La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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BoolCheckAllResults=1

Hai cercato i versetti contenenti la parola o frase il [considerando gli accenti, anche dentro le parole, versione Bibbia CEI 2008]

Hai trovato 17568 versetti in 74 libri:

GnGenesi (682), EsEsodo (695), LvLevitico (549), NmNumeri (706), DtDeuteronomio (624), GsGiosuè (369), GdcGiudici (324), RtRut (39), 1Sam1 Samuele (513), 2Sam2 Samuele (393), 1Re1 Re (480), 2Re2 Re (400), 1Cr1 Cronache (369), 2Cr2 Cronache (480), EsdEsdra (119), NeeNeemia (178), TbTobia (126), GdtGiuditta (184), EstEster (154), EstEbrEster Ebraico (115), 1Mac1 Maccabei (418), 2Mac2 Maccabei (331), GbGiobbe (374), SalSalmi (1130), PrProverbi (424), QoQoelet (110), CtCantico (62), SapSapienza (189), SirSiracide (646), IsIsaia (748), GerGeremia (803), LamLamentazioni (73), BarBaruc (85), EzEzechiele (720), DnDaniele (349), OsOsea (93), GlGioele (55), AmAmos (99), AbdAbdia (7), GioGiona (29), MiMichea (57), NaNaum (29), AbAbacuc (32), SoSofonia (28), AgAggeo (28), ZacZaccaria (127), MalMalachia (41), MtMatteo (409), McMarco (245), LcLuca (393), GvGiovanni (318), AtAtti (378), RmRomani (163), 1Cor1 Corinzi (172), 2Cor2 Corinzi (80), GalGalati (39), EfEfesini (54), FilFilippesi (38), ColColossesi (38), 1Tess1 Tessalonicesi (32), 2Tess2 Tessalonicesi (19), 1Tim1 Timoteo (33), 2Tim2 Timoteo (35), TtTito (14), FmFilemone (8), EbrEbrei (133), GcGiacomo (39), 1Pt1 Pietro (40), 2Pt2 Pietro (21), 1Gv1 Giovanni (45), 2Gv2 Giovanni (5), 3Gv3 Giovanni (5), GdGiuda (8), ApApocalisse (218)

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Bibbia CEI 2008

[vv. 1-4]
5Il saggio ascolti e accrescerà il sapere,
e chi è avveduto acquisterà destrezza,
[v. 6]
7Il timore del Signore è principio della scienza;
gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione.

[v. 8]
9perché saranno corona graziosa sul tuo capo
e monili per il tuo collo.
[vv. 10-11]
12inghiottiamoli vivi come fa il regno dei morti,
interi, come coloro che scendono nella fossa;
[vv. 13-15]
16I loro passi infatti corrono verso il male
e si affrettano a spargere sangue.
[v. 17]
18Ma costoro complottano contro il proprio sangue,
pongono agguati contro se stessi.
[vv. 19-22]

23Tornate alle mie esortazioni:
ecco, io effonderò il mio spirito su di voi
e vi manifesterò le mie parole.
[vv. 24-26]
27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpiranno angoscia e tribolazione.
[v. 28]
29Perché hanno odiato la sapienza
e non hanno preferito il timore del Signore,
30non hanno accettato il mio consiglio
e hanno disprezzato ogni mio rimprovero;
31mangeranno perciò il frutto della loro condotta
e si sazieranno delle loro trame.
[vv. 32-33]

[v. 1]
2tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
[vv. 3-4]
5allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
7Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
[vv. 8-9]
10perché la sapienza entrerà nel tuo cuore
e la scienza delizierà il tuo animo.

[vv. 11-13]
14che godono nel fare il male
e gioiscono dei loro propositi perversi,
[vv. 15-16]
17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l’alleanza con il suo Dio.
18La sua casa conduce verso la morte
e verso il regno delle ombre i suoi sentieri.
[vv. 19-22]

1Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
[v. 2]
3Bontà e fedeltà non ti abbandonino:
légale attorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
[v. 4]
5Confida nel Signore con tutto il tuo cuore
e non affidarti alla tua intelligenza;
6riconoscilo in tutti i tuoi passi
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
7Non crederti saggio ai tuoi occhi,
temi il Signore e sta’ lontano dal male:
8sarà tutta salute per il tuo corpo
e refrigerio per le tue ossa.
9Onora il Signore con i tuoi averi
e con le primizie di tutti i tuoi raccolti;
[vv. 10-11]
12perché il Signore corregge chi ama,
come un padre il figlio prediletto.

13Beato l’uomo che ha trovato la sapienza,
l’uomo che ottiene il discernimento:
[vv. 14-18]
19Il Signore ha fondato la terra con sapienza,
ha consolidato i cieli con intelligenza;
20con la sua scienza si aprirono gli abissi
e le nubi stillano rugiada.

