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14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
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Hai cercato i versetti contenenti la parola o frase gn [considerando gli accenti, anche dentro le parole, versioni Bibbia CEI 1974, Bibbia CEI 2008]
Hai trovato 11876 versetti in 74 libri:
GnGenesi (343), EsEsodo (475), LvLevitico (419), NmNumeri (521), DtDeuteronomio (532), GsGiosuè (247), GdcGiudici (228), RtRut (27), 1Sam1 Samuele (317), 2Sam2 Samuele (202), 1Re1 Re (366), 2Re2 Re (351), 1Cr1 Cronache (213), 2Cr2 Cronache (429), EsdEsdra (64), NeeNeemia (63), TbTobia (77), GdtGiuditta (123), EstEster (94), EstEbrEster Ebraico (32), 1Mac1 Maccabei (140), 2Mac2 Maccabei (155), GbGiobbe (146), SalSalmi (966), PrProverbi (185), QoQoelet (36), CtCantico (24), SapSapienza (119), SirSiracide (471), IsIsaia (588), GerGeremia (772), LamLamentazioni (54), BarBaruc (66), EzEzechiele (548), DnDaniele (217), OsOsea (65), GlGioele (32), AmAmos (85), AbdAbdia (8), GioGiona (25), MiMichea (49), NaNaum (15), AbAbacuc (18), SoSofonia (32), AgAggeo (26), ZacZaccaria (124), MalMalachia (41), MtMatteo (230), McMarco (111), LcLuca (243), GvGiovanni (116), AtAtti (215), RmRomani (88), 1Cor1 Corinzi (119), 2Cor2 Corinzi (52), GalGalati (15), EfEfesini (48), FilFilippesi (34), ColColossesi (31), 1Tess1 Tessalonicesi (35), 2Tess2 Tessalonicesi (29), 1Tim1 Timoteo (37), 2Tim2 Timoteo (30), TtTito (18), FmFilemone (8), EbrEbrei (64), GcGiacomo (24), 1Pt1 Pietro (21), 2Pt2 Pietro (24), 1Gv1 Giovanni (17), 2Gv2 Giovanni (3), 3Gv3 Giovanni (2), GdGiuda (13), ApApocalisse (117)
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1Al tempo di Assuero, di quell’Assuero che regnava dall’India fino all’Etiopia sopra centoventisette province, 2in quel tempo, dunque, il re Assuero, che sedeva sul trono del suo regno nella cittadella di Susa, 3l’anno terzo del suo regno fece un banchetto a tutti i suoi prìncipi e ai suoi ministri. I capi dell’esercito di Persia e di Media, i nobili e i governatori delle province furono riuniti alla sua presenza. 4Dopo aver mostrato loro le ricchezze e la gloria del suo regno e il fasto magnifico della sua grandezza per molti giorni, centoottanta giorni, [vv. 5-13]
gno –, [vv. 15-18]
14e i più vicini a lui erano Carsenà, Setar, Admàta, Tarsis, Meres, Marsenà e Memucàn, sette capi della Persia e della Media che erano ammessi alla sua presenza e sedevano ai primi posti nel regnità di regina a un’altra migliore di lei. 20Quando l’editto emanato dal re sarà conosciuto nell’intero suo regno, per quanto vasto, tutte le donne renderanno onore ai loro mariti, dal più grande al più piccolo». [v. 21] 22mandò lettere a tutte le province del regno, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere e a ogni popolo secondo la sua lingua, perché ogni marito fosse padrone in casa sua e potesse esprimersi nella lingua del suo popolo.
19Se così sembra bene al re, venga da lui emanato un editto reale da scriversi fra le leggi di Persia e di Media, e sia irrevocabile, per il quale Vasti non potrà più comparire alla presenza del re Assuero, e il re conferisca la di[vv. 1-2] 3stabilisca il re in tutte le province del suo regno commissari, i quali radunino tutte le fanciulle vergini e d’aspetto avvenente nella cittadella di Susa, nell’harem, sotto la sorveglianza di Egài, eunuco del re e guardiano delle donne, il quale darà loro i cosmetici necessari. [vv. 4-8]
9La fanciulla piacque a Egài e conquistò il suo favore: egli si preoccupò di darle i cosmetici e il vitto; le diede sette ancelle scelte nella reggia e assegnò a lei e alle sue ancelle l’alloggio migliore nell’harem. [vv. 10-15]
gno. [vv. 17-23]
16Ester fu dunque condotta presso il re Assuero nella reggia il decimo mese, cioè il mese di Tebet, il settimo anno del suo re[vv. 1-5] 6ma gli sembrò poca cosa mettere le mani addosso a Mardocheo soltanto, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Egli si propose di distruggere tutti i Giudei che si trovavano nel regno d’Assuero, cioè il popolo di Mardocheo.
[v. 7] 8Allora Aman disse al re Assuero: «Vi è un popolo disperso e segregato tra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo lasci tranquillo. [vv. 9-11] 12Il tredici del primo mese furono chiamati i segretari del re, e in conformità agli ordini di Aman, fu scritto ai satrapi del re, ai governatori di ogni provincia e ai capi di ogni popolo, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere e a ogni popolo secondo la sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato con l’anello reale. [v. 13]
14Una copia dell’editto, che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché si tenessero pronti per quel giorno. [v. 15]
[vv. 1-2] 3In ogni provincia, dovunque venissero promulgati l’ordine e l’editto del re, ci fu grande desolazione fra i Giudei: digiuno, pianto, lutto e a molti facevano da letto il sacco e la cenere. [vv. 4-17]
[vv. 1-2] 3Allora il re le disse: «Che cosa ti accade, regina Ester? Qual è la tua richiesta? Fosse pure la metà del regno, l’avrai!». [vv. 4-5]
gno, sarà fatto!». [v. 7] 8se ho trovato grazia agli occhi del re e se il re si degna di concedermi quello che chiedo e di soddisfare il mio desiderio, venga il re con Aman anche domani al banchetto che io preparerò loro e io risponderò alla domanda del re».
