10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
2. | Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio |
3. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio |
4. | Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio |
5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
7. | Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio |
8. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio |
9. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio |
10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
13. | Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio |
14. | Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio |
15. | Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio |
16. | Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio |
17. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio |
18. | Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio |
19. | Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio |
20. | Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio |
21. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio |
22. | Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio |
23. | Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio |
24. | Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio |
25. | Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso |
26. | Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
27. | Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio |
28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
29. | Il suggerimento che viene presentato è scelto a caso. Se vuoi presentare uno specifico suggerimento aggiungi il parametro HintNumber all'URL, ad esempio "&HintNumber=7". Mostra il suggerimento n. 7 |
Hai richiesto i libri interi Esodo, Esodo e cercato i capitoli contenenti la parola o frase Es
Hai cercato solo in Nee [considerando maiuscole/minuscole, considerando gli accenti, anche dentro le parole, cercando nei capitoli, versioni Bibbia CEI 1974, Bibbia CEI 2008]
Hai trovato 47 capitoli in 2 libri:
Forse ti può interessare effettuare la ricerca per versetti o per paragrafi.
Puoi non cercare dentro le parole o non tener conto degli accenti o non tener conto delle maiuscole o usare solo la versione predefinita, CEI 2008.
Un termine di ricerca potrebbe essere un nome o un'abbreviazione di libro biblico: Es = Libro dell'Esodo. Forse ti può interessare ricaricare la pagina presentando il libro invece di cercare la parola
ovvero presentando il libro e cercando la parola.
1Parole di Neemia figlio di Akalià. Nel mese di Casleu dell'anno ventesimo, mentre ero nella cittadella di Susa, 2Canàni, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei che erano rimpatriati, superstiti della deportazione, e riguardo a Gerusalemme. 3Essi mi dissero: «I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in grande miseria e abbattimento; le mura di Gerusalemme restano piene di brecce e le sue porte consumate dal fuoco». 4Udite queste parole, mi sedetti e piansi; feci lutto per parecchi giorni, digiunando e pregando davanti al Dio del cielo. 5E dissi: «Signore, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni l'alleanza e la misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandi, 6siano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera del tuo servo; io prego ora davanti a te giorno e notte per gli Israeliti, tuoi servi, confessando i peccati, che noi Israeliti abbiamo commesso contro di te; anch'io e la casa di mio padre abbiamo peccato. 7Ci siamo comportati male con te e non abbiamo osservato i comandi, le leggi e le decisioni che tu hai dato a Mosè tuo servo. 8Ricordati della parola che hai affidato a Mosè tuo servo: Se sarete infedeli, io vi disperderò fra i popoli; 9ma se tornerete a me e osserverete i miei comandi e li eseguirete, anche se i vostri esiliati si trovassero all'estremità dell'orizzonte, io di là li raccoglierò e li ricondurrò al luogo che ho scelto per farvi dimorare il mio nome. 10Ora questi sono tuoi servi e tuo popolo; tu li hai redenti con grande potenza e con mano forte. 11Signore, siano i tuoi orecchi attenti alla preghiera del tuo servo e alla preghiera dei tuoi servi, che desiderano temere il tuo nome; concedi oggi buon successo al tuo servo e fagli trovare benevolenza davanti a questo uomo».
Io allora ero coppiere del re.
1Parole di Neemia, figlio di Acalia. Nel mese di Chisleu dell’anno ventesimo, mentre ero nella cittadella di Susa, 2Anàni, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei, i superstiti che erano scampati alla deportazione, e riguardo a Gerusalemme. 3Essi mi dissero: «I superstiti che sono scampati alla deportazione sono là, nella provincia, in grande miseria e desolazione; le mura di Gerusalemme sono devastate e le sue porte consumate dal fuoco». 4Udite queste parole, mi sedetti e piansi; feci lutto per parecchi giorni, digiunando e pregando davanti al Dio del cielo. 5E dissi: «O Signore, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni l’alleanza e la fedeltà con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandi, 6sia il tuo orecchio attento, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera del tuo servo; io prego ora davanti a te giorno e notte per gli Israeliti, tuoi servi, confessando i peccati che noi Israeliti abbiamo commesso contro di te; anch’io e la casa di mio padre abbiamo peccato. 7Abbiamo gravemente peccato contro di te e non abbiamo osservato i comandi, le leggi e le norme che tu hai dato a Mosè, tuo servo. 8Ricòrdati della parola che hai affidato a Mosè, tuo servo: “Se sarete infedeli, io vi disperderò fra i popoli; 9ma se tornerete a me e osserverete i miei comandi e li eseguirete, anche se i vostri esiliati si trovassero all’estremità dell’orizzonte, io di là li raccoglierò e li ricondurrò al luogo che ho scelto per farvi dimorare il mio nome”. 10Ora questi sono tuoi servi e tuo popolo, che hai redento con la tua grande forza e con la tua mano potente. 11O Signore, sia il tuo orecchio attento alla preghiera del tuo servo e alla preghiera dei tuoi servi, che desiderano temere il tuo nome; concedi oggi buon successo al tuo servo e fa’ che trovi compassione presso quest’uomo».
Io allora ero coppiere del re.
1Eliasìb, sommo sacerdote, con i suoi fratelli sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che poi consacrarono, e fino alla torre di Cananeèl. 2Accanto a Eliasìb lavoravano gli uomini di Gerico e accanto a loro lavorava Zaccùr figlio di Imri. 3I figli di Senaà costruirono la porta dei Pesci, ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. 4Accanto a loro lavorava alle riparazioni Meremòt figlio di Uria, figlio di Akkoz; accanto a loro lavorava alle riparazioni Mesullàm, figlio di Berechia figlio di Mesezabèel; accanto a loro lavorava alle riparazioni Zadòk figlio di Baana; 5accanto a loro lavoravano alle riparazioni quelli di Tekòa; ma i loro notabili non piegarono il collo a lavorare all'opera del loro Signore. 6Ioiadà figlio di Pasèach e Mesullàm figlio di Besodia, restaurarono la porta Vecchia; ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. 7Accanto a loro lavoravano alle riparazioni Melatia il Gabaonita, Iadon il Meronotita, e gli uomini di Gàbaon e di Mizpà, alle dipendenze della sede del governatore dell'Oltrefiume; 8accanto a loro lavorava alle riparazioni Uzzièl figlio di Caraia tra gli orefici e accanto a lui lavorava Anania tra i profumieri. Essi hanno rinforzato Gerusalemme fino al Muro Largo; 9accanto a loro lavorava alle riparazioni Refaia figlio di Cur, capo della metà del distretto di Gerusalemme. 10Accanto a loro lavorava alle riparazioni, di fronte alla sua casa, Iedaia figlio di Carumaf e accanto a lui lavorava Cattus figlio di Casabnià. 11Malchia figlio di Carim e Cassùb figlio di Pacat-Moab restaurarono la parte successiva di mura e la torre dei Forni. 12Accanto a loro lavorava alle riparazioni insieme con le figlie, Sallùm figlio di Allòches, capo della metà del distretto di Gerusalemme. 13Canun e gli abitanti di Zanòach restaurarono la porta della Valle; la ricostruirono, vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame. 14Malchia figlio di Recàb, capo del distretto di Bet-Kerem, restaurò la porta del Letame; la ricostruì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. 15Sallùm figlio di Col-Coze, capo del distretto di Mizpà, restaurò la porta della Fonte; la ricostruì, la coprì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro della piscina di Siloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla città di Davide. 16Dopo di lui Neemia figlio di Azbuk, capo della metà del distretto di Bet-Zur, lavorò alle riparazioni fin davanti alle tombe di Davide, fino alla piscina artificiale e fino alla casa dei Prodi. 17Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i leviti, sotto Recum figlio di Bani; accanto a lui lavorava per il suo distretto Casabià, capo della metà del distretto di Keilà. 18Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i loro fratelli, sotto Binnui figlio di Chenadàd, capo dell'altra metà del distretto di Keilà; 19accanto a lui Ezer figlio di Giosuè, capo di Mizpà, restaurava un'altra parte delle mura, di fronte alla salita dell'arsenale, all'angolo. 20Dopo di lui Baruch figlio di Zaccai ne restaurava con ardore un'altra parte dall'angolo fino alla porta della casa di Eliasìb sommo sacerdote. 21Dopo di lui Meremòt figlio di Uria, figlio di Akkoz, ne restaurava un'altra parte, dalla porta della casa di Eliasìb fino all'estremità della casa di Eliasìb. 22Dopo di lui lavoravano i sacerdoti che abitavano la periferia. 23Dopo di loro Beniamino e Cassub lavoravano di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria figlio di Maaseia, figlio di Anania, lavorava presso la sua casa. 24Dopo di lui Binnui figlio di Chenadad restaurò un'altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino alla svolta, cioè all'angolo. 25Palal figlio di Uzai lavorò di fronte alla svolta e alla torre sporgente dal piano di sopra della reggia, che dá sul cortile della prigione. Dopo di lui lavorava Pedaia figlio di Pareos. 26Gli oblati che abitavano sull'Ofel, lavoravano fin davanti alla porta delle Acque, verso oriente, e di fronte alla torre sporgente. 27Dopo di loro quelli di Tekòa ne restaurarono un'altra parte, di fronte alla gran torre sporgente e fino al muro dell'Ofel. 28I sacerdoti lavoravano alle riparazioni sopra la porta dei Cavalli, ciascuno di fronte alla sua casa. 29Dopo di loro Zadok figlio di Immer lavorava di fronte alla sua casa. Dopo di lui lavorava Semaia figlio di Secania, custode della porta d`oriente. 30Dopo di lui Anania figlio di Selemia e Canun sesto figlio di Zalaf restaurarono un'altra parte delle mura. Dopo di loro Mesullam figlio di Berechia lavorava di fronte alla sua stanza. 31Dopo di lui Malchia, uno degli orefici, lavorava fino alla casa degli oblati e dei mercanti, di fronte alla porta della Rassegna e fino al piano di sopra dell'angolo. 32Gli orefici e i mercanti lavorarono alle riparazioni fra il piano di sopra dell'angolo e la porta delle Pecore.
