La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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17. Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio
18. Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio
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SELECT versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text AS text, versicles_bible_it_cei_2008.versicle_sort AS versicle_sort, books.sort AS book_sort FROM versicles_bible_it_cei_2008 JOIN bible_it_cei_2008 ON bible_it_cei_2008.id = versicles_bible_it_cei_2008.id JOIN books ON versicles_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND books.sort IN (29) AND ( versicles_bible_it_cei_2008.versicle_text_search LIKE '%es%');
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Bibbia CEI 2008

[vv. 1-2]
3L’altezza del cielo, la distesa della terra
e le profondità dell’abisso chi le potrà esplorare?
[vv. 4-6]
7Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato?
La sua grande esperienza chi la comprende?
[v. 8]
9Il Signore stesso ha creato la sapienza,
l’ha vista e l’ha misurata,
l’ha effusa su tutte le sue opere,
[v. 10]

11Il timore del Signore è gloria e vanto,
gioia e corona d’esultanza.
12Il timore del Signore allieta il cuore,
dà gioia, diletto e lunga vita.
Il timore del Signore è dono del Signore,
esso conduce sui sentieri dell’amore.
13Chi teme il Signore avrà un esito felice,
nel giorno della sua morte sarà benedetto.

14Principio di sapienza è temere il Signore;
essa fu creata con i fedeli nel seno materno.
[v. 15]
16Pienezza di sapienza è temere il Signore;
essa inebria di frutti i propri fedeli.
17Riempirà loro la casa di beni desiderabili
e le dispense dei suoi prodotti.
18Corona di sapienza è il timore del Signore;
essa fa fiorire pace e buona salute.
L’una e l’altra sono doni di Dio per la pace
e si estende il vanto per coloro che lo amano.
19Egli ha visto e misurato la sapienza,
ha fatto piovere scienza e conoscenza intelligente,
ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.
[v. 20]
21Il timore del Signore tiene lontani i peccati,
chi vi persevera respinge ogni moto di collera.

[vv. 22-24]

25Fra i tesori della sapienza ci sono massime sapienti,
ma per il peccatore è obbrobrio la pietà verso Dio.
26Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti
e il Signore te la concederà.
[v. 27]
28Non essere disobbediente al timore del Signore
e non avvicinarti ad esso con cuore falso.
29Non essere ipocrita davanti agli uomini
e fa’ attenzione alle parole che dici.
30Non esaltarti, se non vuoi cadere
e attirare su di te il disonore;
il Signore svelerà i tuoi segreti
e ti umilierà davanti all’assemblea,
perché non ti sei avvicinato al timore del Signore
e il tuo cuore è pieno d’inganno.

1Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
[v. 2]
3Stai unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
[vv. 4-18]

1Figli, ascoltate me, vostro padre,
e agite in modo da essere salvati.
[v. 2]
3Chi onora il padre espia i peccati,
4chi onora sua madre è come chi accumula tesori.
5Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
[vv. 6-15]
16Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore,
chi insulta sua madre è maledetto dal Signore.

[vv. 17-21]
22Le cose che ti sono comandate, queste considera:
non hai bisogno di quelle nascoste.
[v. 23]
24La presunzione ha fatto smarrire molti
e le cattive illusioni hanno fuorviato i loro pensieri.
[v. 25]

26Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male,
chi ama il pericolo in esso si perderà.
27Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni,
il peccatore aggiungerà peccato a peccato.
[v. 28]
29Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
30L’acqua spegne il fuoco che divampa,
l’elemosina espia i peccati.
[v. 31]

1Figlio, non rifiutare al povero il necessario per la vita,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
2Non rattristare chi ha fame,
non esasperare chi è in difficoltà.
3Non turbare un cuore già esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
4Non respingere la supplica del povero,
non distogliere lo sguardo dall’indigente.
[v. 5]
6perché se egli ti maledice nell’amarezza del cuore,
il suo creatore ne esaudirà la preghiera.
[vv. 7-8]
9Strappa l’oppresso dal potere dell’oppressore
e non essere meschino quando giudichi.
[v. 10]

11La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
[vv. 12-14]
15Chi l’ascolta giudicherà le nazioni,
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
16Chi confida in lei l’avrà in eredità,
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
[v. 17]
18ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti.
[v. 19]

20Tieni conto del momento e guàrdati dal male,
e non avere vergogna di te stesso.
[vv. 21-22]
23Non astenerti dal parlare quando è necessario
e non nascondere la tua sapienza per bellezza,
[vv. 24-25]
26Non vergognarti di confessare i tuoi peccati
e non opporti alla corrente di un fiume.
27Non sottometterti a un uomo stolto,
non essere parziale a favore di un potente.
[v. 28]
29Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente nelle opere.
30Non essere come un leone nella tua casa
e capriccioso con i tuoi servi.
31La tua mano non sia tesa per prendere
e poi chiusa nel restituire.

1Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Basto a me stesso».
[vv. 2-3]
4Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
5Non essere troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
6Non dire: «La sua compassione è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui c’è misericordia e ira,
e il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
[vv. 7-12]

13Nel parlare ci può essere gloria o disonore:
la lingua dell’uomo è la sua rovina.

[vv. 14-15]

[vv. 1-7]

8C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
[v. 9]
10C’è l’amico compagno di tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
11Nella tua fortuna sarà un altro te stesso
e parlerà liberamente con i tuoi servi.
12Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e si nasconderà dalla tua presenza.
[v. 13]
14Un amico fedele è rifugio sicuro:
chi lo trova, trova un tesoro.
[vv. 15-18]

19Accòstati ad essa come uno che ara e che semina,
e resta in attesa dei suoi buoni frutti;
faticherai un po’ per coltivarla,
ma presto mangerai dei suoi prodotti.
[v. 20]
21per lui peserà come una pietra di prova
e non tarderà a gettarla via.
22La sapienza infatti è come dice il suo nome
e non si manifesta a molti.

[vv. 23-25]
26Avvicìnati ad essa con tutta l’anima
e con tutta la tua forza osserva le sue vie.
27Segui le sue orme, ricercala e ti si manifesterà,
e quando l’hai raggiunta, non lasciarla.
28Alla fine in essa troverai riposo
ed essa si cambierà per te in gioia.
29I suoi ceppi saranno per te una protezione potente
e le sue catene una veste di gloria.
[v. 30]
31Te ne rivestirai come di una splendida veste,
te ne cingerai come di una corona magnifica.

32Figlio, se lo vuoi, diventerai saggio,
se ci metti l’anima, sarai esperto in tutto.
[vv. 33-36]
37Rifletti sui precetti del Signore,
medita sempre sui suoi comandamenti;
egli renderà saldo il tuo cuore,
e la sapienza che desideri ti sarà data.

[v. 1]
2Stai lontano dall’iniquità ed essa si allontanerà da te.
[vv. 3-5]
6Non cercare di divenire giudice
se ti manca la forza di estirpare l’ingiustizia,
perché temeresti di fronte al potente
e getteresti una macchia sulla tua retta condotta.
[v. 7]
8Non ti impigliare due volte nel peccato,
perché neppure di uno resterai impunito.
[v. 9]
10Non essere incostante nella tua preghiera
e non trascurare di fare elemosina.
[vv. 11-17]

18Non cambiare un amico per interesse
né un vero fratello per l’oro di Ofir.
[vv. 19-21]
22Hai bestiame? Abbine cura;
se ti è utile, resti in tuo possesso.
[vv. 23-27]

28Ricorda che essi ti hanno generato:
che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?

[vv. 29-32]

33La tua generosità si estenda a ogni vivente,
ma anche al morto non negare la tua pietà.
[v. 34]
35Non esitare a visitare un malato,
perché per questo sarai amato.
[v. 36]

[v. 1]
2Non litigare con un uomo ricco,
perché non ti soverchi con il suo peso:
l’oro infatti ha corrotto molti
e ha fatto deviare il cuore dei re.
[vv. 3-8]

9Non trascurare i discorsi dei vecchi,
perché anch’essi hanno imparato dai loro padri;
da loro imparerai il discernimento
e come rispondere nel momento del bisogno.

