21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
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[vv. 1-2]
3L'altezza del cielo, l'estensione della terra,
la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle?
[vv. 4-6]
7Il Signore ha creato la sapienza;
l'ha vista e l'ha misurata,
l'ha diffusa su tutte le sue opere,
[vv. 8-29]
[vv. 1-28]
29L'acqua spegne un fuoco acceso,
l'elemosina espia i peccati.
[v. 30]
15Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
[vv. 16-18]
19Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e l'abbandonerà in balìa del suo destino.
[vv. 20-23]
24Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
e l'istruzione dai detti della lingua.
[vv. 25-31]
[vv. 1-6]
7Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
[vv. 8-13]
14Non meritare il titolo di calunniatore
e non tendere insidie con la lingua,
poiché la vergogna è per il ladro
e una condanna severa per l'uomo falso.
[v. 15]
[vv. 1-8]
9C'è anche l'amico che si cambia in nemico
e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi.
10C'è l'amico compagno a tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
[vv. 11-19]
20Essa è davvero aspra per gli stolti,
l'uomo senza coraggio non ci resiste;
[vv. 21-25]
26Avvicìnati ad essa con tutta l'anima
e con tutta la tua forza resta nelle sue vie.
[vv. 27-32]
33Se ti è caro ascoltare, imparerai;
se porgerai l'orecchio, sarai saggio.
[vv. 34-37]
[vv. 1-5]
6Non cercare di divenire giudice,
che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia;
altrimenti temeresti alla presenza del potente
e getteresti una macchia sulla tua dirittura.
7Non offendere l'assemblea della città
e non degradarti in mezzo al popolo.
[v. 8]
9Non dire: «Egli guarderà all'abbondanza dei miei doni,
e quando farò l'offerta al Dio altissimo
egli l'accetterà».
[vv. 10-11]
12Non fabbricare menzogne contro tuo fratello
e neppure qualcosa di simile contro l'amico.
[vv. 13-14]
15Non disprezzare il lavoro faticoso,
neppure l'agricoltura creata dall'Altissimo.
[vv. 16-17]
18Non cambiare un amico per interesse,
né un fratello fedele per l'oro di Ofir.
[vv. 19-20]
21Ami l'anima tua un servo saggio
e non ricusargli la libertà.
[vv. 22-28]
29Temi con tutta l'anima il Signore
e riverisci i suoi sacerdoti.
[vv. 30-36]
[v. 1]
2Non litigare con un uomo ricco,
perché egli non t'opponga il peso del suo danaro,
poiché l'oro ha corrotto molti
e ha fatto deviare il cuore dei re.
[v. 3]
4Non scherzare con l'ignorante,
perché non siano disprezzati i tuoi antenati.
[vv. 5-8]
9Non trascurare i discorsi dei vecchi,
perché anch'essi hanno imparato dai loro padri;
da essi imparerai l'accorgimento
e come rispondere a tempo opportuno.
[vv. 10-19]
[v. 1]
2Non dare l'anima tua alla tua donna,
sì che essa s'imponga sulla tua forza.
[vv. 3-5]
6Non dare l'anima tua alle prostitute,
per non perderci il patrimonio.
[v. 7]
8Distogli l'occhio da una donna bella,
non fissare una bellezza che non ti appartiene.
Per la bellezza di una donna molti sono periti;
per essa l'amore brucia come fuoco.
[vv. 9-12]
13Tieniti lontano dall'uomo che ha il potere di uccidere
e non sperimenterai il timore della morte.
Se l'avvicini, stà attento a non sbagliare
perché egli non ti tolga la vita;
sappi che cammini in mezzo ai lacci
e ti muovi sull'orlo delle mura cittadine.
[vv. 14-18]
1Un governatore saggio educa il suo popolo,
l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata.
[vv. 2-3]
4Il governo del mondo è nelle mani del Signore;
egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto.
[vv. 5-6]
7Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia,
all'uno e agli altri è in abominio l'ingiustizia.
[vv. 8-10]
11Quando l'uomo muore eredita insetti, belve e vermi.
12Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore,
tenere il proprio cuore lontano da chi l'ha creato.
13Principio della superbia infatti è il peccato;
chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l'abominio.
Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi
e lo flagella sino a finirlo.
[vv. 14-17]
18Non è fatta per gli uomini la superbia,
né per i nati di donna l'arroganza.
[vv. 19-27]
28Figlio, con modestia glorifica l'anima tua
e rendile onore secondo che merita.
