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17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
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1Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macèdone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Chittìm sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto cominciando dalla Grecia. [vv. 2-9] 10Uscì da loro una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco, che era stato ostaggio a Roma, e cominciò a regnare nell’anno centotrentasette del regno dei Greci.
[vv. 11-20]
dei lumi con tutti i suoi arredi, [vv. 22-58]
21Entrò con arroganza nel santuario e ne asportò l’altare d’oro e il candelabrodei sacrifici. [vv. 60-64]
59e specialmente al venticinque del mese, quando sacrificavano sull’ara che era sopra l’altare1Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto, cominciando dalla Grecia. [vv. 2-9]
10Uscì da quelli una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco che era stato ostaggio a Roma, e assunse il regno nell'anno centotrentasette del dominio dei Greci. [vv. 11-12] 13alcuni del popolo presero l'iniziativa e andarono dal re, che diede loro facoltà di introdurre le istituzioni dei pagani. 14Essi costruirono una palestra in Gerusalemme secondo le usanze dei pagani [vv. 15-20]
dei lumi con tutti i suoi arredi [vv. 22-31]
21Entrò con arroganza nel santuario e ne asportò l'altare d'oro e il candelabrodei greggi. [vv. 33-58]
32Trassero in schiavitù le donne e i bambini e si impossessaronodei sacrifici. [vv. 60-64]
59e specialmente al venticinque del mese, quando sacrificavano sull'ara che era sopra l'altare[vv. 1-6] 7disse: «Ohimè! Perché mai sono nato per vedere lo strazio del mio popolo e lo strazio della città santa e debbo starmene qui mentre essa è in balìa dei nemici e il santuario è in mano agli stranieri?
[vv. 8-18]
dei propri padri e volessero tutti aderire alle sue richieste, 20io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell’alleanza dei nostri padri. [vv. 21-47]
19Ma Mattatia rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli che sono sotto il dominio del re lo ascoltassero e ognuno abbandonasse la religionedei popoli e dei re e non la diedero vinta ai peccatori.
48difesero la legge dalla prepotenza[v. 49] 50Ora, figli, mostrate zelo per la legge e date la vostra vita per l’alleanza dei nostri padri. [vv. 51-59] 60Daniele nella sua innocenza fu sottratto alle fauci dei leoni. [vv. 61-69] 70Morì nell’anno centoquarantasei e fu sepolto nella tomba dei suoi padri a Modin; tutto Israele fece grande pianto su di lui.
[vv. 1-6] 7disse: «Ohimè! perché mai sono nato per vedere lo strazio del mio popolo e lo strazio della città santa e debbo sedere qui mentre essa è in balìa dei nemici e il santuario in mano agli stranieri?
[vv. 8-18]
dei suoi padri e vorranno tutti aderire alle sue richieste, 20io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell'alleanza dei nostri padri; [vv. 21-47]
19Ma Mattatia rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli nei domini del re lo ascolteranno e ognuno si staccherà dal cultodei popoli e dei re e non la diedero vinta ai peccatori.
48difesero la legge dalla prepotenza[v. 49] 50Ora, figli, mostrate zelo per la legge e date la vostra vita per l'alleanza dei nostri padri. [vv. 51-59] 60Daniele nella sua innocenza fu sottratto alle fauci dei leoni. [vv. 61-69] 70Morì nell'anno centoquarantasei e fu sepolto nella tomba dei suoi padri in Modin; tutto Israele fece grande pianto su di lui.
[vv. 1-9]
10Apollònio radunò dei pagani e un forte esercito dalla Samaria per combattere Israele. [vv. 11-14] 15Fece i preparativi e si unì a lui un forte gruppo di rinnegati per aiutarlo a vendicarsi dei figli d’Israele. [vv. 16-23] 24Lo inseguirono nella discesa di Bet-Oron fino alla pianura: caddero tra loro circa ottocento uomini, gli altri fuggirono nel territorio dei Filistei. 25Così cominciò a diffondersi il timore di Giuda e dei suoi fratelli e le genti intorno furono prese da terrore. [vv. 26-40]
dei Filistei. [vv. 42-44]
41I mercanti della regione ne ebbero notizia e si rifornirono in abbondanza d’oro e d’argento e di catene e vennero presso l’accampamento per acquistare come schiavi gli Israeliti. A loro si aggiunsero forze della Siria e del territorio45Gerusalemme era disabitata come un deserto,
nessuno dei suoi figli vi entrava o ne usciva,
il santuario era calpestato,
gli stranieri erano nella Cittadella,
soggiorno dei pagani.
