28. | Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio |
1. | Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio |
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5. | Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio |
6. | Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio |
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10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
11. | L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio |
12. | Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio |
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Hai richiesto i libri interi Genesi, Genesi e cercato i versetti contenenti le parole o frasi o, gn e in [anche dentro le parole, versione Bibbia CEI 1974]
Hai trovato 7745 versetti in 73 libri:
GnGenesi (1533), EsEsodo (288), LvLevitico (238), NmNumeri (298), DtDeuteronomio (314), GsGiosuè (165), GdcGiudici (122), RtRut (15), 1Sam1 Samuele (190), 2Sam2 Samuele (116), 1Re1 Re (171), 2Re2 Re (188), 1Cr1 Cronache (119), 2Cr2 Cronache (246), EsdEsdra (39), NeeNeemia (37), TbTobia (52), GdtGiuditta (92), EstEster (54), 1Mac1 Maccabei (87), 2Mac2 Maccabei (113), GbGiobbe (49), SalSalmi (360), PrProverbi (73), QoQoelet (21), CtCantico (11), SapSapienza (66), SirSiracide (192), IsIsaia (348), GerGeremia (431), LamLamentazioni (33), BarBaruc (37), EzEzechiele (317), DnDaniele (105), OsOsea (34), GlGioele (19), AmAmos (45), AbdAbdia (6), GioGiona (14), MiMichea (28), NaNaum (6), AbAbacuc (8), SoSofonia (23), AgAggeo (12), ZacZaccaria (64), MalMalachia (27), MtMatteo (117), McMarco (65), LcLuca (124), GvGiovanni (46), AtAtti (131), RmRomani (53), 1Cor1 Corinzi (60), 2Cor2 Corinzi (31), GalGalati (7), EfEfesini (25), FilFilippesi (24), ColColossesi (23), 1Tess1 Tessalonicesi (22), 2Tess2 Tessalonicesi (17), 1Tim1 Timoteo (22), 2Tim2 Timoteo (16), TtTito (14), FmFilemone (2), EbrEbrei (36), GcGiacomo (10), 1Pt1 Pietro (9), 2Pt2 Pietro (13), 1Gv1 Giovanni (8), 2Gv2 Giovanni (2), 3Gv3 Giovanni (2), GdGiuda (7), ApApocalisse (53)
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ovvero presentando il libro e cercando la parola.
1aNel secondo anno del regno del gran re Assuero, il giorno primo di Nisan, Mardocheo figlio di Iair, figlio di Simei, figlio di Kis, della tribù di Beniamino ebbe un sogno. [vv. 1b-1k] 1lMardocheo allora si svegliò: aveva visto questo sogno e che cosa Dio aveva deciso di fare; continuava a ripensarvi entro il suo cuore e cercava di comprenderlo, in ogni suo particolare, fino a notte.
[v. 1m] 1nquando udì i loro ragionamenti e, indagando sui loro disegni, venne a sapere che quelli si preparavano a mettere le mani sul re Assuero. Allora ne avvertì il re. [vv. 1o-1r]
1Nel secondo anno del regno del gran re Assuero, il giorno primo di Nisan, Mardocheo figlio di Iair, figlio di Simei, figlio di Kis, della tribù di Beniamino ebbe un sogno. 2in quel tempo, dunque, il re Assuero che sedeva sul trono del suo regno nella cittadella di Susa, 3l'anno terzo del suo regno fece un banchetto a tutti i suoi principi e ai suoi ministri. I capi dell'esercito di Persia e di Media, i nobili e i governatori delle province furono riuniti alla sua presenza. [vv. 4-13]
e i più vicini a lui erano Carsenà, Setàr, Admàta, Tarsìs, Mères, Marsenà e Memucàn, sette capi della Persia e della Media che erano suoi consiglieri e sedevano ai primi posti nel regno. - [vv. 15-18] 19Se così sembra bene al re, venga da lui emanato un editto reale da scriversi fra le leggi di Persia e di Media, sicché diventi irrevocabile, per il quale Vasti non potrà più comparire alla presenza del re Assuero e il re conferisca la dignità di regina ad un'altra migliore di lei. 20Quando l'editto emanato dal re sarà conosciuto nell'intero suo regno per quanto è vasto, tutte le donne renderanno onore ai loro mariti dal più grande al più piccolo». [v. 21] 22mandò lettere a tutte le province del regno, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere e ad ogni popolo secondo la sua lingua; perché ogni marito fosse padrone in casa sua e potesse parlare a suo arbitrio.
