23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
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5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
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9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
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14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
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22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
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Un termine di ricerca potrebbe essere un nome o un'abbreviazione di libro biblico: mal = Libro di Malachia. Forse ti può interessare ricaricare la pagina presentando il libro invece di cercare la parola
ovvero presentando il libro e cercando la parola.
[vv. 1-5]
6Quando Giosuè ebbe congedato il popolo, gli Israeliti se ne andarono, ciascuno nella sua eredità, a prendere in possesso la terra. 7Il popolo servì il Signore durante tutta la vita di Giosuè e degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che avevano visto tutte le grandi opere che il Signore aveva fatto in favore d’Israele. 8Poi Giosuè, figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni 9e fu sepolto nel territorio della sua eredità, a Timnat-Cheres, sulle montagne di Èfraim, a settentrione del monte Gaas. 10Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa ne sorse un’altra, che non aveva conosciuto il Signore, né l’opera che aveva compiuto in favore d’Israele. 11Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; 12abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, 13abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti. 14Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. 15In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo. 16Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. 17Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così. 18Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li salvava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice, perché il Signore si muoveva a compassione per i loro gemiti davanti a quelli che li opprimevano e li maltrattavano. 19Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro: non desistevano dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata.
[vv. 20b-23]
[vv. 1-6]
7Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore; dimenticarono il Signore, loro Dio, e servirono i Baal e le Asere. 8L’ira del Signore si accese contro Israele e li consegnò nelle mani di Cusan-Risatàim, re di Aram Naharàim; gli Israeliti furono servi di Cusan-Risatàim per otto anni. 9Poi gli Israeliti gridarono al Signore e il Signore fece sorgere per loro un salvatore, Otnièl, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, e li salvò. 10Lo spirito del Signore fu su di lui ed egli fu giudice d’Israele. Uscì a combattere e il Signore gli consegnò nelle mani Cusan-Risatàim, re di Aram; la sua mano fu potente contro Cusan-Risatàim. 11La terra rimase tranquilla per quarant’anni, poi Otnièl, figlio di Kenaz, morì.
12Gli Israeliti ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore; il Signore rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perché facevano ciò che è male agli occhi del Signore. 13Eglon radunò intorno a sé gli Ammoniti e gli Amaleciti, fece una spedizione contro Israele, lo batté e occuparono la città delle palme. 14Gli Israeliti furono servi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni. 15Poi gridarono al Signore ed egli fece sorgere per loro un salvatore, Eud, figlio di Ghera, Beniaminita, che era mancino. Gli Israeliti mandarono per mezzo di lui un tributo a Eglon, re di Moab. 16Eud si fece una spada a due tagli, lunga un gomed, e se la cinse sotto la veste, al fianco destro. 17Poi presentò il tributo a Eglon, re di Moab, che era un uomo molto grasso. 18Finita la presentazione del tributo, ripartì con la gente che l’aveva portato. 19Ma egli, dal luogo detto Idoli, che è presso Gàlgala, tornò indietro e disse: «O re, ho una cosa da dirti in segreto». Il re disse: «Silenzio!» e quanti stavano con lui uscirono. 20Allora Eud si accostò al re che stava seduto al piano di sopra, riservato a lui solo, per la frescura, e gli disse: «Ho una parola di Dio per te». Quegli si alzò dal suo seggio. 21Allora Eud, allungata la mano sinistra, trasse la spada dal suo fianco e gliela piantò nel ventre. 22Anche l’elsa entrò con la lama; il grasso si richiuse intorno alla lama. Eud, senza estrargli la spada dal ventre, uscì dalla finestra, 23passò nel portico, dopo aver chiuso i battenti del piano di sopra e aver tirato il chiavistello. 24Quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono e videro che i battenti del piano di sopra erano sprangati; pensarono: «Certo attende ai suoi bisogni nel camerino della stanza fresca». 25Aspettarono fino a essere inquieti, ma quegli non apriva i battenti del piano di sopra. Allora presero la chiave, aprirono, ed ecco che il loro signore era steso per terra, morto. 26Mentre essi indugiavano, Eud era fuggito e, dopo aver oltrepassato gli Idoli, si era messo in salvo nella Seirà. 27Appena arrivato là, suonò il corno sulle montagne di Èfraim e gli Israeliti scesero con lui dalle montagne ed egli si mise alla loro testa. 28Disse loro: «Seguitemi, perché il Signore vi ha consegnato nelle mani i Moabiti, vostri nemici». Quelli scesero dopo di lui, occuparono i guadi del Giordano in direzione di Moab, e non lasciarono passare nessuno. 29In quella circostanza sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; non ne scampò neppure uno. 30Così in quel giorno Moab fu umiliato sotto la mano d’Israele e la terra rimase tranquilla per ottant’anni.
