La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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SELECT versicles_bible_it_cei_1974.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_1974.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_1974 JOIN bible_it_cei_1974 ON bible_it_cei_1974.id = versicles_bible_it_cei_1974.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_1974.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (23) AND ( BINARY versicles_bible_it_cei_1974.versicle_text_search LIKE '%f%');
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SELECT versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_2008.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_2008 JOIN bible_it_cei_2008 ON bible_it_cei_2008.id = versicles_bible_it_cei_2008.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (23) AND ( BINARY versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text_search LIKE '%f%');
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Hai cercato i versetti contenenti la parola o frase f

Hai cercato solo in Gb [considerando maiuscole/minuscole, anche dentro le parole, versioni Bibbia CEI 1974, Bibbia CEI 2008]

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Bibbia CEI 1974
Bibbia CEI 2008

[v. 1] 2Gli erano nati sette figli e tre figlie; 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e molto numerosa era la sua servitù. Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.

4Ora i suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare anche le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno offeso Dio nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta.

6Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. [vv. 7-9] 10Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. 11Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!». [v. 12]

13Ora accadde che un giorno, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del fratello maggiore, [v. 14] 15quando i Sabei sono piombati su di essi e li hanno predati e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

16Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è attaccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

17Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande: si sono gettati sopra i cammelli e li hanno presi e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato io solo che ti racconto questo».

18Mentr'egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo in casa del loro fratello maggiore, [vv. 19-22]

[v. 1] 2Gli erano nati sette figli e tre figlie; 3possedeva settemila pecore e tremila cammelli, cinquecento paia di buoi e cinquecento asine, e una servitù molto numerosa. Quest’uomo era il più grande fra tutti i figli d’oriente.

4I suoi figli solevano andare a fare banchetti in casa di uno di loro, ciascuno nel suo giorno, e mandavano a invitare le loro tre sorelle per mangiare e bere insieme. 5Quando avevano compiuto il turno dei giorni del banchetto, Giobbe li mandava a chiamare per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva olocausti per ognuno di loro. Giobbe infatti pensava: «Forse i miei figli hanno peccato e hanno maledetto Dio nel loro cuore». Così era solito fare Giobbe ogni volta.

6Ora, un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro. [vv. 7-9] 10Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra. [vv. 11-12]

13Un giorno accadde che, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del fratello maggiore, [v. 14] 15I Sabei hanno fatto irruzione, li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

16Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto dal cielo: si è appiccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

17Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande: sono piombati sopra i cammelli e li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i guardiani. Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

18Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore, [vv. 19-22]

1Quando un giorno i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, anche satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. [vv. 2-4] 5Ma stendi un poco la mano e toccalo nell'osso e nella carne e vedrai come ti benedirà in faccia!». [vv. 6-8]

9Allora sua moglie disse: «Rimani ancor fermo nella tua integrità? Benedici Dio e muori!». [v. 10]

11Nel frattempo tre amici di Giobbe erano venuti a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita, e si accordarono per andare a condolersi con lui e a consolarlo. [vv. 12-13]

1Accadde, un giorno, che i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore, e anche Satana andò in mezzo a loro a presentarsi al Signore. [vv. 2-10]

11Tre amici di Giobbe vennero a sapere di tutte le disgrazie che si erano abbattute su di lui. Partirono, ciascuno dalla sua contrada, Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà, e si accordarono per andare a condividere il suo dolore e a consolarlo. [vv. 12-13]

[vv. 1-4]

5Lo rivendichi tenebra e morte,
gli si stenda sopra una nube
e lo facciano spaventoso gli uragani del giorno!
[vv. 6-9]
10poiché non mi ha chiuso il varco del grembo materno,
e non ha nascosto l'affanno agli occhi miei!
11E perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
[vv. 12-16]
17Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi,
laggiù riposano gli sfiniti di forze.
[vv. 18-19]
20Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha l'amarezza nel cuore,
[vv. 21-26]

[vv. 1-9]

10poiché non mi chiuse il varco del grembo materno,
e non nascose l’affanno agli occhi miei!
11Perché non sono morto fin dal seno di mia madre
e non spirai appena uscito dal grembo?
[vv. 12-16]
17Là i malvagi cessano di agitarsi,
e chi è sfinito trova riposo.
[vv. 18-19]

20Perché dare la luce a un infelice
e la vita a chi ha amarezza nel cuore,
[v. 21]
22che godono fino a esultare
e gioiscono quando trovano una tomba,
[v. 23]
24Perché al posto del pane viene la mia sofferenza
e si riversa come acqua il mio grido,
[vv. 25-26]

1Elifaz il Temanita prese la parola e disse:

2Se si tenta di parlarti, ti sarà forse gravoso?
Ma chi può trattenere il discorso?
3Ecco, tu hai istruito molti
e a mani fiacche hai ridato vigore;
4le tue parole hanno sorretto chi vacillava
e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
[v. 5]
6La tua pietà non era forse la tua fiducia
e la tua condotta integra, la tua speranza?
7Ricordalo: quale innocente è mai perito
e quando mai furon distrutti gli uomini retti?
8Per quanto io ho visto, chi coltiva iniquità,
chi semina affanni, li raccoglie.
9A un soffio di Dio periscono
e dallo sfogo della sua ira sono annientati.
10Il ruggito del leone e l'urlo del leopardo
e i denti dei leoncelli sono frantumati.
11Il leone è perito per mancanza di preda
e i figli della leonessa sono stati dispersi.
12A me fu recata, furtiva, una parola
e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.
13Nei fantasmi, tra visioni notturne,
quando grava sugli uomini il sonno,
14terrore mi prese e spavento
e tutte le ossa mi fece tremare;
15un vento mi passò sulla faccia,
e il pelo si drizzò sulla mia carne...
16Stava là ritto uno, di cui non riconobbi l'aspetto,
un fantasma stava davanti ai miei occhi...
Un sussurro..., e una voce mi si fece sentire:
[v. 17]
18Ecco, dei suoi servi egli non si fida
e ai suoi angeli imputa difetti;
19quanto più a chi abita case di fango,
che nella polvere hanno il loro fondamento!
Come tarlo sono schiacciati,
20annientati fra il mattino e la sera:
senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
21La funicella della loro tenda

non viene forse strappata?
Muoiono senza saggezza!».

1Elifaz di Teman prese a dire:

[vv. 2-3]
4le tue parole hanno sorretto chi vacillava
e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
[v. 5]
6La tua pietà non era forse la tua fiducia,
e la tua condotta integra la tua speranza?
7Ricordalo: quale innocente è mai perito
e quando mai uomini retti furono distrutti?
8Per quanto io ho visto, chi ara iniquità
e semina affanni, li raccoglie.
9A un soffio di Dio periscono
e dallo sfogo della sua ira sono annientati.
10Ruggisce il leone, urla la belva,
e i denti dei leoncelli si frantumano;
11il leone perisce per mancanza di preda,
e i figli della leonessa si disperdono.

12A me fu recata, furtiva, una parola
e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.
[v. 13]
14terrore mi prese e spavento,
che tutte le ossa mi fece tremare;
15un vento mi passò sulla faccia,
sulla pelle mi si drizzarono i peli.
16Stava là uno, ma non ne riconobbi l’aspetto,
una figura era davanti ai miei occhi.
Poi udii una voce sommessa:
[v. 17]
18Ecco, dei suoi servi egli non si fida
e nei suoi angeli trova difetti,
19quanto più in coloro che abitano case di fango,
che nella polvere hanno il loro fondamento!
Come tarlo sono schiacciati,
20sono annientati fra il mattino e la sera,
senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
21Non viene forse strappata la corda della loro tenda,
sicché essi muoiono, ma senza sapienza?”.

1Chiama, dunque! Ti risponderà forse qualcuno?
E a chi fra i santi ti rivolgerai?
2Poiché allo stolto dà morte lo sdegno
e la collera fa morire lo sciocco.
[v. 3]
4I suoi figli sono lungi dal prosperare,
sono oppressi alla porta, senza difensore;
5l'affamato ne divora la messe
e gente assetata ne succhia gli averi.
[vv. 6-8]
9a lui, che fa cose grandi e incomprensibili,
meraviglie senza numero,
[v. 10]
11Colloca gli umili in alto
e gli afflitti solleva a prosperità;
[vv. 12-17]
18perché egli fa la piaga e la fascia,
ferisce e la sua mano risana.
[vv. 19-20]
21sarai al riparo dal flagello della lingua,
né temerai quando giunge la rovina.
22Della rovina e della fame ti riderai
né temerai le bestie selvatiche;
[vv. 23-27]

1Grida pure! Ti risponderà forse qualcuno?
E a chi fra i santi ti rivolgerai?
2Poiché la collera uccide lo stolto
e l’invidia fa morire lo sciocco.
[v. 3]
4I suoi figli non sono mai al sicuro,
e in tribunale sono oppressi, senza difensore;
5l’affamato ne divora la messe,
anche se ridotta a spine, la porterà via
e gente assetata agognerà le sue sostanze.
[vv. 6-8]

9a lui, che fa cose tanto grandi da non potersi indagare,
meraviglie da non potersi contare,
[v. 10]
11Egli esalta gli umili
e solleva a prosperità gli afflitti;
[v. 12]
13Egli sorprende i saccenti nella loro astuzia
e fa crollare il progetto degli scaltri.
[vv. 14-15]
16C’è speranza per il misero,
ma chi fa l’ingiustizia deve chiudere la bocca.
[v. 17]
18perché egli ferisce e fascia la piaga,
colpisce e la sua mano risana.
[vv. 19-20]
21sarai al riparo dal flagello della lingua,
né temerai quando giunge la rovina.
22Della rovina e della fame riderai
né temerai le bestie selvatiche;
[vv. 23-26]
27Ecco, questo l’abbiamo studiato a fondo, ed è vero.
Ascoltalo e imparalo per il tuo bene».

[vv. 1-3]

4perché le saette dell'Onnipotente mi stanno infitte,
sì che il mio spirito ne beve il veleno
e terrori immani mi si schierano contro!
5Raglia forse il somaro con l'erba davanti
o muggisce il bue sopra il suo foraggio?
6Si mangia forse un cibo insipido, senza sale?
O che gusto c'è nell'acqua di malva?
[vv. 7-9]
10Ciò sarebbe per me un qualche conforto
e gioirei, pur nell'angoscia senza pietà,
per non aver rinnegato i decreti del Santo.
11Qual la mia forza, perché io possa durare,
o qual la mia fine, perché prolunghi la vita?
12La mia forza è forza di macigni?
La mia carne è forse di bronzo?
[v. 13]
14A chi è sfinito è dovuta pietà dagli amici,
anche se ha abbandonato il timore di Dio.
15I miei fratelli mi hanno deluso come un torrente,
sono dileguati come i torrenti delle valli,
16i quali sono torbidi per lo sgelo,
si gonfiano allo sciogliersi della neve,
[vv. 17-19]
20ma rimangono delusi d'avere sperato,
giunti fin là, ne restano confusi.
21Così ora voi siete per me:
vedete che faccio orrore e vi prende paura.
22Vi ho detto forse: «Datemi qualcosa»
o «dei vostri beni fatemi un regalo»
[v. 23]
24Istruitemi e allora io tacerò,
fatemi conoscere in che cosa ho sbagliato.
25Che hanno di offensivo le giuste parole?
Ma che cosa dimostra la prova che viene da voi?
26Forse voi pensate a confutare parole,
e come sparsi al vento stimate i detti di un disperato!
27Anche sull'orfano gettereste la sorte
e a un vostro amico scavereste la fossa.
[vv. 28-29]
30C'è forse iniquità sulla mia lingua
o il mio palato non distingue più le sventure?

[vv. 1-3]

4perché le saette dell’Onnipotente mi stanno infitte,
sicché il mio spirito ne beve il veleno
e i terrori di Dio mi si schierano contro!
5Raglia forse l’asino selvatico con l’erba davanti
o muggisce il bue sopra il suo foraggio?
6Si mangia forse un cibo insipido, senza sale?
O che gusto c’è nel succo di malva?
[vv. 7-9]
10Questo sarebbe il mio conforto,
e io gioirei, pur nell’angoscia senza pietà,
perché non ho rinnegato i decreti del Santo.
11Qual è la mia forza, perché io possa aspettare,
o qual è la mia fine, perché io debba pazientare?
12La mia forza è forse quella dei macigni?
E la mia carne è forse di bronzo?
[v. 13]

14A chi è sfinito dal dolore è dovuto l’affetto degli amici,
anche se ha abbandonato il timore di Dio.
15I miei fratelli sono incostanti come un torrente,
come l’alveo dei torrenti che scompaiono:
16sono torbidi per il disgelo,
si gonfiano allo sciogliersi della neve,
[vv. 17-19]
20ma rimangono delusi d’aver sperato,
giunti fin là, ne restano confusi.
21Così ora voi non valete niente:
vedete una cosa che fa paura e vi spaventate.
22Vi ho detto forse: “Datemi qualcosa”,
o “Con i vostri beni pagate il mio riscatto”,
[v. 23]
24Istruitemi e allora io tacerò,
fatemi capire in che cosa ho sbagliato.
25Che hanno di offensivo le mie sincere parole
e che cosa dimostrano le vostre accuse?
26Voi pretendete di confutare le mie ragioni,
e buttate al vento i detti di un disperato.
27Persino su un orfano gettereste la sorte
e fareste affari a spese di un vostro amico.
[vv. 28-29]
30C’è forse iniquità sulla mia lingua
o il mio palato non sa distinguere il male?

