La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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Bibbia CEI 2008

[vv. 1-3]
4per rendere accorti gli inesperti
e dare ai giovani conoscenza e riflessione.
[vv. 5-17]

18Ma costoro complottano contro il proprio sangue,
pongono agguati contro se stessi.
[vv. 19-20]

21nei clamori della città essa chiama,
pronuncia i suoi detti alle porte della città:
22«Fino a quando, o inesperti, amerete l’inesperienza
e gli spavaldi si compiaceranno delle loro spavalderie
e gli stolti avranno in odio la scienza?
23Tornate alle mie esortazioni:
ecco, io effonderò il mio spirito su di voi
e vi manifesterò le mie parole.
24Perché vi ho chiamati ma avete rifiutato,
ho steso la mano e nessuno se ne è accorto.
[vv. 25-26]
27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpiranno angoscia e tribolazione.
[vv. 28-31]
32Sì, lo smarrimento degli inesperti li ucciderà
e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire;
[v. 33]

[vv. 1-3]
4se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
[v. 5]
6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
7Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
[vv. 8-10]

11La riflessione ti custodirà
e la prudenza veglierà su di te,
[vv. 12-20]
21perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno,
[v. 22]

[vv. 1-3]
4e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
[vv. 5-14]

15La sapienza è più preziosa di ogni perla
e quanto puoi desiderare non l’eguaglia.
16Lunghi giorni sono nella sua destra
e nella sua sinistra ricchezza e onore;
17le sue vie sono vie deliziose
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
18È un albero di vita per chi l’afferra,
e chi ad essa si stringe è beato.
[vv. 19-20]

21Figlio mio, custodisci il consiglio e la riflessione
né mai si allontanino dai tuoi occhi:
[vv. 22-24]
25Non temerai per uno spavento improvviso,
né per la rovina degli empi quando essa verrà,
26perché il Signore sarà la tua sicurezza
e preserverà il tuo piede dal laccio.

[vv. 27-28]
29Non tramare il male contro il tuo prossimo,
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
30Non litigare senza motivo con nessuno,
se non ti ha fatto nulla di male.
31Non invidiare l’uomo violento
e non irritarti per tutti i suoi successi,
[vv. 32-35]

[vv. 1-5]
6Non abbandonarla ed essa ti custodirà,
amala e veglierà su di te.
[vv. 7-12]

13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
custodiscila, perché essa è la tua vita.
[vv. 14-15]
16Essi non dormono, se non fanno del male,
non si lasciano prendere dal sonno;
se non fanno cadere qualcuno;
[vv. 17-21]

22perché essi sono vita per chi li trova
e guarigione per tutto il suo corpo.
23Più di ogni cosa degna di cura custodisci il tuo cuore,
perché da esso sgorga la vita.
[vv. 24-26]
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano dal male il tuo piede.

[v. 1]
2perché tu possa conservare le mie riflessioni
e le tue labbra custodiscano la scienza.
[vv. 3-9]
10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei,
e le tue fatiche non finiscano in casa di uno sconosciuto
[vv. 11-12]
13Non ho ascoltato la voce dei miei maestri,
non ho prestato orecchio a chi m’istruiva.
[vv. 14-16]

17ed essi siano per te solo
e non per degli estranei che sono con te.
[vv. 18-23]

1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
[vv. 2-6]

7Essa non ha né capo
né sorvegliante né padrone,
[vv. 8-14]

15Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
ed egli, in un attimo, crollerà senza rimedio.

[vv. 16-18]
19falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.

[vv. 20-21]
22Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno,
[vv. 23-24]
25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
[v. 26]
27Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi i vestiti,
[v. 28]
29Così chi si accosta alla donna altrui:
chi la tocca non resterà impunito.
[v. 30]
31eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte
e consegnare tutti i beni della sua casa.
32Chi commette adulterio è un insensato,
agendo in tal modo rovina se stesso.
[vv. 33-35]

[vv. 1-5]

6Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le inferriate,
7ecco, io vidi dei giovani inesperti,
e tra loro scorsi un adolescente dissennato.
[vv. 8-9]
10Ed ecco, gli si fa incontro una donna
in vesti di prostituta, che intende sedurlo.
[vv. 11-14]
15per questo sono uscita incontro a te
desiderosa di vederti, e ti ho trovato.
16Ho messo coperte soffici sul mio letto,
lenzuola ricamate di lino d’Egitto;
[vv. 17-21]
22egli incauto la segue,
come un bue condotto al macello,
come cervo adescato con un laccio,
[vv. 23-27]

[vv. 1-2]
3presso le porte, all’ingresso della città,
sulle soglie degli usci essa grida:
[v. 4]
5Imparate, inesperti, la prudenza
e voi, stolti, fatevi assennati.
[vv. 6-7]
8Tutte le parole della mia bocca sono giuste,
niente in esse è tortuoso o perverso;
[vv. 9-10]
11perché la sapienza vale più delle perle
e quanto si può desiderare non l’eguaglia.
12Io, la sapienza, abito con la prudenza
e possiedo scienza e riflessione.
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia e l’arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
14A me appartengono consiglio e successo,
mia è l’intelligenza, mia è la potenza.
[vv. 15-17]
18Ricchezza e onore sono con me,
sicuro benessere e giustizia.
[vv. 19-20]
21per dotare di beni quanti mi amano
e riempire i loro tesori.

[vv. 22-23]
24Quando non esistevano gli abissi, io fui generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d’acqua;
[vv. 25-30]
31giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo.

[v. 32]
33Ascoltate l’esortazione e siate saggi,
non trascuratela!
[vv. 34-35]
36ma chi pecca contro di me fa male a se stesso;
quanti mi odiano amano la morte».

[v. 1]
2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
[v. 3]
4«Chi è inesperto venga qui!».
A chi è privo di senno ella dice:
[v. 5]
6Abbandonate l’inesperienza e vivrete,
andate diritti per la via dell’intelligenza».
[vv. 7-15]
16«Chi è inesperto venga qui!».
E a chi è privo di senno ella dice:
17«Le acque furtive sono dolci,
il pane preso di nascosto è gustoso».
[v. 18]

[v. 1]

2I tesori male acquistati non giovano,
ma la giustizia libera dalla morte.
3Il Signore non lascia che il giusto soffra la fame,
ma respinge la cupidigia dei perfidi.
[v. 4]
5Chi raccoglie d’estate è previdente
e chi dorme al tempo della mietitura è uno svergognato.
[vv. 6-13]
14I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.
[vv. 15-23]
24Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25Passa la bufera e l’empio non c’è più,
il giusto invece resta saldo per sempre.
[vv. 26-27]
28L’attesa dei giusti è gioia,
ma la speranza degli empi svanirà.
[vv. 29-30]
31La bocca del giusto espande sapienza,
la lingua perversa sarà tagliata.
[v. 32]

1Il Signore aborrisce la bilancia falsa,
ma del peso esatto egli si compiace.
[vv. 2-4]
5La giustizia dell’uomo onesto gli spiana la via,
per la sua cattiveria cade il cattivo.
6La giustizia salva gli onesti,
nella cupidigia restano presi i perfidi.
7Con la morte del malvagio svanisce ogni sua speranza,
l’attesa dei ricchi scompare.
[vv. 8-9]
10Della prosperità dei giusti la città si rallegra,
per la rovina dei malvagi si fa festa.
[vv. 11-14]
15Chi garantisce per un estraneo si troverà male,
chi rifiuta garanzie vive tranquillo.
[v. 16]
17Benefica se stesso chi è buono,
il crudele invece tormenta la sua carne.
[vv. 18-19]
20Un cuore perverso il Signore lo detesta:
egli si compiace di chi ha una condotta integra.
21Certamente non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti sarà salva.
[vv. 22-31]

[vv. 1-6]
7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti resta salda.
[vv. 8-9]
10Il giusto si prende cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
[vv. 11-15]
16Lo stolto manifesta subito la sua collera,
ma chi è avveduto dissimula l’offesa.
17Chi dice la verità proclama la giustizia,
chi testimonia il falso favorisce l’inganno.
[v. 18]
19Il labbro veritiero resta saldo per sempre,
quello bugiardo per un istante solo.
[vv. 20-23]
24La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra invece è destinata a servire.
[vv. 25-28]

[vv. 1-2]
3Chi sorveglia la bocca preserva la sua vita,
chi spalanca le sue labbra va incontro alla rovina.
[vv. 4-11]
12Un’attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
[vv. 13-16]
17Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele porta salute.
[v. 18]
19Desiderio appagato è dolcezza per l’anima;
fa orrore agli stolti evitare il male.
[vv. 20-22]
23Vi è cibo in abbondanza nei campi dei poveri,
ma può essere sottratto per mancanza di giustizia.
[v. 24]
25Il giusto mangia fino a saziarsi,
ma il ventre dei malvagi resta vuoto.