14[vv. 1-2] 3stabilisca il re in tutte le province del suo regno commissari, i quali radunino tutte le fanciulle vergini e belle nella reggia di Susa, nella casa delle donne, sotto la sorveglianza di Egài, eunuco del re e guardiano delle donne, che darà loro quanto è necessario per abbigliarsi; [vv. 4-23]
1In seguito, il re Assuero promosse Amàn figlio di Hammedàta, l'Agaghita, alla più alta dignità e pose il suo seggio al di sopra di quelli di tutti i prìncipi che erano con lui. [vv. 2-5] 6ma disdegnò di metter le mani addosso soltanto a Mardocheo, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Egli si propose di distruggere il popolo di Mardocheo, tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d'Assuero.
[v. 7] 8Allora Amàn disse al re Assuero: «Vi è un popolo segregato e anche disseminato fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri. [vv. 9-11] 12Il tredici del primo mese furono chiamati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto gli ordini di Amàn, ai satrapi del re e ai governatori di ogni provincia secondo il loro modo di scrivere e ad ogni popolo nella sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato con il sigillo reale. [v. 13a]
13bEssendo io alla testa di molte nazioni e avendo l'impero di tutto il mondo, non esaltato dall'orgoglio del potere, ma governando sempre con moderazione e con dolcezza, ho deciso di rendere sempre indisturbata la vita dei sudditi, di assicurare un regno tranquillo e sicuro fino alle frontiere e di far rifiorire la pace sospirata da tutti gli uomini.
13cAvendo io chiesto ai miei consiglieri come tutto questo possa essere attuato, Amàn, distinto presso di noi per prudenza, segnalato per inalterata devozione e sicura fedeltà ed elevato alla seconda dignità del regno, 13dci ha avvertiti che in mezzo a tutte le stirpi che vi sono nel mondo si è mescolato un popolo ostile, diverso nelle sue leggi da ogni altra nazione, che trascura sempre i decreti del re, così da impedire l'assetto dell'impero da noi irreprensibilmente diretto.
13eConsiderando dunque che questa nazione è l'unica ad essere in continuo contrasto con ogni essere umano, differenziandosi per uno strano tenore di leggi, e che, malintenzionata contro i nostri interessi, compie le peggiori malvagità e riesce di ostacolo alla stabilità del regno, 13fabbiamo ordinato che le persone a voi segnalate nei rapporti scritti da Amàn, incaricato dei nostri interessi e per noi un secondo padre, tutte, con le mogli e i figli, siano radicalmente sterminate per mezzo della spada dei loro avversari, senz'alcuna pietà né perdono, il quattordici del decimosecondo mese, cioè Adàr; [vv. 13g-13]
14Una copia dell'editto, che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché si tenessero pronti per quel giorno. [v. 15]
[vv. 1-2] 3In ogni provincia, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo editto, ci fu gran desolazione fra i Giudei: digiuno, pianto, lutto e a molti servirono di letto il sacco e la cenere. [vv. 4-8]
8a«Ricordati - le fece dire - dei giorni della tua povertà, quando eri nutrita dalla mia mano; perché Amàn, il secondo in dignità dopo il re, ha parlato contro di noi per farci mettere a morte. Invoca il Signore, parla al re in nostro favore e liberaci dalla morte!». [vv. 9-17g]
Ascolta la mia preghiera e sii propizio alla tua eredità; cambia il nostro lutto in gioia, perché vivi possiamo cantare inni al tuo nome, Signore, e non lasciare scomparire la bocca di quelli che ti lodano».
