4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
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4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
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10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
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14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
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[vv. 1-21]
22Voi tutti vi accostaste a me e diceste: “Mandiamo innanzi a noi uomini che esplorino la terra e ci riferiscano sul cammino per il quale dovremo procedere e sulle città nelle quali dovremo entrare”. 23La proposta mi piacque e scelsi dodici uomini tra voi, uno per tribù. 24Quelli si incamminarono, salirono verso i monti, giunsero alla valle di Escol ed esplorarono il paese. 25Presero con le loro mani dei frutti della terra, ce li portarono e ci fecero questa relazione dicendo: “Buona è la terra che il Signore, nostro Dio, sta per darci”. 26Ma voi non voleste entrarvi e vi ribellaste all’ordine del Signore, vostro Dio; 27mormoraste nelle vostre tende e diceste: “Il Signore ci odia, per questo ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto per darci in mano agli Amorrei e sterminarci. 28Dove possiamo andare noi? I nostri fratelli ci hanno scoraggiati dicendo: Quella gente è più grande e più alta di noi, le città sono grandi e fortificate fino al cielo; abbiamo visto là perfino dei figli degli Anakiti”. 29Allora vi dissi: “Non spaventatevi e non abbiate paura di loro. 30Il Signore, vostro Dio, che vi precede, egli stesso combatterà per voi, come insieme a voi ha fatto, sotto i vostri occhi, in Egitto 31e nel deserto, dove hai visto come il Signore, tuo Dio, ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati qui”. 32Nonostante questo, non aveste fiducia nel Signore, vostro Dio, 33che andava innanzi a voi nel cammino per cercarvi un luogo dove porre l’accampamento: di notte nel fuoco, per mostrarvi la via dove andare, e di giorno nella nube.
[vv. 34b-46]
[vv. 1-22]
23In quel tempo io supplicai il Signore dicendo: 24“Signore Dio, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la tua mano potente; quale altro Dio, infatti, in cielo o sulla terra, può fare opere e prodigi come i tuoi? 25Permetti che io passi al di là e veda la bella terra che è oltre il Giordano e questi bei monti e il Libano”. 26Ma il Signore si adirò contro di me, per causa vostra, e non mi esaudì. Il Signore mi disse: “Basta, non aggiungere più una parola su questo argomento. 27Sali sulla cima del Pisga, volgi lo sguardo a occidente, a settentrione, a mezzogiorno e a oriente, e contempla con gli occhi; perché tu non attraverserai questo Giordano. 28Trasmetti i tuoi ordini a Giosuè, rendilo intrepido e incoraggialo, perché lui lo attraverserà alla testa di questo popolo e metterà Israele in possesso della terra che vedrai”.
[v. 29]
[vv. 1-31]
32Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? 33Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo? 34O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi? 35Tu sei stato fatto spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n’è altri fuori di lui. 36Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole che venivano dal fuoco. 37Poiché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro discendenza dopo di loro e ti ha fatto uscire dall’Egitto con la sua presenza e con la sua grande potenza, 38scacciando dinanzi a te nazioni più grandi e più potenti di te, facendoti entrare nella loro terra e dandotene il possesso, com’è oggi. 39Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n’è altro. 40Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».
[vv. 41b-49]
[vv. 1-22]
23Quando udiste la voce in mezzo alle tenebre, mentre il monte era tutto in fiamme, i vostri capitribù e i vostri anziani si avvicinarono tutti a me 24e dissero: “Ecco, il Signore, nostro Dio, ci ha mostrato la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce dal fuoco; oggi abbiamo visto che Dio può parlare con l’uomo e l’uomo restare vivo. 25Ma ora, perché dovremmo morire? Questo grande fuoco infatti ci consumerà. Se continuiamo a udire ancora la voce del Signore, nostro Dio, moriremo. 26Chi, infatti, tra tutti i mortali ha udito come noi la voce del Dio vivente parlare dal fuoco ed è rimasto vivo? 27Accòstati tu e ascolta tutto ciò che il Signore, nostro Dio, dirà. Tu ci riferirai tutto ciò che il Signore, nostro Dio, ti avrà detto: noi lo ascolteremo e lo faremo”. 28Il Signore udì il suono delle vostre parole, mentre mi parlavate, e mi disse: “Ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolto. Tutto ciò che hanno detto va bene. 29Oh, se avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandi, per essere felici loro e i loro figli per sempre! 30Va’ e di’ loro: Tornate alle vostre tende. 31Ma tu resta qui con me e io ti detterò tutti i comandi, tutte le leggi e le norme che dovrai insegnare loro, perché le mettano in pratica nella terra che io sto per dare loro in possesso”.
[vv. 32b-33]
[vv. 1-6]
7Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli – siete infatti il più piccolo di tutti i popoli –, 8ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re d’Egitto. 9Riconosci dunque il Signore, tuo Dio: egli è Dio, il Dio fedele, che mantiene l’alleanza e la bontà per mille generazioni con coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti, 10ma ripaga direttamente coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma lo ripaga direttamente. 11Osserverai, dunque, mettendoli in pratica, i comandi, le leggi e le norme che oggi ti prescrivo. 12Se avrete dato ascolto a queste norme e se le avrete osservate e messe in pratica, il Signore, tuo Dio, conserverà per te l’alleanza e la bontà che ha giurato ai tuoi padri. 13Egli ti amerà, ti benedirà, ti moltiplicherà; benedirà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo: il tuo frumento, il tuo mosto e il tuo olio, i parti delle tue vacche e i nati del tuo gregge, nel paese che ha giurato ai tuoi padri di darti. 14Tu sarai benedetto più di tutti i popoli: non sarà sterile né il maschio né la femmina in mezzo a te e neppure in mezzo al tuo bestiame. 15Il Signore allontanerà da te ogni infermità e non manderà su di te alcuna di quelle funeste malattie d’Egitto, che ben conoscesti, ma le manderà a quanti ti odiano.