33Quando Sanballàt seppe che noi edificavamo le mura, si adirò, si indignò molto, si fece beffe dei Giudei 34e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: «Che vogliono fare questi miserabili Giudei? Rifarsi le mura e farvi subito sacrifici? Vogliono finire in un giorno? Vogliono far rivivere pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?». 35Tobia l'Ammonita, che gli stava accanto, disse: «Edifichino pure! Se una volpe vi salta su, farà crollare il loro muro di pietra!».
36Ascolta, Dio nostro, come siamo disprezzati! Fà ricadere sul loro capo il loro dileggio e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù! 37Non coprire la loro iniquità e non sia cancellato dalla tua vista il loro peccato, perché hanno offeso i costruttori.
38Noi dunque andavamo ricostruendo le mura che furono dappertutto portate fino a metà altezza; il popolo aveva preso a cuore il lavoro.
1Eliasìb, sommo sacerdote, con i suoi fratelli sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore. La consacrarono e vi misero i battenti; la consacrarono fino alla torre dei Cento e fino alla torre di Cananèl. 2Accanto a lui costruirono gli uomini di Gerico e accanto a lui costruì Zaccur, figlio di Imrì. 3I figli di Senaà costruirono la porta dei Pesci, la munirono di travi e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. 4Accanto a loro lavorò al restauro Meremòt, figlio di Uria, figlio di Akkos; accanto a loro lavorò al restauro Mesullàm, figlio di Berechia, figlio di Mesezabèl; accanto a loro lavorò al restauro Sadoc, figlio di Baanà. 5Accanto a loro lavorarono al restauro quelli di Tekòa, ma i loro notabili non piegarono il collo a lavorare all’opera del loro Signore. 6Ioiadà, figlio di Pasèach, e Mesullàm, figlio di Besodia, restaurarono la porta Vecchia, la munirono di travi e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. 7Accanto a loro lavorarono al restauro Melatia di Gàbaon, Iadon di Meronòt e gli uomini di Gàbaon e di Mispa, alle dipendenze della sede del governatore dell’Oltrefiume. 8Accanto a loro lavorò al restauro Uzzièl, figlio di Caraià, uno degli orefici, e accanto a lui lavorò al restauro Anania, uno dei profumieri. Essi ricostruirono Gerusalemme fino al muro largo. 9Accanto a loro lavorò al restauro Refaià, figlio di Cur, capo della metà del distretto di Gerusalemme. 10Accanto a loro lavorò al restauro, di fronte alla sua casa, Iedaià, figlio di Carumàf, e accanto a lui lavorò al restauro Cattus, figlio di Casabnia. 11Malchia, figlio di Carim, e Cassub, figlio di Pacat-Moab, restaurarono la parte seguente e la torre dei Forni. 12Accanto a loro lavorò al restauro, insieme con le figlie, Sallum, figlio di Allochès, capo della metà del distretto di Gerusalemme. 13Canun e gli abitanti di Zanòach restaurarono la porta della Valle; la costruirono, vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame. 14Malchia, figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Cherem, restaurò la porta del Letame; la costruì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. 15Sallum, figlio di Col-Cozè, preposto del distretto di Mispa, restaurò la porta della Fonte; la ricostruì, la munì di tetto, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro della piscina di Sìloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla Città di Davide. 16Dopo di lui Neemia, figlio di Azbuk, preposto della metà del distretto di Bet-Sur, lavorò al restauro fin davanti alle tombe di Davide, fino alla piscina artificiale e fino alla casa dei prodi. 17Dopo di lui lavorarono al restauro i leviti, con Recum, figlio di Banì, e accanto a lui lavorò al restauro, per il suo distretto, Casabia, preposto della metà del distretto di Keila. 18Dopo di lui lavorarono al restauro i loro fratelli, Binnùi, figlio di Chenadàd, preposto dell’altra metà del distretto di Keila. 19Accanto a lui Ezer, figlio di Giosuè, preposto di Mispa, restaurò un’altra parte, di fronte alla salita dell’arsenale, sul Cantone. 20Dopo di lui Baruc, figlio di Zabbài, restaurò con impegno un’altra parte, dal Cantone fino alla porta della casa di Eliasìb, sommo sacerdote. 21Dopo di lui Meremòt, figlio di Uria, figlio di Akkos, restaurò un’altra parte, dalla porta della casa di Eliasìb fino all’estremità della casa di Eliasìb. 22Dopo di lui lavorarono al restauro i sacerdoti che abitavano la periferia. 23Dopo di loro Beniamino e Cassub lavorarono al restauro di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria, figlio di Maasia, figlio di Anania, lavorò al restauro presso la sua casa. 24Dopo di lui Binnùi, figlio di Chenadàd, restaurò un’altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino al Cantone e fino all’angolo. 25Palal, figlio di Uzài, lavorò al restauro di fronte al Cantone e alla torre sporgente dalla parte superiore della reggia, che dà sul cortile della prigione. Dopo di lui Pedaià, figlio di Paros, 26e gli oblati che abitavano sull’Ofel lavorarono al restauro fin davanti alla porta delle Acque, verso oriente, e alla torre sporgente. 27Dopo di loro quelli di Tekòa restaurarono un’altra parte, di fronte alla grande torre sporgente e fino al muro dell’Ofel. 28I sacerdoti lavorarono al restauro sopra la porta dei Cavalli, ciascuno di fronte alla propria casa. 29Dopo di loro lavorò al restauro Sadoc, figlio di Immer, di fronte alla sua casa, e dopo di lui Semaià, figlio di Secania, custode della porta Orientale. 30Dopo di lui Anania, figlio di Selemia, e Canun, sesto figlio di Salaf, restaurarono un’altra parte. Dopo di loro Mesullàm, figlio di Berechia, lavorò al restauro di fronte alla propria stanza. 31Dopo di lui Malchia, uno degli orefici, lavorò al restauro fino alla casa degli oblati e dei mercanti, di fronte alla porta della Rassegna e fino al vano superiore dell’angolo. 32Gli orefici e i mercanti lavorarono al restauro fra il vano superiore dell’angolo e la porta delle Pecore.
33Sanballàt, quando sentì che noi riedificavamo le mura, si adirò, si indignò molto, si fece beffe dei Giudei 34e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria: «Che vogliono fare questi miserabili Giudei? Dobbiamo lasciarli fare? Offriranno sacrifici? Finiranno in un sol giorno? Vogliono far rivivere da mucchi di polvere delle pietre già consumate dal fuoco?». 35Tobia l’Ammonita, che gli stava accanto, disse: «Edifichino pure! Se una volpe vi salta sopra, farà crollare il loro muro di pietra!».
