La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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SELECT chapters_bible_it_cei_2008.book_chapter_text AS text, chapters_bible_it_cei_2008.book_chapter_sort, books.sort AS book_sort FROM chapters_bible_it_cei_2008 JOIN books ON chapters_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (1,2,3,4,5) AND ( chapters_bible_it_cei_2008.book_chapter_text_search RLIKE '[[:<:]]dio[[:>:]]');
BoolCheckAllResults=1

Hai cercato i capitoli contenenti la parola o frase dio

Hai cercato solo nei libri Gn-dt, Lv [considerando gli accenti, cercando nei capitoli, versione Bibbia CEI 2008]

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GnGenesi (39), EsEsodo (27), LvLevitico (12), NmNumeri (11), DtDeuteronomio (33)

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Bibbia CEI 2008
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1Se qualcuno presenterà come offerta un’oblazione in onore del Signore, la sua offerta sarà di fior di farina, sulla quale verserà olio e porrà incenso. 2La porterà ai figli di Aronne, i sacerdoti; prenderà da essa una manciata di fior di farina e d’olio, con tutto l’incenso, e il sacerdote la farà bruciare sull’altare come suo memoriale: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore. 3Il resto dell’oblazione spetta ad Aronne e ai suoi figli; è parte santissima, porzione del Signore.

4Quando presenterai come offerta un’oblazione cotta nel forno, essa consisterà in focacce azzime di fior di farina impastate con olio e anche in schiacciate azzime spalmate di olio. 5Se la tua offerta sarà un’oblazione cotta sulla teglia, sarà di fior di farina, azzima e impastata con olio; 6la dividerai in pezzi e sopra vi verserai olio: è un’oblazione. 7Se la tua offerta sarà un’oblazione cotta nella pentola, sarà fatta con fior di farina e olio; 8porterai al Signore l’oblazione così preparata, poi sarà presentata al sacerdote, che la porterà sull’altare. 9Il sacerdote preleverà dall’oblazione il suo memoriale e lo brucerà sull’altare: sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore. 10Il resto dell’oblazione spetta ad Aronne e ai suoi figli; è parte santissima, porzione del Signore.

11Nessuna delle oblazioni che offrirete al Signore sarà lievitata: non farete bruciare né pasta lievitata né miele come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore; 12potrete offrire queste cose al Signore come offerta di primizie, ma non saliranno sull’altare come profumo gradito. 13Dovrai salare ogni tua offerta di oblazione: nella tua oblazione non lascerai mancare il sale dell’alleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta porrai del sale.

14Se offrirai al Signore un’oblazione di primizie, offrirai come oblazione delle tue primizie spighe di grano abbrustolite al fuoco e chicchi frantumati di grano novello. 15Verserai olio sopra di essa, vi metterai incenso: è un’oblazione. 16Il sacerdote farà bruciare come suo memoriale una parte dei chicchi e dell’olio insieme con tutto l’incenso: è un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.

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1Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla agli Israeliti dicendo: 2“Nel caso che qualcuno trasgredisca inavvertitamente un qualsiasi divieto della legge del Signore, facendo una cosa proibita:

3Se chi ha peccato è il sacerdote consacrato e così ha reso colpevole il popolo, presenterà in onore del Signore, per il peccato da lui commesso, un giovenco senza difetto, come sacrificio per il peccato. 4Condurrà il giovenco davanti al Signore, all’ingresso della tenda del convegno; poserà la mano sulla testa del giovenco e lo scannerà davanti al Signore. 5Il sacerdote consacrato prenderà un po’ del sangue del giovenco e lo porterà nell’interno della tenda del convegno; 6intingerà il dito nel sangue e farà sette aspersioni davanti al Signore, di fronte al velo del santuario. 7Porrà un po’ del sangue sui corni dell’altare dell’incenso aromatico, che è davanti al Signore nella tenda del convegno, e verserà tutto il resto del sangue del giovenco alla base dell’altare degli olocausti, che si trova all’ingresso della tenda del convegno. 8Poi, dal giovenco del sacrificio per il peccato toglierà tutto il grasso: il grasso che avvolge le viscere, tutto quello che vi è sopra, 9i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni. 10Farà come si fa per il giovenco del sacrificio di comunione e farà bruciare il tutto sull’altare degli olocausti. 11Ma la pelle del giovenco, la carne con la testa, le viscere, le zampe e gli escrementi, 12cioè tutto il resto del giovenco, egli lo farà portare fuori dell’accampamento, in luogo puro, dove si gettano le ceneri, e lo farà bruciare sulla legna: dovrà essere bruciato sul mucchio delle ceneri.

13Se tutta la comunità d’Israele ha commesso un’inavvertenza, senza che l’intera assemblea la conosca, violando così un divieto della legge del Signore e rendendosi colpevole, 14quando il peccato commesso sarà conosciuto, l’assemblea presenterà, come sacrificio per il peccato, un giovenco e lo condurrà davanti alla tenda del convegno. 15Gli anziani della comunità poseranno le mani sulla testa del giovenco e lo si scannerà davanti al Signore. 16Il sacerdote consacrato porterà un po’ del sangue del giovenco nell’interno della tenda del convegno; 17intingerà il dito nel sangue e farà sette aspersioni davanti al Signore, di fronte al velo del santuario. 18Porrà un po’ del sangue sui corni dell’altare, che è davanti al Signore nella tenda del convegno, e verserà tutto il resto del sangue alla base dell’altare degli olocausti, che si trova all’ingresso della tenda del convegno. 19Toglierà al giovenco tutte le parti grasse, per bruciarle sull’altare. 20Tratterà il giovenco come ha trattato quello offerto in sacrificio per il peccato: tutto allo stesso modo. Il sacerdote compirà in loro favore il rito espiatorio e sarà loro perdonato. 21Poi porterà il giovenco fuori dell’accampamento e lo brucerà come ha bruciato il primo. Questo è il sacrificio per il peccato dell’assemblea.

22Se pecca un capo, violando per inavvertenza un divieto del Signore suo Dio, quando si renderà conto di essere in condizione di colpa, 23oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta un capro maschio senza difetto. 24Poserà la mano sulla testa del capro e lo scannerà nel luogo dove si scanna la vittima per l’olocausto davanti al Signore: è un sacrificio per il peccato. 25Il sacerdote prenderà con il dito un po’ del sangue della vittima sacrificata per il peccato e lo porrà sui corni dell’altare degli olocausti e verserà il resto del sangue alla base dell’altare degli olocausti. 26Poi brucerà sull’altare ogni parte grassa, come il grasso del sacrificio di comunione. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il suo peccato e gli sarà perdonato.

27Se pecca per inavvertenza qualcuno del popolo della terra, violando un divieto del Signore, quando si renderà conto di essere in condizione di colpa, 28oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta una capra femmina, senza difetto, per il peccato che ha commesso. 29Poserà la mano sulla testa della vittima offerta per il peccato e la scannerà nel luogo dove si scanna la vittima per l’olocausto. 30Il sacerdote prenderà con il dito un po’ del sangue di essa e lo porrà sui corni dell’altare degli olocausti e verserà tutto il resto del sangue alla base dell’altare. 31Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull’altare, profumo gradito in onore del Signore. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio e gli sarà perdonato.

32Se porterà una pecora come offerta per il peccato, porterà una femmina senza difetto. 33Poserà la mano sulla testa della vittima offerta per il peccato e la scannerà, in sacrificio per il peccato, nel luogo dove si scanna la vittima per l’olocausto. 34Il sacerdote prenderà con il dito un po’ del sangue della vittima per il peccato e lo porrà sui corni dell’altare degli olocausti e verserà tutto il resto del sangue alla base dell’altare. 35Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso della pecora del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull’altare, in aggiunta alle vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli sarà perdonato.

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1Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse loro: 2«Parlate agli Israeliti dicendo: “Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra. 3Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l’unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina. 4Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l’unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l’unghia divisa, lo considererete impuro; 5l’iràce, perché rumina, ma non ha l’unghia divisa, lo considererete impuro; 6la lepre, perché rumina, ma non ha l’unghia divisa, la considererete impura; 7il porco, perché ha l’unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete impuro. 8Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete impuri.

9Fra tutti gli animali acquatici ecco quelli che potrete mangiare: potrete mangiare tutti quelli, di mare o di fiume, che hanno pinne e squame. 10Ma di tutti gli animali che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame saranno per voi obbrobriosi. 11Essi saranno per voi obbrobriosi; non mangerete la loro carne e riterrete obbrobriosi i loro cadaveri. 12Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque sarà per voi obbrobrioso.

13Fra i volatili saranno obbrobriosi questi, che non dovrete mangiare, perché obbrobriosi: l’aquila, l’avvoltoio e l’aquila di mare, 14il nibbio e ogni specie di falco, 15ogni specie di corvo, 16lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviero, 17il gufo, l’alcione, l’ibis, 18il cigno, il pellicano, la fòlaga, 19la cicogna, ogni specie di airone, l’ùpupa e il pipistrello.

20Sarà per voi obbrobrioso anche ogni insetto alato che cammina su quattro piedi. 21Però fra tutti gli insetti alati che camminano su quattro piedi, potrete mangiare quelli che hanno due zampe sopra i piedi, per saltare sulla terra. 22Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni specie di grillo. 23Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi sarà obbrobrioso per voi; 24infatti vi rendono impuri: chiunque toccherà il loro cadavere sarà impuro fino alla sera 25e chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà impuro fino alla sera.

26Riterrete impuro ogni animale che ha l’unghia, ma non divisa da fessura, e non rumina: chiunque li toccherà sarà impuro. 27Considererete impuri tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta dei piedi; chiunque ne toccherà il cadavere sarà impuro fino alla sera. 28E chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà impuro fino alla sera. Tali animali riterrete impuri.

29Fra gli animali che strisciano per terra riterrete impuro: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, 30il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte. 31Questi animali, fra quanti strisciano, saranno impuri per voi; chiunque li toccherà morti, sarà impuro fino alla sera. 32Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà impuro: si tratti di utensile di legno oppure di veste o pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell’acqua e sarà impuro fino alla sera, poi sarà puro. 33Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà impuro e spezzerete il vaso. 34Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell’acqua, sarà impuro; ogni bevanda potabile, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà impura. 35Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà impuro; il forno o il fornello sarà spezzato: sono impuri e li dovete ritenere tali. 36Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, resterà pura; ma chi toccherà i loro cadaveri sarà impuro. 37Se qualcosa dei loro cadaveri cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà puro; 38ma se è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai impuro.

39Se muore un animale, di cui vi potete cibare, colui che ne toccherà il cadavere sarà impuro fino alla sera. 40Colui che mangerà di quel cadavere si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera; anche colui che trasporterà quel cadavere si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera.

