10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
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10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
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[vv. 1-7]
a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra».
8ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni[v. 9] 10Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro 11e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».
12Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. [vv. 13-21]
in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione».
22cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno[vv. 23-26]
[vv. 1-5]
6Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: «Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?». [v. 7] 8ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra».
[v. 9] 10E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11«Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».
12Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. [vv. 13-20]
21Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, 22incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione».
[vv. 23-24] 25a prendere il posto in questo ministero e apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto da lui scelto». [v. 26]
[vv. 1-3] 4e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.
[vv. 5-13]
14Allora Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò a loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole. [vv. 15-47]
[vv. 1-3] 4ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.
[vv. 5-13]
14Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: [vv. 15-47]
[vv. 1-7] 8e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio. [vv. 9-15]
in lui, il nome di Gesù ha dato vigore a quest’uomo che voi vedete e conoscete; la fede che viene da lui ha dato a quest’uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi.
16E per la fede riposta[vv. 17-23] 24E tutti i profeti, a cominciare da Samuele e da quanti parlarono in seguito, annunciarono anch’essi questi giorni.
[vv. 25-26]
in lui il nome di Gesù ha dato vigore a quest'uomo che voi vedete e conoscete; la fede in lui ha dato a quest'uomo la perfetta guarigione alla presenza di tutti voi.
16Proprio per la fede riposta[vv. 17-23] 24Tutti i profeti, a cominciare da Samuele e da quanti parlarono in seguito, annunziarono questi giorni.
[vv. 25-26]
[vv. 1-6]
a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?». [vv. 8-13]
7Li fecero comparire davantiin piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare. [vv. 15-20] 21Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano Dio per l’accaduto. [vv. 22-23]
14Vedendo poia Dio dicendo: «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, [vv. 25-37]
24Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce[vv. 1-6]
a loro, li interrogavano: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?». [vv. 8-13]
7Fattili comparire davantiin piedi vicino a loro l'uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa rispondere. [vv. 15-23]
14quando poi videroa Dio dicendo: «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, [vv. 25-37]
24All'udire ciò, tutti insieme levarono la loro voce[vv. 1-3] 4Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e l’importo della vendita non era forse a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest’azione? Non hai mentito agli uomini, ma a Dio». 5All’udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. Un grande timore si diffuse in tutti quelli che ascoltavano. [vv. 6-10]
in tutta la Chiesa e in tutti quelli che venivano a sapere queste cose.
11Un grande timore si diffuse[vv. 12-24]
In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo».
25[vv. 26-42]
[vv. 1-3] 4Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest'azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio». [vv. 5-10]
in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose.
11E un grande timore si diffuse[vv. 12-24]
in prigione si trovano nel tempio a insegnare al popolo».
25quando arrivò un tale ad annunziare: «Ecco, gli uomini che avete messo[vv. 26-39]
40Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero fustigare e ordinarono loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li rimisero in libertà. [vv. 41-42]
[vv. 1-4] 5In essa non gli diede alcuna proprietà, neppure quanto l’orma di un piede e, sebbene non avesse figli, promise di darla in possesso a lui e alla sua discendenza dopo di lui. [vv. 6-13] 14Giuseppe allora mandò a chiamare suo padre Giacobbe e tutta la sua parentela, in tutto settantacinque persone. [v. 15] 16essi furono trasportati in Sichem e deposti nel sepolcro che Abramo aveva acquistato, pagando in denaro, dai figli di Emor, a Sichem.
[vv. 17-25] 26Il giorno dopo egli si presentò in mezzo a loro mentre stavano litigando e cercava di rappacificarli. Disse: “Uomini, siete fratelli! Perché vi maltrattate l’un l’altro?”. [vv. 27-33]
in Egitto, ho udito il loro gemito e sono sceso a liberarli. Ora vieni, io ti mando in Egitto”.