17h[v. 17i]
17kAnche la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un'angoscia mortale. Si tolse le vesti di lusso e indossò gli abiti di miseria e di lutto; invece dei superbi profumi si riempì la testa di ceneri e di immondizie. Umiliò molto il suo corpo e con i capelli sconvolti si muoveva dove prima era abituata agli ornamenti festivi. Poi supplicò il Signore e disse: 17l«Mio Signore, nostro re, tu sei l'unico! Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso se non te, perché un grande pericolo mi sovrasta.
17mIo ho sentito fin dalla mia nascita, in seno alla mia famiglia, che tu, Signore, hai scelto Israele da tutte le nazioni e i nostri padri da tutti i loro antenati come tua eterna eredità, e hai fatto loro secondo quanto avevi promesso. [v. 17n]
17oMa ora non si sono accontentati dell'amarezza della nostra schiavitù, hanno anche posto le mani sulle mani dei loro idoli, giurando di abolire l'oracolo della tua bocca, di sterminare la tua eredità, di chiudere la bocca di quelli che ti lodano e spegnere la gloria del tuo tempio e il tuo altare, [vv. 17p-17s]
17tQuanto a noi, salvaci con la tua mano e vieni in mio aiuto, perché sono sola e non ho altri che te, Signore!
[vv. 17u-17x] 17yLa tua serva da quando ha cambiato condizione fino ad oggi, non ha gioito di nulla, se non di te, Signore, Dio di Abramo.
[v. 17z]
[vv. 1-1c] 1dAlzò il viso splendente di maestà e guardò in un accesso di collera. La regina si sentì svenire, mutò il suo colore in pallore e poggiò la testa sull'ancella che l'accompagnava. [vv. 1e-2] 2aGli disse: «Ti ho visto, signore, come un angelo di Dio e il mio cuore si è agitato davanti alla tua gloria. Perché tu sei meraviglioso, signore, e il tuo volto è pieno d'incanto». [vv. 2b-5]
6Il re disse a Ester, mentre si beveva il vino: «Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, sarà fatto!». [vv. 7-10]
Amàn parlò loro della magnificenza delle sue ricchezze, del gran numero dei suoi figli, di quanto il re aveva fatto per renderlo grande e come l'aveva innalzato sopra i capi e i ministri del re. [vv. 12-14]
11[vv. 1-8] 9si consegni la veste e il cavallo a uno dei principi più nobili del re; si rivesta di quella veste l'uomo che il re vuole onorare, gli si faccia percorrere a cavallo le vie della città e si gridi davanti a lui: Ciò avviene all'uomo che il re vuole onorare». [vv. 10-14]
[v. 1] 2Il re anche questo secondo giorno disse a Ester, mentre si beveva il vino: «Qual è la tua richiesta, regina Ester? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, sarà fatto!». [vv. 3-10]
[vv. 1-8] 9Senza perdere tempo il ventitrè del terzo mese, cioè il mese di Sivan, furono convocati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto l'ordine di Mardocheo, ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall'India all'Etiopia, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere, a ogni popolo nella sua lingua e ai Giudei secondo il loro modo di scrivere e nella loro lingua. [vv. 10-12c]
Non solo cancellano la riconoscenza dal cuore degli uomini, ma esaltati dallo strepito spavaldo di chi ignora il bene, si lusingano di sfuggire a Dio, che tutto vede, e alla sua giustizia che odia il male.
12d[vv. 12e-12g]
12hProvvederemo per l'avvenire ad assicurare a tutti gli uomini un regno indisturbato e pacifico, [vv. 12i-12m]
e con falsi e tortuosi argomenti richiese la pena di morte per il nostro salvatore e in ogni circostanza benefattore Mardocheo, per l'irreprensibile consorte del nostro regno Ester e per tutto il loro popolo. [vv. 12o-12p]
12nsono figli del Dio altissimo, massimo, vivente, il quale in favore nostro e dei nostri antenati dirige il regno nella migliore floridezza. [v. 12r]
12q12sEsposta invece una copia della presente lettera in ogni luogo, permettete ai Giudei di valersi con tutta sicurezza delle loro leggi e prestate loro man forte per respingere coloro che volessero assalirli nel giorno della persecuzione, cioè il tredici del decimosecondo mese chiamato Adàr.
