21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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GnGenesi (169), EsEsodo (179), LvLevitico (141), NmNumeri (219), DtDeuteronomio (142), GsGiosuè (91), GdcGiudici (80), RtRut (5), 1Sam1 Samuele (105), 2Sam2 Samuele (100), 1Re1 Re (98), 2Re2 Re (93), 1Cr1 Cronache (96), 2Cr2 Cronache (135), EsdEsdra (15), NeeNeemia (37), TbTobia (47), GdtGiuditta (51), EstEster (31), EstEbrEster Ebraico (29), 1Mac1 Maccabei (114), 2Mac2 Maccabei (96), GbGiobbe (142), SalSalmi (219), PrProverbi (132), QoQoelet (37), CtCantico (20), SapSapienza (77), SirSiracide (225), IsIsaia (181), GerGeremia (143), LamLamentazioni (13), BarBaruc (25), EzEzechiele (155), DnDaniele (64), OsOsea (20), GlGioele (10), AmAmos (15), AbdAbdia (2), GioGiona (1), MiMichea (12), NaNaum (5), AbAbacuc (7), SoSofonia (5), AgAggeo (5), ZacZaccaria (35), MalMalachia (11), MtMatteo (79), McMarco (34), LcLuca (89), GvGiovanni (65), AtAtti (86), RmRomani (39), 1Cor1 Corinzi (46), 2Cor2 Corinzi (14), GalGalati (10), EfEfesini (17), FilFilippesi (6), ColColossesi (4), 1Tess1 Tessalonicesi (3), 2Tess2 Tessalonicesi (7), 1Tim1 Timoteo (7), 2Tim2 Timoteo (7), TtTito (2), EbrEbrei (37), GcGiacomo (7), 1Pt1 Pietro (7), 2Pt2 Pietro (6), 1Gv1 Giovanni (22), 2Gv2 Giovanni (3), GdGiuda (2), ApApocalisse (60)
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[v. 1] 2La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
[vv. 3-8]
9Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. 10Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. [vv. 11-25]
26Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27E Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:
maschio e femmina li creò.
[vv. 28-31]
[vv. 1-6]
l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
7Allora il Signore Dio plasmò8Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. 9Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. [v. 10] 11Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre attorno a tutta la regione di Avìla, dove si trova l’oro 12e l’oro di quella regione è fino; vi si trova pure la resina odorosa e la pietra d’ònice. [v. 13] 14Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre a oriente di Assur. Il quarto fiume è l’Eufrate.
15Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
[vv. 16-17]
18E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». 19Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. [vv. 21-22] 23Allora l’uomo disse:
«Questa volta
è osso dalle mie ossa,
carne dalla mia carne.
La si chiamerà donna,
perché dall’uomo è stata tolta».
24Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne.
25Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.
[vv. 1-5] 6Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. [v. 7]
8Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». [vv. 10-11] 12Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». [vv. 13-17]
18Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l’erba dei campi.
[vv. 19-21]
22Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!». [v. 23] 24Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.
[vv. 1-18]
l’altra chiamata Silla. [vv. 20-22]
19Lamec si prese due mogli: una chiamata Ada e23Lamec disse alle mogli:
«Ada e Silla, ascoltate la mia voce;
mogli di Lamec, porgete l’orecchio al mio dire.
Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura
e un ragazzo per un mio livido.
[v. 24]
25Adamo di nuovo conobbe sua moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. «Perché – disse – Dio mi ha concesso un’altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l’ha ucciso».
[v. 26]
1Questo è il libro della discendenza di Adamo. Nel giorno in cui Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; [vv. 2-23]
l’aveva preso.