6Il re disse a Ester, mentre si beveva il vino: «Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del re[vv. 9-10] 11Aman parlò loro della magnificenza delle sue ricchezze, del gran numero dei suoi figli, di quanto il re aveva fatto per renderlo grande e come l’aveva innalzato sopra i capi e i ministri del re. [vv. 12-14]
[vv. 1-8] 9si consegnino la veste e il cavallo a uno dei più nobili prìncipi del re, si rivesta di quella veste l’uomo che il re vuole onorare, gli si faccia percorrere a cavallo le vie della città e si gridi davanti a lui: “Così si fa all’uomo che il re vuole onorare”». [vv. 10-14]
[v. 1] 2Anche questo secondo giorno il re disse a Ester, mentre si beveva il vino: «Qual è la tua richiesta, regina Ester? Ti sarà concessa. Che cosa desideri? Fosse anche la metà del regno, sarà fatto!». [vv. 3-10]
[vv. 1-4]
gno perverso di Aman, figlio di Ammedàta, l’Agaghita, che egli ha scritto per far perire i Giudei che sono in tutte le province del re. [vv. 6-8]
5e disse: «Se così piace al re, se io ho trovato grazia ai suoi occhi, se la cosa gli pare giusta e se io gli sono gradita, si scriva per revocare le lettere, frutto del disegni provincia secondo il suo modo di scrivere e a ogni popolo secondo la sua lingua, e ai Giudei secondo il loro modo di scrivere e secondo la loro lingua. [vv. 10-12]
9Il ventitré del terzo mese, cioè il mese di Sivan, furono chiamati i segretari del re e, in conformità agli ordini di Mardocheo, fu scritto ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall’India all’Etiopia, a o13Una copia dell’editto, che doveva essere promulgato come legge in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici. [vv. 14-16]
gni provincia, in ogni città, dove giungevano l’ordine del re e il suo decreto, vi erano per i Giudei gioia ed esultanza, banchetti e feste. Fra i popoli della terra molti si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei era piombato su di loro.
17In o[vv. 1-18]
gna, che abitano in città non circondate da mura, fanno del quattordici del mese di Adar un giorno di gioia, di banchetto e di festa, nel quale si mandano regali gli uni gli altri.
19Perciò i Giudei della campa[v. 20] 21per stabilire loro che ogni anno celebrassero il quattordici e il quindici del mese di Adar, [vv. 22-26]
gni anno quei due giorni, secondo le disposizioni di quello scritto e alla data fissata. 28Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; questi giorni di Purìm non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrà mai cancellarsi fra i loro discendenti. [v. 29]
27i Giudei stabilirono e accettarono per sé, per la loro stirpe e per quanti si fossero uniti a loro, di celebrare in modo irrevocabile o30Si mandarono lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero, con parole di pace e di fedeltà, [vv. 31-32]
[v. 1] 2Tutte le gesta potenti e valorose di Mardocheo, e i particolari che narrano della dignità a cui il re lo aveva elevato, non sono forse descritti nel libro delle Cronache dei re di Media e di Persia? [v. 3]
1Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto, cominciando dalla Grecia. [vv. 2-6] 7Regnò dunque Alessandro dodici anni e morì. 8I suoi subalterni assunsero il potere, ognuno nella sua regione; [v. 9]
10Uscì da quelli una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco che era stato ostaggio a Roma, e assunse il regno nell'anno centotrentasette del dominio dei Greci. [vv. 11-14] 15e cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza; si unirono alle nazioni pagane e si vendettero per fare il male.
16Quando il regno fu consolidato in mano di Antioco, egli volle conquistare l'Egitto per dominare due regni: [vv. 17-18] 19Espugnarono le fortezze dell'Egitto e Antioco saccheggiò il paese di Egitto.
[vv. 20-22] 23si impadronì dell'argento e dell'oro e d'ogni oggetto pregiato e asportò i tesori nascosti che riuscì a trovare; 24quindi, raccolta ogni cosa, fece ritorno nella sua regione. Fece anche molte stragi e parlò con grande arroganza.
25Allora vi fu lutto grande per gli Israeliti
in ogni loro regione.
[v. 26]
27Ogni sposo levò il suo lamento
e la sposa nel talamo fu in lutto.
28Tremò la terra per i suoi abitanti
e tutta la casa di Giacobbe si vestì di vergogna.
[vv. 29-35] 36questo fu un'insidia per il santuario e un avversario maligno per Israele in ogni momento
[vv. 37-38]
39Il suo santuario fu desolato come il deserto,
le sue feste si mutarono in lutto,
i suoi sabati in vergogna
il suo onore in disprezzo.
[v. 40]
41Poi il re prescrisse con decreto a tutto il suo regno, che tutti formassero un sol popolo [vv. 42-47] 48di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, 49così da dimenticare la legge e mutare ogni istituzione, [v. 50] 51Secondo questi ordini scrisse a tutto il regno, stabilì ispettori su tutto il popolo e intimò alle città di Giuda di sacrificare città per città. [v. 52] 53e ridussero Israele a nascondersi in ogni possibile rifugio.
[vv. 54-57] 58Con prepotenza trattavano gli Israeliti che venivano scoperti ogni mese nella città [vv. 59-64]
1Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macèdone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Chittìm sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto cominciando dalla Grecia. [vv. 2-5] 6Allora chiamò i suoi ufficiali più illustri, che erano stati educati con lui fin dalla giovinezza, e divise tra loro il suo regno mentre era ancora vivo. 7Alessandro dunque aveva regnato dodici anni quando morì. 8I suoi ufficiali assunsero il potere, ognuno nella sua regione; [v. 9] 10Uscì da loro una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco, che era stato ostaggio a Roma, e cominciò a regnare nell’anno centotrentasette del regno dei Greci.
[vv. 11-14] 15cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza. Si unirono alle nazioni e si vendettero per fare il male.
