27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
8. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio |
9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
13. | Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio |
14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
24. | Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio |
25. | Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso |
26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
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[vv. 1-37]
[<<< 1-37]
1Mi fu rivolta questa parola del signore:
2«Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza,
dell'amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,in una terra non seminata.
3Israele era cosa sacra al Signore
la primizia del suo raccolto;
quanti ne mangiavano dovevano pagarla,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
4Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe,
voi, famiglie tutte della casa di Israele!
5Così dice il Signore:
Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri,
per allontanarsi da me?
Essi seguirono ciò ch'è vano,
diventarono loro stessi vanità
6e non si domandarono: Dov'è il Signore
che ci fece uscire dal paese d'Egitto,
ci guidò nel deserto,
per una terra di steppe e di frane,
per una terra arida e tenebrosa,
per una terra che nessuno attraversa
e dove nessuno dimora?
7Io vi ho condotti in una terra da giardino,
perché ne mangiaste i frutti e i prodotti.
Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso il mio possesso un abominio.
8Neppure i sacerdoti si domandarono:
Dov'è il Signore?
I detentori della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori mi si sono ribellati,
i profeti hanno predetto nel nome di Baal
e hanno seguito esseri inutili.
9Per questo intenterò ancora un processo contro di voi,
- oracolo del Signore -
e farò causa ai vostri nipoti.
10Recatevi nelle isole del Kittìm e osservate,
mandate pure a Kedàr e considerate bene;
vedete se là è mai accaduta una cosa simile.
11Ha mai un popolo cambiato dèi?
Eppure quelli non sono dèi!
Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria
con un essere inutile e vano.
12Stupitene, o cieli;
inorridite come non mai.
Oracolo del Signore.
13Perché il mio popolo ha commesso due iniquità:
essi hanno abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
per scavarsi cisterne, cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.
14Israele è forse uno schiavo,
o un servo nato in casa?
Perché allora è diventato una preda?
15Contro di lui ruggiscono i leoni,
fanno udire i loro urli.
La sua terra è ridotta a deserto,
le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita.
16Perfino i figli di Menfi e di Tafni
ti hanno raso la testa.
17Tutto ciò, forse, non ti accade
perché hai abbandonato il Signore tuo Dio?
18E ora perchè corri verso l'Egitto
a bere le acque del Nilo?
Perché corri verso l'Assiria
a bere le acque dell'Eufrate?
19La tua stessa malvagità ti castiga
e le tue ribellioni ti puniscono.
Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara
l'avere abbandonato il Signore tuo Dio
e il non avere più timore di me.
Oracolo del Signore degli eserciti.
20Poiché già da tempo hai infranto il tuo giogo,
hai spezzato i tuoi legami
e hai detto: Non ti servirò!
Infatti sopra ogni colle elevato
e sotto ogni albero verde ti sei prostituita.
21Io ti avevo piantato come vigna scelta,
tutta di vitigni genuini;
ora, come mai ti sei mutata
in tralci degeneri di vigna bastarda?
22Anche se ti lavassi con la soda
e usassi molta potassa,
davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità.
Oracolo del Signore.
23Perché osi dire: Non mi sono contaminata,
non ho seguito i Baal?
Considera i tuoi passi là nella valle
riconosci quello che hai fatto,
giovane cammella leggera e vagabonda,
24asina selvatica abituata al deserto:
nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria;
chi può frenare la sua brama?
Quanti la cercano non devono stancarsi:
la troveranno sempre nel suo mese.
25Bada che il tuo piede non resti scalzo
e che la tua gola non si inaridisca!
Ma tu rispondi: No. È inutile,
perché io amo gli stranieri,
voglio seguirli.
26Come si vergogna un ladro preso in flagrante
così restano svergognati quelli della casa di Israele,
essi, i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti.
27Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre,
e a una pietra: Tu mi hai generato.
A me essi voltan le spalle e non la fronte;
ma al tempo della sventura invocano:
Alzati,salvaci!
28E dove sono gli dei che ti sei costruiti?
Si alzino, se posson salvarti
nel tempo della tua sventura;
poiché numerosi come le tue città
sono, o Giuda, i tuoi dei!
29Perché vi lamentate con me?
Tutti voi mi siete stati infedeli.
Oracolo del Signore.
30Invano ho colpito i vostri figli,
voi non avete imparato la lezione.
La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.
31O generazione!
Proprio voi badate alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra di tenebre densissime?
Perché il mio popolo dice: Ci siamo emancipati,
più non faremo ritorno a te?
32Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti,
una sposa della sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
per giorni innumerevoli.
33Come sai ben scegliere la tua via
in cerca di amore!
Per questo hai insegnato i tuoi costumi
anche alle donne peggiori.
34Perfino sugli orli delle tue vesti si trova
il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi nell'atto di scassinare,
ma presso ogni quercia.
35Eppure protesti: Io sono innocente,
la sua ira è gia lontana da me.
Eccomi pronto a entrare in giudizio con te,
perché hai detto: Non ho peccato!
36Perché ti sei ridotta così vile
nel cambiare la strada?
Anche dall'Egitto sarai delusa
come fosti delusa dall'Assiria.
37Anche di là tornerai con le mani sul capo,
perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi;
da loro non avrai alcun vantaggio.
[vv. 1-25]
[<<< 1-25] 1Mi fu rivolta questa parola del Signore:
2«Va’ e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza,
dell’amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,
in terra non seminata.
3Israele era sacro al Signore,
la primizia del suo raccolto;
quanti osavano mangiarne, si rendevano colpevoli,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
4Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe,
voi, famiglie tutte d’Israele!
5Così dice il Signore:
Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri
per allontanarsi da me
e correre dietro al nulla,
diventando loro stessi nullità?
6E non si domandarono: “Dov’è il Signore
che ci fece uscire dall’Egitto,
e ci guidò nel deserto,
terra di steppe e di frane,
terra arida e tenebrosa,
terra che nessuno attraversa
e dove nessuno dimora?”.
7Io vi ho condotti in una terra che è un giardino,
perché ne mangiaste i frutti e i prodotti,
ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso una vergogna la mia eredità.
8Neppure i sacerdoti si domandarono:
“Dov’è il Signore?”.
Gli esperti nella legge non mi hanno conosciuto,
i pastori si sono ribellati contro di me,
i profeti hanno profetato in nome di Baal
e hanno seguito idoli che non aiutano.
9Per questo intenterò ancora un processo contro di voi
– oracolo del Signore –
e farò causa ai figli dei vostri figli.
10Recatevi nelle isole dei Chittìm e osservate,
mandate gente a Kedar e considerate bene,
vedete se è mai accaduta una cosa simile.
11Un popolo ha cambiato i suoi dèi?
Eppure quelli non sono dèi!
Ma il mio popolo ha cambiato me, sua gloria,
con un idolo inutile.
12O cieli, siatene esterrefatti,
inorriditi e spaventati.
Oracolo del Signore.
13Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo:
ha abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
e si è scavato cisterne,
cisterne piene di crepe,
che non trattengono l’acqua.
14Israele è forse uno schiavo,
o è nato servo in casa?
Perché è diventato una preda?
15Contro di lui ruggiscono leoni
con ruggiti minacciosi.
Hanno ridotto la sua terra a deserto,
le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita.
16Persino le genti di Menfi e di Tafni
ti hanno umiliata radendoti il capo.
17Non ti accade forse tutto questo
perché hai abbandonato il Signore, tuo Dio,
al tempo in cui era tua guida nel cammino?
18E ora, perché corri verso l’Egitto
a bere l’acqua del Nilo?
Perché corri verso l’Assiria
a bere l’acqua dell’Eufrate?
19La tua stessa malvagità ti castiga
e le tue ribellioni ti puniscono.
Renditi conto e prova quanto è triste e amaro
abbandonare il Signore, tuo Dio,
e non avere più timore di me.
Oracolo del Signore degli eserciti.
20Già da tempo hai infranto il giogo,
hai spezzato i legami
e hai detto: “Non voglio essere serva!”.
Su ogni colle elevato
e sotto ogni albero verde ti sei prostituita.
21Io ti avevo piantato come vigna pregiata,
tutta di vitigni genuini;
come mai ti sei mutata
in tralci degeneri di vigna bastarda?
22Anche se tu ti lavassi con soda e molta potassa,
resterebbe davanti a me la macchia della tua iniquità.
Oracolo del Signore.
23Come osi dire: “Non mi sono contaminata,
non ho seguito i Baal”?
Guarda nella valle le tracce dei tuoi passi,
riconosci quello che hai fatto,
giovane cammella leggera e vagabonda!
24Asina selvatica, abituata al deserto:
quando ansima nell’ardore del suo desiderio,
chi può frenare la sua brama?
Quanti la cercano non fanno fatica:
la troveranno sempre disponibile.
25Férmati prima che il tuo piede resti scalzo
e la tua gola inaridisca!
Ma tu rispondi: “No, è inutile,
perché io amo gli stranieri,
voglio andare con loro”.
26Come viene svergognato un ladro sorpreso in flagrante,
così restano svergognati quelli della casa d’Israele,
con i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti.
[vv. 27-37]
[<<< 27-37]
27Dicono a un pezzo di legno: “Sei tu mio padre”,
e a una pietra: “Tu mi hai generato”.
A me rivolgono le spalle, non la faccia;
ma al tempo della sventura invocano:
“Àlzati, salvaci!”.
28Dove sono gli dèi che ti sei costruito?
Si alzino, se sono capaci di salvarti
nel tempo della sventura;
poiché numerosi come le tue città
sono i tuoi dèi, o Giuda!
29Perché contendete con me?
Tutti vi siete ribellati contro di me.
Oracolo del Signore.
30Invano ho colpito i vostri figli:
non hanno imparato la lezione.
La vostra spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.
31Voi di questa generazione,
fate attenzione alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra dov’è sempre notte?
Perché il mio popolo dice: “Siamo liberi,
non verremo più da te”?
32Dimentica forse una vergine i suoi ornamenti,
una sposa la sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
da giorni innumerevoli.
33Come sai scegliere bene la tua via
in cerca di amore!
Anche alle donne peggiori
hai insegnato le tue strade.
34Sull’orlo delle tue vesti
si trova persino il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi a scassinare!
Eppure per tutto questo
35tu protesti: “Io sono innocente,
perciò la sua ira si è allontanata da me”.
Ecco, io ti chiamo in giudizio,
perché hai detto: “Non ho peccato!”.
36Con quale leggerezza cambi strada?
Anche dall’Egitto sarai delusa,
come fosti delusa dall’Assiria.
37Anche di là tornerai con le mani sul capo,
perché il Signore ha respinto coloro nei quali confidi;
da loro non avrai alcun vantaggio.
[vv. 1-25]
[<<< 1-25]
1Se un uomo ripudia la moglie
ed essa, allontanatasi da lui,
si sposa con un altro uomo,
tornerà il primo ancora da lei?
Forse una simile donna non è tutta contaminata?
Tu ti sei disonorata con molti amanti
e osi tornare da me? Oracolo del Signore.
2Alza gli occhi sui colli e osserva:
dove non ti sei disonorata?
Tu sedevi sulle vie aspettandoli,
come fa l'Arabo nel deserto.
Così anche la terra hai contaminato
con impudicizia e perversità.
3Per questo sono state fermate le piogge
e gli scrosci di primavera non sono venuti.
Sfrontatezza di prostituta è la tua,
ma tu non vuoi arrossire.
4E ora forse non gridi verso di me: Padre mio,
amico della mia giovinezza tu sei!
5Serberà egli rancore per sempre?
Conserverà in eterno la sua ira?
Così parli, ma intanto ti ostini
a commettere il male che puoi».
6Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. 7E io pensavo: Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me, ma essa non è ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto ciò, 8ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun timore. Anzi anch'essa è andata a prostituirsi; 9e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. 10Ciò nonostante, la perfida Giuda sua sorella non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna». Parola del Signore. 11Allora il Signore mi disse: «Israele ribelle si è dimostrata più giusta della perfida Giuda. 12Và e grida tali cose verso il settentrione dicendo:
Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore.
Non ti mostrerò la faccia sdegnata,
perché io sono pietoso, dice il Signore.
Non conserverò l'ira per sempre.
13Su, riconosci la tua colpa,
perché sei stata infedele al Signore tuo Dio;
hai profuso l'amore agli stranieri
sotto ogni albero verde
e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore.
14Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perché io sono il vostro padrone. Io vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. 15Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza. 16Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non si parlerà più dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci penserà né se ne ricorderà; essa non sarà rimpianta né rifatta. 17In quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più la caparbietà del loro cuore malvagio. 18In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredità ai loro padri.
19Io pensavo:
Come vorrei considerarti tra i miei figli
e darti una terra invidiabile,
un'eredità che sia l'ornamento più prezioso dei popoli!
Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio,
e non tralascerete di seguirmi.
20Ma come una donna è infedele al suo amante,
così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me».
Oracolo del Signore.
21Sui colli si ode una voce,
pianto e gemiti degli Israeliti,
perché hanno reso tortuose le loro vie,
si sono dimenticati del Signore loro Dio.
22«Ritornate, figli traviati,
io risanerò le vostre ribellioni».
«Ecco, noi veniamo a te
perché tu sei il Signore nostro Dio.
23In realtà, menzogna sono le colline,
come anche il clamore sui monti;
davvero nel Signore nostro Dio
è la salvezza di Israele.
24L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza
il frutto delle fatiche dei nostri padri,
i loro greggi e i loro armenti,
i loro figli e le loro figlie.
25Avvolgiamoci nella nostra vergogna,
la nostra confusione ci ricopra,
perché abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio,
noi e i nostri padri,
dalla nostra giovinezza fino ad oggi;
non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio».
[vv. 1-17]
[<<< 1-17]
1Se un uomo ripudia la moglie
ed ella si allontana da lui per appartenere a un altro,
tornerà il primo ancora da lei?
Quella terra non sarebbe tutta contaminata?
E tu, che ti sei prostituita con molti amanti,
osi tornare da me?
Oracolo del Signore.
2Alza gli occhi sui colli e osserva:
dove non sei stata disonorata?
Tu sedevi sulle vie aspettandoli,
come fa l’Arabo nel deserto.
Così hai contaminato la terra
con la tua impudicizia e perversità.
3Per questo sono state fermate le piogge
e gli acquazzoni di primavera non sono venuti.
Sfrontatezza di prostituta è la tua,
non vuoi arrossire.
4E ora gridi verso di me: “Padre mio,
amico della mia giovinezza tu sei!
5Manterrà egli il rancore per sempre?
Conserverà in eterno la sua ira?”.
Così parli, ma intanto commetti
tutto il male che puoi».
6Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. 7E io pensavo: “Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me”; ma ella non è ritornata. La sua perfida sorella Giuda ha visto ciò, 8ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la sua perfida sorella Giuda non ha avuto alcun timore. Anzi, anche lei è andata a prostituirsi, 9e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato la terra; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. 10E nonostante questo, la sua perfida sorella Giuda non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna». Oracolo del Signore.
11Allora il Signore mi disse: «Israele ribelle si è dimostrata più giusta della perfida Giuda. 12Va’ e grida queste cose verso il settentrione:
Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore.
Non ti mostrerò la faccia sdegnata,
perché io sono pietoso.
Oracolo del Signore.
Non conserverò l’ira per sempre.
13Su, riconosci la tua colpa,
perché sei stata infedele al Signore, tuo Dio;
hai concesso il tuo amore agli stranieri
sotto ogni albero verde,
e non hai ascoltato la mia voce.
Oracolo del Signore.
14Ritornate, figli traviati – oracolo del Signore – perché io sono il vostro padrone. Vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. 15Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza. 16Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni – oracolo del Signore – non si parlerà più dell’arca dell’alleanza del Signore: non verrà più in mente a nessuno e nessuno se ne ricorderà, non sarà rimpianta né rifatta. 17In quel tempo chiameranno Gerusalemme “Trono del Signore”, e a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più caparbiamente il loro cuore malvagio. 18In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa d’Israele e verranno insieme dalla regione settentrionale nella terra che io avevo dato in eredità ai loro padri.
[vv. 19-22]
[<<< 19-22]
19Io pensavo:
“Come vorrei considerarti tra i miei figli
e darti una terra invidiabile,
un’eredità che sia l’ornamento più prezioso delle genti!”.
Io pensavo: “Voi mi chiamerete: Padre mio,
e non tralascerete di seguirmi”.
20Ma come una moglie è infedele a suo marito,
così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me».
Oracolo del Signore.
21Sui colli si ode una voce,
pianto e gemiti degli Israeliti,
perché hanno reso tortuose le loro vie,
hanno dimenticato il Signore, loro Dio.
22«Ritornate, figli traviati,
io risanerò le vostre ribellioni».
«Ecco, noi veniamo a te,
perché tu sei il Signore, nostro Dio.
23In realtà, menzogna sono le colline,
e le grida sui monti;
davvero nel Signore, nostro Dio,
è la salvezza d’Israele.
[vv. 24-25]
[<<< 24-25]
24L’infamia ha divorato fin dalla nostra giovinezza
il frutto delle fatiche dei nostri padri,
le loro greggi e i loro armenti,
i loro figli e le loro figlie.
25Corichiamoci nella nostra vergogna,
la nostra confusione ci ricopra,
perché abbiamo peccato contro il Signore, nostro Dio,
noi e i nostri padri,
dalla nostra giovinezza fino ad oggi;
non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio».
[vv. 1-13]
[<<< 1-13]
1«Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore -
a me dovrai ritornare.
Se rigetterai i tuoi abomini,
non dovrai più vagare lontano da me.
2Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore,
con verità, rettitudine e giustizia.
Allora i popoli si diranno benedetti da te
e di te si vanteranno».
3Dice il Signore
agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
«Dissodatevi un terreno incolto
e non seminate fra le spine.
4Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perché la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse.
5Annunziatelo in Giuda,
fatelo udire a Gerusalemme;
suonate la tromba nel paese,
gridate a piena voce e dite:
Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate.
6Alzate un segnale verso Sion;
fuggite, non indugiate,
perchè io mando da settentrione una sventura
e una grande rovina.
7Il leone è balzato dalla boscaglia,
il distruttore di nazioni
si è mosso dalla sua dimora
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue città saranno distrutte,
non vi rimarranno abitanti.
8Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida,
perché non si è allontanata
l'ira ardente del Signore da noi.
9E in quel giorno, dice il Signore,
verrà meno il coraggio del re
e il coraggio dei capi;
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti saranno stupiti.
10Essi diranno: Ah, Signore Dio
hai dunque del tutto ingannato
questo popolo e Gerusalemme,
quando dicevi: Voi avrete pace,
mentre una spada giunge fino alla gola».
11In quel tempo si dirà
a questo popolo e a Gerusalemme:
«Il vento ardente delle dune soffia dal deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, né per mondare il grano.
12Un vento minaccioso si alza per mio ordine.
Ora, anch'io voglio pronunziare
contro di essi la condanna».
13Ecco, egli sale come nubi
e come un turbine sono i suoi carri,
i suoi cavalli sono più veloci delle aquile.
Guai a noi che siamo perduti!
14Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme,
perché possa uscirne salva.
Fino a quando albergheranno in te
pensieri d'iniquità?
[vv. 15-31]
[<<< 15-31]
15Ecco, una voce reca la notizia da Dan,
si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim.
16Annunziatelo alle genti, fatelo sapere a Gerusalemme.
Gli assedianti vengono da una terra lontana,
mandano urla contro le città di Giuda,
17Come custodi d'un campo l'hanno circondata,
perché si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore.
18La tua condotta e le tue azioni
ti hanno causato tutto ciò.
Questo il guadagno della tua malvagità; com'è amaro!
Ora ti penetra fino al cuore.
19Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato.
Le pareti del mio cuore!
Il cuore mi batte forte;
non riesco a tacere,
perché ho udito uno squillo di tromba,
un fragore di guerra.
20Si annunzia rovina sopra rovina:
tutto il paese è devastato.
A un tratto sono distrutte le mie tende,
in un attimo i miei padiglioni.
21Fino a quando dovrò vedere segnali
e udire squilli di tromba?
22«Stolto è il mio popolo:
non mi conoscono,
sono figli insipienti,
senza intelligenza;
sono esperti nel fare il male,
ma non sanno compiere il bene».
23Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto,
i cieli, e non v'era luce.
24Guardai i monti ed ecco tremavano
e tutti i colli ondeggiavano.
25Guardai ed ecco non c'era nessuno
e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via.
26Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto
e tutte le sue città erano state distrutte
dal Signore e dalla sua ira ardente.
27Poiché dice il Signore:
«Devastato sarà tutto il paese;
io compirò uno sterminio.
28Pertanto la terra sarà in lutto
e i cieli lassù si oscureranno,
perché io l'ho detto e non me ne pento,
l'ho stabilito e non ritratterò».
29Per lo strepito di cavalieri e di arcieri
ogni città è in fuga,
vanno nella folta boscaglia
e salgono sulle rupi.
Ogni città è abbandonata,
non c'è rimasto un sol uomo.
30E tu, devastata, che farai?
Anche se ti vestissi di scarlatto,
ti adornassi di fregi d'oro
e ti facessi gli occhi grandi con il bistro,
invano ti faresti bella.
I tuoi amanti ti disprezzano;
essi vogliono la tua vita.
31Sento un grido come di donna nei dolori,
un urlo come di donna al primo parto,
è il grido della figlia di Sion,
che spasima e tende le mani:
«Guai a me! Sono affranta,
affranta per tutti gli uccisi».
[vv. 1-13]
[<<< 1-13]
1«Se vuoi davvero ritornare, Israele,
a me dovrai ritornare.
Se vuoi rigettare i tuoi abomini,
non dovrai più vagare lontano da me.
2Se giurerai per la vita del Signore,
con verità, rettitudine e giustizia,
allora le nazioni si diranno benedette in te
e in te si glorieranno.
3Infatti così dice il Signore
agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
Dissodatevi un terreno
e non seminate fra le spine.
4Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perché la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse.
5Annunciatelo in Giuda,
fatelo udire in Gerusalemme;
suonate il corno nel paese,
gridate a piena voce e dite:
“Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate”.
6Alzate un segnale verso Sion;
cercate rifugio, non indugiate,
perché io faccio venire dal settentrione una sventura
e una grande rovina.
7Il leone è balzato dalla sua boscaglia,
il distruttore di nazioni si è messo in marcia,
è uscito dalla sua dimora,
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue città saranno distrutte,
non vi rimarranno abitanti.
8Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida,
perché non si è allontanata da noi
l’ira ardente del Signore.
9E in quel giorno – oracolo del Signore –
verrà meno il coraggio del re
e il coraggio dei capi;
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti saranno sbigottiti».
10Allora io dissi: «Ah, Signore Dio,
hai dunque del tutto ingannato
questo popolo e Gerusalemme,
quando dicevi: “Voi avrete pace”,
mentre una spada giunge fino alla gola».
11In quel tempo si dirà
a questo popolo e a Gerusalemme:
«Il vento ardente delle dune soffia dal deserto
verso la figlia del mio popolo,
ma non per vagliare, né per mondare il grano.
12Un vento minaccioso si alza per mio ordine.
Ora, anch’io voglio pronunciare
contro di loro la condanna».
13Ecco, egli sale come nubi
e come un turbine sono i suoi carri,
i suoi cavalli sono più veloci delle aquile.
Guai a noi! Siamo perduti!
14Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme,
perché possa uscirne salva.
Fino a quando abiteranno in te
i tuoi pensieri d’iniquità?
[vv. 15-31]
[<<< 15-31]
15Ecco, una voce reca la notizia da Dan,
annuncia la sventura dalle montagne di Èfraim.
16Annunciatelo alle nazioni, fatelo sapere a Gerusalemme:
«I nemici vengono da una terra lontana,
mandano urla contro le città di Giuda.
17Come guardiani di un campo l’hanno circondata,
perché si è ribellata contro di me».
Oracolo del Signore.
18La tua condotta e le tue azioni
ti hanno causato tutto ciò.
Com’è amara la tua malvagità!
Ora ti penetra fino al cuore.
19Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato.
Mi scoppia il cuore in petto, mi batte forte;
non riesco più a tacere,
perché ho udito il suono del corno,
il grido di guerra.
20Si annuncia un disastro dopo l’altro:
tutta la terra è devastata.
A un tratto sono distrutte le mie tende,
in un attimo i miei padiglioni.