[vv. 16b-26]
[vv. 1-14]
15Ogni volta, però, che ne sentirai desiderio, potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo la benedizione che il Signore ti avrà elargito. Ne potranno mangiare sia l’impuro che il puro, come si fa della carne di gazzella e di cervo. 16Non ne mangerete, però, il sangue: lo spargerai per terra come acqua. 17Non potrai mangiare entro le tue città le decime del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, né i primogeniti del tuo bestiame grosso e minuto, né ciò che avrai consacrato per voto, né le tue offerte spontanee, né quello che le tue mani avranno prelevato. 18Davanti al Signore, tuo Dio, nel luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto, mangerai tali cose tu, il tuo figlio, la tua figlia, il tuo schiavo, la tua schiava e il levita che abiterà le tue città; gioirai davanti al Signore, tuo Dio, di ogni cosa a cui avrai messo mano. 19Guàrdati bene, finché vivrai nel tuo paese, dall’abbandonare il levita. 20Quando il Signore, tuo Dio, avrà allargato i tuoi confini, come ti ha promesso, e tu, desiderando mangiare la carne, dirai: “Vorrei mangiare la carne”, potrai mangiare carne a tuo piacere. 21Se il luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto per stabilirvi il suo nome sarà lontano da te, potrai ammazzare bestiame grosso e minuto che il Signore ti avrà dato, come ti ho prescritto. Potrai mangiare entro le tue città a tuo piacere. 22Soltanto ne mangerete come si mangia la carne di gazzella e di cervo; ne potrà mangiare chi sarà impuro e chi sarà puro. 23Astieniti tuttavia dal mangiare il sangue, perché il sangue è la vita; tu non devi mangiare la vita insieme con la carne. 24Non lo mangerai. Lo spargerai per terra come l’acqua. 25Non lo mangerai, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te: così avrai fatto ciò che è retto agli occhi del Signore. 26Ma quanto alle cose che avrai consacrato o promesso in voto, le prenderai e andrai al luogo che il Signore avrà scelto, 27e offrirai i tuoi olocausti, la carne e il sangue, sull’altare del Signore, tuo Dio. Il sangue delle altre tue vittime dovrà essere sparso sull’altare del Signore, tuo Dio, e tu ne mangerai la carne. 28Osserva e obbedisci a tutte queste cose che ti comando, perché sia sempre felice tu e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è buono e retto agli occhi del Signore, tuo Dio.
[vv. 29b-31]
[vv. 1-21]
22Dovrai prelevare la decima da tutto il frutto della tua semente, che il campo produce ogni anno. 23Mangerai davanti al Signore, tuo Dio, nel luogo dove avrà scelto di stabilire il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio e i primi parti del tuo bestiame grosso e minuto, perché tu impari a temere sempre il Signore, tuo Dio. 24Ma se il cammino è troppo lungo per te e tu non puoi trasportare quelle decime, perché è troppo lontano da te il luogo dove il Signore, tuo Dio, avrà scelto di stabilire il suo nome – perché il Signore, tuo Dio, ti avrà benedetto –, 25allora le convertirai in denaro e, tenendolo in mano, andrai al luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto 26e lo impiegherai per comprarti quanto tu desideri: bestiame grosso o minuto, vino, bevande inebrianti o qualunque cosa di tuo gusto e mangerai davanti al Signore, tuo Dio, e gioirai tu e la tua famiglia. 27Il levita che abita le tue città, non lo abbandonerai, perché non ha parte né eredità con te.
[vv. 28b-29]
1I sacerdoti leviti, tutta la tribù di Levi, non avranno parte né eredità insieme con Israele; vivranno dei sacrifici consumati dal fuoco per il Signore e della sua eredità. 2Non avrà alcuna eredità tra i suoi fratelli: il Signore è la sua eredità, come gli ha promesso. 3Questo sarà il diritto dei sacerdoti sul popolo, su quelli che offriranno come sacrificio un capo di bestiame grosso o minuto: essi daranno al sacerdote la spalla, le due mascelle e lo stomaco. 4Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio, e le primizie della tosatura del tuo bestiame minuto, 5perché il Signore, tuo Dio, l’ha scelto fra tutte le tue tribù, affinché attenda al servizio del nome del Signore, lui e i suoi figli per sempre. 6Se un levita, abbandonando qualunque città dove dimora in Israele, verrà, seguendo pienamente il suo desiderio, al luogo che il Signore avrà scelto 7e farà il servizio nel nome del Signore, tuo Dio, come tutti i suoi fratelli leviti che stanno là davanti al Signore, 8egli riceverà per il suo mantenimento una parte uguale a quella degli altri, senza contare il ricavo dalla vendita della sua casa paterna.
[vv. 9b-22]
[vv. 1-48]
49Il Signore solleverà contro di te da lontano, dalle estremità della terra, una nazione che si slancia a volo come l’aquila: una nazione della quale non capirai la lingua, 50una nazione dall’aspetto feroce, che non avrà riguardo per il vecchio né avrà compassione del fanciullo. 51Mangerà il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, finché tu sia distrutto, e non ti lascerà alcun residuo di frumento, di mosto, di olio, dei parti delle tue vacche e dei nati delle tue pecore, finché ti avrà fatto perire. 52Ti assedierà in tutte le tue città, finché in tutta la tua terra cadano le mura alte e fortificate, nelle quali avrai riposto la fiducia. Ti assedierà in tutte le tue città, in tutta la terra che il Signore, tuo Dio, ti avrà dato. 53Durante l’assedio e l’angoscia alla quale ti ridurrà il tuo nemico, mangerai il frutto delle tue viscere, le carni dei tuoi figli e delle tue figlie che il Signore, tuo Dio, ti avrà dato. 54L’uomo più raffinato e più delicato tra voi guarderà di malocchio il suo fratello e la donna del suo seno e il resto dei suoi figli che ancora sopravvivono, 55per non dare ad alcuno di loro le carni dei suoi figli, delle quali si ciberà, perché non gli sarà rimasto più nulla durante l’assedio e l’angoscia alla quale i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città. 56La donna più raffinata e delicata tra voi, che per delicatezza e raffinatezza non avrebbe mai provato a posare in terra la pianta del piede, guarderà di malocchio l’uomo del suo seno, il figlio e la figlia, 57e si ciberà di nascosto di quanto esce dai suoi fianchi e dei bambini che partorirà, mancando di tutto durante l’assedio e l’angoscia alla quale i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città.
[vv. 58b-69]
[vv. 1-25]
26«Nessuno è pari al Dio di Iesurùn,
che cavalca sui cieli per venirti in aiuto
e sulle nubi nella sua maestà.
27Rifugio è il Dio dei tempi antichi
e quaggiù lo sono le sue braccia eterne.
Ha scacciato davanti a te il nemico
e ha intimato: “Distruggi!”.
28Israele abita tranquillo,
la fonte di Giacobbe in luogo appartato,
in terra di frumento e di mosto,
dove il cielo stilla rugiada.
29Te beato, Israele! Chi è come te,
popolo salvato dal Signore?
Egli è lo scudo della tua difesa
e la spada del tuo trionfo.
I tuoi nemici vorranno adularti,
ma tu calcherai il loro dorso».
