10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
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10. | Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio |
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Un termine di ricerca potrebbe essere un nome o un'abbreviazione di libro biblico: rt = Libro di Rut. Forse ti può interessare ricaricare la pagina presentando il libro invece di cercare la parola
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[vv. 1-4] 5passati questi giorni il re fece un altro banchetto di sette giorni, nel cortile del giardino della reggia, per tutto il popolo che si trovava nella cittadella di Susa, dal più grande al più piccolo. 6Vi erano cortine di lino fine e di porpora viola, sospese con cordoni di bisso e di porpora rossa ad anelli d’argento e a colonne di marmo bianco; vi erano inoltre divani d’oro e d’argento sopra un pavimento di marmo verde, bianco e di madreperla e di pietre a colori. [vv. 7-22]
[vv. 1-5]
rtato da Gerusalemme fra quelli condotti in esilio con Ieconia, re di Giuda, da Nabucodònosor, re di Babilonia. 7Egli aveva allevato Adàssa, cioè Ester, figlia di un suo zio, perché lei era orfana di padre e di madre. La ragazza era di bella presenza e di aspetto avvenente; alla morte del padre e della madre, Mardocheo l’aveva presa come propria figlia. [vv. 8-10]
6che era stato deportile dell’harem per sapere se Ester stava bene e come la trattavano.
11Mardocheo tutti i giorni passeggiava davanti al co[v. 12] 13la fanciulla andava dal re e tutto ciò che chiedeva le veniva dato per portarlo con sé dall’harem alla reggia. [vv. 14-18]
19Ora, la seconda volta che si radunavano le fanciulle, Mardocheo era seduto alla porta del re. [v. 20] 21In quei giorni, quando Mardocheo sedeva alla porta del re, Bigtan e Teres, due degli eunuchi del re che custodivano la soglia, irritati contro il re Assuero, cercarono il modo di mettere le mani sulla persona del re. 22La cosa fu risaputa da Mardocheo, che avvertì la regina Ester, ed Ester ne parlò al re in nome di Mardocheo. 23Svolte le indagini e scoperto il fatto, i due eunuchi furono impiccati a un palo. E la cosa fu registrata nel libro delle cronache, alla presenza del re.
[v. 1] 2Tutti i ministri del re, che stavano alla porta del re, si inginocchiavano e si prostravano davanti ad Aman, perché così aveva ordinato il re a suo riguardo. Ma Mardocheo non s’inginocchiava né si prostrava. 3I ministri del re, che stavano alla porta del re, dissero a Mardocheo: «Perché trasgredisci l’ordine del re?». [vv. 4-5] 6ma gli sembrò poca cosa mettere le mani addosso a Mardocheo soltanto, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Egli si propose di distruggere tutti i Giudei che si trovavano nel regno d’Assuero, cioè il popolo di Mardocheo.
7Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si gettò il pur, cioè la sorte, alla presenza di Aman, per la scelta del giorno e del mese. La sorte cadde sul tredici del dodicesimo mese, chiamato Adar. [vv. 8-10] 11Il re disse ad Aman: «Il denaro sia per te: al popolo fa’ pure quello che ti sembra opportuno». [vv. 12-14]
rtirono in tutta fretta per eseguire l’ordine del re e il decreto fu promulgato nella cittadella di Susa. Mentre il re e Aman stavano a gozzovigliare, la città di Susa era costernata.
15I corrieri pa[v. 1] 2giunse fin davanti alla porta del re, poiché a nessuno che fosse coperto di sacco era permesso entrare per la porta del re. [vv. 3-4] 5Allora Ester chiamò Atac, uno degli eunuchi che il re aveva messo al suo servizio, e lo incaricò di andare da Mardocheo per domandare che cosa era avvenuto e perché si comportasse così. 6Atac si recò da Mardocheo sulla piazza della città, davanti alla porta del re. [vv. 7-10]
rte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d’oro, nel qual caso avrà salva la vita. Quanto a me, sono già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re». [v. 12] 13e Mardocheo fece dare questa risposta a Ester: «Non pensare di salvarti tu sola, fra tutti i Giudei, per il fatto che ti trovi nella reggia. [vv. 14-17]
11«Tutti i ministri del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna, entra dal re nell’atrio interno, senza essere stato chiamato, in forza di una legge uguale per tutti, deve essere messo a mo1Il terzo giorno Ester indossò le sue vesti da regina e si presentò nel cortile interno della reggia, di fronte all’appartamento del re. Il re sedeva sul suo trono regale nella reggia, di fronte all’ingresso del palazzo. 2Appena il re vide la regina Ester che stava nel cortile, ella trovò grazia ai suoi occhi. Il re stese verso Ester lo scettro d’oro che teneva in mano: Ester si avvicinò e toccò la punta dello scettro. [vv. 3-8]
9Aman quel giorno uscì lieto e con il cuore contento, ma quando alla porta del re vide Mardocheo che non si alzava né si muoveva per lui, fu preso d’ira contro di lui. [vv. 10-12] 13Ma tutto questo non mi basta, finché vedrò Mardocheo, il Giudeo, restar seduto alla porta del re». [v. 14]
1Quella notte il re non poteva prendere sonno. Allora ordinò che gli si portasse il libro delle memorie, le cronache, e ne fu fatta la lettura alla presenza del re. [vv. 2-9] 10Allora il re disse ad Aman: «Presto, prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa’ così a Mardocheo, il Giudeo, che si trova alla porta del re; non tralasciare nulla di tutto quello che hai detto».