16Quando il regno fu consolidato, Antioco volle conquistare l’Egitto per regnare sui due regni: [vv. 17-18] 19Così espugnò le città fortificate dell’Egitto e fece bottino della terra d’Egitto.
[vv. 20-22] 23s’impadronì dell’argento e dell’oro e d’ogni oggetto pregiato e asportò i tesori nascosti che riuscì a trovare. 24Poi, raccolta ogni cosa, fece ritorno nella sua terra, dopo aver fatto una strage e aver parlato con grande arroganza.
25Allora vi fu lutto grande per gli Israeliti
in ogni loro regione.
[v. 26]
27Ogni sposo levò il suo lamento
e la sposa nel talamo fu in lutto.
28Tremò la terra per i suoi abitanti
e tutta la casa di Giacobbe si vestì di vergogna.
[vv. 29-35] 36Fu un’insidia per il santuario e un avversario maligno per Israele in ogni momento.
[vv. 37-38]
39Il suo santuario fu desolato come il deserto,
le sue feste si mutarono in lutto,
i suoi sabati in vergogna,
il suo onore in disprezzo.
[v. 40]
41Poi il re prescrisse in tutto il suo regno che tutti formassero un solo popolo [vv. 42-47] 48di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, 49così da dimenticare la legge e mutare ogni istituzione, [v. 50] 51In questi termini scrisse a tutto il regno, stabilì ispettori su tutto il popolo e intimò alle città di Giuda di sacrificare città per città. [v. 52] 53e costrinsero Israele a nascondersi in ogni possibile rifugio.
[vv. 54-57] 58Trattavano con prepotenza quegli Israeliti che ogni mese venivano scoperti nella città, [vv. 59-64]
[vv. 1-7]
8Il suo tempio è diventato come un uomo ignobile,
[v. 9]
10Qual popolo non ha invaso il suo regno
e non si è impadronito delle sue spoglie?
11Ogni ornamento le è stato strappato,
da padrona è diventata schiava.
[vv. 12-18]
gnuno si staccherà dal culto dei suoi padri e vorranno tutti aderire alle sue richieste, [v. 20] 21ci guardi il Signore dall'abbandonare la legge e le tradizioni; [vv. 22-23] 24Ciò vedendo Mattatia arse di zelo; fremettero le sue viscere ed egli ribollì di giusto sdegno. Fattosi avanti di corsa, lo uccise sull'altare; [vv. 25-50]
19Ma Mattatia rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli nei domini del re lo ascolteranno e ogne e nome eterno. [v. 52] 53Giuseppe nell'ora dell'oppressione osservò il precetto e divenne signore dell'Egitto. [vv. 54-56] 57Davide per la sua pietà ottenne il trono del regno per sempre. [vv. 58-70]
51Ricordate le gesta compiute dai nostri padri ai loro tempi e ne trarrete gloria insi[vv. 1-7]
8Il suo tempio è diventato come un uomo ignobile,
[v. 9]
10Quale popolo non ha invaso il suo regno
e non si è impadronito delle sue spoglie?
11Ogni ornamento le è stato strappato,
da padrona è diventata schiava.
[vv. 12-18]
gnuno abbandonasse la religione dei propri padri e volessero tutti aderire alle sue richieste, [vv. 20-41]
19Ma Mattatia rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli che sono sotto il dominio del re lo ascoltassero e o42Allora si unì a loro il gruppo degli Asidei, uomini di grande valore in Israele, tutti impegnati a difendere la legge; [vv. 43-50]
gne e nome eterno. [v. 52] 53Giuseppe nell’ora dell’oppressione osservò il precetto e divenne signore dell’Egitto. [vv. 54-56] 57Davide per la sua pietà ottenne il trono del regno per sempre. [vv. 58-70]
51Ricordate le gesta compiute dai padri ai loro tempi e traetene gloria insi[vv. 1-2]
3Egli accrebbe la gloria del suo popolo,
rivestì la corazza come gigante,
cinse l'armatura di guerra
e impegnò battaglia
difendendo il campo con la spada.
[vv. 4-13]
gno combattendo Giuda e i suoi uomini che hanno disprezzato gli ordini del re». [vv. 15-26]
14disse: «Mi farò un nome e mi coprirò di gloria nel re27Quando il re Antioco seppe queste cose, si adirò furiosamente e diede ordine di radunare tutte le forze militari del suo regno: un esercito grande e potente. 28Aprì l'erario e diede alle truppe il soldo per un anno, ordinando loro di star pronti per ogni evenienza. [vv. 29-36] 37Il re poi prese l'altra metà dell'esercito e partì da Antiochia, la capitale del suo regno, nell'anno centoquarantasette; passò l'Eufrate e percorse le regioni settentrionali.
[vv. 38-55]
gna o che erano paurosi, di tornare a casa loro, secondo la legge. [vv. 57-60]
56Disse a coloro che costruivano case o che stavano per prendere moglie, a quelli che piantavano la vi[vv. 1-13]
gno, combattendo Giuda e i suoi uomini che hanno disprezzato gli ordini del re». [vv. 15-26]
14disse: «Mi farò un nome e mi coprirò di gloria nel re27Quando il re Antioco seppe queste cose, si adirò furiosamente e diede ordine di radunare tutte le forze militari del suo regno, un esercito molto potente. 28Aprì il suo tesoro e diede alle truppe il soldo per un anno, ordinando loro di stare pronti per ogni evenienza. [vv. 29-36] 37Il re poi prese l’altra metà dell’esercito e partì da Antiòchia, la capitale del suo regno, nell’anno centoquarantasette; passò l’Eufrate e percorse le regioni settentrionali.