41Ogni essere che striscia sulla terra sarà obbrobrioso; non se ne mangerà. 42Di tutti gli animali che strisciano sulla terra non ne mangerete alcuno che cammini sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché saranno obbrobriosi. 43Non rendete le vostre persone contaminate con alcuno di questi animali che strisciano; non rendetevi impuri con essi e non diventate, a causa loro, impuri. 44Poiché io sono il Signore, vostro Dio. Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non rendete impure le vostre persone con alcuno di questi animali che strisciano per terra. 45Poiché io sono il Signore, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo.

46Questa è la legge che riguarda i quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si muove nelle acque e ogni essere che striscia per terra, 47per distinguere ciò che è impuro da ciò che è puro, l’animale che si può mangiare da quello che non si deve mangiare”».

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1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Parla agli Israeliti dicendo loro: “Io sono il Signore, vostro Dio. 3Non farete come si fa nella terra d’Egitto dove avete abitato, né farete come si fa nella terra di Canaan dove io vi conduco, né imiterete i loro costumi. 4Metterete invece in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi, seguendole. Io sono il Signore, vostro Dio. 5Osserverete dunque le mie leggi e le mie prescrizioni, mediante le quali chiunque le metterà in pratica vivrà. Io sono il Signore.

6Nessuno si accosterà a una sua consanguinea, per scoprire la sua nudità. Io sono il Signore.

7Non scoprirai la nudità di tuo padre né la nudità di tua madre: è tua madre; non scoprirai la sua nudità. 8Non scoprirai la nudità di una moglie di tuo padre; è la nudità di tuo padre. 9Non scoprirai la nudità di tua sorella, figlia di tuo padre o figlia di tua madre, nata in casa o fuori; non scoprirai la loro nudità.

10Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio o della figlia di tua figlia, perché è la tua propria nudità. 11Non scoprirai la nudità della figlia di una moglie di tuo padre, generata da tuo padre: è tua sorella, non scoprirai la sua nudità. 12Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è carne di tuo padre. 13Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre, perché è carne di tua madre. 14Non scoprirai la nudità del fratello di tuo padre, avendo rapporti con sua moglie: è tua zia. 15Non scoprirai la nudità di tua nuora: è la moglie di tuo figlio; non scoprirai la sua nudità. 16Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello.

17Non scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia. Non prenderai la figlia di suo figlio né la figlia di sua figlia per scoprirne la nudità: sono parenti carnali. È un’infamia. 18Non prenderai in sposa la sorella di tua moglie, per non suscitare rivalità, scoprendo la sua nudità, mentre tua moglie è in vita.

19Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l’impurità mestruale.

20Non darai il tuo giaciglio alla moglie del tuo prossimo, rendendoti impuro con lei. 21Non consegnerai alcuno dei tuoi figli per farlo passare a Moloc e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.

22Non ti coricherai con un uomo come si fa con una donna: è cosa abominevole.

23Non darai il tuo giaciglio a una bestia per contaminarti con essa; così nessuna donna si metterà con un animale per accoppiarsi: è una perversione.

24Non rendetevi impuri con nessuna di tali pratiche, poiché con tutte queste cose si sono rese impure le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi. 25La terra ne è stata resa impura; per questo ho punito la sua colpa e la terra ha vomitato i suoi abitanti. 26Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non commetterete nessuna di queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo della terra, né il forestiero che dimora in mezzo a voi. 27Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi e la terra è divenuta impura. 28Che la terra non vomiti anche voi, per averla resa impura, come ha vomitato chi l’abitava prima di voi, 29perché chiunque praticherà qualcuna di queste abominazioni, ogni persona che le commetterà, sarà eliminata dal suo popolo. 30Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi; non vi renderete impuri a causa di essi. Io sono il Signore, vostro Dio”».

1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.

3Ognuno di voi rispetti sua madre e suo padre; osservate i miei sabati. Io sono il Signore, vostro Dio.

4Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio.

5Quando immolerete al Signore una vittima in sacrificio di comunione, offritela in modo da essergli graditi. 6La si mangerà il giorno stesso che l’avrete immolata o il giorno dopo; ciò che avanzerà ancora al terzo giorno, lo brucerete nel fuoco. 7Se invece si mangiasse il terzo giorno, sarebbe avariata; il sacrificio non sarebbe gradito. 8Chiunque ne mangiasse, porterebbe la pena della sua colpa, perché profanerebbe ciò che è sacro al Signore. Quella persona sarebbe eliminata dal suo popolo.

9Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino ai margini del campo, né raccoglierete ciò che resta da spigolare della messe; 10quanto alla tua vigna, non coglierai i racimoli e non raccoglierai gli acini caduti: li lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, vostro Dio.

11Non ruberete né userete inganno o menzogna a danno del prossimo.

12Non giurerete il falso servendovi del mio nome: profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.

13Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; non tratterrai il salario del bracciante al tuo servizio fino al mattino dopo.

14Non maledirai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.

15Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero né userai preferenze verso il potente: giudicherai il tuo prossimo con giustizia. 16Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore.

17Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. 18Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore. 19Osserverete le mie leggi.

Non accoppierai bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due specie di seme né porterai veste tessuta di due specie diverse.

20Se un uomo ha rapporti con una donna schiava, ma promessa ad un altro uomo benché non sia stata ancora né riscattata né affrancata, dovrà pagare un risarcimento; i colpevoli però non saranno messi a morte, perché lei non era affrancata. 21L’uomo condurrà al Signore, all’ingresso della tenda del convegno, in sacrificio di riparazione, un ariete; 22con questo ariete di riparazione il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore, per il peccato da lui commesso, e il peccato commesso gli sarà perdonato.

23Quando sarete entrati nella terra e vi avrete piantato ogni sorta di alberi da frutto, ne considererete i frutti come non circoncisi; per tre anni saranno per voi come non circoncisi: non se ne dovrà mangiare. 24Nel quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati al Signore, come dono festivo. 25Nel quinto anno mangerete il frutto di quegli alberi; così essi continueranno a produrre per voi. Io sono il Signore, vostro Dio.

26Non mangerete carne con il sangue.

Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia.

27Non vi taglierete in tondo il margine dei capelli, né deturperai ai margini la tua barba. 28Non vi farete incisioni sul corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio. Io sono il Signore.

29Non profanare tua figlia prostituendola, perché il paese non si dia alla prostituzione e non si riempia di infamie.

30Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.

31Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate, per non rendervi impuri per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio.

32Àlzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore.

33Quando un forestiero dimorerà presso di voi nella vostra terra, non lo opprimerete. 34Il forestiero dimorante fra voi lo tratterete come colui che è nato fra voi; tu l’amerai come te stesso, perché anche voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio.

35Non commetterete ingiustizia nei giudizi, nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure di capacità. 36Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusta, hin giusto. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto.

37Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica. Io sono il Signore”».

1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Dirai agli Israeliti: “Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che dimorano in Israele darà qualcuno dei suoi figli a Moloc, dovrà essere messo a morte; il popolo della terra lo lapiderà. 3Anch’io volgerò il mio volto contro quell’uomo e lo eliminerò dal suo popolo, perché ha dato qualcuno dei suoi figli a Moloc, con l’intenzione di rendere impuro il mio santuario e profanare il mio santo nome. 4Se il popolo della terra chiude gli occhi quando quell’uomo dà qualcuno dei suoi figli a Moloc e non lo mette a morte, 5io volgerò il mio volto contro quell’uomo e contro la sua famiglia ed eliminerò dal suo popolo lui con quanti si danno all’idolatria come lui, prostituendosi a venerare Moloc.

6Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini, per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò il mio volto contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo.

7Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono il Signore, vostro Dio. 8Osservate le mie leggi e mettetele in pratica. Io sono il Signore che vi santifica.

9Chiunque maledice suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte; ha maledetto suo padre o sua madre: il suo sangue ricadrà su di lui. 10Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno esser messi a morte.

11Se uno ha rapporti con una moglie di suo padre, egli scopre la nudità del padre; tutti e due dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro.

12Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due dovranno essere messi a morte; hanno commesso una perversione: il loro sangue ricadrà su di loro.

13Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro.

14Se uno prende in moglie la figlia e la madre, è un’infamia; si bruceranno con il fuoco lui e loro, perché non ci sia fra voi tale delitto.

15L’uomo che si accoppia con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia. 16Se una donna si accosta a una bestia per accoppiarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte: il loro sangue ricadrà su di loro.

17Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei e lei vede la nudità di lui, è un disonore; tutti e due saranno eliminati alla presenza dei figli del loro popolo. Quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella: dovrà portare la pena della sua colpa.

18Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue mestruazioni e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto il flusso di lei e lei ha scoperto il flusso del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo.

19Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa scopre la sua stessa carne: tutti e due porteranno la pena della loro colpa.

20Se uno ha rapporti con la moglie di suo zio, scopre la nudità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato: dovranno morire senza figli.

21Se uno prende la moglie del fratello, è un’impurità; egli ha scoperto la nudità del fratello: non avranno figli.

22Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica, perché la terra dove io vi conduco per abitarla non vi vomiti. 23Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi; esse hanno fatto tutte quelle cose, perciò ho disgusto di esse 24e vi ho detto: Voi possederete il loro suolo; ve lo darò in proprietà. È una terra dove scorrono latte e miele. Io il Signore, vostro Dio, vi ho separato dagli altri popoli.

25Farete dunque distinzione tra animali puri e impuri, fra uccelli impuri e puri e non vi contaminerete, mangiando animali, uccelli o esseri che strisciano sulla terra e che io vi ho fatto separare come impuri. 26Sarete santi per me, poiché io, il Signore, sono santo e vi ho separato dagli altri popoli, perché siate miei.

27Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte: saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di loro”».

1Il Signore disse a Mosè: «Parla ai sacerdoti, figli di Aronne, dicendo loro: “Un sacerdote non dovrà rendersi impuro per il contatto con un morto della sua parentela, 2se non per un suo parente stretto, cioè per sua madre, suo padre, suo figlio, sua figlia, suo fratello 3e sua sorella ancora vergine, che viva con lui e non sia ancora maritata; per questa può esporsi all’impurità. 4Come marito, non si renda impuro per la sua parentela, profanando se stesso.

5I sacerdoti non si faranno tonsure sul capo, né si raderanno ai margini la barba né si faranno incisioni sul corpo. 6Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio, perché sono loro che presentano al Signore sacrifici consumati dal fuoco, pane del loro Dio; perciò saranno santi.

7Non prenderanno in moglie una prostituta o una già disonorata, né una donna ripudiata dal marito. Infatti il sacerdote è santo per il suo Dio. 8Tu considererai dunque il sacerdote come santo, perché egli offre il pane del tuo Dio: sarà per te santo, perché io, il Signore, che vi santifico, sono santo.

9Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.

10Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul capo del quale è stato versato l’olio dell’unzione e ha ricevuto l’investitura, indossando le vesti sacre, non dovrà scarmigliarsi i capelli né stracciarsi le vesti. 11Non si avvicinerà ad alcun cadavere; non potrà rendersi impuro neppure per suo padre e per sua madre. 12Non uscirà dal santuario e non profanerà il santuario del suo Dio, perché la consacrazione è su di lui mediante l’olio dell’unzione del suo Dio. Io sono il Signore.

13Sposerà una vergine. 14Non potrà sposare né una vedova né una divorziata né una disonorata né una prostituta, ma prenderà in moglie una vergine della sua parentela. 15Così non disonorerà la sua discendenza tra la sua parentela; poiché io sono il Signore che lo santifico”».

16Il Signore parlò a Mosè e disse: 17«Parla ad Aronne dicendo: “Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe che abbia qualche deformità potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio; 18perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né un cieco né uno zoppo né uno sfregiato né un deforme, 19né chi abbia una frattura al piede o alla mano, 20né un gobbo né un nano né chi abbia una macchia nell’occhio o la scabbia o piaghe purulente o i testicoli schiacciati. 21Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne con qualche deformità si accosterà per presentare i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo Dio. 22Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose sante; 23ma non potrà avvicinarsi al velo né accostarsi all’altare, perché ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi, perché io sono il Signore che li santifico”».

24Così Mosè parlò ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti.

1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Parla ad Aronne e ai suoi figli: trattino con rispetto le offerte sante degli Israeliti e non profanino il mio santo nome, perché sono offerte consacrate a me. Io sono il Signore.

3Di’ loro: “Nelle generazioni future ogni uomo della vostra discendenza che si accosterà in stato di impurità alle offerte sante, consacrate dagli Israeliti in onore del Signore, sarà eliminato dalla mia presenza. Io sono il Signore.

4Nessun uomo della stirpe di Aronne affetto da lebbra o da gonorrea potrà mangiare le offerte sante, finché non sia puro. Così sarà per chi toccherà qualsiasi cosa impura a causa di un cadavere o per chi avrà perdite seminali, 5oppure per chi toccherà un rettile che lo rende impuro o una persona che lo rende impuro, qualunque sia la sua impurità. 6Colui che avrà avuto tali contatti resterà impuro fino alla sera e non mangerà le offerte sante prima di essersi lavato il corpo nell’acqua; 7dopo il tramonto del sole sarà puro e allora potrà mangiare le offerte sante, perché esse sono il suo cibo. 8Non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono il Signore. 9Osserveranno dunque ciò che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver commesso profanazioni. Io sono il Signore che li santifico.

10Nessun profano mangerà le offerte sante; né l’ospite di un sacerdote né il salariato potrà mangiare le offerte sante. 11Ma una persona che il sacerdote avrà comprato con il proprio denaro ne potrà mangiare, e così anche lo schiavo che gli è nato in casa: costoro potranno mangiare il suo cibo. 12Se la figlia di un sacerdote è sposata con un profano, non potrà mangiare del contributo delle offerte sante. 13Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, ed è tornata ad abitare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il cibo del padre; ma nessun profano potrà mangiarne.

14Se uno mangia inavvertitamente di un’offerta santa, darà al sacerdote il valore dell’offerta santa, aggiungendovi un quinto. 15I sacerdoti non profaneranno dunque le offerte sante degli Israeliti, che essi prelevano per il Signore, 16e non faranno portare loro il peso della colpa di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro offerte sante; poiché io sono il Signore che le santifico”».

17Il Signore parlò a Mosè e disse: 18«Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti dicendo loro: “Chiunque della casa d’Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenterà la sua offerta, per qualsiasi voto o dono spontaneo, da presentare come olocausto in onore del Signore, 19per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di bovini, di pecore o di capre. 20Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito. 21Se qualcuno presenterà al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per adempiere un voto sia come offerta spontanea, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta e non avere alcun difetto. 22Non presenterete in onore del Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulcere o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull’altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. 23Un capo di bestiame grosso o minuto che sia deforme o atrofizzato, potrai offrirlo come dono spontaneo, ma non sarà gradito come sacrificio votivo. 24Non offrirete al Signore un animale con i testicoli ammaccati o contusi o strappati o tagliati. Tali cose non farete nella vostra terra 25né prenderete dalle mani dello straniero alcuna di queste vittime per offrirla come cibo in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite a vostro favore”».

26Il Signore parlò a Mosè e disse: 27«Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni presso la madre; dall’ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore. 28Non scannerete mucca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo.

29Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito. 30La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne farete avanzare nulla fino al mattino. Io sono il Signore.

31Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore. 32Non profanerete il mio santo nome, affinché io sia santificato in mezzo agli Israeliti. Io sono il Signore che vi santifico, 33che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore».

1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Parla agli Israeliti dicendo loro: “Ecco le solennità del Signore, nelle quali convocherete riunioni sacre. Queste sono le mie solennità.

3Durante sei giorni si attenderà al lavoro; ma il settimo giorno è sabato, giorno di assoluto riposo e di riunione sacra. Non farete in esso lavoro alcuno; è un sabato in onore del Signore in tutti i luoghi dove abiterete.

4Queste sono le solennità del Signore, le riunioni sacre che convocherete nei tempi stabiliti.

5Il primo mese, al quattordicesimo giorno, al tramonto del sole sarà la Pasqua del Signore; 6il quindici dello stesso mese sarà la festa degli Azzimi in onore del Signore; per sette giorni mangerete pane senza lievito. 7Nel primo giorno avrete una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile. 8Per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco. Il settimo giorno vi sarà una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile”».

9Il Signore parlò a Mosè e disse: 10«Parla agli Israeliti dicendo loro: “Quando sarete entrati nella terra che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto. 11Il sacerdote eleverà il covone davanti al Signore, perché sia gradito per il vostro bene; il sacerdote lo eleverà il giorno dopo il sabato. 12Quando farete il rito di elevazione del covone, offrirete un agnello di un anno, senza difetto, per l’olocausto in onore del Signore, 13insieme a un’oblazione di due decimi di efa di fior di farina impastata con olio: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore; la libagione sarà di un quarto di hin di vino. 14Non mangerete pane né grano abbrustolito né grano novello, prima di quel giorno, prima di aver portato l’offerta del vostro Dio. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

15Dal giorno dopo il sabato, cioè dal giorno in cui avrete portato il covone per il rito di elevazione, conterete sette settimane complete. 16Conterete cinquanta giorni fino all’indomani del settimo sabato e offrirete al Signore una nuova oblazione. 17Porterete dai luoghi dove abiterete due pani, per offerta con rito di elevazione: saranno di due decimi di efa di fior di farina, e li farete cuocere lievitati; sono le primizie in onore del Signore. 18Oltre quei pani, offrirete sette agnelli dell’anno, senza difetto, un giovenco e due arieti: saranno un olocausto per il Signore, insieme con la loro oblazione e le loro libagioni; sarà un sacrificio di profumo gradito, consumato dal fuoco in onore del Signore. 19Offrirete un capro in sacrificio per il peccato e due agnelli dell’anno in sacrificio di comunione. 20Il sacerdote presenterà gli agnelli insieme al pane delle primizie con il rito di elevazione davanti al Signore; tanto i pani quanto i due agnelli consacrati al Signore saranno riservati al sacerdote. 21Proclamerete in quello stesso giorno una festa e convocherete una riunione sacra. Non farete alcun lavoro servile. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

22Quando mieterai la messe della vostra terra, non mieterai fino al margine del campo e non raccoglierai ciò che resta da spigolare del tuo raccolto; lo lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, vostro Dio”».

23Il Signore parlò a Mosè e disse: 24«Parla agli Israeliti dicendo: “Nel settimo mese, il primo giorno del mese sarà per voi riposo assoluto, un memoriale celebrato a suon di tromba, una riunione sacra. 25Non farete alcun lavoro servile e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore”».

26Il Signore parlò a Mosè e disse: 27«Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell’espiazione; terrete una riunione sacra, vi umilierete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. 28In quel giorno non farete alcun lavoro, poiché è il giorno dell’espiazione, per compiere il rito espiatorio per voi davanti al Signore, vostro Dio. 29Ogni persona che non si umilierà in quel giorno sarà eliminata dalla sua parentela. 30Ogni persona che farà in quel giorno un qualunque lavoro io la farò perire in mezzo alla sua parentela. 31Non farete alcun lavoro. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. 32Sarà per voi un sabato di assoluto riposo e dovrete umiliarvi: il nono giorno del mese, dalla sera alla sera seguente, farete il vostro riposo del sabato».

33Il Signore parlò a Mosè e disse: 34«Parla agli Israeliti dicendo: “Il giorno quindici di questo settimo mese sarà la festa delle Capanne per sette giorni in onore del Signore. 35Il primo giorno vi sarà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile. 36Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. L’ottavo giorno terrete la riunione sacra e offrirete al Signore sacrifici consumati con il fuoco. È giorno di riunione; non farete alcun lavoro servile.

37Queste sono le solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre, per presentare al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libagioni, ogni cosa nel giorno stabilito, 38oltre i sabati del Signore, oltre i vostri doni, oltre tutti i vostri voti e tutte le offerte spontanee che presenterete al Signore.

39Inoltre il giorno quindici del settimo mese, quando avrete raccolto i frutti della terra, celebrerete una festa del Signore per sette giorni; il primo giorno sarà di assoluto riposo e così l’ottavo giorno. 40Il primo giorno prenderete frutti degli alberi migliori, rami di palma, rami con dense foglie e salici di torrente, e gioirete davanti al Signore, vostro Dio, per sette giorni. 41Celebrerete questa festa in onore del Signore, per sette giorni, ogni anno. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese. 42Dimorerete in capanne per sette giorni; tutti i cittadini d’Israele dimoreranno in capanne, 43perché le vostre generazioni sappiano che io ho fatto dimorare in capanne gli Israeliti, quando li ho condotti fuori dalla terra d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio”».

44E Mosè parlò così agli Israeliti delle solennità del Signore.

1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Ordina agli Israeliti che ti portino olio puro di olive schiacciate per l’illuminazione, per tenere perennemente accesa la lampada. 3Aronne la disporrà nella tenda del convegno, fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, perché arda dalla sera al mattino davanti al Signore, sempre. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione. 4Egli disporrà le lampade sul candelabro d’oro puro, perché ardano sempre davanti al Signore.