12tInfatti questo giorno, invece di segnare la rovina della stirpe eletta, Dio, signore di ogni cosa, lo ha loro cambiato in giorno di gioia.
12uQuanto a voi, Giudei, tra le vostre feste commemorative celebrate questo giorno insigne con ogni sorta di banchetti, perché, e ora e in avvenire, sia ricordo di salvezza per noi e per i Persiani benevoli, per quelli invece che ci insidiano sia ricordo della loro perdizione.
12vOgni città e più generalmente ogni località che non agirà secondo queste disposizioni, sarà inesorabilmente messa a ferro e fuoco; non soltanto agli uomini sarà resa inaccessibile, ma anche alle fiere e agli uccelli resterà odiosissima per tutti i tempi».
13Una copia dell'editto che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici. [vv. 14-16] 17In ogni provincia, in ogni città, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo decreto, vi era per i Giudei gioia ed esultanza, banchetti e feste. Molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perché il timore dei Giudei era piombato su di loro.
[vv. 1-18] 19Perciò i Giudei della campagna, che abitano in città non circondate da mura, fanno del quattordici del mese di Adar un giorno di gioia, di banchetto e di festa, nel quale si mandano regali gli uni gli altri.
[vv. 19a-20]
per stabilire che ogni anno celebrassero il quattordici e il quindici del mese di Adàr, [v. 22] 23I Giudei si impegnarono a continuare quello che avevano gia cominciato a fare e che Mardocheo aveva loro prescritto. [vv. 24-26] 27i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro stirpe e per quanti si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni, secondo le disposizioni di quello scritto e alla data fissata. 28Questi giorni devono essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; questi giorni di Purim non devono cessare mai di essere celebrati fra i Giudei e il loro ricordo non dovrà mai cancellarsi fra i loro discendenti. 29La regina Ester figlia di Abicàil e il giudeo Mardocheo scrissero con ogni autorità per dar valore a questa loro seconda lettera relativa ai Purim. [vv. 31-32]
21[vv. 1-3a]
Mi ricordo infatti del sogno che avevo visto intorno a questi fatti e nessuno di essi è stato tralasciato: [vv. 3c-3l]
3b1Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto, cominciando dalla Grecia. [vv. 2-9]
10Uscì da quelli una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco che era stato ostaggio a Roma, e assunse il regno nell'anno centotrentasette del dominio dei Greci. [vv. 11-15]
16Quando il regno fu consolidato in mano di Antioco, egli volle conquistare l'Egitto per dominare due regni: [vv. 17-23]
quindi, raccolta ogni cosa, fece ritorno nella sua regione. Fece anche molte stragi e parlò con grande arroganza.
2425Allora vi fu lutto grande per gli Israeliti
in ogni loro regione.
[v. 26]
27Ogni sposo levò il suo lamento
e la sposa nel talamo fu in lutto.
[vv. 28-35]
questo fu un'insidia per il santuario e un avversario maligno per Israele in ogni momento
36
[vv. 37-38]
39Il suo santuario fu desolato come il deserto,
le sue feste si mutarono in lutto,
i suoi sabati in vergogna
il suo onore in disprezzo.
[vv. 40-47]
di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, [vv. 49-50] 51Secondo questi ordini scrisse a tutto il regno, stabilì ispettori su tutto il popolo e intimò alle città di Giuda di sacrificare città per città. [v. 52] 53e ridussero Israele a nascondersi in ogni possibile rifugio.
48[vv. 54-64]
[vv. 1-9]
10Qual popolo non ha invaso il suo regno
e non si è impadronito delle sue spoglie?
