15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
8. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio |
9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
13. | Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio |
14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
24. | Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio |
25. | Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso |
26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
29. | Il suggerimento che viene presentato è scelto a caso. Se vuoi presentare uno specifico suggerimento aggiungi il parametro HintNumber all'URL, ad esempio "&HintNumber=7". Mostra il suggerimento n. 7 |
Hai richiesto i libri interi 2 Maccabei, 2 Maccabei, 2 Maccabei e cercato i capitoli contenenti le parole o frasi n, libro e in [considerando maiuscole/minuscole, considerando gli accenti, anche dentro le parole, cercando nei capitoli, versione Bibbia CEI 2008]
Hai trovato 119 capitoli in 35 libri:
GnGenesi (1), EsEsodo (3), NmNumeri (1), DtDeuteronomio (5), GsGiosuè (5), 1Sam1 Samuele (1), 2Sam2 Samuele (1), 1Re1 Re (5), 2Re2 Re (13), 1Cr1 Cronache (3), 2Cr2 Cronache (11), EsdEsdra (2), NeeNeemia (4), TbTobia (1), EstEster (3), EstEbrEster Ebraico (4), 1Mac1 Maccabei (2), 2Mac2 Maccabei (15), GbGiobbe (1), SalSalmi (5), SirSiracide (2), IsIsaia (2), GerGeremia (4), BarBaruc (2), EzEzechiele (1), DnDaniele (2), MalMalachia (1), McMarco (1), LcLuca (2), GvGiovanni (1), AtAtti (2), GalGalati (1), FilFilippesi (1), EbrEbrei (2), ApApocalisse (9)
Forse ti può interessare effettuare la ricerca per versetti o per paragrafi.
Puoi non cercare dentro le parole o non tener conto degli accenti o non tener conto delle maiuscole o usare solo la versione predefinita, CEI 2008 o aggiungere la versione Bibbia CEI 1974 o usare solo la versione Bibbia CEI 1974.
1Giobbe prese a dire:
2«Fino a quando mi tormenterete
e mi opprimerete con le vostre parole?
3Sono dieci volte che mi insultate
e mi maltrattate in modo sfacciato.
4È poi vero che io abbia sbagliato
e che persista nel mio errore?
5Davvero voi pensate di prevalere su di me,
rinfacciandomi la mia vergogna?
6Sappiate dunque che Dio mi ha schiacciato
e mi ha avvolto nella sua rete.
7Ecco, grido: “Violenza!”, ma non ho risposta,
chiedo aiuto, ma non c’è giustizia!
8Mi ha sbarrato la strada perché io non passi
e sui miei sentieri ha disteso le tenebre.
9Mi ha spogliato della mia gloria
e mi ha tolto dal capo la corona.
10Mi ha distrutto da ogni parte e io sparisco,
ha strappato, come un albero, la mia speranza.
11Ha acceso contro di me la sua ira
e mi considera come suo nemico.
12Insieme sono accorse le sue schiere
e si sono tracciate la strada contro di me;
si sono accampate intorno alla mia tenda.
13I miei fratelli si sono allontanati da me,
persino i miei familiari mi sono diventati estranei.
14Sono scomparsi vicini e conoscenti,
mi hanno dimenticato 15gli ospiti di casa;
da estraneo mi trattano le mie ancelle,
sono un forestiero ai loro occhi.
16Chiamo il mio servo ed egli non risponde,
devo supplicarlo con la mia bocca.
17Il mio fiato è ripugnante per mia moglie
e faccio ribrezzo ai figli del mio grembo.
18Anche i ragazzi mi disprezzano:
se tento di alzarmi, mi coprono di insulti.
19Mi hanno in orrore tutti i miei confidenti:
quelli che amavo si rivoltano contro di me.
20Alla pelle si attaccano le mie ossa
e non mi resta che la pelle dei miei denti.
21Pietà, pietà di me, almeno voi, amici miei,
perché la mano di Dio mi ha percosso!
22Perché vi accanite contro di me, come Dio,
e non siete mai sazi della mia carne?
23Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
25Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
26Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
27Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro.
Languisco dentro di me.
28Voi che dite: “Come lo perseguitiamo noi,
se la radice del suo danno è in lui?”,
29temete per voi la spada,
perché è la spada che punisce l’iniquità,
e saprete che c’è un giudice».
1Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
2Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
3Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose,
dal fango della palude;
ha stabilito i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.
4Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio.
Molti vedranno e avranno timore
e confideranno nel Signore.
5Beato l’uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore
e non si volge verso chi segue gli idoli
né verso chi segue la menzogna.
6Quante meraviglie hai fatto,
tu, Signore, mio Dio,
quanti progetti in nostro favore:
nessuno a te si può paragonare!
Se li voglio annunciare e proclamare,
sono troppi per essere contati.
7Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
8Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Nel rotolo del libro su di me è scritto
9di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
10Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.
11Non ho nascosto la tua giustizia dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza ho proclamato.
Non ho celato il tuo amore
e la tua fedeltà alla grande assemblea.
12Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia;
il tuo amore e la tua fedeltà mi proteggano sempre,
13perché mi circondano mali senza numero,
le mie colpe mi opprimono e non riesco più a vedere:
sono più dei capelli del mio capo,
il mio cuore viene meno.
14Dégnati, Signore, di liberarmi;
Signore, vieni presto in mio aiuto.
15Siano svergognati e confusi
quanti cercano di togliermi la vita.
Retrocedano, coperti d’infamia,
quanti godono della mia rovina.
16Se ne tornino indietro pieni di vergogna
quelli che mi dicono: «Ti sta bene!».
17Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.
18Ma io sono povero e bisognoso:
di me ha cura il Signore.
Tu sei mio aiuto e mio liberatore:
mio Dio, non tardare.
1Al maestro del coro. Su «Colomba dei terebinti lontani». Di Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano prigioniero a Gat.
2Pietà di me, o Dio, perché un uomo mi perseguita,
un aggressore tutto il giorno mi opprime.
3Tutto il giorno mi perseguitano i miei nemici,
numerosi sono quelli che dall’alto mi combattono.
4Nell’ora della paura
io in te confido.
5In Dio, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un essere di carne?
6Travisano tutto il giorno le mie parole,
ogni loro progetto su di me è per il male.
7Congiurano, tendono insidie,
spiano i miei passi, per attentare alla mia vita.
8Ripagali per tanta cattiveria!
Nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.
9I passi del mio vagare tu li hai contati,
nel tuo otre raccogli le mie lacrime:
non sono forse scritte nel tuo libro?
10Allora si ritireranno i miei nemici,
nel giorno in cui ti avrò invocato;
questo io so: che Dio è per me.
11In Dio, di cui lodo la parola,
nel Signore, di cui lodo la parola,
12in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
13Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie,
14perché hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei piedi dalla caduta,
per camminare davanti a Dio
nella luce dei viventi.
1Al maestro del coro. Su «I gigli». Di Davide.
2Salvami, o Dio:
l’acqua mi giunge alla gola.
3Affondo in un abisso di fango,
non ho nessun sostegno;
sono caduto in acque profonde
e la corrente mi travolge.
4Sono sfinito dal gridare,
la mia gola è riarsa;
i miei occhi si consumano
nell’attesa del mio Dio.
5Sono più numerosi dei capelli del mio capo
quelli che mi odiano senza ragione.
Sono potenti quelli che mi vogliono distruggere,
i miei nemici bugiardi:
quanto non ho rubato, dovrei forse restituirlo?
6Dio, tu conosci la mia stoltezza
e i miei errori non ti sono nascosti.
7Chi spera in te, per colpa mia non sia confuso,
Signore, Dio degli eserciti;
per causa mia non si vergogni
chi ti cerca, Dio d’Israele.
8Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
9sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
10Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.
11Piangevo su di me nel digiuno,
ma sono stato insultato.
12Ho indossato come vestito un sacco
e sono diventato per loro oggetto di scherno.
13Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,
gli ubriachi mi deridevano.
14Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.
15Liberami dal fango, perché io non affondi,
che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde.
16Non mi travolga la corrente,
l’abisso non mi sommerga,
la fossa non chiuda su di me la sua bocca.
17Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
18Non nascondere il volto al tuo servo;
sono nell’angoscia: presto, rispondimi!
19Avvicìnati a me, riscattami,
liberami a causa dei miei nemici.
20Tu sai quanto sono stato insultato:
quanto disonore, quanta vergogna!
Sono tutti davanti a te i miei avversari.
21L’insulto ha spezzato il mio cuore
e mi sento venir meno.
Mi aspettavo compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
22Mi hanno messo veleno nel cibo
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.
23La loro tavola sia per loro una trappola,
un’insidia i loro banchetti.
24Si offuschino i loro occhi e più non vedano:
sfibra i loro fianchi per sempre.
25Riversa su di loro il tuo sdegno,
li raggiunga la tua ira ardente.
26Il loro accampamento sia desolato,
senza abitanti la loro tenda;
27perché inseguono colui che hai percosso,
aggiungono dolore a chi tu hai ferito.
28Aggiungi per loro colpa su colpa
e non possano appellarsi alla tua giustizia.
29Dal libro dei viventi siano cancellati
e non siano iscritti tra i giusti.
30Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
31Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento,
32che per il Signore è meglio di un toro,
di un torello con corna e zoccoli.
33Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
34perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
35A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brulica in essi.
36Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne riavranno il possesso.
37La stirpe dei suoi servi ne sarà erede
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.
1Dei figli di Core. Salmo. Canto.
Sui monti santi egli l’ha fondata;
2il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
3Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!
4Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
5Si dirà di Sion:
«L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».
6Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
7E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
1Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
2tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
3osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
4La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
5Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
6Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
7Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
8Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
9Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
10anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
11Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano
e la luce intorno a me sia notte»,
12nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
13Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
14Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
15Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.
16Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno.
17Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio!
18Se volessi contarli, sono più della sabbia.
Mi risveglio e sono ancora con te.
19Se tu, Dio, uccidessi i malvagi!
Allontanatevi da me, uomini sanguinari!
20Essi parlano contro di te con inganno,
contro di te si alzano invano.
21Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano!
Quanto detesto quelli che si oppongono a te!
22Li odio con odio implacabile,
li considero miei nemici.
23Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
24vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.
1La sapienza fa il proprio elogio,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
2Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria:
3«Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo
e come nube ho ricoperto la terra.
4Io ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
5Ho percorso da sola il giro del cielo,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
6Sulle onde del mare e su tutta la terra,
su ogni popolo e nazione ho preso dominio.
7Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo,
qualcuno nel cui territorio potessi risiedere.
8Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele”.
9Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
10Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
11Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
12Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità.
13Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell’Ermon.
14Sono cresciuta come una palma in Engàddi
e come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura
e come un platano mi sono elevata.
15Come cinnamòmo e balsamo di aromi,
come mirra scelta ho sparso profumo,
come gàlbano, ònice e storace,
come nuvola d’incenso nella tenda.
16Come un terebinto io ho esteso i miei rami
e i miei rami sono piacevoli e belli.
17Io come vite ho prodotto splendidi germogli
e i miei fiori danno frutti di gloria e ricchezza.
18Io sono la madre del bell’amore e del timore,
della conoscenza e della santa speranza;
eterna, sono donata a tutti i miei figli,
a coloro che sono scelti da lui.
19Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei frutti,
20perché il ricordo di me è più dolce del miele,
il possedermi vale più del favo di miele.
21Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me avranno ancora sete.
22Chi mi obbedisce non si vergognerà,
chi compie le mie opere non peccherà».
23Tutto questo è il libro dell’alleanza del Dio altissimo,
la legge che Mosè ci ha prescritto,
eredità per le assemblee di Giacobbe.
24Non cessate di rafforzarvi nel Signore,
aderite a lui perché vi dia vigore.
Il Signore onnipotente è l’unico Dio
e non c’è altro salvatore al di fuori di lui.
25Essa trabocca di sapienza come il Pison
e come il Tigri nella stagione delle primizie,
26effonde intelligenza come l’Eufrate
e come il Giordano nei giorni della mietitura,
27come luce irradia la dottrina,
come il Ghicon nei giorni della vendemmia.
28Il primo uomo non ne ha esaurito la conoscenza
e così l’ultimo non l’ha mai pienamente indagata.
29Il suo pensiero infatti è più vasto del mare
e il suo consiglio è più profondo del grande abisso.
30Io, come un canale che esce da un fiume
e come un acquedotto che entra in un giardino,
31ho detto: «Innaffierò il mio giardino
e irrigherò la mia aiuola».
Ma ecco, il mio canale è diventato un fiume
e il mio fiume è diventato un mare.
