28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
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[vv. 1-4]
5Il santo spirito, che ammaestra, fugge ogni inganno,
si tiene lontano dai discorsi insensati
e viene scacciato al sopraggiungere dell’ingiustizia.
6La sapienza è uno spirito che ama l’uomo,
e tuttavia non lascia impunito il bestemmiatore per i suoi discorsi,
perché Dio è testimone dei suoi sentimenti,
conosce bene i suoi pensieri
e ascolta ogni sua parola.
7Lo spirito del Signore riempie la terra
e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce.
[vv. 8-11]
12Non affannatevi a cercare la morte con gli errori della vostra vita,
non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani,
[vv. 13-16]
[vv. 1-4]
5Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione,
se ne sta lontano dai discorsi insensati,
è cacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia.
6La sapienza è uno spirito amico degli uomini;
ma non lascerà impunito chi insulta con le labbra,
perché Dio è testimone dei suoi sentimenti
e osservatore verace del suo cuore
e ascolta le parole della sua bocca.
7Difatti lo spirito del Signore riempie l'universo
e, abbracciando ogni cosa, conosce ogni voce.
8Per questo non gli sfuggirà chi proferisce cose ingiuste,
la giustizia vendicatrice non lo risparmierà.
[vv. 9-11]
12Non provocate la morte con gli errori della vostra vita,
non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani,
[vv. 13-16]
[vv. 1-2]
3spenta la quale, il corpo diventerà cenere
e lo spirito svanirà come aria sottile.
[vv. 4-18]
19Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
[vv. 20-21]
22Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
non sperano ricompensa per la rettitudine
né credono a un premio per una vita irreprensibile.
[vv. 23-24]
[vv. 1-2]
3Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere
e lo spirito si dissiperà come aria leggera.
[vv. 4-6]
7Inebriamoci di vino squisito e di profumi,
non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera,
[vv. 8-24]
[vv. 1-15]
16I figli degli adulteri non giungeranno a maturità,
il seme di un’unione illegittima scomparirà.
[v. 17]
18Se poi moriranno presto, non avranno speranza
né conforto nel giorno del giudizio,
[v. 19]
[vv. 1-17]
18Se poi moriranno presto, non avranno speranza
né consolazione nel giorno del giudizio,
19poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino.
1Meglio essere senza figli e possedere la virtù,
perché nel ricordo di questa c’è immortalità:
essa è riconosciuta da Dio e dagli uomini.
[v. 2]
3La numerosa discendenza degli empi non servirà a nulla
e dai suoi polloni spuri non metterà profonde radici
né si consoliderà su una base sicura;
[v. 4]
5Saranno spezzati i ramoscelli ancora deboli;
il loro frutto sarà inutile, acerbo da mangiare,
e non servirà a nulla.
6Infatti i figli nati da sonni illegittimi
saranno testimoni della malvagità dei genitori,
quando su di essi si aprirà l’inchiesta.
[vv. 7-13]
14La sua anima era gradita al Signore,
perciò si affrettò a uscire dalla malvagità.
La gente vide ma non capì,
non ha riflettuto su un fatto così importante:
[vv. 15-16]
17Infatti vedranno la fine del saggio,
ma non capiranno ciò che Dio aveva deciso a suo riguardo
né per quale scopo il Signore l’aveva posto al sicuro.
[v. 18]
19Infine diventeranno come un cadavere disonorato,
oggetto di scherno fra i morti, per sempre.
Dio infatti li precipiterà muti, a capofitto,
e li scuoterà dalle fondamenta;
saranno del tutto rovinati,
si troveranno tra dolori
e il loro ricordo perirà.
[v. 20]
1Meglio essere senza figli e avere la virtù,
poiché nel ricordo di questa c'è immortalità,
per il fatto che è riconosciuta da Dio e dagli uomini.
[v. 2]
3La discendenza numerosa degli empi non servirà a nulla;
e dalle sue bastarde propaggini
non metterà profonde radici
né si consoliderà su una base sicura.
[v. 4]
5Si spezzeranno i ramoscelli ancora teneri;
il loro frutto sarà inutile, non maturo da mangiare,
e a nulla servirà.
[vv. 6-16]
17Le folle vedranno la fine del saggio,
ma non capiranno ciò che Dio ha deciso a suo riguardo
né in vista di che cosa il Signore l'ha posto al sicuro.
[v. 18]
19Infine diventeranno un cadavere spregevole,
oggetto di scherno fra i morti per sempre.