34Ho visto i maltrattamenti fatti al mio popolo[vv. 35-60]
[vv. 1-4] 5ma non gli diede alcuna proprietà in esso, neppure quanto l'orma di un piede, ma gli promise di darlo in possesso a lui e alla sua discendenza dopo di lui, sebbene non avesse ancora figli. [vv. 6-13] 14Giuseppe allora mandò a chiamare Giacobbe suo padre e tutta la sua parentela, settantacinque persone in tutto. [v. 15] 16essi furono poi trasportati in Sichem e posti nel sepolcro che Abramo aveva acquistato e pagato in denaro dai figli di Emor, a Sichem.
[vv. 17-19] 20In quel tempo nacque Mosè e piacque a Dio; egli fu allevato per tre mesi nella casa paterna, poi, [vv. 21-25] 26Il giorno dopo si presentò in mezzo a loro mentre stavano litigando e si adoperò per metterli d'accordo, dicendo: Siete fratelli; perché vi insultate l'un l'altro? [vv. 27-33]
in Egitto, ho udito il loro gemito e sono sceso a liberarli; ed ora vieni, che ti mando in Egitto. [vv. 35-60]
34Ho visto l'afflizione del mio popolo[vv. 1-20]
[vv. 1-20]
in questa cosa, perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. [vv. 22-26]
21Non hai nulla da spartire né da guadagnarein cammino, quand’ecco un Etìope, eunuco, funzionario di Candace, regina di Etiopia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, [vv. 28-40]
27Egli si alzò e si mise[vv. 1-4]
5Filippo, sceso in una città della Samaria, cominciò a predicare loro il Cristo. [vv. 6-20]
in questa cosa, perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. [vv. 22-26]
21Non v'è parte né sorte alcuna per tein cammino, quand'ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme, [vv. 28-40]
27Egli si alzò e si mise[v. 1] 2e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. 3E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo [vv. 4-9]
10C’era a Damasco un discepolo di nome Anania. Il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». [v. 11] 12e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista». [vv. 13-20]
a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?».
21E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Non è lui che[vv. 22-35]
36A Giaffa c’era una discepola chiamata Tabità – nome che significa Gazzella – la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. [vv. 37-43]
[v. 1] 2e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. 3E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo [vv. 4-9]
10Ora c'era a Damasco un discepolo di nome Anania e il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». [vv. 11-12] 13Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti tutto il male che ha fatto ai tuoi fedeli in Gerusalemme. [vv. 14-20]
a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua precisamente per condurli in catene dai sommi sacerdoti?». [vv. 22-35]
21E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Ma costui non è quel tale che36A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità, nome che significa «Gazzella», la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. [vv. 37-43]
[vv. 1-8]
9Il giorno dopo, mentre quelli erano in cammino e si avvicinavano alla città, Pietro, verso mezzogiorno, salì sulla terrazza a pregare. [vv. 10-38]
in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, [vv. 40-42] 43A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
39E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e[vv. 44-48]
[vv. 1-3] 4Egli lo guardò e preso da timore disse: «Che c'è, Signore?». Gli rispose: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio. [vv. 5-38]
in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, [vv. 40-48]
39E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e1Gli apostoli e i fratelli che stavano in Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. [vv. 2-4]
in preghiera nella città di Giaffa e in estasi ebbi una visione: un oggetto che scendeva dal cielo, simile a una grande tovaglia, calata per i quattro capi, e che giunse fino a me. [vv. 6-10] 11Ed ecco, in quell’istante, tre uomini si presentarono alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. [v. 12] 13Egli ci raccontò come avesse visto l’angelo presentarsi in casa sua e dirgli: “Manda qualcuno a Giaffa e fa’ venire Simone, detto Pietro; [v. 14] 15Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come in principio era disceso su di noi. [vv. 16-30]
5«Mi trovavo[vv. 1-4]
in preghiera nella città di Giaffa e vidi in estasi una visione: un oggetto, simile a una grande tovaglia, scendeva come calato dal cielo per i quattro capi e giunse fino a me. [vv. 6-10] 11Ed ecco, in quell'istante, tre uomini giunsero alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. [v. 12] 13Egli ci raccontò che aveva visto un angelo presentarsi in casa sua e dirgli: Manda a Giaffa e fà venire Simone detto anche Pietro; [v. 14] 15Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di loro, come in principio era sceso su di noi. [vv. 16-30]
5«Io mi trovavo1In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. [vv. 2-3] 4Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. 5Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. [vv. 6-9]
10Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si allontanò da lui. [vv. 11-25]
1In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa [vv. 2-3] 4Fattolo catturare, lo gettò in prigione, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. 5Pietro dunque era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui. [vv. 6-9]
10Essi oltrepassarono la prima guardia e la seconda e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città: la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si dileguò da lui. [vv. 11-25]
[vv. 1-12]
13Salpati da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge, in Panfìlia. Ma Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. [vv. 14-33]
34Sì, Dio lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia mai più a tornare alla corruzione, come ha dichiarato:
Darò a voi le cose sante di Davide, quelle degne di fede.
