La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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Suggerimento:
14. Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio
1. Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio
2. Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio
3. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio
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6. Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio
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9. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio
10. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio
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12. Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio
13. Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio
14. Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio
15. Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio
16. Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio
17. Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio
18. Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio
19. Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio
20. Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio
21. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio
22. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio
23. Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio
24. Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio
25. Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso
26. Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
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Hai richiesto il libro intero Apocalisse e cercato i versetti contenenti la parola o frase I

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1Mac1 Maccabei (201), ApApocalisse (405)

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Bibbia CEI 2008
Bibbia CEI 1974

[vv. 1-2] 3arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra ammutolì davanti a lui; ma egli si esaltò e il suo cuore montò in superbia. [vv. 4-7] 8I suoi ufficiali assunsero il potere, ognuno nella sua regione; [vv. 9-24]

25Allora vi fu lutto grande per gli Israeliti
in ogni loro regione.
[vv. 26-29]

30e rivolse loro con perfidia parole di pace ed essi gli prestarono fede. Ma all’improvviso piombò sulla città, le inflisse colpi crudeli e mise a morte molta gente in Israele. [vv. 31-35] 36Fu un’insidia per il santuario e un avversario maligno per Israele in ogni momento.

[vv. 37-38]
39Il suo santuario fu desolato come il deserto,
le sue feste si mutarono in lutto,
i suoi sabati in vergogna,
il suo onore in disprezzo.
[vv. 40-42]

43Anche molti Israeliti accettarono il suo culto, sacrificarono agli idoli e profanarono il sabato. 44Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese, [vv. 45-50] 51In questi termini scrisse a tutto il regno, stabilì ispettori su tutto il popolo e intimò alle città di Giuda di sacrificare città per città. [vv. 52-64]

[v. 1] 2Intraprese molte guerre, si impadronì di fortezze e uccise i re della terra; 3arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si esaltò e si gonfiò di orgoglio. [vv. 4-7] 8I suoi subalterni assunsero il potere, ognuno nella sua regione; [vv. 9-19]

20Ritornò quindi Antioco dopo aver sconfitto l'Egitto nell'anno centoquarantatrè, si diresse contro Israele e mosse contro Gerusalemme con forze ingenti. [vv. 21-24]

25Allora vi fu lutto grande per gli Israeliti
in ogni loro regione.
[vv. 26-29]

30e rivolse loro con perfidia parole di pace ed essi gli prestarono fede. Ma all'improvviso piombò sulla città, le inflisse colpi crudeli e mise a morte molta gente in Israele. [vv. 31-35] 36questo fu un'insidia per il santuario e un avversario maligno per Israele in ogni momento

[vv. 37-38]
39Il suo santuario fu desolato come il deserto,
le sue feste si mutarono in lutto,
i suoi sabati in vergogna
il suo onore in disprezzo.
[vv. 40-42]

43Anche molti Israeliti accettarono di servirlo e sacrificarono agli idoli e profanarono il sabato. 44Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese, [vv. 45-57]

58Con prepotenza trattavano gli Israeliti che venivano scoperti ogni mese nella città [vv. 59-64]

[vv. 1-7]

8Il suo tempio è diventato come un uomo ignobile,
[vv. 9-15]

16Molti Israeliti andarono con loro; invece Mattatia e i suoi figli si raccolsero in disparte. 17I messaggeri del re si rivolsero a Mattatia e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole, stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli. [vv. 18-26] 27La voce di Mattatia tuonò nella città: «Chiunque ha zelo per la legge e vuole difendere l’alleanza mi segua!». [vv. 28-41]

42Allora si unì a loro il gruppo degli Asidei, uomini di grande valore in Israele, tutti impegnati a difendere la legge; [vv. 43-45] 46e fecero circoncidere a forza tutti i bambini non circoncisi che trovarono nel territorio d’Israele. [vv. 47-48]

49Intanto si avvicinava per Mattatia l’ora della morte ed egli disse ai figli: «Ora dominano superbia e ingiustizia, è il tempo della distruzione e dell’ira rabbiosa. [vv. 50-70]

[vv. 1-7]

8Il suo tempio è diventato come un uomo ignobile,
[vv. 9-15]

16Molti Israeliti andarono da loro; invece Mattatia e i suoi figli si raccolsero in disparte. 17I messaggeri del re si rivolsero a Mattatia e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole e stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli; [vv. 18-26] 27La voce di Mattatia tuonò nella città: «Chiunque ha zelo per la legge e vuol difendere l'alleanza mi segua!». [vv. 28-41]

42In quel tempo si unì con loro un gruppo degli Asidei, i forti d'Israele, e quanti volevano mettersi a disposizione della legge; [vv. 43-45] 46e fecero circoncidere a forza tutti i bambini non circoncisi che trovarono nel territorio d'Israele; [vv. 47-48]

49Intanto si avvicinava per Mattatia l'ora della morte ed egli disse ai figli: «Ora domina la superbia e l'ingiustizia, è il tempo della distruzione e dell'ira rabbiosa. [vv. 50-70]

[v. 1] 2lo aiutavano tutti i suoi fratelli e quanti si erano legati al padre e conducevano la battaglia d’Israele con entusiasmo.

[vv. 3-4]
5Inseguì gli iniqui braccandoli,
i perturbatori del popolo distrusse con il fuoco.
6Gli iniqui sbigottirono per paura di lui,
tutti i malfattori furono confusi
e la salvezza per mezzo di lui ebbe buon esito.
7Inflisse amarezze a molti re,
rallegrò con le sue gesta Giacobbe;
sempre la sua memoria sarà benedetta.
8Percorse le città di Giuda
e vi sterminò i rinnegati
e distolse l’ira da Israele.
[vv. 9-14]

15Fece i preparativi e si unì a lui un forte gruppo di rinnegati per aiutarlo a vendicarsi dei figli d’Israele. [vv. 16-23] 24Lo inseguirono nella discesa di Bet-Oron fino alla pianura: caddero tra loro circa ottocento uomini, gli altri fuggirono nel territorio dei Filistei. [v. 25] 26La fama di lui giunse fino al re, e delle sue imprese militari parlavano le genti.