[v. 31]
1Eud era morto, e gli Israeliti ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore. 2Il Signore li consegnò nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava ad Asor. Il capo del suo esercito era Sìsara, che abitava a Caroset-Goìm. 3Gli Israeliti gridarono al Signore, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e da vent’anni opprimeva duramente gli Israeliti.
[vv. 4b-24]
[v. 1]
2«Ci furono capi in Israele
per assumere il comando;
ci furono volontari
per arruolarsi in massa:
benedite il Signore!
3Ascoltate, o re,
porgete l’orecchio, o sovrani;
io voglio cantare al Signore,
voglio cantare inni al Signore, Dio d’Israele!
4Signore, quando uscivi dal Seir,
quando avanzavi dalla steppa di Edom,
la terra tremò, i cieli stillarono,
le nubi stillarono acqua.
5Sussultarono i monti
davanti al Signore, quello del Sinai,
davanti al Signore, Dio d’Israele.
6Ai giorni di Samgar, figlio di Anat,
ai giorni di Giaele,
erano deserte le strade
e i viandanti deviavano su sentieri tortuosi.
7Era cessato ogni potere,
era cessato in Israele,
finché non sorsi io, Dèbora,
finché non sorsi come madre in Israele.
8Si preferivano dèi nuovi,
e allora la guerra fu alle porte,
ma scudo non si vedeva né lancia
per quarantamila in Israele.
9Il mio cuore si volge ai comandanti d’Israele,
ai volontari tra il popolo:
benedite il Signore!
10Voi che cavalcate asine bianche,
seduti su gualdrappe,
voi che procedete sulla via, meditate;
11unitevi al grido degli uomini
schierati fra gli abbeveratoi:
là essi proclamano le vittorie del Signore,
le vittorie del suo potere in Israele,
quando scese alle porte il popolo del Signore.
12Déstati, déstati, o Dèbora,
déstati, déstati, intona un canto!
Sorgi, Barak, e cattura i tuoi prigionieri,
o figlio di Abinòam!
13Allora scesero i fuggiaschi
per unirsi ai prìncipi;
il popolo del Signore
scese a sua difesa tra gli eroi.
14Quelli della stirpe di Èfraim
scesero nella pianura,
ti seguì Beniamino fra le tue truppe.
Dalla stirpe di Machir scesero i comandanti
e da Zàbulon chi impugna lo scettro del comando.
15I prìncipi di Ìssacar mossero con Dèbora,
Barak si lanciò sui suoi passi nella pianura.
Nei territori di Ruben grandi erano le esitazioni.
16Perché sei rimasto seduto tra gli ovili
ad ascoltare le zampogne dei pastori?
Nei territori di Ruben grandi erano le dispute.
17Gàlaad sta fermo oltre il Giordano
e Dan perché va peregrinando sulle navi?
Aser si è stabilito lungo la riva del mare
e presso le sue insenature dimora.
18Zàbulon invece è un popolo che si è esposto alla morte,
come Nèftali, sui poggi della campagna!
19Vennero i re, diedero battaglia,
combatterono i re di Canaan
a Taanac, presso le acque di Meghiddo,
ma non riportarono bottino d’argento.
20Dal cielo le stelle diedero battaglia,
dalle loro orbite combatterono contro Sìsara.
21Il torrente Kison li travolse;
torrente impetuoso fu il torrente Kison.
Anima mia, marcia con forza!