32Farò ancora splendere la dottrina come l’aurora,
la farò brillare molto lontano.
33Riverserò ancora l’insegnamento come profezia,
lo lascerò alle generazioni future.
34Vedete che non ho faticato solo per me,
ma per tutti quelli che la cercano.
1Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote,
nella sua vita riparò il tempio
e nei suoi giorni consolidò il santuario.
2Da lui furono poste le fondamenta del doppio muro,
l’elevato contrafforte della cinta del tempio.
3Nei suoi giorni fu scavato il deposito per le acque,
un serbatoio grande come il mare.
4Avendo premura d’impedire la caduta del suo popolo,
fortificò la città nell’assedio.
5Com’era glorioso quando si affacciava dal tempio,
quando usciva dal santuario dietro il velo!
6Come astro mattutino in mezzo alle nubi,
come la luna nei giorni in cui è piena,
7come sole sfolgorante sul tempio dell’Altissimo,
come arcobaleno splendente fra nubi di gloria,
8come rosa fiorita nei giorni di primavera,
come giglio lungo i corsi d’acqua,
come germoglio del Libano nei giorni d’estate,
9come fuoco e incenso su un braciere,
come vaso d’oro massiccio,
ornato con ogni specie di pietre preziose,
10come ulivo che fa germogliare i frutti
e come cipresso svettante tra le nuvole.
11Quando indossava i paramenti gloriosi,
egli era rivestito di perfetto splendore,
quando saliva il santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l’intero santuario.
12Quando riceveva le parti delle vittime dalle mani dei sacerdoti,
egli stava presso il braciere dell’altare:
intorno a lui c’era la corona di fratelli,
simili a fronde di cedri nel Libano,
che lo circondavano come fusti di palme;
13tutti i figli di Aronne nella loro gloria,
e con le offerte del Signore nelle loro mani,
stavano davanti a tutta l’assemblea d’Israele,
14ed egli compiva il rito liturgico sugli altari,
preparando l’offerta dell’Altissimo onnipotente.
15Egli stendeva la sua mano sulla coppa
e versava sangue di uva,
lo spargeva alle basi dell’altare
come profumo soave all’Altissimo, re di tutte le cose.
16Allora i figli di Aronne alzavano la voce,
suonavano le trombe di metallo lavorato
e facevano udire un suono potente
come memoriale davanti all’Altissimo.
17Allora tutto il popolo insieme si affrettava
e si prostravano con la faccia a terra,
per adorare il loro Signore,
Dio onnipotente e altissimo.
18E i cantori intonavano canti di lodi,
e grandioso risuonava il canto e pieno di dolcezza.
19Il popolo supplicava il Signore altissimo,
in preghiera davanti al Misericordioso,
finché fosse compiuto il servizio del Signore
e fosse terminata la sua liturgia.
20Allora, scendendo, egli alzava le sue mani
su tutta l’assemblea dei figli d’Israele,
per dare con le sue labbra la benedizione del Signore
e per gloriarsi del nome di lui.
21Tutti si prostravano di nuovo
per ricevere la benedizione dell’Altissimo.
22E ora benedite il Dio dell’universo,
che compie in ogni luogo grandi cose,
che fa crescere i nostri giorni fin dal seno materno,
e agisce con noi secondo la sua misericordia.
23Ci conceda la gioia del cuore
e ci sia pace nei nostri giorni
in Israele, ora e sempre.
24La sua misericordia resti fedelmente con noi
e ci riscatti nei nostri giorni.
25Contro due popoli la mia anima è irritata,
il terzo non è neppure un popolo:
26quanti abitano sul monte di Samaria e i Filistei
e il popolo stolto che abita a Sichem.
27Una dottrina d’intelligenza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù, figlio di Sira, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
28Beato chi medita queste cose
e colui che, fissandole nel suo cuore, diventa saggio;
29se le metterà in pratica, sarà forte in tutto,
perché la luce del Signore sarà la sua strada.
A chi gli è fedele egli dà la sapienza.
Benedetto il Signore per sempre. Amen, amen.
1Guai ad Arièl, ad Arièl,
città dove si accampò Davide!
Aggiungete anno ad anno,
si avvicendino i cicli festivi.
2Io metterò alle strette Arièl,
ci saranno gemiti e lamenti.
Sarà per me come Arièl:
3io mi accamperò tutt’intorno contro di te
e ti circonderò di trincee,
innalzerò contro di te un vallo.
4Allora prostrata parlerai dalla terra,
e dalla polvere saliranno le tue parole;
sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra,
e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.
5Sarà come polvere fine la massa dei tuoi nemici
e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni.
Ma d’improvviso, subito,
6dal Signore degli eserciti sarai visitata
con tuoni, rimbombi e rumore assordante,
con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.
7E sarà come un sogno,
come una visione notturna,
la massa di tutte le nazioni
che marciano contro Arièl,
di quanti l’attaccano
e la stringono d’assedio.
8Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare,
ma si sveglia con lo stomaco vuoto,
e come quando un assetato sogna di bere,
ma si sveglia stanco e con la gola riarsa:
così succederà alla massa di tutte le nazioni
che marciano contro il monte Sion.
9Fermatevi e stupitevi,
accecatevi e rimanete ciechi;
ubriacatevi ma non di vino,
barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.
10Poiché il Signore ha versato su di voi
uno spirito di torpore,
ha chiuso i vostri occhi, cioè i profeti,
e ha velato i vostri capi, cioè i veggenti.
11Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: «Per favore, leggilo», ma quegli risponde: «Non posso, perché è sigillato». 12Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: «Per favore, leggilo», ma quegli risponde: «Non so leggere».
13Dice il Signore: «Poiché questo popolo
si avvicina a me solo con la sua bocca
e mi onora con le sue labbra,
mentre il suo cuore è lontano da me
e la venerazione che ha verso di me
è un imparaticcio di precetti umani,
14perciò, eccomi, continuerò
a operare meraviglie e prodigi con questo popolo;
perirà la sapienza dei suoi sapienti
e si eclisserà l’intelligenza dei suoi intelligenti».
15Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore
per dissimulare i loro piani,
a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo:
«Chi ci vede? Chi ci conosce?».
16Che perversità! Forse che il vasaio
è stimato pari alla creta?
Un oggetto può dire del suo autore:
«Non mi ha fatto lui»?
E un vaso può dire del vasaio: «Non capisce»?
17Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
18Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
19Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
20Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
21quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
22Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
«D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
23poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
24Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione».
1Avvicinatevi, nazioni, per udire,
e voi, popoli, prestate ascolto;
ascolti la terra e quanti vi abitano,
il mondo e quanto produce!
2Poiché il Signore è adirato contro tutte le nazioni
ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti;
li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro.
3I loro uccisi sono gettati via,
si diffonde il fetore dei loro cadaveri;
grondano i monti del loro sangue.
4Tutto l’esercito celeste si dissolve,
i cieli si arrotolano come un libro,
tutto il loro esercito cade
come cade il pampino dalla vite,
la foglia avvizzita dal fico.
5Poiché nel cielo si è inebriata la mia spada,
ecco, si abbatte su Edom,
sul popolo che io stermino, per fare giustizia.
6La spada del Signore è piena di sangue,
è imbrattata di grasso,
del sangue di agnelli e di capri,
delle viscere grasse dei montoni,
perché si compie un sacrificio al Signore a Bosra,
un grande massacro nella terra di Edom.
7Cadono bisonti insieme con essi,
giovenchi insieme con tori.
La loro terra s’imbeve di sangue,
la loro polvere s’impingua di grasso.
8Poiché è il giorno della vendetta del Signore,
l’anno della retribuzione per la causa di Sion.
9I torrenti di quella terra si cambieranno in pece,
la sua polvere in zolfo,
la sua terra diventerà pece ardente.
10Non si spegnerà né di giorno né di notte,
sempre salirà il suo fumo;
per tutte le generazioni resterà deserta,
mai più alcuno vi passerà.
11Ne prenderanno possesso il gufo e la civetta,
l’ibis e il corvo vi faranno dimora.
Egli stenderà su di essa la misura del vuoto
e la livella del nulla.
12Non ci saranno più i suoi nobili,
non si proclameranno più re,
tutti i suoi prìncipi saranno ridotti a nulla.
13Nei suoi palazzi cresceranno le spine,
ortiche e cardi sulle sue fortezze;
diventerà una tana di sciacalli,
recinto per gli struzzi.
14Bestie selvatiche si incontreranno con iene,
i sàtiri si chiameranno l’un l’altro;
là si poserà anche Lilit
e vi troverà tranquilla dimora.
15Vi si anniderà il serpente, vi deporrà le uova,
le farà dischiudere e raccoglierà piccoli alla sua ombra;
vi si raduneranno anche gli sparvieri,
l’uno in cerca dell’altro.
16Cercate nel libro del Signore e leggete:
nessuno di essi vi manca,
l’uno non deve attendere l’altro,
poiché la bocca del Signore lo ha comandato
e il suo spirito li raduna.
17Egli ha gettato per loro la sorte,
la sua mano ha diviso per loro la terra con la corda:
la possederanno per sempre,
la abiteranno di generazione in generazione.
1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno del regno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè nel primo anno del regno di Nabucodònosor, re di Babilonia. 2Il profeta Geremia l’annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3«Dall’anno tredicesimo del regno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitré anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi con premura e insistenza, ma voi non avete ascoltato. 4Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5quando vi diceva: “Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvagie; allora potrete abitare nella terra che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 6Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. 7Ma voi non mi avete ascoltato – oracolo del Signore – e mi avete provocato con l’opera delle vostre mani per vostra disgrazia”.
8Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9ecco, manderò a prendere tutte le tribù del settentrione – oracolo del Signore – e Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo, e li farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. 10Farò cessare in mezzo a loro i canti di gioia e di allegria, il canto dello sposo e della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11Tutta questa regione sarà distrutta e desolata e queste genti serviranno il re di Babilonia per settanta anni. 12Quando saranno compiuti i settanta anni, punirò per i loro delitti il re di Babilonia e quel popolo – oracolo del Signore –, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunciato a suo riguardo, tutto quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva profetizzato contro tutte le nazioni. 14Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni e le opere delle loro mani».
15Così mi disse il Signore, Dio d’Israele: «Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti invio, 16perché ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che manderò in mezzo a loro».
17Presi dunque la coppa dalla mano del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato: 18a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai re e ai capi, per abbandonarli alla distruzione, all’orrore, allo scherno e alla maledizione, come avviene ancora oggi; 19anche al faraone, re d’Egitto, ai suoi ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo, 20alla gente d’ogni razza e a tutti i re del paese di Us, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Àscalon, a Gaza, a Ekron e ai superstiti di Asdod, 21a Edom, a Moab e ad Ammon, 22a tutti i re di Tiro e a tutti i re di Sidone e ai re dell’isola che è al di là del mare, 23a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si radono le tempie, 24a tutti i re degli Arabi che abitano nel deserto, 25a tutti i re di Zimrì, a tutti i re dell’Elam e a tutti i re della Media, 26a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni che sono sulla terra; il re di Sesac berrà dopo di loro.
27«Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. 28Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano la coppa da bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Berrete per forza! 29Ecco, io comincio a castigare la città che porta il mio nome, e voi pretendete di rimanere impuniti? No, non resterete impuniti, perché io farò venire la spada su tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti.
30Profetizzerai tutte queste cose e dirai loro:
Il Signore ruggisce dall’alto,
dalla sua santa dimora fa udire la sua voce;
alza il suo ruggito contro la prateria,
manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve,
contro tutti gli abitanti della terra.
31Il rumore giunge fino all’estremità della terra,
perché il Signore fa un processo alle nazioni;
chiama in giudizio ogni uomo,
condanna a morte gli empi.
Oracolo del Signore.
32Dice il Signore degli eserciti:
Ecco, la sventura passa
di nazione in nazione,
si alza un grande turbine
dall’estremità della terra».
33In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un’estremità all’altra della terra; non saranno rimpianti né raccolti né sepolti, ma diverranno come letame sul suolo.
34Urlate, pastori, gridate,
rotolatevi nella polvere, capi del gregge!
Perché sono giunti i giorni del vostro macello;
stramazzerete come vaso prezioso.
35Non ci sarà rifugio per i pastori
né scampo per i capi del gregge.
36Voci e grida dei pastori,
urla delle guide del gregge,
perché il Signore distrugge il loro pascolo;
37sono devastati i prati tranquilli
a causa dell’ardente ira del Signore.
38Il leone abbandona la sua tana,
la loro terra è diventata una desolazione,
a causa della spada devastatrice
e della sua ira ardente.