[vv. 27-34] 35gli ordinò di mandare contro di loro milizie, per distruggere ed eliminare le forze d’Israele e quanto restava a Gerusalemme e cancellare il loro ricordo dalla regione, [v. 36] 37Il re poi prese l’altra metà dell’esercito e partì da Antiòchia, la capitale del suo regno, nell’anno centoquarantasette; passò l’Eufrate e percorse le regioni settentrionali.

[vv. 38-40] 41I mercanti della regione ne ebbero notizia e si rifornirono in abbondanza d’oro e d’argento e di catene e vennero presso l’accampamento per acquistare come schiavi gli Israeliti. A loro si aggiunsero forze della Siria e del territorio dei Filistei. [vv. 42-44]

45Gerusalemme era disabitata come un deserto,
nessuno dei suoi figli vi entrava o ne usciva,
il santuario era calpestato,
gli stranieri erano nella Cittadella,
soggiorno dei pagani.
La gioia era sparita da Giacobbe,
erano scomparsi il flauto e la cetra.

[v. 46] 47In quel giorno digiunarono e si vestirono di sacco, si cosparsero di cenere il capo e si stracciarono le vesti. [vv. 48-60]

[v. 1] 2lo aiutavano tutti i fratelli e quanti si erano legati al padre e conducevano la battaglia d'Israele con entusiasmo.

[vv. 3-4]
5Inseguì gli empi braccandoli;
i perturbatori del popolo distrusse con il fuoco.
6Gli empi sbigottirono per paura di lui
e tutti i malfattori furono confusi
e si avviò la salvezza per mano di lui.
7Inflisse amarezze a molti re,
rallegrò con le sue gesta Giacobbe;
sempre la sua memoria sarà benedetta.
8Egli passò per le città di Giuda
e vi disperse gli empi
e distolse l'ira da Israele.
[vv. 9-14]

15Fece i preparativi e si unì a lui un forte gruppo di empi per aiutarlo a vendicarsi degli Israeliti. [vv. 16-25] 26La fama di lui giunse fino al re e delle sue imprese militari parlavano le genti.

[vv. 27-34] 35gli ordinò di mandare contro di loro milizie per distruggere ed eliminare le forze d'Israele e quanto restava in Gerusalemme e cancellare il loro ricordo dalla regione; [v. 36] 37Il re poi prese l'altra metà dell'esercito e partì da Antiochia, la capitale del suo regno, nell'anno centoquarantasette; passò l'Eufrate e percorse le regioni settentrionali.

38Allora Lisia scelse Tolomeo, figlio di Dorìmene, Nicànore e Gorgia, uomini potenti tra gli amici del re [vv. 39-40] 41I mercanti della regione ne ebbero notizia e si rifornirono molto di oro e di argento e di catene e vennero presso l'accampamento per acquistare come schiavi gli Israeliti. A quelle truppe si aggiunsero forze della Siria e di paesi stranieri. [vv. 42-44]

45Gerusalemme era disabitata come un deserto,
nessuno dei suoi figli vi entrava o ne usciva,
il santuario era calpestato,
gli stranieri erano nella fortezza dell'Acra,
soggiorno dei pagani.
La gioia era sparita da Giacobbe,
erano scomparsi il flauto e la cetra.

[v. 46] 47In quel giorno digiunarono e si vestirono di sacco, si sparsero la cenere sul capo e si stracciarono le vesti. [vv. 48-59] 60Il Cielo farà succedere gli avvenimenti secondo quanto è stabilito lassù».

[vv. 1-11] 12Gli stranieri alzarono gli occhi e li videro venire loro incontro; 13perciò uscirono dagli accampamenti per dare battaglia. Gli uomini di Giuda diedero fiato alle trombe 14e attaccarono. I pagani furono sconfitti e fuggirono verso la pianura, [vv. 15-26]

27Sentendo ciò, egli fu preso da turbamento e scoraggiamento, perché le cose in Israele non erano andate come egli voleva e l’esito non era stato conforme a quanto il re aveva comandato.

[vv. 28-58]

59Giuda, i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele, poi, stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell’altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza. 60In quel tempo edificarono pure, intorno al monte Sion, mura alte e torri solide, perché i pagani non tornassero a calpestarlo come avevano fatto prima. 61Vi stabilì un contingente per presidiarlo e fortificò Bet-Sur, perché il popolo avesse una difesa contro l’Idumea.

[vv. 1-10] 11si accorgeranno tutti i popoli che c'è uno che riscatta e salva Israele». 12Gli stranieri alzarono gli occhi e videro che quelli venivano loro incontro; 13così uscirono dagli accampamenti per dar battaglia. Gli uomini di Giuda diedero fiato alle trombe 14e attaccarono. I pagani furono sconfitti e fuggirono verso la pianura, [vv. 15-25]

26Quanti degli stranieri erano scampati, presentandosi a Lisia, gli narrarono tutto quello che era accaduto. 27Egli sentendo ciò, fu preso da turbamento e scoraggiamento, perché le cose in Israele non erano andate come egli voleva e l'esito non era stato secondo gli ordini del re.

[vv. 28-29] 30Quando vide l'imponente accampamento, innalzò questa preghiera: «Benedetto sei tu, o salvatore d'Israele, tu che hai fiaccato l'impeto del potente per mezzo del tuo servo Davide e hai fatto cadere l'esercito degli stranieri nelle mani di Giònata, figlio di Saul e del suo scudiero; 31fà cadere ancora nello stesso modo questo esercito nelle mani di Israele tuo popolo e fà ricadere l'obbrobrio sul loro esercito e sulla loro cavalleria; [vv. 32-33] 34Poi sferrarono l'attacco da una parte e dall'altra e caddero davanti ai Giudei circa cinquemila uomini del campo di Lisia. 35Vedendo Lisia lo scompiglio delle sue file, mentre alle schiere di Giuda cresceva il coraggio ed erano pronti a vivere o a morire gloriosamente, se ne tornò in Antiochia dove assoldò mercenari in maggior numero per venire di nuovo in Giudea.