[v. 10]
11Non recedere dalla presenza del violento,
perché egli non tenda un agguato contro di te.
12Non fare prestiti a un uomo più forte di te
e se gli hai prestato qualcosa, considerala perduta.
[v. 13]
14Non muovere causa a un giudice,
perché lo giudicheranno tenendo conto del suo prestigio.
15Con un temerario non metterti in viaggio,
perché non ti sia di peso;
egli camminerà infatti secondo il suo capriccio
e con lui andrai in rovina per la sua stoltezza.
[vv. 16-18]
19A un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore,
perché potrebbe non esserti riconoscente.

1Non essere geloso della donna che riposa sul tuo seno,
per non darle a tuo danno un cattivo insegnamento.
2Non darti interamente a una donna,
sì che essa s’imponga sulla tua forza.
[v. 3]
4Non frequentare una cantante,
per non essere preso dalle sue seduzioni.
5Non fissare il tuo sguardo su una vergine,
per non essere coinvolto nella sua punizione.
[vv. 6-10]

11Non invidiare il successo di un peccatore,
perché non sai quale sarà la sua fine.
12Non compiacerti del benessere degli empi,
ricòrdati che non rimarranno impuniti fino alla morte.
[vv. 13-17]
18Un uomo chiacchierone è temuto nella sua città,
chi non sa controllare le parole è detestato.

[vv. 1-4]
5Il successo dell’uomo è nelle mani del Signore,
ma sulla persona dello scriba egli pone la sua gloria.

[vv. 6-13]

14Il Signore ha rovesciato i troni dei potenti,
al loro posto ha fatto sedere i miti.
15Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,
al loro posto ha piantato gli umili.
[vv. 16-23]

24Il principe, il giudice e il potente sono onorati,
ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
25Uomini liberi serviranno uno schiavo sapiente
e chi ha senno non protesterà.

[vv. 26-27]
28Figlio, con modestia pensa al tuo onore
e fatti valere secondo il tuo merito.
29Chi giustificherà uno che fa male a se stesso
e chi onorerà colui che si disonora?
[vv. 30-31]

1La sapienza dell’umile gli farà tenere alta la testa
e lo farà sedere tra i grandi.
2Non lodare un uomo per la sua bellezza
e non detestare un uomo per il suo aspetto.
3L’ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto è il migliore fra le cose dolci.
4Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
perché stupende sono le opere del Signore,
eppure esse sono nascoste agli uomini.
[vv. 5-9]

10Figlio, le tue attività non riguardino troppe cose:
se le moltiplichi, non sarai esente da colpa;
se insegui una cosa, non l’afferrerai,
e anche se fuggi, non ti metterai in salvo.
11C’è chi fatica, si affanna e si stanca,
eppure resta sempre più indietro.
[v. 12]
13e gli fanno alzare la testa,
sì che molti ne restano stupiti.

[vv. 14-19]

20Persevera nel tuo impegno e dèdicati a esso,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
[vv. 21-26]
27L’infelicità di un’ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
28Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo sarà conosciuto nei suoi figli.

[vv. 29-31]
32Da una scintilla il fuoco si espande nei carboni,
così il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
[v. 33]
34Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa
e ti renderà estraneo ai tuoi.

[vv. 1-2]
3Nessun beneficio a chi si ostina nel male
e a chi rifiuta di fare l’elemosina.
[vv. 4-5]
6Perché anche l’Altissimo detesta i peccatori
e agli empi darà quello che meritano,
li custodisce fino al giorno della vendetta.
[v. 7]

8Nella prosperità l’amico non si può riconoscere
e nell’avversità il nemico non resterà nascosto.
[vv. 9-10]
11Anche se si abbassa e cammina curvo,
sta’ attento e guàrdati da lui;
compòrtati con lui come chi pulisce uno specchio
e ti accorgerai che la sua ruggine non resiste a lungo.
12Non metterlo al tuo fianco,
perché egli non ti scavalchi e prenda il tuo posto;
non farlo sedere alla tua destra,
perché non ambisca il tuo seggio,
e alla fine tu riconosca la verità delle mie parole
e senta rimorso per i miei detti.
[vv. 13-14]
15Per un momento rimarrà con te,
ma se vacilli, non resisterà.
[vv. 16-18]

[v. 1]
2Non portare un peso troppo grave per te,
non associarti a uno più forte e più ricco di te.
Perché accostare una brocca alla pentola?
Se questa cozza, l’altra si spezza.
[vv. 3-9]

10Non essere invadente per non essere respinto,
non stare appartato per non essere dimenticato.
[vv. 11-13]
14Quando ascolti queste cose nel sonno, svégliati:
per tutta la tua vita ama il Signore
e invocalo per la tua salvezza.

[v. 15]
16Ogni essere si accoppia secondo la sua specie,
l’uomo si associa a chi gli è simile.
17Che cosa può esserci in comune tra il lupo e l’agnello?
Così tra il peccatore e il giusto.
18Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
19Sono preda dei leoni gli asini selvatici nel deserto,
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
[v. 20]
21Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici,
ma l’umile che cade è respinto dagli amici.
[vv. 22-26]

[vv. 1-3]

4Chi accumula a forza di privazioni, accumula per altri;
con i suoi beni faranno festa gli estranei.
5Chi è cattivo con se stesso con chi sarà buono?
Certo non godrà delle sue ricchezze.
6Nessuno è peggiore di chi danneggia se stesso,
e questa è la ricompensa della sua malizia:
7anche se fa il bene, lo fa per distrazione,
e alla fine sarà manifesta la sua malizia.
[vv. 8-9]
10Un occhio cattivo è invidioso anche del pane
ed è proprio questo che manca sulla sua tavola.

11Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene
e presenta al Signore le offerte dovute.
[vv. 12-13]
14Non privarti di un giorno felice,
non ti sfugga nulla di un legittimo desiderio.
15Non lascerai forse a un altro i frutti del tuo lavoro,
e le tue fatiche per essere divise fra gli eredi?
[vv. 16-18]
19Ogni opera corruttibile scompare
e chi la compie se ne andrà con essa.

[vv. 20-22]
23Egli spia alle sue finestre
e sta ad ascoltare alla sua porta.
[v. 24]
25alza la propria tenda presso di lei
e si ripara in un rifugio di benessere,
[vv. 26-27]

1Chi teme il Signore farà tutto questo,
chi è saldo nella legge otterrà la sapienza.
[vv. 2-3]
4Egli si appoggerà a lei e non vacillerà,
a lei si affiderà e non resterà confuso.
[v. 5]
6Troverà gioia e una corona di esultanza
e un nome eterno egli erediterà.
[vv. 7-8]
9La lode non si addice in bocca al peccatore,
perché non gli è stata concessa dal Signore.
[v. 10]

11Non dire: «A causa del Signore sono venuto meno»,
perché egli non fa quello che detesta.
[v. 12]
13Il Signore odia ogni abominio:
esso non è amato da quelli che lo temono.
[v. 14]
15Se tu vuoi, puoi osservare i comandamenti;
l’essere fedele dipende dalla tua buona volontà.
[vv. 16-19]
20A nessuno ha comandato di essere empio
e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

1Non desiderare molti figli buoni a nulla,
non rallegrarti dei figli che sono empi.
[vv. 2-8]

9Non ebbe pietà di un popolo maledetto,
che fu scacciato per i suoi peccati.
Tutto questo egli fece a nazioni dal cuore duro
e per il numero dei suoi santi non fu consolato.
[v. 10]

11Ci fosse anche un solo uomo di dura cervice,
sarebbe inaudito se restasse impunito,
poiché in lui c’è misericordia e ira,
potente quando perdona e quando riversa la sua ira.
[vv. 12-14]
15Il Signore ha indurito il faraone perché non lo riconoscesse,
perché fossero note le sue opere sotto il cielo.
16A tutta la creazione la sua misericordia è manifesta,
ha dispensato la luce e le tenebre agli uomini.

