11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
8. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio |
9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
13. | Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio |
14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
24. | Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio |
25. | Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso |
26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
29. | Il suggerimento che viene presentato è scelto a caso. Se vuoi presentare uno specifico suggerimento aggiungi il parametro HintNumber all'URL, ad esempio "&HintNumber=7". Mostra il suggerimento n. 7 |
Hai cercato i capitoli contenenti la parola o frase So [considerando maiuscole/minuscole, anche dentro le parole, cercando nei capitoli, versione Bibbia CEI 2008]
Hai trovato 368 capitoli in 61 libri:
GnGenesi (22), EsEsodo (9), LvLevitico (1), NmNumeri (10), DtDeuteronomio (9), GsGiosuè (6), GdcGiudici (6), RtRut (2), 1Sam1 Samuele (13), 2Sam2 Samuele (12), 1Re1 Re (5), 2Re2 Re (9), 1Cr1 Cronache (16), 2Cr2 Cronache (6), EsdEsdra (2), NeeNeemia (3), TbTobia (8), GdtGiuditta (1), 1Mac1 Maccabei (3), 2Mac2 Maccabei (5), GbGiobbe (17), SalSalmi (32), PrProverbi (3), QoQoelet (2), CtCantico (3), SapSapienza (1), SirSiracide (8), IsIsaia (23), GerGeremia (20), LamLamentazioni (4), BarBaruc (3), EzEzechiele (8), DnDaniele (4), OsOsea (4), GlGioele (1), AmAmos (3), GioGiona (2), MiMichea (2), SoSofonia (3), ZacZaccaria (5), MtMatteo (9), McMarco (4), LcLuca (9), GvGiovanni (10), AtAtti (5), RmRomani (5), 1Cor1 Corinzi (2), 2Cor2 Corinzi (3), GalGalati (3), FilFilippesi (3), ColColossesi (1), 1Tess1 Tessalonicesi (1), 1Tim1 Timoteo (1), 2Tim2 Timoteo (1), GcGiacomo (3), 1Pt1 Pietro (1), 2Pt2 Pietro (1), 1Gv1 Giovanni (1), 2Gv2 Giovanni (1), GdGiuda (1), ApApocalisse (7)
Forse ti può interessare effettuare la ricerca per versetti o per paragrafi.
Puoi non cercare dentro le parole o tener conto degli accenti o non tener conto delle maiuscole o usare solo la versione predefinita, CEI 2008 o aggiungere la versione Bibbia CEI 1974 o usare solo la versione Bibbia CEI 1974.
Un termine di ricerca potrebbe essere un nome o un'abbreviazione di libro biblico: So = Libro di Sofonia. Forse ti può interessare ricaricare la pagina presentando il libro invece di cercare la parola
ovvero presentando il libro e cercando la parola.
1Giosuè, figlio di Nun, di nascosto inviò da Sittìm due spie, ingiungendo: «Andate, osservate il territorio e Gerico». Essi andarono ed entrarono in casa di una prostituta di nome Raab. Lì dormirono.
2Fu riferito al re di Gerico: «Guarda che alcuni degli Israeliti sono venuti qui, questa notte, per esplorare il territorio». 3Allora il re di Gerico mandò a dire a Raab: «Fa’ uscire gli uomini che sono venuti da te e sono entrati in casa tua, perché sono venuti a esplorare tutto il territorio». 4Allora la donna prese i due uomini e, dopo averli nascosti, rispose: «Sì, sono venuti da me quegli uomini, ma non sapevo di dove fossero. 5All’imbrunire, quando stava per chiudersi la porta della città, uscirono e non so dove siano andati. Inseguiteli, presto! Li raggiungerete di certo».
6Ella invece li aveva fatti salire sulla terrazza e li aveva nascosti fra gli steli di lino che teneva lì ammucchiati. 7Quelli li inseguirono sulla strada del Giordano, fino ai guadi, e si chiuse la porta della città, dopo che furono usciti gli inseguitori.
8Quegli uomini non si erano ancora coricati quando la donna salì da loro sulla terrazza, 9e disse loro: «So che il Signore vi ha consegnato la terra. Ci è piombato addosso il terrore di voi e davanti a voi tremano tutti gli abitanti della regione, 10poiché udimmo che il Signore ha prosciugato le acque del Mar Rosso davanti a voi, quando usciste dall’Egitto, e quanto avete fatto ai due re amorrei oltre il Giordano, Sicon e Og, da voi votati allo sterminio. 11Quando l’udimmo, il nostro cuore venne meno e nessuno ha più coraggio dinanzi a voi, perché il Signore, vostro Dio, è Dio lassù in cielo e quaggiù sulla terra. 12Ora giuratemi per il Signore che, come io ho usato benevolenza con voi, così anche voi userete benevolenza con la casa di mio padre; datemi dunque un segno sicuro 13che lascerete in vita mio padre, mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e quanto loro appartiene e risparmierete le nostre vite dalla morte». 14Quegli uomini le dissero: «Siamo disposti a morire al vostro posto, purché voi non riveliate questo nostro accordo; quando poi il Signore ci consegnerà la terra, ti tratteremo con benevolenza e lealtà».
15Allora ella li fece scendere con una corda dalla finestra, dal momento che la sua casa era addossata alla parete delle mura, e là ella abitava, 16e disse loro: «Andate verso i monti, perché non v’incontrino gli inseguitori. Rimanete nascosti là tre giorni, fino al loro ritorno; poi andrete per la vostra strada». 17Quegli uomini le risposero: «Saremo sciolti da questo giuramento che ci hai richiesto, se non osservi queste condizioni: 18quando noi entreremo nella terra, legherai questa cordicella di filo scarlatto alla finestra da cui ci hai fatto scendere e radunerai dentro casa, presso di te, tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre. 19Chiunque uscirà fuori dalla porta della tua casa, sarà responsabile lui della sua vita, non noi; per chiunque invece starà con te in casa, saremo responsabili noi, se gli si metteranno le mani addosso. 20Ma se tu rivelerai questo nostro accordo, noi saremo liberi dal giuramento che ci hai richiesto». 21Ella rispose: «Sia come dite». Poi li congedò e quelli se ne andarono. Ella legò la cordicella scarlatta alla finestra.
22Se ne andarono e raggiunsero i monti. Vi rimasero tre giorni, finché non furono tornati gli inseguitori. Gli inseguitori li avevano cercati in ogni direzione, senza trovarli. 23Quei due uomini allora presero la via del ritorno, scesero dai monti e attraversarono il fiume. Vennero da Giosuè, figlio di Nun, e gli raccontarono tutto quanto era loro accaduto. 24Dissero a Giosuè: «Il Signore ha consegnato nelle nostre mani tutta la terra e davanti a noi tremano già tutti gli abitanti della regione».
1Giosuè si levò di buon mattino; si mossero da Sittìm e giunsero al Giordano, lui e tutti gli Israeliti. Lì pernottarono prima di attraversare. 2Trascorsi tre giorni, gli scribi percorsero l’accampamento 3e diedero al popolo quest’ordine: «Quando vedrete l’arca dell’alleanza del Signore, vostro Dio, e i sacerdoti leviti che la portano, voi vi muoverete dal vostro posto e la seguirete; 4vi sia però tra voi ed essa una distanza di circa duemila cubiti: non avvicinatevi. Così potrete conoscere la strada dove andare, perché prima d’oggi non siete passati per questa strada». 5Giosuè ordinò al popolo: «Santificatevi, poiché domani il Signore compirà meraviglie in mezzo a voi». 6E ai sacerdoti Giosuè disse: «Sollevate l’arca dell’alleanza e attraversate il fiume davanti al popolo». Essi sollevarono l’arca dell’alleanza e camminarono davanti al popolo.
7Il Signore disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che, come sono stato con Mosè, così sarò con te. 8Da parte tua, ordina ai sacerdoti che portano l’arca dell’alleanza: “Una volta arrivati alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete”». 9Disse allora Giosuè agli Israeliti: «Venite qui ad ascoltare gli ordini del Signore, vostro Dio». 10Disse ancora Giosuè: «Da ciò saprete che in mezzo a voi vi è un Dio vivente: proprio lui caccerà via dinanzi a voi il Cananeo, l’Ittita, l’Eveo, il Perizzita, il Gergeseo, l’Amorreo e il Gebuseo. 11Ecco, l’arca dell’alleanza del Signore di tutta la terra sta per attraversare il Giordano dinanzi a voi. 12Sceglietevi dunque dodici uomini dalle tribù d’Israele, un uomo per ciascuna tribù. 13Quando le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l’arca del Signore di tutta la terra si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano si divideranno: l’acqua che scorre da monte si fermerà come un solo argine».
14Quando il popolo levò le tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti portavano l’arca dell’alleanza davanti al popolo. 15Appena i portatori dell’arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l’arca si immersero al limite delle acque – il Giordano infatti è colmo fino alle sponde durante tutto il tempo della mietitura –, 16le acque che scorrevano da monte si fermarono e si levarono come un solo argine molto lungo a partire da Adam, la città che è dalla parte di Sartàn. Le acque che scorrevano verso il mare dell’Araba, il Mar Morto, si staccarono completamente. Così il popolo attraversò di fronte a Gerico. 17I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore stettero fermi all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele attraversava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano.
1Quando Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato Ai e l’aveva votata allo sterminio e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re, e che quelli di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro, 2ebbe grande paura, perché Gàbaon era grande come una delle città regali, ed era più grande di Ai e tutti i suoi uomini erano valorosi. 3Allora Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, mandò questo messaggio a Oam, re di Ebron, a Piram, re di Iarmut, a Iafìa, re di Lachis e a Debir, re di Eglon: 4«Venite ad aiutarmi per attaccare Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti». 5Questi cinque re amorrei – il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon – con tutte le loro truppe si radunarono insieme, andarono ad accamparsi contro Gàbaon e le mossero guerra.
6Gli uomini di Gàbaon inviarono allora questa richiesta a Giosuè, all’accampamento di Gàlgala: «Da’ una mano ai tuoi servi! Vieni presto da noi a salvarci e aiutaci, perché si sono alleati contro di noi tutti i re degli Amorrei, che abitano le montagne».
7Allora Giosuè salì da Gàlgala con tutto l’esercito e i prodi guerrieri, 8e il Signore gli disse: «Non aver paura di loro, perché li consegno in mano tua: nessuno di loro resisterà davanti a te».
9Giosuè piombò su di loro all’improvviso, avendo marciato tutta la notte da Gàlgala. 10Il Signore li disperse davanti a Israele e inflisse loro una grande sconfitta a Gàbaon, li inseguì sulla via della salita di Bet-Oron e li batté fino ad Azekà e a Makkedà. 11Mentre essi fuggivano dinanzi a Israele ed erano alla discesa di Bet-Oron, il Signore lanciò dal cielo su di loro come grosse pietre fino ad Azekà e molti morirono. Morirono per le pietre della grandine più di quanti ne avessero uccisi gli Israeliti con la spada. 12Quando il Signore consegnò gli Amorrei in mano agli Israeliti, Giosuè parlò al Signore e disse alla presenza d’Israele:
«Férmati, sole, su Gàbaon,
luna, sulla valle di Àialon».
13Si fermò il sole
e la luna rimase immobile
finché il popolo non si vendicò dei nemici.
Non è forse scritto nel libro del Giusto? Stette fermo il sole nel mezzo del cielo, non corse al tramonto un giorno intero. 14Né prima né poi vi fu giorno come quello, in cui il Signore ascoltò la voce d’un uomo, perché il Signore combatteva per Israele. 15Giosuè e tutto Israele ritornarono verso l’accampamento di Gàlgala.
16Quei cinque re fuggirono e si nascosero nella grotta a Makkedà. 17Fu riferito a Giosuè: «Sono stati trovati i cinque re, nascosti nella grotta a Makkedà». 18Giosuè disse loro: «Rotolate grosse pietre contro l’entrata della grotta e appostate alcune sentinelle per sorvegliarli. 19Voi però non fermatevi: continuate a inseguire i vostri nemici, attaccate la loro retroguardia e non lasciateli rientrare nelle loro città, perché il Signore, vostro Dio, li consegna nelle vostre mani». 20Quando Giosuè e gli Israeliti ebbero finito di infliggere loro una sconfitta tanto grande da finirli, e i superstiti che erano loro sfuggiti ebbero raggiunto le loro fortezze, 21tutto l’esercito ritornò sano e salvo all’accampamento di Makkedà presso Giosuè. Nessuno osò più muover lingua contro gli Israeliti.
22Giosuè quindi ordinò: «Aprite l’ingresso della grotta e fatemi uscire dalla grotta quei cinque re». 23Così fecero e gli condussero fuori dalla grotta quei cinque re: il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon. 24Quando quei re furono fatti uscire dinanzi a Giosuè, egli convocò tutti gli Israeliti e disse agli ufficiali che avevano marciato con lui: «Avvicinatevi e ponete i vostri piedi sul collo di questi re!». Quelli si avvicinarono e posero i piedi sul loro collo. 25Disse loro Giosuè: «Non temete e non spaventatevi! Coraggio, siate forti, perché così farà il Signore a tutti i nemici contro cui dovrete combattere». 26Dopo di ciò, Giosuè li colpì e li fece morire e li fece appendere a cinque alberi. Vi rimasero appesi fino a sera. 27All’ora del tramonto, per ordine di Giosuè, li calarono dagli alberi e li gettarono nella grotta dove si erano nascosti. All’ingresso della grotta posero grosse pietre, che sono lì ancora oggi.
28Giosuè in quel giorno conquistò Makkedà: passò a fil di spada la città e il suo re, li votò allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite e trattò il re di Makkedà come aveva trattato il re di Gerico.
29Da Makkedà Giosuè e tutto Israele passarono a Libna e l’attaccarono. 30Il Signore consegnò anche questa città e il suo re nelle mani d’Israele, che la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa; non vi lasciò alcun superstite e trattò il suo re come aveva trattato il re di Gerico.
31Da Libna Giosuè e tutto Israele passarono a Lachis, si accamparono contro di essa e l’attaccarono. 32Il Signore consegnò Lachis nelle mani d’Israele: la conquistò il secondo giorno e la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Libna. 33Allora Oram, re di Ghezer, andò in soccorso di Lachis. Giosuè batté lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcun superstite.
34Da Lachis Giosuè e tutto Israele passarono a Eglon, si accamparono contro di essa e l’attaccarono. 35La presero quello stesso giorno e la passarono a fil di spada, votando allo sterminio ogni essere vivente che era in essa, come avevano fatto a Lachis.
36Da Eglon Giosuè e tutto Israele salirono a Ebron e l’attaccarono. 37Presero e passarono a fil di spada la città, il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa. Non lasciarono alcun superstite, come avevano fatto a Eglon: la votarono allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa.
38Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, si volsero a Debir e l’attaccarono. 39La presero con il suo re e tutti i suoi villaggi, li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa: non lasciarono alcun superstite. Trattarono Debir e il suo re come avevano trattato Ebron e come avevano trattato Libna e il suo re.
40Così Giosuè conquistò tutta la regione: le montagne, il Negheb, la Sefela, le pendici, con tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni vivente, come aveva comandato il Signore, Dio d’Israele. 41Giosuè li conquistò da Kades-Barnea fino a Gaza, con tutto il territorio di Gosen fino a Gàbaon. 42Giosuè prese tutti questi re e i loro territori in una sola volta, perché il Signore, Dio d’Israele, combatteva per Israele. 43Infine Giosuè e tutto Israele ritornarono all’accampamento di Gàlgala.