[vv. 38-55]
gna o che erano paurosi disse di tornare a casa loro, secondo la legge. [vv. 57-60]
56A coloro che costruivano case o che stavano per prendere moglie, a quelli che piantavano la vi[vv. 1-19] 20Avevano visto infatti che i loro erano stati sconfitti e gli altri incendiavano il campo: il fumo che si scorgeva segnalava l'accaduto. [vv. 21-39]
gnali con le trombe e alzarono grida al Cielo. 41Giuda ordinò ai suoi uomini di tenere impegnati quelli dell'Acra, finché non avesse purificato il santuario. [vv. 42-44] 45Vennero nella felice determinazione di demolirlo, perché non fosse loro di vergogna, essendo stato profanato dai pagani. Demolirono dunque l'altare [vv. 46-57] 58Vi fu gioia molto grande in mezzo al popolo, perché era stata cancellata la vergogna dei pagani. 59Poi Giuda e i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell'altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Casleu, con gioia e letizia. [vv. 60-61]
40si prostrarono con la faccia a terra, fecero dare i se[vv. 1-19]
gnalava l’accaduto. [vv. 21-30]
20vide che i loro erano stati messi in fuga e gli altri incendiavano il campo: il fumo che si scorgeva segnati nel loro esercito e nella loro cavalleria. [vv. 32-39]
31nello stesso modo fa’ cadere questo esercito nelle mani d’Israele, tuo popolo, e così siano svergognali con le trombe e alzarono grida al Cielo. 41Giuda ordinò ai suoi uomini di tenere impegnati quelli della Cittadella, finché non avesse purificato il santuario. [vv. 42-44] 45Vennero nella felice determinazione di demolirlo, perché non fosse loro di vergogna, essendo stato profanato dai pagani. Demolirono dunque l’altare [vv. 46-58]
40si prostrarono con la faccia a terra, fecero dare i segni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Chisleu, con gioia ed esultanza. [vv. 60-61]
59Giuda, i suoi fratelli e tutta l’assemblea d’Israele, poi, stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell’altare nella loro ricorrenza, o[vv. 1-10]
gnare la fortezza ove siamo rifugiati; Timòteo è a capo del loro esercito. [vv. 12-18]
11e si preparano a venire a espugna: «Governate questo popolo, ma non attaccate battaglia contro i pagani fino al nostro ritorno». 20Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Gàlaad.
19dando loro questa conse[vv. 21-26] 27Ve n'erano pure rinchiusi nelle altre città di Gàlaad e - dicevano - per il giorno dopo era stabilito di dar l'assalto alle fortezze, espugnarle e di eliminare tutti costoro in un sol giorno. 28Allora Giuda con il suo esercito tornò indietro subito per la via del deserto verso Bozra; prese la città e passò ogni maschio a fil di spada, s'impadronì di tutte le loro spoglie e incendiò la città. [v. 29] 30Verso il mattino alzarono gli occhi ed ecco gran folla che non si poteva contare issava scale e macchine per espugnare la fortezza e gia attaccava gli assediati. [vv. 31-45]
46Arrivarono a Efron, città posta sul percorso, grande e particolarmente forte, che non era possibile evitare da nessuna parte e bisognava passarvi in mezzo. [vv. 47-68]
[vv. 1-10]
gnare la fortezza dove siamo rifugiati; Timòteo è a capo del loro esercito. [vv. 12-18]
11e si preparano a venire a espugna: «Governate questo popolo, ma non attaccate battaglia contro i pagani fino al nostro ritorno». 20Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Gàlaad.
19dando loro questa conse[vv. 21-26]
gnarle e di eliminare tutti in un solo giorno. 28Allora Giuda con il suo esercito tornò subito indietro per la via del deserto verso Bosra; prese la città e passò ogni maschio a fil di spada, s’impadronì di tutte le loro spoglie e incendiò la città. [v. 29] 30Verso il mattino alzarono gli occhi ed ecco una folla innumerevole che issava scale e macchine per espugnare la fortezza e stava attaccando. [vv. 31-45]
27che altri erano rinchiusi nelle altre città di Gàlaad, che per il giorno dopo era stabilito di dare l’assalto alle fortezze, di espugnava passarvi in mezzo. [vv. 47-49] 50I soldati si fermarono e diedero l’assalto alla città, tutto quel giorno e tutta la notte, e la città si consegnò nelle sue mani. [vv. 51-68]
46Arrivarono a Efron, grande città posta sul percorso, particolarmente fortificata, che non era possibile evitare da nessuna parte e biso[v. 1] 2che vi era un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature d'oro, corazze e armi, lasciate là da Alessandro figlio di Filippo, il re macedone, che aveva regnato per primo sui Greci. [vv. 3-13]
14Poi chiamò Filippo, uno dei suoi amici, lo costituì reggente su tutto il suo regno 15e gli diede il diadema e la veste regia e l'anello con l'incarico di guidare Antioco suo figlio e di educarlo al regno. [v. 16] 17Lisia fu informato che il re era morto e dispose che regnasse Antioco figlio di lui, che egli aveva educato fin da piccolo, e lo chiamò Eupàtore.
[vv. 18-25] 26Ed ecco, ora hanno posto il campo contro l'Acra in Gerusalemme per espugnarla e hanno fortificato il santuario e Bet-Zur. [vv. 27-28]
gni e dalle isole del mare gli giunsero truppe mercenarie. [vv. 30-35] 36questi in ogni caso si tenevano ai lati della bestia e, quando si muoveva, si spostavano insieme senza allontanarsi da essa. 37Sopra ogni elefante vi erano solide torrette di legno, protette dagli attacchi, legate con cinghie, e su ogni torretta stavano quattro soldati, che di là bersagliavano, e un conducente indiano. [vv. 38-54]
29Anche dagli altri re55Lisia poi venne a sapere che Filippo, designato dal re Antioco, ancora in vita, per educare Antioco suo figlio e prepararlo al regno, [v. 56] 57Allora mostrò fretta e accennò di voler partire e disse al re e ai comandanti dell'esercito e ai soldati: «Noi ci esauriamo di giorno in giorno: il cibo è scarso e il luogo che assediamo è ben munito, mentre gli affari del regno ci premono. [vv. 58-63]
[v. 1] 2che c’era un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature d’oro, corazze e armi, lasciate là da Alessandro, figlio di Filippo, il re macèdone che aveva regnato per primo sui Greci. [vv. 3-13] 14Poi chiamò Filippo, uno dei suoi amici, lo costituì reggente su tutto il suo regno 15e gli diede il diadema, la sua veste e l’anello, con l’incarico di guidare Antioco, suo figlio, e di educarlo a regnare. [v. 16] 17Lisia fu informato che il re era morto e dispose che regnasse Antioco, suo figlio, che egli aveva educato fin da piccolo, e lo chiamò Eupàtore.