[vv. 36-58] 59Poi Giuda e i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell'altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Casleu, con gioia e letizia. [v. 60] 61Vi stabilì un contingente per presidiarlo e fortificò il presidio di Bet-Zur perché il popolo avesse una difesa contro l'Idumea.

1I popoli vicini, quando sentirono che era stato ricostruito l’altare e rinnovato il santuario come prima, fremettero di rabbia [vv. 2-8]

9Anche i pagani di Gàlaad si coalizzarono contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli; ma questi fuggirono a Dàtema, nella fortezza, [vv. 10-17]

18Lasciò Giuseppe, figlio di Zaccaria, e Azaria, capo del popolo, con il resto delle forze a presidiare la Giudea, [vv. 19-22]

23Prese poi gli Israeliti che erano in Galilea e in Arbatta con le donne, i figli e tutti i loro averi, e li condusse in Giudea con grande gioia.

[vv. 24-42]

43Passò per primo contro i nemici e tutto il popolo dietro di lui. I pagani furono tutti travolti davanti a lui, gettarono le armi e fuggirono nel tempio di Karnàin. [v. 44]

45Giuda poi radunò tutti gli Israeliti che erano in Gàlaad, dal più piccolo al più grande, con le donne, i figli e i loro beni, una carovana molto grande, per andare nella Giudea. [v. 46] 47Gli abitanti della città avevano chiuso loro il passaggio barricando le porte con pietre. [vv. 48-49] 50I soldati si fermarono e diedero l’assalto alla città, tutto quel giorno e tutta la notte, e la città si consegnò nelle sue mani. [vv. 51-61]

62Costoro non erano della stirpe di quegli uomini, alle cui mani era stata affidata la salvezza d’Israele.

63Il prode Giuda e i suoi fratelli crebbero in grande fama presso tutto Israele e presso tutti i popoli ai quali giungeva notizia del loro nome. [vv. 64-66]

67In quel giorno caddero in battaglia alcuni sacerdoti i quali, smaniosi di eroismi, erano usciti a combattere sconsideratamente. [v. 68]

1I popoli vicini, quando sentirono che era stato ricostruito l'altare e rinnovato il santuario come prima, fremettero di rabbia [vv. 2-7] 8Conquistò anche Iazer e i suoi sobborghi e ritornò in Giudea.

9Si allearono allora i pagani di Gàlaad contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli, ma questi fuggirono a Dàtema, nella fortezza, [vv. 10-17]

18Lasciò Giuseppe figlio di Zaccaria e Azaria capo del popolo, con il resto delle forze a presidiare la Giudea, [vv. 19-22]

23Prese poi gli Israeliti che erano in Galilea e in Arbatta con le donne e i figli e tutti i loro averi e li condusse in Giudea con grande gioia. [vv. 24-42] 43Passò per primo contro i nemici e tutto il popolo dietro di lui. I pagani furono travolti davanti a lui, gettarono le armi e fuggirono nel tempio di Karnàin. [v. 44] 45Giuda radunò tutti gli Israeliti che erano nella regione di Gàlaad dal più piccolo al più grande con le donne e i figli e gli averi, carovana sterminata, per andare nella Giudea.

[v. 46] 47Gli abitanti della città avevano chiuso loro il passaggio barricando le porte con pietre. [vv. 48-49] 50I militari si fermarono e diedero l'assalto alla città tutto quel giorno e tutta la notte e la città dovette arrendersi. [vv. 51-61]

62ma essi non erano della stirpe di quei valorosi, per le cui mani era stata compiuta la salvezza in Israele. 63Il prode Giuda e i suoi fratelli crebbero in grande fama presso tutto Israele e presso tutti i popoli ai quali giungeva notizia del loro nome; [vv. 64-66]

67In quel giorno caddero in battaglia sacerdoti, i quali, smaniosi di eroismi, erano usciti a combattere inconsideratamente. [v. 68]

[vv. 1-7] 8Il re, sentendo queste notizie, rimase sbigottito e scosso terribilmente; si mise a letto e cadde ammalato per la tristezza, perché non era avvenuto secondo quanto aveva desiderato. [vv. 9-15] 16Il re Antioco morì in quel luogo l’anno centoquarantanove. [v. 17]

18Ora coloro che risiedevano nella Cittadella impedivano il passaggio degli Israeliti intorno al tempio e cercavano di molestarli continuamente e di sostenere i pagani. [vv. 19-29]

30Gli effettivi del suo esercito assommavano a centomila fanti, ventimila cavalieri e trentadue elefanti addestrati alla guerra. 31Passarono per l’Idumea e posero il campo contro Bet-Sur; attaccarono per molti giorni e allestirono macchine, ma quelli uscivano, le incendiavano e contrattaccavano con valore. [vv. 32-37] 38Il resto della cavalleria si dispose di qua e di là sui due fianchi dello schieramento, per terrorizzare i nemici e proteggere le falangi. [vv. 39-49]

50Il re s’impadronì di Bet-Sur e vi pose un presidio a guardia. [vv. 51-59]

60La proposta piacque al re e a tutti i capi; mandò a negoziare la pace con loro, ed essi accettarono. 61Il re e i capi giurarono davanti a loro, ed essi a tali patti uscirono dalla fortezza. [vv. 62-63]

1Il re Antioco intanto percorreva le regioni settentrionali e seppe che c'era in Persia la città di Elimàide, famosa per ricchezza e argento e oro; [vv. 2-5] 6che Lisia si era mosso con un esercito tra i più agguerriti ma era rimasto sconfitto davanti a loro e che quelli si erano rinforzati con armi e truppe e bottino ingente, riportato dagli accampamenti che avevano distrutti; [v. 7] 8Il re, sentendo queste novità, rimase sbigottito e scosso terribilmente; si mise a letto e cadde ammalato per la tristezza, perché non era avvenuto secondo i suoi desideri. [vv. 9-15]

16Il re Antioco morì in quel luogo nel centoquarantanove. 17Lisia fu informato che il re era morto e dispose che regnasse Antioco figlio di lui, che egli aveva educato fin da piccolo, e lo chiamò Eupàtore.