La gioia era sparita da Giacobbe,
erano scomparsi il flauto e la cetra.
[vv. 46-47] 48Aprirono il libro della legge per scoprirvi quanto i pagani cercavano di sapere dagli idoli dei loro dèi. [vv. 49-60]
[vv. 1-9]
10Apollonio radunò dei pagani e un forte esercito dalla Samaria per combattere Israele. [vv. 11-23] 24lo inseguirono nella discesa di Bet-Coròn fino alla pianura. Di essi caddero circa ottocento uomini, gli altri fuggirono nella regione dei Filistei. 25Così cominciò a diffondersi il timore di Giuda e dei suoi fratelli e le genti intorno furon prese da terrore. [vv. 26-44]
45Gerusalemme era disabitata come un deserto,
nessuno dei suoi figli vi entrava o ne usciva,
il santuario era calpestato,
gli stranieri erano nella fortezza dell'Acra,
soggiorno dei pagani.
La gioia era sparita da Giacobbe,
erano scomparsi il flauto e la cetra.
[vv. 46-47] 48Aprirono il libro della legge per scoprirvi quanto i pagani cercavano di sapere dagli idoli dei loro dei. [vv. 49-60]
[v. 1] 2per sorprendere il campo dei Giudei e sconfiggerli all’improvviso; gli uomini della Cittadella gli facevano da guida. [vv. 3-6] 7Videro l’accampamento dei pagani difeso e fortificato, con la cavalleria disposta intorno, tutti esperti nella guerra. 8Ma Giuda disse ai suoi uomini: «Non temete il loro numero, né abbiate paura dei loro assalti; [vv. 9-21]
dei Filistei. [vv. 23-29]
22fuggirono tutti nel territoriodei Filistei nelle mani di Giònata, figlio di Saul, e del suo scudiero; [vv. 31-32] 33Abbattili con la spada dei tuoi devoti; ti lodino con canti tutti coloro che riconoscono il tuo nome». [vv. 34-57]
30Quando vide l’imponente accampamento, innalzò questa preghiera: «Benedetto sei tu, o salvatore d’Israele, che hai fiaccato l’impeto del potente per mezzo del tuo servo Davide e hai fatto cadere l’esercitodei pagani. [vv. 59-61]
58Grandissima fu la gioia del popolo, perché era stata cancellata l’onta[v. 1] 2per sorprendere il campo dei Giudei e annientarli all'improvviso; gli uomini dell'Acra gli facevano da guida. [vv. 3-6] 7Videro l'accampamento dei pagani difeso e fortificato e la cavalleria disposta intorno e tutti esperti nella guerra. 8Ma Giuda disse ai suoi uomini: «Non temete il loro numero, né abbiate paura dei loro assalti; [vv. 9-21] 22fuggirono tutti nel territorio dei Filistei. [vv. 23-32]
dei tuoi devoti; ti lodino con canti tutti coloro che riconoscono il tuo nome». [vv. 34-57]
33Abbattili con la spadadei pagani. [vv. 59-61]
58Vi fu gioia molto grande in mezzo al popolo, perché era stata cancellata la vergogna[vv. 1-3] 4Si ricordò poi della perfidia dei figli di Bean, che erano stati di laccio e d’inciampo per il popolo, tendendo insidie nelle vie. [vv. 5-9]
dei dintorni per eliminarci [vv. 11-24]
10e inviarono questa lettera a Giuda e ai suoi fratelli: «Contro di noi si sono riuniti i paganidei loro fratelli nella regione di Gàlaad: [vv. 26-65]
25S’imbatterono nei Nabatei, che vennero loro incontro pacificamente e narrarono tutte le vicendedei Filistei e attraversò Maresà. [v. 67] 68Giuda piegò su Azoto, terra dei Filistei: distrusse i loro altari, bruciò le statue dei loro dèi, mise a sacco la loro città e fece ritorno in Giudea.