[v. 17]
18Ecco il cielo e il cielo dei cieli,
l’abisso e la terra sussultano quando egli appare.
Tutto l’universo è stato creato ed esiste per la sua volontà.
[v. 19]
20Ma nessuno riflette su queste cose;
al suo modo di agire chi presta attenzione?
[vv. 21-22]
23Queste cose pensa chi ha il cuore meschino;
lo stolto, che si lascia ingannare, pensa sciocchezze.

[v. 24]
25Manifesterò con ponderazione la dottrina,
con cura annuncerò la scienza.

[vv. 26-27]
28Nessuna di loro urta la sua vicina,
mai disubbidiranno alla sua parola.
[v. 29]
30Ne coprì la superficie con ogni specie di viventi
e questi ad essa faranno ritorno.

1Il Signore creò l’uomo dalla terra
e ad essa di nuovo lo fece tornare.
2Egli assegnò loro giorni contati e un tempo definito,
dando loro potere su quanto essa contiene.
3Li rivestì di una forza pari alla sua
e a sua immagine li formò.
4In ogni vivente infuse il timore dell’uomo,
perché dominasse sulle bestie e sugli uccelli.
5Ricevettero l’uso delle cinque opere del Signore,
come sesta fu concessa loro in dono la ragione
e come settima la parola, interprete delle sue opere.
[vv. 6-9]
11Pose davanti a loro la scienza
e diede loro in eredità la legge della vita,
affinché riconoscessero che sono mortali coloro che ora esistono.
[v. 12]

13I loro occhi videro la grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la sua voce maestosa.
[v. 14]

15Le loro vie sono sempre davanti a lui,
non restano nascoste ai suoi occhi.
[vv. 16-25]

26Volgiti all’Altissimo e allontanati dall’ingiustizia;
egli infatti ti condurrà dalle tenebre alla luce della salvezza.
Devi odiare fortemente ciò che lui detesta.
[v. 27]
28Da un morto, che non è più, non ci può essere lode,
chi è vivo e sano loda il Signore.
[v. 29]
30Non vi può essere tutto negli uomini,
poiché un figlio dell’uomo non è immortale.
31Che cosa c’è di più luminoso del sole? Anch’esso scompare.
Così l’uomo, che è carne e sangue, volge la mente al male.
32Egli passa in rassegna l’esercito nel più alto dei cieli,
ma gli uomini sono tutti terra e cenere.

[vv. 1-2]
3Egli regge il mondo con il palmo della mano
e tutto obbedisce alla sua volontà;
con il suo potere egli è il re di tutte le cose
e in esse distingue il sacro dal profano.
4A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può esplorare le sue grandezze?
5La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
[v. 6]
7Quando l’uomo ha finito, allora comincia,
quando si ferma, allora rimane perplesso.

[vv. 8-9]
10Come una goccia d’acqua nel mare e un granello di sabbia,
così questi pochi anni in un giorno dell’eternità.
11Per questo il Signore è paziente verso di loro
ed effonde su di loro la sua misericordia.
[v. 12]
13La misericordia dell’uomo riguarda il suo prossimo,
la misericordia del Signore ogni essere vivente.
Egli rimprovera, corregge, ammaestra
e guida come un pastore il suo gregge.
[vv. 14-19]

20Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.
[vv. 21-22]
23Prima di fare un voto prepara te stesso,
non fare come un uomo che tenta il Signore.
[v. 24]
25Ricòrdati della carestia nel tempo dell’abbondanza,
della povertà e dell’indigenza nei giorni della ricchezza.
[vv. 26-28]

29Quelli istruiti nel parlare, anch’essi diventano saggi,
effondono come pioggia massime adeguate.
Vale più la fiducia in un unico Signore
che aderire a un morto con un cuore morto.

30Non seguire le passioni,
poni un freno ai tuoi desideri.
31Se ti concedi lo sfogo della passione,
essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici.
[vv. 32-33]

[vv. 1-3]

4Chi si fida troppo presto, è di animo leggero,
chi pecca, danneggia se stesso.
5Chi si compiace del male, sarà condannato;
chi resiste ai piaceri, corona la propria vita.
[vv. 6-8]
9poiché chi ti ascolta si guarderà da te
e all’occasione ti detesterà.
[vv. 10-14]

15Chiedi conto all’amico, perché spesso si tratta di calunnia;
non credere a ogni parola.
[vv. 16-17]
18Il timore del Signore è il principio dell’accoglienza,
la sapienza procura l’amore presso di lui.
[vv. 19-23]

24Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato,
che uno molto intelligente ma trasgressore della legge.
[vv. 25-26]
27abbassa il volto e finge di essere sordo,
ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento su di te.
[v. 28]
29Dall’aspetto si conosce l’uomo
e chi è assennato da come si presenta.
30Il vestito di un uomo, la bocca sorridente
e la sua andatura rivelano quello che è.

[vv. 1-2]
3Chi si confessa colpevole evita l’umiliazione.
[vv. 4-7]
8Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole,
chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato.
Com’è bello quando chi è biasimato mostra pentimento,
perché così tu sfuggirai a un peccato volontario.

[vv. 9-10]
11C’è un’umiliazione che viene dalla gloria
e c’è chi dall’abbattimento alza la testa.
[v. 12]
13Il saggio si rende amabile con le sue parole,
ma le cortesie degli stolti sono sciupate.

[v. 14]
15Egli dà poco, ma rinfaccia molto;
apre la sua bocca come un banditore.
Oggi fa un prestito e domani lo richiede;
quanto è odioso un uomo del genere!
[vv. 16-22]

23C’è chi per rispetto umano fa promesse a un amico,
e in tal modo gratuitamente se lo rende nemico.

[vv. 24-27]

28Chi lavora la terra accresce il suo raccolto,
chi piace ai grandi si fa perdonare i suoi torti.
[v. 29]
30Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l’una e l’altro?
[v. 31]
32È meglio perseverare nella ricerca del Signore
che essere un libero auriga della propria vita.

[vv. 1-2]
3Ogni trasgressione è spada a doppio taglio,
non c’è guarigione alle sue ferite.
[vv. 4-11]

12Chi non è perspicace non può essere istruito,
ma c’è anche una perspicacia che riempie di amarezza.
13La scienza del saggio cresce come un diluvio
e il suo consiglio è come sorgente di vita.
[vv. 14-18]

19Ceppi ai piedi è l’istruzione per l’insensato
e come catene alla sua destra.
20Lo stolto alza la sua voce quando ride,
ma l’uomo saggio sorride appena sommessamente.
21Come ornamento d’oro è l’istruzione per chi ha senno,
è come un monile al braccio destro.
[vv. 22-23]
24È cattiva educazione origliare alla porta,
l’uomo prudente ne resterebbe confuso.
25Le labbra degli stolti raccontano sciocchezze,
ma le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia.
[v. 26]
27Quando un empio maledice l’avversario,
maledice se stesso.
28Chi mormora diffama se stesso
ed è detestato dal suo vicinato.

[vv. 1-6]

7I figli che hanno di che vivere con una vita onesta
fanno dimenticare l’umile origine dei loro genitori.
[v. 8]

9Chi ammaestra uno stolto è come uno che incolla cocci,
che sveglia un dormiglione da un sonno profondo.
[vv. 10-13]
14Che c’è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non quello di stolto?
[v. 15]

16Una travatura di legno ben connessa in una casa
non viene scompaginata per un terremoto,
così un cuore consolidato da matura riflessione
non si scoraggia nel momento critico.
17Un cuore sorretto da sagge riflessioni
è come un bel fregio su parete levigata.
18Ciottoli posti su un’altura
di fronte al vento non resistono,
così un cuore meschino, basato su stolti pensieri,
non regge di fronte a un qualsiasi timore.