24Enoc camminò con Dio, poi scomparve perché Dio[vv. 25-32]
[vv. 1-5]
l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. 7Il Signore disse: «Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti». [vv. 8-13]
6E il Signore si pentì di aver fattol’arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori. 15Ecco come devi farla: l’arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. [vv. 16-22]
14Fatti un’arca di legno di cipresso; dividerai[vv. 1-16]
17Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l’arca, che s’innalzò sulla terra. 18Le acque furono travolgenti e crebbero molto sopra la terra e l’arca galleggiava sulle acque. [vv. 19-24]
[vv. 1-3] 4Nel settimo mese, il diciassette del mese, l’arca si posò sui monti dell’Araràt. [vv. 5-8]
l’acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell’arca. [vv. 10-22]
9ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell’arca, perché c’era ancora[vv. 1-5]
6Chi sparge il sangue dell’uomo,
dall’uomo il suo sangue sarà sparso,
perché a immagine di Dio
è stato fatto l’uomo.
[vv. 7-13]
14Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l’arco sulle nubi,
[v. 15]
16L’arco sarà sulle nubi,
e io lo guarderò per ricordare l’alleanza eterna
tra Dio e ogni essere
che vive in ogni carne che è sulla terra».
[vv. 17-29]
[vv. 1-15]
l’Amorreo, il Gergeseo, 17l’Eveo, l’Archeo e il Sineo, 18l’Arvadeo, il Semareo e il Camateo. In seguito si dispersero le famiglie dei Cananei. [vv. 19-32]
16e il Gebuseo,[vv. 1-2] 3Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. [vv. 4-5] 6Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un’unica lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro». [vv. 8-32]
[vv. 1-3] 4il luogo dove prima aveva costruito l’altare: lì Abram invocò il nome del Signore.
[vv. 5-10]
l’uno dall’altro: [vv. 12-13]
11Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportò le tende verso oriente. Così si separarono14Allora il Signore disse ad Abram, dopo che Lot si era separato da lui: «Alza gli occhi e, dal luogo dove tu stai, spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l’oriente e l’occidente. [vv. 15-18]
[vv. 1-12]
13Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l’Ebreo, che si trovava alle Querce di Mamre l’Amorreo, fratello di Escol e fratello di Aner, i quali erano alleati di Abram. [vv. 14-24]
[v. 1] 2Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». [vv. 3-15]
l’iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo».
16Alla quarta generazione torneranno qui, perché[vv. 17-21]
[v. 1] 2Sarài disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abram ascoltò l’invito di Sarài. 3Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nella terra di Canaan, Sarài, moglie di Abram, prese Agar l’Egiziana, sua schiava, e la diede in moglie ad Abram, suo marito. [vv. 4-6]
l’angelo del Signore presso una sorgente d’acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, [v. 8] 9Le disse l’angelo del Signore: «Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa». 10Le disse ancora l’angelo del Signore: «Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla, tanto sarà numerosa». 11Soggiunse poi l’angelo del Signore:
7La trovò«Ecco, sei incinta:
partorirai un figlio
e lo chiamerai Ismaele,
perché il Signore ha udito il tuo lamento.
[vv. 12-16]
1Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:
«Io sono Dio l’Onnipotente:
cammina davanti a me
e sii integro.
[vv. 2-20]
l’anno venturo». [vv. 22-27]
21Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data[vv. 1-3] 4Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. [vv. 5-7]
l’albero, quelli mangiarono.
8Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto[vv. 9-18]
l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso». [vv. 20-22]
19Infatti iol’empio? [v. 24] 25Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». [vv. 26-33]
23Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con[vv. 1-14]
15Quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città». [vv. 16-38]
[vv. 1-8]
l’Egiziana, quello che lei aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco. [vv. 10-14]
9Ma Sara vide che il figlio di Agarl’acqua dell’otre era venuta a mancare. Allora depose il fanciullo sotto un cespuglio [vv. 16-18] 19Dio le aprì gli occhi ed ella vide un pozzo d’acqua. Allora andò a riempire l’otre e diede da bere al fanciullo. [vv. 20-31]
15Tuttal’alleanza a Bersabea, Abimèlec si alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel territorio dei Filistei. [vv. 33-34]
32E dopo che ebbero concluso[vv. 1-2]
3Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. [v. 4] 5Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». [v. 6] 7Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?». 8Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutti e due insieme.
9Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna. [v. 10] 11Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». [v. 12] 13Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. [vv. 14-24]
[vv. 1-9]
l’Ittita rispose ad Abramo, mentre lo ascoltavano gli Ittiti, quanti erano convenuti alla porta della sua città, e disse: [vv. 11-20]
10Ora Efron stava seduto in mezzo agli Ittiti. Efron[vv. 1-13]
l’anfora e lasciami bere”, e che risponderà: “Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere”, sia quella che tu hai destinato al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato bontà verso il mio padrone».
14Ebbene, la ragazza alla quale dirò: “Abbassa15Non aveva ancora finito di parlare, quand’ecco Rebecca, che era figlia di Betuèl, figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l’anfora sulla spalla. 16La giovinetta era molto bella d’aspetto, era vergine, nessun uomo si era unito a lei. Ella scese alla sorgente, riempì l’anfora e risalì. [v. 17] 18Rispose: «Bevi, mio signore». In fretta calò l’anfora sul braccio e lo fece bere. [v. 19] 20In fretta vuotò l’anfora nell’abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui. [vv. 21-31]
l’uomo entrò in casa e Làbano tolse il basto ai cammelli, fornì paglia e foraggio ai cammelli e acqua per lavare i piedi a lui e ai suoi uomini. [vv. 33-44]
32Alloral’anfora sulla spalla, scese alla fonte e attinse acqua; io allora le dissi: “Fammi bere”. 46Subito lei calò l’anfora e disse: “Bevi; anche ai tuoi cammelli darò da bere”. Così io bevvi ed ella diede da bere anche ai cammelli. [vv. 47-66]
45Io non avevo ancora finito di pensare a queste cose, quand’ecco Rebecca uscì conl’amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.
67Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e[vv. 1-8]
l’Ittita, di fronte a Mamre. [vv. 10-11]
9Lo seppellirono i suoi figli, Isacco e Ismaele, nella caverna di Macpela, nel campo di Efron, figlio di Socar,12Questa è la discendenza di Ismaele, figlio di Abramo, che gli aveva partorito Agar l’Egiziana, schiava di Sara. [vv. 13-19]
l’Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano, l’Arameo. [vv. 21-34]
20Isacco aveva quarant’anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl[vv. 1-12]
l’uomo divenne ricco e crebbe tanto in ricchezze fino a divenire ricchissimo: [vv. 14-30]
13El’un l’altro, poi Isacco li congedò e partirono da lui in pace. 32Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: «Abbiamo trovato l’acqua». [v. 33]
31Alzatisi di buon mattino, si prestarono giuramento34Quando Esaù ebbe quarant’anni, prese in moglie Giuditta, figlia di Beerì l’Ittita, e Basmat, figlia di Elon l’Ittita. [v. 35]
[vv. 1-19]
l’ha fatta capitare davanti». [vv. 21-26] 27Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l’odore degli abiti di lui e lo benedisse:
20Isacco disse al figlio: «Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!». Rispose: «Il Signore tuo Dio me«Ecco, l’odore del mio figlio
come l’odore di un campo
che il Signore ha benedetto.
[vv. 28-32]
l’ha portata? Io ho mangiato tutto prima che tu giungessi, poi l’ho benedetto e benedetto resterà». [vv. 34-36] 37Isacco rispose e disse a Esaù: «Ecco, io l’ho costituito tuo signore e gli ho dato come servi tutti i suoi fratelli; l’ho provveduto di frumento e di mosto; ora, per te, che cosa mai potrei fare, figlio mio?». [vv. 38-43]
33Allora Isacco fu colto da un fortissimo tremito e disse: «Chi era dunque colui che ha preso la selvaggina e mel’ira di tuo fratello si sarà placata. [vv. 45-46]
44Rimarrai con lui qualche tempo, finché[vv. 1-2] 3Ti benedica Dio l’Onnipotente, ti renda fecondo e ti moltiplichi, sì che tu divenga un insieme di popoli. [v. 4] 5Così Isacco fece partire Giacobbe, che andò in Paddan-Aram presso Làbano, figlio di Betuèl, l’Arameo, fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esaù.
