La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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Suggerimento:
24. Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio
1. Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio
2. Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio
3. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio
4. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio
5. Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio
6. Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio
7. Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio
8. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio
9. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio
10. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio
11. L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio
12. Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio
13. Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio
14. Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio
15. Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio
16. Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio
17. Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio
18. Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio
19. Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio
20. Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio
21. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio
22. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio
23. Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio
24. Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio
25. Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso
26. Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
27. Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
28. Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio
29. Il suggerimento che viene presentato è scelto a caso. Se vuoi presentare uno specifico suggerimento aggiungi il parametro HintNumber all'URL, ad esempio "&HintNumber=7". Mostra il suggerimento n. 7

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Hai cercato i versetti contenenti la parola o frase il [considerando maiuscole/minuscole, versioni Bibbia CEI 2008, Bibbia CEI 1974]

Hai trovato 15167 versetti in 74 libri:

GnGenesi (598), EsEsodo (628), LvLevitico (496), NmNumeri (591), DtDeuteronomio (571), GsGiosuè (321), GdcGiudici (244), RtRut (35), 1Sam1 Samuele (397), 2Sam2 Samuele (328), 1Re1 Re (413), 2Re2 Re (354), 1Cr1 Cronache (278), 2Cr2 Cronache (378), EsdEsdra (95), NeeNeemia (122), TbTobia (121), GdtGiuditta (162), EstEster (163), EstEbrEster Ebraico (91), 1Mac1 Maccabei (309), 2Mac2 Maccabei (248), GbGiobbe (325), SalSalmi (1048), PrProverbi (364), QoQoelet (115), CtCantico (55), SapSapienza (143), SirSiracide (585), IsIsaia (651), GerGeremia (742), LamLamentazioni (61), BarBaruc (72), EzEzechiele (635), DnDaniele (296), OsOsea (85), GlGioele (48), AmAmos (98), AbdAbdia (8), GioGiona (29), MiMichea (54), NaNaum (22), AbAbacuc (30), SoSofonia (26), AgAggeo (27), ZacZaccaria (117), MalMalachia (40), MtMatteo (364), McMarco (212), LcLuca (329), GvGiovanni (282), AtAtti (312), RmRomani (142), 1Cor1 Corinzi (160), 2Cor2 Corinzi (71), GalGalati (27), EfEfesini (48), FilFilippesi (34), ColColossesi (30), 1Tess1 Tessalonicesi (29), 2Tess2 Tessalonicesi (14), 1Tim1 Timoteo (22), 2Tim2 Timoteo (26), TtTito (10), FmFilemone (8), EbrEbrei (113), GcGiacomo (33), 1Pt1 Pietro (35), 2Pt2 Pietro (18), 1Gv1 Giovanni (46), 2Gv2 Giovanni (5), 3Gv3 Giovanni (5), GdGiuda (7), ApApocalisse (162)

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Bibbia CEI 2008
Bibbia CEI 1974

[v. 1]

2Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore.
3Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
aroma che si spande è il tuo nome:
per questo le ragazze di te si innamorano.
4Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!

[v. 5]
6Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.

[vv. 7-9]

10Belle sono le tue guance fra gli orecchini,
il tuo collo tra i fili di perle.
[v. 11]
12Mentre il re è sul suo divano,
il mio nardo effonde il suo profumo.
[vv. 13-15]
16Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!
Erba verde è il nostro letto,
17di cedro sono le travi della nostra casa,
di cipresso il nostro soffitto.

[vv. 1-2]

3Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi,
profumo olezzante è il tuo nome,
per questo le giovinette ti amano.
4Attirami dietro a te, corriamo!
M'introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo per te,
ricorderemo le tue tenerezze più del vino.
A ragione ti amano!

[v. 5]
6Non state a guardare che sono bruna,
poiché mi ha abbronzato il sole.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l'ho custodita.
7Dimmi, o amore dell'anima mia,
dove vai a pascolare il gregge,
dove lo fai riposare al meriggio,
perché io non sia come vagabonda
dietro i greggi dei tuoi compagni.

[vv. 8-9]

10Belle sono le tue guance fra i pendenti,
il tuo collo fra i vezzi di perle.
[v. 11]

12Mentre il re è nel suo recinto,
il mio nardo spande il suo profumo.
[vv. 13-15]
16Come sei bello, mio diletto, quanto grazioso!
Anche il nostro letto è verdeggiante.
[v. 17]

[vv. 1-2]
3Come un melo tra gli alberi del bosco,
così l’amato mio tra i giovani.
Alla sua ombra desiderata mi siedo,
è dolce il suo frutto al mio palato.
4Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
[v. 5]
6La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
[vv. 7-8]

9L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
[vv. 10-11]
12i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
[v. 13]
14O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».

[vv. 15-17]

[vv. 1-2]
3Come un melo tra gli alberi del bosco,
il mio diletto fra i giovani.
Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo
e dolce è il suo frutto al mio palato.
4Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
[v. 5]
6La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
[vv. 7-8]

9Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
10Ora parla il mio diletto e mi dice:
«Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
[v. 11]
12i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
[v. 13]
14O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro».
[v. 15]
16Il mio diletto è per me e io per lui.
Egli pascola il gregge fra i gigli.
[v. 17]

[v. 1]
2Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amore dell’anima mia.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
[vv. 3-7]

8Tutti sanno maneggiare la spada,
esperti nella guerra;
ognuno porta la spada al fianco
contro il terrore della notte.
9Un baldacchino si è fatto il re Salomone
con legno del Libano.
10Le sue colonne le ha fatte d’argento,
d’oro la sua spalliera;
il suo seggio è di porpora,
il suo interno è un ricamo d’amore
delle figlie di Gerusalemme.
11Uscite, figlie di Sion,
guardate il re Salomone
con la corona di cui lo cinse sua madre
nel giorno delle sue nozze,
giorno di letizia del suo cuore.