36Ascolta, o nostro Dio, come siamo disprezzati! Fa’ ricadere sul loro capo l’insulto e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù! 37Non coprire la loro colpa e non sia cancellato dalla tua vista il loro peccato, perché hanno offeso i costruttori.
38Noi dunque ricostruimmo le mura, che furono ben consolidate fino a metà altezza, e al popolo stava a cuore il lavoro.
1Quando Sanballàt e Tobia e Ghesem l'Arabo e gli altri nostri nemici seppero che io avevo riedificato le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia, sebbene ancora io non avessi messo i battenti alle porte, 2Sanballàt e Ghesem mi mandarono a dire: «Vieni e troviamoci insieme a Chefirim, nella valle di Oni». Essi pensavano di farmi del male. 3Ma io inviai loro messaggeri a dire: «Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere: perché dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?». 4Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa e io risposi nello stesso modo.
5Allora Sanballàt mi mandò a dire la stessa cosa la quinta volta per mezzo del suo servo che aveva in mano una lettera aperta, 6nella quale stava scritto: «Si sente dire fra queste nazioni, e Gasmù lo afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi e perciò tu ricostruisci le mura e, secondo queste voci, tu diventeresti loro re 7e avresti inoltre stabilito profeti per far questa proclamazione a Gerusalemme: Vi è un re in Giuda! Or questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque e consultiamoci assieme». 8Ma io gli feci rispondere: «Le cose non stanno come tu dici, ma tu inventi!». 9Tutta quella gente infatti ci voleva impaurire e diceva: «Le loro mani desisteranno e il lavoro non si farà». Ora invece si sono irrobustite le mie mani!
10Io andai a casa di Semaia figlio di Delaia, figlio di Meetabèel, che si era rinchiuso là dentro; egli mi disse: «Troviamoci insieme nel tempio, dentro il santuario, e chiudiamo le porte del santuario, perché verranno ad ucciderti, di notte verranno ad ucciderti». 11Ma io risposi: «Un uomo come me può darsi alla fuga? Un uomo della mia condizione potrebbe entrare nel santuario per salvare la vita? No, io non entrerò». 12Compresi che non era mandato da Dio, ma aveva pronunziato quella profezia a mio danno, perché Tobia e Sanballàt l'avevano prezzolato. 13Era stato pagato per impaurirmi e indurmi ad agire in quel modo e a peccare, per farmi una cattiva fama ed espormi al disonore. 14Mio Dio, ricordati di Tobia e di Sanballàt, per queste loro opere; anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che cercavano di spaventarmi!
15Le mura furono condotte a termine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni. 16Quando tutti i nostri nemici lo seppero, tutte le nazioni che stavano intorno a noi furono prese da timore e restarono molto sorprese alla vista e dovettero riconoscere che quest'opera si era compiuta per l'intervento del nostro Dio. 17In quei giorni i notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobia e da Tobia ne ricevevano; 18infatti molti in Giuda erano suoi alleati, perché egli era genero di Secania figlio di Arach e suo figlio Giovanni aveva sposato la figlia di Mesullàm figlio di Berechia. 19Anche in mia presenza parlavano bene di lui e gli riferivano le mie parole. Anche Tobia mandava lettere per intimorirmi.
1Quando Sanballàt, Tobia e Ghesem, l’Arabo, e gli altri nostri nemici sentirono che io avevo edificato le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia, sebbene a quel momento ancora non avessi messo i battenti alle porte, 2Sanballàt e Ghesem mi mandarono a dire: «Vieni, incontriamoci a Chefirìm, nella valle di Ono». Essi pensavano di farmi del male. 3Ma io inviai loro messaggeri a dire: «Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere: perché dovrebbe interrompersi il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?». 4Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa e io risposi nello stesso modo.
5Allora Sanballàt, per la quinta volta, mi mandò a dire la stessa cosa per mezzo del suo servo, che aveva in mano una lettera aperta, 6nella quale stava scritto: «Si sente dire fra queste nazioni, e Gasmu lo afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi e perciò tu costruisci le mura e, secondo queste voci, tu diventeresti loro re 7e avresti inoltre stabilito profeti, perché proclamino di te a Gerusalemme: “Vi è un re in Giuda!”. Ora questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque e consultiamoci insieme». 8Ma io gli feci rispondere: «Non è come tu dici. Tu inventi!». 9Tutta quella gente infatti ci voleva impaurire e diceva: «Le loro mani desisteranno e il lavoro non si farà». Io invece irrobustii le mie mani!
10Io andai a casa di Semaià, figlio di Delaià, figlio di Meetabèl, perché era impedito; egli disse: «Troviamoci insieme nel tempio, dentro il santuario, e chiudiamo le porte del santuario, perché verranno ad ucciderti; di notte verranno ad ucciderti». 11Ma io risposi: «Un uomo come me può darsi alla fuga? E chi nella mia condizione entrerebbe nel santuario per salvare la vita? No, non entrerò». 12Compresi che non era mandato da Dio, ma aveva pronunciato quella profezia a mio danno, perché Tobia e Sanballàt l’avevano pagato. 13Era stato pagato per impaurirmi e indurmi ad agire in quel modo e a peccare, così avrebbero avuto un capo di accusa per screditarmi. 14Mio Dio, ricòrdati di Tobia e di Sanballàt, per queste loro opere, e anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che cercavano di spaventarmi!
15Le mura furono condotte a termine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni. 16Quando lo seppero, tutti i nostri nemici ebbero paura, tutte le nazioni che stavano intorno a noi si sentirono molto umiliate e dovettero riconoscere che quest’opera si era compiuta per l’intervento del nostro Dio. 17In quei giorni i notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobia e da Tobia ne ricevevano; 18infatti molti in Giuda erano suoi alleati, perché egli era genero di Secania, figlio di Arach, e suo figlio Giovanni aveva sposato la figlia di Mesullàm, figlio di Berechia. 19Anche in mia presenza parlavano bene di lui e gli riferivano le mie parole, mentre Tobia mandava lettere per intimorirmi.
1Quando le mura furono riedificate e io ebbi messo a posto le porte e i portinai, i cantori e i leviti furono stabiliti nei loro uffici, 2diedi il governo di Gerusalemme a Canàni mio fratello e ad Anania comandante della cittadella, perché era un uomo fedele e temeva Dio più di tanti altri. 3Ordinai loro: «Le porte di Gerusalemme non si aprano finché il sole non comincia a scaldare e si chiudano e si sbarrino le porte mentre i cittadini sono ancora in piedi; si stabiliscano delle guardie prese fra gli abitanti di Gerusalemme, ognuno al suo turno e ognuno davanti alla propria casa».
4La città era spaziosa e grande; ma dentro vi era poca gente e non si costruivano case. 5Il mio Dio mi ispirò di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento.
Trovai il registro genealogico di quelli che erano tornati dall'esilio la prima volta e vi trovai scritto quanto segue:
6Questi sono gli abitanti della provincia che sono tornati dall'esilio: quelli che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportati e che erano tornati in Gerusalemme e in Giudea, ognuno nella sua città. 7Essi erano tornati con Zorobabele, Giosuè, Neemia, Azaria, Raamia, Nahamani, Mardocheo, Bilsan, Mispèret, Bigvai, Necum e Baana.
Computo degli uomini del popolo d'Israele:
8Figli di Pareos: duemila centosettantadue.
9Figli di Sefatia: trecentosettantadue.
10Figli di Arach: seicentocinquantadue.
11Figli di Paat-Moab, cioè i figli di Giosuè e di Ioab: duemila ottocentodiciotto.
12Figli di Elam: milleduecento cinquantaquattro.
13Figli di Zattu: ottocentoquarantacinque.
14Figli di Zaccai: settecentosessanta.
15Figli di Binnui: seicentoquarantotto.
16Figli di Bebai: seicentoventotto.
17Figli di Azgad: duemilatrecento ventidue.
18Figli di Adonikam: seicentosessantasette.
19Figli di Bigvai: duemilasessantasette.
20Figli di Adin: seicentocinquantacinque.
