La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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Bibbia CEI 2008
Bibbia CEI 1974

[vv. 1-16]

17Riempirà loro la casa di beni desiderabili
e le dispense dei suoi prodotti.
18Corona di sapienza è il timore del Signore;
essa fa fiorire pace e buona salute.
L’una e l’altra sono doni di Dio per la pace
e si estende il vanto per coloro che lo amano.
[vv. 19-29]

30Non esaltarti, se non vuoi cadere
e attirare su di te il disonore;
il Signore svelerà i tuoi segreti
e ti umilierà davanti all’assemblea,
perché non ti sei avvicinato al timore del Signore
e il tuo cuore è pieno d’inganno.

[vv. 1-14]

15Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili,
i magazzini dei suoi frutti.
16Corona della sapienza è il timore del Signore;
fa fiorire la pace e la salute.
[vv. 17-26]

27Non esaltarti per non cadere
e per non attirarti il disonore;
[vv. 28-29]

1Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
2Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della prova.
[vv. 3-18]

1Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
2Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della seduzione.
[vv. 3-5] 6Affidati a lui ed egli ti aiuterà;
segui la via diritta e spera in lui.
[vv. 7-18]

[v. 1]
2Il Signore infatti ha glorificato il padre al di sopra dei figli
e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
[vv. 3-23]

24La presunzione ha fatto smarrire molti
e le cattive illusioni hanno fuorviato i loro pensieri.
[vv. 25-30]

31Chi ricambia il bene provvede all’avvenire,
al tempo della caduta troverà sostegno.

[v. 1]
2Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli,
ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
[vv. 3-23]

24Molti ha fatto smarrire la loro presunzione,
una misera illusione ha fuorviato i loro pensieri.

[vv. 25-29]

30Chi ricambia il bene provvede all'avvenire,
al momento della sua caduta troverà un sostegno.

[vv. 1-4]
5Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non dare a lui l’occasione di maledirti,
6perché se egli ti maledice nell’amarezza del cuore,
il suo creatore ne esaudirà la preghiera.
[vv. 7-12]

13Chi la possiede erediterà la gloria;
dovunque vada, il Signore lo benedirà.
[vv. 14-17]
18ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà,
gli manifesterà i propri segreti.
[vv. 19-21]

22Non usare riguardi a tuo danno
e non arrossire a tua rovina.
[vv. 23-30]
31La tua mano non sia tesa per prendere
e poi chiusa nel restituire.

[vv. 1-4] 5Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
6perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
[vv. 7-19]

20Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
[vv. 21-24]
25Non contraddire alla verità,
ma vergògnati della tua ignoranza.
26Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
[vv. 27-30]
31La tua mano non sia tesa per prendere
e chiusa invece nel restituire.

1Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Basto a me stesso».
2Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
3Non dire: «Chi mi dominerà?»,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
4Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
[v. 5]
6Non dire: «La sua compassione è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui c’è misericordia e ira,
e il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
7Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
perché improvvisa scoppierà l’ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
[vv. 8-15]

1Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Questo mi basta».
2Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
3Non dire: «Chi mi dominerà?»,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
4Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
[v. 5]
6Non dire: «La sua misericordia è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui ci sono misericordia e ira,
il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
7Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
[vv. 8-10]

11Sii pronto nell'ascoltare,
lento nel proferire una risposta.
[vv. 12-14]
15Non far male né molto né poco,
e da amico non divenire nemico,

1e da amico non diventare nemico.
La cattiva fama attira a sé vergogna e disprezzo:
così accade al peccatore che è bugiardo.

[vv. 2-8]

9C’è anche l’amico che si cambia in nemico
e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore.
[vv. 10-24]

25Piega la tua spalla e portala,
non infastidirti dei suoi legami.
[vv. 26-30]
31Te ne rivestirai come di una splendida veste,
te ne cingerai come di una corona magnifica.

[vv. 32-37]

1perché un cattivo nome si attira vergogna e disprezzo;
così accade al peccatore, falso nelle sue parole.
[vv. 2-4]

5Una bocca amabile moltiplica gli amici,
un linguaggio gentile attira i saluti.
[vv. 6-8]
9C'è anche l'amico che si cambia in nemico
e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi.
[vv. 10-17]

18Figlio, sin dalla giovinezza medita la disciplina,
conseguirai la sapienza fino alla canizie.
[vv. 19-30]
31Te ne rivestirai come di una veste di gloria,
te ne cingerai come di una corona magnifica.
[vv. 32-37]

[vv. 1-5]
6Non cercare di divenire giudice
se ti manca la forza di estirpare l’ingiustizia,
perché temeresti di fronte al potente
e getteresti una macchia sulla tua retta condotta.
[vv. 7-8]
9Non dire: «Egli guarderà all’abbondanza dei miei doni,
e quando farò l’offerta al Dio altissimo, egli l’accetterà».
[vv. 10-15]
16Non unirti alla moltitudine dei peccatori,
ricòrdati che la collera divina non tarderà.
[v. 17]

18Non cambiare un amico per interesse
né un vero fratello per l’oro di Ofir.
[vv. 19-36]

[vv. 1-5]
6Non cercare di divenire giudice,
che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia;
altrimenti temeresti alla presenza del potente
e getteresti una macchia sulla tua dirittura.
[vv. 7-8]
9Non dire: «Egli guarderà all'abbondanza dei miei doni,
e quando farò l'offerta al Dio altissimo
egli l'accetterà».
[vv. 10-15]
16Non unirti alla moltitudine dei peccatori,
ricòrdati che la collera divina non tarderà.
[v. 17]
18Non cambiare un amico per interesse,
né un fratello fedele per l'oro di Ofir.
[vv. 19-36]

[vv. 1-6]

7Non gioire per la morte di qualcuno:
ricòrdati che tutti moriremo.
[vv. 8-12]

13Non garantire oltre le tue possibilità
e se hai garantito, preòccupati di soddisfare.
[vv. 14-15]
16Non litigare con un uomo irascibile
e non passare con lui per un luogo solitario,
perché ai suoi occhi il sangue è come un nulla,
dove non c’è possibilità di aiuto ti assalirà.
[v. 17]
18Davanti a uno straniero non fare nulla di nascosto,
perché non sai che cosa ne seguirà.
19A un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore,
perché potrebbe non esserti riconoscente.

[vv. 1-6]
7Non gioire per la morte di qualcuno;
ricòrdati che tutti moriremo.

[vv. 8-10]

11Non ritirarti dalla presenza del violento,
perché egli non ponga un agguato contro di te.
[v. 12]
13Non garantire oltre la tua possibilità;
se hai garantito, preòccupati di soddisfare.
[v. 14]
15Con un avventuriero non metterti in viaggio,
per paura che ti diventi insopportabile;
egli agirà secondo il suo capriccio
e andrai con lui in rovina per la sua insipienza.
16Non litigare con un irascibile
e non traversare con lui un luogo solitario,
perché ai suoi occhi il sangue è come nulla,
dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà.
[v. 17]
18Davanti a uno straniero non fare nulla di riservato,
perché non sai che cosa ne seguirà.
19Con un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore
ed egli non abbia a portar via il tuo bene.

