, sul monte Gelboe. 2I Filistei inseguirono molto da vicino Saul e i suoi figli e uccisero Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul. 3La battaglia si riversò tutta su Saul; sorpreso dagli arcieri, fu ferito da tali tiratori. 4Allora Saul disse al suo scudiero: «Prendi la spada e trafiggimi; altrimenti verranno quei non circoncisi e infieriranno contro di me». Ma lo scudiero, in preda a forte paura, non volle. Saul allora, presa la spada, vi si gettò sopra. 5Anche lo scudiero, visto che Saul era morto, si gettò sulla spada e morì. 6Così finì Saul con i tre figli; tutta la sua famiglia perì insieme. 7Quando tutti gli Israeliti della valle constatarono che i loro erano fuggiti e che erano morti Saul e i suoi figli, abbandonarono le loro città e fuggirono. Vennero i Filistei e vi si insediarono.
8Il giorno dopo i Filistei andarono a spogliare i cadaveri e trovarono Saul e i suoi figli che giacevano sul monte Gelboe. 9Lo spogliarono asportandogli il capo e le armi; quindi inviarono per tutto il paese filisteo ad annunziare la vittoria ai loro idoli e al popolo. 10Depositarono le sue armi nel tempio del loro dio; il teschio l'inchiodarono nel tempio di Dagon.
11Quando gli abitanti di Iabes vennero a sapere ciò che i Filistei avevano fatto a Saul, 12tutti i loro guerrieri andarono a prelevare il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli e li portarono in Iabes; seppellirono le loro ossa sotto la quercia in Iabes, quindi digiunarono per sette giorni.
13Così Saul morì a causa della sua infedeltà al Signore, perché non ne aveva ascoltato la parola e perché aveva evocato uno spirito per consultarlo. 14Non aveva consultato il Signore; per questo il Signore lo fece morire e trasferì il regno a Davide figlio di Iesse.
1Tutti gli Israeliti si raccolsero intorno a Davide a Ebron e gli dissero: «Ecco, noi siamo tue ossa e tua carne. 2Già prima, quando regnava Saul, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore, tuo Dio, ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele; tu sarai capo del mio popolo Israele”». 3Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore, ed essi unsero Davide re d’Israele, secondo la parola pronunciata dal Signore per mezzo di Samuele.
4Davide con tutto Israele andò a Gerusalemme, cioè Gebus, dove c’erano i Gebusei, abitanti della regione. 5Gli abitanti di Gebus dissero a Davide: «Tu qui non entrerai». Ma Davide espugnò la rocca di Sion, cioè la Città di Davide. 6Davide aveva detto: «Chi colpirà per primo i Gebusei diventerà capo e principe». Salì per primo Ioab, figlio di Seruià, che divenne così capo. 7Davide si stabilì nella rocca, che perciò fu chiamata Città di Davide. 8Egli fortificò la città tutt’intorno, dal Millo per tutto il suo perimetro; Ioab restaurò il resto della città. 9Davide andava crescendo sempre più in potenza e il Signore degli eserciti era con lui.
10Questi sono i capi dei prodi di Davide, che si erano affermati con il valore nel suo regno e che, insieme con tutto Israele, lo avevano costituito re, secondo la parola del Signore nei riguardi d’Israele. 11Ecco l’elenco dei prodi di Davide: Iasobàm, figlio di un Acmonita, capo dei Tre. Egli, impugnando la lancia contro trecento uomini, li trafisse in un solo scontro. 12Dopo di lui veniva Eleàzaro, figlio di Dodo, l’Acochita; era uno dei tre prodi. 13Egli fu con Davide a Pas-Dammìm. I Filistei vi si erano riuniti per combattere; c’era un campo pieno d’orzo e il popolo fuggì dinanzi ai Filistei. 14Egli allora si appostò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei, e il Signore operò una grande salvezza.
15Tre dei Trenta capi scesero sulla roccia presso Davide, nella caverna di Adullàm; il campo dei Filistei era posto nella valle dei Refaìm. 16Davide era allora nel rifugio e c’era una postazione di Filistei a Betlemme. 17Davide ebbe un desiderio e disse: «Se qualcuno mi desse da bere l’acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!». 18I tre irruppero nel campo filisteo, attinsero l’acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta, la presero e la presentarono a Davide, il quale però non ne volle bere, ma la sparse in onore del Signore, 19dicendo: «Non sia mai, mio Dio, che io faccia una cosa simile! Dovrei bere il sangue di quegli uomini insieme con la loro vita? Difatti l’hanno portata a rischio della propria vita». Non la volle bere. Tali gesta compirono quei tre prodi.
20Abisài, fratello di Ioab, fu il capo dei Trenta. Egli impugnando la lancia contro trecento uomini li trafisse; si fece un nome fra i Trenta. 21Fu stimato doppiamente fra i Trenta e divenne loro comandante, ma non giunse alla pari dei Tre. 22Poi veniva Benaià, figlio di Ioiadà, uomo valoroso, di molte prodezze, originario di Kabseèl. Egli uccise i due figli di Arièl, di Moab; inoltre, sceso in una cisterna in un giorno di neve, vi abbatté un leone. 23Uccise anche un Egiziano, alto cinque cubiti, il quale aveva in mano una lancia come un cilindro da tessitore; gli andò incontro con un bastone, strappò di mano all’Egiziano la lancia e lo uccise con la sua stessa lancia.
24Questo fece Benaià, figlio di Ioiadà, e si fece un nome fra i trenta prodi. 25Fu glorioso fra i Trenta, ma non giunse alla pari dei Tre. Davide lo mise a capo del suo corpo di guardia.
26Ecco i prodi valorosi: Asaèl, fratello di Ioab, Elcanàn, figlio di Dodo, di Betlemme, 27Sammòt di Carod, Cheles di Pelet, 28Ira, figlio di Ikkes, di Tekòa, Abièzer di Anatòt, 29Sibbecài di Cusa, Ilài di Acòach, 30Marài di Netofà, Cheled, figlio di Baanà, di Netofà, 31Itài, figlio di Ribài, di Gàbaa dei figli di Beniamino, Benaià di Piratòn, 32Curài di Nacalè-Gaas, Abièl di Arbàt, 33Azmàvet di Bacurìm, Eliacbà di Saalbòn, 34Iasen di Gun, Giònata, figlio di Saghè, di Arar, 35Achiam, figlio di Sacar, di Arar, Elifèlet, figlio di Ur, 36Chefer di Mecherà, Achia di Pelon, 37Chesrò di Carmel, Naarài, figlio di Ezbài, 38Gioele, fratello di Natan, Mibcar, figlio di Agrì, 39Selek l’Ammonita, Nacrài di Beeròt, scudiero di Ioab, figlio di Seruià, 40Ira di Ieter, Gareb di Ieter, 41Uria l’Ittita, Zabad, figlio di Aclài, 42Adinà, figlio di Siza il Rubenita, capo dei Rubeniti, e con lui altri trenta, 43Canan, figlio di Maacà, Giòsafat di Meten, 44Ozia di Astaròt, Sama e Ieièl, figli di Cotam di Aroèr, 45Iediaèl, figlio di Simrì, e Ioca, suo fratello, di Tisì, 46Elièl di Macavìm, Ieribài e Osea, figli di Elnàam, Itma il Moabita, 47Elièl, Obed e Iaasièl di Soba.
1Tutti gli Israeliti si raccolsero intorno a Davide in Ebron e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. 2Anche prima, quando regnava Saul, tu guidavi nei movimenti le truppe di Israele. Inoltre il Signore tuo Dio ti ha detto: Tu pascerai il mio popolo, Israele; tu sarai capo del mio popolo Israele». 3Tutti gli anziani di Israele si presentarono al re in Ebron. Davide concluse con loro un'alleanza in Ebron davanti al Signore. Con l'unzione consacrarono Davide re su Israele, secondo la parola pronunziata dal Signore per mezzo di Samuele.
4Davide con tutto Israele marciò contro Gerusalemme, cioè Gebus, ove c'erano i Gebusei, abitanti del paese. 5Ma gli abitanti di Gebus dissero a Davide: «Tu qui non entrerai». Ma Davide prese la cittadella di Sion, che è la città di Davide. 6Davide aveva detto: «Chi colpirà per primo i Gebusei diventerà capo e principe». Salì per primo Ioab, figlio di Zeruià, che divenne così capo. 7Davide si stabilì nella cittadella, che perciò fu chiamata città di Davide. 8Egli fortificò la città tutt'intorno, dal Millo per tutto il suo perimetro; Ioab restaurò il resto della città. 9Davide cresceva sempre più in potenza e il Signore degli eserciti era con lui.