21Figli di Ater, cioè di Ezechia: novantotto.
22Figli di Casum: trecentoventotto.
23Figli di Bezai: trecentoventiquattro.
24Figli di Carif: centododici.
25Figli di Gàbaon: novantacinque.
26Uomini di Betlemme e di Netofa: centottantotto.
27Uomini di Anatòt: centoventotto.
28Uomini di Bet-Azmàvet: quarantadue.
29Uomini di Kiriat-Iearìm, di Chefira e di Beeròt: settecentoquarantatrè.
30Uomini di Rama e di Gheba: seicentoventuno.
31Uomini di Micmas: centoventidue.
32Uomini di Betel e di Ai: centoventitrè.
33Uomini di un altro Nebo: cinquantadue.
34Figli di un altro Elam: milleduecento cinquantaquattro.
35Figli di Carim: trecentoventi.
36Figli di Gerico: trecentoquarantacinque.
37Figli di Lod, di Cadid e di Ono: settecentoventuno.
38Figli di Senaà: tremilanovecentotrenta.
39I sacerdoti: figli di Iedaia della casa di Giosuè: novecentosessantatrè.
40Figli di Immer: millecinquantadue.
41Figli di Pascur: milleduecentoquarantasette.
42Figli di Carim: millediciassette.
43I leviti: figli di Giosuè, cioè di Kadmiel, di Binnui e di Odevà: settantaquattro.
44I cantori: figli di Asaf: centoquarantotto.
45I portieri: figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub, figli di Catità, figli di Sobai: centotrentotto.
46Gli oblati: figli di Zica, figli di Casufa,
figli di Tabbaot, 47figli di Keros,
figli di Sia, figli di Padon,
48figli di Lebana, figli di Agabà,
figli di Salmai, 49figli di Canan,
figli di Ghiddel, figli di Gacar,
50figli di Reaia, figli di Rezin,
figli di Nekoda, 51figli di Gazzam,
figli di Uzza, figli di Pasèach,
52figli di Besai, figli dei Meunim, figli dei Nefisesim,
53figli di Bakbuk, figli di Cakufa.
figli di Carcur, 54figli di Baslit,
figli di Mechida, figli di Carsa,
55figli di Barkos, figli di Sisara,
figli di Temach, 56figli di Neziach,
figli di Catifa.
57Discendenti dei servi di Salomone: figli di Sotai, figli di Sofèret, figli di Perida, 58figli di Iaala, figli di Darkon, figli di Ghiddel, 59figli di Sefatia, figli di Cattil, figli di Pochèret-Azzebàim, figli di Amòn.
60Totale degli oblati e dei discendenti dei servi di Salomone: trecentonovantadue.
61Ecco quelli che tornarono da Tel-Melach, da Tel-Carsa, da Cherub-Addòn e da Immer e che non avevano potuto stabilire il loro casato per dimostrare che erano della stirpe di Israele: 62figli di Delaia, figli di Tobia, figli di Nekoda: seicentoquarantadue.
63Tra i sacerdoti: figli di Cobaia, figli di Akkos, figli di Barzillài, il quale aveva sposato una delle figlie di Barzillài il Galaadita e fu chiamato con il loro nome. 64Questi cercarono il loro registro genealogico, ma non lo trovarono e furono quindi esclusi dal sacerdozio; 65il governatore ordinò loro di non mangiare cose santissime finché non si presentasse un sacerdote con Urim e Tummim.
66La comunità nel suo totale era di quarantaduemila trecentosessanta persone, 67oltre ai loro schiavi e alle loro schiave in numero di settemila trecentotrentasette. Avevano anche duecentoquarantacinque cantori e cantanti. 68Avevano settecentotrentasei cavalli, duecentoquarantacinque muli, 69quattrocentotrentacinque cammelli, seimila settecentoventi asini. 70Alcuni dei capifamiglia offrirono doni per la fabbrica. Il governatore diede al tesoro mille dracme d'oro, cinquanta coppe, cinquecentotrenta vesti sacerdotali. 71Alcuni capifamiglia diedero al tesoro della fabbrica ventimila dracme d'oro e duemiladuecento mine d'argento. 72Il resto del popolo diede ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantanove vesti sacerdotali.
1Quando le mura furono riedificate e io ebbi messo a posto le porte, e i portieri, i cantori e i leviti furono stabiliti nei loro uffici, 2affidai il governo di Gerusalemme a Anàni, mio fratello, e ad Anania, comandante della cittadella, perché era un uomo fedele e temeva Dio più di tanti altri. 3Ordinai loro: «Le porte di Gerusalemme non si aprano finché il sole non cominci a scaldare e si chiudano e si sbarrino i battenti mentre gli abitanti sono ancora in piedi; si stabiliscano delle guardie prese fra gli abitanti di Gerusalemme, ognuno al suo turno e ognuno davanti alla propria casa».
4La città era spaziosa e grande; ma dentro vi era poca gente e non c’erano case costruite. 5Il mio Dio mi ispirò di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento.
Trovai il registro genealogico di quelli che erano tornati dall’esilio la prima volta e vi trovai scritto: 6Questi sono gli abitanti della provincia che ritornarono dall’esilio, quelli che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato e che tornarono a Gerusalemme e in Giudea, ognuno nella sua città; 7essi vennero con Zorobabele, Giosuè, Neemia, Azaria, Raamia, Nacamanì, Mardocheo, Bilsan, Mispèret, Bigvài, Necum e Baanà.
Questa è la lista degli uomini del popolo d’Israele.
8Figli di Paros: duemilacentosettantadue.
9Figli di Sefatia: trecentosettantadue.
10Figli di Arach: seicentocinquantadue.
11Figli di Pacat-Moab, cioè figli di Giosuè e di Ioab: duemilaottocentodiciotto.
12Figli di Elam: milleduecentocinquantaquattro.
13Figli di Zattu: ottocentoquarantacinque.
14Figli di Zaccài: settecentosessanta.
15Figli di Binnùi: seicentoquarantotto.
16Figli di Bebài: seicentoventotto.
17Figli di Azgad: duemilatrecentoventidue.
18Figli di Adonikàm: seicentosessantasette.
19Figli di Bigvài: duemilasessantasette.
20Figli di Adin: seicentocinquantacinque.
21Figli di Ater, cioè di Ezechia: novantotto.
22Figli di Casum: trecentoventotto.
23Figli di Besài: trecentoventiquattro.
24Figli di Carif: centododici.
25Figli di Gàbaon: novantacinque.
26Uomini di Betlemme e di Netofà: centoottantotto.
27Uomini di Anatòt: centoventotto.
28Uomini di Bet-Azmàvet: quarantadue.
29Uomini di Kiriat-Iearìm, di Chefirà e di Beeròt: settecentoquarantatré.
30Uomini di Rama e di Gheba: seicentoventuno.
31Uomini di Micmas: centoventidue.
32Uomini di Betel e di Ai: centoventitré.
33Uomini di un altro Nebo: cinquantadue.
34Figli di un altro Elam: milleduecentocinquantaquattro.
35Figli di Carim: trecentoventi.
36Figli di Gerico: trecentoquarantacinque.
37Figli di Lod, di Adid e di Ono: settecentoventuno.
38Figli di Senaà: tremilanovecentotrenta.
39Sacerdoti: figli di Iedaià della casa di Giosuè: novecentosettantatré.
40Figli di Immer: millecinquantadue.
41Figli di Pascur: milleduecentoquarantasette.
42Figli di Carim: millediciassette.
43Leviti: figli di Giosuè, cioè di Kadmièl, figli di Odva: settantaquattro.
44Cantori: figli di Asaf: centoquarantotto.
45Portieri: figli di Sallum, figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub, figli di Catità, figli di Sobài: centotrentotto.
46Oblati: figli di Sica, figli di Casufà,
figli di Tabbaòt, 47figli di Keros,
figli di Sià, figli di Padon,
48figli di Lebanà, figli di Agabà,
figli di Salmài, 49figli di Canan,
figli di Ghiddel, figli di Gacar,
50figli di Reaià, figli di Resin,
figli di Nekodà, 51figli di Gazzam,
figli di Uzzà, figli di Pasèach,
52figli di Besài, figli dei Meuniti, figli dei Nefisesiti,
53figli di Bakbuk, figli di Akufà,
figli di Carcur, 54figli di Baslìt,
figli di Mechidà, figli di Carsa,
55figli di Barkos, figli di Sìsara,
figli di Temach, 56figli di Nesìach, figli di Catifà.