Dio infatti li precipiterà muti, a capofitto,
e li schianterà dalle fondamenta;
saranno del tutto rovinati,
si troveranno tra dolori
e il loro ricordo perirà.
[v. 20]
[vv. 1-2]
3Pentiti, diranno tra loro,
gemendo con animo angosciato:
[vv. 4-12]
13Così anche noi, appena nati, siamo già come scomparsi,
non avendo da mostrare alcun segno di virtù;
ci siamo consumati nella nostra malvagità».
[vv. 14-16]
17Egli prenderà per armatura il suo zelo
e userà come arma il creato per punire i nemici,
[vv. 18-20]
21Partiranno ben dirette le saette dei lampi
e dalle nubi, come da un arco ben teso, balzeranno al bersaglio;
[vv. 22-23]
[vv. 1-2]
3Pentiti, diranno fra di loro,
gemendo nello spirito tormentato:
[vv. 4-12]
13così anche noi, appena nati, siamo gia scomparsi,
non abbiamo avuto alcun segno di virtù da mostrare;
siamo stati consumati nella nostra malvagità».
[vv. 14-20]
21Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini,
e come da un arco ben teso,
dalle nubi, colpiranno il bersaglio;
[vv. 22-23]
[vv. 1-8]
9Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non cadiate in errore.
[vv. 10-25]
[vv. 1-6]
7Il Signore di tutti non si ritira davanti a nessuno,
non ha soggezione della grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e si cura ugualmente di tutti.
[v. 8]
9Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non abbiate a cadere.
[vv. 10-21]
22Esporrò che cos'è la sapienza e come essa nacque;
non vi terrò nascosti i suoi segreti.
Seguirò le sue tracce fin dall'origine,
metterò in luce la sua conoscenza,
non mi allontanerò dalla verità.
[vv. 23-25]
[vv. 1-2]
3Anch’io alla nascita ho respirato l’aria comune
e sono caduto sulla terra dove tutti soffrono allo stesso modo;
come per tutti, il pianto fu la mia prima voce.
4Fui allevato in fasce e circondato di cure;
[vv. 5-6]
7Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza,
implorai e venne in me lo spirito di sapienza.
[vv. 8-14]
15Mi conceda Dio di parlare con intelligenza
e di riflettere in modo degno dei doni ricevuti,
perché egli stesso è la guida della sapienza
e dirige i sapienti.
[vv. 16-17]
18il principio, la fine e il mezzo dei tempi,
l’alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni,
[vv. 19-21]
22In lei c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
agile, penetrante, senza macchia,
schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto,
23libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, tranquillo,
che può tutto e tutto controlla,
che penetra attraverso tutti gli spiriti
intelligenti, puri, anche i più sottili.
[vv. 24-30]
[vv. 1-2]
3Anch'io appena nato ho respirato l'aria comune
e sono caduto su una terra uguale per tutti,
levando nel pianto uguale a tutti il mio primo grido.
4E fui allevato in fasce e circondato di cure;
[vv. 5-6]
7Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza;
implorai e venne in me lo spirito della sapienza.
[vv. 8-13]
14Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini;
quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio,
sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento
[vv. 15-17]
18il principio, la fine e il mezzo dei tempi,
l'alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni,
[v. 19]
20la natura degli animali e l'istinto delle fiere,
i poteri degli spiriti e i ragionamenti degli uomini,
la varietà delle piante e le proprietà delle radici.
[v. 21]
22In essa c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
23libero, benefico, amico dell'uomo,
stabile, sicuro, senz'affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
[vv. 24-30]
[vv. 1-5]
6Se è la prudenza ad agire,
chi più di lei è artefice di quanto esiste?
7Se uno ama la giustizia,
le virtù sono il frutto delle sue fatiche.
Ella infatti insegna la temperanza e la prudenza,
la giustizia e la fortezza,
delle quali nulla è più utile agli uomini durante la vita.
[vv. 8-10]
11Sarò trovato perspicace nel giudicare,
sarò ammirato di fronte ai potenti.
[vv. 12-14]
15Sentendo parlare di me, crudeli tiranni si spaventeranno;
mi mostrerò buono con il popolo e coraggioso in guerra.
[vv. 16-21]
[vv. 1-6]
7Se uno ama la giustizia,
le virtù sono il frutto delle sue fatiche.
Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza,
la giustizia e la fortezza,
delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita.
[vv. 8-10]
11Sarò trovato acuto in giudizio,
sarò ammirato di fronte ai potenti.
[vv. 12-14]
15sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno,
tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso.