10Questi sono i capi dei prodi di Davide, che si erano affermati con il valore nel suo regno e che, insieme con tutto Israele, lo avevano costituito re, secondo la parola del Signore nei riguardi di Israele. 11Ecco l'elenco dei prodi di Davide: Iasobeam figlio di un Cacmonita, capo dei Tre; egli brandì la lancia su trecento vittime in una sola volta. 12Dopo di lui c'era Eleàzaro figlio di Dodo, l'Acochita; era uno dei tre prodi. 13Egli fu con Davide in Pas-Dammim. I Filistei vi si erano riuniti per combattere; c'era un campo pieno di orzo. La truppa fuggì di fronte ai Filistei. 14Egli allora si appostò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei; così il Signore operò una grande vittoria.
15Scesero tre dei trenta capi sulla roccia presso Davide, nella fortezza di Adullàm; il campo dei Filistei si estendeva nella valle di Rèfaim. 16Davide era nella fortezza, mentre un presidio di Filistei era in Betlemme. 17Davide ebbe un desiderio che espresse a parole: «Potessi bere l'acqua della cisterna che sta alla porta di Betlemme!». 18I tre attraversarono il campo dei Filistei, attinsero l'acqua dalla cisterna che era alla porta di Betlemme e la portarono a Davide, ma egli non volle berla; la versò in libazione al Signore. 19Egli disse: «Mi guardi il mio Dio dal compiere una cosa simile. Dovrei bere il sangue di quegli uomini insieme con la loro vita? Difatti l'hanno portata a rischio della propria vita». Non volle berla. Tali gesta compirono i tre prodi.
20Abisài fratello di Ioab era capo dei Trenta. Egli brandì la lancia contro trecento vittime e così divenne famoso fra i Trenta. 21Fu stimato doppiamente fra i Trenta; divenne loro capo, ma non giunse ad eguagliare i Tre.
22Benaià, da Kabzeèl, era figlio di Ioiadà, uomo valoroso e pieno di prodezze. Egli uccise i due figli di Arièl di Moab; inoltre, sceso in una cisterna in un giorno di neve, vi uccise un leone. 23Egli uccise anche un Egiziano alto cinque cubiti, il quale aveva in mano una lancia come un subbio di tessitore; gli andò incontro con un bastone, strappò la lancia dalla mano dell'Egiziano e lo uccise con la stessa lancia. 24Tale gesta compì Benaià, figlio di Ioiadà; egli divenne famoso fra i trenta prodi. 25Fra i Trenta fu molto stimato, ma non giunse a eguagliare i Tre. Davide lo mise a capo della sua guardia del corpo.
26Ecco i prodi valorosi: Asaèl fratello di Ioab, Elcanan figlio di Dodo, di Betlemme, 27Sammòt di Charod, Chelez di Pelet, 28Ira figlio di Ikkes di Tekòa, Abièzer di Anatòt, 29Sibbekai di Cusa, Ilai di Acoch, 30Macrai di Netofa, Cheled figlio di Baana, di Netofa, 31Itai figlio di Ribai, di Gàbaa dei figli di Beniamino, Benaià di Piraton, 32Curai di Nacale-Gaas, Abiel di Arbot, 33Azmàvet di Bacurìm, Eliacba di Saalbon, 34Iasen di Gun, Giònata figlio di Saghe, di Charar, 35Achiam figlio di Sacar, di Carar, Elifèlet figlio di Ur, 36Efer di Mechera, Achia di Pelon, 37Chezro del Carmelo, Naarai figlio di Ezbai, 38Gioele fratello di Natàn, Mibcar figlio di Agri, 39Zelek l'Ammonita, Nacrai di Berot, scudiero di Ioab figlio di Zeruià, 40Ira di Ieter, Gareb di Ieter, 41Uria l'Hittita, Zabad figlio di Aclai, 42Adina figlio di Zisa il Rubenita, capo dei Rubeniti, e con lui altri trenta, 43Canan, figlio di Maaca, Giòsafat di Meten, 44Uzzia di Astarot, Sama e Ieiel, figli di Cotam di Aroer, 45Iediael figlio di Simri e Ioca suo fratello, di Tisi, 46Eliel di Macavim, Ieribài e Osea, figli di Elnaam, Itma il Moabita, 47Elièl, Obed e Iaasièl di Zoba.
1Chiram, re di Tiro, inviò messaggeri a Davide con legno di cedro, muratori e carpentieri per costruirgli una casa. 2Davide seppe allora che il Signore lo confermava re d’Israele e che il suo regno era molto esaltato per amore d’Israele, suo popolo.
3Davide prese altre mogli a Gerusalemme e generò altri figli e figlie. 4I nomi di quelli che gli furono generati a Gerusalemme sono: Sammùa, Sobab, Natan, Salomone, 5Ibcar, Elisùa, Elifèlet, 6Noga, Nefeg, Iafìa, 7Elisamà, Beeliadà ed Elifèlet.
8Quando i Filistei seppero che Davide era stato unto re di tutto Israele, salirono tutti per dargli la caccia. Appena Davide ne fu informato, uscì loro incontro. 9Vennero i Filistei e invasero la valle dei Refaìm. 10Davide consultò Dio, chiedendo: «Devo andare contro i Filistei? Li metterai nelle mie mani?». Il Signore gli rispose: «Va’ pure; li metterò nelle tue mani». 11Quelli vennero a Baal-Perasìm, dove Davide li sconfisse. Davide disse: «Dio ha aperto per mio mezzo una breccia tra i miei nemici, come una breccia aperta dalle acque». Per questo chiamò quel luogo Baal-Perasìm. 12I Filistei vi abbandonarono i loro idoli e Davide ordinò: «Brucino tra le fiamme!».
13I Filistei tornarono di nuovo a invadere la valle. 14Davide consultò ancora Dio, che gli rispose: «Non seguirli; aggirali e raggiungili dalla parte di Becaìm. 15Quando sentirai un rumore di passi sulla cima di Becaìm, allora uscirai a combattere, perché Dio uscirà davanti a te, per colpire l’accampamento dei Filistei». 16Davide fece come Dio gli aveva ordinato e colpì l’accampamento dei Filistei da Gàbaon fino a Ghezer. 17La fama di Davide si diffuse in tutti i paesi, mentre il Signore lo rendeva terribile fra tutte le genti.
1Chiram, re di Tiro, mandò messaggeri a Davide con legno di cedro, muratori e falegnami per costruirgli una casa. 2Davide allora riconobbe che il Signore l'aveva confermato re su Israele e che il suo regno era molto esaltato a causa del suo popolo Israele.
3Davide prese altre mogli in Gerusalemme e generò figli e figlie. 4I figli che gli erano nati in Gerusalemme si chiamavano Sammua, Sobab, Natàn, Salomone, 5Ibcar, Elisua, Elipelet, 6Noga, Nefeg, Iafia, 7Elisamà, Beeliada ed Elifèlet.
8Quando i Filistei seppero che Davide era stato unto re su tutto Israele, vennero tutti per impadronirsi di lui. Appena ne fu informato, Davide uscì loro incontro. 9I Filistei giunsero e si sparsero per la valle di Rèfaim. 10Davide consultò Dio: «Se marcio contro i Filistei, li metterai nelle mie mani?». Il Signore rispose: «Marcia; li metterò nelle tue mani». 11Quelli vennero a Baal-Perazìm e là Davide li sconfisse. Questi disse: «Dio ha aperto per mio mezzo una breccia fra i miei nemici, come una breccia prodotta dall'acqua»; per questo il luogo fu chiamato Baal-Perazìm. 12I Filistei vi abbandonarono i loro idoli e Davide ordinò: «Brucino tra le fiamme!».
13Di nuovo i Filistei tornarono a invadere la valle. 14Davide consultò ancora Dio, che gli rispose: «Non seguirli; aggirali e raggiungili dalla parte di Becoim. 15Quando sentirai rumore di passi fra le cime degli alberi, allora uscirai a combattere, perché Dio ti precederà per colpire l'accampamento dei Filistei». 16Davide fece come Dio gli aveva comandato. Sbaragliò l'esercito dei Filistei da Gàbaon fino a Ghezer. 17La fama di Davide si diffuse in tutti i paesi, mentre il Signore lo rendeva terribile fra tutte le genti.