1Giosuè era ormai vecchio e avanti negli anni, e il Signore gli disse: «Tu sei vecchio e avanti negli anni, mentre rimane molto territorio da occupare. 2Queste sono le terre rimaste: tutti i distretti dei Filistei e tutto il territorio dei Ghesuriti, 3dal Sicor, di fronte all’Egitto, fino al territorio di Ekron, a settentrione, zona considerata cananea; i cinque principati dei Filistei – Gaza, Asdod, Àscalon, Gat ed Ekron – e gli Avviti 4nel meridione; tutto il territorio dei Cananei, da Ara, che è di quelli di Sidone, fino ad Afek, fino al confine degli Amorrei; 5il territorio di quelli di Biblo e tutto il Libano orientale, da Baal-Gad ai piedi del monte Ermon fino all’ingresso di Camat. 6Io stesso scaccerò davanti agli Israeliti tutti gli abitanti delle montagne dal Libano a Misrefot-Màim, e tutti quelli di Sidone. Tu dovrai solo tirare a sorte l’eredità per Israele, come ti ho comandato. 7Ora dunque, distribuisci questa terra in eredità alle nove tribù e a metà della tribù di Manasse».
8Insieme con l’altra metà di Manasse, i Rubeniti e i Gaditi avevano ricevuto la loro parte di eredità, che Mosè aveva assegnato loro al di là del Giordano, a oriente, come aveva concesso loro Mosè, servo del Signore: 9da Aroèr, che è sulla riva del torrente Arnon, e dalla città in fondovalle, tutta la pianura di Màdaba fino a Dibon; 10tutte le città di Sicon, re degli Amorrei, che regnava a Chesbon, fino al confine degli Ammoniti; 11Gàlaad, il territorio dei Ghesuriti e dei Maacatiti, tutto il monte Ermon e tutto Basan fino a Salca; 12in Basan tutto il regno di Og, che regnava ad Astaròt e a Edrei, uno degli ultimi figli dei Refaìm, che Mosè aveva debellato e spodestato. 13Tuttavia gli Israeliti non avevano scacciato i Ghesuriti e i Maacatiti; infatti le popolazioni di Ghesur e Maacà vivono in mezzo a Israele ancora oggi.
14Soltanto alla tribù di Levi non aveva assegnato un’eredità: i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore, Dio d’Israele, sono la sua eredità, come aveva detto loro.
15Mosè aveva assegnato alla tribù dei figli di Ruben una parte secondo i loro casati, 16ed essi ebbero il territorio da Aroèr, che è sulla riva del torrente Arnon, e dalla città in fondovalle, tutta la pianura presso Màdaba, 17Chesbon e tutte le sue città che sono nella pianura, Dibon, Bamòt-Baal, Bet-Baal-Meon, 18Iaas, Kedemòt, Mefàat, 19Kiriatàim, Sibma e Seret-Hassacàr sulle montagne che dominano la valle, 20Bet-Peor, le pendici del Pisga, Bet-Iesimòt, 21tutte le città della pianura, tutto il regno di Sicon, re degli Amorrei, che regnava a Chesbon e che Mosè aveva sconfitto insieme con i capi dei Madianiti, vassalli di Sicon, che abitavano nella regione: Evì, Rekem, Sur, Cur e Reba. 22Quanto a Balaam, figlio di Beor, l’indovino, gli Israeliti lo uccisero di spada insieme a quelli che avevano trafitto. 23Il territorio dei Rubeniti comprende poi il Giordano e il territorio limitrofo. Questa è l’eredità dei Rubeniti secondo i loro casati: le città con i loro villaggi.
24Mosè poi aveva dato una parte alla tribù di Gad, ai figli di Gad, secondo i loro casati, 25ed essi ebbero il territorio di Iazer e tutte le città di Gàlaad e metà del territorio degli Ammoniti fino ad Aroèr, che è di fronte a Rabbà, 26e da Chesbon fino a Ramat-Mispe e Betonìm e da Macanàim fino al territorio di Lodebàr; 27nella valle: Bet-Aram e Bet-Nimra, Succot e Safon, il resto del regno di Sicon, re di Chesbon. Il Giordano ne era il confine sino all’estremità del mare di Chinneret oltre il Giordano, a oriente. 28Questa è l’eredità dei figli di Gad secondo i loro casati: le città con i loro villaggi.
29Mosè aveva assegnato a metà della tribù dei figli di Manasse, secondo i loro casati, 30il seguente territorio che appartenne a loro: da Macanàim, tutto il Basan, tutto il regno di Og, re di Basan, e tutti i villaggi di Iair, che sono in Basan: sessanta città. 31La metà di Gàlaad, Astaròt ed Edrei, città del regno di Og in Basan, furono date ai figli di Machir, figlio di Manasse, cioè alla metà dei figli di Machir, secondo i loro casati.
32Questo è quanto distribuì Mosè nelle steppe di Moab, oltre il Giordano di Gerico, a oriente. 33Alla tribù di Levi, però, Mosè non aveva assegnato alcuna eredità: il Signore, Dio d’Israele, è la loro eredità, come aveva detto loro.
1Il territorio toccato in sorte alla tribù dei figli di Giuda, secondo i loro casati, si estendeva fino ai confini di Edom, dal deserto di Sin verso il Negheb, all’estremo meridione. 2Il loro confine a mezzogiorno cominciava dalla parte estrema del Mar Morto, dalla punta rivolta verso mezzogiorno, 3poi procedeva a meridione della salita di Akrabbìm, passava per Sin e risaliva a meridione di Kades-Barnea; passava poi da Chesron, saliva ad Addar e girava verso Karkà; 4passava poi da Asmon e raggiungeva il torrente d’Egitto e faceva capo al mare. Questo era il loro confine meridionale. 5A oriente il confine era costituito dal Mar Morto fino alla foce del Giordano. Dal lato settentrionale il confine partiva dalla lingua di mare presso la foce del Giordano, 6saliva a Bet-Cogla e passava a settentrione di Bet-Araba e saliva al sasso di Boan, figlio di Ruben. 7Poi il confine saliva a Debir, per la valle di Acor e, a settentrione, girava verso Gàlgala, che è di fronte alla salita di Adummìm, a mezzogiorno del torrente; passava poi alle acque di En-Semes e faceva capo a En-Roghel. 8Saliva poi la valle di Ben-Innòm sul versante meridionale dei Gebusei, cioè di Gerusalemme; poi il confine saliva sulla vetta della montagna che domina la valle di Innòm a occidente ed è all’estremità della valle dei Refaìm, a settentrione. 9Poi il confine piegava dalla vetta della montagna verso la fonte delle acque di Neftòach e usciva al monte Efron; piegava poi verso Baalà, che è Kiriat-Iearìm. 10Indi il confine girava da Baalà, a occidente, verso il monte Seir, passava sul pendio settentrionale del monte Iearìm, cioè Chesalòn, scendeva a Bet-Semes e passava per Timna. 11Poi il confine raggiungeva il pendio settentrionale di Ekron, quindi piegava verso Siccaròn, passava per il monte Baalà, raggiungeva Iabneèl e terminava al mare. 12Il confine occidentale era il Mare Grande. Questo era nel complesso il territorio dei figli di Giuda, secondo i loro casati.
13A Caleb, figlio di Iefunnè, fu data una parte in mezzo ai figli di Giuda, secondo l’ordine del Signore a Giosuè: fu data Kiriat-Arbà, padre di Anak, cioè Ebron. 14Caleb scacciò di là i tre figli di Anak: Sesài, Achimàn e Talmài, nati da Anak. 15Di là passò ad assalire gli abitanti di Debir, che prima si chiamava Kiriat-Sefer. 16Disse allora Caleb: «A chi colpirà Kiriat-Sefer e la prenderà, io darò in moglie mia figlia Acsa». 17La prese Otnièl, figlio di Kenaz, fratello di Caleb; a lui diede in moglie sua figlia Acsa. 18Ora, mentre andava dal marito, ella lo convinse a chiedere a suo padre un campo. Scese dall’asino e Caleb le disse: «Che hai?». 19Ella rispose: «Concedimi un favore; poiché tu mi hai dato una terra arida, dammi anche qualche fonte d’acqua». Egli le donò la sorgente superiore e la sorgente inferiore. 20Questa fu l’eredità della tribù dei figli di Giuda, secondo i loro casati.
21Le città poste all’estremità della tribù dei figli di Giuda, lungo il confine di Edom, nel Negheb, erano: Kabseèl, Eder, Iagur, 22Kina, Dimonà, Adadà, 23Kedes, Asor-Itnàn, 24Zif, Telem, Bealòt, 25Asor-Adattà, Keriòt-Chesron, cioè Asor, 26Amam, Sema, Moladà, 27Casar-Gaddà, Chesmon, Bet-Pelet, 28Casar-Sual, Bersabea e le sue dipendenze, 29Baalà, Iim, Esem, 30Eltolàd, Chesil, Corma, 31Siklag, Madmannà, Sansannà, 32Lebaòt, Silchìm, En-Rimmon: in tutto ventinove città e i loro villaggi.
33Nella Sefela: Estaòl, Sorea, Asna, 34Zanòach, En-Gannìm, Tappùach, Enam, 35Iarmut, Adullàm, Soco, Azekà, 36Saaràim, Aditàim, Ghederà e Ghederotàim: quattordici città e i loro villaggi; 37Senan, Adasà, Migdal-Gad, 38Dileàn, Mispa, Iokteèl, 39Lachis, Boskat, Eglon, 40Cabbon, Lacmas, Chitlis, 41Ghederòt, Bet-Dagon, Naamà e Makkedà: sedici città e i loro villaggi; 42Libna, Eter, Asan, 43Iftach, Asna, Nesib, 44Keila, Aczib e Maresà: nove città e i loro villaggi; 45Ekron, le città del suo distretto e i suoi villaggi; 46da Ekron fino al mare, tutte le città vicine ad Asdod e i loro villaggi; 47Asdod, le città del suo distretto e i suoi villaggi; Gaza, le città del suo distretto e i suoi villaggi fino al torrente d’Egitto e al Mare Grande, che serve da confine.
48Sulle montagne: Samir, Iattir, Soco, 49Danna, Kiriat-Sannà, cioè Debir, 50Anab, Estemòa, Anìm, 51Gosen, Colòn e Ghilo: undici città e i loro villaggi. 52Arab, Duma, Esan, 53Ianum, Bet-Tappùach, Afekà, 54Cumta, Kiriat-Arbà, cioè Ebron, e Sior: nove città e i loro villaggi. 55Maon, Carmel, Zif, Iutta, 56Izreèl, Iokdeàm, Zanòach, 57Kain, Gàbaa e Timna: dieci città e i loro villaggi. 58Calcul, Bet-Sur, Ghedor, 59Maaràt, Bet-Anòt e Eltekòn: sei città e i loro villaggi. Tekòa, Èfrata, cioè Betlemme, Peor, Etam, Culon, Tatam, Sores, Carem, Gallìm, Beter, Manàcat: undici città e i loro villaggi. 60Kiriat-Baal, cioè Kiriat-Iearìm, e Rabbà: due città e i loro villaggi.
61Nel deserto: Bet-Araba, Middin, Secacà, 62Nibsan, la città del sale e Engaddi: sei città e i loro villaggi.
63Quanto ai Gebusei che abitavano in Gerusalemme, i figli di Giuda non riuscirono a scacciarli; così i Gebusei abitano a Gerusalemme insieme con i figli di Giuda ancora oggi.
1La seconda parte sorteggiata toccò a Simeone, alla tribù dei figli di Simeone secondo i loro casati. La loro eredità è in mezzo a quella dei figli di Giuda. 2Ebbero nel loro territorio: Bersabea, Seba, Moladà, 3Casar-Sual, Bala, Esem, 4Eltolàd, Betul, Corma, 5Siklag, Bet-Marcabòt, Casar-Susa, 6Bet-Lebaòt e Saruchèn: tredici città e i loro villaggi; 7En, Rimmon, Eter e Asan: quattro città e i loro villaggi; 8tutti i villaggi che stanno intorno a queste città, fino a Baalàt-Beer, Ramat-Negheb. Questa è l’eredità della tribù dei figli di Simeone, secondo i loro casati. 9L’eredità dei figli di Simeone fu presa dalla parte dei figli di Giuda, perché la parte dei figli di Giuda era troppo grande per loro; perciò i figli di Simeone ebbero la loro eredità in mezzo all’eredità di quelli.
10La terza parte sorteggiata toccò ai figli di Zàbulon, secondo i loro casati. Il confine del loro territorio si estendeva fino a Sarid. 11Questo confine saliva a occidente verso Maralà e giungeva a Dabbeset e poi toccava il torrente che è di fronte a Iokneàm. 12Da Sarid girava a oriente, dove sorge il sole, sino al confine di Chislot-Tabor; poi continuava verso Daberàt e saliva a Iafìa. 13Di là passava verso oriente, dove sorge il sole, per Gat-Chefer, per Et-Kasìn, usciva verso Rimmon, girando fino a Nea. 14Poi il confine piegava dal lato di settentrione verso Cannatòn e faceva capo alla valle d’Iftach-El. 15Esso includeva inoltre Kattat, Naalàl, Simron, Idalà e Betlemme: dodici città e i loro villaggi. 16Questa fu l’eredità dei figli di Zàbulon, secondo i loro casati: queste città e i loro villaggi.
17La quarta parte sorteggiata toccò a Ìssacar, ai figli d’Ìssacar, secondo i loro casati. 18Il loro territorio comprendeva: Izreèl, Chesullòt, Sunem, 19Cafaràim, Sion, Anacaràt, 20Rabbit, Kisiòn, Abes, 21Remet, En-Gannìm, En-Caddà e Bet-Passes. 22Poi il confine giungeva a Tabor, Sacasìm, Bet-Semes e faceva capo al Giordano: sedici città e i loro villaggi. 23Questa fu l’eredità della tribù dei figli d’Ìssacar, secondo i loro casati: queste città e i loro villaggi.
24La quinta parte sorteggiata toccò ai figli di Aser, secondo i loro casati. 25Il loro territorio comprendeva: Chelkat, Calì, Beten, Acsaf, 26Alammèlec, Amad, Misal. Il loro confine giungeva, verso occidente, al Carmelo e a Sicor-Libnat. 27Poi piegava dal lato dove sorge il sole verso Bet-Dagon, toccava Zàbulon e la valle di Iftach-El a settentrione, Bet-Emek e Neièl, e si prolungava verso Cabul a sinistra 28e verso Ebron, Recob, Cammon e Kana fino a Sidone la Grande. 29Poi il confine piegava verso Rama fino alla fortezza di Tiro, girava verso Cosa e faceva capo al mare, incluse Mecallèb, Aczib, 30Acco, Afek e Recob: ventidue città e i loro villaggi. 31Questa fu l’eredità della tribù dei figli di Aser, secondo i loro casati: queste città e i loro villaggi.