1Parola rivolta a Geremia da parte del Signore: 2«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Scriviti in un libro tutte le cose che ti ho detto, 3perché, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali cambierò la sorte del mio popolo, d’Israele e di Giuda – dice il Signore – e li ricondurrò nella terra che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno possesso». 4Queste sono le parole che il Signore pronunciò riguardo a Israele e a Giuda:
5«Così dice il Signore:
Si ode un grido di spavento,
di terrore, non di pace.
6Provate a vedere se un maschio può partorire.
Perché allora vedo tutti gli uomini
con le mani sui fianchi come una partoriente?
Perché ogni faccia è stravolta, impallidita?
Ohimè! 7Grande è quel giorno,
non ce n’è uno simile!
Sarà un tempo di angoscia per Giacobbe,
ma ne uscirà salvo.
8In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le sue catene; non serviranno più gli stranieri. 9Serviranno il Signore, loro Dio, e Davide, loro re, che farò sorgere in mezzo a loro.
10Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo
– oracolo del Signore –,
non abbatterti, Israele,
perché io libererò te dalla terra lontana,
la tua discendenza dalla terra del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e avrà riposo,
vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà,
11perché io sono con te per salvarti.
Oracolo del Signore.
Sterminerò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso,
ma non sterminerò te;
ti castigherò secondo giustizia,
non ti lascerò del tutto impunito.
12Così dice il Signore:
La tua ferita è incurabile,
la tua piaga è molto grave.
13Nessuno ti fa giustizia;
per un’ulcera vi sono rimedi,
ma non c’è guarigione per te.
14Ti hanno dimenticato tutti i tuoi amanti,
non ti cercano più;
poiché ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo spietato,
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
15Perché gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
Ti ho trattato così
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
16Però quanti ti divorano saranno divorati,
i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù;
i tuoi saccheggiatori saranno saccheggiati,
diverranno preda quanti ti hanno depredato.
17Curerò infatti la tua ferita
e ti guarirò dalle tue piaghe
– oracolo del Signore –,
poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion,
quella che nessuno ricerca.
18Così dice il Signore:
Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe
e avrò compassione delle sue dimore.
Sulle sue rovine sarà ricostruita la città
e il palazzo sorgerà al suo giusto posto.
19Vi risuoneranno inni di lode,
voci di gente in festa.
Li farò crescere e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati;
20i loro figli saranno come un tempo,
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me,
mentre punirò tutti i loro oppressori.
21Avranno come capo uno di loro,
un sovrano uscito dal loro popolo;
io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà.
Altrimenti chi rischierebbe la vita
per avvicinarsi a me?
Oracolo del Signore.
22Voi sarete il mio popolo
e io sarò il vostro Dio.
23Ecco la tempesta del Signore,
il suo furore si scatena;
una tempesta travolgente
turbina sul capo dei malvagi.
24Non cesserà l’ira ardente del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni lo comprenderete pienamente!
1Nel quarto anno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia da parte del Signore questa parola: 2«Prendi un rotolo e scrivici tutte le parole che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, dal tempo di Giosia fino ad oggi. 3Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno la propria condotta perversa e allora io perdonerò le loro iniquità e i loro peccati».
4Geremia chiamò Baruc, figlio di Neria, e Baruc scrisse su un rotolo, sotto dettatura di Geremia, tutte le cose che il Signore aveva detto a quest’ultimo. 5Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io sono impedito e non posso andare nel tempio del Signore. 6Andrai dunque tu nel tempio del Signore in un giorno di digiuno a leggere nel rotolo, che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole del Signore; le leggerai al popolo e a tutti quelli di Giuda che sono venuti dalle loro città. 7Forse si umilieranno con suppliche dinanzi al Signore e ciascuno abbandonerà la sua condotta perversa, perché grande è l’ira e il furore che il Signore ha manifestato verso questo popolo».
8Baruc, figlio di Neria, fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, e lesse dal rotolo le parole del Signore nel tempio del Signore.
9Nel quinto anno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti al Signore per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. 10Baruc dunque lesse nel rotolo facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio del Signore, nella stanza di Ghemaria, figlio di Safan, lo scriba, nel cortile superiore, presso l’ingresso della porta Nuova del tempio del Signore.
11Michea, figlio di Ghemaria, figlio di Safan, udite tutte le parole del Signore lette dal libro, 12scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco, là si trovavano in seduta tutti i capi: Elisamà, lo scriba, e Delaià, figlio di Semaià, Elnatàn, figlio di Acbor, Ghemaria, figlio di Safan, e Sedecìa, figlio di Anania, insieme con tutti i capi. 13Michea riferì loro tutte le parole che aveva udito quando Baruc leggeva nel rotolo al popolo in ascolto. 14Allora tutti i capi inviarono Iudì, figlio di Netania, figlio di Selemia, figlio di Cusì, da Baruc per dirgli: «Prendi in mano il rotolo che leggevi al popolo e vieni». Baruc, figlio di Neria, prese il rotolo in mano e si recò da loro. 15Ed essi gli dissero: «Siedi e leggi davanti a noi». Baruc lesse davanti a loro. 16Quando udirono tutte quelle parole, si guardarono l’un l’altro pieni di paura e dissero a Baruc: «Dobbiamo riferire al re tutte queste parole». 17Poi chiesero a Baruc: «Raccontaci come hai fatto a scrivere tutte queste parole». 18Baruc rispose: «Geremia mi dettava personalmente tutte queste parole e io le scrivevo nel rotolo con l’inchiostro». 19I capi dissero a Baruc: «Va’ e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete». 20Essi poi si recarono dal re nell’appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà, lo scriba, e riferirono al re tutte queste parole.
21Allora il re mandò Iudì a prendere il rotolo. Iudì lo prese dalla stanza di Elisamà, lo scriba, e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. 22Il re sedeva nel palazzo d’inverno – si era al nono mese –, con un braciere acceso davanti. 23Ora, quando Iudì aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché l’intero rotolo non fu distrutto nel fuoco del braciere. 24Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all’udire tutte quelle parole. 25Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemaria avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. 26Anzi, ordinò a Ieracmeèl, un figlio del re, a Seraià, figlio di Azrièl, e a Selemia, figlio di Abdeèl, di arrestare lo scriba Baruc e il profeta Geremia, ma il Signore li aveva nascosti.
27Dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritto sotto dettatura di Geremia, la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 28«Prendi un altro rotolo e scrivici tutte le parole che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm, re di Giuda. 29Contro Ioiakìm, re di Giuda, dirai: Dice il Signore: Tu hai bruciato quel rotolo, dicendo: “Perché hai scritto: verrà il re di Babilonia, devasterà questo paese e farà scomparire uomini e bestie?”. 30Per questo dice il Signore contro Ioiakìm, re di Giuda: Non avrà un erede sul trono di Davide; il suo cadavere sarà esposto al caldo del giorno e al freddo della notte. 31Io punirò lui, la sua discendenza e i suoi ministri per le loro iniquità e manderò su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda, tutto il male che ho minacciato, senza che mi abbiano dato ascolto».
32Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc, figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto dettatura di Geremia, tutte le parole del rotolo che Ioiakìm, re di Giuda, aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle.
1Questa è la parola che il profeta Geremia comunicò a Baruc, figlio di Neria, quando egli scriveva queste parole in un libro sotto la dettatura di Geremia nel quarto anno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda: 2«Dice il Signore, Dio d’Israele, su di te, Baruc: 3Tu hai detto: “Guai a me, poiché il Signore aggiunge tristezza al mio dolore. Io sono stanco dei miei gemiti e non trovo pace”. 4Dice il Signore: Ecco io abbatto ciò che ho edificato e sradico ciò che ho piantato; così per tutta la terra. 5E tu vai cercando grandi cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su ogni uomo. Oracolo del Signore. A te farò dono della tua vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai».
1Queste sono le parole del libro che Baruc, figlio di Neria, figlio di Maasia, figlio di Sedecìa, figlio di Asadia, figlio di Chelkia, scrisse a Babilonia 2nell’anno quinto, il sette del mese, al tempo in cui i Caldei presero Gerusalemme e la diedero alle fiamme. 3Baruc lesse le parole di questo libro alla presenza di Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, e di tutto il popolo, accorso per ascoltare la lettura del libro, 4e alla presenza dei potenti, dei figli del re, degli anziani, di tutto il popolo, piccoli e grandi, quanti insomma abitavano a Babilonia presso il fiume Sud. 5E piangevano, digiunavano e pregavano davanti al Signore. 6Poi raccolsero del denaro, secondo quel che ognuno poteva dare, 7e lo mandarono a Gerusalemme al sacerdote Ioakìm, figlio di Chelkia, figlio di Salom, e ai sacerdoti e a tutto il popolo che si trovava con lui a Gerusalemme. 8Era il dieci del mese di Sivan, quando Baruc ricevette, per portarli nella terra di Giuda, i vasi della casa del Signore, che erano stati portati via dal tempio. Erano i vasi d’argento che Sedecìa, figlio di Giosia, re di Giuda, aveva fatto rifare, 9dopo che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, con i capi, i prigionieri, i potenti e il popolo della terra e lo aveva condotto a Babilonia. 10E dissero: «Ecco, vi mandiamo il denaro; comprate olocausti, sacrifici espiatori e incenso e offrite sacrifici sull’altare del Signore, nostro Dio. 11Pregate per la vita di Nabucodònosor, re di Babilonia, e per la vita di suo figlio Baldassàr, perché i loro giorni siano lunghi come i giorni del cielo sulla terra. 12Allora il Signore ci darà forza e illuminerà i nostri occhi e vivremo all’ombra di Nabucodònosor, re di Babilonia, e all’ombra di suo figlio Baldassàr e li serviremo per molti giorni e acquisteremo favore davanti a loro. 13Pregate il Signore, nostro Dio, anche per noi, perché abbiamo peccato contro di lui e fino ad oggi il suo sdegno e la sua ira non si sono allontanati da noi. 14Leggerete perciò questo libro che vi abbiamo mandato per fare pubblica confessione nella casa del Signore, nel giorno della festa e nei giorni opportuni. 15Direte dunque:
Al Signore, nostro Dio, la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene per l’uomo di Giuda e per gli abitanti di Gerusalemme, 16per i nostri re e per i nostri capi, per i nostri sacerdoti e i nostri profeti e per i nostri padri, 17perché abbiamo peccato contro il Signore, 18gli abbiamo disobbedito, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, che diceva di camminare secondo i decreti che il Signore ci aveva messo dinanzi. 19Dal giorno in cui il Signore fece uscire i nostri padri dall’Egitto fino ad oggi noi ci siamo ribellati al Signore, nostro Dio, e ci siamo ostinati a non ascoltare la sua voce. 20Così, come accade anche oggi, ci sono venuti addosso tanti mali, insieme con la maledizione che il Signore aveva minacciato per mezzo di Mosè, suo servo, quando fece uscire i nostri padri dall’Egitto per concederci una terra in cui scorrono latte e miele. 21Non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, secondo tutte le parole dei profeti che egli ci ha mandato, 22ma ciascuno di noi ha seguito le perverse inclinazioni del suo cuore, ha servito dèi stranieri e ha fatto ciò che è male agli occhi del Signore, nostro Dio.
1Essa è il libro dei decreti di Dio
e la legge che sussiste in eterno;
tutti coloro che si attengono ad essa avranno la vita,
quanti l’abbandonano moriranno.
2Ritorna, Giacobbe, e accoglila,
cammina allo splendore della sua luce.
3Non dare a un altro la tua gloria
né i tuoi privilegi a una nazione straniera.
4Beati siamo noi, o Israele,
perché ciò che piace a Dio è da noi conosciuto.
5Coraggio, popolo mio, tu, memoria d’Israele!
6Siete stati venduti alle nazioni
non per essere annientati,
ma perché avete fatto adirare Dio
siete stati consegnati ai nemici.
7Avete irritato il vostro creatore,
sacrificando a dèmoni e non a Dio.
8Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno,
avete afflitto anche colei che vi ha nutriti, Gerusalemme.
9Essa ha visto piombare su di voi l’ira divina
e ha esclamato: «Ascoltate, città vicine di Sion,
Dio mi ha mandato un grande dolore.
10Ho visto, infatti, la schiavitù in cui l’Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
11Io li avevo nutriti con gioia
e li ho lasciati andare con pianto e dolore.