57Figli degli schiavi di Salomone: figli di Sotài, figli di Sofèret, figli di Peridà, 58figli di Iala, figli di Darkon, figli di Ghiddel, 59figli di Sefatia, figli di Cattil, figli di Pocheret-Assebàim, figli di Amon.
60Totale degli oblati e dei figli degli schiavi di Salomone: trecentonovantadue.
61Questi sono coloro che ritornarono da Tel-Melach, Tel-Carsa, Cherub-Addon e Immer, ma non avevano potuto dichiarare se il loro casato e la loro discendenza fossero d’Israele: 62i figli di Delaià, i figli di Tobia, i figli di Nekodà: seicentoquarantadue; 63tra i sacerdoti: i figli di Cobaià, i figli di Akkos, i figli di Barzillài, il quale aveva preso in moglie una delle figlie di Barzillài, il Galaadita, e veniva chiamato con il loro nome. 64Costoro cercarono il loro registro genealogico, ma non lo trovarono e furono quindi esclusi dal sacerdozio. 65Il governatore disse loro che non potevano mangiare le cose santissime, finché non si presentasse un sacerdote con urìm e tummìm.
66Tutta la comunità nel suo insieme era di quarantaduemilatrecentosessanta persone, 67oltre i loro schiavi e le loro schiave in numero di settemilatrecentotrentasette; avevano anche duecentoquarantacinque cantori e cantatrici.
68Avevano quattrocentotrentacinque cammelli, seimilasettecentoventi asini. 69Alcuni capi di casato fecero offerta alla fabbrica. Il governatore diede al tesoro mille dracme d’oro, cinquanta vasi per l’aspersione, cinquecentotrenta tuniche sacerdotali. 70Alcuni capi di casato diedero al tesoro della fabbrica ventimila dracme d’oro e duemiladuecento mine d’argento. 71Ciò che il resto del popolo diede era ventimila dracme d’oro, duemila mine d’argento e sessantasette tuniche sacerdotali.
72Poi i sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.
Giunse il settimo mese e gli Israeliti stavano nelle loro città.
3Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro della legge. 4Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza e accanto a lui stavano, a destra Mattitia, Sema, Anaia, Uria, Chelkia e Maaseia; a sinistra Pedaia, Misael, Malchia, Casum, Casbaddàna, Zaccaria e Mesullàm.
5Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. 6Esdra benedisse il Signore Dio grande e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. 7Giosuè, Bani, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, leviti, spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi al suo posto.
8Essi leggevano nel libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del senso e così facevano comprendere la lettura. 9Neemia, che era il governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Perché tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. 10Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». 11I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». 12Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.
13Il secondo giorno i capifamiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso Esdra lo scriba per esaminare le parole della legge. 14Trovarono scritto nella legge data dal Signore per mezzo di Mosè, che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese. 15Allora fecero sapere la cosa e pubblicarono questo bando in tutte le loro città e in Gerusalemme: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». 16Allora il popolo andò fuori, portò i rami e si fece ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. 17Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè figlio di Nun fino a quel giorno, gli Israeliti non avevano più fatto nulla di simile. Vi fu gioia molto grande. 18Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebrò durante sette giorni e l'ottavo vi fu una solenne assemblea secondo il rito.
1Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele. 2Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
3Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. 4Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza, e accanto a lui stavano a destra Mattitia, Sema, Anaià, Uria, Chelkia e Maasia, e a sinistra Pedaià, Misaele, Malchia, Casum, Casbaddana, Zaccaria e Mesullàm.
5Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. 6Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. 7Giosuè, Banì, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maasia, Kelità, Azaria, Iozabàd, Canan, Pelaià e i leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi.
8Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. 9Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. 10Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza». 11I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: «Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!». 12Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.
13Il secondo giorno i capi di casato di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso lo scriba Esdra per esaminare le parole della legge. 14Trovarono scritto nella legge data dal Signore per mezzo di Mosè che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese 15e dovevano proclamare e far passare questa voce in tutte le loro città e a Gerusalemme: «Uscite verso la montagna e portate rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palme e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto». 16Allora il popolo uscì, portò l’occorrente e si fecero capanne, ciascuno sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Èfraim. 17Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè, figlio di Nun, gli Israeliti non avevano fatto così fino a quel giorno. Vi fu gioia molto grande. 18Si lesse il libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo giorno fino all’ultimo giorno. Fecero festa per sette giorni e all’ottavo giorno si tenne una solenne assemblea, com’è prescritto.
1Il ventiquattro dello stesso mese, gli Israeliti si radunarono per un digiuno, vestiti di sacco e coperti di polvere. 2Quelli che appartenevano alla stirpe d'Israele si separarono da tutti gli stranieri, si presentarono dinanzi a Dio e confessarono i loro peccati e le iniquità dei loro padri. 3Poi si alzarono in piedi nel posto dove si trovavano e fu fatta la lettura del libro della legge del Signore loro Dio, per un quarto della giornata; per un altro quarto essi fecero la confessione dei peccati e si prostrarono davanti al Signore loro Dio. 4Giosuè, Bani, Kadmiel, Sebania, Bunni, Serebia, Bani e Kenani si alzarono sulla pedana dei leviti e invocarono a gran voce il Signore loro Dio. 5I leviti Giosuè, Kadmiel, Bani, Casabnia, Serebia, Odia, Sebania e Petachia dissero: «Alzatevi e benedite il Signore vostro Dio ora e sempre! Si benedica il tuo nome glorioso che è esaltato al di sopra di ogni benedizione e di ogni lode! 6Tu, tu solo sei il Signore, tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli e tutte le loro schiere, la terra e quanto sta su di essa, i mari e quanto è in essi; tu fai vivere tutte queste cose e l'esercito dei cieli ti adora. 7Tu sei il Signore, il Dio che hai scelto Abram, lo hai fatto uscire da Ur dei Caldei e lo hai chiamato Abramo. 8Tu hai trovato il suo cuore fedele davanti a te e hai stabilito con lui un'alleanza, promettendogli di dare alla sua discendenza il paese dei Cananei, degli Hittiti, degli Amorrei, dei Perizziti, dei Gebusei e dei Gergesei; tu hai mantenuto la tua parola, perché sei giusto. 9Tu hai visto l'afflizione dei nostri padri in Egitto e hai ascoltato il loro grido presso il Mare Rosso; 10hai operato segni e prodigi contro il faraone, contro tutti i suoi servi, contro tutto il popolo del suo paese, perché sapevi che essi avevano trattato i nostri padri con durezza; ti sei fatto un nome fino ad oggi. 11Hai aperto il mare davanti a loro, ed essi sono passati in mezzo al mare sull'asciutto; quelli che li inseguivano tu li hai precipitati nell'abisso, come una pietra in fondo alle acque impetuose.
12Li hai guidati di giorno con una colonna di nube e di notte con una colonna di fuoco, per rischiarare loro la strada su cui camminare. 13Sei sceso sul monte Sinai e hai parlato con loro dal cielo e hai dato loro decreti giusti e leggi di verità, buoni statuti e buoni comandi; 14hai fatto loro conoscere il tuo santo sabato e hai dato loro comandi, decreti e una legge per mezzo di Mosè tuo servo. 15Hai dato loro pane del cielo quando erano affamati e hai fatto scaturire acqua dalla rupe quando erano assetati e hai comandato loro che andassero a prendere in possesso il paese che avevi giurato di dare loro.