1Egli si costruì edifici nella Città di Davide, preparò il posto per l’arca di Dio ed eresse per essa una tenda. 2Allora Davide disse: «Nessuno, se non i leviti, porti l’arca di Dio, perché Dio li ha scelti come portatori dell’arca e come suoi ministri per sempre».
3Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme, per far salire l’arca del Signore nel posto che le aveva preparato. 4Davide radunò i figli di Aronne e i leviti. 5Dei figli di Keat: Urièl, il comandante, con i centoventi fratelli; 6dei figli di Merarì: Asaià, il comandante, con i duecentoventi fratelli; 7dei figli di Ghersom: Gioele, il comandante, con i centotrenta fratelli; 8dei figli di Elisafàn: Semaià, il comandante, con i duecento fratelli; 9dei figli di Ebron: Elièl, il comandante, con gli ottanta fratelli; 10dei figli di Uzzièl: Amminadàb, il comandante, con i centodieci fratelli.
11Davide chiamò i sacerdoti Sadoc ed Ebiatàr e i leviti Urièl, Asaià, Gioele, Semaià, Elièl e Amminadàb 12e disse loro: «Voi siete i capi dei casati levitici. Santificatevi, voi e i vostri fratelli. Quindi fate salire l’arca del Signore, Dio d’Israele, nel posto che io le ho preparato. 13Poiché la prima volta voi non c’eravate, il Signore nostro Dio si irritò con noi, perché non l’abbiamo consultato secondo la regola».
14I sacerdoti e i leviti si santificarono per far salire l’arca del Signore, Dio d’Israele. 15I figli dei leviti sollevarono l’arca di Dio sulle loro spalle per mezzo di stanghe, come aveva prescritto Mosè sulla parola del Signore. 16Davide disse ai capi dei leviti di tenere pronti i loro fratelli, i cantori con gli strumenti musicali, arpe, cetre e cimbali, perché, levando la loro voce, facessero udire i suoni di gioia. 17I leviti tennero pronti Eman, figlio di Gioele, Asaf, uno dei suoi fratelli, figlio di Berechia, e, tra i figli di Merarì, loro fratelli, Etan, figlio di Kusaià. 18Con loro c’erano i loro fratelli di secondo grado: Zaccaria, Ben, Iaazièl, Semiramòt, Iechièl, Unnì, Eliàb, Benaià, Maasia, Mattitia, Elifleu, Micneià, Obed-Edom e Ieièl portieri. 19I cantori Eman, Asaf ed Etan usavano cimbali di bronzo per il loro suono squillante. 20Zaccaria, Azièl, Semiramòt, Iechièl, Unnì, Eliàb, Maasia e Benaià suonavano arpe in acuto. 21Mattitia, Elifleu, Micneià, Obed-Edom, Ieièl, Azaria suonavano le cetre sull’ottava per dare il tono. 22Chenania, capo dei leviti, dirigeva l’esecuzione, perché era esperto. 23Berechia ed Elkanà facevano da portieri presso l’arca. 24I sacerdoti Sebania, Giòsafat, Netanèl, Amasài, Zaccaria, Benaià, Elièzer suonavano le trombe davanti all’arca di Dio; Obed-Edom e Iechia facevano da portieri presso l’arca.
25Davide, gli anziani d’Israele e i comandanti di migliaia procedettero con gioia a far salire l’arca dell’alleanza del Signore dalla casa di Obed-Edom. 26Poiché Dio assisteva i leviti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore, si sacrificarono sette giovenchi e sette arieti. 27Davide indossava un manto di bisso, come pure tutti i leviti che portavano l’arca, i cantori e Chenania, che dirigeva l’esecuzione. Davide aveva inoltre un efod di lino. 28Tutto Israele faceva salire l’arca dell’alleanza del Signore con grida, con suoni di corno, con trombe e con cimbali, suonando arpe e cetre. 29Quando l’arca dell’alleanza del Signore entrò nella Città di Davide, Mical, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re Davide ballare e far festa e lo disprezzò in cuor suo.
1Egli si costruì edifici nella città di Davide, preparò il posto per l'arca di Dio ed eresse per essa una tenda. 2Allora Davide disse: «Nessuno, se non i leviti, porti l'arca di Dio, perché Dio li ha scelti come portatori dell'arca e come suoi ministri per sempre».
3Davide convocò tutto Israele in Gerusalemme per trasportare l'arca del Signore nel posto che le aveva preparato. 4Davide radunò i figli di Aronne e i leviti. 5Dei figli di Keat: Urièl il capo con i centoventi fratelli; 6dei figli di Merari: Asaia il capo con i duecentoventi fratelli; 7dei figli di Gherson: Gioele il capo con i centotrenta fratelli; 8dei figli di Elisafan: Semaia il capo con i duecento fratelli; 9dei figli di Ebron: Eliel il capo con gli ottanta fratelli; 10dei figli di Uzziel: Amminadàb il capo con i centodieci fratelli.
11Davide chiamò i sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr e i leviti Urièl, Asaia, Gioele, Semaia, Eliel e Amminadàb 12e disse loro: «Voi siete i capi dei casati levitici. Santificatevi, voi e i vostri fratelli. Quindi trasportate l'arca del Signore, Dio di Israele, nel posto che io le ho preparato. 13Poiché la prima volta voi non c'eravate, il Signore nostro Dio si irritò con noi; non c'eravamo infatti rivolti a voi, come conveniva».
14I sacerdoti e i leviti si santificarono per trasportare l'arca del Signore Dio di Israele. 15I figli dei leviti sollevarono l'arca di Dio sulle loro spalle per mezzo di stanghe, come aveva prescritto Mosè sulla parola del Signore. 16Davide disse ai capi dei leviti di mandare i loro fratelli, i cantori con gli strumenti musicali, arpe, cetre e cembali, perché, levando la loro voce, facessero udire i suoni di gioia. 17I leviti destinarono Eman figlio di Gioele, Asaf uno dei suoi fratelli, figlio di Berechia, e, fra i figli di Merari, loro fratelli, Etan figlio di Kusaia. 18Con loro c'erano i loro fratelli di secondo grado: Zaccaria, Uzziel, Semiramot, Iechièl, Unni, Eliel, Benaià, Maaseia, Mattatia, Elifel, Micneia, Obed-Edom e Ieièl portieri. 19I cantori Eman, Asaf ed Etan usavano cembali di bronzo per il loro suono squillante. 20Zaccaria, Uzziel, Semiramot, Iechièl, Unni, Eliàb, Maaseia e Benaià suonavano arpe in sordina. 21Mattatia, Elifel, Micneia, Obed-Edom, Ieièl, Azaria suonavano sull'ottava per dare il tono. 22Chenania, capo dei leviti, dirigeva l'esecuzione, perché era esperto. 23Berechia ed Elkana facevano da portieri presso l'arca. 24I sacerdoti Sebania, Giòsafat, Netaneèl, Amasài, Zaccaria, Benaià, Eliezer suonavano le trombe davanti all'arca di Dio; Obed-Edom e Iechièl facevano da portieri presso l'arca.
25Davide, gli anziani di Israele e i capi di migliaia procedettero con gioia al trasporto dell'arca dell'alleanza del Signore dalla casa di Obed-Edom. 26Poiché Dio assisteva i leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, si sacrificarono sette giovenchi e sette arieti. 27Davide indossava un manto di bisso, come pure tutti i leviti che portavano l'arca, i cantori e Chenania che dirigeva l'esecuzione. Davide aveva inoltre un efod di lino. 28Tutto Israele accompagnava l'arca dell'alleanza del Signore con grida, con suoni di corno, con trombe e con cembali, suonando arpe e cetre. 29Quando l'arca dell'alleanza del Signore giunse alla città di Davide, Mical, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re danzare e saltare; lo disprezzò in cuor suo.
1Introdussero dunque l’arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantato per essa; offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti a Dio. 2Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore. 3Distribuì a tutti gli Israeliti, uomini e donne, una pagnotta di pane, una porzione di carne arrostita e una schiacciata di uva passa.
4Egli stabilì che alcuni leviti stessero davanti all’arca del Signore come ministri, per celebrare, ringraziare e lodare il Signore, Dio d’Israele. 5Erano Asaf il capo, Zaccaria il suo secondo, Ieièl, Semiramòt, Iechièl, Mattitia, Eliàb, Benaià, Obed-Edom e Ieièl, che suonavano strumenti musicali, arpe e cetre; Asaf suonava i cimbali. 6I sacerdoti Benaià e Iacazièl con le trombe erano sempre davanti all’arca dell’alleanza di Dio. 7Proprio in quel giorno Davide per la prima volta affidò ad Asaf e ai suoi fratelli questa lode al Signore:
8«Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
9A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
10Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
11Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
12Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,
13voi, stirpe d’Israele, suo servo,
figli di Giacobbe, suoi eletti.