1Poi Mosè salì dalle steppe di Moab sul monte Nebo, cima del Pisga, che è di fronte a Gerico. Il Signore gli mostrò tutta la terra: Gàlaad fino a Dan, 2tutto Nèftali, la terra di Èfraim e di Manasse, tutta la terra di Giuda fino al mare occidentale 3e il Negheb, il distretto della valle di Gerico, città delle palme, fino a Soar. 4Il Signore gli disse: «Questa è la terra per la quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe: “Io la darò alla tua discendenza”. Te l’ho fatta vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!».
[vv. 5b-12]
1Giosuè si levò di buon mattino; si mossero da Sittìm e giunsero al Giordano, lui e tutti gli Israeliti. Lì pernottarono prima di attraversare. 2Trascorsi tre giorni, gli scribi percorsero l’accampamento 3e diedero al popolo quest’ordine: «Quando vedrete l’arca dell’alleanza del Signore, vostro Dio, e i sacerdoti leviti che la portano, voi vi muoverete dal vostro posto e la seguirete; 4vi sia però tra voi ed essa una distanza di circa duemila cubiti: non avvicinatevi. Così potrete conoscere la strada dove andare, perché prima d’oggi non siete passati per questa strada». 5Giosuè ordinò al popolo: «Santificatevi, poiché domani il Signore compirà meraviglie in mezzo a voi». 6E ai sacerdoti Giosuè disse: «Sollevate l’arca dell’alleanza e attraversate il fiume davanti al popolo». Essi sollevarono l’arca dell’alleanza e camminarono davanti al popolo.
[vv. 7b-17]
[vv. 1-5]
6Giosuè, figlio di Nun, convocò i sacerdoti e disse loro: «Portate l’arca dell’alleanza; sette sacerdoti portino sette trombe di corno d’ariete davanti all’arca del Signore». 7E al popolo disse: «Mettetevi in marcia e girate intorno alla città e il gruppo armato passi davanti all’arca del Signore». 8Come Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe di corno d’ariete davanti al Signore, si mossero e suonarono le trombe, mentre l’arca dell’alleanza del Signore li seguiva. 9Il gruppo armato marciava davanti ai sacerdoti che suonavano le trombe e la retroguardia seguiva l’arca; si procedeva al suono delle trombe. 10Giosuè aveva dato quest’ordine al popolo: «Non lanciate il grido di guerra, non alzate la voce e non esca parola dalla vostra bocca fino al giorno in cui vi dirò di gridare. Allora griderete». 11L’arca del Signore girò intorno alla città, percorrendone il perimetro una volta. Poi tornarono nell’accampamento e passarono la notte nell’accampamento.
[vv. 12b-27]
1Quando Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato Ai e l’aveva votata allo sterminio e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re, e che quelli di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro, 2ebbe grande paura, perché Gàbaon era grande come una delle città regali, ed era più grande di Ai e tutti i suoi uomini erano valorosi. 3Allora Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, mandò questo messaggio a Oam, re di Ebron, a Piram, re di Iarmut, a Iafìa, re di Lachis e a Debir, re di Eglon: 4«Venite ad aiutarmi per attaccare Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti». 5Questi cinque re amorrei – il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon – con tutte le loro truppe si radunarono insieme, andarono ad accamparsi contro Gàbaon e le mossero guerra.
[vv. 6b-43]
[vv. 1-16]
17Intanto Sìsara era fuggito a piedi verso la tenda di Giaele, moglie di Cheber il Kenita, perché vi era pace fra Iabin, re di Asor, e la casa di Cheber il Kenita. 18Giaele uscì incontro a Sìsara e gli disse: «Férmati, mio signore, férmati da me: non temere». Egli entrò da lei nella sua tenda ed ella lo nascose con una coperta. 19Egli le disse: «Dammi da bere un po’ d’acqua, perché ho sete». Ella aprì l’otre del latte, gli diede da bere e poi lo ricoprì. 20Egli le disse: «Sta’ all’ingresso della tenda; se viene qualcuno a interrogarti dicendo: “C’è qui un uomo?”, dirai: “Nessuno”». 21Allora Giaele, moglie di Cheber, prese un picchetto della tenda, impugnò il martello, venne pian piano accanto a lui e gli conficcò il picchetto nella tempia, fino a farlo penetrare in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; così morì. 22Ed ecco sopraggiungere Barak, che inseguiva Sìsara; Giaele gli uscì incontro e gli disse: «Vieni e ti mostrerò l’uomo che cerchi». Egli entrò da lei ed ecco Sìsara era steso morto, con il picchetto nella tempia.
[vv. 23b-24]
[v. 1]
2«Ci furono capi in Israele
per assumere il comando;
ci furono volontari
per arruolarsi in massa:
benedite il Signore!
3Ascoltate, o re,
porgete l’orecchio, o sovrani;
io voglio cantare al Signore,
voglio cantare inni al Signore, Dio d’Israele!
4Signore, quando uscivi dal Seir,
quando avanzavi dalla steppa di Edom,
la terra tremò, i cieli stillarono,
le nubi stillarono acqua.
5Sussultarono i monti
davanti al Signore, quello del Sinai,
davanti al Signore, Dio d’Israele.
6Ai giorni di Samgar, figlio di Anat,
ai giorni di Giaele,
erano deserte le strade
e i viandanti deviavano su sentieri tortuosi.
7Era cessato ogni potere,
era cessato in Israele,
finché non sorsi io, Dèbora,
finché non sorsi come madre in Israele.
8Si preferivano dèi nuovi,
e allora la guerra fu alle porte,
ma scudo non si vedeva né lancia
per quarantamila in Israele.
9Il mio cuore si volge ai comandanti d’Israele,
ai volontari tra il popolo:
benedite il Signore!
10Voi che cavalcate asine bianche,
seduti su gualdrappe,
voi che procedete sulla via, meditate;
11unitevi al grido degli uomini
schierati fra gli abbeveratoi:
là essi proclamano le vittorie del Signore,
le vittorie del suo potere in Israele,
quando scese alle porte il popolo del Signore.
12Déstati, déstati, o Dèbora,
déstati, déstati, intona un canto!
Sorgi, Barak, e cattura i tuoi prigionieri,
o figlio di Abinòam!
13Allora scesero i fuggiaschi
per unirsi ai prìncipi;
il popolo del Signore
scese a sua difesa tra gli eroi.
14Quelli della stirpe di Èfraim
scesero nella pianura,
ti seguì Beniamino fra le tue truppe.
Dalla stirpe di Machir scesero i comandanti
e da Zàbulon chi impugna lo scettro del comando.
15I prìncipi di Ìssacar mossero con Dèbora,
Barak si lanciò sui suoi passi nella pianura.