[v. 11] 12Poi Mardocheo tornò alla porta del re, ma Aman andò subito a casa, afflitto e con il capo velato.
[vv. 13-14]
[vv. 1-6]
7Il re incollerito si alzò dal banchetto e uscì nel giardino della reggia, mentre Aman rimase per chiedere la grazia della vita alla regina Ester, perché vedeva bene che da parte del re la sua rovina era decisa. [vv. 8-10]
1In quello stesso giorno il re Assuero diede alla regina Ester la casa di Aman, il nemico dei Giudei. Mardocheo si presentò al re, al quale Ester aveva rivelato il rapporto di parentela che lo legava a lei. [vv. 2-13]
rtirono premurosi e stimolati dal comando del re, mentre il decreto veniva promulgato anche nella cittadella di Susa.
14Così i corrieri, che cavalcavano corsieri reali, pa[vv. 15-17]
[vv. 1-2] 3Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perché il timore di Mardocheo era piombato su di loro. [vv. 4-6] 7e misero a morte Parsandàta, Dalfòn, Aspàta, [vv. 8-10] 11Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella cittadella di Susa fu portato a conoscenza del re.
[vv. 12-23]
rte, per confonderli e farli perire. [vv. 25-32]
24Aman, infatti, il figlio di Ammedàta, l’Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il pur, cioè la so[v. 1] 2Tutte le gesta potenti e valorose di Mardocheo, e i particolari che narrano della dignità a cui il re lo aveva elevato, non sono forse descritti nel libro delle Cronache dei re di Media e di Persia? [v. 3]
[v. 1] 2Egli intraprese molte guerre, si impadronì di fortezze e uccise i re della terra; [vv. 3-8] 9dopo la sua morte cinsero tutti il diadema e, dopo di loro, i loro figli per molti anni, moltiplicando i mali sulla terra. [vv. 10-17]
rte. 19Così espugnò le città fortificate dell’Egitto e fece bottino della terra d’Egitto.
18e venne a battaglia con Tolomeo, re d’Egitto. Tolomeo fu travolto davanti a lui e dovette fuggire, e molti caddero colpiti a mo[v. 20] 21Entrò con arroganza nel santuario e ne asportò l’altare d’oro e il candelabro dei lumi con tutti i suoi arredi, 22la tavola dell’offerta e i vasi per le libagioni, le coppe e gli incensieri d’oro, il velo, le corone e i fregi d’oro della facciata del tempio e lo spogliò tutto; 23s’impadronì dell’argento e dell’oro e d’ogni oggetto pregiato e asportò i tesori nascosti che riuscì a trovare. [vv. 24-29]
rte molta gente in Israele. [vv. 31-33] 34Vi stabilirono una razza perversa, uomini scellerati, che vi si fortificarono, [vv. 35-38]
30e rivolse loro con perfidia parole di pace ed essi gli prestarono fede. Ma all’improvviso piombò sulla città, le inflisse colpi crudeli e mise a mo
39Il suo santuario fu desolato come il deserto,
le sue feste si mutarono in lutto,
i suoi sabati in vergogna,
il suo onore in disprezzo.
[vv. 40-49]
rte a chiunque non avesse agito secondo gli ordini del re. [vv. 51-54]
50pena la morte delle case e nelle piazze. [v. 56] 57Se presso qualcuno veniva trovato il libro dell’alleanza e se qualcuno obbediva alla legge, la sentenza del re lo condannava a morte. 58Trattavano con prepotenza quegli Israeliti che ogni mese venivano scoperti nella città, [v. 59] 60Mettevano a morte, secondo gli ordini, le donne che avevano fatto circoncidere i loro figli, [vv. 61-64]
55e bruciarono incenso sulle po1In quei giorni Mattatia, figlio di Giovanni, figlio di Simone, sacerdote della stirpe di Ioarìb, partì da Gerusalemme e venne a stabilirsi a Modin. [vv. 2-8]
9gli arredi della sua gloria sono stati portati via come preda,
sono stati trucidati i suoi bambini nelle piazze
e i fanciulli dalla spada nemica.
[vv. 10-15]
rte. [vv. 17-28]
16Molti Israeliti andarono con loro; invece Mattatia e i suoi figli si raccolsero in dispa29Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero nel deserto, per stabilirvisi [v. 30] 31Fu riferito agli uomini del re e alle milizie che stavano a Gerusalemme, nella Città di Davide, che laggiù, in luoghi nascosti del deserto, si erano raccolti uomini che avevano infranto l’editto del re. [vv. 32-40]
rti i nostri fratelli nei nascondigli».