[vv. 29-31]
[vv. 1-2]
3Nessun beneficio a chi si ostina nel male
né a chi rifiuta di fare l'elemosina.
[vv. 4-5]
6Poiché anche l'Altissimo odia i peccatori
e farà giustizia degli empi.
[vv. 7-8]
9Quando uno prospera, i suoi nemici sono nel dolore;
ma quando uno è infelice, anche l'amico se ne separa.
[vv. 10-15]
16Il nemico ha il dolce sulle labbra,
ma in cuore medita di gettarti in una fossa.
Il nemico avrà lacrime agli occhi,
ma se troverà l'occasione, non si sazierà del tuo sangue.
[vv. 17-18]
[v. 1]
2Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio farà società con una caldaia?
Questa l'urterà e quella andrà in frantumi.
[vv. 3-15]
16Ogni essere si accoppia secondo la sua specie;
l'uomo si associa a chi gli è simile.
17Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e l'agnello?
Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
[vv. 18-22]
23Parla il ricco, tutti tacciono
ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso.
Parla il povero e dicono: «Chi è costui?».
Se inciampa, l'aiutano a cadere.
[vv. 24-26]
1Beato l'uomo che non ha peccato con le parole
e non è tormentato dal rimorso dei peccati.
[vv. 2-7]
8È malvagio l'uomo dall'occhio invidioso;
volge altrove lo sguardo e disprezza la vita altrui.
9L'occhio dell'avaro non si accontenta di una parte,
l'insana cupidigia inaridisce l'anima sua.
[vv. 10-15]
16Regala e accetta regali, distrai l'anima tua,
perché negli inferi non c'è gioia da ricercare.
[vv. 17-19]
20Beato l'uomo che medita sulla sapienza e ragiona con l'intelligenza,
[vv. 21-27]
[v. 1]
2Essa gli andrà incontro come una madre,
l'accoglierà come una vergine sposa;
3lo nutrirà con il pane dell'intelligenza,
e l'acqua della sapienza gli darà da bere.
[v. 4]
5Essa l'innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprir bocca in mezzo all'assemblea;
[vv. 6-13]
14Egli da principio creò l'uomo
e lo lasciò in balìa del suo proprio volere.
15Se vuoi, osserverai i comandamenti;
l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere.
16Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua;
là dove vuoi stenderai la tua mano.
[vv. 17-20]
[vv. 1-5]
6Nell'assemblea dei peccatori un fuoco si accende,
contro un popolo ribelle è divampata l'ira.
[vv. 7-9]
10Così trattò i seicentomila uomini
che sono periti per l'ostinazione del loro cuore.
[v. 11]
12poiché misericordia e ira sono in Dio,
potente quando perdona e quando riversa l'ira.
13Tanto grande la sua misericordia,
quanto grande la sua severità;
egli giudicherà l'uomo secondo le sue opere.
[vv. 14-17]
18Ecco il cielo e il cielo dei cieli,
l'abisso e la terra sussultano quando egli appare.
[vv. 19-26]
27Egli ordinò per l'eternità le sue opere,
ne stabilì l'attività per le generazioni future.
Non hanno fame né si stancano,
eppure non interrompono il loro lavoro.
[vv. 28-30]
1Il Signore creò l'uomo dalla terra
e ad essa lo fa tornare di nuovo.
[vv. 2-3]
4Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo,
perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli.
[vv. 5-20]
21Fà ritorno all'Altissimo e volta le spalle all'ingiustizia;
detesta interamente l'iniquità.
22Negli inferi infatti chi loderà l'Altissimo,
al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode?
[vv. 23-27]
7Che è l'uomo? E a che può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
[vv. 8-16]
17Ecco, non vale una parola più di un ricco dono?
L'uomo caritatevole offre l'una e l'altro.
[vv. 18-27]
28Ogni uomo assennato conosce la sapienza
e a colui che l'ha trovata rende omaggio.
[vv. 29-33]
[vv. 1-12]
13Interroga l'amico: forse non ha fatto nulla,
e se qualcosa ha fatto, perché non continui più.
[v. 14]
15Interroga l'amico, perché spesso si tratta di calunnia;
non credere a ogni parola.
[vv. 16-25]
26Dall'aspetto si conosce l'uomo;
dal volto si conosce l'uomo di senno.
[v. 27]
27Il saggio si fa onore con i discorsi,
l'uomo prudente piace ai grandi.