[vv. 11-18]
Ma Mattatia rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli nei domini del re lo ascolteranno e ognuno si staccherà dal culto dei suoi padri e vorranno tutti aderire alle sue richieste, [vv. 20-50]
19Ricordate le gesta compiute dai nostri padri ai loro tempi e ne trarrete gloria insigne e nome eterno. [vv. 52-70]
51[vv. 1-2]
3Egli accrebbe la gloria del suo popolo,
rivestì la corazza come gigante,
cinse l'armatura di guerra
e impegnò battaglia
difendendo il campo con la spada.
[vv. 4-13]
disse: «Mi farò un nome e mi coprirò di gloria nel regno combattendo Giuda e i suoi uomini che hanno disprezzato gli ordini del re». [vv. 15-26]
1427Quando il re Antioco seppe queste cose, si adirò furiosamente e diede ordine di radunare tutte le forze militari del suo regno: un esercito grande e potente. 28Aprì l'erario e diede alle truppe il soldo per un anno, ordinando loro di star pronti per ogni evenienza. [vv. 29-60]
[vv. 1-19] 20Avevano visto infatti che i loro erano stati sconfitti e gli altri incendiavano il campo: il fumo che si scorgeva segnalava l'accaduto. [vv. 21-40]
Giuda ordinò ai suoi uomini di tenere impegnati quelli dell'Acra, finché non avesse purificato il santuario. [vv. 42-44] 45Vennero nella felice determinazione di demolirlo, perché non fosse loro di vergogna, essendo stato profanato dai pagani. Demolirono dunque l'altare [vv. 46-57] 58Vi fu gioia molto grande in mezzo al popolo, perché era stata cancellata la vergogna dei pagani. 59Poi Giuda e i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell'altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Casleu, con gioia e letizia. [vv. 60-61]
41[vv. 1-18]
dando loro questa consegna: «Governate questo popolo, ma non attaccate battaglia contro i pagani fino al nostro ritorno». 20Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Gàlaad.
19[vv. 21-26] 27Ve n'erano pure rinchiusi nelle altre città di Gàlaad e - dicevano - per il giorno dopo era stabilito di dar l'assalto alle fortezze, espugnarle e di eliminare tutti costoro in un sol giorno. 28Allora Giuda con il suo esercito tornò indietro subito per la via del deserto verso Bozra; prese la città e passò ogni maschio a fil di spada, s'impadronì di tutte le loro spoglie e incendiò la città. [v. 29] 30Verso il mattino alzarono gli occhi ed ecco gran folla che non si poteva contare issava scale e macchine per espugnare la fortezza e gia attaccava gli assediati. [vv. 31-45]
46Arrivarono a Efron, città posta sul percorso, grande e particolarmente forte, che non era possibile evitare da nessuna parte e bisognava passarvi in mezzo. [vv. 47-68]
[vv. 1-14]
e gli diede il diadema e la veste regia e l'anello con l'incarico di guidare Antioco suo figlio e di educarlo al regno. [v. 16] 17Lisia fu informato che il re era morto e dispose che regnasse Antioco figlio di lui, che egli aveva educato fin da piccolo, e lo chiamò Eupàtore.