[vv. 16-21]
[vv. 1-7]
8mi hai detto di costruirti un tempio sul tuo santo monte,
un altare nella città della tua dimora,
immagine della tenda santa
che ti eri preparata fin da principio.
[vv. 9-16]
17Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
[v. 18]
[vv. 1-7]
8mi hai detto di costruirti un tempio sul tuo santo monte,
un altare nella città della tua dimora,
un'imitazione della tenda santa
che ti eri preparata fin da principio.
[vv. 9-16]
17Chi ha conosciuto il tuo pensiero,
se tu non gli hai concesso la sapienza
e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall'alto?
[v. 18]
[vv. 1-7]
8Essi infatti, incuranti della sapienza,
non solo subirono il danno di non conoscere il bene,
ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza,
perché nelle cose in cui sbagliarono
non potessero rimanere nascosti.
[v. 9]
10Per diritti sentieri ella guidò il giusto
in fuga dall’ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
lo fece prosperare nelle fatiche
e rese fecondo il suo lavoro.
[vv. 11-14]
15Ella liberò il popolo santo e la stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori.
[vv. 16-21]
[vv. 1-9]
10essa condusse per diritti sentieri
il giusto in fuga dall'ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
gli diede successo nelle sue fatiche
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
[vv. 11-14]
15Essa liberò un popolo santo e una stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori.
[vv. 16-21]
[vv. 1-4]
5Ciò che era servito a punire i loro nemici,
per loro, nel bisogno, fu strumento di favori.
[vv. 6-11]
12perché li colse un duplice dolore
e un sospiro per i ricordi del passato.
[v. 13]
14poiché colui che prima avevano esposto e poi deriso,
al termine degli avvenimenti dovettero ammirarlo,
dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti.
15In cambio dei ragionamenti insensati della loro ingiustizia,
in cui, errando, rendevano onori divini
a rettili senza parola e a bestie spregevoli,
tu inviasti contro di loro come punizione
una moltitudine di animali irragionevoli,
[vv. 16-26]
1Essa fece riuscire le loro imprese
per mezzo di un santo profeta:
[vv. 2-4]
5Ciò che era servito a punire i loro nemici,
nel bisogno fu per loro un beneficio.
[vv. 6-12]
13Quando infatti seppero che dal loro castigo
quegli altri ricevevano benefici,
sentirono la presenza del Signore;
14poiché colui che avevano una volta esposto
e quindi respinto con scherni,
lo ammiravano alla fine degli eventi,
dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti.
[vv. 15-19]
20Anche senza questo potevan soccombere con un soffio,
perseguitati dalla giustizia
e dispersi dallo spirito della tua potenza.
Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso.
[vv. 21-26]
1Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
[vv. 2-10]
11perché era una stirpe maledetta fin da principio;
e non perché avessi timore di qualcuno
tu concedevi l’impunità per le cose in cui avevano peccato.
12E chi domanderà: «Che cosa hai fatto?»,
o chi si opporrà a una tua sentenza?
Chi ti citerà in giudizio
per aver fatto perire popoli che tu avevi creato?
Chi si costituirà contro di te
come difensore di uomini ingiusti?
[vv. 13-18]
19Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini,
e hai dato ai tuoi figli la buona speranza
che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento.
[vv. 20-24]
25Per questo, come a fanciulli irragionevoli,
hai mandato un castigo per prenderti gioco di loro.
[v. 26]
27Infatti, soffrendo per questi animali, s’indignavano
perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dèi,
e capirono e riconobbero il vero Dio,
che prima non avevano voluto conoscere.
Per questo la condanna suprema si abbatté su di loro.
1poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.
[vv. 2-10]
11perché era una stirpe maledetta fin da principio.
Ragioni di questa moderazione
Non certo per timore di alcuno
lasciavi impunite le loro colpe.
12E chi potrebbe domandarti: «Che hai fatto?»,
o chi potrebbe opporsi a una tua sentenza?
Chi oserebbe accusarti
per l'eliminazione di genti da te create?
Chi si potrebbe costituire contro di te
come difensore di uomini ingiusti?
[v. 13]
14Né un re né un tiranno potrebbe affrontarti
in difesa di quelli che hai punito.
[vv. 15-18]
19Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini;
inoltre hai reso i tuoi figli pieni di dolce speranza
perché tu concedi dopo i peccati
la possibilità di pentirsi.
[vv. 20-24]
25Per questo, come a fanciulli irragionevoli,
hai mandato loro un castigo per derisione.