[v. 1]
2«Mi alzerò e farò il giro della città;
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l'amato del mio cuore».
L'ho cercato, ma non l'ho trovato.
[vv. 3-8]

9Un baldacchino s'è fatto il re Salomone,
con legno del Libano.
10Le sue colonne le ha fatte d'argento,
d'oro la sua spalliera;
il suo seggio di porpora,
il centro è un ricamo d'amore
delle fanciulle di Gerusalemme.
11Uscite figlie di Sion,
guardate il re Salomone
con la corona che gli pose sua madre,
nel giorno delle sue nozze,
nel giorno della gioia del suo cuore.

1Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono come un gregge di capre,
che scendono dal monte Gàlaad.
[v. 2]
3Come nastro di porpora le tue labbra,
la tua bocca è piena di fascino;
come spicchio di melagrana è la tua tempia
dietro il tuo velo.
[vv. 4-8]

9Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, mia sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
10Quanto è soave il tuo amore,
sorella mia, mia sposa,
quanto più inebriante del vino è il tuo amore,
e il profumo dei tuoi unguenti, più di ogni balsamo.
11Le tue labbra stillano nettare, o sposa,
c’è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come quello del Libano.
[vv. 12-16]

1Come sei bella, amica mia, come sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono un gregge di capre,
che scendono dalle pendici del Gàlaad.
[v. 2]
3Come un nastro di porpora le tue labbra
e la tua bocca è soffusa di grazia;
come spicchio di melagrana la tua gota
attraverso il tuo velo.
4Come la torre di Davide il tuo collo,
costruita a guisa di fortezza.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di prodi.
[vv. 5-8]
9Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
[v. 10]
11Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano.
[vv. 12-15]

16Lèvati, aquilone, e tu, austro, vieni,
soffia nel mio giardino
si effondano i suoi aromi.
Venga il mio diletto nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti.

1Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa,
e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo;
mangio il mio favo e il mio miele,
bevo il mio vino e il mio latte.
Mangiate, amici, bevete;
inebriatevi d’amore.

2Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore.
Un rumore! La voce del mio amato che bussa:
«Aprimi, sorella mia,
mia amica, mia colomba, mio tutto;
perché il mio capo è madido di rugiada,
i miei riccioli di gocce notturne».
[vv. 3-6]
7Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città;
mi hanno percossa, mi hanno ferita,
mi hanno tolto il mantello
le guardie delle mura.
[v. 8]
9Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
tu che sei bellissima tra le donne?
Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
perché così ci scongiuri?

[v. 10]
11Il suo capo è oro, oro puro,
i suoi riccioli sono grappoli di palma,
neri come il corvo.
[vv. 12-15]
16Dolcezza è il suo palato;
egli è tutto delizie!
Questo è l’amato mio, questo l’amico mio,
o figlie di Gerusalemme.

1Son venuto nel mio giardino, sorella mia, sposa,
e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo;
mangio il mio favo e il mio miele,
bevo il mio vino e il mio latte.
Mangiate, amici, bevete;
inebriatevi, o cari.

2Io dormo, ma il mio cuore veglia.
Un rumore! È il mio diletto che bussa:
«Aprimi, sorella mia,
mia amica, mia colomba, perfetta mia;
perché il mio capo è bagnato di rugiada,
i miei riccioli di gocce notturne».
[vv. 3-5]
6Ho aperto allora al mio diletto,
ma il mio diletto gia se n'era andato, era scomparso.
Io venni meno, per la sua scomparsa.
L'ho cercato, ma non l'ho trovato,
l'ho chiamato, ma non m'ha risposto.

7Mi han trovato le guardie che perlustrano la città;
mi han percosso, mi hanno ferito,
mi han tolto il mantello
le guardie delle mura.
8Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
se trovate il mio diletto,
che cosa gli racconterete?
Che sono malata d'amore!

9Che ha il tuo diletto di diverso da un altro,
o tu, la più bella fra le donne?
Che ha il tuo diletto di diverso da un altro,
perché così ci scongiuri?

[v. 10]
11Il suo capo è oro, oro puro,
i suoi riccioli grappoli di palma,
neri come il corvo.
[vv. 12-15]
16Dolcezza è il suo palato;
egli è tutto delizie!
Questo è il mio diletto, questo è il mio amico,
o figlie di Gerusalemme.

1Dov’è andato il tuo amato,
tu che sei bellissima tra le donne?
Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato,
perché lo cerchiamo con te?
[v. 2]
3Io sono del mio amato
e il mio amato è mio;
egli pascola tra i gigli.

[vv. 4-6]
7Come spicchio di melagrana è la tua tempia,
dietro il tuo velo.
[v. 8]
9Ma unica è la mia colomba, il mio tutto,
unica per sua madre,
la preferita di colei che l’ha generata.
La vedono le giovani e la dicono beata.
Le regine e le concubine la coprono di lodi:
10«Chi è costei che sorge come l’aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come un vessillo di guerra?».
[v. 11]
12Senza che me ne accorgessi, il desiderio mi ha posto
sul cocchio del principe del mio popolo.

1Dov'è andato il tuo diletto,
o bella fra le donne?
Dove si è recato il tuo diletto,
perché noi lo possiamo cercare con te?

2Il mio diletto era sceso nel suo giardino
fra le aiuole del balsamo
a pascolare il gregge nei giardini
e a cogliere gigli.
3Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me;
egli pascola il gregge tra i gigli.

[v. 4]
5Distogli da me i tuoi occhi:
il loro sguardo mi turba.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.
[v. 6]
7Come spicchio di melagrana la tua gota,
attraverso il tuo velo.
[vv. 8-9]
10«Chi è costei che sorge come l'aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come schiere a vessilli spiegati?».
11Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere il verdeggiare della valle,
per vedere se la vite metteva germogli,
se fiorivano i melograni.
12Non lo so, ma il mio desiderio mi ha posto
sui carri di Ammi-nadìb.