41Presero in quel giorno stesso questa decisione: «Combatteremo contro chiunque venga a darci battaglia in giorno di sabato e non moriremo tutti come sono mo[vv. 42-48]
49Intanto si avvicinava per Mattatia l’ora della morte ed egli disse ai figli: «Ora dominano superbia e ingiustizia, è il tempo della distruzione e dell’ira rabbiosa. [vv. 50-55] 56Caleb, testimoniando nell’assemblea, ebbe in sorte parte del nostro paese. [vv. 57-63] 64Figli, siate valorosi e forti nella legge, perché in essa sarete glorificati. [v. 65] 66Giuda Maccabeo, forte guerriero dalla sua gioventù, sarà capo del vostro esercito e condurrà la battaglia contro i popoli. [vv. 67-70]
[vv. 1-4]
5Inseguì gli iniqui braccandoli,
i perturbatori del popolo distrusse con il fuoco.
[vv. 6-9]
10Apollònio radunò dei pagani e un forte esercito dalla Samaria per combattere Israele. 11Giuda lo seppe e avanzò contro di lui, lo sconfisse e lo uccise; molti caddero colpiti a morte e i superstiti fuggirono. [vv. 12-14] 15Fece i preparativi e si unì a lui un forte gruppo di rinnegati per aiutarlo a vendicarsi dei figli d’Israele. [v. 16] 17Ma quando videro lo schieramento avanzare contro di loro, dissero a Giuda: «Come faremo noi così pochi ad attaccare battaglia contro una moltitudine così forte? Oltre tutto, siamo rimasti oggi senza mangiare». [vv. 18-36]
rtì da Antiòchia, la capitale del suo regno, nell’anno centoquarantasette; passò l’Eufrate e percorse le regioni settentrionali.
37Il re poi prese l’altra metà dell’esercito e pa[vv. 38-39] 40Questi partirono con tutte le truppe e andarono ad accamparsi vicino a Èmmaus, nella pianura. [vv. 41-44]
45Gerusalemme era disabitata come un deserto,
nessuno dei suoi figli vi entrava o ne usciva,
il santuario era calpestato,
gli stranieri erano nella Cittadella,
soggiorno dei pagani.
La gioia era sparita da Giacobbe,
erano scomparsi il flauto e la cetra.
[vv. 46-48] 49Portarono le vesti sacerdotali, le primizie e le decime e fecero venire avanti i nazirei, che avevano terminato i giorni del loro voto, [vv. 50-57] 58Giuda ordinò: «Cingetevi e siate forti e state preparati per l’alba di domani a dar battaglia a questi pagani, che si sono alleati per distruggere noi e il nostro santuario. [vv. 59-60]
[vv. 1-6] 7Videro l’accampamento dei pagani difeso e fortificato, con la cavalleria disposta intorno, tutti esperti nella guerra. [vv. 8-18]
rto che spiando dal monte [vv. 20-33]
19Mentre Giuda ancora parlava, apparve un reparte e dall’altra, e caddero davanti ai Giudei circa cinquemila uomini del campo di Lisia. [vv. 35-37]
34Poi sferrarono l’attacco da una parte arse e cresciute le erbe nei cortili, come in un luogo selvatico o montuoso, e le celle sacre in rovina. [vv. 39-42] 43che purificarono il santuario e portarono le pietre profanate in luogo immondo. [vv. 44-47] 48Restaurarono il santuario e consacrarono l’interno del tempio e i cortili; [vv. 49-50] 51Posero ancora i pani sulla tavola e stesero le cortine. Così portarono a termine tutte le opere intraprese.
38Trovarono il santuario desolato, l’altare profanato, le po[vv. 52-56] 57Poi ornarono la facciata del tempio con corone d’oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le celle sacre, munendole di porte. [vv. 58-60] 61Vi stabilì un contingente per presidiarlo e fortificò Bet-Sur, perché il popolo avesse una difesa contro l’Idumea.
[vv. 1-5] 6Poi passò agli Ammoniti e vi trovò un forte contingente e un popolo numeroso al comando di Timòteo. [vv. 7-8]
9Anche i pagani di Gàlaad si coalizzarono contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli; ma questi fuggirono a Dàtema, nella fortezza, [v. 10] 11e si preparano a venire a espugnare la fortezza dove siamo rifugiati; Timòteo è a capo del loro esercito. [v. 12] 13e tutti i nostri fratelli che erano nel territorio di Tubia sono stati messi a morte, sono state condotte in schiavitù le loro mogli con i figli e con i loro beni, e sono periti circa un migliaio di uomini».