18Ora coloro che risiedevano nell'Acra impedivano il passaggio degli Israeliti intorno al tempio e cercavano di molestarli continuamente e di sostenere gli stranieri. [vv. 19-27]

28Il re si adirò, quando ebbe sentito ciò, e radunò tutti i suoi amici, comandanti dell'esercito e della cavalleria. [v. 29] 30Gli effettivi del suo esercito assommavano a centomila fanti, ventimila cavalli e trentadue elefanti addestrati alla guerra. 31Passarono per l'Idumea e posero il campo contro Bet-Zur; attaccarono per molti giorni e allestirono macchine; ma quelli uscivano, le incendiavano e contrattaccavano con valore. [vv. 32-37] 38Il resto della cavalleria si dispose di qua e di là sui due fianchi dello schieramento, per terrorizzare i nemici e proteggere le falangi. [vv. 39-49]

50Il re s'impadronì di Bet-Zur e vi pose un presidio a guardia. 51Intanto si accampò contro il santuario per molto tempo e allestì terrapieni e macchine, lanciafiamme e baliste, scorpioni per lanciar frecce e fionde. [vv. 52-59]

60La proposta piacque al re e a tutti i capi e mandò a negoziare la pace con loro ed essi accettarono. 61Il re e i capi giurarono davanti a loro ed essi a tali patti uscirono dalla fortezza. [vv. 62-63]

[vv. 1-2] 3Informato della cosa, disse: «Non mostratemi la loro faccia». [v. 4]

5Allora andarono da lui tutti gli uomini iniqui e rinnegati d’Israele, guidati da Àlcimo, che aspirava al sommo sacerdozio. [vv. 6-7] 8Il re designò Bàcchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell’Oltrefiume, potente nel regno e fedele al re, 9e lo inviò con il rinnegato Àlcimo; attribuì a questi il sommo sacerdozio e gli diede ordine di fare vendetta contro gli Israeliti. [vv. 10-12] 13Gli Asidei furono i primi tra gli Israeliti a chiedere loro la pace. [vv. 14-21]

22i perturbatori del popolo si unirono tutti a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele. 23Giuda vide tutti i mali che Àlcimo e i suoi fautori facevano agli Israeliti, peggio dei pagani; [vv. 24-25]

26Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che nutriva odio e inimicizia per Israele, e gli ordinò di sterminare il popolo. [vv. 27-35]

36I sacerdoti rientrarono e stando davanti all’altare e al tempio dissero piangendo: [vv. 37-46]

47I Giudei presero le spoglie e il bottino, mozzarono la testa di Nicànore e la sua destra, che aveva steso con arroganza, e le portarono nei pressi di Gerusalemme, dove le esposero. 48Il popolo fece gran festa e trascorse quel giorno come un solenne giorno di gioia. [vv. 49-50]

[v. 1] 2Quando rientrò nella reggia dei suoi padri, l'esercito catturò Antioco e Lisia per consegnarglieli. 3Informato della cosa, disse: «Non mostratemi la loro faccia». [v. 4]

5Allora andarono da lui tutti gli uomini perfidi ed empi d'Israele, guidati da Alcimo che aspirava al sommo sacerdozio. [vv. 6-7] 8Il re designò Bàcchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell'Oltrefiume, potente nel regno e fedele al re, 9e lo inviò con l'empio Alcimo; attribuì a questi il sommo sacerdozio e gli diede ordine di far vendetta contro gli Israeliti. [vv. 10-12] 13Gli Asidei furono i primi tra gli Israeliti a chieder loro la pace. [vv. 14-16]

17«Le carni dei tuoi santi e il loro sangue
hanno sparso intorno a Gerusalemme
e nessuno li seppelliva».

[vv. 18-21] 22tutti i perturbatori del popolo si unirono a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele. 23Giuda vide tutti i mali che facevano Alcimo e i suoi fautori agli Israeliti peggio dei pagani, [vv. 24-25]

26Allora il re mandò Nicànore, uno dei suoi capi più illustri, che aveva odio e inimicizia per Israele e gli ordinò di sterminare il popolo. [vv. 27-35]

36I sacerdoti rientrarono e stando davanti all'altare e al tempio dissero tra il pianto: [vv. 37-44]

45Li inseguirono per una giornata di cammino da Adasa fino a Ghezer e suonavano le trombe dietro a loro per dare l'allarme. [v. 46] 47I Giudei presero le spoglie e il bottino, mozzarono la testa di Nicànore e la destra, che aveva steso con superbia, e le portarono e le esposero in Gerusalemme. 48Il popolo fece gran festa e passò quel giorno come giornata di gioia straordinaria. [vv. 49-50]

[v. 1] 2Gli furono narrate le loro guerre e le loro imprese gloriose compiute tra i Galli e come li avessero vinti e resi tributari; [vv. 3-7] 8la regione dell’India, la Media, la Lidia, tra le migliori loro province; ed essi, dopo averle tolte a lui, le avevano consegnate al re Eumene. 9I Greci avevano deciso di affrontarli e distruggerli, [vv. 10-17]

18per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitù. [vv. 19-22]

23«Ai Romani e alla nazione dei Giudei, prosperità per mare e per terra, sempre! Lontano da loro la spada nemica! [vv. 24-28] 29In questi termini i Romani hanno stabilito un’alleanza con il popolo dei Giudei. [vv. 30-32]

[v. 1] 2Gli furono narrate le loro guerre e le loro imprese gloriose compiute tra i Galli: come li avessero vinti e sottoposti al tributo. [vv. 3-7] 8la regione dell'India, la Media, la Lidia, tra le migliori loro province, e che, dopo averle tolte a lui, le avevano date al re Eumene. 9Gli fu riferito inoltre come i Greci avevano deciso di affrontarli e distruggerli, [v. 10] 11Gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenuto amicizia. [vv. 12-17]

18per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitù. [vv. 19-32]

[vv. 1-11] 12La falange si mosse avanzando ai due lati, al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe. 13La terra fu scossa dal fragore degli eserciti. Si scatenò la battaglia che durò dal mattino fino a sera. [vv. 14-19]

20Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando: [v. 21] 22Il resto delle imprese di Giuda e delle battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero.