[vv. 35-42]
in Dio seguirono Paolo e Bàrnaba ed essi, intrattenendosi con loro, cercavano di persuaderli a perseverare nella grazia di Dio.
43Sciolta l’assemblea, molti Giudei e prosèliti credenti[vv. 44-52]
[vv. 1-27]
in lui nessun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. [vv. 29-33]
28e, pur non avendo trovato34E che Dio lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia mai più a tornare alla corruzione, è quanto ha dichiarato:
Darò a voi le cose sante promesse a Davide, quelle
sicure. [vv. 35-42]
in Dio seguirono Paolo e Barnaba ed essi, intrattenendosi con loro, li esortavano a perseverare nella grazia di Dio.
43Sciolta poi l'assemblea, molti Giudei e proseliti credenti[vv. 44-52]
1Anche a Icònio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in modo tale che un grande numero di Giudei e di Greci divennero credenti. [vv. 2-9]
a gran voce: «Àlzati, ritto in piedi!». Egli balzò in piedi e si mise a camminare. 11La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: «Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!». [vv. 12-28]
10disse[vv. 1-9]
a gran voce: «Alzati diritto in piedi!». Egli fece un balzo e si mise a camminare. [vv. 11-20]
10disse21Dopo aver predicato il vangelo in quella città e fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiochia, [vv. 22-28]
[vv. 1-6]
7Sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: «Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede. 8E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; [vv. 9-35]
36Dopo alcuni giorni Paolo disse a Bàrnaba: «Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città nelle quali abbiamo annunciato la parola del Signore, per vedere come stanno». [vv. 37-41]
[vv. 1-7]
in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; [v. 9] 10Or dunque, perché continuate a tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare? [vv. 11-21]
8E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza22Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba: Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli. [vv. 23-35]
36Dopo alcuni giorni Paolo disse a Barnaba: «Ritorniamo a far visita ai fratelli in tutte le città nelle quali abbiamo annunziato la parola del Signore, per vedere come stanno». [vv. 37-41]
[vv. 1-2] 3Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere a motivo dei Giudei che si trovavano in quelle regioni: tutti infatti sapevano che suo padre era greco. [vv. 4-8]
a Paolo una visione: era un Macèdone che lo supplicava: «Vieni in Macedonia e aiutaci!». [vv. 10-11]
9Durante la notte apparvea Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni. [vv. 13-24]
12e di qui25Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i prigionieri stavano ad ascoltarli. [vv. 26-33] 34poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.
35Fattosi giorno, i magistrati inviarono le guardie a dire: «Rimetti in libertà quegli uomini!». 36Il carceriere riferì a Paolo questo messaggio: «I magistrati hanno dato ordine di lasciarvi andare! Uscite dunque e andate in pace». 37Ma Paolo disse alle guardie: «Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, pur essendo noi cittadini romani, e ci hanno gettato in carcere; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano loro di persona a condurci fuori!». [vv. 38-40]
[vv. 1-8]
a Paolo una visione: gli stava davanti un Macedone e lo supplicava: «Passa in Macedonia e aiutaci!». [vv. 10-11]
9Durante la notte apparvea Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni; [vv. 13-24]
12di qui25Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. [vv. 26-32] 33Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi; 34poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.