21Figlio mio, custodisci il consiglio e la riflessione
né mai si allontanino dai tuoi occhi:
22saranno vita per te
e ornamento per il tuo collo.
23Allora camminerai sicuro per la tua strada
e il tuo piede non inciamperà.
24Quando ti coricherai, non avrai paura;
ti coricherai e il tuo sonno sarà dolce.
[v. 25]
26perché il Signore sarà la tua sicurezza
e preserverà il tuo piede dal laccio.

27Non negare un bene a chi ne ha il diritto,
se hai la possibilità di farlo.
[v. 28]
29Non tramare il male contro il tuo prossimo,
mentre egli dimora fiducioso presso di te.
[vv. 30-31]
32perché il Signore ha in orrore il perverso,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
[v. 33]
34Dei beffardi egli si fa beffe
e agli umili concede la sua benevolenza.
[v. 35]

1Ascoltate, o figli, l’istruzione di un padre
e fate attenzione a sviluppare l’intelligenza,
2poiché io vi do una buona dottrina;
non abbandonate il mio insegnamento.
[v. 3]
4Egli mi istruiva e mi diceva:
«Il tuo cuore ritenga le mie parole;
custodisci i miei precetti e vivrai.
[vv. 5-12]

13Attieniti alla disciplina, non lasciarla,
custodiscila, perché essa è la tua vita.
[vv. 14-16]
17mangiano il pane dell’empietà
e bevono il vino della violenza.
[vv. 18-20]

21non perderli di vista,
custodiscili dentro il tuo cuore,
22perché essi sono vita per chi li trova
e guarigione per tutto il suo corpo.
23Più di ogni cosa degna di cura custodisci il tuo cuore,
perché da esso sgorga la vita.
[v. 24]
25I tuoi occhi guardino sempre in avanti
e le tue pupille mirino diritto davanti a te.
26Bada alla strada dove metti il piede
e tutte le tue vie siano sicure.
27Non deviare né a destra né a sinistra,
tieni lontano dal male il tuo piede.

[vv. 1-2]
3Veramente le labbra di una straniera stillano miele,
e più viscida dell’olio è la sua bocca;
[vv. 4-7]
8Tieni lontano da lei il tuo cammino
e non avvicinarti alla porta della sua casa,
9per non mettere in balìa di altri il tuo onore
e i tuoi anni alla mercé di un uomo crudele,
[v. 10]
11e tu non debba gemere alla fine,
quando deperiranno il tuo corpo e la tua carne,
12e tu debba dire: «Perché mai ho odiato l’istruzione
e il mio cuore ha disprezzato la correzione?
[vv. 13-14]

15Bevi l’acqua della tua cisterna
e quella che zampilla dal tuo pozzo,
[vv. 16-18]
19cerva amabile, gazzella graziosa,
i suoi seni ti inebrino sempre,
sii sempre invaghito del suo amore!
[vv. 20-23]

1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
[v. 2]
3figlio mio, fa’ così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
va’, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
[vv. 4-7]

8eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
[vv. 9-11]

12Il perverso, uomo iniquo,
cammina pronunciando parole tortuose,
[v. 13]
14Nel suo cuore il malvagio trama cose perverse,
in ogni tempo suscita liti.
[v. 15]

16Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in orrore:
[v. 17]
18cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
[v. 19]

20Figlio mio, osserva il comando di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre.
21Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
[v. 22]
23perché il comando è una lampada
e l’insegnamento una luce
e un sentiero di vita l’istruzione che ti ammonisce:
[vv. 24-25]
26poiché, se la prostituta cerca il pane,
la donna sposata ambisce una vita preziosa.
27Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi i vestiti,
[vv. 28-35]

[v. 1]
2Osserva i miei precetti e vivrai,
il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi.
3Légali alle tue dita,
scrivili sulla tavola del tuo cuore.
[vv. 4-16]

17ho profumato il mio giaciglio di mirra,
di àloe e di cinnamòmo.
[vv. 18-19]
20ha portato con sé il sacchetto del denaro,
tornerà a casa il giorno del plenilunio».
[vv. 21-22]
23finché una freccia non gli trafigge il fegato,
come un uccello che si precipita nella rete
e non sa che la sua vita è in pericolo.
[v. 24]
25Il tuo cuore non si volga verso le sue vie,
non vagare per i suoi sentieri,
[vv. 26-27]

[vv. 1-5]
6Ascoltate, perché dirò cose rilevanti,
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
[vv. 7-12]
13Temere il Signore è odiare il male:
io detesto la superbia e l’arroganza,
la cattiva condotta e la bocca perversa.
[vv. 14-18]
19Il mio frutto è migliore dell’oro più fino,
il mio prodotto è migliore dell’argento pregiato.
[vv. 20-21]

22Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all’origine.
[vv. 23-28]
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
[vv. 30-34]

35Infatti, chi trova me trova la vita
e ottiene il favore del Signore;
[v. 36]

[v. 1]
2Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
[vv. 3-4]
5«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
[v. 6]
7Chi corregge lo spavaldo ne riceve disprezzo
e chi riprende il malvagio ne riceve oltraggio.
8Non rimproverare lo spavaldo per non farti odiare;
rimprovera il saggio ed egli ti sarà grato.
9Da’ consigli al saggio e diventerà ancora più saggio;
istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere.
10Principio della sapienza è il timore del Signore,
e conoscere il Santo è intelligenza.
[vv. 11-16]
17«Le acque furtive sono dolci,
il pane preso di nascosto è gustoso».
[v. 18]

1Proverbi di Salomone.