23Dopo la morte di Giuda riapparvero gli iniqui in tutto il territorio d’Israele e risorsero tutti gli operatori d’ingiustizia. 24In quei giorni sopravvenne una terribile carestia e gli stessi abitanti della regione passarono dalla loro parte. [vv. 25-35]

36Ma i figli di Iambrì, che abitavano a Màdaba, fecero una razzia e catturarono Giovanni con tutte le cose che aveva e portarono via tutto. 37Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone, suo fratello: «I figli di Iambrì celebrano una grande festa di nozze e da Nadabàt conducono la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne». [vv. 38-54]

55Ma in quel tempo Àlcimo ebbe un grave malore e la sua opera fu interrotta. La sua bocca rimase impedita e paralizzata, e non poteva più parlare né dare disposizioni per la sua casa. [vv. 56-62]

63Lo seppe Bàcchide; radunò la sua gente e avvisò quelli della Giudea. [vv. 64-72] 73Così si riposò la spada in Israele. Giònata si stabilì a Micmas. Incominciò a governare il popolo e fece sparire i rinnegati da Israele.

[vv. 1-10] 11L'esercito nemico uscì dal campo schierandosi contro i Giudei: la cavalleria si divise in due ali e i frombolieri e gli arcieri precedevano lo schieramento; i più validi erano in prima fila e Bàcchide stava all'ala destra. 12La falange si mosse avanzando ai due lati e al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe. 13La terra fu scossa dal fragore degli eserciti; si scatenò la battaglia che durò dal mattino fino a sera. [vv. 14-19]

20Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando: 21Come è caduto l'eroe che salvava Israele?». 22Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero.

23Dopo la morte di Giuda riapparvero i rinnegati in tutto il territorio d'Israele e risorsero tutti gli operatori di iniquità. 24In quei giorni sopravvenne una terribile carestia e la terra stessa congiurò in loro favore. [vv. 25-26] 27Ci fu grande tribolazione in Israele, come non si verificava da quando fra loro erano scomparsi i profeti. [vv. 28-35]

36Ma i figli di Iambri che abitavano in Màdaba fecero una razzia e catturarono Giovanni, con tutte le cose che aveva, e portarono via tutto. 37Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone suo fratello: «I figli di Iambri hanno una grande festa di nozze e conducono a Nàdabat la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne». [vv. 38-40] 41Le nozze furono mutate in lutto e i suoni delle loro musiche in lamento. [vv. 42-54]

55Ma in quel tempo Alcimo ebbe un colpo e fu interrotta la sua opera. La sua bocca rimase impedita e paralizzata e non poteva più parlare né dare disposizioni per la sua casa. [vv. 56-62]

63Lo seppe Bàcchide e radunò la sua gente e avvisò quelli della Giudea. [vv. 64-72] 73Così si riposò la spada in Israele. Giònata risiedeva in Micmas e incominciò a governare il popolo e a far scomparire gli empi da Israele.

[vv. 1-5] 6Gli concesse facoltà di raccogliere milizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato, e gli fece restituire gli ostaggi che erano nella Cittadella. [vv. 7-11] 12Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bàcchide fuggirono, [vv. 13-14]

15Il re Alessandro seppe dell’ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate. [vv. 16-17]

18«Il re Alessandro al fratello Giònata, salute! [vv. 19-24]

25Scrisse loro in questi termini: «Il re Demetrio alla nazione dei Giudei, salute! [vv. 26-37] 38I tre distretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria, saranno riconosciuti alla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e non dipendenti da altra autorità che non sia quella del sommo sacerdote. [vv. 39-40] 41Gli ulteriori contributi, che non sono stati versati dagli incaricati come negli anni precedenti, d’ora in poi saranno corrisposti per le opere del tempio. [vv. 42-45]

46Quando Giònata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestarono fede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquità da lui compiute contro Israele e quanto li avesse fatti soffrire. 47Invece preferirono Alessandro, perché questi era stato il primo ad avviare trattative di pace, e gli furono sempre alleati.

48Il re Alessandro raccolse grandi forze e uscì in campo contro Demetrio. 49I due re attaccarono battaglia e l’esercito di Demetrio fu messo in fuga; Alessandro lo inseguì ed ebbe la meglio sulle sue truppe. 50La battaglia infuriò fino al tramonto del sole e Demetrio cadde ucciso in quel giorno. [vv. 51-52] 53Infatti gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercito sono stati sconfitti da noi, sicché ci siamo seduti sul trono del suo regno. [v. 54]

55Il re Tolomeo rispose: «Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno. [vv. 56-57]

58Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebrò le sue nozze a Tolemàide, secondo lo stile dei re, in grande sfarzo.

59Il re Alessandro scrisse a Giònata di venirgli incontro. [v. 60] 61Si accordarono però contro di lui uomini pestiferi d’Israele, traditori della legge, per deporre contro di lui, ma il re non prestò loro ascolto. 62Il re invece diede ordine di far deporre a Giònata le sue vesti e di rivestirlo della porpora, e l’ordine fu eseguito. 63Il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: «Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui, per qualunque motivo, e nessuno gli rechi molestia in alcun modo». [v. 64] 65Il re gli conferì onori e lo ascrisse tra i suoi primi amici e lo costituì stratega e governatore della provincia. [vv. 66-67]

68Il re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assai preoccupato e tornò ad Antiòchia. 69Demetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollònio, il quale, radunato un grande esercito, si accampò presso Iàmnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio:

[vv. 70-71] 72Infórmati e sappi chi sono io e chi sono gli altri che ci aiutano. Ti diranno: “Non potete tenere saldo il piede davanti a noi, perché già due volte sono stati da noi respinti i tuoi padri nella loro terra”. [vv. 73-84] 85Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini. [vv. 86-87] 88Il re Alessandro, udendo queste notizie, aumentò gli onori a Giònata; [v. 89]

[vv. 1-5] 6Gli concesse facoltà di raccogliere milizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato e gli fece restituire gli ostaggi che erano nell'Acra. [vv. 7-11] 12Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bàcchide fuggirono; [vv. 13-14]

15Il re Alessandro seppe dell'ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate [vv. 16-17]

18«Il re Alessandro al fratello Giònata salute. [vv. 19-24]