[v. 35] 36Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: «I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace». 37Ma Paolo disse alle guardie: «Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, sebbene siamo cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano di persona a condurci fuori!». [vv. 38-40]
[vv. 1-3] 4Alcuni di loro furono convinti e aderirono a Paolo e a Sila, come anche un grande numero di Greci credenti in Dio e non poche donne della nobiltà. [vv. 5-12] 13Ma quando i Giudei di Tessalònica vennero a sapere che anche a Berea era stata annunciata da Paolo la parola di Dio, andarono pure là ad agitare e a mettere in ansia la popolazione. [vv. 14-34]
[vv. 1-3] 4Alcuni di loro furono convinti e aderirono a Paolo e a Sila, come anche un buon numero di Greci credenti in Dio e non poche donne della nobiltà. [vv. 5-34]
[vv. 1-8]
9Una notte, in visione, il Signore disse a Paolo: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, [vv. 10-12]
a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». [vv. 14-17]
13dicendo: «Costui persuade la gente18Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto. [vv. 19-26]
in Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che, per opera della grazia, erano divenuti credenti. [v. 28]
27Poiché egli desiderava passare[vv. 1-8]
9E una notte in visione il Signore disse a Paolo: «Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere, [vv. 10-12]
a rendere un culto a Dio in modo contrario alla legge». [vv. 14-17]
13«Costui persuade la gente18Paolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era fatto tagliare i capelli a causa di un voto che aveva fatto. [vv. 19-28]
[vv. 1-5] 6e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. [vv. 7-8]
in pubblico di questa Via, si allontanò da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di Tiranno. [vv. 10-17]
9Ma, poiché alcuni si ostinavano e si rifiutavano di credere, dicendo malea confessare in pubblico le loro pratiche di magia [vv. 19-33]
18Molti di quelli che avevano abbracciato la fede venivanoa gridare in coro per quasi due ore: «Grande è l’Artèmide degli Efesini!». [vv. 35-40]
34Appena s’accorsero che era giudeo, si misero tutti[vv. 1-8]
in pubblico di questa nuova dottrina, si staccò da loro separando i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno. [vv. 10-17]
9Ma poiché alcuni si ostinavano e si rifiutavano di credere dicendo malea confessare in pubblico le loro pratiche magiche [vv. 19-20]
18Molti di quelli che avevano abbracciato la fede venivano21Dopo questi fatti, Paolo si mise in animo di attraversare la Macedonia e l'Acaia e di recarsi a Gerusalemme dicendo: «Dopo essere stato là devo vedere anche Roma». [vv. 22-33]
a gridare in coro per quasi due ore: «Grande è l'Artèmide degli Efesini!». [vv. 35-40]
34Appena s'accorsero che era Giudeo, si misero tutti1Cessato il tumulto, Paolo mandò a chiamare i discepoli e, dopo averli esortati, li salutò e si mise in viaggio per la Macedonia. [vv. 2-5]
in capo a cinque giorni a Tròade, dove ci trattenemmo sette giorni.
6noi invece salpammo da Filippi dopo i giorni degli Azzimi e li raggiungemmo[vv. 7-19]
a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, [vv. 21-23] 24Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
20non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare[vv. 25-29] 30perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé. [vv. 31-38]
in capo a cinque giorni a Troade dove ci trattenemmo una settimana.