Il figlio saggio allieta il padre,
il figlio stolto contrista sua madre.
[v. 2]
3Il Signore non lascia che il giusto soffra la fame,
ma respinge la cupidigia dei perfidi.
[vv. 4-6]
7La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi marcisce.
[vv. 8-12]
13Sulle labbra dell’intelligente si trova la sapienza,
ma il bastone è per la schiena dello stolto.
[vv. 14-15]
16Il salario del giusto serve per la vita,
il guadagno dell’empio è per i vizi.
17Cammina verso la vita chi accetta la correzione,
chi trascura il rimprovero si smarrisce.
[vv. 18-19]
20Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
[vv. 21-22]
23Per lo stolto compiere il male è un divertimento,
così coltivare la sapienza per l’uomo prudente.
24Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25Passa la bufera e l’empio non c’è più,
il giusto invece resta saldo per sempre.
26Come l’aceto ai denti e il fumo agli occhi,
così è il pigro per chi gli affida una missione.
27Il timore del Signore prolunga i giorni,
ma gli anni dei malvagi sono accorciati.
[vv. 28-29]
30Il giusto non vacillerà mai,
ma gli empi non dureranno sulla terra.
[vv. 31-32]

1Il Signore aborrisce la bilancia falsa,
ma del peso esatto egli si compiace.
2Dove c’è insolenza c’è anche disonore,
ma la sapienza sta con gli umili.
[vv. 3-4]
5La giustizia dell’uomo onesto gli spiana la via,
per la sua cattiveria cade il cattivo.
[vv. 6-7]
8Il giusto è liberato dall’angoscia,
al suo posto subentra il malvagio.
9Con la sua bocca il bugiardo rovina l’amico,
i giusti con la loro scienza si salvano.
[vv. 10-11]
12Disprezza il suo prossimo chi è privo di senno,
ma l’uomo prudente tace.
13Chi va in giro sparlando svela il segreto,
ma l’uomo fidato tiene nascosto ciò che sa.
14Dove manca una guida il popolo va in rovina;
la salvezza dipende dal numero dei consiglieri.
15Chi garantisce per un estraneo si troverà male,
chi rifiuta garanzie vive tranquillo.
[v. 16]
17Benefica se stesso chi è buono,
il crudele invece tormenta la sua carne.
18L’empio realizza opere fallaci,
per chi semina giustizia il salario è assicurato.
19Chi pratica la giustizia si procura la vita,
chi persegue il male va verso la morte.
20Un cuore perverso il Signore lo detesta:
egli si compiace di chi ha una condotta integra.
21Certamente non resterà impunito il malvagio,
ma la discendenza dei giusti sarà salva.
[v. 22]
23La brama dei giusti è solo il bene,
la speranza degli empi è la collera.
[vv. 24-25]
26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo,
la benedizione sta sul capo di chi lo vende.
27Chi è sollecito del bene incontra favore
e chi cerca il male, male gli accadrà.
[vv. 28-29]
30Il frutto del giusto è un albero di vita,
il saggio conquista i cuori.
31Ecco, il giusto è ripagato sulla terra:
tanto più l’empio e il peccatore.

1Chi ama la correzione ama la scienza,
chi odia il rimprovero è uno stupido.
2Chi è buono ottiene il favore del Signore,
il quale condanna il malintenzionato.
[vv. 3-7]
8Un uomo è lodato in proporzione alla sua intelligenza,
ma chi ha il cuore perverso è disprezzato.
9Un uomo di poco conto che ha un servitore
vale più di uno che si vanta, a cui manca il pane.
10Il giusto si prende cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
[vv. 11-12]
13Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio,
ma il giusto sfugge a tale angoscia.
14Con il frutto della bocca ci si sazia di beni;
ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere.
15La via del malvagio è retta ai propri occhi,
il saggio, invece, ascolta il consiglio.
[v. 16]
17Chi dice la verità proclama la giustizia,
chi testimonia il falso favorisce l’inganno.
[v. 18]
19Il labbro veritiero resta saldo per sempre,
quello bugiardo per un istante solo.
20L’inganno è nel cuore di chi trama il male,
la gioia invece è di chi promuove la pace.
[v. 21]
22Le labbra bugiarde sono un obbrobrio per il Signore:
egli si compiace di chiunque fa la verità.
23Chi è avveduto nasconde quello che sa,
il cuore degli stolti proclama stoltezze.
24La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra invece è destinata a servire.
25L’afflizione deprime il cuore dell’uomo,
una parola buona lo allieta.
26Il giusto è guida sicura per il suo prossimo,
ma la via dei malvagi li porta fuori strada.
27Il pigro non troverà selvaggina,
ma la persona industriosa possiede una fortuna.
[v. 28]