25Scrisse loro in questi termini: «Il re Demetrio al popolo dei Giudei salute. [vv. 26-37] 38I tre distretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria, saranno riconosciuti dalla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e non dipendenti da altra autorità che non sia quella del sommo sacerdote. [vv. 39-40] 41Gli ulteriori contributi che non sono stati versati dagli incaricati come negli anni precedenti, d'ora in poi saranno corrisposti per le oprere del tempio. [vv. 42-45]

46Quando Giònata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestarono fede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquità da lui compiute contro Israele e quanto li avesse fatti soffrire. [v. 47]

48Il re Alessandro raccolse grandi forze e uscì in campo contro Demetrio. 49I due re attaccarono battaglia e l'esercito di Demetrio fu messo in fuga; Alessandro lo inseguì ed ebbe la meglio sulle sue truppe; [vv. 50-57]

58Gli andò incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebrò le nozze con lei in Tolemàide secondo lo stile dei re con grande sfarzo.

59Il re Alessandro scrisse a Giònata di venirgli incontro. [v. 60] 61Si accordarono però contro di lui uomini pestiferi d'Israele, traditori della legge, per deporre contro di lui, ma il re non prestò loro ascolto. 62Il re invece diede ordine di far deporre a Giònata le sue vesti e di rivestirlo della porpora e l'ordine fu eseguito. 63Il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: «Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui per qualunque motivo e nessuno gli rechi molestia in alcun modo». [v. 64] 65Il re gli conferì onori e lo ascrisse tra i suoi primi amici e lo costituì stratega e governatore della provincia. [vv. 66-67]

68Il re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assai preoccupato e tornò in Antiochia. 69Demetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollonio e questi raccolse un grande esercito, si accampò presso Iamnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio:

[vv. 70-71] 72Infòrmati e sappi chi sono io e chi sono gli altri miei alleati. Questi ti diranno: Non potrete tener saldo il piede davanti a noi, perché gia due volte sono stati da noi sconfitti i tuoi padri nella loro terra. [vv. 73-74] 75Si accampò presso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la città, perché a Giaffa vi era un presidio di Apollonio. Le diedero l'assalto; [vv. 76-84] 85Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini. [vv. 86-87] 88Il re Alessandro, udendo queste notizie, aumentò gli onori a Giònata; [v. 89]

1Il re d’Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi, cercando d’impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno. [vv. 2-7] 8Il re Tolomeo si impadronì di tutte le città della costa fino a Selèucia marittima e covava piani iniqui riguardo ad Alessandro. [vv. 9-10] 11In realtà lo calunniava, perché egli aspirava al suo regno. [vv. 12-13] 14Il re Alessandro in quel frattempo era in Cilicia, perché si erano sollevati gli abitanti di quelle province. [vv. 15-19]

20In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare la Cittadella di Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa. [vv. 21-28] 29Il re acconsentì e scrisse a Giònata, a proposito di tutto questo, lettere del seguente tenore:

30«Il re Demetrio al fratello Giònata e alla nazione dei Giudei, salute! [vv. 31-33] 34Abbiamo assegnato loro il territorio della Giudea e i tre distretti di Afèrema, Lod e Ramatàim; restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici a Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-37]

38Il re Demetrio, vedendo che il paese rimaneva tranquillo sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò tutte le sue truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. 39Trifone, che prima stava con quelli di Alessandro, come vide che tutte le milizie mormoravano contro Demetrio, andò presso l’arabo Imalcuè, che allevava il piccolo Antioco, figlio di Alessandro, 40e insisteva perché glielo cedesse per farlo regnare al posto di suo padre. Gli riferì quanto aveva detto Demetrio e l’ostilità che avevano per lui i soldati e rimase là molti giorni. 41Giònata intanto mandò a chiedere al re Demetrio che richiamasse da Gerusalemme gli occupanti della Cittadella e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta con Israele. [vv. 42-44] 45I cittadini si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila e volevano eliminare il re. 46Il re si rifugiò nel palazzo, i cittadini occuparono le vie della città e incominciarono a combattere. 47Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti presso di lui, poi si sparsero per la città e ne uccisero in quel giorno circa centomila; [v. 48] 49I cittadini videro che i Giudei si erano impadroniti della città a loro piacere, si persero d’animo e gridarono al re con voce supplichevole: [vv. 50-57]

58Gli inviò vasi d’oro e un servizio da tavola, con la facoltà di bere in vasi d’oro, di vestire la porpora e portare la fibbia d’oro. [vv. 59-72] 73I suoi che erano fuggiti, quando videro ciò, ritornarono a lui e con lui si diedero all’inseguimento fino a Kedes, dov’era il loro accampamento, e là anche loro si accamparono. 74Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila. Giònata tornò poi a Gerusalemme.

1Il re d'Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi e cercava di impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno. [vv. 2-7] 8Il re Tolomeo si impadronì di tutte le città della costa fino a Selèucia marittima e covava piani iniqui riguardo ad Alessandro. [vv. 9-10] 11Lo calunniò perché egli aspirava al suo regno; [vv. 12-16] 17L'arabo Zabdiel tagliò la testa ad Alessandro e la mandò a Tolomeo. [vv. 18-19]

20In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare l'Acra in Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa. [vv. 21-28] 29Il re acconsentì e scrisse a Giònata, a proposito di tutto questo, lettere del seguente tenore:

30«Il re Demetrio al fratello Giònata e al popolo dei Giudei salute. [vv. 31-33] 34Abbiamo assegnato a loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-37]

38Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò le truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. 39Trifone, che prima stava con Alessandro, vide che tutte le milizie mormoravano contro Demetrio e andò presso l'arabo Imalcue che allevava il piccolo Antioco figlio di Alessandro. [v. 40] 41Giònata intanto mandò a chiedere al re che richiamasse gli occupanti dell'Acra in Gerusalemme e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta con Israele. [vv. 42-44] 45I cittadini della capitale si radunarono al centro della città in numero di circa centoventimila uomini e volevano eliminare il re. 46Il re si rifugiò nel palazzo, ma i cittadini occuparono le vie della città e incominciarono i combattimenti. 47Il re chiamò in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti a lui; poi si sparsero per la città e ne uccisero in quel giorno circa centomila; [v. 48] 49I cittadini videro che i Giudei si erano impadroniti della città a loro piacere e si persero d'animo e gridarono verso il re con voce supplichevole: [v. 50] 51Gettarono le armi e fecero la pace. I Giudei crebbero in fama presso il re e presso quanti erano nel suo regno e fecero ritorno in Gerusalemme portando grande bottino. [vv. 52-57]