1Non ha forse un duro lavoro l'uomo sulla terra
e i suoi giorni non sono come quelli d'un mercenario?
[vv. 2-3]
4Se mi corico dico: «Quando mi alzerò?».
Si allungano le ombre e sono stanco di rigirarmi fino all'alba.
5Ricoperta di vermi e croste è la mia carne,
raggrinzita è la mia pelle e si disfà.
6I miei giorni sono stati più veloci d'una spola,
sono finiti senza speranza.
7Ricordati che un soffio è la mia vita:
il mio occhio non rivedrà più il bene.
[v. 8]
9Una nube svanisce e se ne va,
così chi scende agl'inferi più non risale;
[vv. 10-11]
12Son io forse il mare oppure un mostro marino,
perché tu mi metta accanto una guardia?
13Quando io dico: «Il mio giaciglio mi darà sollievo,
il mio letto allevierà la mia sofferenza»,
14tu allora mi spaventi con sogni
e con fantasmi tu mi atterrisci.
15Preferirei essere soffocato,
la morte piuttosto che questi miei dolori!
16Io mi disfaccio, non vivrò più a lungo.
Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni.
17Che è quest'uomo che tu nei fai tanto conto
e a lui rivolgi la tua attenzione
[vv. 18-19]
20Se ho peccato, che cosa ti ho fatto,
o custode dell'uomo?
Perché m'hai preso a bersaglio
e ti son diventato di peso?
[v. 21]

1L’uomo non compie forse un duro servizio sulla terra
e i suoi giorni non sono come quelli d’un mercenario?
[v. 2]
3così a me sono toccati mesi d’illusione
e notti di affanno mi sono state assegnate.
4Se mi corico dico: “Quando mi alzerò?”.
La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all’alba.
[v. 5]
6I miei giorni scorrono più veloci d’una spola,
svaniscono senza un filo di speranza.
7Ricòrdati che un soffio è la mia vita:
il mio occhio non rivedrà più il bene.
[vv. 8-11]

12Sono io forse il mare oppure un mostro marino,
perché tu metta sopra di me una guardia?
[v. 13]
14tu allora mi spaventi con sogni
e con fantasmi tu mi atterrisci.
15Preferirei morire soffocato,
la morte piuttosto che vivere in queste mie ossa.
16Mi sto consumando, non vivrò più a lungo.
Lasciami, perché un soffio sono i miei giorni.
[vv. 17-19]
20Se ho peccato, che cosa ho fatto a te,
o custode dell’uomo?
Perché mi hai preso a bersaglio
e sono diventato un peso per me?
[v. 21]

[vv. 1-2]

3Può forse Dio deviare il diritto
o l'Onnipotente sovvertire la giustizia?
4Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha messi in balìa della loro iniquità.
[v. 5]
6se puro e integro tu sei,
fin d'ora veglierà su di te
e ristabilirà la dimora della tua giustizia;
7piccola cosa sarà la tua condizione di prima,
di fronte alla grandezza che avrà la futura.
8Chiedilo infatti alle generazioni passate,
poni mente all'esperienza dei loro padri,
[v. 9]
10Essi forse non ti istruiranno e ti parleranno
traendo le parole dal cuore?
11Cresce forse il papiro fuori della palude
e si sviluppa forse il giunco senz'acqua?
[vv. 12-13]
14la sua fiducia è come un filo
e una tela di ragno è la sua sicurezza:
[v. 15]
16Rigoglioso sia pure in faccia al sole
e sopra il giardino si spandano i suoi rami,
[vv. 17-19]
20Dunque, Dio non rigetta l'uomo integro,
e non sostiene la mano dei malfattori.
[vv. 21-22]

[vv. 1-2]

3Può forse Dio sovvertire il diritto
o l’Onnipotente sovvertire la giustizia?
4Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui,
li ha abbandonati in balìa delle loro colpe.
[vv. 5-6]
7anzi, piccola cosa sarà la tua condizione di prima
e quella futura sarà molto più grande.
8Chiedilo infatti alle generazioni passate,
considera l’esperienza dei loro padri,
[vv. 9-10]
11Cresce forse il papiro fuori della palude
e si sviluppa forse il giunco senz’acqua?
[vv. 12-13]
14la sua fiducia è come un filo
e una tela di ragno è la sua sicurezza:
[v. 15]
16Rigoglioso si mostra in faccia al sole
e sopra il giardino si spandono i suoi rami,
[vv. 17-19]
20Dunque, Dio non rigetta l’uomo integro
e non sostiene la mano dei malfattori.
[vv. 21-22]

[vv. 1-3]

4Saggio di mente, potente per la forza,
chi s'è opposto a lui ed è rimasto salvo?
[vv. 5-11]
12Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: «Che fai?».
13Dio non ritira la sua collera:
sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab.
[vv. 14-17]
18non mi lascia riprendere il fiato,
anzi mi sazia di amarezze.
19Se si tratta di forza, è lui che dà il vigore;
se di giustizia, chi potrà citarlo?
20Se avessi ragione, il mio parlare mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo.
[v. 21]
22Per questo io dico: «È la stessa cosa»:
egli fa perire l'innocente e il reo!
23Se un flagello uccide all'improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
24La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei suoi giudici;
se non lui, chi dunque sarà?
25I miei giorni passano più veloci d'un corriere,
fuggono senza godere alcun bene,
[vv. 26-28]
29Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
[v. 30]
31allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
[v. 32]
33Non c'è fra noi due un arbitro
che ponga la mano su noi due.
[vv. 34-35]

[vv. 1-3]

4Egli è saggio di mente, potente di forza:
chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo?
[vv. 5-11]
12Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: “Cosa fai?”.
13Dio non ritira la sua collera:
sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab.

[vv. 14-17]
18non mi lascia riprendere il fiato,
anzi mi sazia di amarezze.
19Se si tratta di forza, è lui il potente;
se di giustizia, chi potrà citarlo in giudizio?
20Se avessi ragione, la mia bocca mi condannerebbe;
se fossi innocente, egli mi dichiarerebbe colpevole.
[v. 21]
22Per questo io dico che è la stessa cosa:
egli fa perire l’innocente e il reo!
23Se un flagello uccide all’improvviso,
della sciagura degli innocenti egli ride.
24La terra è lasciata in balìa del malfattore:
egli vela il volto dei giudici;
chi, se non lui, può fare questo?
25I miei giorni passano più veloci d’un corriere,
fuggono senza godere alcun bene,
[vv. 26-28]
29Se sono colpevole,
perché affaticarmi invano?
[v. 30]
31allora tu mi tufferesti in un pantano
e in orrore mi avrebbero le mie vesti.
[v. 32]
33Non c’è fra noi due un arbitro
che ponga la mano su di noi.
[vv. 34-35]

1Stanco io sono della mia vita!
Darò libero sfogo al mio lamento,
parlerò nell'amarezza del mio cuore.
[v. 2]
3È forse bene per te opprimermi,
disprezzare l'opera delle tue mani
e favorire i progetti dei malvagi?
4Hai tu forse occhi di carne
o anche tu vedi come l'uomo?
5Sono forse i tuoi giorni come i giorni di un uomo,
i tuoi anni come i giorni di un mortale,
6perché tu debba scrutare la mia colpa
e frugare il mio peccato,
[v. 7]
8Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi?
9Ricordati che come argilla mi hai plasmato
e in polvere mi farai tornare.
10Non m'hai colato forse come latte
e fatto accagliare come cacio?
[vv. 11-16]
17su di me rinnovi i tuoi attacchi,
contro di me aumenti la tua ira
e truppe sempre fresche mi assalgono.
[v. 18]
19Sarei come se non fossi mai esistito;
dal ventre sarei stato portato alla tomba!
[vv. 20-22]

1Io sono stanco della mia vita!
Darò libero sfogo al mio lamento,
parlerò nell’amarezza del mio cuore.
[v. 2]
3È forse bene per te opprimermi,
disprezzare l’opera delle tue mani
e favorire i progetti dei malvagi?
4Hai tu forse occhi di carne
o anche tu vedi come vede l’uomo?
5Sono forse i tuoi giorni come quelli di un uomo,
i tuoi anni come quelli di un mortale,
[vv. 6-7]
8Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto
integro in ogni parte: e ora vorresti distruggermi?
9Ricòrdati che come argilla mi hai plasmato;
alla polvere vorresti farmi tornare?
10Non mi hai colato come latte
e fatto cagliare come formaggio?
[vv. 11-22]

1Allora Zofar il Naamatita prese la parola e disse:

[v. 2]
3I tuoi sproloqui faranno tacere la gente?
Ti farai beffe, senza che alcuno ti svergogni?
[vv. 4-5]
6per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all'intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua
colpa.
7Credi tu di scrutare l'intimo di Dio
o di penetrare la perfezione dell'Onnipotente?
8È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda degli inferi: che ne sai?
[vv. 9-10]
11Egli conosce gli uomini fallaci,
vede l'iniquità e l'osserva:
[vv. 12-13]
14se allontanerai l'iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l'ingiustizia nelle tue tende,
15allora potrai alzare la faccia senza macchia
e sarai saldo e non avrai timori,
16perché dimenticherai l'affanno
e te ne ricorderai come di acqua passata;
[vv. 17-18]
19Ti coricherai e nessuno ti disturberà,
molti anzi cercheranno i tuoi favori.
[v. 20]

1Sofar di Naamà prese a dire:

2«A tante parole non si dovrà forse dare risposta?
O il loquace dovrà avere ragione?
3I tuoi sproloqui faranno tacere la gente?
Ti farai beffe, senza che alcuno ti svergogni?
[vv. 4-5]
6per manifestarti i segreti della sapienza,
che sono così difficili all’intelletto,
allora sapresti che Dio ti condona parte della tua colpa.
7Credi tu di poter scrutare l’intimo di Dio
o penetrare la perfezione dell’Onnipotente?
8È più alta del cielo: che cosa puoi fare?
È più profonda del regno dei morti: che cosa ne sai?
[vv. 9-10]
11Egli conosce gli uomini fallaci;
quando scorge l’iniquità, non dovrebbe tenerne conto?
[vv. 12-13]

14se allontanerai l’iniquità che è nella tua mano
e non farai abitare l’ingiustizia nelle tue tende,
[v. 15]
16perché dimenticherai l’affanno
e te ne ricorderai come di acqua passata.
[v. 17]
18Avrai fiducia perché c’è speranza
e, guardandoti attorno, riposerai tranquillo.
19Ti coricherai e nessuno ti metterà paura;
anzi, molti cercheranno i tuoi favori.
[v. 20]

[vv. 1-6]

7Ma interroga pure le bestie, perché ti
ammaestrino,
gli uccelli del cielo, perché ti informino,
8o i rettili della terra, perché ti istruiscano
o i pesci del mare perché te lo faccian sapere.
9Chi non sa, fra tutti questi esseri,
che la mano del Signore ha fatto questo?
10Egli ha in mano l'anima di ogni vivente
e il soffio d'ogni carne umana.
11L'orecchio non distingue forse le parole
e il palato non assapora i cibi?
[v. 12]
13In lui risiede la sapienza e la forza,
a lui appartiene il consiglio e la prudenza!
[vv. 14-17]
18scioglie la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d'una corda.
[v. 19]
20Toglie la favella ai più veraci
e priva del senno i vegliardi.
21Sui nobili spande il disprezzo
e allenta la cintura ai forti.
[vv. 22-23]
24Toglie il senno ai capi del paese
e li fa vagare per solitudini senza strade,
[v. 25]

[vv. 1-6]