6noi invece salpammo da Filippi dopo i giorni degli Azzimi e li raggiungemmo[vv. 7-19]
a ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case, [vv. 21-27]
20Sapete come non mi sono mai sottrattoin mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue. [vv. 29-38]
28Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge,[vv. 1-2] 3Giunti in vista di Cipro, la lasciammo a sinistra e, navigando verso la Siria, sbarcammo a Tiro, dove la nave doveva scaricare. [vv. 4-23]
a loro e paga tu per loro perché si facciano radere il capo. Così tutti verranno a sapere che non c’è nulla di vero in quello che hanno sentito dire, ma che invece anche tu ti comporti bene, osservando la Legge. [vv. 25-40]
24Prendili con te, compi la purificazione insieme[vv. 1-2] 3Giunti in vista di Cipro, ce la lasciammo a sinistra e, continuando a navigare verso la Siria, giungemmo a Tiro, dove la nave doveva scaricare. [v. 4] 5Ma quando furon passati quei giorni, uscimmo e ci mettemmo in viaggio, accompagnati da tutti loro con le mogli e i figli sin fuori della città. Inginocchiati sulla spiaggia pregammo, poi ci salutammo a vicenda; [vv. 6-23]
a sapere che non c'è nulla di vero in ciò di cui sono stati informati, ma che invece anche tu ti comporti bene osservando la legge. [vv. 25-40]
24Prendili con te, compi la purificazione insieme con loro e paga tu la spesa per loro perché possano radersi il capo. Così tutti verranno[vv. 1-2] 3«Io sono un Giudeo, nato a Tarso in Cilìcia, ma educato in questa città, formato alla scuola di Gamaliele nell’osservanza scrupolosa della Legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. 4Io perseguitai a morte questa Via, incatenando e mettendo in carcere uomini e donne, [v. 5]
6Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all’improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; [vv. 7-12]
a vedere!”. E in quell’istante lo vidi. [vv. 14-16]
13venne da me, mi si accostò e disse: “Saulo, fratello, torna17Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel tempio, fui rapito in estasi [vv. 18-22]
a urlare, a gettare via i mantelli e a lanciare polvere in aria, 24il comandante lo fece portare nella fortezza, ordinando di interrogarlo a colpi di flagello, per sapere perché mai gli gridassero contro in quel modo.
23E poiché continuavano[vv. 25-30]
[vv. 1-2] 3Ed egli continuò: «Io sono un Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma cresciuto in questa città, formato alla scuola di Gamaliele nelle più rigide norme della legge paterna, pieno di zelo per Dio, come oggi siete tutti voi. 4Io perseguitai a morte questa nuova dottrina, arrestando e gettando in prigione uomini e donne, [v. 5]
6Mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una gran luce dal cielo rifulse attorno a me; [vv. 7-12]
a vedere! E in quell'istante io guardai verso di lui e riebbi la vista. [vv. 14-16]
13venne da me, mi si accostò e disse: Saulo, fratello, torna17Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel tempio, fui rapito in estasi [vv. 18-22]
a urlare, a gettar via i mantelli e a lanciar polvere in aria, 24il tribuno ordinò di portarlo nella fortezza, prescrivendo di interrogarlo a colpi di flagello al fine di sapere per quale motivo gli gridavano contro in tal modo.
23E poiché continuavano[vv. 25-30]
1Con lo sguardo fisso al sinedrio, Paolo disse: «Fratelli, io ho agito fino ad oggi davanti a Dio in piena rettitudine di coscienza». [vv. 2-5]
6Paolo, sapendo che una parte era di sadducei e una parte di farisei, disse a gran voce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti». [vv. 7-35]
1Con lo sguardo fisso al sinedrio Paolo disse: «Fratelli, io ho agito fino ad oggi davanti a Dio in perfetta rettitudine di coscienza». [vv. 2-5]
6Paolo sapeva che nel sinedrio una parte era di sadducei e una parte di farisei; disse a gran voce: «Fratelli, io sono un fariseo, figlio di farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti». [vv. 7-28]
in realtà non c'erano a suo carico imputazioni meritevoli di morte o di prigionia. [vv. 30-35]
29Ho trovato che lo si accusava per questioni relative alla loro legge, ma che[v. 1] 2Quando questi fu fatto venire, Tertullo cominciò l’accusa dicendo: «La lunga pace di cui godiamo, grazie a te, e le riforme che sono state fatte in favore di questa nazione, grazie alla tua provvidenza, [vv. 3-9]
10Quando il governatore fece cenno a Paolo di parlare, egli rispose: «So che da molti anni sei giudice di questo popolo e parlo in mia difesa con fiducia. [vv. 11-15] 16Per questo anche io mi sforzo di conservare in ogni momento una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini. [vv. 17-20] 21se non questa sola frase, che io gridai stando in mezzo a loro: “È a motivo della risurrezione dei morti che io vengo giudicato oggi davanti a voi!”».