21Fino a quando dovrò vedere segnali
e udire il suono del corno?
22«Stolto è il mio popolo:
non mi conosce,
sono figli insipienti, senza intelligenza;
sono esperti nel fare il male,
ma non sanno compiere il bene».
23Guardai la terra, ed ecco vuoto e deserto,
i cieli, e non v’era luce.
24Guardai i monti, ed ecco tremavano
e tutti i colli ondeggiavano.
25Guardai, ed ecco non c’era nessuno
e tutti gli uccelli dell’aria erano volati via.
26Guardai, ed ecco il giardino era un deserto
e tutte le sue città erano state distrutte
dal Signore e dalla sua ira ardente.
27Poiché così dice il Signore:
«Tutta la terra sarà devastata,
ma non la distruggerò completamente.
28Pertanto la terra sarà in lutto
e il cielo si oscurerà:
l’ho detto e non mi pento,
l’ho pensato e non ritratterò».
29Per lo strepito di cavalieri e di arcieri
tutti gli abitanti del paese sono in fuga,
entrano nelle grotte,
si nascondono nella folta boscaglia
e salgono sulle rupi.
Ogni città è abbandonata,
nessuno più vi abita.
30E tu, devastata, che cosa farai?
Anche se ti vestissi di scarlatto,
ti adornassi di fregi d’oro
e ti facessi gli occhi grandi con il bistro,
invano ti faresti bella.
I tuoi amanti ti disprezzano;
essi vogliono la tua vita.
31Sento un grido come di donna nei dolori,
un urlo come di donna al primo parto;
è il grido della figlia di Sion,
che spasima e tende le mani:
«Guai a me! La mia vita soccombe
di fronte agli assassini».
[vv. 1-23]
[<<< 1-23]
1Percorrete le vie di Gerusalemme,
osservate bene e informatevi,
cercate nelle sue piazze
se trovate un uomo,
uno solo che agisca giustamente
e cerchi di mantenersi fedele,
e io le perdonerò, dice il Signore.
2Anche quando esclamano: «Per la vita del Signore!»,
certo giurano il falso.
3Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà?
Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore;
li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione.
Hanno indurito la faccia più di una rupe,
non vogliono convertirsi.
4Io pensavo: «Certo, sono di bassa condizione,
agiscono da stolti,
perchè non conoscono la via del Signore,
il diritto del loro Dio.
5Mi rivolgerò ai grandi e parlerò loro.
Certo, essi conoscono la via del Signore,
il diritto del loro Dio».
Ahimè, anche questi hanno rotto il giogo,
hanno spezzato i legami!
6Per questo li azzanna il leone della foresta,
il lupo delle steppe ne fa scempio,
il leopardo sta in agguato vicino alle loro città
quanti ne escono saranno sbranati;
perchè si sono moltiplicati i loro peccati,
sono aumentate le loro ribellioni.
7Perchè ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
hanno giurato per chi non è Dio.
Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio,
si affollano nelle case di prostituzione.
8Sono come stalloni ben pasciuti e focosi;
ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.
9Non dovrei forse punirli per questo?
Oracolo del Signore.
E di un popolo come questo
non dovrei vendicarmi?
10Salite sui suoi filari e distruggeteli,
compite uno sterminio;
strappatene i tralci,
perchè non sono del Signore.
11Poichè, certo, mi si sono ribellate
la casa di Israele e la casa di Giuda».
Oracolo del Signore.
12Hanno rinnegato il Signore,
hanno proclamato: «Non è lui!
Non verrà sopra di noi la sventura,
non vedremo né spada né fame.
13I profeti sono come il vento,
la sua parola non è in essi».
14Perciò dice il Signore,
Dio degli eserciti:
«Questo sarà fatto loro,
poichè hanno pronunziato questo discorso:
Ecco io farò delle mie parole
come un fuoco sulla tua bocca.
Questo popolo sarà la legna che esso divorerà.
15Ecco manderò contro di voi
una nazione da lontano, o casa di Israele.
Oracolo del Signore.
È una nazione valorosa,
è una nazione antica!
Una nazione di cui non conosci la lingua
e non comprendi che cosa dice.
16La sua faretra è come un sepolcro aperto.
Essi sono tutti prodi.
17Divorerà le tue messi e il tuo pane;
divorerà i tuoi figli e le tue figlie;
divorerà i greggi e gli armenti;
divorerà le tue vigne e i tuoi fichi;
distruggerà le città fortificate
nelle quali riponevi la fiducia.
18Ma anche in quei giorni, dice il Signore,
non farò di voi uno sterminio».
19Allora, se diranno: «Perché il Signore nostro Dio ci fa tutte queste cose?», tu risponderai: «Come voi avete abbandonato il Signore e avete servito divinità straniere nel vostro paese, così servirete gli stranieri in un paese non vostro».
20Annunziatelo nella casa di Giacobbe,
fatelo udire in Giuda dicendo:
21«Questo dunque ascoltate,
o popolo stolto e privo di senno,
che ha occhi ma non vede,
che ha orecchi ma non ode.
22Voi non mi temerete? Oracolo del Signore.
Non tremerete dinanzi a me,
che ho posto la sabbia per confine al mare,
come barriera perenne che esso non varcherà?
Le sue onde si agitano ma non prevalgono,
rumoreggiano ma non l'oltrepassano».
23Ma questo popolo ha un cuore
indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno,
24e non dicono in cuor loro:
«Temiamo il Signore nostro Dio
che elargisce la pioggia d'autunno
e quella di primavera a suo tempo,
ha fissato le settimane per la messe
e ce le mantiene costanti».
[vv. 25-31]
[<<< 25-31]
25Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose
e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere;
26poiché tra il mio popolo vi sono malvagi
che spiano come cacciatori in agguato,
pongono trappole
per prendere uomini.
27Come una gabbia piena di uccelli,
così le loro case sono piene di inganni;
perciò diventano grandi e ricchi.
28Sono grassi e pingui,
oltrepassano i limiti del male;
non difendono la giustizia,
non si curano della causa dell'orfano,
non fanno giustizia ai poveri.
29Non dovrei forse punire queste colpe?
Oracolo del Signore.
Di un popolo come questo
non dovrei vendicarmi?
30Cose spaventose e orribili
avvengono nel paese.
31I profeti predicono in nome della menzogna
e i sacerdoti governano al loro cenno;
eppure il mio popolo è contento di questo.
Che farete quando verrà la fine?
[vv. 1-31]
[<<< 1-31]
1Percorrete le vie di Gerusalemme,
osservate bene e informatevi,
cercate nelle sue piazze
se c’è un uomo che pratichi il diritto,
e cerchi la fedeltà,
e io la perdonerò.
2Invece giurano certamente il falso
anche quando dicono: «Per la vita del Signore!».
3I tuoi occhi, Signore, non cercano forse la fedeltà?
Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore;
li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione.
Hanno indurito la faccia più di una rupe,
rifiutano di convertirsi.
4Io pensavo: «Sono certamente gente di bassa condizione,
quelli che agiscono da stolti,
non conoscono la via del Signore,
la legge del loro Dio.
5Mi rivolgerò e parlerò ai grandi,
che certo conoscono la via del Signore,
e il diritto del loro Dio».
Purtroppo anche questi hanno rotto il giogo,
hanno spezzato i legami!
6Per questo li azzanna il leone della foresta,
il lupo delle steppe ne fa scempio,
il leopardo sta in agguato vicino alle loro città:
quanti escono saranno sbranati,
perché si sono moltiplicati i loro peccati,
sono aumentate le loro ribellioni.
7«Perché ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
hanno giurato per coloro che non sono dèi.
Io li ho saziati, ed essi hanno commesso adulterio,
si affollano nelle case di prostituzione.
8Sono come stalloni ben pasciuti e focosi;
ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.
9Non dovrei forse punirli?
Oracolo del Signore.
Di una nazione come questa
non dovrei vendicarmi?
10Salite sulle sue terrazze e distruggetele,
senza compiere uno sterminio;
strappate i tralci,
perché non sono del Signore.
11Poiché si sono ribellate contro di me
la casa d’Israele e la casa di Giuda».
Oracolo del Signore.
12Hanno rinnegato il Signore,
hanno proclamato: «Non esiste!
Non verrà sopra di noi la sventura,
non vedremo né spada né fame.
13I profeti sono diventati vento,
la sua parola non è in loro».
14Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti:
«Poiché avete fatto questo discorso,
farò delle mie parole
come un fuoco sulla tua bocca
e questo popolo sarà la legna che esso divorerà.
15Ecco, manderò da lontano una nazione
contro di te, casa d’Israele.
Oracolo del Signore.
È una nazione valorosa,
è una nazione antica!
Una nazione di cui non conosci la lingua
e non comprendi che cosa dice.
16La sua faretra è come un sepolcro aperto.
Sono tutti prodi.
17Divorerà le tue messi e il tuo pane,
divorerà i tuoi figli e le tue figlie,
divorerà le greggi e gli armenti,
divorerà le tue vigne e i tuoi fichi,
distruggerà le città fortificate,
nelle quali riponevi la tua fiducia.
18Ma anche in quei giorni
– oracolo del Signore –
non farò di voi uno sterminio».
19Allora, se diranno: «Perché il Signore Dio ci fa tutto questo?», tu risponderai loro: «Come avete abbandonato il Signore per servire nella vostra terra divinità straniere, così sarete servi degli stranieri in una terra non vostra».
20Annunciatelo nella casa di Giacobbe,
fatelo udire in Giuda e dite:
21«Ascolta, popolo stolto e privo di senno,
che ha occhi ma non vede,
ha orecchi ma non ode.
22Non mi temerete?
Oracolo del Signore.
Non tremerete dinanzi a me,
che ho posto la sabbia per confine al mare,
limite perenne che non varcherà?
Le sue onde si agitano ma non prevalgono,
rumoreggiano ma non l’oltrepassano».
23Questo popolo ha un cuore indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno,
24e non dicono in cuor loro:
«Temiamo il Signore, nostro Dio,
che dona la pioggia autunnale
e quella primaverile a suo tempo,
che custodisce per noi
le settimane fissate per la messe».
25Le vostre iniquità hanno sconvolto quest’ordine
e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere;
26poiché tra il mio popolo si trovano malvagi,
che spiano come cacciatori in agguato,
pongono trappole per prendere uomini.
27Come una gabbia piena di uccelli,
così le loro case sono piene di inganni;
perciò diventano grandi e ricchi.
28Sono grassi e pingui,
oltrepassano i limiti del male;
non difendono la causa,
non si curano della causa dell’orfano,
non difendono i diritti dei poveri.
29Non dovrei forse punirli?
Oracolo del Signore.
Di una nazione come questa
non dovrei vendicarmi?
30Cose spaventose e orribili
avvengono nella terra:
31i profeti profetizzano menzogna
e i sacerdoti governano al loro cenno,
e il mio popolo ne è contento.
Che cosa farete quando verrà la fine?
[vv. 1-21]
[<<< 1-21] 1Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: 2«Fermati alla porta del tempio del Signore e là pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. 3Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo. 4Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!
5Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e il suo avversario; 6se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargerete il sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia altri dei, 7io vi farò abitare in questo luogo, nel paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. 8Ma voi confidate in parole false e ciò non vi gioverà: 9rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dei che non conoscevate. 10Poi venite e vi presentate alla mia presenza in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo salvi! per poi compiere tutti questi abomini. 11Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me? Anch'io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. 12Andate, dunque, nella mia dimora che era in Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità di Israele, mio popolo. 13Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho parlato con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, 14io tratterò questo tempio che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo.
15Vi scaccerò davanti a me come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Efraim.
16Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me, perché non ti ascolterò. 17Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? 18I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del cielo; poi si compiono libazioni ad altri dei per offendermi. 19Ma forse costoro offendono me - oracolo del Signore - o non piuttosto se stessi a loro vergogna?». 20Pertanto, dice il Signore Dio: «Ecco il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra e brucerà senza estinguersi».
21Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: «Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! 22In verità io non parlai né diedi comandi sull'olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dal paese d'Egitto. [vv. 23-34] [<<< 23-34] 23Ma questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici. 24Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l'ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia mi han voltato le spalle, 25da quando i loro padri uscirono dal paese d'Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre; 26eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro nuca, divennero peggiori dei loro padri. 27Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. 28Allora dirai loro: Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.
29Taglia la tua chioma e gettala via
e intona sulle alture un canto lugubre,
perché il Signore ha rigettato e abbandonato
la generazione che è oggetto della sua ira.
30Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno posto i loro abomini nel tempio che prende il nome da me, per contaminarlo. 31Hanno costruito l'altare di Tofet, nella valle di Ben-Hinnòn, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che non mi è mai venuta in mente. 32Perciò verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Hinnòn, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. 33I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. 34Io farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di gioia e la voce dell'allegria, la voce dello sposo e della sposa, poiché il paese sarà ridotto un deserto».
[vv. 1-2] [<<< 1-2] 1Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia: 2«Férmati alla porta del tempio del Signore e là pronuncia questo discorso: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per prostrarvi al Signore. 3Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi farò abitare in questo luogo. [vv. 4-34] [<<< 4-34] 4Non confidate in parole menzognere ripetendo: “Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!”. 5Se davvero renderete buone la vostra condotta e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri, 6se non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargerete sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri, 7io vi farò abitare in questo luogo, nella terra che diedi ai vostri padri da sempre e per sempre.
8Ma voi confidate in parole false, che non giovano: 9rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. 10Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: “Siamo salvi!”, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. 11Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore. 12Andate, dunque, nella mia dimora di Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità d’Israele, mio popolo. 13Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni – oracolo del Signore – e, quando vi ho parlato con premura e insistenza, non mi avete ascoltato e quando vi ho chiamato non mi avete risposto, 14io tratterò questo tempio sul quale è invocato il mio nome e in cui confidate, e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo. 15Vi scaccerò dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim.
16Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me, perché non ti ascolterò. 17Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? 18I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla regina del cielo; poi si compiono libagioni ad altri dèi per offendermi. 19Ma è proprio me che offendono – oracolo del Signore – o non piuttosto se stessi, a loro stessa vergogna? 20Pertanto, dice il Signore Dio: Ecco, il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra, e brucerà senza estinguersi.
21Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! 22Io però non parlai né diedi ordini sull’olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dalla terra d’Egitto, 23ma ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”. 24Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle. 25Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; 26ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri. 27Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. 28Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.
29Taglia la tua chioma e gettala via,
e intona sulle alture un lamento,
perché il Signore ha rigettato e abbandonato
questa generazione che ha meritato la sua ira.
30Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno collocato i loro idoli abominevoli nel tempio, sul quale è invocato il mio nome, per contaminarlo. 31Hanno costruito le alture di Tofet nella valle di Ben-Innòm, per bruciare nel fuoco i loro figli e le loro figlie, cosa che io non avevo mai comandato e che non avevo mai pensato. 32Perciò, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Innòm, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. 33I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell’aria e alle bestie della terra e nessuno li scaccerà. 34Farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme i canti di gioia e d’allegria, i canti dello sposo e della sposa, perché la terra diverrà un deserto».
[vv. 1-2]
[<<< 1-2] 1Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccità:
2Giuda è in lutto,
le sue città languiscono,
sono a terra nello squallore;
il gemito di Gerusalemme sale al cielo.
3I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua;
essi si recano ai pozzi,
ma non ve la trovano
e tornano con i recipienti vuoti.
Sono delusi e confusi e si coprono il capo.
[vv. 4-22]
[<<< 4-22]
4Per il terreno screpolato,
perché non cade pioggia nel paese,
gli agricoltori sono delusi e confusi
e si coprono il capo.
5La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto,
perché non c'è erba.
6Gli ònagri si fermano sui luoghi elevati
e aspirano l'aria come sciacalli;
i loro occhi languiscono,
perché non si trovano erbaggi.
7«Se le nostre iniquità testimoniano contro di noi,
Signore, agisci per il tuo nome!
Certo, sono molte le nostre infedeltà,
abbiamo peccato contro di te.
8O speranza di Israele,
suo salvatore al tempo della sventura,
perché vuoi essere come un forestiero nel paese
e come un viandante che si ferma solo una notte?
9Perché vuoi essere come un uomo sbigottito,
come un forte incapace di aiutare?
Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore,
e noi siamo chiamati con il tuo nome,
non abbandonarci!».
10Così dice il Signore di questo popolo: «Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi». Per questo il Signore non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati.
11Il Signore mi ha detto: «Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere. 12Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste». 13Allora ho soggiunto: «Ahimè, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace perfetta in questo luogo». 14Il Signore mi ha detto: «I profeti hanno predetto menzogne in mio nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini né ho loro parlato. Vi annunziano visioni false, oracoli vani e suggestioni della loro mente». 15Perciò così dice il Signore: «I profeti che predicono in mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di spada e di fame. 16Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla fame e alla spada e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità».
17Tu riferirai questa parola:
«I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare,
perché da grande calamità
è stata colpita la figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
18Se esco in aperta campagna,
ecco i trafitti di spada;
se percorro la città,
ecco gli orrori della fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.
19Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene,
l'ora della salvezza ed ecco il terrore!
20Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità,
l'iniquità dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te.
21Ma per il tuo nome non abbandonarci,
non render spregevole il trono della tua gloria.
Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.
22Forse fra i vani idoli delle nazioni c'è chi fa
piovere?
O forse i cieli mandan rovesci da sé?
Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio?
In te abbiamo fiducia,
perché tu hai fatto tutte queste cose».
[vv. 1-2]
[<<< 1-2] 1Parola rivolta dal Signore a Geremia in occasione della siccità.
2Giuda è in lutto,
le sue porte languiscono,
sono a terra nello squallore;
il gemito di Gerusalemme sale al cielo.
3I suoi nobili mandano i servi in cerca d’acqua;
si recano ai pozzi,
ma non ne trovano,
e tornano con i recipienti vuoti;
sono pieni di delusione, di confusione,
si coprono il capo.
[vv. 4-22]
[<<< 4-22]
4Il terreno è screpolato,
perché non cade pioggia nel paese:
gli agricoltori delusi
si coprono il capo.
5Anche la cerva nei campi
partorisce e abbandona il cerbiatto,
perché non c’è erba.
6Gli asini selvatici, fermi sui colli,
aspirano l’aria come sciacalli,
con gli occhi languidi,
perché non ci sono pascoli.
7«Le nostre iniquità testimoniano contro di noi,
ma tu, Signore, agisci per il tuo nome!
Molte sono le nostre infedeltà,
abbiamo peccato contro di te.
8O speranza d’Israele,
suo salvatore al tempo della sventura,
perché vuoi essere come un forestiero nella terra
e come un viandante che si ferma solo una notte?
9Perché vuoi essere come un uomo sbigottito,
come un forte incapace di aiutare?
Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore,
il tuo nome è invocato su di noi,
non abbandonarci!».
10Così dice il Signore riguardo a questo popolo: «A loro piace fare i vagabondi, non stanno attenti ai loro passi». Ma il Signore non li gradisce; ora ricorda la loro iniquità, chiede conto dei loro peccati.
11Il Signore mi ha detto: «Non pregare per questo popolo, per il suo benessere. 12Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò, ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste». 13Allora ho soggiunto: «Ahimè, Signore Dio! Dicono i profeti: “Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace autentica in questo luogo”». 14Il Signore mi ha detto: «I profeti hanno proferito menzogne nel mio nome; io non li ho inviati, non ho dato loro ordini né ho parlato loro. Vi annunciano visioni false, predizioni che sono invenzioni e fantasie della loro mente. 15Perciò così dice il Signore: I profeti che profetizzano nel mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: “Spada e fame non ci saranno in questo paese”, questi profeti finiranno di spada e di fame. 16Gli uomini ai quali essi profetizzano saranno gettati per le strade di Gerusalemme, morti di fame e di spada, e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità.
17Tu riferirai questa parola:
I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare,
perché da grande calamità
è stata colpita la vergine,
figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
18Se esco in aperta campagna,
ecco le vittime della spada;
se entro nella città,
ecco chi muore di fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per la regione senza comprendere».
19Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpiti, senza più rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene,
il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!
20Riconosciamo, Signore, la nostra infedeltà,
la colpa dei nostri padri:
abbiamo peccato contro di te.
21Ma per il tuo nome non respingerci,
non disonorare il trono della tua gloria.
Ricòrdati! Non rompere la tua alleanza con noi.
22Fra gli idoli vani delle nazioni c’è qualcuno che può far piovere?
Forse che i cieli da sé mandano rovesci?
Non sei piuttosto tu, Signore, nostro Dio?
In te noi speriamo,
perché tu hai fatto tutto questo.
[vv. 1-7]
[<<< 1-7] 1Il Signore mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!» 2Se ti domanderanno: «Dove andremo?» dirai loro: Così dice il Signore:
Chi è destinato alla peste, alla peste,
Chi alla spada, alla spada,
chi alla fame, alla fame,
chi alla schiavitù, alla schiavitù.
3Io manderò contro di loro quattro specie di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli. 4Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra a causa di Manàsse figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che egli ha fatto in Gerusalemme.
5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme,
chi ti compiangerà?
Chi si volterà
per domandarti come stai?
6Tu mi hai respinto,
dice il Signore,
mi hai voltato le spalle
e io ho steso la mano su di te per annientarti;
sono stanco di avere pietà.
7Io li ho dispersi al vento con la pala
nelle città della contrada.
Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo,
perché non abbandonarono le loro abitudini.
8Le loro vedove sono diventate
più numerose della sabbia del mare.
Ho mandato sulle madri e sui giovani
un devastatore in pieno giorno;
d'un tratto ho fatto piombare su di loro
turbamento e spavento.
[vv. 9-21]
[<<< 9-21]
9È abbattuta la madre di sette figli,
esala il suo respiro;
il suo sole tramonta quando è ancor giorno,
è coperta di vergogna e confusa.
Io consegnerò i loro superstiti alla spada,
in preda ai loro nemici». Oracolo del Signore.
10Me infelice, madre mia, che mi hai partorito
oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese!
Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno,
eppure tutti mi maledicono.
11Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio,
non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico,
nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia?
12Potrà forse il ferro spezzare
il ferro del settentrione e il bronzo?
13«I tuoi averi e i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
non come pagamento, per tutti i peccati
che hai commessi in tutti i tuoi territori.
14Ti renderò schiavo dei tuoi nemici
in una terra che non conosci,
perché si è acceso il fuoco della mia ira,
che arderà contro di voi».
15Tu lo sai, Signore,
ricordati di me e aiutami,
vendicati per me dei miei persecutori.
Nella tua clemenza non lasciarmi perire,
sappi che io sopporto insulti per te.
16Quando le tue parole mi vennero incontro,
le divorai con avidità;
la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,
perché io portavo il tuo nome,
Signore, Dio degli eserciti.
17Non mi sono seduto per divertirmi
nelle brigate di buontemponi,
ma spinto dalla tua mano sedevo solitario,
poiché mi avevi riempito di sdegno.
18Perché il mio dolore è senza fine
e la mia piaga incurabile non vuol guarire?
Tu sei diventato per me un torrente infido,
dalle acque incostanti.
19Ha risposto allora il Signore:
«Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò
e starai alla mia presenza;
se saprai distinguere ciò che è prezioso
da ciò che è vile,
sarai come la mia bocca.
Essi torneranno a te,
mentre tu non dovrai tornare a loro,
20ed io, per questo popolo, ti renderò
come un muro durissimo di bronzo;
combatteranno contro di te
ma non potranno prevalere,
perché io sarò con te
per salvarti e per liberarti.
Oracolo del Signore.
21Ti libererò dalle mani dei malvagi
e ti riscatterò dalle mani dei violenti».
[vv. 1-7]
[<<< 1-7] 1Il Signore mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, non volgerei lo sguardo verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano! 2Se ti domanderanno: “Dove dobbiamo andare?”, dirai loro: Così dice il Signore:
Chi è destinato alla morte, alla morte,
chi alla spada, alla spada,
chi alla fame, alla fame,
chi alla schiavitù, alla schiavitù.
3Io manderò contro di loro quattro specie di mali – oracolo del Signore –: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli del cielo e le bestie della terra per divorarli e distruggerli. 4Li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, per quello che ha fatto in Gerusalemme il re di Giuda Manasse, figlio di Ezechia.
5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme,
chi ti compiangerà?
Chi si volterà per domandarti come stai?