28Chi lavora la terra accrescerà il raccolto;
chi piace ai grandi si fa perdonare l'ingiustizia.
[v. 29]
30Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l'una e l'altro?
[v. 31]
12Non diventerà educato chi manca di capacità,
ma c'è anche una capacità che aumenta l'amarezza. [vv. 13-14]
15Se un assennato ascolta un discorso intelligente,
l'approverà e lo completerà;
se l'ascolta un dissoluto, se ne dispiace
e lo getta via dietro la schiena.
[vv. 16-18]
19Ceppi ai piedi è la disciplina per l'insensato
e come manette nella sua destra.
20Lo stolto alza la voce mentre ride;
ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio.
21Ornamento d'oro è la disciplina per l'assennato;
è come un monile al braccio destro.
22Il piede dello stolto si precipita verso una casa;
l'uomo sperimentato si mostrerà rispettoso.
23Lo stolto spia dalla porta l'interno della casa;
l'uomo educato se ne starà fuori.
24È cattiva educazione d'un uomo origliare alla porta;
l'uomo prudente ne resterebbe confuso.
[vv. 25-26]
27Quando un empio maledice l'avversario, maledice se stesso.
[v. 28]
[vv. 1-3]
4Una figlia prudente sarà un tesoro per il marito,
quella disonorevole un dolore per chi l'ha generata.
[vv. 5-11]
12Con un insensato non prolungare il discorso,
non frequentare l'insipiente;
[vv. 13-19]
20Chi scaglia pietre contro uccelli li mette in fuga,
chi offende un amico rompe l'amicizia.
[vv. 21-27]
[vv. 1-6]
7Figli, ascoltate l'educazione della bocca,
chi l'osserva non si perderà.
[vv. 8-15]
16Due specie di colpe moltiplicano i peccati, la terza provoca l'ira:
17una passione ardente come fuoco acceso
non si calmerà finché non sarà consumata;
un uomo impudico nel suo corpo
non smetterà finché non lo divori il fuoco;
per l'uomo impuro ogni pane è appetitoso,
non si stancherà finché non muoia.
18L'uomo infedele al proprio letto
dice fra sé: «Chi mi vede?
Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono;
nessuno mi vede, che devo temere?
Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo».
[vv. 19-20]
21Quest'uomo sarà punito nelle piazze della città,
sarà preso dove meno se l'aspetta.
[vv. 22-27]
22Tutto questo è il libro dell'alleanza del Dio altissimo,
la legge che ci ha imposto Mosè,
l'eredità delle assemblee di Giacobbe.
[v. 23]
24fa traboccare l'intelligenza come l'Eufrate
e come il Giordano nei giorni della mietitura;
[v. 25]
26Il primo non ne esaurisce la conoscenza
né l'ultimo la può pienamente indagare.
[vv. 27-29]
30Farò ancora splendere la mia dottrina come l'aurora;
la farò brillare molto lontano.
31Riverserò ancora l'insegnamento come una profezia,
lo lascerò per le generazioni future.
[v. 32]
16La malvagità di una donna ne àltera l'aspetto,
ne rende il volto tetro come quello di un orso.
[vv. 17-26]
6Il frutto dimostra come è coltivato l'albero,
così la parola rivela il sentimento dell'uomo.
[vv. 7-9]
10Il leone sta in agguato della preda,
così il peccato di coloro che praticano l'ingiustizia.
[vv. 11-16]
17Ama l'amico e sii a lui fedele,
ma se hai svelato i suoi segreti, non seguirlo più,
18perché come chi ha perduto un defunto,
così tu hai perduto l'amicizia del tuo prossimo.
[vv. 19-21]
22Chi ammicca con l'occhio trama il male,
e nessuno potrà distoglierlo.
[vv. 23-29]
30Anche il rancore e l'ira sono un abominio,
il peccatore li possiede.
[v. 1]
2Perdona l'offesa al tuo prossimo
e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
[v. 3]
4Egli non ha misericordia per l'uomo suo simile,
e osa pregare per i suoi peccati?
[vv. 5-6]
7Ricòrdati dei comandamenti
e non aver rancore verso il prossimo,
dell'alleanza con l'Altissimo
e non far conto dell'offesa subìta.
[vv. 8-12]
13Maledici il delatore e l'uomo di doppia lingua,
perché fa perire molti che vivono in pace.