32La sesta parte sorteggiata toccò ai figli di Nèftali, secondo i loro casati. 33Il loro confine si estendeva da Chelef e dalla Quercia di Saanannìm ad Adamì-Nekeb e Iabneèl fino a Lakkum e faceva capo al Giordano; 34poi il confine piegava a occidente verso Aznot-Tabor e di là continuava verso Cukok, giungeva a Zàbulon dal lato di mezzogiorno, ad Aser dal lato di ponente e a Giuda del Giordano dal lato di levante. 35Le fortezze erano Siddìm, Ser, Cammat, Rakkat, Chinneret, 36Adamà, Rama, Asor, 37Kedes, Edrei, En-Asor, 38Iron, Migdal-El, Corem, Bet-Anat e Bet-Semes: diciannove città e i loro villaggi. 39Questa fu l’eredità della tribù dei figli di Nèftali, secondo i loro casati: queste città e i loro villaggi.
40La settima parte sorteggiata toccò alla tribù dei figli di Dan, secondo i loro casati. 41Il confine della loro eredità comprendeva Sorea, Estaòl, Ir-Semes, 42Saalabbìn, Àialon, Itla, 43Elon, Timna, Ekron, 44Eltekè, Ghibbetòn, Baalàt, 45Ieud, Bene-Berak, Gat-Rimmon, 46Me-Iarkon e Rakkon con il territorio di fronte a Giaffa. 47Ma il territorio dei figli di Dan si estese più lontano, perché i figli di Dan andarono a combattere contro Lesem; la presero e la passarono a fil di spada, ne presero possesso, vi si stabilirono e la chiamarono Dan, dal nome di Dan loro capostipite. 48Questa fu l’eredità della tribù dei figli di Dan, secondo i loro casati: queste città e i loro villaggi.
49Quando gli Israeliti ebbero finito di distribuire in eredità la terra secondo i suoi confini, diedero a Giosuè, figlio di Nun, una proprietà in mezzo a loro. 50Secondo l’ordine del Signore, gli diedero la città che egli chiese: Timnat-Serach, sulle montagne di Èfraim. Egli costruì la città e vi stabilì la sua dimora. 51Tali sono le eredità che il sacerdote Eleàzaro, Giosuè, figlio di Nun, e i capifamiglia delle tribù degli Israeliti distribuirono a sorte a Silo, davanti al Signore, all’ingresso della tenda del convegno. Così portarono a termine la divisione della terra.
1In quel giorno Dèbora, con Barak, figlio di Abinòam, elevò questo canto:
2«Ci furono capi in Israele
per assumere il comando;
ci furono volontari
per arruolarsi in massa:
benedite il Signore!
3Ascoltate, o re,
porgete l’orecchio, o sovrani;
io voglio cantare al Signore,
voglio cantare inni al Signore, Dio d’Israele!
4Signore, quando uscivi dal Seir,
quando avanzavi dalla steppa di Edom,
la terra tremò, i cieli stillarono,
le nubi stillarono acqua.
5Sussultarono i monti
davanti al Signore, quello del Sinai,
davanti al Signore, Dio d’Israele.
6Ai giorni di Samgar, figlio di Anat,
ai giorni di Giaele,
erano deserte le strade
e i viandanti deviavano su sentieri tortuosi.
7Era cessato ogni potere,
era cessato in Israele,
finché non sorsi io, Dèbora,
finché non sorsi come madre in Israele.
8Si preferivano dèi nuovi,
e allora la guerra fu alle porte,
ma scudo non si vedeva né lancia
per quarantamila in Israele.
9Il mio cuore si volge ai comandanti d’Israele,
ai volontari tra il popolo:
benedite il Signore!
10Voi che cavalcate asine bianche,
seduti su gualdrappe,
voi che procedete sulla via, meditate;
11unitevi al grido degli uomini
schierati fra gli abbeveratoi:
là essi proclamano le vittorie del Signore,
le vittorie del suo potere in Israele,
quando scese alle porte il popolo del Signore.
12Déstati, déstati, o Dèbora,
déstati, déstati, intona un canto!
Sorgi, Barak, e cattura i tuoi prigionieri,
o figlio di Abinòam!
13Allora scesero i fuggiaschi
per unirsi ai prìncipi;
il popolo del Signore
scese a sua difesa tra gli eroi.
14Quelli della stirpe di Èfraim
scesero nella pianura,
ti seguì Beniamino fra le tue truppe.
Dalla stirpe di Machir scesero i comandanti
e da Zàbulon chi impugna lo scettro del comando.
15I prìncipi di Ìssacar mossero con Dèbora,
Barak si lanciò sui suoi passi nella pianura.
Nei territori di Ruben grandi erano le esitazioni.
16Perché sei rimasto seduto tra gli ovili
ad ascoltare le zampogne dei pastori?
Nei territori di Ruben grandi erano le dispute.
17Gàlaad sta fermo oltre il Giordano
e Dan perché va peregrinando sulle navi?
Aser si è stabilito lungo la riva del mare
e presso le sue insenature dimora.
18Zàbulon invece è un popolo che si è esposto alla morte,
come Nèftali, sui poggi della campagna!
19Vennero i re, diedero battaglia,
combatterono i re di Canaan
a Taanac, presso le acque di Meghiddo,
ma non riportarono bottino d’argento.
20Dal cielo le stelle diedero battaglia,
dalle loro orbite combatterono contro Sìsara.
21Il torrente Kison li travolse;
torrente impetuoso fu il torrente Kison.
Anima mia, marcia con forza!
22Allora martellarono gli zoccoli dei cavalli
al galoppo, al galoppo dei destrieri.
23Maledite Meroz – dice l’angelo del Signore –,
maledite, maledite i suoi abitanti,
perché non vennero in aiuto al Signore,
in aiuto al Signore tra gli eroi.
24Sia benedetta fra le donne Giaele,
la moglie di Cheber il Kenita,
benedetta fra le donne della tenda!
25Acqua egli chiese, latte ella diede,
in una coppa da prìncipi offrì panna.
26Una mano ella stese al picchetto
e la destra a un martello da fabbri,
e colpì Sìsara, lo percosse alla testa,
ne fracassò, ne trapassò la tempia.
27Ai piedi di lei si contorse, cadde, giacque;
ai piedi di lei si contorse, cadde;
dove si contorse, là cadde finito.
28Dietro la finestra si affaccia e si lamenta
la madre di Sìsara, dietro le grate:
“Perché il suo carro tarda ad arrivare?
Perché così a rilento procedono i suoi carri?”.
29Le più sagge tra le sue principesse rispondono,
e anche lei torna a dire a se stessa:
30“Certo han trovato bottino, stan facendo le parti:
una fanciulla, due fanciulle per ogni uomo;
un bottino di vesti variopinte per Sìsara,
un bottino di vesti variopinte a ricamo;
una veste variopinta a due ricami
è il bottino per il mio collo”.
31Così periscano tutti i tuoi nemici, Signore!
Ma coloro che ti amano siano come il sole,
quando sorge con tutto lo splendore».
Poi la terra rimase tranquilla per quarant’anni.
1Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani dei Filistei per quarant’anni. 2C’era allora un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. 3L’angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. 4Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro. 5Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei». 6La donna andò a dire al marito: «Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l’aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, 7ma mi ha detto: “Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d’impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte”».
8Allora Manòach pregò il Signore e disse: «Perdona, mio Signore, l’uomo di Dio mandato da te venga di nuovo da noi e c’insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro». 9Dio ascoltò la preghiera di Manòach e l’angelo di Dio tornò ancora dalla donna, mentre stava nel campo; ma Manòach, suo marito, non era con lei. 10La donna corse in fretta a informare il marito e gli disse: «Ecco, mi è apparso quell’uomo che venne da me l’altro giorno». 11Manòach si alzò, seguì la moglie e, giunto da quell’uomo, gli disse: «Sei tu l’uomo che ha parlato a questa donna?». Quegli rispose: «Sono io». 12Manòach gli disse: «Quando la tua parola si sarà avverata, quale sarà la norma da seguire per il bambino e che cosa dovrà fare?». 13L’angelo del Signore rispose a Manòach: «Si astenga la donna da quanto le ho detto: 14non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda inebriante e non mangi nulla d’impuro; osservi quanto le ho comandato». 15Manòach disse all’angelo del Signore: «Permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!». 16L’angelo del Signore rispose a Manòach: «Anche se tu mi trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto, offrilo al Signore». Manòach non sapeva che quello era l’angelo del Signore. 17Manòach disse all’angelo del Signore: «Come ti chiami, perché ti rendiamo onore quando si sarà avverata la tua parola?». 18L’angelo del Signore gli rispose: «Perché mi chiedi il mio nome? Esso è misterioso». 19Manòach prese il capretto e l’offerta e sulla pietra li offrì in olocausto al Signore che opera cose misteriose. Manòach e la moglie stavano guardando: 20mentre la fiamma saliva dall’altare al cielo, l’angelo del Signore salì con la fiamma dell’altare. Manòach e la moglie, che stavano guardando, si gettarono allora con la faccia a terra 21e l’angelo del Signore non apparve più né a Manòach né alla moglie. Allora Manòach comprese che quello era l’angelo del Signore. 22Manòach disse alla moglie: «Moriremo certamente, perché abbiamo visto Dio». 23Ma sua moglie gli disse: «Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l’olocausto e l’offerta, non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose come queste».
24E la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. 25Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui quando era nell’Accampamento di Dan, fra Sorea ed Estaòl.
1Sansone andò a Gaza, vide una prostituta e andò da lei. 2Fu riferito a quelli di Gaza: «È venuto Sansone». Essi lo circondarono, stettero in agguato tutta la notte presso la porta della città e tutta quella notte rimasero quieti, dicendo: «Attendiamo lo spuntar del giorno e allora lo uccideremo». 3Sansone riposò fino a mezzanotte; a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta della città e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li mise sulle spalle e li portò in cima al monte che è di fronte a Ebron.
4In seguito si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila. 5Allora i prìncipi dei Filistei andarono da lei e le dissero: «Seducilo e vedi da dove proviene la sua forza così grande e come potremmo prevalere su di lui per legarlo e domarlo; ti daremo ciascuno millecento sicli d’argento». 6Dalila dunque disse a Sansone: «Spiegami da dove proviene la tua forza così grande e in che modo ti si potrebbe legare per domarti». 7Sansone le rispose: «Se mi si legasse con sette corde d’arco fresche, non ancora secche, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». 8Allora i capi dei Filistei le portarono sette corde d’arco fresche, non ancora secche, con le quali lo legò. 9L’agguato era teso in una camera interna. Ella gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Ma egli spezzò le corde come si spezza un filo di stoppa quando sente il fuoco. Così il segreto della sua forza non fu conosciuto. 10Poi Dalila disse a Sansone: «Ecco, ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; ora spiegami come ti si potrebbe legare». 11Le rispose: «Se mi si legasse con funi nuove non ancora adoperate, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». 12Dalila prese dunque funi nuove, lo legò e gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». L’agguato era teso nella camera interna. Egli ruppe come un filo le funi che aveva alle braccia. 13Poi Dalila disse a Sansone: «Ancora ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; spiegami come ti si potrebbe legare». Le rispose: «Se tu tessessi le sette trecce della mia testa nell’ordito e le fissassi con il pettine del telaio, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». 14Ella dunque lo fece addormentare, tessé le sette trecce della sua testa nell’ordito e le fissò con il pettine, poi gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Ma egli si svegliò dal sonno e strappò il pettine del telaio e l’ordito. 15Allora ella gli disse: «Come puoi dirmi: “Ti amo”, mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte ti sei burlato di me e non mi hai spiegato da dove proviene la tua forza così grande». 16Ora, poiché lei lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato da morire 17e le aprì tutto il cuore e le disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». 18Allora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i prìncipi dei Filistei e fece dir loro: «Venite, questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il suo cuore». Allora i prìncipi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro. 19Ella lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece radere le sette trecce del capo; cominciò così a indebolirlo e la sua forza si ritirò da lui. 20Allora lei gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: «Ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. 21I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con una doppia catena di bronzo. Egli dovette girare la macina nella prigione.
22Intanto la capigliatura che gli avevano rasata cominciava a ricrescergli. 23Ora i prìncipi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrificio a Dagon, loro dio, e per far festa. Dicevano:
«Il nostro dio ci ha messo nelle mani
Sansone nostro nemico».
24Quando la gente lo vide, cominciarono a lodare il loro dio e a dire:
«Il nostro dio ci ha messo nelle mani
il nostro nemico,
che devastava la nostra terra
e moltiplicava i nostri caduti».
25Nella gioia del loro cuore dissero: «Chiamate Sansone perché ci faccia divertire!». Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione ed egli si mise a far giochi alla loro presenza. Poi lo fecero stare fra le colonne. 26Sansone disse al servo che lo teneva per la mano: «Lasciami toccare le colonne sulle quali posa il tempio, perché possa appoggiarmi ad esse». 27Ora il tempio era pieno di uomini e di donne; vi erano tutti i prìncipi dei Filistei e sul terrazzo circa tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare, mentre Sansone faceva i giochi. 28Allora Sansone invocò il Signore dicendo: «Signore Dio, ricòrdati di me! Dammi forza ancora per questa volta soltanto, o Dio, e in un colpo solo mi vendicherò dei Filistei per i miei due occhi!». 29Sansone palpò le due colonne di mezzo, sulle quali posava il tempio; si appoggiò ad esse, all’una con la destra e all’altra con la sinistra. 30Sansone disse: «Che io muoia insieme con i Filistei!». Si curvò con tutta la forza e il tempio rovinò addosso ai prìncipi e a tutta la gente che vi era dentro. Furono più i morti che egli causò con la sua morte di quanti aveva uccisi in vita. 31Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; risalirono e lo seppellirono fra Sorea ed Estaòl, nel sepolcro di Manòach suo padre. Egli era stato giudice d’Israele per venti anni.
1C’era un uomo delle montagne di Èfraim che si chiamava Mica. 2Egli disse alla madre: «Quei millecento sicli d’argento che ti erano stati presi e per i quali hai pronunciato una maledizione, e l’hai pronunciata alla mia presenza, ecco, li ho io; quel denaro l’avevo preso io. Ora te lo restituisco». La madre disse: «Benedetto sia mio figlio dal Signore!». 3Egli restituì alla madre i millecento sicli d’argento e la madre disse: «Io consacro con la mia mano questo denaro al Signore, in favore di mio figlio, per farne una statua di metallo fuso». 4Quando egli ebbe restituito il denaro alla madre, questa prese duecento sicli e li diede al fonditore, il quale ne fece una statua di metallo fuso, che fu collocata nella casa di Mica. 5Quest’uomo, Mica, aveva un santuario; fece un efod e i terafìm e diede l’investitura a uno dei figli, che divenne suo sacerdote. 6In quel tempo non c’era un re in Israele; ognuno faceva come gli sembrava bene. 7Ora c’era un giovane di Betlemme di Giuda, della tribù di Giuda, il quale era un levita e abitava in quel luogo come forestiero. 8Quest’uomo era partito dalla città di Betlemme di Giuda, per cercare una dimora dovunque la trovasse. Cammin facendo era giunto sulle montagne di Èfraim, alla casa di Mica. 9Mica gli domandò: «Da dove vieni?». Gli rispose: «Sono un levita di Betlemme di Giuda e vado a cercare una dimora dove la troverò». 10Mica gli disse: «Rimani con me e sii per me padre e sacerdote; ti darò dieci sicli d’argento all’anno, vestiario e vitto». Il levita entrò. 11Il levita dunque acconsentì a stare con quell’uomo, che trattò il giovane come un figlio. 12Mica diede l’investitura al levita; il giovane divenne suo sacerdote e si stabilì in casa di lui. 13Mica disse: «Ora so che il Signore mi farà del bene, perché questo levita è divenuto mio sacerdote».