6Tu mi hai respinto
– oracolo del Signore –,
mi hai voltato le spalle
e io ho steso la mano su di te per annientarti;
sono stanco di pentirmi.
7Li ho dispersi al vento con la pala,
alle porte del paese.
Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo,
perché non si sono convertiti dalle loro abitudini.
8Le loro vedove sono diventate
più numerose della sabbia del mare.
Ho mandato sulle madri e sui giovani
un devastatore in pieno giorno;
ho fatto piombare d’un tratto su di loro
turbamento e spavento.
[vv. 9-21]
[<<< 9-21]
9È abbattuta la madre di sette figli,
esala il suo respiro;
il sole tramonta per lei quando è ancora giorno,
è coperta di vergogna e confusa.
Io consegnerò i loro superstiti alla spada,
in preda ai loro nemici».
Oracolo del Signore.
10Me infelice, madre mia! Mi hai partorito
uomo di litigio e di contesa per tutto il paese!
Non ho ricevuto prestiti, non ne ho fatti a nessuno,
eppure tutti mi maledicono.
11In realtà, Signore, ti ho servito come meglio potevo,
mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico,
nel tempo della sventura e nel tempo dell’angoscia.
12Potrà forse il ferro spezzare
il ferro del settentrione e il bronzo?
13«I tuoi averi e i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
come ricompensa per tutti i peccati
commessi in tutti i tuoi territori.
14Ti renderò schiavo dei tuoi nemici
in una terra che non conosci,
perché si è acceso il fuoco della mia ira,
che arderà contro di te».
15Tu lo sai, Signore,
ricòrdati di me e aiutami,
véndicati per me dei miei persecutori.
Nella tua clemenza non lasciarmi perire,
sappi che io sopporto insulti per te.
16Quando le tue parole mi vennero incontro,
le divorai con avidità;
la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,
perché il tuo nome è invocato su di me,
Signore, Dio degli eserciti.
17Non mi sono seduto per divertirmi
nelle compagnie di gente scherzosa,
ma spinto dalla tua mano sedevo solitario,
poiché mi avevi riempito di sdegno.
18Perché il mio dolore è senza fine
e la mia piaga incurabile non vuole guarire?
Tu sei diventato per me un torrente infido,
dalle acque incostanti.
19Allora il Signore mi rispose:
«Se ritornerai, io ti farò ritornare
e starai alla mia presenza;
se saprai distinguere ciò che è prezioso
da ciò che è vile,
sarai come la mia bocca.
Essi devono tornare a te,
non tu a loro,
20e di fronte a questo popolo io ti renderò
come un muro durissimo di bronzo;
combatteranno contro di te,
ma non potranno prevalere,
perché io sarò con te
per salvarti e per liberarti.
Oracolo del Signore.
21Ti libererò dalla mano dei malvagi
e ti salverò dal pugno dei violenti».
[vv. 1-8]
[<<< 1-8] 1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore quando il re Sedecìa gli mandò il sacerdote Pascùr figlio di Malchìa, e Sofonìa figlio di Maasìa, per dirgli: 2«Intercedi per noi presso il Signore perché Nabucodònosor re di Babilonia ci muove guerra; forse il Signore compirà a nostro vantaggio qualcuno dei suoi tanti prodigi, così che egli si allontani da noi». 3Geremia rispose loro: «Riferite a Sedecìa: 4Così dice il Signore, Dio di Israele: Ecco io farò rientrare le armi di guerra, che sono nelle vostre mani, con le quali combattete il re di Babilonia e i Caldei che vi assediano fuori delle mura e le radunerò in mezzo a questa città. 5Io stesso combatterò contro di voi con mano tesa e con braccio potente, con ira, furore e grande sdegno. 6Percuoterò gli abitanti di questa città, uomini e bestie; essi moriranno di una grave peste. 7Dopo ciò - dice il Signore - io consegnerò Sedecìa, re di Giuda, i suoi ministri e il popolo, che saranno scampati in questa città dalla peste, dalla spada e dalla fame, in potere di Nabucodònosor, re di Babilonia, in potere dei loro nemici e in potere di coloro che attentano alla loro vita. Egli li passerà a fil di spada; non avrà pietà di loro, non li perdonerà né risparmierà.
8Riferirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, io vi metto davanti la via della vita e la via della morte. 9Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; chi uscirà e si consegnerà ai Caldei che vi cingono d'assedio, vivrà e gli sarà lasciata la vita come suo bottino. [vv. 10-14] [<<< 10-14] 10Poiché io ho volto la faccia contro questa città a suo danno e non a suo bene. Oracolo del Signore. Essa sarà messa nelle mani del re di Babilonia, il quale la brucerà con il fuoco».
11Alla casa del re di Giuda dirai:
«Ascoltate la parola del Signore!
12Casa di Davide, così dice il Signore:
Amministrate la giustizia ogni mattina
e liberate l'oppresso dalla mano dell'oppressore,
se no la mia ira divamperà come fuoco,
si accenderà e nessuno potrà spegnerla,
a causa della malvagità delle vostre azioni.
13Eccomi a te, o abitatrice della valle,
roccia nella pianura, dice il Signore.
Voi che dite: Chi scenderà contro di noi?
Chi entrerà nelle nostre dimore?
14Io vi punirò come meritano le vostre opere
- dice il Signore -
e accenderò il fuoco nel suo bosco,
che divorerà tutti i suoi dintorni».
[vv. 1-3] [<<< 1-3] 1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore quando il re Sedecìa gli mandò Pascur, figlio di Malchia, e il sacerdote Sofonia, figlio di Maasia, per dirgli: 2«Consulta per noi il Signore perché Nabucodònosor, re di Babilonia, ci fa guerra; forse il Signore compirà per noi qualcuno dei suoi tanti prodigi, in modo da farlo allontanare». 3Geremia rispose loro: «Direte a Sedecìa: 4Così dice il Signore, Dio d’Israele: Ecco, io farò rientrare le armi da guerra di cui disponete e con le quali combattete il re di Babilonia e i Caldei che vi assediano fuori delle mura, e le radunerò in mezzo a questa città. [vv. 5-8] [<<< 5-8] 5Io stesso combatterò contro di voi con mano tesa e con braccio potente, con ira, furore e grande sdegno. 6Percuoterò gli abitanti di questa città, uomini e bestie; essi moriranno di una grave peste. 7Poi – oracolo del Signore – io consegnerò Sedecìa, re di Giuda, i suoi ministri e la gente che sarà scampata in questa città alla peste, alla spada e alla fame, in potere di Nabucodònosor, re di Babilonia, in mano ai loro nemici e a quanti vogliono la loro vita. Egli li passerà a fil di spada; non ne avrà pietà, non perdonerà e non risparmierà nessuno.
8Dirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, metto davanti a voi la via della vita e la via della morte. 9Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; chi uscirà e si consegnerà ai Caldei che vi cingono d’assedio, vivrà e gli sarà lasciata la vita come bottino, [vv. 10-14] [<<< 10-14] 10perché io ho volto la faccia contro questa città, per il suo danno e non per il suo bene. Oracolo del Signore. Essa sarà data in mano al re di Babilonia, che la darà alle fiamme.
11Alla casa del re di Giuda dirai:
Ascoltate la parola del Signore!
12Casa di Davide, così dice il Signore:
Amministrate la giustizia ogni mattina
e liberate il derubato dalla mano dell’oppressore,
se no la mia ira divamperà come fuoco,
si accenderà senza che nessuno la possa spegnere,
a causa della malvagità delle vostre azioni.
13Eccomi a te, o abitatrice della valle,
roccia nella pianura
– oracolo del Signore –,
voi che dite: “Chi scenderà contro di noi?
Chi entrerà nelle nostre dimore?”.
14Io vi punirò secondo il frutto delle vostre opere
– oracolo del Signore –
e darò alle fiamme il suo bosco,
esse divoreranno tutti i suoi dintorni».
[vv. 1-7]
[<<< 1-7] 1Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. 2Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare.
3Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Io risposi: «Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare».
4Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5«Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei. 6Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più. 7Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. 8Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto. [vv. 9-10] [<<< 9-10] 9Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri».
[vv. 1-7]
[<<< 1-7] 1Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio del Signore, dopo che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato da Gerusalemme Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. 2Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l’altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare.
3Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Dei fichi; i fichi buoni sono molto buoni, quelli cattivi sono molto cattivi, tanto che non si possono mangiare».
4Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Come si trattano con riguardo i fichi buoni, così io tratterò i deportati di Giuda che ho mandato da questo luogo nel paese dei Caldei. 6Poserò lo sguardo su di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li edificherò e non li abbatterò, li pianterò e non li sradicherò mai più. 7Darò loro un cuore per conoscermi, perché io sono il Signore; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. 8Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi – così dice il Signore –, così io tratterò Sedecìa, re di Giuda, i suoi capi e il resto di Gerusalemme, ossia i superstiti in questo paese, e coloro che abitano nella terra d’Egitto. [vv. 9-10] [<<< 9-10] 9Li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, l’obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste, finché non saranno eliminati dalla terra che io diedi a loro e ai loro padri».
[vv. 1-38]
[<<< 1-38] 1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda - cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Babilonia -. 2Il profeta Geremia l'annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3«Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amòn, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitrè anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato. 4Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 6Non seguite altri dei per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. 7Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia. 8Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. 10Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11Tutta questa regione sarà abbandonata alla distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Babilonia per settanta anni. 12Quando saranno compiuti i settanta anni, io punirò il re di Babilonia e quel popolo - dice il Signore - per i loro delitti, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunziate a suo riguardo, quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva predetto contro tutte le nazioni.
14Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni, secondo le opere delle loro mani».
15Così mi disse il Signore, Dio di Israele: «Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti invio, 16perché ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che manderò in mezzo a loro».
17Presi dunque la coppa dalle mani del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato: 18a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi capi, per abbandonarli alla distruzione, alla desolazione, all'obbrobrio e alla maledizione, come avviene ancor oggi; 19anche al faraone re d'Egitto, ai suoi ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo; 20alla gente d'ogni razza e a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Ascalòn, a Gaza, a Ekròn e ai superstiti di Asdòd, 21a Edom, a Moab e agli Ammoniti, 22a tutti i re di Tiro e a tutti i re di Sidòne e ai re dell'isola che è al di là del mare, 23a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si radono l'estremità delle tempie, 24a tutti i re degli Arabi che abitano nel deserto, 25a tutti i re di Zimrì, a tutti i re dell'Elam e a tutti i re della Media, 26a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni che sono sulla terra; il re di Sesàch berrà dopo di essi.
27«Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. 28Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano il calice da bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Certamente berrete! 29Se io comincio a castigare proprio la città che porta il mio nome, pretendete voi di rimanere impuniti? No, impuniti non resterete, perché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti. 30Tu preannunzierai tutte queste cose e dirai loro:
Il Signore ruggisce dall'alto,
dalla sua santa dimora fa udire il suo tuono;
alza il suo ruggito contro la prateria,
manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve,
contro tutti gli abitanti del paese.
31Il rumore giunge fino all'estremità della terra,
perché il Signore viene a giudizio con le nazioni;
egli istruisce il giudizio riguardo a ogni uomo,
abbandona gli empi alla spada.
Parola del Signore.
32Dice il Signore degli eserciti:
Ecco, la sventura passa
di nazione in nazione,
un grande turbine si alza
dall'estremità della terra.
33In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un'estremità all'altra della terra; non saranno pianti né raccolti né sepolti, ma saranno come letame sul suolo.
34Urlate, pastori, gridate,
rotolatevi nella polvere, capi del gregge!
Perché sono compiuti i giorni per il vostro macello;
stramazzerete come scelti montoni.
35Non ci sarà rifugio per i pastori
né scampo per i capi del gregge.
36Sentite le grida dei pastori,
gli urli delle guide del gregge,
perché il Signore distrugge il loro pascolo;
37sono devastati i prati tranquilli
a causa dell'ardente ira del Signore.
38Il leone abbandona la sua tana,
poiché il loro paese è una desolazione
a causa della spada devastatrice
e a causa della sua ira ardente».
[vv. 1-26]
[<<< 1-26] 1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno del regno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè nel primo anno del regno di Nabucodònosor, re di Babilonia. 2Il profeta Geremia l’annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3«Dall’anno tredicesimo del regno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitré anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi con premura e insistenza, ma voi non avete ascoltato. 4Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5quando vi diceva: “Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvagie; allora potrete abitare nella terra che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 6Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. 7Ma voi non mi avete ascoltato – oracolo del Signore – e mi avete provocato con l’opera delle vostre mani per vostra disgrazia”.
8Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9ecco, manderò a prendere tutte le tribù del settentrione – oracolo del Signore – e Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo, e li farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. 10Farò cessare in mezzo a loro i canti di gioia e di allegria, il canto dello sposo e della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11Tutta questa regione sarà distrutta e desolata e queste genti serviranno il re di Babilonia per settanta anni. 12Quando saranno compiuti i settanta anni, punirò per i loro delitti il re di Babilonia e quel popolo – oracolo del Signore –, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunciato a suo riguardo, tutto quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva profetizzato contro tutte le nazioni. 14Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni e le opere delle loro mani».
15Così mi disse il Signore, Dio d’Israele: «Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti invio, 16perché ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che manderò in mezzo a loro».
17Presi dunque la coppa dalla mano del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato: 18a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai re e ai capi, per abbandonarli alla distruzione, all’orrore, allo scherno e alla maledizione, come avviene ancora oggi; 19anche al faraone, re d’Egitto, ai suoi ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo, 20alla gente d’ogni razza e a tutti i re del paese di Us, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Àscalon, a Gaza, a Ekron e ai superstiti di Asdod, 21a Edom, a Moab e ad Ammon, 22a tutti i re di Tiro e a tutti i re di Sidone e ai re dell’isola che è al di là del mare, 23a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si radono le tempie, 24a tutti i re degli Arabi che abitano nel deserto, 25a tutti i re di Zimrì, a tutti i re dell’Elam e a tutti i re della Media, 26a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni che sono sulla terra; il re di Sesac berrà dopo di loro.
27«Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. [vv. 28-38] [<<< 28-38] 28Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano la coppa da bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Berrete per forza! 29Ecco, io comincio a castigare la città che porta il mio nome, e voi pretendete di rimanere impuniti? No, non resterete impuniti, perché io farò venire la spada su tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti.
30Profetizzerai tutte queste cose e dirai loro:
Il Signore ruggisce dall’alto,
dalla sua santa dimora fa udire la sua voce;
alza il suo ruggito contro la prateria,
manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve,
contro tutti gli abitanti della terra.
31Il rumore giunge fino all’estremità della terra,
perché il Signore fa un processo alle nazioni;
chiama in giudizio ogni uomo,
condanna a morte gli empi.
Oracolo del Signore.
32Dice il Signore degli eserciti:
Ecco, la sventura passa
di nazione in nazione,
si alza un grande turbine
dall’estremità della terra».
33In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un’estremità all’altra della terra; non saranno rimpianti né raccolti né sepolti, ma diverranno come letame sul suolo.
34Urlate, pastori, gridate,
rotolatevi nella polvere, capi del gregge!
Perché sono giunti i giorni del vostro macello;
stramazzerete come vaso prezioso.
35Non ci sarà rifugio per i pastori
né scampo per i capi del gregge.
36Voci e grida dei pastori,
urla delle guide del gregge,
perché il Signore distrugge il loro pascolo;
37sono devastati i prati tranquilli
a causa dell’ardente ira del Signore.
38Il leone abbandona la sua tana,
la loro terra è diventata una desolazione,
a causa della spada devastatrice
e della sua ira ardente.
[vv. 1-32]
[<<< 1-32] 1Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il resto del popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia; la mandò 2dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri erano partiti da Gerusalemme. 3Fu recata per mezzo di Elasà figlio di Safàn e di Ghemarìa figlio di Chelkia, che Sedecìa re di Giuda aveva inviati a Nabucodònosor re di Babilonia, in Babilonia.
Essa diceva:
4«Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia: 5Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6prendete moglie e mettete al mondo figli e figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie; costoro abbiano figlie e figli. Moltiplicatevi lì e non diminuite. 7Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare. Pregate il Signore per esso, perché dal suo benessere dipende il vostro benessere.
8Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date retta ai sogni, che essi sognano. 9Poiché con inganno parlano come profeti a voi in mio nome; io non li ho inviati. Oracolo del Signore. 10Pertanto dice il Signore: Solamente quando saranno compiuti, riguardo a Babilonia, settanta anni, vi visiterò e realizzerò per voi la mia buona promessa di ricondurvi in questo luogo. 11Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò; 13mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14mi lascerò trovare da voi - dice il Signore - cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso - dice il Signore - vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto condurre in esilio.
15Certo voi dite: Il Signore ci ha suscitato profeti in Babilonia.
16Ebbene, queste le parole del Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione; 17dice il Signore degli eserciti: Ecco, io manderò contro di essi la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono cattivi. 18Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li farò oggetto di orrore per tutti i regni della terra, oggetto di maledizione, di stupore, di scherno e di obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19perché non hanno ascoltato le mie parole - dice il Signore - quando mandavo loro i miei servi, i profeti, con continua premura, eppure essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore. 20Voi però ascoltate la parola del Signore, voi deportati tutti, che io ho mandato da Gerusalemme a Babilonia.
21Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo ad Acab figlio di Kolaià, e a Sedecìa figlio di Maasià, che vi predicono menzogne in mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor re di Babilonia, il quale li ucciderà sotto i vostri occhi. 22Da essi si trarrà una formula di maledizione in uso presso tutti i deportati di Giuda in Babilonia e si dirà: Il Signore ti tratti come Sedecìa e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco! 23Poiché essi hanno operato cose nefande in Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito in mio nome parole senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore».
24A Semaià il Nechelamita tu riferirai queste parole: 25«Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Perché hai mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia figlio di Maasià, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, dicendo: 26Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà, perché fossi sovrintendente nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che vuol fare il profeta, ponendolo in ceppi e in catene. 27Orbene, perché non reprimi Geremia da Anatòt, che fa profezie fra di voi? 28Infatti egli ci ha mandato a dire in Babilonia: Sarà lunga la cosa! Edificate case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!».
29Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia.
30Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 31«Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore riguardo a Semaià il Nechelamita: Poiché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32per questo dice il Signore: Ecco punirò Semaià il Nechelamita e la sua discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in mezzo a questo popolo, né vedrà il bene che farò al mio popolo - dice il Signore - perché ha predicato la ribellione contro il Signore».
[vv. 1-7]
[<<< 1-7] 1Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia; 2la mandò dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri erano partiti da Gerusalemme. 3Fu recata per mezzo di Elasà, figlio di Safan, e di Ghemaria, figlio di Chelkia, che Sedecìa, re di Giuda, aveva inviati a Nabucodònosor, re di Babilonia, a Babilonia. Essa diceva:
4«Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia: 5Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6prendete moglie e mettete al mondo figli e figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie, e costoro abbiano figlie e figli. Lì moltiplicatevi e non diminuite. 7Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare, e pregate per esso il Signore, perché dal benessere suo dipende il vostro.
8Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date retta ai sogni che essi sognano, [vv. 9-20] [<<< 9-20] 9perché falsamente profetizzano nel mio nome: io non li ho inviati. Oracolo del Signore. 10Pertanto così dice il Signore: Quando saranno compiuti a Babilonia settant’anni, vi visiterò e realizzerò la mia buona promessa di ricondurvi in questo luogo. 11Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo – oracolo del Signore –, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò. 13Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14mi lascerò trovare da voi. Oracolo del Signore. Cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso. Oracolo del Signore. Vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto deportare.
15Voi dite: “Il Signore ci ha suscitato profeti a Babilonia”. 16Ebbene, così dice il Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione: 17Così dice il Signore degli eserciti: Ecco, manderò contro di loro la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono cattivi. 18Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, e maledizione, stupore, scherno e obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19perché non hanno ascoltato le mie parole – oracolo del Signore – quando con assidua premura mandavo loro i miei servi, i profeti, ed essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore. 20Voi però, deportati tutti, che ho mandato da Gerusalemme a Babilonia, ascoltate la parola del Signore.
21Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, riguardo ad Acab, figlio di Kolaià, e a Sedecìa, figlio di Maasia, che vi profetizzano menzogne nel mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor, re di Babilonia, che li ucciderà sotto i vostri occhi. [vv. 22-32] [<<< 22-32] 22E se ne trarrà una formula di maledizione che si diffonderà presso tutti i deportati di Giuda a Babilonia; si dirà: “Ti tratti il Signore come Sedecìa e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco!”. 23Poiché essi hanno operato cose nefande a Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito nel mio nome parole menzognere senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore.
24E dirai a Semaià, il Nechelamita: 25Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Hai mandato nel tuo nome lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia, figlio di Maasia, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, dicendo: 26“Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà, perché fossi sovrintendente nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che fa il profeta, ponendolo in ceppi e in catene: 27orbene, perché non reprimi Geremia di Anatòt, che fa profezie fra di voi? 28Infatti egli ci ha mandato a dire a Babilonia: Durerà a lungo la vostra situazione! Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!”».
29Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. 30Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 31«Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore riguardo a Semaià, il Nechelamita: Poiché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l’avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32per questo dice il Signore: Ecco, punirò Semaià, il Nechelamita, e la sua discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in mezzo a questo popolo, né vedrà il bene che farò al mio popolo – oracolo del Signore –, perché ha predicato la ribellione al Signore».
[vv. 1-24]
[<<< 1-24] 1Parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2Dice il Signore, Dio di Israele: «Scriviti in un libro tutte le cose che ti dirò, 3perché, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali cambierò la sorte del mio popolo, di Israele e di Giuda - dice il Signore -; li ricondurrò nel paese che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno possesso». 4Queste sono le parole che il Signore pronunziò per Israele e per Giuda:
5Così dice il Signore:
«Si ode un grido di spavento,
terrore, non pace.
6Informatevi e osservate se un maschio può partorire.
Perché mai vedo tutti gli uomini
con le mani sui fianchi come una partoriente?
Perché ogni faccia è stravolta,
impallidita? Ohimè!
7Perché grande è quel giorno,
non ce n'è uno simile!
Esso sarà un tempo di angoscia per Giacobbe,
tuttavia egli ne uscirà salvato.
8In quel giorno - parola del Signore degli eserciti - romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le sue catene; non saranno più schiavi di stranieri. 9Essi serviranno il Signore loro Dio e Davide loro re, che io susciterò loro.
10Tu, poi, non temere, Giacobbe, mio servo.
Oracolo del Signore.
Non abbatterti, Israele,
poichè io libererò te dal paese lontano,
la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e godrà la pace,
vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà.
11Poichè io sono con te
per salvarti, oracolo del Signore.
Sterminerò tutte le nazioni,
in mezzo alle quali ti ho disperso;
ma con te non voglio operare una strage;
cioè ti castigherò secondo giustizia,
non ti lascerò del tutto impunito».
12Così dice il Signore: «La tua ferita è incurabile.
la tua piaga è molto grave.
13Per la tua piaga non ci sono rimedi,
non si forma nessuna cicatrice.
14Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticato,
non ti cercano più;
poichè ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo severo,
per le tue grandi iniquità,
per i molti tuoi peccati.
15Perchè gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
A causa della tua grande iniquità, dei molti tuoi peccati,
io ti ho fatto questi mali.
16Però quanti ti divorano saranno divorati,
i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù;
i tuoi saccheggiatori saranno abbandonati al saccheggio
e saranno oggetto di preda quanti ti avranno depredato.
17Farò infatti cicatrizzare la tua ferita
e ti guarirò dalle tue piaghe.
Parola del Signore.
Poichè ti chiamano la ripudiata, o Sion,
quella di cui nessuno si cura»,
18così dice il Signore:
«Ecco restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
La città sarà ricostruita sulle rovine
e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto.
19Ne usciranno inni di lode,
voci di gente festante.
Li moltiplicherò e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati,
20i loro figli saranno come una volta,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me;
mentre punirò tutti i loro avversari.
21Il loro capo sarà uno di essi
e da essi uscirà il loro comandante;
io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me.
Poichè chi è colui che arrischia la vita
per avvicinarsi a me? Oracolo del Signore.
22Voi sarete il mio popolo
e io il vostro Dio.
23Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente;
si abbatte sul capo dei malvagi.
24Non cesserà l'ira ardente del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni lo comprenderete!