1Il figlio saggio ama la correzione del padre,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero.
2Con il frutto della bocca ci si nutre di beni,
ma l’appetito dei perfidi si ciba di violenza.
[v. 3]
4Il pigro brama, ma non c’è nulla per il suo appetito,
mentre l’appetito dei laboriosi sarà soddisfatto.
5Il giusto odia la parola falsa,
l’empio disonora e diffama.
6La giustizia custodisce chi ha una condotta integra,
la malvagità manda in rovina il peccatore.
7C’è chi fa il ricco e non ha nulla,
c’è chi fa il povero e possiede molti beni.
8Riscatto della vita d’un uomo è la sua ricchezza,
ma il povero non avverte la minaccia.
[vv. 9-14]
15Il senno procura favore,
ma il contegno dei perfidi porta alla rovina.
[vv. 16-18]
19Desiderio appagato è dolcezza per l’anima;
fa orrore agli stolti evitare il male.
[v. 20]
21La sventura insegue i peccatori,
il bene è la ricompensa dei giusti.
[vv. 22-23]
24Chi risparmia il bastone odia suo figlio,
chi lo ama è pronto a correggerlo.
25Il giusto mangia fino a saziarsi,
ma il ventre dei malvagi resta vuoto.

[v. 1]
2Cammina nella propria giustizia chi teme il Signore,
ma chi è traviato nelle proprie vie lo disprezza.
3Nella bocca dello stolto c’è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
[v. 4]
5Il testimone sincero non mentisce,
chi proferisce menzogne è testimone falso.
6Lo spavaldo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per l’intelligente.
[v. 7]
8Il sapiente avveduto conosce la sua strada,
ma la stoltezza degli sciocchi è inganno.
[v. 9]
10Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l’estraneo.
[vv. 11-12]
13Anche nel riso il cuore prova dolore
e la gioia può finire in pena.
14Il perverso si sazia della sua condotta,
l’uomo buono delle sue opere.
[v. 15]
16Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto invece è impulsivo e si sente sicuro.
17Chi è pronto all’ira commette sciocchezze,
il malintenzionato si rende odioso.
[vv. 18-19]
20Il povero è odioso anche a chi gli è pari,
ma numerosi sono gli amici del ricco.
21Chi disprezza il prossimo pecca,
beato chi ha pietà degli umili.
22Non errano forse quelli che compiono il male?
Amore e fedeltà per quanti compiono il bene.
[vv. 23-24]
25È salvezza per molti il testimone veritiero,
ma chi proferisce menzogne è un impostore.
[v. 26]
27Il timore del Signore è fonte di vita
per sfuggire ai lacci della morte.
[vv. 28-29]
30Un cuore tranquillo è la vita del corpo,
l’invidia è la carie delle ossa.
31Chi opprime il povero offende il suo creatore,
chi ha pietà del misero lo onora.
32Dalla propria cattiveria è travolto il malvagio,
anche nella morte il giusto trova rifugio.
[v. 33]
34La giustizia esalta una nazione,
ma il peccato è la vergogna dei popoli.
35Il favore del re è per il ministro intelligente,
la sua ira è per l’indegno.

1Una risposta gentile calma la collera,
una parola pungente eccita l’ira.
[vv. 2-5]
6Nella casa del giusto c’è abbondanza di beni,
sul guadagno dell’empio incombe il dissesto.
7Le labbra dei saggi diffondono la scienza,
non così il cuore degli stolti.
8Il sacrificio dei malvagi è un orrore per il Signore,
la preghiera dei buoni gli è gradita.
9Il Signore ha in orrore la condotta dei perversi,
egli ama chi pratica la giustizia.
10Correzione severa per chi abbandona il retto sentiero;
chi rifiuta i rimproveri morirà!
[vv. 11-12]
13Un cuore lieto dà serenità al volto,
ma quando il cuore è triste, lo spirito è depresso.
[v. 14]
15Tutti i giorni sono brutti per il povero,
per un cuore felice è sempre festa.
16È meglio aver poco con il timore di Dio
che un grande tesoro con l’inquietudine.
[vv. 17-18]
19La strada del pigro è come una siepe di spine,
il sentiero dei retti è scorrevole.
20Il figlio saggio allieta il padre,
il figlio stolto disprezza sua madre.
[vv. 21-24]
25Il Signore abbatte la casa dei superbi,
ma consolida il confine della vedova.
26Il Signore aborrisce i pensieri malvagi,
ma le parole benevole gli sono gradite.
[vv. 27-28]
29Il Signore è lontano dai malvagi,
ma ascolta la preghiera dei giusti.
[vv. 30-31]
32Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
ma chi ascolta il rimprovero acquista senno.
33Il timore di Dio è scuola di sapienza,
prima della gloria c’è l’umiltà.

