La Sacra Bibbia - Testo della Conferenza Episcopale Italiana
La Sacra Bibbia - Testo C.E.I. 2008
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Suggerimento:
4. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio
1. Puoi cercare una frase mettendo tra virgolette una o più parole: verranno cercate in quell'ordine, indipendentemente dalla punteggiatura. Esempio
2. Puoi estrarre più citazioni contemporaneamente, separandole con il punto e virgola se vedi che non ottieni quanto desideri. Esempio
3. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato; ad es: mos* cerca tutte le parole che iniziano per "mos"; Esempio
4. Puoi usare l'asterisco per cercare le parole che iniziano con lo spezzone di parola indicato, e funziona anche dentro alle virgolette: ad es: mos* dis* cerca tutte le frasi di due parole che iniziano rispettivamente per "mos" e per "dis"; Esempio
5. Nella casella di ricerca puoi mischiare citazioni e parole e frasi tra virgolette. Esempio
6. Puoi usare il segno meno per escludere una citazione o una parola o frase tra virgolette. Esempio
7. Puoi estrarre un libro intero usando l'operatore libro: (o una sua abbreviazione), ad es. libro: Is. Esempio
8. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sia abbreviazione) seguito da un libro, ad es: in: Mt; puoi anche ripeterlo con più libri. Esempio
9. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da un intervallo di libri, ad es. in: Is-Dn. Esempio
10. Insieme alle parole da cercare prova a usare l'operatore in: (o una sua abbreviazione) seguito da una categoria di libri, ad es. in: nt. Esempio
11. L'operatore in: (o una sua abbreviazione), che specifica in quali libri cercare, può essere preceduto dal segno meno per escludere quei libri o gruppi di libri, ad es. - in: nt. Esempio
12. Puoi usare l'operatore evidenzia: (o una sua abbreviazione) per evidenzare una parola o frase, ad es. cercare Gesù ed evidenziare anche Cristo: Gesù evidenzia: Cristo. Esempio
13. Puoi cercare nei versetti, nei capitoli o nei paragrafi: specificalo con l'operatore modo: (o una sua abbreviazione), ad es. Cristo modo: capitoli. Esempio
14. Le ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo opzione:forme (o una sua abbreviazione). Esempio
15. Si possono fare ricerche possono essere ampliate a tutte le forme del nome o del verbo usando l'operatore forme: (o una sua abbreviazione) con una frase tra virgolette: Verranno cercate tutte le combinazioni di tutte le forme delle parole tra virgolette. Esempio
16. Di una o più parole (e non magari delle altre) si possono cercare anche tutte le forme del nome o del verbo aggiungendo l'operatore forme: (o una sua abbreviazione). Esempio
17. Normalmente le ricerche non tengono conto delle maiuscole/minuscole, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:maiuscole (o una sua abbreviazione). Esempio
18. Normalmente le ricerche non tengono conto delle lettere accentate, puoi chiedere di tenerne conto aggiungendo opzione:accenti (o una sua abbreviazione). Esempio
19. Puoi chiedere di tener conto sia delle maiuscole che delle lettere accentate aggiungendo opzione:maiuscole opzione:accenti (o le relative abbreviazioni). Esempio
20. Normalmente le ricerche sono per parole intere, puoi cercare anche dentro le parole aggiungendo opzione:dentro (o una sua abbreviazione). Esempio
21. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi richiedere di usare la CEI 1974 aggiungendo versione:1974. L'operatore può essere abbreviato. Esempio
22. Normalmente si usa la versione CEI 2008, puoi confrontare con la versione CEI 1974 aggiungendo versione: 2008 versione: 1974. Esempio
23. Per i più coraggiosi è disponibile la ricerca mediante espressione regolare, usando l'operatore regolare: (o una sua abbreviazione). Ad es. regolare:gesu|cristo cerca i versetti che contengono gesù o cristo. Per saperne di più sui caratteri che si possono usare nelle espressioni regolari di mariadb e sul loro significato vai a questo link (in inglese). Esempio
24. Se si fa la ricerca mediante espressione regolare e questa contiene uno spazio bisogna allora includere l'espressione regolare tra virgolette. Esempio
25. Ogni operatore (tipo opzione:) può essere abbreviato con la o le prime lettere. Lo stesso vale per le varie opzioni: si può ad es. scrivere opzione:dentro oppure opz:d oppure opzione:de, e l'effetto è lo stesso
26. Si può usare l'opzione:protestante (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione protestante (anglosassone), cioè usando ":" tra capitolo e versetti e "," per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
27. Si può usare l'opzione:cattolico (o una sua abbreviazione) per stampare tutte le citazioni con la convenzione cattolica, cioè usando "," tra capitolo e versetti e "." per separare versetti o intervalli di versetti, indipendentemente dalla convenzione usata nelle citazioni richieste. Esempio
28. Se vengono usate entrambe le opzioni opzione:cattolico e opzione:protestante (o loro abbreviazioni), la prima prevale sempre sulla seconda. Esempio
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SELECT chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text AS text, chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_sort, books.sort AS book_sort FROM chapters_bible_it_cei_1974 JOIN books ON chapters_bible_it_cei_1974.book_sort = books.sort WHERE 1 AND ( chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text_search LIKE '%mos%') AND ( chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text_search LIKE '%a%') AND ( chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text_search LIKE '%dis%') AND ( chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text_search LIKE '%o%') AND ( chapters_bible_it_cei_1974.book_chapter_text_search LIKE '%af%');
BoolCheckAllResults=1

Hai cercato i capitoli contenenti le parole o frasi mos, a, dis, o e af [considerando gli accenti, anche dentro le parole, cercando nei capitoli, versione Bibbia CEI 1974]

Hai trovato 245 capitoli in 47 libri:

GnGenesi (4), EsEsodo (8), LvLevitico (7), NmNumeri (12), DtDeuteronomio (2), GsGiosuè (5), GdcGiudici (5), 1Sam1 Samuele (6), 2Sam2 Samuele (6), 1Re1 Re (9), 2Re2 Re (8), 1Cr1 Cronache (6), 2Cr2 Cronache (10), EsdEsdra (4), NeeNeemia (4), TbTobia (6), GdtGiuditta (6), EstEster (4), 1Mac1 Maccabei (10), 2Mac2 Maccabei (11), GbGiobbe (3), SalSalmi (8), PrProverbi (3), QoQoelet (1), SapSapienza (3), SirSiracide (11), IsIsaia (10), GerGeremia (7), BarBaruc (1), EzEzechiele (8), DnDaniele (2), OsOsea (1), AbAbacuc (1), ZacZaccaria (1), MalMalachia (1), MtMatteo (6), McMarco (7), LcLuca (10), GvGiovanni (4), AtAtti (12), RmRomani (2), 1Cor1 Corinzi (1), 2Cor2 Corinzi (3), GalGalati (1), 1Tim1 Timoteo (2), GcGiacomo (1), ApApocalisse (2)

I versetti grigi tra parentesi quadra (tipo [1] o [3-7]) sono espandibili.
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Bibbia CEI 1974
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1Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore tuo Dio ti metterà sopra tutte le nazioni della terra; 2perché tu avrai ascoltato la voce del Signore tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni: 3Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna. 4Benedetto sarà il frutto del tuo seno, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame; benedetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. 5Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. 6Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. 7Il Signore lascerà sconfiggere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te. 8Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano; ti benedirà nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti. 9Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore tuo Dio e se camminerai per le sue vie; 10tutti i popoli della terra vedranno che porti il nome del Signore e ti temeranno. 11Il Signore tuo Dio ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti. 12Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani; così presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti. 13Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, 14e se non devierai né a destraa sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dei e servirli.

15Ma se non obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue leggi che oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste maledizioni: 16sarai maledetto nella città e maledetto nella campagna. 17Maledette saranno la tua cesta e la tua madia. 18Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. 19Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci. 20Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvage per avermi abbandonato. 21Il Signore ti faattaccare la peste, finché essa non ti abbia eliminato dal paese, di cui stai per entrare a prender possesso. 22Il Signore ti colpirà con la consunzione, con la febbre, con l'infiammazione, con l'arsura, con la siccità, il carbonchio e la ruggine, che ti perseguiteranno finché tu non sia perito. 23Il cielo sarà di rame sopra il tuo capo e la terra sotto di te sarà di ferro. 24Il Signore darà come pioggia al tuo paese sabbia e polvere, che scenderanno dal cielo su di te finché tu sia distrutto. 25Il Signore ti farà sconfiggere dai tuoi nemici: per una sola via andrai contro di loro e per sette vie fuggirai davanti a loro; diventerai oggetto di orrore per tutti i regni della terra. 26Il tuo cadavere diventerà pasto di tutti gli uccelli del cielo e delle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. 27Il Signore ti colpirà con le ulcere d'Egitto, con bubboni, scabbia e prurigine, da cui non potrai guarire. 28Il Signore ti colpirà di delirio, di cecità e di pazzia, 29così che andrai brancolando in pieno giorno come il cieco brancola nel buio. Non riuscirai nelle tue imprese, sarai ogni giorno oppresso e spogliato e nessuno ti aiuterà. 30Ti fidanzerai con una donna, un altro la praticherà; costruirai una casa, ma non vi abiterai; pianterai una vigna e non ne potrai cogliere i primi frutti. 31Il tuo bue saammazzato sotto i tuoi occhi e tu non ne mangerai; il tuo asino ti sarà portato via in tua presenza e non tornerà più a te; il tuo gregge sarà dato ai tuoi nemici e nessuno ti aiuterà. 32I tuoi figli e le tue figlie saranno consegnati a un popolo straniero, mentre i tuoi occhi vedranno e languiranno di pianto per loro ogni giorno, ma niente potrà fare la tua mano. 33Un popolo, che tu non conosci, mangerà il frutto della tua terra e di tutta la tua fatica; sarai oppresso e schiacciato ogni giorno; 34diventerai pazzo per ciò che i tuoi occhi dovranno vedere. 35Il Signore ti colpirà alle ginocchia e alle cosce con una ulcera maligna, della quale non potrai guarire; ti colpirà dalla pianta dei piedi alla sommità del capo. 36Il Signore deporterà te e il re, che ti sarai costituito, in una nazione che né tu né i padri tuoi avete conosciuto; là servirai dei stranieri, dei di legno e di pietra; 37diventerai oggetto di stupore, di motteggio e di scherno per tutti i popoli fra i quali il Signore ti avrà condotto.

38Porterai molta semente al campo e raccoglierai poco, perché la locusta la divorerà. 39Pianterai vigne e le coltiverai, ma non berrai vino né coglierai uva, perché il verme le roderà. 40Avrai oliveti in tutto il tuo territorio, ma non ti ungerai di olio, perché le tue olive cadranno immature. 41Genererai figli e figlie, ma non saranno tuoi, perché andranno in prigionia. 42Tutti i tuoi alberi e il frutto del tuo suolo saranno preda di un esercito d'insetti. 43Il forestiero che sarà in mezzo a te si innalzerà sempre più sopra di te e tu scenderai sempre più in basso. 44Egli presterà a te e tu non presterai a lui; egli sarà in testa e tu in coda. 45Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti perseguiteranno e ti raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non avrai obbedito alla voce del Signore tuo Dio, osservando i comandi e le leggi che egli ti ha dato. 46Esse per te e per la tua discendenza saranno sempre un segno e un prodigio.

47Poiché non avrai servito il Signore tuo Dio con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza di ogni cosa, 48servirai i tuoi nemici, che il Signore manderà contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza di ogni cosa; essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finché ti abbiano distrutto.

49Il Signore solleverà contro di te da lontano, dalle estremità della terra, una nazione che si slancia a volo come aquila: una nazione della quale non capirai la lingua, 50una nazione dall'aspetto feroce, che non avrà riguardo al vecchioavrà compassione del fanciullo; 51che mangerà il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, finché tu sia distrutto, e non ti lascerà alcun residuo di frumento, di mosto, di olio, dei parti delle tue vacche e dei nati delle tue pecore, finché ti avrà fatto perire. 52Ti assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese cadano le mura alte e forti, nelle quali avrai riposto la fiducia. Ti assedierà in tutte le tue città, in tutto il paese che il Signore tuo Dio ti avrà dato. 53Durante l'assedio e l'angoscia alla quale ti ridurrà il tuo nemico, mangerai il frutto delle tue viscere, le carni dei tuoi figli e delle tue figlie, che il Signore tuo Dio ti avrà dato. 54L'uomo più raffinato tra di voi e più delicato guarderà di malocchio il suo fratello e la sua stessa sposa e il resto dei suoi figli che ancora sopravvivono, 55per non dare ad alcuno di loro le carni dei suoi figli delle quali si ciberà; perché non gli sarà rimasto più nulla durante l'assedio e l'angoscia alla quale i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città. 56La donna più raffinata e delicata tra di voi, che per delicatezza e raffinatezza non si sarebbe provata a posare in terra la pianta del piede, guarderà di malocchio il proprio marito, il figlio e la figlia 57e si ciberà di nascosto di quanto esce dai suoi fianchi e dei bambini che deve ancora partorire, mancando di tutto durante l'assedio e l'angoscia alla quale i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città.

58Se non cercherai di eseguire tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e terribile del Signore tuo Dio, 59allora il Signore colpirà te e i tuoi discendenti con flagelli prodigiosi: flagelli grandi e duraturi, malattie maligne e ostinate. 60Farà tornare su di te le infermità dell'Egitto, delle quali tu avevi paura, e si attaccheranno a te. 61Anche ogni altra malattia e ogni flagello, che non sta scritto nel libro di questa legge, il Signore manderà contro di te, finché tu non sia distrutto. 62Voi rimarrete in pochi uomini, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo, perché non avrai obbedito alla voce del Signore tuo Dio. 63Come il Signore gioiva a vostro riguardo nel beneficarvi e moltiplicarvi, così il Signore gioirà a vostro riguardo nel farvi perire e distruggervi; sarete strappati dal suolo, che vai a prendere in possesso. 64Il Signore ti disperderà fra tutti i popoli, da un'estremità fino all'altra; là servirai altri dei, che né tu, né i tuoi padri avete conosciuti, dei di legno e di pietra. 65Fra quelle nazioni non troverai sollievo e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi; là il Signore ti darà un cuore trepidante, languore di occhi e angoscia di anima. 66La tua vita ti sarà dinanzi come sospesa a un filo; temerai notte e giorno e non sarai sicuro della tua vita. 67Alla mattina dirai: Se fosse sera! e alla sera dirai: Se fosse mattina!, a causa del timore che ti agiterà il cuore e delle cose che i tuoi occhi vedranno. 68Il Signore ti farà tornare in Egitto, per mezzo di navi, per una via della quale ti ho detto: Non dovrete più rivederla! e là vi metterete in vendita ai vostri nemici come schiavi e schiave, ma nessuno vi acquisterà».

69Queste sono le parole dell'alleanza che il Signore ordinò a Mosè di stabilire con gli Israeliti nel paese di Moab, oltre l'alleanza che aveva stabilito con loro sull'Oreb.

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1«Ascoltate, o cieli: io voglio parlare:
oda la terra le parole della mia bocca!
2Stilli come pioggia la mia dottrina,
scenda come rugiada il mio dire;
come scroscio sull'erba del prato,
come spruzzo sugli steli di grano.
3Voglio proclamare il nome del Signore:
date gloria al nostro Dio!
4Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua;
tutte le sue vie sono giustizia;
è un Dio verace e senza malizia;
Egli è giusto e retto.
5Peccarono contro di lui i figli degeneri,
generazione tortuosa e perversa.
6Così ripaghi il Signore,
o popolo stolto e insipiente?
Non è lui il padre che ti ha creato,
che ti ha fatto e ti ha costituito?
7Ricorda i giorni del tempo antico,
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo farà sapere,
i tuoi vecchi e te lo diranno.
8Quando l'Altissimo divideva i popoli,
quando disperdeva i figli dell'uomo,
egli stabilì i confini delle genti
secondo il numero degli Israeliti.
9Perché porzione del Signore è il suo popolo,
Giacobbe è sua eredità.

10Egli lo trovò in terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come pupilla del suo occhio.
11Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali,
12Il Signore lo guidò da solo,
non c'era con lui alcun dio straniero.
13Lo fece montare sulle alture della terra
e lo nutrì con i prodotti della campagna;
gli fece succhiare miele dalla rupe
e olio dai ciottoli della roccia;
14crema di mucca e latte di pecora
insieme con grasso di agnelli,
arieti di Basan e capri,
fior di farina di frumento
e sangue di uva, che bevevi spumeggiante.

