La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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23. Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio
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5. Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio
6. Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio
7. Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio
8. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio
9. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio
10. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio
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12. Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio
13. Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio
14. Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio
15. Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio
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21. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio
22. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio
23. Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio
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28. Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio
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SELECT paragraphs_bible_it_cei_2008.paragraph_text AS text, paragraphs_bible_it_cei_2008.paragraph_sort AS paragraph_sort, books.sort AS book_sort FROM paragraphs_bible_it_cei_2008 JOIN books ON paragraphs_bible_it_cei_2008.book_sort = books.sort WHERE 1 AND ( paragraphs_bible_it_cei_2008.paragraph_text_search RLIKE '[[:<:]]dio[[:>:]]');
BoolCheckAllResults=1

Hai cercato i paragrafi contenenti la parola o frase dio [considerando gli accenti, cercando nei paragrafi, versione Bibbia CEI 2008]

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GnGenesi (117), EsEsodo (67), LvLevitico (38), NmNumeri (23), DtDeuteronomio (125), GsGiosuè (36), GdcGiudici (34), RtRut (2), 1Sam1 Samuele (42), 2Sam2 Samuele (24), 1Re1 Re (47), 2Re2 Re (45), 1Cr1 Cronache (51), 2Cr2 Cronache (100), EsdEsdra (28), NeeNeemia (33), TbTobia (22), GdtGiuditta (36), EstEster (14), 2Mac2 Maccabei (33), GbGiobbe (53), SalSalmi (113), PrProverbi (9), QoQoelet (26), SapSapienza (31), SirSiracide (28), IsIsaia (75), GerGeremia (84), LamLamentazioni (1), BarBaruc (11), EzEzechiele (151), DnDaniele (49), OsOsea (15), GlGioele (4), AmAmos (16), AbdAbdia (1), GioGiona (10), MiMichea (8), NaNaum (1), AbAbacuc (3), SoSofonia (5), AgAggeo (1), ZacZaccaria (10), MalMalachia (6), MtMatteo (35), McMarco (29), LcLuca (87), GvGiovanni (42), AtAtti (97), RmRomani (69), 1Cor1 Corinzi (53), 2Cor2 Corinzi (38), GalGalati (16), EfEfesini (22), FilFilippesi (14), ColColossesi (14), 1Tess1 Tessalonicesi (15), 2Tess2 Tessalonicesi (9), 1Tim1 Timoteo (17), 2Tim2 Timoteo (10), TtTito (8), FmFilemone (2), EbrEbrei (60), GcGiacomo (12), 1Pt1 Pietro (20), 2Pt2 Pietro (7), 1Gv1 Giovanni (18), 2Gv2 Giovanni (2), 3Gv3 Giovanni (2), GdGiuda (4), ApApocalisse (68)

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Bibbia CEI 2008
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[c. 1]

1Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti,
2tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
3se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
4se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
5allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
6perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
7Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
8vegliando sui sentieri della giustizia
e proteggendo le vie dei suoi fedeli.
9Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene,
10perché la sapienza entrerà nel tuo cuore
e la scienza delizierà il tuo animo.

11La riflessione ti custodirà
e la prudenza veglierà su di te,
12per salvarti dalla via del male,
dall’uomo che parla di propositi perversi,
13da coloro che abbandonano i retti sentieri
per camminare nelle vie delle tenebre,
14che godono nel fare il male
e gioiscono dei loro propositi perversi,
15i cui sentieri sono tortuosi
e le cui strade sono distorte;
16per salvarti dalla donna straniera,
dalla sconosciuta che ha parole seducenti,
17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l’alleanza con il suo Dio.
18La sua casa conduce verso la morte
e verso il regno delle ombre i suoi sentieri.
19Quanti vanno da lei non fanno ritorno,
non raggiungono i sentieri della vita.
20In tal modo tu camminerai sulla strada dei buoni
e rimarrai nei sentieri dei giusti,
21perché gli uomini retti abiteranno nel paese
e gli integri vi resteranno,
22i malvagi invece saranno sterminati dalla terra
e i perfidi ne saranno sradicati.

1Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
2perché lunghi giorni e anni di vita
e tanta pace ti apporteranno.
3Bontà e fedeltà non ti abbandonino:
légale attorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
4e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
5Confida nel Signore con tutto il tuo cuore
e non affidarti alla tua intelligenza;
6riconoscilo in tutti i tuoi passi
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
7Non crederti saggio ai tuoi occhi,
temi il Signore e sta’ lontano dal male:
8sarà tutta salute per il tuo corpo
e refrigerio per le tue ossa.
9Onora il Signore con i tuoi averi
e con le primizie di tutti i tuoi raccolti;
10i tuoi granai si riempiranno oltre misura
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
11Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore
e non aver a noia la sua correzione,
12perché il Signore corregge chi ama,
come un padre il figlio prediletto.

[vv. 13b-35]

1Meglio un povero dalla condotta integra
di uno dalle labbra perverse e che è stolto.
2Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi sbaglia strada.
3La stoltezza dell’uomo rovina la sua via,
ma poi egli si adira contro il Signore.
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato dall’amico che ha.
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
6Molti sono gli adulatori dell’uomo generoso,
e tutti sono amici di chi fa doni.
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8Chi acquista senno ama se stesso
e chi conserva la prudenza trova fortuna.
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
12L’ira del re è come ruggito di leone,
come rugiada sull’erba è la sua benevolenza.
13Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14La casa e il patrimonio si ereditano dal padre,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
15La pigrizia fa cadere in torpore,
e chi è indolente patirà la fame.
16Chi custodisce il precetto custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore,
che gli darà la sua ricompensa.
18Correggi tuo figlio, perché c’è speranza,
ma non lasciarti andare fino a farlo morire.
19L’iracondo deve essere punito;
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
21Molti sono i progetti nel cuore dell’uomo,
ma solo i disegni del Signore si compiono.
22Il pregio dell’uomo è la sua bontà;
meglio un povero che un bugiardo.
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
24Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma non è capace di riportarla alla bocca.
25Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
26Rovina il padre e fa fuggire la madre
un figlio disonorato e infame.
27Figlio mio, cessa di accogliere l’istruzione
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
29Per gli spavaldi sono pronte le punizioni
e le percosse per la schiena degli stolti.

[c. 4]
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[c. 5]
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[c. 6]
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[c. 7]
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[c. 8]
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1Meglio un povero dalla condotta integra
di uno dalle labbra perverse e che è stolto.
2Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi sbaglia strada.
3La stoltezza dell’uomo rovina la sua via,
ma poi egli si adira contro il Signore.
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato dall’amico che ha.
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
6Molti sono gli adulatori dell’uomo generoso,
e tutti sono amici di chi fa doni.
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8Chi acquista senno ama se stesso
e chi conserva la prudenza trova fortuna.
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
12L’ira del re è come ruggito di leone,
come rugiada sull’erba è la sua benevolenza.
13Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14La casa e il patrimonio si ereditano dal padre,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
15La pigrizia fa cadere in torpore,
e chi è indolente patirà la fame.
16Chi custodisce il precetto custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore,
che gli darà la sua ricompensa.
18Correggi tuo figlio, perché c’è speranza,
ma non lasciarti andare fino a farlo morire.
19L’iracondo deve essere punito;
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
21Molti sono i progetti nel cuore dell’uomo,
ma solo i disegni del Signore si compiono.
22Il pregio dell’uomo è la sua bontà;
meglio un povero che un bugiardo.
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
24Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma non è capace di riportarla alla bocca.
25Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
26Rovina il padre e fa fuggire la madre
un figlio disonorato e infame.
27Figlio mio, cessa di accogliere l’istruzione
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
29Per gli spavaldi sono pronte le punizioni
e le percosse per la schiena degli stolti.