[v. 1] [<< 1] 1Parola rivolta a Geremia da parte del Signore: 2«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Scriviti in un libro tutte le cose che ti ho detto, [vv. 3-24] [<<< 3-24] 3perché, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali cambierò la sorte del mio popolo, d’Israele e di Giuda – dice il Signore – e li ricondurrò nella terra che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno possesso». 4Queste sono le parole che il Signore pronunciò riguardo a Israele e a Giuda:
5«Così dice il Signore:
Si ode un grido di spavento,
di terrore, non di pace.
6Provate a vedere se un maschio può partorire.
Perché allora vedo tutti gli uomini
con le mani sui fianchi come una partoriente?
Perché ogni faccia è stravolta, impallidita?
Ohimè! 7Grande è quel giorno,
non ce n’è uno simile!
Sarà un tempo di angoscia per Giacobbe,
ma ne uscirà salvo.
8In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le sue catene; non serviranno più gli stranieri. 9Serviranno il Signore, loro Dio, e Davide, loro re, che farò sorgere in mezzo a loro.
10Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo
– oracolo del Signore –,
non abbatterti, Israele,
perché io libererò te dalla terra lontana,
la tua discendenza dalla terra del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e avrà riposo,
vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà,
11perché io sono con te per salvarti.
Oracolo del Signore.
Sterminerò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso,
ma non sterminerò te;
ti castigherò secondo giustizia,
non ti lascerò del tutto impunito.
12Così dice il Signore:
La tua ferita è incurabile,
la tua piaga è molto grave.
13Nessuno ti fa giustizia;
per un’ulcera vi sono rimedi,
ma non c’è guarigione per te.
14Ti hanno dimenticato tutti i tuoi amanti,
non ti cercano più;
poiché ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo spietato,
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
15Perché gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
Ti ho trattato così
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
16Però quanti ti divorano saranno divorati,
i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù;
i tuoi saccheggiatori saranno saccheggiati,
diverranno preda quanti ti hanno depredato.
17Curerò infatti la tua ferita
e ti guarirò dalle tue piaghe
– oracolo del Signore –,
poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion,
quella che nessuno ricerca.
18Così dice il Signore:
Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
Sulle sue rovine sarà ricostruita la città
e il palazzo sorgerà al suo giusto posto.
19Vi risuoneranno inni di lode,
voci di gente in festa.
Li farò crescere e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati;
20i loro figli saranno come un tempo,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me,
mentre punirò tutti i loro oppressori.
21Avranno come capo uno di loro,
un sovrano uscito dal loro popolo;
io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà.
Altrimenti chi rischierebbe la vita
per avvicinarsi a me?
Oracolo del Signore.
22Voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio.
23Ecco la tempesta del Signore,
il suo furore si scatena;
una tempesta travolgente
turbina sul capo dei malvagi.
24Non cesserà l’ira ardente del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni lo comprenderete pienamente!
[vv. 1-8]
[<<< 1-8]
1In quel tempo - oracolo del Signore -
io sarò Dio per tutte le tribù di Israele
ed esse saranno il mio popolo».
2Così dice il Signore:
«Ha trovato grazia nel deserto
un popolo di scampati alla spada;
Israele si avvia a una quieta dimora».
3Da lontano gli è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo ti conservo ancora pietà.
4Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine di Israele.
Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi
e uscirai fra la danza dei festanti.
5Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno.
6Verrà il giorno in cui grideranno le vedette
sulle montagne di Efraim:
Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore nostro Dio».
7Poichè dice il Signore:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
Il Signore ha salvato il suo popolo,
un resto di Israele».
8Ecco li riconduco dal paese del settentrione
e li raduno all'estremità della terra;
fra di essi sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente;
ritorneranno qui in gran folla.
9Essi erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li condurrò a fiumi d'acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno;
perchè io sono un padre per Israele,
Efraim è il mio primogenito.
[vv. 10-40]
[<<< 10-40]
10Ascoltate la parola del Signore, popoli,
annunziatela alle isole lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come fa un pastore con il gregge»,
11perchè il Signore ha redento Giacobbe,
lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.
12Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion,
affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l'olio,
verso i nati dei greggi e degli armenti.
Essi saranno come un giardino irrigato,
non languiranno più.
13Allora si allieterà la vergine della danza;
i giovani e i vecchi gioiranno.
Io cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
14Sazierò di delizie l'anima dei sacerdoti
e il mio popolo abbonderà dei miei beni.
Parola del Signore.
15Così dice il Signore: «Una voce si ode da Rama,
lamento e pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
rifiuta d'essere consolata perché non sono più».
16Dice il Signore:
«Trattieni la voce dal pianto,
i tuoi occhi dal versare lacrime,
perché c'è un compenso per le tue pene;
essi torneranno dal paese nemico.
17C'è una speranza per la tua discendenza:
i tuoi figli ritorneranno entro i loro confini.
18Ho udito Efraim rammaricarsi:
Tu mi hai castigato e io ho subito il castigo
come un giovenco non domato.
Fammi ritornare e io ritornerò,
perché tu sei il Signore mio Dio.
19Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito;
dopo essermi ravveduto,
mi sono battuto l'anca.
Mi sono vergognato e ne provo confusione,
perché porto l'infamia della mia giovinezza.
20Non è forse Efraim un figlio caro per me,
un mio fanciullo prediletto?
Infatti dopo averlo minacciato,
me ne ricordo sempre più vivamente.
Per questo le mie viscere si commuovono per lui,
provo per lui profonda tenerezza».
Oracolo del Signore.
21Pianta dei cippi,
metti pali indicatori,
stà bene attenta alla strada,
alla via che hai percorso.
Ritorna, vergine di Israele,
ritorna alle tue città.
22Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle?
Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra:
la donna cingerà l'uomo!
23Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: «Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città, quando avrò cambiato la loro sorte: Il Signore ti benedica, o dimora di giustizia, monte santo. 24Vi abiteranno insieme Giuda e tutte le sue città, agricoltori e allevatori di greggi. 25Poiché ristorerò copiosamente l'anima stanca e sazierò ogni anima che languisce».
26A questo punto mi sono destato e ho guardato; il mio sonno mi parve soave.
27«Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali renderò feconda la casa di Israele e la casa di Giuda per semenza di uomini e di bestiame. 28Allora, come ho vegliato su di essi per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di essi per edificare e per piantare». Parola del Signore.
29«In quei giorni non si dirà più:
I padri han mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati!
30Ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i denti».
31«Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. 32Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. 33Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. 34Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato».
35Così dice il Signore
che ha fissato il sole come luce del giorno,
la luna e le stelle come luce della notte,
che solleva il mare e ne fa mugghiare le onde
e il cui nome è Signore degli eserciti:
36«Quando verranno meno queste leggi
dinanzi a me - dice il Signore -
allora anche la progenie di Israele cesserà
di essere un popolo davanti a me per sempre».
37Così dice il Signore:
«Se si possono misurare i cieli in alto
ed esplorare in basso le fondamenta della terra,
anch'io rigetterò tutta la progenie di Israele
per ciò che ha commesso». Oracolo del Signore.
38«Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali la città sarà riedificata per il Signore dalla torre di Cananeèl fino alla porta dell'Angolo. 39La corda per misurare si stenderà in linea retta fino alla collina di Gàreb, volgendo poi verso Goà. 40Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all'angolo della porta dei Cavalli a oriente, saranno consacrati al Signore; non sarà più sconvolta né distrutta mai più».
1In quel tempo – oracolo del Signore –
io sarò Dio per tutte le famiglie d’Israele
ed esse saranno il mio popolo.
[vv. 2-3]
[<<< 2-3]
2Così dice il Signore:
Ha trovato grazia nel deserto
un popolo scampato alla spada;
Israele si avvia a una dimora di pace».
3Da lontano mi è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo continuo a esserti fedele.
4Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine d’Israele.
Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli
e avanzerai danzando tra gente in festa.
[vv. 5-8]
[<<< 5-8]
5Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno.
6Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno
sulla montagna di Èfraim:
“Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore, nostro Dio”.
7Poiché dice il Signore:
Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”.
8Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
9Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
[vv. 10-36]
[<<< 10-36]
10Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».
11Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
12Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore,
verso il grano, il vino e l’olio,
i piccoli del gregge e del bestiame.
Saranno come un giardino irrigato,
non languiranno più.
13La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
14Nutrirò i sacerdoti di carni prelibate
e il mio popolo sarà saziato dei miei beni».
Oracolo del Signore.
15Così dice il Signore:
«Una voce si ode a Rama,
un lamento e un pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
e non vuole essere consolata per i suoi figli,
perché non sono più».
16Dice il Signore:
«Trattieni il tuo pianto,
i tuoi occhi dalle lacrime,
perché c’è un compenso alle tue fatiche
– oracolo del Signore –:
essi torneranno dal paese nemico.
17C’è una speranza per la tua discendenza
– oracolo del Signore –:
i tuoi figli ritorneranno nella loro terra.
18Ho udito Èfraim che si lamentava:
“Mi hai castigato e io ho subito il castigo
come un torello non domato.
Fammi ritornare e io ritornerò,
perché tu sei il Signore, mio Dio.
19Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito;
quando me lo hai fatto capire,
mi sono battuto il petto,
mi sono vergognato e ne provo confusione,
perché porto l’infamia della mia giovinezza”.
20Non è un figlio carissimo per me Èfraim,
il mio bambino prediletto?
Ogni volta che lo minaccio,
me ne ricordo sempre con affetto.
Per questo il mio cuore si commuove per lui
e sento per lui profonda tenerezza».
Oracolo del Signore.
21Pianta dei cippi,
metti paletti indicatori,
ricorda bene il sentiero,
la via che hai percorso.
Ritorna, vergine d’Israele,
ritorna alle tue città.
22Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle?
Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra:
la donna circonderà l’uomo!
23Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Quando avrò cambiato la loro sorte, nella terra di Giuda e nelle sue città si dirà ancora questa parola: “Il Signore ti benedica, sede di giustizia, monte santo”. 24Vi abiteranno insieme Giuda e tutte le sue città, gli agricoltori e coloro che conducono le greggi. 25Poiché ristorerò chi è stanco e sazierò coloro che languono».
26A questo punto mi sono destato e ho guardato: era stato un bel sogno.
27«Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali renderò la casa d’Israele e la casa di Giuda feconde di uomini e bestiame. 28Allora, come ho vegliato su di loro per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di loro per edificare e per piantare. Oracolo del Signore.
29In quei giorni non si dirà più:
“I padri hanno mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati!”,
30ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; si allegheranno i denti solo a chi mangia l’uva acerba.
31Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova. 32Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore. 33Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 34Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato».
35Così dice il Signore,
che ha posto il sole come luce del giorno,
la luna e le stelle come luce della notte,
che agita il mare così che ne fremano i flutti
e il cui nome è Signore degli eserciti:
36«Quando verranno meno queste leggi
dinanzi a me – oracolo del Signore –,
allora anche la discendenza d’Israele
cesserà di essere un popolo davanti a me per sempre».
37Così dice il Signore:
«Se qualcuno riuscirà a misurare in alto i cieli
e ad esplorare in basso le fondamenta della terra,
allora anch’io respingerò tutta la discendenza d’Israele
per tutto ciò che ha commesso. Oracolo del Signore.
[vv. 38-40]
[<<< 38-40] 38Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali la città sarà riedificata per il Signore, dalla torre di Cananèl fino alla porta dell’Angolo. 39La corda per misurare sarà stesa in linea retta fino alla collina di Gareb, volgendo poi verso Goa. 40Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all’angolo della porta dei Cavalli a oriente, saranno sacri al Signore; non saranno più devastati né mai più distrutti».
[vv. 1-44]
[<<< 1-44] 1Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore nell'anno decimo di Sedecìa re di Giuda, cioè nell'anno decimo ottavo di Nabucodònosor. 2L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nell'atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, 3e ve lo aveva rinchiuso Sedecìa re di Giuda, dicendo: «Perché profetizzi con questa minaccia: Dice il Signore: Ecco metterò questa città in potere del re di Babilonia ed egli la occuperà; 4Sedecìa re di Giuda non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà dato in mano del re di Babilonia e parlerà con lui faccia a faccia e si guarderanno negli occhi; 5egli condurrà Sedecìa in Babilonia dove egli resterà finché io non lo visiterò - oracolo del Signore -; se combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla»?
6Geremia disse: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7«Ecco Canamèl, figlio di Sallùm tuo zio, viene da te per dirti: Comprati il mio campo, che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di riscatto per acquistarlo». 8Venne dunque da me Canamèl, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell'atrio della prigione e mi disse: «Compra il mio campo che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto. Còmpratelo!».
9e comprai il campo da Canamèl, figlio di mio zio, e gli pagai il prezzo: diciassette sicli d'argento. 10Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai l'argento sulla stadera. 11Quindi presi il documento di compra, quello sigillato e quello aperto, secondo le prescrizioni della legge. 12Diedi il contratto di compra a Baruc figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto gli occhi di Canamèl figlio di mio zio e sotto gli occhi dei testimoni che avevano sottoscritto il contratto di compra e sotto gli occhi di tutti i Giudei che si trovavano nell'atrio della prigione. 13Diedi poi a Baruc quest'ordine: 14«Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Prendi i contratti di compra, quello sigillato e quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo. 15Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ancora si compreranno case, campi e vigne in questo paese».
16Pregai il Signore, dopo aver consegnato il contratto di compra a Baruc figlio di Neria: 17«Ah, Signore Dio, tu hai fatto il cielo e la terra con grande potenza e con braccio forte; nulla ti è impossibile. 18Tu usi misericordia con mille e fai subire la pena dell'iniquità dei padri ai loro figli dopo di essi, Dio grande e forte, che ti chiami Signore degli eserciti. 19Tu sei grande nei pensieri e potente nelle opere, tu, i cui occhi sono aperti su tutte le vie degli uomini, per dare a ciascuno secondo la sua condotta e il merito delle sue azioni. 20Tu hai operato segni e miracoli nel paese di Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini e ti sei fatto un nome come appare oggi. 21Tu hai fatto uscire dall'Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio possente e incutendo grande spavento. 22Hai dato loro questo paese, che avevi giurato ai loro padri di dare loro, terra in cui scorre latte e miele.
23Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la tua voce, non camminarono secondo la tua legge, non fecero quanto avevi comandato loro di fare; perciò tu hai mandato su di loro tutte queste sciagure.
24Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la città per occuparla; la città sarà data in mano ai Caldei che l'assediano con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo vedi. 25E tu, Signore Dio, mi dici: Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città sarà messa in mano ai Caldei».
26Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 27«Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa è forse impossibile per me? 28Pertanto dice il Signore: Ecco io darò questa città in mano ai Caldei e a Nabucodònosor re di Babilonia, il quale la prenderà. 29Vi entreranno i Caldei che combattono contro questa città, bruceranno questa città con il fuoco e daranno alle fiamme le case sulle cui terrazze si offriva incenso a Baal e si facevano libazioni agli altri dei per provocarmi. 30Gli Israeliti e i figli di Giuda non hanno fatto che quanto è male ai miei occhi fin dalla loro giovinezza; gli Israeliti hanno soltanto saputo offendermi con il lavoro delle loro mani. Oracolo del Signore.
31Poiché causa della mia ira e del mio sdegno è stata questa città da quando la edificarono fino ad oggi; così io la farò scomparire dalla mia presenza, 32a causa di tutto il male che gli Israeliti e i figli di Giuda commisero per provocarmi, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme.
33Essi mi voltarono la schiena invece della faccia; io li istruivo con continua premura, ma essi non ascoltarono e non impararono la correzione. 34Essi collocarono i loro idoli abominevoli perfino nel tempio che porta il mio nome per contaminarlo 35e costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Hinnòn per far passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Moloch - cosa che io non avevo comandato, anzi neppure avevo pensato di istituire un abominio simile -, per indurre a peccare Giuda».
36Ora così dice il Signore Dio di Israele, riguardo a questa città che voi dite sarà data in mano al re di Babilonia per mezzo della spada, della fame e della peste: 37«Ecco, li radunerò da tutti i paesi nei quali li ho dispersi nella mia ira, nel mio furore e nel mio grande sdegno; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare tranquilli. 38Essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 39Darò loro un solo cuore e un solo modo di comportarsi perché mi temano tutti i giorni per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di essi. 40Concluderò con essi un'alleanza eterna e non mi allontanerò più da loro per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me. 41Godrò nel beneficarli, li fisserò stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta l'anima». 42Poiché così dice il Signore: «Come ho mandato su questo popolo tutto questo grande male, così io manderò su di loro tutto il bene che ho loro promesso. 43E compreranno campi in questo paese, di cui voi dite: È una desolazione, senza uomini e senza bestiame, lasciato in mano ai Caldei. 44Essi si compreranno campi con denaro, stenderanno contratti e li sigilleranno e si chiameranno testimoni nella terra di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme, nelle città di Giuda e nelle città della montagna e nelle città della Sefèla e nelle città del mezzogiorno, perché cambierò la loro sorte». Oracolo del Signore.
[vv. 1-13]
[<<< 1-13] 1Parola rivolta a Geremia dal Signore nell’anno decimo di Sedecìa, re di Giuda, cioè nell’anno diciottesimo di Nabucodònosor. 2L’esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nell’atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, 3e ve lo aveva rinchiuso Sedecìa, re di Giuda, con questa imputazione: «Perché profetizzi in questi termini? Tu affermi: “Dice il Signore: Ecco, metterò questa città in potere del re di Babilonia ed egli la occuperà. 4Il re di Giuda, Sedecìa, non scamperà dalle mani dei Caldei, ma cadrà in mano al re di Babilonia, sarà portato alla sua presenza, davanti ai suoi occhi, 5ed egli condurrà Sedecìa a Babilonia, dove egli resterà finché io non lo visiterò. Oracolo del Signore. Se combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla”».
6Geremia disse: «Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7Ecco, sta venendo da te Canamèl, figlio di tuo zio Sallum, per dirti: “Compra il mio campo, che si trova ad Anatòt, perché spetta a te comprarlo in forza del diritto di riscatto”. 8Venne dunque da me Canamèl, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell’atrio della prigione e mi disse: “Compra il mio campo che si trova ad Anatòt, nel territorio di Beniamino, perché spetta a te comprarlo in forza del diritto di riscatto. Compralo!”. Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore 9e comprai da Canamèl, figlio di mio zio, il campo che era ad Anatòt, e gli pagai il prezzo: diciassette sicli d’argento. 10Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai l’argento sulla stadera. 11Quindi presi l’atto di acquisto, la copia sigillata secondo le prescrizioni della legge e quella rimasta aperta. 12Diedi l’atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto gli occhi di Canamèl, figlio di mio zio, e sotto gli occhi dei testimoni che avevano sottoscritto l’atto di acquisto e sotto gli occhi di tutti i Giudei che si trovavano nell’atrio della prigione. 13Poi davanti a tutti diedi a Baruc quest’ordine: 14“Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Prendi questi documenti, quest’atto di acquisto, la copia sigillata e quella aperta, e mettili in un vaso di terracotta, perché si conservino a lungo. 15Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Ancora si compreranno case, campi e vigne in questo paese”.
[vv. 16-19] [<<< 16-19] 16Dopo aver consegnato l’atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, pregai il Signore: 17“Ah, Signore Dio, con la tua grande potenza e la tua forza hai fatto il cielo e la terra; nulla ti è impossibile. 18Tu usi bontà con mille generazioni e fai scontare l’iniquità dei padri in seno ai figli dopo di loro; tu sei un Dio grande e forte, il cui nome è Signore degli eserciti. 19Grande nei pensieri e potente nelle opere sei tu, i cui occhi sono aperti su tutte le vie degli uomini, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni. 20Tu hai operato segni e miracoli nella terra d’Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini, e ti sei fatto un nome come appare oggi. [vv. 21-35] [<<< 21-35] 21Tu hai fatto uscire dall’Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio steso e incutendo grande spavento. 22Hai dato loro questa terra, come avevi giurato ai loro padri di dare loro, terra in cui scorrono latte e miele. 23Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la tua voce, non camminarono nella tua legge, non fecero quanto avevi comandato loro di fare; perciò tu hai mandato su loro tutte queste sciagure. 24Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la città per occuparla; la città sarà data in mano ai Caldei che l’assediano con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo vedi. 25E tu, Signore Dio, mi dici: Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città viene messa in mano ai Caldei!”.
26Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 27“Ecco, io sono il Signore, Dio di ogni essere vivente; c’è forse qualcosa di impossibile per me? 28Pertanto dice il Signore: Ecco, io darò questa città in mano ai Caldei e a Nabucodònosor, re di Babilonia, il quale la prenderà. 29Vi entreranno i Caldei che combattono contro di essa, bruceranno questa città con il fuoco e la daranno alle fiamme, con le case sulle cui terrazze si offriva incenso a Baal e si facevano libagioni agli altri dèi per provocarmi. 30I figli d’Israele e i figli di Giuda hanno fatto soltanto quello che è male ai miei occhi fin dalla loro giovinezza; i figli d’Israele hanno soltanto saputo offendermi con il lavoro delle loro mani. Oracolo del Signore. 31Poiché causa della mia ira e del mio sdegno è stata questa città, da quando la edificarono fino ad oggi; io la farò scomparire dalla mia presenza, 32a causa di tutto il male che i figli d’Israele e i figli di Giuda commisero per provocarmi, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. 33A me rivolsero le spalle, non la faccia; io li istruivo con continua premura, ma essi non mi ascoltarono né appresero la correzione. 34Essi collocarono i loro idoli abominevoli nel tempio sul quale è invocato il mio nome, per contaminarlo; 35costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Innòm, per far passare attraverso il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Moloc, cosa che io non avevo mai comandato loro – anzi non avevo mai pensato di far praticare questo abominio –, e tutto questo per indurre Giuda a peccare”.
36Perciò così dice il Signore, Dio d’Israele, riguardo a questa città che voi dite sarà data in mano al re di Babilonia per mezzo della spada, della fame e della peste: [vv. 37-44] [<<< 37-44] 37“Ecco, li radunerò da tutti i paesi nei quali li ho dispersi nella mia ira, nel mio furore e nel mio grande sdegno; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare tranquilli. 38Essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 39Darò loro un solo cuore e un solo modo di comportarsi, perché mi temano tutti i giorni, per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di loro. 40Concluderò con loro un’alleanza eterna e non cesserò più dal beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si allontanino da me. 41Proverò gioia nel beneficarli; li farò risiedere stabilmente in questo paese, e lo farò con tutto il cuore e con tutta l’anima. 42Poiché così dice il Signore: Come ho mandato su questo popolo tutto questo grande male, così io manderò su di loro tutto il bene che ho loro promesso. 43E compreranno campi in questa terra, di cui voi dite: È una desolazione, senza uomini e senza bestiame, abbandonata com’è in mano ai Caldei. 44Essi si compreranno campi con denaro, stenderanno contratti e li sigilleranno e si chiameranno testimoni nella terra di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme, nelle città di Giuda e nelle città della montagna e nelle città della Sefela e nelle città del Negheb, perché cambierò la loro sorte”. Oracolo del Signore».
[vv. 1-22]
[<<< 1-22] 1Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore, quando Nabucodònosor re di Babilonia con tutto il suo esercito e tutti i regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le città dipendenti: 2Così dice il Signore, Dio di Israele: «Và a parlare a Sedecìa re di Giuda e digli: Così parla il Signore: Ecco io do questa città in mano al re di Babilonia, che la darà alle fiamme. 3Tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Babilonia, gli parlerai faccia a faccia e poi andrai a Babilonia. 4Tuttavia, ascolta la parola del Signore, o Sedecìa re di Giuda! Così dice il Signore a tuo riguardo: Non morirai di spada! 5Morirai in pace e come si bruciarono aròmi per i funerali dei tuoi padri, gli antichi re di Giuda che furono prima di te, così si bruceranno per te e per te si farà il lamento dicendo: Ahimè, Signore! Questo ho detto». Oracolo del Signore.
6Il profeta Geremia riferì a Sedecìa re di Giuda tutte queste parole in Gerusalemme. 7Frattanto l'esercito del re di Babilonia muoveva guerra a Gerusalemme e a tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, Lachis e Azekà, poiché solo queste fortezze erano rimaste fra le città di Giuda.
8Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa ebbe concluso un'alleanza con tutto il popolo che si trovava a Gerusalemme, di proclamare la libertà degli schiavi, 9rimandando liberi ognuno il suo schiavo ebreo e la sua schiava ebrea, così che nessuno costringesse più alla schiavitù un Giudeo suo fratello.