[vv. 19-20]
21Se hai sguainato la spada contro un amico,
non disperare: può esserci un ritorno.
22Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere: può esserci riconciliazione,
tranne il caso d’insulto, di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scompare.
23Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà,
per godere con lui nella sua prosperità.
Nel tempo della tribolazione restagli vicino,
per avere parte alla sua eredità.
L’apparenza infatti non è sempre da disprezzare
né deve meravigliare che un ricco non abbia senno.
[vv. 24-27]

[v. 1]
2Chi fustigherà i miei pensieri
e chi insegnerà la sapienza al mio cuore,
perché non siano risparmiati i miei errori
e i loro peccati non restino impuniti,
[vv. 3-4]
5e allontana da me ogni smodato desiderio.
6Sensualità e libidine non s’impadroniscano di me,
a desideri vergognosi non mi abbandonare.

[vv. 7-9]
10Infatti, come un servo interrogato accuratamente
non mancherà di prendere lividure,
così chi giura e pronuncia il Nome di continuo
di certo non sarà esente da peccato.
[v. 11]

12C’è un modo di parlare paragonabile alla morte:
che non si trovi nella discendenza di Giacobbe!
Da tutto questo infatti staranno lontano i pii,
così non si rotoleranno nei peccati.
13Non abituare la tua bocca a grossolane volgarità,
in esse infatti c’è motivo di peccato.
14Ricorda tuo padre e tua madre
quando siedi tra i grandi,
perché non lo dimentichi davanti a loro
e per abitudine non dica sciocchezze,
e non giunga a desiderare di non essere nato
e maledica il giorno della tua nascita.
[v. 15]

16Due tipi di persone moltiplicano i peccati,
e un terzo provoca l’ira:
una passione ardente come fuoco acceso
non si spegnerà finché non sia consumata;
un uomo impudico nel suo corpo
non desisterà finché il fuoco non lo divori;
[v. 17]
18L’uomo infedele al proprio letto
dice fra sé: «Chi mi vede?
C’è buio intorno a me e le mura mi nascondono;
nessuno mi vede, perché temere?
Dei miei peccati non si ricorderà l’Altissimo».
19Egli teme solo gli occhi degli uomini,
non sa che gli occhi del Signore
sono mille volte più luminosi del sole;
essi vedono tutte le vie degli uomini
e penetrano fin nei luoghi più segreti.
20Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note,
allo stesso modo anche dopo la creazione.
21Quest’uomo sarà condannato nelle piazze della città,
sarà sorpreso dove meno se l’aspetta.

[v. 22]
23Prima di tutto ha disobbedito alla legge dell’Altissimo,
in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito,
in terzo luogo si è macchiata di adulterio
e ha portato in casa figli di un estraneo.
24Costei sarà trascinata davanti all’assemblea
e si procederà a un’inchiesta sui suoi figli.
[vv. 25-27]
28Grande gloria è seguire Dio,
essere a lui graditi è lunga vita.

[vv. 1-5]
6Sulle onde del mare e su tutta la terra,
su ogni popolo e nazione ho preso dominio.
7Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo,
qualcuno nel cui territorio potessi risiedere.
[vv. 8-12]
13Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell’Ermon.
14Sono cresciuta come una palma in Engàddi
e come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura
e come un platano mi sono elevata.
[v. 15]
16Come un terebinto io ho esteso i miei rami
e i miei rami sono piacevoli e belli.
[vv. 17-18]
19Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei frutti,
[vv. 20-22]

23Tutto questo è il libro dell’alleanza del Dio altissimo,
la legge che Mosè ci ha prescritto,
eredità per le assemblee di Giacobbe.
24Non cessate di rafforzarvi nel Signore,
aderite a lui perché vi dia vigore.
Il Signore onnipotente è l’unico Dio
e non c’è altro salvatore al di fuori di lui.
25Essa trabocca di sapienza come il Pison
e come il Tigri nella stagione delle primizie,
[vv. 26-27]
28Il primo uomo non ne ha esaurito la conoscenza
e così l’ultimo non l’ha mai pienamente indagata.
[v. 29]

30Io, come un canale che esce da un fiume
e come un acquedotto che entra in un giardino,
[vv. 31-34]

1Di tre cose si compiace l’anima mia,
ed esse sono gradite al Signore e agli uomini:
concordia di fratelli, amicizia tra vicini,
moglie e marito che vivono in piena armonia.
2Tre tipi di persone detesta l’anima mia,
la loro vita è per me un grande orrore:
il povero superbo, il ricco bugiardo,
il vecchio adultero privo di senno.

[vv. 3-5]
6Corona dei vecchi è un’esperienza molteplice,
loro vanto è temere il Signore.

[vv. 7-9]
10quanto è grande chi ha trovato la sapienza,
ma nessuno supera chi teme il Signore!
11Il timore del Signore vale più di ogni cosa;
chi lo possiede a chi potrà essere paragonato?
12Il timore del Signore è inizio di amore per lui,
la fede è inizio di adesione a lui.

[vv. 13-26]

[vv. 1-5]

6ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un’altra,
il flagello della sua lingua fa presa su tutti.
7Giogo di buoi sconnesso è una cattiva moglie,
chi la prende è come chi afferra uno scorpione.
[vv. 8-28]

29È difficile che il commerciante sia esente da colpe
e il rivenditore sia indenne da peccato.

[vv. 1-2]
3Se non ti afferri con forza al timore del Signore,
la tua casa andrà presto in rovina.

4Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti;
così quando un uomo discute, ne appaiono i difetti.
[vv. 5-6]
7Non lodare nessuno prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini.

8Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
9Gli uccelli sostano presso i loro simili,
la verità ritorna a quelli che fanno cose giuste.
[vv. 10-12]
13Il parlare degli stolti è un orrore,
essi ridono tra i bagordi del peccato.
14Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli,
e i loro litigi fanno turare gli orecchi.
[vv. 15-23]

24Io odio molte cose, ma nessuna quanto lui,
anche il Signore lo ha in odio.
25Chi scaglia un sasso in alto, se lo tira sulla testa,
e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra.
26Chi scava una fossa vi cade dentro,
chi tende un laccio vi resta preso.
[vv. 27-28]
29Sono presi al laccio quanti gioiscono per la caduta dei pii,
il dolore li consumerà prima della loro morte.

[v. 30]

1Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
2Perdona l’offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
3Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
[v. 4]
5Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,
chi espierà per i suoi peccati?
6Ricòrdati della fine e smetti di odiare,
della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
[vv. 7-9]

10Il fuoco divampa in proporzione dell’esca,
così la lite s’accresce con l’ostinazione;
il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza,
la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.
[v. 11]
12Se soffi su una scintilla, divampa,
se vi sputi sopra, si spegne;
eppure ambedue le cose escono dalla tua bocca.

[vv. 13-15]
16Chi a esse presta attenzione certo non troverà pace,
non vivrà tranquillo nella sua dimora.
[vv. 17-18]
19Beato chi è al riparo da essa,
chi non è esposto al suo furore,
chi non ha trascinato il suo giogo
e non è stato legato con le sue catene.
[vv. 20-21]
22Essa non ha potere sugli uomini pii,
questi non bruceranno alla sua fiamma.
23Quanti abbandonano il Signore in essa cadranno,
fra costoro divamperà senza spegnersi mai.
Si avventerà contro di loro come un leone
e come una pantera ne farà scempio.
[vv. 24a-24b]
25ama per le tue parole fa’ bilancia e peso.
[v. 26]

1Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo,
chi lo sostiene con la sua mano osserva i comandamenti.
2Da’ in prestito al prossimo quando ha bisogno,
e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato.
[v. 3]
4Molti considerano il prestito come cosa trovata
e causano fastidi a coloro che li hanno aiutati.
5Prima di ricevere, uno bacia la mano del creditore
e parla con voce sommessa delle ricchezze altrui;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
trova delle scuse e incolpa le circostanze.
6Se paga, a stento riceve la metà,
e deve considerarla come una cosa trovata.
In caso contrario, spoglia il creditore dei suoi averi
e senza motivo se lo rende nemico;
maledizioni e ingiurie gli restituisce,
e invece della gloria gli rende disprezzo.
7Molti si rifiutano di prestare non per cattiveria,
ma per paura di essere derubati senza ragione.