[vv. 1-6]
7Non curiosare nelle vie della città,
non aggirarti nei suoi luoghi solitari.
[vv. 8-18]

[vv. 1-6]
7Non curiosare nelle vie della città,
non aggirarti nei suoi luoghi solitari.
[vv. 8-18]

[vv. 1-5]

6Non irritarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi
e non fare nulla in preda all’ira.
[vv. 7-9]
10Una lunga malattia si prende gioco del medico;
chi oggi è re, domani morirà.
[vv. 11-14]

15Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,
al loro posto ha piantato gli umili.
[v. 16]
17Le ha cancellate dal consorzio umano e le ha annientate,
ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
[v. 18]

19Quale stirpe è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.
Quale stirpe è degna d’onore? Quelli che temono il Signore.
Quale stirpe non è degna d’onore? La stirpe dell’uomo.
Quale stirpe non è degna d’onore? Quelli che trasgrediscono i comandamenti.
[vv. 20-24]
25Uomini liberi serviranno uno schiavo sapiente
e chi ha senno non protesterà.

[v. 26]
27Meglio uno che lavora e abbonda di tutto
di chi va in giro a vantarsi e manca di cibo.
[vv. 28-31]

[vv. 1-4]
5Il successo dell'uomo è nelle mani del Signore,
che investirà il magistrato della sua autorità.

6Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi;
non far nulla in preda all'ira.
[vv. 7-9]
10La malattia è lunga, il medico se la ride;
chi oggi è re, domani morirà.
[vv. 11-12]
13Principio della superbia infatti è il peccato;
chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l'abominio.
Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi
e lo flagella sino a finirlo.
[v. 14]
15Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni
al loro posto ha piantato gli umili.
[v. 16]
17Le ha estirpate e annientate,
ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
[v. 18]

19Quale stirpe è onorata? La stirpe dell'uomo.
Quale stirpe è onorata?
Coloro che temono il Signore.
20Quale stirpe è ignobile? La stirpe dell'uomo.
Quale stirpe è ignobile?
Coloro che trasgrediscono i comandamenti.
[vv. 21-24]
25Uomini liberi serviranno un servo sapiente;
un uomo intelligente non mormora per questo.

[v. 26]
27Meglio uno che lavora e abbonda di tutto
che chi va in giro vantandosi e manca di cibo.
[vv. 28-31]

[vv. 1-3]
4Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
perché stupende sono le opere del Signore,
eppure esse sono nascoste agli uomini.
[vv. 5-18]

19mentre dice: «Ho trovato riposo,
ora mi ciberò dei miei beni»,
non sa quanto tempo ancora trascorrerà:
lascerà tutto ad altri e morirà.

[v. 20]
21Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e sii costante nella tua fatica,
perché è facile agli occhi del Signore
arricchire un povero all’improvviso.
22La benedizione del Signore è la ricompensa del giusto;
all’improvviso fiorirà la sua speranza.
23Non dire: «Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d’ora innanzi?».
24Non dire: «Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?».
[vv. 25-34]

[vv. 1-3]
4Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
poiché stupende sono le opere del Signore,
eppure sono nascoste agli uomini le opere sue.
[vv. 5-9]

10Figlio, la tua attività non abbracci troppe cose;
se esageri, non sarai esente da colpa;
anche se corri, non arriverai e non riuscirai a scampare con la fuga.
[vv. 11-18]

19mentre dice: «Ho trovato riposo; ora mi godrò i miei beni»,
non sa quanto tempo ancora trascorrerà;
lascerà tutto ad altri e morirà.
[v. 20]
21Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e persevera nella fatica,
perché è facile per il Signore
arricchire un povero all'improvviso.
[v. 22]
23Non dire: «Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d'ora innanzi?».
24Non dire: «Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?».
[vv. 25-34]

[c. 12]
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[vv. 1-26]

[vv. 1-6]
7Ti farà arrossire con i suoi banchetti,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte.
Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il capo davanti a te.
[vv. 8-26]

[vv. 1-12]

13Prima di morire fa’ del bene all’amico,
secondo le tue possibilità sii generoso con lui.
[vv. 14-16]
17Ogni corpo invecchia come un abito,
è una legge da sempre: «Devi morire!».
[vv. 18-27]

[vv. 1-12]

13Prima di morire fà del bene all'amico,
secondo le tue possibilità sii con lui generoso.
[vv. 14-27]

[vv. 1-2]
3lo nutrirà con il pane dell’intelligenza
e lo disseterà con l’acqua della sapienza.
[v. 4]
5Ella lo innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprire bocca in mezzo all’assemblea.
[vv. 6-9]
10La lode infatti va celebrata con sapienza
ed è il Signore che la dirige.

11Non dire: «A causa del Signore sono venuto meno»,
perché egli non fa quello che detesta.
12Non dire: «Egli mi ha tratto in errore»,
perché non ha bisogno di un peccatore.
[vv. 13-20]

1Così agirà chi teme il Signore;
chi è fedele alla legge otterrà anche la sapienza.
[v. 2]
3lo nutrirà con il pane dell'intelligenza,
e l'acqua della sapienza gli darà da bere.
[v. 4]
5Essa l'innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprir bocca in mezzo all'assemblea;
[v. 6]
7Gli insensati non conseguiranno mai la sapienza,
i peccatori non la contempleranno mai.
[vv. 8-9]
10La lode infatti va celebrata con sapienza;
è il Signore che la dirigerà.

11Non dire: «Mi son ribellato per colpa del Signore»,
perché ciò che egli detesta, non devi farlo.
12Non dire: «Egli mi ha sviato»,
perché egli non ha bisogno di un peccatore.
[vv. 13-20]

[v. 1]
2Siano pur molti, non gioire
se sono privi del timore del Signore.
3Non contare sulla loro giovane età
e non confidare nel loro numero,
perché tu gemerai per un dolore prematuro
e d’improvviso conoscerai la loro fine;
poiché è preferibile uno a mille
e morire senza figli che averne di empi.
4La città sarà ripopolata per opera di un solo saggio,
mentre la stirpe degli iniqui verrà distrutta.