16Ma essi, i nostri padri, si sono comportati con superbia, hanno indurito la loro cervice e non hanno obbedito ai tuoi comandi; 17si sono rifiutati di obbedire e non si sono ricordati dei miracoli che tu avevi operato in loro favore; hanno indurito la loro cervice e nella loro ribellione si sono dati un capo per tornare alla loro schiavitù. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, pietoso e misericordioso, lento all'ira e di grande benevolenza e non li hai abbandonati. 18Anche quando si sono fatti un vitello di metallo fuso e hanno detto: Ecco il tuo Dio che ti ha fatto uscire dall'Egitto! e ti hanno insultato gravemente, 19tu nella tua misericordia non li hai abbandonati nel deserto: la colonna di nube che stava su di loro non ha cessato di guidarli durante il giorno per il loro cammino e la colonna di fuoco non ha cessato di rischiarar loro la strada su cui camminavano di notte. 20Hai concesso loro il tuo spirito buono per istruirli e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche e hai dato loro l'acqua quando erano assetati. 21Per quarant'anni li hai nutriti nel deserto e non è mancato loro nulla; le loro vesti non si sono logorate e i loro piedi non si sono gonfiati. 22Poi hai dato loro regni e popoli e li hai spartiti fra di loro come un sovrappiù; essi hanno posseduto il paese di Sicon, cioè il paese del re di Chesbòn e il paese di Og re di Basan.
23Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo e li hai introdotti nel paese in cui avevi promesso ai loro padri di farli entrare per possederlo. 24I loro figli vi sono entrati e hanno preso in possesso il paese; tu hai umiliato dinanzi a loro i Cananei che abitavano il paese e li hai messi nelle loro mani con i loro re e con i popoli del paese, perché ne disponessero a loro piacere. 25Essi si sono impadroniti di fortezze, di una terra grassa, e hanno posseduto case piene d'ogni bene, cisterne scavate, vigne, oliveti, alberi da frutto in abbondanza; hanno mangiato e si sono saziati e si sono ingrassati e hanno vissuto in delizie per la tua grande bontà. 26Ma poi sono stati disobbedienti, si sono ribellati contro di te, si sono gettati la tua legge dietro le spalle, hanno ucciso i tuoi profeti che li scongiuravano di tornare a te, e ti hanno offeso gravemente. 27Perciò tu li hai messi nelle mani dei loro nemici, che li hanno oppressi. Ma al tempo della loro angoscia essi hanno gridato a te e tu li hai ascoltati dal cielo e, nella tua grande misericordia, tu hai dato loro liberatori, che li hanno strappati dalle mani dei loro nemici. 28Ma quando avevano pace, ritornavano a fare il male dinanzi a te, perciò tu li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, che li opprimevano; poi quando ricominciavano a gridare a te, tu li esaudivi dal cielo; così nella tua misericordia più volte li hai salvati. 29Tu li ammonivi per farli tornare alla tua legge; ma essi si mostravano superbi e non obbedivano ai tuoi comandi; peccavano contro i tuoi decreti, che fanno vivere chi li mette in pratica; la loro spalla rifiutava il giogo, indurivano la loro cervice e non obbedivano. 30Hai pazientato con loro molti anni e li hai scongiurati per mezzo del tuo spirito e per bocca dei tuoi profeti; ma essi non hanno voluto prestare orecchio. Allora li hai messi nelle mani dei popoli dei paesi stranieri. 31Però nella tua molteplice compassione, tu non li hai sterminati del tutto e non li hai abbandonati perché sei un Dio clemente e misericordioso. 32Ora, Dio nostro, Dio grande, potente e tremendo, che mantieni l'alleanza e la misericordia, non sembri poca cosa ai tuoi occhi tutta la sventura che è piombata su di noi, sui nostri re, sui nostri capi, sui nostri sacerdoti, sui nostri profeti, sui nostri padri, su tutto il tuo popolo, dal tempo dei re d'Assiria fino ad oggi.
33Tu sei stato giusto in tutto quello che ci è avvenuto, poiché tu hai agito fedelmente, mentre noi ci siamo comportati con empietà. 34I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti, i nostri padri non hanno messo in pratica la tua legge e non hanno obbedito né ai comandi né agli ammonimenti con i quali tu li scongiuravi. 35Essi mentre godevano del loro regno, del grande benessere che tu largivi loro e del paese vasto e fertile che tu avevi messo a loro disposizione, non ti hanno servito e non hanno abbandonato le loro azioni malvage. 36Oggi eccoci schiavi nel paese che tu hai concesso ai nostri padri perché ne mangiassero i frutti e ne godessero i beni. 37I suoi prodotti abbondanti sono dei re ai quali tu ci hai sottoposti a causa dei nostri peccati e che sono padroni dei nostri corpi e del nostro bestiame a loro piacere, e noi siamo in grande angoscia».
1Il ventiquattro dello stesso mese, gli Israeliti si radunarono per un digiuno, vestiti di sacchi e coperti di polvere. 2I discendenti d’Israele si separarono da tutti gli stranieri e in piedi confessarono i loro peccati e le colpe dei loro padri. 3Si alzarono in piedi e lessero il libro della legge del Signore, loro Dio, per un quarto della giornata; per un altro quarto essi confessarono i peccati e si prostrarono davanti al Signore, loro Dio. 4Giosuè, Banì, Kadmièl, Sebania, Bunnì, Serebia, Banì e Chenanì salirono sulla pedana dei leviti e invocarono a gran voce il Signore, loro Dio. 5I leviti Giosuè, Kadmièl, Banì, Casabnia, Serebia, Odia, Sebania e Petachia dissero:
«Alzatevi e benedite il Signore, vostro Dio,
da sempre e per sempre!
Benedicano il tuo nome glorioso,
esaltato al di sopra di ogni benedizione
e di ogni lode!
6Tu, tu solo sei il Signore,
tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli
e tutto il loro esercito,
la terra e quanto sta su di essa,
i mari e quanto è in essi;
tu fai vivere tutte queste cose
e l’esercito dei cieli ti adora.
7Tu sei il Signore Dio, che hai scelto Abram,
lo hai fatto uscire da Ur dei Caldei
e lo hai chiamato Abramo.
8Tu hai trovato il suo cuore fedele davanti a te
e hai stabilito con lui un’alleanza,
promettendo di dare la terra dei Cananei,
degli Ittiti, degli Amorrei, dei Perizziti,
dei Gebusei e dei Gergesei,
di darla a lui e alla sua discendenza;
hai mantenuto la tua parola, perché sei giusto.
9Tu hai visto l’afflizione dei nostri padri in Egitto
e hai ascoltato il loro grido presso il Mar Rosso;
10hai operato segni e prodigi contro il faraone,
contro tutti i suoi servi,
contro tutto il popolo della sua terra,
perché sapevi che li avevano trattati con durezza,
e ti sei fatto un nome che dura ancora oggi.
11Hai aperto il mare davanti a loro
ed essi sono passati in mezzo al mare sull’asciutto;
quelli che li inseguivano hai precipitato nell’abisso,
come una pietra in acque impetuose.
12Li hai guidati di giorno con una colonna di nube
e di notte con una colonna di fuoco,
per rischiarare loro la strada su cui camminare.
13Sei sceso sul monte Sinai
e hai parlato con loro dal cielo,
e hai dato loro norme giuste e leggi sicure,
statuti e comandi buoni;
14hai fatto loro conoscere il tuo santo sabato
e hai dato loro comandi, statuti e una legge
per mezzo di Mosè, tuo servo.
15Hai dato loro
pane del cielo per la loro fame
e hai fatto scaturire
acqua dalla rupe per la loro sete,
e hai detto loro di andare
a prendere in possesso la terra
che avevi giurato di dare loro.
16Ma essi, i nostri padri,
si sono comportati con superbia,
hanno indurito la loro cervice
e non hanno obbedito ai tuoi comandi.
17Si sono rifiutati di obbedire
e non si sono ricordati dei tuoi prodigi,
che tu avevi operato in loro favore;
hanno indurito la loro cervice
e nella loro ribellione si sono dati un capo
per tornare alla loro schiavitù.
Ma tu sei un Dio pronto a perdonare,
misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore
e non li hai abbandonati.
18Anche quando si sono fatti un vitello di metallo fuso
e hanno detto: “Ecco il tuo Dio
che ti ha fatto uscire dall’Egitto!”,
e ti hanno insultato gravemente,
19tu nella tua grande misericordia,
non li hai abbandonati nel deserto,
non hai ritirato da loro la colonna di nube di giorno,
per guidarli nel cammino,
né la colonna di fuoco di notte,
per rischiarare loro la strada su cui camminare.
20Hai concesso loro il tuo spirito buono per istruirli
e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche
e hai dato loro l’acqua per la loro sete.
21Per quarant’anni li hai nutriti nel deserto
e non è mancato loro nulla;
le loro vesti non si sono logorate
e i loro piedi non si sono gonfiati.