7Interroga pure le bestie e ti insegneranno,
gli uccelli del cielo e ti informeranno;
[v. 8]
9Chi non sa, fra tutti costoro,
che la mano del Signore ha fatto questo?
10Egli ha in mano l’anima di ogni vivente
e il soffio di ogni essere umano.
11L’orecchio non distingue forse le parole
e il palato non assapora i cibi?
[v. 12]

13In lui risiedono sapienza e forza,
a lui appartengono consiglio e prudenza!
[vv. 14-17]
18slaccia la cintura dei re
e cinge i loro fianchi d’una corda.
[vv. 19-20]
21Sui potenti getta il disprezzo
e allenta la cintura dei forti.
[v. 22]
23Rende grandi i popoli e li fa perire,
fa largo ad altri popoli e li guida.
24Toglie la ragione ai capi di un paese
e li fa vagare nel vuoto, senza strade,
[v. 25]

[vv. 1-2]
3Ma io all'Onnipotente vorrei parlare,
a Dio vorrei fare rimostranze.
4Voi siete raffazzonatori di menzogne,
siete tutti medici da nulla.
[v. 5]
6Ascoltate dunque la mia riprensione
e alla difesa delle mie labbra fate attenzione.
7Volete forse in difesa di Dio dire il falso
e in suo favore parlare con inganno?
8Vorreste trattarlo con parzialità
e farvi difensori di Dio?
[vv. 9-11]
12Sentenze di cenere sono i vostri moniti,
difese di argilla le vostre difese.
[v. 13]
14Voglio afferrare la mia carne con i denti
e mettere sulle mie mani la mia vita.
15Mi uccida pure, non me ne dolgo;
voglio solo difendere davanti a lui la mia condotta!
[vv. 16-22]
23Quante sono le mie colpe e i miei peccati?
Fammi conoscere il mio misfatto e il mio peccato.
24Perché mi nascondi la tua faccia
e mi consideri come un nemico?
25Vuoi spaventare una foglia dispersa dal vento
e dar la caccia a una paglia secca?
26Poiché scrivi contro di me sentenze amare
e mi rinfacci i miei errori giovanili;
[v. 27]
28Intanto io mi disfò come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.

[vv. 1-5]
6Ascoltate dunque la mia replica
e alle argomentazioni delle mie labbra fate attenzione.
7Vorreste forse dire il falso in difesa di Dio
e in suo favore parlare con inganno?
8Vorreste prendere le parti di Dio
e farvi suoi avvocati?
[vv. 9-14]
15Mi uccida pure, io non aspetterò,
ma la mia condotta davanti a lui difenderò!
[vv. 16-23]
24Perché mi nascondi la tua faccia
e mi consideri come un nemico?
25Vuoi spaventare una foglia dispersa dal vento
e dare la caccia a una paglia secca?
26Tu scrivi infatti contro di me sentenze amare
e su di me fai ricadere i miei errori giovanili;
[vv. 27-28]

[v. 1]
2come un fiore spunta e avvizzisce,
fugge come l'ombra e mai si ferma.
[vv. 3-4]
5Se i suoi giorni sono contati,
se il numero dei suoi mesi dipende da te,
se hai fissato un termine che non può oltrepassare,
6distogli lo sguardo da lui e lascialo stare
finché abbia compiuto, come un salariato, la sua giornata!
[vv. 7-10]
11Potranno sparire le acque del mare
e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi,
12ma l'uomo che giace più non s'alzerà,
finché durano i cieli non si sveglierà,
né più si desterà dal suo sonno.
13Oh, se tu volessi nascondermi nella tomba,
occultarmi, finché sarà passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14Se l'uomo che muore potesse rivivere,
aspetterei tutti i giorni della mia milizia
finché arrivi per me l'ora del cambio!
[vv. 15-16]
17in un sacchetto, chiuso, sarebbe il mio misfatto
e tu cancelleresti la mia colpa.
18Ohimè! come un monte finisce in una frana
e come una rupe si stacca dal suo posto,
[v. 19]
20Tu lo abbatti per sempre ed egli se ne va,
tu sfiguri il suo volto e lo scacci.
21Siano pure onorati i suoi figli, non lo sa;
siano disprezzati, lo ignora!
[v. 22]

[v. 1]
2come un fiore spunta e avvizzisce,
fugge come l’ombra e mai si ferma.
[vv. 3-4]
5Se i suoi giorni sono contati,
il numero dei suoi mesi dipende da te,
hai fissato un termine che non può oltrepassare.
[vv. 6-8]
9al sentire l’acqua rifiorisce
e mette rami come giovane pianta.
[v. 10]
11Potranno sparire le acque dal mare
e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi,
12ma l’uomo che giace non si alzerà più,
finché durano i cieli non si sveglierà
né più si desterà dal suo sonno.
13Oh, se tu volessi nascondermi nel regno dei morti,
occultarmi, finché sia passata la tua ira,
fissarmi un termine e poi ricordarti di me!
14L’uomo che muore può forse rivivere?
Aspetterei tutti i giorni del mio duro servizio,
finché arrivi per me l’ora del cambio!
[vv. 15-17]
18E invece, come un monte che cade si sfalda
e come una rupe si stacca dal suo posto,
[v. 19]
20Tu lo abbatti per sempre ed egli se ne va,
tu sfiguri il suo volto e lo scacci.
21Siano pure onorati i suoi figli, non lo sa;
siano disprezzati, lo ignora!
22Solo la sua carne su di lui è dolorante,
e la sua anima su di lui fa lamento».

1Elifaz il Temanita prese a dire:

[v. 2]
3Si difende egli con parole senza costrutto
e con discorsi inutili?
[vv. 4-6]
7Sei forse tu il primo uomo che è nato,
o, prima dei monti, sei venuto al mondo?
[vv. 8-9]
10Anche fra di noi c'è il vecchio e c'è il canuto
più di tuo padre, carico d'anni.
[v. 11]
12Perché il tuo cuore ti trasporta
e perché fanno cenni i tuoi occhi,
13quando volgi contro Dio il tuo animo
e fai uscire tali parole dalla tua bocca?
[v. 14]
15Ecco, neppure dei suoi santi egli ha fiducia
e i cieli non sono puri ai suoi occhi;
[vv. 16-17]
18quello che i saggi riferiscono,
non celato ad essi dai loro padri;
19a essi soli fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[vv. 20-24]
25perché ha steso contro Dio la sua mano,
ha osato farsi forte contro l'Onnipotente;
[v. 26]
27poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi.
[v. 28]
29Non arricchirà, non durerà la sua fortuna,
non metterà radici sulla terra.
30Alle tenebre non sfuggirà,
la vampa seccherà i suoi germogli
e dal vento sarà involato il suo frutto.
31Non confidi in una vanità fallace,
perché sarà una rovina.
32La sua fronda sarà tagliata prima del tempo
e i suoi rami non rinverdiranno più.
33Sarà spogliato come vigna della sua uva ancor acerba
e getterà via come ulivo i suoi fiori,
34poiché la stirpe dell'empio è sterile
e il fuoco divora le tende dell'uomo venale.
[v. 35]

1Elifaz di Teman prese a dire:

[v. 2]
3Si difende egli con parole inutili
e con discorsi inconcludenti?
[v. 4]
5Infatti la tua malizia istruisce la tua bocca
e scegli il linguaggio degli astuti.
[v. 6]
7Sei forse tu il primo uomo che è nato,
o prima dei monti sei stato generato?
[vv. 8-9]
10Sia il vecchio che il canuto sono fra di noi,
carichi di anni più di tuo padre.
[vv. 11-12]
13quando volgi contro Dio il tuo animo
e fai uscire tali parole dalla tua bocca?
[v. 14]
15Ecco, neppure nei suoi santi egli ha fiducia
e i cieli non sono puri ai suoi occhi,
[vv. 16-17]

18quello che i saggi hanno riferito,
che non hanno celato ad essi i loro padri;
19solo a loro fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
[vv. 20-22]
23Abbandonato in pasto ai falchi,
sa che gli è preparata la rovina.
Un giorno tenebroso [v. 24]
25perché ha steso contro Dio la sua mano,
ha osato farsi forte contro l’Onnipotente;
[v. 26]
27poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi.
[v. 28]
29Non si arricchirà, non durerà la sua fortuna,
le sue proprietà non si estenderanno sulla terra.
30Alle tenebre non sfuggirà,
il fuoco seccherà i suoi germogli
e il vento porterà via i suoi fiori.
31Non si affidi alla vanità che è fallace,
perché vanità sarà la sua ricompensa.
[v. 32]
33Sarà spogliato come vigna della sua uva ancora acerba
e getterà via come ulivo i suoi fiori,
34poiché la stirpe dell’empio è sterile
e il fuoco divora le tende dell’uomo venale.
[v. 35]

[vv. 1-3]

4Anch'io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
vi affogherei con parole
e scuoterei il mio capo su di voi.
5Vi conforterei con la bocca
e il tremito delle mie labbra cesserebbe.
[v. 6]
7Ora però egli m'ha spossato, fiaccato,
tutto il mio vicinato mi è addosso;
8si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
[v. 9]
10Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
[v. 11]
12Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
13I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge i fianchi senza pietà,
versa a terra il mio fiele,
14mi apre ferita su ferita,
mi si avventa contro come un guerriero.
15Ho cucito un sacco sulla mia pelle
e ho prostrato la fronte nella polvere.
16La mia faccia è rossa per il pianto
e sulle mie palpebre v'è una fitta oscurità.
[vv. 17-18]
19Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli,
il mio mallevadore è lassù;
[v. 20]
21perché difenda l'uomo davanti a Dio,
come un mortale fa con un suo amico;
[v. 22]

[vv. 1-3]

4Anch’io sarei capace di parlare come voi,
se voi foste al mio posto:
comporrei con eleganza parole contro di voi
e scuoterei il mio capo su di voi.
[vv. 5-6]
7Ora però egli mi toglie le forze,
ha distrutto tutti i miei congiunti 8e mi opprime.
Si è costituito testimone ed è insorto contro di me:
il mio calunniatore mi accusa in faccia.
[v. 9]
10Spalancano la bocca contro di me,
mi schiaffeggiano con insulti,
insieme si alleano contro di me.
[v. 11]
12Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha scosso,
mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato;
ha fatto di me il suo bersaglio.
13I suoi arcieri mi circondano;
mi trafigge le reni senza pietà,
versa a terra il mio fiele,
14mi apre ferita su ferita,
mi si avventa contro come un guerriero.
15Ho cucito un sacco sulla mia pelle
e ho prostrato la fronte nella polvere.
16La mia faccia è rossa per il pianto
e un’ombra mortale mi vela le palpebre,
[vv. 17-18]

19Ecco, fin d’ora il mio testimone è nei cieli,
il mio difensore è lassù.
[v. 20]
21perché egli stesso sia arbitro fra l’uomo e Dio,
come tra un figlio dell’uomo e il suo prossimo;
[v. 22]

[v. 1]
2Non sono io in balìa di beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
[v. 3]

4Poiché hai privato di senno la loro mente,
per questo non li lascerai trionfare.
5Come chi invita gli amici a parte del suo pranzo,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono;
[v. 6]
7Si offusca per il dolore il mio occhio
e le mie membra non sono che ombra.
[v. 8]
9Ma il giusto si conferma nella sua condotta
e chi ha le mani pure raddoppia il coraggio.
10Su, venite di nuovo tutti:
io non troverò un saggio fra di voi.
[vv. 11-15]
16Scenderanno forse con me nella tomba
o caleremo insieme nella polvere!

1Il mio respiro è affannoso,
i miei giorni si spengono;
non c’è che la tomba per me!
2Non sono con me i beffardi?
Fra i loro insulti veglia il mio occhio.
[v. 3]
4Poiché hai tolto il senno alla loro mente,
per questo non li farai trionfare.
5Come chi invita a pranzo gli amici,
mentre gli occhi dei suoi figli languiscono.
6Mi ha fatto diventare la favola dei popoli,
sono oggetto di scherno davanti a loro.
7Si offusca per il dolore il mio occhio
e le mie membra non sono che ombra.
[v. 8]
9Ma il giusto si conferma nella sua condotta
e chi ha le mani pure raddoppia gli sforzi.
10Su, venite tutti di nuovo:
io non troverò un saggio fra voi.
[vv. 11-15]
16Caleranno le porte del regno dei morti,
e insieme nella polvere sprofonderemo?».