22Allora martellarono gli zoccoli dei cavalli
al galoppo, al galoppo dei destrieri.
23Maledite Meroz – dice l’angelo del Signore –,
maledite, maledite i suoi abitanti,
perché non vennero in aiuto al Signore,
in aiuto al Signore tra gli eroi.
24Sia benedetta fra le donne Giaele,
la moglie di Cheber il Kenita,
benedetta fra le donne della tenda!
25Acqua egli chiese, latte ella diede,
in una coppa da prìncipi offrì panna.
26Una mano ella stese al picchetto
e la destra a un martello da fabbri,
e colpì Sìsara, lo percosse alla testa,
ne fracassò, ne trapassò la tempia.
27Ai piedi di lei si contorse, cadde, giacque;
ai piedi di lei si contorse, cadde;
dove si contorse, là cadde finito.
28Dietro la finestra si affaccia e si lamenta
la madre di Sìsara, dietro le grate:
“Perché il suo carro tarda ad arrivare?
Perché così a rilento procedono i suoi carri?”.
29Le più sagge tra le sue principesse rispondono,
e anche lei torna a dire a se stessa:
30“Certo han trovato bottino, stan facendo le parti:
una fanciulla, due fanciulle per ogni uomo;
un bottino di vesti variopinte per Sìsara,
un bottino di vesti variopinte a ricamo;
una veste variopinta a due ricami
è il bottino per il mio collo”.
31Così periscano tutti i tuoi nemici, Signore!
Ma coloro che ti amano siano come il sole,
quando sorge con tutto lo splendore».
[v. 31]
1Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani di Madian per sette anni. 2La mano di Madian si fece pesante contro Israele; per la paura dei Madianiti gli Israeliti adattarono per sé gli antri dei monti, le caverne e le cime scoscese. 3Ogni volta che Israele aveva seminato, i Madianiti con i figli di Amalèk e i figli dell’oriente venivano contro di lui, 4si accampavano sul territorio degli Israeliti, distruggevano tutti i prodotti della terra fino alle vicinanze di Gaza e non lasciavano in Israele mezzi di sussistenza: né pecore né buoi né asini. 5Venivano, infatti, con i loro armenti e con le loro tende e arrivavano numerosi come le cavallette – essi e i loro cammelli erano senza numero – e venivano nella terra per devastarla. 6Israele fu ridotto in grande miseria a causa di Madian e gli Israeliti gridarono al Signore.
[vv. 7b-32]
33Tutti i Madianiti, Amalèk e i figli dell’oriente si radunarono, passarono il Giordano e si accamparono nella valle di Izreèl. 34Ma lo spirito del Signore rivestì Gedeone; egli suonò il corno e gli Abiezeriti furono convocati al suo seguito. 35Egli mandò anche messaggeri in tutto Manasse, che fu pure chiamato a seguirlo; mandò anche messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero a unirsi agli altri.
[vv. 36b-40]
[vv. 1-8]
9In quella stessa notte il Signore disse a Gedeone: «Àlzati e piomba sul campo, perché io l’ho consegnato nelle tue mani. 10Ma se hai paura di farlo, scendi con il tuo servo Pura 11e ascolterai quello che dicono; dopo, prenderai vigore per piombare sul campo». Egli scese con Pura, suo servo, fino agli avamposti dell’accampamento. 12I Madianiti, gli Amaleciti e tutti i figli dell’oriente erano sparsi nella pianura, numerosi come le cavallette, e i loro cammelli erano senza numero, come la sabbia che è sul lido del mare. 13Quando Gedeone vi giunse, un uomo stava raccontando un sogno al suo compagno e gli diceva: «Ho fatto un sogno. Mi pareva di vedere una pagnotta d’orzo rotolare nell’accampamento di Madian: giunse alla tenda, la urtò e la rovesciò e la tenda cadde a terra». 14Il suo compagno gli rispose: «Questo non è altro che la spada di Gedeone, figlio di Ioas, uomo d’Israele; Dio ha consegnato nelle sue mani Madian e tutto l’accampamento». 15Quando Gedeone ebbe udito il racconto del sogno e la sua interpretazione, si prostrò; poi tornò al campo d’Israele e disse: «Alzatevi, perché il Signore ha consegnato nelle vostre mani l’accampamento di Madian».