66Poi levò il campo per andare nel paese[vv. 1-3] 4Si ricordò poi della perfidia dei figli di Bean, che erano stati di laccio e inciampo per il popolo tendendo insidie nelle vie. [vv. 5-21]
dei pagani circa tremila uomini e Simone portò via le loro spoglie. [vv. 23-24] 25S'imbatterono nei Nabatei, che vennero loro incontro pacificamente e narrarono tutte le vicende dei loro fratelli nella regione di Gàlaad, [vv. 26-65]
22egli li inseguì fino alle porte di Tolemàide. Cadderodei Filistei e attraversò Maresa. [v. 67] 68Giuda piegò su Asdod, terra dei Filistei: distrusse i loro altari, bruciò le statue dei loro dei, mise a sacco la loro città e fece ritorno in Giudea.
66Poi levò il campo per andare nel paese[vv. 1-11] 12Ora mi ricordo dei mali che ho commesso a Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d’oro e d’argento che vi si trovavano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. [v. 13] 14Poi chiamò Filippo, uno dei suoi amici, lo costituì reggente su tutto il suo regno [vv. 15-21]
dei nostri fratelli? [vv. 23-39]
22e insieme andarono dal re e gli dissero: «Fino a quando non farai giustizia e vendettadei monti, un altro nella pianura e avanzavano sicuri e ordinati. [vv. 41-63]
40Un distaccamento delle truppe del re si dispose sulle cime[vv. 1-11] 12Ora mi ricordo dei mali che ho fatto in Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d'oro e d'argento che vi erano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. [v. 13]
14Poi chiamò Filippo, uno dei suoi amici, lo costituì reggente su tutto il suo regno [vv. 15-21]
dei nostri fratelli? [vv. 23-39]
22e andarono dal re e gli dissero: «Fino a quando non farai giustizia e vendettadei monti, un altro nella pianura e avanzavano sicuri e ordinati. [vv. 41-63]
40Un distaccamento delle truppe del re si dispose sulle cime[v. 1] 2Quando rientrò nella reggia dei suoi padri, l’esercito catturò Antioco e Lisia per consegnarglieli. [vv. 3-11]
dei diritti. [vv. 13-16]
12Un gruppo di scribi si radunò tuttavia presso Àlcimo e Bàcchide, per chiedere il riconoscimento17«Le carni dei tuoi fedeli e il loro sangue
hanno versato intorno a Gerusalemme
e nessuno li seppelliva».
[vv. 18-22] 23Giuda vide tutti i mali che Àlcimo e i suoi fautori facevano agli Israeliti, peggio dei pagani; [vv. 24-25]
26Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che nutriva odio e inimicizia per Israele, e gli ordinò di sterminare il popolo. [vv. 27-50]
[v. 1] 2Quando rientrò nella reggia dei suoi padri, l'esercito catturò Antioco e Lisia per consegnarglieli. [vv. 3-11]
dei diritti. [vv. 13-16]
12Si radunò tuttavia presso Alcimo e Bàcchide un gruppo di scribi per chiedere il riconoscimento17«Le carni dei tuoi santi e il loro sangue
hanno sparso intorno a Gerusalemme
e nessuno li seppelliva».
[vv. 18-22] 23Giuda vide tutti i mali che facevano Alcimo e i suoi fautori agli Israeliti peggio dei pagani, [vv. 24-25]
26Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che aveva odio e inimicizia per Israele e gli ordinò di sterminare il popolo. [vv. 27-50]
1Giuda venne a conoscere la fama dei Romani: che essi erano molto potenti e favorivano tutti quelli che simpatizzavano per loro e accordavano amicizia a quanti si rivolgevano a loro e che erano forti e potenti. [vv. 2-4] 5Avevano poi sconfitto in guerra e sottomesso Filippo e Perseo, re dei Chittìm, e quanti si erano sollevati contro di loro. [vv. 6-17]
dei Greci riduceva Israele in schiavitù. [v. 19] 20«Giuda, chiamato anche Maccabeo, e i suoi fratelli e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a voi, per concludere con voi alleanza e pace e per essere iscritti tra i vostri alleati e amici». [vv. 21-22]
18per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno23«Ai Romani e alla nazione dei Giudei, prosperità per mare e per terra, sempre! Lontano da loro la spada nemica! 24Se verrà mossa guerra, contro Roma anzitutto, o contro uno qualsiasi dei suoi alleati in tutto il suo dominio, 25la nazione dei Giudei combatterà al loro fianco con piena lealtà, come permetteranno loro le circostanze; [v. 26] 27Allo stesso modo, se capiterà prima una guerra alla nazione dei Giudei, combatteranno con loro i Romani con tutto l’animo, come permetteranno loro le circostanze; [v. 28] 29In questi termini i Romani hanno stabilito un’alleanza con il popolo dei Giudei. [vv. 30-32]