15Giacobbe ha mangiato e si è saziato,
- sì, ti sei ingrassato, impinguato, rimpinzato -
e ha respinto il Dio che lo aveva fatto,
ha disprezzato la Roccia, sua salvezza.
16Lo hanno fatto ingelosire con dei stranieri
e provocato con abomini all'ira.
17Hanno sacrificato a demoni che non sono Dio,
a divinità che non conoscevano,
novità, venute da poco,
che i vostri padri non avevano temuto.
18La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato;
hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!
19Ma il Signore ha visto e ha disdegnato
con ira i suoi figli e le sue figlie.
20Ha detto: Io nasconderò loro il mio volto:
vedrò quale sarà la loro fine.
Sono una generazione perfida,
sono figli infedeli.
21Mi resero geloso con ciò che non è Dio,
mi irritarono con i loro idoli vani;
io li renderò gelosi con uno che non è popolo,
li irriterò con una nazione stolta.
22Un fuoco si è acceso nella mia collera
e brucerà fino nella profondità degl'inferi;
divorerà la terra e il suo prodotto
e incendierà le radici dei monti.
23Accumulerò sopra di loro i malanni;
le mie frecce esaurirò contro di loro.
24Saranno estenuati dalla fame,
divorati dalla febbre e da peste dolorosa.
Il dente delle belve manderò contro di essi,
con il veleno dei rettili che strisciano nella polvere.
25Di fuori la spada li priverà dei figli,
dentro le case li ucciderà lo spavento.
Periranno insieme il giovane e la vergine,
il lattante e l'uomo canuto.

26Io ho detto: Li voglio disperdere,
cancellarne tra gli uomini il ricordo!
27se non temessi l'arroganza del nemico,
l'abbaglio dei loro avversari;
non dicano: La nostra mano ha vinto,
non è il Signore che ha operato tutto questo!
28Sono un popolo insensato
e in essi non c'è intelligenza:
29se fossero saggi, capirebbero,
rifletterebbero sulla loro fine:
30Come può un uomo solo inseguirne mille
o due soli metterne in fuga diecimila?
Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,
il Signore li ha consegnati?

31Perché la loro roccia non è come la nostra
e i nostri nemici ne sono testimoni.
32La loro vite è dal ceppo di Sòdoma,
dalle piantagioni di Gomorra.
La loro uva è velenosa,
ha grappoli amari.
33Tossico di serpenti è il loro vino,
micidiale veleno di vipere.
34Non è questo nascosto presso di me,
sigillato nei miei forzieri?
35Mia sarà la vendetta e il castigo,
quando vacillerà il loro piede!
Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire.

36Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione;
quando vedrà che ogni forza è svanita
e non è rimasto né schiavo, né libero.
37Allora dirà: Dove sono i loro dei,
la roccia in cui cercavano rifugio;
38quelli che mangiavano il grasso dei loro sacrifici,
che bevevano il vino delle loro libazioni?
Sorgano ora e vi soccorrano,
siano il riparo per voi!
39Ora vedete che io, io lo sono
e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che dò la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco
e nessuno può liberare dalla mia mano.

40Alzo la mano verso il cielo
e dico: Per la mia vita, per sempre:
41quando avrò affilato la folgore della mia spada
e la mia mano inizierà il giudizio,
farò vendetta dei miei avversari,
ripagherò i miei nemici.
42Inebrierò di sangue le mie frecce,
si pascerà di carne la mia spada,
del sangue dei cadaveri e dei prigionieri,
delle teste dei condottieri nemici!

43Esultate, o nazioni, per il suo popolo,
perché Egli vendicherà il sangue dei suoi servi;
volgerà la vendetta contro i suoi avversari
e purificherà la sua terra e il suo popolo».

44Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e pronunziò agli orecchi del popolo tutte le parole di questo canto.

45Quando Mosè ebbe finito di pronunziare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: 46«Ponete nella vostra mente tutte le parole che io oggi uso come testimonianza contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli, perché cerchino di eseguire tutte le parole di questa legge. 47Essa infatti non è una parola senza valore per voi; anzi è la vostra vita; per questa parola passerete lunghi giorni sulla terra di cui state per prendere possesso, passando il Giordano».

48In quello stesso giorno il Signore disse a Mosè: 49«Sali su questo monte degli Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e mira il paese di Canaan, che io dò in possesso agli Israeliti. 50Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito ai tuoi antenati, come Aronne tuo fratello è morto sul monte Or ed è stato riunito ai suoi antenati, 51perché siete stati infedeli verso di me in mezzo agli Israeliti alle acque di Mèriba di Kades nel deserto di Sin, perché non avete manifestato la mia santità. 52Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io sto per dare agli Israeliti, tu non entrerai!».

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1Quando tutta la gente ebbe finito di attraversare il Giordano, il Signore disse a Giosuè: 2«Sceglietevi dal popolo dodici uomini, un uomo per ogni tribù, 3e comandate loro: Prendetevi dodici pietre da qui, in mezzo al Giordano, dal luogo dove stanno immobili i piedi dei sacerdoti; trasportatele con voi e deponetele nel luogo, dove vi accamperete questa notte». 4Allora Giosuè convocò i dodici uomini, che aveva designati tra gli Israeliti, un uomo per ogni tribù, 5e disse loro: «Passate davanti all'arca del Signore vostro Dio in mezzo al Giordano e caricatevi sulle spalle ciascuno una pietra, secondo il numero delle tribù degli Israeliti, 6perché diventino un segno in mezzo a voi. Quando domani i vostri figli vi chiederanno: Che significano per voi queste pietre? 7risponderete loro: Perché si divisero le acque del Giordano dinanzi all'arca dell'alleanza del Signore; mentre essa attraversava il Giordano, le acque del Giordano si divisero e queste pietre dovranno essere un memoriale per gli Israeliti, per sempre». 8Fecero dunque gli Israeliti come aveva comandato Giosuè, presero dodici pietre in mezzo al Giordano, secondo quanto aveva comandato il Signore a Giosuè, in base al numero delle tribù degli Israeliti, le trasportarono con sé verso l'accampamento e le deposero in quel luogo.

9Giosuè fece collocare altre dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove poggiavano i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza: esse si trovano là fino ad oggi.

10I sacerdoti che portavano l'arca si erano fermati in mezzo al Giordano, finché fosse eseguito ogni ordine che il Signore aveva comandato a Giosuè di comunicare al popolo, e secondo tutte le prescrizioni di Mosè a Giosuè. Il popolo dunque si affrettò a passare. 11Quando poi tutto il popolo ebbe terminato la traversata, passò l'arca del Signore e i sacerdoti, dinanzi al popolo. 12Passarono i figli di Ruben, i figli di Gad e metà della tribù di Manàsse, ben armati, davanti agli Israeliti, secondo quanto aveva comandato loro Mosè; 13circa quarantamila, armati per la guerra, passarono davanti al Signore per il combattimento verso le steppe di Gerico.

14In quel giorno il Signore glorificò Giosuè agli occhi di tutto Israele e lo temettero, come avevano temuto Mosè in tutti i giorni della sua vita.

15Disse allora il Signore a Giosuè: 16«Comanda ai sacerdoti che portano l'arca della testimonianza che salgano dal Giordano». 17Giosuè comandò ai sacerdoti: «Salite dal Giordano». 18Non appena i sacerdoti, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, furono saliti dal Giordano, mentre le piante dei piedi dei sacerdoti raggiungevano l'asciutto, le acque del Giordano tornarono al loro posto e rifluirono come prima su tutta l'ampiezza delle loro sponde.

19Il popolo salì dal Giordano il dieci del primo mese e si accampò in Gàlgala, dalla parte orientale di Gerico. 20Quelle dodici pietre che avevano portate dal Giordano, Giosuè le eresse in Gàlgala. 21Si rivolse poi agli Israeliti: «Quando domani i vostri figli interrogheranno i loro padri: Che cosa sono queste pietre?, 22farete sapere ai vostri figli: All'asciutto Israele ha attraversato questo Giordano, 23poiché il Signore Dio vostro prosciugò le acque del Giordano dinanzi a voi, finché foste passati, come fece il Signore Dio vostro al Mare Rosso, che prosciugò davanti a noi finché non fummo passati; 24perché tutti i popoli della terra sappiano quanto è forte la mano del Signore e temiate il Signore Dio vostro, per sempre».

[c. 5]
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[c. 6]
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[c. 7]
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1Il Signore disse a Giosuè: «Non temere e non abbatterti. Prendi con te tutti i guerrieri. Su, và contro Ai. Vedi, io ti metto in mano il re di Ai, il suo popolo, la sua città e il suo territorio. 2Farai ad Ai e al suo re come hai fatto a Gerico e al suo re; tuttavia prenderete per voi il suo bottino e il suo bestiame. Tendi un agguato contro Ai, dietro ad essa».

3Giosuè dunque e tutti quelli del popolo atti alla guerra si accinsero ad assalire Ai; Giosuè scelse trentamila uomini, guerrieri valenti, li inviò di notte 4e comandò loro: «State attenti: voi tenderete un agguato contro la città, dietro ad essa. Non allontanatevi troppo dalla città e state tutti pronti. 5Io, con tutta la gente, mi avvicinerò alla città. Ora, quando essi usciranno contro di noi come l'altra volta, noi fuggiremo davanti a loro. 6Essi usciranno ad inseguirci finché noi li avremo tirati lontani dalla città, perché diranno: Fuggono davanti a noi come l'altra volta! Mentre noi fuggiremo davanti a loro, 7voi balzerete dall'agguato e occuperete la città e il Signore vostro Dio la metterà in vostro potere. 8Come l'avrete in potere, appiccherete il fuoco alla città: farete secondo il comando del Signore. Fate attenzione! Questo è il mio comando». 9Giosuè allora li inviò ed essi andarono al luogo dell'agguato e si posero fra Betel e Ai, ad occidente di Ai; Giosuè passò quella notte in mezzo al popolo. 10Si alzò di buon mattino, passò in rassegna il popolo e andò con gli anziani di Israele alla testa del popolo verso Ai. 11Tutti quelli del popolo atti alla guerra, che erano con lui, salendo avanzarono e arrivarono di fronte alla città e si accamparono a nord di Ai. Tra Giosuè e Ai c'era di mezzo la valle. 12Prese circa cinquemila uomini e li pose in agguato tra Betel e Ai, ad occidente della città. 13Il popolo pose l'accampamento a nord di Ai mentre l'agguato era ad occidente della città; Giosuè andò quella notte in mezzo alla valle.

14Non appena il re di Ai si accorse di ciò, gli uomini della città si alzarono in fretta e uscirono per il combattimento incontro ad Israele, il re con tutto il popolo, verso il pendio di fronte all'Araba. Egli non s'accorse che era teso un agguato contro di lui dietro la città. 15Giosuè e tutto Israele si diedero per vinti dinanzi a loro e fuggirono per la via del deserto. 16Tutta la gente che era dentro la città corse ad inseguirli; inseguirono Giosuè e furono attirati lontano dalla città. 17Non ci rimase in Ai nessuno che non inseguisse Israele e così lasciarono aperta la città per inseguire Israele.

18Disse allora il Signore a Giosuè: «Tendi verso la città il giavellotto che tieni in mano, perché io te la metto nelle mani». Giosuè tese il giavellotto, che teneva in mano, verso la città. 19Come ebbe stesa la mano, quelli che erano in agguato balzarono subito dal loro nascondiglio, entrarono di corsa nella città, la occuparono e s'affrettarono ad appiccarvi il fuoco.

20Gli uomini di Ai si voltarono indietro ed ecco videro che il fumo della città si alzava verso il cielo. Allora non ci fu più possibilità per loro di fuggire in alcuna direzione, mentre il popolo che fuggiva verso il deserto si rivolgeva contro quelli che lo inseguivano. 21Infatti Giosuè e tutto Israele s'erano accorti che il gruppo in agguato aveva occupata la città e che il fumo della città si era levato; si voltarono dunque indietro e colpirono gli uomini di Ai. 22Anche gli altri uscirono dalcirono dalla città contro di loro, e così i combattenti di Ai si trovarono in mezzo agli Israeliti, avendoli da una parte e dall'altra. Li colpirono finché non rimase nessun superstite e fuggiasco. 23Il re di Ai lo presero vivo e lo condussero da Giosuè. 24Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti i combattenti di Ai nella campagna, nel deserto, dove quelli li avevano inseguiti, e tutti fino all'ultimo furono caduti sotto i colpi della sIsraeliti si riversarono in massa in Ai e la colpirono a fil di spada. 25Tutti i caduti in quel giorno, uomini e donne, furono dodicimila, tutti di Ai.

26Giosuè non ritirò la mano, che brandiva il giavellotto, finché non ebbero votato allo sterminio tutti gli abitanti di Ai. 27Gli Israeliti, secondo l'ordine che il Signore aveva dato a Giosuè, trattennero per sé soltanto il bestiame e il bottino della città. 28Poi Giosuè incendiò Ai e ne fece una rovina per sempre, una desolazione fino ad oggi. 29Fece appendere il re di Ai ad un albero fino alla sera. Al calar del sole Giosuè comandò che il suo cadavere fosse calato dall'albero; lo gettarono all'ingresso della porta della città e vi eressero sopra un gran mucchio di pietre, che dura fino ad oggi.

30In quell'occasione Giosuè costruì un altare al Signore, Dio di Israele, sul monte Ebal, 31secondo quanto aveva ordinato Mosè, servo del Signore, agli Israeliti, come è scritto nel libro della legge di Mosè, un altare di pietre intatte, non toccate dal ferro; vi si sacrificarono sopra olocausti e si offrirono sacrifici di comunione.

32In quel luogo scrisse sulle pietre una copia della legge di Mosè, che questi aveva scritto per gli Israeliti. 33Tutto Israele, i suoi anziani, i suoi scribi, tutti i suoi giudici, forestieri e cittadini stavano in piedi da una parte e dall'altra dell'arca, di fronte ai sacerdoti leviti, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, una metà verso il monte Garizim e l'altra metà verso il monte Ebal, come aveva prima prescritto Mosè, servo del Signore, per benedire il popolo di Israele. 34Giosuè lesse tutte le parole della legge, la benedizione e la maledizione, secondo quanto è scritto nel libro della legge. 35Non ci fu parola, di quante Mosè aveva comandate, che Giosuè non leggesse davanti a tutta l'assemblea di Israele, comprese le donne, i fanciulli e i forestieri che soggiornavano in mezzo a loro.

[c. 9]
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1Quando Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva preso Ai e l'aveva votata allo sterminio, e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re e che gli abitanti di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro, 2ebbe grande paura, perché Gàbaon, una delle città regali, era più grande di Ai e tutti i suoi uomini erano valorosi. 3Allora Adoni-Zedek, re di Gerusalemme, mandò a dire a Oam, re di Ebron, a Piream, re di Iarmut, a Iafia, re di Lachis e a Debir, re di Eglon: 4«Venite da me, aiutatemi e assaltiamo Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti». 5Quelli si unirono e i cinque re amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis ed il re di Eglon, vennero con tutte le loro truppe, si accamparono contro Gàbaon e le diedero battaglia.

6Allora gli uomini di Gàbaon mandarono a dire a Giosuè, all'accampamento di Gàlgala: «Non privare del tuo aiuto i tuoi servi. Vieni presto da noi; salvaci e aiutaci, perché si sono alleati contro di noi tutti i re degli Amorrei, che abitano sulle montagne».

7Giosuè partì da Gàlgala con tutta la gente di guerra e tutti i prodi guerrieri. 8Allora il Signore disse a Giosuè: «Non aver paura di loro, perché li metto in tuo potere; nessuno di loro resisterà davanti a te».

9Giosuè piombò su di loro d'improvviso: tutta la notte aveva marciato, partendo da Gàlgala.