[v. 5]
6Nell’assemblea dei peccatori un fuoco si accende,
contro un popolo ribelle è divampata l’ira.
[vv. 7-10]

11Ci fosse anche un solo uomo di dura cervice,
sarebbe inaudito se restasse impunito,
poiché in lui c’è misericordia e ira,
potente quando perdona e quando riversa la sua ira.
[v. 12]
13Non sfuggirà il peccatore con la sua preda,
né la pazienza del giusto sarà delusa.
[vv. 14-16]

17Non dire: «Mi nasconderò al Signore!
Lassù chi si ricorderà di me?
Fra tanta gente non sarò riconosciuto,
chi sarò io in mezzo a una creazione immensa?».
[vv. 18-19]
20Ma nessuno riflette su queste cose;
al suo modo di agire chi presta attenzione?
[vv. 21-27]

28Nessuna di loro urta la sua vicina,
mai disubbidiranno alla sua parola.
[vv. 29-30]

1Non desiderare una moltitudine di figli buoni a nulla,
non gioire per figli empi.
2Se aumentano di numero non gioire,
se sono privi del timore del Signore.
3Non confidare su una loro vita lunga
e non fondarti sul loro numero,
poiché è preferibile uno a mille
e morir senza figli che averne degli empi.
4La città potrà ripopolarsi per opera di un solo assennato,
mentre la stirpe degli iniqui sarà distrutta.
[v. 5]
6Nell'assemblea dei peccatori un fuoco si accende,
contro un popolo ribelle è divampata l'ira.
[vv. 7-11]
12poiché misericordia e ira sono in Dio,
potente quando perdona e quando riversa l'ira.
[v. 13]
14Non sfuggirà il peccatore con la sua rapina,
ma neppure la pazienza del pio sarà delusa.
[v. 15]

16Non dire: «Mi terrò celato al Signore!
Chi penserà a me lassù?
[vv. 17-19]
20Ma nessuno riflette su queste cose;
al suo modo di agire chi ci bada?
[vv. 21-27]

28Nessuna di loro urta la sua vicina,
mai disubbidiranno ad un suo comando.
[vv. 29-30]

[vv. 1-12]

13I loro occhi videro la grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la sua voce maestosa.
[vv. 14-32]

[vv. 1-9]
11I loro occhi contemplarono la grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la magnificenza della sua voce.
[vv. 12-27]

[vv. 1-4]
5La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
6Non c’è nulla da togliere e nulla da aggiungere,
non è possibile scoprire le meraviglie del Signore.
[v. 7]

8Che cos’è l’uomo? A che cosa può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
[vv. 9-13]
14Ha pietà di chi si lascia istruire
e di quanti sono zelanti per le sue decisioni.

[vv. 15-26]

27Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa,
nei giorni del peccato si astiene dalla colpa.
[v. 28]
29Quelli istruiti nel parlare, anch’essi diventano saggi,
effondono come pioggia massime adeguate.
Vale più la fiducia in un unico Signore
che aderire a un morto con un cuore morto.

30Non seguire le passioni,
poni un freno ai tuoi desideri.
[v. 31]
32Non rallegrarti per i molti piaceri,
per non impoverirti con i loro costi.
[v. 33]

4La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
[vv. 5-6]

7Che è l'uomo? E a che può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
[vv. 8-17]

18Lo stolto rimprovera senza riguardo,
il dono dell'invidioso fa languire gli occhi.

[vv. 19-23]
24Pensa all'ira del giorno della morte,
al tempo della vendetta,
quando egli distoglierà lo sguardo da te.
[vv. 25-26]
27Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa;
nei giorni del peccato si astiene dalla colpa.
[vv. 28-29]

30Non seguire le passioni;
poni un freno ai tuoi desideri.
[vv. 31-32]
33Non impoverire scialacquando con denaro preso a prestito,
quando non hai nulla nella borsa.

1Un operaio ubriacone non arricchirà,
chi disprezza le piccole cose cadrà a poco a poco.
[vv. 2-20]

21Il servo che dice al padrone: «Non farò ciò che ti piace»,
anche se dopo lo fa, irrita colui che gli dà da mangiare.
[vv. 22-30]

1Un operaio ubriacone non arricchirà;
chi disprezza il poco cadrà presto.
[vv. 2-6]

7Non riferire mai una diceria
e non ne avrai alcun danno;
[vv. 8-16]

17Interroga il tuo prossimo, prima di minacciarlo;
fà intervenire la legge dell'Altissimo.

[vv. 18-27]

[v. 1]
2Quanto è meglio rimproverare che covare l’ira!
[vv. 3-7]
8Chi esagera nel parlare si renderà riprovevole,
chi vuole imporsi a tutti i costi sarà detestato.
Com’è bello quando chi è biasimato mostra pentimento,
perché così tu sfuggirai a un peccato volontario.

[vv. 9-16]

17Quanti si burleranno di lui, e quante volte!
Poiché non accoglie l’avere con spirito retto,
e il non avere gli è ugualmente indifferente.

[vv. 18-32]

2Quanto è meglio rimproverare che covare l'ira!
[vv. 3-14] 15Egli darà poco, ma rinfaccerà molto;
aprirà la sua bocca come un banditore.
Oggi darà un prestito e domani richiederà; uomo odioso è costui.
[vv. 16-31]

[vv. 1-28]

4Spavento e violenza fanno svanire la ricchezza;
così la casa del superbo sarà devastata.
[v. 5] 6Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore,
ma chi teme il Signore si convertirà di cuore.
[vv. 7-28]

[vv. 1-9]

10Parlare a uno stolto è parlare a chi ha sonno;
alla fine dirà: «Cosa c’è?».
[vv. 11-27]

[vv. 1-7]

8Ragiona con un insonnolito chi ragiona con lo stolto;
alla fine egli dirà: «Che cosa c'è?».
[vv. 9-21]

22Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere, può esserci riconciliazione,
tranne il caso di insulto e di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scomparirà.
[vv. 23-27]

[vv. 1-8]

9Non abituare la bocca al giuramento,
non abituarti a proferire il nome del Santo.
[v. 10]
11Un uomo dai molti giuramenti accumula iniquità;
il flagello non si allontana dalla sua casa.
Se sbaglia, il suo peccato è su di lui;
se non ne tiene conto, pecca due volte.
Se giura il falso, non sarà giustificato,
e la sua casa si riempirà di sventure.

[vv. 12-15]

16Due tipi di persone moltiplicano i peccati,
e un terzo provoca l’ira:
una passione ardente come fuoco acceso
non si spegnerà finché non sia consumata;
un uomo impudico nel suo corpo
non desisterà finché il fuoco non lo divori;
[vv. 17-27]

28Grande gloria è seguire Dio,
essere a lui graditi è lunga vita.

[vv. 1-10]

11Un uomo dai molti giuramenti si riempie di iniquità;
il flagello non si allontanerà dalla sua casa.
Se cade in fallo, il suo peccato è su di lui;
se non ne tiene conto, pecca due volte.
Se giura il falso non sarà giustificato,
la sua casa si riempirà di sventure.