[vv. 1-4]
5Il testimone sincero non mentisce,
chi proferisce menzogne è testimone falso.
[vv. 6-9]
10Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l’estraneo.
[vv. 11-17]
18Gli inesperti ereditano la stoltezza,
gli accorti si coronano di scienza.
[vv. 19-24]
25È salvezza per molti il testimone veritiero,
ma chi proferisce menzogne è un impostore.
[vv. 26-33]
34La giustizia esalta una nazione,
ma il peccato è la vergogna dei popoli.
[v. 35]

[v. 1]
2Le parole dei saggi fanno gustare la scienza,
mentre la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
[vv. 3-5]
6Nella casa del giusto c’è abbondanza di beni,
sul guadagno dell’empio incombe il dissesto.
[vv. 7-10]
11Abisso e regno dei morti sono palesi davanti al Signore,
quanto più i cuori degli uomini!
12Lo spavaldo non vuole essere corretto,
egli non va in compagnia dei saggi.
13Un cuore lieto dà serenità al volto,
ma quando il cuore è triste, lo spirito è depresso.
14Un cuore intelligente desidera imparare,
la bocca dello stolto si pasce della sua ignoranza.
15Tutti i giorni sono brutti per il povero,
per un cuore felice è sempre festa.
16È meglio aver poco con il timore di Dio
che un grande tesoro con l’inquietudine.
[v. 17]
18Chi è collerico suscita contese,
chi è paziente calma le liti.
[vv. 19-21]
22Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle suggerite da molti consiglieri.
[vv. 23-26]
27Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti,
ma chi detesta i regali vivrà.
28La mente del giusto riflette prima di rispondere,
ma la bocca dei malvagi esprime cattiveria.
[vv. 29-31]
32Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
ma chi ascolta il rimprovero acquista senno.
[v. 33]

[vv. 1-4]
5Il Signore ha in orrore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
ma con il timore del Signore si evita il male.
[v. 7]
8È meglio avere poco con ones
che molte rendite senza giustizia.
[vv. 9-10]

11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
[vv. 12-18]

19È meglio essere umili con i poveri
che spartire la preda con i superbi.
[vv. 20-22]
23Il cuore del saggio rende assennata la sua bocca
e sulle sue labbra fa crescere la dottrina.
[vv. 24-29]
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha già commesso il male.
31Diadema splendido è la canizie,
ed essa si trova sulla via della giustizia.
32È meglio la pazienza che la forza di un eroe,
chi domina se stesso vale più di chi conquista una città.
33Nel cavo della veste si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.

[vv. 1-3]
4Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce per colui che va in rovina non resterà impunito.
[vv. 6-7]
8Il regalo di corruzione è come un talismano per chi lo possiede:
dovunque egli si volga ottiene successo.
[vv. 9-10]
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
[vv. 12-13]
14Iniziare un litigio è come aprire una diga;
prima che la lite si esasperi, troncala.
[vv. 15-16]
17Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
[vv. 18-21]
22Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito depresso inaridisce le ossa.
[vv. 23-28]

[vv. 1-13]
14Lo spirito dell’uomo lo sostiene nella malattia,
ma uno spirito depresso chi lo solleverà?
[v. 15]
16Il dono che l’uomo fa gli spiana la via
e lo introduce alla presenza dei grandi.
[v. 17]
18La sorte fa cessare le contese
e decide fra i potenti.
19Un fratello offeso è più inespugnabile d’una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
[vv. 20-24]