[v. 1]

2Quando porrai fine alle tue chiacchiere?
Rifletti bene e poi parleremo.
3Perché considerarci come bestie,
ci fai passare per bruti ai tuoi occhi?
4Tu che ti rodi l'anima nel tuo furore,
forse per causa tua sarà abbandonata la terra
e le rupi si staccheranno dal loro posto?
5Certamente la luce del malvagio si spegnerà
e più non brillerà la fiamma del suo focolare.
6La luce si offuscherà nella sua tenda
e la lucerna si estinguerà sopra di lui.
7Il suo energico passo s'accorcerà
e i suoi progetti lo faran precipitare,
[v. 8]
9Un laccio l'afferrerà per il calcagno,
un nodo scorsoio lo stringerà.
10Gli è nascosta per terra una fune
e gli è tesa una trappola sul sentiero.
[v. 11]
12Diventerà carestia la sua opulenza
e la rovina è lì in piedi al suo fianco.
[v. 13]
14Sarà tolto dalla tenda in cui fidava,
per essere trascinato al re dei terrori!
15Potresti abitare nella tenda che non è più sua;
sulla sua dimora si spargerà zolfo.
[vv. 16-18]
19Non famiglia, non discendenza avrà nel suo popolo,
non superstiti nei luoghi della sua dimora.
20Della sua fine stupirà l'occidente
e l'oriente ne prenderà orrore.
[v. 21]

[v. 1]

2«Quando porrai fine alle tue chiacchiere?
Rifletti bene e poi parleremo.
3Perché ci consideri come bestie,
ci fai passare per idioti ai tuoi occhi?
4Tu che ti rodi l’anima nel tuo furore,
forse per causa tua sarà abbandonata la terra
e le rupi si staccheranno dal loro posto?
5Certamente la luce del malvagio si spegnerà
e più non brillerà la fiamma del suo focolare.
6La luce si offuscherà nella sua tenda
e la lucerna si estinguerà sopra di lui.
7Il suo energico passo si accorcerà
e i suoi progetti lo faranno precipitare,
[v. 8]
9Un laccio l’afferrerà per il calcagno,
un nodo scorsoio lo stringerà.
10Gli è nascosta per terra una fune
e gli è tesa una trappola sul sentiero.
[v. 11]
12Diventerà carestia la sua opulenza
e la rovina è ritta al suo fianco.
[v. 13]
14Sarà tolto dalla tenda in cui fidava,
per essere trascinato davanti al re dei terrori!
15Potresti abitare nella tenda che non è più sua;
sulla sua dimora si spargerà zolfo.
[vv. 16-18]
19Non famiglia, non discendenza avrà nel suo popolo,
non superstiti nei luoghi della sua residenza.
20Della sua fine stupirà l’occidente
e l’oriente ne avrà orrore.
[v. 21]

[vv. 1-4]

5Non è forse vero che credete di vincere contro di me,
rinfacciandomi la mia abiezione?
[vv. 6-9]
10Mi ha disfatto da ogni parte e io sparisco,
mi ha strappato, come un albero, la speranza.
[vv. 11-12]
13I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino gli amici mi si sono fatti stranieri.
[v. 14]
15da estraneo mi trattano le mie ancelle,
un forestiero sono ai loro occhi.
[v. 16]
17Il mio fiato è ripugnante per mia moglie
e faccio schifo ai figli di mia madre.
[v. 18]
19Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
[vv. 20-22]
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro sul piombo,
per sempre s'incidessero sulla roccia!
[vv. 25-28]
29temete per voi la spada,
poiché punitrice d'iniquità è la spada,
affinché sappiate che c'è un giudice.

[vv. 1-2]

3Sono dieci volte che mi insultate
e mi maltrattate in modo sfacciato.
[v. 4]
5Davvero voi pensate di prevalere su di me,
rinfacciandomi la mia vergogna?
[vv. 6-12]
13I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino i miei familiari mi sono diventati estranei.
[v. 14]
15gli ospiti di casa;
da estraneo mi trattano le mie ancelle,
sono un forestiero ai loro occhi.
[v. 16]
17Il mio fiato è ripugnante per mia moglie
e faccio ribrezzo ai figli del mio grembo.
[v. 18]
19Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
[vv. 20-22]
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
[vv. 25-29]

1Zofar il Naamatita prese a dire:

2Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a
replicare.
4Non sai tu che da sempre,
da quando l'uomo fu posto sulla terra,
5il trionfo degli empi è breve
e la gioia del perverso è d'un istante?
6Anche se innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
[vv. 7-9]
10I suoi figli dovranno risarcire i poveri,
le loro mani restituiranno le sue ricchezze.
[v. 11]
12Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
[vv. 13-14]
15I beni divorati ora rivomita,
Dio glieli caccia fuori dal ventre.
[v. 16]
17Non vedrà più ruscelli d'olio,
fiumi di miele e fior di latte;
18renderà i sudati acquisti senza assaggiarli,
come non godrà del frutto del suo commercio,
[vv. 19-20]
21Nulla è sfuggito alla sua voracità,
per questo non durerà il suo benessere.
[v. 22]
23Quando starà per riempire il suo ventre,
Dio scaglierà su di lui la fiamma del suo sdegno,
e gli farà piovere addosso brace.
24Se sfuggirà l'arma di ferro,
lo trafiggerà l'arco di bronzo:
25gli uscirà il dardo dalla schiena,
una spada lucente dal fegato.
Lo assaliranno i terrori;
26tutte le tenebre gli sono riservate.
Lo divorerà un fuoco non acceso da un uomo,
esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda.
[vv. 27-29]

1Sofar di Naamà prese a dire:

2«Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere
e c’è fretta dentro di me.
3Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a replicare.
4Non sai tu che da sempre,
da quando l’uomo fu posto sulla terra,
5il trionfo degli empi è breve
e la gioia del perverso è di un istante?
6Anche se si innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
[vv. 7-9]
10I suoi figli dovranno risarcire i poveri
e le sue stesse mani restituiranno le sue ricchezze.
[v. 11]
12Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
[v. 13]
14il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
gli si trasformerà in veleno di vipere.
15I beni che ha divorato, dovrà vomitarli,
Dio glieli caccerà fuori dal ventre.
[v. 16]
17Non vedrà più ruscelli d’olio,
fiumi di miele e fior di panna;
18darà ad altri il frutto della sua fatica senza mangiarne,
come non godrà del frutto del suo commercio,
[vv. 19-20]
21Nulla è sfuggito alla sua voracità,
per questo non durerà il suo benessere.
[v. 22]
23Quando starà per riempire il suo ventre,
Dio scaglierà su di lui la fiamma del suo sdegno
e gli farà piovere addosso brace.
24Se sfuggirà all’arma di ferro,
lo trafiggerà l’arco di bronzo.
25Se estrarrà la freccia dalla schiena,
una spada lucente gli squarcerà il fegato.
Lo assaliranno i terrori;
26le tenebre più fitte gli saranno riservate.
Lo divorerà un fuoco non attizzato da uomo,
esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda.
[vv. 27-29]

[v. 1]

2Ascoltate bene la mia parola
e sia questo almeno il conforto che mi date.
[vv. 3-9]
10Il loro toro feconda e non falla,
la vacca partorisce e non abortisce.
11Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi
e i loro figli saltano in festa.
[v. 12]
13Finiscono nel benessere i loro giorni
e scendono tranquilli negli inferi.
[vv. 14-15]
16Non hanno forse in mano il loro benessere?
Il consiglio degli empi non è lungi da lui?
17Quante volte si spegne la lucerna degli empi,
o la sventura piomba su di loro,
e infliggerà loro castighi con ira?
18Diventano essi come paglia di fronte al vento
o come pula in preda all'uragano?
19«Dio serba per i loro figli il suo castigo...».
Ma lo faccia pagare piuttosto a lui stesso e lo senta!
[v. 20]
21Che cosa gli importa infatti della sua casa dopo di sé,
quando il numero dei suoi mesi è finito?
22S'insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri di lassù?
[v. 23]
24i suoi fianchi sono coperti di grasso
e il midollo delle sue ossa è ben nutrito.
[vv. 25-26]
27Ecco, io conosco i vostri pensieri
e gli iniqui giudizi che fate contro di me!
28Infatti, voi dite: «Dov'è la casa del prepotente,
dove sono le tende degli empi?».
[vv. 29-30]
31Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta
e di quel che ha fatto chi lo ripaga?
[v. 32]
33e gli sono lievi le zolle della tomba.
Trae dietro di sé tutti gli uomini
e innanzi a sé una folla senza numero.
[v. 34]

[v. 1]

2«Ascoltate bene la mia parola
e sia questo almeno il conforto che mi date.
[v. 3]
4Mi lamento forse di un uomo?
E perché non dovrei perdere la pazienza?
[vv. 5-6]
7Perché i malvagi continuano a vivere,
e invecchiando diventano più forti e più ricchi?
[vv. 8-9]
10Il loro toro monta senza mai fallire,
la mucca partorisce senza abortire.
11Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi
e i loro figli danzano in festa.
12Cantano al ritmo di tamburelli e di cetre,
si divertono al suono dei flauti.
[vv. 13-16]
17Quante volte si spegne la lucerna degli empi,
e la sventura piomba su di loro,
e infligge loro castighi con ira?
[v. 18]
19“Dio – si dirà – riserva il castigo per i figli dell’empio”.
No, lo subisca e lo senta lui il castigo!
[v. 20]
21Che cosa gli importa infatti della sua casa quando è morto,
quando il numero dei suoi mesi è finito?
22S’insegna forse la scienza a Dio,
a lui che giudica gli esseri celesti?
[v. 23]
24i suoi fianchi sono coperti di grasso
e il midollo delle sue ossa è ben nutrito.
[vv. 25-27]
28Infatti voi dite: “Dov’è la casa del nobile,
dove sono le tende degli empi?”.
[vv. 29-30]
31Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta
e di quel che ha fatto chi lo ripaga?
[v. 32]
33e gli sono lievi le zolle della valle.
Camminano dietro a lui tutti gli uomini
e innanzi a sé ha una folla senza numero.
[v. 34]

1Elifaz il Temanita prese a dire:

2Può forse l'uomo giovare a Dio,
se il saggio giova solo a se stesso?
[vv. 3-5]

6Senza motivo infatti hai angariato i tuoi fratelli
e delle vesti hai spogliato gli ignudi.
7Non hai dato da bere all'assetato
e all'affamato hai rifiutato il pane,
8la terra l'ha il prepotente
e vi abita il tuo favorito.
9Le vedove hai rimandato a mani vuote
e le braccia degli orfani hai rotto.
[vv. 10-13]
14Le nubi gli fanno velo e non vede
e sulla volta dei cieli passeggia».
[v. 15]
16che prima del tempo furono portati via,
quando un fiume si era riversato sulle loro fondamenta?
17Dicevano a Dio: «Allontànati da noi!
Che cosa ci può fare l'Onnipotente?».
[v. 18]
19I giusti ora vedono e ne godono
e l'innocente si beffa di loro:
20«Sì, certo è stata annientata la loro fortuna
e il fuoco ne ha divorati gli avanzi!».
21Su, riconcìliati con lui e tornerai felice,
ne riceverai un gran vantaggio.
[vv. 22-23]
24se stimerai come polvere l'oro
e come ciottoli dei fiumi l'oro di Ofir,
[v. 25]
26Allora sì, nell'Onnipotente ti delizierai
e alzerai a Dio la tua faccia.
[vv. 27-30]

1Elifaz di Teman prese a dire:

2«Può forse l’uomo giovare a Dio,
dato che il saggio può giovare solo a se stesso?
[v. 3]
4È forse per la tua pietà che ti punisce
e ti convoca in giudizio?
[v. 5]
6Senza motivo infatti hai angariato i tuoi fratelli
e delle vesti hai spogliato gli ignudi.
7Non hai dato da bere all’assetato
e all’affamato hai rifiutato il pane.
8Ai prepotenti davi la terra
e vi abitavano solo i tuoi favoriti.
9Le vedove rimandavi a mani vuote
e spezzavi le braccia degli orfani.
[vv. 10-13]
14Le nubi gli fanno velo e non vede
quando passeggia sulla volta dei cieli”.
[v. 15]
16che prematuramente furono portate via,
quando un fiume si era riversato sulle loro fondamenta?
17Dicevano a Dio: “Allontànati da noi!
Che cosa può fare a noi l’Onnipotente?”.
[vv. 18-19]
20“Finalmente sono annientati i loro averi
e il fuoco ha divorato la loro opulenza!”.
21Su, riconcìliati con lui e tornerai felice,
e avrai nuovamente il tuo benessere.
[vv. 22-23]
24se stimerai come polvere l’oro
e come ciottoli dei fiumi l’oro di Ofir,
[vv. 25-30]

[vv. 1-2]

3Oh, potessi sapere dove trovarlo,
potessi arrivare fino al suo trono!
[vv. 4-5]
6Con sfoggio di potenza discuterebbe con me?
Se almeno mi ascoltasse!
[vv. 7-12]
13Se egli sceglie, chi lo farà cambiare?
Ciò che egli vuole, lo fa.
[vv. 14-15]
16Dio ha fiaccato il mio cuore,
l'Onnipotente mi ha atterrito;
17non sono infatti perduto a causa della tenebra,
né a causa dell'oscurità che ricopre il mio volto.