[c. 16]
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[c. 17]
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[c. 18]
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1Meglio un povero dalla condotta integra
di uno dalle labbra perverse e che è stolto.
2Il desiderio ansioso senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi sbaglia strada.
3La stoltezza dell’uomo rovina la sua via,
ma poi egli si adira contro il Signore.
4Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato dall’amico che ha.
5Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
6Molti sono gli adulatori dell’uomo generoso,
e tutti sono amici di chi fa doni.
7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8Chi acquista senno ama se stesso
e chi conserva la prudenza trova fortuna.
9Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11È segno d’intelligenza per l’uomo trattenere la collera,
ed è sua gloria passare sopra alle offese.
12L’ira del re è come ruggito di leone,
come rugiada sull’erba è la sua benevolenza.
13Un figlio stolto è una disgrazia per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14La casa e il patrimonio si ereditano dal padre,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
15La pigrizia fa cadere in torpore,
e chi è indolente patirà la fame.
16Chi custodisce il precetto custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17Chi ha pietà del povero fa un prestito al Signore,
che gli darà la sua ricompensa.
18Correggi tuo figlio, perché c’è speranza,
ma non lasciarti andare fino a farlo morire.
19L’iracondo deve essere punito;
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio fino al termine della tua vita.
21Molti sono i progetti nel cuore dell’uomo,
ma solo i disegni del Signore si compiono.
22Il pregio dell’uomo è la sua bontà;
meglio un povero che un bugiardo.
23Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno dorme tranquillo senza essere raggiunto dalla sventura.
24Il pigro immerge la mano nel piatto,
ma non è capace di riportarla alla bocca.
25Percuoti lo spavaldo e l’inesperto diventerà accorto,
rimprovera il prudente e imparerà la lezione.
26Rovina il padre e fa fuggire la madre
un figlio disonorato e infame.
27Figlio mio, cessa di accogliere l’istruzione
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca dei malvagi ingoia l’iniquità.
29Per gli spavaldi sono pronte le punizioni
e le percosse per la schiena degli stolti.

[c. 20]
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[c. 21]
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1Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze
e la benevolenza altrui vale più dell’argento e dell’oro.
2Il ricco e il povero s’incontrano in questo:
il Signore ha creato l’uno e l’altro.
3L’accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
4Frutti dell’umiltà sono il timore di Dio,
la ricchezza, l’onore e la vita.
5Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso se ne tiene lontano.
6Indirizza il giovane sulla via da seguire;
neppure da vecchio se ne allontanerà.
7Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
8Chi semina ingiustizia raccoglie miseria
e il bastone che usa nella sua collera svanirà.
9Chi è generoso sarà benedetto,
perché egli dona del suo pane al povero.
10Scaccia lo spavaldo e la discordia se ne andrà:
cesseranno i litigi e gli insulti.
11Chi ama la schiettezza del cuore
e la benevolenza sulle labbra, sarà amico del re.
12Gli occhi del Signore custodiscono la scienza:
in tal modo egli confonde le parole del perfido.
13Il pigro dice: «C’è un leone là fuori:
potrei essere ucciso in mezzo alla strada».
14La bocca delle straniere è una fossa profonda:
vi cade colui che è in ira al Signore.
15La stoltezza è legata al cuore del fanciullo,
ma il bastone della correzione l’allontana da lui.
16Chi opprime il povero non fa che arricchirlo,
chi dà a un ricco non fa che impoverirsi.

[vv. 17b-29]

[c. 23]
[<< 23]
[<< 23]
[c. 24]
[<< 24]
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[v. 1]