[v. 1]
2Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi sbaglia strada.
[vv. 3-4]
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
[v. 6]
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8Chi acquista senno ama se stesso
e chi conserva la prudenza trova fortuna.
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
[v. 10]
11È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
[v. 12]
13Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
[vv. 14-15]
16Chi custodisce il precetto custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore,
che gli darà la sua ricompensa.
[v. 18]
19L’iracondo deve essere punito;
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
[vv. 21-22]
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
[v. 24]
25Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
[v. 26]
27Figlio mio, cessa di accogliere l’istruzione
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
[v. 29]

1Il vino è beffardo, il liquore è tumultuoso;
chiunque si perde dietro ad esso non è saggio.
[v. 2]
3È una gloria evitare le contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
[vv. 4-9]
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose che il Signore aborrisce.
[vv. 11-14]
15C’è possesso di oro e moltitudine di perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra sapienti.
16Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
[v. 17]
18Pondera bene la tua strategia, consìgliati,
e fa’ la guerra con molta riflessione.
[vv. 19-22]
23Il Signore ha in orrore il doppio peso,
la bilancia falsa non è cosa buona.
24Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo:
come può l’essere umano conoscere la sua strada?
25È una trappola esclamare subito: «Sacro!»
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
[v. 26]
27Lampada del Signore è lo spirito dell’uomo:
essa scruta dentro, fin nell’intimo.
[vv. 28-30]

[vv. 1-5]
6Accumulare tesori a forza di menzogne
è futilità effimera di chi cerca la morte.
[vv. 7-9]
10L’anima del malvagio desidera fare il male,
ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
11Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio;
egli acquista scienza quando il saggio viene istruito.
[vv. 12-18]
19Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
20Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio,
ma l’uomo stolto dilapida tutto.
[v. 21]
22Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
23Chi custodisce la bocca e la lingua
preserva se stesso dalle afflizioni.
24Il superbo arrogante si chiama spavaldo,
egli agisce nell’eccesso dell’insolenza.
25Il desiderio del pigro lo porta alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
[vv. 26-27]
28Il falso testimone perirà,
ma chi ascolta potrà parlare sempre.
[vv. 29-31]

[v. 1]
2Il ricco e il povero s’incontrano in questo:
il Signore ha creato l’uno e l’altro.
3L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
[v. 4]
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso se ne tiene lontano.
[v. 6]
7Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
[vv. 8-9]
10Scaccia lo spavaldo e la discordia se ne andrà:
cesseranno i litigi e gli insulti.
[vv. 11-12]
13Il pigro dice: «C’è un leone là fuori:
potrei essere ucciso in mezzo alla strada».
[vv. 14-25]

26Non essere di quelli che danno la mano
e si fanno garanti dei debiti altrui,
[vv. 27-29]

1Quando siedi a mangiare con uno che ha autorità,
bada bene a ciò che ti è messo davanti;
[vv. 2-4]
5Su di esse volano i tuoi occhi
ma già non ci sono più:
perché mettono ali come aquila e volano verso il cielo.
[v. 6]
7perché, come uno che pensa solo a se stesso,
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
[vv. 8-15]

16Esulterò dentro di me,
quando le tue labbra diranno parole rette.
17Non invidiare in cuor tuo i peccatori,
ma resta sempre nel timore del Signore,
[vv. 18-19]
20Non essere fra quelli che s’inebriano di vino
né fra coloro che sono ingordi di carne,
21perché l’ubriacone e l’ingordo impoveriranno
e di stracci li rivestirà la sonnolenza.
[vv. 22-27]
28Ella si apposta come un ladro
e fra gli uomini fa crescere il numero dei traditori.

[vv. 29-32]
33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
34Ti parrà di giacere in alto mare
o di giacere in cima all’albero maestro.
[v. 35]

1Non invidiare le persone malvagie,
non desiderare di stare con loro,
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[vv. 3-4]
5Il saggio cresce in potenza
e chi è esperto aumenta di forza.
[vv. 6-11]
12Se tu dicessi: «Io non lo sapevo»,
credi che non l’intenda colui che pesa i cuori?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
[vv. 13-22]

23Anche queste sono parole dei saggi.
Avere preferenze personali in giudizio non è bene.
24Chi dice al malvagio: «Tu sei innocente»,
i popoli lo malediranno, le genti lo detesteranno;
[vv. 25-27]
28Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo,
non ingannare con le labbra.
[vv. 29-30]

31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
32Ho osservato e ho riflettuto,
ho visto e ho tratto questa lezione:
[vv. 33-34]

1Anche questi sono proverbi di Salomone, raccolti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.