[vv. 1-4]
5Il tuo collo come una torre d’avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon
presso la porta di Bat-Rabbìm,
il tuo naso come la torre del Libano
che guarda verso Damasco.
6Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
e la chioma del tuo capo è come porpora;
un re è tutto preso dalle tue trecce.
[vv. 7-8]
9Ho detto: «Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri».
Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva
e il tuo respiro come profumo di mele.
[v. 10]

11Io sono del mio amato
e il suo desiderio è verso di me.
[v. 12]
13Di buon mattino andremo nelle vigne;
vedremo se germoglia la vite,
se le gemme si schiudono,
se fioriscono i melograni:
là ti darò il mio amore!
[v. 14]

[vv. 1-4]

5Il tuo collo come una torre d'avorio;
i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn,
presso la porta di Bat-Rabbìm;
il tuo naso come la torre del Libano
che fa la guardia verso Damasco.
6Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
e la chioma del tuo capo è come la porpora;
un re è stato preso dalle tue trecce».
[vv. 7-8]
9Ho detto: «Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri;
mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva
e il profumo del tuo respiro come di pomi».

10«Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre dritto verso il mio diletto
e fluisce sulle labbra e sui denti!
11Io sono per il mio diletto
e la sua brama è verso di me.
[vv. 12-14]

[vv. 1-2]
3La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
[v. 4]

5Chi sta salendo dal deserto,
appoggiata al suo amato?
Sotto il melo ti ho svegliato;
là dove ti concepì tua madre,
là dove ti concepì colei che ti ha partorito.
6Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come il regno dei morti è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
una fiamma divina!
[vv. 7-14]

[vv. 1-2]
3La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.

[v. 4]

5Chi è colei che sale dal deserto,
appoggiata al suo diletto?
Sotto il melo ti ho svegliata;
là, dove ti concepì tua madre,
là, dove la tua genitrice ti partorì.

[vv. 6-14]

[vv. 1-3]
4La sapienza non entra in un’anima che compie il male
né abita in un corpo oppresso dal peccato.
[v. 5]

6La sapienza è uno spirito che ama l’uomo,
e tuttavia non lascia impunito il bestemmiatore per i suoi discorsi,
perché Dio è testimone dei suoi sentimenti,
conosce bene i suoi pensieri
e ascolta ogni sua parola.
[vv. 7-8]
9Si indagherà infatti sui propositi dell’empio,
il suono delle sue parole giungerà fino al Signore
a condanna delle sue iniquità,
10perché un orecchio geloso ascolta ogni cosa,
perfino il sussurro delle mormorazioni non gli resta segreto.
[vv. 11-13]

14Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
il regno dei morti è sulla terra.
[vv. 15-16]

[vv. 1-3]
4La sapienza non entra in un'anima che opera il male
né abita in un corpo schiavo del peccato.
[vv. 5-8]
9Si indagherà infatti sui propositi dell'empio,
il suono delle sue parole giungerà fino al Signore
a condanna delle sue iniquità;
10poiché un orecchio geloso ascolta ogni cosa,
perfino il sussurro delle mormorazioni
non gli resta segreto.
[vv. 11-16]

[v. 1]
2Siamo nati per caso
e dopo saremo come se non fossimo stati:
è un fumo il soffio delle nostre narici,
il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore,
3spenta la quale, il corpo diventerà cenere
e lo spirito svanirà come aria sottile.
4Il nostro nome cadrà, con il tempo, nell’oblio
e nessuno ricorderà le nostre opere.
La nostra vita passerà come traccia di nuvola,
si dissolverà come nebbia
messa in fuga dai raggi del sole
e abbattuta dal suo calore.
5Passaggio di un’ombra è infatti la nostra esistenza
e non c’è ritorno quando viene la nostra fine,
poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
[vv. 6-17]

18Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
19Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
20Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».

[vv. 21-24]

[v. 1]
2Siamo nati per caso
e dopo saremo come se non fossimo stati.
È un fumo il soffio delle nostre narici,
il pensiero è una scintilla
nel palpito del nostro cuore.
3Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere
e lo spirito si dissiperà come aria leggera.
4Il nostro nome sarà dimenticato con il tempo
e nessuno si ricorderà delle nostre opere.
La nostra vita passerà come le tracce di una nube,
si disperderà come nebbia
scacciata dai raggi del sole
e disciolta dal calore.
5La nostra esistenza è il passare di un'ombra
e non c'è ritorno alla nostra morte,
poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
[v. 6]
7Inebriamoci di vino squisito e di profumi,
non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera,
[vv. 8-17]

18Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà,
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
[v. 19]
20Condanniamolo a una morte infame,
perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà».

[vv. 21-24]

[vv. 1-7]
8Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
[vv. 9-12]

13Felice invece è la sterile incorrotta,
che non ha conosciuto unione peccaminosa:
avrà il frutto quando le anime saranno visitate.
[v. 14]
15Poiché glorioso è il frutto delle opere buone
e la radice della saggezza non conosce imperfezioni.
16I figli degli adulteri non giungeranno a maturità,
il seme di un’unione illegittima scomparirà.
[vv. 17-19]

[vv. 1-7]
8Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
[v. 9]
10Ma gli empi per i loro pensieri riceveranno il castigo,
essi che han disprezzato il giusto
e si son ribellati al Signore.
[vv. 11-12]

13Beata la sterile non contaminata,
la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso;
avrà il suo frutto alla rassegna delle anime.
14Anche l'eunuco, la cui mano non ha commesso iniquità
e che non ha pensato cose malvage contro il Signore,
riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà,
una parte più desiderabile nel tempio del Signore;
15poiché il frutto delle opere buone è glorioso
e imperitura la radice della saggezza.
[vv. 16-18]
19poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino.