58Gli inviò vasi d'oro e un servizio da tavola con la facoltà di bere in quei vasi, di vestire la porpora e portare la fibbia d'oro. [vv. 59-72] 73I suoi che erano fuggiti, quando videro ciò, ritornarono a lui e con lui si diedero all'inseguimento fino a Cades dov'era il loro accampamento e là anch'essi si accamparono. 74Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila. Giònata tornò poi in Gerusalemme.

[vv. 1-22]

23Noi intanto vi rispondiamo: “Il vostro bestiame e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi”. Abbiamo quindi ordinato che vi sia riferito in questo senso».

[vv. 24-38]

39Intanto Trifone cercava di diventare re dell’Asia, cingere la corona e stendere la mano contro il re Antioco, [vv. 40-44] 45Su, rimandali alle loro case; scegliti pochi uomini che ti accompagnino e vieni con me a Tolemàide. Io te la consegnerò insieme con le altre fortezze e il resto dell’esercito e tutti i funzionari, poi tornerò indietro e partirò: sono venuto appunto per questo». [vv. 46-50] 51Gli inseguitori li videro decisi a difendere la loro vita e tornarono indietro. [vv. 52-53]

[vv. 1-22]

23Noi intanto vi rispondiamo: I vostri armenti e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi. Abbiamo quindi disposto perché vi sia riferito in questo senso».

[vv. 24-38]

39Intanto Trifone cercava di diventare re dell'Asia, cingere la corona e stendere la mano contro il re Antioco, [vv. 40-50] 51Gli inseguitori li videro decisi a difendere la loro vita e se ne tornarono. [vv. 52-53]

[vv. 1-3] 4È per questo che i miei fratelli sono morti tutti per la causa d’Israele e sono restato io solo. [vv. 5-6] 7Lo spirito del popolo si infiammò all’udire queste parole; [vv. 8-25]

26Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni. [vv. 27-34]

35Il re Demetrio lo assicurò in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera:

36«Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute! [vv. 37-40]

41Nell’anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele [v. 42]

43In quei giorni Simone pose il campo contro Ghezer, la circondò di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la città e abbatté una torre e la conquistò. 44I soldati della torre mobile si lanciarono nella città e si produsse in città un grande trambusto. 45I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, stracciandosi le vesti, e supplicavano a gran voce, chiedendo a Simone di dare loro la destra, [vv. 46-50]

51Fecero ingresso in quel luogo il ventitré del secondo mese dell’anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cimbali e arpe e con inni e canti, perché era stato eliminato un grande nemico da Israele. 52Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio vicino alla Cittadella e vi si stabilì con i suoi. [v. 53]

[vv. 1-3] 4Per questa causa sono morti i miei fratelli, tutti per la causa di Israele, e sono restato io solo. [vv. 5-6] 7Lo spirito del popolo si infiammò all'udire queste parole; [vv. 8-25]

26Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni. [vv. 27-28] 29Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare. [vv. 30-34]

35Il re Demetrio lo assicurò in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera:

36«Il re Demetrio a Simone sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e al popolo dei Giudei salute. [vv. 37-40]

41Nell'anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele [v. 42]

43In quel tempo Simone pose il campo contro Ghezer, la circondò di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la città e abbattè una torre impadronendosene. 44I soldati della torre mobile si lanciarono nella città e si produsse in città un grande trambusto. 45I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, con le vesti stracciate, e supplicarono a gran voce per indurre Simone a dar loro la destra [vv. 46-50]

51Fecero ingresso in quel luogo il ventitrè del secondo mese dell'anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cembali e arpe e con inni e canti, perché era stato eliminato un grande nemico da Israele. 52Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio lungo l'Acra; qui abitò con i suoi. [v. 53]

[vv. 1-7]

8In pace si diedero a coltivare la loro terra;
il suolo dava i suoi prodotti
e gli alberi della campagna i loro frutti.
9I vecchi sedevano nelle piazze,
tutti deliberavano sugli interessi comuni,
i giovani indossavano splendide vesti
e armature di guerra.
[v. 10]
11Fece regnare sul paese la pace
e Israele gioì di grande letizia.
[vv. 12-18]

19I messaggi furono letti davanti all’assemblea a Gerusalemme. [v. 20]

21I messaggeri inviati al nostro popolo ci hanno riferito intorno alla vostra gloria e al vostro onore e noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo. [vv. 22-25]

26Egli infatti e i suoi fratelli e la casa di suo padre sono stati saldi e hanno ricacciato da sé con le armi i nemici d’Israele e gli hanno restituito la libertà». Incisero perciò un’iscrizione su tavole di bronzo e l’apposero su colonne sul monte Sion. 27Questa è la copia dell’iscrizione:

«Il diciotto di Elul dell’anno centosettantadue, che è il terzo anno di Simone, sommo sacerdote, in Asaramèl, [v. 28] 29Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, procurando gloria grande al loro popolo. [v. 30] 31I loro nemici volevano invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario. [v. 32] 33Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Sur nel territorio della Giudea, dove prima c’era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. [v. 34] 35Il popolo vide la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare alla sua nazione; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservato al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare il suo popolo. [vv. 36-37] 38Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio, [vv. 39-49]

[vv. 1-7]

8spazzò via da essa le immondezze,
e nessuno gli si oppose.
In pace si diedero a coltivare la loro terra;
il suolo dava i suoi prodotti
e gli alberi della campagna i loro frutti.
9I vecchi sedevano nelle piazze,
tutti s'interessavano al bene
i giovani indossavano splendide vesti
e armature di guerra.
[v. 10]
11Fece regnare sul paese la pace
e Israele gioì di grande letizia.
[vv. 12-18]