[vv. 12-13]
14Ricorda tuo padre e tua madre, quando siedi tra i grandi,
non dimenticarli mai davanti a costoro,
e per abitudine non dire sciocchezze;
potresti desiderare di non essere nato
e maledire il giorno della tua nascita.
[v. 15]
16Due specie di colpe moltiplicano i peccati, la terza provoca l'ira:
[vv. 17-18]
19Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini;
non sa che gli occhi del Signore
sono miriadi di volte più luminosi del sole;
essi vedono tutte le azioni degli uomini
e penetrano fin nei luoghi più segreti.
[vv. 20-27]

[vv. 1-4]
5Ho percorso da sola il giro del cielo,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
[vv. 6-14]
15Come cinnamòmo e balsamo di aromi,
come mirra scelta ho sparso profumo,
come gàlbano, ònice e storace,
come nuvola d’incenso nella tenda.
[vv. 16-26]

27come luce irradia la dottrina,
come il Ghicon nei giorni della vendemmia.
[vv. 28-30]

31ho detto: «Innaffierò il mio giardino
e irrigherò la mia aiuola».
Ma ecco, il mio canale è diventato un fiume
e il mio fiume è diventato un mare.
[vv. 32-34]

5Il giro del cielo da sola ho percorso,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
[v. 6] 7Fra tutti questi cercai un luogo di riposo,
in quale possedimento stabilirmi.
[vv. 8-14] 15Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo;
come mirra scelta ho sparso buon odore;
come gàlbano, ònice e storàce,
come nuvola di incenso nella tenda.
[vv. 16-28]

29Ho detto: «Innaffierò il mio giardino
e irrigherò la mia aiuola».
Ed ecco il mio canale è diventato un fiume,
il mio fiume è diventato un mare.
[vv. 30-32]

[vv. 1-6]

7Nove situazioni ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
[vv. 8-14]

15Non c’è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c’è ira peggiore dell’ira di una donna.
16Preferirei abitare con un leone e con un drago
piuttosto che abitare con una donna malvagia.
[vv. 17-26]

7Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con le parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
8felice chi vive con una moglie assennata,
colui che non pecca con la sua lingua,
chi non deve servire a uno indegno di lui; [vv. 9-13]

14Non c'è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico.
15Preferirei abitare con un leone e con un drago
piuttosto che abitare con una donna malvagia.
[vv. 16-26]

[vv. 1-3]
4Ricco o povero, il suo cuore è contento,
in ogni circostanza il suo volto è gioioso.

[vv. 5-7]
8Motivo di grande sdegno è una donna che si ubriaca,
non riuscirà a nascondere la sua vergogna.
[vv. 9-29]

1Beato il marito di una donna virtuosa;
il numero dei suoi giorni sarà doppio.
[v. 2]
3Una donna virtuosa è una buona sorte,
viene assegnata a chi teme il Signore.
[vv. 4-7]
8Gran motivo di sdegno una donna ubriaca,
non riuscirà a nascondere la vergogna.
[vv. 9-10]
11Guàrdati dal seguire un occhio impudente,
non meravigliarti se ti spinge verso il male.
[vv. 12-15]
16Il sole risplende sulle montagne del Signore,
la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa.
[vv. 17-18]

19Due cose mi serrano il cuore, la terza mi provoca all'ira:
un guerriero che languisca nella miseria,
uomini saggi trattati con disprezzo,
chi passa dalla giustizia al peccato;
il Signore lo tiene pronto per la spada.

[v. 20]

1Per amore del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire volta lo sguardo.
[vv. 2-7]

8Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
[vv. 9-19]

20Non inseguirlo, perché ormai è lontano,
è fuggito come una gazzella dal laccio.
[vv. 21-22]

23Davanti a te la sua bocca è dolce
e ammira i tuoi discorsi,
ma alle tue spalle cambierà il suo parlare
e porrà inciampo alle tue parole.
[v. 24]
25Chi scaglia un sasso in alto, se lo tira sulla testa,
e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra.
[vv. 26-29]

30Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.

1Per amor del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire procede senza scrupoli.
[vv. 2-7]

8Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
[vv. 9-16]

17Ama l'amico e sii a lui fedele,
ma se hai svelato i suoi segreti, non seguirlo più,
[vv. 18-19]
20Non seguirlo, perché ormai è lontano;
è fuggito come una gazzella dal laccio.
[vv. 21-22]

23Davanti a te il suo parlare è tutto dolce,
ammira i tuoi discorsi,
ma alle tue spalle cambierà il suo parlare
e porrà inciampo alle tue parole.
[vv. 24-29]

30Anche il rancore e l'ira sono un abominio,
il peccatore li possiede.

1Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
[vv. 2-7]

8Astieniti dalle risse e diminuirai i peccati,
perché l’uomo passionale attizza la lite.
[v. 9]
10Il fuoco divampa in proporzione dell’esca,
così la lite s’accresce con l’ostinazione;
il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza,
la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.
[vv. 11-26]

[vv. 1-9]

10Secondo la materia del fuoco, esso s'infiamma,
una rissa divampa secondo la sua violenza;
il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza,
la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.
[vv. 11-12]

13Maledici il delatore e l'uomo di doppia lingua,
perché fa perire molti che vivono in pace.
[vv. 14-26]

[vv. 1-4]
5Prima di ricevere, uno bacia la mano del creditore
e parla con voce sommessa delle ricchezze altrui;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
trova delle scuse e incolpa le circostanze.
[vv. 6-22]

23Sii contento del poco come del molto,
e non ti sentirai rinfacciare di essere forestiero.
24Brutta vita andare di casa in casa,
non potrai aprire bocca dove sarai forestiero.
[vv. 25-28]

[vv. 1-4]
5Prima di ricevere, ognuno bacia le mani del creditore,
parla con tono umile per ottenere gli averi dell'amico;
ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo,
restituisce piagnistei e incolpa le circostanze.
6Se riesce a pagare il creditore riceverà appena la metà,
e dovrà considerarla come una cosa trovata.
In caso contrario, il creditore sarà frodato dei suoi averi
e avrà senza motivo un nuovo nemico;
maledizioni e ingiurie gli restituirà,
renderà insulti invece dell'onore dovuto.
[vv. 7-22]

23Del poco come del molto sii contento,
così non udirai il disprezzo come straniero.
24Triste vita andare di casa in casa,
non potrai aprir bocca, dove sarai come straniero.
[vv. 25-28]

1Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta per lui,
per gioire di lui alla fine.
[vv. 2-23]

24Gelosia e ira accorciano i giorni,
le preoccupazioni anticipano la vecchiaia.
[v. 25]

1Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta,
per gioire di lui alla fine.
[v. 2]
3Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico,
mentre davanti agli amici potrà gioire.
[vv. 4-19]

20Osserva con gli occhi e sospira,
come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira.

[vv. 21-23]
24Gelosia e ira accorciano i giorni,
la preoccupazione anticipa la vecchiaia.
[v. 25]

[v. 1]
2Le preoccupazioni dell’insonnia non lasciano dormire,
come una grave malattia bandiscono il sonno.
[vv. 3-9]
10Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
[v. 11]

12Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra!».
[vv. 13-14]
15A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
[vv. 16-18]

19Per un uomo educato il poco è sufficiente;
quando si corica non respira con affanno.
[v. 20]
21Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va’ a vomitare e ti sentirai sollevato.
[vv. 22-23]
24La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.