[vv. 14-23]
24Ecco, recingi pure la tua proprietà con siepe spinosa,
lega in un sacchetto l'argento e l'oro,
[vv. 25-26]
[vv. 1-7]
8Tuttavia sii longanime con il misero,
e non fargli attender troppo l'elemosina.
[vv. 9-11]
12Rinserra l'elemosina nei tuoi scrigni
ed essa ti libererà da ogni disgrazia.
[vv. 13-15]
16Il peccatore dilapida i beni del suo garante,
l'ingrato di proposito abbandonerà chi l'ha salvato.
[vv. 17-20]
21Indispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito
e una casa che serva da riparo.
[vv. 22-27]
28Tali cose sono dure per un uomo che abbia intelligenza:
i rimproveri per l'ospitalità e gli insulti di un creditore.
[vv. 1-14]
15Salute e vigore valgono più di tutto l'oro,
un corpo robusto più di un'immensa fortuna.
[vv. 16-18]
19A che serve all'idolo l'offerta di frutti?
Esso non mangia né sente il profumo;
così è il perseguitato dal Signore.
[vv. 20-21]
22La gioia del cuore è vita per l'uomo,
l'allegria di un uomo è lunga vita.
[vv. 23-25]
1L'insonnia per la ricchezza logora il corpo,
l'affanno per essa distoglie il sonno.
2L'affanno della veglia tien lontano l'assopirsi,
come una grave malattia bandisce il sonno.
[vv. 3-4]
5Chi ama l'oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro per esso peccherà.
[vv. 6-10]
11Si consolideranno i suoi beni
e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze.
[v. 12]
13Ricòrdati che l'occhio cattivo è un male.
Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio?
Per questo esso lacrima in ogni circostanza.
14Dove guarda l'ospite, non stendere la mano;
non intingere nel piatto insieme con lui.
[vv. 15-19]
20Sonno salubre con uno stomaco ben regolato,
al mattino si alza e il suo spirito è libero.
Travaglio di insonnia, coliche e vomiti
accompagnano l'uomo ingordo.
[vv. 21-29]
30L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
[v. 31]
[vv. 1-9]
10Prima del tuono viene la folgore,
la grazia precede l'uomo modesto.
[vv. 11-14]
15Chi indaga la legge ne sarà appagato,
ma l'ipocrita vi troverà motivo di scandalo.
[vv. 16-17]
18Un uomo assennato non trascura l'avvertimento,
quello empio e superbo non prova alcun timore.
[vv. 19-24]
[v. 1]
2Un uomo saggio non detesta la legge,
ma l'ipocrita a suo riguardo è come una nave nella tempesta.
[vv. 3-4]
5Ruota di carro il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l'asse che gira.
[vv. 6-12]
13Come l'argilla nelle mani del vasaio
che la forma a suo piacimento,
così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati,
per retribuirli secondo la sua giustizia.
[vv. 14-17]
18Badate che non ho faticato solo per me,
ma per quanti ricercano l'istruzione.
[vv. 19-24]
25Foraggio, bastone e pesi per l'asino;
pane, castigo e lavoro per lo schiavo.
[vv. 26-27]
28Fallo lavorare perché non stia in ozio,
poiché l'ozio insegna molte cattiverie.
[vv. 29-30]
31Se hai uno schiavo, sia come te stesso,
poiché l'hai acquistato con il sangue.
[vv. 32-33]
[vv. 1-2]
3Questo dopo quello: tale la visione di sogni,
di fronte a un volto l'immagine di un volto.
[vv. 4-9]
10Chi non ha avuto delle prove, poco conosce;
chi ha viaggiato ha accresciuto l'accortezza.
[vv. 11-14]
15Beata l'anima di chi teme il Signore;
a chi si appoggia? Chi è il suo sostegno?
[v. 16]
17solleva l'anima e illumina gli occhi,
concede sanità, vita e benedizione.
[vv. 18-22]
23Uno edifica, l'altro abbatte: che vantaggio se ne ricava oltre la fatica?
24Uno prega, l'altro maledice:
quale delle due voci ascolterà il Signore?
[v. 25]
26Così l'uomo che digiuna per i suoi peccati
e poi va e li commette di nuovo.
Chi ascolterà la sua supplica?
Quale utilità c'è nella sua umiliazione?
18non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto,
rendendo soddisfazione ai giusti e ristabilendo l'equità.
[vv. 19-24]
25Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata,
ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio.
[vv. 26-27]
15Al di sopra di tutto questo prega l'Altissimo
perché guidi la tua condotta secondo verità.