14È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.
15Ricordate sempre la sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
16l’alleanza stabilita con Abramo
e il suo giuramento a Isacco.
17L’ha stabilita per Giacobbe come decreto,
per Israele come alleanza eterna,
18quando disse: “Ti darò il paese di Canaan
come parte della vostra eredità”.
19Quando erano in piccolo numero,
pochi e stranieri in quel luogo,
20e se ne andavano di nazione in nazione
e da un regno a un altro popolo,
21non permise che alcuno li opprimesse
e castigò i re per causa loro:
22“Non toccate i miei consacrati,
non fate alcun male ai miei profeti”.
23Cantate al Signore, uomini di tutta la terra,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
24In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
25Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi.
26Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.
27Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e gioia nella sua dimora.
28Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
29date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate al suo cospetto,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
30Tremi davanti a lui tutta la terra.
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
31Gioiscano i cieli, esulti la terra,
e dicano tra le genti: “Il Signore regna!”.
32Risuoni il mare e quanto racchiude,
sia in festa la campagna e quanto contiene.
33Acclamino gli alberi della foresta
davanti al Signore che viene
a giudicare la terra.
34Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
35Dite: “Salvaci, Dio della nostra salvezza,
radunaci e liberaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
lodarti sarà la nostra gloria.
36Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
da sempre e per sempre”».
Tutto il popolo disse: «Amen, lode al Signore».
37Quindi Davide lasciò Asaf e i suoi fratelli davanti all’arca dell’alleanza del Signore, perché officiassero continuamente davanti all’arca, secondo il rituale quotidiano; 38lasciò Obed-Edom, figlio di Iedutùn, e Cosa, insieme con sessantotto fratelli, come portieri. 39Egli incaricò della Dimora del Signore che era sull’altura di Gàbaon il sacerdote Sadoc e i suoi fratelli sacerdoti, 40perché offrissero olocausti al Signore sull’altare degli olocausti per sempre, al mattino e alla sera, e compissero quanto è scritto nella legge che il Signore aveva imposto a Israele. 41Con loro erano Eman, Iedutùn e tutti gli altri scelti e designati per nome perché lodassero il Signore, perché il suo amore è per sempre. 42Con loro avevano trombe e cimbali per suonare e altri strumenti per il canto divino. I figli di Iedutùn erano incaricati della porta. 43Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua, e Davide tornò per benedire la sua famiglia.
1Così introdussero e collocarono l'arca di Dio al centro della tenda eretta per essa da Davide; offrirono olocausti e sacrifici di comunione a Dio. 2Terminati gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo in nome del Signore. 3Distribuì a tutti gli Israeliti, uomini e donne, una pagnotta, una porzione di carne e una schiacciata d'uva.
4Egli stabilì che alcuni leviti stessero davanti all'arca del Signore come ministri per celebrare, ringraziare e lodare il Signore, Dio di Israele. 5Erano Asaf il capo, Zaccaria il suo secondo, Uzzièl, Semiramot, Iechièl, Mattatia, Eliàb, Benaià, Obed-Edom e Ieièl, che suonavano strumenti musicali, arpe e cetre; Asaf suonava i cembali. 6I sacerdoti Benaià e Iacazièl con le trombe erano sempre davanti all'arca dell'alleanza di Dio. 7Proprio in quel giorno Davide per la prima volta affidò ad Asaf e ai suoi fratelli questa lode al Signore:
8Lodate il Signore, acclamate il suo nome;
manifestate ai popoli le sue gesta.
9Cantate in suo onore, inneggiate a lui,
ripetete tutti i suoi prodigi.
10Gloriatevi sul suo santo nome;
gioisca il cuore di quanti ricercano il Signore.
11Cercate il Signore e la sua forza,
ricercate sempre il suo volto.
12Ricordate i prodigi che egli ha compiuti,
i suoi miracoli e i giudizi della sua bocca.
13Stirpe di Israele suo servo,
figli di Giacobbe, suoi eletti,
14egli, il Signore, è il nostro Dio;
in tutta la terra fanno legge i suoi giudizi.
15Si ricorda sempre dell'alleanza,
della parola data a mille generazioni,
16dell'alleanza conclusa con Abramo,
del giuramento fatto a Isacco,
17confermato a Giacobbe come statuto,
a Israele come alleanza perenne:
18«A te darò il paese di Canaan,
come tua parte di eredità».
19Eppure costituivano un piccolo numero;
erano pochi e per di più stranieri nel paese.
20Passarono dall'una all'altra nazione,
da un regno a un altro popolo.
21Egli non tollerò che alcuno li opprimesse;
per essi egli castigò i re:
22«Non toccate i miei consacrati,
non maltrattate i miei profeti».
23Cantate al Signore, abitanti di tutta la terra;
annunziate ogni giorno la sua salvezza.
24Proclamate fra i popoli la sua gloria,
fra tutte le nazioni i suoi prodigi.
25Difatti grande è il Signore, degnissimo di lode
e tremendo sopra tutti gli dei.
26Tutti gli dei venerati dai popoli sono un nulla;
il Signore, invece, ha formato il cielo.
27Splendore e maestà stanno davanti a lui;
potenza e bellezza nel suo santuario.
28Date per il Signore, stirpi dei popoli,
date per il Signore gloria e onore.
29Date per il Signore gloria al suo nome;
con offerte presentatevi a lui.
Prostratevi al Signore in sacri ornamenti.
30Tremate davanti a lui, abitanti di tutta la terra;
egli fissò il mondo sì che non crolli.
31Gioiscano i cieli ed esulti la terra;
si dica fra i popoli: «Il Signore regna».
32Frema il mare con quanto contiene;
tripudi la campagna con quanto è in essa.
33Gridino di giubilo gli alberi della foresta
di fronte al Signore, perché viene
per giudicare la terra.
34Lodate il Signore, perché è buono,
perché la sua grazia dura sempre.
35Dite: «Salvaci, Dio della nostra salvezza;
raccoglici, liberaci dalle genti
sì che possiamo celebrare il tuo santo nome,
gloriarci della tua lode.
36Sia benedetto il Signore, Dio di Israele,
di secolo in secolo».
E tutto il popolo disse: «Amen, alleluia».
37Quindi Davide lasciò Asaf e i suoi fratelli davanti all'arca dell'alleanza del Signore, perché officiassero davanti all'arca secondo il rituale quotidiano; 38lasciò Obed-Edom figlio di Idutun, e Cosà, insieme con sessantotto fratelli, come portieri. 39Egli incaricò della Dimora del Signore che era sull'altura di Gàbaon il sacerdote Zadòk e i suoi fratelli, 40perché offrissero olocausti al Signore sull'altare degli olocausti per sempre, al mattino e alla sera, e compissero quanto è scritto nella legge che il Signore aveva imposta a Israele. 41Con loro erano Eman, Idutun e tutti gli altri scelti e designati per nome perché lodassero il Signore, perché la sua grazia dura sempre. 42Con loro avevano trombe e cembali per suonare e altri strumenti per il canto divino. I figli di Idutun erano incaricati della porta. 43Infine tutto il popolo andò a casa e Davide tornò per salutare la sua famiglia.
1Dopo questo, morì Nacas, re degli Ammoniti, e suo figlio divenne re al suo posto. 2Davide disse: «Manterrò fedeltà a Canun, figlio di Nacas, perché anche suo padre la mantenne a me». Davide mandò messaggeri a consolarlo per suo padre. I ministri di Davide andarono nel territorio degli Ammoniti da Canun per consolarlo. 3Ma i capi degli Ammoniti dissero a Canun: «Forse Davide intende onorare tuo padre ai tuoi occhi, mandandoti dei consolatori? Questi suoi ministri non sono venuti forse da te per spiare la regione, per perlustrarla e per ispezionarla?». 4Canun allora prese i ministri di Davide, li fece radere, fece tagliare le loro vesti a metà fino alle natiche, poi li rimandò. 5Alcuni vennero a riferire a Davide la sorte di quegli uomini. Il re mandò qualcuno a incontrarli, perché quegli uomini si vergognavano moltissimo. Il re fece dire loro: «Rimanete a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete».
6Gli Ammoniti, vedendo che si erano resi nemici di Davide, mandarono, essi e Canun, mille talenti d’argento per assoldare carri e cavalieri da Aram Naharàim, da Aram Maacà e da Soba. 7Assoldarono trentaduemila carri e il re di Maacà con le sue truppe. Questi vennero e si accamparono di fronte a Màdaba; frattanto gli Ammoniti si erano radunati dalle loro città e si erano mossi per la guerra.