[vv. 25-29]
30L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.

[v. 1]
2L'affanno della veglia tien lontano l'assopirsi,
come una grave malattia bandisce il sonno.
[vv. 3-9]
10Chi ha subìto la prova, risultando perfetto?
Sarà un titolo di gloria per lui.
Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito,
e potendo compiere il male, non lo ha fatto?
[v. 11]

12Hai davanti una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra».
13Ricòrdati che l'occhio cattivo è un male.
Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio?
Per questo esso lacrima in ogni circostanza.
[vv. 14-19]
20Sonno salubre con uno stomaco ben regolato,
al mattino si alza e il suo spirito è libero.
Travaglio di insonnia, coliche e vomiti
accompagnano l'uomo ingordo.
[vv. 21-23]
24La città mormora di chi è tirchio nei banchetti;
ed esatta è la testimonianza della sua avarizia.

[vv. 25-29]
30L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua letizia.
Non dirgli parola di rimprovero
e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve.

[vv. 1-18]

19Non fare nulla senza consiglio,
non ti pentirai di averlo fatto.
[vv. 20-23]
24Chi crede alla legge è attento ai comandamenti,
chi confida nel Signore non subirà alcun danno.

[vv. 1-15]

16Quanti temono il Signore troveranno la giustizia,
le loro virtù brilleranno come luci.
[vv. 17-18]
19Non far nulla senza riflessione,
alla fine dell'azione non te ne pentirai.
[vv. 20-24]

[vv. 1-4]
5Ruota di carro è il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l’asse che gira.
[vv. 6-18]

19Ascoltatemi, o grandi del popolo,
e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione.

[v. 20]
21Finché vivi e in te c’è respiro,
non abbandonarti al potere di nessuno.
[vv. 22-23]
24Quando finiranno i giorni della tua vita,
al momento della morte, assegna la tua eredità.

[vv. 25-31]
32Se tu lo maltratti ed egli fuggirà,
[v. 33]

[vv. 1-4]
5Ruota di carro il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l'asse che gira.
[vv. 6-12]

13Come l'argilla nelle mani del vasaio
che la forma a suo piacimento,
così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati,
per retribuirli secondo la sua giustizia.
[vv. 14-18]
19Ascoltatemi, capi del popolo,
e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione.

[v. 20]
21Finché vivi e c'è respiro in te,
non abbandonarti in potere di nessuno.
[vv. 22-23]
24Quando finiranno i giorni della tua vita,
al momento della morte, assegna la tua eredità.

[vv. 25-32]
33Se tu lo maltratti ed egli fuggirà,
per quale strada andrai a ricercarlo?

[vv. 1-3]
4Dall’impuro che cosa potrà uscire di puro?
E dal falso che cosa potrà uscire di vero?
[vv. 5-13]

14Lo spirito di quelli che temono il Signore vivrà,
[vv. 15-31]

[vv. 1-3]
4Dall'impuro che cosa potrà uscire di puro?
E dal falso che cosa potrà uscire di vero?
[vv. 5-12]

13Lo spirito di coloro che temono il Signore vivrà,
perché la loro speranza è posta in colui che li salva.
[vv. 14-26]

[vv. 1-12]
13perché il Signore è uno che ripaga
e ti restituirà sette volte tanto.

[vv. 14-22]
23e si sia vendicato delle nazioni,
finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti
e frantumato lo scettro degli ingiusti,
24finché non abbia reso a ciascuno secondo il suo modo di agire
e giudicato le opere degli uomini secondo le loro intenzioni,
[vv. 25-26]

10perché il Signore è uno che ripaga,
e sette volte ti restituirà.

[vv. 11-20]
21finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti
e frantumato lo scettro degli ingiusti;
[vv. 22-24]

[vv. 1-7]
8Risveglia il tuo sdegno e riversa la tua ira,
[vv. 9-10]
11Sia consumato dall’ira del fuoco chi è sopravvissuto
e cadano in rovina quelli che maltrattano il tuo popolo.
[vv. 12-28]

6Risveglia lo sdegno e riversa l'ira,
distruggi l'avversario e abbatti il nemico.
[v. 7] 8Sia consumato dall'ira del fuoco chi cerca scampo;
gli avversari del tuo popolo vadano in perdizione.
[vv. 9-27]

[vv. 1-2]
3O inclinazione al male, come ti sei insinuata
per ricoprire la terra di inganni?
[vv. 4-11]

12Frequenta invece un uomo giusto,
di cui sai che osserva i comandamenti
e ha un animo simile al tuo,
perché se tu cadi, egli saprà compatirti.
[v. 13]
14Infatti la coscienza di un uomo talvolta suole avvertire
meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
[vv. 15-31]

3O inclinazione malvagia, da dove sei balzata,
per ricoprire la terra con la tua malizia?
[vv. 4-11]

12Invece frequenta spesso un uomo pio,
che tu conosci come osservante dei comandamenti
e la cui anima è come la tua anima;
se tu inciampi, saprà compatirti.
[v. 13]
14La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire
meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare.
[vv. 15-31]

[vv. 1-2]
3La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,
egli è ammirato anche tra i grandi.
[vv. 4-8]

9Figlio, non trascurarti nella malattia,
ma prega il Signore ed egli ti guarirà.
[vv. 10-22]

23Nel riposo del morto lascia riposare anche il suo ricordo;
consólati di lui, ora che il suo spirito è partito.

[v. 24]
25Come potrà divenire saggio chi maneggia l’aratro
e si vanta di brandire un pungolo,
spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro
e parla solo di vitelli?
[vv. 26-27]
28Così il fabbro che siede vicino all’incudine
ed è intento al lavoro del ferro:
la vampa del fuoco gli strugge le carni,
e col calore della fornace deve lottare;
il rumore del martello gli assorda gli orecchi,
i suoi occhi sono fissi sul modello di un oggetto,
dedica il suo cuore a finire il lavoro
e sta sveglio per rifinirlo alla perfezione.
29Così il vasaio che è seduto al suo lavoro
e con i suoi piedi gira la ruota,
è sempre in ansia per il suo lavoro,
si affatica a produrre in gran quantità.
30Con il braccio imprime una forma all’argilla,
mentre con i piedi ne piega la resistenza;
dedica il suo cuore a una verniciatura perfetta
e sta sveglio per pulire la fornace.