[vv. 18-25] 26Ed ecco, ora hanno posto il campo contro la Cittadella, a Gerusalemme, per espugnarla e hanno fortificato il santuario e Bet-Sur. [vv. 27-28]
gni e dalle isole del mare gli giunsero truppe mercenarie. [vv. 30-35] 36questi in ogni caso si tenevano ai lati della bestia e, quando si spostava, si spostavano insieme senza allontanarsi da essa. 37Sopra ogni elefante vi erano solide torrette di legno, ben protette dagli attacchi, legate con appositi congegni, e su ogni torretta stavano quattro soldati, che di là bersagliavano, e un conducente indiano. [vv. 38-50]
29Anche dagli altri regni incendiari e baliste, scorpioni per lanciare frecce, e fionde. [vv. 52-54]
51Si accampò presso il santuario per molto tempo e allestì terrapieni e macchine, ordi55Lisia poi venne a sapere che Filippo, al quale il re Antioco, ancora in vita, aveva affidato l’incarico di educare Antioco, suo figlio, destinato al regno, [v. 56] 57Allora in fretta fece cenno di voler partire e disse al re e ai comandanti dell’esercito e ai soldati: «Noi ci esauriamo di giorno in giorno: il cibo è scarso e il luogo che assediamo è ben munito, mentre gli affari del regno incombono su di noi. [vv. 58-63]
[v. 1] 2Quando rientrò nella reggia dei suoi padri, l'esercito catturò Antioco e Lisia per consegnarglieli. [v. 3] 4Perciò i soldati li uccisero e Demetrio sedette sul trono del suo regno.
[vv. 5-7] 8Il re designò Bàcchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell'Oltrefiume, potente nel regno e fedele al re, [vv. 9-28]
gni di pace: ma i nemici stavano pronti per metter le mani su Giuda. [vv. 30-34]
29Venne da Giuda e si salutarono a vicenda con segnato subito Giuda e il suo esercito nelle mie mani, vi assicuro che quando tornerò a guerra finita, darò alle fiamme questo tempio»; e se ne andò tutto furioso. [vv. 36-48]
35giurò incollerito: «Se non sarà consegni anno questo giorno il tredici di Adar. [v. 50]
49Stabilirono di celebrare o[v. 1] 2Quando rientrò nella reggia dei suoi padri, l’esercito catturò Antioco e Lisia per consegnarglieli. [v. 3] 4Perciò i soldati li uccisero e Demetrio sedette sul trono del suo regno.
[vv. 5-7] 8Il re designò Bàcchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell’Oltrefiume, potente nel regno e fedele al re, [vv. 9-28]
gni di pace: ma i nemici stavano pronti per metter le mani su Giuda. [vv. 30-34]
29Venne da Giuda e si salutarono a vicenda con segnato subito Giuda e il suo esercito nelle mie mani, quando tornerò a guerra finita, darò alle fiamme questo tempio». E se ne andò tutto furioso. [vv. 36-48]
35giurò incollerito: «Se non sarà consegni anno questo giorno il tredici di Adar. [v. 50]
49Stabilirono di celebrare o[vv. 1-2] 3Aveva saputo quanto avevano compiuto nella Spagna per impadronirsi delle miniere di oro e di argento che vi sono; 4e come avevano sottomesso tutta la regione con la loro saggezza e costanza, benché il paese fosse assai lontano da loro, e avevano vinto i re che erano venuti contro di loro dall'estremità della terra: li avevano sconfitti e avevano inflitto loro gravi colpi e gli altri re pagavano loro il tributo ogni anno. [vv. 5-6] 7che lo presero vivo e gli imposero di pagare, lui e i suoi successori, un tributo ingente, di consegnare ostaggi e cedere territori: [vv. 8-10] 11Gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenuto amicizia. [v. 12] 13Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono innalzati in potenza. [v. 14] 15Essi hanno costituito un consiglio e ogni giorno trecentoventi consiglieri discutono pienamente riguardo al popolo perché tutto vada bene. [vv. 16-17]
gno dei Greci riduceva Israele in schiavitù. [vv. 19-25]
18per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regni senza compenso. [v. 27] 28ai nemici non forniranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma; osserveranno questi impegni senza frode. [vv. 29-32]
26ai nemici non forniranno né procureranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma, ma manterranno i loro impe[vv. 1-2] 3quanto avevano compiuto nella Spagna per impadronirsi delle miniere d’oro e d’argento che vi sono, 4e come avevano sottomesso tutta la regione con la loro saggezza e costanza, benché il paese fosse assai lontano da loro. Avevano vinto i re che erano venuti contro di loro dall’estremità della terra: li avevano sconfitti e avevano inflitto loro gravi colpi, mentre gli altri pagavano loro il tributo ogni anno. [vv. 5-7] 8la regione dell’India, la Media, la Lidia, tra le migliori loro province; ed essi, dopo averle tolte a lui, le avevano consegnate al re Eumene. [vv. 9-10] 11Avevano distrutto e soggiogato gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro. Con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano a loro avevano mantenuto amicizia. [v. 12] 13Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono levati in alto. [v. 14] 15Essi hanno costituito un consiglio e ogni giorno trecentoventi consiglieri si consultano continuamente riguardo al popolo, perché sia ben governato. [vv. 16-17]
gno dei Greci riduceva Israele in schiavitù. [vv. 19-25]