10Il Signore mise lo scompiglio in mezzo a loro dinanzi ad Israele, che inflisse loro in Gàbaon una grande disfatta, li inseguì verso la salita di Bet-Coron e li battè fino ad Azeka e fino a Makkeda. 11Mentre essi fuggivano dinanzi ad Israele ed erano alla discesa di Bet-Coron, il Signore lanciò dal cielo su di essi come grosse pietre fino ad Azeka e molti morirono. Coloro che morirono per le pietre della grandine furono più di quanti ne uccidessero gli Israeliti con la spada. 12Allora, quando il Signore mise gli Amorrei nelle mani degli Israeliti, Giosuè disse al Signore sotto gli occhi di Israele:

«Sole, fèrmati in Gàbaon
e tu, luna, sulla valle di Aialon».
13Si fermò il sole
e la luna rimase immobile
finché il popolo non si vendicò dei nemici.

Non è forse scritto nel libro del Giusto: «Stette fermo il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un giorno intero. 14Non ci fu giorno come quello, né prima né dopo, perché aveva ascoltato il Signore la voce d'un uomo, perché il Signore combatteva per Israele»?

15Poi Giosuè con tutto Israele ritornò all'accampamento di Gàlgala.

16Quei cinque re erano fuggiti e si erano nascosti nella grotta in Makkeda. 17Fu portata a Giosuè la notizia: «Sono stati trovati i cinque re, nascosti nella grotta in Makkeda». 18Disse loro Giosuè: «Rotolate grosse pietre contro l'entrata della grotta e fate restare presso di essa uomini per sorvegliarli. 19Voi però non fermatevi, inseguite i vostri nemici, attaccateli nella retroguardia e non permettete loro di entrare nelle loro città, perché il Signore Dio vostro li mette nelle vostre mani». 20Quando Giosuè e gli Israeliti ebbero terminato di infliggere loro una strage enorme così da finirli, e i superstiti furono loro sfuggiti ed entrati nelle fortezze, 21ritornò tutto il popolo all'accampamento presso Giosuè, in Makkeda, in pace. Nessuno mosse più la lingua contro gli Israeliti.

22Disse allora Giosuè: «Aprite l'ingresso della grotta e fatemi uscire dalla grotta quei cinque re». 23Così fecero e condussero a lui fuori dalla grotta quei cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon. 24Quando quei cinque re furono fatti uscire dinanzi a Giosuè, egli convocò tutti gli Israeliti e disse ai capi dei guerrieri che avevano marciato con lui: «Accostatevi e ponete i vostri piedi sul collo di questi re!». Quelli s'accostarono e posero i piedi sul loro collo. 25Disse loro Giosuè: «Non temete e non spaventatevi! Siate forti e coraggiosi, perché così farà il Signore a tutti i nemici, contro cui dovrete combattere». 26Dopo di ciò, Giosuè li colpì e li uccise e li fece impiccare a cinque alberi, ai quali rimasero appesi fino alla sera. 27All'ora del tramonto, per ordine di Giosuè, li calarono dagli alberi, li gettarono nella grotta dove si erano nascosti e posero grosse pietre all'ingresso della grotta: vi sono fino ad oggi.

28Giosuè in quel giorno si impadronì di Makkeda, la passò a fil di spada con il suo re, voallo sterminio loro e ogni essere vivente che era in essa, non lasciò un superstite e trattò il re di Makkeda come aveva trattato il re di Gerico.

29Giosuè poi, e con lui Israele, passò da Makkeda a Libna e mosse guerra contro Libna. 30Il Signore mise anch'essa e il suo re in potere di Israele, che la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa; non vi lasciò alcun superstite e trattò il suo re come aveva trattato il re di Gerico.

31Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, passò da Libna a Lachis e si accampò contro di essa e le mosse guerra. 32Il Signore mise Lachis in potere di Israele, che la prese il secondo giorno e la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Libna. 33Allora, per venire in aiuto a Lachis, era partito Oam, re di Ghezer, e Giosuè battè lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcun superstite.

34Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, passò da Lachis ad Eglon, si accamparono contro di essa e le mossero guerra. 35In quel giorno la presero e la passarono a fil di spada e votarono allo sterminio, in quel giorno, ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Lachis. 36Giosuè poi, e con lui tutto Israele, salì da Eglon ad Ebron e le mossero guerra. 37La presero e la passarono a fil di spada con il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite; come aveva fatto ad Eglon, la voallo sterminio con ogni essere vivente che era in essa.

38Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, si rivolse a Debir e le mosse guerra. 39La prese con il suo re e tutti i suoi villaggi; li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite. Trattò Debir e il suo re come aveva trattato Ebron e come aveva trattato Libna e il suo re.

40Così Giosuè battè tutto il paese: le montagne, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e voallo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore, Dio di Israele. 41Giosuè li colpì da Kades-Barnea fino a Gaza e tutto il paese di Gosen fino a Gàbaon. 42Giosuè prese tutti questi re e il loro paese in una sola volta, perché il Signore, Dio di Israele, combatteva per Israele. 43Poi Giosuè con tutto Israele tornò all'accampamento di Gàlgala.

1Quando Iabin, re di Cazor, seppe queste cose, ne informò Iobab, il re di Madon, il re di Simron, il re di Acsaf 2e i re che erano al nord, sulle montagne, nell'Araba a sud di Chinarot, nel bassopiano e sulle colline di Dor dalla parte del mare. 3I Cananei erano a oriente e a occidente, gli Amorrei, gli Hittiti, i Perizziti, i Gebusei erano sulle montagne e gli Evei erano al di sotto dell'Ermon nel paese di Mizpa.

4Allora essi uscirono con tutti i loro eserciti: un popolo numeroso, come la sabbia sulla riva del mare, con cavalli e carri in gran quantità.

5Si unirono tutti questi re e vennero ad accamparsi insieme presso le acque di Merom, per combattere contro Israele. 6Allora il Signore disse a Giosuè: «Non temerli, perché domani a quest'ora io li mostrerò tutti trafitti davanti ad Israele. Taglierai i garretti ai loro cavalli e appiccherai il fuoco ai loro carri». 7Giosuè con tutti i suoi guerrieri li raggiunse presso le acque di Merom d'improvviso e piombò su di loro. 8Il Signore li mise in potere di Israele, che li battè e li inseguì fino a Sidone la Grande, fino a Misrefot-Maim e fino alla valle di Mizpa ad oriente. Li batterono fino a non lasciar loro neppure un superstite. 9Giosuè fece loro come gli aveva detto il Signore: tagliò i garretti ai loro cavalli e appiccò il fuoco ai loro carri.

10In quel tempo Giosuè ritornò e prese Cazor e passò a fil di spada il suo re, perché prima Cazor era stata la capitale di tutti quei regni.

11Passò a fil di spada ogni essere vivente che era in essa, votandolo allo sterminio; non lasciò nessuno vivo e appiccò il fuoco a Cazor.

12Giosuè prese tutti quei re e le oro città, passandoli a fil di spada; li voallo sterminio, come aveva comandato Mosè, servo del Signore. 13Tuttavia Israele non incendiò nessuna delle città erette sui colli, fatta eccezione per la sola Cazor, che Giosuè incendiò. 14Gli Israeliti presero tutto il bottino di queste città e il bestiame; solo passarono a fil di spada tutti gli uomini fino a sterminarli; non lasciarono nessuno vivo.

15Come aveva comandato il Signore a Mosè suo servo, Mosè ordinò a Giosuè e Giosuè così fece: non trascurò nulla di quanto aveva comandato il Signore a Mosè.

16Giosuè si impadronì di tutto questo paese: le montagne, tutto il Negheb, tutto il paese di Gosen, il bassopiano, l'Araba e le montagne di Israele con il loro bassopiano. 17Dal monte Calak, che sale verso Seir, a Baal-Gad nella valle del Libano sotto il monte Ermon, prese tutti i loro re, li colpì e li mise a morte. 18Per molti giorni Giosuè mosse guerra a tutti questi re. 19Non ci fu città che avesse fatto pace con gli Israeliti, eccetto gli Evei che abitavano Gàbaon: si impadronirono di tutti con le armi. 20Infatti era per disegno del Signore che il loro cuore si ostinasse nella guerra contro Israele, per votarli allo sterminio, senza che trovassero grazia, e per annientarli, come aveva comandato il Signore a Mosè.

21In quel tempo Giosuè si mosse per eliminare gli Anakiti dalle montagne, da Ebron, da Debir, da Anab, da tutte le montagne di Giuda e da tutte le montagne di Israele. Giosuè li voallo sterminio con le loro città. 22Non rimase un Anakita nel paese degli Israeliti; solo ne rimasero a Gaza, a Gat e ad Asdod. 23Giosuè si impadronì di tutta la regione, come aveva detto il Signore a Mosè, e Giosuè la diede in possesso ad Israele, secondo le loro divisioni per tribù. Poi il paese non ebbe più la guerra.

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1Quando Giosuè fu vecchio e avanti negli anni, il Signore gli disse: «Tu sei diventato vecchio, avanti negli anni e rimane molto territorio da occupare. 2Questo è il paese rimasto: tutti i distretti dei Filistei e tutto il territorio dei Ghesuriti, 3dal Sicor, che è sulla frontiera dell'Egitto, fino al territorio di Ekron, al nord, che è ritenuto cananeo, i cinque principati dei Filistei: quello di Gaza, di Asdod, di Ascalon, di Gat e di Ekron; gli Avviti 4al mezzogiorno; tutto il paese dei Cananei, da Ara che è di quelli di Sidòne, fino ad Afek, sino al confine degli Amorrei; 5il paese di quelli di Biblos e tutto il Libano ad oriente, da Baal-Gad sotto il monte Ermon fino all'ingresso di Amat. 6Tutti gli abitanti delle montagne dal Libano a Misrefot-Maim, tutti quelli di Sidòne, io li scaccerò davanti agli Israeliti. Però tu assegna questo paese in possesso agli Israeliti, come ti ho comandato. 7Ora dividi questo paese a sorte alle nove tribù e a metà della tribù di Manàsse».

8Insieme con l'altra metà di Manàsse, i Rubeniti e i Gaditi avevano ricevuto la loro parte di eredità, che Mosè aveva data loro oltre il Giordano, ad oriente, come aveva concesso loro Mosè, servo del Signore. 9Da Aroer, che è sulla riva del fiume Arnon, e dalla città, che è in mezzo alla valle, tutta la pianura di Madaba fino a Dibon; 10tutte le città di Sicon, re degli Amorrei, che regnava in Chesbon, sino al confine degli Ammoniti. 11Inoltre Gàlaad, il territorio dei Ghesuriti e dei Maacatiti, tutte le montagne dell'Ermon e tutto Basan fino a Salca; 12tutto il regno di Og, in Basan, il quale aveva regnato in Astarot e in Edrei ed era l'ultimo superstite dei Refaim, Mosè li aveva debellati e spodestati. 13Però gli Israeliti non avevano scacciato i Ghesuriti e i Maacatiti; così Ghesur e Maaca abitano in mezzo ad Israele fino ad oggi. 14Soltanto alla tribù di Levi non aveva assegnato eredità: i sacrifici consumati dal fuoco per il Signore, Dio di Israele, sono la sua eredità, secondo quanto gli aveva detto il Signore.

15Mosè aveva dato alla tribù dei figli di Ruben una parte secondo le loro famiglie 16ed essi ebbero il territorio da Aroer, che è sulla riva del fiume Arnon, e la città che è a metà della valle e tutta la pianura presso Madaba; 17Chesbon e tutte le sue città che sono nella pianura, Dibon, Bamot-Baal, Bet-Baal-Meon, 18Iaaz, Kedemot, Mefaat, 19Kiriataim, Sibma e Zeret-Sacar sulle montagne che dominano la valle; 20Bet-Peor, i declivi del Pisga, Bet-Iesimot, 21tutte le città della pianura, tutto il regno di Sicon, re degli Amorrei, che aveva regnato in Chesbon e che Mosè aveva sconfitto insieme con i capi dei Madianiti, Evi, Rekem, Zur, Cur e Reba, vassalli di Sicon, che abitavano nella regione. 22Quanto a Balaam, figlio di Beor, l'indovino, gli Israeliti lo uccisero di spada insieme a quelli che avevano trafitto. 23Il confine per i figli di Ruben fu dunque il Giordano e il territorio limitrofo. Questa fu l'eredità dei figli di Ruben secondo le loro famiglie: le città con i loro villaggi.

24Mosè poi aveva dato una parte alla tribù di Gad, ai figli di Gad secondo le loro famiglie 25ed essi ebbero il territorio di Iazer e tutte le città di Gàlaad e metà del paese degli Ammoniti fino ad Aroer, che è di fronte a Rabba, 26e da Chesbon fino a Ramat-Mizpe e Betonim e da Macanaim fino al territorio di Lodebar; 27nella valle: Bet-Aram e Bet-Nimra, Succot e Zafon, il resto del regno di Sicon, re di Chesbon. Il Giordano era il confine sino all'estremità del mare di Genèsaret oltre il Giordano, ad oriente. 28Questa è l'eredità dei figli di Gad secondo le loro famiglie: le città con i loro villaggi.

29Mosè aveva dato una parte a metà della tribù dei figli di Manàsse, secondo le loro famiglie 30ed essi ebbero il territorio da Macanaim, tutto il Basan, tutto il regno di Og, re di Basan, e tutti gli attendamenti di Iair, che sono in Basan: sessanta città. 31La metà di Gàlaad, Astarot e Edrei, città del regno di Og in Basan furono dati ai figli di Machir, figlio di Manàsse, anzi alla metà dei figli di Machir, secondo le loro famiglie.

32Questo distribuì Mosè nelle steppe di Moab, oltre il Giordano di Gerico, ad oriente. 33Alla tribù di Levi però Mosè non aveva assegnato alcuna eredità: il Signore, Dio di Israele, è la loro eredità, come aveva loro detto.

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1Dopo la morte di Giosuè, gli Israeliti consultarono il Signore dicendo: «Chi di noi andrà per primo a combattere contro i Cananei?». 2Il Signore rispose: «Andrà Giuda: ecco, ho messo il paese nelle sue mani». 3Allora Giuda disse a Simeone suo fratello: «Vieni con me nel paese, che mi è toccato in sorte, e combattiamo contro i Cananei; poi anch'io verrò con te in quello che ti è toccato in sorte». Simeone andò con lui. 4Giuda dunque si mosse e il Signore mise nelle loro mani i Cananei e i Perizziti; sconfissero a Bezek diecimila uomini. 5Incontrato Adoni-Bezek a Bezek, l'attaccarono e sconfissero i Cananei e i Perizziti. 6Adoni-Bezek fuggì, ma essi lo inseguirono, lo catturarono e gli amputarono i pollici delle mani e dei piedi. 7Adoni-Bezek disse: «Settanta re con i pollici delle mani e dei piedi amputati, raccattavano gli avanzi sotto la mia tavola. Quello che ho fatto io, Dio me lo ripaga». Lo condussero poi a Gerusalemme dove morì.

8I figli di Giuda attaccarono Gerusalemme e la presero; la passarono a fil di spada e l'abbandonarono alle fiamme.

9Poi andarono a combattere contro i Cananei che abitavano le montagne, il Negheb e la Sefela. 10Giuda marciò contro i Cananei che abitavano a Ebron, che prima si chiamava Kiriat-Arba, e sconfisse Sesai, Achiman e Talmai. 11Di là andò contro gli abitanti di Debir, che prima si chiamava Kiriat-Sefer. 12Allora Caleb disse: «A chi batterà Kiriat-Sefer e la prenderà io darò in moglie Acsa mia figlia». 13La prese Otniel, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, e questi gli diede in moglie sua figlia Acsa. 14Ora, mentre andava dal marito, egli la indusse a chiedere un campo a suo padre. Essa scese dall'asino e Caleb le disse: «Che hai?». 15Essa rispose: «Fammi un dono; poiché tu mi hai dato una terra arida, dammi anche qualche fonte d'acqua». Egli le donò la sorgente superiore e la sorgente inferiore.

16I figli del suocero di Mosè, il Kenita, salirono dalla città delle Palme con i figli di Giuda nel deserto di Giuda, a mezzogiorno di Arad; andarono dunque e si stabilirono in mezzo al popolo. 17Poi Giuda marciò con Simeone suo fratello: sconfissero i Cananei che abitavano in Sefat, votarono allo sterminio la città, che fu chiamata Corma. 18Giuda prese anche Gaza con il suo territorio, Ascalon con il suo territorio ed Ekron con il suo territorio. 19Il Signore fu con Giuda, che scacciò gli abitanti delle montagne, ma non potè espellere gli abitanti della pianura, perché muniti di carri di ferro. 20Come Mosè aveva ordinato, Ebron fu data a Caleb, che da essa scacciò i tre figli di Anak.