[v. 31]
32Senza di loro non si costruisce una città,
nessuno potrebbe soggiornarvi o circolarvi.
Ma essi non sono ricercati per il consiglio del popolo,
33nell’assemblea non hanno un posto speciale,
non siedono sul seggio del giudice
e non conoscono le disposizioni della legge.
Non fanno brillare né l’istruzione né il diritto,
non compaiono tra gli autori di proverbi,
[v. 34]

[vv. 1-2]
3La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,
egli è ammirato anche tra i grandi.
[vv. 4-8]
9Figlio, non avvilirti nella malattia,
ma prega il Signore ed egli ti guarirà.
[vv. 10-16]

17Piangi amaramente e alza il tuo lamento,
il lutto sia proporzionato alla sua dignità,
un giorno o due, per prevenire le dicerie,
quindi consòlati del tuo dolore.
[vv. 18-22]
23Nel riposo del morto lascia riposare anche il suo
ricordo;
consòlati di lui, ora che il suo spirito è partito.

[v. 24]
25Come potrà divenir saggio chi maneggia l'aratro
e si vanta di brandire un pungolo?
Spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro
e parla solo di vitelli?
[vv. 26-27]
28Così il fabbro siede davanti all'incudine
ed è intento ai lavori del ferro:
la vampa del fuoco gli strugge le carni,
e col calore del fornello deve lottare;
il rumore del martello gli assorda gli orecchi,
i suoi occhi sono fissi al modello dell'oggetto,
è tutto preoccupato per finire il suo lavoro,
sta sveglio per rifinirlo alla perfezione.
29Così il vasaio seduto al suo lavoro
gira con i piedi la ruota,
è sempre in ansia per il suo lavoro;
tutti i suoi gesti sono calcolati.
30Con il braccio imprime una forma all'argilla,
mentre con i piedi ne piega la resistenza;
è preoccupato per una verniciatura perfetta,
sta sveglio per pulire il fornello.
[v. 31]
32Senza di loro sarebbe impossibile costruire una città;
gli uomini non potrebbero né abitarvi né circolare.
[v. 33]
34Non fanno brillare né l'istruzione né il diritto,
non compaiono tra gli autori di proverbi;
ma sostengono le cose materiali,
e la loro preghiera riguarda i lavori del mestiere.

[vv. 1-5]
6Se il Signore, che è grande, vorrà,
egli sarà ricolmato di spirito d’intelligenza:
come pioggia effonderà le parole della sua sapienza
e nella preghiera renderà lode al Signore.
[vv. 7-8]
9Molti loderanno la sua intelligenza,
egli non sarà mai dimenticato;
non scomparirà il suo ricordo,
il suo nome vivrà di generazione in generazione.
[vv. 10-15]

16Quanto sono belle tutte le opere del Signore!
Ogni suo ordine si compirà a suo tempo!
17Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti sarà esaminato a suo tempo.
Alla sua parola l’acqua si arresta come una massa,
a un detto della sua bocca si aprono i serbatoi delle acque.
18A un suo comando si realizza quanto egli vuole,
e nessuno potrà sminuire la sua opera di salvezza.
[vv. 19-20]
21Non bisogna dire: «Che cos’è questo? Perché quello?».
Tutto infatti è stato creato con uno scopo preciso.

[v. 22]
23Così i popoli erediteranno la sua ira,
come trasformò le acque in deserto salato.
24Le sue vie sono diritte per i santi,
ma per gli empi sono piene d’inciampi.
[vv. 25-33]

34Non bisogna dire: «Questo è peggiore di quello».
Tutto infatti al tempo giusto sarà riconosciuto buono.
[v. 35]

[vv. 1-5]
6Se questa è la volontà del Signore grande,
egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza,
come pioggia effonderà parole di sapienza,
nella preghiera renderà lode al Signore.
7Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza,
mediterà sui misteri di Dio.
[v. 8]
9Molti loderanno la sua intelligenza,
egli non sarà mai dimenticato,
non scomparirà il suo ricordo,
il suo nome vivrà di generazione in generazione.
[vv. 10-13]

14Come incenso spandete un buon profumo,
fate fiorire fiori come il giglio,
spargete profumo e intonate un canto di lode;
benedite il Signore per tutte le opere sue.
15Magnificate il suo nome;
proclamate le sue lodi
con i vostri canti e le vostre cetre;
così direte nella vostra lode:
16«Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore!
Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!».
Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?».
Tutte le cose saranno indagate a suo tempo.
[vv. 17-20]
21Non c'è da dire: «Che è questo? Perché quello?»
poiché tutte le cose sono state create per un fine.
22La sua benedizione si diffonde come un fiume
e irriga come un'inondazione la terra.
23Così le genti sperimenteranno la sua ira,
come trasformò le acque in deserto salato.
24Le sue vie sono diritte per i santi,
ma per gli empi piene di inciampi.
[vv. 25-30]
31Esulteranno al comando divino;
sono pronte sulla terra per tutti i bisogni.
A tempo opportuno non trasgrediranno la parola.
[vv. 32-33]
34Non c'è da dire: «Questo è peggiore di quello»,
a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona.
[v. 35]

[vv. 1-6]
7Al momento di mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell’irreale timore.
[vv. 8-11]

12Ogni corruzione e ogni ingiustizia sparirà,
ma la fedeltà resterà per sempre.
[vv. 13-14]
15La stirpe degli empi non moltiplica i suoi rami,
le radici impure sono sopra una pietra dura.
[vv. 16-18]

19I figli e la fondazione di una città consolidano un nome,
ma più ancora è apprezzata una donna irreprensibile.
[vv. 20-27]
28Figlio, non vivere una vita da mendicante:
è meglio morire piuttosto che mendicare.
[vv. 29-30]

[vv. 1-6]
7Mentre sta per mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell'irreale timore.
[vv. 8-11]

12Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno,
mentre la lealtà resterà sempre.
[vv. 13-14]
15La stirpe degli empi non aumenterà i suoi rami,
le radici impure saranno sopra una pietra dura.
[vv. 16-27]

28Figlio, non vivere da mendicante.
È meglio morire che mendicare.
[vv. 29-30]

[vv. 1-2]
3Non temere la sentenza della morte,
ricòrdati di chi ti ha preceduto e di chi ti seguirà.
[vv. 4-21]

22della relazione con la sua schiava
– non accostarti al suo letto –,
di dire parole ingiuriose davanti agli amici
e, dopo aver donato, di rinfacciare un regalo,

[vv. 1-4]

5Figli abominevoli sono i figli dei peccatori,
una stirpe empia è nella dimora dei malvagi.
[vv. 6-15]

16Pertanto provate vergogna in vista della mia parola,
perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna;
non tutti stimano secondo verità tutte le cose.
[vv. 17-19]
20di venir meno al giuramento e all'alleanza,
di piegare i gomiti sul pane,
[vv. 21-22]

[vv. 1-25]

[vv. 1-25]

23Tutte queste cose vivono e resteranno per sempre
in tutte le circostanze e tutte gli obbediscono.
[vv. 24-25]

1Vanto del cielo è il limpido firmamento,
spettacolo celeste in una visione di gloria.
[vv. 2-6]

7Viene dalla luna l’indicazione di ogni festa,
fonte di luce che decresce fino a scomparire.
8Da essa il mese prende nome,
mirabilmente crescendo secondo le sue fasi.
È un’insegna per le schiere in alto,
splendendo nel firmamento del cielo.