[v. 8]
9Per amore del comandamento soccorri chi ha bisogno,
secondo la sua necessità non rimandarlo a mani vuote.
[vv. 10-11]
12Riponi l’elemosina nei tuoi scrigni
ed essa ti libererà da ogni male.
13Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante,
essa combatterà per te di fronte al nemico.

[vv. 14-17]
18La cauzione ha rovinato molta gente onesta,
li ha sballottati come onda del mare.
Ha mandato in esilio uomini potenti,
li ha costretti a vagare fra genti straniere.
[v. 19]
20Aiuta il tuo prossimo secondo la tua possibilità
e bada a te stesso per non rovinarti.

21Le prime necessità della vita sono acqua, pane e vestito,
e una casa che protegga l’intimità.
[v. 22]
23Sii contento del poco come del molto,
e non ti sentirai rinfacciare di essere forestiero.
24Brutta vita andare di casa in casa,
non potrai aprire bocca dove sarai forestiero.
[v. 25]
26«Vieni, forestiero, apparecchia la tavola,
se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare».
27«Vattene via, forestiero, c’è uno più importante di te,
mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa».
28Per un uomo che ha intelligenza sono dure queste cose:
il rimprovero di essere forestiero e l’insulto di un creditore.

1Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta per lui,
per gioire di lui alla fine.
[vv. 2-7]
8Un cavallo non domato diventa caparbio,
un figlio lasciato a se stesso diventa testardo.
9Vezzeggia il figlio ed egli ti riserverà delle sorprese,
scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
[vv. 10-11]
12Piegagli il collo quando è giovane,
e battigli i fianchi finché è fanciullo,
perché poi intestardito non ti disobbedisca
e tu ne abbia un profondo dolore.
[vv. 13-18]

19A che serve all’idolo l’offerta di frutti?
Esso non mangia né sente il profumo;
così è per colui che il Signore perséguita.
[vv. 20-22]

23Distraiti e consola il tuo cuore,
tieni lontana la profonda tristezza,
perché la tristezza ha rovinato molti
e in essa non c’è alcun vantaggio.
[vv. 24-25]

[vv. 1-4]
5Chi ama l’oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro ne sarà fuorviato.
[v. 6]
7È una trappola per quanti ne sono infatuati,
e ogni insensato vi resta preso.
[vv. 8-9]
10Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
11Per questo si consolideranno i suoi beni
e l’assemblea celebrerà le sue beneficenze.

12Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra!».
13Ricòrdati che è un male l’occhio cattivo.
Che cosa è stato creato peggiore dell’occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
[v. 14]
15A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
[v. 16]
17Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a tendere la mano.

19Per un uomo educato il poco è sufficiente;
quando si corica non respira con affanno.
[vv. 20-21]
22Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
23Molti lodano chi è sontuoso nei banchetti,
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
24La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.

[vv. 25-29]
30L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
[v. 31]

1Se ti hanno fatto capotavola, non esaltarti.
Compòrtati con gli altri come uno di loro.
Pensa a loro e poi mettiti a tavola;
2quando avrai compiuto il tuo dovere,
accòmodati per far festa con loro
e ricevere complimenti per le tue buone maniere.
[v. 3]
4Quando c’è un’esecuzione non effonderti in chiacchiere,
e non fare il sapiente fuori tempo.
[vv. 5-8]
9Fra i grandi non mostrarti presuntuoso,
e dove vi sono anziani, non ciarlare troppo.
10Prima del tuono viene la folgore,
prima dell’uomo modesto viene la grazia.
11All’ora stabilita àlzati e non restare per ultimo,
corri a casa e non indugiare.
[vv. 12-17]

18Chi è saggio non trascura la riflessione,
l’empio e il superbo non provano alcun timore.
[vv. 19-22]
23In tutto ciò che fai abbi fiducia in te stesso,
perché anche questo è osservare i comandamenti.
[v. 24]

[v. 1]
2Un uomo saggio non detesta la legge,
ma chi finge con essa è come nave in tempesta.
[vv. 3-7]

8È perché sono stati distinti nel pensiero del Signore,
che ha diversificato le stagioni e le feste.
9Ha esaltato e santificato alcuni,
altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari.
[vv. 10-11]
12Ha benedetto ed esaltato alcuni,
altri ha santificato e avvicinato a sé;
altri ha maledetto e umiliato
e ha rovesciato dalle loro posizioni.
[vv. 13-15]

16Anch’io, venuto per ultimo, mi sono tenuto desto,
come uno che racimola dietro i vendemmiatori:
[vv. 17-20]

21Finché vivi e in te c’è respiro,
non abbandonarti al potere di nessuno.
[vv. 22-24]

25Foraggio, bastone e pesi per l’asino;
pane, disciplina e lavoro per lo schiavo.
[vv. 26-29]
30Mettilo all’opera come gli conviene,
e se non obbedisce, stringigli i ceppi.
Ma non esagerare con nessuno
e non fare nulla contro la giustizia.
31Se hai uno schiavo, sia come te stesso,
perché l’hai acquistato a prezzo di sangue.
Se hai uno schiavo, trattalo come un fratello,
perché ne avrai bisogno come di te stesso.
[vv. 32-33]

[vv. 1-4]
5Oracoli, presagi e sogni sono cose fatue,
come vaneggia la mente di una donna che ha le doglie.
[vv. 6-8]

9Chi ha viaggiato conosce molte cose,
chi ha molta esperienza parla con intelligenza.
[vv. 10-12]
13Spesso ho corso pericoli mortali,
ma mi sono salvato grazie alla mia esperienza.

[vv. 14-18]
19Gli occhi del Signore sono su quelli che lo amano;
egli è protezione potente e sostegno vigoroso,
riparo dal vento infuocato e dal sole meridiano,
difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta.
[vv. 20-30]

31Così l’uomo che digiuna per i suoi peccati
e poi va e li commette di nuovo:
chi ascolterà la sua supplica?
Quale vantaggio ha nell’essersi umiliato?

[vv. 1-4]
5Cosa gradita al Signore è tenersi lontano dalla malvagità,
sacrificio di espiazione è tenersi lontano dall’ingiustizia.
6Non presentarti a mani vuote davanti al Signore,
7perché tutto questo è comandato.
[vv. 8-9]
10Glorifica il Signore con occhio contento,
non essere avaro nelle primizie delle tue mani.
[vv. 11-12]
13perché il Signore è uno che ripaga
e ti restituirà sette volte tanto.