21I figli di Beniamino non scacciarono i Gebusei che abitavano Gerusalemme, perciò i Gebusei abitano con i figli di Beniamino in Gerusalemme fino ad oggi.

22Anche la casa di Giuseppe marciò contro Betel e il Signore fu con loro. 23La casa di Giuseppe mandò a esplorare Betel, città che prima si chiamava Luz. 24Gli esploratori videro un uomo che usciva dalla città e gli dissero: «Insegnaci una via di accesso alla città e noi ti faremo grazia». 25Egli insegnò loro la via di accesso alla città ed essi passarono la città a fil di spada, ma risparmiarono quell'uomo con tutta la sua famiglia. 26Quell'uomo andò nel paese degli Hittiti e vi edificò una città che chiamò Luz: questo è il suo nome fino ad oggi.

27Manàsse non scacciò gli abitanti di Beisan e delle sue dipendenze, né quelli di Taanach e delle sue dipendenze, né quelli di Dor e delle sue dipendenze, né quelli d'Ibleam e delle sue dipendenze, né quelli di Meghiddo e delle sue dipendenze; i Cananei continuarono ad abitare in quel paese. 28Quando Israele divenne più forte, costrinse ai lavori forzati i Cananei, ma non li scacciò del tutto. 29Nemmeno Efraim scacciò i Cananei, che abitavano a Ghezer, perciò i Cananei abitarono in Ghezer in mezzo ad Efraim.

30Zàbulon non scacciò gli abitanti di Kitron, né gli abitanti di Naalol; i Cananei abitarono in mezzo a Zàbulon e furono ridotti in schiavitù. 31Aser non scacciò gli abitanti di Acco, né gli abitanti di Sidòne, né quelli di Aclab, di Aczib, di Elba, di Afik, di Recob; 32i figli di Aser si stabilirono in mezzo ai Cananei che abitavano il paese, perché non li avevano scacciati. 33Nèftali non scacciò gli abitanti di Bet-Semes, né gli abitanti di Bet-Anat e si stabilì in mezzo ai Cananei che abitavano il paese; ma gli abitanti di Bet-Semes e di Bet-Anat furono da loro costretti ai lavori forzati. 34Gli Amorrei respinsero i figli di Dan sulle montagne e non li lasciarono scendere nella pianura. 35Gli Amorrei continuarono ad abitare Ar-Cheres, Aialon e Saalbim; ma la mano della casa di Giuseppe si aggravò su di loro e furono costretti ai lavori forzati. 36Il confine degli Amorrei si estendeva dalla salita di Akrabbim, da Sela in su.

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1In quel giorno Debora, con Barak, figlio di Abinoam, pronunciò questo canto:

2«Ci furono capi in Israele
per assumere il comando;
ci furono volontari
per arruolarsi in massa:
Benedite il Signore!
3Ascoltate, re,
porgete gli orecchi, o principi;
io voglio cantare al Signore,
voglio cantare al Signore,
voglio cantare inni al Signore, Dio d'Israele!
4Signore, quando uscivi dal Seir,
quando avanzavi dalla steppa di Edom,
la terra tremò, i cieli si scossero,
le nubi si sciolsero in acqua.
5Si stemperarono i monti
davanti al Signore, Signore del Sinai,
davanti al Signore, Dio d'Israele.

6Ai giorni di Samgar, figlio di Anat,
ai giorni di Giaele,
erano deserte le strade
e i viandanti deviavano su sentieri tortuosi.
7Era cessata ogni autorità di governo,
era cessata in Israele,
fin quando sorsi io, Debora,
fin quando sorsi come madre in Israele.
8Si preferivano divinità straniere
e allora la guerra fu alle porte,
ma scudo non si vedeva né lancia
né quarantamila in Israele.
9Il mio cuore si volge ai comandanti d'Israele,
ai volontari tra il popolo;
benedite il Signore!
10Voi, che cavalcate asine bianche,
seduti su gualdrappe,
voi che procedete sulla via, raccontate;
11unitevi al grido degli uomini
schierati fra gli abbeveratoi:
là essi proclamano le vittorie del Signore,
le vittorie del suo governo in Israele,
quando scese alle porte il popolo del Signore.
12Dèstati, dèstati, o Debora,
dèstati, dèstati, intona un canto!
Sorgi, Barak, e cattura i tuoi prigionieri,
o figlio di Abinoam!

13Allora scesero i fuggiaschi
per unirsi ai principi;
il popolo del Signore
scese a sua difesa tra gli eroi.
14Quelli della stirpe di Efraim
scesero nella pianura,
ti seguì Beniamino fra le tue genti.
Dalla stirpe di Machir scesero i comandanti
e da Zàbulon chi impugna lo scettro del comando.
15I principi di Issacar mossero con Debora;
Barak si lanciò sui suoi passi nella pianura.

Presso i ruscelli di Ruben grandi erano le esitazioni.
16Perché sei rimasto seduto tra gli ovili,
ad ascoltare le zampogne dei pastori?
Presso i ruscelli di Ruben
erano ben grandi le dispute...
17Gàlaad dimora oltre il Giordano
e Dan perché vive straniero sulle navi?
Aser si è stabilito lungo la riva del grande mare
e presso le sue insenature dimora.
18Zàbulon invece è un popolo che si è esposto
alla morte,
come Nèftali, sui poggi della campagna!

19Vennero i re, diedero battaglia,
combatterono i re di Canaan,
a Taanach sulle acque di Meghiddo,
ma non riportarono bottino d'argento.
20Dal cielo le stelle diedero battaglia,
dalle loro orbite combatterono contro Sisara.
21Il torrente Kison li travolse;
torrente impetuoso fu il torrente Kison...
Anima mia, calpesta con forza!
22Allora martellarono gli zoccoli dei cavalli
al galoppo, al galoppo dei corsieri.
23Maledite Meroz - dice l'angelo del Signore -
maledite, maledite i suoi abitanti,
perché non vennero in aiuto al Signore,
in aiuto al Signore tra gli eroi.

24Sia benedetta fra le donne Giaele,
la moglie di Eber il Kenita,
benedetta fra le donne della tenda!
25Acqua egli chiese, latte essa diede,
in una coppa da principi offrì latte acido.
26Una mano essa stese al picchetto
e la destra a un martello da fabbri,
e colpì Sisara, lo percosse alla testa,
ne fracassò, ne trapassò la tempia.
27Ai piedi di lei si contorse, ricadde, giacque;
ai piedi di lei si contorse, ricadde,
dove si contorse, là ricadde finito.
28Dietro la finestra si affaccia e si lamenta
la madre di Sisara, dietro la persiana:
Perché il suo carro tarda ad arrivare?
Perché coa rilento procedono i suoi carri?
29Le più sagge sue principesse rispondono
e anche lei torna a dire a se stessa:
30Certo han trovato bottino, stan facendo le parti:
una fanciulla, due fanciulle per ogni uomo;
un bottino di vesti variopinte per Sisara,
un bottino di vesti variopinte a ricamo;
una veste variopinta a due ricami
è il bottino per il mio collo...
31Così periscano tutti i tuoi nemici, Signore!
Ma coloro che ti amano siano come il sole,
quando sorge con tutto lo splendore».

Poi il paese ebbe pace per quarant'anni.

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1Ma gli uomini di Efraim gli dissero: «Che azione ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?». Litigarono con lui violentemente. 2Egli rispose loro: «Che ho fatto io in confronto a voi? La racimolatura di Efraim non vale più della vendemmia di Abiezer? 3Dio vi ha messo nelle mani i capi di Madian, Oreb e Zeeb; che dunque ho potuto fare io in confronto a voi?». A tali parole, la loro ira contro di lui si calmò.

4Gedeone arrivò al Giordano e lo attraversò. Ma egli e i suoi trecento uomini erano stanchi e affamati. 5Disse a quelli di Succot: «Date focacce di pane alla gente che mi segue, perché è stanca e io sto inseguendo Zebach e Zalmunna, re di Madian». 6Ma i capi di Succot risposero: «Tieni forse gia nelle tue mani i polsi di Zebach e di Zalmunna, perché dobbiamo dare il pane al tuo esercito?». 7Gedeone disse: «Ebbene, quando il Signore mi avrà messo nelle mani Zebach e Zalmunna, vi strazierò le carni con le spine del deserto e con i cardi». 8Di là saa Penuel e parlò agli uomini di Penuel nello stesso modo; essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. 9Egli disse anche agli uomini di Penuel: «Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre».

10Zebach e Zalmunna erano a Karkor con il loro accampamento di circa quindicimila uomini, quanti erano rimasti dell'intero esercito dei figli dell'oriente; centoventimila uomini armati di spada erano caduti. 11Gedeone salì per la via dei nomadi a oriente di Nobach e di Iogbea e mise in rotta l'esercito che si credeva sicuro. 12Zebach e Zalmunna si diedero alla fuga, ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebach e Zalmunna, e sbaragliò tutto l'esercito.

13Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia per la salita di Cheres. 14Catturò un giovane della gente di Succot e lo interrogò; quegli gli mise per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot: settantasette uomini. 15Poi venne alla gente di Succot e disse: «Ecco Zebach e Zalmunna, a proposito dei quali mi avete insultato dicendo: Hai tu forse gia nelle mani i polsi di Zebach e Zalmunna perché dobbiamo dare il pane alla tua gente stanca?». 16Prese gli anziani della città e con le spine del deserto e con i cardi castigò gli uomini di Succot. 17Demolì la torre di Penuel e uccise gli uomini della città. 18Poi disse a Zebach e a Zalmunna: «Come erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?». Quelli risposero: «Erano come te; ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re». 19Egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; per la vita del Signore, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!». 20Poi disse a Ieter, suo primogenito: «Su, uccidili!». Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, poiché era ancora giovane. 21Zebach e Zalmunna dissero: «Suvvia, colpisci tu stesso, poiché qual è l'uomo, tale è la sua forza». Gedeone si alzò e uccise Zebach e Zalmunna e prese le lunette che i loro cammelli portavano al collo.

22Allora gli Israeliti dissero a Gedeone: «Regna su di noi tu e i tuoi discendenti, poiché ci hai liberati dalla mano di Madian». 23Ma Gedeone rispose loro: «Io non regnerò su di voi né mio figlio regnerà; il Signore regnerà su di voi». 24Poi Gedeone disse loro: «Una cosa voglio chiedervi: ognuno di voi mi dia un pendente del suo bottino». I nemici avevano pendenti d'oro, perché erano Ismaeliti. 25Risposero: «Li daremo volentieri». Egli stese allora il mantello e ognuno vi gettò un pendente del suo bottino». 26Il peso dei pendenti d'oro, che egli aveva chiesti, fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le lunette, le catenelle e le vesti di porpora, che i re di Madian avevano addosso, e oltre le collane che i loro cammelli avevano al collo. 27Gedeone ne fece un efod che pose in Ofra sua città; tutto Israele vi si prostrò davanti in quel luogo e ciò divenne una causa di rovina per Gedeone e per la sua casa. 28Così Madian fu umiliato davanti agli Israeliti e non alzò più il capo; il paese rimase in pace per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29Ierub-Baal, figlio di Ioas, tornò a dimorare a casa sua. 30Gedeone ebbe settanta figli che gli erano nati dalle molte mogli. 31Anche la sua concubina che stava a Sichem gli partorì un figlio, che chiaAbimèlech. 32Poi Gedeone, figlio di Ioas, morì in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas suo padre a Ofra degli Abiezeriti.

33Dopo la morte di Gedeone gli Israeliti tornarono a prostituirsi a Baal e presero Baal-Berit come loro dio. 34Gli Israeliti non si ricordarono del Signore loro Dio che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici all'intorno 35e non dimostrarono gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioè di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

1Ora Abimèlech, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse loro e a tutta la parentela di sua madre: 2«Dite agli orecchi di tutti i signori di Sichem: È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono del vostro sangue». 3I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i signori di Sichem quelle parole e il cuor loro si piegò a favore di Abimèlech, perché dicevano: «È nostro fratello». 4Gli diedero settanta sicli d'argento che tolsero dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlech assoldò uomini sfaccendati e audaci che lo seguirono. 5Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto. 6Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlech presso la Quercia della Stele che si trova a Sichem.

7Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizim e, alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!

8Si misero in cammino gli alberi
per ungere un re su di essi.
Dissero all'ulivo:
Regna su di noi.
9Rispose loro l'ulivo:
Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dei e uomini,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
10Dissero gli alberi al fico:
Vieni tu, regna su di noi.
11Rispose loro il fico:
Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
12Dissero gli alberi alla vite:
Vieni tu, regna su di noi.
13Rispose loro la vite:
Rinuncerò al mio mosto
che allieta dei e uomini,
e andrò ad agitarmi sugli alberi?
14Dissero tutti gli alberi al rovo:
Vieni tu, regna su di noi.
15Rispose il rovo agli alberi:
Se in verità ungete
me re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano.

16Ora voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlech, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni... 17Perché mio padre ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la vita e vi ha liberati dalle mani di Madian. 18Voi invece oggi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlech, figlio della sua schiava, perché è vostro fratello. 19Se dunque avete operato oggi con sincerità e con integrità verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlech ed egli si goda voi! 20Ma se non è così, esca da Abimèlech un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlech!». 21Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beer, lontano da Abimèlech suo fratello.

22Abimèlech dominò su Israele tre anni. 23Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlech e i signori di Sichem e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlech. 24Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlech loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato mano per uccidere i suoi fratelli. 25I signori di Sichem posero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlech fu informato della cosa. 26Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero la fiducia in lui. 27Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro Dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlech. 28Gaal, figlio di Ebed, disse: «Chi è Abimèlech e che è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi? 29Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlech e direi: Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo».

30Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira 31e mandò messaggeri ad Abimèlech in Aruma per dirgli: «Ecco Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te. 32Alzati dunque di notte con la gente che hai con te e tendi un agguato nella campagna. 33Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che troverai opportuno». 34Abimèlech e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere. 35Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlech uscì dall'agguato con la gente che aveva. 36Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: «Ecco gente che scende dalle cime dei monti». Zebul gli rispose: «Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini». 37Gaal riprese a parlare e disse: «Ecco gente che scende dall'Ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi». 38Allora Zebul gli disse: «Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: Chi è Abimèlech, perché dobbiamo servirlo? Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!». 39Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlech. 40Ma Abimèlech lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta. 41Abimèlech ritornò ad Aruma e Zebul cacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem.

42Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì alla campagna e Abimèlech ne fu informato.

43Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di essi e li battè. 44Abimèlech e la sua gente fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono. 45Abimèlech combattè contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale.

46Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit. 47Fu riferito ad Abimèlech che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati. 48Allora Abimèlech salì sul monte Zalmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla; poi disse alla sua gente: «Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!». 49Tutti tagliarono ciascuno un ramo e seguirono Abimèlech; posero i rami contro il sotterraneo e bruciarono tra le fiamme la sala con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.

50Poi Abimèlech andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese. 51In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti i signori della città, uomini e donne; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre. 52Abimèlech, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco. 53Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlech e gli spaccò il cranio. 54Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: «Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna!». Il giovane lo trafisse ed egli morì. 55Quando gli Israeliti videro che Abimèlech era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua.

56Così Dio fece ricadere sopra Abimèlech il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. 57Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto; così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.

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1In quel tempo, quando non c'era un re in Israele, un levita, il quale dimorava all'interno delle montagne di Efraim, si prese per concubina una donna di Betlemme di Giuda. 2Ma la concubina in un momento di collera lo abbandonò, tornando a casa del padre a Betlemme di Giuda e vi rimase per quattro mesi. 3Suo marito si mosse e andò da lei per convincerla a tornare. Aveva preso con sé il suo servo e due asini. Ella lo condusse in casa di suo padre; quando il padre della giovane lo vide, gli andò incontro con gioia. 4Il padre della giovane, suo suocero, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono e bevvero e passarono la notte in quel luogo. 5Il quarto giorno si alzarono di buon'ora e il levita si disponeva a partire. Il padre della giovane disse: «Prendi un boccone di pane per ristorarti; poi, ve ne andrete». 6Così sedettero tutti e due insieme e mangiarono e bevvero. Poi il padre della giovane disse al marito: «Accetta di passare qui la notte e il tuo cuore gioisca». 7Quell'uomo si alzò per andarsene; ma il suocero fece tanta insistenza che accettò di passare la notte in quel luogo. 8Il quinto giorno egli si alzò di buon'ora per andarsene e il padre della giovane gli disse: «Rinfràncati prima». Così indugiarono fino al declinare del giorno e mangiarono insieme. 9Quando quell'uomo si alzò per andarsene con la sua concubina e con il suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: «Ecco, il giorno volge ora a sera; state qui questa notte; ormai il giorno sta per finire; passa la notte qui e il tuo cuore gioisca; domani vi metterete in viaggio di buon'ora e andrai alla tua tenda».