[vv. 1-2]

3Oh, potessi sapere dove trovarlo,
potessi giungere fin dove risiede!
[vv. 4-5]
6Dovrebbe forse con sfoggio di potenza contendere con me?
Gli basterebbe solo ascoltarmi!
[vv. 7-12]
13Se egli decide, chi lo farà cambiare?
Ciò che desidera egli lo fa.
[vv. 14-15]
16Dio ha fiaccato il mio cuore,
l’Onnipotente mi ha frastornato;
[v. 17]

1Perché l'Onnipotente non si riserva i suoi tempi
e i suoi fedeli non vedono i suoi giorni?
2I malvagi spostano i confini,
rubano le greggi e le menano al pascolo;
3portano via l'asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.
4Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese vanno a nascondersi.
5Eccoli, come ònagri nel deserto
escono per il lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di vitto;
la steppa offre loro cibo per i figli.
[v. 6]
7Nudi passan la notte, senza panni,
non hanno da coprirsi contro il freddo.
8Dagli scrosci dei monti sono bagnati,
per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce.
9Rapiscono con violenza l'orfano
e prendono in pegno ciò che copre il povero.
10Ignudi se ne vanno, senza vesti
e affamati portano i covoni.
11Tra i filari frangono le olive,
pigiano l'uva e soffrono la sete.
12Dalla città si alza il gemito dei moribondi
e l'anima dei feriti grida aiuto:
Dio non presta attenzione alle loro preghiere.
[vv. 13-15]
16Nelle tenebre forzano le case,
di giorno se ne stanno nascosti:
non vogliono saperne della luce;
17l'alba è per tutti loro come spettro di morte;
quando schiarisce, provano i terrori del buio fondo.
18Fuggono veloci di fronte al giorno;
maledetta è la loro porzione di campo sulla terra,
non si volgono più per la strada delle vigne.
[v. 19]
20Il seno che l'ha portato lo dimentica,
i vermi ne fanno la loro delizia,
non se ne conserva la memoria
ed è troncata come un albero l'iniquità.
21Egli maltratta la sterile che non genera
e non fa del bene alla vedova.
22Ma egli con la sua forza trascina i potenti,
sorge quando più non può contare sulla vita.
[v. 23]
24Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono buttati giù come tutti i mortali,
falciati come la testa di una spiga.
25Non è forse così? Chi può smentirmi
e ridurre a nulla le mie parole?

1Perché all’Onnipotente non restano nascosti i tempi,
mentre i suoi fedeli non vedono i suoi giorni?
2I malvagi spostano i confini,
rubano le greggi e le conducono al pascolo;
3portano via l’asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.
4Spingono i poveri fuori strada,
tutti i miseri del paese devono nascondersi.
5Ecco, come asini selvatici nel deserto
escono per il loro lavoro;
di buon mattino vanno in cerca di cibo,
la steppa offre pane per i loro figli.
[v. 6]
7Nudi passano la notte, senza vestiti,
non hanno da coprirsi contro il freddo.
8Dagli acquazzoni dei monti sono bagnati,
per mancanza di rifugi si aggrappano alle rocce.
9Strappano l’orfano dal seno della madre
e prendono in pegno il mantello del povero.
10Nudi se ne vanno, senza vestiti,
e sopportando la fame portano i covoni.
11Sulle terrazze delle vigne frangono le olive,
pigiano l’uva e soffrono la sete.
12Dalla città si alza il gemito dei moribondi
e l’anima dei feriti grida aiuto,
ma Dio non bada a queste suppliche.
[vv. 13-15]
16Nelle tenebre forzano le case,
mentre di giorno se ne stanno nascosti:
non vogliono saperne della luce;
17infatti per loro l’alba è come spettro di morte,
poiché sono abituati ai terrori del buio fondo.
18Fuggono veloci sul filo dell’acqua;
maledetta è la loro porzione di campo sulla terra,
non si incamminano più per la strada delle vigne.
[vv. 19-20]
21Maltratta la sterile che non genera,
alla vedova non fa alcun bene.
22Con la sua forza egli trascina i potenti,
risorge quando già disperava della vita.
[v. 23]
24Salgono in alto per un poco, poi non sono più,
sono abbattuti, come tutti sono troncati via,
falciati come la testa di una spiga.
25Non è forse così? Chi può smentirmi
e ridurre a nulla le mie parole?».

[v. 1]

2V'è forse dominio e paura presso Colui
Che mantiene la pace nell'alto dei cieli?
3Si possono forse contare le sue schiere?
E sopra chi non sorge la sua luce?
4Come può giustificarsi un uomo davanti a Dio
e apparire puro un nato di donna?
[vv. 5-6]

[vv. 1-2]

3Si possono forse contare le sue schiere?
E su chi non sorge la sua luce?
[vv. 4-6]

[v. 1]

2Quanto aiuto hai dato al debole
e come hai soccorso il braccio senza forza!
3Quanti buoni consigli hai dato all'ignorante
e con quanta abbondanza hai manifestato la saggezza!
[vv. 4-9]

10Ha tracciato un cerchio sulle acque,
sino al confine tra la luce e le tenebre.
[v. 11]
12Con forza agita il mare
e con intelligenza doma Raab.
13Al suo soffio si rasserenano i cieli,
la sua mano trafigge il serpente tortuoso.
[v. 14]

[v. 1]

2«Che aiuto hai dato al debole
e che soccorso hai prestato al braccio senza forza!
3Quanti consigli hai dato all’ignorante,
e con quanta abbondanza hai manifestato la saggezza!
[vv. 4-9]
10Ha tracciato un cerchio sulle acque,
sino al confine tra la luce e le tenebre.
[v. 11]
12Con forza agita il mare
e con astuzia abbatte Raab.
13Al suo soffio si rasserenano i cieli,
la sua mano trafigge il serpente tortuoso.
[v. 14]

[vv. 1-2]

3finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l'alito di Dio nelle mie narici,
4mai le mie labbra diranno falsità
e la mia lingua mai pronunzierà menzogna!
5Lungi da me che io mai vi dia ragione;
fino alla morte non rinunzierò alla mia integrità.
[vv. 6-7]
8Che cosa infatti può sperare l'empio, quando finirà,
quando Dio gli toglierà la vita?
9Ascolterà forse Dio il suo grido,
quando la sventura piomberà su di lui?
10Porrà forse la sua compiacenza nell'Onnipotente?
Potrà forse invocare Dio in ogni momento?
[vv. 11-13]

14Se ha molti figli, saranno per la spada
e i suoi discendenti non avranno pane da sfamarsi;
15i superstiti li seppellirà la peste
e le loro vedove non faranno lamento.
16Se ammassa argento come la polvere
e come fango si prepara vesti:
[v. 17]
18Ha costruito la casa come fragile nido
e come una capanna fatta da un guardiano.
[vv. 19-21]
22Dio lo bersaglia senza pietà;
tenta di sfuggire alla sua mano.
23Si battono le mani contro di lui
e si fischia su di lui dal luogo dove abita.

[vv. 1-2]

3finché ci sarà in me un soffio di vita,
e l’alito di Dio nelle mie narici,
4mai le mie labbra diranno falsità
e mai la mia lingua mormorerà menzogna!
5Lontano da me darvi ragione;
fino alla morte non rinuncerò alla mia integrità.
[vv. 6-7]
8Che cosa infatti può sperare l’empio, quando finirà,
quando Dio gli toglierà la vita?
9Ascolterà forse Dio il suo grido,
quando la sventura piomberà su di lui?
10Troverà forse il suo conforto nell’Onnipotente?
Potrà invocare Dio in ogni momento?
[vv. 11-13]
14Se ha molti figli, saranno destinati alla spada
e i suoi discendenti non avranno pane da sfamarsi;
15i suoi superstiti saranno sepolti dalla peste
e le loro vedove non potranno fare lamento.
16Se ammassa argento come la polvere
e ammucchia vestiti come fango,
[v. 17]
18Ha costruito la casa come una tela di ragno
e come una capanna fatta da un guardiano.
[vv. 19-21]
22lo bersaglia senza pietà
ed egli tenterà di sfuggire alla sua presa.
23Si battono le mani contro di lui
e si fischia di scherno su di lui ovunque si trovi.

1Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.
2Il ferro si cava dal suolo
e la pietra fusa libera il rame.
3L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.
[v. 4]
5Una terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6Le sue pietre contengono zaffiri
e oro la sua polvere.
[v. 7]
8non battuto da bestie feroci,
né mai attraversato dal leopardo.
[vv. 9-10]
11scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
[vv. 12-15]
16Non si acquista con l'oro di Ofir,
con il prezioso berillo o con lo zaffiro
[vv. 17-21]
22L'abisso e la morte dicono:
«Con gli orecchi ne udimmo la fama».
[v. 23]
24perché volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede quanto è sotto la volta del cielo.
[vv. 25-28]

1Certo, l’argento ha le sue miniere
e l’oro un luogo dove si raffina.
2Il ferro lo si estrae dal suolo,
il rame si libera fondendo le rocce.
3L’uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all’estremo limite,
fino alle rocce nel buio più fondo.
[v. 4]
5La terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6Sede di zaffìri sono le sue pietre
e vi si trova polvere d’oro.
7L’uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l’occhio del falco,
8non lo calpestano le bestie feroci,
non passa su di esso il leone.
9Contro la selce l’uomo stende la mano,
sconvolge i monti fin dalle radici.
[v. 10]
11Scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
[vv. 12-15]
16Non si acquista con l’oro di Ofir
né con l’ònice prezioso o con lo zaffìro.
17Non la eguagliano l’oro e il cristallo
né si permuta con vasi di oro fino.
18Coralli e perle non meritano menzione:
l’acquisto della sapienza non si fa con le gemme.
[vv. 19-21]
22L’abisso e la morte dicono:
“Con i nostri orecchi ne udimmo la fama”.
[v. 23]
24perché lui solo volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede tutto ciò che è sotto la volta del cielo.
[vv. 25-26]
27allora la vide e la misurò,
la fondò e la scrutò appieno,
[v. 28]

[vv. 1-9]

10la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
11con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice,
con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza,
12perché soccorrevo il povero che chiedeva aiuto,
l'orfano che ne era privo.
13La benedizione del morente scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
[vv. 14-19]
20La mia gloria sarà sempre nuova
e il mio arco si rinforzerà nella mia mano.
21Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
[vv. 22-24]
25Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra i soldati
o come un consolatore d'afflitti.

[vv. 1-9]

10la voce dei capi si smorzava
e la loro lingua restava fissa al palato;
11infatti con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice,
con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza,
12perché soccorrevo il povero che chiedeva aiuto
e l’orfano che ne era privo.
13La benedizione del disperato scendeva su di me
e al cuore della vedova infondevo la gioia.
[vv. 14-17]
18Pensavo: “Spirerò nel mio nido
e moltiplicherò i miei giorni come la fenice.
19Le mie radici si estenderanno fino all’acqua
e la rugiada di notte si poserà sul mio ramo.
20La mia gloria si rinnoverà in me
e il mio arco si rinforzerà nella mia mano”.
21Mi ascoltavano in attesa fiduciosa
e tacevano per udire il mio consiglio.
[vv. 22-23]
24Se a loro sorridevo, non osavano crederlo,
non si lasciavano sfuggire la benevolenza del mio volto.
25Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo,
e vi rimanevo come un re fra le sue schiere
o come un consolatore di afflitti.

[v. 1]
2Anche la forza delle loro mani a che mi giova?
Hanno perduto ogni vigore;
3disfatti dalla indigenza e dalla fame,
brucano per l'arido deserto,
[vv. 4-8]
9Ora io sono la loro canzone,
sono diventato la loro favola!
10Hanno orrore di me e mi schivano
e non si astengono dallo sputarmi in faccia!
11Poiché egli ha allentato il mio arco e mi ha abbattuto,
essi han rigettato davanti a me ogni freno.
[v. 12]
13Hanno demolito il mio sentiero,
cospirando per la mia disfatta
e nessuno si oppone a loro.
[v. 14]
15I terrori si sono volti contro di me;
si è dileguata, come vento, la mia grandezza
e come nube è passata la mia felicità.
16Ora mi consumo
e mi colgono giorni d'afflizione.
17Di notte mi sento trafiggere le ossa
e i dolori che mi rodono non mi danno riposo.
18A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe per l'accollatura della mia tunica.
19Mi ha gettato nel fango:
son diventato polvere e cenere.
[v. 20]
21Tu sei un duro avversario verso di me
e con la forza delle tue mani mi perseguiti;
22mi sollevi e mi poni a cavallo del vento
e mi fai sballottare dalla bufera.
[vv. 23-24]
25Non ho pianto io forse con chi aveva i giorni duri
e non mi sono afflitto per l'indigente?
[v. 26]
27Le mie viscere ribollono senza posa
e giorni d'affanno mi assalgono.
28Avanzo con il volto scuro, senza conforto,
nell'assemblea mi alzo per invocare aiuto.
29Sono divenuto fratello degli sciacalli
e compagno degli struzzi.
[v. 30]
31La mia cetra serve per lamenti
e il mio flauto per la voce di chi piange.