10Tutti i capi e tutto il popolo, che avevano aderito all'alleanza, acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio schiavo e ognuno la propria schiava, così da non costringerli più alla schiavitù: acconsentirono dunque e li rimandarono effettivamente; 11ma dopo si pentirono e ripresero gli schiavi e le schiave che avevano rimandati liberi e li ridussero di nuovo schiavi e schiave.
12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13«Così dice il Signore, Dio di Israele: Io ho concluso un'alleanza con i vostri padri, quando li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, da una condizione servile, dicendo: 14Al compiersi di sette anni rimanderà ognuno il suo fratello ebreo che si sarà venduto a te; egli ti servirà sei anni, quindi lo rimanderai libero disimpegnato da te; ma i vostri padri non mi ascoltarono e non prestarono orecchio. 15Ora voi oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del suo fratello; voi avevate concluso un patto davanti a me, nel tempio in cui è invocato il mio nome. 16Ma poi, avete mutato di nuovo parere e profanando il mio nome avete ripreso ognuno gli schiavi e le schiave, che avevate rimandati liberi secondo il loro desiderio, e li avete costretti a essere ancora vostri schiavi e vostre schiave. 17Perciò dice il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognuno proclamasse la libertà del proprio fratello e del proprio prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione - parola del Signore - alla spada, alla peste e alla fame e vi farò oggetto di terrore per tutti i regni della terra. 18Gli uomini che hanno trasgredito la mia alleanza, perché non hanno eseguito i termini dell'alleanza che avevano conclusa in mia presenza, io li renderò come il vitello che spaccarono in due passando fra le sue metà. 19I capi di Giuda, i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese, che passarono attraverso le due metà del vitello, 20li darò in mano ai loro nemici e a coloro che attentano alla loro vita; i loro cadaveri saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 21Darò Sedecìa re di Giuda e i suoi capi in mano ai loro nemici, in mano a coloro che attentano alla loro vita e in mano all'esercito del re di Babilonia, che ora si è allontanato da voi. 22Ecco, io darò un ordine - dice il Signore - e li farò tornare verso questa città, la assedieranno, la prenderanno e la daranno alle fiamme e le città di Giuda le renderò desolate, senza abitanti».
[v. 1] [<< 1] 1Parola che fu rivolta dal Signore a Geremia, quando Nabucodònosor, re di Babilonia, e tutto il suo esercito e tutti i regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le sue città: 2«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Va’ a parlare a Sedecìa, re di Giuda e digli: Così parla il Signore: Ecco, io consegno questa città in mano al re di Babilonia, che la darà alle fiamme. [vv. 3-22] [<<< 3-22] 3Non scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Babilonia, ti parlerà faccia a faccia e poi andrai a Babilonia. 4Tuttavia ascolta, o Sedecìa, re di Giuda, la parola del Signore! Così dice il Signore a tuo riguardo: Non morirai di spada! 5Morirai in pace e come si bruciarono aromi per i tuoi padri, gli antichi re di Giuda che furono prima di te, così si bruceranno anche per te e si farà il lamento dicendo: “Ahimè, Signore!”. Io l’ho detto». Oracolo del Signore.
6Il profeta Geremia riferì a Sedecìa, re di Giuda, tutte queste parole a Gerusalemme. 7Frattanto l’esercito del re di Babilonia muoveva guerra a Gerusalemme e a tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, Lachis e Azekà, poiché fra le città di Giuda erano rimaste solo queste fortezze.
8Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa aveva concluso un patto con tutto il popolo che si trovava a Gerusalemme, per proclamare la libertà degli schiavi 9e per rimandare liberi ognuno il suo schiavo ebreo e la sua schiava ebrea, così da non tenere più in schiavitù un fratello giudeo. 10Tutti i capi e tutto il popolo, che avevano aderito al patto, acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio schiavo e la propria schiava, così da non costringerli più alla schiavitù: acconsentirono dunque e li rimandarono effettivamente; 11ma dopo mutarono parere e ripresero gli schiavi e le schiave che avevano rimandato liberi e li ridussero di nuovo in schiavitù. 12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Io ho concluso un patto con i vostri padri quando li ho fatti uscire dalla terra d’Egitto, liberandoli da quella condizione servile. Ho detto loro: 14“Alla fine di ogni sette anni ognuno lascerà andare il proprio fratello ebreo che si sarà venduto a te; ti servirà sei anni, poi lo lascerai andare via da te libero”. Ma i vostri padri non mi ascoltarono e non prestarono orecchio. 15Voi oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del suo fratello; avevate concluso un patto davanti a me, nel tempio in cui è invocato il mio nome. 16Ma poi avete mutato di nuovo parere, avete profanato il mio nome e avete ripreso gli schiavi e le schiave, che avevate rimandati liberi secondo il loro desiderio, e li avete costretti a essere ancora vostri schiavi e vostre schiave.
17Perciò dice il Signore: Voi non mi avete ascoltato e non avete proclamato ognuno la libertà del suo fratello e del suo prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione – oracolo del Signore – alla spada, alla peste e alla fame e vi renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra. 18Gli uomini che hanno trasgredito il mio patto, non attuando le clausole del patto stabilite in mia presenza, io li renderò come il vitello che tagliarono in due passando fra le sue metà. 19I capi di Giuda, i capi di Gerusalemme, i cortigiani, i sacerdoti e tutto il popolo del paese, che passarono attraverso le due metà del vitello, 20li darò in mano ai loro nemici e a quanti vogliono la loro vita; i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra. 21Darò Sedecìa, re di Giuda, e i suoi capi in mano ai loro nemici, a quanti vogliono la loro vita, e in mano all’esercito del re di Babilonia, che ora si è allontanato da voi. 22Ecco, io darò un ordine – oracolo del Signore – e li farò tornare verso questa città, la assaliranno, la prenderanno e la daranno alle fiamme, e renderò le città di Giuda desolate, senza abitanti».
[vv. 1-6]
[<<< 1-6] 1Sedecìa figlio di Giosia divenne re al posto di Conìa figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor re di Babilonia lo nominò re nel paese di Giuda. 2Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia.
3Il re Sedecìa inviò allora Iucàl figlio di Selemia e il sacerdote Sofonia figlio di Maasià dal profeta Geremia per dirgli: «Prega per noi il Signore nostro Dio».
4Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione.
5Però l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si erano allontanati da Gerusalemme.
6Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia: 7«Dice il Signore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese d'Egitto; [vv. 8-21] [<<< 8-21] 8i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme».
9Dice il Signore: «Non illudetevi pensando: Certo i Caldei si allontaneranno da noi, perché non se ne andranno. 10Anche se riusciste a battere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e ne rimanessero solo alcuni feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiamme questa città».
11Quando l'esercito dei Caldei si allontanò da Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone, 12Geremia uscì da Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti.
13Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di Selemia, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia dicendo: «Tu passi ai Caldei!». 14Geremia rispose: «È falso! Io non passo ai Caldei»; ma egli non gli diede retta. E così Ieria prese Geremia e lo condusse dai capi. 15I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata lo scriba, che avevano trasformato in un carcere. 16Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni.
17Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: «C'è qualche parola da parte del Signore?». Geremia rispose: «Sì» e precisò: «Tu sarai dato in mano al re di Babilonia».
18Geremia poi disse al re Sedecìa: «Quale colpa ho commesso contro di te, i tuoi ministri e contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione? 19E dove sono i vostri profeti, che vi predicevano: Il re di Babilonia non verrà contro di voi e contro questo paese? 20Ora, ascolta, re mio signore; la mia supplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata lo scriba, perché io non vi muoia».
21Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell'atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane proveniente dalla via dei Fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città.
Così Geremia rimase nell'atrio della prigione.
[vv. 1-6]
[<<< 1-6] 1Sedecìa, figlio di Giosia, divenne re al posto di Conìa, figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor, re di Babilonia, lo nominò re nella terra di Giuda. 2Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva pronunciato per mezzo del profeta Geremia.
3Il re Sedecìa inviò allora Iucal, figlio di Selemia, e il sacerdote Sofonia, figlio di Maasia, dal profeta Geremia per dirgli: «Prega per noi il Signore, nostro Dio». 4Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione. 5Inoltre l’esercito del faraone si era mosso dall’Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si erano allontanati da Gerusalemme.
6Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia: 7«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha mandati a consultarmi: Ecco, l’esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese, l’Egitto; [vv. 8-21] [<<< 8-21] 8i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme. 9Così dice il Signore: Non illudetevi pensando che i Caldei se ne vadano, perché non se ne andranno. 10Anche se riusciste a battere tutto l’esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e rimanessero solo alcuni feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla propria tenda e darebbero alle fiamme questa città».
11Mentre l’esercito dei Caldei era lontano da Gerusalemme per l’avanzata dell’esercito del faraone, 12Geremia uscì da Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti. 13Ma alla porta di Beniamino si imbatté in un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria, figlio di Selemia, figlio di Anania; costui arrestò il profeta Geremia dicendo: «Tu passi ai Caldei!». 14Geremia rispose: «È falso! Io non passo ai Caldei». Ma quegli non gli diede retta. E così Ieria arrestò Geremia e lo condusse dai capi. 15I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata, lo scriba, che avevano trasformato in un carcere. 16Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni.
17Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: «C’è qualche parola da parte del Signore?». Geremia rispose: «Sì» e precisò: «Tu sarai dato in mano al re di Babilonia». 18Geremia poi disse al re Sedecìa: «Quale colpa ho commesso contro di te, contro i tuoi ministri e contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione? 19E dove sono i vostri profeti che vi predicevano: “Il re di Babilonia non verrà contro di voi e contro questo paese”? 20Ora ascolta, o re, mio signore: la mia supplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata, lo scriba, perché io non vi muoia».
21Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell’atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane, proveniente dalla via dei fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città. Così Geremia rimase nell’atrio della prigione.
[vv. 1-18]
[<<< 1-18] 1Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa re di Giuda, Nabucodònosor re di Babilonia mosse con tutto l'esercito contro Gerusalemme e l'assediò. 2Nel quarto mese dell'anno undecimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta una breccia nella città, 3entrarono tutti i generali del re di Babilonia e si stabilirono alla Porta di mezzo; Nergal-Sarèzer di Sin-Magir, Nebosar-Sechim, capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di fontiera e tutti gli altri capi del re di Babilonia.
4Appena videro ciò, Sedecìa re di Giuda e tutti i suoi guerrieri fuggirono uscendo di notte per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba. 5Ma i soldati caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero da Nabucodònosor re di Babilonia a Ribla nel paese di Amat, dove il re pronunziò la sentenza su di lui. 6Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa, a Ribla, sotto gli occhi di lui; il re di Babilonia fece anche sgozzare tutti i notabili di Giuda. 7Cavò poi gli occhi a Sedecìa e lo legò con catene per condurlo a Babilonia. 8I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le mura di Gerusalemme. 9Tutto il resto del popolo rimasto in città e i disertori che erano passati a lui e tutto il resto del popolo, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò a Babilonia. 10Nabuzaradàn, capo delle guardie, lasciò nel paese di Giuda i poveri del popolo, che non avevano nulla, assegnando loro vigne e campi in tale occasione.
11Quanto a Geremia, Nabucodònosor re di Babilonia aveva dato queste disposizioni a Nabuzaradàn, capo delle guardie: 12«Prendilo e tieni gli occhi su di lui, non fargli alcun male, ma fà per lui ciò che egli ti dirà». 13Essi allora - cioè Nabuzaradàn, capo delle guardie, Nabusazbàn capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di frontiera e tutti gli alti ufficiali del re di Babilonia - 14mandarono a prendere Geremia dall'atrio della prigione e lo consegnarono a Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, perché lo conducesse a casa. Così egli rimase in mezzo al popolo.
15A Geremia era stata rivolta questa parola del Signore, quando era ancora rinchiuso nell'atrio della prigione: 16«Và a dire a Ebed-Mèlech l'Etiope: Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io pongo in atto le mie parole contro questa città, a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno esse si avvereranno sotto i tuoi occhi. 17Ma io ti libererò in quel giorno - oracolo del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi. 18Poiché, certo, io ti salverò; non cadrai di spada, ma ti sarà conservata la vita come tuo bottino, perché hai avuto fiducia in me. Oracolo del Signore».
[vv. 1-15]
[<<< 1-15] 1Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa, re di Giuda, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme e l’assediò. 2Nel quarto mese dell’anno undicesimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta una breccia nella città, 3entrarono tutti i generali del re di Babilonia e si stabilirono alla porta di mezzo: Nergal-Sarèser di Sin-Maghìr, Nebosar-Sechìm, capo dei funzionari, Nergal-Sarèser, comandante delle truppe di frontiera, e tutti gli altri capi del re di Babilonia.
4Appena videro ciò, Sedecìa, re di Giuda, e tutti i suoi guerrieri fuggirono, uscendo di notte per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell’Araba. 5Ma i soldati dei Caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero a Ribla, nel paese di Camat, presso Nabucodònosor, re di Babilonia, che pronunciò la sentenza su di lui. 6Il re di Babilonia fece ammazzare i figli di Sedecìa a Ribla, sotto i suoi occhi; il re di Babilonia fece ammazzare anche tutti i notabili di Giuda. 7Cavò poi gli occhi a Sedecìa e lo fece mettere in catene per condurlo a Babilonia. 8I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le mura di Gerusalemme. 9Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò a Babilonia il resto del popolo rimasto in città e i disertori che erano passati a lui. 10Nabuzaradàn, capo delle guardie, lasciò nel paese di Giuda i poveri del popolo, che non avevano nulla, assegnando loro vigne e campi in tale occasione.
11Quanto a Geremia, Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva dato queste disposizioni a Nabuzaradàn, capo delle guardie: 12«Prendilo e tieni gli occhi su di lui, non fargli alcun male, ma trattalo come egli ti dirà». 13Essi allora – cioè Nabuzaradàn, capo delle guardie, Nabusazbàn, capo dei funzionari, Nergal-Sarèser, comandante delle truppe di frontiera, e tutti gli alti ufficiali del re di Babilonia – 14mandarono a prendere Geremia dall’atrio della prigione e lo consegnarono a Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safan, perché lo conducesse a casa. Così egli rimase in mezzo al popolo.
15A Geremia era stata rivolta questa parola del Signore, quando era ancora rinchiuso nell’atrio della prigione: 16«Va’ a dire a Ebed-Mèlec, l’Etiope: Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Ecco, io pongo in atto le mie parole contro questa città, a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno esse si avvereranno sotto i tuoi occhi. [vv. 17-18] [<<< 17-18] 17Ma io ti libererò in quel giorno – oracolo del Signore – e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi. 18Poiché, certo, io ti salverò; non cadrai di spada, ma ti sarà conservata la vita come tuo bottino, perché hai avuto fiducia in me». Oracolo del Signore.
[vv. 1-18]
[<<< 1-18] 1Ora, nel settimo mese, Ismaele figlio di Natania, figlio di Elisamà, di stirpe reale, si recò con dieci uomini da Godolia figlio di Achikàm in Mizpà e mentre là in Mizpà prendevano cibo insieme, 2Ismaele figlio di Natania si alzò con i suoi dieci uomini e colpirono di spada Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn. Così uccisero colui che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese. 3Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mizpà e i Caldei, tutti uomini d'arme, che si trovavano colà.
4Il secondo giorno dopo l'uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva la cosa, 5vennero uomini da Sichem, da Silo e da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani offerte e incenso da portare nel tempio del Signore. 6Ismaele figlio di Natania uscì loro incontro da Mizpà, mentre essi venivano avanti piangendo. Quando li ebbe raggiunti, disse loro: «Venite da Godolia, figlio di Achikàm».
7Ma quando giunsero nel centro della città, Ismaele figlio di Natania con i suoi uomini li sgozzò e li gettò in una cisterna.
8Fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero a Ismaele: «Non ucciderci, perché abbiamo nascosto provviste nei campi, grano, orzo, olio e miele». Allora egli si trattenne e non li uccise insieme con i loro fratelli. 9La cisterna in cui Ismaele gettò tutti i cadaveri degli uomini che aveva uccisi era la cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruita quando era in guerra contro Baasa re di Israele; Ismaele figlio di Natania la riempì dei cadaveri.
10Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava in Mizpà, le figlie del re e tutto il popolo rimasto in Mizpà, su cui Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia figlio di Achikàm. Ismaele figlio di Natania li condusse via e partì per rifugiarsi presso gli Ammoniti.
11Intanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui ebbero notizia di tutto il male compiuto da Ismaele figlio di Natania. 12Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalire Ismaele figlio di Natania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gàbaon.
13Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui, se ne rallegrò. 14Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto via da Mizpà si voltò e, ritornato indietro, raggiunse Giovanni figlio di Kàreca. 15Ma Ismaele figlio di Natania sfuggì con otto uomini a Giovanni e andò presso gli Ammoniti.
16Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui presero tutto il resto del popolo che Ismaele figlio di Natania aveva condotto via da Mizpà dopo aver ucciso Godolia figlio di Achikàm, uomini d'arme, donne, fanciulli ed eunuchi, e li condussero via da Gàbaon. 17Essi partirono e sostarono in Gherut-Chimàm, che si trova a fianco di Betlemme, per proseguire ed entrare in Egitto, 18lontano dai Caldei. Infatti essi temevano costoro, poiché Ismaele figlio di Natania aveva ucciso Godolia figlio di Achikàm, che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese.
[vv. 1-8]
[<<< 1-8] 1Ora, nel settimo mese, Ismaele, figlio di Netania, figlio di Elisamà, di stirpe regale, si recò con dieci uomini da Godolia, figlio di Achikàm, a Mispa, e mentre là a Mispa prendevano cibo insieme, 2Ismaele, figlio di Netania, si alzò con i suoi dieci uomini e colpì di spada Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safan. Così uccisero colui che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese. 3Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mispa e i Caldei, tutti uomini d’arme, che si trovavano là.
4Due giorni dopo l’uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva della cosa, 5giunsero uomini da Sichem, da Silo e da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani offerte e incenso da portare nel tempio del Signore. 6Ismaele, figlio di Netania, uscì loro incontro da Mispa, mentre essi venivano avanti piangendo. Quando li ebbe raggiunti, disse loro: «Venite da Godolia, figlio di Achikàm». 7Ma quando giunsero nel centro della città, Ismaele, figlio di Netania, con i suoi uomini li sgozzò e li gettò in una cisterna. 8Fra quelli si trovavano dieci uomini, che dissero a Ismaele: «Non ucciderci, perché abbiamo nascosto provviste nei campi: grano, orzo, olio e miele». Allora egli si trattenne e non li uccise insieme con i loro fratelli. 9La cisterna in cui Ismaele gettò tutti i cadaveri degli uomini che aveva ucciso era la cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruito quando era in guerra contro Baasà, re d’Israele; Ismaele, figlio di Netania, la riempì dei cadaveri. [vv. 10-18] [<<< 10-18] 10Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava a Mispa, le figlie del re e tutto il popolo rimasto a Mispa, su cui Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia, figlio di Achikàm. Ismaele, figlio di Netania, li condusse via e partì per rifugiarsi presso gli Ammoniti.
11Intanto Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui ebbero notizia di tutto il male compiuto da Ismaele, figlio di Netania. 12Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalire Ismaele, figlio di Netania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gàbaon. 13Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui, se ne rallegrò. 14Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto via da Mispa si voltò e, ritornato indietro, raggiunse Giovanni, figlio di Karèach. 15Ma Ismaele, figlio di Netania, sfuggì con otto uomini a Giovanni e andò presso gli Ammoniti.
16Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui presero tutto il resto del popolo che Ismaele, figlio di Netania, aveva condotto via da Mispa dopo aver ucciso Godolia, figlio di Achikàm, uomini d’arme, donne, fanciulli e cortigiani, e li condussero via da Gàbaon. 17Essi partirono e sostarono a Gherut-Chimàm, che si trova vicino a Betlemme, per proseguire ed entrare in Egitto, 18lontano dai Caldei. Avevano infatti paura di loro, poiché Ismaele, figlio di Netania, aveva ucciso Godolia, figlio di Achikàm, che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese.
[vv. 1-15]
[<<< 1-15] 1Tutti i capi delle bande armate e Giovanni figlio di Kàreca, e Azaria figlio di Osaia e tutto il popolo, dai piccoli ai grandi, si presentarono 2al profeta Geremia e gli dissero: «Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi il Signore tuo Dio, in favore di tutto questo residuo di popolazione, perché noi siamo rimasti in pochi dopo essere stati molti, come vedi con i tuoi occhi. 3Il Signore tuo Dio ci indichi la via per la quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo fare». 4Il profeta Geremia rispose loro: «Comprendo! Ecco, pregherò il Signore vostro Dio secondo le vostre parole e vi riferirò quanto il Signore risponde per voi; non vi nasconderò nulla».
5Essi allora dissero a Geremia: «Il Signore sia contro di noi testimone verace e fedele, se non faremo quanto il Signore tuo Dio ti rivelerà per noi. 6Che ci sia gradita o no, noi ascolteremo la voce del Signore nostro Dio al quale ti mandiamo, perché ce ne venga bene obbedendo alla voce del Signore nostro Dio».
7Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia. 8Questi chiamò Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui e tutto il popolo, dai piccoli ai grandi, 9e riferì loro: «Dice il Signore, Dio di Israele, al quale mi avete inviato perché gli presentassi la vostra supplica: 10Se continuate ad abitare in questa regione, vi renderò stabili e non vi distruggerò, vi pianterò e non vi sradicherò, perché ho pietà del male che vi ho arrecato. 11Non temete il re di Babilonia, che vi incute timore; non temetelo - dice il Signore - perché io sarò con voi per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano. 12Io gli ispirerò sentimenti di pietà per voi, così egli avrà compassione di voi e vi lascerà dimorare nel vostro paese. 13Se invece, non dando retta alla voce del Signore vostro Dio, voi direte: Non vogliamo abitare in questo paese, 14e direte: No, vogliamo andare nel paese d'Egitto, perché là non vedremo guerre e non udremo squilli di tromba né soffriremo carestia di pane: là abiteremo; 15in questo caso ascolta la parola del Signore, o resto di Giuda: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Se voi intendete veramente andare in Egitto e vi andate per stabilirvi colà, 16ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nel paese d'Egitto, e la fame che temete vi sarà addosso laggiù in Egitto e là morirete. [vv. 17-22] [<<< 17-22] 17Allora tutti gli uomini che avranno deciso di recarsi in Egitto per dimorarvi moriranno di spada, di fame e di peste. Nessuno di loro scamperà o sfuggirà alla sventura che io manderò su di loro. 18Poiché, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Come si è rovesciato il mio furore e la mia ira contro gli abitanti di Gerusalemme, così la mia ira si rovescerà contro di voi quando sarete andati in Egitto. Voi sarete oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e di scherno e non vedrete mai più questo luogo».
19Questo vi dice il Signore, o superstiti di Giuda: «Non andate in Egitto. Sappiate bene che oggi io vi ho solennemente avvertiti. 20Poiché avete messo a rischio le vostre vite, quando mi avete mandato dal Signore vostro Dio, dicendomi: Intercedi per noi presso il Signore nostro Dio, dicci ciò che il Signore nostro Dio dirà e noi lo eseguiremo. 21Oggi ve l'ho riferito, ma voi non ascoltate la voce del Signore vostro Dio riguardo a tutto ciò per cui egli mi ha inviato a voi. 22Perciò sappiate bene che morirete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui desiderate andare a dimorare».
[vv. 1-14]
[<<< 1-14] 1Tutti i capi delle bande armate e Giovanni, figlio di Karèach, e Azaria, figlio di Osaià, e tutto il popolo, piccoli e grandi, si presentarono 2al profeta Geremia e gli dissero: «Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi il Signore, tuo Dio, in favore di tutto questo resto, perché noi siamo rimasti in pochi dopo essere stati molti, come vedi con i tuoi occhi. 3Il Signore, tuo Dio, ci indichi la via per la quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo fare». 4Il profeta Geremia rispose loro: «Comprendo! Ecco, pregherò il Signore, vostro Dio, secondo le vostre parole e vi riferirò quanto il Signore mi risponderà per voi; non vi nasconderò nulla». 5Essi allora dissero a Geremia: «Il Signore sia contro di noi testimone verace e fedele, se non faremo quanto il Signore, tuo Dio, ti dirà che dobbiamo fare. 6Che ci sia gradita o no, noi ascolteremo la voce del Signore, nostro Dio, al quale ti mandiamo, obbediremo alla voce del Signore, nostro Dio, perché ce ne venga del bene».
7Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia. 8Questi chiamò Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui e tutto il popolo, piccoli e grandi, 9e riferì loro: «Così dice il Signore, Dio d’Israele, al quale mi avete inviato perché gli presentassi la vostra supplica: 10Se continuate ad abitare in questa regione, vi edificherò e non vi abbatterò, vi pianterò e non vi sradicherò, perché mi pento del male che vi ho arrecato. 11Non temete il re di Babilonia, che vi incute timore; non temetelo – oracolo del Signore –, perché io sarò con voi per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano. 12Io gli ispirerò sentimenti di pietà per voi, così egli avrà compassione di voi e vi lascerà dimorare nella vostra terra. 13Se invece, non dando retta alla voce del Signore, vostro Dio, voi direte: “Non vogliamo abitare in questo paese”, 14e direte: “No, vogliamo andare nel paese d’Egitto, perché là non vedremo guerre e non udremo il suono del corno né soffriremo carestia di pane: là abiteremo”, 15in questo caso ascoltate la parola del Signore, o resto di Giuda: Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Se voi decidete veramente di andare in Egitto e vi andate per dimorarvi, 16ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nella terra d’Egitto, e la fame che temete vi si attaccherà addosso laggiù in Egitto e là morirete. [v. 17] [<< 17] 17Allora tutti gli uomini che avranno deciso di recarsi in Egitto per dimorarvi moriranno di spada, di fame e di peste. Nessuno di loro scamperà o sfuggirà alla sventura che io manderò su di loro. 18Poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Come si è riversato il mio furore e la mia ira contro gli abitanti di Gerusalemme, così la mia ira si riverserà contro di voi quando sarete andati in Egitto. Voi sarete oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e di obbrobrio e non vedrete mai più questo luogo».
[vv. 19-22]
[<<< 19-22] 19Questo vi dice il Signore, o superstiti di Giuda: «Non andate in Egitto. Sappiate bene che oggi io vi ho solennemente avvertiti, 20poiché avete messo a rischio le vostre vite, quando mi avete mandato dal Signore, vostro Dio, dicendomi: “Intercedi per noi presso il Signore, nostro Dio, riferiscici ciò che il Signore, nostro Dio, dirà e noi lo eseguiremo”. 21Oggi ve l’ho riferito, ma voi non ascoltate la voce del Signore, vostro Dio, riguardo a tutto ciò per cui mi ha inviato a voi. 22Perciò sappiate bene che morirete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui volete andare a dimorare».
[vv. 1-11]
[<<< 1-11] 1Quando Geremia finì di riferire a tutto il popolo tutte le parole del Signore loro Dio - tutte quelle parole per cui il Signore lo aveva inviato a loro - 2Azaria figlio di Osaia e Giovanni figlio di Kàreca e tutti quegli uomini superbi e ribelli dissero a Geremia: «Una menzogna stai dicendo! Non ti ha inviato il Signore nostro Dio a dirci: Non andate in Egitto per dimorare là; 3ma Baruch figlio di Neria ti istiga contro di noi per consegnarci nelle mani dei Caldei, perché ci uccidano e ci deportino in Babilonia».
4Pertanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate e tutto il popolo non obbedirono all'invito del Signore di rimanere nel paese di Giuda.
5Così Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate raccolsero tutti i superstiti di Giuda, che erano ritornati per abitare nella terra di Giuda da tutte le regioni in mezzo alle quali erano stati dispersi, 6uomini, donne, bambini, le principesse reali e tutte le persone che Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva lasciate con Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, insieme con il profeta Geremia e con Baruch figlio di Neria, 7e andarono nel paese d'Egitto, non avendo dato ascolto alla voce del Signore, e giunsero fino a Tafni.
8Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia in Tafni: 9«Prendi in mano grandi pietre e sotterrale nella mota nel quadrato dei mattoni all'ingresso della casa del faraone in Tafni, sotto agli occhi dei Giudei. 10Quindi dirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io manderò a prendere Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo; egli porrà il trono su queste pietre che hai sotterrate e stenderà il baldacchino sopra di esse. 11Verrà infatti e colpirà il paese d'Egitto, mandando a morte chi è destinato alla morte, alla schiavitù chi è destinato alla schiavitù e uccidendo di spada chi è destinato alla spada. 12Darà alle fiamme i templi degli dei d'Egitto, li brucerà e porterà gli dei in esilio; ripulirà il paese di Egitto come un pastore pulisce dai pidocchi il mantello; poi se ne andrà tranquillo. [v. 13] [<< 13] 13Frantumerà gli obelischi del tempio del sole nel paese d'Egitto e darà alle fiamme i templi degli dei d'Egitto».
[vv. 1-11]
[<<< 1-11] 1Quando Geremia finì di riferire a tutto il popolo tutte le parole del Signore, loro Dio – tutte quelle parole per cui il Signore lo aveva inviato a loro –, 2Azaria, figlio di Osaià, e Giovanni, figlio di Karèach, e tutti quegli uomini superbi e ribelli dissero a Geremia: «Una menzogna stai dicendo! Non ti ha inviato il Signore, nostro Dio, a dirci: “Non andate in Egitto per dimorarvi”; 3ma Baruc, figlio di Neria, ti istiga contro di noi per consegnarci nelle mani dei Caldei, perché ci uccidano e ci deportino a Babilonia».
4Pertanto Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate e tutto il popolo non obbedirono all’invito del Signore di rimanere nel paese di Giuda. 5Così Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate raccolsero tutti i superstiti di Giuda, che erano ritornati per abitare nella terra di Giuda da tutte le regioni in mezzo alle quali erano stati dispersi, 6uomini, donne, bambini, le figlie del re e tutte le persone che Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva lasciato con Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safan, insieme con il profeta Geremia e con Baruc, figlio di Neria, 7e andarono nella terra d’Egitto, non avendo dato ascolto alla voce del Signore, e giunsero fino a Tafni.
8Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia a Tafni: 9«Prendi in mano grandi pietre e sotterrale nel fango nel terreno argilloso all’ingresso della casa del faraone a Tafni, sotto gli occhi dei Giudei. 10Quindi dirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Ecco, io manderò a prendere Nabucodònosor, re di Babilonia, mio servo; egli porrà il trono su queste pietre che hai sotterrato e stenderà il baldacchino sopra di esse. 11Verrà infatti e colpirà la terra d’Egitto, mandando a morte chi è destinato alla morte, alla schiavitù chi è destinato alla schiavitù e uccidendo di spada chi è destinato alla spada. 12Darà alle fiamme i templi degli dèi d’Egitto, li brucerà e porterà gli dèi in esilio, spidocchierà la terra d’Egitto come un pastore pulisce dai pidocchi il mantello, poi se ne andrà indisturbato. [v. 13] [<< 13] 13Frantumerà gli obelischi del tempio del Sole nella terra d’Egitto e darà alle fiamme i templi degli dèi d’Egitto».
[vv. 1-7]
[<<< 1-7] 1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutti i Giudei che abitavano nel paese d'Egitto, a Migdòl, a Tafni, a Menfi e nella regione di Patròs. 2«Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi avete visto tutte le sventure che ho mandate su Gerusalemme e su tutte le città di Giuda; eccole oggi una desolazione, senza abitanti, 3a causa delle iniquità che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a venerare altri dei, che né loro conoscevano né voi né i vostri padri conoscevate. 4Eppure, io vi avevo premurosamente inviato tutti i miei servi, i profeti, con l'incarico di dirvi: Non fate questa cosa abominevole che io ho in odio! 5Ma essi non mi ascoltarono e non prestarono orecchio in modo da abbandonare la loro iniquità cessando dall'offrire incenso ad altri dei. 6Perciò la mia ira e il mio furore divamparono come fuoco nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme ed esse divennero un deserto e una desolazione, come sono ancor oggi.
7Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi stessi tanto da farvi sterminare di mezzo a Giuda uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un resto? 8Perché mi provocate con l'opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nel paese d'Egitto dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte le nazioni della terra? [vv. 9-14] [<<< 9-14] 9Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre mogli, compiute nel paese di Giuda e per le strade di Gerusalemme? 10Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno agito secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri».
11Perciò dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: «Ecco, io rivolgo la faccia verso di voi a vostra sventura e per distruggere tutto Giuda. 12Abbatterò il resto di Giuda, che ha deciso di andare a dimorare nel paese d'Egitto; essi periranno tutti nel paese d'Egitto; cadranno di spada e periranno di fame, dal più piccolo al più grande; moriranno di spada e di fame e saranno oggetto di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio. 13Punirò coloro che dimorano nel paese d'Egitto come ho punito Gerusalemme con la spada, la fame e la peste. 14Nessuno scamperà né sfuggirà fra il resto di Giuda che è venuto a dimorare qui nel paese d'Egitto con la speranza di tornare nella terra di Giuda, dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai, eccettuati pochi fuggiaschi».
15Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne avevano bruciato incenso a divinità straniere, e tutte le donne che erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel paese d'Egitto e in Patros, risposero a Geremia: [vv. 16-25] [<<< 16-25] 16«Quanto all'ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti vogliamo dare ascolto; 17anzi decisamente eseguiremo tutto ciò che abbiamo promesso, cioè bruceremo incenso alla Regina del cielo e le offriremo libazioni come abbiamo gia fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme. Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non vedemmo alcuna sventura; 18ma da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame». 19E le donne aggiunsero: «Quando noi donne bruciamo incenso alla Regina del cielo e le offriamo libazioni, forse che senza il consenso dei nostri mariti prepariamo per lei focacce con la sua immagine e le offriamo libazioni?».
20Allora così parlò Geremia a tutto il popolo, agli uomini e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in quel modo: 21«Forse che il Signore non si ricorda e non ha più in mente l'incenso che voi bruciavate nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese? 22Il Signore non ha più potuto sopportare la malvagità delle vostre azioni né le cose abominevoli che avete commesse. Per questo il vostro paese è divenuto un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza abitanti, come oggi si vede. 23Per il fatto che voi avete bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato la voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi decreti e i suoi statuti, per questo vi è capitata questa sventura, come oggi si vede».
24Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: «Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nel paese d'Egitto. 25Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e messo in atto con le vostre mani, affermando: Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo fatto di offrire incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni! Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre libazioni.
26Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che abitate nel paese di Egitto. Ecco, io giuro per il mio grande nome - dice il Signore - che mai più il mio nome sarà pronunciato in tutto il paese d'Egitto dalla bocca di un uomo di Giuda che possa dire: Per la vita del Signore Dio! [vv. 27-30] [<<< 27-30] 27Ecco, veglierò su di essi per loro disgrazia e non per loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nel paese d'Egitto periranno di spada e di fame fino al loro sterminio. 28Gli scampati dalla spada torneranno dal paese d'Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto il resto di Giuda, coloro che sono andati a dimorare nel paese d'Egitto, sapranno quale parola si avvererà, se la mia o la loro. 29Questo sarà per voi il segno - dice il Signore - che io vi punirò in questo luogo, perché sappiate che le mie parole si avverano sul serio contro di voi, per vostra disgrazia.
30Così dice il Signore: Ecco io metterò il faraone Cofrà re di Egitto in mano ai suoi nemici e a coloro che attentano alla sua vita, come ho messo Sedecìa re di Giuda in mano a Nabucodònosor re di Babilonia, suo nemico, che attentava alla sua vita».
[vv. 1-6]
[<<< 1-6] 1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutti i Giudei che abitavano nel paese d’Egitto, a Migdol, a Tafni, a Menfi e nella regione di Patros. 2«Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Voi avete visto tutte le sventure che ho mandato su Gerusalemme e su tutte le città di Giuda; eccole oggi una desolazione, senza abitanti, 3a causa delle iniquità che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a venerare altri dèi, che né loro conoscevano né voi né i vostri padri conoscevate. 4Vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti, per dirvi: “Non fate questa cosa abominevole che io ho in odio!”. 5Ma essi non mi ascoltarono, non prestarono orecchio e non abbandonarono la loro iniquità cessando dall’offrire incenso ad altri dèi. 6Perciò la mia ira e il mio furore si riversarono e divamparono come fuoco nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, ed esse divennero un deserto e una desolazione, come sono ancora oggi.
7Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio d’Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi stessi, tanto da farvi sterminare di mezzo a Giuda, uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un resto? 8Perché mi provocate con l’opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nella terra d’Egitto, dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte le nazioni della terra? [vv. 9-25] [<<< 9-25] 9Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre donne, compiute nella terra di Giuda e per le strade di Gerusalemme? 10Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno camminato secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri.
11Perciò dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Ecco, io rivolgo la faccia contro di voi a vostra sventura e per distruggere tutto Giuda. 12Prenderò il resto di Giuda, che ha deciso di andare a dimorare nella terra d’Egitto; essi periranno tutti nella terra d’Egitto, cadranno di spada e periranno di fame, piccoli e grandi, moriranno di spada e di fame e saranno oggetto di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio. 13Punirò coloro che dimorano nella terra d’Egitto, come ho punito Gerusalemme con la spada, la fame e la peste. 14Nessuno scamperà né sfuggirà fra il resto di Giuda che è venuto a dimorare qui nella terra d’Egitto con la speranza di tornare nella terra di Giuda, dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai, eccettuati pochi fuggiaschi».
15Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne avevano bruciato incenso a divinità straniere, e tutte le donne che erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel paese d’Egitto e a Patros, risposero a Geremia: 16«Quanto all’ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti vogliamo dare ascolto; 17anzi decisamente eseguiremo tutto ciò che abbiamo promesso, cioè bruceremo incenso alla regina del cielo e le offriremo libagioni come abbiamo già fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme. Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non vedemmo alcuna sventura; 18ma, da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla regina del cielo e di offrirle libagioni, abbiamo sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame». 19E le donne aggiunsero: «Quando noi donne bruciamo incenso alla regina del cielo e le offriamo libagioni, forse che prepariamo per lei focacce con la sua immagine e le offriamo libagioni senza il consenso dei nostri mariti?».
20Geremia disse a tutto il popolo, agli uomini e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in quel modo: 21«Forse che il Signore non si ricorda e non ha più in mente l’incenso che voi bruciavate nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese? 22Il Signore non ha più potuto sopportare la malvagità delle vostre azioni né le cose abominevoli che avete commesso. Per questo la vostra terra è divenuta un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza abitanti, come oggi si vede. 23Per il fatto che voi avete bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato la voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi decreti e i suoi statuti, per questo vi è capitata questa sventura, come oggi si vede».
24Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: «Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nella terra d’Egitto. 25Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e compiuto con le vostre mani, affermando: “Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo fatto di offrire incenso alla regina del cielo e di offrirle libagioni”! Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre libagioni. 26Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che abitate nella terra d’Egitto. Ecco, io giuro per il mio nome grande, dice il Signore. Mai più il mio nome sarà pronunciato in tutta la terra d’Egitto dalla bocca di un uomo di Giuda che possa dire: “Per la vita del Signore Dio!”. [vv. 27-29] [<<< 27-29] 27Ecco, veglierò su di loro per la loro disgrazia e non per il loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nella terra d’Egitto periranno di spada e di fame, fino al loro sterminio. 28Gli scampati dalla spada torneranno dalla terra d’Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto il resto di Giuda, che è andato a dimorare nella terra d’Egitto, saprà quale parola si avvererà, se la mia o la loro. 29Sarà per voi il segno – oracolo del Signore – che io vi punirò in questo luogo, perché sappiate che le mie parole si avverano sul serio contro di voi, per vostra disgrazia.
30Così dice il Signore: Ecco, io metterò il faraone Cofra, re d’Egitto, in mano ai suoi nemici e a coloro che vogliono la sua vita, come ho messo Sedecìa, re di Giuda, in mano a Nabucodònosor, re di Babilonia, suo nemico, che attentava alla sua vita».
[vv. 1-10]
[<<< 1-10] 1Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni.
2Per l'Egitto. Sull'esercito del faraone Necao re d'Egitto, a Càrchemis presso il fiume Eufrate, esercito che Nabucodònosor re di Babilonia vinse nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda.
3Preparate scudo grande e piccolo
e avanzate per la battaglia.
4Attaccate i cavalli,
montate, o cavalieri.
Schieratevi con gli elmi,
lucidate le lance,
indossate le corazze!
5Che vedo?
Sono sbigottito,
retrocedono!
I loro prodi
sono sconfitti,
fuggono a precipizio
senza voltarsi;
il terrore è tutt'intorno.
Parola del Signore.
6Il più agile non scamperà
né il più prode si salverà.
A settentrione, sulla riva dell'Eufrate,
inciampano e cadono.
7Chi è che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente?
8È l'Egitto che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente.
Esso dice: «Salirò, ricoprirò la terra,
distruggerò la città e i suoi abitanti».
9Caricate, cavalli,
avanzate, carri!
Avanti o prodi!
uomini di Etiopia e di Put,
voi che impugnate lo scudo,
e voi di Lud che tendete l'arco.
10Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti,
è un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici.
La sua spada divorerà,
si sazierà e si inebrierà del loro sangue;
poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli
eserciti,
nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate.
11Sali in Gàlaad e prendi il balsamo,
vergine, figlia d'Egitto.
Invano moltiplichi i rimedi,
non c'è guarigione per te.
[vv. 12-28]
[<<< 12-28]
12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;
del tuo grido di dolore è piena la terra,
poiché il prode inciampa nel prode,
tutti e due cadono insieme.
13Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor re di Babilonia giunse per colpire il paese d'Egitto.
14Annunziatelo in Egitto,
fatelo sapere a Migdòl,
fatelo udire a Menfi e a Tafni;
dite: «Alzati e preparati,
perché la spada divora tutto intorno a te».
15Perché mai Api è fuggito?
Il tuo toro sacro non resiste?
Il Signore lo ha rovesciato.
16Una gran folla vacilla e stramazza,
ognuno dice al vicino:
«Su, torniamo al nostro popolo,
al paese dove siamo nati,
lontano dalla spada micidiale!».
17Chiamate pure il faraone re d'Egitto:
Frastuono, che lascia passare il momento buono.
18Per la mia vita - dice il re
il cui nome è Signore degli eserciti -
uno verrà, simile al Tabor fra le montagne,
come il Carmelo presso il mare.
19Prepàrati il bagaglio per l'esilio,
o gente che abiti l'Egitto,
perché Menfi sarà ridotta a un deserto,
sarà devastata, senza abitanti.
20Giovenca bellissima è l'Egitto,
ma un tafano viene su di lei dal settentrione.
21Anche i suoi mercenari nel paese
sono come vitelli da ingrasso.
Anch'essi infatti han voltate le spalle,
fuggono insieme, non resistono,
poiché il giorno della sventura è giunto su di loro,
il tempo del loro castigo.
22La sua voce è come di serpente che sibila,
poiché essi avanzano con un esercito
e armati di scure vengono contro di lei,
come tagliaboschi.
23Abbattono la sua selva - dice il Signore -
e non si possono contare,
essi sono più delle locuste, sono senza numero.
24Prova vergogna la figlia d'Egitto,
25Il Signore degli eserciti, Dio di Israele, dice: «Ecco, punirò Amòn di Tebe, l'Egitto, i suoi dei e i suoi re, il faraone e coloro che confidano in lui. 26Li consegnerò in potere di coloro che attentano alla loro vita, in potere di Nabucodònosor re di Babilonia e in potere dei suoi ministri. Ma dopo esso sarà abitato come in passato». Parola del Signore.
27«Ma tu non temere, Giacobbe mio servo,
non abbatterti, Israele;
poiché ecco, io ti libererò da un paese lontano
e la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e godrà in pace,
tranquillo e nessuno lo molesterà.
28Tu non temere, Giacobbe mio servo,
- dice il Signore - perché io sono con te.
Annienterò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso,
ma di te non farò sterminio;
ti castigherò secondo equità,
ma non ti lascerò del tutto impunito».
[vv. 1-10]
[<<< 1-10] 1Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni.
2Sull’Egitto.
Contro l’esercito del faraone Necao, re d’Egitto, che si trovava a Càrchemis, presso il fiume Eufrate, esercito che Nabucodònosor, re di Babilonia, vinse nel quarto anno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda.
3«Preparate scudo grande e piccolo
e avanzate per la battaglia.
4Attaccate i cavalli,
montate, o cavalieri.
Schieratevi con gli elmi,
lucidate le lance,
indossate le corazze!
5Che vedo?
Sono spaventati, retrocedono!
I loro prodi sono sconfitti,
fuggono a precipizio
senza voltarsi;
terrore all’intorno.
Oracolo del Signore.
6Il più agile non sfuggirà
né il più prode si salverà.
A settentrione, sulla riva dell’Eufrate,
inciampano e cadono.
7Chi è colui che trabocca come il Nilo,
come un fiume dalle acque turbolente?
8È l’Egitto che trabocca come il Nilo,
come un fiume dalle acque turbolente.
Esso dice: “Salirò, ricoprirò la terra,
distruggerò la città e i suoi abitanti”.
9Caricate, cavalli,
avanzate, carri!
Avanti, o prodi,
uomini di Etiopia e di Put,
voi che impugnate lo scudo,
e voi di Lud che tendete l’arco.
10Ma quel giorno per il Signore, Dio degli eserciti,
è giorno di vendetta, per punire i nemici.
La sua spada divorerà,
si sazierà e si inebrierà del loro sangue;
poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti,
nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate.
11Sali in Gàlaad a prendere il balsamo,
vergine, figlia d’Egitto.
Invano moltiplichi i rimedi,
ma non c’è guarigione per te.
[vv. 12-23]
[<<< 12-23]
12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;
del tuo grido di dolore è piena la terra,
poiché il prode inciampa nel prode,
tutti e due cadono insieme».
13Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor, re di Babilonia, giunse per colpire la terra d’Egitto.
14«Annunciatelo in Egitto,
fatelo sapere a Migdol,
fatelo udire a Menfi e a Tafni;
dite: “Àlzati e prepàrati,
perché la spada divora intorno a te”.
15Perché mai il tuo potente è travolto?
Non resiste perché il Signore l’ha rovesciato.
16Una gran folla vacilla e stramazza,
ognuno dice al vicino:
“Su, torniamo al nostro popolo,
al paese dove siamo nati,
lontano dalla spada micidiale!”.
17Chiamate pure fanfarone il faraone, re d’Egitto:
si lascia sfuggire il momento opportuno.
18Per la mia vita
– oracolo del re il cui nome è Signore degli eserciti –,
verrà uno simile al Tabor fra le montagne,
come il Carmelo presso il mare.
19Prepàrati il bagaglio per l’esilio,
o figlia che abiti l’Egitto,
perché Menfi sarà ridotta a un deserto,
sarà devastata, senza abitanti.
20Giovenca bellissima è l’Egitto,
ma un tafano viene su di lei dal settentrione.
21Anche i suoi mercenari in mezzo ad essa
sono come vitelli da ingrasso.
Anch’essi infatti hanno voltato le spalle,
fuggono insieme, non resistono,
poiché è giunto su di loro il giorno della sventura,
il tempo del loro castigo.
22La sua voce è come di serpente che fugge,
poiché i nemici avanzano con un esercito
e vengono contro di lei,
armati di scure come tagliaboschi.
23Abbattono la sua selva – oracolo del Signore –
e non si possono contare,
essi sono più delle locuste, sono senza numero.
24Prova vergogna la figlia d’Egitto,
è data in mano a un popolo del settentrione».
25Il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, dice: «Ecco, punirò Amon di Tebe, l’Egitto, i suoi dèi e i suoi re, il faraone e coloro che confidano in lui. [vv. 26-28] [<<< 26-28] 26Li consegnerò in mano di quanti vogliono la loro vita, in mano di Nabucodònosor, re di Babilonia, e dei suoi ministri. Ma dopo sarà abitato come in passato. Oracolo del Signore.
27Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo,
non abbatterti, Israele,
perché io libererò te dalla terra lontana,
la tua discendenza dalla terra del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e avrà riposo,
vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà.
28Tu non temere, Giacobbe, mio servo
– oracolo del Signore –,
perché io sono con te.