[vv. 1-4]
5Saranno spezzati i ramoscelli ancora deboli;
il loro frutto sarà inutile, acerbo da mangiare,
e non servirà a nulla.
[vv. 6-7]

8Vecchiaia veneranda non è quella longeva,
né si misura con il numero degli anni;
[vv. 9-11]
12poiché il fascino delle cose frivole oscura tutto ciò che è bello
e il turbine della passione perverte un animo senza malizia.
[vv. 13-16]
17Infatti vedranno la fine del saggio,
ma non capiranno ciò che Dio aveva deciso a suo riguardo
né per quale scopo il Signore l’aveva posto al sicuro.
18Vedranno e disprezzeranno,
ma il Signore li deriderà.
19Infine diventeranno come un cadavere disonorato,
oggetto di scherno fra i morti, per sempre.
Dio infatti li precipiterà muti, a capofitto,
e li scuoterà dalle fondamenta;
saranno del tutto rovinati,
si troveranno tra dolori
e il loro ricordo perirà.
[v. 20]

1Meglio essere senza figli e avere la virtù,
poiché nel ricordo di questa c'è immortalità,
per il fatto che è riconosciuta da Dio e dagli uomini.
[vv. 2-4]
5Si spezzeranno i ramoscelli ancora teneri;
il loro frutto sarà inutile, non maturo da mangiare,
e a nulla servirà.
[vv. 6-11]

12poiché il fascino del vizio deturpa anche il bene
e il turbine della passione travolge una mente semplice.
[vv. 13-16]
17Le folle vedranno la fine del saggio,
ma non capiranno ciò che Dio ha deciso a suo riguardo
né in vista di che cosa il Signore l'ha posto al sicuro.
18Vedranno e disprezzeranno,
ma il Signore li deriderà.
19Infine diventeranno un cadavere spregevole,
oggetto di scherno fra i morti per sempre.
Dio infatti li precipiterà muti, a capofitto,
e li schianterà dalle fondamenta;
saranno del tutto rovinati,
si troveranno tra dolori
e il loro ricordo perirà.

[v. 20]

1Allora il giusto starà con grande fiducia
di fronte a coloro che lo hanno perseguitato
e a quelli che hanno disprezzato le sue sofferenze.
[vv. 2-5]
6Abbiamo dunque abbandonato la via della verità,
la luce della giustizia non ci ha illuminati
e il sole non è sorto per noi.
[vv. 7-11]
12o come quando, scoccata una freccia verso il bersaglio,
l’aria si divide e ritorna subito su se stessa
e della freccia non si riconosce tragitto.
[v. 13]
14La speranza dell’empio è come pula portata dal vento,
come schiuma leggera sospinta dalla tempesta;
come fumo dal vento è dispersa,
si dilegua come il ricordo dell’ospite di un solo giorno.

15I giusti al contrario vivono per sempre,
la loro ricompensa è presso il Signore
e di essi ha cura l’Altissimo.
16Per questo riceveranno una magnifica corona regale,
un bel diadema dalle mani del Signore,
perché li proteggerà con la destra,
con il braccio farà loro da scudo.
17Egli prenderà per armatura il suo zelo
e userà come arma il creato per punire i nemici,
[vv. 18-23]

1Allora il giusto starà con grande fiducia
di fronte a quanti lo hanno oppresso
e a quanti han disprezzato le sue sofferenze.
[vv. 2-5]
6Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità;
la luce della giustizia non è brillata per noi,
né mai per noi si è alzato il sole.
[vv. 7-11]
12o come quando, scoccata una freccia al bersaglio,
l'aria si divide e ritorna subito su se stessa
e così non si può distinguere il suo tragitto:
[v. 13]
14La speranza dell'empio è come pula portata dal vento,
come schiuma leggera sospinta dalla tempesta,
come fumo dal vento è dispersa,
si dilegua come il ricordo dell'ospite di un sol giorno.

15I giusti al contrario vivono per sempre,
la loro ricompensa è presso il Signore
e l'Altissimo ha cura di loro.
16Per questo riceveranno una magnifica corona regale,
un bel diadema dalla mano del Signore,
perché li proteggerà con la destra,
con il braccio farà loro da scudo.
17Egli prenderà per armatura il suo zelo
e armerà il creato per castigare i nemici;
[vv. 18-19]
20affilerà la sua collera inesorabile come spada
e il mondo combatterà con lui contro gli insensati.
21Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini,
e come da un arco ben teso,
dalle nubi, colpiranno il bersaglio;
[vv. 22-23]

[vv. 1-2]
3Dal Signore vi fu dato il potere
e l’autorità dall’Altissimo;
egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi:
4pur essendo ministri del suo regno,
non avete governato rettamente
né avete osservato la legge
né vi siete comportati secondo il volere di Dio.
5Terribile e veloce egli piomberà su di voi,
poiché il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto.
[v. 6]
7Il Signore dell’universo non guarderà in faccia a nessuno,
non avrà riguardi per la grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e a tutti provvede in egual modo.
[vv. 8-16]

17Suo principio più autentico è il desiderio di istruzione,
l’anelito per l’istruzione è amore,
18l’amore per lei è osservanza delle sue leggi,
il rispetto delle leggi è garanzia di incorruttibilità
[v. 19]
20Dunque il desiderio della sapienza innalza al regno.
[vv. 21-23]

24Il gran numero di sapienti è salvezza per il mondo,
un re prudente è la sicurezza del popolo.
[v. 25]

[v. 1]
2Porgete l'orecchio, voi che dominate le moltitudini
e siete orgogliosi per il gran numero dei vostri popoli.
3La vostra sovranità proviene dal Signore;
la vostra potenza dall'Altissimo,
il quale esaminerà le vostre opere
e scruterà i vostri propositi;
4poiché, pur essendo ministri del suo regno,
non avete governato rettamente,
né avete osservato la legge
né vi siete comportati secondo il volere di Dio.
[vv. 5-6]
7Il Signore di tutti non si ritira davanti a nessuno,
non ha soggezione della grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e si cura ugualmente di tutti.
[vv. 8-16]