[vv. 16b-25]
[vv. 1-21]
22Abimèlec dominò su Israele tre anni. 23Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlec e i signori di Sichem, e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlec. 24Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlec, loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato man forte per uccidere i suoi fratelli. 25I signori di Sichem tesero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlec fu informato della cosa. 26Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero in lui la loro fiducia. 27Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l’uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlec. 28Gaal, figlio di Ebed, disse: «Chi è Abimèlec e che cosa è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi? 29Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlec e direi: “Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo”».
[vv. 30b-55]
56Così Dio fece ricadere sopra Abimèlec il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. 57Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto. Così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.
[vv. 1-5]
6Gli Israeliti continuarono a fare ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal, le Astarti, gli dèi di Aram, gli dèi di Sidone, gli dèi di Moab, gli dèi degli Ammoniti e quelli dei Filistei; abbandonarono il Signore e non lo servirono più. 7L’ira del Signore si accese contro Israele e li consegnò nelle mani dei Filistei e nelle mani degli Ammoniti. 8Questi afflissero e oppressero per diciotto anni gli Israeliti, tutti i figli d’Israele che erano oltre il Giordano, nella terra degli Amorrei in Gàlaad. 9Poi gli Ammoniti passarono il Giordano per combattere anche contro Giuda, contro Beniamino e contro la casa di Èfraim, e Israele fu in grande angoscia.
10Allora gli Israeliti gridarono al Signore: «Abbiamo peccato contro di te, perché abbiamo abbandonato il nostro Dio e abbiamo servito i Baal». 11Il Signore disse agli Israeliti: «Non vi ho forse liberati dagli Egiziani, dagli Amorrei, dagli Ammoniti e dai Filistei? 12Quando quelli di Sidone, gli Amaleciti e i Madianiti vi opprimevano e voi gridavate a me, non vi ho forse salvati dalle loro mani? 13Eppure, mi avete abbandonato e avete servito altri dèi; perciò io non vi salverò più. 14Andate a gridare agli dèi che avete scelto: vi salvino loro nel tempo della vostra angoscia!». 15Gli Israeliti dissero al Signore: «Abbiamo peccato! Fa’ di noi ciò che sembra bene ai tuoi occhi; soltanto, liberaci in questo giorno». 16Eliminarono gli dèi stranieri e servirono il Signore, il quale non tollerò più la tribolazione d’Israele. 17Gli Ammoniti si radunarono e si accamparono in Gàlaad e anche gli Israeliti si adunarono e si accamparono a Mispa. 18La gente, i prìncipi di Gàlaad, si dissero l’un l’altro: «Chi sarà l’uomo che comincerà a combattere contro gli Ammoniti? Egli sarà il capo di tutti gli abitanti di Gàlaad».
[vv. 1-11]
12Poi Iefte inviò messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: «Che cosa c’è tra me e te, perché tu venga contro di me a muover guerra nella mia terra?». 13Il re degli Ammoniti rispose ai messaggeri di Iefte: «Perché Israele, quando salì dall’Egitto, si impossessò del mio territorio, dall’Arnon fino allo Iabbok e al Giordano; restituiscilo pacificamente». 14Iefte inviò di nuovo messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: 15«Dice Iefte: Israele non si impossessò della terra di Moab, né di quella degli Ammoniti. 16Quando salì dall’Egitto, Israele attraversò il deserto fino al Mar Rosso e giunse a Kades, 17e mandò messaggeri al re di Edom per dirgli: “Lasciami passare per la tua terra”. Ma il re di Edom non acconsentì. Ne mandò anche al re di Moab, ma anch’egli rifiutò e Israele rimase a Kades. 