5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
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5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
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23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
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26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
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Hai richiesto Salmi 11 e cercato i versetti contenenti la parola o frase a [considerando gli accenti, versioni Bibbia CEI 1974, Bibbia CEI 2008]
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GnGenesi (467), EsEsodo (328), LvLevitico (172), NmNumeri (401), DtDeuteronomio (283), GsGiosuè (280), GdcGiudici (284), RtRut (31), 1Sam1 Samuele (413), 2Sam2 Samuele (305), 1Re1 Re (321), 2Re2 Re (334), 1Cr1 Cronache (243), 2Cr2 Cronache (319), EsdEsdra (95), NeeNeemia (124), TbTobia (121), GdtGiuditta (155), EstEster (117), EstEbrEster Ebraico (68), 1Mac1 Maccabei (355), 2Mac2 Maccabei (231), GbGiobbe (199), SalSalmi (402), PrProverbi (100), QoQoelet (60), CtCantico (16), SapSapienza (90), SirSiracide (307), IsIsaia (283), GerGeremia (449), LamLamentazioni (26), BarBaruc (53), EzEzechiele (326), DnDaniele (149), OsOsea (48), GlGioele (19), AmAmos (40), AbdAbdia (5), GioGiona (25), MiMichea (39), NaNaum (6), AbAbacuc (22), SoSofonia (14), AgAggeo (10), ZacZaccaria (64), MalMalachia (17), MtMatteo (332), McMarco (218), LcLuca (397), GvGiovanni (205), AtAtti (436), RmRomani (128), 1Cor1 Corinzi (113), 2Cor2 Corinzi (87), GalGalati (48), EfEfesini (46), FilFilippesi (34), ColColossesi (24), 1Tess1 Tessalonicesi (32), 2Tess2 Tessalonicesi (16), 1Tim1 Timoteo (29), 2Tim2 Timoteo (29), TtTito (16), FmFilemone (6), EbrEbrei (91), GcGiacomo (26), 1Pt1 Pietro (37), 2Pt2 Pietro (19), 1Gv1 Giovanni (16), 2Gv2 Giovanni (4), 3Gv3 Giovanni (5), GdGiuda (11), ApApocalisse (107)
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[vv. 1-5]
6Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.
[vv. 7-18]
1Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re a Gerusalemme.
[vv. 2-4]
5Il sole sorge, il sole tramonta
e si affretta a tornare là dove rinasce.
[v. 6]
7Tutti i fiumi scorrono verso il mare,
eppure il mare non è mai pieno:
al luogo dove i fiumi scorrono,
continuano a scorrere.
8Tutte le parole si esauriscono
e nessuno è in grado di esprimersi a fondo.
Non si sazia l’occhio di guardare
né l’orecchio è mai sazio di udire.
[vv. 9-11]
12Io, Qoèlet, fui re d’Israele a Gerusalemme. [vv. 13-15]
16Pensavo e dicevo fra me: «Ecco, io sono cresciuto e avanzato in sapienza più di quanti regnarono prima di me a Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza». [vv. 17-18]
[v. 1]
2Del riso ho detto: «Follia!»
e della gioia: «A che giova?».
[vv. 3-10] 11Ho considerato tutte le opere fatte dalle mie mani e tutta la fatica che avevo durato a farle: ecco, tutto mi è apparso vanità e un inseguire il vento: non c'è alcun vantaggio sotto il sole.
[vv. 12-13]
14Il saggio ha gli occhi in fronte,
ma lo stolto cammina nel buio.
Ma so anche che un'unica sorte
è riservata a tutt'e due.
15Allora ho pensato: «Anche a me toccherà la sorte dello stolto! Allora perché ho cercato d'esser saggio? Dov'è il vantaggio?». E ho concluso: «Anche questo è vanità». [vv. 16-20]
perché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare i suoi beni a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e grande sventura.
21[vv. 22-25] 26Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre al peccatore dà la pena di raccogliere e d'ammassare per colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un inseguire il vento!
[v. 1]
2Del riso ho detto: «Follia!»
e della gioia: «A che giova?».