18per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regni senza compenso. [v. 27] 28ai nemici non forniranno grano, armi, denaro, navi, secondo quanto ha stabilito Roma, e osserveranno questi impegni senza inganno. [vv. 29-32]
26ai nemici non forniranno né procureranno grano, armi, denaro, navi, secondo quanto ha stabilito Roma, e osserveranno i loro impe[vv. 1-36]
gnati di Canaan, con corteo solenne». [vv. 38-73]
37Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone suo fratello: «I figli di Iambri hanno una grande festa di nozze e conducono a Nàdabat la sposa, figlia di uno dei grandi ma[vv. 1-36]
gnati di Canaan, con corteo solenne». [vv. 38-73]
37Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone, suo fratello: «I figli di Iambrì celebrano una grande festa di nozze e da Nadabàt conducono la sposa, figlia di uno dei grandi ma1Nell'anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antioco, s'imbarcò e occupò Tolemàide; vi fu riconosciuto re e cominciò a regnare. [vv. 2-12] 13ognuno abbandonò la sua posizione e tornò alla sua terra; [vv. 14-22]
gno? [vv. 24-32] 33Rimetto in libertà senza compenso anche ogni persona giudea, fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei domìni; tutti siano esonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame. 34Tutte le feste e i sabati e i noviluni e il triduo prima e il triduo dopo la festa siano tutti giorni di esenzione e di immunità per tutti i Giudei che sono nel mio regno; [vv. 35-36] 37Saranno posti di stanza alcuni di loro nelle più grandi fortezze del re, alcuni di loro saranno anche preposti agli affari di fiducia del regno; i loro superiori e i comandamenti saranno scelti tra di loro e potranno regolarsi secondo le loro leggi, come ha prescritto il re anche per la Giudea. 38I tre distretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria, saranno riconosciuti dalla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e non dipendenti da altra autorità che non sia quella del sommo sacerdote. 39Assegno Tolemàide e le sue dipendenze come dono al tempio di Gerusalemme per le spese necessarie al santuario. 40Io personalmente assegno ogni anno quindicimila sicli d'argento prelevati dai diritti del re sulle località più convenienti. [vv. 41-42] 43Chiunque si rifugerà nel tempio di Gerusalemme e nella sua zona con debiti da rendere al re o per qualunque motivo, sarà dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno. [vv. 44-51]
23«Perché abbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell'accaparrarsi l'amicizia dei Giudei a suo sostegno e mi sono seduto sul trono dei miei padri, ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio - egli si era impadronito del mio territorio 53ma io gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercito furono sconfitti dal nostro e ci siamo seduti sul trono del suo regno - 54concludiamo tra di noi amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te».
52«Poiché sono rientrato nel mio re55Tolomeo rispose: «Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno. [vv. 56-59]
gnò il loro favore. [vv. 61-89]
60Egli andò con grande parata a Tolemàide e s'incontrò con i due re; offrì loro e ai loro amici oro e argento e molti doni e si guada1Nell’anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antioco, s’imbarcò e occupò Tolemàide, dove fu ben accolto e cominciò a regnare. [vv. 2-22]
gno? [vv. 24-32] 33Rimetto in libertà senza compenso ogni persona giudea, fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei domìni; tutti siano esonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame. 34Tutte le feste, i sabati, i noviluni, i giorni stabiliti, il triduo prima e il triduo dopo la festa, siano tutti giorni di esenzione e di immunità per tutti i Giudei che sono nel mio regno; [vv. 35-36] 37Sarà posto di stanza qualcuno di loro nelle più grandi fortezze del re e alcuni di loro saranno preposti agli affari di fiducia del regno; i loro superiori e i comandanti saranno scelti tra di loro e potranno regolarsi secondo le loro leggi, come ha prescritto il re anche per la Giudea. 38I tre distretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria, saranno riconosciuti alla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e non dipendenti da altra autorità che non sia quella del sommo sacerdote. 39Assegno Tolemàide e le sue dipendenze come dono al tempio di Gerusalemme, per le spese necessarie al santuario. 40Dai diritti del re sulle località di mia spettanza, io ogni anno assegno quindicimila sicli d’argento. [vv. 41-42] 43Chiunque si rifugerà nel tempio di Gerusalemme e nella sua zona, con debiti da rendere al re o per qualunque motivo, sarà dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno. [vv. 44-51]
23«Perché abbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell’accaparrarsi l’amicizia dei Giudei a suo sostegno e mi sono seduto sul trono dei miei padri; ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio e mi sono impadronito della nostra regione. 53Infatti gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercito sono stati sconfitti da noi, sicché ci siamo seduti sul trono del suo regno. 54Ora, perciò, concludiamo tra noi un patto di amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te».