1Allora non c’era un re in Israele e in quel tempo la tribù dei Daniti cercava un territorio per stabilirvisi, perché fino a quei giorni non le era toccata nessuna eredità fra le tribù d’Israele. 2I figli di Dan mandarono dunque da Sorea e da Estaòl cinque uomini della loro tribù, uomini di valore, per visitare ed esplorare il territorio; dissero loro: «Andate ad esplorare il territorio!». Quelli giunsero sulle montagne di Èfraim fino alla casa di Mica e passarono la notte in quel luogo. 3Mentre erano presso la casa di Mica, riconobbero la voce del giovane levita; avvicinatisi, gli chiesero: «Chi ti ha condotto qua? Che cosa fai in questo luogo? Che hai tu qui?». 4Rispose loro: «Mica mi ha fatto così e così, mi dà un salario e io sono divenuto suo sacerdote». 5Gli dissero: «Consulta Dio, perché possiamo sapere se il viaggio che abbiamo intrapreso avrà buon esito». 6Il sacerdote rispose loro: «Andate in pace, il viaggio che fate è sotto lo sguardo del Signore». 7I cinque uomini continuarono il viaggio e arrivarono a Lais e videro che il popolo, che vi abitava, viveva in sicurezza, secondo i costumi di quelli di Sidone, tranquillo e fiducioso; non c’era nella regione chi, usurpando il potere, facesse qualcosa di offensivo; erano lontani da quelli di Sidone e non avevano relazione con nessuno. 8Poi tornarono dai loro fratelli a Sorea e a Estaòl, e i fratelli chiesero loro: «Che notizie portate?». 9Quelli risposero: «Alziamoci e andiamo contro quella gente, poiché abbiamo visto il territorio ed è ottimo. E voi rimanete inattivi? Non indugiate a partire per andare a prendere in possesso il territorio. 10Quando arriverete là, troverete un popolo che non sospetta di nulla. La terra è vasta e Dio ve l’ha consegnata nelle mani; è un luogo dove non manca nulla di ciò che è sulla terra».
11Allora seicento uomini della tribù dei Daniti partirono da Sorea e da Estaòl, ben armati. 12Andarono e si accamparono a Kiriat-Iearìm, in Giuda; perciò il luogo, che è a occidente di Kiriat-Iearìm, fu chiamato e si chiama fino ad oggi Accampamento di Dan. 13Di là passarono sulle montagne di Èfraim e giunsero alla casa di Mica.
14I cinque uomini che erano andati a esplorare la terra di Lais dissero ai loro fratelli: «Sapete che in queste case ci sono un efod, i terafìm e una statua di metallo fuso? Sappiate ora quello che dovete fare». 15Quelli si diressero da quella parte, giunsero alla casa del giovane levita, cioè alla casa di Mica, e lo salutarono. 16Mentre i seicento uomini, muniti delle loro armi, stavano davanti alla porta, 17i cinque uomini che erano andati a esplorare il territorio, vennero, entrarono in casa, presero la statua di metallo fuso, l’efod e i terafìm. Intanto il sacerdote stava davanti alla porta con i seicento uomini armati. 18Quando, entrati in casa di Mica, ebbero preso la statua di metallo fuso, l’efod e i terafìm, il sacerdote disse loro: «Che cosa fate?». 19Quelli gli risposero: «Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi e sarai per noi padre e sacerdote. Che cosa è meglio per te: essere sacerdote della casa di un uomo solo oppure essere sacerdote di una tribù e di una famiglia in Israele?». 20Il sacerdote gioì in cuor suo; prese l’efod, i terafìm e la statua e si unì a quella gente. 21Allora si rimisero in cammino, mettendo innanzi a loro i bambini, il bestiame e le masserizie. 22Essi erano già lontani dalla casa di Mica, quando i suoi vicini si misero in armi e raggiunsero i Daniti. 23Allora gridarono ai Daniti. Questi si voltarono e dissero a Mica: «Perché ti sei messo in armi?». 24Egli rispose: «Avete portato via gli dèi che mi ero fatto e il sacerdote, e ve ne siete andati. Ora che cosa mi resta? Come potete dunque dirmi: “Che cos’hai?”». 25I Daniti gli dissero: «Non si senta la tua voce dietro a noi, perché uomini irritati potrebbero scagliarsi su di voi e tu ci perderesti la vita e la vita di quelli della tua casa!». 26I Daniti continuarono il viaggio; Mica, vedendo che erano più forti di lui, si voltò indietro e tornò a casa.
27Quelli dunque, presi con sé gli oggetti che Mica aveva fatto e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Lais, a un popolo che se ne stava tranquillo e fiducioso; lo passarono a fil di spada e diedero la città alle fiamme. 28Nessuno le prestò aiuto, perché era lontana da Sidone e i suoi abitanti non avevano relazioni con altra gente. Essa era nella valle che si estende verso Bet-Recob. Poi i Daniti ricostruirono la città e l’abitarono. 29La chiamarono Dan dal nome di Dan, loro padre, che era nato da Israele; ma prima la città si chiamava Lais. 30E i Daniti eressero per loro uso la statua; Giònata, figlio di Ghersom, figlio di Mosè, e i suoi figli furono sacerdoti della tribù dei Daniti, finché gli abitanti della regione furono deportati. 31Essi misero in onore per proprio uso la statua, che Mica aveva fatto, finché la casa di Dio rimase a Silo.
1Gli Israeliti avevano giurato a Mispa: «Nessuno di noi darà la propria figlia in moglie a un Beniaminita». 2Il popolo venne a Betel, dove rimase fino alla sera davanti a Dio, alzò la voce, prorompendo in pianto, 3e disse: «Signore, Dio d’Israele, perché è avvenuto questo in Israele, che oggi in Israele sia venuta meno una delle sue tribù?».
4Il giorno dopo il popolo si alzò di buon mattino, costruì in quel luogo un altare e offrì olocausti e sacrifici di comunione. 5Poi gli Israeliti dissero: «Fra tutte le tribù d’Israele, qual è quella che non è venuta all’assemblea davanti al Signore?». Perché contro chi non fosse venuto alla presenza del Signore a Mispa si era pronunciato questo grande giuramento: «Sarà messo a morte». 6Gli Israeliti si pentivano di quello che avevano fatto a Beniamino loro fratello e dicevano: «Oggi è stata soppressa una tribù d’Israele. 7Come faremo per procurare donne ai superstiti, dato che abbiamo giurato per il Signore di non dar loro in moglie nessuna delle nostre figlie?».
8Dissero dunque: «Fra le tribù d’Israele, qual è quella che non è venuta davanti al Signore a Mispa?». Risultò che nessuno di Iabes di Gàlaad era venuto all’accampamento dove era l’assemblea; 9fatta la rassegna del popolo, si era trovato che là non vi era nessuno degli abitanti di Iabes di Gàlaad. 10Allora la comunità vi mandò dodicimila uomini dei più valorosi e ordinò: «Andate e passate a fil di spada gli abitanti di Iabes di Gàlaad, comprese le donne e i bambini. 11Farete così: voterete allo sterminio ogni maschio e ogni donna che abbia avuto rapporti con un uomo; invece risparmierete le vergini». Quelli fecero così. 12Trovarono fra gli abitanti di Iabes di Gàlaad quattrocento fanciulle vergini, che non avevano avuto rapporti con un uomo, e le condussero all’accampamento, a Silo, che è nella terra di Canaan. 13Tutta la comunità mandò messaggeri per parlare ai figli di Beniamino, che erano alla roccia di Rimmon, e per proporre loro la pace. 14Allora i Beniaminiti tornarono e furono date loro quelle donne di Iabes di Gàlaad a cui era stata risparmiata la vita; ma non erano sufficienti per tutti.
15Il popolo dunque si era pentito di quello che aveva fatto a Beniamino, perché il Signore aveva aperto una breccia fra le tribù d’Israele. 16Gli anziani della comunità dissero: «Come procureremo donne ai superstiti, poiché le donne beniaminite sono state sterminate?». 17Soggiunsero: «Bisogna conservare il possesso di un resto a Beniamino, perché non sia soppressa una tribù in Israele. 18Ma noi non possiamo dare loro in moglie le nostre figlie, perché gli Israeliti hanno giurato: “Maledetto chi darà una moglie a Beniamino!”». 19Aggiunsero: «Ecco, ogni anno si fa una festa per il Signore a Silo». Questa città è a settentrione di Betel, a oriente della strada che sale da Betel a Sichem e a mezzogiorno di Lebonà. 20Diedero quest’ordine ai figli di Beniamino: «Andate, appostatevi nelle vigne 21e state attenti: quando le fanciulle di Silo usciranno per danzare in coro, uscite dalle vigne, rapite ciascuno una donna tra le fanciulle di Silo e andatevene nel territorio di Beniamino. 22Quando i loro padri o i loro fratelli verranno a discutere con noi, diremo loro: “Perdonateli: non le hanno prese una ciascuno in guerra, né voi le avete date loro: solo in tal caso sareste in colpa”». 23I figli di Beniamino fecero a quel modo: si presero mogli, secondo il loro numero, fra le danzatrici; le rapirono, poi partirono e tornarono nel loro territorio, riedificarono le città, e vi stabilirono la loro dimora.
24In quel medesimo tempo, gli Israeliti se ne andarono ciascuno nella sua tribù e nella sua famiglia e da quel luogo ciascuno si diresse verso la sua eredità. 25In quel tempo non c’era un re in Israele; ognuno faceva come gli sembrava bene.
1Noemi aveva un parente da parte del marito, un uomo altolocato della famiglia di Elimèlec, che si chiamava Booz. 2Rut, la moabita, disse a Noemi: «Lasciami andare in campagna a spigolare dietro qualcuno nelle cui grazie riuscirò a entrare».
Le rispose: «Va’ pure, figlia mia». 3Rut andò e si mise a spigolare nella campagna dietro ai mietitori. Per caso si trovò nella parte di campagna appartenente a Booz, che era della famiglia di Elimèlec.
4Proprio in quel mentre Booz arrivava da Betlemme. Egli disse ai mietitori: «Il Signore sia con voi!». Ed essi gli risposero: «Ti benedica il Signore!». 5Booz disse al sovrintendente dei mietitori: «Di chi è questa giovane?». 6Il sovrintendente dei mietitori rispose: «È una giovane moabita, quella tornata con Noemi dai campi di Moab. 7Ha detto di voler spigolare e raccogliere tra i covoni dietro ai mietitori. È venuta ed è rimasta in piedi da stamattina fino ad ora. Solo adesso si è un poco seduta in casa». 8Allora Booz disse a Rut: «Ascolta, figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo. Non allontanarti di qui e sta’ insieme alle mie serve. 9Tieni d’occhio il campo dove mietono e cammina dietro a loro. Ho lasciato detto ai servi di non molestarti. Quando avrai sete, va’ a bere dagli orci ciò che i servi hanno attinto». 10Allora Rut si prostrò con la faccia a terra e gli disse: «Io sono una straniera: perché sono entrata nelle tue grazie e tu ti interessi di me?». 11Booz le rispose: «Mi è stato riferito quanto hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai abbandonato tuo padre, tua madre e la tua patria per venire presso gente che prima non conoscevi. 12Il Signore ti ripaghi questa tua buona azione e sia davvero piena per te la ricompensa da parte del Signore, Dio d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti».
13Ella soggiunse: «Possa rimanere nelle tue grazie, mio signore! Poiché tu mi hai consolato e hai parlato al cuore della tua serva, benché io non sia neppure come una delle tue schiave».
14Poi, al momento del pasto, Booz le disse: «Avvicìnati, mangia un po’ di pane e intingi il boccone nell’aceto». Ella si mise a sedere accanto ai mietitori. Booz le offrì del grano abbrustolito; lei ne mangiò a sazietà e ne avanzò. 15Poi si alzò per tornare a spigolare e Booz diede quest’ordine ai suoi servi: «Lasciatela spigolare anche fra i covoni e non fatele del male. 16Anzi fate cadere apposta per lei spighe dai mannelli; lasciatele lì, perché le raccolga, e non sgridatela». 17Così Rut spigolò in quel campo fino alla sera. Batté quello che aveva raccolto e ne venne fuori quasi un’efa di orzo. 18Se lo caricò addosso e rientrò in città. Sua suocera vide ciò che aveva spigolato. Rut tirò fuori quanto le era rimasto del pasto e glielo diede.
19La suocera le chiese: «Dove hai spigolato oggi? Dove hai lavorato? Benedetto colui che si è interessato di te!». Rut raccontò alla suocera con chi aveva lavorato e disse: «L’uomo con cui ho lavorato oggi si chiama Booz». 20Noemi disse alla nuora: «Sia benedetto dal Signore, che non ha rinunciato alla sua bontà verso i vivi e verso i morti!». E aggiunse: «Quest’uomo è un nostro parente stretto, uno di quelli che hanno su di noi il diritto di riscatto». 21Rut, la moabita, disse: «Mi ha anche detto di rimanere insieme ai suoi servi, finché abbiano finito tutta la mietitura». 22Noemi disse a Rut, sua nuora: «Figlia mia, è bene che tu vada con le sue serve e non ti molestino in un altro campo».
23Ella rimase dunque con le serve di Booz a spigolare, sino alla fine della mietitura dell’orzo e del frumento, e abitava con la suocera.
1Un giorno Noemi, sua suocera, le disse: «Figlia mia, non devo forse cercarti una sistemazione, perché tu sia felice? 2Ora, tu sei stata con le serve di Booz: egli è nostro parente e proprio questa sera deve ventilare l’orzo sull’aia. 3Làvati, profùmati, mettiti il mantello e scendi all’aia. Ma non ti far riconoscere da lui prima che egli abbia finito di mangiare e di bere. 4Quando si sarà coricato – e tu dovrai sapere dove si è coricato – va’, scoprigli i piedi e sdraiati lì. Ti dirà lui ciò che dovrai fare». 5Rut le rispose: «Farò quanto mi dici».
6Scese all’aia e fece quanto la suocera le aveva ordinato. 7Booz mangiò, bevve e con il cuore allegro andò a dormire accanto al mucchio d’orzo. Allora essa venne pian piano, gli scoprì i piedi e si sdraiò.
8Verso mezzanotte quell’uomo ebbe un brivido di freddo, si girò e vide una donna sdraiata ai suoi piedi. 9Domandò: «Chi sei?». Rispose: «Sono Rut, tua serva. Stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto». 10Egli disse: «Sii benedetta dal Signore, figlia mia! Questo tuo secondo atto di bontà è ancora migliore del primo, perché non sei andata in cerca di uomini giovani, poveri o ricchi che fossero. 11Ora, figlia mia, non temere! Farò per te tutto quanto chiedi, perché tutti i miei concittadini sanno che sei una donna di valore. 12È vero: io ho il diritto di riscatto, ma c’è un altro che è parente più stretto di me. 13Passa qui la notte e domani mattina, se lui vorrà assolvere il diritto di riscatto, va bene, lo faccia; ma se non vorrà riscattarti, io ti riscatterò, per la vita del Signore! Rimani coricata fino a domattina». 14Ella rimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina e si alzò prima che una persona riesca a riconoscere un’altra. Booz infatti pensava: «Nessuno deve sapere che questa donna è venuta nell’aia!». 15Le disse: «Apri il mantello che hai addosso e tienilo forte». Lei lo tenne ed egli vi versò dentro sei misure d’orzo. Glielo pose sulle spalle e Rut rientrò in città.