1Giuda venne a conoscere la fama dei Romani: che essi erano molto potenti e favorivano tutti quelli che simpatizzavano per loro e accordavano amicizia a quanti si rivolgevano a loro e che erano forti e potenti. [vv. 2-4] 5Avevano poi sconfitto in guerra e sottomesso Filippo e Perseo re dei Chittim e quanti si erano sollevati contro di loro. [vv. 6-17]
dei Greci riduceva Israele in schiavitù. [v. 19] 20«Giuda, chiamato anche Maccabeo, e i suoi fratelli e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a voi, per concludere con voi alleanza e amicizia e per essere iscritti tra i vostri alleati e amici». [vv. 21-22]
18per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno23«Salute ai Romani e al popolo dei Giudei per mare e per terra sempre; lungi da loro la spada nemica. 24Se verrà mossa guerra prima contro Roma o contro uno qualsiasi dei suoi alleati in tutto il suo dominio, 25il popolo dei Giudei combatterà al loro fianco con piena lealtà come suggerirà loro l'occasione; [v. 26] 27Allo stesso modo se capiterà prima una guerra al popolo dei Giudei, combatteranno con loro i Romani con tutto l'animo, come permetteranno loro le circostanze; [v. 28] 29Secondo queste formule i Romani hanno stabilito un'alleanza con il popolo dei Giudei. [vv. 30-32]
[vv. 1-15] 16Ma quelli dell’ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l’ala destra, si volsero sugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle. [vv. 17-18]
19Giònata e Simone raccolsero Giuda, loro fratello, e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri, a Modin. [vv. 20-21] 22Il resto delle imprese di Giuda e delle battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero.
[vv. 23-36]
dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne». [vv. 38-45]
37Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone, suo fratello: «I figli di Iambrì celebrano una grande festa di nozze e da Nadabàt conducono la sposa, figlia di unodei vostri nemici». [vv. 47-52] 53Prese come ostaggi i figli dei capi della regione e li pose come prigionieri nella Cittadella a Gerusalemme.
46Alzate perciò ora le vostre grida al Cielo, perché possiate salvarvi dalla mano54Nell’anno centocinquantatré, nel secondo mese, Àlcimo ordinò di demolire il muro del cortile interno del santuario; distrusse così l’opera dei profeti. Si incominciò dunque a demolire. [vv. 55-59]
dei suoi. Ma non vi riuscirono, perché era stata svelata la loro trama. [vv. 61-70] 71Quegli accettò e fece secondo le sue proposte, giurandogli che non gli avrebbe recato alcun male per il resto dei suoi giorni; [vv. 72-73]
60Egli si mosse per venire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perché s’impadronissero di Giònata e[vv. 1-15] 16Ma quelli dell'ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l'ala destra, si volsero sugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle. [vv. 17-18]
19Giònata e Simone raccolsero Giuda loro fratello e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri in Modin. [vv. 20-21] 22Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero.
[vv. 23-36]
dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne». [vv. 38-45]
37Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone suo fratello: «I figli di Iambri hanno una grande festa di nozze e conducono a Nàdabat la sposa, figlia di unodei vostri nemici». [vv. 47-52]
46Alzate ora le vostre grida al Cielo, perché possiate scampare dalla manodei capi della regione e li pose come prigionieri nell'Acra a Gerusalemme.
53Prese come ostaggi i figli54Nell'anno centocinquantatrè, nel secondo mese, Alcimo ordinò di demolire il muro del cortile interno del santuario; così demoliva l'opera dei profeti. Si incominciò dunque a demolire. [vv. 55-59]
dei suoi. Ma non riuscirono, perché era stata svelata la loro trama. [vv. 61-70] 71Quegli accettò e fece secondo le sue proposte e gli giurò che non gli avrebbe recato alcun male per il resto dei suoi giorni; [vv. 72-73]
60Egli si mosse per venire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perché s'impadronissero di Giònata e[vv. 1-13] 14solo a Bet-Sur rimasero alcuni traditori della legge e dei comandamenti, e fu quello il loro rifugio.