8Quando Davide sentì questo, mandò Ioab con tutto l’esercito dei prodi. 9Gli Ammoniti uscirono e si disposero a battaglia davanti alla città, mentre i re alleati stavano da parte, nella campagna. 10Ioab vide che il fronte della battaglia gli era davanti e alle spalle. Scelse allora un corpo tra i migliori d’Israele, li schierò contro gli Aramei 11e affidò il resto dell’esercito a suo fratello Abisài, ed essi si schierarono contro gli Ammoniti. 12Disse: «Se gli Aramei saranno più forti di me, tu mi verrai a salvare; se invece gli Ammoniti saranno più forti di te, io salverò te. 13Sii forte e dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Dio. Il Signore faccia quello che a lui piacerà».
14Poi Ioab con la gente che aveva con sé attaccò battaglia con gli Aramei, i quali fuggirono davanti a lui. 15Quando gli Ammoniti videro che gli Aramei erano fuggiti, fuggirono di fronte ad Abisài, fratello di Ioab, e rientrarono in città. Ioab allora venne a Gerusalemme.
16Gli Aramei, vedendo che erano stati sconfitti da Israele, mandarono a chiamare gli Aramei che erano al di là del Fiume; Sofac, comandante dell’esercito di Adadèzer, era alla loro testa. 17La cosa fu riferita a Davide, che radunò tutto Israele e attraversò il Giordano. Li raggiunse e si schierò davanti a loro; Davide si dispose alla battaglia di fronte agli Aramei, ed essi si scontrarono con lui. 18Ma gli Aramei fuggirono davanti a Israele: Davide uccise degli Aramei settemila cavalieri e quarantamila fanti; uccise anche Sofac, comandante dell’esercito. 19I vassalli di Adadèzer, quando si videro sconfitti da Israele, fecero la pace con Davide e gli rimasero sottoposti. Gli Aramei non vollero più venire a salvare gli Ammoniti.
1Dopo, morì Nacas re degli Ammoniti; al suo posto divenne re suo figlio. 2Davide disse: «Userò benevolenza con Canun figlio di Nacas, perché anche suo padre è stato benevolo con me». Davide mandò messaggeri per consolarlo della morte di suo padre. I ministri di Davide andarono nella regione degli Ammoniti da Canun per consolarlo. 3Ma i capi degli Ammoniti dissero a Canun: «Forse Davide intende onorare tuo padre ai tuoi occhi mandandoti consolatori? Questi suoi ministri non sono venuti forse da te per spiare, per informarsi e per esplorare la regione?».
4Canun allora prese i ministri di Davide, li fece radere, tagliò a metà le loro vesti fino alle natiche e li rimandò. 5Alcuni vennero a riferire a Davide la sorte di quegli uomini. Poiché costoro si vergognavano moltissimo, il re mandò ad incontrarli con questo messaggio: «Rimanete in Gerico finché non sia cresciuta la vostra barba; allora ritornerete».
6Gli Ammoniti, accortisi di essersi inimicati Davide, mandarono, essi e Canun, mille talenti d'argento per assoldare carri e cavalieri nel paese dei due fiumi, in Aram Maaca e in Zoba. 7Assoldarono trentaduemila carri e il re di Maaca con le sue truppe. Questi vennero e si accamparono di fronte a Màdaba; frattanto gli Ammoniti si erano radunati dalle loro città e si erano mossi per la guerra.
8Quando Davide lo venne a sapere, mandò Ioab con tutto il gruppo dei prodi. 9Gli Ammoniti uscirono per disporsi a battaglia davanti alla città mentre i re alleati stavano da parte nella campagna. 10Ioab si accorse che la battaglia gli si profilava di fronte e alle spalle. Egli scelse i migliori di Israele e li schierò contro gli Aramei. 11Affidò il resto dell'esercito ad Abisài suo fratello che lo schierò contro gli Ammoniti. 12E gli disse: «Se gli Aramei prevarranno su di me, mi verrai in aiuto; se invece gli Ammoniti prevarranno su di te, io ti verrò in aiuto. 13Coraggio, dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Dio; il Signore faccia ciò che gli piacerà». 14Ioab con i suoi mosse verso gli Aramei per combatterli, ma essi fuggirono davanti a lui. 15Anche gli Ammoniti, visto che gli Aramei si erano dati alla fuga, fuggirono di fronte ad Abisài fratello di Ioab, rientrando in città. Ioab allora tornò in Gerusalemme.
16Gli Aramei, visto che erano stati battuti dagli Israeliti, mandarono messaggeri e fecero venire gli Aramei d'Oltrefiume; li comandava Sofach, capo dell'esercito di Hadad-Ezer.
17Quando ciò fu riferito a Davide, egli radunò tutto Israele e attraversò il Giordano. Li raggiunse e si schierò davanti a loro; Davide si dispose per la battaglia contro gli Aramei, che l'attaccarono. 18Gli Aramei fuggirono di fronte agli Israeliti. Davide uccise, degli Aramei, settemila cavalieri e quarantamila fanti; uccise anche Sofach capo dell'esercito. 19Gli uomini di Hadad-Ezer, visto che erano stati battuti dagli Israeliti, fecero la pace con Davide e si sottomisero a lui. Gli Aramei non vollero più recare aiuto agli Ammoniti.
1All’inizio dell’anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Ioab, alla testa di un forte esercito, devastò il territorio degli Ammoniti, quindi andò ad assediare Rabbà, mentre Davide rimaneva a Gerusalemme. Ioab occupò e distrusse Rabbà. 2Davide prese dalla testa di Milcom la corona e trovò che pesava un talento d’oro e aveva una pietra preziosa; essa fu posta sulla testa di Davide. Egli ricavò dalla città un bottino molto grande. 3Ne fece uscire gli abitanti e li impiegò alle seghe, ai picconi di ferro e alle asce. Allo stesso modo Davide trattò tutte le città degli Ammoniti. Poi Davide tornò a Gerusalemme con tutta la sua gente.
4Dopo questo, ci fu una battaglia con i Filistei, a Ghezer. Allora Sibbecài di Cusa uccise Sippài, dei discendenti dei Refaìm. I Filistei furono soggiogati.
5Ci fu un’altra battaglia con i Filistei ed Elcanan, figlio di Iair, uccise Lacmì, fratello di Golia di Gat: l’asta della sua lancia era come un cilindro da tessitori.
6Ci fu un’altra battaglia a Gat, dove c’era un uomo di grande statura, con le dita a sei a sei, in tutto ventiquattro, e anche lui era discendente di Rafa. 7Egli sfidò Israele, ma Giònata, figlio di Simeà, fratello di Davide, lo uccise. 8Questi erano i discendenti di Rafa, a Gat. Essi caddero per mano di Davide e dei suoi uomini.
1All'inizio dell'anno successivo, quando i re sono soliti andare in guerra, Ioab, alla testa di un forte esercito, devastò la regione degli Ammoniti, quindi andò ad assediare Rabbà, mentre Davide se ne stava in Gerusalemme. Ioab occupò e distrusse Rabbà. 2Davide prese dalla testa di Milcom il diadema; trovò che pesava un talento d'oro; in esso era incastonata una pietra preziosa. Il diadema fu posto sulla testa di Davide. Egli asportò dalla città un grande bottino. 3Ne fece uscire anche gli abitanti, che destinò ai lavori con seghe, picconi di ferro e asce. Allo stesso modo Davide trattò tutte le città degli Ammoniti. Quindi Davide con tutti i suoi tornò in Gerusalemme.
4Dopo, ci fu una guerra in Ghezer con i Filistei. Allora Sibbekài di Cusa uccise Sippai dei discendenti dei Refaim. I Filistei furono soggiogati.
5Ci fu un'altra guerra con i Filistei, nella quale Elcanan figlio di Iair uccise Lacmi, fratello di Golia di Gat, l'asta della cui lancia era come un subbio di tessitore.
6Ci fu un'altra guerra in Gat, durante la quale un uomo molto alto, con le dita a sei a sei, - in totale ventiquattro - anch'egli era della stirpe di Rafa - 7ingiuriò Israele; Giònata figlio di Simeà, fratello di Davide, l'uccise. 8Questi uomini erano discendenti di Rafa in Gat; essi caddero colpiti da Davide e dai suoi uomini.