18Poi camminò per il deserto, fece il giro della terra di Edom e di quella di Moab, giunse a oriente della terra di Moab e si accampò oltre l’Arnon senza entrare nei territori di Moab, perché l’Arnon segna il confine di Moab. 19Allora Israele mandò messaggeri a Sicon, re degli Amorrei, re di Chesbon, e gli disse: “Lasciaci passare dalla tua terra, per arrivare alla nostra meta”. 20Ma Sicon non si fidò a lasciar passare Israele per i suoi territori; anzi radunò tutta la sua gente, si accampò a Iaas e combatté contro Israele. 21Il Signore, Dio d’Israele, mise Sicon e tutta la sua gente nelle mani d’Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutta la terra degli Amorrei che abitavano quel territorio: 22conquistò tutti i territori degli Amorrei, dall’Arnon allo Iabbok e dal deserto al Giordano. 23Ora il Signore, Dio d’Israele, ha scacciato gli Amorrei davanti a Israele, suo popolo, e tu vorresti scacciarlo? 24Non possiedi tu quello che Camos, tuo dio, ti ha fatto possedere? Così anche noi possederemo la terra di quelli che il Signore ha scacciato davanti a noi. 25Sei tu forse più di Balak, figlio di Sippor, re di Moab? Litigò forse con Israele o gli fece guerra? 26Da trecento anni Israele abita a Chesbon e nelle sue dipendenze, ad Aroèr e nelle sue dipendenze e in tutte le città lungo l’Arnon; perché non gliele avete tolte durante questo tempo? 27Io non ti ho fatto torto, e tu agisci male verso di me, muovendomi guerra; il Signore, che è giudice, giudichi oggi tra gli Israeliti e gli Ammoniti!». 28Ma il re degli Ammoniti non ascoltò le parole che Iefte gli aveva mandato a dire.
[vv. 29b-40]
[vv. 1-12]
13Dopo di lui fu giudice d’Israele Abdon, figlio d’Illel, di Piratòn. 14Ebbe quaranta figli e trenta nipoti, i quali cavalcavano settanta asinelli. Fu giudice d’Israele per otto anni. 15Poi Abdon, figlio d’Illel, di Piratòn, morì e fu sepolto a Piratòn, nel territorio di Èfraim, sul monte dell’Amalecita.
1Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani dei Filistei per quarant’anni. 2C’era allora un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. 3L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. 4Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro. 5Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». 6La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, 7ma mi ha detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte”».
[vv. 8b-25]
1Dopo qualche tempo, nei giorni della mietitura del grano, Sansone andò a visitare sua moglie, le portò un capretto e disse: «Voglio entrare da mia moglie nella camera». Ma il padre di lei non gli permise di entrare 2e gli disse: «Credevo proprio che tu l’avessi presa in odio e perciò l’ho data al tuo compagno; la sua sorella minore non è più bella di lei? Prendila dunque al suo posto». 3Ma Sansone rispose loro: «Questa volta non sarò colpevole verso i Filistei, se farò loro del male». 4Sansone se ne andò e catturò trecento volpi; prese delle fiaccole, legò coda a coda e mise una fiaccola fra le due code. 5Poi accese le fiaccole, lasciò andare le volpi per i campi di grano dei Filistei e bruciò i covoni ammassati, il grano ancora in piedi e perfino le vigne e gli oliveti. 6I Filistei chiesero: «Chi ha fatto questo?». La risposta fu: «Sansone, il genero dell’uomo di Timna, perché costui gli ha ripreso la moglie e l’ha data al compagno di lui». I Filistei salirono e bruciarono tra le fiamme lei e suo padre. 7Sansone disse loro: «Poiché agite in questo modo, io non la smetterò finché non mi sia vendicato di voi».