17Suo principio assai sincero è il desiderio d'istruzione;
la cura dell'istruzione è amore;
18l'amore è osservanza delle sue leggi;
il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità
[v. 19]
20Dunque il desiderio della sapienza conduce al regno.
[vv. 21-25]

[vv. 1-2]
3Anch’io alla nascita ho respirato l’aria comune
e sono caduto sulla terra dove tutti soffrono allo stesso modo;
come per tutti, il pianto fu la mia prima voce.
[vv. 4-17]

18il principio, la fine e il mezzo dei tempi,
l’alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni,
[vv. 19-30]

[vv. 1-2]
3Anch'io appena nato ho respirato l'aria comune
e sono caduto su una terra uguale per tutti,
levando nel pianto uguale a tutti il mio primo grido.
[vv. 4-9]

10L'amai più della salute e della bellezza,
preferii il suo possesso alla stessa luce,
perché non tramonta lo splendore che ne promana.
[vv. 11-17]

18il principio, la fine e il mezzo dei tempi,
l'alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni,
19il ciclo degli anni e la posizione degli astri,
[vv. 20-23]

24La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
[vv. 25-30]

[vv. 1-2]
3Ella manifesta la sua nobile origine vivendo in comunione con Dio,
poiché il Signore dell’universo l’ha amata;
[vv. 4-6]
7Se uno ama la giustizia,
le virtù sono il frutto delle sue fatiche.
Ella infatti insegna la temperanza e la prudenza,
la giustizia e la fortezza,
delle quali nulla è più utile agli uomini durante la vita.
[vv. 8-14]

15Sentendo parlare di me, crudeli tiranni si spaventeranno;
mi mostrerò buono con il popolo e coraggioso in guerra.
16Ritornato a casa, riposerò vicino a lei,
perché la sua compagnia non dà amarezza,
né dolore il vivere con lei,
ma contentezza e gioia.

[v. 17]
18e grande godimento vi è nella sua amicizia
e nel lavoro delle sue mani sta una ricchezza inesauribile
e nell’assidua compagnia di lei c’è la prudenza
e fama nel conversare con lei,
andavo cercando il modo di prenderla con me.
[vv. 19-20]
21Sapendo che non avrei ottenuto la sapienza in altro modo,
se Dio non me l’avesse concessa
– ed è già segno di saggezza sapere da chi viene tale dono –,
mi rivolsi al Signore e lo pregai,
dicendo con tutto il mio cuore:

[vv. 1-2]

3Essa manifesta la sua nobiltà,
in comunione di vita con Dio,
perché il Signore dell'universo l'ha amata.
[vv. 4-6]
7Se uno ama la giustizia,
le virtù sono il frutto delle sue fatiche.
Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza,
la giustizia e la fortezza,
delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita.
[vv. 8-11]

12Se tacerò, resteranno in attesa;
se parlerò, mi presteranno attenzione;
se prolungherò il discorso,
si porranno la mano sulla bocca.
[vv. 13-14]
15sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno,
tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso.
[vv. 16-20]

21Sapendo che non l'avrei altrimenti ottenuta,
se Dio non me l'avesse concessa,
- ed era proprio dell'intelligenza
sapere da chi viene tale dono -
mi rivolsi al Signore e lo pregai,
dicendo con tutto il cuore:

[vv. 1-2]
3e governasse il mondo con santità e giustizia
ed esercitasse il giudizio con animo retto,
[vv. 4-8]
9Con te è la sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
lei sa quel che piace ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.
[vv. 10-11]
12Così le mie opere ti saranno gradite;
io giudicherò con giustizia il tuo popolo
e sarò degno del trono di mio padre.
13Quale uomo può conoscere il volere di Dio?
Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?
[vv. 14-16]
17Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
[v. 18]

[vv. 1-2]
3e governi il mondo con santità e giustizia
e pronunzi giudizi con animo retto,
[vv. 4-5]
6Se anche uno fosse il più perfetto tra gli uomini,
mancandogli la tua sapienza, sarebbe stimato un nulla.
[vv. 7-8]
9Con te è la sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.
[vv. 10-11]
12Così le mie opere ti saranno gradite;
io giudicherò con equità il tuo popolo
e sarò degno del trono di mio padre.
13Quale uomo può conoscere il volere di Dio?
Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?
[vv. 14-16]
17Chi ha conosciuto il tuo pensiero,
se tu non gli hai concesso la sapienza
e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall'alto?
[v. 18]

1Ella protesse il padre del mondo, plasmato per primo,
che era stato creato solo,
lo sollevò dalla sua caduta
[v. 2]
3Ma un ingiusto, allontanatosi da lei nella sua collera,
si rovinò con il suo furore fratricida.
4La sapienza salvò di nuovo la terra sommersa per propria colpa,
pilotando il giusto su un semplice legno.

5Quando i popoli furono confusi, unanimi nella loro malvagità,
ella riconobbe il giusto,
lo conservò davanti a Dio senza macchia
e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio.
6Mentre perivano gli empi, ella liberò un giusto
che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.
[v. 7]
8Essi infatti, incuranti della sapienza,
non solo subirono il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché nelle cose in cui sbagliarono
non potessero rimanere nascosti.
[v. 9]

10Per diritti sentieri ella guidò il giusto
in fuga dall’ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
lo fece prosperare nelle fatiche
e rese fecondo il suo lavoro.
[vv. 11-12]

13Ella non abbandonò il giusto venduto,
ma lo liberò dal peccato.
[v. 14]

15Ella liberò il popolo santo e la stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori.
[vv. 16-17]
18Fece loro attraversare il Mar Rosso
e li guidò attraverso acque abbondanti;
[v. 19]
20Per questo i giusti depredarono gli empi
e celebrarono, o Signore, il tuo nome che è santo,
e lodarono concordi la tua mano che combatteva per loro,
[v. 21]