19I messaggi furono letti davanti all'adunanza in Gerusalemme. 20Questa è la copia della lettera che inviarono gli Spartani:

«Le autorità e la cittadinanza degli Spartani a Simone sommo sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo giudaico, loro fratelli, salute. 21I messaggeri inviati al nostro popolo ci hanno riferito intorno alla vostra gloria e al vostro onore e noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo. [vv. 22-25]

26Egli infatti e i suoi fratelli e la casa di suo padre sono stati saldi e hanno scacciato da sé con le armi i nemici d'Israele e hanno assicurato la libertà». Poi fecero un'iscrizione su tavole di bronzo, che furono poste su colonne sul monte Sion. 27Questo è il testo dell'iscrizione:

«Il diciotto di Elul dell'anno centosettantadue, che è il terzo anno di Simone sommo sacerdote, in Asaramel, [v. 28]
29Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo. [v. 30]
31I loro nemici vollero invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario. [v. 32]
33Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. [v. 34]
35Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. [vv. 36-37]
38Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio; [vv. 39-49]

[v. 1] 2il loro contenuto era del seguente tenore:

«Il re Antioco a Simone, grande sacerdote ed etnarca, e al popolo dei Giudei, salute! [vv. 3-14]

15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suoi compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:

[v. 16] 17Gli ambasciatori dei Giudei sono giunti a noi come nostri amici e alleati, per rinnovare l’antica amicizia e alleanza, inviati da Simone, sommo sacerdote, e dal popolo dei Giudei. [vv. 18-24]

25Il re Antioco, dunque, teneva il campo contro Dora da due giorni, lanciando continuamente contro di essa le schiere e costruendo macchine; così aveva precluso a Trifone ogni possibilità di uscire ed entrare. [vv. 26-31] 32Atenòbio, l’amico del re, si recò a Gerusalemme e vide la gloria di Simone, il vasellame con lavori in oro e argento e il suo grande fasto e ne rimase meravigliato. Gli riferì le parole del re, [vv. 33-35] 36Atenòbio non rispose nulla, ma indispettito tornò presso il re, al quale riferì quelle parole, la gloria di Simone e quanto aveva visto. Il re si adirò grandemente.

[v. 37] 38Il re allora nominò Cendebeo primo stratega della zona litoranea e mise al suo comando forze di fanteria e cavalleria. 39Poi gli ordinò di accamparsi in vista della Giudea e gli ordinò di ricostruire Cedron, rinforzandone le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto continuò la caccia a Trifone. 40Cendebeo si recò a Iàmnia e cominciò a molestare il popolo, a invadere la Giudea, a fare prigionieri tra il popolo e a metterli a morte. [v. 41]

[v. 1] 2il cui contenuto era del seguente tenore: «Il re Antioco a Simone sommo sacerdote ed etnarca e al popolo dei Giudei salute. [vv. 3-14]

15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suo compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:

[v. 16] 17Gli anziani dei Giudei sono giunti a noi come amici nostri e alleati, a rinnovare l'antica amicizia e alleanza, inviati da Simone sommo sacerdote e dal popolo dei Giudei. [vv. 18-22]

23e a tutti i paesi: a Sampsame, agli Spartani, a Delo, a Mindo, a Sicione, alla Caria, a Samo, alla Pamfilia, alla Lidia, ad Alicarnasso, a Rodi, a Faselide, a Coo, a Side, ad Arado, a Gortina, a Cnido, a Cipro e a Cirene. [vv. 24-35]

36Atenobio non gli rispose parola, ma tornò indispettito presso il re, al quale riferì quelle parole e la gloria di Simone e quanto aveva visto. Il re si adirò furiosamente.

[v. 37] 38Il re allora nominò Cendebèo primo stratega della zona litoranea e mise al suo comando forze di fanteria e cavalleria. 39Poi gli ordinò di accamparsi in vista della Giudea e gli ordinò di ricostruire Cedron, rinforzando le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto coninuò la caccia a Trifone. 40Cendebèo si recò a Iamnia e cominciò a molestare il popolo, a invadere la Giudea, a far prigionieri tra il popolo e metterli a morte. [v. 41]

[v. 1] 2Simone chiamò i suoi due figli maggiori, Giuda e Giovanni, e disse loro: «Io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo combattuto le battaglie d’Israele dalla gioventù fino ad oggi, e riuscì nelle nostre mani l’impresa di salvare Israele più volte. [vv. 3-5] 6Giovanni con la sua gente pose il campo di fronte a loro, ma vedendo che la gente esitava ad attraversare il torrente, passò per primo. Lo videro i suoi uomini e passarono dopo di lui. [vv. 7-12]

13Il suo cuore si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. [v. 14] 15Il figlio di Abubo, che covava il tradimento, li ricevette nella cittadella, chiamata Dok, che egli aveva costruito, e servì loro un grande banchetto, nascondendo lì degli uomini armati. [vv. 16-24]

[v. 1] 2Simone chiamò i suoi due figli maggiori Giuda e Giovanni e disse loro: «Io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo combattuto le battaglie d'Israele dalla gioventù fino ad oggi e riuscì nelle nostre mani l'impresa di salvare Israele ripetutamente; [vv. 3-5] 6Giovanni con la sua gente pose il campo di fronte. Vedendo che il grosso esitava ad attraversare il torrente, passò per primo. Lo videro i suoi uomini e passarono dopo di lui. [vv. 7-9] 10I nemici fuggirono nelle torri esistenti nelle campagne di Asdòd, ma egli vi appiccò il fuoco. Restarono sul campo circa duemila nemici. Poi Giovanni ritornò in Giudea senza molestie.

[vv. 11-12] 13Il suo cuore si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. [v. 14] 15Il figlio di Abùbo, che covava il tradimento, li ricevette nella cittadella, chiamata Dok, che egli aveva costruita, e servì loro un gran banchetto, nascondendo ivi degli armati. [vv. 16-22]

23Le altre azioni di Giovanni, le sue battaglie e gli atti di valore da lui compiuti, la ricostruzione delle mura da lui eseguita e le sue imprese, [v. 24]

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