[vv. 8b-20]
1C’era un uomo delle montagne di Èfraim che si chiamava Mica. 2Egli disse alla madre: «Quei millecento sicli d’argento che ti erano stati presi e per i quali hai pronunciato una maledizione, e l’hai pronunciata alla mia presenza, ecco, li ho io; quel denaro l’avevo preso io. Ora te lo restituisco». La madre disse: «Benedetto sia mio figlio dal Signore!». 3Egli restituì alla madre i millecento sicli d’argento e la madre disse: «Io consacro con la mia mano questo denaro al Signore, in favore di mio figlio, per farne una statua di metallo fuso». 4Quando egli ebbe restituito il denaro alla madre, questa prese duecento sicli e li diede al fonditore, il quale ne fece una statua di metallo fuso, che fu collocata nella casa di Mica. 5Quest’uomo, Mica, aveva un santuario; fece un efod e i terafìm e diede l’investitura a uno dei figli, che divenne suo sacerdote. 6In quel tempo non c’era un re in Israele; ognuno faceva come gli sembrava bene. 7Ora c’era un giovane di Betlemme di Giuda, della tribù di Giuda, il quale era un levita e abitava in quel luogo come forestiero. 8Quest’uomo era partito dalla città di Betlemme di Giuda, per cercare una dimora dovunque la trovasse. Cammin facendo era giunto sulle montagne di Èfraim, alla casa di Mica. 9Mica gli domandò: «Da dove vieni?». Gli rispose: «Sono un levita di Betlemme di Giuda e vado a cercare una dimora dove la troverò». 10Mica gli disse: «Rimani con me e sii per me padre e sacerdote; ti darò dieci sicli d’argento all’anno, vestiario e vitto». Il levita entrò. 11Il levita dunque acconsentì a stare con quell’uomo, che trattò il giovane come un figlio. 12Mica diede l’investitura al levita; il giovane divenne suo sacerdote e si stabilì in casa di lui. 13Mica disse: «Ora so che il Signore mi farà del bene, perché questo levita è divenuto mio sacerdote».
1C’era un uomo delle montagne di Èfraim che si chiamava Mica. 2Egli disse alla madre: «Quei millecento sicli d’argento che ti erano stati presi e per i quali hai pronunciato una maledizione, e l’hai pronunciata alla mia presenza, ecco, li ho io; quel denaro l’avevo preso io. Ora te lo restituisco». La madre disse: «Benedetto sia mio figlio dal Signore!». 3Egli restituì alla madre i millecento sicli d’argento e la madre disse: «Io consacro con la mia mano questo denaro al Signore, in favore di mio figlio, per farne una statua di metallo fuso». 4Quando egli ebbe restituito il denaro alla madre, questa prese duecento sicli e li diede al fonditore, il quale ne fece una statua di metallo fuso, che fu collocata nella casa di Mica. 5Quest’uomo, Mica, aveva un santuario; fece un efod e i terafìm e diede l’investitura a uno dei figli, che divenne suo sacerdote. 6In quel tempo non c’era un re in Israele; ognuno faceva come gli sembrava bene. 7Ora c’era un giovane di Betlemme di Giuda, della tribù di Giuda, il quale era un levita e abitava in quel luogo come forestiero. 8Quest’uomo era partito dalla città di Betlemme di Giuda, per cercare una dimora dovunque la trovasse. Cammin facendo era giunto sulle montagne di Èfraim, alla casa di Mica. 9Mica gli domandò: «Da dove vieni?». Gli rispose: «Sono un levita di Betlemme di Giuda e vado a cercare una dimora dove la troverò». 10Mica gli disse: «Rimani con me e sii per me padre e sacerdote; ti darò dieci sicli d’argento all’anno, vestiario e vitto». Il levita entrò. 11Il levita dunque acconsentì a stare con quell’uomo, che trattò il giovane come un figlio. 12Mica diede l’investitura al levita; il giovane divenne suo sacerdote e si stabilì in casa di lui. 13Mica disse: «Ora so che il Signore mi farà del bene, perché questo levita è divenuto mio sacerdote».