1Essa protesse il padre del mondo, formato per primo da Dio,
quando fu creato solo;
poi lo liberò dalla sua caduta
[v. 2]
3Ma un ingiusto, allontanatosi da essa nella sua collera
perì per il suo furore fratricida.
4A causa sua la terra fu sommersa,
ma la sapienza di nuovo la salvò
pilotando il giusto e per mezzo di un semplice legno.
5Essa, quando le genti furono confuse,
concordi soltanto nella malvagità,
riconobbe il giusto
e lo conservò davanti a Dio senza macchia
e lo mantenne forte
nonostante la sua tenerezza per il figlio.
6E mentre perivano gli empi, salvò un giusto,
che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città.
[v. 7]
8Allontanandosi dalla sapienza,
non solo ebbero il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché le loro colpe non rimanessero occulte.
[v. 9]
10essa condusse per diritti sentieri
il giusto in fuga dall'ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
gli diede successo nelle sue fatiche
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
[vv. 11-12]
13Essa non abbandonò il giusto venduto,
ma lo preservò dal peccato.
[vv. 14-17]

18Fece loro attraversare il Mar Rosso,
guidandoli attraverso molte acque;
[v. 19]
20Per questo i giusti spogliarono gli empi
e celebrarono, Signore, il tuo nome santo
e lodarono concordi la tua mano protettrice,
[v. 21]

[vv. 1-16]

17Non era certo in difficoltà la tua mano onnipotente,
che aveva creato il mondo da una materia senza forma,
a mandare loro una moltitudine di orsi o leoni feroci
[vv. 18-21]
22Tutto il mondo, infatti, davanti a te è come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.

23Hai compassione di tutti, perché tutto puoi,
chiudi gli occhi sui peccati degli uomini,
aspettando il loro pentimento.
[vv. 24-26]

[vv. 1-16]

17Certo, non aveva difficoltà la tua mano onnipotente,
che aveva creato il mondo da una materia senza forma,
a mandare loro una moltitudine di orsi e leoni feroci
[vv. 18-21]

22Tutto il mondo davanti a te, come polvere sulla bilancia,
come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra.
[vv. 23-26]

1Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
[vv. 2-14]

15Tu, essendo giusto, governi tutto con giustizia.
Consideri incompatibile con la tua potenza
condannare chi non merita il castigo.
16La tua forza infatti è il principio della giustizia,
e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti.
[v. 17]
18Padrone della forza, tu giudichi con mitezza
e ci governi con molta indulgenza,
perché, quando vuoi, tu eserciti il potere.

19Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
[vv. 20-26]
27Infatti, soffrendo per questi animali, s’indignavano
perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dèi,
e capirono e riconobbero il vero Dio,
che prima non avevano voluto conoscere.
Per questo la condanna suprema si abbatté su di loro.

1poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
[vv. 2-14]

15Essendo giusto, governi tutto con giustizia.
Condannare chi non merita il castigo
lo consideri incompatibile con la tua potenza.
16La tua forza infatti è principio di giustizia;
il tuo dominio universale ti rende indulgente con tutti.
[v. 17]
18Tu, padrone della forza, giudichi con mitezza;
ci governi con molta indulgenza,
perché il potere lo eserciti quando vuoi.

19Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini;
inoltre hai reso i tuoi figli pieni di dolce speranza
perché tu concedi dopo i peccati
la possibilità di pentirsi.
[vv. 20-26]

27Infatti, soffrendo per questi animali, si sdegnavano,
perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dei,
e capirono e riconobbero il vero Dio,
che prima non avevano voluto conoscere.
Per questo si abbattè su di loro il supremo dei castighi.

[v. 1]
2Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce,
la volta stellata o l’acqua impetuosa o le luci del cielo
essi considerarono come dèi, reggitori del mondo.
3Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi,
pensino quanto è superiore il loro sovrano,
perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza.
[v. 4]
5Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si contempla il loro autore.
6Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi facilmente s’ingannano
cercando Dio e volendolo trovare.
[vv. 7-8]
9perché, se sono riusciti a conoscere tanto
da poter esplorare il mondo,
come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano?

[vv. 10-11]
12raccolti poi gli avanzi del suo lavoro,
li consuma per prepararsi il cibo e saziarsi.
13Quanto avanza ancora, buono proprio a nulla,
legno contorto e pieno di nodi,
lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero;
con l’abilità dei momenti di riposo gli dà una forma,
lo fa simile a un’immagine umana
[vv. 14-17]
18per la sua vita prega una cosa morta,
per un aiuto supplica un essere inetto,
per il suo viaggio uno che non può usare i suoi piedi;
19per un guadagno, un lavoro e un successo negli affari,
chiede abilità a uno che è il più inabile con le mani.

[v. 1]
2Ma o il fuoco o il vento o l'aria sottile
o la volta stellata o l'acqua impetuosa
o i luminari del cielo
considerarono come dei, reggitori del mondo.
3Se, stupiti per la loro bellezza, li hanno presi per dei,
pensino quanto è superiore il loro Signore,
perché li ha creati lo stesso autore della bellezza.
[vv. 4-5]
6Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi forse s'ingannano
nella loro ricerca di Dio e nel volere trovarlo.
[vv. 7-8]
9perché se tanto poterono sapere da scrutare l'universo,
come mai non ne hanno trovato più presto il padrone?

[vv. 10-11]
12raccolti poi gli avanzi del suo lavoro,
li consuma per prepararsi il cibo e si sazia.
13Quanto avanza ancora, buono proprio a nulla,
legno distorto e pieno di nodi,
lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero;
senza impegno, per diletto, gli dà una forma,
lo fa simile a un'immagine umana
[vv. 14-17]
18per la sua vita prega un morto:
per un aiuto supplica un essere inetto,
per il suo viaggio chi non può neppure camminare;
19per acquisti, lavoro e successo negli affari,
chiede abilità ad uno che è il più inabile di mani.