5Prenderai anche fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa. 6Le disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d’oro puro davanti al Signore. 7Porrai incenso puro sopra ogni pila, perché serva da memoriale per il pane, come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. 8Ogni giorno di sabato lo si disporrà davanti al Signore perennemente da parte degli Israeliti: è un’alleanza eterna. 9Sarà riservato ad Aronne e ai suoi figli: essi lo mangeranno in luogo santo, perché sarà per loro cosa santissima tra i sacrifici da bruciare in onore del Signore. È una legge perenne».

10Ora il figlio di una donna israelita e di un Egiziano uscì in mezzo agli Israeliti, e nell’accampamento scoppiò una lite fra il figlio della donna e un Israelita. 11Il figlio della Israelita bestemmiò il Nome, imprecando; perciò fu condotto da Mosè. La madre di quel tale si chiamava Selomìt, figlia di Dibrì, della tribù di Dan. 12Lo misero sotto sorveglianza, finché venisse una decisione dalla bocca del Signore. 13Il Signore parlò a Mosè dicendo: 14«Conduci quel bestemmiatore fuori dell’accampamento; quanti lo hanno udito posino le mani sul suo capo e tutta la comunità lo lapiderà. 15Parla agli Israeliti dicendo:

“Chiunque maledirà il suo Dio, porterà il peso del suo peccato. 16Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo della terra, se ha bestemmiato il Nome, sarà messo a morte.

17Chi percuote a morte qualsiasi uomo, dovrà essere messo a morte.

18Chi percuote a morte un capo di bestiame, dovrà risarcirlo: vita per vita.

19Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all’altro: 20frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all’altro.

21Chi percuote a morte un capo di bestiame, dovrà risarcirlo; ma chi percuote a morte un uomo sarà messo a morte.

22Ci sarà per voi una sola legge per il forestiero e per il cittadino della terra; poiché io sono il Signore, vostro Dio”».

23Mosè parlò agli Israeliti ed essi condussero quel bestemmiatore fuori dell’accampamento e lo lapidarono. Così gli Israeliti fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè.

1Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai e disse: 2«Parla agli Israeliti dicendo loro: “Quando entrerete nella terra che io vi do, la terra farà il riposo del sabato in onore del Signore: 3per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti; 4ma il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabato in onore del Signore. Non seminerai il tuo campo, non poterai la tua vigna. 5Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dopo la tua mietitura e non vendemmierai l’uva della vigna che non avrai potata; sarà un anno di completo riposo per la terra. 6Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e all’ospite che si troverà presso di te; 7anche al tuo bestiame e agli animali che sono nella tua terra servirà di nutrimento quanto essa produrrà.

8Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo di quarantanove anni. 9Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno; nel giorno dell’espiazione farete echeggiare il corno per tutta la terra. 10Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. 11Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. 12Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi.

13In quest’anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà. 14Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello. 15Regolerai l’acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni trascorsi dopo l’ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di raccolto. 16Quanti più anni resteranno, tanto più aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo, perché egli ti vende la somma dei raccolti. 17Nessuno di voi opprima il suo prossimo; temi il tuo Dio, poiché io sono il Signore, vostro Dio.

18Metterete in pratica le mie leggi e osserverete le mie prescrizioni, le adempirete e abiterete al sicuro nella terra. 19La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete al sicuro. 20Se dite: Che mangeremo il settimo anno, se non semineremo e non raccoglieremo i nostri prodotti?, 21io disporrò in vostro favore la mia benedizione per il sesto anno e la terra vi darà frutti per tre anni. 22L’ottavo anno seminerete, ma consumerete il vecchio raccolto fino al nono anno; mangerete del raccolto vecchio finché venga il nuovo.

23Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e ospiti. 24Perciò, in tutta la terra che avrete in possesso, concederete il diritto di riscatto per i terreni.

25Se il tuo fratello cade in miseria e vende una parte della sua proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, cioè il suo parente più stretto, verrà e riscatterà ciò che il fratello ha venduto. 26Se uno non ha chi possa fare il riscatto, ma giunge a procurarsi da sé la somma necessaria al riscatto, 27conterà le annate passate dopo la vendita, restituirà al compratore il valore degli anni che ancora rimangono e rientrerà così in possesso del suo patrimonio. 28Ma se non trova da sé la somma sufficiente a rimborsarlo, ciò che ha venduto rimarrà in possesso del compratore fino all’anno del giubileo; al giubileo il compratore uscirà e l’altro rientrerà in possesso del suo patrimonio.

29Se uno vende una casa abitabile in una città cinta di mura, ha diritto al riscatto fino allo scadere dell’anno dalla vendita; il suo diritto di riscatto durerà un anno intero. 30Ma se quella casa, posta in una città cinta di mura, non è riscattata prima dello scadere di un intero anno, rimarrà sempre proprietà del compratore e dei suoi discendenti; il compratore non sarà tenuto a uscirne al giubileo. 31Però le case dei villaggi non attorniati da mura vanno considerate come parte dei fondi campestri; potranno essere riscattate, e al giubileo il compratore dovrà uscirne.

32Quanto alle città dei leviti e alle case che essi vi possederanno, i leviti avranno il diritto perenne di riscatto. 33Se chi riscatta è un levita, in occasione del giubileo il compratore uscirà dalla casa comprata nella città levitica, perché le case delle città levitiche sono loro proprietà, in mezzo agli Israeliti. 34Neppure campi situati nei dintorni delle città levitiche si potranno vendere, perché sono loro proprietà perenne.

35Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria ed è inadempiente verso di te, sostienilo come un forestiero o un ospite, perché possa vivere presso di te. 36Non prendere da lui interessi né utili, ma temi il tuo Dio e fa’ vivere il tuo fratello presso di te. 37Non gli presterai il denaro a interesse, né gli darai il vitto a usura. 38Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, per darvi la terra di Canaan, per essere il vostro Dio.

39Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria e si vende a te, non farlo lavorare come schiavo; 40sia presso di te come un bracciante, come un ospite. Ti servirà fino all’anno del giubileo; 41allora se ne andrà da te insieme con i suoi figli, tornerà nella sua famiglia e rientrerà nella proprietà dei suoi padri. 42Essi sono infatti miei servi, che io ho fatto uscire dalla terra d’Egitto; non debbono essere venduti come si vendono gli schiavi. 43Non lo tratterai con durezza, ma temerai il tuo Dio.

44Quanto allo schiavo e alla schiava che avrai in proprietà, potrete prenderli dalle nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo schiavo e la schiava. 45Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli nati nella vostra terra; saranno vostra proprietà. 46Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi potrete servire sempre di loro come di schiavi. Ma quanto ai vostri fratelli, gli Israeliti, nessuno dòmini sull’altro con durezza.

47Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiti con lui e si vende al forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della sua famiglia, 48dopo che si è venduto ha il diritto di riscatto: lo potrà riscattare uno dei suoi fratelli 49o suo zio o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno dei consanguinei della sua parentela o, se ha i mezzi per farlo, potrà riscattarsi da sé. 50Farà il calcolo con il suo compratore, dall’anno che gli si è venduto all’anno del giubileo; il prezzo da pagare sarà in proporzione del numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un bracciante. 51Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il riscatto in ragione di questi anni e in proporzione del prezzo per il quale fu comprato; 52se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, farà il calcolo con il suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni. 53Resterà presso di lui come un bracciante preso a servizio anno per anno; il padrone non dovrà trattarlo con durezza sotto i suoi occhi. 54Se non è riscattato in alcuno di questi modi, se ne andrà libero l’anno del giubileo: lui con i suoi figli. 55Poiché gli Israeliti sono miei servi; essi sono servi miei, che ho fatto uscire dalla terra d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio.

1Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nella vostra terra vi sia pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore, vostro Dio.

2Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.

3Se seguirete le mie leggi, se osserverete i miei comandi e li metterete in pratica, 4io vi darò le piogge al loro tempo, la terra darà prodotti e gli alberi della campagna daranno frutti. 5La trebbiatura durerà per voi fino alla vendemmia e la vendemmia durerà fino alla semina; mangerete il vostro pane a sazietà e abiterete al sicuro nella vostra terra.

6Io stabilirò la pace nella terra e, quando vi coricherete, nulla vi turberà. Farò sparire dalla terra le bestie nocive e la spada non passerà sui vostri territori. 7Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. 8Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi colpiti di spada. 9Io mi volgerò a voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò e confermerò la mia alleanza con voi. 10Voi mangerete del vecchio raccolto, serbato a lungo, e dovrete disfarvi del raccolto vecchio per far posto al nuovo.

11Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e non vi respingerò. 12Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete mio popolo. 13Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, perché non foste più loro schiavi; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta.

14Ma se non mi darete ascolto e se non metterete in pratica tutti questi comandi, 15se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, 16ecco come io vi tratterò: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi consumeranno la vita. Seminerete invano le vostre sementi: le mangeranno i vostri nemici. 17Volgerò il mio volto contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi insegua.

18Se nemmeno a questo punto mi darete ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 19Spezzerò la vostra forza superba, renderò il vostro cielo come ferro e la vostra terra come bronzo. 20Le vostre energie si consumeranno invano, poiché la vostra terra non darà prodotti e gli alberi della campagna non daranno frutti.

21Se vi opporrete a me e non mi vorrete ascoltare, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. 22Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte.

23Se, nonostante questi castighi, non vorrete correggervi per tornare a me, ma vi opporrete a me, 24anch’io mi opporrò a voi e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. 25Manderò contro di voi la spada, vindice della mia alleanza; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico. 26Quando io avrò tolto il sostegno del pane, dieci donne faranno cuocere il vostro pane in uno stesso forno e il pane che esse porteranno sarà razionato: mangerete, ma non vi sazierete.

27Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me, 28anch’io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 29Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. 30Devasterò le vostre alture, distruggerò i vostri altari per l’incenso, butterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e vi detesterò. 31Ridurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri santuari e non aspirerò più il profumo dei vostri incensi. 32Devasterò io stesso la terra, e i vostri nemici, che vi prenderanno dimora, ne saranno stupefatti. 33Quanto a voi, vi disperderò fra le nazioni e sguainerò la spada dietro di voi; la vostra terra sarà desolata e le vostre città saranno deserte.

34Allora la terra godrà i suoi sabati per tutto il tempo della desolazione, mentre voi resterete nella terra dei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si compenserà dei suoi sabati. 35Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu concesso da voi con i sabati, quando l’abitavate.

36A quelli che tra voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione nei territori dei loro nemici: il fruscìo di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua. 37Cadranno uno sopra l’altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici. 38Perirete fra le nazioni: la terra dei vostri nemici vi divorerà.