Nei territori di Ruben grandi erano le esitazioni.
16Perché sei rimasto seduto tra gli ovili
ad ascoltare le zampogne dei pastori?
Nei territori di Ruben grandi erano le dispute.
17Gàlaad sta fermo oltre il Giordano
e Dan perché va peregrinando sulle navi?
Aser si è stabilito lungo la riva del mare
e presso le sue insenature dimora.
18Zàbulon invece è un popolo che si è esposto alla morte,
come Nèftali, sui poggi della campagna!
19Vennero i re, diedero battaglia,
combatterono i re di Canaan
a Taanac, presso le acque di Meghiddo,
ma non riportarono bottino d’argento.
20Dal cielo le stelle diedero battaglia,
dalle loro orbite combatterono contro Sìsara.
21Il torrente Kison li travolse;
torrente impetuoso fu il torrente Kison.
Anima mia, marcia con forza!
22Allora martellarono gli zoccoli dei cavalli
al galoppo, al galoppo dei destrieri.
23Maledite Meroz – dice l’angelo del Signore –,
maledite, maledite i suoi abitanti,
perché non vennero in aiuto al Signore,
in aiuto al Signore tra gli eroi.
24Sia benedetta fra le donne Giaele,
la moglie di Cheber il Kenita,
benedetta fra le donne della tenda!
25Acqua egli chiese, latte ella diede,
in una coppa da prìncipi offrì panna.
26Una mano ella stese al picchetto
e la destra a un martello da fabbri,
e colpì Sìsara, lo percosse alla testa,
ne fracassò, ne trapassò la tempia.
27Ai piedi di lei si contorse, cadde, giacque;
ai piedi di lei si contorse, cadde;
dove si contorse, là cadde finito.
28Dietro la finestra si affaccia e si lamenta
la madre di Sìsara, dietro le grate:
“Perché il suo carro tarda ad arrivare?
Perché così a rilento procedono i suoi carri?”.
29Le più sagge tra le sue principesse rispondono,
e anche lei torna a dire a se stessa:
30“Certo han trovato bottino, stan facendo le parti:
una fanciulla, due fanciulle per ogni uomo;
un bottino di vesti variopinte per Sìsara,
un bottino di vesti variopinte a ricamo;
una veste variopinta a due ricami
è il bottino per il mio collo”.
31Così periscano tutti i tuoi nemici, Signore!
Ma coloro che ti amano siano come il sole,
quando sorge con tutto lo splendore».
[v. 31]
[vv. 1-7]
8Si misero in cammino gli alberi
per ungere un re su di essi.
Dissero all’ulivo:
“Regna su di noi”.
9Rispose loro l’ulivo:
“Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?”.
10Dissero gli alberi al fico:
“Vieni tu, regna su di noi”.
11Rispose loro il fico:
“Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò a librarmi sugli alberi?”.
12Dissero gli alberi alla vite:
“Vieni tu, regna su di noi”.
13Rispose loro la vite:
“Rinuncerò al mio mosto,
che allieta dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?”.
14Dissero tutti gli alberi al rovo:
“Vieni tu, regna su di noi”.
15Rispose il rovo agli alberi:
“Se davvero mi ungete re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano”.
[vv. 16b-42]
43Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di loro e li batté. 44Abimèlec e la sua schiera fecero irruzione e si fermarono all’ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono. 45Abimèlec combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale.
[vv. 46b-57]
1Ora Iefte, il Galaadita, era un guerriero forte, figlio di una prostituta; lo aveva generato Gàlaad. 2La moglie di Gàlaad gli partorì dei figli, i figli di questa donna crebbero e cacciarono Iefte e gli dissero: «Tu non avrai eredità nella casa di nostro padre, perché sei figlio di un’altra donna». 3Iefte fuggì lontano dai suoi fratelli e si stabilì nella terra di Tob. Attorno a Iefte si raccolsero alcuni sfaccendati e facevano scorrerie con lui. 4Qualche tempo dopo gli Ammoniti mossero guerra a Israele. 5Quando gli Ammoniti iniziarono la guerra contro Israele, gli anziani di Gàlaad andarono a prendere Iefte nella terra di Tob. 6Dissero a Iefte: «Vieni, sii nostro condottiero e così potremo combattere contro gli Ammoniti». 7Ma Iefte rispose agli anziani di Gàlaad: «Non siete forse voi quelli che mi avete odiato e scacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete nell’angoscia?». 8Gli anziani di Gàlaad dissero a Iefte: «Proprio per questo ora ci rivolgiamo a te: verrai con noi, combatterai contro gli Ammoniti e sarai il capo di noi tutti abitanti di Gàlaad». 9Iefte rispose agli anziani di Gàlaad: «Se mi fate ritornare per combattere contro gli Ammoniti e il Signore li mette in mio potere, io sarò vostro capo». 10Gli anziani di Gàlaad dissero a Iefte: «Il Signore sia testimone tra noi, se non faremo come hai detto». 11Iefte dunque andò con gli anziani di Gàlaad; il popolo lo costituì suo capo e condottiero, e Iefte ripeté tutte le sue parole davanti al Signore a Mispa.
[vv. 12b-40]
[vv. 1-7]
8Allora Manòach pregò il Signore e disse: «Perdona, mio Signore, l’uomo di Dio mandato da te venga di nuovo da noi e c’insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro». 9Dio ascoltò la preghiera di Manòach e l’angelo di Dio tornò ancora dalla donna, mentre stava nel campo; ma Manòach, suo marito, non era con lei. 10La donna corse in fretta a informare il marito e gli disse: «Ecco, mi è apparso quell’uomo che venne da me l’altro giorno». 11Manòach si alzò, seguì la moglie e, giunto da quell’uomo, gli disse: «Sei tu l’uomo che ha parlato a questa donna?». Quegli rispose: «Sono io». 12Manòach gli disse: «Quando la tua parola si sarà avverata, quale sarà la norma da seguire per il bambino e che cosa dovrà fare?». 13L’angelo del Signore rispose a Manòach: «Si astenga la donna da quanto le ho detto: 14non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda inebriante e non mangi nulla d’impuro; osservi quanto le ho comandato». 15Manòach disse all’angelo del Signore: «Permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!». 16L’angelo del Signore rispose a Manòach: «Anche se tu mi trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto, offrilo al Signore». Manòach non sapeva che quello era l’angelo del Signore. 17Manòach disse all’angelo del Signore: «Come ti chiami, perché ti rendiamo onore quando si sarà avverata la tua parola?». 18L’angelo del Signore gli rispose: «Perché mi chiedi il mio nome? Esso è misterioso». 19Manòach prese il capretto e l’offerta e sulla pietra li offrì in olocausto al Signore che opera cose misteriose. Manòach e la moglie stavano guardando: 20mentre la fiamma saliva dall’altare al cielo, l’angelo del Signore salì con la fiamma dell’altare. Manòach e la moglie, che stavano guardando, si gettarono allora con la faccia a terra 21e l’angelo del Signore non apparve più né a Manòach né alla moglie. Allora Manòach comprese che quello era l’angelo del Signore. 22Manòach disse alla moglie: «Moriremo certamente, perché abbiamo visto Dio». 23Ma sua moglie gli disse: «Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l’olocausto e l’offerta, non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose come queste».