[v. 26]
27Infatti, soffrendo per questi animali, si sdegnavano,
perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dei,
e capirono e riconobbero il vero Dio,
che prima non avevano voluto conoscere.
Per questo si abbattè su di loro il supremo dei castighi.
[vv. 1-29]
30Ma, per l’uno e per l’altro motivo, li raggiungerà la giustizia,
perché concepirono un’idea falsa di Dio, rivolgendosi agli idoli,
e perché spergiurarono con frode, disprezzando la santità.
[v. 31]
[vv. 1-20]
21Ciò divenne un'insidia ai viventi,
perché gli uomini,
vittime della disgrazia o della tirannide,
imposero a pietre o a legni un nome incomunicabile.
22Poi non bastò loro sbagliare circa la conoscenza di Dio;
essi, pur vivendo in una grande guerra d'ignoranza,
danno a sì grandi mali il nome di pace.
[vv. 23-27]
28Gli idolatri infatti
o delirano nelle orge o sentenziano oracoli falsi
o vivono da iniqui o spergiurano con facilità.
[v. 29]
30Ma, per l'uno e per l'altro motivo,
li raggiungerà la giustizia,
perché concepirono un'idea falsa di Dio,
rivolgendosi agli idoli,
e perché spergiurarono con frode,
disprezzando la santità.
[v. 31]
[vv. 1-8]
9Tuttavia egli si preoccupa non perché sta per morire
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.
[v. 10]
11perché disconosce colui che lo ha plasmato,
colui che gli inspirò un’anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
[vv. 12-14]
15Perché essi considerarono dèi anche tutti gli idoli delle nazioni,
i quali non hanno né l’uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per udire,
né dita delle mani per toccare,
e i loro piedi non servono per camminare.
16Infatti li ha fabbricati un uomo,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
[vv. 17-18]
19Non sono tali da invaghirsene,
come capita per il bell’aspetto di altri animali;
furono persino esclusi dalla lode e dalla benedizione di Dio.
[vv. 1-8]
9Ma egli non si preoccupa di morire
né di avere una vita breve;
anzi gareggia con gli orafi e con gli argentieri,
imita i lavoratori del bronzo
e ritiene un vanto plasmare cose false.
[v. 10]
11perché disconosce il suo creatore,
colui che gli inspirò un'anima attiva
e gli infuse uno spirito vitale.
[vv. 12-14]
15Essi considerarono dei anche tutti gli idoli dei pagani,
i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere,
né narici per aspirare aria,
né orecchie per sentire,
né dita delle mani per palpare;
e i loro piedi sono incapaci di camminare.
16Un uomo li ha fatti,
li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito.
Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile;
[vv. 17-19]
[vv. 1-3]
4Era necessario che su quei tiranni
si abbattesse una carestia implacabile
e a questi si mostrasse soltanto
come erano tormentati i loro nemici.
[vv. 5-12]
13Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte,
conduci alle porte del regno dei morti e fai risalire.
14L’uomo uccide con la sua malvagità,
ma non può far ritornare uno spirito che se n’è andato,
né libera un’anima già accolta nel regno dei morti.
15È impossibile sfuggire alla tua mano:
[vv. 16-23]
24La creazione infatti, obbedendo a te che l’hai fatta,
si irrigidisce per punire gli ingiusti
e si addolcisce a favore di quelli che confidano in te.
[vv. 25-27]
28perché fosse noto che si deve prevenire il sole per renderti grazie
e incontrarti al sorgere della luce,
[v. 29]
[vv. 1-4]
5Quando infatti li assalì il terribile furore delle bestie
e perirono per i morsi di tortuosi serpenti,
la tua collera non durò sino alla fine.
[vv. 6-9]
10Invece contro i tuoi figli
neppure i denti di serpenti velenosi prevalsero,
perché intervenne la tua misericordia a guarirli.
[vv. 11-12]
13Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte;
conduci giù alle porte degli inferi e fai risalire.
14L'uomo può uccidere nella sua malvagità,
ma non far tornare uno spirito gia esalato,
né liberare un'anima gia accolta negli inferi.
15È impossibile sfuggire alla tua mano:
[vv. 16-22]
23Al contrario, perché si nutrissero i giusti,
dimenticava perfino la propria virtù.
24La creazione infatti a te suo creatore obbedendo,
si irrigidisce per punire gli ingiusti,
ma s'addolcisce a favore di quanti confidano in te.