16Arrivata dalla suocera, questa le chiese: «Com’è andata, figlia mia?». Ella le raccontò quanto quell’uomo aveva fatto per lei 17e aggiunse: «Mi ha anche dato sei misure di orzo, dicendomi: “Non devi tornare da tua suocera a mani vuote”». 18Noemi disse: «Sta’ tranquilla, figlia mia, finché non sai come andrà a finire la cosa. Di certo quest’uomo non si darà pace, finché non avrà concluso oggi stesso questa faccenda».
1Allora Anna pregò così:
«Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
2Non c’è santo come il Signore,
perché non c’è altri all’infuori di te
e non c’è roccia come il nostro Dio.
3Non moltiplicate i discorsi superbi,
dalla vostra bocca non esca arroganza,
perché il Signore è un Dio che sa tutto
e da lui sono ponderate le azioni.
4L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
5I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
6Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
7Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
8Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
Perché al Signore appartengono i cardini della terra
e su di essi egli poggia il mondo.
9Sui passi dei suoi fedeli egli veglia,
ma i malvagi tacciono nelle tenebre.
Poiché con la sua forza l’uomo non prevale.
10Il Signore distruggerà i suoi avversari!
Contro di essi tuonerà dal cielo.
Il Signore giudicherà le estremità della terra;
darà forza al suo re,
innalzerà la potenza del suo consacrato».
11Poi Elkanà tornò a Rama, a casa sua, e il fanciullo rimase a servire il Signore alla presenza del sacerdote Eli.
12Ora i figli di Eli erano uomini perversi; non riconoscevano il Signore 13né le usanze dei sacerdoti nei confronti del popolo. Quando uno offriva il sacrificio, veniva il servo del sacerdote, mentre la carne cuoceva, con in mano una forcella a tre denti, 14e la infilava nella pentola o nella marmitta o nel tegame o nella caldaia, e tutto ciò che la forcella tirava su il sacerdote lo teneva per sé. Così facevano con tutti gli Israeliti che venivano là a Silo. 15Inoltre, prima che fosse bruciato il grasso, veniva ancora il servo del sacerdote e diceva a chi offriva il sacrificio: «Dammi la carne da arrostire per il sacerdote, perché non vuole avere da te carne cotta, ma cruda». 16Se quegli rispondeva: «Si bruci prima il grasso, poi prenderai quanto vorrai!», replicava: «No, me la devi dare ora, altrimenti la prenderò con la forza». 17Il peccato di quei servitori era molto grande davanti al Signore, perché disonoravano l’offerta del Signore.
18Samuele prestava servizio davanti al Signore come servitore, cinto di efod di lino. 19Sua madre gli preparava una piccola veste e gliela portava ogni anno, quando andava con il marito a offrire il sacrificio annuale. 20Eli allora benediceva Elkanà e sua moglie e diceva: «Ti conceda il Signore altra prole da questa donna in cambio della richiesta fatta per il Signore». Essi tornarono a casa 21e il Signore visitò Anna, che concepì e partorì ancora tre figli e due figlie. Frattanto il fanciullo Samuele cresceva presso il Signore.
22Eli era molto vecchio e sentiva quanto i suoi figli facevano a tutto Israele e come essi giacevano con donne che prestavano servizio all’ingresso della tenda del convegno. 23Perciò disse loro: «Perché fate tali cose? Io infatti sento che tutto il popolo parla delle vostre azioni cattive! 24No, figli, non è bene ciò che io odo di voi, che cioè sviate il popolo del Signore. 25Se un uomo pecca contro un altro uomo, Dio potrà intervenire in suo favore, ma se l’uomo pecca contro il Signore, chi potrà intercedere per lui?». Ma non ascoltarono la voce del padre, perché il Signore aveva deciso di farli morire. 26Invece il giovane Samuele andava crescendo ed era gradito al Signore e agli uomini.
27Un giorno venne un uomo di Dio da Eli e gli disse: «Così dice il Signore: Non mi sono forse rivelato alla casa di tuo padre, mentre erano in Egitto, in casa del faraone? 28L’ho scelto da tutte le tribù d’Israele come mio sacerdote, perché salga all’altare, bruci l’incenso e porti l’efod davanti a me. Alla casa di tuo padre ho anche assegnato tutti i sacrifici consumati dal fuoco, offerti dagli Israeliti. 29Perché dunque avete calpestato i miei sacrifici e le mie offerte, che ho ordinato nella mia dimora, e tu hai avuto più riguardo per i tuoi figli che per me, e vi siete pasciuti con le primizie di ogni offerta d’Israele mio popolo? 30Perciò, ecco l’oracolo del Signore, Dio d’Israele: Sì, avevo detto alla tua casa e alla casa di tuo padre che avrebbero sempre camminato alla mia presenza. Ma ora – oracolo del Signore – non sia mai! Perché chi mi onorerà anch’io l’onorerò, chi mi disprezzerà sarà oggetto di disprezzo. 31Ecco, verranno giorni in cui io troncherò il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, sì che non vi sia più un anziano nella tua casa. 32Vedrai un tuo nemico nella mia dimora e anche il bene che egli farà a Israele, mentre non ci sarà mai più un anziano nella tua casa. 33Qualcuno dei tuoi tuttavia non lo strapperò dal mio altare, perché ti si consumino gli occhi e si strazi il tuo animo, ma tutta la prole della tua casa morirà appena adulta. 34Sarà per te un segno quello che avverrà ai tuoi due figli, a Ofni e Fineès: nello stesso giorno moriranno tutti e due. 35Dopo, farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele, che agirà secondo il mio cuore e il mio animo. Io gli darò una casa stabile e camminerà davanti al mio consacrato, per sempre. 36Chiunque sarà superstite nella tua casa, andrà a prostrarsi davanti a lui per un po’ di denaro e per un pezzo di pane, e dirà: “Ammettimi a qualunque ufficio sacerdotale, perché possa mangiare un tozzo di pane”».
1La parola di Samuele giunse a tutto Israele.
In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s’erano accampati ad Afek. 2I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini.
3Quando il popolo fu rientrato nell’accampamento, gli anziani d’Israele si chiesero: «Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l’arca dell’alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici». 4Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l’arca dell’alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c’erano con l’arca dell’alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. 5Non appena l’arca dell’alleanza del Signore giunse all’accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra. 6Anche i Filistei udirono l’eco di quell’urlo e dissero: «Che significa quest’urlo così forte nell’accampamento degli Ebrei?». Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l’arca del Signore. 7I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: «È venuto Dio nell’accampamento!», ed esclamavano: «Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. 8Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l’Egitto nel deserto. 9Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!». 10Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d’Israele caddero trentamila fanti. 11In più l’arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.
12Uno della tribù di Beniamino fuggì dallo schieramento e venne a Silo il giorno stesso, con le vesti stracciate e polvere sul capo. 13Quando giunse, Eli stava seduto sul suo seggio presso la porta e scrutava la strada, perché aveva il cuore in ansia per l’arca di Dio. Venne dunque quell’uomo e diede l’annuncio in città, e tutta la città alzò lamenti. 14Eli, sentendo il rumore delle grida, si chiese: «Che sarà questo rumore tumultuoso?». Intanto l’uomo avanzò in gran fretta e portò l’annuncio a Eli. 15Eli aveva novantotto anni, aveva lo sguardo fisso e non poteva più vedere. 16Disse dunque quell’uomo a Eli: «Sono giunto dallo schieramento. Sono fuggito oggi dallo schieramento». Eli domandò: «Che è dunque accaduto, figlio mio?». 17Rispose il messaggero: «Israele è fuggito davanti ai Filistei e nel popolo v’è stata una grande sconfitta; inoltre i tuoi due figli, Ofni e Fineès, sono morti e l’arca di Dio è stata presa!». 18Appena quegli ebbe accennato all’arca di Dio, Eli cadde all’indietro dal seggio sul lato della porta, si ruppe la nuca e morì, perché era vecchio e pesante. Egli era stato giudice d’Israele per quarant’anni.
19La nuora di lui, moglie di Fineès, incinta e prossima al parto, quando sentì la notizia che era stata presa l’arca di Dio e che erano morti il suocero e il marito, s’accasciò e, colta dalle doglie, partorì. 20Mentre era sul punto di morire, le dicevano quelle che le stavano attorno: «Non temere, hai partorito un figlio». Ella non rispose e non vi fece attenzione. 21Ma chiamò il bambino Icabòd, dicendo: «Se n’è andata lontano da Israele la gloria!», riferendosi alla cattura dell’arca di Dio, al suocero e al marito. 22Disse: «Se n’è andata lontano da Israele la gloria», perché era stata presa l’arca di Dio.
1L’arca del Signore rimase nel territorio dei Filistei sette mesi. 2Poi i Filistei convocarono i sacerdoti e gli indovini e dissero: «Che dobbiamo fare dell’arca del Signore? Indicateci il modo di rimandarla alla sua sede». 3Risposero: «Se intendete rimandare l’arca del Dio d’Israele, non rimandatela vuota, ma pagatele un tributo di riparazione per la colpa. Allora guarirete e vi sarà noto perché non si è ritirata da voi la sua mano». 4Chiesero: «Quale riparazione dobbiamo darle?». Risposero: «Secondo il numero dei prìncipi dei Filistei, cinque bubboni d’oro e cinque topi d’oro, perché unico è stato il flagello per tutti voi e per i vostri prìncipi. 5Fate dunque figure dei vostri bubboni e figure dei vostri topi, che infestano la terra, e date gloria al Dio d’Israele. Forse renderà più leggera la sua mano su di voi, sul vostro dio e sul vostro territorio. 6Perché ostinarvi come si sono ostinati gli Egiziani e il faraone? Non li hanno forse lasciati andare, dopo che egli infierì su di loro? 7Dunque fate un carro nuovo, poi prendete due mucche che allattano sulle quali non sia mai stato posto il giogo, e attaccate queste mucche al carro, togliendo loro i vitelli e riconducendoli alla stalla. 8Quindi prendete l’arca del Signore, collocatela sul carro e ponete gli oggetti d’oro che dovete darle in tributo di riparazione, in una cesta al suo fianco. Poi fatela partire e lasciate che se ne vada. 9E state a vedere: se salirà a Bet-Semes, per la via che porta al suo territorio, è lui che ci ha provocato tutti questi mali così grandi; se no, sapremo che non ci ha colpiti la sua mano, ma per caso ci è capitato questo». 10Quegli uomini fecero in tal modo. Presero due mucche che allattano, le attaccarono al carro e chiusero nella stalla i loro vitelli. 11Quindi collocarono l’arca del Signore, sul carro, con la cesta e i topi d’oro e le figure delle escrescenze. 12Le mucche andarono diritte per la strada di Bet-Semes, percorrendo sicure una sola via e muggendo, ma non piegarono né a destra né a sinistra. I prìncipi dei Filistei le seguirono sino al confine con Bet-Semes.
13Gli abitanti di Bet-Semes stavano facendo la mietitura del grano nella pianura. Alzando gli occhi, scorsero l’arca ed esultarono a quella vista. 14Il carro giunse al campo di Giosuè di Bet-Semes e si fermò là dove era una grossa pietra. Allora fecero a pezzi i legni del carro e offrirono le mucche in olocausto al Signore. 15I leviti avevano deposto l’arca del Signore e la cesta che vi era appesa, nella quale stavano gli oggetti d’oro, e l’avevano collocata sulla grossa pietra. In quel giorno gli uomini di Bet-Semes offrirono olocausti e fecero sacrifici al Signore. 16I cinque prìncipi dei Filistei stettero ad osservare, poi tornarono il giorno stesso a Ekron. 17Sono queste le escrescenze che i Filistei diedero in tributo di riparazione al Signore: una per Asdod, una per Gaza, una per Àscalon, una per Gat, una per Ekron. 18Invece i topi d’oro erano pari al numero delle città filistee appartenenti ai cinque prìncipi, dalle fortezze sino ai villaggi di campagna. Ne è testimonianza fino ad oggi nel campo di Giosuè di Bet-Semes la grossa pietra sulla quale avevano posto l’arca del Signore.
19Ma il Signore colpì gli uomini di Bet-Semes, perché avevano guardato nell’arca del Signore; colpì nel popolo settanta persone su cinquantamila e il popolo fu in lutto, perché il Signore aveva inflitto alla loro gente questo grave colpo.
20Gli uomini di Bet-Semes allora esclamarono: «Chi mai potrà stare al cospetto del Signore, questo Dio così santo? La manderemo via da noi; ma da chi?». 21Perciò inviarono messaggeri agli abitanti di Kiriat-Iearìm a dire: «I Filistei hanno restituito l’arca del Signore. Scendete e portatela presso di voi».
1C’era un uomo della tribù di Beniamino, chiamato Kis, figlio di Abièl, figlio di Seror, figlio di Becoràt, figlio di Afìach, un Beniaminita, uomo di valore. 2Costui aveva un figlio chiamato Saul, prestante e bello: non c’era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo. 3Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono, e Kis disse al figlio Saul: «Su, prendi con te uno dei domestici e parti subito in cerca delle asine». 4Attraversarono le montagne di Èfraim, passarono al territorio di Salisà, ma non le trovarono. Si recarono allora nel territorio di Saalìm, ma non c’erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e non le trovarono. 5Quando arrivarono nel territorio di Suf, Saul disse al domestico che era con lui: «Su, torniamo indietro, altrimenti mio padre smetterà di pensare alle asine e comincerà a preoccuparsi di noi».
6Gli rispose: «Ecco, in questa città c’è un uomo di Dio ed è un uomo tenuto in alta considerazione: tutto quello che dice si avvera certamente. Ebbene, andiamoci! Forse ci indicherà la via che dobbiamo battere». 7Rispose Saul al domestico: «Sì, andiamo! Ma che porteremo a quell’uomo? Il pane nelle nostre sporte è finito e non abbiamo alcun dono da portare all’uomo di Dio: che abbiamo?». 8Ma il domestico rispondendo a Saul soggiunse: «Guarda: mi ritrovo in mano un quarto di siclo d’argento. Lo darò all’uomo di Dio ed egli ci indicherà la nostra via». 9Una volta, in Israele, quando uno andava a consultare Dio, diceva: «Su, andiamo dal veggente», perché, quello che oggi si chiama profeta, allora si chiamava veggente. 10Disse dunque Saul al domestico: «Hai detto bene; su, andiamo». E andarono nella città dove era l’uomo di Dio.