[vv. 22-27]
[vv. 1-2] 3«La lunga pace di cui godiamo grazie a te e le riforme che ci sono state in favore di questo popolo grazie alla tua provvidenza, le accogliamo in tutto e per tutto, eccellentissimo Felice, con profonda gratitudine. [vv. 4-9]
10Quando il governatore fece cenno a Paolo di parlare, egli rispose: «So che da molti anni sei giudice di questo popolo e parlo in mia difesa con fiducia. [vv. 11-15] 16Per questo mi sforzo di conservare in ogni momento una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini. [vv. 17-20] 21se non questa sola frase che gridai stando in mezzo a loro: A motivo della risurrezione dei morti io vengo giudicato oggi davanti a voi!».
[vv. 22-27]
[vv. 1-2] 3chiedendolo come un favore, in odio a Paolo, che lo facesse venire a Gerusalemme; e intanto preparavano un agguato per ucciderlo lungo il percorso. [vv. 4-5]
6Dopo essersi trattenuto fra loro non più di otto o dieci giorni, scese a Cesarèa e il giorno seguente, sedendo in tribunale, ordinò che gli si conducesse Paolo. [vv. 7-10] 11Se dunque sono in colpa e ho commesso qualche cosa che meriti la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle accuse di costoro non c’è nulla di vero, nessuno ha il potere di consegnarmi a loro. Io mi appello a Cesare». [vv. 12-23]
a me, in Gerusalemme e qui, per chiedere a gran voce che non resti più in vita. [vv. 25-27]
24Allora Festo disse: «Re Agrippa e tutti voi qui presenti con noi, voi avete davanti agli occhi colui riguardo al quale tutta la folla dei Giudei si è rivolta[vv. 1-2] 3chiedendo come un favore, in odio a Paolo, che lo facesse venire a Gerusalemme; e intanto disponevano un tranello per ucciderlo lungo il percorso. [vv. 4-5]
6Dopo essersi trattenuto fra loro non più di otto o dieci giorni, discese a Cesarèa e il giorno seguente, sedendo in tribunale, ordinò che gli si conducesse Paolo. [vv. 7-10] 11Se dunque sono in colpa e ho commesso qualche cosa che meriti la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle accuse di costoro non c'è nulla di vero, nessuno ha il potere di consegnarmi a loro. Io mi appello a Cesare». [vv. 12-23]
a me, in Gerusalemme e qui, per chiedere a gran voce che non resti più in vita. [vv. 25-27]
24Allora Festo disse: «Re Agrippa e cittadini tutti qui presenti con noi, voi avete davanti agli occhi colui sul conto del quale tutto il popolo dei Giudei si è appellato[vv. 1-9]
a Gerusalemme: molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con il potere avuto dai capi dei sacerdoti e, quando venivano messi a morte, anche io ho dato il mio voto. 11In tutte le sinagoghe cercavo spesso di costringerli con le torture a bestemmiare e, nel colmo del mio furore contro di loro, davo loro la caccia perfino nelle città straniere.
10Così ho fatto12In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con il potere e l’autorizzazione dei capi dei sacerdoti, [v. 13] 14Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? È duro per te rivoltarti contro il pungolo”. [vv. 15-17] 18per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l’eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me”.