39Quelli che tra voi saranno superstiti si consumeranno a causa delle proprie colpe nei territori dei loro nemici; anche a causa delle colpe dei loro padri periranno con loro. 40Dovranno confessare la loro colpa e la colpa dei loro padri: per essere stati infedeli nei miei riguardi ed essersi opposti a me; 41perciò anch’io mi sono opposto a loro e li ho deportati nella terra dei loro nemici. Allora il loro cuore non circonciso si umilierà e sconteranno la loro colpa. 42E io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell’alleanza con Isacco e dell’alleanza con Abramo, e mi ricorderò della terra. 43Quando dunque la terra sarà abbandonata da loro e godrà i suoi sabati, mentre rimarrà deserta, senza di loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie prescrizioni ed essersi stancati delle mie leggi.

44Nonostante tutto questo, quando saranno nella terra dei loro nemici, io non li rigetterò e non mi stancherò di loro fino al punto di annientarli del tutto e di rompere la mia alleanza con loro, poiché io sono il Signore, loro Dio; 45ma mi ricorderò in loro favore dell’alleanza con i loro antenati, che ho fatto uscire dalla terra d’Egitto davanti alle nazioni, per essere loro Dio. Io sono il Signore”».

46Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore stabilì fra sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè.

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1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Parla agli Israeliti dicendo loro: “Quando un uomo o una donna farà un voto speciale, il voto di nazireato, per consacrarsi al Signore, 3si asterrà dal vino e dalle bevande inebrianti, non berrà aceto di vino né aceto di bevanda inebriante, non berrà liquori tratti dall’uva e non mangerà uva, né fresca né secca. 4Per tutto il tempo del suo nazireato non mangerà alcun prodotto della vite, dai chicchi acerbi alle vinacce.

5Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà sul suo capo; finché non siano compiuti i giorni per i quali si è votato al Signore, sarà sacro: lascerà crescere liberamente la capigliatura del suo capo.

6Per tutto il tempo in cui rimane votato al Signore, non si avvicinerà a un cadavere; 7si trattasse anche di suo padre, di sua madre, di suo fratello e di sua sorella, non si renderà impuro per loro alla loro morte, perché porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio. 8Per tutto il tempo del suo nazireato egli è sacro al Signore.

9Se qualcuno gli muore accanto all’improvviso e rende impuro il suo capo consacrato, nel giorno della sua purificazione si raderà il capo: se lo raderà il settimo giorno; 10l’ottavo giorno porterà due tortore o due piccoli di colomba al sacerdote, all’ingresso della tenda del convegno. 11Il sacerdote ne offrirà uno in sacrificio per il peccato e l’altro in olocausto e compirà il rito espiatorio per lui, per il peccato in cui è incorso a causa di quel morto. In quel giorno stesso, il nazireo consacrerà così il suo capo. 12Consacrerà di nuovo al Signore i giorni del suo nazireato e offrirà un agnello dell’anno come sacrificio per il peccato; i giorni precedenti decadranno, perché il suo nazireato è stato reso impuro.

13Questa è la legge per il nazireo: quando i giorni del suo nazireato saranno compiuti, lo si farà venire all’ingresso della tenda del convegno; 14egli presenterà l’offerta al Signore: un agnello dell’anno, senza difetto, per l’olocausto; una pecora dell’anno, senza difetto, per il sacrificio per il peccato; un ariete senza difetto, come sacrificio di comunione; 15un canestro di pani azzimi di fior di farina, di focacce impastate con olio, di schiacciate senza lievito unte d’olio, insieme con la loro oblazione e le loro libagioni. 16Il sacerdote le offrirà davanti al Signore e compirà il suo sacrificio per il peccato e il suo olocausto; 17offrirà l’ariete come sacrificio di comunione al Signore, oltre al canestro degli azzimi. Il sacerdote offrirà anche l’oblazione e la sua libagione. 18Il nazireo raderà, all’ingresso della tenda del convegno, il suo capo consacrato, prenderà la capigliatura del suo capo consacrato e la metterà sul fuoco che è sotto il sacrificio di comunione. 19Il sacerdote prenderà la spalla dell’ariete, quando sarà cotta, una focaccia non lievitata dal canestro e una schiacciata azzima e le porrà nelle mani del nazireo, dopo che questi avrà rasato la capigliatura consacrata. 20Il sacerdote le presenterà con il rito di elevazione davanti al Signore; è cosa santa che appartiene al sacerdote, insieme con il petto della vittima offerta con il rito di elevazione e la coscia della vittima offerta come tributo. Dopo, il nazireo potrà bere vino.

21Questa è la legge per il nazireo che ha promesso la sua offerta al Signore per il suo nazireato, oltre quello che è in grado di fare in più, secondo il voto che avrà emesso. Così egli farà quanto alla legge del suo nazireato”».

22Il Signore parlò a Mosè e disse: 23«Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:

24Ti benedica il Signore e ti custodisca.
25Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
26Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.

27Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

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1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Fatti due trombe d’argento; le farai d’argento lavorato a martello e ti serviranno per convocare la comunità e per far muovere gli accampamenti.

3Quando si suonerà con esse, tutta la comunità si radunerà presso di te all’ingresso della tenda del convegno. 4Al suono di una tromba sola, si raduneranno presso di te i prìncipi, capi delle migliaia d’Israele.

5Quando le suonerete a squillo disteso, gli accampamenti che sono a levante si metteranno in cammino. 6Quando le suonerete a squillo disteso una seconda volta, si metteranno in cammino gli accampamenti posti a mezzogiorno. A squillo disteso si suonerà per i loro spostamenti.

7Per radunare l’assemblea, suonerete, ma non con squillo disteso. 8I sacerdoti figli di Aronne suoneranno le trombe; sarà per voi un rito perenne di generazione in generazione.

9Quando nella vostra terra entrerete in guerra contro l’avversario che vi attaccherà, suonerete le trombe a squillo disteso e sarete ricordati davanti al Signore, vostro Dio, e sarete salvati dai vostri nemici.

10Nel vostro giorno di gioia, nelle vostre solennità e al principio dei vostri mesi, suonerete le trombe durante i vostri olocausti e i vostri sacrifici di comunione. Esse saranno per voi un richiamo davanti al vostro Dio. Io sono il Signore, vostro Dio».

11Il secondo anno, il secondo mese, il venti del mese, la nube si alzò da sopra la Dimora della Testimonianza. 12Gli Israeliti si mossero, secondo il loro ordine di spostamento, dal deserto del Sinai. La nube si fermò nel deserto di Paran. 13Così si misero in cammino la prima volta, secondo l’ordine del Signore, dato per mezzo di Mosè.

14Per prima si mosse l’insegna dell’accampamento dei figli di Giuda, suddivisi secondo le loro schiere. Nacson, figlio di Amminadàb, comandava la schiera di Giuda. 15Netanèl, figlio di Suar, comandava la schiera della tribù dei figli di Ìssacar. 16Eliàb, figlio di Chelon, comandava la schiera della tribù dei figli di Zàbulon. 17La Dimora fu smontata e si mossero i figli di Gherson e i figli di Merarì, portatori della Dimora.

18Poi si mosse l’insegna dell’accampamento di Ruben, secondo le sue schiere. Elisùr, figlio di Sedeùr, comandava la schiera di Ruben. 19Selumièl, figlio di Surisaddài, comandava la schiera della tribù dei figli di Simeone. 20Eliasàf, figlio di Deuèl, comandava la schiera della tribù dei figli di Gad. 21Poi si mossero i Keatiti, portatori del santuario; la Dimora veniva eretta al loro arrivo.

22Poi si mosse l’insegna dell’accampamento dei figli di Èfraim, suddivisi secondo le sue schiere. Elisamà, figlio di Ammiùd, comandava la schiera di Èfraim. 23Gamlièl, figlio di Pedasùr, comandava la schiera della tribù dei figli di Manasse. 24Abidàn, figlio di Ghideonì, comandava la schiera della tribù dei figli di Beniamino.

25Poi si mosse l’insegna dell’accampamento dei figli di Dan, retroguardia di tutti gli accampamenti, suddivisi secondo le loro schiere. Achièzer, figlio di Ammisaddài, comandava la schiera di Dan. 26Paghièl, figlio di Ocran, comandava la schiera della tribù dei figli di Aser, 27e Achirà, figlio di Enan, comandava la schiera della tribù dei figli di Nèftali.

28Questo era l’ordine degli spostamenti degli Israeliti, secondo le loro schiere, quando levarono le tende.

29Mosè disse a Obab, figlio di Reuèl il Madianita, suocero di Mosè: «Noi stiamo per partire verso il luogo del quale il Signore ha detto: “Lo darò a voi in possesso”. Vieni con noi e ti faremo del bene, perché il Signore ha promesso del bene a Israele». 30Ma egli replicò: «Io non verrò; anzi tornerò alla mia terra e alla mia parentela». Mosè rispose: 31«Non ci abbandonare, ti prego, poiché tu conosci i luoghi dove accamparci nel deserto e sarai per noi come gli occhi. 32Se vieni con noi, tutto il bene che il Signore farà a noi, noi lo faremo a te».

33Così partirono dal monte del Signore e fecero tre giornate di cammino; l’arca dell’alleanza del Signore si muoveva davanti a loro durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. 34La nube del Signore era sopra di loro durante il giorno, quando partivano dall’accampamento.

35Quando l’arca partiva, Mosè diceva:

«Sorgi, Signore,
e siano dispersi i tuoi nemici
e fuggano davanti a te coloro che ti odiano».

36Quando sostava, diceva:

«Torna, Signore,
alle miriadi di migliaia d’Israele».

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1Maria e Aronne parlarono contro Mosè, a causa della donna etiope che aveva preso. Infatti aveva sposato una donna etiope. 2Dissero: «Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?». Il Signore udì. 3Ora Mosè era un uomo assai umile, più di qualunque altro sulla faccia della terra.

4Il Signore disse a un tratto a Mosè, ad Aronne e a Maria: «Uscite tutti e tre verso la tenda del convegno». Uscirono tutti e tre. 5Il Signore scese in una colonna di nube, si fermò all’ingresso della tenda e chiamò Aronne e Maria. I due si fecero avanti. 6Il Signore disse:

«Ascoltate le mie parole!
Se ci sarà un vostro profeta,
io, il Signore,
in visione a lui mi rivelerò,
in sogno parlerò con lui.
7Non così per il mio servo Mosè:
egli è l’uomo di fiducia in tutta la mia casa.
8Bocca a bocca parlo con lui,
in visione e non per enigmi,
ed egli contempla l’immagine del Signore.
Perché non avete temuto
di parlare contro il mio servo, contro Mosè?».