10Ma quell'uomo non volle passare la notte in quel luogo; si alzò, partì e giunse di fronte a Iebus, cioè Gerusalemme, con i suoi due asini sellati, con la sua concubina e il servo.

11Quando furono vicino a Iebus, il giorno era di molto calato e il servo disse al suo padrone: «Vieni, deviamo il cammino verso questa città dei Gebusei e passiamovi la notte». 12Il padrone gli rispose: «Non entreremo in una città di stranieri, i cui abitanti non sono Israeliti, ma andremo oltre, fino a Gàbaa». 13Aggiunse al suo servo: «Vieni, raggiungiamo uno di quei luoghi e passeremo la notte a Gàbaa o a Rama». 14Così passarono oltre e continuarono il viaggio; il sole tramontava, quando si trovarono di fianco a Gàbaa, che appartiene a Beniamino. Deviarono in quella direzione per passare la notte a Gàbaa. 15Il levita entrò e si fermò sulla piazza della città; ma nessuno li accolse in casa per passare la notte. 16Quand'ecco un vecchio che tornava la sera dal lavoro nei campi; era un uomo delle montagne di Efraim, che abitava come forestiero in Gàbaa, mentre invece la gente del luogo era beniaminita. 17Alzati gli occhi, vide quel viandante sulla piazza della città. Il vecchio gli disse: «Dove vai e da dove vieni?». 18Quegli rispose: «Andiamo da Betlemme di Giuda fino all'estremità delle montagne di Efraim. Io sono di là ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora mi reco alla casa del Signore, ma nessuno mi accoglie sotto il suo tetto. 19Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il giovane che è con i tuoi servi; non ci manca nulla». 20Il vecchio gli disse: «La pace sia con te! Prendo a mio carico quanto ti occorre; non devi passare la notte sulla piazza». 21Così lo condusse in casa sua e diede foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, poi mangiarono e bevvero. 22Mentre aprivano il cuore alla gioia ecco gli uomini della città, gente iniqua, circondarono la casa, bussando alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: «Fà uscire quell'uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo abusare di lui». 23Il padrone di casa uscì e disse loro: «No, fratelli miei, non fate una cattiva azione; dal momento che quest'uomo è venuto in casa mia, non dovete commettere questa infamia! 24Ecco mia figlia che è vergine, io ve la condurrò fuori, abusatene e fatele quello che vi pare; ma non commettete contro quell'uomo una simile infamia». 25Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi la presero e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell'alba. 26Quella donna sul far del mattino venne a cadere all'ingresso della casa dell'uomo, presso il quale stava il suo padrone e là restò finché fu giorno chiaro. 27Il suo padrone si alzò alla mattina, aprì la porta della casa e uscì per continuare il suo viaggio; ecco la donna, la sua concubina, giaceva distesa all'ingresso della casa, con le mani sulla soglia. 28Le disse: «Alzati, dobbiamo partire!». Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caricò sull'asino e partì per tornare alla sua abitazione.

29Come giunse a casa, si munì di un coltello, afferrò la sua concubina e la tagliò, membro per membro, in dodici pezzi; poi li spedì per tutto il territorio d'Israele. 30Agli uomini che inviava ordinò: «Così direte ad ogni uomo d'Israele: È forse mai accaduta una cosa simile da quando gli Israeliti sono usciti dal paese di Egitto fino ad oggi? Pensateci, consultatevi e decidete!». Quanti vedevano, dicevano: «Non è mai accaduta e non si è mai vista una cosa simile, da quando gli Israeliti sono usciti dal paese d'Egitto fino ad oggi!».

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1Saul aveva trent'anni quando cominciò a regnare e regnò vent'anni su Israele... 2Egli si scelse tremila uomini da Israele: duemila stavano con Saul in Micmas e sul monte di Betel e mille stavano con Giònata a Gàbaa di Beniamino; rimandò invece il resto del popolo ciascuno alla sua tenda. 3Allora Giònata sconfisse la guarigione dei Filistei che era in Gàbaa e i Filistei lo seppero subito. Ma Saul suonò la tromba in tutta la regione gridando: «Ascoltino gli Ebrei!». 4Tutto Israele udì e corse la voce: «Saul ha battuto la guarnigione dei Filistei e ormai Israele s'è urtato con i Filistei». Il popolo si radunò dietro Saul a Gàlgala. 5Anche i Filistei si radunarono per combattere Israele, con tremila carri e seimila cavalieri e una moltitudine numerosa come la sabbia che è sulla spiagga del mare. Così si mossero e posero il campo a Micmas a oriente di Bet-Aven. 6Quando gli Israeliti si accorsero di essere in difficoltà, perché erano stretti dal nemico, cominciarono a nascondersi in massa nelle grotte, nelle macchie, fra le rocce, nelle fosse e nelle cisterne. 7Alcuni Ebrei passarono oltre il Giordano nella terra di Gad e Gàlaad.

Rottura tra Samuele e Saul
Saul restava in Gàlgala e tutto il popolo che stava con lui era impaurito. 8Aspettò tuttavia sette giorni secondo il tempo fissato da Samuele. Ma Samuele non arrivava a Gàlgala e il popolo si disperdeva lontano da lui. 9Allora Saul diede ordine: «Preparatemi l'olocausto e i sacrifici di comunione». Quindi offrì l'olocausto. 10Ed ecco, appena ebbe finito di offrire l'olocausto, giunse Samuele e Saul gli uscì incontro per salutarlo. 11Samuele disse subito: «Che hai fatto?». Saul rispose: «Vedendo che il popolo si disperdeva lontano da me e tu non venivi al termine dei giorni fissati, mentre i Filistei si addensavano in Micmas, 12ho detto: ora scenderanno i Filistei contro di me in Gàlgala mentre io non ho ancora placato il Signore. Perciò mi sono fatto ardito e ho offerto l'olocausto». 13Rispose Samuele a Saul: «Hai agito da stolto, non osservando il comando che il Signore Dio tuo ti aveva imposto, perché in questa occasione il Signore avrebbe reso stabile il tuo regno su Israele per sempre. 14Ora invece il tuo regno non durerà. Il Signore si è gia scelto un uomo secondo il suo cuore e lo costituirà capo del suo popolo, perché tu non hai osservato quanto ti aveva comandato il Signore». 15Samuele poi si alzò e salì da Gàlgala per andarsene per la sua strada. Il resto del popolo salì dietro a Saul incontro ai guerrieri e vennero da Gàlgala a Gàbaa di Beniamino; Saul contò la gente che era rimasta con lui: erano seicento uomini.

16Saul e Giònata e la gente rimasta con loro stavano a Gàbaa di Beniamino e i Filistei erano accampati in Micmas. 17Dall'accampamento filisteo uscì una pattuglia d'assalto divisa in tre schiere: una si diresse sulla via di Ofra verso il paese di Suàl; 18un'altra si diresse sulla via di Bet-Coron; la terza schiera si diresse sulla via del confine che sovrasta la valle di Zeboìm verso il deserto. 19Allora non si trovava un fabbro in tutto il paese d'Israele: «Perché - dicevano i Filistei - gli Ebrei non fabbrichino spade o lance». 20Così gli Israeliti dovevano sempre scendere dai Filistei per affilare chi il vomere, chi la zappa, chi la scure o la falce. 21L'affilatura costava due terzi di siclo per i vomeri e le zappe e un terzo l'affilatura delle scuri e dei pungoli. 22Nel giorno della battaglia, in tutta la gente che stava con Saul e Giònata, non si trovò in mano ad alcuno né spada né lancia. Si poaverne solo per Saul e suo figlio Giònata. 23Intanto una guarnigione di Filistei era uscita verso il passo di Micmas.

1Un giorno Giònata, figlio di Saul, disse al suo scudiero: «Su vieni, portiamoci fino all'appostamento dei Filistei che sta qui di fronte». Ma non disse nulla a suo padre. 2Saul se ne stava al limitare di Gàbaa sotto il melograno che si trova in Migròn; la sua gente era di circa seicento uomini. 3Achià figlio di Achitùb, fratello di Icabòd, figlio di Pìncas, figlio di Eli, sacerdote del Signore in Silo, portava l'efod e il popolo non sapeva che Giònata era andato. 4Tra i varchi per i quali Giònata cercava di passare, puntando sull'appostamento dei Filistei, vi era una sporgenza rocciosa da una parte e una sporgenza rocciosa dall'altra parte: una si chiamava Bòzez, l'altra Sène. 5Una delle rocce sporgenti era di fronte a Micmas a settentrione, l'altra era di fronte a Gàbaa a meridione. 6Giònata disse allo scudiero: «Su, vieni, passiamo all'appostamento di questi non circoncisi; forse il Signore ci aiuterà, perché non è difficile per il Signore salvare con molti o con pochi». 7Lo scudiero gli rispose: «Fà quanto hai in animo. Avvìati e và! Eccomi con te: come il tuo cuore, così è il mio». 8Allora Giònata disse: «Ecco, noi passeremo verso questi uomini e ci mostreremo loro. 9Se ci diranno: Fermatevi finché veniamo a raggiungervi, restiamo in basso e non saliamo da loro. 10Se invece ci diranno: Venite su da noi!, saliamo, perché il Signore ce li ha messi nelle mani e questo sarà per noi il segno». 11Quindi i due si lasciarono scorgere dall'appostamento filisteo e i Filistei dissero: «Ecco gli Ebrei che escono dalle caverne dove si erano nascosti». 12Poi gli uomini della guarnigione dissero a Giònata e al suo scudiero: «Salite da noi, che abbiamo qualche cosa da dirvi!». Giònata allora disse al suo scudiero: «Sali dopo di me, perché il Signore li ha messi nelle mani di Israele». 13Giònata saliva aiutandosi con le mani e con i piedi e lo scudiero lo seguiva; quelli cadevano davanti a Giònata e, dietro, lo scudiero li finiva. 14Questa fu la prima strage nella quale Giònata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini, entro quasi metà di un campo arabile.

15Si sparse così il terrore nell'accampamento, nella regione e in tutto il popolo. Anche la guarnigione e i suoi uomini d'assalto furono atterriti e la terra tremò e ci fu un terrore divino.

16Le vedette di Saul che stavano in Gàbaa di Beniamino guardarono e videro la moltitudine che fuggiva qua e là. 17Allora Saul ordinò alla gente che era con lui: «Su, cercate e indagate chi sia partito da noi». Cercarono ed ecco non c'erano né Giònata né il suo scudiero. 18Saul disse ad Achia: «Avvicina l'efod!» - egli infatti allora portava l'efod davanti agli Israeliti -. 19Mentre Saul parlava al sacerdote, il tumulto che era sorto nel campo filisteo andava propagandosi e crescendo. Saul disse al sacerdote: «Ritira la mano». 20A loro volta Saul e la gente che era con lui alzarono grida e mossero all'attacco, ma ecco trovarono che la spada dell'uno si rivolgeva contro l'altro in una confusione molto grande. 21Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all'accampamento, si voltarono, per mettersi con Israele che era là con Saul e Giònata. 22Inoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Efraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono a inseguirli e batterli. 23Così il Signore in quel giorno salvò Israele e la battaglia si estese fino a Bet-Aven.

24Gli Israeliti erano sfiniti in quel giorno e Saul impose questo giuramento a tutto il popolo: «Maledetto chiunque gusterà cibo prima di sera, prima che io mi sia vendicato dei miei nemici». E nessuno del popolo gustò cibo. 25Tutta la gente passò per una selva dove c'erano favi di miele sul suolo. 26Il popolo passò per la selva ed ecco si vedeva colare il miele, ma nessuno stese la mano e la portò alla bocca, perché il popolo temeva il giuramento. 27Ma Giònata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono. 28Uno del gruppo s'affrettò a dire: «Tuo padre ha fatto fare questo solenne giuramento al popolo: Maledetto chiunque toccherà cibo quest'oggi!, sebbene il popolo fosse sfinito». 29Rispose Giònata: «Mio padre vuol rovinare il paese! Guardate come si sono rischiarati i miei occhi, perché ho gustato un poco di questo miele. 30Dunque se il popolo avesse mangiato oggi qualche cosa dei viveri presi ai nemici, quanto maggiore sarebbe stata ora la rotta dei Filistei!».

31In quel giorno percossero i Filistei da Micmas fino ad Aialon e il popolo era sfinito. 32Quelli del popolo si gettarono sulla preda e presero pecore, buoi e vitelli e li macellarono e li mangiarono con il sangue. 33La cosa fu annunziata a Saul: «Ecco il popolo pecca contro il Signore, mangiando con il sangue». Rispose: «Avete prevaricato! Rotolate subito qui una grande pietra». 34Allora Saul soggiunse: «Passate tra il popolo e dite a tutti: Ognuno conduca qua il suo bue e il suo montone e li macelli su questa pietra, poi mangiatene; così non peccherete contro il Signore, mangiando le carni con il sangue». In quella notte ogni uomo del popolo condusse a mano ciò che aveva e là lo macellò. 35Saul innalzò un altare al Signore. Fu questo il primo altare che egli edificò al Signore.

36Quindi Saul disse: «Scendiamo dietro i Filistei questa notte stessa e deprediamoli fino al mattino e non lasciamo scampare uno solo di loro». Gli risposero: «Fà quanto ti sembra bene». Ma il sacerdote disse: «Accostiamoci qui a Dio». 37Saul dunque interrogò Dio: «Devo scendere dietro i Filistei? Li consegnerai in mano di Israele?». Ma quel giorno non gli rispose. 38Allora Saul disse: «Accostatevi qui voi tutti capi del popolo. Cercate ed esaminate da chi sia stato commesso oggi il peccato, 39perché per la vita del Signore salvatore d'Israele certamente costui morirà, anche se si tratta di Giònata mio figlio». Ma nessuno del popolo gli rispose. 40Perciò disse a tutto Israele: «Voi state da una parte: io e mio figlio Giònata staremo dall'altra». Il popolo rispose a Saul: «Fà quanto ti sembra bene». 41Saul parlò al Signore: «Dio d'Israele, fà conoscere l'innocente». Furono designati Giònata e Saul e il popolo restò libero. 42Saul soggiunse: «Tirate a sorte tra me e mio figlio Giònata». Fu sorteggiato Giònata. 43Saul disse a Giònata: «Narrami quello che hai fatto». Giònata raccontò: «Realmente ho assaggiato un pò di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morirò». 44Saul disse: «Faccia Dio a me questo e anche di peggio, se non andrai a morte, Giònata!». 45Ma il popolo disse a Saul: «Dovrà forse morire Giònata che ha ottenuto questa grande vittoria in Israele? Non sia mai! Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello del suo capo, perché in questo giorno egli ha agito con Dio». Così il popolo salvò Giònata che non fu messo a morte. 46Saul cessò dall'inseguire i Filistei e questi raggiunsero il loro paese.
47Saul si assicurò il regno su Israele e mosse contro tutti i nemici all'intorno: contro Moab e gli Ammoniti, contro Edom e i re di Zoba e i Filistei e dovunque si volgeva aveva successo. 48Compì imprese brillanti, battè gli Amaleciti e liberò Israele dalle mani degli oppressori. 49Figli di Saul furono Giònata, Isbàal e Malkisùa; le sue due figlie si chiamavano Merab la maggiore e Mikal la più piccola. 50La moglie di Saul si chiamava Achinòam, figlia di Achimàaz. Il capo delle sue milizie si chiamava Abner figlio di Ner, zio di Saul. 51Kis padre di Saul e Ner padre di Abner erano figli di Abièl. 52Durante tutto il tempo di Saul vi fu guerra aperta con i Filistei; se Saul scorgeva un uomo valente o un giovane coraggioso, lo prendeva al suo seguito.