[vv. 14-15]
16Non è parziale a danno del povero
e ascolta la preghiera dell’oppresso.
[vv. 17-20]
21La preghiera del povero attraversa le nubi
né si quieta finché non sia arrivata;
non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto
22e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità.
Il Signore certo non tarderà
né si mostrerà paziente verso di loro,
finché non abbia spezzato le reni agli spietati
23e si sia vendicato delle nazioni,
finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti
e frantumato lo scettro degli ingiusti,
24finché non abbia reso a ciascuno secondo il suo modo di agire
e giudicato le opere degli uomini secondo le loro intenzioni,
[vv. 25-26]

[vv. 1-6]
7glorifica la tua mano e il tuo braccio destro.
[vv. 8-11]
12Schiaccia le teste dei capi nemici
che dicono: «Non c’è nessuno al di fuori di noi».
[v. 13]
14Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome,
d’Israele che hai reso simile a un primogenito.
[v. 15]
16Riempi Sion della celebrazione delle tue imprese
e il tuo popolo della tua gloria.
17Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio,
risveglia le profezie fatte nel tuo nome.
[vv. 18-21]

22Un cuore perverso è causa di dolore,
un uomo dalla molta esperienza lo ripaga.
[v. 23]
24La bellezza di una donna allieta il volto
e sorpassa ogni desiderio dell’uomo.
[vv. 25-26]
27Dove non esiste siepe, la proprietà viene saccheggiata,
dove non c’è donna, l’uomo geme randagio.
[v. 28]

[vv. 1-6]

7Ogni consigliere esalta il consiglio che dà,
ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio.
8Guàrdati da chi vuole darti consiglio
e prima infórmati quali siano le sue necessità:
egli infatti darà consigli a suo vantaggio;
perché non abbia a gettare un laccio su di te
[vv. 9-10]
11Non consigliarti con una donna sulla sua rivale
e con un pauroso sulla guerra,
con un mercante sul commercio
e con un compratore sulla vendita,
con un invidioso sulla riconoscenza
e con uno spietato sulla bontà di cuore,
con un pigro su una iniziativa qualsiasi
e con un salariato sul raccolto,
con uno schiavo pigro su un lavoro importante.
Non dipendere da costoro per nessun consiglio.
[v. 12]
13Attieniti al consiglio del tuo cuore,
perché nessuno ti è più fedele.
[v. 14]
15Per tutte queste cose invoca l’Altissimo,
perché guidi la tua via secondo verità.

16Principio di ogni opera è la parola,
prima di ogni azione c’è la riflessione.
[vv. 17-18]

19C’è l’esperto che insegna a molti,
ma è inutile a se stesso.
[v. 20]
21il Signore non gli ha concesso alcun favore,
perché è privo di ogni sapienza.
22C’è chi è saggio solo per se stesso
e i frutti della sua intelligenza si notano sul suo corpo.
[vv. 23-26]

27Figlio, per tutta la tua vita esamina te stesso,
vedi quello che ti nuoce e non concedertelo.
[v. 28]
29Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria
e non ti gettare sulle vivande,
[vv. 30-31]

1Onora il medico per le sue prestazioni,
perché il Signore ha creato anche lui.
[v. 2]
3La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,
egli è ammirato anche tra i grandi.
[v. 4]
5L’acqua non fu resa dolce per mezzo di un legno,
per far conoscere la potenza di lui?
[v. 6]
7Con esse il medico cura e toglie il dolore,
8con queste il farmacista prepara le misture.
Certo non verranno meno le opere del Signore;
da lui proviene il benessere sulla terra.

[vv. 9-12]
13Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani;
14anch’essi infatti pregano il Signore
perché conceda loro di dare sollievo
e guarigione per salvare la vita.
[vv. 15-17]

18Infatti dal dolore esce la morte,
il dolore del cuore logora la forza.
19Nella disgrazia resta il dolore,
una vita da povero è maledizione del cuore.
[v. 20]
21Non dimenticare che non c’è ritorno;
a lui non gioverai e farai del male a te stesso.
[vv. 22-29]

30Con il braccio imprime una forma all’argilla,
mentre con i piedi ne piega la resistenza;
dedica il suo cuore a una verniciatura perfetta
e sta sveglio per pulire la fornace.

31Tutti costoro confidano nelle proprie mani,
e ognuno è abile nel proprio mestiere.
32Senza di loro non si costruisce una città,
nessuno potrebbe soggiornarvi o circolarvi.
Ma essi non sono ricercati per il consiglio del popolo,
[v. 33]
34ma essi consolidano la costruzione del mondo,
e il mestiere che fanno è la loro preghiera.

Differente è il caso di chi si applica
a meditare la legge dell’Altissimo.

[vv. 1-7]
8Manifesterà la dottrina del suo insegnamento,
si vanterà della legge dell’alleanza del Signore.
[vv. 9-12]

13Ascoltatemi, figli santi, e crescete
come una rosa che germoglia presso un torrente.
[vv. 14-16]
17Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti sarà esaminato a suo tempo.
Alla sua parola l’acqua si arresta come una massa,
a un detto della sua bocca si aprono i serbatoi delle acque.
18A un suo comando si realizza quanto egli vuole,
e nessuno potrà sminuire la sua opera di salvezza.
[vv. 19-20]
21Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti è stato creato con uno scopo preciso.

[v. 22]
23Così i popoli erediteranno la sua ira,
come trasformò le acque in deserto salato.
[v. 24]
25Per i buoni i beni furono creati sin da principio,
allo stesso modo i mali per i peccatori.
26Le cose di prima necessità per la vita dell’uomo sono:
acqua, fuoco, ferro, sale,
farina di frumento, latte, miele,
succo di uva, olio e vestito.
27Tutte queste cose sono un bene per i buoni,
allo stesso modo si volgono in male per i peccatori.

[vv. 28-31]

32Di questo ero convinto fin dal principio,
vi ho riflettuto e l’ho messo per iscritto:
33«Le opere del Signore sono tutte buone;
egli provvederà a ogni necessità a suo tempo».
34Non bisogna dire: «Questo è peggiore di quello».
Tutto infatti al tempo giusto sarà riconosciuto buono.
[v. 35]

1Grandi pene sono destinate a ogni uomo
e un giogo pesante sta sui figli di Adamo,
dal giorno della loro uscita dal grembo materno
fino al giorno del ritorno alla madre di tutti.
2Il pensiero dell’attesa e il giorno della fine
provocano le loro riflessioni e il timore del cuore.
[vv. 3-4]
5non c’è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
Anche durante il riposo nel letto
il sogno notturno turba i suoi pensieri:
[vv. 6-7]
8Così è per ogni essere vivente, dall’uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
9morte, sangue, contese, spada,
disgrazie, fame, calamità, flagelli.
10Questi mali sono stati creati per gli empi,
per loro causa venne anche il diluvio.
[v. 11]

12Ogni corruzione e ogni ingiustizia sparirà,
ma la fedeltà resterà per sempre.
[v. 13]
14Se gli ingiusti dovranno alzare le mani, ci si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
[vv. 15-17]

18La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore è dolce,
ma più ancora lo è per chi trova un tesoro.
[vv. 19-21]
22L’occhio desidera grazia e bellezza,
ma più ancora il verde dei campi.
[vv. 23-25]
26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla,
con esso non c’è bisogno di cercare un altro aiuto.
[vv. 27-28]
29Un uomo che guarda alla tavola altrui
ha una vita che non si può chiamare tale;
si contaminerà con cibi estranei,
l’uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
[v. 30]

[vv. 1-3]
4Questo è il decreto del Signore per ogni uomo;
perché ribellarsi al volere dell’Altissimo?
Siano dieci, cento, mille anni:
negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita.

[vv. 5-11]

12Abbi cura del tuo nome, perché esso sopravviverà a te
più di mille grandi tesori d’oro.
[v. 13]

14Figli, custodite l’istruzione in pace;
ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,
a che cosa servono entrambi?
[vv. 15-18]
19del furto davanti all’ambiente dove abiti,
di Dio, che è veritiero, e dell’alleanza,
di piegare i gomiti sopra i pani, a tavola,
di essere scortese quando ricevi e quando dai,
[v. 20]
21del rifiuto fatto a un parente,
dell’appropriazione di eredità o donazione,
del desiderio per una donna sposata,
[v. 22]

1di ripetere quanto hai udito
e di rivelare parole segrete.
Allora saprai veramente che cos’è la vergogna
e incontrerai favore presso ogni uomo.