[vv. 9-17a]

16e al suo apparire sussultano i monti;
secondo il suo volere soffia lo scirocco,
[v. 17b]
18L’occhio ammira la bellezza del suo candore
e il cuore stupisce nel vederla fioccare.
[vv. 19-23]

24I naviganti del mare ne descrivono i pericoli,
a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti;
[vv. 25-26]

27Potremmo dire molte cose e mai finiremmo,
ma la conclusione del discorso sia: «Egli è il tutto!».
[vv. 28-29]
30Nel glorificare il Signore, esaltatelo
quanto più potete, perché non sarà mai abbastanza.
Nell’esaltarlo moltiplicate la vostra forza,
non stancatevi, perché non finirete mai.
[vv. 31-33]

1Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento,
spettacolo celeste in una visione di gloria!
[vv. 2-7]

8Da essa il mese prende nome,
mirabilmente crescendo secondo le fasi.
È un'insegna per le milizie nell'alto
splendendo nel firmamento del cielo.

[vv. 9-15]

16aAl suo apparire sussultano i monti;
[v. 17a]
16bSecondo il suo volere soffia lo scirocco,
[v. 17b]
18Fa scendere la neve come uccelli che si posano,
come cavallette che si posano è la sua discesa;
l'occhio ammira la bellezza del suo candore
e il cuore stupisce nel vederla fioccare.
[vv. 19-23]
24I naviganti parlano dei pericoli del mare,
a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti;
[vv. 25-26]
27Potremmo dir molte cose e mai finiremmo;
ma per concludere: «Egli è tutto!».
[vv. 28-29]
30Nel glorificare il Signore esaltatelo
quanto potete, perché ancora più alto sarà.
Nell'innalzarlo moltiplicate la vostra forza,
non stancatevi, perché mai finirete.
[vv. 31-33]

[vv. 1-8]
9Di altri non sussiste memoria,
svanirono come se non fossero esistiti,
furono come se non fossero mai stati,
e così pure i loro figli dopo di loro.
[vv. 10-16]

17Noè fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell’ira fu segno di riconciliazione;
per mezzo suo un resto sopravvisse sulla terra,
quando ci fu il diluvio.
[vv. 18-20]

21Per questo Dio gli promise con giuramento
di benedire le nazioni nella sua discendenza,
di moltiplicarlo come la polvere della terra,
di innalzare la sua discendenza come gli astri
e di dar loro un’eredità
da mare a mare
e dal fiume fino all’estremità della terra.

[vv. 22-23]

[vv. 1-8]
9Di altri non sussiste memoria;
svanirono come se non fossero esistiti;
furono come se non fossero mai stati,
loro e i loro figli dopo di essi.
10Invece questi furono uomini virtuosi,
i cui meriti non furono dimenticati.
[vv. 11-16]

17Noè fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell'ira fu riconciliazione;
per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra,
quando avvenne il diluvio.
[vv. 18-20]

21Per questo Dio gli promise con giuramento
di benedire i popoli nella sua discendenza,
di moltiplicarlo come la polvere della terra,
di innalzare la sua discendenza come gli astri
e di dar loro un'eredità da uno all'altro mare,
dal fiume fino all'estremità della terra.

[vv. 22-23]

[vv. 1-4]
5Gli fece udire la sua voce,
lo fece entrare nella nube oscura
e gli diede faccia a faccia i comandamenti,
legge di vita e d’intelligenza,
perché insegnasse a Giacobbe l’alleanza,
i suoi decreti a Israele.

[vv. 6-14]
15Mosè riempì le sue mani
e lo unse con olio santo.
Ciò divenne un’alleanza perenne per lui
e per i suoi discendenti, finché dura il cielo:
quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio
e benedire il popolo nel suo nome.
[vv. 16-17]
18Contro di lui insorsero uomini stranieri
e furono gelosi di lui nel deserto:
erano gli uomini di Datan e di Abiròn
e quelli dell’assemblea di Core, furiosi e violenti.
19Il Signore vide e se ne indignò;
essi finirono annientati nella furia della sua ira.
Egli compì prodigi a loro danno,
per distruggerli con il fuoco della sua fiamma.
[vv. 20-26]

[vv. 1-4]
5Gli fece udire la sua voce;
lo introdusse nella nube oscura
e gli diede a faccia a faccia i comandamenti,
legge di vita e di intelligenza,
perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza,
i suoi decreti a Israele.

[vv. 6-14]
15Mosè lo consacrò e l'unse con l'olio santo.
Costituì un'alleanza perenne per lui
e per i suoi discendenti, finché dura il cielo:
quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio
e benedire il popolo nel nome del Signore.
[v. 16]
17Gli affidò i suoi comandamenti,
il potere sulle prescrizioni del diritto,
perché insegnasse a Giacobbe i decreti
e illuminasse Israele nella sua legge.
18Contro di lui insorsero uomini estranei
e furono gelosi di lui nel deserto;
erano gli uomini di Datan e di Abiron
e quelli della banda di Core, furiosi e violenti.
19Il Signore vide e se ne indignò;
essi finirono annientati nella furia della sua ira.
Egli compì prodigi a loro danno
per distruggerli con il fuoco della sua fiamma.
[vv. 20-25]

26Vi infonda Dio sapienza nel cuore
per governare il popolo con giustizia,
perché non scompaiano le virtù dei padri
e la loro gloria nelle varie generazioni.

[vv. 1-9]
10affinché tutti i figli d’Israele sapessero
che è bene seguire il Signore.

[vv. 11-16]

17Il Signore tuonò dal cielo
e con grande fragore fece udire la sua voce;
18sterminò i capi degli abitanti di Tiro
e tutti i prìncipi dei Filistei.
19Prima dell’ora del suo sonno eterno
attestò davanti al Signore e al suo unto:
«Né denari né sandali
ho preso da alcuno»,
e nessuno poté contraddirlo.
[v. 20]

[vv. 1-6]

7Rimase infatti fedele all'Onnipotente
e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa
con Caleb, figlio di Iefunne,
opponendosi all'assemblea,
impedendo che il popolo peccasse
e dominando le maligne mormorazioni.
[vv. 8-9]
10sì che tutti gli Israeliti sapessero
che è bene seguire il Signore.