[vv. 14-21]
rte di Tolemàide. Caddero tra i pagani circa tremila uomini e Simone portò via le loro spoglie. [v. 23]
22egli li inseguì fino alle po24Da parte loro Giuda Maccabeo e il fratello Giònata passarono il Giordano e camminarono per tre giorni nel deserto. [v. 25] 26che molti di loro erano assediati a Bosra e Bosor, ad Àlema, a Casfo, a Maked e Karnàin, tutte città fortificate e grandi, 27che altri erano rinchiusi nelle altre città di Gàlaad, che per il giorno dopo era stabilito di dare l’assalto alle fortezze, di espugnarle e di eliminare tutti in un solo giorno. 28Allora Giuda con il suo esercito tornò subito indietro per la via del deserto verso Bosra; prese la città e passò ogni maschio a fil di spada, s’impadronì di tutte le loro spoglie e incendiò la città. 29Nella notte partì di là e marciarono fino alla fortezza. 30Verso il mattino alzarono gli occhi ed ecco una folla innumerevole che issava scale e macchine per espugnare la fortezza e stava attaccando. [vv. 31-39]
rtamente ci vincerà. [vv. 41-45]
40Timòteo disse ai comandanti del suo esercito, mentre Giuda e il suo esercito si avvicinavano al torrente: «Se passerà per primo contro di noi, non potremo resistergli, perché certicolarmente fortificata, che non era possibile evitare da nessuna parte e bisognava passarvi in mezzo. 47Gli abitanti della città avevano chiuso loro il passaggio barricando le porte con pietre. [vv. 48-52] 53Giuda sollecitava quelli che rimanevano indietro e confortava il popolo durante tutto il viaggio, finché giunsero nella Giudea. [vv. 54-64]
46Arrivarono a Efron, grande città posta sul percorso, pa65Giuda con i suoi fratelli uscì ancora per combattere contro i figli di Esaù nella regione meridionale e colpì Ebron e le sue dipendenze, distrusse le sue fortezze e diede fuoco tutt’intorno alle sue torri. [vv. 66-68]
[vv. 1-8] 9Rimase così molti giorni, perché si rinnovava in lui una forte depressione e credeva di morire. [v. 10] 11Ho detto in cuor mio: in quale tribolazione sono giunto, in quale terribile agitazione sono caduto, io che ero così fortunato e benvoluto sul mio trono! 12Ora mi ricordo dei mali che ho commesso a Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d’oro e d’argento che vi si trovavano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. [vv. 13-16] 17Lisia fu informato che il re era morto e dispose che regnasse Antioco, suo figlio, che egli aveva educato fin da piccolo, e lo chiamò Eupàtore.
[vv. 18-22] 23Noi siamo stati lieti di servire tuo padre, di comportarci secondo i suoi comandi e di obbedire ai suoi editti. 24Per questo i figli del nostro popolo hanno posto assedio alla fortezza e si sono estraniati da noi; inoltre uccidono quanti di noi capitano nelle loro mani e si dividono i nostri averi. [v. 25] 26Ed ecco, ora hanno posto il campo contro la Cittadella, a Gerusalemme, per espugnarla e hanno fortificato il santuario e Bet-Sur. [vv. 27-40]
rte. [vv. 42-44] 45Corse dunque verso l’animale con coraggio, attraverso la falange, e colpiva a morte a destra e a sinistra, mentre i nemici si dividevano davanti a lui, ritirandosi sui due lati. [vv. 46-47]
41Tremavano quanti sentivano il frastuono di quella moltitudine e la marcia di tanta gente e il cozzo delle armi: era veramente un esercito immenso e fo48Allora i reparti dell’esercito del re salirono per attaccarli a Gerusalemme e il re si accampò contro la Giudea e il monte Sion. [vv. 49-55]
rtito con il re e cercava di prendere in mano il governo. 57Allora in fretta fece cenno di voler partire e disse al re e ai comandanti dell’esercito e ai soldati: «Noi ci esauriamo di giorno in giorno: il cibo è scarso e il luogo che assediamo è ben munito, mentre gli affari del regno incombono su di noi. [vv. 58-60] 61Il re e i capi giurarono davanti a loro, ed essi a tali patti uscirono dalla fortezza. 62Ma quando il re fece l’ingresso sul monte Sion e vide le fortificazioni del luogo, violò il giuramento che aveva fatto e impose la distruzione delle mura di cinta. 63Poi partì in fretta e fece ritorno ad Antiòchia; vi trovò Filippo padrone della città, gli fece guerra e s’impadronì della città con la forza.