2È gloria di Dio nascondere le cose,
è gloria dei re investigarle.
3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
[v. 4]
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
[v. 6]
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»,
piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante.
Ciò che i tuoi occhi hanno visto,
8non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
[vv. 9-10]
11Come mele d’oro su vassoio d’argento cesellato,
è una parola detta a suo tempo.
[v. 12]
13Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l’animo del suo signore.
[vv. 14-15]
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
[vv. 17-24]
25Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
[v. 26]
27Mangiare troppo miele non è bene,
né cercare onori eccessivi.
28Una città smantellata, senza mura,
tale è chi non sa dominare se stesso.

1Come neve d’estate e pioggia alla mietitura,
così l’onore non conviene allo stolto.
[vv. 2-5]
6Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
[vv. 7-24]

25anche se usa espressioni melliflue, non credergli,
perché nel cuore egli ha sette obbrobri.
[vv. 26-28]

[v. 1]
2Ti lodi un estraneo e non la tua bocca,
uno sconosciuto e non le tue labbra.
3La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più d’entrambi la collera dello stolto.
[vv. 4-11]

12L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo,
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,
sarà considerato come se lo maledicesse.
15Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa si rassomigliano:
16chi vuole trattenerla, trattiene il vento
e raccoglie l’olio con la mano destra.
[vv. 17-21]
22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.
[vv. 23-24]
25Tolto il fieno, ricresce l’erba nuova
e si raccolgono i foraggi sui monti;
26gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
27le capre ti danno latte abbondante per nutrire te,
per nutrire la tua famiglia e mantenere le tue domestiche.

1Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi,
ma con un uomo intelligente e saggio l’ordine si mantiene.
[vv. 3-7]

8Chi accresce il patrimonio con l’usura e l’interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
[v. 9]
10Chi fa deviare i giusti per la via del male,
nel suo tranello lui stesso cadrà,
mentre gli integri erediteranno il bene.
[v. 11]
12Grande è l’onore quando esultano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua.
13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo,
chi le confessa e le abbandona troverà misericordia.
[vv. 14-19]
20L’uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa.
21Non è bene essere parziali,
ma per un tozzo di pane si può prevaricare.
[vv. 22-27]
28Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono;
se essi periscono, dominano i giusti.

[vv. 1-3]
4Il re con la giustizia rende prospero il paese,
quello che aggrava le imposte lo rovina.
[v. 5]
6Con la sua trasgressione l’iniquo si prepara un trabocchetto,
mentre il giusto giubila e si rallegra.
[vv. 7-9]
10Gli uomini sanguinari odiano l’onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
[vv. 11-12]
13Il povero e l’oppressore s’incontrano in questo:
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
[v. 14]
15La verga e la correzione danno sapienza,
ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre.
[vv. 16-23]
24Chi spartisce con un ladro odia se stesso:
egli sente la maledizione, ma non rivela nulla.
[vv. 25-27]

1Detti di Agur, figlio di Iakè, da Massa.

Dice quest’uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
[vv. 2-3]
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
[vv. 5-9]
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non venga punito.
[vv. 11-23]

24Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra,
eppure sono più saggi dei saggi:
25le formiche sono un popolo senza forza,
eppure si provvedono il cibo durante l’estate;
[vv. 26-28]
29Tre cose hanno un portamento magnifico,
anzi quattro hanno un’andatura maestosa:
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
31il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
32Se stoltamente ti sei esaltato e se poi hai riflettuto,
mettiti una mano sulla bocca,
33poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue
e spremendo la collera ne esce la lite.

[vv. 1-3]

4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti,
[vv. 5-7]
8Apri la bocca in favore del muto,
in difesa di tutti gli sventurati.
[vv. 9-14]

Vau15Si alza quando è ancora notte,
distribuisce il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
[vv. 16-20]
Lamed21Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi familiari hanno doppio vestito.
Mem22Si è procurata delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
[vv. 23-24]
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e fiduciosa va incontro all’avvenire.
[vv. 26-27]

Kof28Sorgono i suoi figli e ne esaltano le doti,
suo marito ne tesse l’elogio:
Res29«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
[vv. 30-31]

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