[vv. 11-16]

17Il Signore tuonò dal cielo;
con grande fragore fece udire la voce,
[v. 18]
19Prima dell'ora del suo eterno sonno,
così attestò davanti al Signore e al suo Messia:
«Denari e neanche dei sandali,
da alcun vivente ho accettato» e nessuno potè contraddirlo.
[v. 20]

[vv. 1-16]

17Per i canti, i proverbi, le sentenze
e per i responsi ti ammirarono i popoli.
[vv. 18-19]
20Hai macchiato la tua gloria
e hai profanato la tua discendenza,
così da attirare l’ira divina sui tuoi figli
ed essere colpito per la tua stoltezza.
[v. 21]
22Ma il Signore non ha rinnegato la sua misericordia,
non ha lasciato cadere nessuna delle sue parole.
Non ha fatto perire la posterità del suo eletto
e non ha distrutto la stirpe di colui che lo aveva amato.
Egli concesse un resto a Giacobbe
e a Davide un germoglio nato da lui.

[vv. 23-25]

[vv. 1-5]

6Così l'esaltarono per i suoi diecimila,
lo lodarono nei canti del Signore
e gli offrirono un diadema di gloria.
[vv. 7-16]

17Per i tuoi canti, i tuoi proverbi, le tue massime
e per le tue risposte ti ammirarono i popoli.
[vv. 18-19]
20Così deturpasti la tua gloria e profanasti la tua discendenza,
sì da attirare l'ira divina sui tuoi figli
e sofferenze con la tua follia.
[v. 21]
22Ma il Signore non rinnegherà la sua misericordia
e non permetterà che venga meno alcuna delle sue parole.
Non farà perire la posterità del suo eletto
né distruggerà la stirpe di colui che lo amò.
Concesse un resto a Giacobbe
e a Davide un germoglio nato dalla sua stirpe.

[vv. 23-25]

[v. 1]
2Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
[vv. 3-9]
10tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,
per placare l’ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore del padre verso il figlio
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
[v. 11]

12Appena Elia fu avvolto dal turbine,
Eliseo fu ripieno del suo spirito;
nei suoi giorni non tremò davanti a nessun principe
e nessuno riuscì a dominarlo.
[vv. 13-18]

19Allora si agitarono loro i cuori e le mani,
soffrirono come le partorienti.
[v. 20]
21Egli colpì l’accampamento degli Assiri,
e il suo angelo li sterminò,
[vv. 22-23]
24Con grande ispirazione vide gli ultimi tempi
e consolò gli afflitti di Sion.
[v. 25]

[v. 1]
2Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
[vv. 3-9]
10designato a rimproverare i tempi futuri
per placare l'ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore dei padri verso i figli
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
[v. 11]

12Appena Elia fu avvolto dal turbine,
Eliseo fu pieno del suo spirito;
durante la sua vita non tremò davanti ai potenti
e nessuno riuscì a dominarlo.
[vv. 13-18]

19Allora si agitarono loro il cuore e le mani,
soffrirono come le partorienti.
[v. 20]
21Egli colpì l'accampamento degli Assiri,
e il suo angelo li sterminò,

[vv. 22-23]
24Con grande ispirazione vide gli ultimi tempi,
e consolò gli afflitti di Sion.
[v. 25]

[vv. 1-2]
3Diresse il suo cuore verso il Signore,
in un’epoca d’iniqui riaffermò la pietà.

4Se si eccettuano Davide, Ezechia e Giosia,
tutti agirono perversamente;
poiché avevano abbandonato la legge dell’Altissimo,
i re di Giuda scomparvero.
[vv. 5-6]
7secondo la parola di Geremia, che essi però maltrattarono,
benché fosse stato consacrato profeta nel seno materno,
per estirpare, distruggere e mandare in rovina,
ma anche per costruire e piantare.

[vv. 8-16]

[vv. 1-2]
3Diresse il suo cuore verso il Signore,
in un'epoca di iniqui riaffermò la pietà.

[vv. 4-6]
7secondo la parola di Geremia, che essi maltrattarono
benché fosse stato consacrato profeta nel seno materno,
per estirpare, distruggere e mandare in rovina,
ma anche per costruire e piantare.
[vv. 8-16]

[vv. 1-3]
4Avendo premura d’impedire la caduta del suo popolo,
fortificò la città nell’assedio.
[vv. 5-11]
12Quando riceveva le parti delle vittime dalle mani dei sacerdoti,
egli stava presso il braciere dell’altare:
intorno a lui c’era la corona di fratelli,
simili a fronde di cedri nel Libano,
che lo circondavano come fusti di palme;
[vv. 13-15]
16Allora i figli di Aronne alzavano la voce,
suonavano le trombe di metallo lavorato
e facevano udire un suono potente
come memoriale davanti all’Altissimo.
[vv. 17-24]

25Contro due popoli la mia anima è irritata,
il terzo non è neppure un popolo:
[v. 26]

27Una dottrina d’intelligenza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù, figlio di Sira, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
[vv. 28-29]

[vv. 1-3]
4Premuroso di impedire la caduta del suo popolo,
fortificò la città contro un assedio.
5Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo,
quando usciva dal santuario dietro il velo.
[vv. 6-11]
12Quando riceveva le parti delle vittime
dalle mani dei sacerdoti,
mentre stava presso il braciere dell'altare,
circondato dalla corona dei fratelli
come fronde di cedri nel Libano,
e lo circondavano come fusti di palme,
[vv. 13-15]
16Allora i figli di Aronne alzavano la voce,
suonavano le trombe di metallo lavorato
e facevano udire un suono potente
come richiamo davanti all'Altissimo.
[vv. 17-24]

25Contro due popoli sono irritato,
il terzo non è neppure un popolo:
26quanti abitano sul monte Seir e i Filistei
e lo stolto popolo che abita in Sichem.

27Una dottrina di sapienza e di scienza
ha condensato in questo libro
Gesù figlio di Sirach, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme,
che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore.
[vv. 28-29]

[v. 1]
2perché sei stato mio riparo e mio aiuto,
salvando il mio corpo dalla perdizione,
dal laccio di una lingua calunniatrice,
dalle labbra di quelli che proferiscono menzogna,
e di fronte a quanti mi circondavano
sei stato il mio aiuto [vv. 3-11]
12tu infatti mi salvasti dalla rovina
e mi strappasti da una cattiva condizione.
Per questo ti loderò e ti canterò,
e benedirò il nome del Signore.

[vv. 13-14]
15Del suo fiorire, come uva vicina a maturare,
il mio cuore si rallegrò.
Il mio piede s’incamminò per la via retta,
fin da giovane ho seguìto la sua traccia.
[vv. 16-30]

[v. 1]
2perché fosti mio protettore e mio aiuto
e hai liberato il mio corpo dalla perdizione,
dal laccio di una lingua calunniatrice,
dalle labbra che proferiscono menzogne;
di fronte a quanti mi circondavano
sei stato il mio aiuto e mi hai liberato,
[vv. 3-11]
12Per questo ti ringrazierò e ti loderò,
benedirò il nome del Signore.

[vv. 13-14]
15Del suo fiorire, come uva vicina a maturare,
il mio cuore si rallegrò.
Il mio piede si incamminò per la via retta;
dalla giovinezza ho seguito le sue orme.
[vv. 16-30]

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