52«Ecco, sono rientrato nel mio re55Il re Tolomeo rispose: «Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno. [vv. 56-59]
gnò il loro favore. [vv. 61-89]
60Egli andò con grande sfarzo a Tolemàide e s’incontrò con i due re; offrì a loro e ai loro amici oro e argento e molti doni, e si guada1Il re d'Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi e cercava di impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno. [v. 2] 3Ma quando Tolomeo entrava nelle città, stabiliva in ognuna di esse le sue truppe di guarnigione. [vv. 4-6] 7Giònata accompagnò poi il re fino al fiume chiamato Elèutero e fece ritorno in Gerusalemme. [v. 8] 9Mandò un'ambasciata a dire al re Demetrio: «Su, concludiamo un'alleanza fra noi: io ti darò mia figlia, che Alessandro ha in moglie, e la possibilità di rientrare nel regno di tuo padre. [v. 10] 11Lo calunniò perché egli aspirava al suo regno; [vv. 12-19]
20In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare l'Acra in Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa. [vv. 21-26] 27lo confermò nella dignità di sommo sacerdote e in tutti gli onori che aveva prima e stabilì che fosse annoverato tra i primi suoi amici. [vv. 28-33]
gnato a loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-37]
34Abbiamo asse38Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò le truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. [v. 39] 40Egli insistette che glielo cedesse per farlo regnare al posto di suo padre e gli riferì quanto aveva detto Demetrio e l'ostilità che avevano per lui i soldati, e rimase là molti giorni. [vv. 41-50] 51Gettarono le armi e fecero la pace. I Giudei crebbero in fama presso il re e presso quanti erano nel suo regno e fecero ritorno in Gerusalemme portando grande bottino. 52Demetrio rimase sul trono del suo regno e il paese fu in pace sotto di lui. [v. 53]
54Dopo questi fatti, Trifone ritornò con Antioco ancora adolescente, il quale cominciò a regnare e cinse la corona. [vv. 55-74]
1Il re d’Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi, cercando d’impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno. [v. 2] 3Ma quando Tolomeo entrava nelle città, stabiliva in ognuna di esse le sue truppe di guarnigione. [vv. 4-6] 7Giònata accompagnò poi il re fino al fiume chiamato Elèutero e fece ritorno a Gerusalemme. [v. 8] 9Mandò ambasciatori a dire al re Demetrio: «Su, concludiamo un’alleanza fra noi: io ti darò mia figlia che Alessandro ha in moglie, e regnerai nel regno di tuo padre. [v. 10] 11In realtà lo calunniava, perché egli aspirava al suo regno. [vv. 12-19]
20In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare la Cittadella di Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa. [vv. 21-26] 27lo confermò nella dignità di sommo sacerdote e in tutti gli onori che aveva prima e stabilì che fosse annoverato tra i primi suoi amici. [vv. 28-33]
gnato loro il territorio della Giudea e i tre distretti di Afèrema, Lod e Ramatàim; restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici a Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-37]
34Abbiamo asse38Il re Demetrio, vedendo che il paese rimaneva tranquillo sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò tutte le sue truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. [v. 39] 40e insisteva perché glielo cedesse per farlo regnare al posto di suo padre. Gli riferì quanto aveva detto Demetrio e l’ostilità che avevano per lui i soldati e rimase là molti giorni. [vv. 41-50] 51Gettarono le armi e fecero la pace. Così i Giudei si coprirono di gloria davanti al re e presso quanti erano nel suo regno, e fecero ritorno a Gerusalemme portando grande bottino. 52Demetrio rimase sul trono del suo regno, e il paese rimase tranquillo sotto di lui. [v. 53]
54Dopo questi fatti, Trifone ritornò con Antioco ancora adolescente, il quale cominciò a regnare e cinse la corona. [vv. 55-74]
[vv. 1-6]
gnava fra di voi, con l'attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa. [v. 8] 9Noi dunque, pur non avendone bisogno, avendo a conforto le scritture sacre che sono nelle nostre mani, [vv. 10-15] 16Ora abbiamo designato Numenio figlio di Antioco e Antìpatro figlio di Giasone e li abbiamo inviati presso i Romani a rinnovare la precedente amicizia e alleanza con loro. 17Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fraternità. [vv. 18-33]
7Gia in passato era stata spedita una lettera ad Onia sommo sacerdote da parte di Areo, che regnare la fortezza ai partigiani di Demetrio; perciò vi pose una guarnigione per presidiarla.
34aveva sentito infatti che avevano intenzione di conse[vv. 35-44]
gnino e vieni con me a Tolemàide e io la consegnerò a te insieme con le altre fortezze e il resto dell'esercito e tutti i funzionari, poi tornerò indietro e partirò: sono venuto appunto per questo». [vv. 46-52] 53Tutti i popoli intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: «Non hanno più né capo né sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e cancelleremo anche il loro ricordo dagli uomini».
45Su, dovresti rimandarli alle loro case; tu scegli per te pochi uomini che ti accompa[vv. 1-6]
gnava fra di voi, con l’attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa. [v. 8] 9Noi dunque, pur non avendone bisogno, avendo a conforto le scritture sacre che sono nelle nostre mani, [vv. 10-15] 16Ora abbiamo designato Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giasone, e li abbiamo inviati presso i Romani a rinnovare la precedente amicizia e alleanza con loro. 17Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fratellanza. [vv. 18-33]
7Già in passato era stata spedita una lettera a Onia, sommo sacerdote, da parte di Areo, che regnare la fortezza ai partigiani di Demetrio; perciò vi pose una guarnigione per presidiarla.
34aveva sentito infatti che avevano intenzione di conse[vv. 35-44]
gnino e vieni con me a Tolemàide. Io te la consegnerò insieme con le altre fortezze e il resto dell’esercito e tutti i funzionari, poi tornerò indietro e partirò: sono venuto appunto per questo». [vv. 46-52] 53Tutte le nazioni intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: «Non hanno più né capo né sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e così cancelleremo dagli uomini il loro ricordo».
45Su, rimandali alle loro case; scegliti pochi uomini che ti accompa[vv. 1-39]
gni la pace tra di noi».
40Se alcuni di voi sono atti ad essere iscritti al seguito della nostra persona, siano iscritti e re[vv. 41-47]
gni contaminazione e vi stabilì uomini che fossero osservanti della legge; poi la fortificò e costruì in essa la propria dimora.
48Egli eliminò da essa o[vv. 49-51] 52Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio lungo l'Acra; qui abitò con i suoi. [v. 53]
[vv. 1-39]
gni la pace tra noi».
40Se alcuni di voi sono idonei a essere arruolati nella nostra guardia del corpo, siano iscritti e re[v. 41] 42e il popolo cominciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: «Anno primo di Simone, sommo sacerdote insigne, stratega e capo dei Giudei».
[vv. 43-47] 48Eliminò da essa ogni impurità e vi stabilì uomini osservanti della legge; poi la fortificò e vi costruì un’abitazione per sé.
[vv. 49-51] 52Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio vicino alla Cittadella e vi si stabilì con i suoi. [v. 53]
[vv. 1-7]
8spazzò via da essa le immondezze,
e nessuno gli si oppose.