1Davide, ormai vecchio e sazio di giorni, costituì re su Israele suo figlio Salomone. 2Egli radunò tutti i capi d’Israele, i sacerdoti e i leviti. 3Si contarono i leviti, dai trent’anni in su: censiti, uno per uno, risultarono trentottomila. 4Di costoro ventiquattromila dirigevano l’attività del tempio del Signore, seimila erano scribi e giudici, 5quattromila portieri, e quattromila lodavano il Signore con tutti gli strumenti inventati da Davide per lodarlo. 6Davide divise in classi i figli di Levi: Gherson, Keat e Merarì.
7Dei Ghersoniti: Ladan e Simei. 8Figli di Ladan: Iechièl, il capo, poi Zetam e Gioele; tre. 9Figli di Simei: Selomìt, Cazièl, Aran; tre. Costoro sono i capi dei casati di Ladan. 10Figli di Simei: Iacat, Ziza, Ieus, Berià; questi sono i quattro figli di Simei. 11Iacat era il capo e Ziza il secondo. Ieus e Berià non ebbero molti figli; perciò erano un solo casato, una sola classe.
12Figli di Keat: Amram, Isar, Ebron e Uzzièl; quattro. 13Figli di Amram: Aronne e Mosè. Aronne fu scelto per consacrare le cose santissime, egli e i suoi figli, per sempre, perché offrisse incenso davanti al Signore, lo servisse e benedicesse in suo nome per sempre. 14Riguardo a Mosè, uomo di Dio, i suoi figli furono annoverati nella tribù di Levi. 15Figli di Mosè: Ghersom ed Elièzer. 16Figli di Ghersom: Sebuèl, il capo. 17I figli di Elièzer furono Recabia, il capo. Elièzer non ebbe altri figli, mentre i figli di Recabia furono moltissimi. 18Figli di Isar: Selomìt, il capo. 19Figli di Ebron: Ieria il capo, Amaria secondo, Iacazièl terzo, Iekamàm quarto. 20Figli di Uzzièl: Mica il capo, Issia secondo.
21Figli di Merarì: Maclì e Musì. Figli di Maclì: Eleàzaro e Kis. 22Eleàzaro morì senza figli, avendo soltanto figlie; le sposarono i figli di Kis, loro fratelli. 23Figli di Musì: Maclì, Eder e Ieremòt; tre.
24Questi sono i figli di Levi secondo i loro casati, i capi di casato, secondo il censimento, contati nominalmente, uno per uno, incaricati dei lavori per il servizio del tempio del Signore, dai vent’anni in su. 25Infatti Davide aveva detto: «Il Signore, Dio d’Israele, ha concesso la tranquillità al suo popolo e si è stabilito a Gerusalemme per sempre. 26Anche i leviti non avranno più da trasportare la Dimora e tutti i suoi oggetti per il suo servizio». 27Secondo le ultime disposizioni di Davide, il censimento dei figli di Levi si fece dai vent’anni in su. 28Perciò il loro posto era a fianco dei figli di Aronne per il servizio del tempio del Signore, relativamente ai cortili, alle stanze, alla purificazione di ogni cosa sacra e all’attività per il servizio del tempio di Dio, 29al pane dell’offerta, alla farina, all’offerta, alle focacce non lievitate, alle cose che dovevano essere preparate nella teglia e ben stemperate, e a tutte le misure di capacità e di lunghezza. 30Dovevano presentarsi ogni mattina e ogni sera per celebrare e lodare il Signore, 31come pure per tutti gli olocausti da offrire al Signore nei sabati, nei noviluni, nelle feste fisse, secondo un numero preciso prescritto dalle loro regole, stando sempre davanti al Signore. 32Dovevano provvedere anche al servizio della tenda del convegno e al servizio del santuario e stavano agli ordini dei figli di Aronne, loro fratelli, per il servizio del tempio del Signore.
1Davide, ormai vecchio e sazio di giorni, nominò re su Israele suo figlio Salomone. 2Egli radunò tutti i capi di Israele, i sacerdoti e i leviti. 3Si contarono i leviti, dai trent'anni in su; censiti, uno per uno, risultarono trentottomila. 4«Di costoro ventiquattromila dirigano l'attività del tempio, seimila siano magistrati e giudici, 5quattromila portieri e quattromila lodino il Signore con tutti gli strumenti inventati da me per lodarlo». 6Davide divise in classi i figli di Levi: Gherson, Keat e Merari.
7Dei Ghersoniti: Ladan e Simei. 8Figli di Ladan: Iechièl, primo, Zetan e Gioele; tre. 9Figli di Simei: Selomìt, Cazièl, Aran; tre. Costoro sono i capi dei casati di Ladan. 10Figli di Simei: Iacat, Ziza, Ieus, Beria; questi sono i quattro figli di Simei. 11Iacat era il capo e Ziza il secondo. Ieus e Beria non ebbero molti figli; riguardo al censimento furono considerati come unico casato.
12Figli di Keat: Amram, Isear, Ebron e Uzziel; quattro. 13Figli di Amram: Aronne e Mosè. Aronne fu scelto per consacrare le cose sacrosante, egli e i suoi figli, per sempre, perché offrisse incenso davanti al Signore, lo servisse e benedicesse in suo nome per sempre. 14Riguardo a Mosè, uomo di Dio, i suoi figli furono contati nella tribù di Levi. 15Figli di Mosè: Gherson ed Eliezèr. 16Figli di Gerson: Sebuèl, il primo. 17I figli di Eliezèr furono Recabia, il primo. Eliezèr non ebbe altri figli, mentre i figli di Recabia furono moltissimi. 18Figli di Isear: Selomìt, il primo. 19Figli di Ebron: Ieria il primo, Amaria secondo, Iacaziel terzo, Iekameàm quarto. 20Figli di Uzziel: Mica il primo, Icasia secondo.
21Figli di Merari: Macli e Musi. Figli di Macli: Eleàzaro e Kis. 22Eleàzaro morì senza figli, avendo soltanto figlie; le sposarono i figli di Kis, loro fratelli. 23Figli di Musi: Macli, Eder e Ieremòt; tre.
24Questi sono i figli di Levi secondo i loro casati, i capifamiglia secondo il censimento, contati nominalmente, uno per uno, incaricati dei lavori per il servizio del tempio, dai venti anni in su. 25Poiché Davide aveva detto: «Il Signore, Dio di Israele, ha concesso la tranquillità al suo popolo; egli si è stabilito in Gerusalemme per sempre, 26anche i leviti non avranno più da trasportare la Dimora e tutti i suoi oggetti per il suo servizio». 27Secondo le ultime disposizioni di Davide, il censimento dei figli di Levi si fece dai venti anni in su. 28Dipendevano dai figli di Aronne per il servizio del tempio; presiedevano ai cortili, alle stanze, alla purificazione di ogni cosa sacra e all'attività per il servizio del tempio, 29al pane dell'offerta, alla farina, all'offerta, alle focacce non lievitate, alle cose da cuocere sulle graticole e da friggere e a tutte le misure di capacità e di lunghezza. 30Dovevano presentarsi ogni mattina per celebrare e lodare il Signore, così pure alla sera. 31Presiedevano a tutti gli olocausti da offrire al Signore nei sabati, nei noviluni, nelle feste fisse, secondo un numero preciso e secondo le loro regole, sempre davanti al Signore. 32Pensavano anche al servizio della tenda del convegno e al servizio del santuario e stavano agli ordini dei figli di Aronne, loro fratelli, per il servizio del tempio.
1Quanto alle classi dei portieri, per i Coriti vi era Meselemia, figlio di Cori, dei figli di Asaf. 2Figli di Meselemia: Zaccaria il primogenito, Iediaèl il secondo, Zebadia il terzo, Iatnièl il quarto, 3Elam il quinto, Giovanni il sesto, Elioenài il settimo. 4Figli di Obed-Edom: Semaià il primogenito, Iozabàd il secondo, Iòach il terzo, Sacar il quarto, Netanèl il quinto, 5Ammièl il sesto, Ìssacar il settimo, Peulletài l’ottavo, poiché Dio l’aveva benedetto.
6A Semaià, suo figlio, nacquero figli che dominavano nel loro casato perché erano uomini valorosi. 7Figli di Semaià: Otnì, Raffaele, Obed, Elzabàd con i suoi fratelli, uomini valorosi, Eliu e Semachia. 8Tutti costoro erano discendenti di Obed-Edom. Essi e i loro figli e i loro fratelli, uomini valorosi, erano in forza per il servizio. Per Obed-Edom: sessantadue in tutto. 9Meselemia aveva figli e fratelli, tutti uomini valorosi: diciotto in tutto. 10Figli di Cosa, dei discendenti di Merarì: Simrì, il capo; non era primogenito, ma suo padre lo aveva costituito capo. 11Chelkia era il secondo, Tebalia il terzo, Zaccaria il quarto. Totale dei figli e fratelli di Cosa: tredici.