Sterminerò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso,
ma non sterminerò te;
ti castigherò secondo giustizia,
non ti lascerò del tutto impunito».
[vv. 1-47]
[<<< 1-47]
1Su Moab.
Così dice il Signore degli eserciti,
Dio di Israele:
«Guai a Nebo poiché è devastata,
piena di vergogna e catturata è Kiriatàim;
sente vergogna, è abbattuta la roccaforte.
2Non esiste più la fama di Moab;
in Chesbòn tramano contro di essa:
Venite ed eliminiamola dalle nazioni.
Anche tu, Madmèn, sarai demolita,
la spada ti inseguirà.
3Una voce, un grido da Coronàim:
Devastazione e rovina grande!
4Abbattuto è Moab,
le grida si fanno sentire fino in Zoar.
5Su per la salita di Luchìt vanno piangendo,
giù per la discesa di Coronàim
si ode un grido di disfatta.
6Fuggite, salvate la vostra vita!
Siate come l'asino selvatico nel deserto.
7Poiché hai posto la fiducia
nelle tue fortezze e nei tuoi tesori,
anche tu sarai preso e Camos andrà in esilio
insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi capi.
8Il devastatore verrà contro ogni città;
nessuna città potrà scampare.
Sarà devastata la valle e la pianura desolata,
come dice il Signore.
9Date ali a Moab,
perché dovrà prendere il volo.
Le sue città diventeranno un deserto,
perché non vi sarà alcun abitante.
10Maledetto chi compie fiaccamente l'opera del Signore,
maledetto chi trattiene la spada dal sangue!
11Moab era tranquillo fin dalla giovinezza,
riposava come vino sulla sua feccia,
non è stato travasato di botte in botte,
né è mai andato in esilio;
per questo gli è rimasto il suo sapore,
il suo profumo non si è alterato.
12Per questo, ecco, giorni verranno
- dice il Signore -
nei quali gli manderò travasatori a travasarlo,
vuoteranno le sue botti
e frantumeranno i suoi otri.
13Moab si vergognerà di Camos come la casa di Israele si è vergognata di Betel, oggetto della sua fiducia.
14Come potete dire:
Noi siamo uomini prodi
e uomini valorosi per la battaglia?
15Il devastatore di Moab sale contro di lui,
i suoi giovani migliori scendono al macello -
dice il re il cui nome è Signore degli eserciti.
16È vicina la rovina di Moab,
la sua sventura avanza in gran fretta.
17Compiangetelo, voi tutti suoi vicini
e tutti voi che conoscete il suo nome;
dite: Come si è spezzata la verga robusta,
quello scettro magnifico?
18Scendi dalla tua gloria, siedi sull'arido suolo,
o popolo che abiti a Dibon;
poiché il devastatore di Moab è salito contro di te,
egli ha distrutto le tue fortezze.
19Stà sulla strada e osserva,
tu che abiti in Aroer.
Interroga il fuggiasco e lo scampato,
domanda: Che cosa è successo?
20Moab prova vergogna, è in rovina;
urlate, gridate,
annunziate sull'Arnon
che Moab è devastato.
21È arrivato il giudizio per la regione dell'altipiano, per Colòn, per Iaaz e per Mefàat, 22per Dibon, per Nebo e per Bet-Diblatàim, 23per Kiriatàim, per Bet-Gamùl e per Bet-Meòn, 24per Kiriòt e per Bozra, per tutte le città della regione di Moab, lontane e vicine.
25È infranta la potenza di Moab
ed è rotto il suo braccio.
26Inebriatelo, perché si è levato contro il Signore, e Moab si rotolerà nel vomito e anch'esso diventerà oggetto di scherno. 27Non è stato forse Israele per te oggetto di scherno? Fu questi forse sorpreso fra i ladri, dato che quando parli di lui scuoti sempre la testa?
28Abbandonate le città e abitate nelle rupi,
abitanti di Moab,
siate come la colomba che fa il nido
nelle pareti d'una gola profonda.
29Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
il grande orgoglioso,
la sua superbia, il suo orgoglio, la sua alterigia,
l'altezzosità del suo cuore.
30Conosco bene la sua tracotanza - dice il Signore - l'inconsistenza delle sue chiacchiere, le sue opere vane. 31Per questo alzo un lamento su Moab, grido per tutto Moab, gemo per gli uomini di Kir-Cheres.
32Io piango per te come per Iazèr,
o vigna di Sibma!
I tuoi tralci arrivavano al mare,
giungevano fino a Iazèr.
Sulle tue frutta e sulla tua vendemmia
è piombato il devastatore.
33Sono scomparse la gioia e l'allegria
dai frutteti e dalla regione di Moab.
È sparito il vino nei tini,
non pigia più il pigiatore,
il canto di gioia non è più canto di gioia.
34Delle grida di Chesbòn e di Elealè si diffonde l'eco fino a Iacaz; da Zoar si odono grida fino a Coronàim e a Eglat-Selisià, poiché le acque di Nimrìm son diventate una zona desolata. 35Io farò scomparire in Moab - dice il Signore - chi sale sulle alture e chi brucia incenso ai suoi dei. 36Perciò il mio cuore per Moab geme come i flauti, il mio cuore geme come i flauti per gli uomini di Kir-Cheres, essendo venute meno le loro scorte. 37Poiché ogni testa è rasata, ogni barba è tagliata; ci sono incisioni su tutte le mani e tutti hanno i fianchi cinti di sacco. 38Sopra tutte le terrazze di Moab e nelle sue piazze è tutto un lamento, perché io ho spezzato Moab come un vaso senza valore. Parola del Signore. 39Come è rovinato! Gridate! Come Moab ha voltato vergognosamente le spalle! Moab è diventato oggetto di scherno e di orrore per tutti i suoi vicini.
40Poiché così dice il Signore:
Ecco, come l'aquila egli spicca il volo
e spande le ali su Moab.
41Le città son prese, le fortezze sono occupate.
In quel giorno il cuore dei prodi di Moab
sarà come il cuore di donna nei dolori del parto.
42Moab è distrutto, ha cessato d'essere popolo,
perché si è insuperbito contro il Signore.
43Terrore, trabocchetto, tranello
cadranno su di te, abitante di Moab.
Oracolo del Signore.
44Chi sfugge al terrore cadrà nel trabocchetto;
chi risale dal trabocchetto
sarà preso nel tranello,
perché io manderò sui Moabiti tutto questo
nell'anno del loro castigo.
Oracolo del Signore.
45All'ombra di Chesbòn si fermano
spossati i fuggiaschi,
ma un fuoco esce da Chesbòn,
una fiamma dal palazzo di Sicòn
e divora le tempie di Moab
e il cranio di uomini turbolenti.
46Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos,
poiché i tuoi figli sono condotti schiavi,
le tue figlie portate in esilio.
47Ma io cambierò la sorte di Moab
negli ultimi giorni.
Oracolo del Signore».
Qui finisce il giudizio su Moab.
[vv. 1-12]
[<<< 1-12] 1Su Moab.
Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele:
«Guai a Nebo, poiché è devastata!
Piena di vergogna e catturata è Kiriatàim,
sente vergogna, è abbattuta la roccaforte.
2Non esiste più la fama di Moab,
a Chesbon tramano il male contro di essa:
“Venite ed eliminiamola dalle nazioni”.
Anche tu, Madmen, sarai demolita,
la spada ti inseguirà.
3Una voce, un grido da Coronàim:
“Devastazione e rovina grande!”.
4Abbattuta è Moab,
le grida si fanno sentire fino a Soar.
5Piangendo, salgono la salita di Luchìt,
giù per la discesa di Coronàim
si odono grida strazianti:
6“Fuggite, salvate la vostra vita!
Siate come l’asino selvatico nel deserto”.
7Poiché hai posto la fiducia
nelle tue fortezze e nei tuoi tesori,
anche tu sarai preso e Camos andrà in esilio,
insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi capi.
8Il devastatore verrà contro ogni città,
nessuna città potrà scampare.
Sarà devastata la valle e la pianura desolata,
come dice il Signore.
9Erigete un cippo funebre a Moab,
perché è tutta in rovina.
Le sue città diventeranno un deserto,
nessuno le abiterà.
10Maledetto chi compie fiaccamente l’opera del Signore,
maledetto chi trattiene la spada dal sangue!
11Moab era tranquillo fin dalla giovinezza,
riposava come vino sulla sua feccia,
non è stato travasato di botte in botte,
né è mai andato in esilio;
per questo gli è rimasto il suo sapore,
il suo profumo non si è alterato.
12Per questo giorni verranno
– oracolo del Signore –
nei quali manderò uomini a travasarlo,
vuoteranno le sue botti
e frantumeranno i suoi otri.
13Moab si vergognerà di Camos come la casa d’Israele si è vergognata di Betel, in cui aveva riposto la sua fiducia.
[vv. 14-47]
[<<< 14-47]
14Come potete dire:
“Noi siamo uomini prodi
e uomini valorosi per la battaglia”?
15Il devastatore di Moab sale contro di lui,
i suoi giovani migliori scendono al macello.
Oracolo del re, il cui nome è Signore degli eserciti.
16È vicina la rovina di Moab,
la sua sventura avanza in gran fretta.
17Compiangetelo, voi tutti suoi vicini
e tutti voi che conoscete il suo nome;
dite: “Come si è spezzata la verga robusta,
quello scettro magnifico?”.
18Scendi dalla tua gloria, siedi sull’arido suolo,
o popolo che abiti a Dibon;
poiché il devastatore di Moab sale contro di te,
egli distrugge le tue fortezze.
19Sta sulla strada e osserva,
tu che abiti ad Aroèr.
Interroga il fuggiasco e lo scampato,
domanda: “Che cosa è successo?”.
20Moab prova vergogna, è in rovina;
urlate, gridate,
annunciate sull’Arnon
che Moab è devastato.
21È arrivato il giudizio per la regione dell’altopiano, per Colon, per Iaas e per Mefàat, 22per Dibon, per Nebo e per Bet-Diblatàim, 23per Kiriatàim, per Bet-Gamul e per Bet-Meon, 24per Keriòt e per Bosra, per tutte le città del territorio di Moab, lontane e vicine.
25È infranta la potenza di Moab,
è spezzato il suo braccio.
Oracolo del Signore.
26Inebriatelo, perché si è sollevato contro il Signore, e Moab si rotolerà nel vomito e anch’esso diventerà oggetto di scherno. 27Non è stato forse Israele per te oggetto di scherno? Fu questi forse sorpreso fra i ladri, dato che quando parli di lui scuoti sempre la testa?
28Abbandonate le città e dimorate nelle rupi,
abitanti di Moab,
siate come la colomba, che fa il nido
sull’orlo di un precipizio.
29Abbiamo udito l’orgoglio di Moab,
il grande orgoglioso,
la sua superbia, il suo orgoglio, la sua alterigia,
l’altezzosità del suo cuore.
30Conosco bene la sua tracotanza – oracolo del Signore –, l’inconsistenza delle sue chiacchiere, le sue opere vane. 31Per questo alzo un lamento su Moab, grido per tutto Moab, gemo per gli uomini di Kir-Cheres.
32Io piango per te come per Iazer,
o vigna di Sibma!
I tuoi tralci arrivavano al mare,
raggiungevano Iazer.
Sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
è piombato il devastatore.
33Sono scomparse gioia e allegria
dai frutteti e dalla regione di Moab.
È finito il vino nei tini,
non pigia più il pigiatore,
il canto di gioia non è più canto di gioia.
34Delle grida di Chesbon e di Elalè si diffonde l’eco fino a Iaas; da Soar si odono grida fino a Coronàim e a Eglat-Selisià, poiché anche le acque di Nimrìm sono un deserto. 35Io farò scomparire in Moab – oracolo del Signore – chi sale sulle alture e chi brucia incenso ai suoi dèi. 36Perciò il mio cuore per Moab geme come i flauti, il mio cuore geme come i flauti per gli uomini di Kir-Cheres, poiché sono venute meno le loro scorte. 37Sì, ogni testa è rasata, ogni barba è tagliata; ci sono incisioni sulle mani e tutti i fianchi sono coperti di sacco. 38Sopra tutte le terrazze di Moab e nelle sue piazze è tutto un lamento, perché io ho spezzato Moab come un vaso senza valore. Oracolo del Signore. 39Come è rovinato! Gridate! Come Moab ha voltato vergognosamente le spalle! Moab è diventato oggetto di scherno e di orrore per tutti i suoi vicini.
40Poiché così dice il Signore:
Ecco, come l’aquila si libra
e distende le ali su Moab.
41Le città sono prese, le fortezze sono espugnate.
In quel giorno il cuore dei prodi di Moab
sarà come il cuore di una donna nei dolori del parto.
42Moab è distrutto, ha cessato di essere popolo,
perché si è sollevato contro il Signore.
43Terrore, fossa e laccio
ti sovrastano, o abitante di Moab.
Oracolo del Signore.
44Chi fugge al grido di terrore
cadrà nella fossa,
chi risale dalla fossa
sarà preso nel laccio,
perché io manderò sui Moabiti tutto questo
nell’anno del loro castigo.
Oracolo del Signore.
45All’ombra di Chesbon si fermano
spossati i fuggiaschi,
ma un fuoco esce da Chesbon,
una fiamma dal palazzo di Sicon
e divora le tempie di Moab
e il cranio di uomini turbolenti.
46Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos,
poiché i tuoi figli sono condotti in schiavitù,
le tue figlie in esilio.
47Ma io cambierò la sorte di Moab
negli ultimi giorni».
Oracolo del Signore.
Fin qui il giudizio su Moab.
[vv. 1-43]
[<<< 1-43] 1Parola che il Signore pronunziò contro Babilonia, contro il paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia.
2«Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere,
non nascondetelo, dite:
Babilonia è presa,
Bel è coperto di confusione,
è infranto Marduch;
sono confusi i suoi idoli,
sono sgomenti i suoi feticci.
3Poiché dal settentrione sale contro di essa un popolo che ridurrà la sua terra a un deserto, non vi abiterà più nessuno; uomini e animali fuggono, se ne vanno. 4In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore - verranno gli Israeliti insieme con i figli di Giuda; cammineranno piangendo e cercheranno il Signore loro Dio. 5Domanderanno di Sion, verso cui sono fissi i loro volti: Venite, uniamoci al Signore con un'alleanza eterna, che non sia mai dimenticata. 6Gregge di pecore sperdute era il mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il loro ovile. 7Quanti le trovavano, le divoravano e i loro nemici dicevano: Non commettiamo nessun delitto, perché essi hanno peccato contro il Signore, pascolo di giustizia e speranza dei loro padri.
8Fuggite da Babilonia,
dalla regione dei Caldei,
uscite e siate come capri
in testa al gregge.
9Poiché, ecco io suscito e mando contro Babilonia
una massa di grandi nazioni
dal paese del settentrione;
queste le si schiereranno contro,
di là essa sarà presa.
Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere,
nessuna ritorna a vuoto.
10La Caldea sarà saccheggiata,
tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati.
Parola del Signore.
11Gioite pure e tripudiate,
saccheggiatori della mia eredità!
Saltate pure come giovenchi su un prato
e nitrite come destrieri!
12La vostra madre è piena di confusione,
e coperta di vergogna colei che vi ha partorito.
Ecco è l'ultima delle nazioni,
un deserto, un luogo riarso e una steppa.
13A causa dell'ira del Signore non sarà più abitata,
sarà tutta una desolazione.
Chiunque passerà vicino a Babilonia rimarrà stupito
e fischierà davanti a tutte le sue piaghe.
14Disponetevi intorno a Babilonia,
voi tutti che tendete l'arco;
tirate contro di essa, non risparmiate le frecce,
poiché essa ha peccato contro il Signore.
15Alzate il grido di guerra contro di essa, da ogni parte.
Essa tende la mano,
crollano le sue torri,
rovinano le sue mura,
poiché questa è la vendetta del Signore.
Vendicatevi di lei,
trattatela come essa ha trattato gli altri!
16Sterminate in Babilonia chi semina
e chi impugna la falce al momento della messe.
Di fronte alla spada micidiale
ciascuno ritorni al suo popolo
e ciascuno fugga verso il suo paese.
17Una pecora smarrita è Israele,
i leoni le hanno dato la caccia;
per primo l'ha divorata il re di Assiria,
poi il re di Babilonia ne ha stritolato le ossa.
18Perciò, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese, come gia ho punito il re di Assiria, 19e ricondurrò Israele nel suo pascolo, pascolerà sul Carmelo e sul Basàn; sulle montagne di Efraim e di Gàlaad si sazierà. 20In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore - si cercherà l'iniquità di Israele, ma essa non sarà più, si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno, perché io perdonerò a quanti lascerò superstiti.
21Avanza nella terra di Meratàim,
avanza contro di essa
e contro gli abitanti di Pekòd
Devasta, annientali - dice il Signore -
eseguisci quanto ti ho comandato!
22Rumore di guerra nella regione,
e grande disastro.
23Perché è stato rotto e fatto in pezzi
il martello di tutta la terra?
Perché è diventata un orrore
Babilonia fra le nazioni?
24Ti ho teso un laccio e ti ci sei impigliata,
Babilonia, senza avvedertene.
Sei stata sorpresa e afferrata,
perché hai fatto guerra al Signore.
25Il Signore ha aperto il suo arsenale
e ne ha tratto le armi del suo sdegno,
perché il Signore Dio degli eserciti
ha un'opera da compiere nel paese dei Caldei.
26Venite ad essa dall'estremo limite,
aprite i suoi granai;
fatene dei mucchi come covoni, sterminatela,
non ne rimanga neppure un resto.
27Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello.
Guai a loro, perché è giunto il loro giorno,
il tempo del loro castigo!
28Voce di profughi e di scampati dal paese di Babilonia
per annunziare in Sion
la vendetta del Signore nostro Dio,
la vendetta per il suo tempio.
29Convocate contro Babilonia gli arcieri,
quanti tendono l'arco.
Accampatevi intorno ad essa
in modo che nessuno scampi.
Ripagatela secondo le sue opere,
fate a lei quanto ha fatto agli altri,
perché è stata arrogante con il Signore,
con il Santo di Israele.
30Perciò cadranno i suoi giovani nelle sue piazze
e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno».
Parola del Signore.
31«Eccomi a te, o arrogante,
- oracolo del Signore degli eserciti -
poiché è giunto il tuo giorno,
il tempo del tuo castigo.
32Vacillerà l'arrogante e cadrà,
nessuno la rialzerà.
Io darò alle fiamme le sue città,
esse divoreranno tutti i suoi dintorni.
33Dice il Signore degli eserciti: Oppressi sono i figli di Israele e i figli di Giuda tutti insieme; tutti i loro deportatori li trattengono e rifiutano di lasciarli andare. 34Ma il loro vendicatore è forte, Signore degli eserciti è il suo nome. Egli sosterrà efficacemente la loro causa, per rendere tranquilla la terra e sconvolgere gli abitanti di Babilonia.
35Spada, sui Caldei
e sugli abitanti di Babilonia,
sui suoi capi
e sui suoi sapienti!
36Spada, sui suoi indovini
ed essi impazziscano!
Spada, sui suoi prodi,
ed essi s'impauriscano!
37Spada, sui suoi cavalli e sui suoi carri,
su tutta la gentaglia che è in essa,
diventino come donne!
Spada, sui suoi tesori
ed essi siano saccheggiati!
38Spada, sulle sue acque
ed esse si prosciughino!
Poiché essa è una terra di idoli;
vanno pazzi per questi spauracchi.
39Perciò l'abiteranno animali del deserto e sciacalli, vi si stabiliranno gli struzzi; non sarà mai più abitata, né popolata di generazione in generazione. 40Come quando Dio sconvolse Sòdoma, Gomorra e le città vicine - oracolo del Signore - così non vi abiterà alcuna persona né vi dimorerà essere umano.
41Ecco, un popolo viene dal settentrione, un popolo grande, e molti re sorgono dalle estremità della terra. 42Impugnano arco e dardo, sono crudeli, non hanno pietà; il loro tumulto è come il mugghio del mare. Montano cavalli, sono pronti come un sol uomo a combattere contro di te, figlia di Babilonia. 43Il re di Babilonia ha sentito parlare di loro e le sue braccia sono senza forza; lo ha colto l'angoscia, un dolore come di donna nel parto. 44Ecco, come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi, così in un batter d'occhio io li farò fuggire al di là e vi metterò sopra colui che mi piacerà. Poiché chi è come me? Chi può citarmi in giudizio? Chi è dunque il pastore che può resistere davanti a me? [vv. 45-46] [<<< 45-46] 45Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro Babilonia e le decisioni che ha prese contro il paese dei Caldei. Certo, trascineranno via anche i più piccoli del gregge e per loro sarà desolato il loro prato. 46Al fragore della presa di Babilonia trema la terra, ne risuonerà il clamore fra le nazioni».
[vv. 1-3]
[<<< 1-3] 1Parola che il Signore pronunciò contro Babilonia, contro la terra dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia.
2«Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere,
non nascondetelo, dite:
“Babilonia è presa,
Bel è coperto di confusione,
è infranto Marduc,
sono svergognati i suoi idoli,
sono infranti i suoi feticci”.
3Poiché dal settentrione sale contro di essa un popolo che ridurrà la sua terra a un deserto: non vi abiterà più nessuno. Uomini e animali fuggono, se ne vanno. 4In quei giorni e in quel tempo – oracolo del Signore – verranno i figli d’Israele insieme con i figli di Giuda; cammineranno piangendo e cercheranno il Signore, loro Dio. [vv. 5-19] [<<< 5-19] 5Domanderanno di Sion, verso cui sono fissi i loro volti: “Venite, uniamoci al Signore con un’alleanza eterna, che non sia mai dimenticata”. 6Gregge di pecore sperdute era il mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il loro ovile. 7Quanti le trovavano, le divoravano, e i loro nemici dicevano: “Non ne siamo colpevoli, perché essi hanno peccato contro il Signore, sede di giustizia e speranza dei loro padri”.
8Fuggite da Babilonia,
dalla regione dei Caldei,
uscite e siate come capri
in testa al gregge.
9Poiché ecco, io suscito e mando contro Babilonia
una massa di grandi nazioni
dalla terra del settentrione;
le si schiereranno contro,
ed essa sarà presa.
Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere,
nessuna ritorna a vuoto.
10La Caldea diventerà preda di saccheggiatori,
tutti se ne sazieranno».
Oracolo del Signore.
11Gioite pure e tripudiate,
predatori della mia eredità!
Saltate pure come giovenchi su un prato
e nitrite come stalloni!
12Vostra madre è piena di confusione,
è coperta di vergogna colei che vi ha partorito.
Ecco, è l’ultima delle nazioni,
un deserto, un luogo riarso e una steppa.
13A causa dell’ira del Signore non sarà più abitata,
sarà tutta una desolazione.
Chiunque passerà vicino a Babilonia rimarrà stupito
e fischierà di scherno davanti a tutte le sue piaghe.
14Disponetevi intorno a Babilonia,
voi tutti che tendete l’arco;
tirate senza risparmiare le frecce,
perché ha peccato contro il Signore.
15Da ogni parte alzate il grido di guerra contro di lei.
Essa tende la mano,
crollano le sue torri,
rovinano le sue mura:
questa è la vendetta del Signore.
Vendicatevi di lei,
trattatela come essa ha trattato gli altri!
16Sterminate in Babilonia chi semina
e chi impugna la falce per mietere.
Di fronte alla spada micidiale
ciascuno ritorni al suo popolo
e ciascuno fugga verso la sua terra.
17Una pecora smarrita è Israele,
i leoni le hanno dato la caccia;
per primo l’ha divorata il re d’Assiria,
poi Nabucodònosor, re di Babilonia, ne ha stritolato le ossa.
18Perciò, dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Ecco, io punirò il re di Babilonia e la sua terra, come già ho punito il re d’Assiria, 19e ricondurrò Israele nel suo pascolo. Pascolerà sul Carmelo e sul Basan; sulle montagne di Èfraim e di Gàlaad si sazierà. 20In quei giorni e in quel tempo – oracolo del Signore – si cercherà l’iniquità d’Israele, ma essa non sarà più; si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno, perché io perdonerò al resto che lascerò.
[vv. 21-46]
[<<< 21-46]
21Avanza nella terra di Meratàim,
avanza contro di essa
e contro gli abitanti di Pekod.