In pace si diedero a coltivare la loro terra;
il suolo dava i suoi prodotti
e gli alberi della campagna i loro frutti.
[vv. 9-10]
11Fece regnare sul paese la pace
e Israele gioì di grande letizia.
12Ognuno sedeva sotto la sua vite
e sotto il suo fico
e nessuno incuteva loro timore.
[v. 13]
14Confortò tutti i derelitti nel suo popolo;
ricercò la legge ed eliminò ogni iniquo e maligno.
[vv. 15-22]
23È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e di inserire il testo del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo».
[vv. 24-31]
32Simone allora si oppose e si battè per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario. [vv. 33-34]
35Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. [vv. 36-39]
40Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore; [vv. 41-49]
[vv. 1-7]
8In pace si diedero a coltivare la loro terra;
il suolo dava i suoi prodotti
e gli alberi della campagna i loro frutti.
[vv. 9-10]
11Fece regnare sul paese la pace
e Israele gioì di grande letizia.
12Ognuno sedeva sotto la sua vite
e sotto il suo fico
e nessuno incuteva loro timore.
[v. 13]
14Confortò tutti i derelitti nel suo popolo;
ricercò la legge ed eliminò ogni iniquo e maligno.
[vv. 15-22]
gni onore e inserire la copia del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo. Ne è stata scritta una copia per Simone, il sommo sacerdote”».
23È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con o[vv. 24-34]
gni mezzo di elevare il suo popolo. [vv. 36-39] 40Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore, [vv. 41-49]
35Il popolo vide la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare alla sua nazione; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservato al suo popolo e perché aveva cercato con o[vv. 1-2] 3Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. 4È mia volontà sbarcare nella regione, per punire coloro che hanno rovinato il nostro paese e desolato molte città nel mio regno. [vv. 5-8] 9Quando poi avremo preso possesso del nostro regno, onoreremo te, il tuo popolo e il tempio con grandi onori, così da render chiara la vostra gloria in tutta la terra».
[vv. 10-14]
15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suo compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:
[vv. 16-20] 21Se pertanto uomini pestiferi sono fuggiti dalla loro regione presso di voi, consegnateli a Simone, perché ne faccia giustizia secondo la loro legge».
[vv. 22-24]
25Antioco dunque teneva il campo contro Dora da due giorni, lanciando continuamente contro di essa le schiere e costruendo macchine; aveva precluso a Trifone ogni possibilità di uscire ed entrare. [vv. 26-27] 28Poi gli inviò Atenobio, uno dei suoi amici, a trattare con lui in questi termini: «Voi occupate Giaffa, Ghezer e l'Acra in Gerusalemme, tutte città del mio regno. 29Avete devastato il loro territorio e avete causato rovina grande nel paese e vi siete impadroniti di molte località nel mio regno. 30Ora, consegnate le città che avete occupate, insieme con i tributi delle località di cui vi siete impadroniti fuori del territorio della Giudea, [vv. 31-41]
[vv. 1-2]
gno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com’era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. 4È mia volontà sbarcare nella regione, per punire coloro che hanno rovinato il nostro paese e desolato molte città nel mio regno. [vv. 5-8] 9Quando poi avremo preso possesso del nostro regno, onoreremo te, la tua nazione e il tempio con grandi onori, così da rendere manifesta la vostra gloria in tutta la terra».
3Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del re[vv. 10-14]
15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suoi compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:
[vv. 16-20] 21Se pertanto uomini pestiferi sono fuggiti dalla loro regione presso di voi, consegnateli a Simone, sommo sacerdote, perché ne faccia giustizia secondo la loro legge».
[vv. 22-24]
25Il re Antioco, dunque, teneva il campo contro Dora da due giorni, lanciando continuamente contro di essa le schiere e costruendo macchine; così aveva precluso a Trifone ogni possibilità di uscire ed entrare. [vv. 26-27] 28Poi gli inviò Atenòbio, uno dei suoi amici, a trattare con lui in questi termini: «Voi occupate Giaffa, Ghezer e la Cittadella di Gerusalemme, tutte città del mio regno. 29Avete devastato il loro territorio e avete causato rovina grande nel paese e vi siete impadroniti di molte località nel mio regno. 30Ora, perciò, consegnate le città che avete occupato, insieme con i tributi delle località di cui vi siete impadroniti fuori del territorio della Giudea, [vv. 31-41]
[vv. 1-9] 10I nemici fuggirono nelle torri esistenti nelle campagne di Asdòd, ma egli vi appiccò il fuoco. Restarono sul campo circa duemila nemici. Poi Giovanni ritornò in Giudea senza molestie.
[vv. 11-12] 13Il suo cuore si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. [vv. 14-15] 16Quando Simone e i figli furono inebriati, Tolomeo e i suoi uomini si alzarono, impugnarono le armi, si scagliarono contro Simone nella sala del banchetto e trucidarono lui, i due figli e alcuni suoi servi. [v. 17] 18Tolomeo scrisse di questa cosa e spedì al re, perché gli inviasse milizie in aiuto e gli desse in consegna la loro regione e le città. [vv. 19-24]
[vv. 1-9] 10si rifugiarono nelle torri esistenti nelle campagne di Azoto, ma egli vi appiccò il fuoco. Restarono sul campo circa duemila nemici. Poi Giovanni ritornò in Giudea in pace.
[vv. 11-12] 13Il suo cuore si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. [vv. 14-15] 16Quando Simone e i figli furono ubriachi, Tolomeo e i suoi uomini si alzarono, impugnarono le armi, si scagliarono contro Simone nella sala del banchetto e trucidarono lui, i due figli e alcuni suoi servi. [v. 17]
18Tolomeo poi scrisse un rapporto di queste cose e lo inviò al re, perché gli mandasse milizie in aiuto e gli desse in consegna la loro regione e le città. [vv. 19-24]