12Queste classi di portieri, cioè i capigruppo, avevano l’incarico, come i loro fratelli, di servire nel tempio del Signore. 13Gettarono le sorti, tanto il piccolo quanto il grande, secondo i loro casati, per ciascuna porta.
14Per il lato orientale la sorte toccò a Selemia; a Zaccaria, suo figlio, consigliere assennato, per sorteggio toccò il lato settentrionale, 15a Obed-Edom quello meridionale, ai suoi figli toccarono i magazzini. 16Il lato occidentale con la porta Sallèchet, sulla via della salita, toccò a Suppìm e a Cosa. Un posto di guardia era accanto all’altro. 17Per il lato orientale erano incaricati sei uomini ogni giorno, per il lato settentrionale quattro al giorno, per quello meridionale quattro al giorno, per ogni magazzino due. 18Alla loggia a occidente, ce n’erano quattro per la strada e due per la loggia. 19Queste le classi dei portieri per i figli di Core e per i figli di Merarì.
20I leviti, loro fratelli, addetti alla sorveglianza dei tesori del tempio di Dio e dei tesori delle cose consacrate, 21erano figli di Ladan, Ghersoniti secondo la linea di Ladan. Capi dei casati di Ladan, il Ghersonita, erano gli Iechieliti. 22Gli Iechieliti Zetam e Gioele, suo fratello, erano addetti ai tesori del tempio del Signore.
23Fra i discendenti di Amram, di Isar, di Ebron e di Uzzièl, 24Subaèl, figlio di Ghersom, figlio di Mosè, era sovrintendente dei tesori. 25Suoi fratelli, nella linea di Elièzer, erano suo figlio Recabia, di cui fu figlio Isaia, di cui fu figlio Ioram, di cui fu figlio Zikrì, di cui fu figlio Selomìt. 26Questo Selomìt con i suoi fratelli era addetto ai tesori delle cose consacrate, che il re Davide, i capi di casato, i comandanti di migliaia e di centinaia e i comandanti dell’esercito 27avevano consacrato, prendendole dal bottino di guerra e da altre prede, per la manutenzione del tempio del Signore. 28Inoltre c’erano tutte le cose consacrate dal veggente Samuele, da Saul, figlio di Kis, da Abner, figlio di Ner, e da Ioab, figlio di Seruià; tutte queste cose consacrate dipendevano da Selomìt e dai suoi fratelli.
29Fra i discendenti di Isar, Chenania e i suoi figli erano addetti agli affari esterni d’Israele come scribi e giudici. 30Fra i discendenti di Ebron, Casabia e i suoi fratelli, uomini valorosi, in numero di millesettecento, erano addetti alla sorveglianza d’Israele, dal lato occidentale del Giordano, per il culto del Signore e al servizio del re. 31Fra i discendenti di Ebron c’era Ieria, il capo degli Ebroniti, secondo le loro generazioni e i loro casati; nell’anno quarantesimo del regno di Davide si fecero ricerche e fra loro si trovarono uomini valorosi a Iazer di Gàlaad. 32Tra i fratelli di Ieria, uomini valorosi, c’erano duemilasettecento capi di casato. Il re Davide diede a costoro autorità sui Rubeniti, sui Gaditi e su metà della tribù di Manasse per tutte le questioni riguardanti Dio e quelle riguardanti il re.
1Per le classi dei portieri. Dei Coriti: Meselemia, figlio di Core, dei discendenti di Ebiasaf. 2Figli di Meselemia: Zaccaria il primogenito, Iediael il secondo, Zebadia il terzo, Iatnièl il quarto, 3Elam il quinto, Giovanni il sesto, Elioènai il settimo. 4Figli di Obed-Edom: Semaia il primogenito, Iozabàd il secondo, Iaoch il terzo, Sacar il quarto, Netaneèl il quinto, 5Ammièl il sesto, Issacar il settimo, Peulletài l'ottavo, poiché Dio aveva benedetto Obed-Edom.
6A Semaia suo figlio nacquero figli, che signoreggiavano nel loro casato perché erano uomini valorosi. 7Figli di Semaia: Otni, Raffaele, Obed, Elzabàd con i fratelli, uomini valorosi, Eliu e Semachia. 8Tutti costoro erano discendenti di Obed-Edom. Essi e i figli e i fratelli, uomini valorosi, erano adattissimi per il servizio. Per Obed-Edom: sessantadue in tutto. 9Meselemia ne aveva diciotto tra figli e fratelli, tutti uomini valorosi. 10Figli di Cosà, dei discendenti di Merari: Simri, il primo; non era primogenito ma suo padre lo aveva costituito capo. 11Chelkia era il secondo, Tebalia il terzo, Zaccaria il quarto. Totale dei figli e fratelli di Cosà: tredici.
12Queste classi di portieri, cioè i capigruppo, avevano l'incarico, come i loro fratelli, di servire nel tempio. 13Gettarono le sorti, il piccolo come il grande, secondo i loro casati, per ciascuna porta.
14Per il lato orientale la sorte toccò a Selemia; a Zaccaria suo figlio, consigliere assennato, in seguito a sorteggio toccò il lato settentrionale, 15a Obed-Edom quello meridionale, ai suoi figli toccarono i magazzini. 16Il lato occidentale con la porta Sallèchet, sulla via della salita, toccò a Suppim e a Cosà. Un posto di guardia era proporzionato all'altro. 17Per il lato orientale erano incaricati sei uomini ogni giorno; per il lato settentrionale quattro al giorno; per quello meridionale quattro al giorno, per ogni magazzino due. 18Al Parbàr a occidente, ce n'erano quattro per la strada e due per il Parbàr. 19Queste le classi dei portieri discendenti di Core, figli di Merari.
20I leviti loro fratelli, addetti alla sorveglianza sui tesori del tempio e sui tesori delle cose consacrate, 21erano figli di Ladan, ghersoniti secondo la linea di Ladan. Capi dei casati di Ladan il Ghersonita erano gli Iechieliti. 22Gli Iechieliti Zetan e Gioele, suo fratello, erano addetti ai tesori del tempio.
23Fra i discendenti di Amram, di Isear, di Ebron e di Uzziel: 24Subaèl figlio di Gherson, figlio di Mosè, era sovrintendente dei tesori. 25Tra i suoi fratelli, nella linea di Eliezer: suo figlio Recabia, di cui fu figlio Isaia, di cui fu figlio Ioram, di cui fu figlio Zikri, di cui fu figlio Selomìt. 26Questo Selomìt con i fratelli era addetto ai tesori delle cose consacrate, che il re Davide, i capi dei casati, i capi di migliaia e di centinaia e i capi dell'esercito 27avevano consacrate, prendendole dal bottino di guerra e da altre prede, per la manutenzione del tempio. 28Inoltre c'erano tutte le cose consacrate dal veggente Samuele, da Saul figlio di Kis, da Abner figlio di Ner, e da Ioab figlio di Zeruià; tutti questi oggetti consacrati dipendevano da Selomìt e dai suoi fratelli.
29Fra i discendenti di Isear: Chenania e i suoi figli erano addetti agli affari esterni di Israele come magistrati e giudici. 30Fra i discendenti di Ebron: Casabià e i suoi fratelli, uomini valorosi, in numero di millesettecento, erano addetti alla sorveglianza di Israele, dalla Transgiordania all'occidente, riguardo a ogni cosa relativa al culto del Signore e al servizio del re. 31Fra i discendenti di Ebron c'era Ieria, il capo degli Ebroniti divisi secondo le loro genealogie; nell'anno quarantesimo del regno di Davide si effettuarono ricerche sugli Ebroniti; fra di loro c'erano uomini valorosi in Iazer di Gàlaad. 32Tra i fratelli di Ieria, uomini valorosi, c'erano duemilasettecento capi di casati. Il re Davide diede a costoro autorità sui Rubeniti, sui Gaditi e su metà della tribù di Manàsse per ogni questione riguardante Dio o il re.