22Poi hai dato loro regni e popoli
e li hai divisi definendone i confini;
essi hanno posseduto la terra di Sicon
e la terra del re di Chesbon
e la terra di Og, re di Basan.
23Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo
e li hai introdotti nella terra
nella quale avevi comandato ai loro padri
di entrare per prenderne possesso.
24I figli sono entrati
e hanno preso in possesso la terra;
tu hai umiliato dinanzi a loro
gli abitanti della terra, i Cananei,
e li hai messi nelle loro mani
con i loro re e con i popoli della terra,
perché ne disponessero a loro piacere.
25Essi si sono impadroniti
di città fortificate e di una terra grassa
e hanno posseduto case piene di ogni bene,
cisterne scavate, vigne,
oliveti, alberi da frutto in abbondanza;
hanno mangiato e si sono saziati
e si sono ingrassati
e sono vissuti nelle delizie per la tua grande bontà.
26Ma poi hanno disobbedito,
si sono ribellati contro di te,
si sono gettati la tua legge dietro le spalle,
hanno ucciso i tuoi profeti,
che li ammonivano per farli tornare a te,
e ti hanno insultato gravemente.
27Perciò tu li hai messi nelle mani dei loro nemici,
che li hanno oppressi.
Ma nel tempo della loro angoscia
essi hanno gridato a te
e tu hai ascoltato dal cielo
e, nella tua grande misericordia,
tu hai dato loro salvatori,
che li hanno salvati dalle mani dei loro nemici.
28Ma quando avevano pace,
ritornavano a fare il male dinanzi a te,
perciò tu li abbandonavi
nelle mani dei loro nemici,
che li opprimevano;
poi quando ricominciavano a gridare a te,
tu ascoltavi dal cielo.
Così nella tua misericordia
più volte li hai liberati.
29Tu li ammonivi
per farli tornare alla tua legge,
ma essi si mostravano superbi
e non obbedivano ai tuoi comandi;
peccavano contro i tuoi decreti,
che fanno vivere chi li mette in pratica,
offrivano spalle ribelli,
indurivano la loro cervice e non obbedivano.
30Hai pazientato con loro molti anni
e li hai ammoniti con il tuo spirito
per mezzo dei tuoi profeti;
ma essi non hanno voluto prestare orecchio.
Allora li hai messi nelle mani
dei popoli di terre straniere.
31Però, nella tua grande compassione,
tu non li hai sterminati del tutto
e non li hai abbandonati,
perché sei un Dio misericordioso e pietoso.
32Ora, o nostro Dio, Dio grande, potente e tremendo,
che mantieni l’alleanza e la benevolenza,
non sembri poca cosa ai tuoi occhi
tutta la sventura che è piombata su di noi,
sui nostri re, sui nostri capi,
sui nostri sacerdoti, sui nostri profeti,
sui nostri padri, su tutto il tuo popolo,
dal tempo dei re d’Assiria fino ad oggi.
33Tu sei giusto per tutto quello che ci è accaduto,
poiché tu hai agito fedelmente,
mentre noi ci siamo comportati da malvagi.
34I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti, i nostri padri
non hanno messo in pratica la tua legge
e non hanno obbedito né ai comandi né agli ammonimenti
con i quali tu li ammonivi.
35Essi, mentre godevano del loro regno,
del grande benessere che tu largivi loro
e della terra vasta e fertile
che tu avevi messo a loro disposizione,
non ti hanno servito
e non hanno abbandonato le loro azioni malvagie.
36Oggi, eccoci schiavi;
e quanto alla terra che tu hai concesso ai nostri padri,
perché ne mangiassero i frutti e i beni,
ecco, in essa siamo schiavi.
37I suoi prodotti abbondanti sono per i re,
che hai posto su di noi a causa dei nostri peccati
e dispongono dei nostri corpi
e del nostro bestiame a loro piacimento,
e noi siamo in grande angoscia.
1Questi sono i sacerdoti e i leviti che sono tornati con Zorobabèle figlio di Sealtiel, e con Giosuè: Seraia, Geremia, Esdra, 2Amaria, Malluch, Cattus, 3Secania, Recum, Meremòt, 4Iddo, Ghinneton, Abia, 5Miamin, Maadia, Bilga, 6Semaia, Ioiarìb, Iedaia, 7Sallu, Amok, Chelkia, Iedaia. Questi erano i capi dei sacerdoti e dei loro fratelli al tempo di Giosuè.
8Leviti: Giosuè, Binnui, Kadmiel, Serebia, Giuda, Mattania, che con i suoi fratelli era preposto al canto degli inni di lode. 9Bakbukia e Unni, loro fratelli, stavano di fronte a loro secondo i loro turni di servizio.
10Giosuè generò Ioiachìm; Ioiachìm generò Eliasìb; Eliasìb generò Ioiadà; 11Ioiadà generò Giònata; Giònata generò Iaddua.
12Al tempo di Ioiachìm i sacerdoti che erano i capi delle casate sacerdotali erano i seguenti: del casato di Seraia, Meraia; di quello di Geremia, Anania; 13di quello di Esdra, Mesullàm; di quello di Amaria, Giovanni; 14di quello di Malluk, Giònata; di quello di Sebania, Giuseppe; 15di quello di Carim, Adna; di quello di Meraiòt, Chelkài; 16di quello di Iddo, Zaccaria; di quello di Ghinneton, Mesullàm; 17di quello di Abia, Zicrì; di quello di Miniamìn...; di quello di Moadia, Piltai; 18di quello di Bilga, Sammua; di quello di Semaia, Giònata; 19di quello di Ioiarìb, Mattenai; di quello di Iedaia, Uzzi; 20di quello di Sallu, Kallài; di quello di Amok, Eber; 21di quello di Chelkia, Casabià; di quello di Iedaia, Netaneèl. 22I leviti furono registrati, quanto ai capi casato, al tempo di Eliasìb, di Ioiadà, di Giovanni e di Iaddua; e i sacerdoti sotto il regno di Dario, il Persiano. 23I capi dei casati levitici sono registrati nel libro delle Cronache fino al tempo di Giovanni, figlio di Eliasìb. 24I capi dei leviti Casabià, Serebia, Giosuè, figlio di Kadmiel, insieme con i loro fratelli, che stavano di fronte a loro, dovevano cantare inni e lodi a turni alternati, secondo l'ordine di Davide, uomo di Dio. 25Mattania, Bakbukia, Abdia, Mesullàm, Talmon, Akkub erano portieri e facevano la guardia ai magazzini delle porte. 26Questi vivevano al tempo di Ioiachìm figlio di Giosuè, figlio di Iozadàk e al tempo di Neemia il governatore e di Esdra sacerdote e scriba.
27Per la dedicazione delle mura di Gerusalemme si mandarono a cercare i leviti da tutti i luoghi dove si trovavano, per farli venire a Gerusalemme, perché la dedicazione si celebrasse con gioia, con inni e cantici e suono di cembali, saltèri e cetre. 28Gli appartenenti al corpo dei cantori si radunarono dal distretto intorno a Gerusalemme, dai villaggi dei Netofatiti, 29da Bet-Gàlgala e dal territorio di Gheba e d'Azmàvet; poiché i cantori si erano edificati villaggi nei dintorni di Gerusalemme. 30I sacerdoti e i leviti si purificarono e purificarono il popolo, le porte e le mura. 31Allora io feci salire sulle mura i capi di Giuda e formai due grandi cori. Il primo s'incamminò dal lato destro, sulle mura, verso la porta del Letame; 32dietro questo coro camminavano Osea, metà dei capi di Giuda, 33Azaria, Esdra, Mesullàm, 34Giuda, Beniamino, Semaia, Geremia, 35appartenenti al coro dei sacerdoti con le trombe; Zaccaria figlio di Giònata, figlio di Semaia, figlio di Mattania, figlio di Michea, figlio di Zaccur, figlio di Asaf, 36e i suoi fratelli Semaia, Azareèl, Milalài, Ghilalài, Maài, Netaneèl, Giuda, Canàni, con gli strumenti musicali di Davide, uomo di Dio; Esdra lo scriba camminava alla loro testa. 37Giunti alla porta della Fonte, salirono davanti a loro per la scalinata della città di Davide sulle mura in salita, oltre la casa di Davide, fino alla porta delle Acque, a oriente. 38Il secondo coro si incamminò a sinistra e io lo seguivo, con l'altra metà del popolo, sopra le mura. Passando oltre la torre dei Forni, esso andò fino al muro Largo, 39poi oltre la porta di Efraim, la porta Vecchia, la porta dei Pesci, la torre di Cananeèl, la torre di Mea, giunse fino alla porta delle Pecore; il coro si fermò alla porta della Prigione. 40I due cori si fermarono nella casa di Dio; così feci io, con la metà dei magistrati che si trovavano con me, 41e i sacerdoti Eliakìm, Maaseia, Miniamin, Michea, Elioenai, Zaccaria, Anania con le trombe 42e Maaseia, Semaia, Eleàzaro, Uzzi, Giovanni, Malchia, Elam, Ezer. I cantori facevano sentire la voce e Izrachia ne era il direttore. 43In quel giorno il popolo offrì numerosi sacrifici e si allietò, perché Dio gli aveva concesso una grande gioia. Anche le donne e i fanciulli si rallegrarono e la gioia di Gerusalemme si sentiva di lontano.