[vv. 24b-25]
1In quel tempo, quando non c’era un re in Israele, un levita, che dimorava all’estremità delle montagne di Èfraim, si prese per concubina una donna di Betlemme di Giuda. 2Ma questa sua concubina provò avversione verso di lui e lo abbandonò per tornare alla casa di suo padre, a Betlemme di Giuda, e vi rimase per un certo tempo, per quattro mesi. 3Suo marito si mosse e andò da lei, per parlare al suo cuore e farla tornare. Aveva preso con sé il suo servo e due asini. Ella lo condusse in casa di suo padre; quando il padre della giovane lo vide, gli andò incontro con gioia. 4Il padre della giovane, suo suocero, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono e bevvero e passarono la notte in quel luogo. 5Il quarto giorno si alzarono di buon’ora e il levita si disponeva a partire. Il padre della giovane disse al genero: «Prendi un boccone di pane per ristorarti; poi ve ne andrete». 6Così sedettero tutti e due insieme, mangiarono e bevvero. Poi il padre della giovane disse al marito: «Accetta di passare qui la notte e il tuo cuore gioisca». 7Quell’uomo si alzò per andarsene; ma il suocero fece tanta insistenza che accettò di passare la notte in quel luogo. 8Il quinto giorno egli si alzò di buon’ora per andarsene e il padre della giovane gli disse: «Ristòrati prima». Così indugiarono fino al declinare del giorno e mangiarono insieme. 9Quando quell’uomo si alzò per andarsene con la sua concubina e con il suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: «Ecco, il giorno ora volge a sera: state qui questa notte. Ormai il giorno sta per finire: passa la notte qui e riconfòrtati. Domani vi metterete in viaggio di buon’ora e andrai alla tua tenda».
[vv. 10b-30]
[vv. 1-16]
17Si fece pure la rassegna degli Israeliti, non compresi quelli di Beniamino, ed erano quattrocentomila uomini in grado di maneggiare la spada, tutti guerrieri. 18Gli Israeliti si mossero, vennero a Betel e consultarono Dio, dicendo: «Chi di noi andrà per primo a combattere contro i figli di Beniamino?». Il Signore rispose: «Giuda andrà per primo». 19Il mattino dopo, gli Israeliti si mossero e si accamparono presso Gàbaa. 20Gli Israeliti uscirono per combattere contro Beniamino e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Gàbaa.
[vv. 21b-48]
1Nacas l’Ammonita si mosse e pose il campo contro Iabes di Gàlaad. Tutti i cittadini di Iabes di Gàlaad dissero allora a Nacas: «Fa’ un patto con noi e ti saremo sudditi». 2Rispose loro Nacas l’Ammonita: «A queste condizioni farò un patto con voi: possa io cavare a tutti voi l’occhio destro e porre tale gesto a oltraggio di tutto Israele». 3Di nuovo chiesero gli anziani di Iabes: «Lasciaci sette giorni per inviare messaggeri in tutto il territorio d’Israele. Se nessuno verrà a salvarci, usciremo incontro a te». 4I messaggeri arrivarono a Gàbaa di Saul e riferirono quelle parole davanti al popolo, e tutto il popolo levò la voce e pianse. 5Ma ecco che Saul veniva dalla campagna dietro l’armento. Chiese dunque Saul: «Che ha il popolo da piangere?». Riferirono a lui le parole degli uomini di Iabes. 6Lo spirito di Dio irruppe allora su Saul ed egli, appena udite quelle parole, si irritò molto. 7Prese un paio di buoi, li fece a pezzi e li inviò in tutto il territorio d’Israele per mezzo di messaggeri con questo proclama: «A chi non uscirà dietro Saul e dietro Samuele, così sarà fatto dei suoi buoi». Cadde il terrore del Signore sul popolo e si mossero come un sol uomo. 8Saul li passò in rassegna a Bezek e risultarono trecentomila Israeliti e trentamila di Giuda. 9Dissero allora ai messaggeri che erano giunti: «Direte ai cittadini di Iabes di Gàlaad: “Domani, quando il sole comincerà a scaldare, sarete salvi”».
[vv. 9b-15]
[vv. 1-5]
6Allora Samuele disse al popolo: «È il Signore che ha stabilito Mosè e Aronne, e che ha fatto salire i vostri padri dalla terra d’Egitto. 7Ora fatevi avanti, perché voglio giudicarvi davanti al Signore a causa di tutti i benefici che il Signore ha operato con voi e con i vostri padri. 8Quando Giacobbe andò in Egitto e i vostri padri gridarono al Signore, il Signore mandò loro Mosè e Aronne, che li fecero uscire dall’Egitto e li fecero risiedere in questo luogo. 9Ma essi dimenticarono il Signore, loro Dio, ed egli li consegnò in potere di Sìsara, capo dell’esercito di Asor, e in mano dei Filistei e in mano del re di Moab, che mossero loro guerra. 10Essi gridarono al Signore e dissero: “Abbiamo peccato, perché abbiamo abbandonato il Signore e abbiamo servito i Baal e le Astarti! Ma ora liberaci dalle mani dei nostri nemici e serviremo te”. 11Allora il Signore vi mandò Ierub-Baal e Barak e Iefte e Samuele, e vi liberò dalle mani dei nemici che vi circondavano e siete vissuti tranquilli. 12Eppure, quando avete visto che Nacas, re degli Ammoniti, muoveva contro di voi, mi avete detto: “No, un re regni sopra di noi”. Invece il Signore, vostro Dio, è vostro re. 13Ora ecco il re che avete scelto e che avevate chiesto. Ecco che il Signore ha posto un re sopra di voi. 14Dunque, se temerete il Signore, se lo servirete e ascolterete la sua voce e non sarete ribelli alla parola del Signore, voi e il re che regna su di voi sarete con il Signore, vostro Dio. 15Se invece non ascolterete la voce del Signore e sarete ribelli alla sua parola, la mano del Signore peserà su di voi e sui vostri padri. 16Fatevi avanti ancora e osservate questa grande cosa che il Signore sta per compiere sotto i vostri occhi. 17Non è forse questo il tempo della mietitura del grano? Ma io griderò al Signore ed egli manderà tuoni e pioggia. Così vi persuaderete e constaterete che grande è il male che avete fatto davanti al Signore chiedendo un re per voi».