[v. 1]
2Agli occhi dell’uomo tutte le sue opere sembrano pure,
ma chi scruta gli spiriti è il Signore.
[v. 3]
4Il Signore ha fatto ogni cosa per il suo fine
e anche il malvagio per il giorno della sventura.
5Il Signore ha in orrore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
ma con il timore del Signore si evita il male.
7Se il Signore si compiace della condotta di un uomo,
lo riconcilia anche con i suoi nemici.
[v. 8]
9Il cuore dell’uomo elabora progetti,
ma è il Signore che rende saldi i suoi passi.

[v. 10]
11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
12È un orrore per i re commettere un’azione iniqua,
poiché il trono sta saldo con la giustizia.
13Il re si compiace di chi dice la verità,
egli ama chi parla con rettitudine.
14L’ira del re è messaggera di morte,
ma il saggio la placherà.
15Se il volto del re è luminoso, c’è la vita:
il suo favore è come pioggia di primavera.

16Possedere la sapienza è molto meglio dell’oro,
acquisire l’intelligenza è preferibile all’argento.
17La strada degli uomini retti è evitare il male;
conserva la vita chi controlla la sua condotta.
[v. 18]
19È meglio essere umili con i poveri
che spartire la preda con i superbi.
20Chi è prudente nel parlare troverà il bene,
ma chi confida nel Signore è beato.
21Chi è saggio di cuore è ritenuto intelligente;
il linguaggio dolce aumenta la dottrina.
22Fonte di vita è il senno per chi lo possiede,
ma castigo degli stolti è la stoltezza.
23Il cuore del saggio rende assennata la sua bocca
e sulle sue labbra fa crescere la dottrina.
24Favo di miele sono le parole gentili,
dolce per il palato e medicina per le ossa.
[vv. 25-28]
29L’uomo violento inganna il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
30Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha già commesso il male.
[vv. 31-33]

1Meglio un tozzo di pane secco con tranquillità
che una casa piena di banchetti con discordia.
[v. 2]
3Il crogiuolo è per l’argento e il forno per l’oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.
4Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
5Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce per colui che va in rovina non resterà impunito.
[vv. 6-7]
8Il regalo di corruzione è come un talismano per chi lo possiede:
dovunque egli si volga ottiene successo.
[vv. 9-10]
11Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
[vv. 12-14]
15Assolvere il reo e condannare il giusto:
ecco due cose che il Signore ha in orrore.
16A che serve il denaro in mano allo stolto?
Per comprare la sapienza, se non ha senno?
[v. 17]
18È privo di senno l’uomo che dà la sua mano
e si fa garante per il suo prossimo.
19Chi ama la rissa ama il delitto,
chi ingrandisce la sua porta cerca la rovina.
[v. 20]
21Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non gioirà il padre di uno sciocco.
[v. 22]
23L’iniquo accetta regali sotto banco
per deviare il corso della giustizia.
[v. 24]
25Un figlio stolto è un tormento per il padre
e un’amarezza per colei che lo ha partorito.
[vv. 26-28]

1Chi si tiene appartato cerca il suo piacere
e con ogni stratagemma attacca brighe.
[v. 2]
3Con la malvagità viene il disprezzo,
con il disonore anche l’ignominia.
[vv. 4-9]
10Torre fortificata è il nome del Signore:
il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.
[v. 11]
12Prima della caduta il cuore dell’uomo si esalta,
prima della gloria c’è l’umiltà.
[vv. 13-14]
15Il cuore intelligente acquista la scienza,
l’orecchio dei saggi ricerca il sapere.
16Il dono che l’uomo fa gli spiana la via
e lo introduce alla presenza dei grandi.
17Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione,
ma viene il suo avversario e lo confuta.
[v. 18]
19Un fratello offeso è più inespugnabile d’una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
20Con il frutto della bocca ci si sazia il ventre,
ognuno si sazia con il prodotto delle sue labbra.
[v. 21]
22Chi trova una moglie trova una fortuna
e ottiene il favore del Signore.
23Il povero parla con suppliche,
il ricco risponde con durezza.
[v. 24]