[v. 1]
2Anche la forza delle loro mani a che mi giova?
Hanno perduto ogni vigore;
3disfatti dall’indigenza e dalla fame,
brucano per l’arido deserto,
[vv. 4-8]
9Ora, invece, io sono la loro canzone,
sono diventato la loro favola!
10Hanno orrore di me e mi schivano
né si trattengono dallo sputarmi in faccia!
11Egli infatti ha allentato il mio arco e mi ha abbattuto,
ed essi di fronte a me hanno rotto ogni freno.
12A destra insorge la plebaglia,
per far inciampare i miei piedi
e tracciare contro di me la strada dello sterminio.
[vv. 13-14]
15I terrori si sono volti contro di me;
si è dileguata, come vento, la mia dignità
e come nube è svanita la mia felicità.
16Ed ora mi consumo,
mi hanno colto giorni funesti.
17Di notte mi sento trafiggere le ossa
e i dolori che mi rodono non mi danno riposo.
18A gran forza egli mi afferra per la veste,
mi stringe come il collo della mia tunica.
19Mi ha gettato nel fango:
sono diventato come polvere e cenere.
[v. 20]
21Sei diventato crudele con me
e con la forza delle tue mani mi perseguiti;
22mi sollevi e mi poni a cavallo del vento
e mi fai sballottare dalla bufera.
[v. 23]
24Nella disgrazia non si tendono forse le braccia
e non si invoca aiuto nella sventura?
25Non ho forse pianto con chi aveva una vita dura
e non mi sono afflitto per chi era povero?
[v. 26]
27Le mie viscere ribollono senza posa
e giorni d’affanno mi hanno raggiunto.
28Avanzo con il volto scuro, senza conforto,
nell’assemblea mi alzo per invocare aiuto.
29Sono divenuto fratello degli sciacalli
e compagno degli struzzi.
30La mia pelle annerita si stacca,
le mie ossa bruciano per la febbre.
31La mia cetra accompagna lamenti
e il mio flauto la voce di chi piange.

1Avevo stretto con gli occhi un patto
di non fissare neppure una vergine.
[v. 2]
3Non è forse la rovina riservata all'iniquo
e la sventura per chi compie il male?
[v. 4]
5Se ho agito con falsità
e il mio piede si è affrettato verso la frode,
[v. 6]
7Se il mio passo è andato fuori strada
e il mio cuore ha seguito i miei occhi,
se alla mia mano si è attaccata sozzura,
8io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
9Se il mio cuore fu sedotto da una donna
e ho spiato alla porta del mio prossimo,
[v. 10]
11difatti quello è uno scandalo,
un delitto da deferire ai giudici,
12quello è un fuoco che divora fino alla distruzione
e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
[v. 13]
14che farei, quando Dio si alzerà,
e, quando farà l'inchiesta, che risponderei?
15Chi ha fatto me nel seno materno, non ha fatto anche lui?
Non fu lo stesso a formarci nel seno?
16Mai ho rifiutato quanto brama il povero,
né ho lasciato languire gli occhi della vedova;
17mai da solo ho mangiato il mio tozzo di pane,
senza che ne mangiasse l'orfano,
18poiché Dio, come un padre, mi ha allevato fin
dall'infanzia
e fin dal ventre di mia madre mi ha guidato.
[v. 19]
20se non hanno dovuto benedirmi i suoi fianchi,
o con la lana dei miei agnelli non si è riscaldato;
[vv. 21-23]
24Se ho riposto la mia speranza nell'oro
e all'oro fino ho detto: «Tu sei la mia fiducia»;
[vv. 25-28]
29Ho gioito forse della disgrazia del mio nemico
e ho esultato perché lo colpiva la sventura,
[v. 30]
31Non diceva forse la gente della mia tenda:
«A chi non ha dato delle sue carni per saziarsi?».
[vv. 32-33]
34come se temessi molto la folla,
e il disprezzo delle tribù mi spaventasse,
sì da starmene zitto senza uscire di casa.
35Oh, avessi uno che mi ascoltasse!
Ecco qui la mia firma! L'Onnipotente mi risponda!
Il documento scritto dal mio avversario
[v. 36]
37Il numero dei miei passi gli manifesterei
e mi presenterei a lui come sovrano.
[v. 38]
39se ho mangiato il suo frutto senza pagare
e ho fatto sospirare dalla fame i suoi coltivatori,
40in luogo di frumento, getti spine
ed erbaccia l posto dell'orzo.

Quando Giobbe ebbe finito di parlare,

40bQuando Giobbe ebbe finito di parlare,

1Ho stretto un patto con i miei occhi,
di non fissare lo sguardo su una vergine.
[v. 2]
3Non è forse la rovina riservata all’iniquo
e la sventura per chi compie il male?
[v. 4]
5Se ho agito con falsità
e il mio piede si è affrettato verso la frode,
[v. 6]
7Se il mio passo è andato fuori strada
e il mio cuore ha seguìto i miei occhi,
se la mia mano si è macchiata,
8io semini e un altro ne mangi il frutto
e siano sradicati i miei germogli.
[vv. 9-10]
11difatti quella è un’infamia,
un delitto da denunciare,
12quello è un fuoco che divora fino alla distruzione
e avrebbe consumato tutto il mio raccolto.
[v. 13]
14che cosa farei, quando Dio si alzasse per giudicare,
e che cosa risponderei, quando aprisse l’inquisitoria?
15Chi ha fatto me nel ventre materno,
non ha fatto anche lui?
Non fu lo stesso a formarci nel grembo?
16Se ho rifiutato ai poveri quanto desideravano,
se ho lasciato languire gli occhi della vedova,
17se da solo ho mangiato il mio tozzo di pane,
senza che ne mangiasse anche l’orfano
18– poiché fin dall’infanzia come un padre io l’ho allevato
e, appena generato, gli ho fatto da guida –,
[v. 19]
20se non mi hanno benedetto i suoi fianchi,
riscaldàti con la lana dei miei agnelli,
21se contro l’orfano ho alzato la mano,
perché avevo in tribunale chi mi favoriva,
[vv. 22-23]
24Se ho riposto la mia speranza nell’oro
e all’oro fino ho detto: “Tu sei la mia fiducia”,
[vv. 25-28]
29Ho gioito forse della disgrazia del mio nemico?
Ho esultato perché lo colpiva la sventura?
[vv. 30-31]
32All’aperto non passava la notte il forestiero
e al viandante aprivo le mie porte.
[v. 33]
34come se temessi molto la folla
e il disprezzo delle famiglie mi spaventasse,
tanto da starmene zitto, senza uscire di casa.
[v. 38]
39se ho mangiato il suo frutto senza pagare
e ho fatto sospirare i suoi coltivatori,
40ain luogo di frumento mi crescano spini
ed erbaccia al posto dell’orzo.
35Oh, avessi uno che mi ascoltasse!
Ecco qui la mia firma! L’Onnipotente mi risponda!
Il documento scritto dal mio avversario
[vv. 36-37]

40bSono finite le parole di Giobbe.

2Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché pretendeva d'aver ragione di fronte a Dio; [vv. 3-5]

6Presa dunque la parola, Eliu, figlio di Barachele il Buzita, disse:

Giovane io sono di anni
e voi siete gia canuti;
per questo ho esitato per rispetto
a manifestare a voi il mio sapere.
[v. 7]
8Ma certo essa è un soffio nell'uomo;
l'ispirazione dell'Onnipotente lo fa intelligente.
[vv. 9-11]
12su di voi fissai l'attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto convincere Giobbe,
nessuno tra di voi risponde ai suoi detti.
13Non dite: Noi abbiamo trovato la sapienza,
ma lo confuti Dio, non l'uomo!
[vv. 14-17]
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è dentro di me.
19Ecco, dentro di me c'è come vino senza sfogo,
come vino che squarcia gli otri nuovi.
20Parlerò e mi sfogherò,
aprirò le labbra e risponderò.
21Non guarderò in faccia ad alcuno,
non adulerò nessuno,
[v. 22]

[v. 1] 2Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché si considerava giusto di fronte a Dio; [vv. 3-5]

6Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, prese a dire:

«Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato, per rispetto,
a manifestarvi il mio sapere.
[v. 7]
8Ma è lo spirito che è nell’uomo,
è il soffio dell’Onnipotente che lo fa intelligente.
9Essere anziani non significa essere sapienti,
essere vecchi non significa saper giudicare.
[vv. 10-11]
12su di voi fissai l’attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto confutare Giobbe,
nessuno tra voi ha risposto ai suoi detti.
[vv. 13-17]
18mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è nel mio ventre.
19Ecco, il mio ventre è come vino senza aria di sfogo,
come otri nuovi sta per scoppiare.
[v. 20]
21Non guarderò in faccia ad alcuno,
e non adulerò nessuno,
[v. 22]

[vv. 1-3]
4Lo spirito di Dio mi ha creato
e il soffio dell'Onnipotente mi dà vita.
[v. 5]
6Ecco, io sono come te di fronte a Dio
e anch'io sono stato tratto dal fango:
[v. 7]
8Non hai fatto che dire ai miei orecchi
e ho ben udito il suono dei tuoi detti:
[vv. 9-11]
12Ecco, in questo ti rispondo: non hai ragione.
Dio è infatti più grande dell'uomo.
[v. 13]
14Dio parla in un modo
o in un altro, ma non si fa attenzione.
[vv. 15-17]
18per preservarne l'anima dalla fossa
e la sua vita dalla morte violenta.
[vv. 19-20]
21quando la sua carne si consuma a vista d'occhio
e le ossa, che non si vedevano prima, spuntano fuori,
22quando egli si avvicina alla fossa
e la sua vita alla dimora dei morti.
23Ma se vi è un angelo presso di lui,
un protettore solo fra mille,
per mostrare all'uomo il suo dovere,
24abbia pietà di lui e dica:
«Scampalo dallo scender nella fossa,
ho trovato il riscatto»,
25allora la sua carne sarà più fresca che in gioventù,
tornerà ai giorni della sua adolescenza:
[vv. 26-27]
28mi ha scampato dalla fossa
e la mia vita rivede la luce».
29Ecco, tutto questo fa Dio,
due volte, tre volte con l'uomo,
30per sottrarre l'anima sua dalla fossa
e illuminarla con la luce dei viventi.
[vv. 31-33]

[vv. 1-3]
4Lo spirito di Dio mi ha creato
e il soffio dell’Onnipotente mi fa vivere.
[v. 5]
6Ecco, io sono come te di fronte a Dio,
anch’io sono stato formato dal fango:
7ecco, nulla hai da temere da me,
non farò pesare su di te la mia mano.
[vv. 8-11]

12Ecco, in questo non hai ragione, ti rispondo:
Dio, infatti, è più grande dell’uomo.
[vv. 13-17]
18per preservare la sua anima dalla fossa
e la sua vita dal canale infernale.
[vv. 19-20]
21dimagrisce a vista d’occhio
e le ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori,
22la sua anima si avvicina alla fossa
e la sua vita a coloro che infliggono la morte.
23Ma se vi è un angelo sopra di lui,
un mediatore solo fra mille,
che mostri all’uomo il suo dovere,
24che abbia pietà di lui e implori:
“Scampalo dallo scendere nella fossa,
io gli ho trovato un riscatto”,
25allora la sua carne sarà più florida che in gioventù,
ed egli tornerà ai giorni della sua adolescenza.
[vv. 26-27]
28mi ha scampato dal passare per la fossa
e la mia vita contempla la luce”.
29Ecco, tutto questo Dio fa,
due, tre volte per l’uomo,
30per far ritornare la sua anima dalla fossa
e illuminarla con la luce dei viventi.
[vv. 31-33]

[vv. 1-3]

4Esploriamo noi ciò che è giusto,
indaghiamo fra di noi quale sia il bene:
[vv. 5-7]

8che fa la strada in compagnia dei malfattori,
andando con uomini iniqui?
[vv. 9-10]
11Poiché egli ripaga l'uomo secondo il suo operato
e fa trovare ad ognuno secondo la sua condotta.
[v. 12]
13Chi mai gli ha affidato la terra
e chi ha disposto il mondo intero?
14Se egli richiamasse il suo spirito a sè
e a sé ritraesse il suo soffio,
[vv. 15-18]
19lui che non usa parzialità con i potenti
e non preferisce al povero il ricco,
perché tutti costoro sono opera delle sue mani?
20In un istante muoiono e nel cuore della notte
sono colpiti i potenti e periscono;
e senza sforzo rimuove i tiranni,
[v. 21]
22Non vi è tenebra, non densa oscurità,
dove possano nascondersi i malfattori.
[v. 23]
24egli fiacca i potenti, senza fare inchieste,
e colloca altri al loro posto.
[vv. 25-27]
28sì da far giungere fino a lui il grido
dell'oppresso e fargli udire il lamento dei poveri.
29Se egli tace, chi lo può condannare?
Se vela la faccia, chi lo può vedere?
Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia,
[v. 30]
31Si può dunque dire a Dio:
«Porto la pena, senza aver fatto il male;
32se ho peccato, mostramelo;
se ho commesso l'iniquità, non lo farò più»?
33Forse, secondo le tue idee dovrebbe ricompensare,
perché tu rifiuti il suo giudizio?
Poiché tu devi scegliere, non io,
dì, dunque, quello che sai.
[vv. 34-35]
36Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
[v. 37]

[vv. 1-7]

8che cammina in compagnia dei malfattori,
andando con uomini iniqui?
9Infatti egli ha detto: “Non giova all’uomo
essere gradito a Dio”.