15[vv. 18-25] 26Ed ecco, ora hanno posto il campo contro l'Acra in Gerusalemme per espugnarla e hanno fortificato il santuario e Bet-Zur. [vv. 27-35]
questi in ogni caso si tenevano ai lati della bestia e, quando si muoveva, si spostavano insieme senza allontanarsi da essa. 37Sopra ogni elefante vi erano solide torrette di legno, protette dagli attacchi, legate con cinghie, e su ogni torretta stavano quattro soldati, che di là bersagliavano, e un conducente indiano. [vv. 38-54]
3655Lisia poi venne a sapere che Filippo, designato dal re Antioco, ancora in vita, per educare Antioco suo figlio e prepararlo al regno, [v. 56] 57Allora mostrò fretta e accennò di voler partire e disse al re e ai comandanti dell'esercito e ai soldati: «Noi ci esauriamo di giorno in giorno: il cibo è scarso e il luogo che assediamo è ben munito, mentre gli affari del regno ci premono. [vv. 58-63]
[vv. 1-34]
giurò incollerito: «Se non sarà consegnato subito Giuda e il suo esercito nelle mie mani, vi assicuro che quando tornerò a guerra finita, darò alle fiamme questo tempio»; e se ne andò tutto furioso. [vv. 36-50]
35[vv. 1-2] 3Aveva saputo quanto avevano compiuto nella Spagna per impadronirsi delle miniere di oro e di argento che vi sono; 4e come avevano sottomesso tutta la regione con la loro saggezza e costanza, benché il paese fosse assai lontano da loro, e avevano vinto i re che erano venuti contro di loro dall'estremità della terra: li avevano sconfitti e avevano inflitto loro gravi colpi e gli altri re pagavano loro il tributo ogni anno. [vv. 5-6] 7che lo presero vivo e gli imposero di pagare, lui e i suoi successori, un tributo ingente, di consegnare ostaggi e cedere territori: [vv. 8-10] 11Gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenuto amicizia. [v. 12] 13Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono innalzati in potenza. [vv. 14-17]
per liberarsi dal giogo, perché vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitù. [vv. 19-32]
181Nell'anno centosessanta Alessandro Epìfane, figlio di Antioco, s'imbarcò e occupò Tolemàide; vi fu riconosciuto re e cominciò a regnare. [vv. 2-32]
Rimetto in libertà senza compenso anche ogni persona giudea, fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei domìni; tutti siano esonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame. [vv. 34-39] 40Io personalmente assegno ogni anno quindicimila sicli d'argento prelevati dai diritti del re sulle località più convenienti. [vv. 41-53]
33concludiamo tra di noi amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io sarò tuo genero e offrirò a te e a lei doni degni di te».
5455Tolomeo rispose: «Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno. [vv. 56-59]
Egli andò con grande parata a Tolemàide e s'incontrò con i due re; offrì loro e ai loro amici oro e argento e molti doni e si guadagnò il loro favore. [vv. 61-89]
601Il re d'Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che è lungo il lido del mare e molte navi e cercava di impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno. [v. 2] 3Ma quando Tolomeo entrava nelle città, stabiliva in ognuna di esse le sue truppe di guarnigione. [vv. 4-6] 7Giònata accompagnò poi il re fino al fiume chiamato Elèutero e fece ritorno in Gerusalemme. [v. 8] 9Mandò un'ambasciata a dire al re Demetrio: «Su, concludiamo un'alleanza fra noi: io ti darò mia figlia, che Alessandro ha in moglie, e la possibilità di rientrare nel regno di tuo padre. [vv. 10-19]
20In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare l'Acra in Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa. [vv. 21-26] 27lo confermò nella dignità di sommo sacerdote e in tutti gli onori che aveva prima e stabilì che fosse annoverato tra i primi suoi amici. [vv. 28-33]
Abbiamo assegnato a loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Afèrema, Lidda e Ramatàim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi. [vv. 35-37]
3438Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedò le truppe perché ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri. [v. 39] 40Egli insistette che glielo cedesse per farlo regnare al posto di suo padre e gli riferì quanto aveva detto Demetrio e l'ostilità che avevano per lui i soldati, e rimase là molti giorni. [vv. 41-50] 51Gettarono le armi e fecero la pace. I Giudei crebbero in fama presso il re e presso quanti erano nel suo regno e fecero ritorno in Gerusalemme portando grande bottino. 52Demetrio rimase sul trono del suo regno e il paese fu in pace sotto di lui. [v. 53]
54Dopo questi fatti, Trifone ritornò con Antioco ancora adolescente, il quale cominciò a regnare e cinse la corona. [vv. 55-74]
[vv. 1-6]
Gia in passato era stata spedita una lettera ad Onia sommo sacerdote da parte di Areo, che regnava fra di voi, con l'attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa. [vv. 8-15] 16Ora abbiamo designato Numenio figlio di Antioco e Antìpatro figlio di Giasone e li abbiamo inviati presso i Romani a rinnovare la precedente amicizia e alleanza con loro. 17Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fraternità. [vv. 18-33]
7aveva sentito infatti che avevano intenzione di consegnare la fortezza ai partigiani di Demetrio; perciò vi pose una guarnigione per presidiarla.