6Esaù vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe e l’aveva mandato in Paddan-Aram per prendersi una moglie originaria di là e che, mentre lo benediceva, gli aveva dato questo comando: «Non devi prender moglie tra le Cananee».
[vv. 7-22]
[vv. 1-26]
l’altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni». [vv. 28-35]
27Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò anche[vv. 1-35]
l’altro bestiame di Làbano.
36e stabilì una distanza di tre giorni di cammino tra sé e Giacobbe, mentre Giacobbe pascolava[vv. 37-43]
[vv. 1-8] 9Così Dio ha sottratto il bestiame a vostro padre e l’ha dato a me. [vv. 10-19]
l’attenzione di Làbano, l’Arameo, non lasciando trapelare che stava per fuggire; [vv. 21-23]
20Giacobbe elusel’Arameo, in un sogno notturno e gli disse: «Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male!». [vv. 25-48]
24Ma Dio venne da Làbano,l’un l’altro. [vv. 50-54]
49e anche Mispa, perché disse: «Il Signore starà di vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più[vv. 1-2]
l’accampamento di Dio», e chiamò quel luogo Macanàim.
3Giacobbe al vederli disse: «Questo è[vv. 4-8] 9Pensava infatti: «Se Esaù raggiunge un accampamento e lo sconfigge, l’altro si salverà». [vv. 10-16] 17Egli affidò ai suoi servi i singoli branchi separatamente e disse loro: «Passate davanti a me e lasciate una certa distanza tra un branco e l’altro». [vv. 18-25]
l’articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. 27Quello disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l’aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!». [vv. 28-32] 33Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopra l’articolazione del femore, perché quell’uomo aveva colpito l’articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico.
26Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all’articolazione del femore e[v. 1] 2Ma la notò Sichem, figlio di Camor l’Eveo, principe di quel territorio, la rapì e si coricò con lei facendole violenza. [vv. 3-6]
l’accaduto, ne furono addolorati e s’indignarono molto, perché quegli, coricandosi con la figlia di Giacobbe, aveva commesso un’infamia in Israele: così non si doveva fare!
7Quando i figli di Giacobbe tornarono dalla campagna, sentito[vv. 8-31]
[vv. 1-10]
11Dio gli disse:
«Io sono Dio l’Onnipotente.
Sii fecondo e diventa numeroso;
deriveranno da te una nazione
e un insieme di nazioni,
e re usciranno dai tuoi fianchi.
[vv. 12-17]
l’ultimo respiro, lei lo chiamò Ben-Onì, ma suo padre lo chiamò Beniamino. [vv. 19-27]
18Ormai moribonda, quando stava per esalarel’età di centoottant’anni. [v. 29]
28Isacco raggiunse[v. 1]
2Esaù prese le sue mogli tra le figlie dei Cananei: Ada, figlia di Elon, l’Ittita; Oolibamà, figlia di Anà, figlio di Sibeon, l’Urrita; [vv. 3-19]
20Questi sono i figli di Seir l’Urrita, che abitano la regione: Lotan, Sobal, Sibeon, Anà, [vv. 21-43]
[vv. 1-18]
l’un l’altro: «Eccolo! È arrivato il signore dei sogni! 20Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in una cisterna! Poi diremo: “Una bestia feroce l’ha divorato!”. Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni!». [vv. 21-32]
19Si disserol’ha divorato. Giuseppe è stato sbranato». [vv. 34-36]
33Egli la riconobbe e disse: «È la tunica di mio figlio! Una bestia feroce[vv. 1-21]
l’ho trovata; anche gli uomini di quel luogo dicevano: “Qui non c’è stata alcuna prostituta”». 23Allora Giuda disse: «Si tenga quello che ha! Altrimenti ci esponiamo agli scherni. Ecco: le ho mandato questo capretto, ma tu non l’hai trovata».