[v. 10]
11Egli infatti ricompensa l’uomo secondo le sue opere,
retribuisce ciascuno secondo la sua condotta.
[v. 12]
13Chi mai gli ha affidato la terra?
Chi gli ha assegnato l’universo?
14Se egli pensasse solo a se stesso
e a sé ritraesse il suo spirito e il suo soffio,
[vv. 15-18]
19lui che non usa parzialità con i potenti
e non preferisce il ricco al povero,
perché tutti sono opera delle sue mani.
20In un istante muoiono e nel cuore della notte
sono colpiti i potenti e periscono.
Senza sforzo egli rimuove i tiranni,
[v. 21]
22Non vi è tenebra, non densa oscurità,
dove possano nascondersi i malfattori.
23Poiché non si fissa una data all’uomo
per comparire davanti a Dio in giudizio:
24egli abbatte i potenti, senza fare indagini,
e colloca altri al loro posto.
[vv. 25-27]
28facendo salire fino a lui il grido degli oppressi,
ed egli udì perciò il lamento dei poveri.
[vv. 29-30]

31A Dio si può dire questo:
“Mi sono ingannato, non farò più del male.
[v. 32]
33Forse dovrebbe ricompensare secondo il tuo modo di vedere,
perché tu rifiuti il suo giudizio?
Sei tu che devi scegliere, non io,
di’, dunque, quello che sai.
[vv. 34-35]
36Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
[v. 37]

[vv. 1-5]

6Se pecchi, che gli fai?
Se moltiplichi i tuoi delitti, che danno gli arrechi?
[v. 7]
8Su un uomo come te ricade la tua malizia,
su un figlio d'uomo la tua giustizia!
[vv. 9-10]
11che ci rende più istruiti delle bestie selvatiche,
che ci fa più saggi degli uccelli del cielo?».
12Si grida, allora, ma egli non risponde
di fronte alla superbia dei malvagi.
13Certo è falso dire: «Dio non ascolta
e l'Onnipotente non presta attenzione»;
[vv. 14-16]

[vv. 1-2]

3Tu dici infatti: “A che serve?
Quale guadagno ho a non peccare?”.
[vv. 4-5]
6Se pecchi, che cosa gli fai?
Se aumenti i tuoi delitti, che danno gli arrechi?
[v. 7]
8Su un uomo come te ricade la tua malizia,
su un figlio d’uomo la tua giustizia!
[vv. 9-10]
11che ci rende più istruiti delle bestie selvatiche,
che ci fa più saggi degli uccelli del cielo?”.
[vv. 12-16]

[v. 1]

2Abbi un pò di pazienza e io te lo dimostrerò,
perché in difesa di Dio c'è altro da dire.
[v. 3]
4poiché non è certo menzogna il mio parlare:
un uomo di perfetta scienza è qui con te.
5Ecco, Dio è grande e non si ritratta,
egli è grande per fermezza di cuore.
[v. 6]
7Non toglie gli occhi dai giusti,
li fa sedere sul trono con i re
e li esalta per sempre.
8Se talvolta essi sono avvinti in catene,
se sono stretti dai lacci dell'afflizione,
9fa loro conoscere le opere loro
e i loro falli, perché superbi;
[vv. 10-14]
15Ma egli libera il povero con l'afflizione,
gli apre l'udito con la sventura.
[vv. 16-17]
18La collera non ti trasporti alla bestemmia,
l'abbondanza dell'espiazione non ti faccia fuorviare.
19Può forse farti uscire dall'angustia il tuo grido,
con tutti i tentativi di forza?
[vv. 20-28]

29Chi inoltre può comprendere la distesa delle nubi,
i fragori della sua dimora?
30Ecco, espande sopra di esso il suo vapore
e copre le profondità del mare.
31In tal modo sostenta i popoli
e offre alimento in abbondanza.
32Arma le mani di folgori
e le scaglia contro il bersaglio.
33Lo annunzia il suo fragore,
riserva d'ira contro l'iniquità.

[v. 1]

2«Abbi un po’ di pazienza e io ti istruirò,
perché c’è altro da dire in difesa di Dio.
[v. 3]
4Non è certo menzogna il mio parlare:
è qui con te un uomo dalla scienza perfetta.
5Ecco, Dio è grande e non disprezza nessuno,
egli è grande per la fermezza delle sue decisioni.
[v. 6]
7Non stacca gli occhi dai giusti,
li fa sedere sui troni dei re
e li esalta per sempre.
8Se sono avvinti in catene,
o sono stretti dai lacci dell’afflizione,
9Dio mostra loro gli errori e i misfatti
che hanno commesso per orgoglio.
[v. 10]
11Se ascoltano e si sottomettono,
termineranno i loro giorni nel benessere
e i loro anni fra le delizie.
12Ma se non ascoltano,
passeranno attraverso il canale infernale
e spireranno senza rendersene conto.
[vv. 13-14]
15Ma Dio libera il povero mediante l’afflizione,
e con la sofferenza gli apre l’orecchio.

16Egli trarrà anche te dalle fauci dell’angustia
verso un luogo spazioso, non ristretto,
e la tua tavola sarà colma di cibi succulenti.
[v. 17]
18Fa’ che l’ira non ti spinga allo scherno,
e che il prezzo eccessivo del riscatto non ti faccia deviare.
19Varrà forse davanti a lui il tuo grido d’aiuto nell’angustia
o tutte le tue risorse di energia?
[vv. 20-28]

29Chi può calcolare la distesa delle nubi
e i fragori della sua dimora?
30Ecco, egli vi diffonde la sua luce
e ricopre le profondità del mare.
31In tal modo alimenta i popoli
e offre loro cibo in abbondanza.
32Con le mani afferra la folgore
e la scaglia contro il bersaglio.
33Il suo fragore lo annuncia,
la sua ira si accende contro l’iniquità.

1Per questo mi batte forte il cuore
e mi balza fuori dal petto.
2Udite, udite, il rumore della sua voce,
il fragore che esce dalla sua bocca.
3Il lampo si diffonde sotto tutto il cielo
e il suo bagliore giunge ai lembi della terra;
4dietro di esso brontola il tuono,
mugghia con il suo fragore maestoso
e nulla arresta i fulmini,
da quando si è udita la sua voce;
[v. 5]
6Egli infatti dice alla neve: «Cadi sulla terra»
e alle piogge dirotte: «Siate violente».
[v. 7]
8Le fiere si ritirano nei loro ripari
e nelle loro tane si accovacciano.
9Dal mezzogiorno avanza l'uragano
e il freddo dal settentrione.
10Al soffio di Dio si forma il ghiaccio
e la distesa dell'acqua si congela.
11Carica di umidità le nuvole
e le nubi ne diffondono le folgori.
12Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguiscano quanto comanda loro
sul mondo intero.
[v. 13]
14Porgi l'orecchio a questo, Giobbe, soffèrmati
e considera le meraviglie di Dio.
[vv. 15-16]
17Come le tue vesti siano calde
quando non soffia l'austro e la terra riposa?
18Hai tu forse disteso con lui il firmamento,
solido come specchio di metallo fuso?
[v. 19]
20Gli si può forse ordinare: «Parlerò io?».
O un uomo può dire che è sopraffatto?
[vv. 21-24]

1Per questo mi batte forte il cuore
e mi balza fuori dal petto.
2Udite attentamente il rumore della sua voce,
il fragore che esce dalla sua bocca.
3Egli lo diffonde per tutto il cielo
e la sua folgore giunge ai lembi della terra;
[vv. 4-5]
6Egli infatti dice alla neve: “Cadi sulla terra”
e alle piogge torrenziali: “Siate violente”.
[vv. 7-9]
10Al soffio di Dio si forma il ghiaccio
e le distese d’acqua si congelano.
11Carica di umidità le nuvole
e le nubi ne diffondono le folgori.
12Egli le fa vagare dappertutto
secondo i suoi ordini,
perché eseguano quanto comanda loro
su tutta la faccia della terra.
[v. 13]
14Porgi l’orecchio a questo, Giobbe,
férmati e considera le meraviglie di Dio.
15Sai tu come Dio le governa
e come fa brillare il lampo dalle nubi?
16Conosci tu come le nuvole si muovono in aria?
Sono i prodigi di colui che ha una scienza perfetta.
17Sai tu perché le tue vesti sono roventi,
quando la terra è in letargo sotto il soffio dello scirocco?
18Hai tu forse disteso con lui il firmamento,
solido come specchio di metallo fuso?
[v. 19]
20Gli viene forse riferito se io parlo,
o, se uno parla, ne viene informato?
21All’improvviso la luce diventa invisibile,
oscurata dalle nubi:
poi soffia il vento e le spazza via.
[vv. 22-24]

[vv. 1-2]

3Cingiti i fianchi come un prode,
io t'interrogherò e tu mi istruirai.
4Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra?
Dillo, se hai tanta intelligenza!
5Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai,
o chi ha teso su di essa la misura?
6Dove sono fissate le sue basi
o chi ha posto la sua pietra angolare,
7mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e plaudivano tutti i figli di Dio?
[v. 8]
9quando lo circondavo di nubi per veste
e per fasce di caligine folta?
10Poi gli ho fissato un limite
e gli ho messo chiavistello e porte
11e ho detto: «Fin qui giungerai e non oltre
e qui s'infrangerà l'orgoglio delle tue onde».
[v. 12]
13perché essa afferri i lembi della terra
e ne scuota i malvagi?
14Si trasforma come creta da sigillo
e si colora come un vestito.
[v. 15]
16Sei mai giunto alle sorgenti del mare
e nel fondo dell'abisso hai tu passeggiato?
17Ti sono state indicate le porte della morte
e hai visto le porte dell'ombra funerea?
[vv. 18-23]
24Per quali vie si espande la luce,
si diffonde il vento d'oriente sulla terra?
[v. 25]
26per far piovere sopra una terra senza uomini,
su un deserto dove non c'è nessuno,
27per dissetare regioni desolate e squallide
e far germogliare erbe nella steppa?

28Ha forse un padre la pioggia?
O chi mette al mondo le gocce della rugiada?
[v. 29]
30Come pietra le acque induriscono
e la faccia dell'abisso si raggela.
[v. 31]
32Fai tu spuntare a suo tempo la stella del mattino
o puoi guidare l'Orsa insieme con i suoi figli?
[v. 33]
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
e farti coprire da un rovescio di acqua?
35Scagli tu i fulmini e partono
dicendoti: «Eccoci!»?
[vv. 36-37]
38quando si fonde la polvere in una massa
e le zolle si attaccano insieme?
39Vai tu a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncini,
40quando sono accovacciati nelle tane
o stanno in agguato fra le macchie?
[v. 41]

[vv. 1-2]

3Cingiti i fianchi come un prode:
io t’interrogherò e tu mi istruirai!
4Quando ponevo le fondamenta della terra, tu dov’eri?
Dimmelo, se sei tanto intelligente!
5Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai,
o chi ha teso su di essa la corda per misurare?
6Dove sono fissate le sue basi
o chi ha posto la sua pietra angolare,
7mentre gioivano in coro le stelle del mattino
e acclamavano tutti i figli di Dio?