[vv. 3-6] 7Ho acquistato schiavi e schiave e altri ne ho avuti nati in casa; ho posseduto anche armenti e greggi in gran numero, più di tutti i miei predecessori a Gerusalemme. [v. 8] 9Sono divenuto più ricco e più potente di tutti i miei predecessori a Gerusalemme, pur conservando la mia sapienza. [vv. 10-13]
14il saggio ha gli occhi in fronte,
ma lo stolto cammina nel buio.
Eppure io so che un’unica sorte è riservata a tutti e due. 15Allora ho pensato: «Anche a me toccherà la sorte dello stolto! Perché allora ho cercato d’essere saggio? Dov’è il vantaggio?». E ho concluso che anche questo è vanità. [vv. 16-20]
perché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e un grande male.
21[vv. 22-25] 26Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre a chi fallisce dà la pena di raccogliere e di ammassare, per darlo poi a colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un correre dietro al vento!
[vv. 1-10]
Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. [vv. 12-21]
11Mi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui?
22[vv. 1-10]
Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine. [vv. 12-21]
11Mi sono accorto che nulla c’è di meglio per l’uomo che godere delle sue opere, perché questa è la parte che gli spetta; e chi potrà condurlo a vedere ciò che accadrà dopo di lui?
22[vv. 1-9]
Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. 11Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? 12Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto.
10[vv. 13-17]
1Tornai poi a considerare tutte le oppressioni che si fanno sotto il sole. Ecco le lacrime degli oppressi e non c’è chi li consoli; dalla parte dei loro oppressori sta la violenza, ma non c’è chi li consoli. [vv. 2-6]
7E tornai a considerare quest’altra vanità sotto il sole: [vv. 8-9]
Infatti, se cadono, l’uno rialza l’altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. 11Inoltre, se si dorme in due, si sta caldi; ma uno solo come fa a riscaldarsi? 12Se uno è aggredito, in due possono resistere: una corda a tre capi non si rompe tanto presto.
10[vv. 13-17]
1Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò le tue parole siano parche, poichè
[v. 2]
3Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi quello che hai promesso. [vv. 4-11]
12Un altro brutto malanno ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a proprio danno. [vv. 13-17]
Ogni uomo, a cui Dio concede ricchezze e beni, ha anche facoltà di goderli e prendersene la sua parte e di godere delle sue fatiche: anche questo è dono di Dio. [v. 19]
181Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferire parole davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò siano poche le tue parole. [v. 2]
3Quando hai fatto un voto a Dio, non tardare a soddisfarlo, perché a lui non piace il comportamento degli stolti: adempi quello che hai promesso. [vv. 4-7]
In ogni caso, la terra è a profitto di tutti, ma è il re a servirsi della campagna.
8[vv. 9-11]
12Un altro brutto guaio ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a suo danno. [vv. 13-19]
[v. 1] 2A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, perché è un estraneo che ne gode. Ciò è vanità e malanno grave!
[vv. 3-12]
[v. 1] 2A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, anzi sarà un estraneo a divorarli. Ciò è vanità e grave malanno.
3Se uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i giorni della sua vita, se egli non gode a sazietà dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico che l’aborto è meglio di lui. [v. 4] 5non vede neppure il sole, non sa niente; così è nella quiete, a differenza dell’altro! [vv. 6-12]
[vv. 1-8]
9Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'ira alberga in seno agli stolti. [vv. 10-14]
15Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l'empio nonostante la sua iniquità.
[vv. 16-17]
18È bene che tu ti attenga a questo e che non stacchi la mano da quello, perché chi teme Dio riesce in tutte queste cose.
[vv. 19-20] 21Ancora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te, [vv. 22-24]
25Mi son applicato di nuovo a conoscere e indagare e cercare la sapienza e il perché delle cose e a conoscere che la malvagità è follia e la stoltezza pazzia. 26Trovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso.
[vv. 27-29]
[vv. 1-8]
9Non essere facile a irritarti in cuor tuo, perché la collera dimora in seno agli stolti. 10Non dire: «Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?», perché una domanda simile non è ispirata a saggezza. 11Buona cosa è la saggezza unita a un patrimonio ed è utile per coloro che vedono il sole. [vv. 12-13]
Nel giorno lieto sta’ allegro e nel giorno triste rifletti: Dio ha fatto tanto l’uno quanto l’altro, cosicché l’uomo non riesce a scoprire ciò che verrà dopo di lui.