34[vv. 35-44]
Su, dovresti rimandarli alle loro case; tu scegli per te pochi uomini che ti accompagnino e vieni con me a Tolemàide e io la consegnerò a te insieme con le altre fortezze e il resto dell'esercito e tutti i funzionari, poi tornerò indietro e partirò: sono venuto appunto per questo». [vv. 46-52] 53Tutti i popoli intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: «Non hanno più né capo né sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e cancelleremo anche il loro ricordo dagli uomini».
45[vv. 1-47]
Egli eliminò da essa ogni contaminazione e vi stabilì uomini che fossero osservanti della legge; poi la fortificò e costruì in essa la propria dimora.
48[vv. 49-51] 52Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio lungo l'Acra; qui abitò con i suoi. [v. 53]
[vv. 1-7]
8spazzò via da essa le immondezze,
e nessuno gli si oppose.
In pace si diedero a coltivare la loro terra;
il suolo dava i suoi prodotti
e gli alberi della campagna i loro frutti.
[vv. 9-11]
12Ognuno sedeva sotto la sua vite
e sotto il suo fico
e nessuno incuteva loro timore.
[v. 13]
14Confortò tutti i derelitti nel suo popolo;
ricercò la legge ed eliminò ogni iniquo e maligno.
[vv. 15-22]
23È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e di inserire il testo del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo».
[vv. 24-39]
40Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore; [vv. 41-49]
[vv. 1-2] 3Poiché alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra. 4È mia volontà sbarcare nella regione, per punire coloro che hanno rovinato il nostro paese e desolato molte città nel mio regno. [vv. 5-8] 9Quando poi avremo preso possesso del nostro regno, onoreremo te, il tuo popolo e il tempio con grandi onori, così da render chiara la vostra gloria in tutta la terra».
[vv. 10-14]
15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suo compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:
[vv. 16-20] 21Se pertanto uomini pestiferi sono fuggiti dalla loro regione presso di voi, consegnateli a Simone, perché ne faccia giustizia secondo la loro legge».
[vv. 22-24]
25Antioco dunque teneva il campo contro Dora da due giorni, lanciando continuamente contro di essa le schiere e costruendo macchine; aveva precluso a Trifone ogni possibilità di uscire ed entrare. [vv. 26-27] 28Poi gli inviò Atenobio, uno dei suoi amici, a trattare con lui in questi termini: «Voi occupate Giaffa, Ghezer e l'Acra in Gerusalemme, tutte città del mio regno. 29Avete devastato il loro territorio e avete causato rovina grande nel paese e vi siete impadroniti di molte località nel mio regno. 30Ora, consegnate le città che avete occupate, insieme con i tributi delle località di cui vi siete impadroniti fuori del territorio della Giudea, [vv. 31-41]
[vv. 1-9] 10I nemici fuggirono nelle torri esistenti nelle campagne di Asdòd, ma egli vi appiccò il fuoco. Restarono sul campo circa duemila nemici. Poi Giovanni ritornò in Giudea senza molestie.
[vv. 11-12] 13Il suo cuore si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. [vv. 14-15] 16Quando Simone e i figli furono inebriati, Tolomeo e i suoi uomini si alzarono, impugnarono le armi, si scagliarono contro Simone nella sala del banchetto e trucidarono lui, i due figli e alcuni suoi servi. [v. 17] 18Tolomeo scrisse di questa cosa e spedì al re, perché gli inviasse milizie in aiuto e gli desse in consegna la loro regione e le città. [vv. 19-24]