11Mentre essi salivano il pendio della città, trovarono delle ragazze che uscivano ad attingere acqua, e chiesero loro: «È qui il veggente?». 12Quelle risposero dicendo: «Sì, eccolo davanti a te. Ma fa’ presto: ora infatti è arrivato in città, perché oggi il popolo celebra un sacrificio sull’altura. 13Entrando in città lo troverete subito, prima che salga all’altura per il banchetto, perché il popolo non si mette a mangiare finché egli non sia arrivato; egli infatti deve benedire il sacrificio, e dopo gli invitati mangiano. Ora salite, perché lo troverete subito». 14Salirono dunque alla città. Mentre essi stavano per entrare in città, ecco che Samuele stava uscendo in direzione opposta per salire all’altura. 15Il Signore aveva rivelato all’orecchio di Samuele, un giorno prima che giungesse Saul: 16«Domani a quest’ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli salverà il mio popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo, essendo giunto fino a me il suo grido». 17Quando Samuele vide Saul, il Signore gli confermò: «Ecco l’uomo di cui ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo». 18Saul si accostò a Samuele in mezzo alla porta e gli chiese: «Indicami per favore la casa del veggente». 19Samuele rispose a Saul: «Sono io il veggente. Precedimi su, all’altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti darò indicazioni su tutto ciò che hai in mente. 20Riguardo poi alle tue asine smarrite tre giorni fa, non stare in pensiero, perché sono state ritrovate. A chi del resto appartiene quel che c’è di prezioso in Israele, se non a te e a tutta la casa di tuo padre?». 21Rispose Saul: «Non sono io forse un Beniaminita, della più piccola tribù d’Israele? E la mia famiglia non è forse la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché mi hai parlato in questo modo?». 22Ma Samuele prese Saul e il suo domestico e li fece entrare nella sala, e assegnò loro il posto a capo degli invitati, che erano una trentina. 23Quindi Samuele disse al cuoco: «Portami la porzione che ti avevo dato dicendoti: “Mettila da parte”». 24Il cuoco prese la coscia con la parte che le sta sopra, la pose davanti a Saul e disse: «Ecco, quel che è rimasto ti è posto davanti: mangia, perché è per questa circostanza che è stato conservato per te, quando si è detto: “Ho invitato il popolo”». Così quel giorno Saul mangiò con Samuele.
25Scesero poi dall’altura in città, e Samuele s’intrattenne con Saul sulla terrazza. 26Di buon mattino, al sorgere dell’aurora, Samuele chiamò Saul che era sulla terrazza, dicendo: «Àlzati, perché devo congedarti». Saul si alzò e ambedue, lui e Samuele, uscirono. 27Quando furono scesi alla periferia della città, Samuele disse a Saul: «Ordina al domestico che vada avanti». E il domestico passò oltre. «Tu férmati un momento, perché ti possa comunicare la parola di Dio».
1Samuele prese allora l’ampolla dell’olio e gliela versò sulla testa, poi lo baciò dicendo: «Non ti ha forse unto il Signore come capo sulla sua eredità? 2Oggi, quando sarai partito da me, troverai due uomini presso la tomba di Rachele, sul confine con Beniamino, a Selsach. Essi ti diranno: “Sono state ritrovate le asine che sei andato a cercare, ed ecco che tuo padre non bada più alla faccenda delle asine, ma è preoccupato di voi e va dicendo: Che cosa devo fare per mio figlio?”. 3Passerai di là e andrai oltre; quando arriverai alla Quercia di Tabor, vi troverai tre uomini che salgono a onorare Dio a Betel: uno porterà tre capretti, l’altro porterà tre pani rotondi, il terzo porterà un otre di vino. 4Ti domanderanno se stai bene e ti daranno due pani, che tu prenderai dalle loro mani. 5Giungerai poi a Gàbaa di Dio, dove c’è una guarnigione di Filistei ed entrando in città incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall’altura preceduti da arpe, tamburelli, flauti e cetre, che agiranno da profeti. 6Lo spirito del Signore irromperà anche su di te e ti metterai a fare il profeta insieme con loro, e sarai trasformato in un altro uomo. 7Quando questi segni che ti riguardano saranno accaduti, farai quanto vorrai, perché Dio sarà con te. 8Scenderai a Gàlgala, precedendomi, ed ecco, io ti raggiungerò per offrire olocausti e immolare sacrifici di comunione. Sette giorni aspetterai, finché io verrò da te e ti indicherò quello che dovrai fare».
9Appena egli ebbe voltato le spalle per partire da Samuele, Dio gli mutò il cuore e tutti questi segni si verificarono il giorno stesso. 10Arrivarono là, a Gàbaa, ed ecco una schiera di profeti di fronte a loro; lo spirito di Dio irruppe su di lui e si mise a fare il profeta in mezzo a loro.
11Quanti lo avevano conosciuto prima, vedendolo d’un tratto fare il profeta con i profeti, si dissero l’un l’altro: «Che è accaduto al figlio di Kis? È dunque anche Saul tra i profeti?». 12Uno del luogo disse: «E chi è il loro padre?». Per questo passò in proverbio l’espressione: «È dunque anche Saul tra i profeti?». 13Quando ebbe terminato di profetare andò sull’altura. 14Lo zio di Saul chiese poi a lui e al suo domestico: «Dove siete andati?». Rispose: «A cercare le asine e, vedendo che non c’erano, ci siamo recati da Samuele». 15Lo zio di Saul soggiunse: «Raccontami quello che vi ha detto Samuele». 16Saul rispose allo zio: «Ci ha assicurato che le asine erano state ritrovate». Ma non gli riferì il discorso del regno, che gli aveva tenuto Samuele.
17Samuele convocò il popolo davanti a Dio a Mispa 18e disse agli Israeliti: «Dice il Signore, Dio d’Israele: Io ho fatto salire Israele dall’Egitto e l’ho liberato dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti i regni che vi affliggevano. 19Ma voi oggi avete ripudiato il vostro Dio, il quale solo vi salva da tutti i vostri mali e da tutte le tribolazioni. E gli avete detto: “Costituisci un re sopra di noi!”. Ora mettetevi davanti a Dio distinti per tribù e per casati». 20Samuele fece accostare ogni tribù d’Israele e fu sorteggiata la tribù di Beniamino. 21Fece poi accostare la tribù di Beniamino distinta per casati e fu sorteggiato il casato di Matrì e fu sorteggiato Saul figlio di Kis. Si misero a cercarlo, ma non lo si trovò. 22Allora consultarono di nuovo il Signore: «È venuto qui quell’uomo?». Disse il Signore: «Eccolo nascosto in mezzo ai bagagli». 23Corsero a prenderlo di là ed egli si collocò in mezzo al popolo: sopravanzava dalla spalla in su tutto il popolo. 24Samuele disse a tutto il popolo: «Vedete dunque chi il Signore ha eletto, perché non c’è nessuno in tutto il popolo come lui». Tutto il popolo proruppe in un grido: «Viva il re!». 25Samuele espose a tutto il popolo il diritto del regno e lo scrisse in un libro, che depositò davanti al Signore. Poi Samuele congedò tutto il popolo, perché ognuno tornasse a casa sua. 26Anche Saul tornò a casa, a Gàbaa, e lo seguirono uomini valorosi, ai quali Dio aveva toccato il cuore. 27Ma degli uomini perversi dissero: «Potrà forse salvarci costui?». Così lo disprezzarono e non vollero portargli alcun dono. Ma egli rimase in silenzio.
1Allora Samuele disse a tutto Israele: «Ecco, ho ascoltato la vostra voce in tutto quello che mi avete detto e ho costituito su di voi un re. 2Ora, ecco che il re procede davanti a voi. Quanto a me, sono diventato vecchio e canuto e i miei figli eccoli tra voi. Io ho camminato dalla mia giovinezza fino ad oggi sotto i vostri occhi. 3Eccomi, pronunciatevi a mio riguardo alla presenza del Signore e del suo consacrato. A chi ho portato via il bue? A chi ho portato via l’asino? Chi ho trattato con prepotenza? A chi ho fatto offesa? Da chi ho accettato un regalo per chiudere gli occhi a suo riguardo? Sono qui a restituire!». 4Risposero: «Non ci hai trattato con prepotenza, né ci hai fatto offesa, né hai preso nulla da nessuno». 5Egli soggiunse loro: «È testimone il Signore contro di voi, ed è testimone oggi il suo consacrato, che non trovaste niente in mano mia». Risposero: «Sì, è testimone».
6Allora Samuele disse al popolo: «È il Signore che ha stabilito Mosè e Aronne, e che ha fatto salire i vostri padri dalla terra d’Egitto. 7Ora fatevi avanti, perché voglio giudicarvi davanti al Signore a causa di tutti i benefici che il Signore ha operato con voi e con i vostri padri. 8Quando Giacobbe andò in Egitto e i vostri padri gridarono al Signore, il Signore mandò loro Mosè e Aronne, che li fecero uscire dall’Egitto e li fecero risiedere in questo luogo. 9Ma essi dimenticarono il Signore, loro Dio, ed egli li consegnò in potere di Sìsara, capo dell’esercito di Asor, e in mano dei Filistei e in mano del re di Moab, che mossero loro guerra. 10Essi gridarono al Signore e dissero: “Abbiamo peccato, perché abbiamo abbandonato il Signore e abbiamo servito i Baal e le Astarti! Ma ora liberaci dalle mani dei nostri nemici e serviremo te”. 11Allora il Signore vi mandò Ierub-Baal e Barak e Iefte e Samuele, e vi liberò dalle mani dei nemici che vi circondavano e siete vissuti tranquilli. 12Eppure, quando avete visto che Nacas, re degli Ammoniti, muoveva contro di voi, mi avete detto: “No, un re regni sopra di noi”. Invece il Signore, vostro Dio, è vostro re. 13Ora ecco il re che avete scelto e che avevate chiesto. Ecco che il Signore ha posto un re sopra di voi. 14Dunque, se temerete il Signore, se lo servirete e ascolterete la sua voce e non sarete ribelli alla parola del Signore, voi e il re che regna su di voi sarete con il Signore, vostro Dio. 15Se invece non ascolterete la voce del Signore e sarete ribelli alla sua parola, la mano del Signore peserà su di voi e sui vostri padri. 16Fatevi avanti ancora e osservate questa grande cosa che il Signore sta per compiere sotto i vostri occhi. 17Non è forse questo il tempo della mietitura del grano? Ma io griderò al Signore ed egli manderà tuoni e pioggia. Così vi persuaderete e constaterete che grande è il male che avete fatto davanti al Signore chiedendo un re per voi».
18Samuele allora invocò il Signore, e il Signore mandò subito tuoni e pioggia in quel giorno. Tutto il popolo ebbe grande timore del Signore e di Samuele. 19Tutto il popolo perciò disse a Samuele: «Prega il Signore, tuo Dio, per noi tuoi servi che non abbiamo a morire, poiché abbiamo aggiunto a tutti i nostri peccati il male di aver chiesto per noi un re». 20Samuele disse al popolo: «Non temete: voi avete fatto tutto questo male, ma almeno non allontanatevi dal Signore, anzi servite lui, il Signore, con tutto il cuore. 21Non allontanatevi dietro nullità che non possono giovare né salvare, perché appunto sono nullità. 22Certo, il Signore non abbandonerà il suo popolo, a causa del suo grande nome, perché il Signore ha deciso di fare di voi il suo popolo. 23Quanto a me, non sia mai che io pecchi contro il Signore, tralasciando di supplicare per voi e di indicarvi la via buona e retta. 24Solo temete il Signore e servitelo fedelmente con tutto il cuore: considerate infatti le grandi cose che ha operato tra voi. 25Se invece vorrete fare il male, voi e il vostro re perirete».
1Un giorno Giònata, figlio di Saul, disse al suo scudiero: «Su, portiamoci fino alla postazione dei Filistei che sta qui di fronte». Ma non disse nulla a suo padre. 2Saul se ne stava al limitare di Gàbaa, sotto il melograno che si trova a Migron; la gente che era con lui ammontava a circa seicento uomini. 3Achia, figlio di Achitùb, fratello di Icabòd, figlio di Fineès, figlio di Eli, sacerdote del Signore a Silo, portava l’efod e il popolo non sapeva che Giònata era partito. 4Tra i varchi che Giònata cercava per passare alla postazione dei Filistei, c’era un dente di roccia da una parte e un dente dall’altra parte: uno si chiamava Boses, l’altro Senne. 5Uno dei denti si ergeva di fronte a Micmas a settentrione, l’altro era di fronte a Gheba a meridione. 6Giònata disse allo scudiero: «Vieni, avviciniamoci alla postazione di questi incirconcisi; forse il Signore opererà per noi, perché non è difficile per il Signore salvare con molti o con pochi». 7Lo scudiero gli rispose: «Fa’ quanto hai nel cuore. Avvìati! Eccomi con te, come il tuo cuore desidera». 8Allora Giònata disse: «Ecco, noi ci avvicineremo a questi uomini e ci faremo vedere da loro. 9Se ci diranno: “Fermatevi finché vi raggiungiamo!”, restiamo in basso e non saliamo da loro. 10Se invece ci diranno: “Venite su da noi!”, saliamo, perché il Signore ce li ha consegnati nelle mani e questo sarà per noi il segno». 11Quindi i due si lasciarono scorgere dalla postazione filistea e i Filistei dissero: «Ecco gli Ebrei che escono dalle caverne dove si erano nascosti». 12Poi gli uomini della guarnigione dissero a Giònata e al suo scudiero: «Salite da noi: abbiamo una cosa da dirvi!». Giònata allora disse al suo scudiero: «Sali dopo di me, perché il Signore li ha consegnati nelle mani d’Israele». 13Giònata si arrampicava con le mani e con i piedi e lo scudiero lo seguiva; quelli cadevano davanti a Giònata e, dietro, lo scudiero li finiva. 14Questa fu la prima strage nella quale Giònata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini, in circa mezzo iugero di campo. 15Si sparse così il terrore nell’accampamento, nella campagna e tra tutto il popolo. Anche la guarnigione e gli uomini d’assalto furono atterriti. La terra tremò e ci fu un terrore divino.
16Le vedette di Saul a Gàbaa di Beniamino guardarono e videro la moltitudine in agitazione che fuggiva qua e là. 17Allora Saul disse alla gente che era con lui: «Su, controllate e vedete chi sia partito da noi». Controllarono, ed ecco non c’erano né Giònata né il suo scudiero. 18Saul disse ad Achia: «Avvicina l’arca di Dio». Infatti in quel giorno c’era l’arca di Dio con gli Israeliti. 19Mentre Saul parlava al sacerdote, il tumulto nel campo filisteo andava propagandosi e crescendo. Saul disse al sacerdote: «Ritira la mano». 20Saul e la gente che era con lui alzarono grida e mossero all’attacco, ed ecco trovarono che la spada dell’uno si rivolgeva contro l’altro, in una confusione molto grande. 21Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all’accampamento, cominciarono anch’essi a stare dalla parte degli Israeliti che erano con Saul e Giònata. 22Inoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Èfraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono con loro nella battaglia. 23Così il Signore in quel giorno salvò Israele e la battaglia si estese fino a Bet-Aven.
24Gli uomini d’Israele erano sfiniti in quel giorno, ma Saul fece giurare a tutto il popolo: «Maledetto chiunque toccherà cibo prima di sera, prima che io mi sia vendicato dei miei nemici». E nessuno del popolo gustò cibo. 25Tutta la gente passò per una selva, dove c’erano favi di miele sul suolo. 26Il popolo passò per la selva, ed ecco si vedeva colare il miele, ma nessuno stese la mano e la portò alla bocca, perché il popolo temeva il giuramento. 27Ma Giònata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono. 28Uno fra la gente intervenne dicendo: «Tuo padre ha fatto fare questo solenne giuramento al popolo: “Maledetto chiunque toccherà cibo quest’oggi!”, sebbene il popolo fosse sfinito». 29Rispose Giònata: «Mio padre ha rovinato il paese! Guardate come si sono rischiarati i miei occhi perché ho gustato un po’ di questo miele. 30Magari il popolo avesse mangiato oggi del bottino dei nemici che ha trovato. Quanto maggiore sarebbe stata ora la sconfitta dei Filistei!».