22Così tornò da Giuda e disse: «Non[vv. 24-25] 26Giuda li riconobbe e disse: «Lei è più giusta di me: infatti, io non l’ho data a mio figlio Sela». E non ebbe più rapporti con lei.
[vv. 27-30]
1Giuseppe era stato portato in Egitto, e Potifàr, eunuco del faraone e comandante delle guardie, un Egiziano, lo acquistò da quegli Ismaeliti che l’avevano condotto laggiù. [vv. 2-23]
[vv. 1-11]
12Giuseppe gli disse: «Eccone l’interpretazione: i tre tralci rappresentano tre giorni. [vv. 13-15]
16Allora il capo dei panettieri, vedendo che l’interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: «Quanto a me, nel mio sogno tenevo sul capo tre canestri di pane bianco [v. 17]
18Giuseppe rispose e disse: «Questa è l’interpretazione: i tre canestri rappresentano tre giorni. [vv. 19-21]
l’interpretazione che Giuseppe aveva loro data. [v. 23]
22invece impiccò il capo dei panettieri, secondo[vv. 1-11]
l’interpretazione del suo sogno. 13E come egli ci aveva interpretato, così avvenne: io fui reintegrato nella mia carica e l’altro fu impiccato».
12C’era là con noi un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie; noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno[vv. 14-34]
l’autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città. [vv. 36-41]
35Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano sottol’anello e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d’oro. [vv. 43-44] 45E il faraone chiamò Giuseppe Safnat-Panèach e gli diede in moglie Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di Eliòpoli. Giuseppe partì per visitare l’Egitto. [vv. 46-49]
42Il faraone si tolse di mano50Intanto, prima che venisse l’anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figli, partoriti a lui da Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di Eliòpoli. [vv. 51-57]
1Giacobbe venne a sapere che in Egitto c’era grano; perciò disse ai figli: «Perché state a guardarvi l’un l’altro?». [vv. 2-6]
l’estraneo verso di loro, parlò duramente e disse: «Da dove venite?». Risposero: «Dalla terra di Canaan, per comprare viveri». [vv. 8-20]
7Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fecel’un l’altro: «Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto con quale angoscia ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci ha colpiti quest’angoscia». [v. 22] 23Non si accorgevano che Giuseppe li capiva, dato che tra lui e loro vi era l’interprete.
21Si dissero allora[vv. 24-27]
l’un l’altro: «Che è mai questo che Dio ci ha fatto?».
28Disse ai fratelli: «Mi è stato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!». Allora si sentirono mancare il cuore e, tremanti, si dissero[vv. 29-32] 33Ma l’uomo, signore di quella terra, ci ha risposto: “Mi accerterò se voi siete sinceri in questo modo: lasciate qui con me uno dei vostri fratelli, prendete il grano necessario alle vostre case e andate. [vv. 34-38]
[vv. 1-13]
l’Onnipotente vi faccia trovare misericordia presso quell’uomo, così che vi rilasci sia l’altro fratello sia Beniamino. Quanto a me, una volta che non avrò più i miei figli, non li avrò più!». [vv. 15-17] 18Ma essi si spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e si dissero: «A causa del denaro, rimesso l’altra volta nei nostri sacchi, ci conducono là: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini».