[vv. 1-6]
7Benedetto è il legno per mezzo del quale si compie la giustizia,
[vv. 8-17]

18A estendere il culto anche presso quanti non lo conoscevano,
spinse l’ambizione dell’artista.
[vv. 19-20]
21Divenne un’insidia alla vita il fatto che uomini,
resi schiavi della disgrazia e del potere,
abbiano attribuito a pietre o a legni il nome incomunicabile.

22Inoltre non fu loro sufficiente errare nella conoscenza di Dio,
ma, vivendo nella grande guerra dell’ignoranza,
a mali tanto grandi danno il nome di pace.
[v. 23]
24non conservano puri né la vita né il matrimonio,
ma uno uccide l’altro a tradimento o l’affligge con l’adulterio.
[vv. 25-28]
29Ponendo fiducia in idoli inanimati,
non si aspettano un castigo per aver giurato il falso.
[vv. 30-31]

[vv. 1-6]
7È benedetto il legno con cui si compie un'opera giusta,
[vv. 8-15]

16Poi l'empia usanza, rafforzatasi con il tempo,
fu osservata come una legge.
[vv. 17-19]
20il popolo, attratto dalla leggiadria dell'opera,
considerò oggetto di culto
colui che poco prima onorava come uomo.
[v. 21]

22Poi non bastò loro sbagliare circa la conoscenza di Dio;
essi, pur vivendo in una grande guerra d'ignoranza,
danno a sì grandi mali il nome di pace.
[vv. 23-28]
29Ponendo fiducia in idoli inanimati
non si aspettano un castigo per avere giurato il falso.
[v. 30]
31Infatti non la potenza di coloro per i quali si giura,
ma il castigo dovuto ai peccatori
persegue sempre la trasgressione degli ingiusti.

[vv. 1-3]
4Non ci indusse in errore né l’invenzione umana di un’arte perversa,
il lavoro infruttuoso di coloro che disegnano ombre,
immagini imbrattate di vari colori,
5la cui vista negli stolti provoca il desiderio,
l’anelito per una forma inanimata di un’immagine morta.
[v. 6]

7Un vasaio, impastando con fatica la terra molle,
plasma per il nostro uso ogni vaso.
Ma con il medesimo fango modella
i vasi che servono per usi nobili
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l’uso di ognuno di essi
lo giudica colui che lavora l’argilla.
8Quindi, mal impiegando la fatica,
con il medesimo fango plasma un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà alla terra da cui fu tratto,
quando gli sarà richiesta l’anima, avuta in prestito.
9Tuttavia egli si preoccupa non perché sta per morire
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.
10Cenere è il suo cuore,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
[vv. 11-15]

16Infatti li ha fabbricati un uomo,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
[vv. 17-18]
19Non sono tali da invaghirsene,
come capita per il bell’aspetto di altri animali;
furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.

[vv. 1-4]
5la cui vista provoca negli stolti il desiderio,
l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta.
[v. 6]

7Un vasaio, impastando con fatica la terra molle,
plasma per il nostro uso ogni sorta di vasi.
Ma con il medesimo fango modella
e i vasi che servono per usi decenti
e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo;
quale debba essere l'uso di ognuno di essi
lo stabilisce il vasaio.
8Quindi con odiosa fatica plasma
con il medesimo fango un dio vano,
egli che, nato da poco dalla terra,
tra poco ritornerà là da dove fu tratto,
quando gli sarà richiesto l'uso fatto dell'anima sua.
[v. 9]
10Cenere è il suo cuore,
la sua speranza più vile della terra,
la sua vita più spregevole del fango,
11perché disconosce il suo creatore,
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
[vv. 12-15]

16Un uomo li ha fatti,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
[vv. 17-19]

[v. 1]
2Invece di tale castigo, tu beneficasti il tuo popolo;
per appagarne il forte appetito
gli preparasti come cibo quaglie dal gusto insolito,
[vv. 3-4]

5Quando infatti li assalì il terribile furore delle bestie
e venivano distrutti per i morsi di serpenti sinuosi,
la tua collera non durò sino alla fine.
[vv. 6-16]

17E, cosa più sorprendente, nell’acqua che tutto spegne
il fuoco prendeva sempre più forza,
perché alleato dei giusti è l’universo.
[vv. 18-19]

20Invece hai sfamato il tuo popolo con il cibo degli angeli,
dal cielo hai offerto loro un pane pronto senza fatica,
capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto.
[v. 21]

22Neve e ghiaccio resistevano al fuoco e non si fondevano,
perché sapessero che il fuoco, che ardeva nella grandine
e lampeggiava nelle piogge, distruggeva i frutti dei nemici;
[vv. 23-24]
25Per questo anche allora, adattandosi a tutto,
era al servizio del tuo dono che nutre tutti,
secondo il desiderio di chi ti pregava,
[vv. 26-27]
28perché fosse noto che si deve prevenire il sole per renderti grazie
e incontrarti al sorgere della luce,
[v. 29]

[v. 1]
2Invece di tale castigo, tu beneficasti il tuo popolo;
per appagarne il forte appetito gli preparasti
un cibo di gusto squisito, le quaglie.
3Gli egiziani infatti, sebbene bramosi di cibo,
disgustati dagli animali inviati contro di loro
perdettero anche il naturale appetito;
questi invece, dopo una breve privazione,
gustarono un cibo squisito.
[v. 4]

5Quando infatti li assalì il terribile furore delle bestie
e perirono per i morsi di tortuosi serpenti,
la tua collera non durò sino alla fine.
[vv. 6-16]

17E, cosa più strana, l'acqua che tutto spegne
ravvivava sempre più il fuoco:
l'universo si fa alleato dei giusti.
[vv. 18-19]
20Invece sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli,
dal cielo offristi loro un pane gia pronto senza fatica,
capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto.
[v. 21]
22Neve e ghiaccio resistevano al fuoco senza sciogliersi,
perché riconoscessero che i frutti dei nemici
il fuoco distruggeva ardendo tra la grandine
e folgoreggiando tra le piogge.
[vv. 23-24]
25Per questo anche allora, adattandosi a tutto,
serviva alla tua liberalità che tutti alimenta,
secondo il desiderio di chi era nel bisogno,
[vv. 26-27]
28perché fosse noto che si deve prevenire il sole
per renderti grazie
e pregarti allo spuntar della luce,
[v. 29]