56era tornato dalla Persia e dalla Media; era con lui l’esercito pa1Nell’anno centocinquantuno Demetrio, figlio di Seleuco, partì da Roma e sbarcò con pochi uomini in una città della costa, dove si proclamò re. [vv. 2-9]
rtirono e giunsero in Giudea con forze numerose. Bàcchide mandò messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli, per portare con inganno parole di pace. 11Ma essi non credettero alle loro parole: avevano infatti saputo che erano giunti con un forte esercito. [vv. 12-13] 14Dicevano infatti: «Un sacerdote della stirpe di Aronne è venuto con i soldati, non ci farà certo del male». [vv. 15-18]
10Così parte e alcuni del popolo, e li fece uccidere e gettare in un grande pozzo. [vv. 20-21] 22i perturbatori del popolo si unirono tutti a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele. [v. 23] 24uscì allora nelle regioni intorno alla Giudea, fece vendetta degli uomini che avevano disertato e impedì loro di fare scorrerie nella regione. [vv. 25-30]
19Bàcchide poi levò il campo da Gerusalemme e si accampò a Bet-Zait; mandò ad arrestare molti degli uomini che erano passati dalla sua parto, uscì all’attacco contro Giuda verso Cafarsalamà, 32e caddero dalla parte di Nicànore circa cinquecento uomini. Poi ripararono nella Città di Davide.
31Nicànore allora, come vide che il suo piano era stato scope33Dopo questi fatti Nicànore salì al monte Sion e gli vennero incontro dal santuario alcuni sacerdoti e anziani del popolo, per salutarlo con espressioni di pace e mostrargli l’olocausto offerto per il re. [vv. 34-46]
rtarono nei pressi di Gerusalemme, dove le esposero. [vv. 48-50]
47I Giudei presero le spoglie e il bottino, mozzarono la testa di Nicànore e la sua destra, che aveva steso con arroganza, e le po1Giuda venne a conoscere la fama dei Romani: che essi erano molto potenti e favorivano tutti quelli che simpatizzavano per loro e accordavano amicizia a quanti si rivolgevano a loro e che erano forti e potenti. [vv. 2-9] 10ma la cosa era stata da loro risaputa, e avevano mandato contro di loro un solo generale, erano venuti a battaglia con loro e molti caddero uccisi; avevano condotto in schiavitù le loro mogli e i loro figli e avevano saccheggiato i loro beni, avevano conquistato il paese, avevano abbattuto le loro fortezze e li avevano resi soggetti fino ad oggi. [vv. 11-16]
17Giuda pertanto scelse Eupòlemo, figlio di Giovanni, figlio di Acco, e Giasone, figlio di Eleàzaro, e li inviò a Roma a stringere amicizia e alleanza, [vv. 18-32]
1Quando Demetrio seppe che era morto Nicànore ed era stato distrutto il suo esercito in combattimento, decise di mandare di nuovo Bàcchide e Àlcimo in Giudea e l’ala destra dell’esercito con loro. [vv. 2-3] 4Poi lo tolsero e si portarono a Berea con ventimila fanti e duemila cavalieri. [vv. 5-11] 12La falange si mosse avanzando ai due lati, al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe. [v. 13] 14Giuda notò che Bàcchide e la parte più forte dell’esercito erano a destra: allora si unirono a lui tutti i più coraggiosi 15e fu travolta l’ala destra dal loro urto ed egli la inseguì fino al monte di Azoto. [v. 16] 17Così si accese la battaglia e caddero molti feriti a morte, da una parte e dall’altra; [vv. 18-22]
23Dopo la morte di Giuda riapparvero gli iniqui in tutto il territorio d’Israele e risorsero tutti gli operatori d’ingiustizia. 24In quei giorni sopravvenne una terribile carestia e gli stessi abitanti della regione passarono dalla loro parte. [vv. 25-28] 29«Da quando è morto tuo fratello Giuda, non c’è uomo simile a lui per condurre l’azione contro i nemici e Bàcchide, e contro gli avversari della nostra nazione. [vv. 30-32]
rto di Tekòa e si accamparono presso la cisterna di Asfar. 34Bàcchide però lo venne a sapere in giorno di sabato e si portò anche lui con tutto il suo esercito al di là del Giordano. [v. 35] 36Ma i figli di Iambrì, che abitavano a Màdaba, fecero una razzia e catturarono Giovanni con tutte le cose che aveva e portarono via tutto. 37Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone, suo fratello: «I figli di Iambrì celebrano una grande festa di nozze e da Nadabàt conducono la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne». [v. 38] 39Ed ecco, alzando gli occhi, videro un corteo numeroso e festante e lo sposo con gli amici e i fratelli, che avanzava incontro al corteo, con tamburelli e strumenti musicali e grande apparato. 40Balzando sopra di loro dall’appostamento in cui si trovavano, li trucidarono; molti caddero colpiti a morte mentre gli altri ripararono sul monte, ed essi presero le loro spoglie. [vv. 41-48]
33Ma Giònata e Simone, suo fratello, con tutti i loro seguaci, lo seppero e fuggirono nel deserte di Bàcchide caddero in quella giornata circa mille uomini. 50Bàcchide poi tornò a Gerusalemme ed edificò fortezze in tutta la Giudea: le fortezze di Gerico, Èmmaus, Bet-Oron, Betel, Tamnata, Piratòn e Tefon, con mura alte, porte e sbarre, e [v. 51] 52Fortificò anche la città di Bet-Sur, Ghezer e la Cittadella e vi stabilì milizie e vettovaglie. [v. 53]
49Dalla pa54Nell’anno centocinquantatré, nel secondo mese, Àlcimo ordinò di demolire il muro del cortile interno del santuario; distrusse così l’opera dei profeti. Si incominciò dunque a demolire. [vv. 55-56] 57Bàcchide, vedendo che Àlcimo era morto, se ne tornò presso il re, e la Giudea rimase tranquilla per due anni.