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1I Filistei radunarono di nuovo l'esercito per la guerra e si ammassarono a Soco di Giuda e si accamparono tra Soco e Azeka, a Efes-Dammìm. 2Anche Saul e gli Israeliti si radunarono e si accamparono nella valle del Terebinto e si schierarono a battaglia di fronte ai Filistei. 3I Filistei stavano sul monte da una parte e Israele sul monte dall'altra parte e in mezzo c'era la valle.

4Dall'accampamento dei Filistei uscì un campione, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. 5Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. 6Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. 7L'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori e la lama dell'asta pesava seicento sicli di ferro; davanti a lui avanzava il suo scudiero. 8Egli si fermò davanti alle schiere d'Israele e gridò loro: «Perché siete usciti e vi siete schierati a battaglia? Non sono io Filisteo e voi servi di Saul? Scegliete un uomo tra di voi che scenda contro di me. 9Se sarà capace di combattere con me e mi abbatterà, noi saremo vostri schiavi. Se invece prevarrò io su di lui e lo abbatterò, sarete voi nostri schiavi e sarete soggetti a noi». 10Il Filisteo aggiungeva: «Io ho lanciato oggi una sfida alle schiere d'Israele. Datemi un uomo e combatteremo insieme». 11Saul e tutto Israele udirono le parole del Filisteo; ne rimasero colpiti ed ebbero grande paura.

12Davide era figlio di un Efratita da Betlemme di Giuda chiamato Iesse, che aveva otto figli. Al tempo di Saul, quest'uomo era anziano e avanti negli anni. 13I tre figli maggiori di Iesse erano andati con Saul in guerra. Di questi tre figli, che erano andati in guerra, il maggiore si chiamava Eliab, il secondo Abìnadab, il terzo Samma. 14Davide era ancor giovane quando i tre maggiori erano partiti dietro Saul. 15Egli andava e veniva dal seguito di Saul e badava al gregge di suo padre in Betlemme.

16Il Filisteo avanzava mattina e sera; continuò per quaranta giorni a presentarsi. 17Ora Iesse disse a Davide suo figlio: «Prendi su per i tuoi fratelli questa misura di grano tostato e questi dieci pani e portali in fretta ai tuoi fratelli nell'accampamento. 18Al capo di migliaia porterai invece queste dieci forme di cacio. Informati della salute dei tuoi fratelli e prendi la loro paga. 19Saul con essi e tutto l'esercito di Israele sono nella valle del Terebinto a combattere contro i Filistei». 20Davide si alzò di buon mattino: lasciò il gregge alla cura di un guardiano, prese la roba e partì come gli aveva ordinato Iesse. Arrivò all'accampamento quando le truppe uscivano per schierarsi e lanciavano il grido di guerra. 21Si disposero in ordine Israele e i Filistei: schiera contro schiera. 22Davide si tolse il fardello e l'affidò al custode dei bagagli, poi corse tra le file e domandò ai suoi fratelli se stavano bene. 23Mentre egli parlava con loro, ecco il campione, chiamato Golia, il Filisteo di Gat, uscì dalle schiere filistee e tornò a dire le sue solite parole e Davide le intese. 24Tutti gli Israeliti, quando lo videro, fuggirono davanti a lui ed ebbero grande paura.

25Ora un Israelita disse: «Vedete quest'uomo che avanza? Viene a sfidare Israele. Chiunque lo abbatterà, il re lo colmerà di ricchezze, gli darà in moglie sua figlia ed esenterà la casa di suo padre da ogni gravame in Israele». 26Davide domandava agli uomini che stavano attorno a lui: «Che faranno dunque all'uomo che eliminerà questo Filisteo e farà cessare la vergogna da Israele? E chi è mai questo Filisteo non circonciso per insultare le schiere del Dio vivente?». 27Tutti gli rispondevano la stessa cosa: «Così e così si faall'uomo che lo eliminerà». 28Lo sentì Eliab, suo fratello maggiore, mentre parlava con gli uomini, ed Eliab si irritò con Davide e gli disse: «Ma perché sei venuto giù e a chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco la tua boria e la malizia del tuo cuore: tu sei venuto per vedere la battaglia». 29Davide rispose: «Che ho dunque fatto? Non si può fare una domanda?». 30Si allontanò da lui, si rivolse a un altro e fece la stessa domanda e tutti gli diedero la stessa risposta.

31Sentendo le domande che faceva Davide, pensarono di riferirle a Saul e questi lo fece venire a sé.

32Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo». 33Saul rispose a Davide: «Tu non puoi andare contro questo Filisteo a batterti con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi fin dalla sua giovinezza». 34Ma Davide disse a Saul: «Il tuo servo custodiva il gregge di suo padre e veniva talvolta un leone o un orso a portar via una pecora dal gregge. 35Allora lo inseguivo, lo abbattevo e strappavo la preda dalla sua bocca. Se si rivoltava contro di me, l'afferravo per le mascelle, l'abbattevo e lo uccidevo. 36Il tuo servo ha abbattuto il leone e l'orso. Codesto Filisteo non circonciso farà la stessa fine di quelli, perché ha insultato le schiere del Dio vivente». 37Davide aggiunse: «Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo». Saul rispose a Davide: «Ebbene và e il Signore sia con te». 38Saul rivestì Davide della sua armatura, gli mise in capo un elmo di bronzo e gli fece indossare la corazza. 39Poi Davide cinse la spada di lui sopra l'armatura, ma cercò invano di camminare, perché non aveva mai provato. Allora Davide disse a Saul: «Non posso camminare con tutto questo, perché non sono abituato». E Davide se ne liberò.

40Poi prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li pose nel suo sacco da pastore che gli serviva da bisaccia; prese ancora in mano la fionda e mosse verso il Filisteo.

41Il Filisteo avanzava passo passo, avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. 42Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era un ragazzo, fulvo di capelli e di bell'aspetto. 43Il Filisteo gridò verso Davide: «Sono io forse un cane, perché tu venga a me con un bastone?». E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dei. 44Poi il Filisteo gridò a Davide: «Fatti avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche». 45Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta. Io vengo a te nel nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che tu hai insultato. 46In questo stesso giorno, il Signore ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e staccherò la testa dal tuo corpo e getterò i cadaveri dell'esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. 47Tutta questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della lancia, perché il Signore è arbitro della lotta e vi metterà certo nelle nostre mani». 48Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi incontro a Davide, questi corse prontamente al luogo del combattimento incontro al Filisteo. 49Davide cacciò la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. 50Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra e lo colpì e uccise, benché Davide non avesse spada. 51Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si diedero alla fuga.

52Si levarono allora gli uomini d'Israele e di Giuda alzando il grido di guerra e inseguirono i Filistei fin presso Gat e fino alle porte di Ekron. I Filistei caddero e lasciarono i loro cadaveri lungo la via fino a Saaràim, fino a Gat e fino ad Ekron. 53Quando gli Israeliti furono di ritorno dall'inseguimento dei Filistei, saccheggiarono il loro campo. 54Davide prese la testa del Filisteo e la portò a Gerusalemme. Le armi di lui invece le pose nella sua tenda.

55Saul, mentre guardava Davide uscire incontro al Filisteo, aveva chiesto ad Abner capo delle milizie: «Abner, di chi è figlio questo giovane?». Rispose Abner: «Per la tua vita, o re, non lo so». 56Il re soggiunse: «Chiedi tu di chi sia figlio quel giovinetto». 57Quando Davide tornò dall'uccisione del Filisteo, Abner lo prese e lo condusse davanti a Saul mentre aveva ancora in mano la testa del Filisteo. 58Saul gli chiese: «Di chi sei figlio, giovane?». Rispose Davide: «Di Iesse il Betlemmita, tuo servo».

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1Davide lasciò di nascosto Naiot di Rama, si recò da Giònata e gli disse: «Che ho fatto, che delitto ho commesso, che colpa ho avuto nei riguardi di tuo padre, perché attenti coalla mia vita?». 2Rispose: «Non sia mai. Non morirai. Vedi, mio padre non fa nulla di grande o di piccolo senza confidarmelo. Perché mi avrebbe nascosto questa cosa? Non è possibile!». 3Ma Davide giurò ancora: «Tuo padre sa benissimo che ho trovato grazia ai tuoi occhi e dice: Giònata non deve sapere questa cosa perché si angustierebbe. Ma, per la vita del Signore e per la tua vita, c'è un sol passo tra me e la morte». 4Giònata disse: «Che cosa desideri che io faccia per te?». 5Rispose Davide: «Domani è la luna nuova e io dovrei sedere a tavola con il re. Ma tu mi lascerai partire e io resterò nascosto nella campagna fino alla terza sera. 6Se tuo padre mi cercherà, dirai: Davide mi ha chiesto di lasciarlo andare in fretta a Betlemme sua città perché vi si celebra il sacrificio annuale per tutta la famiglia. 7Se dirà: Va bene, allora il tuo servo può stare in pace. Se invece andrà in collera, sii certo che è stato deciso il peggio da parte sua. 8Mostra la tua bontà verso il tuo servo, perché hai voluto legare a te il tuo servo con un patto del Signore: se ho qualche colpa, uccidimi tu; ma per qual motivo dovresti condurmi da tuo padre?». 9Giònata rispose: «Lungi da te! Se certo io sapessi che da parte di mio padre è stata decisa una cattiva sorte per te, non te lo farei forse sapere?». 10Davide disse a Giònata: «Chi mi avvertirà se tuo padre ti risponde duramente?». 11Giònata rispose a Davide: «Vieni, andiamo in campagna».

Uscirono tutti e due nei campi. 12Allora Giònata disse a Davide: «Per il Signore, Dio d'Israele, domani o il terzo giorno a quest'ora indagherò le intenzioni di mio padre. Se saranno favorevoli a Davide e io non manderò subito a riferirlo al tuo orecchio, 13tanto faccia il Signore a Giònata e ancora di peggio. Se invece sembrerà bene a mio padre decidere il peggio a tuo riguardo, io te lo confiderò e ti farò partire. Tu andrai tranquillo e il Signore sarà con te come è stato con mio padre. 14Fin quando sarò in vita, usa verso di me la benevolenza del Signore. Se sarò morto, 15non ritirare mai la tua benevolenza dalla mia casa; quando il Signore avrà sterminato dalla terra ogni uomo nemico di Davide, 16non sia eliminato il nome di Giònata dalla casa di Davide: il Signore ne chiederà conto ai nemici di Davide». 17Giònata volle ancor giurare a Davide, perché gli voleva bene e lo amava come se stesso. 18Giònata disse a Davide: «Domani è la luna nuova e la tua assenza sarà notata perché si guarderà al tuo posto. 19Aspetterai il terzo giorno, poi scenderai in fretta e ti recherai al luogo dove ti sei nascosto il giorno di quel fatto e resterai presso quella collinetta. 20Io tirerò tre frecce da quella parte, come se tirassi al bersaglio per mio conto. 21Poi manderò il ragazzo gridando: Và a cercare le frecce! Se dirò al ragazzo: Guarda, le frecce sono più in qua da dove ti trovi, prendile!, allora vieni, perché tutto va bene per te; per la vita del Signore, non ci sarà niente di grave. 22Se invece dirò al giovane: Guarda, le frecce sono più avanti di dove ti trovi!, allora và perché il Signore ti fa partire. 23Riguardo alle parole che abbiamo detto io e tu, ecco è testimonio il Signore tra me e te per sempre».

24Davide dunque si nascose nel campo. Arrivò la luna nuova e il re sedette a tavola per mangiare. 25Il re sedette come al solito sul sedile contro il muro; Giònata stette di fronte, Abner si sedette al fianco del re e il posto di Davide rimase vuoto. 26Ma Saul non disse nulla quel giorno, perché pensava: «Gli sarà successo un inconveniente: non sarà mondo. Certo, non è mondo». 27Ed ecco l'indomani, il secondo giorno della luna nuova, il posto di Davide era ancora vuoto. Saul disse allora a Giònata suo figlio: «Perché il figlio di Iesse non è venuto a tavola né ieri né oggi?». 28Giònata rispose a Saul: «Davide mi ha chiesto con insistenza di lasciarlo andare a Betlemme. 29Mi ha detto: Lasciami andare, perché abbiamo in città il sacrificio di famiglia e mio fratello me ne ha fatto un obbligo. Se dunque ho trovato grazia ai tuoi occhi, lasciami libero, perché possa vedere i miei fratelli. Per questo non è venuto alla tavola del re». 30Saul si adirò molto con Giònata e gli gridò: «Figlio d'una donna perduta, non so io forse che tu prendi le parti del figlio di Iesse, a tua vergogna e a vergogna della nudità di tua madre? 31Perché fino a quando vivrà il figlio di Iesse sulla terra, non avrai sicurezza né tu né il tuo regno. Manda dunque a prenderlo e conducilo qui da me, perché deve morire». 32Rispose Giònata a Saul suo padre: «Perché deve morire? Che ha fatto?». 33Saul afferrò la lancia contro di lui per colpirlo e Giònata capì che l'uccisione di Davide era cosa ormai decisa da parte di suo padre. 34Giònata si alzò dalla tavola acceso d'ira e non volle prendere cibo in quel secondo giorno della luna nuova. Era rattristato per riguardo a Davide perché suo padre ne violava i diritti.

35Il mattino dopo Giònata uscì in campagna, per dare le indicazioni a Davide. Era con lui un ragazzo ancora piccolo. 36Egli disse al ragazzo: «Corri a cercare le frecce che io tirerò». Il ragazzo corse ed egli tirò la freccia più avanti di lui. 37Il ragazzo corse fino al luogo dov'era la freccia che Giònata aveva tirata e Giònata gridò al ragazzo: «La freccia non è forse più avanti di te?». 38Giònata gridò ancora al ragazzo: «Corri svelto e non fermarti!». Il ragazzo di Giònata raccolse le frecce e le portò al suo padrone. 39Il ragazzo non aveva capito niente; soltanto Giònata e Davide sapevano la cosa. 40Allora diede le armi al ragazzo che era con lui e gli disse: «Và e riportale in città». 41Partito il ragazzo, Davide si mosse da dietro la collinetta, cadde con la faccia a terra e si prostrò tre volte, poi si baciarono l'un l'altro e piansero l'uno insieme all'altro, finché per Davide si fece tardi. 42Allora Giònata disse a Davide: «Và in pace, ora che noi due abbiamo giurato nel nome del Signore: il Signore sia con me e con te, con la mia discendenza e con la tua discendenza per sempre».

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1In quei giorni i Filistei radunarono l'esercito per combattere contro Israele e Achis disse a Davide: «Tieni bene a mente che devi uscire in campo con me insieme con i tuoi uomini». 2Davide rispose ad Achis: «Tu sai gia quello che farà il tuo servo». Achis disse: «Bene! Ti faccio per sempre mia guardia del corpo».

3Samuele era morto e tutto Israele aveva fatto il lamento su di lui; poi l'avevano seppellito in Rama sua città. Saul aveva bandito dal paese i negromanti e gl'indovini.

4I Filistei si radunarono, si mossero e posero il campo in Sunàm. Saul radunò tutto Israele e si accampò sul Gelboe. 5Quando Saul vide il campo dei Filistei, rimase atterrito e il suo cuore tremò di paura. 6Saul consultò il Signore e il Signore non gli rispose né attraverso sogni, né mediante gli Urim, né per mezzo dei profeti. 7Allora Saul disse ai suoi ministri: «Cercatemi una negromante, perché voglio andare a consultarla». I suoi ministri gli risposero: «Vi è una negromante nella città di Endor». 8Saul si camuffò, si travestì e partì con due uomini. Arrivò da quella donna di notte. Disse: «Pratica la divinazione per me con uno spirito. Evocami colui che io ti dirò». 9La donna gli rispose: «Tu sai bene quello che ha fatto Saul: ha eliminato dal paese i negromanti e gli indovini e tu perché tendi un tranello alla mia vita per uccidermi?». 10Saul le giurò per il Signore: «Per la vita del Signore, non avrai alcuna colpa per questa faccenda». 11Essa disse: «Chi devo evocarti?». Rispose: «Evocami Samuele».