1Davide convocò tutti i comandanti d’Israele, i capi delle tribù e i comandanti delle varie classi al servizio del re, i comandanti di migliaia, i comandanti di centinaia, i sovrintendenti a tutti i beni e a tutto il bestiame del re e dei suoi figli, insieme con i cortigiani, i prodi e ogni soldato valoroso in Israele. 2Davide si alzò in piedi e disse:
«Ascoltatemi, fratelli miei e popolo mio! Io avevo deciso di costruire una dimora stabile per l’arca dell’alleanza del Signore, per lo sgabello dei piedi del nostro Dio. Avevo fatto i preparativi per la costruzione, 3ma Dio mi disse: “Non costruirai una casa al mio nome, perché tu sei stato un guerriero e hai versato sangue”. 4Il Signore, Dio d’Israele, scelse me fra tutta la famiglia di mio padre, perché divenissi per sempre re su Israele; difatti egli si è scelto Giuda come capo, e fra la discendenza di Giuda ha scelto il casato di mio padre, e tra i figli di mio padre ha trovato compiacenza in me, per costituirmi re su tutto Israele. 5Fra tutti i miei figli, poiché il Signore mi ha dato molti figli, ha scelto mio figlio Salomone per farlo sedere sul trono del regno del Signore su Israele. 6Egli infatti mi ha detto: “Salomone, tuo figlio, costruirà la mia casa e i miei cortili, perché io mi sono scelto lui come figlio e io gli sarò padre. 7Renderò saldo il suo regno per sempre, se egli persevererà nel compiere i miei comandi e le mie norme, come fa oggi”. 8Ora, sotto gli occhi d’Israele, assemblea del Signore, e davanti al nostro Dio che ascolta, vi scongiuro: custodite e ricercate tutti i comandi del Signore, vostro Dio, perché possediate questa buona terra e la passiate in eredità ai vostri figli dopo di voi, per sempre.
9Tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre, servilo con cuore perfetto e con animo volenteroso, perché il Signore scruta tutti i cuori e conosce ogni intimo intento: se lo cercherai, ti si farà trovare; se invece l’abbandonerai, egli ti rigetterà per sempre. 10Vedi: ora il Signore ti ha scelto perché tu gli costruisca una casa come santuario; sii forte e mettiti al lavoro».
11Davide diede a Salomone, suo figlio, il modello del vestibolo e degli edifici, delle stanze per i tesori, dei piani superiori e delle camere interne e del luogo per il propiziatorio, 12inoltre il modello di quanto aveva in animo riguardo ai cortili del tempio del Signore, a tutte le stanze laterali, ai tesori del tempio di Dio e ai tesori delle cose consacrate, 13alle classi dei sacerdoti e dei leviti e a tutta l’attività per il servizio del tempio del Signore e a tutti gli arredi usati nel tempio del Signore. 14Quanto a tutti gli oggetti d’oro, gli consegnò l’oro, indicando il peso dell’oro di ciascun oggetto destinato al culto e il peso dell’argento di ciascun oggetto di culto; 15inoltre l’oro dei candelabri e delle loro lampade, indicando il peso dei singoli candelabri e delle loro lampade, e l’argento destinato ai candelabri, indicando il peso dei candelabri e delle loro lampade, secondo l’uso di ogni candelabro; 16inoltre il quantitativo dell’oro per le tavole dell’offerta, per ogni tavola, e dell’argento per le tavole d’argento, 17dell’oro puro per le forcelle, i vasi per l’aspersione e le brocche; il quantitativo dell’oro per le coppe, per ogni coppa d’oro, e quello dell’argento, per ogni coppa d’argento; 18l’oro puro per l’altare dell’incenso aromatico, indicandone il peso; il modello del carro d’oro dei cherubini, che stendevano le ali e coprivano l’arca dell’alleanza del Signore. 19Tutto ciò era contenuto in uno scritto di mano del Signore, che spiegava tutti i particolari del modello.
20Davide disse a Salomone, suo figlio: «Sii forte e coraggioso; mettiti al lavoro, non temere e non abbatterti, perché il Signore Dio, il mio Dio, è con te. Non ti lascerà e non ti abbandonerà finché tu non abbia terminato tutto il lavoro per il tempio del Signore. 21Ecco le classi dei sacerdoti e dei leviti per ogni servizio del tempio di Dio; ci sono con te, in ogni lavoro, esperti in ogni attività. I capi e tutto il popolo sono ai tuoi ordini».
1Davide convocò tutti gli ufficiali di Israele, i capitribù e i capi delle varie classi al servizio del re, i capi di migliaia, i capi di centinaia, gli amministratori di tutti i beni e di tutto il bestiame del re e dei suoi figli, insieme con i consiglieri, i prodi e ogni soldato valoroso in Israele. 2Davide si alzò in piedi e disse:
«Ascoltatemi, miei fratelli e mio popolo! Io avevo deciso di costruire una dimora tranquilla per l'arca dell'alleanza del Signore, per lo sgabello dei piedi del nostro Dio. Avevo fatto i preparativi per la costruzione, 3ma Dio mi disse: Non costruirai un tempio al mio nome, perché tu sei stato un guerriero e hai versato sangue. 4Il Signore Dio di Israele scelse me fra tutta la famiglia di mio padre perché divenissi per sempre re su Israele; difatti egli si è scelto Giuda come capo e fra la discendenza di Giuda ha scelto il casato di mio padre e, fra i figli di mio padre, si è compiaciuto di me per costituirmi re su Israele. 5Fra tutti i miei figli, poiché il Signore mi ha dato molti figli, ha scelto il mio figlio Salomone per farlo sedere sul trono del regno del Signore su Israele. 6Egli infatti mi ha detto: Salomone tuo figlio costruirà il mio tempio e i miei cortili, perché io mi sono scelto lui come figlio e intendo essergli padre. 7Renderò saldo il suo regno per sempre, se egli persevererà nel compiere i miei comandi e i miei decreti, come fa oggi. 8Ora, davanti a tutto Israele, assemblea del Signore, e davanti al nostro Dio che ascolta, vi scongiuro: osservate e praticate tutti i decreti del Signore vostro Dio, perché possediate questo buon paese e lo passiate in eredità ai vostri figli dopo di voi, per sempre.
9Tu, Salomone figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre, servilo con cuore perfetto e con animo volenteroso, perché il Signore scruta i cuori e penetra ogni intimo pensiero; se lo ricercherai, ti si farà trovare; se invece l'abbandonerai, egli ti rigetterà per sempre. 10Vedi: ora il Signore ti ha scelto perché tu gli costruisca una casa come santuario; sii forte e mettiti al lavoro».
11Davide diede a Salomone suo figlio il modello del vestibolo e degli edifici, delle stanze per i tesori, dei piani di sopra e delle camere interne e del luogo per il propiziatorio, 12inoltre la descrizione di quanto aveva in animo riguardo ai cortili del tempio, a tutte le stanze laterali, ai tesori del tempio e ai tesori delle cose consacrate, 13alle classi dei sacerdoti e dei leviti e a tutta l'attività per il servizio del tempio e a tutti gli arredi usati nel tempio. 14Relativamente a tutti gli oggetti d'oro, gli consegnò l'oro, indicando il peso dell'oro di ciascun oggetto destinato al culto e il peso dell'argento di ciascun oggetto destinato al culto. 15Gli consegnò anche l'oro destinato ai candelabri e alle loro lampade, indicando il peso dei singoli candelabri e delle loro lampade, e l'argento destinato ai candelabri, indicando il peso dei candelabri e delle loro lampade, secondo l'uso di ogni candelabro. 16Gli indicò il quantitativo dell'oro per le tavole dell'offerta, per ogni tavola, e dell'argento per le tavole d'argento, 17dell'oro puro per i ganci, i vassoi e le brocche. Gli indicò il quantitativo dell'oro per le coppe, per ogni coppa d'oro, e quello dell'argento, per ogni coppa d'argento. 18Gli diede l'oro puro per l'altare dei profumi, indicandone il peso. Gli consegnò il modello del carro d'oro dei cherubini, che stendevano le ali e coprivano l'arca dell'alleanza del Signore. 19«Tutto ciò - disse - era in uno scritto da parte del Signore per farmi comprendere tutti i particolari del modello».
20Davide disse a Salomone suo figlio: «Sii forte, coraggio; mettiti al lavoro, non temere e non abbatterti, perché il Signore Dio, mio Dio, è con te. Non ti lascerà e non ti abbandonerà finché tu non abbia terminato tutto il lavoro per il tempio. 21Ecco le classi dei sacerdoti e dei leviti per ogni servizio nel tempio. Presso di te, per ogni lavoro, ci sono esperti in qualsiasi attività e ci sono capi e tutto il popolo, pronti a tutti i tuoi ordini».