[vv. 58-60] 61Anzi, questi presero una cinquantina di uomini, tra i promotori di tale scelleratezza nel paese, e li misero a morte. 62Poi Giònata e Simone con i loro uomini si ritirarono a Bet-Basì nel deserto, ricostruirono le sue rovine e la fortificarono. [vv. 63-66] 67Simone, a sua volta, e i suoi fecero una sortita dalla città e incendiarono le macchine. [v. 68] 69Si rivolse con rabbia contro quegli iniqui, che l’avevano consigliato di venire in quella regione, e ne mandò a morte molti; poi decise di ritornare nella sua terra. [vv. 70-73]
[vv. 1-4] 5Si ricorderà certo di tutti i mali che abbiamo causato a lui, ai suoi fratelli e al suo popolo». [vv. 6-10] 11Ordinò ai costruttori di edificare le mura e la cinta muraria del monte Sion con pietre quadrate per fortificazione, e così fecero. 12Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bàcchide fuggirono, [vv. 13-14]
15Il re Alessandro seppe dell’ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate. [vv. 16-18]
rte e potente e disposto a essere nostro amico. [vv. 20-29]
19Abbiamo sentito dire di te che sei uomo forte del grano e la metà dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre. [vv. 31-32] 33Rimetto in libertà senza compenso ogni persona giudea, fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei domìni; tutti siano esonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame. [vv. 34-36] 37Sarà posto di stanza qualcuno di loro nelle più grandi fortezze del re e alcuni di loro saranno preposti agli affari di fiducia del regno; i loro superiori e i comandanti saranno scelti tra di loro e potranno regolarsi secondo le loro leggi, come ha prescritto il re anche per la Giudea. [vv. 38-41] 42Oltre a ciò, i cinquemila sicli che venivano prelevati dall’ammontare delle entrate annuali del tempio, sono condonati anch’essi, perché appartengono ai sacerdoti che vi prestano servizio. 43Chiunque si rifugerà nel tempio di Gerusalemme e nella sua zona, con debiti da rendere al re o per qualunque motivo, sarà dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno. [v. 44] 45Anche per la costruzione delle mura e delle fortificazioni intorno a Gerusalemme le spese saranno sostenute dall’erario del re e così per la costruzione di mura nella Giudea».
30Rinuncio anche da oggi in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza pa[vv. 46-56]
57Tolomeo partì dall’Egitto con la figlia Cleopatra e si recò a Tolemàide nell’anno centosessantadue. [vv. 58-62]
rti accuse contro di lui, per qualunque motivo, e nessuno gli rechi molestia in alcun modo». [vv. 64-69]
63Il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: «Attraversate con lui la città e proclamate che nessuno po70«Soltanto tu ti sei alzato contro di noi e io sono diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perché ti fai forte contro di noi stando sui monti? [vv. 71-79] 80Giònata però si era accorto che c’era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe dal mattino alla sera. [vv. 81-84] 85Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini. [vv. 86-89]
[v. 1] 2Venne in Siria con dimostrazioni pacifiche, e tutte le città gli aprivano le porte e gli andavano incontro, perché era ordine del re Alessandro di andargli incontro, essendo suo suocero. [vv. 3-17] 18Ma anche il re Tolomeo morì al terzo giorno, e coloro che si trovavano nelle sue fortezze furono sopraffatti da quelli che già erano di stanza nelle fortezze. [vv. 19-40]
rtezze, perché erano sempre in lotta con Israele. 42Demetrio fece rispondere a Giònata: «Non solo questo farò per te e per la tua nazione, ma colmerò te e la tua nazione di onori appena ne avrò l’opportunità. [v. 43] 44Giònata gli inviò ad Antiòchia tremila uomini tra i più forti; essi si recarono presso il re e il re si rallegrò della loro venuta. [vv. 45-50] 51Gettarono le armi e fecero la pace. Così i Giudei si coprirono di gloria davanti al re e presso quanti erano nel suo regno, e fecero ritorno a Gerusalemme portando grande bottino. [v. 52] 53Ma rinnegò quanto aveva detto, cambiò rapporti con Giònata e non corrispose alla benevolenza che gli aveva dimostrata e lo fece soffrire molto.