14Dio[vv. 19-20] 21Quando fummo arrivati a un luogo per passarvi la notte, aprimmo i sacchi ed ecco, il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro con il suo peso esatto. Noi ora l’abbiamo portato indietro [vv. 22-32]
l’un l’altro. [v. 34]
33Presero posto davanti a lui dal primogenito al più giovane, ciascuno in ordine di età, e si guardavano con meraviglia[v. 1] 2Metterai la mia coppa, la coppa d’argento, alla bocca del sacco del più giovane, insieme con il denaro del suo grano». Quello fece secondo l’ordine di Giuseppe.
[vv. 3-19]
l’unico figlio di quella madre e suo padre lo ama”. [vv. 21-27] 28Uno partì da me e dissi: certo è stato sbranato! Da allora non l’ho più visto. [vv. 29-34]
20E noi avevamo risposto al mio signore: “Abbiamo un padre vecchio e un figlio ancora giovane natogli in vecchiaia, il fratello che aveva è morto ed egli è rimasto[vv. 1-3] 4Allora Giuseppe disse ai fratelli: «Avvicinatevi a me!». Si avvicinarono e disse loro: «Io sono Giuseppe, il vostro fratello, quello che voi avete venduto sulla via verso l’Egitto. [vv. 5-8] 9Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: “Così dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l’Egitto. Vieni quaggiù presso di me senza tardare. [vv. 10-20]
21Così fecero i figli d’Israele. Giuseppe diede loro carri secondo l’ordine del faraone e consegnò loro una provvista per il viaggio. [vv. 22-28]
[vv. 1-17]
18Passato quell’anno, vennero da lui l’anno successivo e gli dissero: «Non nascondiamo al mio signore che si è esaurito il denaro e anche il possesso del bestiame è passato al mio signore, non rimane più a disposizione del mio signore se non il nostro corpo e il nostro terreno. [vv. 19-31]
[vv. 1-2] 3Giacobbe disse a Giuseppe: «Dio l’Onnipotente mi apparve a Luz, nella terra di Canaan, e mi benedisse [vv. 4-6] 7Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, tua madre Rachele mi morì nella terra di Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Èfrata, e l’ho sepolta là lungo la strada di Èfrata, cioè Betlemme».
[vv. 8-15]
16l’angelo che mi ha liberato da ogni male,
benedica questi ragazzi!
Sia ricordato in essi il mio nome
e il nome dei miei padri, Abramo e Isacco,
e si moltiplichino in gran numero
in mezzo alla terra!».
[vv. 17-21]
l’arco».
22Quanto a me, io do a te, in più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei, con la spada e[vv. 1-3]
4Bollente come l’acqua, tu non avrai preminenza,
perché sei salito sul talamo di tuo padre,
hai profanato così il mio giaciglio.
[v. 5]
6Nel loro conciliabolo non entri l’anima mia,
al loro convegno non si unisca il mio cuore,
perché nella loro ira hanno ucciso gli uomini
e nella loro passione hanno mutilato i tori.
[vv. 7-9]
10Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verrà colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli.
[vv. 11-12]
13Zàbulon giace lungo il lido del mare
e presso l’approdo delle navi,
con il fianco rivolto a Sidone.
[vv. 14-24]
25Per il Dio di tuo padre: egli ti aiuti,
e per il Dio l’Onnipotente: egli ti benedica!
Con benedizioni del cielo dall’alto,
benedizioni dell’abisso nel profondo,
benedizioni delle mammelle e del grembo.
[vv. 26-28]
29Poi diede loro quest’ordine: «Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efron l’Ittita, 30nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nella terra di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l’Ittita come proprietà sepolcrale. [vv. 31-33]
[vv. 1-2] 3e vi impiegarono quaranta giorni, perché tanti ne occorrono per l’imbalsamazione. Gli Egiziani lo piansero settanta giorni.
[vv. 4-12]
l’Ittita, e che si trova di fronte a Mamre. [vv. 14-26]
13I suoi figli lo portarono nella terra di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, quel campo che Abramo aveva acquistato, come proprietà sepolcrale, da Efron