[vv. 15-22]
dei Giudei a suo sostegno? [v. 24] 25Scrisse loro in questi termini: «Il re Demetrio alla nazione dei Giudei, salute! [vv. 26-29] 30Rinuncio anche da oggi in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza parte del grano e la metà dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre. [vv. 31-51]
23«Perché abbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell’accaparrarsi l’amiciziadei miei padri; ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio e mi sono impadronito della nostra regione. [vv. 53-54]
52«Ecco, sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono55Il re Tolomeo rispose: «Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno. [vv. 56-57]
dei re, in grande sfarzo.
58Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebrò le sue nozze a Tolemàide, secondo lo stile[vv. 59-66]
67Nell’anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri. [vv. 68-83]
dei dintorni, prese le loro spoglie e diede alle fiamme anche il tempio di Dagon con quanti vi si erano rifugiati. [vv. 85-89]
84Giònata allora incendiò Azoto e le città[vv. 1-13] 14solo in Bet-Zur erano rimasti alcuni traditori della legge e dei comandamenti; fu quello il loro rifugio.
[vv. 15-22]
dei Giudei a suo sostegno? [v. 24] 25Scrisse loro in questi termini: «Il re Demetrio al popolo dei Giudei salute. [vv. 26-29] 30Rinuncio anche da oggi in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza parte del grano e la metà dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre. [vv. 31-51]
23«Perché abbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell'accaparrarsi l'amiciziadei miei padri, ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio - egli si era impadronito del mio territorio [vv. 53-54]
52«Poiché sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono55Tolomeo rispose: «Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno. [vv. 56-57]
dei re con grande sfarzo.
58Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebrò le nozze con lei in Tolemàide secondo lo stile[vv. 59-66]
67Nell'anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri. [vv. 68-89]
[vv. 1-29]
30«Il re Demetrio al fratello Giònata e alla nazione dei Giudei, salute! [vv. 31-32] 33Abbiamo deciso di beneficare la nazione dei Giudei, nostri amici e rispettosi dei nostri diritti, per la loro benevolenza nei nostri riguardi. 34Abbiamo assegnato loro il territorio della Giudea e i tre distretti di Afèrema, Lod e Ramatàim; restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici a Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-37]
38Il re Demetrio, vedendo che il paese rimaneva tranquillo sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò tutte le sue truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. [vv. 39-56]
dei quattro distretti e ti concedo di essere tra gli amici del re». [vv. 58-61] 62Allora quelli di Gaza supplicarono Giònata, il quale diede loro la destra, prelevando i figli dei loro capi come ostaggi e inviandoli a Gerusalemme; poi percorse la regione fino a Damasco. [vv. 63-74]
57Allora il giovane Antioco scrisse a Giònata: «Ti confermo il sommo sacerdozio, ti faccio capo[vv. 1-29]
30«Il re Demetrio al fratello Giònata e al popolo dei Giudei salute. [vv. 31-32] 33Abbiamo deciso di beneficare il popolo dei Giudici nostri amici e rispettosi dei nostri diritti, per la loro benevolenza nei nostri riguardi. 34Abbiamo assegnato a loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-37]
38Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò le truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. [vv. 39-56]
dei quattro distretti e ti concedo di essere tra gli amici del re». [vv. 58-61] 62Allora quelli di Gaza supplicarono Giònata, il quale diede loro la destra, prelevando i figli dei loro capi come ostaggi e inviandoli a Gerusalemme; poi percorse la regione fino a Damasco. [vv. 63-74]
57Allora il giovinetto Antioco scrisse a Giònata: «Ti confermo il sommo sacerdozio, ti faccio capo[vv. 1-2] 3Partirono dunque per Roma, entrarono nel Senato e dissero: «Giònata, sommo sacerdote, e la nazione dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare l’amicizia e l’alleanza con loro come prima». 4E i Romani diedero loro delle lettere per le autorità dei vari luoghi, perché favorissero il loro ritorno pacifico in Giudea.
[v. 5]
6«Giònata, sommo sacerdote, e il consiglio degli anziani della nazione, i sacerdoti e il resto del popolo dei Giudei, agli Spartani, loro fratelli, salute! [vv. 7-10] 11Noi dunque fedelmente, in tutte le feste e negli altri giorni prescritti, ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle nostre invocazioni, com’è doveroso e conveniente ricordarsi dei fratelli. [v. 12] 13Noi invece siamo stati stretti da tante oppressioni e molte guerre: ci hanno combattuto i re dei paesi vicini, [vv. 14-16] 17Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fratellanza. [vv. 18-28]
dei fuochi. [vv. 30-53]
29Giònata e i suoi uomini non si accorsero di nulla fino al mattino, perché continuavano a vedere il bagliore[vv. 1-2] 3Partirono dunque per Roma e là entrarono nel consiglio e dissero: «Giònata sommo sacerdote e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare la comune amicizia e l'alleanza come la prima volta». 4E i Romani diedero loro lettere di raccomandazione per le autorità dei vari luoghi, perché favorissero il loro ritorno pacifico in Giudea.