41Giònata intanto mandò a chiedere al re Demetrio che richiamasse da Gerusalemme gli occupanti della Cittadella e quelli delle altre fo[vv. 54-57] 58Gli inviò vasi d’oro e un servizio da tavola, con la facoltà di bere in vasi d’oro, di vestire la porpora e portare la fibbia d’oro. [vv. 59-60] 61Di là passò a Gaza, ma gli abitanti di Gaza gli chiusero le porte; egli la cinse d’assedio e incendiò i sobborghi e li saccheggiò. [vv. 62-74]
[v. 1] 2Anche presso gli Spartani e in altre località inviò lettere sullo stesso argomento. 3Partirono dunque per Roma, entrarono nel Senato e dissero: «Giònata, sommo sacerdote, e la nazione dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare l’amicizia e l’alleanza con loro come prima». [v. 4]
5Questa è invece la copia della lettera che Giònata scrisse agli Spartani:
6«Giònata, sommo sacerdote, e il consiglio degli anziani della nazione, i sacerdoti e il resto del popolo dei Giudei, agli Spartani, loro fratelli, salute! 7Già in passato era stata spedita una lettera a Onia, sommo sacerdote, da parte di Areo, che regnava fra di voi, con l’attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa. [v. 8] 9Noi dunque, pur non avendone bisogno, avendo a conforto le scritture sacre che sono nelle nostre mani, [vv. 10-16] 17Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fratellanza. [vv. 18-19]
20«Areo, re degli Spartani, a Onia, grande sacerdote, salute! 21Si è trovato in una scrittura, riguardante gli Spartani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo. [v. 22] 23Noi intanto vi rispondiamo: “Il vostro bestiame e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi”. Abbiamo quindi ordinato che vi sia riferito in questo senso».
[vv. 24-31] 32Poi ripartì e andò a Damasco, e si diede a percorrere tutto il paese. [v. 33] 34aveva sentito infatti che avevano intenzione di consegnare la fortezza ai partigiani di Demetrio; perciò vi pose una guarnigione per presidiarla.
35Quando Giònata fu di ritorno, radunò in assemblea gli anziani del popolo e deliberò con loro di costruire fortezze in Giudea, [v. 36] 37Si organizzarono dunque per ricostruire la città e, poiché era rovinata parte del muro sul torrente dal lato orientale, Giònata allestì il cosiddetto Cafenatà.
38Simone a sua volta ricostruì Adidà nella Sefela, fortificandola e applicandovi porte e sbarre.
[vv. 39-44] 45Su, rimandali alle loro case; scegliti pochi uomini che ti accompagnino e vieni con me a Tolemàide. Io te la consegnerò insieme con le altre fortezze e il resto dell’esercito e tutti i funzionari, poi tornerò indietro e partirò: sono venuto appunto per questo». [vv. 46-47] 48Ma appena Giònata fu entrato in Tolemàide, i cittadini chiusero le porte, lo catturarono e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui. [vv. 49-51] 52Così tutti giunsero senza molestie in Giudea; piansero per Giònata e per quelli della sua scorta e furono presi da grande timore. Tutto Israele si immerse in un lutto profondo. [v. 53]
[vv. 1-2] 3li confortò e disse loro: «Voi sapete bene quanto io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il santuario, e le guerre e le difficoltà che abbiamo sostenuto. 4È per questo che i miei fratelli sono morti tutti per la causa d’Israele e sono restato io solo. 5Ebbene, mai risparmierò la vita di fronte a qualunque tribolazione, perché io non sono più importante dei miei fratelli. [vv. 6-9] 10Egli allora radunò tutti gli uomini idonei alle armi e accelerò il completamento delle mura di Gerusalemme e la fortificò tutt’intorno. 11Poi inviò Giònata, figlio di Assalonne, con un forte esercito a Giaffa; ne scacciò gli occupanti e vi si stabilì.
[vv. 12-15] 16Ora, mandaci cento talenti d’argento e due dei suoi figli in ostaggio, perché, una volta liberato, non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà». 17Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mandò ugualmente a prendere l’argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo, 18che poteva commentare: «È morto perché non gli hai mandato l’argento né i figli». [vv. 19-20] 21Quelli della Cittadella intanto inviarono messaggeri a Trifone, sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie. [vv. 22-23] 24Poi tornò e partì per la sua regione.
[vv. 25-32]
rtezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide con portoni e sbarre e rifornì le fortezze di viveri. [vv. 34-37]
33Simone intanto completò le fortezze che avete costruito restino di vostra proprietà. [vv. 39-47]
38quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortificò e vi costruì un’abitazione per sé.
48Eliminò da essa ogni impurità e vi stabilì uomini osservanti della legge; poi la fo49Ora quelli della Cittadella di Gerusalemme, messi nell’impossibilità di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano molto affamati e una parte di essi moriva di fame. [vv. 50-51] 52Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio vicino alla Cittadella e vi si stabilì con i suoi. [v. 53]
1Nell’anno centosettantadue il re Demetrio radunò le sue milizie e partì per la Media, per raccogliere rinforzi e combattere Trifone. [vv. 2-4]
5In aggiunta a tutte le sue glorie
egli prese Giaffa per farne un porto
e aprì un accesso alle isole del mare.