[vv. 1-10]
11Quando furono vicino a Gebus, il giorno era molto avanzato e il servo disse al suo padrone: «Vieni, deviamo il cammino verso questa città dei Gebusei e passiamo lì la notte». 12Il padrone gli rispose: «Non entreremo in una città di stranieri, i cui abitanti non sono Israeliti, ma andremo oltre, fino a Gàbaa». 13E disse al suo servo: «Vieni, raggiungiamo uno di quei luoghi e passeremo la notte a Gàbaa o a Rama». 14Così passarono oltre e continuarono il viaggio; il sole tramontava quando si trovarono nei pressi di Gàbaa, che appartiene a Beniamino. 15Deviarono in quella direzione per passare la notte a Gàbaa. Il levita entrò e si fermò sulla piazza della città; ma nessuno li accolse in casa per la notte. 16Quand’ecco un vecchio, che tornava la sera dal lavoro nei campi – era un uomo delle montagne di Èfraim, che abitava come forestiero a Gàbaa, mentre la gente del luogo era beniaminita –, 17alzàti gli occhi, vide quel viandante sulla piazza della città. Il vecchio gli disse: «Dove vai e da dove vieni?». 18Quegli rispose: «Andiamo da Betlemme di Giuda fino all’estremità delle montagne di Èfraim. Io sono di là ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora mi reco alla casa del Signore, ma nessuno mi accoglie sotto il suo tetto. 19Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il giovane che è con i tuoi servi: non ci manca nulla». 20Il vecchio gli disse: «La pace sia con te! Prendo a mio carico quanto ti occorre; non devi passare la notte sulla piazza». 21Così lo condusse in casa sua e diede foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, poi mangiarono e bevvero. 22Mentre si stavano riconfortando, alcuni uomini della città, gente iniqua, circondarono la casa, bussando fortemente alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: «Fa’ uscire quell’uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo abusare di lui». 23Il padrone di casa uscì e disse loro: «No, fratelli miei, non comportatevi male; dal momento che quest’uomo è venuto in casa mia, non dovete commettere quest’infamia! 24Ecco mia figlia, che è vergine, e la sua concubina: io ve le condurrò fuori, violentatele e fate loro quello che vi pare, ma non commettete contro quell’uomo una simile infamia». 25Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi la presero e la violentarono tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell’alba. 26Quella donna sul far del mattino venne a cadere all’ingresso della casa dell’uomo presso il quale stava il suo padrone, e là restò finché fu giorno chiaro. 27Il suo padrone si alzò alla mattina, aprì la porta della casa e uscì per continuare il suo viaggio, ed ecco che la donna, la sua concubina, giaceva distesa all’ingresso della casa, con le mani sulla soglia. 28Le disse: «Àlzati, dobbiamo partire!». Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caricò sull’asino e partì per tornare alla sua abitazione.
[vv. 29b-30]
[vv. 1-11]
12Le tribù d’Israele mandarono uomini in tutta la tribù di Beniamino a dire: «Quale delitto è stato commesso in mezzo a voi? 13Consegnateci quegli uomini iniqui di Gàbaa, perché li uccidiamo e cancelliamo il male da Israele». Ma i figli di Beniamino non vollero ascoltare la voce dei loro fratelli, gli Israeliti.
[vv. 14b-48]
[vv. 1-14]
15Il popolo dunque si era pentito di quello che aveva fatto a Beniamino, perché il Signore aveva aperto una breccia fra le tribù d’Israele. 16Gli anziani della comunità dissero: «Come procureremo donne ai superstiti, poiché le donne beniaminite sono state sterminate?». 17Soggiunsero: «Bisogna conservare il possesso di un resto a Beniamino, perché non sia soppressa una tribù in Israele. 18Ma noi non possiamo dare loro in moglie le nostre figlie, perché gli Israeliti hanno giurato: “Maledetto chi darà una moglie a Beniamino!”». 19Aggiunsero: «Ecco, ogni anno si fa una festa per il Signore a Silo». Questa città è a settentrione di Betel, a oriente della strada che sale da Betel a Sichem e a mezzogiorno di Lebonà. 20Diedero quest’ordine ai figli di Beniamino: «Andate, appostatevi nelle vigne 21e state attenti: quando le fanciulle di Silo usciranno per danzare in coro, uscite dalle vigne, rapite ciascuno una donna tra le fanciulle di Silo e andatevene nel territorio di Beniamino. 22Quando i loro padri o i loro fratelli verranno a discutere con noi, diremo loro: “Perdonateli: non le hanno prese una ciascuno in guerra, né voi le avete date loro: solo in tal caso sareste in colpa”». 23I figli di Beniamino fecero a quel modo: si presero mogli, secondo il loro numero, fra le danzatrici; le rapirono, poi partirono e tornarono nel loro territorio, riedificarono le città, e vi stabilirono la loro dimora.
[vv. 24b-25]