31In quel giorno essi batterono i Filistei da Micmas fino ad Àialon e il popolo era sfinito. 32Il popolo si gettò sulla preda e presero pecore, buoi e vitelli e li macellarono per terra e li mangiarono con il sangue. 33La cosa fu annunciata a Saul: «Ecco, il popolo pecca contro il Signore, mangiando con il sangue». Rispose: «Avete prevaricato! Rotolate subito qui una grande pietra». 34Saul soggiunse: «Passate tra il popolo e dite loro che ognuno mi conduca qua il suo bue e il suo montone e li macellerete su questa pietra e ne mangerete; così non peccherete contro il Signore, mangiando il sangue». E tutto il popolo condusse nella notte ciascuno il bestiame che aveva e là lo macellò. 35Saul innalzò un altare al Signore. Fu questo il primo altare che egli edificò al Signore.
36Quindi Saul disse: «Scendiamo a inseguire i Filistei questa notte stessa e deprediamoli fino al mattino e non lasciamo scampare uno solo di loro». Gli risposero: «Fa’ quanto ti sembra bene». Ma il sacerdote disse: «Accostiamoci qui a Dio». 37Saul dunque interrogò Dio: «Devo scendere a inseguire i Filistei? Li consegnerai in mano d’Israele?». Ma quel giorno non gli rispose. 38Allora Saul disse: «Accostatevi qui, autorità tutte del popolo. Cercate ed esaminate da chi sia stato commesso oggi il peccato, 39perché per la vita del Signore, salvatore d’Israele, certamente costui morirà, anche se si trattasse di mio figlio Giònata». Ma nessuno del popolo gli rispose. 40Perciò disse a tutto Israele: «Voi state da una parte e io e mio figlio Giònata staremo dall’altra». Il popolo rispose a Saul: «Fa’ quanto ti sembra bene». 41Saul disse al Signore: «Dio d’Israele, da’ una risposta chiara». E furono indicati Giònata e Saul, mentre il popolo restò libero. 42Saul soggiunse: «Tirate a sorte tra me e mio figlio Giònata». E fu indicato Giònata. 43Saul disse a Giònata: «Narrami quello che hai fatto». Giònata raccontò: «Sì, ho assaggiato un po’ di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morirò». 44Saul disse: «Faccia Dio a me questo e anche di peggio, se non andrai a morte, Giònata!». 45Ma il popolo disse a Saul: «Dovrà forse morire Giònata, che ha ottenuto questa grande vittoria in Israele? Non sia mai! Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello del suo capo, perché in questo giorno egli ha operato con Dio». Così il popolo riscattò Giònata, che non fu messo a morte. 46Saul si ritrasse dall’inseguire i Filistei e questi raggiunsero il loro territorio.
47Saul si assicurò il regno su Israele e combatté contro tutti i nemici all’intorno: contro Moab e gli Ammoniti, contro Edom e i re di Soba e i Filistei, e dovunque si volgeva, aveva successo. 48Compì imprese coraggiose, batté gli Amaleciti e liberò Israele dalle mani degli oppressori. 49Figli di Saul furono Giònata, Isvì e Malchisùa; le sue due figlie si chiamavano Merab, la maggiore, e Mical, la più piccola. 50La moglie di Saul si chiamava Achinòam, figlia di Achimàas. Il capo delle sue milizie si chiamava Abner figlio di Ner, zio di Saul. 51Kis, padre di Saul, e Ner, padre di Abner, erano figli di Abièl. 52Durante tutto il tempo di Saul vi fu guerra aperta con i Filistei; se Saul scorgeva un uomo robusto o un giovane coraggioso, lo prendeva al suo seguito.
1Il Signore disse a Samuele: «Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l’ho ripudiato perché non regni su Israele? Riempi d’olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re». 2Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà». Il Signore soggiunse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: “Sono venuto per sacrificare al Signore”. 3Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti dirò». 4Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: «È pacifica la tua venuta?». 5Rispose: «È pacifica. Sono venuto per sacrificare al Signore. Santificatevi, poi venite con me al sacrificio». Fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. 6Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». 7Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». 8Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». 9Iesse fece passare Sammà e quegli disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». 10Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». 11Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». 12Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». 13Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e andò a Rama.
14Lo spirito del Signore si era ritirato da Saul e cominciò a turbarlo un cattivo spirito, venuto dal Signore. 15Allora i servi di Saul gli dissero: «Ecco, un cattivo spirito di Dio ti turba. 16Comandi il signore nostro ai servi che gli stanno intorno e noi cercheremo un uomo abile a suonare la cetra. Quando il cattivo spirito di Dio sarà su di te, quegli metterà mano alla cetra e ti sentirai meglio». 17Saul rispose ai ministri: «Ebbene, cercatemi un uomo che suoni bene e fatelo venire da me». 18Rispose uno dei domestici: «Ecco, ho visto il figlio di Iesse il Betlemmita: egli sa suonare ed è forte e coraggioso, abile nelle armi, saggio di parole, di bell’aspetto, e il Signore è con lui». 19Saul mandò messaggeri a dire a Iesse: «Mandami tuo figlio Davide, quello che sta con il gregge». 20Iesse prese un asino, del pane, un otre di vino e un capretto e, per mezzo di Davide, suo figlio, li inviò a Saul. 21Davide giunse da Saul e cominciò a stare alla sua presenza. Questi gli si affezionò molto ed egli divenne suo scudiero. 22E Saul mandò a dire a Iesse: «Rimanga Davide con me, perché ha trovato grazia ai miei occhi». 23Quando dunque lo spirito di Dio era su Saul, Davide prendeva in mano la cetra e suonava: Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui.
1I Filistei radunarono di nuovo le loro truppe per la guerra, si radunarono a Soco di Giuda e si accamparono tra Soco e Azekà, a Efes-Dammìm. 2Anche Saul e gli Israeliti si radunarono e si accamparono nella valle del Terebinto e si schierarono a battaglia contro i Filistei. 3I Filistei stavano sul monte da una parte, e Israele sul monte dall’altra parte, e in mezzo c’era la valle.
4Dall’accampamento dei Filistei uscì uno sfidante, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. 5Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. 6Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. 7L’asta della sua lancia era come un cilindro di tessitori e la punta dell’asta pesava seicento sicli di ferro; davanti a lui avanzava il suo scudiero. 8Egli si fermò e gridò alle schiere d’Israele: «Perché siete usciti e vi siete schierati a battaglia? Non sono io Filisteo e voi servi di Saul? Sceglietevi un uomo che scenda contro di me. 9Se sarà capace di combattere con me e mi abbatterà, noi saremo vostri servi. Se invece prevarrò io su di lui e lo abbatterò, sarete voi nostri servi e ci servirete». 10Il Filisteo aggiungeva: «Oggi ho sfidato le schiere d’Israele. Datemi un uomo e combatteremo insieme». 11Saul e tutto Israele udirono le parole del Filisteo; rimasero sconvolti ed ebbero grande paura.
12Davide era figlio di un Efrateo di Betlemme di Giuda chiamato Iesse, che aveva otto figli. Al tempo di Saul, quest’uomo era un vecchio avanzato negli anni. 13I tre figli maggiori di Iesse erano andati con Saul in guerra. Di questi tre figli, che erano andati in guerra, il maggiore si chiamava Eliàb, il secondo Abinadàb, il terzo Sammà. 14Davide era ancora giovane quando questi tre più grandi erano andati dietro a Saul. 15Egli andava e veniva dal seguito di Saul e pascolava il gregge di suo padre a Betlemme.
16Il Filisteo si avvicinava mattina e sera; continuò così per quaranta giorni. 17Ora Iesse disse a Davide, suo figlio: «Prendi per i tuoi fratelli questa misura di grano tostato e questi dieci pani e corri dai tuoi fratelli nell’accampamento. 18Al comandante di migliaia porterai invece queste dieci forme di formaggio. Infórmati della salute dei tuoi fratelli e prendi la loro paga. 19Essi con Saul e tutto l’esercito d’Israele sono nella valle del Terebinto, a combattere contro i Filistei». 20Davide si alzò di buon mattino: lasciò il gregge a un guardiano, prese il carico e partì come gli aveva ordinato Iesse. Arrivò ai carriaggi quando le truppe uscivano per schierarsi e lanciavano il grido di guerra. 21Si disposero in ordine Israele e i Filistei: schiera contro schiera. 22Davide si liberò dei bagagli consegnandoli al custode, poi corse allo schieramento e domandò ai suoi fratelli se stavano bene. 23Mentre egli parlava con loro, ecco lo sfidante, chiamato Golia il Filisteo, di Gat. Avanzava dalle schiere filistee e tornò a dire le sue solite parole e Davide le intese. 24Tutti gli Israeliti, quando lo videro, fuggirono davanti a lui ed ebbero grande paura.
25Ora un Israelita disse: «Vedete quest’uomo che avanza? Viene a sfidare Israele. Chiunque lo abbatterà, il re lo colmerà di ricchezze, gli darà in moglie sua figlia ed esenterà la casa di suo padre da ogni gravame in Israele». 26Davide domandava agli uomini che gli stavano attorno: «Che faranno dunque all’uomo che abbatterà questo Filisteo e farà cessare la vergogna da Israele? E chi è mai questo Filisteo incirconciso per sfidare le schiere del Dio vivente?». 27Tutti gli rispondevano la stessa cosa: «Così e così si farà all’uomo che lo abbatterà». 28Lo sentì Eliàb, suo fratello maggiore, mentre parlava con quegli uomini, ed Eliàb si irritò con Davide e gli disse: «Ma perché sei venuto giù e a chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco la tua boria e la malizia del tuo cuore: tu sei venuto giù per vedere la battaglia». 29Davide rispose: «Che cosa ho dunque fatto? Era solo una domanda». 30Si allontanò da lui, andò dall’altra parte e fece la stessa domanda, e tutti gli diedero la stessa risposta.
31Sentendo le domande che Davide faceva, le riferirono a Saul e questi lo fece chiamare. 32Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d’animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo». 33Saul rispose a Davide: «Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d’armi fin dalla sua adolescenza». 34Ma Davide disse a Saul: «Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre e veniva talvolta un leone o un orso a portar via una pecora dal gregge. 35Allora lo inseguivo, lo abbattevo e strappavo la pecora dalla sua bocca. Se si rivoltava contro di me, l’afferravo per le mascelle, l’abbattevo e lo uccidevo. 36Il tuo servo ha abbattuto il leone e l’orso. Codesto Filisteo non circonciso farà la stessa fine di quelli, perché ha sfidato le schiere del Dio vivente». 37Davide aggiunse: «Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell’orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo». Saul rispose a Davide: «Ebbene va’ e il Signore sia con te». 38Saul rivestì Davide della sua armatura, gli mise in capo un elmo di bronzo e lo rivestì della corazza. 39Poi Davide cinse la spada di lui sopra l’armatura e cercò invano di camminare, perché non aveva mai provato. Allora Davide disse a Saul: «Non posso camminare con tutto questo, perché non sono abituato». E Davide se ne liberò. 40Poi prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese ancora in mano la fionda e si avvicinò al Filisteo.
41Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. 42Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell’aspetto. 43Il Filisteo disse a Davide: «Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?». E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi. 44Poi il Filisteo disse a Davide: «Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche». 45Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d’Israele, che tu hai sfidato. 46In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri dell’esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. 47Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani». 48Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a prendere posizione in fretta contro il Filisteo. 49Davide cacciò la mano nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s’infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. 50Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra, colpì il Filisteo e l’uccise, benché Davide non avesse spada. 51Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.
52Si levarono allora gli uomini d’Israele e di Giuda, alzando il grido di guerra, e inseguirono i Filistei fin presso Gat e fino alle porte di Ekron. I cadaveri dei Filistei caddero lungo la strada di Saaràim, fino all’ingresso di Gat e fino a Ekron. 53Quando gli Israeliti furono di ritorno dall’inseguimento dei Filistei, saccheggiarono il loro campo. 54Davide prese la testa del Filisteo e la portò a Gerusalemme. Le armi di lui invece le pose nella sua tenda.
55Saul, mentre guardava Davide uscire contro il Filisteo, aveva chiesto ad Abner, capo delle milizie: «Abner, di chi è figlio questo giovane?». Rispose Abner: «Per la tua vita, o re, non lo so». 56Il re soggiunse: «Chiedi tu di chi sia figlio quel giovinetto». 57Quando Davide tornò dall’uccisione del Filisteo, Abner lo prese e lo condusse davanti a Saul mentre aveva ancora in mano la testa del Filisteo. 58Saul gli chiese: «Di chi sei figlio, giovane?». Rispose Davide: «Di Iesse il Betlemmita, tuo servo».
1Samuele morì, e tutto Israele si radunò e fece il lamento su di lui. Lo seppellirono presso la sua casa a Rama. Davide si alzò e scese verso il deserto di Paran.
2Vi era a Maon un uomo che possedeva beni a Carmel; costui era molto ricco, aveva tremila pecore e mille capre e si trovava a Carmel per tosare il gregge. 3Quest’uomo si chiamava Nabal e sua moglie Abigàil. La donna era assennata e di bell’aspetto, ma il marito era rude e di brutte maniere; era un Calebita. 4Davide nel deserto sentì che Nabal era alla tosatura del gregge. 5Allora Davide inviò dieci domestici; Davide disse a questi domestici: «Salite a Carmel, andate da Nabal e chiedetegli a mio nome se sta bene. 6Voi direte così al mio fratello: “Pace a te e pace alla tua casa e pace a quanto ti appartiene! 7Ho sentito appunto che stanno facendo per te la tosatura. Ebbene, quando i tuoi pastori sono stati con noi, non abbiamo recato loro alcuna offesa e niente è stato loro sottratto finché sono stati a Carmel. 8Interroga i tuoi domestici e ti informeranno. Questi domestici trovino grazia ai tuoi occhi, perché siamo giunti in un giorno lieto. Da’, ti prego, quanto puoi dare ai tuoi servi e al tuo figlio Davide”». 9I domestici di Davide andarono e fecero a Nabal tutto quel discorso a nome di Davide e attesero. 10Ma Nabal rispose ai servi di Davide: «Chi è Davide e chi è il figlio di Iesse? Oggi sono troppi i servi che vanno via dai loro padroni. 11Devo prendere il pane, l’acqua e la carne che ho preparato per i tosatori e darli a gente che non so da dove venga?». 12I domestici di Davide rifecero la strada, tornarono indietro e gli riferirono tutto questo discorso. 13Allora Davide disse ai suoi uomini: «Cingete tutti la spada!». Tutti cinsero la spada e Davide cinse la sua e partirono dietro a Davide circa quattrocento uomini. Duecento rimasero a guardia dei bagagli.
14Ma Abigàil, la moglie di Nabal, fu avvertita da uno dei domestici, che le disse: «Ecco, Davide ha inviato messaggeri dal deserto per salutare il nostro padrone, ma egli ha inveito contro di loro. 15Veramente questi domestici sono stati molto buoni con noi; non ci hanno recato offesa e non ci è stato sottratto niente finché siamo stati con loro, quando eravamo in campagna. 16Sono stati per noi come un muro di difesa di notte e di giorno, finché siamo stati con loro a pascolare il gregge. 17Ora esamina bene ciò che devi fare, perché pende qualche male sul nostro padrone e su tutta la sua casa. Egli è un uomo perverso e non gli si può parlare». 18Abigàil allora prese in fretta duecento pani, due otri di vino, cinque pecore già pronte, cinque sea di grano tostato, cento grappoli di uva passa e duecento schiacciate di fichi secchi, e li caricò sugli asini. 19Poi disse ai domestici: «Precedetemi, io vi seguirò». Ma non informò il marito Nabal.