12Nessuno goda di me nel vedermi vedova
e abbandonata da molti;
sono stata lasciata sola per i peccati dei miei figli,
perché hanno deviato dalla legge di Dio,
13non hanno riconosciuto i suoi decreti,
non hanno seguito i suoi comandamenti,
non hanno proceduto per i sentieri della dottrina,
secondo la sua giustizia.
14Venite, o città vicine di Sion,
ricordatevi la schiavitù in cui l’Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
15Ha mandato contro di loro una nazione da lontano,
una nazione malvagia di lingua straniera,
che non ha avuto rispetto dei vecchi né pietà dei bambini.
16Hanno strappato via i prediletti della vedova
e l’hanno lasciata sola, senza figlie».
17E io come posso aiutarvi?
18Chi vi ha afflitto con tanti mali
saprà liberarvi dalle mani dei vostri nemici.
19Andate, figli miei, andate,
io sono rimasta sola.
20Ho deposto l’abito di pace,
ho indossato la veste di sacco per la supplica,
griderò all’Eterno per tutti i miei giorni.
21Coraggio, figli miei, gridate a Dio,
ed egli vi libererà dall’oppressione
e dalle mani dei nemici.
22Io, infatti, ho sperato dall’Eterno la vostra salvezza
e una grande gioia mi è venuta dal Santo,
per la misericordia che presto vi giungerà
dall’Eterno, vostro salvatore.
23Vi ho lasciati andare con dolore e pianto,
ma Dio vi ricondurrà a me
con letizia e gioia, per sempre.
24Come ora le città vicine di Sion
vedono la vostra schiavitù,
così ben presto vedranno la salvezza
che vi giungerà dal vostro Dio;
essa verrà a voi
con grande gloria e splendore dell’Eterno.
25Figli, sopportate con pazienza la collera
che da Dio è venuta su di voi.
Il tuo nemico ti ha perseguitato,
ma vedrai ben presto la sua rovina
e gli calpesterai la nuca.
26I miei teneri figli
hanno camminato per aspri sentieri,
sono stati portati via come gregge rapito dal nemico.
27Coraggio, figli, gridate a Dio,
poiché si ricorderà di voi colui che vi ha afflitti.
28Però, come pensaste di allontanarvi da Dio,
così, ritornando, decuplicate lo zelo per ricercarlo;
29perché chi vi ha afflitto con tanti mali
vi darà anche, con la vostra salvezza, una gioia perenne.
30Coraggio, Gerusalemme!
Colui che ti ha dato un nome ti consolerà.
31Sventurati coloro che ti hanno fatto del male,
che hanno goduto della tua caduta;
32sventurate le città in cui sono stati schiavi i tuoi figli,
sventurata colei che li ha trattenuti.
33Come ha gioito per la tua caduta
e si è allietata per la tua rovina,
così si affliggerà per la sua solitudine.
34Le toglierò l’esultanza di essere così popolata,
la sua insolenza sarà cambiata in dolore.
35Un fuoco cadrà su di essa per lunghi giorni
per volere dell’Eterno,
e per molto tempo sarà abitata da dèmoni.
36Guarda a oriente, Gerusalemme,
osserva la gioia che ti viene da Dio.
37Ecco, ritornano i figli che hai visto partire,
ritornano insieme riuniti,
dal sorgere del sole al suo tramonto,
alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio.
1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2«Figlio dell’uomo, profetizza contro i profeti d’Israele, profetizza e di’ a coloro che profetizzano secondo i propri desideri: Udite la parola del Signore: 3Così dice il Signore Dio: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni. 4Come volpi fra le macerie, tali sono i tuoi profeti, Israele. 5Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa della casa d’Israele, perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore. 6Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri coloro che dicono: “Oracolo del Signore”, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si avveri la loro parola! 7Non avete forse avuto una falsa visione e preannunciato vaticini bugiardi, quando dite: “Oracolo del Signore”, mentre io non vi ho parlato?
8Pertanto dice il Signore Dio: Poiché voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde, eccomi dunque contro di voi, oracolo del Signore Dio. 9La mia mano sarà sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini bugiardi; non faranno parte dell’assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel libro della casa d’Israele e non entreranno nella terra d’Israele, e saprete che io sono il Signore Dio. 10Ingannano infatti il mio popolo dicendo: “Pace!”, e la pace non c’è; mentre il popolo costruisce un muro, ecco, essi lo intonacano di fango. 11Di’ a quelli che lo intonacano di fango: Cadrà! Scenderà una pioggia torrenziale, cadrà una grandine come pietre, si scatenerà un uragano 12ed ecco, il muro viene abbattuto. Allora non vi si chiederà forse: “Dov’è l’intonaco che avete adoperato?”. 13Perciò dice il Signore Dio: Con ira scatenerò un uragano, per la mia collera cadrà una pioggia torrenziale, nel mio furore per la distruzione cadrà grandine come pietre; 14demolirò il muro che avete intonacato di fango, lo atterrerò e le sue fondamenta rimarranno scoperte; esso crollerà e voi perirete insieme con esso, e saprete che io sono il Signore.
15Quando avrò sfogato l’ira contro il muro e contro coloro che lo intonacarono di fango, io vi dirò: Il muro non c’è più e neppure chi l’ha intonacato, 16i profeti d’Israele che profetavano su Gerusalemme e vedevano per essa una visione di pace, mentre non vi era pace. Oracolo del Signore Dio.
17Ora tu, figlio dell’uomo, rivolgiti alle figlie del tuo popolo che profetizzano secondo i loro desideri e profetizza contro di loro. 18Dirai loro: Dice il Signore Dio: Guai a quelle che cuciono nastri a ogni polso e preparano veli di ogni grandezza per le teste, per dar la caccia alle persone. Pretendete forse di dare la caccia alla gente del mio popolo e salvare voi stesse? 19Voi mi avete disonorato presso il mio popolo per qualche manciata d’orzo e per un tozzo di pane, facendo morire chi non doveva morire e facendo vivere chi non doveva vivere, ingannando il mio popolo che crede alle menzogne.
20Perciò dice il Signore Dio: Eccomi contro i vostri nastri, con i quali voi date la caccia alla gente come a uccelli; li strapperò dalle vostre braccia e libererò la gente che voi avete catturato come uccelli. 21Straccerò i vostri veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani e non sarà più una preda nelle vostre mani; saprete così che io sono il Signore. 22Voi infatti avete rattristato con menzogne il cuore del giusto, mentre io non l’avevo rattristato, e avete rafforzato il malvagio perché non desistesse dalla sua vita malvagia e vivesse. 23Per questo non avrete più visioni false né più spaccerete vaticini: libererò il mio popolo dalle vostre mani e saprete che io sono il Signore».