9L’ira del Signore si accese contro di loro ed egli se ne andò. 10La nube si ritirò di sopra alla tenda ed ecco: Maria era lebbrosa, bianca come la neve. Aronne si volse verso Maria ed ecco: era lebbrosa. 11Aronne disse a Mosè: «Ti prego, mio signore, non addossarci il peccato che abbiamo stoltamente commesso! 12Ella non sia come il bambino nato morto, la cui carne è già mezza consumata quando esce dal seno della madre». 13Mosè gridò al Signore dicendo: «Dio, ti prego, guariscila!». 14Il Signore disse a Mosè: «Se suo padre le avesse sputato in viso, non ne porterebbe lei vergogna per sette giorni? Stia dunque isolata fuori dell’accampamento sette giorni; poi vi sarà riammessa». 15Maria dunque rimase isolata, fuori dell’accampamento, sette giorni; il popolo non riprese il cammino, finché Maria non fu riammessa.

16Poi il popolo partì da Caseròt, e si accampò nel deserto di Paran.

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[c. 14]
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1Il Signore parlò a Mosè e disse: 2«Parla agli Israeliti dicendo loro: “Quando sarete entrati nella terra che dovrete abitare e che io sto per darvi, 3e offrirete al Signore un sacrificio consumato dal fuoco, olocausto o sacrificio, per soddisfare un voto o per un’offerta spontanea o nelle vostre solennità, per offrire un profumo gradito al Signore con il vostro bestiame grosso o minuto, 4colui che presenterà l’offerta al Signore offrirà in oblazione un decimo di efa di fior di farina, impastata con un quarto di hin di olio, 5e vino come libagione, un quarto di hin: lo aggiungerai all’olocausto o al sacrificio, per ogni agnello. 6Se è per un ariete, offrirai in oblazione due decimi di efa di fior di farina, impastata con un terzo di hin di olio, 7e vino in libagione, un terzo di hin: l’offrirai come profumo gradito al Signore. 8Se offri un giovenco in olocausto o in sacrificio per soddisfare un voto o in sacrificio di comunione al Signore, 9oltre al giovenco si offrirà un’oblazione di tre decimi di efa di fior di farina, impastata in mezzo hin di olio, 10e offrirai vino in libagione, un mezzo hin di vino; è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore. 11Così si farà per ogni giovenco, per ogni ariete, per ogni agnello o capretto. 12Secondo il numero degli animali che immolerete, farete così per ciascuna vittima.

13Quanti sono nativi della terra faranno così, per offrire un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore. 14Se uno straniero che dimora da voi, o chiunque abiterà in mezzo a voi, di generazione in generazione, offrirà un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore, farà come fate voi. 15Vi sarà una sola legge per l’assemblea, sia per voi sia per lo straniero che dimora in mezzo a voi, una legge perenne, di generazione in generazione; come siete voi, così sarà lo straniero davanti al Signore. 16Ci sarà una stessa legge e una stessa regola per voi e per lo straniero che dimora presso di voi”».

17Il Signore parlò ancora a Mosè dicendo: 18«Parla agli Israeliti e di’ loro: “Quando entrerete nella terra in cui io vi conduco 19e mangerete il pane di quella terra, ne preleverete un’offerta da presentare al Signore. 20Dalle primizie della vostra pasta preleverete una focaccia come contributo: la preleverete come si preleva il contributo per l’aia. 21Delle primizie della vostra pasta darete al Signore un contributo, di generazione in generazione.

22Se avrete mancato per inavvertenza e non avrete osservato tutti questi comandi che il Signore ha dato a Mosè, 23quanto il Signore vi ha comandato per mezzo di Mosè, dal giorno in cui il Signore vi ha dato comandi e in seguito, di generazione in generazione, 24se il peccato è stato commesso per inavvertenza da parte della comunità, senza che la comunità se ne sia accorta, tutta la comunità offrirà un giovenco come olocausto di profumo gradito al Signore, con la sua oblazione e la sua libagione secondo la regola, e un capro come sacrificio espiatorio. 25Il sacerdote compirà il rito espiatorio per tutta la comunità degli Israeliti, e sarà loro perdonato; è un’inavvertenza ed essi hanno portato l’offerta, il sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, e il loro sacrificio per il peccato davanti al Signore, per la loro inavvertenza. 26Sarà perdonato a tutta la comunità degli Israeliti e allo straniero che dimora in mezzo a loro, perché tutto il popolo ha peccato per inavvertenza.

27Se è una persona sola che ha peccato per inavvertenza, offra una capra di un anno come sacrificio per il peccato. 28Il sacerdote compirà il rito espiatorio davanti al Signore per la persona che avrà peccato per inavvertenza; quando avrà fatto l’espiazione per essa, le sarà perdonato. 29Sia per un nativo della terra tra gli Israeliti sia per uno straniero che dimora in mezzo a loro, avrete un’unica legge per colui che pecca per inavvertenza.

30Ma la persona che agisce con deliberazione, nativa della terra o straniera, insulta il Signore; essa sarà eliminata dal suo popolo. 31Poiché ha disprezzato la parola del Signore e ha violato il suo comando, quella persona dovrà essere assolutamente eliminata; la colpa è su di lei”».

32Mentre gli Israeliti erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato. 33Quelli che l’avevano trovato a raccogliere legna, lo condussero a Mosè, ad Aronne e a tutta la comunità. 34Lo misero sotto sorveglianza, perché non era stato ancora stabilito che cosa gli si dovesse fare. 35Il Signore disse a Mosè: «Quell’uomo deve essere messo a morte; tutta la comunità lo lapiderà fuori dell’accampamento». 36Tutta la comunità lo condusse fuori dell’accampamento e lo lapidò; quello morì secondo il comando che il Signore aveva dato a Mosè.

37Il Signore parlò a Mosè e disse: 38«Parla agli Israeliti dicendo loro che si facciano, di generazione in generazione, una frangia ai lembi delle loro vesti e che mettano sulla frangia del lembo un cordone di porpora viola. 39Avrete tali frange e, quando le guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore e li eseguirete; non andrete vagando dietro il vostro cuore e i vostri occhi, seguendo i quali vi prostituireste. 40Così vi ricorderete di tutti i miei comandi, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio. 41Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatto uscire dalla terra d’Egitto per essere il vostro Dio. Io sono il Signore, vostro Dio».

1Ora Core, figlio di Isar, figlio di Keat, figlio di Levi, con Datan e Abiràm, figli di Eliàb, e On, figlio di Pelet, figli di Ruben, presero altra gente 2e insorsero contro Mosè, con duecentocinquanta uomini tra gli Israeliti, prìncipi della comunità, membri del consiglio, uomini stimati; 3si radunarono contro Mosè e contro Aronne e dissero loro: «Basta con voi! Tutta la comunità, tutti sono santi e il Signore è in mezzo a loro; perché dunque vi innalzate sopra l’assemblea del Signore?».

4Quando Mosè ebbe udito questo, si prostrò con la faccia a terra; 5poi parlò a Core e a tutta la gente che era con lui, dicendo: «Domani mattina il Signore farà conoscere chi è suo e chi è santo e se lo farà avvicinare: farà avvicinare a sé colui che egli avrà scelto. 6Fate questo: prendetevi gli incensieri tu, Core, e tutta la gente che è con te; 7domani vi metterete il fuoco e porrete incenso davanti al Signore; colui che il Signore avrà scelto sarà santo. Basta con voi, figli di Levi!». 8Mosè disse poi a Core: «Ora ascoltate, figli di Levi! 9È forse poco per voi che il Dio d’Israele vi abbia separato dalla comunità d’Israele, facendovi avvicinare a sé per prestare servizio nella Dimora del Signore e stare davanti alla comunità, esercitando per essa il vostro ministero? 10Egli ha fatto avvicinare a sé te e, con te, tutti i tuoi fratelli, figli di Levi, e ora voi pretendete anche il sacerdozio? 11Per questo tu e tutta la gente che è con te siete convenuti contro il Signore! E chi è Aronne, perché vi mettiate a mormorare contro di lui?».

12Mosè mandò a chiamare Datan e Abiràm, figli di Eliàb; ma essi dissero: «Noi non verremo. 13È troppo poco per te l’averci fatto salire da una terra dove scorrono latte e miele per farci morire nel deserto, perché tu voglia elevarti anche sopra di noi ed erigerti a capo? 14Non ci hai affatto condotto in una terra dove scorrono latte e miele, né ci hai dato in eredità campi e vigne! Credi tu di poter privare degli occhi questa gente? Noi non verremo». 15Allora Mosè si adirò molto e disse al Signore: «Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro».

16Mosè disse a Core: «Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti al Signore: tu e loro con Aronne; 17ciascuno di voi prenda il suo incensiere, vi metta l’incenso e porti ciascuno il suo incensiere davanti al Signore: duecentocinquanta incensieri. Anche tu e Aronne avrete ciascuno il vostro». 18Essi dunque presero ciascuno un incensiere, vi misero il fuoco, vi posero l’incenso e si fermarono all’ingresso della tenda del convegno, come pure Mosè e Aronne.

19Core convocò contro di loro tutta la comunità all’ingresso della tenda del convegno. E la gloria del Signore apparve a tutta la comunità. 20Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne dicendo: 21«Allontanatevi da questa comunità e io li consumerò in un istante». 22Essi si prostrarono con la faccia a terra, e dissero: «Dio, Dio degli spiriti di ogni essere vivente! Un uomo solo ha peccato, e vorresti adirarti contro tutta la comunità?». 23Il Signore parlò a Mosè dicendo: 24«Parla alla comunità e órdinale: “Ritiratevi dalle vicinanze della dimora di Core, Datan e Abiràm”».

25Mosè si alzò e andò verso Datan e Abiràm; gli anziani d’Israele lo seguirono. 26Egli parlò alla comunità dicendo: «Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi e non toccate nulla di quanto loro appartiene, perché non periate a causa di tutti i loro peccati». 27Così quelli si ritirarono dal luogo dove stavano Core, Datan e Abiràm. Datan e Abiràm uscirono e si fermarono all’ingresso delle loro tende con le mogli, i figli e i bambini.

28Mosè disse: «Da questo saprete che il Signore mi ha mandato per fare tutte queste opere e che io non ho agito di mia iniziativa. 29Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, il Signore non mi ha mandato. 30Ma se il Signore opera un prodigio, e se la terra spalanca la bocca e li ingoia con quanto appartiene loro, di modo che essi scendano vivi agli inferi, allora saprete che questi uomini hanno disprezzato il Signore». 31Come egli ebbe finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si squarciò sotto i loro piedi, 32la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e tutti i loro beni. 33Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero dall’assemblea. 34Tutto Israele che era attorno a loro fuggì alle loro grida, perché dicevano: «La terra non inghiottisca anche noi!».

35Un fuoco uscì dal Signore e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano l’incenso.

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1Il re cananeo di Arad, che abitava il Negheb, appena seppe che Israele veniva per la via di Atarìm, attaccò battaglia contro Israele e fece alcuni prigionieri. 2Allora Israele fece un voto al Signore e disse: «Se tu mi consegni nelle mani questo popolo, le loro città saranno da me votate allo sterminio». 3Il Signore ascoltò la voce d’Israele e gli consegnò nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e quel luogo fu chiamato Corma.

4Gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. 5Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». 6Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. 7Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. 8Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». 9Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

10Gli Israeliti si mossero e si accamparono a Obot; 11partiti da Obot si accamparono a Iie-Abarìm, nel deserto che sta di fronte a Moab, dal lato dove sorge il sole. 12Di là si mossero e si accamparono nella valle di Zered. 13Si mossero di là e si accamparono sull’altra riva dell’Arnon, che scorre nel deserto e proviene dal territorio degli Amorrei; l’Arnon infatti è la frontiera di Moab, fra Moab e gli Amorrei. 14Per questo si dice nel libro delle Guerre del Signore:

«Vaèb in Sufa e i torrenti,
l’Arnon 15e il pendio dei torrenti,
che declina verso la sede di Ar
e si appoggia alla frontiera di Moab».

16Di là andarono a Beèr. Questo è il pozzo di cui il Signore disse a Mosè: «Raduna il popolo e io gli darò l’acqua». 17Allora Israele cantò questo canto:

«Sgorga, o pozzo: cantàtelo!
18Pozzo scavato da prìncipi,
perforato da nobili del popolo,
con lo scettro, con i loro bastoni».

Poi dal deserto andarono a Mattanà, 19da Mattanà a Nacalièl, da Nacalièl a Bamòt 20e da Bamòt alla valle che si trova nelle steppe di Moab presso la cima del Pisga, che è di fronte al deserto.

21Israele mandò messaggeri a Sicon, re degli Amorrei, per dirgli: 22«Lasciami passare nel tuo territorio; noi non devieremo per i campi né per le vigne e non berremo l’acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia finché avremo oltrepassato il tuo territorio». 23Ma Sicon non permise a Israele di passare per il suo territorio, anzi radunò tutto il suo popolo e uscì incontro a Israele nel deserto; giunse a Iaas e combatté contro Israele. 24Israele lo sconfisse, passandolo a fil di spada, e conquistò il suo territorio dall’Arnon fino allo Iabbok, estendendosi fino alla regione degli Ammoniti, perché la frontiera degli Ammoniti era forte.

25Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le città degli Amorrei, cioè a Chesbon e in tutte le città del suo territorio; 26Chesbon infatti era la città di Sicon, re degli Amorrei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab e gli aveva strappato di mano tutto il suo territorio, fino all’Arnon. 27Per questo dicono i poeti:

«Entrate in Chesbon!
Sia ricostruita e rifondata
la città di Sicon!
28Perché un fuoco uscì da Chesbon,
una fiamma dalla cittadella di Sicon:
essa divorò Ar-Moab,
i Baal delle alture dell’Arnon.
29Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos!
Egli ha reso fuggiaschi i suoi figli,
e le sue figlie ha dato in schiavitù
a Sicon, re degli Amorrei.
30Ma noi li abbiamo trafitti!
È rovinata Chesbon fino a Dibon.
Abbiamo devastato fino a Nofach,
che è presso Màdaba».

31Israele si stabilì dunque nella terra degli Amorrei. 32Poi Mosè mandò a esplorare Iazer e gli Israeliti presero le città del suo territorio e ne cacciarono gli Amorrei che vi si trovavano.

33Poi mutarono direzione e salirono lungo la strada verso Basan. Og, re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. 34Ma il Signore disse a Mosè: «Non lo temere, perché io lo do in tuo potere, lui, tutta la sua gente e il suo territorio; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon». 35E sconfissero lui, i suoi figli e tutto il suo popolo, così che non gli rimase più superstite alcuno, e si impadronirono del suo territorio.

1Poi gli Israeliti partirono e si accamparono nelle steppe di Moab, oltre il Giordano di Gerico.

2Balak, figlio di Sippor, vide quanto Israele aveva fatto agli Amorrei, 3e Moab ebbe grande paura di questo popolo, che era così numeroso; Moab fu preso da spavento di fronte agli Israeliti. 4Quindi Moab disse agli anziani di Madian: «Ora questa assemblea divorerà quanto è intorno a noi, come il bue divora l’erba dei campi».

Balak, figlio di Sippor, era in quel tempo re di Moab. 5Egli mandò messaggeri a Balaam, figlio di Beor, a Petor, che sta sul fiume, nel territorio dei figli di Amau, per chiamarlo e dirgli: «Ecco, un popolo è uscito dall’Egitto; ha ricoperto la faccia della terra e si è stabilito di fronte a me. 6Ora dunque, vieni e maledici questo popolo per me, poiché esso è più potente di me. Forse riuscirò a batterlo, per scacciarlo dalla terra; perché io lo so: colui che tu benedici è benedetto e colui che tu maledici è maledetto».

7Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono con in mano il compenso per l’oracolo. Arrivarono da Balaam e gli riferirono le parole di Balak. 8Balaam disse loro: «Alloggiate qui stanotte e vi darò la risposta secondo quanto mi dirà il Signore». I capi di Moab si fermarono da Balaam.

9Ora Dio venne da Balaam e gli disse: «Chi sono questi uomini che stanno da te?». 10Balaam rispose a Dio: «Balak, figlio di Sippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: 11“Ecco, il popolo che è uscito dall’Egitto ha ricoperto la superficie della terra. Ora vieni, maledicilo per me; forse riuscirò a batterlo e potrò scacciarlo”». 12Dio disse a Balaam: «Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché esso è benedetto».

13Balaam si alzò la mattina e disse ai prìncipi di Balak: «Andatevene nella vostra terra, perché il Signore si è rifiutato di lasciarmi venire con voi». 14I prìncipi di Moab si alzarono, tornarono da Balak e dissero: «Balaam si è rifiutato di venire con noi».

15Allora Balak mandò di nuovo dei prìncipi, in maggior numero e più influenti di quelli di prima. 16Vennero da Balaam e gli dissero: «Così dice Balak, figlio di Sippor: “Nulla ti trattenga dal venire da me, 17perché io ti colmerò di grandi onori e farò quanto mi dirai; vieni dunque e maledici per me questo popolo”». 18Ma Balaam rispose e disse ai ministri di Balak: «Quand’anche Balak mi desse la sua casa piena d’argento e oro, non potrei trasgredire l’ordine del Signore, mio Dio, per fare cosa piccola o grande. 19Nondimeno, trattenetevi qui anche voi stanotte, perché io sappia ciò che il Signore mi dirà ancora».

20La notte Dio venne da Balaam e gli disse: «Questi uomini non sono venuti a chiamarti? Àlzati dunque, e va’ con loro; ma farai ciò che io ti dirò». 21Balaam quindi si alzò di buon mattino, sellò l’asina e se ne andò con i capi di Moab.

22Ma l’ira di Dio si accese perché egli stava andando; l’angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli cavalcava la sua asina e aveva con sé due servitori. 23L’asina vide l’angelo del Signore che stava ritto sulla strada con la spada sguainata in mano. E l’asina deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. Balaam percosse l’asina per rimetterla sulla strada. 24Allora l’angelo del Signore si fermò in un sentiero infossato tra le vigne, che aveva un muro di qua e un muro di là. 25L’asina vide l’angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede di Balaam contro il muro e Balaam la percosse di nuovo. 26L’angelo del Signore passò di nuovo più avanti e si fermò in un luogo stretto, tanto stretto che non vi era modo di deviare né a destra né a sinistra. 27L’asina vide l’angelo del Signore e si accovacciò sotto Balaam. L’ira di Balaam si accese ed egli percosse l’asina con il bastone.

28Allora il Signore aprì la bocca dell’asina ed essa disse a Balaam: «Che cosa ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?». 29Balaam rispose all’asina: «Perché ti sei beffata di me! Ah, se avessi una spada in mano, ti ucciderei all’istante!». 30L’asina disse a Balaam: «Non sono io la tua asina, sulla quale hai cavalcato da quando hai iniziato fino ad oggi? Sono forse abituata ad agire così?». Ed egli rispose: «No».

31Allora il Signore aprì gli occhi di Balaam ed egli vide l’angelo del Signore che stava ritto sulla strada, con in mano la spada sguainata. Balaam si inginocchiò e si prostrò con la faccia a terra. 32L’angelo del Signore gli disse: «Perché hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco, io sono uscito a ostacolarti, perché il tuo cammino contro di me è rovinoso. 33L’asina mi ha visto e ha deviato davanti a me per tre volte; se non avesse deviato davanti a me, certo ora io avrei già ucciso proprio te e lasciato in vita lei». 34Allora Balaam disse all’angelo del Signore: «Ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sul cammino; ora, se questo è male ai tuoi occhi, me ne tornerò indietro». 35L’angelo del Signore disse a Balaam: «Va’ pure con questi uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò». Balaam andò con i prìncipi di Balak.

36Balak udì che Balaam arrivava e gli uscì incontro a Ir-Moab, che è sulla frontiera dell’Arnon, all’estremità del territorio. 37Balak disse a Balaam: «Non avevo forse mandato a chiamarti con insistenza? Perché non sei venuto da me? Non sono forse in grado di trattarti con onore?». 38Balaam rispose a Balak: «Ecco, sono venuto da te; ma ora posso forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò». 39Balaam andò con Balak e giunsero a Kiriat-Cusòt. 40Balak immolò bestiame grosso e minuto e mandò parte della carne a Balaam e ai prìncipi che erano con lui.

41La mattina Balak prese Balaam e lo fece salire a Bamòt-Baal, e di là vide un’estremità del popolo accampato.

1Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette arieti». 2Balak fece come Balaam aveva detto; Balak e Balaam offrirono un giovenco e un ariete su ciascun altare. 3Balaam disse a Balak: «Férmati presso il tuo olocausto e io andrò. Forse il Signore mi verrà incontro; quel che mi mostrerà io te lo riferirò». Andò su di un’altura brulla.

4Dio andò incontro a Balaam e Balaam gli disse: «Ho preparato i sette altari e ho offerto un giovenco e un ariete su ciascun altare». 5Allora il Signore mise una parola in bocca a Balaam e gli disse: «Torna da Balak e parla così». 6Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto: egli e tutti i prìncipi di Moab. 7Allora Balaam pronunciò il suo poema e disse:

«Da Aram mi fa venire Balak,
il re di Moab dalle montagne d’oriente:
“Vieni, maledici per me Giacobbe;
vieni, minaccia Israele!”.
8Come maledirò quel che Dio non ha maledetto?
Come minaccerò quel che il Signore non ha minacciato?
9Perché dalla vetta delle rupi io lo vedo
e dalle alture lo contemplo:
ecco un popolo che dimora in disparte
e tra le nazioni non si annovera.
10Chi può contare la polvere di Giacobbe?
O chi può calcolare un solo quarto d’Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e sia la mia fine come la loro».