[vv. 16-18]
19C'è l'uomo esperto maestro di molti,
ma inutile per se stesso.
[vv. 20-29]
30perchè l'abuso dei cibi causa malattie, l'ingordigia provoca coliche.
[v. 31]
[vv. 1-3]
4Il Signore ha creato medicamenti dalla terra,
l'uomo assennato non li disprezza.
[vv. 5-24]
25Come potrà divenir saggio chi maneggia l'aratro
e si vanta di brandire un pungolo?
Spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro
e parla solo di vitelli?
[v. 26]
27Così ogni artigiano e ogni artista
che passa la notte come il giorno:
quelli che incidono incisioni per sigilli
e con pazienza cercano di variare l'intaglio;
pongono mente a ritrarre bene il disegno
e stanno svegli per terminare il lavoro.
[vv. 28-33]
34Non fanno brillare né l'istruzione né il diritto,
non compaiono tra gli autori di proverbi;
ma sostengono le cose materiali,
e la loro preghiera riguarda i lavori del mestiere.
[vv. 1-9]
10I popoli parleranno della sua sapienza,
l'assemblea proclamerà le sue lodi.
[vv. 11-16]
17Alla sua parola l'acqua si ferma come un cumulo,
a un suo detto si aprono i serbatoi delle acque.
[vv. 18-31]
32Per questo ero convinto fin dal principio,
vi ho riflettuto e l'ho messo per iscritto:
[vv. 33-35]
[vv. 1-11]
12Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno,
mentre la lealtà resterà sempre.
[v. 13]
14Come l'ingiusto aprendo le mani si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
[vv. 15-19]
20Vino e musica rallegrano il cuore,
ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza.
21Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora di essi una voce soave.
[v. 22]
23Il compagno e l'amico si incontrano a tempo opportuno,
ma più ancora di essi moglie e marito.
[vv. 24-28]
29Un uomo che guarda alla tavola altrui
ha una vita che non si può chiamar tale.
Si contaminerà con cibi stranieri;
l'uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
[v. 30]
1O morte, come è amaro il tuo pensiero
per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza,
per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto,
ancora in grado di gustare il cibo!
[vv. 2-13]
14Figli, custodite l'istruzione in pace;
ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,
l'una e l'altro a che servono?
[vv. 15-22]
[vv. 9-16]
17Neppure i santi del Signore sono in grado
di narrare tutte le sue meraviglie,
ciò che il Signore onnipotente ha stabilito
perché l'universo stesse saldo a sua gloria.
18Egli scruta l'abisso e il cuore
e penetra tutti i loro segreti.
L'Altissimo conosce tutta la scienza
e osserva i segni dei tempi,
[vv. 19-25]
[v. 1]
2Il sole mentre appare nel suo sorgere proclama:
«Che meraviglia è l'opera dell'Altissimo!».
[vv. 3-4]
5Grande è il Signore che l'ha creato
e con la parola ne affretta il rapido corso.
[v. 6]
7Dalla luna dipende l'indicazione delle feste,
luminare che decresce fino alla sua scomparsa.
[vv. 8-10]
11Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto,
è bellissimo nel suo splendore.
12Avvolge il cielo con un cerchio di gloria,
l'hanno teso le mani dell'Altissimo.
[vv. 13-16b]
17bcosì anche l'uragano del nord e il turbine di vento.
18Fa scendere la neve come uccelli che si posano,
come cavallette che si posano è la sua discesa;
l'occhio ammira la bellezza del suo candore
e il cuore stupisce nel vederla fioccare.
[vv. 19-20]
21Inaridisce i monti e brucia il deserto;
divora l'erba come un fuoco.
22Il rimedio di tutto, un annuvolamento improvviso,
l'arrivo della rugiada ristora dal caldo.
23Dio con la sua parola ha domato l'abisso
e vi ha piantato isole.
[vv. 24-33]
1Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri,
dei nostri antenati per generazione.
[vv. 2-3]
4Capi del popolo con le loro decisioni
e con l'intelligenza della sapienza popolare;
saggi discorsi erano nel loro insegnamento.
[vv. 5-14]
15I popoli parlano della loro sapienza,
l'assemblea ne proclama le lodi.
[vv. 16-22]
23Dio fece posare sulla testa di Giacobbe
la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza;
lo confermò nelle sue benedizioni,
a lui diede il paese in eredità e lo divise in varie parti,
assegnandole alle dodici tribù.