Delle cose seguenti non ti vergognare
e non peccare per rispetto umano:
[vv. 2-3]
4dell’esattezza della bilancia e dei pesi,
di fare acquisti, grandi o piccoli che siano,
[vv. 5-6]
7Qualunque cosa depositi, contala e pesala,
il dare e l’avere sia tutto per iscritto.
[vv. 8-9]

10finché è vergine, perché non sia sedotta
e resti incinta nella casa paterna,
quando è maritata, perché non cada in colpa,
quando è accasata, perché non sia sterile.
[v. 11]
12Non considerare nessuno solo per la sua bellezza
e non sederti insieme con le donne,
13perché dagli abiti esce fuori la tignola
e dalla donna malizia di donna.
[v. 14]

15Ricorderò ora le opere del Signore
e descriverò quello che ho visto.
Per le parole del Signore sussistono le sue opere,
e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.
[v. 16]
17Neppure ai santi del Signore è dato
di narrare tutte le sue meraviglie,
che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito
perché l’universo stesse saldo nella sua gloria.
[vv. 18-19]
20Nessun pensiero gli sfugge,
neppure una parola gli è nascosta.
[vv. 21-22]
23Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre
per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono.
[vv. 24-25]

1Vanto del cielo è il limpido firmamento,
spettacolo celeste in una visione di gloria.
[v. 2]
3A mezzogiorno dissecca la terra
e di fronte al suo calore chi può resistere?
[vv. 4-5]

6Anche la luna, sempre puntuale nelle sue fasi,
regola i mesi e indica il tempo.
7Viene dalla luna l’indicazione di ogni festa,
fonte di luce che decresce fino a scomparire.
8Da essa il mese prende nome,
mirabilmente crescendo secondo le sue fasi.
È un’insegna per le schiere in alto,
splendendo nel firmamento del cielo.

[vv. 9-11]

12Avvolge il cielo con un cerchio di gloria,
lo hanno teso le mani dell’Altissimo.

[v. 13]
14per esso si aprono i tesori celesti
e le nubi volano via come uccelli.
[vv. 15-19]
20Soffia la gelida tramontana,
sull’acqua si condensa il ghiaccio;
esso si posa sull’intera massa d’acqua,
che si riveste come di corazza.
21Egli divora i monti e brucia il deserto;
come fosse fuoco, inaridisce l’erba.
[vv. 22-23]

24I naviganti del mare ne descrivono i pericoli,
a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti;
25là ci sono opere singolari e stupende,
esseri viventi di ogni specie e mostri marini.
26Per lui il suo messaggero compie un felice cammino,
e per la sua parola tutto sta insieme.

[vv. 27-29]
30Nel glorificare il Signore, esaltatelo
quanto più potete, perché non sarà mai abbastanza.
Nell’esaltarlo moltiplicate la vostra forza,
non stancatevi, perché non finirete mai.
31Chi lo ha contemplato e lo descriverà?
Chi può magnificarlo come egli è?
32Vi sono molte cose nascoste più grandi di queste:
noi contempliamo solo una parte delle sue opere.
[v. 33]

[v. 1]
2Il Signore li ha resi molto gloriosi:
la sua grandezza è da sempre.
[vv. 3-8]
9Di altri non sussiste memoria,
svanirono come se non fossero esistiti,
furono come se non fossero mai stati,
e così pure i loro figli dopo di loro.
10Questi invece furono uomini di fede,
e le loro opere giuste non sono dimenticate.
[v. 11]
12La loro discendenza resta fedele alle alleanze
e grazie a loro anche i loro figli.
[vv. 13-15]

16Enoc piacque al Signore e fu rapito,
esempio di conversione per tutte le generazioni.

17Noè fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell’ira fu segno di riconciliazione;
per mezzo suo un resto sopravvisse sulla terra,
quando ci fu il diluvio.
[v. 18]

19Abramo fu grande padre di una moltitudine di nazioni,
nessuno fu trovato simile a lui nella gloria.
[v. 20]
21Per questo Dio gli promise con giuramento
di benedire le nazioni nella sua discendenza,
di moltiplicarlo come la polvere della terra,
di innalzare la sua discendenza come gli astri
e di dar loro un’eredità
da mare a mare
e dal fiume fino all’estremità della terra.

22Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa
grazie ad Abramo, suo padre.
23La benedizione di tutti gli uomini e la sua alleanza
Dio fece posare sul capo di Giacobbe;
lo confermò nelle sue benedizioni,
gli diede il paese in eredità:
lo divise in varie parti,
assegnandole alle dodici tribù.

Da lui fece sorgere un uomo mite,
che incontrò favore agli occhi di tutti,

[v. 1]
2Gli diede gloria pari a quella dei santi
e lo rese grande fra i terrori dei nemici.
3Per le sue parole fece cessare i prodigi
e lo glorificò davanti ai re;
gli diede autorità sul suo popolo
e gli mostrò parte della sua gloria.
[vv. 4-6]

7Stabilì con lui un’alleanza perenne
e lo fece sacerdote per il popolo.
Lo onorò con splendidi ornamenti
e gli fece indossare una veste di gloria.
8Lo rivestì con il massimo degli onori,
lo coronò con paramenti di potenza:
calzoni, tunica ed efod.
[v. 9]
10Lo avvolse con una veste sacra d’oro,
violetto e porpora, opera di ricamatore,
con il pettorale del giudizio, con i segni della verità
11e con tessuto di scarlatto filato, opera d’artista,
con pietre preziose, incise come sigilli,
incastonate sull’oro, opera d’intagliatore,
quale memoriale, con le parole incise
secondo il numero delle tribù d’Israele.
[vv. 12-14]
15Mosè riempì le sue mani
e lo unse con olio santo.
Ciò divenne un’alleanza perenne per lui
e per i suoi discendenti, finché dura il cielo:
quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio
e benedire il popolo nel suo nome.
16Lo scelse fra tutti i viventi
perché offrisse sacrifici al Signore,
incenso e profumo come memoriale,
e perché compisse l’espiazione per il popolo.
17Nei suoi comandamenti
gli diede il potere di pronunciare giudizi,
perché insegnasse a Giacobbe le sue testimonianze
e illuminasse Israele nella sua legge.
18Contro di lui insorsero uomini stranieri
e furono gelosi di lui nel deserto:
erano gli uomini di Datan e di Abiròn
e quelli dell’assemblea di Core, furiosi e violenti.
19Il Signore vide e se ne indignò;
essi finirono annientati nella furia della sua ira.
Egli compì prodigi a loro danno,
per distruggerli con il fuoco della sua fiamma.
[vv. 20-22]

23Fineès, figlio di Eleàzaro, fu il terzo nella gloria,
per il suo zelo nel timore del Signore,
per la sua fermezza quando il popolo si ribellò,
per la bontà coraggiosa della sua anima;
egli fece espiazione per Israele.
24Per questo con lui fu stabilita un’alleanza di pace,
perché presiedesse al santuario e al popolo;
così a lui e alla sua discendenza fu riservata
la dignità del sacerdozio per sempre.
25Per l’alleanza fatta con Davide,
figlio di Iesse, della tribù di Giuda,
l’eredità del re passa solo di figlio in figlio,
l’eredità di Aronne invece passa a tutta la sua discendenza.
[v. 26]

1Valoroso in guerra fu Giosuè, figlio di Nun,
successore di Mosè nell’ufficio profetico;
secondo il suo nome,
egli fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,
compiendo la vendetta contro i nemici insorti,
per assegnare l’eredità a Israele.
[vv. 2-3]
4Al suo comando non si arrestò forse il sole
e un giorno divenne lungo come due?
5Egli invocò l’Altissimo, il Sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore grande
con una grandinata di pietre poderose.
6Egli piombò sulla nazione nemica
e nella discesa distrusse gli avversari,
perché le nazioni conoscessero tutte le sue armi
e che la loro guerra era contro il Signore.
Egli infatti marciò dietro al Sovrano
[vv. 7-8]
9Il Signore concesse a Caleb una forza
che l’assistette sino alla vecchiaia,
perché raggiungesse le alture del paese;
così la sua discendenza possedette l’eredità,
10affinché tutti i figli d’Israele sapessero
che è bene seguire il Signore.