[vv. 18b-25]
[vv. 1-15]
16Le vedette di Saul a Gàbaa di Beniamino guardarono e videro la moltitudine in agitazione che fuggiva qua e là. 17Allora Saul disse alla gente che era con lui: «Su, controllate e vedete chi sia partito da noi». Controllarono, ed ecco non c’erano né Giònata né il suo scudiero. 18Saul disse ad Achia: «Avvicina l’arca di Dio». Infatti in quel giorno c’era l’arca di Dio con gli Israeliti. 19Mentre Saul parlava al sacerdote, il tumulto nel campo filisteo andava propagandosi e crescendo. Saul disse al sacerdote: «Ritira la mano». 20Saul e la gente che era con lui alzarono grida e mossero all’attacco, ed ecco trovarono che la spada dell’uno si rivolgeva contro l’altro, in una confusione molto grande. 21Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all’accampamento, cominciarono anch’essi a stare dalla parte degli Israeliti che erano con Saul e Giònata. 22Inoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Èfraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono con loro nella battaglia. 23Così il Signore in quel giorno salvò Israele e la battaglia si estese fino a Bet-Aven.
[vv. 24b-52]
[vv. 1-40]
41Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. 42Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell’aspetto. 43Il Filisteo disse a Davide: «Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?». E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi. 44Poi il Filisteo disse a Davide: «Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche». 45Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l’asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d’Israele, che tu hai sfidato. 46In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri dell’esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. 47Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre mani». 48Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a prendere posizione in fretta contro il Filisteo. 49Davide cacciò la mano nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s’infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. 50Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra, colpì il Filisteo e l’uccise, benché Davide non avesse spada. 51Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.
[vv. 52b-58]
1Gli abitanti di Zif si recarono da Saul a Gàbaa e gli dissero: «Non sai che Davide è nascosto sulla collina di Achilà, di fronte alla steppa?». 2Saul si mosse e scese nel deserto di Zif, conducendo con sé tremila uomini scelti d’Israele, per ricercare Davide nel deserto di Zif. 3Saul si accampò sulla collina di Achilà di fronte alla steppa, presso la strada, mentre Davide si trovava nel deserto. Quando si accorse che Saul lo inseguiva nel deserto, 4Davide mandò alcune spie ed ebbe conferma che Saul era arrivato davvero. 5Allora Davide si alzò e venne al luogo dove si era accampato Saul. Davide notò il posto dove dormivano Saul e Abner, figlio di Ner, capo dell’esercito di lui: Saul dormiva tra i carriaggi e la truppa era accampata all’intorno. 6Davide si rivolse ad Achimèlec, l’Ittita, e ad Abisài, figlio di Seruià, fratello di Ioab, dicendo: «Chi vuol scendere con me da Saul nell’accampamento?». Rispose Abisài: «Scenderò io con te». 7Davide e Abisài scesero tra quella gente di notte, ed ecco Saul dormiva profondamente tra i carriaggi e la sua lancia era infissa a terra presso il suo capo, mentre Abner con la truppa dormiva all’intorno. 8Abisài disse a Davide: «Oggi Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia dunque che io l’inchiodi a terra con la lancia in un sol colpo e non aggiungerò il secondo». 9Ma Davide disse ad Abisài: «Non ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?». 10Davide soggiunse: «Per la vita del Signore, solo il Signore lo colpirà o perché arriverà il suo giorno e morirà o perché scenderà in battaglia e sarà tolto di mezzo. 11Il Signore mi guardi dallo stendere la mano sul consacrato del Signore! Ora prendi la lancia che sta presso il suo capo e la brocca dell’acqua e andiamocene». 12Così Davide portò via la lancia e la brocca dell’acqua che era presso il capo di Saul e tutti e due se ne andarono; nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su di loro un torpore mandato dal Signore.
[vv. 13b-25]
1I Filistei attaccarono Israele, ma gli uomini d’Israele fuggirono davanti ai Filistei e caddero trafitti sul monte Gèlboe. 2I Filistei si strinsero attorno a Saul e ai suoi figli e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul. 3La battaglia si concentrò intorno a Saul: gli arcieri lo presero di mira con gli archi ed egli fu ferito gravemente dagli arcieri. 4Allora Saul disse al suo scudiero: «Sfodera la spada e trafiggimi, prima che vengano quegli incirconcisi a trafiggermi e a schernirmi». Ma lo scudiero non volle, perché era troppo spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si gettò sopra. 5Quando lo scudiero vide che Saul era morto, si gettò anche lui sulla sua spada e morì con lui. 6Così morirono insieme in quel giorno Saul e i suoi tre figli, lo scudiero e anche tutti i suoi uomini. 7Quando gli Israeliti che erano dall’altra parte della valle e quelli che erano oltre il Giordano videro che gli uomini d’Israele erano in fuga e che erano morti Saul e i suoi figli, abbandonarono le loro città e fuggirono. Vennero i Filistei e vi si stabilirono. 8Il giorno dopo, i Filistei vennero a spogliare i cadaveri e trovarono Saul e i suoi tre figli caduti sul monte Gèlboe. 9Essi gli tagliarono la testa, lo spogliarono delle armi e mandarono a dare il felice annuncio in giro nella terra dei Filistei, ai templi dei loro idoli e al popolo. 10Deposero le sue armi nel tempio di Astarte e appesero il suo corpo alle mura di Bet-Sean. 11Gli abitanti di Iabes di Gàlaad vennero a sapere quello che i Filistei avevano fatto a Saul. 12Tutti i guerrieri si mossero: viaggiarono tutta la notte e presero il corpo di Saul e i corpi dei suoi figli dalle mura di Bet-Sean, li portarono a Iabes e qui li bruciarono. 13Poi presero le loro ossa, le seppellirono sotto il tamerisco che è a Iabes e fecero digiuno per sette giorni.
[vv. 1-21]
22Ed ecco, i servi di Davide e Ioab tornavano da una scorreria e portavano con sé grande bottino. Abner non era più con Davide a Ebron, perché questi lo aveva congedato, ed egli era partito in pace. 23Quando arrivarono Ioab e la sua truppa, fu riferito a Ioab: «È venuto dal re Abner, figlio di Ner, ed egli l’ha congedato e se n’è andato in pace». 24Ioab andò dal re e gli disse: «Che cosa hai fatto? Ecco, è venuto Abner da te; come mai l’hai congedato ed egli ha potuto andarsene? 25Lo sai chi è Abner, figlio di Ner? È venuto per ingannarti, per conoscere le tue mosse, per sapere ciò che fai».