44In quel tempo, alcuni uomini furono preposti alle stanze che servivano da magazzini delle offerte, delle primizie, delle decime, perché vi raccogliessero dalle campagne dipendenti dalla città le parti assegnate dalla legge ai sacerdoti e ai leviti; perché i Giudei gioivano vedendo i sacerdoti e i leviti ai loro posti. 45Questi osservavano ciò che si riferiva al servizio del loro Dio e alle purificazioni; come facevano, dal canto loro, i cantori e i portieri, secondo l'ordine di Davide e di Salomone suo figlio. 46Poiché gia anticamente, al tempo di Davide e di Asaf, vi erano capi cantori e venivano innalzati canti di lode e di ringraziamento a Dio. 47Tutto Israele, al tempo di Zorobabele e di Neemia, dava ogni giorno le porzioni assegnate ai cantori e ai portieri; dava ai leviti le cose consacrate e i leviti davano ai figli di Aronne le cose consacrate che loro spettavano.
1Questi sono i sacerdoti e i leviti che tornarono con Zorobabele, figlio di Sealtièl, e con Giosuè: Seraià, Geremia, Esdra, 2Amaria, Malluc, Cattus, 3Secania, Recum, Meremòt, 4Iddo, Ghinnetòn, Abia, 5Miamìn, Maadia, Bilga, 6Semaià, Ioiarìb, Iedaià, 7Sallu, Amok, Chelkia, Iedaià. Questi erano i capi dei sacerdoti e dei loro fratelli al tempo di Giosuè.
8Leviti: Giosuè, Binnùi, Kadmièl, Serebia, Giuda, Mattania, che era preposto agli inni con i suoi fratelli. 9Bakbukia e Unnì, loro fratelli, si alternavano con loro secondo gli incarichi.
10Giosuè generò Ioiakìm, Ioiakìm generò Eliasìb, Eliasìb generò Ioiadà, 11Ioiadà generò Giònata, Giònata generò Iaddua.
12Al tempo di Ioiakìm i sacerdoti capi di casato erano: del casato di Seraià, Meraià; di quello di Geremia, Anania; 13di quello di Esdra, Mesullàm; di quello di Amaria, Giovanni; 14di quello di Melikù, Giònata; di quello di Sebania, Giuseppe; 15di quello di Carim, Adna; di quello di Meraiòt, Chelkài; 16di quello di Iddo, Zaccaria; di quello di Ghinnetòn, Mesullàm; 17di quello di Abia, Zicrì; di quello di Miniamìn, ...; di quello di Moadia, Piltài; 18di quello di Bilga, Sammùa; di quello di Semaià, Giònata; 19di quello di Ioiarìb, Mattenài; di quello di Iedaià, Uzzì; 20di quello di Sallu, Kallài; di quello di Amok, Eber; 21di quello di Chelkia, Casabia; di quello di Iedaià, Netanèl.
22I leviti furono registrati, quanto ai capi di casato, al tempo di Eliasìb, di Ioiadà, di Giovanni e di Iaddua; e i sacerdoti sotto il regno di Dario, il Persiano.
23I leviti capi di casato furono registrati nel libro delle Cronache fino al tempo di Giovanni, figlio di Eliasìb.
24I capi dei leviti Casabia, Serebia, Giosuè, figlio di Kadmièl, e i loro fratelli si alternavano con loro per lodare e ringraziare, secondo l’ordine di Davide, uomo di Dio, turno per turno. 25Mattania, Bakbukia, Abdia, Mesullàm, Talmon, Akkub erano portieri e facevano la guardia ai magazzini delle porte. 26Questi vivevano al tempo di Ioiakìm, figlio di Giosuè, figlio di Iosadàk, e al tempo di Neemia, il governatore, e di Esdra, sacerdote e scriba.
27Per la dedicazione delle mura di Gerusalemme si mandarono a cercare i leviti da tutti i luoghi dove si trovavano, per farli venire a Gerusalemme, per celebrare la dedicazione con gioia, con azioni di grazie, con il canto, con cimbali, arpe e cetre. 28I cantori si radunarono dal distretto intorno a Gerusalemme, dai villaggi dei Netofatiti, 29da Bet-Gàlgala e dal territorio di Gheba e di Azmàvet, poiché i cantori si erano edificati villaggi nei dintorni di Gerusalemme. 30I sacerdoti e i leviti si purificarono e purificarono il popolo, le porte e le mura. 31Allora io feci salire sulle mura i capi di Giuda e formai due grandi cori. Il primo s’incamminò dal lato destro, sulle mura, verso la porta del Letame; 32dietro a loro camminavano Osea, metà dei capi di Giuda, 33Azaria, Esdra, Mesullàm, 34Giuda, Beniamino, Semaià, Geremia, 35e dei sacerdoti con le trombe Zaccaria, figlio di Gionata, figlio di Semaià, figlio di Mattania, figlio di Michea, figlio di Zaccur, figlio di Asaf, 36e i suoi fratelli Semaià, Azarèl, Milalài, Ghilalài, Maài, Netanèl, Giuda, Anàni, con gli strumenti musicali di Davide, uomo di Dio; lo scriba Esdra era davanti a loro. 37E alla porta della Fonte e davanti a loro salirono per le scale della Città di Davide lungo la salita del muro, oltre la casa di Davide, fino alla porta delle Acque, a oriente. 38Il secondo coro si incamminò a sinistra e io lo seguivo, con l’altra metà del popolo, sopra le mura, dalla torre dei Forni e fino al muro largo, 39e dalla porta di Èfraim alla porta Vecchia e alla porta dei Pesci, alla torre di Cananèl e alla torre dei Cento, fino alla porta delle Pecore, e si fermarono alla porta della Prigione. 40I due cori si fermarono nel tempio di Dio; così feci io, con la metà dei magistrati che si trovavano con me 41e i sacerdoti Eliakìm, Maasia, Miniamìn, Michea, Elioenài, Zaccaria, Anania con le trombe, 42e Maasia, Semaià, Eleàzaro, Uzzì, Giovanni, Malchia, Elam, Ezer. I cantori facevano sentire la voce e Izrachia ne era il direttore. 43In quel giorno il popolo offrì numerosi sacrifici e si rallegrò, perché Dio gli aveva concesso una grande gioia. Anche le donne e i fanciulli si rallegrarono e la gioia di Gerusalemme si sentiva di lontano.
44In quel giorno, alcuni uomini furono preposti alle stanze dei magazzini delle offerte, delle primizie e delle decime, per raccogliervi, dalle campagne di ogni località, le parti assegnate dalla legge ai sacerdoti e ai leviti, poiché i Giudei gioivano per i sacerdoti e i leviti intenti alle funzioni: 45essi svolgevano il servizio del loro Dio e il servizio della purificazione, come i cantori e i portieri, secondo l’ordine di Davide e di Salomone, suo figlio. 46Infatti, al tempo di Davide e di Asaf, in antico, vi erano capi cantori e canti di lode e di ringraziamento a Dio. 47E tutto Israele, al tempo di Zorobabele e al tempo di Neemia, ogni giorno forniva le porzioni prescritte ai cantori e ai portieri e quelle consacrate ai leviti, i quali le davano ai figli di Aronne.