[v. 11]
12Le loro ossa rifioriscano dalla loro tomba
e il loro nome si rinnovi nei figli,
perché essi sono già glorificati.

[vv. 13-18]
19Prima dell’ora del suo sonno eterno
attestò davanti al Signore e al suo unto:
«Né denari né sandali
ho preso da alcuno»,
e nessuno poté contraddirlo.
[v. 20]

[vv. 1-4]
5Egli aveva invocato il Signore, l’Altissimo,
che concesse alla sua destra la forza
di eliminare un potente guerriero
e innalzare la potenza del suo popolo.
6Così lo esaltarono per i suoi diecimila,
lo lodarono nelle benedizioni del Signore
offrendogli un diadema di gloria.
[vv. 7-8]
9Introdusse musici davanti all’altare
e con i loro suoni rese dolci le melodie.
Ogni giorno essi eseguono le loro musiche.
10Conferì splendore alle feste,
abbellì i giorni festivi fino alla perfezione,
facendo lodare il nome santo del Signore
ed echeggiare fin dal mattino il santuario.
11Il Signore perdonò i suoi peccati,
innalzò la sua potenza per sempre,
gli concesse un’alleanza regale
e un trono di gloria in Israele.

[v. 12]
13Salomone regnò nei giorni di pace,
per lui Dio concesse tranquillità all’intorno,
perché costruisse una casa per il suo nome
e preparasse un santuario per sempre.
[vv. 14-16]
17Per i canti, i proverbi, le sentenze
e per i responsi ti ammirarono i popoli.
[v. 18]
19Ma hai steso i tuoi fianchi accanto alle donne
e ne fosti dominato nel tuo corpo.
20Hai macchiato la tua gloria
e hai profanato la tua discendenza,
così da attirare l’ira divina sui tuoi figli
ed essere colpito per la tua stoltezza.
[v. 21]
22Ma il Signore non ha rinnegato la sua misericordia,
non ha lasciato cadere nessuna delle sue parole.
Non ha fatto perire la posterità del suo eletto
e non ha distrutto la stirpe di colui che lo aveva amato.
Egli concesse un resto a Giacobbe
e a Davide un germoglio nato da lui.

[v. 23]
24Le loro colpe si moltiplicarono
tanto da farli esiliare dal proprio paese.
25Essi commisero ogni genere di malvagità,
finché non giunse su di loro la vendetta.

[v. 1]
2Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
[v. 3]
4Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
[vv. 5-7]
8Hai unto re per la vendetta
e profeti come tuoi successori.
[v. 9]
10tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,
per placare l’ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore del padre verso il figlio
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
[v. 11]

12Appena Elia fu avvolto dal turbine,
Eliseo fu ripieno del suo spirito;
nei suoi giorni non tremò davanti a nessun principe
e nessuno riuscì a dominarlo.
[vv. 13-14]

15Con tutto ciò il popolo non si convertì
e non rinnegò i suoi peccati,
finché non fu deportato dal proprio paese
e disperso su tutta la terra.
Rimase soltanto un piccolissimo popolo
e un principe della casa di Davide.
[vv. 16-24]

25Egli manifestò il futuro sino alla fine dei tempi,
le cose nascoste prima che accadessero.

[vv. 1-2]
3Diresse il suo cuore verso il Signore,
in un’epoca d’iniqui riaffermò la pietà.

[vv. 4-5]
6I nemici incendiarono l’eletta città del santuario,
resero deserte le sue strade,
7secondo la parola di Geremia, che essi però maltrattarono,
benché fosse stato consacrato profeta nel seno materno,
per estirpare, distruggere e mandare in rovina,
ma anche per costruire e piantare.

[vv. 8-9]
10Le ossa dei dodici profeti
rifioriscano dalla loro tomba,
perché essi hanno consolato Giacobbe,
lo hanno riscattato con la loro confidente speranza.

11Come elogiare Zorobabele?
Egli è come un sigillo nella mano destra;
12così anche Giosuè figlio di Iosedek:
nei loro giorni hanno riedificato la casa,
hanno elevato al Signore un tempio santo,
destinato a una gloria eterna.
[v. 13]

14Nessuno sulla terra fu creato eguale a Enoc;
difatti egli fu assunto dalla terra.
[vv. 15-16]

[vv. 1-7]
8come rosa fiorita nei giorni di primavera,
come giglio lungo i corsi d’acqua,
come germoglio del Libano nei giorni d’estate,
[v. 9]
10come ulivo che fa germogliare i frutti
e come cipresso svettante tra le nuvole.
11Quando indossava i paramenti gloriosi,
egli era rivestito di perfetto splendore,
quando saliva il santo altare dei sacrifici,
riempiva di gloria l’intero santuario.
12Quando riceveva le parti delle vittime dalle mani dei sacerdoti,
egli stava presso il braciere dell’altare:
intorno a lui c’era la corona di fratelli,
simili a fronde di cedri nel Libano,
che lo circondavano come fusti di palme;
[vv. 13-21]

22E ora benedite il Dio dell’universo,
che compie in ogni luogo grandi cose,
che fa crescere i nostri giorni fin dal seno materno,
e agisce con noi secondo la sua misericordia.
[v. 23]
24La sua misericordia resti fedelmente con noi
e ci riscatti nei nostri giorni.

[vv. 25-26]

27Una dottrina d’intelligenza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù, figlio di Sira, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
28Beato chi medita queste cose
e colui che, fissandole nel suo cuore, diventa saggio;
[v. 29]

[vv. 1-3]
4dal soffocamento di una fiamma avvolgente
e dal fuoco che non avevo acceso,
[vv. 5-6]
7Mi assalivano da ogni parte e nessuno mi aiutava;
mi rivolsi al soccorso degli uomini, e non c’era.
[vv. 8-9]
10Esclamai: «Signore, padre del mio signore,
non mi abbandonare nei giorni della tribolazione,
quando sono senz’aiuto, nel tempo dell’arroganza.
11Io loderò incessantemente il tuo nome,
canterò inni a te con riconoscenza».
La mia supplica fu esaudita:
12tu infatti mi salvasti dalla rovina
e mi strappasti da una cattiva condizione.
Per questo ti loderò e ti canterò,
e benedirò il nome del Signore.

[v. 13]
14Davanti al tempio ho pregato per essa,
e sino alla fine la ricercherò.
[vv. 15-16]
17Con essa feci progresso;
onorerò chi mi ha concesso la sapienza.
[v. 18]
19La mia anima si è allenata in essa,
sono stato diligente nel praticare la legge.
Ho steso le mie mani verso l’alto
e ho deplorato che venga ignorata.
20A essa ho rivolto la mia anima
e l’ho trovata nella purezza.
In essa ho acquistato senno fin da principio,
per questo non l’abbandonerò.
21Le mie viscere si sono commosse nel ricercarla,
per questo ho fatto un acquisto prezioso.
22Il Signore mi ha dato come mia ricompensa una lingua
e con essa non cesserò di lodarlo.
[v. 23]
24Perché volete privarvi di queste cose,
mentre le vostre anime sono tanto assetate?
[v. 25]
26Sottoponete il collo al suo giogo
e la vostra anima accolga l’istruzione:
essa è vicina a chi la cerca.
27Con i vostri occhi vedete che ho faticato poco
e ho trovato per me un grande tesoro.
28Acquistate l’istruzione con grande quantità d’argento
e con essa otterrete molto oro.
[vv. 29-30]

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