[vv. 26b-39]
[vv. 1-4]
5Si mossero dunque i figli di Rimmon il Beerotita, Recab e Baanà, e vennero nell’ora più calda del giorno alla casa di Is-Baal, mentre egli stava facendo la siesta pomeridiana. 6Ora, la portinaia della casa, mentre mondava il grano, si era assopita e dormiva: perciò Recab e Baanà, suo fratello, poterono introdursi inosservati. 7Entrarono dunque in casa, mentre egli era disteso sul suo giaciglio nella camera da letto: lo colpirono, l’uccisero e gli tagliarono la testa; poi, portando via la testa di lui, presero la via dell’Araba, camminando tutta la notte. 8Portarono la testa di Is-Baal a Davide a Ebron e dissero al re: «Ecco la testa di Is-Baal, figlio di Saul, tuo nemico, che attentava alla tua vita. Oggi il Signore ha concesso al re, mio signore, la vendetta contro Saul e la sua discendenza». 9Ma Davide rispose a Recab e a Baanà, suo fratello, figli di Rimmon il Beerotita: «Per la vita del Signore che mi ha liberato da ogni angustia! 10Colui che mi annunciava: “Ecco, è morto Saul!”, credendo di portarmi una lieta notizia, l’ho preso e ucciso a Siklag, e questa fu la ricompensa per la notizia. 11Ora che uomini malvagi hanno ucciso un giusto in casa mentre dormiva, non dovrò a maggior ragione chiedere conto del suo sangue alle vostre mani ed eliminarvi dalla terra?». 12Davide diede ordine ai suoi giovani; questi li uccisero, tagliarono loro le mani e i piedi e li appesero presso la piscina di Ebron. Presero poi la testa di Is-Baal e la seppellirono nel sepolcro di Abner a Ebron.
1In seguito Davide sconfisse i Filistei e li umiliò. Davide prese le redini del comando dalle mani dei Filistei. 2Sconfisse anche i Moabiti e, fattili coricare per terra, li misurò con la corda; ne misurò due corde per farli mettere a morte e una corda intera per lasciarli in vita. I Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide. 3Davide sconfisse anche Adadèzer, figlio di Recob, re di Soba, mentre egli andava a ristabilire il suo dominio sul fiume Eufrate. 4Davide gli prese millesettecento cavalieri e ventimila fanti. Davide poi fece tagliare i garretti a tutti i cavalli, risparmiandone un centinaio. 5Gli Aramei di Damasco andarono in aiuto di Adadèzer, re di Soba, ma Davide uccise ventiduemila Aramei. 6Poi Davide mise guarnigioni nell’Aram di Damasco e gli Aramei divennero sudditi e tributari di Davide. Il Signore salvava Davide in ogni sua impresa. 7Davide prese ai servi di Adadèzer gli scudi d’oro e li portò a Gerusalemme. 8Da Betach e da Berotài, città di Adadèzer, il re Davide asportò una grande quantità di bronzo. 9Quando Tou, re di Camat, udì che Davide aveva sconfitto tutto l’esercito di Adadèzer, 10mandò al re Davide suo figlio Ioram per salutarlo e per benedirlo, perché aveva mosso guerra ad Adadèzer e l’aveva sconfitto; infatti Tou era sempre in guerra con Adadèzer. Ioram gli portò vasi d’argento, vasi d’oro e vasi di bronzo. 11Il re Davide consacrò anche quelli al Signore, come già aveva consacrato l’argento e l’oro tolto alle nazioni che aveva soggiogato, 12agli Aramei, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei, agli Amaleciti, e il bottino di Adadèzer, figlio di Recob, re di Soba. 13Al ritorno dalla sua vittoria sugli Aramei, Davide acquistò ancora fama, sconfiggendo nella valle del Sale diciottomila Edomiti. 14Stabilì guarnigioni in Edom; ne mise per tutto Edom e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide. Il Signore salvava Davide in ogni sua impresa.
[vv. 15b-18]
[vv. 1-25]
26Intanto Ioab assalì Rabbà degli Ammoniti, si impadronì della città regale 27e inviò messaggeri a Davide per dirgli: «Ho assalito Rabbà e mi sono già impadronito della città delle acque. 28Ora raduna il resto del popolo, accàmpati contro la città e prendila; altrimenti, se la prendessi io, porterebbe il mio nome». 29Davide radunò tutto il popolo, si mosse verso Rabbà, le diede battaglia e la occupò. 30Prese dalla testa di Milcom la corona, che pesava un talento d’oro e aveva una pietra preziosa; essa fu posta sulla testa di Davide. Egli ricavò dalla città un bottino molto grande. 31Ne fece uscire gli abitanti e li impiegò alle seghe, ai picconi di ferro e alle asce di ferro e li trasferì alle fornaci da mattoni; allo stesso modo trattò tutte le città degli Ammoniti. Poi Davide tornò a Gerusalemme con tutta la sua gente.
1Allora il re fu scosso da un tremito, salì al piano di sopra della porta e pianse; diceva andandosene: «Figlio mio Assalonne! Figlio mio, figlio mio Assalonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio mio, figlio mio!». 2Fu riferito a Ioab: «Ecco, il re piange e fa lutto per Assalonne». 3La vittoria in quel giorno si cambiò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: «Il re è desolato a causa del figlio». 4Il popolo in quel giorno rientrò in città furtivamente, come avrebbe fatto gente vergognosa per essere fuggita durante la battaglia. 5Il re si era coperta la faccia e gridava a gran voce: «Figlio mio Assalonne, Assalonne, figlio mio, figlio mio!». 6Allora Ioab entrò in casa del re e disse: «Tu fai arrossire oggi il volto di tutta la tua gente, che in questo giorno ha salvato la vita a te, ai tuoi figli e alle tue figlie, alle tue mogli e alle tue concubine, 7perché ami quelli che ti odiano e odii quelli che ti amano. Infatti oggi tu mostri chiaramente che capi e servi per te non contano nulla; ora io ho capito che, se Assalonne fosse vivo e noi quest’oggi fossimo tutti morti, questa sarebbe una cosa giusta ai tuoi occhi. 8Ora dunque àlzati, esci e parla al cuore dei tuoi servi, perché io giuro per il Signore che, se non esci, neppure un uomo resterà con te questa notte; questo sarebbe per te un male peggiore di tutti quelli che ti sono capitati dalla tua giovinezza fino ad oggi». 9Allora il re si alzò e si sedette alla porta; fu dato quest’annuncio a tutto il popolo: «Ecco, il re sta seduto alla porta». E tutto il popolo venne alla presenza del re.