1L’anno terzo di Ciro, re dei Persiani, fu rivelata una parola a Daniele, chiamato Baltassàr. Vera è la parola e la lotta è grande. Egli comprese la parola e gli fu dato d’intendere la visione.
2In quel tempo io, Daniele, feci penitenza per tre settimane, 3non mangiai cibo prelibato, non mi entrò in bocca né carne né vino e non mi unsi d’unguento, finché non furono compiute tre settimane. 4Il giorno ventiquattro del primo mese, mentre stavo sulla sponda del grande fiume, cioè il Tigri, 5alzai gli occhi e guardai, ed ecco un uomo vestito di lino, con ai fianchi una cintura d’oro di Ufaz; 6il suo corpo somigliava a topazio, la sua faccia aveva l’aspetto della folgore, i suoi occhi erano come fiamme di fuoco, le sue braccia e le sue gambe somigliavano a bronzo lucente e il suono delle sue parole pareva il clamore di una moltitudine.
7Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non la videro, ma un grande terrore si impadronì di loro e fuggirono a nascondersi. 8Io rimasi solo a contemplare quella grande visione, mentre mi sentivo senza forze; il mio colorito si fece smorto e mi vennero meno le forze. 9Udii il suono delle sue parole, ma, appena udito il suono delle sue parole, caddi stordito con la faccia a terra.
10Ed ecco, una mano mi toccò e tutto tremante mi fece alzare sulle ginocchia, appoggiato sulla palma delle mani. 11Poi egli mi disse: «Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, àlzati in piedi, perché ora sono stato mandato a te». Quando mi ebbe detto questo, io mi alzai in piedi tremando.
12Egli mi disse: «Non temere, Daniele, perché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto in risposta alle tue parole. 13Ma il principe del regno di Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei prìncipi supremi, mi è venuto in aiuto e io l’ho lasciato là presso il principe del re di Persia; 14ora sono venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo alla fine dei giorni, poiché c’è ancora una visione per quei giorni». 15Mentre egli parlava con me in questa maniera, chinai la faccia a terra e ammutolii.
16Ed ecco, uno con sembianze di uomo mi toccò le labbra: io aprii la bocca e parlai e dissi a colui che era in piedi davanti a me: «Signore mio, nella visione i miei dolori sono tornati su di me e ho perduto tutte le energie. 17Come potrebbe questo servo del mio signore parlare con il mio signore, dal momento che non è rimasto in me alcun vigore e mi manca anche il respiro?». 18Allora di nuovo quella figura d’uomo mi toccò, mi rese le forze 19e mi disse: «Non temere, uomo prediletto, pace a te, riprendi forza, rinfràncati». Mentre egli parlava con me, io mi sentii ritornare le forze e dissi: «Parli il mio signore, perché tu mi hai ridato forza».
20Allora mi disse: «Sai perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con il principe di Persia, poi uscirò, ed ecco, verrà il principe di Iavan. 21Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in questo, se non Michele, il vostro principe.
1Ora, in quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
2Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna. 3I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.
4Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta».
5Io, Daniele, stavo guardando, ed ecco altri due che stavano in piedi, uno di qua sulla sponda del fiume, l’altro di là sull’altra sponda. 6Uno disse all’uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume: «Quando si compiranno queste cose meravigliose?». 7Udii l’uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume, il quale, alzate la destra e la sinistra al cielo, giurò per colui che vive in eterno che tutte queste cose si sarebbero realizzate fra un tempo, tempi e metà di un tempo, quando fosse giunta a compimento la distruzione della potenza del popolo santo.
8Io udii bene, ma non compresi, e dissi: «Signore mio, quale sarà la fine di queste cose?». 9Egli mi rispose: «Va’, Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. 10Molti saranno purificati, resi candidi, integri, ma gli empi agiranno empiamente: nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno. 11Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l’abominio devastante, passeranno milleduecentonovanta giorni. 12Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni. 13Tu, va’ pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni».
1Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. 2Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. 3Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. 4Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. 5Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all’operaio, contro gli oppressori della vedova e dell’orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli eserciti.
6Io sono il Signore, non cambio;
voi, figli di Giacobbe, non siete ancora al termine.
7Fin dai tempi dei vostri padri
vi siete allontanati dai miei precetti,
non li avete osservati.
Tornate a me e io tornerò a voi,
dice il Signore degli eserciti.
Ma voi dite:
«Come dobbiamo tornare?».
8Può un uomo frodare Dio?
Eppure voi mi frodate
e andate dicendo:
«Come ti abbiamo frodato?».
Nelle decime e nelle primizie.
9Siete già stati colpiti dalla maledizione
e andate ancora frodandomi,
voi, la nazione tutta!
10Portate le decime intere nel tesoro del tempio,
perché ci sia cibo nella mia casa;
poi mettetemi pure alla prova in questo
– dice il Signore degli eserciti –,
se io non vi aprirò le cateratte del cielo
e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti.
11Terrò indietro gli insetti divoratori,
perché non vi distruggano i frutti della terra
e la vite non sia sterile nel campo,
dice il Signore degli eserciti.
12Felici vi diranno tutte le genti,
perché sarete una terra di delizie,
dice il Signore degli eserciti.
13Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?». 14Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? 15Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti». 16Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. 17Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. 18Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.
19Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. 20Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla. 21Calpesterete i malvagi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti.
22Tenete a mente la legge del mio servo Mosè,
al quale ordinai sull’Oreb
precetti e norme per tutto Israele.
23Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore:
24egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io, venendo,
non colpisca
la terra con lo sterminio.
1Si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 2Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. 3Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. 4Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. 5Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 6Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. 7Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”. 8Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. 10Non avete letto questa Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
11questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi?».
12E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
13Mandarono da lui alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. 14Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». 15Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». 16Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». 17Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.
18Vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: 19«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. 20C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. 21Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, 22e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. 23Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». 24Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? 25Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? 27Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».
28Allora si avvicinò a lui uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, visto come aveva ben risposto a loro, gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; 30amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c’è altro comandamento più grande di questi». 32Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; 33amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». 34Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
35Insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? 36Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi.
37Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?». E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.
38Diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, 39avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. 40Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
41Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. 42Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. 43Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. 44Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».