20Ora, mentre ella sul dorso di un asino scendeva lungo un sentiero nascosto della montagna, Davide e i suoi uomini scendevano di fronte a lei ed essa s’incontrò con loro. 21Davide andava dicendo: «Dunque ho custodito invano tutto ciò che appartiene a costui nel deserto; niente fu sottratto di ciò che gli appartiene ed egli mi rende male per bene. 22Tanto faccia Dio a Davide e ancora peggio, se di tutti i suoi lascerò sopravvivere fino al mattino un solo maschio!». 23Appena Abigàil vide Davide, smontò in fretta dall’asino, cadde con la faccia davanti a Davide e si prostrò a terra. 24Caduta ai suoi piedi disse: «Ti prego, mio signore, sono io colpevole! Lascia che parli la tua schiava al tuo orecchio e tu ascolta le parole della tua schiava. 25Non faccia caso il mio signore a quell’uomo perverso che è Nabal, perché egli è come il suo nome: stolto si chiama e stoltezza è in lui; io, tua schiava, non avevo visto, o mio signore, i tuoi domestici che avevi mandato. 26Ora, mio signore, per la vita di Dio e per la tua vita, poiché Dio ti ha impedito di giungere al sangue e di farti giustizia da te stesso, ebbene ora siano come Nabal i tuoi nemici e coloro che cercano di fare il male al mio signore. 27E ora questo dono che la tua schiava porta al mio signore, fa’ che sia dato ai domestici che seguono i passi del mio signore. 28Perdona la colpa della tua schiava. Certo il Signore edificherà al mio signore una casa stabile, perché il mio signore combatte le battaglie del Signore, né si troverà alcun male in te per tutti i giorni della tua vita. 29Se qualcuno insorgerà a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, la vita del mio signore sarà conservata nello scrigno dei viventi presso il Signore, tuo Dio, mentre la vita dei tuoi nemici egli la scaglierà via come dal cavo della fionda. 30Certo, quando il Signore ti avrà concesso tutto il bene che ha detto a tuo riguardo e ti avrà costituito capo d’Israele, 31non sia d’inciampo o di rimorso al mio signore l’aver versato invano il sangue e l’essersi il mio signore fatto giustizia da se stesso. Il Signore farà prosperare il mio signore, ma tu vorrai ricordarti della tua schiava». 32Davide disse ad Abigàil: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, che ti ha mandato oggi incontro a me. 33Benedetto il tuo senno e benedetta tu che sei riuscita a impedirmi oggi di giungere al sangue e di farmi giustizia da me. 34Viva sempre il Signore, Dio d’Israele, che mi ha impedito di farti del male; perché, se non fossi venuta in fretta incontro a me, non sarebbe rimasto a Nabal allo spuntar del giorno un solo maschio». 35Davide prese poi dalle mani di lei quanto gli aveva portato e le disse: «Torna a casa in pace. Vedi: ho ascoltato la tua voce e ho rasserenato il tuo volto».
36Abigàil tornò da Nabal: questi teneva in casa un banchetto come un banchetto da re. Il suo cuore era soddisfatto ed egli era fin troppo ubriaco. Ella non gli disse né tanto né poco fino allo spuntar del giorno. 37Il mattino dopo, quando Nabal ebbe smaltito il vino, la moglie gli narrò la faccenda. Allora il cuore gli si tramortì nel petto ed egli rimase come una pietra. 38Dieci giorni dopo il Signore colpì Nabal ed egli morì. 39Quando Davide sentì che Nabal era morto, esclamò: «Benedetto il Signore che ha difeso la mia causa per l’ingiuria fattami da Nabal e ha trattenuto il suo servo dal male e ha rivolto sul capo di Nabal la sua cattiveria». Poi Davide mandò messaggeri e annunciò ad Abigàil che voleva prenderla in moglie. 40I servi di Davide andarono a Carmel e le dissero: «Davide ci ha mandato a prenderti, perché tu sia sua moglie». 41Ella si alzò, si prostrò con la faccia a terra e disse: «Ecco, la tua schiava diventerà una serva per lavare i piedi ai servi del mio signore». 42Abigàil si preparò in fretta, poi salì su un asino e, seguita dalle sue cinque ancelle, tenne dietro ai messaggeri di Davide e divenne sua moglie. 43Davide aveva preso anche Achinòam di Izreèl e furono tutte e due sue mogli. 44Saul aveva dato sua figlia Mical, già moglie di Davide, a Paltì figlio di Lais, che era di Gallìm.
1In quei giorni i Filistei radunarono l’esercito per combattere contro Israele e Achis disse a Davide: «Tieni bene a mente che devi uscire in campo con me insieme con i tuoi uomini». 2Davide rispose ad Achis: «Tu sai già quello che farà il tuo servo». Achis disse: «Bene! Ti faccio per sempre mia guardia del corpo».
3Samuele era morto e tutto Israele aveva fatto il lamento su di lui; poi l’avevano seppellito a Rama, sua città. Saul aveva bandito dalla terra i negromanti e gli indovini.
4I Filistei si radunarono e andarono a porre il campo a Sunem. Saul radunò tutto Israele e si accampò sul Gèlboe. 5Quando Saul vide il campo dei Filistei, ebbe paura e il suo cuore tremò. 6Saul consultò il Signore e il Signore non gli rispose, né attraverso i sogni né mediante gli urìm né per mezzo dei profeti.
7Allora Saul disse ai suoi ministri: «Cercatemi una negromante, perché voglio andare a consultarla». I suoi ministri gli risposero: «Vi è una negromante a Endor». 8Saul si camuffò, si travestì e partì con due uomini. Arrivò da quella donna di notte. Disse: «Pratica per me la divinazione mediante uno spirito. Èvocami colui che ti dirò». 9La donna gli rispose: «Tu sai bene quello che ha fatto Saul: ha eliminato dalla terra i negromanti e gli indovini. Perché dunque tendi un tranello alla mia vita per uccidermi?». 10Saul le giurò per il Signore: «Per la vita del Signore, non avrai alcuna colpa per questa faccenda». 11Ella disse: «Chi devo evocarti?». Rispose: «Èvocami Samuele».
12La donna vide Samuele e proruppe in un forte grido e disse a Saul: «Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!». 13Le rispose il re: «Non aver paura! Che cosa vedi?». La donna disse a Saul: «Vedo un essere divino che sale dalla terra». 14Le domandò: «Che aspetto ha?». Rispose: «È un uomo anziano che sale ed è avvolto in un mantello». Saul comprese che era veramente Samuele e s’inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. 15Allora Samuele disse a Saul: «Perché mi hai disturbato evocandomi?». Saul rispose: «Sono in grande angustia. I Filistei mi muovono guerra e Dio si è allontanato da me: non mi ha più risposto, né attraverso i profeti né attraverso i sogni; perciò ti ho chiamato, perché tu mi manifesti quello che devo fare». 16Samuele rispose: «Perché mi vuoi consultare, quando il Signore si è allontanato da te ed è divenuto tuo nemico? 17Il Signore ha fatto quello che ha detto per mezzo mio. Il Signore ha strappato da te il regno e l’ha dato a un altro, a Davide. 18Poiché non hai ascoltato la voce del Signore e non hai dato corso all’ardore della sua ira contro Amalèk, per questo il Signore ti ha trattato oggi in questo modo. 19Il Signore metterà Israele insieme con te nelle mani dei Filistei. Domani tu e i tuoi figli sarete con me; il Signore metterà anche le schiere d’Israele in mano ai Filistei». 20All’istante Saul cadde a terra lungo disteso, pieno di terrore per le parole di Samuele; inoltre era già senza forze perché non aveva mangiato nulla tutto quel giorno e tutta quella notte. 21Allora la donna si accostò a Saul e, vedendolo sconvolto, gli disse: «Ecco, la tua serva ha ascoltato la tua voce. Ho esposto al pericolo la mia vita per ascoltare la parola che tu mi hai detto. 22Ma ora ascolta anche tu la voce della tua serva. Voglio darti un pezzo di pane: mangia e così riprenderai le forze, perché devi rimetterti in viaggio». 23Egli rifiutava e diceva: «Non mangio». Ma i suoi servi insieme alla donna lo costrinsero ed egli ascoltò la loro voce. Si alzò da terra e sedette sul letto. 24La donna aveva in casa un vitello da ingrasso; si affrettò a ucciderlo, poi prese la farina, la impastò e gli fece cuocere pani azzimi. 25Mise tutto davanti a Saul e ai suoi servi. Essi mangiarono, poi si alzarono e partirono quella stessa notte.
1I Filistei avevano concentrato tutte le schiere ad Afek, mentre gli Israeliti erano accampati presso la sorgente che si trova in Izreèl. 2I prìncipi dei Filistei marciavano con le loro centinaia e le loro migliaia. Davide e i suoi uomini marciavano nella retroguardia con Achis. 3I capi dei Filistei domandarono: «Che cosa fanno questi Ebrei?». Achis rispose ai capi dei Filistei: «Non è forse costui Davide, servo di Saul, re d’Israele? È stato con me un anno o due e non ho trovato in lui nulla da ridire dal giorno che è capitato qui fino ad oggi». 4I capi dei Filistei si irritarono tutti contro di lui e gli intimarono: «Rimanda quest’uomo: torni al luogo che gli hai assegnato. Non venga con noi in guerra, perché non diventi nostro avversario durante il combattimento. Come riacquisterà costui il favore del suo signore, se non con le teste di questi uomini? 5Non è costui quel Davide a cui cantavano tra le danze dicendo:
“Ha ucciso Saul i suoi mille
e Davide i suoi diecimila”?».
6Achis chiamò Davide e gli disse: «Per la vita del Signore, tu sei retto e io vedrei bene che tu vada e venga con le mie schiere, perché non ho trovato in te alcun male, da quando sei arrivato fino ad oggi. Ma non sei gradito agli occhi dei prìncipi. 7Quindi torna e va’ in pace, così non farai cosa sgradita agli occhi dei prìncipi dei Filistei». 8Rispose Davide ad Achis: «Che cosa ho fatto e che cosa hai trovato nel tuo servo, da quando sono stato alla tua presenza fino ad oggi, perché io non possa venire a combattere contro i nemici del re, mio signore?». 9Rispose Achis a Davide: «So bene che tu mi sei prezioso come un messaggero di Dio; ma i capi dei Filistei mi hanno detto: “Non deve venire con noi a combattere”. 10Àlzati dunque domani mattina con i servi del tuo signore che sono venuti con te. Alzatevi presto e allo spuntar del giorno partite». 11Il mattino dopo Davide e i suoi uomini si alzarono presto e partirono, tornando nel territorio dei Filistei. I Filistei salirono a Izreèl.
1Quando Davide e i suoi uomini arrivarono a Siklag il terzo giorno, gli Amaleciti avevano fatto una razzia nel Negheb e a Siklag. Avevano distrutto Siklag appiccandole il fuoco. 2Avevano fatto prigioniere le donne e quanti vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano presi e portati via. 3Tornò dunque Davide e gli uomini che erano con lui alla città che era in preda alle fiamme; le loro donne, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via prigionieri. 4Davide e la sua gente alzarono la voce e piansero finché ne ebbero forza. 5Le due mogli di Davide, Achinòam di Izreèl e Abigàil, già moglie di Nabal di Carmel, erano state condotte via prigioniere.
6Davide fu in grande angustia perché la gente parlava di lapidarlo. Tutti avevano l’animo esasperato, ciascuno per i suoi figli e le sue figlie. Ma Davide ritrovò forza e coraggio nel Signore, suo Dio. 7Allora Davide disse al sacerdote Ebiatàr, figlio di Achimèlec: «Portami l’efod». Ebiatàr portò l’efod a Davide. 8Davide consultò il Signore e chiese: «Devo inseguire questa banda? La raggiungerò?». Gli rispose: «Insegui, perché certamente raggiungerai e libererai i prigionieri». 9Davide e i seicento uomini che erano con lui partirono e giunsero al torrente di Besor, dove quelli rimasti indietro si fermarono. 10Davide continuò l’inseguimento con quattrocento uomini: si fermarono invece duecento uomini che erano troppo affaticati per passare il torrente di Besor.
11Trovarono nella campagna un Egiziano e lo portarono a Davide. Gli diedero da mangiare pane e gli diedero da bere acqua. 12Gli diedero anche una schiacciata di fichi secchi e due grappoli di uva passa. Mangiò e si rianimò, perché non aveva preso cibo e non aveva bevuto acqua da tre giorni e tre notti. 13Davide gli domandò: «A chi appartieni tu e di dove sei?». Rispose: «Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato perché tre giorni fa mi sono ammalato. 14Noi abbiamo fatto razzia nel Negheb dei Cretei, in quello di Giuda e nel Negheb di Caleb, e abbiamo appiccato il fuoco a Siklag». 15Davide gli disse: «Vuoi guidarmi verso quella banda?». Rispose: «Giurami per Dio che non mi ucciderai e non mi riconsegnerai al mio padrone, e ti condurrò da quella banda». 16Così fece da guida, ed ecco erano sparsi sulla distesa di quella regione a mangiare e a bere e a far festa con tutto l’ingente bottino che avevano preso dal territorio dei Filistei e dal territorio di Giuda.
17Davide li colpì dalle prime luci dell’alba fino alla sera del giorno dopo e non sfuggì alcuno di loro, se non quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono. 18Davide liberò tutti coloro che gli Amaleciti avevano preso e liberò anche le sue due mogli. 19Non mancò nessuno tra loro, né piccolo né grande, né figli né figlie, né la preda né ogni altra cosa che era stata presa loro: Davide recuperò tutto. 20Davide prese tutte le greggi e le mandrie; spingevano davanti a lui questo bestiame e gridavano: «Questo è il bottino di Davide».
21Davide poi raggiunse i duecento uomini che, essendo troppo sfiniti per seguirlo, aveva fatto rimanere al torrente di Besor. Essi andarono incontro a Davide e a tutta la sua gente: Davide con la truppa si avvicinò e domandò loro come stavano. 22Ma tutti i cattivi e gli scellerati tra gli uomini che erano andati con Davide si misero a dire: «Poiché non sono venuti con noi, non si dia loro niente della preda che abbiamo ricavato, eccetto le mogli e i figli di ciascuno: li conducano via e se ne vadano». 23Davide rispose: «Non fate così, fratelli miei, con quello che il Signore ci ha dato, salvandoci tutti e mettendo nelle nostre mani quella banda che era venuta contro di noi. 24Chi vorrà ascoltarvi in questa proposta? Perché, quale è la parte di chi scende a battaglia, tale è la parte di chi resta ai bagagli: insieme faranno le parti». 25Da quel giorno in poi stabilì questo come regola e norma in Israele fino ad oggi. 26Quando arrivò a Siklag, Davide mandò parte del bottino agli anziani di Giuda, suoi amici, con queste parole: «Eccovi un dono proveniente dal bottino dei nemici del Signore». Ne inviò
27a quelli di Betel,
a quelli di Ramot-Negheb,
a quelli di Iattir,
28a quelli di Aroèr,
a quelli di Sifmot,
a quelli di Estemòa,
29a quelli di Racal,
a quelli delle città degli Ieracmeeliti,
a quelli delle città dei Keniti,
30a quelli di Corma,
a quelli di Bor-Asan,
a quelli di Atac,
31a quelli di Ebron
e a quelli di tutti i luoghi per cui era passato Davide con i suoi uomini.