[vv. 9b-44]
[vv. 1-10a]
10Allora Rispa, figlia di Aià, prese il sacco e lo stese sulla roccia, dal principio della mietitura fino a quando dal cielo non cadde su di loro la pioggia. Essa non permise agli uccelli del cielo di posarsi su di loro di giorno e alle bestie selvatiche di accostarsi di notte. 11Fu riferito a Davide quello che Rispa, figlia di Aià, concubina di Saul, aveva fatto. 12Davide andò a prendere le ossa di Saul e quelle di Giònata, suo figlio, presso i signori di Iabes di Gàlaad, i quali le avevano sottratte furtivamente dalla piazza di Bet-Sean, dove i Filistei li avevano appesi quando avevano colpito Saul sul Gèlboe. 13Egli riportò le ossa di Saul e quelle di Giònata, suo figlio; poi si raccolsero anche le ossa di quelli che erano stati impiccati. 14Le ossa di Saul e di Giònata, suo figlio, furono sepolte nel territorio di Beniamino a Sela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul. Fu fatto quanto il re aveva ordinato e, dopo questo, Dio si mostrò placato verso la terra.
15I Filistei mossero di nuovo guerra a Israele e Davide scese con i suoi servi a combattere contro i Filistei. Davide era stanco 16e Isbi-Benòb, uno dei discendenti di Rafa, con una lancia del peso di trecento sicli di bronzo e portando una spada nuova, manifestò il proposito di uccidere Davide; 17ma Abisài, figlio di Seruià, venne in aiuto al re, colpì il Filisteo e lo uccise. Allora gli uomini di Davide gli giurarono: «Tu non uscirai più con noi a combattere e non spegnerai la lampada d’Israele».
[vv. 18b-22]
[vv. 1-2a]
«Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
3mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo,
mio nascondiglio che mi salva,
dalla violenza tu mi salvi.
4Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
5Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti infernali;
6già mi avvolgevano i lacci degli inferi,
già mi stringevano agguati mortali.
7Nell’angoscia invocai il Signore,
nell’angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido.
8La terra tremò e si scosse;
vacillarono le fondamenta dei cieli,
si scossero perché egli era adirato.
9Dalle sue narici saliva fumo,
dalla sua bocca un fuoco divorante;
da lui sprizzavano carboni ardenti.
10Abbassò i cieli e discese,
una nube oscura sotto i suoi piedi.
11Cavalcava un cherubino e volava,
appariva sulle ali del vento.
12Si avvolgeva di tenebre come di una tenda,
di acque oscure e di nubi.
13Davanti al suo fulgore
arsero carboni ardenti.
14Il Signore tuonò dal cielo,
l’Altissimo fece udire la sua voce.
15Scagliò saette e li disperse,
fulminò con folgore e li sconfisse.
16Allora apparve il fondo del mare,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la minaccia del Signore,
per lo spirare del suo furore.
17Stese la mano dall’alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
18mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed erano più forti di me.
19Mi assalirono nel giorno della mia sventura,
ma il Signore fu il mio sostegno;
20mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.
21Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,
mi ripaga secondo l’innocenza delle mie mani,
22perché ho custodito le vie del Signore,
non ho abbandonato come un empio il mio Dio.
23I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,
non ho respinto da me la sua legge;
24ma integro sono stato con lui
e mi sono guardato dalla colpa.
25Il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia,
secondo la mia innocenza davanti ai suoi occhi.
26Con l’uomo buono tu sei buono,
con l’uomo integro tu sei integro,
27con l’uomo puro tu sei puro
e dal perverso non ti fai ingannare.
28Tu salvi il popolo dei poveri,
ma sui superbi abbassi i tuoi occhi.
29Signore, tu sei la mia lampada;
il Signore rischiara le mie tenebre.
30Con te mi getterò nella mischia,
con il mio Dio scavalcherò le mura.
31La via di Dio è perfetta,
la parola del Signore è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
32Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è roccia, se non il nostro Dio?
33Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino,
34mi ha dato agilità come di cerve
e sulle alture mi ha fatto stare saldo,
35ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tendere l’arco di bronzo.
36Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.
37Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
38Ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti,
non sono tornato senza averli annientati.
39Li ho annientati e colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.
40Tu mi hai cinto di forza per la guerra,
hai piegato sotto di me gli avversari.
41Dei nemici mi hai mostrato le spalle:
quelli che mi odiavano, li ho distrutti.
42Hanno gridato e nessuno li ha salvati,
hanno gridato al Signore, ma non ha risposto.
43Come polvere della terra li ho dispersi,
calpestati, schiacciati come fango delle strade.
44Mi hai scampato dal popolo in rivolta,
mi hai conservato a capo di nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
45stranieri cercavano il mio favore,
all’udirmi, subito mi obbedivano,
46impallidivano uomini stranieri
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.
47Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato Dio, rupe della mia salvezza.
48Dio, tu mi accordi la rivincita
e sottometti i popoli al mio giogo,
49mi sottrai ai miei nemici,
dei miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall’uomo violento.
50Per questo ti loderò, Signore, tra le genti
e canterò inni al tuo nome.
51Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre».
[vv. 1-17]
18Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: «Sali, innalza un altare al Signore nell’aia di Araunà, il Gebuseo». 19Davide salì, secondo la parola di Gad, come il Signore aveva comandato. 20Araunà guardò e vide il re e i suoi servi dirigersi verso di lui. Araunà uscì e si prostrò davanti al re con la faccia a terra. 21Poi Araunà disse: «Perché il re, mio signore, viene dal suo servo?». Davide rispose: «Per acquistare da te l’aia e costruire un altare al Signore, perché si allontani il flagello dal popolo». 22Araunà disse a Davide: «Il re, mio signore, prenda e offra quanto vuole! Ecco i giovenchi per l’olocausto; le trebbie e gli arnesi dei buoi serviranno da legna. 23Tutte queste cose, o re, Araunà te le regala». Poi Araunà disse al re: «Il Signore, tuo Dio, ti sia propizio!». 24Ma il re rispose ad Araunà: «No, io acquisterò da te a pagamento e non offrirò olocausti gratuitamente al Signore, mio Dio». Davide acquistò l’aia e i buoi per cinquanta sicli d’argento. 25Quindi Davide costruì in quel luogo un altare al Signore e offrì olocausti e sacrifici di comunione. Il Signore si mostrò placato verso la terra e il flagello si allontanò da Israele.