Devasta, annientali
– oracolo del Signore –,
fa’ quanto ti ho comandato!».
22Rumore di guerra nella regione,
e grande disastro.
23Come è stato rotto e fatto in pezzi
il martello di tutta la terra?
Come è diventata un orrore
Babilonia fra le nazioni?
24Ti ho teso un laccio e sei stata catturata,
Babilonia, senza avvedertene.
Sei stata sorpresa e afferrata,
perché hai fatto guerra al Signore.
25Il Signore ha aperto il suo arsenale
e ne ha tratto le armi del suo sdegno,
perché il Signore, Dio degli eserciti,
ha un’opera da compiere nella terra dei Caldei.
26Venite dall’estremo limite della terra,
aprite i suoi granai;
fatene dei mucchi come covoni,
sterminatela, non ne rimanga neppure un resto.
27Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello.
Guai a loro, perché è giunto il loro giorno,
il tempo del loro castigo!
28Voce di profughi e di scampati dalla terra di Babilonia,
per annunciare in Sion
la vendetta del Signore, nostro Dio,
la vendetta per il suo tempio.
29Convocate contro Babilonia gli arcieri,
quanti tendono l’arco.
Accampatevi intorno ad essa:
nessuno scampi.
Ripagatela secondo le sue opere,
fate a lei quanto essa ha fatto,
perché è stata arrogante con il Signore,
con il Santo d’Israele.
30«Perciò cadranno i suoi giovani nelle sue piazze
e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno.
Oracolo del Signore.
31Eccomi a te, o arrogante
– oracolo del Signore degli eserciti –,
poiché è giunto il tuo giorno,
il tempo del tuo castigo.
32Vacillerà l’arrogante e cadrà,
nessuno la rialzerà.
Io darò alle fiamme le sue città,
esse divoreranno tutti i suoi dintorni».
33Così dice il Signore degli eserciti: «Sono oppressi insieme i figli d’Israele e i figli di Giuda; tutti quelli che li hanno deportati li trattengono e rifiutano di lasciarli andare. 34Ma il loro vendicatore è forte, Signore degli eserciti è il suo nome. Egli sosterrà efficacemente la loro causa, renderà tranquilla la terra e sconvolgerà gli abitanti di Babilonia.
35Spada sui Caldei
– oracolo del Signore –
e sugli abitanti di Babilonia,
sui suoi capi
e sui suoi sapienti!
36Spada sui suoi indovini:
che impazziscano!
Spada sui suoi prodi:
che atterriscano!
37Spada sui suoi cavalli e sui suoi carri,
su tutta la gentaglia che è in essa:
diventino come donnicciole!
Spada sui suoi tesori:
siano saccheggiati!
38Spada sulle sue acque:
si prosciughino!
Perché essa è una terra di idoli;
vanno pazzi per questi spauracchi.
39Perciò l’abiteranno animali selvatici e sciacalli, vi si stabiliranno gli struzzi; non sarà mai più abitata né popolata di generazione in generazione. 40Come quando Dio sconvolse Sòdoma, Gomorra e le città vicine – oracolo del Signore –, non vi abiterà alcuna persona né vi dimorerà essere umano. 41Ecco, un popolo viene dal settentrione, una grande nazione, e molti re si muovono dalle estremità della terra. 42Impugnano archi e lance; sono crudeli, senza pietà. Il loro clamore è quello di un mare agitato e montano cavalli, pronti come un sol uomo alla battaglia contro di te, figlia di Babilonia. 43Appena il re di Babilonia ne ha udito la fama, gli sono cadute le braccia; si è impadronita di lui l’angoscia, come gli spasimi di partoriente. 44Ecco, come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi, così in un baleno io li scaccerò di là e porrò su di esso il mio eletto. Perché chi è come me? Chi può citarmi in giudizio? Chi è dunque il pastore che può resistere davanti a me?» 45Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro Babilonia e le decisioni che ha preso contro il paese dei Caldei. Certo, trascineranno via anche i più piccoli del gregge e sarà desolato il loro pascolo. 46Per il fragore della presa di Babilonia si scuoterà la terra, ne risuonerà l’eco fra le nazioni.
[vv. 1-6]
[<<< 1-6]
1Così dice il Signore:
«Ecco susciterò contro Babilonia
e contro gli abitanti della Caldea
un vento distruttore;
2io invierò in Babilonia spulatori che la spuleranno
e devasteranno la sua regione,
poiché le piomberanno addosso da tutte le parti
nel giorno della tribolazione».
3Non deponga l'arciere l'arco
e non si spogli della corazza.
Non risparmiate i suoi giovani,
sterminate tutto il suo esercito.
4Cadano trafitti nel paese dei Caldei
e feriti nelle sue piazze,
5bperché la loro terra è piena di delitti
davanti al Santo di Israele.
5aMa Israele e Giuda non sono vedove
del loro Dio, il Signore degli eserciti.
6Fuggite da Babilonia,
ognuno ponga in salvo la sua vita;
non vogliate perire per la sua iniquità,
poiché questo è il tempo della vendetta del Signore;
egli la ripaga per quanto ha meritato.
7Babilonia era una coppa d'oro in mano del Signore,
con la quale egli inebriava tutta la terra;
del suo vino hanno bevuto i popoli,
perciò sono divenuti pazzi.
[vv. 8-42]
[<<< 8-42]
8All'improvviso Babilonia è caduta, è stata infranta;
alzate lamenti su di essa;
prendete balsamo per il suo dolore,
forse potrà essere guarita.
9«Abbiamo curato Babilonia, ma non è guarita.
Lasciatela e andiamo ciascuno al proprio paese;
poiché la sua punizione giunge fino al cielo
e si alza fino alle nubi.
10Il Signore ha fatto trionfare la nostra giusta causa, venite, raccontiamo in Sion l'opera del Signore nostro Dio».
11Aguzzate le frecce,
riempite le faretre!
Il Signore suscita lo spirito del re di Media,
perché il suo piano riguardo a Babilonia
è di distruggerla;
perché questa è la vendetta del Signore,
la vendetta per il suo tempio.
12Alzate un vessillo contro il muro di Babilonia,
rafforzate le guardie,
collocate sentinelle,
preparate gli agguati,
poiché il Signore si era proposto un piano
e ormai compie quanto aveva detto
contro gli abitanti di Babilonia.
13Tu che abiti lungo acque abbondanti,
ricca di tesori,
è giunta la tua fine,
il momento del taglio.
14Il Signore degli eserciti lo ha giurato per se stesso:
«Ti ho gremito di uomini come cavallette,
che intoneranno su di te il canto di vittoria».
15Egli ha formato la terra con la sua potenza,
ha fissato il mondo con la sua sapienza,
con la sua intelligenza ha disteso i cieli.
16Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel
cielo.
Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra,
produce lampi per la pioggia
e manda fuori il vento dalle sue riserve.
17Resta inebetito ogni uomo, senza comprendere;
resta confuso ogni orefice per i suoi idoli,
poiché è menzogna ciò che ha fuso
e non ha soffio vitale.
18Esse sono vanità, opere ridicole;
al tempo del loro castigo periranno.
19Non è tale l'eredità di Giacobbe,
perché egli ha formato ogni cosa.
Israele è la tribù della sua eredità,
Signore degli eserciti è il suo nome.
20«Un martello sei stata per me,
uno strumento di guerra;
con te martellavo i popoli,
con te annientavo i regni,
21con te martellavo cavallo e cavaliere,
con te martellavo carro e cocchiere,
22con te martellavo uomo e donna,
con te martellavo vecchio e ragazzo,
con te martellavo giovane e fanciulla,
23con te martellavo pastore e gregge,
con te martellavo l'aratore e il suo paio di buoi,
con te martellavo governatori e prefetti.
24Ma ora ripagherò Babilonia e tutti gli abitanti della Caldea di tutto il male che hanno fatto a Sion, sotto i vostri occhi. Oracolo del Signore.
25Eccomi a te, monte della distruzione,
che distruggi tutta la terra.
Io stenderò la mano contro di te,
ti rotolerò giù dalle rocce
e farò di te una montagna bruciata;
26da te non si prenderà più né pietra d'angolo,
né pietra da fondamenta,
perché diventerai un luogo desolato per sempre».
Oracolo del Signore.
27Alzate un vessillo nel paese,
suonate la tromba fra le nazioni;
preparate le nazioni alla guerra contro di essa,
convocatele contro i regni
di Araràt, di Minnì e di Aschenàz.
Nominate contro di essa un comandante,
fate avanzare i cavalli come cavallette spinose.
28Preparate alla guerra contro di essa le nazioni, il re della Media, i suoi governatori, tutti i suoi prefetti e tutta la terra in suo dominio.
29Trema la terra e freme,
perché si avverano contro Babilonia
i progetti del Signore
di ridurre il paese di Babilonia
in luogo desolato, senza abitanti.
30Hanno cessato di combattere i prodi di Babilonia,
si sono ritirati nelle fortezze;
il loro valore è venuto meno,
sono diventati come donne.
Sono stati incendiati i suoi edifici,
sono spezzate le sue sbarre.
31Corriere corre incontro a corriere,
messaggero incontro a messaggero
per annunziare al re di Babilonia
che la sua città è presa da ogni lato;
32i guadi sono occupati, le fortezze bruciano,
i guerrieri sono sconvolti dal terrore.
33Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele:
«La figlia di Babilonia è come un'aia
al tempo in cui viene spianata;
ancora un poco e verrà per essa
il tempo della mietitura».
34«Mi ha divorata, mi ha consumata
Nabucodònosor, re di Babilonia,
mi ha ridotta come un vaso vuoto,
mi ha inghiottita come fa il coccodrillo,
ha riempito il suo ventre,
dai miei luoghi deliziosi, mi ha scacciata.
35Il mio strazio e la mia sventura ricadano su
Babilonia!»
dice la popolazione di Sion,
«il mio sangue sugli abitanti della Caldea!»
dice Gerusalemme.
36Perciò così parla il Signore:
«Ecco io difendo la tua causa,
compio la tua vendetta;
prosciugherò il suo mare,
disseccherò le sue sorgenti.
37Babilonia diventerà un cumulo di rovine,
un rifugio di sciacalli,
un oggetto di stupore e di scherno,
senza abitanti.
38Essi ruggiscono insieme come leoncelli,
rugghiano come cuccioli di una leonessa.
39Con veleno preparerò loro una bevanda,
li inebrierò perché si stordiscano
e si addormentino in un sonno perenne,nne,
per non svegliarsi mai più.
Parola del Signore.
40Li farò scendere al macello come agnelli,
come montoni insieme con i capri».
41Sesac è stata presa e occupata,
l'orgoglio di tutta la terra.
Babilonia è diventata un oggetto di orrore
fra le nazioni!
42Il mare dilaga su Babilonia
essa è stata sommersa dalla massa delle onde.
43Sono diventate una desolazione le sue città,
un terreno riarso, una steppa.
Nessuno abita più in esse
non vi passa più nessun figlio d'uomo.
[vv. 44-64]
[<<< 44-64]
44«Io punirò Bel in Babilonia,
gli estrarrò dalla gola quanto ha inghiottito.
Non andranno più a lui le nazioni».
Perfino le mura di Babilonia sono crollate,
45esci da essa, popolo mio,
ognuno salvi la vita dall'ira ardente del Signore.
46Non si avvilisca il vostro cuore e non temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia e l'anno dopo un'altra. La violenza è nel paese, un tiranno contro un tiranno. 47Per questo ecco, verranno giorni nei quali punirò gli idoli di Babilonia. Allora tutto il suo paese sentirà vergogna e tutti i suoi cadaveri le giaceranno in mezzo. 48Esulteranno su Babilonia cielo e terra e quanto contengono, perché da settentrione verranno i suoi devastatori. Parola del Signore. 49Anche Babilonia deve cadere per gli uccisi di Israele, come per Babilonia caddero gli uccisi di tutta la terra. 50Voi scampati dalla spada partite, non fermatevi; da questa regione lontana ricordatevi del Signore e vi torni in mente Gerusalemme.
51«Sentiamo vergogna nell'udire l'insulto; la confusione ha coperto i nostri volti, perché stranieri sono entrati nel santuario del tempio del Signore».
52«Perciò ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali punirò i suoi idoli e in tutta la sua regione gemeranno i feriti. 53Anche se Babilonia si innalzasse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua cittadella potente, da parte mia verranno i suoi devastatori». Oracolo del Signore.
54Udite! Un grido da Babilonia, una rovina immensa dal paese dei Caldei. 55È il Signore che devasta Babilonia e fa tacere il suo grande rumore. Mugghiano le sue onde come acque possenti, risuona il frastuono della sua voce, 56perché piomba su Babilonia il devastatore, sono catturati i suoi prodi, si sono infranti i loro archi. Dio è il Signore delle giuste ricompense, egli ricompensa con precisione. 57«Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi, i suoi governatori, i suoi magistrati e i suoi guerrieri; essi dormiranno un sonno eterno e non potranno più svegliarsi» dice il re, il cui nome è Signore degli eserciti.
58Così dice il Signore degli eserciti:
«Il largo muro di Babilonia sarà raso al suolo,
le sue alte porte saranno date alle fiamme.
Si affannano dunque invano i popoli,
le nazioni si affaticano per nulla».
59Ordine che il profeta Geremia diede a Seraià figlio di Neria, figlio di Maasia, quando egli andò con Sedecìa re di Giuda in Babilonia nell'anno quarto del suo regno. Seraià era capo degli alloggiamenti.
60Geremia scrisse su un rotolo tutte le sventure che dovevano piombare su Babilonia. Tutte queste cose sono state scritte contro Babilonia. 61Geremia quindi disse a Seraià: «Quando giungerai a Babilonia, abbi cura di leggere in pubblico tutte queste parole 62e dirai: Signore, tu hai dichiarato di distruggere questo luogo così che non ci sia più chi lo abiti, né uomo né animale, ma sia piuttosto una desolazione per sempre. 63Ora, quando avrai finito di leggere questo rotolo, vi legherai una pietra e lo getterai in mezzo all'Eufrate 64dicendo: Così affonderà Babilonia e non risorgerà più dalla sventura che io le farò piombare addosso».
Fin qui le parole di Geremia.
[vv. 1-6]
[<<< 1-6] 1Così dice il Signore:
«Ecco, susciterò contro Babilonia
e contro gli abitanti della Caldea
un vento distruttore;
2io invierò in Babilonia quelli che la vaglieranno come pula
e devasteranno la sua regione,
poiché le piomberanno addosso da tutte le parti
nel giorno della tribolazione.
3Non deponga l’arciere l’arco
e non si spogli della corazza.
Non risparmiate i suoi giovani,
sterminate tutto il suo esercito».
4Cadano trafitti nel paese dei Caldei
e feriti nelle sue piazze,
5bperché la loro terra è piena di delitti
davanti al Santo d’Israele.
5aMa Israele e Giuda non sono vedove
del loro Dio, il Signore degli eserciti.
6Fuggite da Babilonia,
ognuno salvi la sua vita;
non vogliate perire per la sua iniquità,
poiché questo è il tempo della vendetta del Signore:
egli la ripaga per quanto ha meritato.
7Babilonia era una coppa d’oro in mano al Signore,
con la quale egli inebriava tutta la terra;
del suo vino hanno bevuto le nazioni
e sono divenute pazze.
[vv. 8-32]
[<<< 8-32]
8All’improvviso Babilonia è caduta, è stata infranta;
alzate lamenti su di essa,
prendete balsamo per la sua ferita,
forse potrà essere guarita.
9«Abbiamo curato Babilonia, ma non è guarita.
Lasciatela e andiamo ciascuno al proprio paese;
poiché la sua punizione giunge fino al cielo
e si alza fino alle nubi.
10Il Signore ha fatto trionfare la nostra giusta causa,
venite, raccontiamo in Sion
l’opera del Signore, nostro Dio».
11Aguzzate le frecce,
riempite le faretre!
Il Signore suscita lo spirito del re di Media,
perché il suo piano riguardo a Babilonia
è di distruggerla;
perché questa è la vendetta del Signore,
la vendetta per il suo tempio.
12Alzate un vessillo contro il muro di Babilonia,
rafforzate la guardia,
collocate sentinelle,
preparate gli agguati,
poiché il Signore si era proposto un piano
e ormai compie quanto aveva detto
contro gli abitanti di Babilonia.
13Tu che abiti lungo acque abbondanti,
ricca di tesori,
è giunta la tua fine,
il momento di essere recisa.
14Il Signore degli eserciti lo ha giurato per se stesso:
«Ti ho gremito di uomini come cavallette,
che intoneranno su di te il canto di vittoria».
15Il Signore ha formato la terra con la sua potenza,
ha fissato il mondo con la sua sapienza,
con la sua intelligenza ha dispiegato i cieli.
16Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.
Fa salire le nubi dall’estremità della terra,
produce le folgori per la pioggia,
dalle sue riserve libera il vento.
17Resta inebetito ogni uomo, senza comprendere;
resta confuso ogni orafo per i suoi idoli,
poiché è menzogna ciò che ha fuso
e non ha soffio vitale.
18Sono oggetti inutili, opere ridicole;
al tempo del loro castigo periranno.
19Non è così l’eredità di Giacobbe,
perché egli ha formato ogni cosa.
Israele è la tribù della sua eredità,
Signore degli eserciti è il suo nome.
20«Un martello sei stata per me,
uno strumento di guerra;
con te martellavo le nazioni,
con te annientavo i regni,
21con te martellavo cavallo e cavaliere,
con te martellavo carro e cocchiere,
22con te martellavo uomo e donna,
con te martellavo vecchio e ragazzo,
con te martellavo giovane e fanciulla,
23con te martellavo pastore e gregge,
con te martellavo l’aratore e il suo paio di buoi,
con te martellavo prìncipi e governatori.
24Ma ora ripagherò Babilonia e tutti gli abitanti della Caldea di tutto il male che hanno fatto a Sion, sotto i vostri occhi. Oracolo del Signore.
25Eccomi a te, monte della distruzione,
che distruggi tutta la terra.
Oracolo del Signore.
Stenderò la mano contro di te,
ti rotolerò giù dalle rocce
e farò di te una montagna bruciata;
26da te non si prenderà più né pietra d’angolo
né pietra da fondamenta,
perché diventerai un luogo desolato per sempre».
Oracolo del Signore.
27Alzate un vessillo nel paese,
suonate il corno fra le nazioni,
convocandole per la guerra contro di lei;
reclutate contro di lei
i regni di Araràt, di Minnì e di Aschenàz.
Nominate contro di lei un comandante,
fate avanzare i cavalli come cavallette spinose.
28Preparate alla guerra contro di lei le nazioni, il re della Media, i suoi prìncipi, tutti i suoi governatori e tutta la terra del suo dominio.
29Trema la terra e freme,
perché si avverano contro Babilonia
i progetti del Signore
di ridurre la terra di Babilonia
in luogo desolato, senza abitanti.
30Hanno cessato di combattere i prodi di Babilonia,
si sono ritirati nelle fortezze;
il loro valore è venuto meno,
sono diventati come donne.
Sono stati incendiati i suoi edifici,
sono spezzate le sue sbarre.
31Corriere rincorre corriere,
messaggero rincorre messaggero,
per annunciare al re di Babilonia
che la sua città è presa da ogni parte.
32I guadi sono occupati, le fortezze bruciano,
i guerrieri sono sconvolti dal terrore.
33Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele:
«La figlia di Babilonia è come un’aia
al tempo in cui viene spianata;
ancora un poco e verrà per essa
il tempo della mietitura».
[vv. 34-64]
[<<< 34-64]
34«Mi ha divorata, mi ha consumata
Nabucodònosor re di Babilonia,
mi ha ridotta come un vaso vuoto,
mi ha inghiottita come fa il drago,
ha riempito il suo ventre,
dai miei luoghi deliziosi mi ha scacciata».
35«Il mio strazio e la mia sventura ricadano su Babilonia!»,
dice la popolazione di Sion.
«Il mio sangue sugli abitanti della Caldea!»,
dice Gerusalemme.
36Perciò così dice il Signore:
«Ecco, io difendo la tua causa,
compio la tua vendetta;
prosciugherò il suo mare,
disseccherò le sue sorgenti.
37Babilonia diventerà un cumulo di rovine,
un rifugio di sciacalli,
un oggetto di stupore e di scherno,
senza più abitanti.
38Essi ruggiscono insieme come leoncelli,
ringhiano come cuccioli di una leonessa.
39Con veleno preparerò loro una bevanda,
li inebrierò perché si stordiscano.
Si addormenteranno in un sonno perenne
e non si svegliaranno mai più.
Oracolo del Signore.
40Li farò scendere al macello come agnelli,
come montoni insieme con i capri».
41Come è stata presa e occupata
Sesac, l’orgoglio di tutta la terra?
Come è diventata un orrore
Babilonia fra le nazioni?
42Il mare dilaga su Babilonia,
essa è stata sommersa dalla massa delle onde.
43Sono diventate una desolazione le sue città,
una terra riarsa, una steppa.
Nessuno abita più in esse
non vi passa più nessun essere umano.
44«Io punirò Bel a Babilonia,
gli estrarrò dalla gola quanto ha inghiottito.
Non andranno più a lui le nazioni.
Persino le mura di Babilonia sono crollate.
45Esci fuori, popolo mio,
ognuno salvi la sua vita dall’ira ardente del Signore.
46Non si avvilisca il vostro cuore e non temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia e l’anno dopo un’altra. La violenza è nel paese, un tiranno contro un tiranno. 47Per questo ecco, verranno giorni nei quali punirò gli idoli di Babilonia. Allora tutto il suo paese sentirà vergogna e tutti i suoi cadaveri cadranno in mezzo ad essa. 48Esulteranno su Babilonia cielo e terra e quanto contengono, perché da settentrione verranno contro di essa i devastatori. Oracolo del Signore. 49Anche Babilonia deve cadere per gli uccisi d’Israele, come per Babilonia caddero gli uccisi di tutta la terra. 50Voi scampati dalla spada partite, non fermatevi; da lontano ricordatevi del Signore e vi torni in mente Gerusalemme.
51“Sentiamo vergogna perché abbiamo udito l’insulto; la confusione ha coperto i nostri volti, perché stranieri sono entrati nel santuario del tempio del Signore”.
52Perciò ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali punirò i suoi idoli e in tutta la sua regione gemeranno i feriti. 53Anche se Babilonia si innalzasse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua cittadella potente, verranno da parte mia devastatori contro di essa». Oracolo del Signore.
54Udite! Un grido da Babilonia, una rovina immensa dalla terra dei Caldei. 55È il Signore che devasta Babilonia e fa tacere il suo grande rumore. Mugghiano le sue onde come acque possenti, risuona il frastuono della sua voce, 56perché piomba su Babilonia il devastatore, sono catturati i suoi prodi, si sono infranti i loro archi. Il Signore è il Dio delle giuste ricompense, egli rende ciò che è dovuto. 57«Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi, i suoi prìncipi, i suoi governatori e i suoi guerrieri. Si addormenteranno in un sonno perenne e non si sveglieranno mai più». Oracolo del re, il cui nome è Signore degli eserciti.
58Così dice il Signore degli eserciti:
«Le larghe mura di Babilonia saranno rase al suolo,
le sue alte porte saranno date alle fiamme.
Si affannano dunque invano i popoli,
le nazioni si affaticano per il fuoco».
59Ordine che il profeta Geremia diede a Seraià, figlio di Neria, figlio di Macsia, quando egli andò con Sedecìa, re di Giuda, a Babilonia nell’anno quarto del suo regno. Seraià era capo degli alloggiamenti. 60Geremia scrisse su un rotolo tutte le sventure che dovevano piombare su Babilonia. Tutte queste cose sono state scritte contro Babilonia. 61Geremia quindi disse a Seraià: «Quando giungerai a Babilonia, avrai cura di leggere in pubblico tutte queste parole 62e dirai: “Signore, tu hai dichiarato di distruggere questo luogo, perché non ci sia più chi lo abiti, né uomo né animale, ma sia piuttosto una desolazione per sempre”. 63Ora, quando avrai finito di leggere questo rotolo, vi legherai una pietra e lo getterai in mezzo all’Eufrate 64dicendo: “Così affonderà Babilonia e non risorgerà più dalla sventura che io le farò piombare addosso”».
Fin qui le parole di Geremia.
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