2È gloria di Dio nascondere le cose,
è gloria dei re investigarle.
3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
4Togli le scorie dall’argento
e l’orafo ne farà un bel vaso;
5togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
6Non darti arie davanti al re
e non metterti al posto dei grandi,
7perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù»,
piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante.
Ciò che i tuoi occhi hanno visto,
8non esibirlo troppo in fretta in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
9La tua causa discutila con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui,
10perché chi ti ascolta non ti biasimi
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
11Come mele d’oro su vassoio d’argento cesellato,
è una parola detta a suo tempo.
12Come anello d’oro e collana preziosa
è un saggio che ammonisce un orecchio attento.
13Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l’animo del suo signore.
14Nuvole e vento, ma senza pioggia,
tale è l’uomo che si vanta di regali che non fa.
15Con la pazienza il giudice si lascia persuadere,
una lingua dolce spezza le ossa.
16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché, stanco di te, non ti prenda in odio.
18Mazza, spada e freccia acuta
è colui che depone il falso contro il suo prossimo.
19Quale dente cariato e quale piede slogato,
tale è l’appoggio del perfido nel giorno della sventura.
20Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo
e come chi versa aceto su una piaga viva,
tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.
21Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare,
se ha sete, dagli acqua da bere,
22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo
e il Signore ti ricompenserà.
23La tramontana porta la pioggia,
la lingua maldicente provoca lo sdegno sul volto.
24È meglio abitare su un angolo del tetto,
che avere casa in comune con una moglie litigiosa.
25Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
26Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte al malvagio.
27Mangiare troppo miele non è bene,
né cercare onori eccessivi.
28Una città smantellata, senza mura,
tale è chi non sa dominare se stesso.

[c. 26]
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[<< 26]
[c. 27]
[<< 27]
[<< 27]
[c. 28]
[<< 28]
[<< 28]
[c. 29]
[<< 29]
[<< 29]

[v. 1a]

Dice quest’uomo: Sono stanco, o Dio,
sono stanco, o Dio, e vengo meno,
2perché io sono il più stupido degli uomini
e non ho intelligenza umana;
3non ho imparato la sapienza
e la scienza del Santo non l’ho conosciuta.
4Chi è salito al cielo e ne è sceso?
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno?
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello?
Chi ha fissato tutti i confini della terra?
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai?
5Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
6Non aggiungere nulla alle sue parole,
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo.
7Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza,
ma fammi avere il mio pezzo di pane,
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e abusi del nome del mio Dio.
10Non calunniare lo schiavo presso il padrone,
perché egli non ti maledica e tu non venga punito.
11C’è gente che maledice suo padre
e non benedice sua madre.
12C’è gente che si crede pura,
ma non si è lavata della sua lordura.
13C’è gente dagli occhi così alteri
e dalle ciglia così altezzose!
14C’è gente i cui denti sono spade
e le cui mascelle sono coltelli,
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra
e togliere i poveri di mezzo agli uomini.

[vv. 15b-33]

[vv. 1-27]

Kof28Sorgono i suoi figli e ne esaltano le doti,
suo marito ne tesse l’elogio:
Res29«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
Sin30Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Tau31Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.

[vv. 1-11]

12Io, Qoèlet, fui re d’Israele a Gerusalemme. 13Mi sono proposto di ricercare ed esplorare con saggezza tutto ciò che si fa sotto il cielo. Questa è un’occupazione gravosa che Dio ha dato agli uomini, perché vi si affatichino. 14Ho visto tutte le opere che si fanno sotto il sole, ed ecco: tutto è vanità e un correre dietro al vento.

[vv. 15b-18]

[vv. 1-21]

22Infatti, quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui si affanna sotto il sole? 23Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi; neppure di notte il suo cuore riposa. Anche questo è vanità! 24Non c’è di meglio per l’uomo che mangiare e bere e godersi il frutto delle sue fatiche; mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio. 25Difatti, chi può mangiare o godere senza di lui? 26Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre a chi fallisce dà la pena di raccogliere e di ammassare, per darlo poi a colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un correre dietro al vento!

[vv. 1-10a]

10Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. 11Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine. 12Ho capito che per essi non c’è nulla di meglio che godere e procurarsi felicità durante la loro vita; 13e che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro, anche questo è dono di Dio. 14Riconosco che qualsiasi cosa Dio fa, dura per sempre; non c’è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché lo si tema. 15Quello che accade, già è stato; quello che sarà, già è avvenuto. Solo Dio può cercare ciò che ormai è scomparso.

16Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c’è l’iniquità e al posto della giustizia c’è l’iniquità. 17Ho pensato dentro di me: «Il giusto e il malvagio Dio li giudicherà, perché c’è un tempo per ogni cosa e per ogni azione».

18Poi, riguardo ai figli dell’uomo, mi sono detto che Dio vuole metterli alla prova e mostrare che essi di per sé sono bestie. 19Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa: come muoiono queste, così muoiono quelli; c’è un solo soffio vitale per tutti. L’uomo non ha alcun vantaggio sulle bestie, perché tutto è vanità. 20Tutti sono diretti verso il medesimo luogo:

[vv. 20b-22]

[vv. 1-16]

17Bada ai tuoi passi quando ti rechi alla casa di Dio. Avvicìnati per ascoltare piuttosto che offrire sacrifici, come fanno gli stolti, i quali non sanno di fare del male.

1Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferire parole davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò siano poche le tue parole. 2Infatti

[v. 2]

3Quando hai fatto un voto a Dio, non tardare a soddisfarlo, perché a lui non piace il comportamento degli stolti: adempi quello che hai promesso. 4È meglio non fare voti che farli e poi non mantenerli. 5Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e davanti al suo messaggero non dire che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga l’opera delle tue mani. 6Poiché dai molti sogni provengono molte illusioni e tante parole. Tu, dunque, temi Dio!

[vv. 7b-16]

17Ecco quello che io ritengo buono e bello per l’uomo: è meglio mangiare e bere e godere dei beni per ogni fatica sopportata sotto il sole, nei pochi giorni di vita che Dio gli dà, perché questa è la sua parte. 18Inoltre ad ogni uomo, al quale Dio concede ricchezze e beni, egli dà facoltà di mangiarne, prendere la sua parte e godere della sua fatica: anche questo è dono di Dio. 19Egli infatti non penserà troppo ai giorni della sua vita, poiché Dio lo occupa con la gioia del suo cuore.

1Un altro male ho visto sotto il sole, che grava molto sugli uomini. 2A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, anzi sarà un estraneo a divorarli. Ciò è vanità e grave malanno.

[vv. 3b-12]

[vv. 1-12]

13Osserva l’opera di Dio: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo? 14Nel giorno lieto sta’ allegro e nel giorno triste rifletti: Dio ha fatto tanto l’uno quanto l’altro, cosicché l’uomo non riesce a scoprire ciò che verrà dopo di lui.

[vv. 15b-17]

18È bene che tu prenda una cosa senza lasciare l’altra: in verità chi teme Dio riesce bene in tutto.

[vv. 19b-24]

25Mi sono applicato a conoscere e indagare e cercare la sapienza e giungere a una conclusione, e a riconoscere che la malvagità è stoltezza e la stoltezza è follia. 26Trovo che amara più della morte è la donna: essa è tutta lacci, una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge, ma chi fallisce ne resta preso.

[vv. 27b-28a]

un uomo fra mille l’ho trovato,
ma una donna fra tutte non l’ho trovata.
29Vedi, solo questo ho trovato:
Dio ha creato gli esseri umani retti,
ma essi vanno in cerca di infinite complicazioni.

[v. 1]

2Osserva gli ordini del re, per il giuramento fatto a Dio. 3Non allontanarti in fretta da lui; non persistere in un cattivo progetto, perché egli può fare ciò che vuole. 4Infatti, la parola del re è sovrana; chi può dirgli: «Che cosa fai?». 5Chi osserva il comando non va incontro ad alcun male; la mente del saggio conosce il tempo opportuno. 6Infatti, per ogni evento vi è un tempo opportuno, ma un male pesa gravemente sugli esseri umani. 7L’uomo infatti ignora che cosa accadrà; chi mai può indicargli come avverrà? 8Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della morte. Non c’è scampo dalla lotta e neppure la malvagità può salvare colui che la compie.

9Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando un uomo domina sull’altro per rovinarlo. 10Frattanto ho visto malvagi condotti alla sepoltura; ritornando dal luogo santo, in città ci si dimentica del loro modo di agire. Anche questo è vanità. 11Poiché non si pronuncia una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore degli uomini è pieno di voglia di fare il male; 12infatti il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui, 13e non sarà felice l’empio e non allungherà come un’ombra i suoi giorni, perché egli non teme di fronte a Dio. 14Sulla terra c’è un’altra vanità: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dai malvagi con le loro opere, e vi sono malvagi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità.

15Perciò faccio l’elogio dell’allegria, perché l’uomo non ha altra felicità sotto il sole che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il sole.

[v. 16]

17ho visto che l’uomo non può scoprire tutta l’opera di Dio, tutto quello che si fa sotto il sole: per quanto l’uomo si affatichi a cercare, non scoprirà nulla. Anche se un sapiente dicesse di sapere, non potrà scoprire nulla.

1A tutto questo mi sono dedicato, ed ecco tutto ciò che ho verificato: i giusti e i sapienti e le loro fatiche sono nelle mani di Dio, anche l’amore e l’odio; l’uomo non conosce nulla di ciò che gli sta di fronte.

[vv. 2b-6]

7Su, mangia con gioia il tuo pane
e bevi il tuo vino con cuore lieto,
perché Dio ha già gradito le tue opere.
8In ogni tempo siano candide le tue vesti
e il profumo non manchi sul tuo capo.

9Godi la vita con la donna che ami per tutti i giorni della tua fugace esistenza che Dio ti concede sotto il sole, perché questa è la tua parte nella vita e nelle fatiche che sopporti sotto il sole. 10Tutto ciò che la tua mano è in grado di fare, fallo con tutta la tua forza, perché non ci sarà né attività né calcolo né scienza né sapienza nel regno dei morti, dove stai per andare.

[vv. 11b-18]

[c. 10]
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[vv. 1-4]

5Come tu non conosci la via del soffio vitale né come si formino le membra nel grembo d’una donna incinta, così ignori l’opera di Dio che fa tutto.

[v. 6]

7Dolce è la luce
e bello è per gli occhi vedere il sole.
8Anche se l’uomo vive molti anni,
se li goda tutti,
e pensi ai giorni tenebrosi, che saranno molti:
tutto ciò che accade è vanità.
9Godi, o giovane, nella tua giovinezza,
e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù.
Segui pure le vie del tuo cuore
e i desideri dei tuoi occhi.
Sappi però che su tutto questo
Dio ti convocherà in giudizio.
10Caccia la malinconia dal tuo cuore,
allontana dal tuo corpo il dolore,
perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio.

1Ricòrdati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi
e giungano gli anni di cui dovrai dire:
«Non ci provo alcun gusto»;
2prima che si oscurino il sole,
la luce, la luna e le stelle
e tornino ancora le nubi dopo la pioggia;
3quando tremeranno i custodi della casa
e si curveranno i gagliardi
e cesseranno di lavorare le donne che macinano,
perché rimaste poche,
e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre
4e si chiuderanno i battenti sulla strada;
quando si abbasserà il rumore della mola
e si attenuerà il cinguettio degli uccelli
e si affievoliranno tutti i toni del canto;
5quando si avrà paura delle alture
e terrore si proverà nel cammino;
quando fiorirà il mandorlo
e la locusta si trascinerà a stento
e il cappero non avrà più effetto,
poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna
e i piagnoni si aggirano per la strada;
6prima che si spezzi il filo d’argento
e la lucerna d’oro s’infranga
e si rompa l’anfora alla fonte
e la carrucola cada nel pozzo,
7e ritorni la polvere alla terra, com’era prima,
e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato.
8Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
tutto è vanità.

[vv. 9b-12]

13Conclusione del discorso, dopo aver ascoltato tutto: temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l’uomo.

14Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, anche tutto ciò che è occulto, bene o male.

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