[vv. 6-13]
14Confortò tutti i derelitti nel suo popolo;
ricercò la legge ed eliminò ogni iniquo e maligno.
[v. 15]
16Si sparse fino a Roma e a Sparta la notizia che era morto Giònata e se ne rattristarono molto. [vv. 17-19] 20Questa è la copia della lettera che inviarono gli Spartani:
«Le autorità e la cittadinanza degli Spartani a Simone, grande sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo dei Giudei, loro fratelli, salute! [vv. 21-22] 23È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e inserire la copia del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo. Ne è stata scritta una copia per Simone, il sommo sacerdote”».
[vv. 24-25]
rtà». Incisero perciò un’iscrizione su tavole di bronzo e l’apposero su colonne sul monte Sion. [vv. 27-28]
26Egli infatti e i suoi fratelli e la casa di suo padre sono stati saldi e hanno ricacciato da sé con le armi i nemici d’Israele e gli hanno restituito la liberte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, procurando gloria grande al loro popolo. [vv. 30-32] 33Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Sur nel territorio della Giudea, dove prima c’era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. 34Fortificò anche Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Azoto, nelle quali prima risiedevano i nemici; vi fece abitare dei Giudei e le rifornì di quanto era necessario al loro sostentamento. [vv. 35-36] 37Egli vi insediò soldati giudei, la fortificò per la sicurezza della regione e della città ed elevò le mura di Gerusalemme. [vv. 38-39] 40Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore, [v. 41] 42che fosse loro stratega e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze, [vv. 43-45] 46Piacque a tutto il popolo sancire che Simone si comportasse secondo questi decreti. 47Simone da parte sua accettò e gradì di esercitare il sommo sacerdozio, di essere anche stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e capo di tutti».
29Poiché più volte erano so48Disposero che questa iscrizione fosse riportata su tavole di bronzo, da collocarsi nel recinto del santuario in luogo visibile, [v. 49]
[vv. 1-6]
rtezze che hai costruito e occupi, restino in tuo possesso. [vv. 8-9]
7Gerusalemme e il suo santuario siano liberi; tutti gli armamenti, che hai preparato, e le fo10Nell’anno centosettantaquattro Antioco partì per la terra dei suoi padri e si schierarono con lui tutte le milizie, di modo che pochi rimasero con Trifone. [vv. 11-14]
15Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suoi compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:
[vv. 16-17] 18Hanno portato uno scudo d’oro di mille mine. [vv. 19-20] 21Se pertanto uomini pestiferi sono fuggiti dalla loro regione presso di voi, consegnateli a Simone, sommo sacerdote, perché ne faccia giustizia secondo la loro legge».
[v. 22] 23e a tutti i paesi: a Sampsame, agli Spartani, a Delo, a Mindo, a Sicione, alla Caria, a Samo, alla Panfìlia, alla Licia, ad Alicarnasso, a Rodi, a Fasèlide, a Coo, a Side, ad Arado, a Gòrtina, a Cnido, a Cipro e a Cirene. [vv. 24-33]
rtunità, abbiamo recuperato l’eredità dei nostri padri. [vv. 35-36]
34Noi, avendone avuta l’oppo37Trifone intanto, salito su una nave, fuggì a Ortosìa. [v. 38] 39Poi gli ordinò di accamparsi in vista della Giudea e gli ordinò di ricostruire Cedron, rinforzandone le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto continuò la caccia a Trifone. 40Cendebeo si recò a Iàmnia e cominciò a molestare il popolo, a invadere la Giudea, a fare prigionieri tra il popolo e a metterli a morte. [v. 41]
[vv. 1-3] 4Giovanni arruolò nella regione ventimila uomini esperti nelle armi e cavalieri; partirono contro Cendebeo e passarono la notte a Modin. [vv. 5-7] 8Poi diedero fiato alle trombe: Cendebeo e il suo schieramento furono respinti; molti della loro parte caddero colpiti a morte e i superstiti si rifugiarono nella fortezza. [vv. 9-17]
18Tolomeo poi scrisse un rapporto di queste cose e lo inviò al re, perché gli mandasse milizie in aiuto e gli desse in consegna la loro regione e le città. [vv. 19-20] 21Ma qualcuno corse avanti e informò Giovanni, a Ghezer, che suo padre e i suoi fratelli erano morti, aggiungendo: «Ha inviato uomini per uccidere anche te». 22Udendo ciò, Giovanni rimase profondamente costernato; catturò gli uomini inviati per sopprimerlo, e li mise a morte. Aveva infatti saputo che cercavano di ucciderlo.
[v. 23] 24ecco tutto questo sta scritto negli annali del suo sommo sacerdozio, da quando divenne sommo sacerdote dopo la morte di suo padre.