[v. 19] 20ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione. [vv. 21-23]
24Mentre egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse: «Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!». [v. 25] 26Il re è al corrente di queste cose e davanti a lui parlo con franchezza. Penso infatti che niente di questo gli sia sconosciuto, perché non sono fatti accaduti in segreto. [vv. 27-31]
a Festo: «Quest’uomo poteva essere rimesso in libertà, se non si fosse appellato a Cesare».
32E Agrippa disse[vv. 1-9]
in realtà feci a Gerusalemme; molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con l'autorizzazione avuta dai sommi sacerdoti e, quando venivano condannati a morte, anch'io ho votato contro di loro. 11In tutte le sinagoghe cercavo di costringerli con le torture a bestemmiare e, infuriando all'eccesso contro di loro, davo loro la caccia fin nelle città straniere.
10come12In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con autorizzazione e pieni poteri da parte dei sommi sacerdoti, verso mezzogiorno [v. 13] 14Tutti cademmo a terra e io udii dal cielo una voce che mi diceva in ebraico: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Duro è per te ricalcitrare contro il pungolo. [vv. 15-17] 18ad aprir loro gli occhi, perché passino dalle tenebre alla luce e dal potere di satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e l'eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me.
[v. 19] 20ma prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di convertirsi e di rivolgersi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione. [vv. 21-23]
24Mentr'egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse: «Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!». [v. 25] 26Il re è al corrente di queste cose e davanti a lui parlo con franchezza. Penso che niente di questo gli sia sconosciuto, poiché non sono fatti accaduti in segreto. [vv. 27-31]
a Festo: «Costui poteva essere rimesso in libertà, se non si fosse appellato a Cesare».
32E Agrippa disse[vv. 1-5] 6Qui il centurione trovò una nave di Alessandria diretta in Italia e ci fece salire a bordo. [v. 7] 8la costeggiammo a fatica e giungemmo in una località chiamata Buoni Porti, vicino alla quale si trova la città di Lasèa.
[vv. 9-14]
a resistere al vento: abbandonati in sua balìa, andavamo alla deriva. [vv. 16-20]
15La nave fu travolta e non riusciva21Da molto tempo non si mangiava; Paolo allora, alzatosi in mezzo a loro, disse: «Uomini, avreste dovuto dar retta a me e non salpare da Creta; avremmo evitato questo pericolo e questo danno. 22Ma ora vi invito a farvi coraggio, perché non ci sarà alcuna perdita di vite umane in mezzo a voi, ma solo della nave. [vv. 23-43]
in salvo a terra.
44poi gli altri, chi su tavole, chi su altri rottami della nave. E così tutti poterono mettersi[vv. 1-5] 6Qui il centurione trovò una nave di Alessandria in partenza per l'Italia e ci fece salire a bordo. [v. 7] 8e costeggiandola a fatica giungemmo in una località chiamata Buoni Porti, vicino alla quale era la città di Lasèa.
[vv. 9-20]
21Da molto tempo non si mangiava, quando Paolo, alzatosi in mezzo a loro, disse: «Sarebbe stato bene, o uomini, dar retta a me e non salpare da Creta; avreste evitato questo pericolo e questo danno. 22Tuttavia ora vi esorto a non perdervi di coraggio, perché non ci sarà alcuna perdita di vite in mezzo a voi, ma solo della nave. [vv. 23-43]
in salvo a terra.
44poi gli altri, chi su tavole, chi su altri rottami della nave. E così tutti poterono mettersi1Una volta in salvo, venimmo a sapere che l’isola si chiamava Malta. [vv. 2-31]
1Una volta in salvo, venimmo a sapere che l'isola si chiamava Malta. [vv. 2-16]
17Dopo tre giorni, egli convocò a sé i più in vista tra i Giudei e venuti che furono, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo e contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato in mano dei Romani. [vv. 18-22]
23E fissatogli un giorno, vennero in molti da lui nel suo alloggio; egli dal mattino alla sera espose loro accuratamente, rendendo la sua testimonianza, il regno di Dio, cercando di convincerli riguardo a Gesù, in base alla Legge di Mosè e ai Profeti. [vv. 24-31]