[v. 8]
9quando io lo vestivo di nubi
e lo fasciavo di una nuvola oscura,
10quando gli ho fissato un limite,
e gli ho messo chiavistello e due porte
11dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?

[v. 12]
13perché afferri la terra per i lembi
e ne scuota via i malvagi,
14ed essa prenda forma come creta premuta da sigillo
e si tinga come un vestito,
[v. 15]
16Sei mai giunto alle sorgenti del mare
e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato?
[vv. 17-19]
20perché tu le possa ricondurre dentro i loro confini
e sappia insegnare loro la via di casa?
[v. 21]
22Sei mai giunto fino ai depositi della neve,
hai mai visto i serbatoi della grandine,
[v. 23]
24Per quali vie si diffonde la luce,
da dove il vento d’oriente invade la terra?

[v. 25]
26per far piovere anche sopra una terra spopolata,
su un deserto dove non abita nessuno,
27per dissetare regioni desolate e squallide
e far sbocciare germogli verdeggianti?
28Ha forse un padre la pioggia?
O chi fa nascere le gocce della rugiada?
[v. 29]
30quando come pietra le acque si induriscono
e la faccia dell’abisso si raggela?

[v. 31]
32Puoi tu far spuntare a suo tempo le costellazioni
o guidare l’Orsa insieme con i suoi figli?
[v. 33]
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
per farti inondare da una massa d’acqua?
35Scagli tu i fulmini ed essi partono
dicendoti: “Eccoci!”?
[vv. 36-37]
38quando la polvere del suolo diventa fango
e le zolle si attaccano insieme?

39Sei forse tu che vai a caccia di preda per la leonessa
e sazi la fame dei leoncelli,
[vv. 40-41]

1Sai tu quando figliano le camozze
e assisti al parto delle cerve?
2Conti tu i mesi della loro gravidanza
e sai tu quando devono figliare?
3Si curvano e depongono i figli,
metton fine alle loro doglie.
4Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
[vv. 5-6]
7Del fracasso della città se ne ride
e gli urli dei guardiani non ode.
[v. 8]
9Il bufalo si lascerà piegare a servirti
o a passar la notte presso la tua greppia?
10Potrai legarlo con la corda per fare il solco
o fargli erpicare le valli dietro a te?
11Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande
e a lui affiderai le tue fatiche?
[v. 12]
13L'ala dello struzzo batte festante,
ma è forse penna e piuma di cicogna?
14Abbandona infatti alla terra le uova
e sulla polvere le lascia riscaldare.
[v. 15]
16Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi,
della sua inutile fatica non si affanna,
[v. 17]
18Ma quando giunge il saettatore, fugge agitando le ali:
si beffa del cavallo e del suo cavaliere.
19Puoi tu dare la forza al cavallo
e vestire di fremiti il suo collo?
20Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo?
Il suo alto nitrito incute spavento.
[vv. 21-22]
23Su di lui risuona la faretra,
il luccicar della lancia e del dardo.
24Strepitando, fremendo, divora lo spazio
e al suono della tromba più non si tiene.
25Al primo squillo grida: «Aah!...»
e da lontano fiuta la battaglia,
gli urli dei capi, il fragor della mischia.
[vv. 26-30]

1Sai tu quando figliano i camosci
o assisti alle doglie delle cerve?
[v. 2]
3Si curvano e si sgravano dei loro parti,
espellono i loro feti.
4Robusti sono i loro figli, crescono all’aperto,
se ne vanno e non tornano più da esse.

[vv. 5-8]

9Forse il bufalo acconsente a servirti
o a passare la notte presso la tua greppia?
10Puoi forse legare il bufalo al solco con le corde,
o fargli arare le valli dietro a te?
11Ti puoi fidare di lui, perché la sua forza è grande,
e puoi scaricare su di lui le tue fatiche?
[v. 12]

13Lo struzzo batte festosamente le ali,
come se fossero penne di cicogna e di falco.
14Depone infatti sulla terra le uova
e nella sabbia le lascia riscaldare.
[v. 15]
16Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi,
della sua inutile fatica non si preoccupa,
[v. 17]
18Ma quando balza in alto,
si beffa del cavallo e del suo cavaliere.

19Puoi dare la forza al cavallo
e rivestire di criniera il suo collo?
20Puoi farlo saltare come una cavalletta,
con il suo nitrito maestoso e terrificante?
[vv. 21-22]
23Su di lui tintinna la faretra,
luccica la lancia e il giavellotto.
24Con eccitazione e furore divora lo spazio
e al suono del corno più non si tiene.
25Al primo suono nitrisce: “Ah!”
e da lontano fiuta la battaglia,
gli urli dei capi e il grido di guerra.

26È forse per il tuo ingegno che spicca il volo lo sparviero
e distende le ali verso il meridione?
[v. 27]
28Vive e passa la notte fra le rocce,
sugli spuntoni delle rocce o sui picchi.
[vv. 29-30]

[vv. 1-6]

7Cingiti i fianchi come un prode:
io t'interrogherò e tu mi istruirai.
8Oseresti proprio cancellare il mio guidizio
e farmi torto per avere tu ragione?
[vv. 9-10]
11diffondi i furori della tua collera,
mira ogni superbo e abbattilo,
[vv. 12-13]
14anch'io ti loderò,
perché hai trionfato con la destra.

[v. 15]
16Guarda, la sua forza è nei fianchi
e il suo vigore nel ventre.
[v. 17]
18le sue vertebre, tubi di bronzo,
le sue ossa come spranghe di ferro.
19Esso è la prima delle opere di Dio;
il suo creatore lo ha fornito di difesa.
20I monti gli offrono i loro prodotti
e là tutte le bestie della campagna si trastullano.
21Sotto le piante di loto si sdraia,
nel folto del canneto della palude.
[v. 22]
23Ecco, si gonfi pure il fiume: egli non trema,
è calmo, anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca.
24Chi potrà afferarlo per gli occhi,
prenderlo con lacci e forargli le narici?

25Puoi tu pescare il Leviatan con l'amo
e tener ferma la sua lingua con una corda,
26ficcargli un giunco nelle narici
e forargli la mascella con un uncino?
27Ti farà forse molte suppliche
e ti rivolgerà dolci parole?
28Stipulerà forse con te un'alleanza,
perché tu lo prenda come servo per sempre?
29Scherzerai con lui come un passero,
legandolo per le tue fanciulle?
[v. 30]
31Crivellerai di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
[v. 32]

[vv. 1-6]

7«Cingiti i fianchi come un prode:
io t’interrogherò e tu mi istruirai!
[vv. 8-10]
11Effondi pure i furori della tua collera,
guarda ogni superbo e abbattilo,
[v. 12]
13sprofondali nella polvere tutti insieme
e rinchiudi i loro volti nel buio!
14Allora anch’io ti loderò,
perché hai trionfato con la tua destra.

[v. 15]
16Guarda, la sua forza è nei fianchi
e il suo vigore nel ventre.
[v. 17]
18le sue vertebre sono tubi di bronzo,
le sue ossa come spranghe di ferro.
[vv. 19-20]
21Sotto le piante di loto si sdraia,
nel folto del canneto e della palude.
[v. 22]
23Ecco, se il fiume si ingrossa, egli non si agita,
anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca, resta calmo.
24Chi mai può afferrarlo per gli occhi,
o forargli le narici con un uncino?

25Puoi tu pescare il Leviatàn con l’amo
e tenere ferma la sua lingua con una corda,
26ficcargli un giunco nelle narici
e forargli la mascella con un gancio?
27Ti rivolgerà forse molte suppliche
o ti dirà dolci parole?
28Stipulerà forse con te un’alleanza,
perché tu lo assuma come servo per sempre?
[v. 29]
30Faranno affari con lui gli addetti alla pesca,
e lo spartiranno tra i rivenditori?
31Crivellerai tu di dardi la sua pelle
e con la fiocina la sua testa?
[v. 32]

1Ecco, la tua speranza è fallita,
al solo vederlo uno stramazza.
2Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo
e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
[v. 3]
4Non tacerò la forza delle sue membra:
in fatto di forza non ha pari.
[vv. 5-7]
8l'una con l'altra si toccano,
sì che aria fra di esse non passa:
[vv. 9-10]
11Dalla sua bocca partono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
12Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia, che bolle sul fuoco.
13Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
14Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre la paura.
[v. 15]
16Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la pietra inferiore della macina.
17Quando si alza, si spaventano i forti
e per il terrore restano smarriti.
18La spada che lo raggiunge non vi si infigge,
né lancia, né freccia né giavellotto;
19stima il ferro come paglia,
il bronzo come legno tarlato.
20Non lo mette in fuga la freccia,
in pula si cambian per lui le pietre della fionda.
21Come stoppia stima una mazza
e si fa beffe del vibrare dell'asta.
[v. 22]
23Fa ribollire come pentola il gorgo,
fa del mare come un vaso da unguenti.
[v. 24]
25Nessuno sulla terra è pari a lui,
fatto per non aver paura.
26Lo teme ogni essere più altero;
egli è il re su tutte le fiere più superbe.

[v. 1]
2Nessuno è tanto audace da poterlo sfidare:
chi mai può resistergli?
[v. 3]
4Non passerò sotto silenzio la forza delle sue membra,
né la sua potenza né la sua imponente struttura.
[v. 5]
6Chi mai ha aperto i battenti della sua bocca,
attorno ai suoi denti terrificanti?
7Il suo dorso è formato da file di squame,
saldate con tenace suggello:
8l’una è così unita con l’altra
che l’aria fra di esse non passa;
[vv. 9-10]
11Dalla sua bocca erompono vampate,
sprizzano scintille di fuoco.
12Dalle sue narici esce fumo
come da caldaia infuocata e bollente.
13Il suo fiato incendia carboni
e dalla bocca gli escono fiamme.
14Nel suo collo risiede la forza
e innanzi a lui corre il terrore.
[v. 15]
16Il suo cuore è duro come pietra,
duro come la macina inferiore.
[v. 17]
18La spada che lo affronta non penetra,
né lancia né freccia né dardo.
19Il ferro per lui è come paglia,
il bronzo come legno tarlato.
20Non lo mette in fuga la freccia,
per lui le pietre della fionda sono come stoppia.
21Come stoppia è la mazza per lui
e si fa beffe del sibilo del giavellotto.
22La sua pancia è fatta di cocci aguzzi
e striscia sul fango come trebbia.
23Fa ribollire come pentola il fondo marino,
fa gorgogliare il mare come un vaso caldo di unguenti.
[vv. 24-25]
26Egli domina tutto ciò che superbo s’innalza,
è sovrano su tutte le bestie feroci».

[vv. 1-6]

7Dopo che il Signore aveva rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz il Temanita: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. 8Prendete dunque sette vitelli e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi; il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinchè io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».

9Elifaz il Temanita, Bildad il Suchita e Zofar il Naamatita andarono e fecero come loro aveva detto il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe.

[v. 10] 11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo e mangiarono pane in casa sua e lo commiserarono e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui e gli regalarono ognuno una piastra e un anello d'oro.

[v. 12] 13Ebbe anche sette figli e tre figlie. [v. 14] 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell'eredità insieme con i loro fratelli.

16Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant'anni e vide figli e nipoti di quattro generazioni. [v. 17]

[vv. 1-6]

7Dopo che il Signore ebbe rivolto queste parole a Giobbe, disse a Elifaz di Teman: «La mia ira si è accesa contro di te e contro i tuoi due amici, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. 8Prendete dunque sette giovenchi e sette montoni e andate dal mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi e io, per riguardo a lui, non punirò la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe».

9Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Sofar di Naamà andarono e fecero come aveva detto loro il Signore e il Signore ebbe riguardo di Giobbe.

10Il Signore ristabilì la sorte di Giobbe, dopo che egli ebbe pregato per i suoi amici. Infatti il Signore raddoppiò quanto Giobbe aveva posseduto. 11Tutti i suoi fratelli, le sue sorelle e i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo; banchettarono con lui in casa sua, condivisero il suo dolore e lo consolarono di tutto il male che il Signore aveva mandato su di lui, e ognuno gli regalò una somma di denaro e un anello d’oro.

12Il Signore benedisse il futuro di Giobbe più del suo passato. Così possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. 13Ebbe anche sette figli e tre figlie. [v. 14] 15In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell’eredità insieme con i loro fratelli.

16Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant’anni e vide figli e nipoti per quattro generazioni. [v. 17]

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