[v. 1]
2Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi sbaglia strada.
3La stoltezza dell’uomo rovina la sua via,
ma poi egli si adira contro il Signore.
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato dall’amico che ha.
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
[v. 6]
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
[v. 8]
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
[vv. 10-12]
13Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14La casa e il patrimonio si ereditano dal padre,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
[v. 15]
16Chi custodisce il precetto custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
[vv. 17-19]
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
[v. 21]
22Il pregio dell’uomo è la sua bontà;
meglio un povero che un bugiardo.
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
24Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma non è capace di riportarla alla bocca.
25Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
26Rovina il padre e fa fuggire la madre
un figlio disonorato e infame.
[v. 27]
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
[v. 29]

1Il vino è beffardo, il liquore è tumultuoso;
chiunque si perde dietro ad esso non è saggio.
[vv. 2-3]
4Il pigro non ara d’autunno:
alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
[vv. 5-7]
8Il re che siede in tribunale
con il suo sguardo dissipa ogni male.
[v. 9]
10Doppio peso e doppia misura
sono due cose che il Signore aborrisce.
11Già con le sue azioni il fanciullo rivela
se è puro e retto il suo comportamento.
12L’orecchio che ascolta e l’occhio che vede:
l’uno e l’altro li ha fatti il Signore.
13Non amare il sonno per non diventare povero,
tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.
[vv. 14-15]
16Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
17È piacevole il pane procurato con frode,
ma poi la bocca sarà piena di granelli di sabbia.
[v. 18]
19Chi va in giro sparlando svela il segreto;
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
20Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lampada nel cuore delle tenebre.
[vv. 21-22]
23Il Signore ha in orrore il doppio peso,
la bilancia falsa non è cosa buona.
24Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo:
come può l’essere umano conoscere la sua strada?
25È una trappola esclamare subito: «Sacro!»
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
[vv. 26-27]
28Bontà e fedeltà vegliano sul re,
sulla giustizia è basato il suo trono.
[v. 29]
30Le ferite sanguinanti leniscono il male,
le percosse purificano fin nell’intimo.

1Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
2Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta,
ma chi scruta i cuori è il Signore.
3Praticare la giustizia e l’equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
4Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna dei malvagi è il peccato.
5I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto,
ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza.
6Accumulare tesori a forza di menzogne
è futilità effimera di chi cerca la morte.
[vv. 7-9]
10L’anima del malvagio desidera fare il male,
ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
11Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio;
egli acquista scienza quando il saggio viene istruito.
12Il giusto osserva la casa del malvagio
e precipita i malvagi nella sventura.
[v. 13]
14Un dono fatto in segreto calma la collera,
un regalo di nascosto placa il furore violento.
15È una gioia per il giusto quando è fatta giustizia,
mentre è un terrore per i malfattori.
[vv. 16-17]
18Il malvagio serve da riscatto per il giusto
e il perfido per gli uomini retti.
19Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
20Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio,
ma l’uomo stolto dilapida tutto.
[v. 21]
22Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
[v. 23]
24Il superbo arrogante si chiama spavaldo,
egli agisce nell’eccesso dell’insolenza.
25Il desiderio del pigro lo porta alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
26L’empio indulge tutto il giorno alla cupidigia,
mentre il giusto dona senza risparmiare.
27Il sacrificio dei malvagi è un orrore,
tanto più se offerto con cattiva intenzione.
28Il falso testimone perirà,
ma chi ascolta potrà parlare sempre.
29Il malvagio assume un’aria sfrontata,
l’uomo retto controlla la propria condotta.
[v. 30]
31Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.

1Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze
e la benevolenza altrui vale più dell’argento e dell’oro.
2Il ricco e il povero s’incontrano in questo:
il Signore ha creato l’uno e l’altro.
3L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
4Frutti dell’umiltà sono il timore di Dio,
la ricchezza, l’onore e la vita.
[v. 5]
6Indirizza il giovane sulla via da seguire;
neppure da vecchio se ne allontanerà.
7Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
8Chi semina ingiustizia raccoglie miseria
e il bastone che usa nella sua collera svanirà.
[vv. 9-12]
13Il pigro dice: «C’è un leone là fuori:
potrei essere ucciso in mezzo alla strada».
[v. 14]
15La stoltezza è legata al cuore del fanciullo,
ma il bastone della correzione l’allontana da lui.
16Chi opprime il povero non fa che arricchirlo,
chi dà a un ricco non fa che impoverirsi.

[vv. 17-21]

22Non depredare il povero perché egli è povero,
e non affliggere il misero in tribunale,
23perché il Signore difenderà la loro causa
e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati.
[vv. 24-26]
27perché, se poi non avrai da pagare,
si dovrebbe togliere il letto di sotto a te.
28Non spostare il confine antico,
che è stato posto dai tuoi padri.
[v. 29]

[vv. 1-4]
5Su di esse volano i tuoi occhi
ma già non ci sono più:
perché mettono ali come aquila e volano verso il cielo.
6Non mangiare il pane dell’avaro
e non bramare le sue ghiottonerie,
7perché, come uno che pensa solo a se stesso,
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
8Vomiterai il boccone che hai mangiato
e rovinerai le tue parole gentili.