12La donna vide Samuele e proruppe in un forte grido e disse quella donna a Saul: «Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!». 13Le rispose il re: «Non aver paura, che cosa vedi?». La donna disse a Saul: «Vedo un essere divino che sale dalla terra». 14Le domandò: «Che aspetto ha?». Rispose: «È un uomo anziano che sale ed è avvolto in un mantello». Saul comprese che era veramente Samuele e si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. 15Allora Samuele disse a Saul: «Perché mi hai disturbato e costretto a salire?». Saul rispose: «Sono in grande difficoltà. I Filistei mi muovono guerra e Dio si è allontanato da me; non mi ha più risposto né per mezzo dei profeti, né per mezzo dei sogni; perciò ti ho evocato, perché tu mi manifesti quello che devo fare». 16Samuele rispose: «Perché mi vuoi consultare, quando il Signore si è allontanato da te ed è divenuto tuo nemico? 17Il Signore ha fatto nei tuoi riguardi quello che ha detto per mia bocca. Il Signore ha strappato da te il regno e l'ha dato al tuo prossimo, a Davide. 18Poiché non hai ascoltato il comando del Signore e non hai dato effetto alla sua ira contro Amalek, per questo il Signore ti ha trattato oggi in questo modo. 19Il Signore abbandonerà inoltre Israele insieme con te nelle mani dei Filistei. Domani tu e i tuoi figli sarete con me; il Signore consegnerà anche l'accampamento d'Israele in mano ai Filistei». 20All'istante Saul cadde a terra lungo disteso, pieno di terrore per le parole di Samuele; inoltre era gia senza forze perché non aveva mangiato niente tutto quel giorno e la notte. 21Allora la donna si accostò a Saul e vedendolo tutto spaventato, gli disse: «Ecco, la tua serva ha ascoltato i tuoi ordini. Ho esposto al pericolo la vita per obbedire alla parola che mi hai detto. 22Ma ora ascolta anche tu la voce della tua serva. Ti ho preparato un pezzo di pane: mangia e riprenderai le forze, perché devi rimetterti in viaggio». 23Egli rifiutava e diceva: «Non mangio». Ma i suoi servi insieme alla donna lo costrinsero e accettò di mangiare. Si alzò da terra e sedette sul letto. 24La donna aveva in casa un vitello da ingrasso; si affrettò a ucciderlo, poi prese la farina, la impastò e gli fece cuocere pani azzimi. 25Mise tutto davanti a Saul e ai suoi servi. Essi mangiarono, poi si alzarono e partirono quella stessa notte.

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1I Filistei vennero a battaglia con Israele, ma gli Israeliti fuggirono davanti ai Filistei e ne caddero trafitti sul monte Gelboe. 2I Filistei si strinsero attorno a Saul e ai suoi figli e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malkisuà, figli di Saul. 3La lotta si aggravò contro Saul: gli arcieri lo presero di mira con gli archi ed egli fu ferito gravemente dagli arcieri. 4Allora Saul disse al suo scudiero: «Sfodera la spada e trafiggimi, prima che vengano quei non circoncisi a trafiggermi e a schernirmi». Ma lo scudiero non volle, perché era troppo spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si gettò sopra. 5Quando lo scudiero vide che Saul era morto, si gettò anche lui sulla sua spada e morì con lui. 6Così morirono insieme in quel giorno Saul e i suoi tre figli, lo scudiero e ancora tutti i suoi uomini. 7Quando gli Israeliti che erano dall'altra parte della valle e quelli che erano oltre il Giordano, videro che l'esercito d'Israele era in fuga ed erano morti Saul e i suoi figli, abbandonarono le loro città e fuggirono. I Filistei vennero e vi si stabilirono. 8Il giorno dopo, quando i Filistei vennero per depredare i cadaveri, trovarono Saul e i suoi tre figli caduti sul monte Gelboe. 9Essi tagliarono la testa di lui, lo spogliarono dell'armatura e inviarono queste cose nel paese dei Filistei, girando dovunque per dare il felice annunzio ai templi dei loro idoli e a tutto il popolo. 10Posero poi le sue armi nel tempio di Astàrte e appesero il suo corpo alle mura di Beisan. 11I cittadini di Iabes di Gàlaad vennero a sapere quello che i Filistei avevano fatto a Saul. 12Allora tutti gli uomini valorosi si mossero: partirono nel pieno della notte e sottrassero il corpo di Saul e i corpi dei suoi figli dalle mura di Beisan, li portarono a Iabes e qui li bruciarono. 13Poi presero le loro ossa, le seppellirono sotto il tamarisco che è in Iabes e fecero digiuno per sette giorni.

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1Vennero allora tutte le tribù d'Israele da Davide in Ebron e gli dissero: «Ecco noi ci consideriamo come tue ossa e tua carne. 2Gia prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: Tu pascerai Israele mio popolo, tu sarai capo in Israele». 3Vennero dunque tutti gli anziani d'Israele dal re in Ebron e il re Davide fece alleanza con loro in Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re sopra Israele. 4Davide aveva trent'anni quando fu fatto re e regnò quarant'anni. 5Regnò in Ebron su Giuda sette anni e sei mesi e in Gerusalemme regnò quarantatrè anni su tutto Israele e su Giuda.

6Il re e i suoi uomini mossero verso Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano in quel paese. Costoro dissero a Davide: «Non entrerai qui: basteranno i ciechi e gli zoppi a respingerti», per dire: «Davide non potrà entrare qui». 7Ma Davide prese la rocca di Sion, cioè la città di Davide. 8Davide proclamò in quel giorno: «Chiunque colpirà i Gebusei e li raggiungerà attraverso il canale... Quanto ai ciechi e agli zoppi, sono in odio a Davide». Per questo dicono: «Il cieco e lo zoppo non entreranno nella casa».

9Davide abitò nella rocca e la chiamò Città di Davide. Egli vi fece intorno costruzioni, dal Millo verso l'interno. 10Davide andava sempre crescendo in potenza e il Signore Dio degli eserciti era con lui. 11Chiram re di Tirò inviò a Davide messaggeri con legno di cedro, carpentieri e muratori, i quali costruirono una casa a Davide. 12Davide seppe allora che il Signore lo confermava re di Israele e innalzava il suo regno per amore di Israele suo popolo.

13Davide prese ancora concubine e mogli di Gerusalemme, dopo il suo arrivo da Ebron: queste generarono a Davide altri figli e figlie. 14I figli che gli nacquero in Gerusalemme si chiamano Sammùa, Sobàb, Natan e Salomone; 15Ibcàr, Elisùa, Nèfeg, Iafìa; 16Elisamà, Eliadà ed Elifèlet.

17Quando i Filistei vennero a sapere che avevano consacrato Davide re d'Israele, salirono tutti per dargli la caccia, ma appena Davide ne fu informato, discese alla fortezza. 18Vennero i Filistei e si sparsero nella valle di Rèfaim. 19Davide consultò il Signore chiedendo: «Devo andare contro i Filistei? Li metterai nelle mie mani?». Il Signore rispose a Davide: «Và pure, perché certo metterò i Filistei nelle tue mani». 20Davide si recò a Baal-Perazìm e là Davide li sconfisse ed esclamò: «Il Signore ha aperto una breccia tra i nemici davanti a me, come una breccia aperta dalle acque». Per questo chiamò quel luogo Baal-Perazìm. 21I Filistei abbandonarono là i loro dei e Davide e la sua gente li portarono via.

22I Filistei salirono poi di nuovo e si sparsero nella valle di Rèfaim. 23Davide consultò il Signore, il quale gli disse: «Non andare; gira alle loro spalle e piomba su di loro dalla parte dei Balsami. 24Quando udrai un rumore di passi sulle cime dei Balsami, lanciati subito all'attacco, perché allora il Signore uscirà davanti a te per sconfiggere l'esercito dei Filistei». 25Davide fece come il Signore gli aveva ordinato e sconfisse i Filistei da Gàbaa fino all'ingresso di Ghezer.

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1Dopo il re degli Ammoniti morì e Canùn suo figlio regnò al suo posto. 2Davide disse: «Io voglio usare a Canùn figlio di Nacàs la benevolenza che suo padre usò a me». Davide mandò alcuni suoi ministri a fargli le condoglianze per suo padre. Ma quando i ministri di Davide furono giunti nel paese degli Ammoniti, 3i capi degli Ammoniti dissero a Canùn, loro signore: «Credi tu che Davide ti abbia mandato consolatori per onorare tuo padre? Non ha piuttosto mandato da te i suoi ministri per esplorare la città, per spiarla e distruggerla?». 4Allora Canùn prese i ministri di Davide, fece loro radere la metà della barba e tagliare le vesti a metà fino alle natiche, poi li lasciò andare. 5Quando fu informato della cosa, Davide mandò alcuni incontro a loro, perché quegli uomini erano pieni di vergogna. Il re fece dire loro: «Restate a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete».

6Gli Ammoniti, vedendo che si erano attirati l'odio di Davide, mandarono a prendere al loro soldo ventimila fanti degli Aramei di Bet-Recòb e degli Aramei di Zobà, mille uomini del re di Maacà e dodicimila uomini della gente di Tob. 7Quando Davide sentì questo, inviò contro di loro Ioab con tutto l'esercito dei prodi. 8Gli Ammoniti uscirono e si schierarono in battaglia all'ingresso della porta della città, mentre gli Aramei di Zobà e di Recòb e la gente di Tob e di Maacà stavano soli nella campagna. 9Ioab vide che quelli erano pronti ad attaccarlo di fronte e alle spalle. Scelse allora un corpo tra i migliori Israeliti, lo schierò in ordine di battaglia contro gli Aramei 10e affidò il resto del popolo al fratello Abisài, per tener testa agli Ammoniti. 11Disse ad Abisài: «Se gli Aramei sono più forti di me, tu mi verrai in aiuto; se invece gli Ammoniti sono più forti di te, verrò io in tuo aiuto. 12Abbi coraggio e dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Dio. Il Signore faccia quello che a lui piacerà». 13Poi Ioab con la gente che aveva con sé avanzò per attaccare gli Aramei, i quali fuggirono davanti a lui. 14Quando gli Ammoniti videro che gli Aramei erano fuggiti, fuggirono anch'essi davanti ad Abisài e rientrarono nella città. Allora Ioab tornò dalla spedizione contro gli Ammoniti e venne a Gerusalemme.

15Gli Aramei, vedendo che erano stati battuti da Israele, si riunirono insieme. 16Hadad-Ezer mandò messaggeri e schierò in campo gli Aramei che abitavano oltre il fiume e quelli giunsero a Chelàm con alla testa Sobàk, capo dell'esercito di Hadad-Ezer. 17La cosa fu riferita a Davide, che radunò tutto Israele, passò il Giordano e giunse a Chelàm. Gli Aramei si schierarono in battaglia contro Davide. 18Ma gli Aramei fuggirono davanti a Israele: Davide uccise agli Aramei settecento pariglie di cavalli e quarantamila uomini; battè anche Sobàk capo del loro esercito, che morì in quel luogo. 19Quando tutti i re vassalli di Hadad-Ezer si videro sconfitti da Israele, fecero pace con Israele e gli rimasero sottoposti. Gli Aramei non osarono più venire in aiuto degli Ammoniti.

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1Achitòfel disse ad Assalonne: «Sceglierò dodicimila uomini: mi metterò ad inseguire Davide questa notte; 2gli piomberò addosso mentre egli è stanco e ha le braccia fiacche; lo spaventerò e tutta la gente che è con lui si daalla fuga; io colpirò solo il re 3e ricondurrò a te tutto il popolo, come ritorna la sposa al marito. La vita di un solo uomo tu cerchi; la gente di lui rimarrà tranquilla». 4Questo parlare piacque ad Assalonne e a tutti gli anziani d'Israele. 5Ma Assalonne disse: «Chiamate anche Cusài l'Archita e sentiamo ciò che ha in bocca anche lui». 6Quando Cusài fu giunto da Assalonne, questi gli disse: «Achitòfel ha parlato così e così; dobbiamo fare come ha detto lui? Se no, parla tu!». 7Cusài rispose ad Assalonne: «Questa volta il consiglio dato da Achitòfel non è buono». 8Cusài continuò: «Tu conosci tuo padre e i suoi uomini: sai che sono uomini valorosi e che hanno l'animo esasperato come un'orsa nella campagna quando le sono stati rapiti i figli; poi tuo padre è un guerriero e non passerà la notte con il popolo. 9A quest'ora egli è nascosto in qualche buca o in qualche altro luogo; se fin da principio cadranno alcuni dei tuoi, qualcuno lo verrà a sapere e si dirà: C'è stata una strage tra la gente che segue Assalonne. 10Allora il più valoroso, anche se avesse un cuore di leone, si avvilirà, perché tutto Israele sa che tuo padre è un prode e che i suoi uomini sono valorosi. 11Perciò io consiglio che tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, si raduni presso di te, numeroso come la sabbia che è sulla riva del mare, e che tu vada in persona alla battaglia. 12Così lo raggiungeremo in qualunque luogo si troverà e gli piomberemo addosso come la rugiada cade sul suolo; di tutti i suoi uomini non ne scamperà uno solo. 13Se invece si ritira in qualche città, tutto Israele porterà corde a quella città e noi la trascineremo nella valle, così che non se ne trovi più nemmeno una pietruzza». 14Assalonne e tutti gli Israeliti dissero: «Il consiglio di Cusài l'Archita è migliore di quello di Achitòfel». Il Signore aveva stabilito di mandare a vuoto il saggio consiglio di Achitòfel per far cadere la sciagura su Assalonne.

15Allora Cusài disse ai sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr: «Achitòfel ha consigliato Assalonne e gli anziani d'Israele così e così, ma io ho consigliato in questo modo. 16Ora dunque mandate in fretta ad informare Davide e ditegli: Non passare la notte presso i guadi del deserto, ma passa subito dall'altra parte, perché non venga lo sterminio sul re e sulla gente che è con lui».

17Ora Giònata e Achimaaz stavano presso En-Roghèl, in attesa che una schiava andasse a portare le notizie che essi dovevano andare a riferire al re Davide; perché non potevano farsi vedere ad entrare in città. 18Ma un giovane li vide e informò Assalonne. I due partirono di corsa e giunsero a Bacurìm a casa di un uomo che aveva nel cortile una cisterna. 19Quelli vi si calarono e la donna di casa prese una coperta, la distese sulla bocca della cisterna e vi sparse grano pesto, così che non ci si accorgeva di nulla. 20I servi di Assalonne vennero in casa della donna e chiesero: «Dove sono Achimaaz e Giònata?». La donna rispose loro: «Hanno passato il serbatoio dell'acqua». Quelli si misero a cercarli, ma, non riuscendo a trovarli, tornarono a Gerusalemme.

21Quando costoro se ne furono partiti, i due uscirono dalla cisterna e andarono ad informare il re Davide. Gli dissero: «Muovetevi e passate in fretta l'acqua, perché così ha consigliato Achitòfel a vostro danno». 22Allora Davide si mosse con tutta la sua gente e passò il Giordano. All'apparire del giorno, neppure uno era rimasto che non avesse passato il Giordano. 23Achitòfel, vedendo che il suo consiglio non era stato seguito, sellò l'asino e partì per andare a casa sua nella sua città. Mise in ordine gli affari della casa e s'impiccò. Così morì e fu sepolto nel sepolcro di suo padre.

24Davide era giunto a Macanàim, quando Assalonne passò il Giordano con tutti gli Israeliti. 25Assalonne aveva posto a capo dell'esercito Amasà invece di Ioab. Amasà era figlio di un uomo chiamato Itrà l'Ismaelita, il quale si era unito a Abigàl, figlia di Iesse e sorella di Zeruià, madre di Ioab. 26Israele e Assalonne si accamparono nel paese di Gàlaad. 27Quando Davide fu giunto a Macanàim, Sobì, figlio di Nacàs che era da Rabbà, città degli Ammoniti, Machìr, figlio di Ammiel da Lodebàr, e Barzillài, il Galaadita di Roghelìm, 28portarono letti e tappeti, coppe e vasi di terracotta, grano, orzo, farina, grano arrostito, fave, lenticchie, 29miele, latte acido e formaggi di pecora e di vacca, per Davide e per la sua gente perché mangiassero; infatti dicevano: «Questa gente ha patito fame, stanchezza e sete nel deserto».