[vv. 25-27]
28perché fosse noto che si deve prevenire il sole
per renderti grazie
e pregarti allo spuntar della luce,
[v. 29]
[vv. 1-4]
5Poiché essi avevano deliberato di uccidere i neonati dei santi
– e un solo bambino fu esposto e salvato –,
tu per castigo hai tolto di mezzo la moltitudine dei loro figli,
facendoli perire tutti insieme nell’acqua impetuosa.
[vv. 6-11]
12Tutti insieme, nello stesso modo,
ebbero innumerevoli morti,
e i vivi non bastavano a seppellirli,
perché in un istante fu sterminata la loro prole più nobile.
[vv. 13-14]
15la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale,
guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio,
portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile
[vv. 16-19]
20L’esperienza della morte colpì anche i giusti
e nel deserto ci fu il massacro di una moltitudine,
ma l’ira non durò a lungo,
21perché un uomo irreprensibile si affrettò a difenderli,
avendo portato le armi del suo ministero,
la preghiera e l’incenso espiatorio;
si oppose alla collera e mise fine alla sciagura,
mostrando di essere il tuo servitore.
[v. 22]
23Quando ormai i morti erano caduti a mucchi gli uni sugli altri,
egli, ergendosi là in mezzo, arrestò l’ira
e le tagliò la strada che conduceva verso i viventi.
[v. 24]
25Di fronte a queste insegne lo sterminatore indietreggiò, ebbe paura,
perché bastava questa sola prova dell’ira divina.
[vv. 1-4]
5Poiché essi avevan deciso di uccidere i neonati dei santi
- e un solo bambino fu esposto e salvato -
per castigo eliminasti una moltitudine di loro figli
e li facesti perire tutti insieme nell'acqua impetuosa.
[vv. 6-11]
12Tutti insieme, nello stesso modo,
ebbero innumerevoli morti,
e i vivi non bastavano a seppellirli
perché in un istante perì la loro più nobile prole.
[vv. 13-19]
20La prova della morte colpì anche i giusti
e nel deserto ci fu strage di molti;
ma l'ira non durò a lungo,
[v. 21]
22Egli superò l'ira divina non con la forza del corpo,
né con l'efficacia delle armi;
ma con la parola placò colui che castigava,
ricordandogli i giuramenti e le alleanze dei padri.
23I morti eran caduti a mucchi gli uni sugli altri,
quando egli, ergendosi lì in mezzo, arrestò l'ira
e le tagliò la strada che conduceva verso i viventi.
[vv. 24-25]
[v. 1]
2cioè che, dopo aver loro permesso di andarsene
e averli fatti partire in fretta,
cambiato proposito, li avrebbero inseguiti.
3Mentre infatti erano ancora occupati nei lutti
e piangevano sulle tombe dei morti,
presero un’altra decisione insensata
e inseguirono come fuggitivi quelli che già avevano pregato di partire.
[vv. 4-6]
7Si vide la nube coprire d’ombra l’accampamento,
terra asciutta emergere dove prima c’era acqua:
il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli
e flutti violenti una pianura piena d’erba;
[vv. 8-11]
12poiché, per appagarli, dal mare salirono quaglie.
13Sui peccatori invece piombarono i castighi
non senza segni premonitori di fulmini fragorosi;
essi soffrirono giustamente per le loro malvagità,
perché avevano mostrato un odio tanto profondo verso lo straniero.
[vv. 14-15]
16costoro invece, dopo averli festosamente accolti,
quando già partecipavano ai loro diritti,
li oppressero con lavori durissimi.
[vv. 17-22]
[v. 1]
2che cioè, dopo aver loro permesso di andarsene
e averli fatti in fretta partire,
cambiato proposito, li avrebbero inseguiti.
3Mentre infatti erano ancora occupati nei lutti
e piangevano sulle tombe dei morti,
presero un'altra decisione insensata,
e inseguirono come fuggitivi
coloro che gia avevan pregato di partire.
[vv. 4-6]
7Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento,
terra asciutta apparire dove prima c'era acqua,
una strada libera aprirsi nel Mar Rosso
e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti;
[vv. 8-11]
12poiché, per appagarli, salirono dal mare le quaglie.
13Sui peccatori invece caddero i castighi
non senza segni premonitori di fulmini fragorosi;
essi soffrirono giustamente per la loro malvagità,
avendo nutrito un odio tanto profondo verso lo straniero.
[vv. 14-15]
16ma quelli, dopo averli festosamente accolti,
poi, quando gia partecipavano ai loro diritti
li oppressero con lavori durissimi.
[vv. 17-22]