[v. 1]
2Infatti gli ingiusti, avendo preteso di dominare il popolo santo,
prigionieri delle tenebre e incatenati a una lunga notte,
chiusi sotto i loro tetti, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
3Credendo di restare nascosti con i loro peccati segreti,
sotto il velo oscuro dell’oblio,
furono dispersi, terribilmente spaventati
e sconvolti da visioni.
4Neppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore,
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro
e apparivano lugubri spettri dai volti tristi.
[vv. 5-6]
7Fallivano i ritrovati della magia,
e il vanto della loro saggezza era svergognato.
[vv. 8-11]
12quanto meno ci si affida nell’intimo a tali aiuti,
tanto più grave è l’ignoranza della causa che provoca il tormento.
13Ma essi, durante tale notte davvero impotente,
uscita dagli antri del regno dei morti anch’esso impotente,
mentre dormivano il medesimo sonno,
[vv. 14-20]

[v. 1]
2Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo,
incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte,
chiusi nelle case,
giacevano esclusi dalla provvidenza eterna.
3Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti,
sotto il velo opaco dell'oblio,
furono dispersi, colpiti da spavento terribile
e tutti agitati da fantasmi.
4Neppure il nascondiglio in cui si trovavano
li preservò dal timore,
ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro,
fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano.
[vv. 5-9]
10La malvagità condannata dalla propria testimonianza
è qualcosa di vile
e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio.
[v. 11]
12quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi,
tanto più grave si stima l'ignoranza
della causa che produce il tormento.
[vv. 13-16]
17Il sibilare del vento,
il canto melodioso di uccelli tra folti rami,
il mormorio di impetuosa acqua corrente,
il cupo fragore di rocce cadenti,
[v. 18]
19Tutto il mondo era illuminato di luce splendente
ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento.
[v. 20]

[vv. 1-9]

10Faceva eco il grido discorde dei nemici
e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli.
11Con la stessa pena il servo era punito assieme al padrone,
l’uomo comune soffriva le stesse pene del re.
[vv. 12-14]
15la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale,
guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio,
portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile
16e, fermatasi, riempì tutto di morte;
toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra.
[vv. 17-18]
19Infatti i loro sogni terrificanti li avevano preavvisati,
perché non morissero ignorando il motivo delle loro sofferenze.

20L’esperienza della morte colpì anche i giusti
e nel deserto ci fu il massacro di una moltitudine,
ma l’ira non durò a lungo,
21perché un uomo irreprensibile si affrettò a difenderli,
avendo portato le armi del suo ministero,
la preghiera e l’incenso espiatorio;
si oppose alla collera e mise fine alla sciagura,
mostrando di essere il tuo servitore.
[vv. 22-23]
24Sulla sua veste lunga fino ai piedi portava tutto il mondo,
le glorie dei padri scolpite su quattro file di pietre preziose
e la tua maestà sopra il diadema della sua testa.
[v. 25]

[vv. 1-2]
3Invece delle tenebre desti loro una colonna di fuoco,
come guida in un viaggio sconosciuto
e come un sole innocuo per il glorioso emigrare.
[vv. 4-9]

10Faceva eco il grido confuso dei nemici
e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli.
11Con la stessa pena lo schiavo
era punito insieme con il padrone,
il popolano soffriva le stesse pene del re.
[vv. 12-14]
15la tua parola onnipotente dal cielo,
dal tuo trono regale, guerriero implacabile,
si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio,
portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile.
16Fermatasi, riempì tutto di morte;
toccava il cielo e camminava sulla terra.
[vv. 17-18]
19I loro sogni terrificanti li avevano preavvisati,
perché non morissero ignorando
il motivo delle loro sofferenze.

[v. 20]
21perché un uomo incensurabile si affrettò a difenderli:
prese le armi del suo ministero,
la preghiera e il sacrificio espiatorio dell'incenso;
si oppose alla collera e mise fine alla sciagura,
mostrando che era tuo servitore.
[vv. 22-23]
24Sulla sua veste lunga fino ai piedi vi era tutto il mondo,
i nomi gloriosi dei padri intagliati
sui quattro ordini di pietre preziose
e la tua maestà sulla corona della sua testa.
[v. 25]

[vv. 1-4]
5e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario,
essi incappassero in una morte singolare.
6Tutto il creato fu modellato di nuovo
nella propria natura come prima,
obbedendo ai tuoi comandi,
perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
7Si vide la nube coprire d’ombra l’accampamento,
terra asciutta emergere dove prima c’era acqua:
il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli
e flutti violenti una pianura piena d’erba;
8coloro che la tua mano proteggeva
passarono con tutto il popolo,
contemplando meravigliosi prodigi.
[v. 9]
10Ricordavano ancora le cose avvenute nel loro esilio:
come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare,
come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane.
[vv. 11-21]

22In tutti i modi, o Signore, hai reso grande e glorioso il tuo popolo
e non hai dimenticato di assisterlo in ogni momento e in ogni luogo.

1Sugli empi si riversò sino alla fine
uno sdegno implacabile,
perché Dio prevedeva anche il loro futuro,
[vv. 2-4]
5e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario,
essi incorressero in una morte singolare.
[vv. 6-7]
8per essa passò tutto il tuo popolo,
i protetti della tua mano,
spettatori di prodigi stupendi.
[v. 9]
10Ricordavano ancora i fatti del loro esilio,
come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare,
come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane.
[vv. 11-21]

22In tutti i modi, o Signore, hai magnificato
e reso glorioso il tuo popolo
e non l'hai trascurato
assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo.

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