1415Nei miei giorni vani ho visto di tutto: un giusto che va in rovina nonostante la sua giustizia, un malvagio che vive a lungo nonostante la sua iniquità.
[vv. 16-20]
Ancora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, così non sentirai che il tuo servo ha detto male di te; [vv. 22-24]
2125Mi sono applicato a conoscere e indagare e cercare la sapienza e giungere a una conclusione, e a riconoscere che la malvagità è stoltezza e la stoltezza è follia. 26Trovo che amara più della morte è la donna: essa è tutta lacci, una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge, ma chi fallisce ne resta preso.
27Vedi, questo ho scoperto, dice Qoèlet, confrontando a una a una le cose, per arrivare a una conclusione certa. [vv. 28-29]
[v. 1]
2Osserva gli ordini del re e, a causa del giuramento fatto a Dio, [vv. 3-8]
9Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando l'uomo domina sull'altro uomo, a proprio danno. [vv. 10-11] 12poiché il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui, [vv. 13-15]
16Quando mi sono applicato a conoscere la sapienza e a considerare l'affannarsi che si fa sulla terra - poiché l'uomo non conosce riposo né giorno né notte - 17allora ho osservato tutta l'opera di Dio, e che l'uomo non può scoprire la ragione di quanto si compie sotto il sole; per quanto si affatichi a cercare, non può scoprirla. Anche se un saggio dicesse di conoscerla, nessuno potrebbe trovarla.
[v. 1]
2Osserva gli ordini del re, per il giuramento fatto a Dio. [vv. 3-11]
infatti il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui, 13e non sarà felice l’empio e non allungherà come un’ombra i suoi giorni, perché egli non teme di fronte a Dio. [vv. 14-15]
1216Quando mi dedicai a conoscere la sapienza e a considerare le occupazioni per cui ci si affanna sulla terra – poiché l’uomo non conosce sonno né giorno né notte –
17ho visto che l’uomo non può scoprire tutta l’opera di Dio, tutto quello che si fa sotto il sole: per quanto l’uomo si affatichi a cercare, non scoprirà nulla. Anche se un sapiente dicesse di sapere, non potrà scoprire nulla.
1Infatti ho riflettuto su tutto questo e ho compreso che i giusti e i saggi e le loro azioni sono nelle mani di Dio.
L'uomo non conosce né l'amore né l'odio; davanti a lui tutto è vanità.
[v. 2]
3Questo è il male in tutto ciò che avviene sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e anche il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza alberga nel loro cuore mentre sono in vita, poi se ne vanno fra i morti. [vv. 4-18]
1A tutto questo mi sono dedicato, ed ecco tutto ciò che ho verificato: i giusti e i sapienti e le loro fatiche sono nelle mani di Dio, anche l’amore e l’odio; l’uomo non conosce nulla di ciò che gli sta di fronte.
[v. 2]
3Questo è il male in tutto ciò che accade sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e per di più il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza dimora in loro mentre sono in vita. Poi se ne vanno fra i morti. [vv. 4-10]
11Tornai a considerare un’altra cosa sotto il sole: che non è degli agili la corsa né dei forti la guerra, e neppure dei sapienti il pane e degli accorti la ricchezza, e nemmeno degli intelligenti riscuotere stima, perché il tempo e il caso raggiungono tutti. [vv. 12-18]
[v. 1]
2La mente del sapiente si dirige a destra
e quella dello stolto a sinistra.
[vv. 3-6]
Ho visto schiavi a cavallo e prìncipi camminare a piedi come schiavi.
7[vv. 8-15]
16Guai a te, o paese, che per re hai un ragazzo
e i cui prìncipi banchettano fin dal mattino!
[vv. 17-18]
19Per stare lieti si fanno banchetti
e il vino allieta la vita;
il denaro risponde a ogni esigenza.
[v. 20]
[vv. 1-3]
4Se l’ira di un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma pone rimedio a errori anche gravi.
[vv. 5-6] 7Ho visto schiavi andare a cavallo e prìncipi camminare a piedi, per terra, come schiavi.
[vv. 8-18]
19Per stare lieti si fanno banchetti
e il vino allieta la vita,
ma il denaro risponde a ogni esigenza.