[vv. 5-10]
dei fratelli. [v. 12] 13Noi invece siamo stati circondati da tante oppressioni e molte guerre: ci hanno combattuti i re dei paesi vicini, [vv. 14-16] 17Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fraternità. [vv. 18-28]
11Noi dunque fedelmente in tutte le feste e negli altri giorni prescritti ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle nostre invocazioni, com'è doveroso e conveniente ricordarsidei fuochi. [vv. 30-53]
29Giònata e i suoi uomini non si accorsero di nulla fino al mattino, perché continuavano a vedere il bagliore[vv. 1-4] 5Ebbene, mai risparmierò la vita di fronte a qualunque tribolazione, perché io non sono più importante dei miei fratelli. [vv. 6-15]
dei suoi figli in ostaggio, perché, una volta liberato, non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà». [vv. 17-24]
16Ora, mandaci cento talenti d’argento e due25Simone mandò a prendere le ossa di Giònata, suo fratello, e lo seppellì a Modin, città dei suoi padri. [v. 26] 27Simone sopraelevò il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista, con pietre levigate, dietro e davanti. [vv. 28-35]
36«Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute! [vv. 37-40]
41Nell’anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele 42e il popolo cominciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: «Anno primo di Simone, sommo sacerdote insigne, stratega e capo dei Giudei».
[vv. 43-53]
[vv. 1-4] 5Ebbene, mai risparmierò la vita di fronte a qualunque tribolazione: perché io non sono più importante dei miei fratelli. [vv. 6-15]
dei suoi figli in ostaggio, perché una volta liberato non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà». [vv. 17-24]
16Ora, mandaci cento talenti d'argento e due25Simone mandò a prendere le ossa di Giònata suo fratello e lo seppellì in Modin, città dei suoi padri. [v. 26] 27Simone sopraelevò il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista con pietre levigate, dietro e davanti. [vv. 28-35]
36«Il re Demetrio a Simone sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e al popolo dei Giudei salute. [vv. 37-40]
41Nell'anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele 42e il popolo cominciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: «Anno primo di Simone il grande, sommo sacerdote, stratega e capo dei Giudei».
[vv. 43-53]
[v. 1] 2Ma Arsace, re della Persia e della Media, appena seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali per catturarlo vivo. [vv. 3-14]
15Diede splendore al tempio
e lo arricchì dei suoi arredi.
[vv. 16-19] 20Questa è la copia della lettera che inviarono gli Spartani:
«Le autorità e la cittadinanza degli Spartani a Simone, grande sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo dei Giudei, loro fratelli, salute! [v. 21] 22Abbiamo registrato le loro dichiarazioni negli atti pubblici, in questi termini: “Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, messaggeri dei Giudei, sono giunti presso di noi per rinnovare l’amicizia con noi. [vv. 23-27]
dei sacerdoti e del popolo, dei capi della nazione e degli anziani della regione, ci è stato reso noto: [vv. 29-32] 33Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Sur nel territorio della Giudea, dove prima c’era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. 34Fortificò anche Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Azoto, nelle quali prima risiedevano i nemici; vi fece abitare dei Giudei e le rifornì di quanto era necessario al loro sostentamento. [vv. 35-39] 40Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore, [vv. 41-43] 44Non dovrà essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza il suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia d’oro; [vv. 45-46] 47Simone da parte sua accettò e gradì di esercitare il sommo sacerdozio, di essere anche stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e capo di tutti».
28nella grande assemblea[v. 48] 49e che se ne depositasse copia nel tesoro, perché fosse a disposizione di Simone e dei suoi figli.