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1Allora il re fu scosso da un tremito, saal piano di sopra della porta e pianse; diceva in lacrime: «Figlio mio! Assalonne figlio mio, figlio mio Assalonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio mio, figlio mio!». 2Fu riferito a Ioab: «Ecco il re piange e fa lutto per Assalonne». 3La vittoria in quel giorno si cambiò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: «Il re è molto afflitto a causa del figlio». 4Il popolo in quel giorno rientrò in città furtivamente, come avrebbe fatto gente vergognosa per essere fuggita in battaglia. 5Il re si era coperta la faccia e gridava a gran voce: «Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio!». 6Allora Ioab entrò in casa del re e disse: «Tu copri oggi di rossore il volto di tutta la tua gente, che in questo giorno ha salvato la vita a te, ai tuoi figli e alle tue figlie, alle tue mogli e alle tue concubine, 7perché mostri di amare quelli che ti odiano e di odiare quelli che ti amano. Infatti oggi tu mostri chiaramente che capi e ministri per te non contano nulla; ora io ho capito che, se Assalonne fosse vivo e noi fossimo quest'oggi tutti morti, allora sarebbe una cosa giusta ai tuoi occhi. 8Ora dunque alzati, esci e parla al cuore della tua gente; perché io giuro per il Signore che, se non esci, neppure un uomo resterà con te questa notte; questa sarebbe per te la peggiore sventura di tutte quelle che ti sono cadute addosso dalla tua giovinezza fino ad oggi». 9Allora il re si alzò e si sedette sulla porta; fu dato quest'annunzio a tutto il popolo: «Ecco il re sta seduto alla porta». E tutto il popolo venne alla presenza del re.

Si prepara il ritorno di Davide

10In tutte le tribù d'Israele tutto il popolo stava discutendo e diceva: «Il re ci ha liberati dalle mani dei nostri nemici e ci ha salvati dalle mani dei Filistei; ora è dovuto fuggire dal paese a causa di Assalonne. 11Ma quanto ad Assalonne, che noi avevamo consacrato perché regnasse su di noi, è morto in battaglia. Ora perché non cercate di far tornare il re?». 12Ciò che si diceva in tutto Israele era giunto a conoscenza del re. Il re Davide mandò a dire ai sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr: «Riferite agli anziani di Giuda: Perché volete essere gli ultimi a far tornare il re alla sua casa? 13Voi siete mio osso e mia carne e perché dunque sareste gli ultimi a far tornare il re? 14Dite ad Amasà: Non sei forse mio osso e mia carne? Dio mi faccia questo e mi aggiunga quest'altro, se tu non diventerai davanti a me capo dell'esercito per sempre al posto di Ioab!». 15Così piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fosse stato il cuore di un sol uomo; essi mandarono a dire al re: «Ritorna tu e tutti i tuoi ministri».

16Il re dunque tornò e giunse al Giordano; quelli di Giuda vennero a Gàlgala per andare incontro al re e per fargli passare il Giordano.

17Simeì, figlio di Ghera, Beniaminita, che era di Bacurìm, si affrettò a scendere con gli uomini di Giuda incontro al re Davide. 18Aveva con sé mille uomini di Beniamino. Zibà, il servo della casa di Saul, i suoi quindici figli con lui e i suoi venti servi si erano precipitati al Giordano prima del re 19e avevano servito per far passare la famiglia del re e per fare quanto a lui sarebbe piaciuto. Intanto Simeì, figlio di Ghera, si gettò ai piedi del re nel momento in cui passava il Giordano 20e disse al re: «Il mio signore non tenga conto della mia colpa! Non ricordarti di quanto il tuo servo ha commesso quando il re mio signore è uscito da Gerusalemme; il re non lo conservi nella sua mente! 21Perché il tuo servo riconosce di aver peccato ed ecco, oggi, primo di tutta la casa di Giuseppe, sono sceso incontro al re mio signore». 22Ma Abisài figlio di Zeruià, disse: «Non dovrà forse essere messo a morte Simeì perché ha maledetto il consacrato del Signore?». 23Davide disse: «Che ho io in comune con voi, o figli di Zeruià, che vi mostriate oggi miei avversari? Si può mettere a morte oggi qualcuno in Israele? Non so dunque che oggi divento re di Israele?». 24Il re disse a Simeì: «Tu non morirai!». E il re glielo giurò.

25Anche Merib-Bàal nipote di Saul scese incontro al re. Non si era curato i piedi e le mani, né la barba intorno alle labbra e non aveva lavato le vesti dal giorno in cui il re era partito a quello in cui tornava in pace. 26Quando giunse da Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: «Perché non sei venuto con me, Merib-Bàal?». 27Egli rispose: «Re, mio signore, il mio servo mi ha ingannato! Il tuo servo aveva detto: Io mi farò sellare l'asino, monterò e andrò con il re, perché il tuo servo è zoppo. 28Ma egli ha calunniato il tuo servo presso il re mio signore. Però il re mio signore è come un angelo di Dio; fà dunque ciò che sembrerà bene ai tuoi occhi. 29Perché tutti quelli della casa di mio padre non avevano meritato dal re mio signore altro che la morte; ma tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua tavola. E che diritto avrei ancora di implorare presso il re?». 30Il re gli disse: «Non occorre che tu aggiunga altre parole. Ho deciso: tu e Zibà vi dividerete i campi». 31Merib-Bàal rispose al re: «Se li prenda pure tutti lui, dato che ormai il re mio signore è tornato in pace a casa!».

32Barzillài il Galaadita era sceso da Roghelìm e aveva passato il Giordano con il re, per congedarsi da lui presso il Giordano. 33Barzillài era molto vecchio: aveva ottant'anni. Aveva fornito i viveri al re mentre questi si trovava a Macanàim, perché era un uomo molto facoltoso. 34Il re disse a Barzillài: «Vieni con me; io provvederò al tuo sostentamento presso di me, a Gerusalemme». 35Ma Barzillài rispose al re: «Quanti sono gli anni che mi restano da vivere, perché io salga con il re a Gerusalemme? 36Io ho ora ottant'anni; posso forse ancora distinguere ciò che è buono da ciò che è cattivo? Può il tuo servo gustare ancora ciò che mangia e ciò che beve? Posso udire ancora la voce dei cantori e delle cantanti? E perché allora il tuo servo dovrebbe essere di peso al re mio signore? 37Solo per poco tempo il tuo servo verrà con il re oltre il Giordano; perché il re dovrebbe darmi una tale ricompensa? 38Lascia che il tuo servo torni indietro e che io possa morire nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre. Ecco qui mio figlio, il tuo servo Chimàm; venga lui con il re mio signore; fà per lui quello che ti piacerà». 39Il re rispose: «Venga dunque con me Chimàm e io farò per lui quello che a te piacerà; farò per te quello che desidererai da me». 40Poi tutto il popolo passò il Giordano; il re l'aveva gia passato. Allora il re baciò Barzillài e lo benedisse; quegli tornò a casa.

41Così il re passò verso Gàlgala e Chimàm era venuto con lui. Tutta la gente di Giuda e anche metà della gente d'Israele aveva fatto passare il re.

42Allora tutti gli Israeliti vennero dal re e gli dissero: «Perché i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, ti hanno portato via di nascosto e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutta la gente di Davide?». 43Tutti gli uomini di Giuda risposero agli Israeliti: «Il re è un nostro parente stretto; perché vi adirate per questo? Abbiamo forse mangiato a spese del re o ci fu portata qualche porzione?». 44Gli Israeliti replicarono agli uomini di Giuda: «Dieci parti mi spettano sul re; inoltre sono io il primogenito e non tu; perché mi hai disprezzato? Non sono forse stato il primo a proporre di far tornare il re?». Ma il parlare degli uomini di Giuda fu più violento di quello degli Israeliti.

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1Al tempo di Davide ci fu una carestia per tre anni; Davide cercò il volto del Signore e il Signore gli disse: «Su Saul e sulla sua casa pesa un fatto di sangue, perché egli ha fatto morire i Gabaoniti». 2Allora il re chiamò i Gabaoniti e parlò loro. I Gabaoniti non erano del numero degli Israeliti, ma un resto degli Amorrei, e gli Israeliti avevano giurato loro; Saul però, nel suo zelo per gli Israeliti e per quelli di Giuda, aveva cercato di sterminarli. 3Davide disse ai Gabaoniti: «Che devo fare per voi? In che modo espierò, perché voi benediciate l'eredità del Signore?». 4I Gabaoniti gli risposero: «Fra noi e Saul e la sua casa non è questione d'argento o d'oro, né ci riguarda l'uccidere qualcuno in Israele». Il re disse: «Quello che voi direte io lo farò per voi». 5Quelli risposero al re: «Di quell'uomo che ci ha distrutti e aveva fatto il piano di sterminarci, perché più non sopravvivessimo entro alcun confine d'Israele, 6ci siano consegnati sette uomini tra i suoi figli e noi li impiccheremo davanti al Signore in Gàbaon, sul monte del Signore». Il re disse: «Ve li consegnerò». 7Il re risparmiò Merib-Bàal figlio di Giònata, figlio di Saul, per il giuramento che Davide e Giònata, figlio di Saul, si erano fatto davanti al Signore; 8ma il re prese i due figli che Rizpà figlia di Aaveva partoriti a Saul, Armonì e Merib-Bàal e i cinque figli che Meràb figlia di Saul aveva partoriti ad Adrièl il Mecolatita figlio di Barzillài. 9Li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al Signore. Tutti e sette perirono insieme. Furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si cominciava a mietere l'orzo.

10Allora Rizpà, figlia di Aià, prese il mantello di sacco e lo tese, fissandolo alla roccia, e stette là dal principio della mietitura dell'orzo finché dal cielo non cadde su di loro la pioggia. Essa non permise agli uccelli del cielo di posarsi su di essi di giorno e alle bestie selvatiche di accostarsi di notte. 11Fu riferito a Davide quello che Rizpà, figlia di Aià, concubina di Saul, aveva fatto. 12Davide andò a prendere le ossa di Saul e quelle di Giònata suo figlio presso i cittadini di Iabès di Gàlaad, i quali le avevano portate via dalla piazza di Beisan, dove i Filistei avevano appeso i cadaveri quando avevano sconfitto Saul sul Gelboe. 13Egli riportò le ossa di Saul e quelle di Giònata suo figlio; poi si raccolsero anche le ossa di quelli che erano stati impiccati. 14Le ossa di Saul e di Giònata suo figlio, come anche le ossa degli impiccati furono sepolte nel paese di Beniamino a Zela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul; fu fatto quanto il re aveva ordinato. Dopo, Dio si mostrò placato verso il paese.

15I Filistei mossero di nuovo guerra ad Israele e Davide scese con i suoi sudditi a combattere contro i Filistei. Davide era stanco 16e Isbi-Benòb, uno dei figli di Rafa, che aveva una lancia del peso di trecento sicli di rame ed era cinto di una spada nuova, manifestò il proposito di uccidere Davide; 17ma Abisài, figlio di Zeruià, venne in aiuto al re, colpì il Filisteo e lo uccise. Allora i ministri di Davide gli giurarono: «Tu non uscirai più con noi a combattere e non spegnerai la lampada d'Israele».

18Dopo, ci fu un'altra battaglia contro i Filistei, a Gob; allora Sibbecài il Cusatita uccise Saf, uno dei figli di Rafa.

19Ci fu un'altra battaglia contro i Filistei a Gob; Elcanàn, figlio di Iair di Betlemme, uccise il fratello di Golia di Gat: l'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori.

20Ci fu un'altra battaglia a Gat, dove si trovò un uomo di grande statura, che aveva sei dita per mano e per piede, in tutto ventiquattro dita: anch'egli era nato a Rafa. 21Costui insultò Israele, ma lo uccise Giònata, figlio di Simeà, fratello di Davide. 22Questi quattro erano nati a Rafa, in Gat. Essi perirono per mano di Davide e per mano dei suoi ministri.

1Davide rivolse al Signore le parole di questo canto, quando il Signore lo liberò dalla mano di tutti i suoi nemici, specialmente dalla mano di Saul. 2Egli disse:

«Il Signore è la mia roccia,
la mia fortezza, il mio liberatore,
3il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio,
il mio scudo, la mia salvezza, il mio riparo!
Sei la mia roccaforte che mi salva:
tu mi salvi dalla violenza.
4Invoco il Signore, degno di ogni lode,
e sono liberato dai miei nemici.
5Mi circondavano i flutti della morte,
mi atterrivano torrenti esiziali.
6Mi avviluppavano le funi degli inferi;
mi stavano davanti i lacci della morte.
7Nell'angoscia ho invocato il Signore,
ho gridato al mio Dio,
Egli ha ascoltato dal suo tempio la mia voce;
il mio grido è giunto ai suoi orecchi.
8Si scosse la terra e sobbalzò;
tremarono le fondamenta del cielo;
si scossero, perché egli si era irritato.
9Fumo salì dalle sue narici;
dalla sua bocca uscì un fuoco divoratore;
carboni accesi partirono da lui.
10Egli piegò i cieli e discese;
una nube oscura era sotto i suoi piedi.
11Cavalcò un cherubino e volò;
si librò sulle ali del vento.
12Si avvolse di tenebra tutto intorno;
acque scure e dense nubi erano la sua tenda.
13Per lo splendore che lo precedeva
arsero carboni infuocati.
14Il Signore tuonò nei cieli,
l'Altissimo emise la sua voce.
15Scagliò frecce e li disperse;
vibrò folgori e li mise in fuga.
16Apparvero le profondità marine;
si scoprirono le basi del mondo,
come effetto della tua minaccia, Signore,
del soffio violento della tua ira.
17Dall'alto stese la mano e mi prese;
mi fece uscire dalle grandi acque.
18Mi liberò dai miei robusti avversari,
dai miei nemici più forti di me.
19Mi affrontarono nel giorno della mia rovina,
ma il Signore fu il mio sostegno.
20Egli mi trasse al largo;
mi liberò, perché oggetto della sua benevolenza.
21Il Signore mi ricompensò secondo la mia
giustizia,
mi trattò secondo la purità delle mie mani.
22Perché mi sono mantenuto nelle vie del Signore,
non sono stato empio, lontano dal mio Dio,
23perché tutti i suoi decreti mi sono dinanzi
e non ho allontanato da me le sue leggi.
24Sono stato irreprensibile nei suoi riguardi;
mi sono guardato dall'iniquità.
25Il Signore mi trattò secondo la mia giustizia,
secondo la purità delle mie mani alla sua presenza.
26Con il pio ti mostri pio,
con il prode ti mostri integro;
27con il puro ti mostri puro,
con il tortuoso ti mostri astuto.
28Tu salvi la gente umile,
mentre abbassi gli occhi dei superbi.
29Sì, tu sei la mia lucerna, Signore;
il Signore illumina la mia tenebra.
30Sì, con te io posso affrontare una schiera,
con il mio Dio posso slanciarmi sulle mura.
31La via di Dio è perfetta;
la parola del Signore è integra;
egli è scudo per quanti si rifugiano in lui.
32C'è forse un dio come il Signore;
una rupe fuori del nostro Dio?
33Dio mi cinge di forza,
rende sicura la mia via.
34Ha reso simili i miei piedi a quelli delle cerve;
mi ha fatto stare sulle alture.
35Ha addestrato la mia mano alla guerra;
ha posto un arco di bronzo nelle mie braccia.
36Mi hai dato lo scudo della tua salvezza,
la tua sollecitudine mi fa crescere.
37Fai largo davanti ai miei passi;
le mie gambe non vacillano.
38Inseguo e raggiungo i miei nemici,
non desisto finché non siano distrutti.
39Li colpisco ed essi non possono resistere;
cadono sotto i miei piedi.
40Mi cingi di forza per la battaglia;
hai fatto piegare sotto di me i miei avversari.
41Mi mostri i nemici di spalle,
così io distruggo quelli che mi odiano.
42Gridano, ma nessuno li salva,
verso il Signore, che a loro non risponde.
43Li disperdo come polvere della terra,
li calpesto come fango delle piazze.
44Tu mi liberi dalle contese del popolo;
mi poni a capo di nazioni;
un popolo non conosciuto mi serve.
45I figli degli stranieri mi onorano
appena sentono, mi obbediscono.
46I figli degli stranieri vengono meno,
lasciano con spavento i loro nascondigli.
47Viva il Signore! Sia benedetta la mia rupe!
Sia esaltato il Dio della mia salvezza!
48Dio fa vendetta per me
e mi sottomette i popoli.
49Tu mi liberi dai miei nemici,
mi innalzi sopra i miei avversari,
mi liberi dall'uomo violento.
50Perciò ti loderò, Signore,
fra i popoli canterò inni al tuo nome.
51Egli concede una grande vittoria al suo re,
la grazia al suo consacrato,
a Davide e ai suoi discendenti per sempre».

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