[v. 20]
[vv. 1-2]
3Se le nubi sono piene di acqua,
la rovesciano sopra la terra;
se un albero cade a sud o a nord,
là dove cade rimane.
[vv. 4-10]
[vv. 1-5]
6Fin dal mattino semina il tuo seme
e a sera non dare riposo alle tue mani,
perché non sai quale lavoro ti riuscirà meglio,
se questo o quello,
o se tutti e due andranno bene.
[vv. 7-10]
[vv. 1-4]
5quando si avrà paura delle alture
e degli spauracchi della strada;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l'uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
[v. 6]
7e ritorni la polvere alla terra, com'era prima,
e lo spirito torni a Dio che lo ha dato.
[v. 8]
9Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò anche la scienza al popolo; ascoltò, indagò e compose un gran numero di massime.
[vv. 10-11] 12Quanto a ciò che è in più di questo, figlio mio, bada bene: i libri si moltiplicano senza fine ma il molto studio affatica il corpo.
[vv. 13-14]
[vv. 1-4]
5quando si avrà paura delle alture
e terrore si proverà nel cammino;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
[v. 6]
7e ritorni la polvere alla terra, com’era prima,
e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato.
[v. 8]
9Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò al popolo la scienza; ascoltò, meditò e compose un gran numero di massime.
[vv. 10-14]
[vv. 1-3]
4Attirami dietro a te, corriamo!
M'introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo per te,
ricorderemo le tue tenerezze più del vino.
A ragione ti amano!
[v. 5]
6Non state a guardare che sono bruna,
poiché mi ha abbronzato il sole.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l'ho custodita.
7Dimmi, o amore dell'anima mia,
dove vai a pascolare il gregge,
dove lo fai riposare al meriggio,
perché io non sia come vagabonda
dietro i greggi dei tuoi compagni.
8Se non lo sai, o bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e mena a pascolare le tue caprette
presso le dimore dei pastori.
[vv. 9-17]
[vv. 1-3]
4Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!
[v. 5]
6Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
7Dimmi, o amore dell’anima mia,
dove vai a pascolare le greggi,
dove le fai riposare al meriggio,
perché io non debba vagare
dietro le greggi dei tuoi compagni?
[vv. 8-17]
[vv. 1-8]
9Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
[vv. 10-17]
[vv. 1-8]
9L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
10Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
[vv. 11-16]
17Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.
[vv. 1-3]
4Come la torre di Davide il tuo collo,
costruita a guisa di fortezza.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di prodi.
[vv. 5-16]
[vv. 1-3]
4Il tuo collo è come la torre di Davide,
costruita a strati.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di eroi.
[vv. 5-16]
[v. 1]
2Il mio diletto era sceso nel suo giardino
fra le aiuole del balsamo
a pascolare il gregge nei giardini
e a cogliere gigli.
[v. 3]
4Tu sei bella, amica mia, come Tirza,
leggiadra come Gerusalemme,
terribile come schiere a vessilli spiegati.
[vv. 5-9]
10«Chi è costei che sorge come l'aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come schiere a vessilli spiegati?».
[vv. 11-12]
[v. 1]
2L’amato mio è sceso nel suo giardino
fra le aiuole di balsamo,
a pascolare nei giardini
e a cogliere gigli.
[vv. 3-12]
1«Volgiti, volgiti, Sulammita,
volgiti, volgiti: vogliamo ammirarti».
«Che ammirate nella Sulammita
durante la danza a due schiere?».
[vv. 2-7]
8La tua statura rassomiglia a una palma
e i tuoi seni ai grappoli.
[vv. 9-14]
1Vòltati, vòltati, Sulammita,
vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti.
Che cosa volete ammirare nella Sulammita
durante la danza a due cori?
[vv. 2-14]
[vv. 1-11]
12La vigna mia, proprio mia, mi sta davanti:
a te, Salomone, i mille sicli
e duecento per i custodi del suo frutto!
[v. 13]
14«Fuggi, mio diletto,
simile a gazzella
o ad un cerbiatto,
sopra i monti degli aromi!».
[vv. 1-10]
11Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
egli affidò la vigna ai custodi.
Ciascuno gli doveva portare come suo frutto
mille pezzi d’argento.
[vv. 12-13]
14Fuggi, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto
sopra i monti dei balsami!