[vv. 1-11]
12Sopra il turbante gli pose una corona d'oro
con incisa l'iscrizione sacra,
insegna d'onore, lavoro stupendo,
ornamento delizioso per gli occhi.
[vv. 13-14]
15Mosè lo consacrò e l'unse con l'olio santo.
Costituì un'alleanza perenne per lui
e per i suoi discendenti, finché dura il cielo:
quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio
e benedire il popolo nel nome del Signore.
16Il Signore lo scelse tra tutti i viventi
perché gli offrisse sacrifici,
incenso e profumo come memoriale
e perché compisse l'espiazione per il suo popolo.
[vv. 17-26]
[vv. 1-4]
5Egli invocò l'Altissimo sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore onnipotente
scagliando chicchi di grandine di grande potenza.
[vv. 6-8]
9Il Signore concesse a Caleb una forza
che l'assistette sino alla vecchiaia,
perché raggiungesse le alture del paese,
che la sua discendenza potè conservare in eredità,
[vv. 10-15]
16Egli invocò il Signore onnipotente,
quando i nemici lo premevano all'intorno,
con l'offerta di un agnello da latte.
[vv. 17-19]
20Perfino dopo la sua morte profetizzò,
predicendo al re la sua fine;
anche dal sepolcro levò ancora la voce
per allontanare in una profezia l'iniquità dal popolo.
[vv. 1-3]
4Nella giovinezza non ha forse ucciso il gigante
e cancellata l'ignominia dal popolo,
scagliando con la fionda la pietra,
che abbattè la tracotanza di Golia?
[v. 5]
6Così l'esaltarono per i suoi diecimila,
lo lodarono nei canti del Signore
e gli offrirono un diadema di gloria.
[v. 7]
8In ogni sua opera glorificò
il Santo altissimo con parole di lode;
cantò inni a lui con tutto il cuore
e amò colui che l'aveva creato.
[vv. 9-17]
18Nel nome del Signore Dio,
che è chiamato Dio di Israele,
accumulasti l'oro quasi fosse stagno,
come il piombo rendesti abbondante l'argento.
[v. 19]
20Così deturpasti la tua gloria e profanasti la tua discendenza,
sì da attirare l'ira divina sui tuoi figli
e sofferenze con la tua follia.
[vv. 21-25]
[vv. 1-9]
10designato a rimproverare i tempi futuri
per placare l'ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore dei padri verso i figli
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
[vv. 11-16]
17Ezechia fortificò la sua città
e condusse l'acqua nel suo interno;
scavò con il ferro un canale nella roccia
e costruì cisterne per l'acqua.
[vv. 18-20]
21Egli colpì l'accampamento degli Assiri,
e il suo angelo li sterminò,
[vv. 22-25]
[vv. 1-5]
6I nemici incendiarono l'eletta città del santuario,
resero deserte le sue strade,
[vv. 7-16]
[v. 1]
2Da lui furon poste le fondamenta del doppio rialzo,
l'alto contrafforte della cinta del tempio.
[vv. 3-6]
7come il sole sfolgorante sul tempio dell'Altissimo,
come l'arcobaleno splendente fra nubi di gloria,
[vv. 8-10]
11Quando indossava i paramenti solenni,
quando si rivestiva con gli ornamenti più belli,
salendo i gradini del santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l'intero santuario.
[v. 12]
13mentre tutti i figli di Aronne nella loro gloria,
con le offerte del Signore nelle mani,
stavano davanti a tutta l'assemblea di Israele,
14egli compiva il rito liturgico sugli altari,
preparando l'offerta all'Altissimo onnipotente.
[vv. 15-19]
20Allora, scendendo, egli alzava le mani
su tutta l'assemblea dei figli di Israele
per dare con le sue labbra la benedizione del Signore,
gloriandosi del nome di lui.
[vv. 21-29]
[vv. 1-15]
16Chinai un poco l'orecchio per riceverla;
vi trovai un insegnamento abbondante.
[vv. 17-18]
19La mia anima si è allenata in essa;
fui diligente nel praticare la legge.
Ho steso le mani verso l'alto;
ho deplorato che la si ignori.
[vv. 20-25]
26Sottoponete il collo al suo giogo,
accogliete l'istruzione.
Essa è vicina e si può trovare.
[v. 27]
28Acquistate anche l'istruzione con molto denaro;
con essa otterrete molto oro.
29Si diletti l'anima vostra della misericordia del Signore;
non vogliate vergognarvi di lodarlo.
[v. 30]