[v. 9]
10Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
11perché il loro vendicatore è forte
e difenderà la loro causa contro di te.
12Apri il tuo cuore alla correzione
e il tuo orecchio ai discorsi sapienti.
13Non risparmiare al fanciullo la correzione,
perché se lo percuoti con il bastone non morirà;
14anzi, se lo percuoti con il bastone,
lo salverai dal regno dei morti.

15Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio sarà colmo di gioia.
[vv. 16-18]
19Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il tuo cuore sulla via retta.
[vv. 20-23]
24Il padre del giusto gioirà pienamente,
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
[vv. 25-27]
28Ella si apposta come un ladro
e fra gli uomini fa crescere il numero dei traditori.

29Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi?
A chi gli occhi torbidi?
[v. 30]
31Non guardare il vino come rosseggia,
come scintilla nella coppa
e come scorre morbidamente;
[vv. 32-35]

[v. 1]
2poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
[vv. 3-4]
5Il saggio cresce in potenza
e chi è esperto aumenta di forza.
[vv. 6-7]
8Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.
9Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è aborrito da tutti.
[vv. 10-12]
13Mangia il miele, figlio mio, perché è buono
e il favo è dolce al tuo palato.
[vv. 14-15]
16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma i malvagi soccombono nella sventura.
17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
18perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la sua collera.
[v. 19]
20perché non ci sarà avvenire per il cattivo
e la lampada dei malvagi si spegnerà.
21Figlio mio, temi il Signore e il re,
e con i ribelli non immischiarti,
22perché improvviso sorgerà il loro castigo
e la rovina mandata da entrambi chi la conosce?

[vv. 23-26]
27Cura prima il tuo lavoro di fuori
e prepàratelo nel tuo campo,
e poi costruisciti la casa.
28Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo,
non ingannare con le labbra.
[vv. 29-30]

31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
[vv. 32-34]

[vv. 1-2]

3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
[v. 4]
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
[v. 6]
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»,
piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante.
Ciò che i tuoi occhi hanno visto,
8non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
9La tua causa discutila con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui,
10perché chi ti ascolta non ti biasimi
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
[vv. 11-12]
13Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l’animo del suo signore.
[v. 14]
15Con la pazienza il giudice si lascia persuadere,
una lingua dolce spezza le ossa.
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché, stanco di te, non ti prenda in odio.
18Mazza, spada e freccia acuta
è colui che depone il falso contro il suo prossimo.
[v. 19]
20Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo
e come chi versa aceto su una piaga viva,
tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.
21Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare,
se ha sete, dagli acqua da bere,
22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo
e il Signore ti ricompenserà.
[vv. 23-25]
26Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte al malvagio.
[vv. 27-28]

[vv. 1-2]
3La frusta per il cavallo, la cavezza per l’asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
4Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza,
per non divenire anche tu simile a lui.
[vv. 5-9]
10È come un arciere che colpisce a caso
chi paga lo stolto o stipendia il primo che passa.
11Come il cane torna al suo vomito,
così lo stolto ripete le sue stoltezze.
[v. 12]

13Il pigro dice: «C’è una belva per la strada,
un leone si aggira per le piazze».
14La porta gira sui cardini,
così il pigro sul suo letto.
15Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma dura fatica a riportarla alla bocca.
16Il pigro si crede più saggio
di sette persone che rispondono con senno.

17È simile a chi prende un cane per le orecchie
un passante che si intromette nella lite di un altro.
[v. 18]
19così è colui che inganna il suo prossimo
e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!».
20Per mancanza di legna il fuoco si spegne;
se non c’è il calunniatore, il litigio si calma.
21Mantice per il carbone e legna per il fuoco,
tale è l’attaccabrighe per attizzare le liti.
[vv. 22-28]

[vv. 1-3]
4L’ira è crudele, il furore è impetuoso,
ma alla gelosia chi può resistere?

[vv. 5-6]
7Lo stomaco sazio disprezza il miele,
per lo stomaco affamato anche l’amaro è dolce.
[v. 8]
9Profumo e incenso allietano il cuore
e il consiglio dell’amico addolcisce l’animo.
10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore;
così avrò di che rispondere a colui che mi insulta.
12L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un estraneo,
e tienilo in pegno per uno sconosciuto.
14Chi benedice il prossimo di buon mattino ad alta voce,
sarà considerato come se lo maledicesse.
15Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa si rassomigliano:
16chi vuole trattenerla, trattiene il vento
e raccoglie l’olio con la mano destra.
17Il ferro si aguzza con il ferro
e l’uomo aguzza l’ingegno del suo compagno.
[v. 18]
19Come nell’acqua un volto riflette un volto,
così il cuore dell’uomo si riflette nell’altro.
20Come il regno dei morti e l’abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell’uomo.
21Come il crogiuolo è per l’argento e il forno è per l’oro,
così l’uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.
[vv. 23-24]
25Tolto il fieno, ricresce l’erba nuova
e si raccolgono i foraggi sui monti;
26gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
[v. 27]

1Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
[vv. 2-3]
4Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio,
quelli che la osservano gli si mettono contro.
5I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
[v. 6]

7Osserva la legge il figlio intelligente,
chi frequenta gli ingordi disonora suo padre.
8Chi accresce il patrimonio con l’usura e l’interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
[v. 9]
10Chi fa deviare i giusti per la via del male,
nel suo tranello lui stesso cadrà,
mentre gli integri erediteranno il bene.
11Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo valuta per quello che è.
12Grande è l’onore quando esultano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua.
[v. 13]
14Beato l’uomo che sempre teme,
ma chi indurisce il cuore cadrà nel male.
[v. 15]
16Un principe privo di senno moltiplica le angherie,
ma chi odia il lucro prolungherà i suoi giorni.
[vv. 17-23]
24Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è simile a un assassino.
[vv. 25-28]

[v. 1]
2Quando dominano i giusti, il popolo gioisce,
quando governano i malvagi, il popolo geme.
3Chi ama la sapienza allieta il padre,
ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio.
4Il re con la giustizia rende prospero il paese,
quello che aggrava le imposte lo rovina.
5L’uomo che adula il suo prossimo
gli tende una rete davanti ai piedi.
6Con la sua trasgressione l’iniquo si prepara un trabocchetto,
mentre il giusto giubila e si rallegra.
7Il giusto riconosce il diritto dei miseri,
il malvagio invece non intende ragione.
[vv. 8-10]
11Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo,
il saggio alla fine lo sa calmare.
[v. 12]
13Il povero e l’oppressore s’incontrano in questo:
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
14Se un re giudica i poveri con equità,
il suo trono è saldo per sempre.
15La verga e la correzione danno sapienza,
ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre.
[vv. 16-17]
18Quando non c’è visione profetica, il popolo è sfrenato;
beato invece chi osserva la legge.
[vv. 19-22]
23L’orgoglio dell’uomo ne provoca l’umiliazione,
l’umile di cuore ottiene onori.
[vv. 24-25]
26Molti ricercano il favore di chi comanda,
ma è il Signore che giudica ognuno.
[v. 27]

[v. 1]

2perché io sono il più stupido degli uomini
e non ho intelligenza umana;
[v. 3]
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
[vv. 5-7]
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza,
ma fammi avere il mio pezzo di pane,
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non venga punito.
[vv. 11-13]
14C’è gente i cui denti sono spade
e le cui mascelle sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e togliere i poveri di mezzo agli uomini.

[v. 15]
16il regno dei morti, il grembo sterile,
la terra mai sazia d’acqua
e il fuoco che mai dice: «Basta!».
17L’occhio che guarda con scherno il padre
e si rifiuta di ubbidire alla madre
sia cavato dai corvi della valle
e divorato dagli aquilotti.
[v. 18]
19la via dell’aquila nel cielo,
la via del serpente sulla roccia,
la via della nave in alto mare,
la via dell’uomo in una giovane donna.
[vv. 20-22]
23una donna già trascurata da tutti che trova marito
e una schiava che prende il posto della padrona.
[v. 24]
25le formiche sono un popolo senza forza,
eppure si provvedono il cibo durante l’estate;
[vv. 26-29]
30il leone, il più forte degli animali,
che non indietreggia davanti a nessuno;
31il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo.
[v. 32]
33poiché, sbattendo il latte ne esce la panna,
premendo il naso ne esce il sangue
e spremendo la collera ne esce la lite.

[vv. 1-2]

3Non concedere alle donne il tuo vigore,
né i tuoi fianchi a quelle che corrompono i re.
4Non conviene ai re, Lemuèl,
non conviene ai re bere il vino,
né ai prìncipi desiderare bevande inebrianti,
5per paura che, bevendo, dimentichino ciò che hanno decretato
e tradiscano il diritto di tutti gli infelici.
6Date bevande inebrianti a chi si sente venir meno
e il vino a chi ha l’amarezza nel cuore:
[vv. 7-9]

Alef10Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
Bet11In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
[vv. 12-13]

He14È simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Vau15Si alza quando è ancora notte,
distribuisce il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
Zain16Pensa a un campo e lo acquista
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
[vv. 17-18]
Iod19Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
[v. 20]
Lamed21Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi familiari hanno doppio vestito.
[vv. 22-24]
Ain25Forza e decoro sono il suo vestito
e fiduciosa va incontro all’avvenire.
[v. 26]
Sade27Sorveglia l’andamento della sua casa
e non mangia il pane della pigrizia.

[vv. 28-29]
Sin30Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Tau31Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.

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