11Allora Balak disse a Balaam: «Che cosa mi hai fatto? Per maledire i miei nemici io ti ho preso, ed ecco, li hai grandemente benedetti». 12Rispose: «Non devo forse aver cura di dire solo quello che il Signore mi mette sulla bocca?».

13Balak gli disse: «Vieni con me in altro luogo da dove tu possa vederlo; ne vedrai solo un’estremità, non lo vedrai tutto intero: di là maledicilo per me». 14Lo condusse al campo di Sofìm, sulla cima del Pisga; costruì sette altari e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare. 15Allora Balaam disse a Balak: «Férmati presso il tuo olocausto e io andrò incontro al Signore». 16Il Signore andò incontro a Balaam, gli mise una parola sulla bocca e gli disse: «Torna da Balak e parla così».

17Balaam tornò da Balak, che stava presso il suo olocausto insieme con i capi di Moab. Balak gli disse: «Che cosa ha detto il Signore?». 18Allora Balaam pronunciò il suo poema e disse:

«Sorgi, Balak, e ascolta;
porgimi orecchio, figlio di Sippor!
19Dio non è un uomo perché egli menta,
non è un figlio d’uomo perché egli ritratti.
Forse egli dice e poi non fa?
Parla e non adempie?
20Ecco, di benedire ho ricevuto il comando:
egli ha benedetto, e non mi metterò contro.
21Egli non scorge colpa in Giacobbe,
non ha veduto torto in Israele.
Il Signore, suo Dio, è con lui
e in lui risuona un’acclamazione per il re.
22Dio, che lo ha fatto uscire dall’Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.
23Perché non vi è sortilegio contro Giacobbe
e non vi è magìa contro Israele:
a suo tempo vien detto a Giacobbe
e a Israele che cosa opera Dio.
24Ecco un popolo che si leva come una leonessa
e si erge come un leone;
non si accovaccia, finché non abbia divorato la preda
e bevuto il sangue degli uccisi».

25Allora Balak disse a Balaam: «Se proprio non lo maledici, almeno non benedirlo!». 26Rispose Balaam e disse a Balak: «Non ti ho già detto che quanto il Signore dirà io dovrò eseguirlo?».

27Balak disse a Balaam: «Vieni, ti condurrò in altro luogo: forse piacerà agli occhi di Dio che tu lo maledica per me di là». 28Così Balak condusse Balaam in cima al Peor, che è di fronte al deserto. 29Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami sette giovenchi e sette arieti». 30Balak fece come Balaam aveva detto e offrì un giovenco e un ariete su ogni altare.

1Balaam vide che al Signore piaceva benedire Israele e non andò come le altre volte alla ricerca di sortilegi, ma rivolse la sua faccia verso il deserto. 2Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di Dio fu sopra di lui. 3Egli pronunciò il suo poema e disse:

«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
e oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante;
4oracolo di chi ode le parole di Dio,
di chi vede la visione dell’Onnipotente,
cade e gli è tolto il velo dagli occhi.
5Come sono belle le tue tende, Giacobbe,
le tue dimore, Israele!
6Si estendono come vallate,
come giardini lungo un fiume,
come àloe, che il Signore ha piantato,
come cedri lungo le acque.
7Fluiranno acque dalle sue secchie
e il suo seme come acque copiose.
Il suo re sarà più grande di Agag
e il suo regno sarà esaltato.
8Dio, che lo ha fatto uscire dall’Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.
Egli divora le nazioni che lo avversano,
addenta le loro ossa
e le loro frecce egli spezza.
9Si accoscia, si accovaccia come un leone
e come una leonessa: chi lo farà alzare?
Benedetto chi ti benedice
e maledetto chi ti maledice».

10Allora l’ira di Balak si accese contro Balaam; Balak batté le mani e disse a Balaam: «Per maledire i miei nemici ti ho chiamato, ed ecco li hai grandemente benedetti per tre volte. 11Ora vattene nella tua terra! Avevo detto che ti avrei colmato di onori, ma ecco, il Signore ti ha impedito di averli».

12Balaam disse a Balak: «Non avevo forse detto ai messaggeri che mi avevi mandato: 13“Quand’anche Balak mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine del Signore per fare cosa, buona o cattiva, di mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò”? 14Ora sto per tornare al mio popolo; ebbene, vieni: ti predirò ciò che questo popolo farà al tuo popolo nei giorni a venire». 15Egli pronunciò il suo poema e disse:

«Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante,
16oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell’Altissimo,
di chi vede la visione dell’Onnipotente,
cade e gli è tolto il velo dagli occhi.
17Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spacca le tempie di Moab
e il cranio di tutti i figli di Set;
18Edom diverrà sua conquista
e diverrà sua conquista Seir, suo nemico,
mentre Israele compirà prodezze.
19Uno di Giacobbe dominerà
e farà perire gli scampati dalla città».

20Poi vide Amalèk, pronunciò il suo poema e disse:

«Amalèk è la prima delle nazioni,
ma il suo avvenire sarà la rovina».

21Poi vide i Keniti, pronunciò il suo poema e disse:

«Sicura è la tua dimora, o Caino,
e il tuo nido è aggrappato alla roccia.
22Ma sarà dato all’incendio,
finché Assur non ti deporterà in prigionia».

23Pronunciò ancora il suo poema e disse:

«Ahimè! Chi vivrà, dopo che Dio avrà compiuto queste cose?
24Verranno navi dalla parte dei Chittìm
e piegheranno Assur e piegheranno Eber,
ma anch’egli andrà in perdizione».

25Poi Balaam si alzò e tornò nella sua terra, mentre Balak se ne andò per la sua strada.

1Israele si stabilì a Sittìm e il popolo cominciò a fornicare con le figlie di Moab. 2Esse invitarono il popolo ai sacrifici offerti ai loro dèi; il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dèi. 3Israele aderì a Baal-Peor e l’ira del Signore si accese contro Israele.

4Il Signore disse a Mosè: «Prendi tutti i capi del popolo e fa’ appendere al palo costoro, davanti al Signore, in faccia al sole, e si allontanerà l’ira ardente del Signore da Israele». 5Mosè disse ai giudici d’Israele: «Ognuno di voi uccida dei suoi uomini coloro che hanno aderito a Baal-Peor».

6Uno degli Israeliti venne e condusse ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta la comunità degli Israeliti, mentre essi stavano piangendo all’ingresso della tenda del convegno. 7Vedendo ciò, Fineès, figlio di Eleàzaro, figlio del sacerdote Aronne, si alzò in mezzo alla comunità, prese in mano una lancia, 8seguì quell’uomo di Israele nell’alcova e li trafisse tutti e due, l’uomo d’Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello si allontanò dagli Israeliti. 9Quelli che morirono per il flagello furono ventiquattromila.

10Il Signore parlò a Mosè e disse: 11«Fineès, figlio di Eleàzaro, figlio del sacerdote Aronne, ha allontanato la mia collera dagli Israeliti, mostrando la mia stessa gelosia in mezzo a loro, e io nella mia gelosia non ho sterminato gli Israeliti. 12Perciò digli che io stabilisco con lui la mia alleanza di pace; 13essa sarà per lui e per la sua discendenza dopo di lui un’alleanza di perenne sacerdozio, perché egli ha avuto zelo per il suo Dio e ha compiuto il rito espiatorio per gli Israeliti».

14L’uomo d’Israele, ucciso con la Madianita, si chiamava Zimrì, figlio di Salu, principe di un casato paterno dei Simeoniti. 15La donna uccisa, la Madianita, si chiamava Cozbì, figlia di Sur, capo della gente di un casato in Madian.

16Il Signore parlò a Mosè e disse: 17«Trattate i Madianiti da nemici e uccideteli, 18poiché essi sono stati nemici per voi con le astuzie che hanno usato con voi nella vicenda di Peor e di Cozbì, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che è stata uccisa il giorno del flagello causato per il fatto di Peor».

19Dopo il flagello,

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1Si fecero avanti le figlie di Selofcàd, figlio di Chefer, figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, delle famiglie di Manasse, figlio di Giuseppe, che si chiamavano Macla, Noa, Cogla, Milca e Tirsa. 2Si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote Eleàzaro, davanti ai prìncipi e a tutta la comunità all’ingresso della tenda del convegno, e dissero: 3«Nostro padre è morto nel deserto. Egli non era nella compagnia di coloro che si erano coalizzati contro il Signore, non era della gente di Core, ma è morto a causa del suo peccato, senza figli maschi. 4Perché dovrebbe il nome di nostro padre scomparire dalla sua famiglia, per il fatto che non ha avuto figli maschi? Dacci una proprietà in mezzo ai fratelli di nostro padre».

5Mosè presentò la loro causa davanti al Signore. 6Il Signore disse a Mosè: 7«Le figlie di Selofcàd dicono bene. Darai loro in eredità una proprietà tra i fratelli del loro padre e farai passare a esse l’eredità del loro padre. 8Parlerai inoltre agli Israeliti e dirai: “Quando un uomo morirà senza lasciare un figlio maschio, farete passare la sua eredità alla figlia. 9Se non ha neppure una figlia, darete la sua eredità ai suoi fratelli. 10Se non ha fratelli, darete la sua eredità ai fratelli del padre. 11Se non ci sono fratelli del padre, darete la sua eredità al parente più stretto nella sua cerchia familiare e quegli la possederà. Questa sarà per gli Israeliti una norma di diritto, secondo quanto il Signore ha ordinato a Mosè”».

12Il Signore disse a Mosè: «Sali su questo monte degli Abarìm e contempla la terra che io do agli Israeliti. 13Quando l’avrai vista, anche tu sarai riunito ai tuoi padri, come fu riunito Aronne tuo fratello, 14perché vi siete ribellati contro il mio ordine nel deserto di Sin, quando la comunità si ribellò, e non avete manifestato la mia santità agli occhi loro, a proposito di quelle acque». Sono le acque di Merìba di Kades, nel deserto di Sin.

15Mosè disse al Signore: 16«Il Signore, il Dio della vita di ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un uomo 17che li preceda nell’uscire e nel tornare, li faccia uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza pastore». 18Il Signore disse a Mosè: «Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui, 19lo farai comparire davanti al sacerdote Eleàzaro e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini sotto i loro occhi 20e porrai su di lui una parte della tua autorità, perché tutta la comunità degli Israeliti gli obbedisca. 21Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleàzaro, che consulterà per lui il giudizio degli urìm davanti al Signore; egli e tutti gli Israeliti con lui e tutta la comunità usciranno all’ordine di Eleàzaro ed entreranno all’ordine suo».

22Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleàzaro e davanti a tutta la comunità; 23pose su di lui le mani e gli diede i suoi ordini, come il Signore aveva detto per mezzo di Mosè.

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