[v. 1] 2Ma Arsace, re della Persia e della Media, appena seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali per catturarlo vivo. [vv. 3-21]
22Abbiamo registrato le loro dichiarazioni negli atti pubblici, in questi termini: Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, messaggeri dei Giudei, sono giunti presso di noi per rinnovare l'amicizia con noi. [vv. 23-27]
28nella grande assemblea dei sacerdoti e del popolo, dei capi della nazione e degli anziani della regione ci è stato reso noto: [vv. 29-32]
33Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. [vv. 34-39]
40Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore; [vv. 41-43]
44né doveva essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea; [vv. 45-46]
47Simone da parte sua accettò e gradì di esercitare il sommo sacerdozio, di essere anche stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e capo di tutti». [v. 48]
49e che se ne depositasse copia nel tesoro, perché fosse a disposizione di Simone e dei suoi figli.
1Antioco, figlio del re Demetrio, inviò lettere dalle isole del mare a Simone, sacerdote ed etnarca dei Giudei, e a tutta la nazione; 2il loro contenuto era del seguente tenore:
«Il re Antioco a Simone, grande sacerdote ed etnarca, e al popolo dei Giudei, salute! 3Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com’era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. [vv. 4-9]
10Nell’anno centosettantaquattro Antioco partì per la terra dei suoi padri e si schierarono con lui tutte le milizie, di modo che pochi rimasero con Trifone. [vv. 11-14]
15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suoi compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:
16«Lucio, console dei Romani, al re Tolomeo, salute! 17Gli ambasciatori dei Giudei sono giunti a noi come nostri amici e alleati, per rinnovare l’antica amicizia e alleanza, inviati da Simone, sommo sacerdote, e dal popolo dei Giudei. [v. 18] 19Ci è sembrato bene perciò scrivere ai re dei vari paesi, perché non facciano loro del male, né facciano guerra alle loro città o alla loro regione, né combattano insieme a chi entri in guerra con loro. [vv. 20-27]
dei suoi amici, a trattare con lui in questi termini: «Voi occupate Giaffa, Ghezer e la Cittadella di Gerusalemme, tutte città del mio regno. [vv. 29-30] 31oppure dateci in cambio cinquecento talenti d’argento e, in compenso dei danni arrecati e dei tributi delle città, altri cinquecento talenti; altrimenti verremo e vi muoveremo guerra». [v. 32] 33ma Simone gli rispose: «Non abbiamo occupato terra straniera né ci siamo impossessati di beni altrui, ma dell’eredità dei nostri padri, che fu occupata un tempo dai nostri nemici senza alcun diritto. 34Noi, avendone avuta l’opportunità, abbiamo recuperato l’eredità dei nostri padri. [vv. 35-41]
28Poi gli inviò Atenòbio, uno1Antioco, figlio del re Demetrio, inviò lettere dalle isole del mare, a Simone sommo sacerdote ed etnarca dei Giudei e a tutto il popolo, 2il cui contenuto era del seguente tenore: «Il re Antioco a Simone sommo sacerdote ed etnarca e al popolo dei Giudei salute. 3Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. [vv. 4-9]
10Nell'anno centosettantaquattro Antioco entrò nella terra dei suoi padri e si schierarono con lui tutte le milizie, così che pochi rimasero con Trifone. [vv. 11-14]
15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suo compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:
16«Lucio console dei Romani al re Tolomeo salute. 17Gli anziani dei Giudei sono giunti a noi come amici nostri e alleati, a rinnovare l'antica amicizia e alleanza, inviati da Simone sommo sacerdote e dal popolo dei Giudei. [v. 18] 19È piaciuto a noi di scrivere ai re dei vari paesi, perché non procurino loro del male, né facciano guerra alle loro città o alla loro regione, né prestino alleanza a chi entri in guerra con loro. [vv. 20-27]
dei suoi amici, a trattare con lui in questi termini: «Voi occupate Giaffa, Ghezer e l'Acra in Gerusalemme, tutte città del mio regno. [vv. 29-30] 31oppure date in sostituzione cinquecento talenti d'argento e, in compenso dei danni arrecati e dei tributi delle città, altri cinquecento talenti; altrimenti verremo e vi muoveremo guerra». [v. 32] 33Simone gli rispose: «Non abbiamo occupato terra straniera né ci siamo impossessati di beni altrui ma dell'eredità dei nostri padri, che fu posseduta dai nostri nemici senza alcun diritto nel tempo passato. 34Noi, avendone avuta l'opportunità, abbiamo ricuperato l'eredità dei nostri padri. [vv. 35-41]
28Poi gli inviò Atenobio, uno